03 MARZO 2004 A3.pub
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NUMERO 3 "NEWS CFC "GALATEA" L’ERA DEL DIGITALE AVANZA… Qualche anno fa per le partite di calcio il fotografo aveva tre assistenti… Qualche anno fa per le partite di calcio il fotografo aveva tre assistenti… Da qualche tempo gli eterni innamorati dei procedimenti chimici, della pellicola, del negativo, del provino, della scelta della foto su carta sono in allarme: moltissimi fotografi, infatti, pare si siano ormai convertiti al magico digitale che avanza, convinti come sono che le innovazioni non possono che avere effetti positivi. E in effetti, ci pensate? Qualche anno fa per le partite di calcio il fotografo aveva tre assistenti. Alla fine del primo tempo uno era incaricato di attendere fuori dallo stadio il rullino e precipitarsi in laboratorio per lo sviluppo; quindi ritornava al campo per le altre pellicole e in agenzia si faceva notte per trasmettere le foto. Oggi invece due immagini su tre sono digitali e arrivano in tempo reale, come un lampo, da qualunque parte del mondo. Il nuovo fotografo, il figlio della tecnologia, è felice: con il digitale può avere un compiacimento immediato della propria opera, subito dopo lo scatto si estrania dal luogo dell’immagine, guarda il display, replica il click. Verifica istantanea e correzione immediata! E poi l’archivio: assolutamente straordinario! Mentre la vecchia pellicola è soggetta a deterioramento, l’immagine digitale si conserva perfetta ed è virtualmente eterna. Possiamo, dunque, dire addio al rullino e sancire il trionfo della fotocamera digitale? Certo dall’America non arrivano notizie molto confortanti per i fotoamatori tradizionali: entro la fine dell’anno il 35 mm Kodak andrà in pensione e non sarà più sul mercato. E’ triste, ma è così: fra qualche mese per trovare il tradizionale rullino da inserire nella macchina fotografica bisognerà rivolgersi alle bancarelle di Times Square; e così la Kodak, la maggiore azienda fotografica del mondo, cosciente che nei prossimi dodici mesi saranno vendute almeno 15,7 milioni di macchine digitali contro un massimo di 10,6 tradizionali, ha deciso di lanciarsi senza esitazioni nella nuova tecnologia digitale: bisogna essere camaleontici, il mercato lo richiede urgentemente! Peccato però. Le immagini digitali sono straordinarie, ma anche, spesso, terribilmente false. Già, la più grande paura oggi è quella della falsificazione, della assurda manipolazione della realtà. Circolano già immagini dell’eruzione dell’Etna che, a ben guardare, risulta solo un vulcano sudamericano, adattato e trasformato con Photoshop, contornato da un fumo fasullo prelevato chissà dove! E’ questo il più grande timore, dunque, che assale i fotografi tradizionali: trovarsi dinanzi a un mondo costruito, surreale, senza alcun principio etico, dove tutto è possibile. Allora ci sentiamo presi da una grande nostalgia: quella di caricare l a n o s t r a re f l e x , a s c o l t a r e l’inimitabile suono del rullino che gira, scattare con forza fino a sentire un click chiaro e lampante, tirare infine un sospiro di sollievo. Siamo ancora autentici, siamo salvi. Silvana La Porta PAGINA 6 programma di Marzo Giovedì 4 Marzo ore 18,30 Giovedì Cinema proiezione dei film “Game Boy “ e “Capolinea” di Mario Cosentino Giovedì 11 Marzo ore 18.00 proiezione del documentario Numero 3 “Alcantara” Marzo 2004 di Nino Vitale e Orazio Cristaldi Sabato 13 Marzo ore 18.00 Pianeta Venere 2004 Inaugurazione Mostra Fotografica personale “Immagini in Libertà” di Laura Schilirò FotoClub “Elefante” Catania Giovedì 18 Marzo Mostra Fotografica Personale di Antonio Giuffrida “Old England” Giovedì 25 Marzo proiezione del video “Andalucia que amor” di Ketty Sottile e Dario Scuto Nel Calendario delle manifestazioni de "Il Più Bel Carnevale di Sicilia 2004" è inserita la 37a edizione del Concorso Nazionale