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Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
COMUNE DI LEVICO TERME
Provincia di Trento
Certificato N.IT05/1120
VERBALE N. 5/2012
della seduta del Consiglio Comunale di data 25 ottobre 2012
L'anno duemiladodici, addì 25 del mese di ottobre, convocato in seduta ordinaria per
le ore 20.00 di detto giorno a seguito di invito personale sottoscritto dal Presidente (prot. n.
16637 del 18.10.2012), recapitato nei termini e con le modalità previste dalla legge a tutti i
membri del Consiglio comunale ed affisso all'Albo Comunale, si è riunito il Consiglio comunale.
Sono presenti i Signori:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
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8.
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10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Passamani Gianpiero
Acler Werner
Vettorazzi Roberto
Andreatta Paolo
Orsingher Guido
Bertoldi Andrea
Acler Tommaso
Osler Andrea
Campestrin Silvana
Passamani Simone
Benedetti Arturo
Postal Lamberto
Miori Antonio
Fraizingher Laura
Franceschetti Elio
Avancini Sandra
Pasquale Luciano
Osler Moreno
Libardi Cristian
entra al punto 3)
entra al punto 5)
entra al punto 3)
entra al punto 2)
E’ assente giustificato il Signor:
20.
Lancerin Maurizio
Partecipa il Vicesegretario dott. Loris Montagna.
Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Sig. Guido Orsingher, nella Sua
qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta alle ore 20.00 per la
trattazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO:
1. NOMINA SCRUTATORI.
2. APPROVAZIONE VERBALE N. 4 DD. 30.07.2012.
Rel. IL PRESIDENTE
1
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
3. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.
4. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “PARCHEGGIO
DELL'AREA EX OGNIBENI - PASSAGGI PEDONALI E OPERE DI
COMPLETAMENTO”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
5. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE
SITO IN PIAZZA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
6. MOZIONE SU “PIÙ AIUTI A FAVORE DEI CITTADINI TRENTINI”.
Rel. CONSIGLIERE COMUNALE MORENO OSLER DEL GRUPPO CONSILIARE
“LEGA NORD TRENTINO”.
7. RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 160 DD. 29.08.2012
RELATIVA A “5A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA
DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 20122014”.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
8. 6A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA DELLA
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 2012-2014
(VARIAZIONE N. 16).
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
9. AFFIDAMENTO A TRENTINO RISCOSSIONI S.P.A. DELLA FUNZIONE DI
RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE
DEL COMUNE DI LEVICO TERME.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
10. APPROVAZIONE DELIBERAZIONE ASSEMBLEARE DELLA COMUNITÀ ALTA
VALSUGANA E BERSNTOL N. 17 DD. 24.09.2012 RELATIVA A “FISSAZIONE DEI
CRITERI ED INDIRIZZI GENERALI IN TEMA DI POLITICHE TARIFFARIE PER LA
FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA, A VALERE SULL’A.S. 20132014”.
Rel. ASSESSORE BENEDETTI.
1. NOMINA SCRUTATORI
Il Presidente pone in votazione la nomina degli Scrutatori nelle persone dei Signori Miori
Antonio e Avancini Sandra ed il Consiglio, con voti favorevoli n. 13, astenuti n. 2 (Miori e
Avancini), espressi in forma palese dai n. 15 Consiglieri presenti, approva.
Entra il cons. Pasquale.
2.
APPROVAZIONE VERBALE N. 4 DD. 25.10.2012.
Rel. IL PRESIDENTE
2
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
PRESIDENTE: Se non ci sono osservazioni particolari ne propongo l'approvazione.
Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione, che viene approvata con voti
favorevoli unanimi n. 16, espressi in forma palese dai n. 16 Consiglieri presenti, proclamati dal
Presidente con l’assistenza degli Scrutatori Signori Miori e Avancini, previamente nominati.
VEDI DELIBERAZIONE N. 27 DEL 25.10.2012 “APPROVAZIONE VERBALE N. 4 DD.
30.07.2012”.
Entrano gli ass. Werner Acler e Postal.
3. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.
PRESIDENTE: La parola al signor Sindaco.
SINDACO: Grazie Presidente. Buonasera a tutti anche da parte mia.
Do comunicazione dell'ufficialità tramite il Fondo unico territoriale (FUT) del
finanziamento per la strada di via Lungo Parco al 95% e della scuola materna al 90%, nonché
della riqualificazione delle sponde dei laghi che andrà in finanziamento sul Fondo di sviluppo.
Con la delibera dell'ultima settimana è confermato anche il finanziamento del recupero del
Forte Spitz Verle e il quarto lotto di Castel Selva.
Con una delibera di Giunta di ieri abbiamo dato incarico all’avvocatura per difenderci
in giudizio circa l’area Beber. Come avrete letto sulla stampa, c'è stato un ricorso da parte di
operatori di Levico e noi dobbiamo difenderci. Esprimo una grande malinconia e una grande
tristezza personale non tanto per l'operazione in sé ma per il modo di operare sicuramente
poco chiaro. In questi momenti così delicati quando qualcuno vuole investire sul nostro
territorio mi spiace constatare che vanno ancora di moda quelle vecchie logiche che hanno
rovinato il nostro Comune di Levico. In questi pochi anni abbiamo dimostrato che con il dialogo
si arriva a delle soluzioni senza passare attraverso delle camere oscure che portano solo
danni, oltre a un esborso di soldi pubblici e non.
Ci tenevo a sottolinearlo. È un clima piuttosto pericoloso perché se si pesta sulla coda
a qualcuno si deve attendere anche una reazione. Non parlo sicuramente dell'Amministrazione
comunale perché vogliamo mantenere un profilo collaborativo e non di vendetta, ma tra gli
operatori qualcuno avrà sicuramente dei danni e non vorrei che iniziasse una catena negativa.
Siamo riusciti come Consiglio comunale a dare un esempio del modo di operare che avrebbe
dovuto essere un insegnamento per questi operatori. Non vorrei che si interrompesse proprio
ora. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie, Sindaco, delle sue comunicazioni.
4.
INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “PARCHEGGIO
DELL'AREA EX OGNIBENI - PASSAGGI PEDONALI E OPERE DI
COMPLETAMENTO”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
PRESIDENTE: Invito l'interpellante alla lettura.
CONS. FRANCESCHETTI: L'interpellanza prende spunto dallo stato dei lavori nel
parcheggio dell'area ex Ognibeni in quanto già l'anno scorso il Sindaco, ad un'interpellanza sul
medesimo oggetto, aveva prospettato come possibile periodo di conclusione dei lavori la
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primavera di quest'anno, ma ciò non è avvenuto. Capiamo benissimo che in ambito pubblico
sono molti gli intoppi che si possono incontrare, vorremmo però capire quali sono questi intoppi
anche perché non è solo l'intervento dell'Amministrazione che porterà al completamento
dell'opera ma ci vorrà un accordo con i privati per i passaggi pedonali.
"Nel giugno 2011, rispondendo ad interrogazione presentata dai sottoscritti Consiglieri
comunali, il Sindaco prevedeva che il parcheggio dell'area ex Ognibeni, passaggi pedonali
compresi, fosse completato verso la primavera del 2012. A tutt'oggi il parcheggio risulta nello
stesso stato dello scorso anno.
Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per sapere:
- quali sono i motivi che non hanno permesso il completamento del parcheggio nei termini
previsti;
- a che punto sono le pratiche da definire con i proprietari delle aree interessate dalla
realizzazione del passaggio pedonale verso via Garibaldi, lato fioreria, e di quello verso la
strada provinciale 228 - stazione delle autocorriere;
- quali i tempi previsti per la realizzazione delle opere non ancora eseguite:
- quali i tempi previsti per la realizzazione dei passaggi pedonali".
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Risponde il Sindaco.
SINDACO: È vero che per quanto riguarda il parcheggio le previsioni di conclusione
lavori erano nella primavera 2012, ma, come diceva il Consigliere Franceschetti, alcuni tratti
sono su proprietà privata e la trattativa si è rivelata più lunga del previsto perché alcuni privati
volevano tirarsi indietro. Abbiamo comunque, per quel che riguarda la procedura d’esproprio,
l’accordo firmato per la parte sia del Poli sia dell'uscita su via Garibaldi. Potevamo forse
accelerare di un mese ma non sarebbe cambiato molto, anche perché nel frattempo avevamo
iniziato anche altre opere. Il ritardo è dato proprio dalla burocrazia, anche se capisco benissimo
che in particolar modo il tratto verso la strada provinciale 228 è davvero utile ed urgente. Certo
che un'opera particolare come questa con una progettazione partita da lontano e non ancora
terminata non ha contribuito a dare una buona immagine per la stagione.
"I lavori consistono nella realizzazione delle pavimentazioni delle aree esterne al
parcheggio già realizzato. È prevista comunque la realizzazione di opere su terreni di proprietà
privata e, in particolare, al passaggio pedonale del piazzale del condominio Supermercati Poli,
passaggio pedonale che collega il parcheggio con la stazione delle autocorriere, e il nuovo
passaggio pedonale verso via Garibaldi. La progettazione è completamente in carico al
Servizio tecnico comunale.