Cinefotovideografico "Tempo di Carnevale". Il bando del concorso potrà essere ritirato presso il Comune di Acireale, l'Azienda delle Terme, l'Azienda di Cura o esssere scaricato dal sito internet del club www.clubgalatea.com Per informazioni ci si potra rivolgere presso i locali del Club tutti i Giovedì dalle ore 19.00 alle 21.00 in Via Paolo Vasta 34, Acireale. News Cfc GALATEA Notiziario Mensile ad uso interno del Cine Foto Club " Galatea " Fotografia - Cinema - Video - Cultura - Redazione via Paolo Vasta 34 Acireale Direttore responsabile Turi Consoli - Redazione Mario Musmeci Impaginazione e Computergrafica Mario Musmeci - Stampa Peppe Consoli Hanno collaborato a questo numero: Rita Caramma - Silvana La Porta - Pinella Musmeci - Ketty Sottile - Dario Scuto Gerardo Bonomo - Michele Lisi - Mario Musmeci Recapiti telefonici: Presidenza: Tel. Segr. Fax 095-7921786 Responsabile ANAF e FIAF: 095-607201 - Servizio Tecnico e Redazione: 095-607201 Email - Presidenza: [email protected] Redazione: [email protected] Sito Web: www.clubgalatea.com La collaborazione è aperta a tutti e si intende a titolo gratuito, gli scritti e le foto inviate non saranno resi. Notiziario distribuito gratuitamente tra i soci - Non in vendita ad uso esclusivo dei soci BENVENUTI ! Così campeggiavano alcuni cartelli sistemati nelle rosse bacheche della “bomboniera” per dare un caloroso benvenuto a 15 nuovi soci che hanno espresso il desiderio di fare parte della nostra grande famiglia. L’elenco (a parte) è corposo di numero e di qualità: il nostro Club si accresce di persone che vogliono realizzare progetti ed attività considerevoli nel campo della fotografia, del cinema e della cultura (vedi, ad esempio, Francesco Alessandro che per il 28 inaugura una sua personale “Storia dello Sci”), o come Rita Caramma che ha presentato una serie di incontri con l’autore (qualche esempio ? Salvatore Scalia, Silvana La Spina, Egidio Cacciola, Enzo e Antonio Marangolo…), da tenersi mensilmente fino alla fine dell’anno, o come Sergio Arena che con il suo “Stilè” del “Sole 24 Ore” ci potrà portare oltre i confini….della notorietà. E come non accennare all’entusiastica partecipazione di Maria Grazia Valentino o di Rosaria Fallico (un ritorno, il suo) o di Filippa Camarda che dalla sua biblioteca di Giarre uscirà per estrinsecarsi con le problematiche della fotografia, pigmalione il sottoscritto; ed anche Serafina Lanzalone, affettuosamente legata a Sergio Arena fa parte della nostra famiglia assieme a Nuccia Leotta (promossa sul campo segretaria del presidente) che ha preso “possesso” del suo ruolo di Fantasie Romane responsabilità in seno al club con la massima autorità ed il più convincente entusiasmo. Alfio Leotta, Gianluca Cannavò ed Emanuele Giardina completano il lotto dei presenti al “Benvenuti” (gli altri quattro, assenti, saranno presentati successivamente in quanto impegnati per ragioni varie): Alfio Leotta, vicino di casa e presidente del Circolo Universitario: un particolare entusiasmo di entrare nel mondo della fotografia, il suo, mentre una partecipazione più che altro affettuosa è quella che ci porterà il “politico, ma bravo e pazzo ragazzo”, così l’ha presentato il nostro presidente, Gianluca Cannavò. Per Emanuele Giardina un discorso a parte: è il nipote di Emanuele Macrì, un uomo che non dimenticheremo mai. La ciliegina sulla torta ? Per Turi Consoli, diabetico, è arrivata con la consegna da parte di Nuccia Leotta e di Grazia Vinci (la sua pupilla) di una targa che, nella dedica, lo gratifica di espressioni che gli hanno “messo” il classico groppo in gola. Un finale a base di spumante, rigorosamente italiano, scorza d’arancio, totò, str…d’angelo, biscotti ripieni di marmellata e… congratulazioni hanno chiuso una serata che per certi versi, specie per alcuni nostalgici del club anni 60/70, ha ricordato i tempi che furono… Personale