Passaggio condominio Poli. Per il passaggio nel piazzale del condominio è stato
stabilito di procedere con procedura coattiva per acquisire la servitù di passo e gli stessi atti
emessi dalla PAT, Agenzia opere pubbliche - Ufficio Espropriazioni, con conseguente
intavolazione. È stata pertanto attivata la procedura prevista dalla Legge provinciale 6/1993,
articolo 4, con nota protocollo 5104 del 26/03/2012, arrivata in Giunta il 16/04/2012 da parte
dell'Amministrazione comunale.
Un'osservazione che è arrivata in merito al progetto che metteva in discussione la
sicurezza tra pedoni e vetture. Tale osservazione è stata valutata e verificata anche per le
norme dettate dal Codice della strada in merito alla convivenza di viabilità e passaggi pedonali.
Già attualmente esiste una convivenza tra autovetture e pedoni, difatti il passaggio previsto in
progetto ricalca l'attuale spazio interno al posto macchina dell'area del condominio e
supermercato. Al momento è in corso di predisposizione la documentazione necessaria di
trasmettere alla PAT per l'emissione degli atti di competenza per la servitù e l'occupazione
temporanea delle aree necessarie per eseguire le opere. Questo atto è fondamentale per
optare sui fondi privati (stiamo aspettando la risposta da parte della Provincia).
Passaggio pedonale verso via Garibaldi. Per il passaggio su via Garibaldi si è scelto
un contatto diretto con i proprietari per intavolare una servitù per un determinato numero di
anni in base al tipo di lavoro che andiamo a realizzare. L'intervento proposto riguarda la
realizzazione di una fascia di larghezza 2 m pavimentata in porfido. Con la nota a protocollo
3764 del 06/03/2012 è stata richiesta ai comproprietari del vicolo l'eventuale intenzione in
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merito alla tempistica e alla durata della servitù. Attualmente si sta eseguendo una verifica
sulla congruità del tempo con costi del passaggio. Al momento è in corso una stesura del
contratto per la servitù, atto necessario per poter operare sui fondi privati.
Progetto. Rispetto alla previsione progettuale iniziale sono state eseguite alcune
verifiche sull’utilizzo di alcuni materiali. In particolare è stata valutata la possibilità di eliminare
completamente il rivestimento dei muri previsto in materiale porfido con risparmio economico
(per la parte vicino alla caserma era previsto il porfido ma abbiamo scelto di continuare con il
materiale già presente). È stata inoltre rivalutata la disposizione dell'arredo interno delle aree di
completamente, eliminando i previsti pergolati in legno e prevedendo la base di varie
alberature. La progettazione esecutiva è in corso di ultimazione, la stessa era stata
momentaneamente sospesa per permettere ai tecnici del Servizio tecnico incaricato della
progettazione di espletare altre pratiche (nel momento in cui aspettavamo le risposte da parte
degli enti preposti e dei privati abbiamo deciso di proseguire con le altre opere). La
progettazione deve essere adeguata per alcuni documenti con la recente normativa entrata in
vigore in merito all'esecuzione di lavori pubblici.
La previsione dell’approvazione della progettazione esecutiva è entro la prima decade
di dicembre 2012 da parte dell'organo competente (Giunta)".
Quindi, entro dicembre 2012 avremo predisposto la gara per la prima parte dell’opera,
il lavoro sarà svolto nella prossima primavera e avrà una durata di circa 45 giorni.
CONS. FRANCESCHETTI: Grazie. Finalmente anche quest'opera troverà una
collocazione, soprattutto per poter usufruire appieno del passaggio pedonale.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere.
Entra il cons. Bertoldi.
5. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE
SITO IN PIAZZA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
PRESIDENTE: Prego l'interpellante di illustrare il testo.
CONS. FRANCESCHETTI: L’interpellanza ha oggetto il centro sportivo, una struttura
che, a quanto vediamo, sarà interessata da un consistente intervento che è stato oggetto di
due delibere da parte della Giunta i cui importi indicati sono però molto diversi. Nella prima
delibera si parla di € 1.120.000 mentre nella seconda di € 720.000. Quest'intervento non fa
capo all'Amministrazione comunale ma viene proposto dal gestore attuale dell'impianto. Ci
chiediamo, quindi, a quale delibera di Giunta si deve far riferimento, ovverosia a quali lavori e
per quale importo sarà interessato il centro sportivo, piscina e palestra.
Il gestore ha chiesto e ottenuto un contributo provinciale e, nella seconda delibera
della Giunta, l'Amministrazione si è detta disposta a intervenire per la parte non coperta da tale
contributo. È vero che le spese e il progetto fanno capo al gestore, però si tratta di un
intervento pubblico su un immobile pubblico, per di più con dichiarazione di intervento
direttamente da parte dell'Amministrazione comunale per coprire le spese. Per un intervento di
importo simile la partecipazione del Comune sarà notevole, per questo motivo ci sembrava che
meritasse un piccolo passaggio anche in Consiglio comunale, considerato anche che il nostro
Statuto prevede che per interventi sopra i € 500.000 il Consiglio comunale deve esprimersi.
Essendo l'intervento notevole, ci chiedevamo se avrebbe interessato anche le
prestazioni energetiche della struttura (pannelli solari, impianti fotovoltaici, infissi, ecc.), questo
perché secondo noi quando si interviene su edifici pubblici in modo consistente si dovrebbe
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sempre avere un occhio di riguardo per il risparmio energetico sia per una questione
prettamente economica sia per dare il buon esempio.
"Con deliberazione n. 159 del 22 agosto 2012 la Giunta comunale ha ritenuto
meritevole di approvazione l’intervento di ristrutturazione ed ampliamento del centro sportivo
comunale sito in piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, proposto dall'Associazione sportiva
dilettantistica “Rari Nantes Valsugana”, concessionaria del servizio pubblico di gestione e
conduzione del centro stesso, per un costo complessivo di € 1.120.337,94 di cui € 874.690,00
per lavori e € 245.647,94 per somme a disposizione, come da progetto redatto nel maggio
2012. La Giunta ha così autorizzato il concessionario all'esecuzione dei lavori ed alla
presentazione dell'istanza per l'acquisizione della concessione edilizia.
Con successiva deliberazione n. 165 del 5 settembre 2012 la Giunta comunale ha
preso atto del progetto redatto nell'agosto 2012 di ristrutturazione ed ampliamento sempre del
centro sportivo comunale di piazza dalla Chiesa, ma questa volta per un costo complessivo di
€ 721.033,00 di cui € 560.185,75 per lavori e € 160.857,25 per somme a disposizione. La
Giunta ha autorizzato la società sportiva “Rari Nantes Valsugana” a far eseguire i lavori.
L'intervento proposto dall'associazione “Rari Nantes Valsugana” è stato ammesso nel marzo
2012 a fruire di finanziamento da parte della Provincia di Trento ai sensi della Legge
provinciale sullo sport n. 21/1990 per un totale di € 468.680,00, pari al 65% della spesa
ammessa di € 721.000,00 che corrisponde all'importo della seconda deliberazione della Giunta
comunale.
L'Amministrazione comunale con la seconda deliberazione si è inoltre resa disponibile
alla copertura di parte dei costi non coperti dal contributo provinciale.
Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco e l'Assessore
competente per sapere:
- a quale deliberazione della Giunta bisogna far riferimento per conoscere quali lavori
saranno realizzati;
- quali sono i lavori proposti ed autorizzati con le due deliberazioni della Giunta (ove si cita
unicamente la creazione di una seconda vasca didattica);
- qual è ad oggi la situazione energetica della struttura e se sono previsti interventi per
migliorarne le prestazioni (infissi, impianto solare termico, impianto fotovoltaico, ecc.);
- a quanto ammonterà l'intervento comunale e con quali risorse il Comune intende
finanziare l'investimento".
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Invito l'Assessore competente a dare risposta ai
quesiti posti.
ASS. ACLER TOMMASO: Grazie Presidente. L'interpellanza ci dà l'opportunità di
chiarire meglio in Consiglio comunale gli interventi che il gestore e l'Amministrazione comunale
faranno sul centro sportivo.
Nell'estate 2011 l'Amministrazione comunale sollecitava il gestore a fare una domanda
di contributo sulla Legge provinciale per lo sport, 21/1990, per i lavori di riqualificazione del
centro sportivo comunale. Va detto che questa legge tra le condizioni per accedere al
contributo prevede che a fare la domanda deve essere non tanto un’Amministrazione
comunale ma un'associazione che gestisce l'impianto. Entro il 30 novembre 2011 la “Rari
Nantes” che gestisce l'impianto presentava domanda con progetto di massima che ammontava
a € 721.000. La PAT ha accolto la richiesta di contributo che ammontava al massimo possibile,
65%, ovvero € 468.000.
Durante i lavori di progettazione definitiva la “Rari Nantes” ha aumentato il progetto
inserendo altri interventi per un ammontare di € 1.120.000. Quindi, il progetto definitivo è di €
1.120.000. Si impegnerà nuovamente l'associazione a fare domanda sulla Legge 21/1990
entro il 30 novembre di quest'anno per richiedere alla Provincia il finanziamento mancante e
proprio in questi giorni ci incontreremo con il Sindaco e il Presidente per definire questa
domanda.
La scelta di fare due delibere distinte è stata suggerita dall'Ufficio sport della Provincia
autonoma di Trento per ragioni tecniche. La prima delibera, come dicevo prima, contiene il
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progetto definitivo, mentre la seconda prende atto dell'arrivo del contributo provinciale, divide il
finanziamento provinciale da quello comunale e da quello che ci metterà il gestore e serve per
permettere al gestore di far partire i lavori già nell'estate del prossimo anno. Il progetto
complessivo è quello che si vede nella prima delibera che avete citato e che ammonta a €
1.120.000.
Verrà fatta, quindi, una seconda domanda di contributo che contemplerà altri lavori,
quelli mancanti, e altri costi relativi alla riqualificazione della palestra e degli spogliatoi. Qualora
la Provincia non dovesse elargire il contributo, il Comune sosterrà il 90% dei costi non coperti
dal contributo provinciale lasciando il rimanente 10% al gestore, ma parlando più volte con i
referenti dell'Ufficio sport abbiamo ricevuto delle rassicurazioni in merito.
Ci sarà una vasca didattica in cui si potranno effettuare corsi di acquaticità per i più
piccoli e anche per gli anziani. È una vasca a due livelli di altezza e conterrà degli elementi per
il benessere (idromassaggio, cascate d'acqua e giochi d'acqua) per far sì di contenere il carico
antropico all'interno della vasca tradizionale e, quindi, decongestionarla. La vasca tradizionale,
peraltro, sarà oggetto di una ristrutturazione complessiva con la rifasatura delle linee sparti
corsia che oggi sono sfasate, il che potrà farci ottenere l'omologazione FIN per le gare del
Triveneto.
Per quanto riguarda il discorso energetico, verranno sostituiti tutti i serramenti delle
piscina e della palestra con nuovi ad alto standard termico, verrà rifatto l'ingresso, la zona della
hall e del bar, ci sarà un restyling complessivo della struttura, un rifacimento degli impianti di
aerazione. In palestra verrà rifatto il pavimento, la sostituzione di serramenti e anche la
riqualificazione complessiva degli spogliatoi. Sempre circa il risparmio definito prima
economico ed energetico, ci sarà un recuperatore del calore dell'acqua di scolo, sono già stati
messi dal gestore i raggi UV che consentono l'abbattimento delle clorammine rendendo l'aria
meno fastidiosa al respiro e l’acqua meno ricca di cloro a beneficio del benessere del natante,
nonché garantiscono un minor dispendio di acqua, un minor ricambio di acqua e, quindi, un
minor fabbisogno di metano. Verrà inserito anche un recuperatore di calore dell'aerazione.
Sono stati istituiti alcuni corpi illuminanti interni ed esterni a led ed è stato posto un rifasatore
dei volt che aiuta il gestore a contenere il consumo di energia elettrica.
Per quanto riguarda i pannelli solari, è una cosa distinta rispetto a questa domanda
sulla legge 21/1990 perché, come ho detto qualche Consiglio fa, il Comune ha fatto domanda
all'Agenzia provinciale per l'energia (APE) sulla procedura valutativa: per 200 m2 di pannelli
solari termici per un totale di € 114.000 l'Agenzia ha accettato la domanda, dovrebbe arrivarci
la lettera formale di assegnazione del contributo, quindi nel 2013 faremo una gara per la
fornitura di questi pannelli perché siamo sopra la soglia dei € 50.000. Per dare un dato preciso
questi pannelli eviteranno l'emissione di 20 t di CO2 all'anno e si risparmieranno circa € 89.000 all'anno di gas metano, a crescere se il prezzo del metano aumenterà.
Il fotovoltaico, invece, è difficile in questo momento, chi verrà dopo di noi potrà
valutare quest'idea che potrà inserire nel nuovo bando dopo il 2014 o dopo il 2017: il Comune
potrebbe fornire il diritto reale di superficie del tetto e in cambio il nuovo gestore potrebbe
costruire un impianto fotovoltaico che andrebbe a godere per un certo numero di anni e che poi
rimarrebbe di proprietà del Comune una volta scaduto il futuro bando.
Mi piace ricordare in questa sede che è stato fatto un intervento complessivo di
riqualificazione energetica di tutti gli impianti sportivi del Comune di Levico Terme a partire dal
2010: sono stati installati pannelli solari sui due spogliatoi del calcio Levico per un totale di
circa 50 m², è stata sostituita la vetusta caldaia dello spogliatoio del calcio nuovo con una a
risparmio energetico a condensazione che ben si sposa con il riscaldamento a pavimento
presente, sono stati messi i pannelli solari anche sull'impianto del tennis e sono state sostituite
le caldaie e l'impianto di riscaldamento della palestra delle ex scuole. Con orgoglio ricordo che
sono i primi metri quadri di pannelli solari posti su un edificio nel Comune di Levico.
Siamo senza dubbio attenti come Amministrazione comunale al risparmio energetico.
La cosa più grandiosa che sarà realizzata è la centralina idroelettrica sul Pizzo, perché
risparmio energetico significa anche risparmio economico.
PRESIDENTE: Grazie Assessore. Prego l'interpellante, se deve aggiungere qualche
osservazione.
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Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
CONS. FRANCESCHETTI: Grazie delle risposte. Il dubbio permane su dove
l'Amministrazione comunale reperirà le risorse, quel 90% della parte non coperta dal contributo
provinciale. Se ci basiamo sulla cifra di € 1.120.000, il 65% sarà coperto dalla Provincia, circa €
700.000, mentre il 90% della parte mancante sarà a carico nostro. Sarà sicuramente una bella
cifra per il nostro bilancio comunale in questo periodo. Grazie.
ASS. ACLER TOMMASO: È stato inserito nel budget delle grandi opere. Va detto,
inoltre, che è un impianto comunale a cui l'Amministrazione tiene molto e questa è l'ultima
possibilità per accedere a questo contributo provinciale che è più unico che raro in quanto dà la
possibilità alla Provincia di elargire fino al 65% in questa particolare situazione in cui è
un'associazione a gestire un impianto pubblico. Aspettavamo da tempo la possibilità di
riqualificare la piscina e grazie a tutta una serie di fattori che sono andati nel verso giusto
avremo la possibilità di farlo.
PRESIDENTE: Grazie.
6.
MOZIONE SU “PIÙ AIUTI A FAVORE DEI CITTADINI TRENTINI”.
Rel. CONSIGLIERE COMUNALE MORENO OSLER DEL GRUPPO CONSILIARE
“LEGA NORD TRENTINO”.
PRESIDENTE: Prego Consigliere.
CONS. OSLER: Grazie Presidente.
"Più aiuti a favore dei cittadini trentini.
Premesso che, come previsto dalla normativa provinciale e regionale, numerosi sono
gli aiuti che vengono concessi alle famiglie trentine in difficoltà, in questi anni però le politiche
sociali in provincia di Trento sembrano discriminare fortemente i trentini per quanto concerne
l’elargizione di sovvenzioni e contributi, dato che la richiesta del valore Icef penalizza
automaticamente i residenti a vantaggio di coloro che, insediatisi da poco in Trentino e senza
un lavoro, non godono di beni mobili e immobili.
Constatato che la deliberazione della Giunta provinciale n. 2216 di data 11 settembre
2009 ha approvato la disciplina dell'intervento di sostegno economico previsto dall'articolo 35,
comma 2, della Legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13, recante ‘Politiche sociali nella Provincia
di Trento’, tale forma di aiuto finanziario è il cosiddetto reddito di garanzia il quale consiste in
un'erogazione monetaria ad integrazione della condizione economica del nucleo familiare.
Considerato che la Legge regionale n. 1/2005 prevede l'assegno regionale al nucleo
familiare. Fino al 31 dicembre 2007 l'assegno riguardava le famiglie con almeno due figli o con
un figlio se disabile, mentre con l'approvazione della Legge regionale 23 marzo 2008, n. 3,
l'assegno regionale al nucleo familiare viene concesso dal 1° gennaio 2008 a partire dal primo
figlio.
Dato che la Legge provinciale n. 15 del 07 novembre 2005 ed il relativo regolamento
di esecuzione 15/2005 prevedono che, nel caso in cui vi siano insufficienti risorse economiche
per far fronte alla spesa dell'alloggio, venga concesso un contributo integrativo relativo al
canone di locazione che corrisponde alla differenza tra il canone oggettivo e quello sostenibile.
Visto che la Legge provinciale n. 9 del 16 maggio 2012 introduce all'articolo 1 il
contributo a sostegno del potere d'acquisto dei nuclei familiari assegnato senza prevedere un
vincolo di destinazione e non concesso a chi già accede al reddito di garanzia. L’importo una
tantum varia da € 150 a € 1.000, a seconda dell'indicatore Icef calcolato presso i diversi Caf
presenti sul territorio.