Fotografica di Alfio Strano E’ stata inaugurata Venerdì 13 Febbraio presso i locali del gruppo fotografico “Le Gru” di Valverde una mostra fotografica personale del fotografo Alfio Strano, titolo della mostra “Fantasie Romane”. Alla presenza di un numerosissimo pubblico di soci del sodalizio ospite, ed amici. Il notissimo fotografo e commerciante di articoli per la fotografia catanese Alfio Strano socio del Club “Le Gru” e nostro carissimo amico, ha allestito anche presso il nostro Club due mostre personali a distanza di qualche anno, l’ultima nel Maggio del 2003 dal titolo “Le fantasie” di Alfio Strano. Ci complimentiamo con il “maestro” Alfio Strano in attesa di ospitarlo di nuovo nella nostra Sala Mostre. Michele Lisi I “Giovedì “ del Cinema Giovedì 4 Marzo alle ore 18.30, nella sala del Galatea sarà ospite il regista Mario Cosentino, nel corso della serata saranno proiettati due film: “Game Boy” e “Capolinea” . Saranno presenti alla serata il critico: Sebastiano Gesù e Donatella Finocchiaro, Domenico Gennaro, Bruno Torrisi, Emma Cardillo, Salvo Piro Antonio Presti. NUMERO 3 NEWS CFC "GALATEA" PAGINA 2 Le batterie e il Digitale NUMERO 3 NEWS CFC PAGINA "GALATEA" 5 Contestazione della libertà di fotografia Croce e delizia delle nuove fotocamere digitali Se uno dei vantaggi della fotografia digitale è il risparmio sulla spesa per pellicole e stampe, d’altra parte per lavorare in tranquillità conviene dotarsi di più pacchi di batterie; saremo così certi di avere l’autonomia necessaria per scattare e rivedere gli scatti effettuati. Le batterie ricaricabili più diffuse sono attualmente quelle al Ni-MH, che sono esenti dall’effetto memoria. Le batterie al litio di tipo proprietario offrono in genere una maggiore durata, ma il loro costo è molto superiore. Attenzione anche ai milliampere; i fabbricanti continuano ad aumentare la capacità dei loro accumulatori ed un maggior numero di milliampere si trasforma in una maggiore autonomia della nostra fotocamera. La prova Abbiamo messo a confronto, su una fotocamera Nikon Coolpix 3100, l’autonomia di scatto fornita dalle pile stilo ricaricabili in dotazione alla fotocamera, pile Nikon EN-MH 1 Ni-MH da 2000 mAh, con quella di due batterie stilo Uniross sempre al Ni-MH, ma da 2300 mAh. Le stilo Uniross sono vendute sia in blister separati da quattro pile ciascuno, che insieme a un pratico caricabatterie Ultrafast, che ricarica due pile in un’ora e quattro in due ore. Rispetto al caricabatterie Nikon fornito di serie insieme alla foto-camera, quello Uniross offre tre vantaggi: può ricaricare quattro pile per volta invece di due, ha un tempo di ricarica più che dimezzato rispetto al Nikon, può essere collegato alla presa da 12V dell’automobile, e quindi utilizzato anche in viaggio. Di contro il caricabatterie originale Nikon è veramente microscopico e non ha l’alimentatore separato, come qualsiasi altro caricabatteria. La prova delle 2 stilo Nikon: l’autonomia in Play è stata di 2 ore e 41 minuti La prova delle 2 stilo Uniross: l’autonomia in Play è stata di 3 ore e 10 minuti, pari a un 20% in più. Con una fotocamera Nikon Coolpix 3100 l’autonomia in Play di 2 ore e 40 minuti corrisponde a circa 600 scatti con monitor acceso e circa 300 scatti con monitor acceso e flash operativo. Consigli pratici Quando si acquista un pacco batterie le prestazioni sono inizialmente inferiori alle sue potenzialità; lo stesso avviene dopo lunghi periodi di non utilizzo. Le cause possono essere l’incompleto ciclo di prima carica a cui sono sottoposte in fabbrica, o il fenomeno dell’autoscarica della batteria rimasta inattiva a lungo. Per raggiungere la piena efficienza della batteria basta sottoporla ad un ciclo ripetuto di tre/cinque cariche e scariche complete. Nel caso di lunga inattività conviene anche effettuare una pulizia a secco dei contatti elettrici, sia della batteria che