Dato atto che la Legge provinciale n. 1 del 02 marzo 2011 all'articolo 6, comma 5,
‘Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della
natalità’, dà la possibilità di ottenere il contributo alle famiglie numerose (almeno tre figli a
carico) per ridurre i costi connessi agli oneri tariffari derivanti dagli usi domestici. Una famiglia
con tre figli può ricevere un contributo che va da € 100 a € 200; con quattro figli a carico il
contributo varia dai € 175 ai € 350; mentre con cinque figli si va dai € 210 ai € 420. Si tenga
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presente che il contributo massimo viene assegnato solamente a chi è in possesso di un
indicatore Icef pari o minore a 0,03.
Preso atto che molti sono i Trentini che a causa dell’Icef si vedono esclusi
dall'assegnazione di contributi.
Una vera autonomia dovrebbe tutelare maggiormente i propri cittadini garantendo loro
aiuti e sostentamenti economici nel momento del bisogno e, proprio per questo, sarebbe
doveroso rivedere i criteri presi in considerazione per l'assegnazione dei contributi portando gli
anni di residenza da tre a dieci e non tenendo conto dell'indicatore Icef ma della situazione
economica e familiare al momento della richiesta di aiuto, certificandone la veridicità non
tramite autocertificazione ma con il rilascio di documenti da parte degli enti preposti.
Tutto ciò premesso, si impegna il Sindaco e la Giunta comunale:
1. a sollecitare la Provincia autonoma di Trento affinché riveda i criteri di assegnazione del
reddito di garanzia, ovvero l'indicatore Icef, poiché nella maggior parte dei casi esclude le
famiglie trentine dalla possibilità di ricevere il reddito di garanzia assegnandolo per lo più
ad extracomunitari o stranieri presenti su solo trentino;
2. a sollecitare la Provincia autonoma di Trento a incrementare i controlli in relazione alle
richieste pervenute prevedendo anche l'obbligo di residenza decennale e continuativa
nell'arco dell'anno;
3. a sollecitare la Provincia autonoma di Trento a non dare la possibilità di utilizzare una
semplice autocertificazione ma un sistema che permetta, anche tramite l'aiuto di altri
servizi, di verificare la reale condizione familiare ed economica del richiedente;
4. a sollecitare la Provincia autonoma di Trento a dare più aiuti ai trentini visto anche il
momento di crisi economica, non rifacendosi al valor Icef ma alla condizione economica
della famiglia risultante al momento della richiesta;
5. a chiedere alla Provincia di erogare i contributi sopraccitati solamente se il denaro viene
impiegato su suolo provinciale, in modo da favorire l'economia trentina".
Questa è la mozione presentata per le continue lamentele e pressioni che la gente
trentina esprime perché sempre più si vede esclusa da queste graduatorie. Ci sono delle
tabelle in cui l’indicatore Icef è un capestro per le famiglie trentine in quanto prevede il reddito,
la proprietà di immobili o terreni, oltre al numero di figli.
Le famiglie trentine con un figlio che hanno fatto domanda e accedono ai contributi di
garanzia sono l'85% mentre gli extracomunitari il 12,5%; con due figli il 68% sono italiani e il
27% extracomunitari; con tre figli il 52% sono italiani e il 42% extracomunitari; con quattro figli il
36% sono italiani mentre il 59% extracomunitari; con cinque figli il 25% sono italiani e il 72% gli
stranieri; con sei figli il 21% sono italiani e il 75% extracomunitari; con sette figli il 29% sono
italiani e il 70% extracomunitari; con otto figli il 30% sono italiani e il 69% extracomunitari. Il
mancante sono gli altri Paesi dell’Unione europea (Romania, Polonia, ecc.).
Queste tabelle sono state presentate dall'Assessore Rossi, per cui credo siano
abbastanza attendibili, ed evidenziano che l'indicatore Icef non è in grado di garantire alle
famiglie trentine quei sostentamenti che possono aiutare e che, purtroppo, vanno a beneficio di
altre realtà. Dai tre figli in su la fanno da padrone gli stranieri mentre i trentini vengono esclusi.
Non possiamo dimenticare che la mentalità trentina del “farcela da soli”, attraverso sacrifici, è
forte; lo stesso non si può dire degli extracomunitari i quali, non avendo interessi e mandando i
soldi nei Paesi d'origine, non aiutano l'economia locale. In un'altra tabella si evidenzia come dal
2007 al 2009 le famiglie italiane con tre figli siano il 4%, con quattro figli lo 0,7% e con 5 o più
figli lo 0,3%.
Questa mozione intende sensibilizzare le normative provinciali per far sì che anche i
trentini possano rientrare in queste graduatorie e accedere sempre di più ai contributi che la
Provincia eroga e che arrivano a € 8.613.000. Se sempre più trentini potessero accedere a
questi finanziamenti, è probabile che sarebbero reinvestiti sul territorio e darebbero una mano
all'economia, non sicuramente spediti in altri Paesi. Vi ringrazio e spero che l'approviate.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Apriamo la discussione sulla mozione presentata.
Prego Consigliere Andreatta.
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CONS. ANDREATTA: Grazie Presidente. Sicuramente la tematica sollevata dal
Consigliere Osler è quanto mai attuale, nelle strade, nei bar e sui posti di lavoro è una
discussione trattata quasi a livello quotidiano. La mozione fa una bella disamina delle politiche
sociali a favore della famiglia in Provincia di Trento e io aggiungerei che ci sono anche altri
strumenti di aiuto che la mozione non riporta, in particolare i buoni di servizio, come quelli per
le attività estive o i nidi privati, il ticket sanitario gratuito per il terzo figlio, le tasse universitarie e
gli aiuti per la mensa e i trasporti per i cittadini in età scolastica.
Una cosa che non condivido nella mozione del Consigliere Osler è ritenere che
l'indicatore della condizione economica familiare (Icef) sia una semplice autocertificazione.
Ricordo che per avere tale dichiarazione bisogna presentare al Caf una serie di documenti
molto corposa che va dalla dichiarazione dei redditi, al patrimonio immobiliare, al patrimonio
finanziario, siano questi dovuti a titoli di stato, conti correnti bancari, proprietà in ambito
azionario. È vero che è una procedura molto complessa e difficile da capire e bisogna stare
attenti a non addentrarsi troppo nei vari meccanismi, comunque c'è da dire che c'è una certa
ritrosia da parte dei trentini a sottoporsi a questo tipo di procedura. Dalle mie esperienze, vedo
che presso la nostra scuola materna dove le famiglie potrebbero avere degli sconti sui trasporti
e sul costo della mensa, un 30-40% non presenta la dichiarazione Icef. Non credo sia un
discorso di esclusione dai parametri, bensì una non volontà di mettere “in piazza” i propri averi.
Un altro aspetto che la mozione del Consigliere Osler non approfondisce è quello del
patrimonio immobiliare. Si dice che i trentini vengono penalizzati dal’Icef in quanto sono
solitamente proprietari della prima casa mentre gli extracomunitari non lo sono. Ricordo che
per l’Icef la proprietà della prima casa è in franchigia, quindi non viene calcolata, così come
non viene calcolato il costo dell'affitto. Di conseguenza, i proprietari di prima casa e coloro che
pagano l’affitto sono considerati alla stessa stregua. Esiste una bella franchigia anche sui
depositi bancari perché mi sembra giusto che, se uno ha € 30.000, € 50.000 o € 10.000 grazie
alla sua possibilità di sacrifici e risparmi, non vadano a penalizzare il modello Icef.
Per quanto riguarda il reddito di garanzia sottolineato dal Consigliere Osler, ricordo
che è vero che chi ne beneficia sono prevalentemente famiglie di extracomunitari, però è un
contributo che viene dato per quattro mesi ed è rinnovabile al massimo per tre volte. Inoltre, chi
ha il reddito di garanzia non ha diritto né al contributo sugli affitti, né all'assegno regionale, né
al contributo per il sostegno del potere d'acquisto alle famiglie, l'ultima proposta che ha fatto la
Provincia quest’anno stanziando diversi milioni di euro per sostenere la possibilità di spesa
delle famiglie in questo momento di crisi. Quindi, il reddito di garanzia esclude la possibilità di
avere altri contributi.
Vorrei aggiungere due parole circa il contributo sull'affitto. È una competenza delle
Comunità di Valle che dà dei contributi alle famiglie che hanno fatto domanda di edilizia
pubblica ma sono rimaste escluse dalle graduatorie. Sono previste due tipologie di graduatoria:
una per i cittadini italiani e una per gli extracomunitari (tra cittadini italiani rientrano anche quelli
dell’Unione europea). Di solito, la quota data agli extracomunitari va dal 10% al 20% massimo,
mentre il rimanente viene assegnato ai restanti richiedenti.
Detto questo, vorrei portare il mio caso personale perché penso che una politica di
sostegno alle famiglie non possa prescindere dal numero dei figli. Personalmente ho avuto la
fortuna e il coraggio di avere tre figli e il mio reddito è un comune reddito familiare. Da quando
c'è la legge regionale ricevo un assegno e anche quest'anno ho avuto una bella quota
relativamente alla nuova politica sociale di sostegno alla spesa economica delle famiglie.
Come trentino non mi sento penalizzato dalla politica locale. Qualche proposta per raddrizzare
il tiro, comunque, sono convinto vada fatta e avrei delle idee in merito, un po' diverse da quelle
del Consigliere Osler.
Prima si parlava di autodichiarazione che nessuno controlla, ma questo non è vero: la
Provincia di Trento ha un nucleo di controllo che ha come compito istituzionale quello di
verificare la veridicità delle dichiarazioni presentate. Purtroppo i dati 2011 dicono chiaramente
che la quantità delle dichiarazioni controllate è bassa, circa il 5% rispetto a quelle presentate
(su 200.000 richieste Icef ne sono state controllate circa 10.000). In questo caso chiederei alla
Provincia un'attenzione maggiore. Di queste ne sono risultate anomale 701, il 50% delle quali
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sono proprio dichiarazioni riconducibili all'assegno del nucleo familiare e al reddito di garanzia.
Sicuramente qualcosa in più si potrebbe fare.
Penso di avere portato qualche contributo alla discussione, ho una mia proposta di
mozione ma mi riserbo di presentarla successivamente.
PRESIDENTE: Grazie degli spunti e degli arricchimenti che ci ha portato. Ha chiesto
la parola il Consigliere Franceschetti, prego.
CONS. FRANCESCHETTI: La mozione solleva il problema degli aiuti economici in un
momento particolare come questo di crisi a livello generalizzato chiedendo più aiuti in favore
dei cittadini trentini ma, nel contempo, meno aiuti per i cittadini stranieri che vivono, lavorano e
producono ricchezza sul nostro territorio. Inoltre, fa l'elenco delle iniziative che la Provincia ha
messo in campo sia prima sia durante il periodo di crisi partendo dal reddito di garanzia e dal
contributo per il sostegno all'acquisto promosso quest'anno.
Oltre alle osservazioni fatte dal Consigliere Andreatta, ricordo che il contributo per il
sostegno all'acquisto per i nuclei familiari è diversificato in tre parti: una relativa all'aumento dei
prezzi, una per le famiglie colpite dall'aumento dell’Imu in quanto proprietarie di case
d'abitazione, e l’ultima per la nascita di un figlio nell'ultimo anno. Credo che la Provincia abbia
messo in campo molte risorse in questo periodo di crisi: prima si ricordavano i 15 milioni a
disposizione dell'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa, il reddito di
garanzia, ecc.
La mozione trova come possibile soluzione due proposte per dare più aiuti ai cittadini
trentini: portare la residenza a dieci anni anziché tre e far riferimento non all’Icef ma alla
condizione economica della famiglia risultante al momento della richiesta. Per questa seconda
parte vorrei chiedere come verrebbe strutturato l'indicatore dato che l’Icef fa riferimento
all'ultima situazione economica e patrimoniale disponibile. Portare la residenza a dieci anni mi
sembra davvero eccessivo perché un sistema di welfare come quello della nostra Provincia,
che secondo me ha fatto molto e che a livello italiano credo sia tra i migliori, deve guardare
anche ai nuovi cittadini che risiedono nel nostro territorio, poiché le fasce più deboli ci sono tra i
trentini ma sicuramente tra gli stranieri.
Prima Lei ha citato una serie di dati in base al numero di figli, messi a disposizione
dall'Assessore Rossi, altri dati sempre dell'Assessore fanno riferimento al reddito di garanzia
che nella globalità è richiesto per il 48% da italiani, per il 5% da cittadini europei e per il 47% da
extracomunitari. Sicuramente la percentuale degli stranieri è alta ma è anche vero che hanno
più difficoltà: chi ha scelto di venire nel nostro territorio lo ha fatto per lavoro, perché nei loro
Stati non aveva di che vivere. Credo, quindi, che un sistema di welfare, che spero sia sentito
vicino alla gente, non deve partire dal presupposto di escludere qualcuno per favorire altri, ma
deve essere rivolto a tutti, cittadini trentini e cittadini extracomunitari.
Sicuramente ci sono delle distorsioni e ci sono margini di miglioramento, ma credo che
la Provincia stia già affrontando questi temi. Sul reddito di garanzia si è voluta introdurre anche
la clausola dell'impegno di chi lo usufruisce di iscriversi ai centri per l'impiego se si vuole
mantenere il reddito, quindi con l’obbligo di accettare un impiego. Sicuramente i controlli
andranno intensificati ma anche in questo caso la Provincia, sempre dai dati dell'Assessore
Rossi, ha messo in campo controlli incrociati tra l'Agenzia per l'assistenza e i centri per
l'impiego e alcuni casi di anomalie sono stati riscontrati proprio sulla dichiarazione della
presenza triennale sul nostro territorio.
Sollevare, quindi, l'attenzione su tali problematiche, perché anche in Trentino ci sono
sempre più persone che sentono la crisi e che hanno bisogno di interventi di appoggio dall'ente
pubblico, è corretto, ma non ritengo giusto farlo mettendo gli uni contro gli altri, cioè i trentini
contro gli extracomunitari. Chi lavora nella nostra zona e fa parte della nostra Comunità deve
crescere con noi nel senso di dare il proprio apporto e avere la possibilità di accedere agli aiuti
come noi che siamo nati e vissuti qua. Nonostante il problema esista, va indicata alla Provincia
la strada dei controlli e del rigore nelle assegnazioni, però non credo che portare la residenza
dai tre ai dieci anni sia una soluzione giusta in tema di welfare.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Ha chiesto la parola il Consigliere Libardi, prego.
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CONS. LIBARDI: Grazie Presidente. Ringrazio il collega Consigliere Moreno Osler
per aver presentato questa mozione, finalmente dopo tanto tempo comincia ad avvicinarsi
all'idea politica della Lega Nord. Ultimamente è uscito anche l'assegno di solidarietà e ne ho
fatto fare richiesta a una mamma che però, essendo detentrice di una piccola porzione
dell'abitazione della sua mamma che attualmente sta abitando, non ne ha diritto. Mi chiedo
allora quanto la Provincia sia davvero vicina agli affari sociali dei trentini e perché non si muova
realmente verso il trentini. La situazione in questo momento è tutt'altro che quella che è stata
presentata: ci sono 17.000 disoccupati nella nostra Provincia, eppure omertà, silenzio, si
continua a dire che in Provincia autonoma di Trento si sta bene. Non è vero, siamo come il
resto dell'Italia. Sappiamo benissimo che arriveranno dei tagli (si è parlato di 1 miliardo di euro
verso le autonomie speciali), quindi mi domando quali saranno realmente le prospettive
elencate poc'anzi.
In questo momento in Trentino abbiamo 111 delle 161 lingue mondiali e ritengo che ci
sarà presto un travaso dall’accento trentino all'accento extracomunitario, abbiamo perso la
nostra identità e la stiamo perdendo anche a livello italiano. Tra furti, incendi, accoltellamenti e
droga anche a Levico si sta vivendo un momento infelice. Per fortuna che qualche piccolo
giornale lo fa sapere, altrimenti i giornali trentini sembra siano sempre felici. In uno stato e in
una regione i perni devono essere l'individuo, la famiglia e la società, se noi non crediamo nel
nostro passato, in ciò che hanno creato e sviluppato i nostri padri e ci hanno dato, regalandolo
ad altri, non andremo da nessuna parte.
Del 12% di extracomunitari che vivono a Levico, Consigliere Franceschetti, lavorerà il
3%, mentre gli altri lavoreranno in nero e saranno mantenuti dalla Provincia, perché altrimenti
come fanno a vivere? In Trentino ci sono 100.000 extracomunitari, il 10%. Stiamo mantenendo
a contratto indeterminato, come ho già fatto sapere, delle persone che nel nostro territorio non
portano economia; io difendo quelli che si sono integrati bene, lavorano, hanno creato una
famiglia, hanno comperato casa o sono in affitto, ma questi purtroppo vengono oscurati dagli
altri che portano tutt'altro e noi ancora una volta, perché la Provincia lo impone, difendiamo
questi portatori di povertà culturale, sociale, ecc.
Ritengo che questa mozione possa essere un segno non solo per la nostra difesa ma
anche per la difesa e la tutela di chi negli anni si è inserito nella nostra società, altrimenti
creiamo un mondo di parassiti che farà male a tutti, alle nostre famiglie, ai nostri figli e alle
generazioni future. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere Libardi. Prego Consigliere Fraizingher.
CONS. FRAIZINGHER: Grazie. Abbiamo letto con attenzione la mozione della Lega
Nord Trentino e naturalmente non possiamo non riconoscere che vi sono degli elementi sui
quali discutere. È una discussione difficile da fare in quest'aula perché non credo che qui si
possa parlare compiutamente di tale tematica, ne mancano gli strumenti, non abbiamo i
numeri, non conosciamo bene tutti gli interventi che ha fatto la nostra Provincia. Certo è che la
Provincia non ha mai affrontato questa tematica senza pensare ad una solidarietà. La parola
solidarietà ha un suo peso e non vuol dire solidarietà solo nei confronti degli extracomunitari,
che se sono nella nostra Provincia ci sarà un perché, ma soprattutto deve essere una
solidarietà nei confronti dei nostri concittadini che hanno sempre avuto bisogno, e ne avranno
ancora, del nostro intervento.