del caricabatterie. Dopo ogni ricarica, conviene lasciare raffreddare le batterie e poi procedere alla loro scarica completa: basterà un impiego fino ad esaurimento, oppure tenere la macchina sempre accesa sfruttando l’autospegnimento della fotocamera (Auto 0FF). Uniross ha a catalogo anche un altro caricabatterie in grado di caricare e/o scaricare qualsiasi batteria ricaricabile, dalla ministilo AAA fino alla transistor da 9V. E’ un carica/ scarica batterie lento: per 4 batterie stilo AA da 1500 mAh occorrono 16 ore per un ciclo completo; può caricare, scaricare o semplicemente testare lo stato di carica di una batteria. Funziona esclusivamente a 220V. Se è vero che il modo migliore per ricaricare le batterie è quello lento (10/12 ore), che allunga anche la vita della batteria, è altrettanto vero che una ricarica rapida è molto pratica. Ciascuno valuterà poi se mettere in conto di comprare un pacco di batterie stilo ogni 500 ricariche da 1-2 ore, o allungarne la vita a prezzo di attendere 10 e più ore per una ricarica completa. Conclusioni Se da un lato i fabbricanti di fotocamere sono tutti tesi nello sforzo di ridurre il consumo energetico delle proprie fotocamere, dall’altro i fabbricanti di batterie ricaricabili continuano ad aumentare la capacità dei loro accumulatori. Grazie a questi sforzi l’autonomia delle fotocamere sta decisamente migliorando. Tuttavia, per evitare di ritrovarsi nell’impossibilità di scattare, conviene avere sempre con sé un pacco batterie di ricambio non è un caso che alcune custodie per fotocamere digitali incorporano delle strisce elasticizzate destinate proprio a contenere batterie di ricambio. Gerardo Bonomo (Tratto da “PC Photo” Gennaio 2004) Sabato 28 Febbraio 2004 Sala Mostre del CFC Galatea “Storia dello Sci” mostra storico fotografica A cura di Franco Alessandro La mostra resterà aperta dal 28 Febbraio al 7 Marzo. Salvatore Trovato presidente della Società "A. Pennisi" a.g.) L’avv. Salvatore Trovato è il nuovo presidente della Società di Mutuo Soccorso "Agostino" Pennisi". Lo ha eletto il nuovo Consiglio direttivo composto da Giuseppe Barbagallo, Alfio L eott a, Mario Lomb ardo , Sebastiano Mirone, Orazio Renna, Antonino Torrisi e Salvatore Trovato, lì Consiglio ha inoltre eletto il vice presidente, nella persona del rag. Giuseppe Barbagallo, e il segretario, Orazio Renna. Fanno parte, infine, del Collegio dei revisori dei conti Celestino Fichera, Rosario Pulvirenti e Gilmo Tonicerlo. Auguri dal “suo Galatea” Il SUBTILIS della Torba Il SUBTILIS della Torba, nero d'Aci Sicilia, dei vigneti dell'Etna, è un vino invecchiato nelle famose cantine di "Casa del Monaco" (Milo-Sicilia-Gran Riserva "Zia Mattia Abramo". Colore rosso sottile ottimo per carni rosse, bianche e verdi. Sapore divino. Odore inebriante di antiche notti d'amore. Retrogusto lungo. Imbottigliato in 100 esemplari numerati e firmati, esclusivamente per i 70 anni del pittore Turi Sottile. Il Cine Foto Club Galatea partecipa alla felice ricorrenza formulando affettuosissimi auguri. è proprio ora di cambiare le Leggi… In effetti sembrerebbe, messa così, una specie di affermazione filosofica, magari del periodo di Solone, il filosofo che le diceva così grosse da non avere nessun seguito e, per l’appunto, detto “Solone”. Invece racchiude in se un principio che, volendo, potrebbe essere ascritto costituzionalmente. Certo in un paese dove, espressione, associazione, culto, possono essere assolutamente liberi, sarebbe paradossale introdurre una qualche limitazione alla libertà di fotografia, di circolazione dell’immagine. Questo lo pensereste se non siete mai stati in gita con un gruppo di fotografi, se non avete la moglie fotografa, se non vi siete mai trovati in mezzo ad un raduno di fotoamatori… Ma se invece rientrate in una o più delle condizioni sopraelencate, sono certo che la pensereste diversamente. Ora io