Chiaro che legato a questa solidarietà deve esserci anche un principio di non
discriminazione, perché non possiamo creare una super casta fatta di trentini piuttosto che una
casta minore fatta di extracomunitari. Anche noi in qualche modo ci siamo trovati in passato ad
essere extracomunitari, i nostri anziani che sono andati a vivere all'estero hanno sofferto molto
perché non c'era nessuno che gli dava una mano; oggi per fortuna i tempi sono cambiati e
dobbiamo tenerne conto. Non possiamo sicuramente far pendere la bilancia troppo da una
parte o troppo dall'altra, come si suol dire ci vuole buon senso. Sicuramente per qualche verso
la nostra Provincia ha ecceduto in questi termini di solidarietà e, quindi, convengo coi
Consiglieri Andreatta e Franceschetti che ci vogliono controlli e strumenti che diano una
situazione oggettiva da poter verificare per poter fornire un contributo.
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Francamente, però, non è un qualcosa che possiamo discutere compiutamente, per
cui ben venga una mozione che pone una riflessione seria, però non possiamo condividere
appieno tutte le proposte nei confronti della Provincia senza sapere effettivamente qual è la
realtà dell’Icef e delle altre condizioni economiche della famiglia risultanti al momento della
richiesta. Mi sembra veramente un po' vago, come facciamo a chiedere alla Provincia di
erogare contributi solo se il denaro verrà impiegato su suolo provinciale? Vedrei una mozione
che impegni la Provincia a rivedere gli strumenti in un'ottica di solidarietà generalizzata ma
anche verificabile in modo oggettivo, e che questi controlli siano fatti capillarmente e non a
campione, ci sono gli strumenti, basta metterli in atto.
Se la mozione viene modificata, sicuramente troverà la nostra accettazione, così
com’è ci asterremo. Grazie.
PRESIDENTE: Prego Consigliere Andreatta.
CONS. ANDREATTA: Grazie Presidente. Vorrei chiedere se il Consigliere Osler è
disposto ad accettare degli emendamenti alla sua mozione, altrimenti proporrei una nuova
mozione che nelle premesse potrebbe mantenere in parte il dettato della mozione di Osler.
Fatto salvo modificare alcune premesse sulle quali non mi trovo d'accordo, la mia proposta è la
seguente:
"Si impegna il Sindaco e la Giunta comunale
1)
a sollecitare i servizi/agenzie competenti della PAT ad innalzare da tre a cinque anni
l'obbligo di residenza continuativa nei Comuni trentini per i soggetti che chiedono
l’accesso ai sussidi previsti dalla Legge provinciale 27 luglio 2007 n. 13 ‘Reddito di
garanzia’ (ricordo che al momento per il reddito di garanzia bastano tre anni mentre per
l'assegno al nucleo familiare ne vengono chiesti cinque);
2)
a sollecitare i servizi/agenzie competenti della PAT a inserire nei parametri utilizzati per il
calcolo dell’Icef un correttivo a favore dei richiedenti nati nei Comuni trentini (un segnale
che vada a dare in qualche modo dei punteggi maggiori a chi è nato nei comuni trentini);
3)
a sollecitare i servizi/agenzie competenti della PAT, nucleo di controllo, ad incrementare
le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni Icef non considerando sufficiente il controllo
del 5% delle domande complessivamente presentate (dati 2011)".
Ritengo che bisogna insistere sull’Icef perché non capisco quale altra tipologia di
controllo la mozione del Consigliere Osler propone in alternativa, perché si chiede di attivare
dei servizi e dei controlli senza capire bene chi deve farli e in che modo deve portarli a termine.
Rimango sull'impianto Icef con queste proposte.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Osler per la replica.
CONS. OSLER: Vorrei rispondere innanzitutto all'intervento del Consigliere Andreatta.
Se lui prende questi contributi dalla Provincia, ne sono felice, il mio auspicio è che li prendano
tanti trentini. Come detto prima, i trentini hanno una forma d'orgoglio che in questo caso li
penalizza, ecco perché la Provincia dovrebbe tener conto anche di questo fatto, come diceva
Lei in riferimento alle domande della scuola materna. Il flusso di denaro che gli extracomunitari
percepiscono in questi aiuti non è un flusso irrilevante, la percentuale di cui parlava prima il
Consigliere Franceschetti è giusta, ma la percentuale di aiuti è maggiore: gli aiuti vanno da un
minimo a un massimo e quello che diversifica le cifre è proprio l’Icef.
Per rispondere invece al Consigliere Franceschetti, non voglio mettere nessuno contro
nessuno, però questo squilibrio che c'è fra gli aiuti che prendono i trentini e gli aiuti che
prendono gli extracomunitari in questo momento difficile mi preoccupa. Il flusso di denaro che
se ne va, che non crea ricchezza sul territorio, che non crea indotto. Da contadino che coltiva
piccoli frutti e assume i “nuovi cittadini europei” − non extracomunitari, perché non ne
assumerò mai – posso dirvi che il flusso di denaro che portano nei loro Paesi è veramente
considerevole. Se potessimo trovare la forma, non solo in agricoltura ma anche in tantissimi
altri settori (alberghiero, turistico, edile) dove ci sono tanti lavoratori non italiani e non trentini,
per far sì che i nostri giovani facciano questi lavori, il flusso di denaro che riusciremmo a tenere
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qui sul territorio sarebbe veramente considerevole. In questi periodi di crisi bisogna davvero
tenerlo a mente.
L'indicatore Icef tanto decantato dal Consigliere Andreatta tiene in considerazione i
redditi passati. Quando si fa la domanda, viene chiesta la dichiarazione dei redditi dell'anno
precedente, ma con una situazione economica che evolve nella maggior parte dei casi
velocemente credo non sia un indicatore che fotografa realmente la situazione economica di
quel preciso momento. Qualsiasi altro indicatore che indichi il reddito potrebbe andar bene.
Inoltre, l’Icef ha dei punteggi riferiti all’abitazione, anche se come diceva Andreatta ci sono
forme che non vengono conteggiate, comunque un trentino che possiede una casa perché se
l'è costruita o perché gliel'hanno donata con fatica i genitori, sicuramente ha un indicatore Icef
più alto degli extracomunitari. Per non parlare dell’Inps che concede assegni familiari agli
europei anche se i loro figli non hanno la residenza in Trentino.
Per quanto riguarda il cambiamento della mozione, quello che mi propone il
Consigliere Andreatta è troppo poco perché l'indicatore Icef non mi sta per niente bene. Io
presento la mia mozione, anche se so che non la voterete. Se Lei intende presentarne una
analoga con queste modifiche, è libero di farlo. La ringrazio per l'aiuto offertomi. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. La parola al Consigliere Fraizingher, prego.
CONS. FRAIZINGHER: Corrisponde al vero che l’Inps eroga assegni familiari per i
familiari non residenti, ma non solo per gli europei, anche per gli extracomunitari, purché vi sia
una procedura dettata dalla norma.
Per quanto riguarda la determinazione di un possibile "reddito in itinere" e non
storicizzato, Le ricordo, Consigliere Osler, che non ci sono solo gli aiuti provinciali alle famiglie
ma anche i cosiddetti ammortizzatori sociali a livello nazionale, quindi anche chi perde il lavoro
ha la disoccupazione, la mobilità, ecc. Quindi, diventa veramente difficile trovare dei dati
oggettivi da prendere a base per un calcolo che diventa matematico-statistico. Sarà un po'
difficile esulare da uno strumento, che sia l’Icef o un altro non importa, qualcosa di storicizzato
a un certo punto deve esserci. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie. Prego Assessore Postal.
ASS. POSTAL: Il Consigliere Moreno Osler appuntava in particolare il problema sul
flusso di denaro che le nostre leggi in materia di politiche e di aiuto alla famiglia trasferiscono
agli extracomunitari. Non ho dati oggettivi su questa quantità di denaro che può essere
trasferita all'estero dagli extracomunitari e sono d'accordo che possa esserci una difficoltà di
controllo tramite il sistema Icef su certe categorie.
A questo punto, però, mi pongo un problema, a parte il fatto che sono garantista nei
confronti di chiunque al di là di ogni appartenenza etnica, politica o religiosa: la garanzia della
sussistenza, secondo me, va data a chiunque e la sussistenza è difficilmente quantificabile, il
bisogno quando c'è, c'è fin dall'inizio. Il problema delle leggi provinciali, che nell'impalcato sono
totalmente condivisibili da parte mia sull'aspetto del welfare, è secondo me quello di passare
dalla monetizzazione all’effettiva soddisfazione dei bisogni in maniera diretta. Cioè, dovremmo
stimolare la Provincia a fare una legge che modifichi il pagamento in denaro trasformandolo in
buoni di consumo oppure in casa garantita, in questo modo si interromperebbe il flusso di
denaro e il bisogno sarebbe soddisfatto sul posto. Grazie.