non dico di abolire del tutto la liber- tà di fotografia, ma di regolamentarla, come la caccia. Non sarebbe terribile se il cacciatore potesse sparare a destra ed a manca 365 giorni l’anno? Non vedo perché un fotografo possa sparare scatti a destra ed a manca 365 giorni all’anno… Non c’è più intimità, non si vive più tranquilli. Ormai sono ovunque, sono tra noi, peggio che nei film di Dario Argento. Non puoi metterti le dita nel naso, sederti sulla tazza del cesso con la finestra socchiusa, prendere un caffè in santa pace.. che sono pronti e mimetizzati con la moquettes, scattano di tutto su tutto, qualunque cosa che poi verrà sottoposta a trecento associati nelle serate di critica e poi, alla faccia della privacy, messa in internet per il piacere di trenta milioni di guardoni… Non va mica bene così, io sono per l’applicazione delle stesse norme della caccia, tipo: prima di tutto il porto di macchina fotografica debitamente rilasciato solo su espressa richiesta e per necessità. Se si possiedono macchine foto- grafiche di quelle pazzesche devono essere considerate come armi da guerra e pertanto fuori legge. Poi ci vuole il riduttore che, se nella caccia equivale a massimo tre colpi nel caricatore, nella fotografia non deve superare i 10 scatti per rullino, massimo dieci rullini all’anno (magari così si potrà prendere il caffè con l’amante senza essere fotografato dai giapponesi finendo in internet la sera stessa). Infine il calendario fotografico come quello venatorio. Solo un – breve periodo dell’anno in cui sia possibile scattare fotografie, almeno ci organizziamo e nel resto dell’anno possiamo riprodurci con gli stessi diritti dei beccaccini. In tribunale, poi, in fase di divorzio, la macchina fotografica deve essere considerata un’aggravante, specie se il marito non era consenziente. Si, secondo me è proprio ora di cambiare le Leggi… Dario Scuto Perché sono tra di voi Una sana curiosità, voglia di accostarmi al mondo della fotografia, come espressione pura dell’arte, desiderio di arricchirmi culturalmente e dal punto di vista umano, approfondendo vecchie conoscenze ed aprendomi a nuove, sono le motivazioni della mia iscrizione al cine foto club Galatea. Certo la sera dell’accoglienza dei nuovi soci, sono stata presa alla sprovvista dalla richiesta del presidente Salvatore Consoli (persona che stimo molto, non è piaggeria ma pura verità) di spiegare il perché PERSONALE FOTOGRAFICA DI LAURA SCHILIRO’ Sabato 13 Marzo nella sala del Galatea, sarà inaugurata la mostra fotografica personale di Laura Schilirò “Immagini in libertà” . Laura Schilirò socia del Foto Club “Elefante” di Catania sarà presente alla serata anche come ospite del Pianeta Venere 2004, la ormai consolidata serata dedicata alla donna, giunta ormai alla sua 13ma edizione. della mia adesione al club. Per la verità, vista la mia professione giornalistica, sono abituata a stare dall’altra parte del microfono ed a rivolgere io le domande così, piuttosto impacciata, ho risposto con una vocina bassa e stridula per l’emozione. In quel momento, chi dei presenti si è affidato alle proprie capacità di comprendere il labiale, ha fatto proprio bene ed ha tutta la mia approvazione. Comunque, a parte il momento di difficoltà iniziale, adesso mi pare proprio di avere fatto una scelta giusta. Il club è un salotto d’amici, il presidente un ottimo padrone di casa, e gli ospiti che ho fin qui conosciuto simpatici e disponibili. Così ogni giovedì ci ritroviamo: si discute di iniziative, si elaborano insieme programmi futuri, si mette a disposizione degli altri la propria conoscenza ed esperienza fotografica. Come hanno amabilmente fatto Ketty Sottile insieme al marito Dario Scuto nel corso dell’ultima riunione, dove, infreddoliti, siamo giunti per assistere alla proiezione di alcuni filmati sul Carnevale realizzati da alcuni soci. Ma, arrivati in sede, appurato