PRESIDENTE: Prego Consigliere Osler.
CONS. OSLER: La mia mozione era intesa nel sollecitare la Provincia a rivedere il
tutto, l'importante sarebbe che qualche Consiglio comunale approvasse mozioni simili in modo
che gli Assessori competenti in Provincia inizino a studiare qualcosa che aiuti effettivamente i
Trentini e che trovi effettivamente il modo di fermare questo flusso di denaro prodotto sul
territorio, come hanno fatto altri Paesi europei (ad esempio, in Germania possono inviare al
Paese d'origine soltanto il 50% degli stipendi). Qualsiasi studio che la Provincia può fare per
modificare questi indicatori potrebbe andar bene. Ho capito che questa mozione può avere
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moltissimi limiti e che non abbiamo dati oggettivi su cui studiare, però sarebbe quantomeno un
segnale per far capire che è tempo di trasformare questo squilibrio in un equilibrio, viste le
gravi condizioni economiche in cui versiamo.
PRESIDENTE: Prego Consigliere Andreatta.
CONS. ANDREATTA: Forse sarebbe il caso di trovarci come Capigruppo per
modificare le premesse della mia mozione che non avevo chiarito nel dettaglio.
PRESIDENTE: Il Regolamento parla chiaro: "Una mozione può essere emendata nel
corso della discussione se i proponenti si dichiarano d'accordo. Eventuali controproposte,
quelle cioè che non hanno carattere di mero emendamento, non possono essere discusse se
non dopo che la proposta di discussione sia stata respinta". Quindi, pongo in votazione la
mozione del Consigliere Osler Moreno.
[Il Presidente pone in votazione la mozione che viene respinta con voti favorevoli n. 2 (Olser M.
e Libardi C.), contrari n. 11 (Miori, Bertoldi, Andreatta, Acler W., Vettorazzi, Orsingher,
Passamani G., Campestrin, Acler T., Passamani S., Franceschetti), astenuti n. 6 (Benedetti,
Postal, Osler A., Pasquale, Fraizingher, Avancini), espressi in forma palese dai n. 19
Consiglieri presenti, proclamata dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori Avancini e
Miori, previamente nominati.] (1)
Sospendiamo 5 minuti cosicché i Capigruppo possano ritrovarsi per definire la
mozione del Consigliere Andreatta.
La seduta viene sospesa dalle ore 21.40 alle ore 21.55
PRESIDENTE: La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di soprassedere e verrà
presentata una mozione successivamente.
Esce il cons. Andrea Osler.
7.
RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 160 DD. 29.08.2012
RELATIVA A “5A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA
DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO
2012-2014”.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore Campestrin. Prego.
ASS. CAMPESTRIN: Come di consueto, do le motivazioni che hanno portato la
Giunta ad adottare questa variazione per poi entrare nel dettaglio delle cifre tramite la lettura
del PEG che dà più significato alle cifre stesse.
L’assessore dà lettura della proposta di deliberazione.
In particolare, c'era un termine perentorio per quanto riguarda le somme dei lavori di
somma urgenza in quanto, una volta autorizzati dalla Provincia, entro 60 giorni vanno accertati
a bilancio, rendicontati e inviati alla Provincia per avere la liquidazione concreta del contributo.
Stavano per scadere i 60 giorni e per questo motivo abbiamo fatto questa variazione al
bilancio.
Entrando nel dettaglio delle voci, la variazione ammonta complessivamente a €
210.161,00.=
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-
ENTRATE:
maggiore entrata sul fondo perequativo per il riconoscimento di oneri del personale per
€ 55.353;
recuperiamo la quota del fondo investimenti minori per € 250.000 utilizzando le
concessioni edilizie;
maggior trasferimento sulla scuola materna per € 14.826;
maggiore entrata per canoni del parcheggio pubblico di € 17.000;
maggiore entrata per affitti delle malghe comunali per € 2.322;
maggiore entrata per affitti altri fabbricati, in particolare ex scuole, per € 3.900;
maggiore entrata per l’adeguamento dei dividendi della società, nello specifico di STET,
per € 25.800;
proventi del 5x1000 pari a € 960;
abbiamo venduto la spazzatrice per € 21.417, quindi abbiamo un minore introito di €
2.583;
maggiore entrata per i canoni aggiuntivi del BIM per € 3.283,47;
trasferimento sul fondo investimenti comunali per € 39.299,53;
accertamento dei lavori per somma urgenza di € 50.000.
USCITE (adeguamenti):
gestione calore della Casa sociale di Barco, incremento del capitolo per € 2.500;
gestione calore del cantiere comunale, incremento del capitolo di € 10.000;
spese di riscaldamento, utenze e pulizia delle ex scuole per € 46.000;
energia elettrica, acqua e gas del cantiere e immobili diversi per € 5.000;
residuo di collaborazione con l'anagrafe per € 2.400 relativi a Irap di € 200;
indennità di fine servizio per € 16.000;
spese fisse del personale non di ruolo per € 8.000 e oneri riflessi di € 2.051;
riduzione del capitolo per il riscaldamento della scuola materna di € 2.000;
riscaldamento della scuola elementare, integrazione al capitolo per € 10.600;
riduzione di alcuni capitoli relativi a interessi passivi su mutui: meno € 2.500, meno €
2.300, meno € 2.700, meno € 10.000, e le quote capitali per € 26.800;
maggiore spesa di riscaldamento per la scuola media per € 7.000;
canone di locazione per € 5.000;
riscaldamento della biblioteca, integrazione del capitolo per € 2.500;
integrazione dei contributi non ricorrenti per attività culturali e ricreative per € 300;
incremento del capitolo per le varie spese di riscaldamento, utenze e pulizia della
palestra di via Slucca de Matteoni per € 7.400;
integrazione al capitolo del trasporto dello skibus di € 210 per il riparto della quota che ci
spettava del 2011;
incremento consistente del capitolo relativo all'energia elettrica per l'illuminazione
pubblica di € 48.100;
manutenzione straordinaria sul campo sportivo per € 2.000;
riduzione del capitolo di riscaldamento a gas metano dell'asilo nido per € 3.000;
lavori di somma urgenza per € 70.000, spesa presunta.
Il totale è di € 210.161.
PRESIDENTE: Se non vi sono interventi, proseguiamo con il deliberato.
L’ass. Campestrin dà lettura del dispositivo della deliberazione.
[Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione, che viene approvata con voti
favorevoli n. 14, astenuti n. 4 (Avancini, Fraizingher, Pasquale, Osler M.) espressi in forma
palese dai n. 18 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli Scrutatori
Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati.] (2)
VEDI DELIBERAZIONE N. 28 DEL 25.10.2012 “RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA
GIUNTA COMUNALE N. 160 DD. 29.08.2012 RELATIVA A “5A VARIAZIONE AL BILANCIO
16
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA DELLA
PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 2012-2014”.
RELAZIONE
PREVISIONALE
E
Rientra il cons. Andrea Osler.
8.
6A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA DELLA
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 2012-2014
(VARIAZIONE N. 16).
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore Campestrin. Prego.
ASS. CAMPESTRIN: Anche in questo caso do lettura della premessa della delibera
che ci dà le motivazioni della variazione, per poi leggere nel dettaglio le cifre.
L’assessore dà lettura della proposta di deliberazione.
-
-
-
Sul fronte delle entrate abbiamo:
maggiori entrate per tasse da concorso di € 2.000;
maggiore trasferimento sul fondo perequativo per la quota della biblioteca di € 234;
maggior trasferimento della Provincia sulla scuola materna per € 25.186;
maggiori entrate per diritti di notifica di € 200;
adeguamento del canone di concessione dei terreni per piste da sci in Vezzena di € 300;
adeguamento del canone di concessione del Pala Levico di € 32;
diritti per il rilascio di carta d'identità, maggiore entrata di € 2.000;
maggiore entrata per le rette dell'asilo nido, quota giornaliera, per € 4.000, e per la quota
dei pasti rilevanti a fini Iva del personale di € 50;
maggiori entrate per concessione di aree cimiteriali per € 9.000;
adeguamento del canone di concessione del servizio di distribuzione gas metano,
maggiore entrata di € 100;
adeguamento del canone di concessione del servizio di distribuzione dell'energia
elettrica, maggiore entrata per € 240;
minore entrata da vendita di terreni per € 27.400;
reintroito della vendita del “Prime Rose” a destinazione vincolata per il recupero di “Villa
Immacolata” finalizzata alla scuola materna per € 484.886;
trasferimento sul fondo investimenti comunali per € 901.043;
trasferimento sul fondo investimenti provinciali per il finanziamento della nuova scuola
dell'infanzia per € 4.104.471.