che il proiettore era fuori uso, abbiamo trasformato la serata di visione, in una piacevole chiacchierata tra soci (freddo a parte): peccato che nessuno avesse un samovar. Aspetto la prossima riunione per conoscere il resto della compagnia e per un maggiore approfondimento del programma. Scusatemi se arriverò in ritardo ma, il giovedì coincide con la serata del cineforum ed io patita di cinema, ma soprattutto di letteratura e teatro, non so rinunciarci. So che il presidente ha in serbo grandi cose che ci svelerà presto. Intanto, ho rispolverato la mia vecchia macchina fotografica, chissà forse mi deciderò a usarla nuovamente e ad acquistarne una professionale. Ecco, in qualità di nuova socia, ho provato a raccontarmi un po’. Care colleghe “matricole”, adesso tocca a voi. Rita Caramma NUMERO 3 NEWS CFC "GALATEA" PAGINA 3 NUMERO 3 NEWS CFC La Corda spezzata Fotospigolando Un “poetico” Giovanni Tomarchio incanta la platea del “Galatea” “Si prega non toccare” Pindaro la chiamava “Colonna del cielo”, gli antichi Greci la credevano la fucina di Efesto, Dante la cita, nell’ottavo canto del Paradiso, come un grandioso fenomeno geo-dinamico ( ..e la bella Trinacria che caliga, non per Tifeo, ma per nascente solfo…); i Latini invece ed i Siciliani vi hanno situato la residenza del Ciclope Polifemo ed il mito di Aci e Galatea mentre tutti i residenti contemporanei la chiamano semplicemente “ a muntagna”, unico e solo termine di riferimento del luogo, contrapposto all’incommensurabile grandezza del “mare”, oggetto permanente di ammirazione e di amore. Tutto questo e molte altre cose, che per brevità tralasciamo, costituiscono l’immaginario collettivo dell’Etna, il più alto vulcano d’Europa, poderoso massiccio montuoso, meta di turisti, di viaggiatori, di pellegrini, di studiosi e di inguaribili curiosi provenienti da tutte le parti del mondo; essa si impone con la sua mole maestosa già a 150 chilometri di distanza, a chiunque le si avvicini, sia dalla terra che dal mare. Nel passato è stata meta privilegiata ed obbligatoria dei “viaggiatori” europei del Settecento e dell’Ottocento e ciascuno sia con disegni che con scritti si è impegnato a lasciare ai posteri un documento della personale ascensione al monte Etna. Non si poteva venire in Sicilia e mancare all’appuntamento con il Vulcano e con la visione del sorgere del sole dalla sua più alta cima. Lo stesso Goethe che non poté raggiungerla, finse di esservi stato e ne lasciò falsa dichiarazione poiché sentiva che il suo Viaggio in Italia e soprattutto in Sicilia non aveva senso senza l’ascensione al suo più alt monte, pieno di vita e di fuoco. Il Mongibello, il Monte dei monti, con termine squisitamente arabo e latino, “ muntagna”, il luogo dei miti, degli amori, delle paure e della reverenza dei siciliani, il modello segreto ispiratore della grandezza degli animi e dell’arte di tanti nostri conterranei, costituisce l’argomento principe del filmato “La corda spezzata”, edito per la Radio televisione nazionale italiana, di Giovanni Tomarchio, giovane e capace regista, nostro conterraneo, figlio d’arte ( il padre Salvatore, è stato uno dei soci fondatori del Cine Club Galatea di Acireale, nei cui locali è stato proiettato il documentario ). il giovane Tomarchio, che ha assistito alla proiezione ed ha partecipato ad un interessante dibattito con il pubblico, ha saputo trasfondere nel suo filmato tutte queste sensazioni di grandezza, di poeticità, di amarezza ed amore e reverenza in immagini di stupenda bellezza rievocanti le fasi di vita e di distruzione, di morte e di rinascita, di gioia e di dolore che l’Etna continuamente ci dona, facendoci riflettere sulla precarietà della condizione umana. E un poema di immagini, di suoni e di pensieri che inneggia al gigantesco vulcano, la montagna buona, con cui bisogna mantenere le dovute distanze per non dimenticare mai che la “natura” è un’opera grandiosa, immagine potente e meravigliosa della “creazione” divina, mentre l’uomo, che si sente, talvolta, troppo grande e potente, non è che un essere”debole” e mortale, ma possiede un’anima immortale che gli fa comprendere ed amare la “sua montagna”, l’Etna, tenendo sempre presenti le misure della forza di lei, scatenate all’improvviso con furia e io continuità di tempo e di spazi non controllabili. “ A muntagna” è qui; ci guarda, ci protegge, ci intimidisce, ci dà ricchezza di vita e feracità del suolo; si scatena improvvisa con spettacoli straordi- Alla fine della serata dedicata a Giovanni Tomarchio, il presidente Turi Consoli ha consegnato al giornalista della Rai autore del documentario “La corda spezzata”, il gagliardetto del Club, a testimonianza della grande amicizia che lega il carissimo Giovanni al Club “Galatea”. Lui stesso ha ricordato, nella breve presentazione prima della proiezione del video, quando da piccolo assieme al padre Salvatore Tomarchio stimato fotografo acese, frequentava il nostro Club. La Redazione PAGINA "GALATEA" 4 di Ketty Sottile nari di fuoco, di fontane di lava, di esplosioni pirotecniche, di colonne altissime di fumo e di nera sabbia; traversa e distrugge con violenza, in un attimo, colline, boschi, pianori dove l’uomo, incurante ed arrogante ha violato le leggi della prudenza, costruendo opere ritenute durature nei secoli. Lei in poco tempo sorprende ed annulla la presunzione dell’uomo, ma generosa, gli dà il tempo di salvare la sua vita, quella dei suoi cari e le personali ricchezze. E l’uomo piange per ciò che ha perduto e poi, immemore del pericolo, ricostruisce nel corso dei secoli, quanto l’Etna gli ha strappato in poche ore. Tomarchio ci ha fatto un grande regalo, fermando nella nostra “memoria collettiva”, con lo sguardo sensibile della macchina da presa, tutto quello che non dovremmo “mai” dimenticare sul nostro amato vulcano. Pinella Musmeci Quante volte abbiamo notato questa scritta in un negozio od in una rivendita? Certo, a prima vista, sembrerebbe logico, o lecito. Ma pensandoci bene è piuttosto molto riduttivo. Sono infatti i nostri sensi a darci la valenza, la dimensione di un oggetto. La sua fattura, il peso, la consistenza, la ruvidità o la morbidezza, ci comunicano informazioni importanti senza le quali, spesso, acquistiamo qualcosa in stile “salto nel buio”, dovendo confidare nelle informazioni forniteci da terzi, senza poter contare sui nostri sensi. È come dire, in un ristorante, “si prega non assaggiare…”!! Da cosa nasce questa riflessione? Dal fatto che ad Acireale (anche se verrebbe da non crederci..) esiste un posto dove la regola è invece l’opposta: “si prega toccare, sfogliare, guardare…” Ma si! In fondo è solo così che potremo realizzare se il libro che teniamo in mano è davvero di nostro gusto, o quello che vorremmo regalare alla mamma o ad un amico caro, rubandone l’affrettata lettura di qualche pagina, sotto lo sguardo benevolo ed invogliante del “Libraio”. Il rapimento dei sensi, il sottile piacere della carta patinata sui polpastrelli, il tripudio delle immagini finemente impresse, l’odore. Si, anche l’odore, il fresco di stampa, un’atavica sensazione di tipografia, che evoca, nel silenzio e nella penombra del tempio, l’incessante rumore di rotativa, della vecchia linotype e la frenesia di redattori sporchi di inchiostro o di scrittori impazienti. Conduciamo una vita tanto frenetica, ahinoi, da non accorgerci, a volte, che l’oasi ce l’abbiamo proprio sotto casa, appena ad un tiro di schioppo, il luogo dove, anche se per pochi minuti sottratti alle nostre urgenze, possiamo godere del silenzio religioso di una biblioteca, leggere una recensione e scambiare una ciarliera opinione con il libraio Mario, uno che afferma con nonchalance, parlando del più e del meno, di non possedere la tivù. E sfido, io, con il magico mondo della carta stampata, delle storie avvincenti, dei romanzi d’avventura, che non senta il bisogno di sorbirsi la Maria De Filippi od il gossip e- stremo del Grande Fratello. Anche un bimbo di 11 anni ha catturato, in una semplice poesia in rima baciata, l’essenza del miglior “libraio” che mi sia mai capitato di incontrare. Eccola, si commenta da sola. Ma se dopo la poesia non siete ancora in grado di scoprire chi ne è il soggetto, beh, forse avete lasciato a metà il Grande Fratello… Il libraio In un piccolo vicolino c’era un libraio piccolino. Era piccolo di statura e amava tanto la cultura. Così consigliava ad ogni bambino di leggere il libro più carino. E anche se un giorno non vendeva niente era lo stesso sorridente. Ogni libro trasporta in un mondo rendendo il bambino più giocondo Ketty Sottile Carnevale d’altri tempi Sabato 13 Marzo ore 18.00 Pianeta Venere 2004 La consueta e ormai consolidata serata dedicata alla donna, con la conduzione di Turi Consoli e la presenza tutta al femminile di graditi ospiti. Sarà presente il maestro Nello Grasso con la sua musica Ospiti d’onore Margherita Ferro e Vania Russo Organizzazione Tecnica Mario Musmeci Nel momento in cui questo numero del News andrà in stampa, il Carnevale 2004 è già passato, è quindi facile fare un resoconto dello svolgimento della edizione di quest’anno, senza entrare nel merito delle classifiche e dei premi assegnati, mi preme sottolineare, più che altro la qualità delle opere che ogni anno vengono realizzate sia dai maestri della cartapesta sia dai maestri fiorai. Ebbene la mia impressione e temo che non sia solo la mia, è che ci pare di intravedere nelle maschere che adornano i carri allegorici, qualche vecchia conoscenza, si ha cioè NEWS FIAF Il Vice Presidente del Club, dott. Aldo Mirone, ha partecipato alla riunione dei Presidenti dei Club Fiaf che si è tenuta presso la sede dell'Elefante di Catania. Nell'occasione si sono discusse problematiche dell'organizzazione per il futuro Congresso Fiaf che si svolgerà nel mese di maggio al "Santa Tecla Palace Hotel" di Acireale. l’impressione a volte certezza che i maestri della cartapesta abbiano una tendenza “morbosa” al riciclaggio di quanto visto nella passate edizioni del Carnevale. Questa peculiarità se così si può definire, è una cosa che si ripete “quasi” ogni anno, la maggioranza degli spettatori alla manifestazione carnascialesca non si accorge della cosa, ma chi come il sottoscritto che da circa 45 anni (1963) segue il Carnevale di Acireale riprendendo, una volta con la cinepresa ora con la videocamera, la sfilata dei carri e delle “macchine infiorate” come si chiamavano una volta, Avviso Coloro che intendono iscriversi all'ANAF e/o alla FIAF o intendono rinnovare la tessera di socio del "Galatea" sono pregati effettuare i relativi versamenti al rinnovo o iscrizione entro brevissimo tempo contattando la segreteria (la signora Nuccia Leotta o la signorina Vinci), la cassiera Ketty Sottile o il responsabile Anaf/Fiaf Mario Musmeci. In occasione dei lavori di sistemazione e pitturazione della Sala Mostre del Galatea, la Presidenza è grata al signor Giovanni Vinci e a Elio Patamia, della "Teda Legno", per la preziosa ed affettuosa collaborazione. non può fare a meno di accorgersi del fenomeno, la ripresa è inesorabile nel documentare la realtà sia essa vera o “riciclata”. Rivedendo le vecchie riprese del nostro Carnevale, tirate fuori dal cassetto, gelosamente conservate, a richiesta di una TV locale TRA, per essere trasmesse durante la diretta del Carnevale 2004, salta fuori la verità, è cioè anche negli anni passati c’era questa curiosa “tradizione” di riciclare le maschere di qualche anno prima, opportunamente ridipinte e truccate per far loro assumere tutt’altra “personalità. E’ solo una impressione? Mario Musmeci Un carro del 1970 dal titolo “I moschettieri a Carnevale”