Sul fronte delle uscite abbiamo:
adeguamento del capitolo dell’Irap, organi istituzionali, per € 200;
locali di cui cesseremo l'utilizzo a fine anno e che dovremo restituire tinteggiati: per
l'ufficio in piazza Garollo e l'ex Se.Val. un adeguamento del capitolo per € 6.500 e per
l'Ufficio tributi vicino al Comune € 3.000;
adeguamento del capitolo di spese economali per € 1.500;
adeguamento del capitolo per gli interventi di manutenzione ordinaria sugli edifici
comunali per € 1.000;
adeguamento del capitolo dell'energia elettrica, acqua e gas della scuola materna per €
2.050;
adeguamento del capitolo dei contributi non ricorrenti per attività culturali e ricreative per
€ 2.250;
previsione sul capitolo del Servizio di trasporto urbano skibus Panarotta per l'anno di
competenza 2012 per € 4.400;
ulteriore adeguamento del capitolo dell'energia elettrica per l'illuminazione pubblica per €
24.042;
17
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
-
-
minore uscita di € 2.000 per servizi diversi di tutela ambientale, trattamenti antiparassitari,
consulenze e quant'altro;
previsione della quota del Comune per il fondo pro terremotati di € 400;
realizzazione della nuova scuola materna per l'importo complessivo di € 5.450.000;
storno dal capitolo per la realizzazione dei parcheggi zonali di € 40.000 perché entro la
fine dell'anno non verranno realizzati, utilizzati per la resinatura di viale Dante e la
manutenzione dei bolognini di alcuni tratti di strada (spesa complessiva di € 53.000);
storno di € 3.600 dal capitolo manutenzione dell’asilo nido per i pannelli solari della
stessa struttura (spesa che verrà totalmente coperta da contributo provinciale).
PRESIDENTE: Prego Consigliere Franceschetti.
CONS. FRANCESCHETTI: Grazie. Ha accennato all'ex CRM, opera che viene
accantonata.
ASS. CAMPESTRIN: Non viene realizzata, per lo meno quest'anno.
CONS. FRANCESCHETTI: Vorrei alcune spiegazioni a riguardo.
ASS. CAMPESTRIN: Viene accantonata nel senso che quest'anno non viene
realizzata. Pertanto, essendo finanziata con il budget del precedente triennio, recuperiamo
quelle somme per altra opera, stante il fatto che non viene realizzata in tempi prossimi.
PRESIDENTE: Prego Consigliere Osler Moreno.
CONS. OSLER M.: Grazie. Vedo con piacere che fate degli investimenti esagerati
considerando Villa Immacolata, la piscina, ecc. Mi complimento per questo. Qualche tempo fa
ho visto una delibera di Giunta in cui avete deliberato di spendere € 38.000 per Villa
Immacolata per un'opera d'arte, perché c'è una legge provinciale che prevede che una
percentuale dei fondi pubblici deve essere investita in opere d'arte. Suppongo sia successa la
stessa cosa per il polo scolastico. La mia domanda è: vista la crisi, visto che tutti ne parlano,
non è possibile chiedere alla Provincia, anziché comprare delle opere d'arte che sicuramente
abbelliranno ma sono fini a se stesse, di deviare queste somme su investimenti che servono
realmente a qualcosa?
Un’altra voce parlava di “manutenzione straordinaria della viabilità e, in particolare,
sabbiatura e resinatura di via Dante, incrocio via Marconi”. Un altro esempio di lavori nel centro
di Levico, nelle frazioni non si prevede alcuna spesa. Vorrei ricordarvi che a Selva, Campiello,
Barco e Santa Giuliana ci sarebbe qualche problema di viabilità, specialmente di strade
dissestate che avrebbero bisogno di qualche sistemazione prima della stagione invernale. Visti
questi grossi investimenti, signor Sindaco e Assessori competenti, credo sia quantomeno
auspicabile deviare una piccola percentuale della spesa sulle frazioni. Grazie.
PRESIDENTE: Prego Sindaco.
SINDACO: Grazie Presidente. Intervengo circa quanto ha detto il Consigliere Osler sul
punto delle opere d'arte. Sicuramente mi trova d’accordo, ma non posso sottrarmi alla legge
provinciale. Si parla di € 38.000 per la Scuola Materna ma per il Polo scolastico sono circa €
140.000, sicuramente cifre importanti. Ma, al momento, la Provincia non ci liquida l'intero
contributo perché non sono ancora state piazzate le opere d'arte (parliamo di 1 milione di
euro). La settimana prossima ci sarà un confronto con vari Sindaci organizzato dalla TV
Valsugana su questo tema per provare a smuovere qualcosa.
Relativamente alla viabilità, via Cesare Battisti ha grossi problemi per quanto riguarda
la viabilità primaria perché è la prima strada di importanza della città. Per i lavori su viale
Dante, avendo da poco il parcheggio Ognibeni, non abbiamo chiuso completamente il centro
storico, come forse avrebbe meritato, e i mezzi pesanti che devono passare rovinano
18
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
necessariamente la strada. La soluzione tecnica, che tra l'altro ha funzionato molto bene e che
vediamo anche nella piazza di Levico, è stata quella di resinare.
Non sono d'accordo nel modo più assoluto circa le frazioni perché abbiamo fatto
diversi interventi su tutte le frazioni, non dobbiamo sicuramente metterli in secondo piano. In
questo momento abbiamo deciso di dare priorità al centro, inoltre la sistemazione delle strade
frazionali va fatta in primavera e non alla vigilia della stagione invernale. Ricordo comunque
che nella variazione c'è una parte in economia per sistemare i bolognini di Selva. Al di là del
caso specifico, rimando al mittente le affermazioni su quanto ci stiamo spendendo per le
frazioni. Si può fare certamente di più, ma siamo sulla buona strada.
PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Il Consigliere Osler per la replica.
CONS. OSLER: Visto che ha tirato in ballo i bolognini di Selva, non avete fatto un bel
lavoro perché li avete tappezzati con l'asfalto. La piazza è molto bella però davanti al bar è
davvero un “pugno nell'occhio”. L'intervento ideale sarebbe stato risistemare con porfido
uguale a quello che c'era già.
Non volevo dire che le strade del centro non avessero bisogno di manutenzione, però
a Selva abbiamo strade che stanno cedendo e a Campiello è un anno che i Bacini montani
hanno concluso i lavori ma la strada è ancora da sistemare, oltre all'acquedotto che è spaccato
in più punti per un tubo difettato. Ho capito che sono lavori da fare in primavera però in tutto
l'anno non siete riusciti a far nulla. Le frazioni meriterebbero un po' più di attenzione.
PRESIDENTE: Assessore, prosegua con il deliberato.
L’assessore Campestrin dà lettura del dispositivo della deliberazione.
[Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione, che viene approvata con voti
favorevoli n. 14, astenuti n. 5 (Pasquale, Fraizingher, Avancini, Osler M., Libardi) espressi in
forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli
Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati;] (3)
Il Presidente pone in votazione l’immediata eseguibilità della deliberazione, che viene
approvata con voti favorevoli n. 17, astenuti n. 2 (Franceschetti, Osler M.) espressi in forma
palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli Scrutatori
Signori Miori e Avancini, previamente nominati.
VEDI DELIBERAZIONE N. 29 DEL 25.10.2012 “6A VARIAZIONE AL BILANCIO DI
PREVISIONE
2012
E
MODIFICA
DELLA
RELAZIONE
PREVISIONALE
E
PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 2012-2014 (VARIAZIONE N. 16).”
9.
AFFIDAMENTO A TRENTINO RISCOSSIONI S.P.A. DELLA FUNZIONE DI
RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE
DEL COMUNE DI LEVICO TERME.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore Campestrin. Prego.
ASS. CAMPESTRIN: Vorrei riassumere gli aspetti salienti di questa delibera anziché
leggere tutta la premessa che è molto articolata.
Il Comune di Levico Terme già dal 2009 è socio di Trentino Riscossioni, società a
carattere provinciale che ha come scopo specifico la riscossione ordinaria o coattiva delle
entrate tributarie ed extratributarie. Dal 2009 il Consiglio comunale di Levico ha aderito a
Trentino Riscossioni con questa acquisizione gratuita di azioni e ha sottoscritto una
convenzione generale già stabilita dalla Giunta provinciale. In virtù di questo fatto il Comune di
19
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
Levico ha già dato in gestione a Trentino Riscossioni la riscossione delle sanzioni del Codice
della strada, quindi abbiamo già un rapporto in essere.
La particolarità che sopravviene o comunque sta emergendo in questo momento
attraverso gli Uffici è che abbiamo alcune posizioni Ici che non hanno dato esito, nonostante la
procedura a cui gli Uffici hanno dato seguito, pertanto dovremo procedere con la riscossione
coattiva. Per inciso, è chiaro che vi è un obbligo in capo al Comune di procedere con la
riscossione coattiva perché è un mancato introito alle casse comunali, ma soprattutto perché
tale attività è sottoposta a controllo della Corte dei Conti, altrimenti passiamo dalla parte del
torto. Ho fatto una verifica con gli Uffici e mi è stato detto che circa cinque anni fa il Comune si
è trovato nella necessità di fare una riscossione coattiva e in quel caso ha fruito di servizi di
Equitalia. Di fronte ad alcuni mancati introiti di entrate patrimoniali, invece, il Comune si è
rivolto all'Ufficiale giudiziario con un appesantimento della procedura abbastanza importante
perché, a parte le battute, si pignora la televisione piuttosto che un immobile.
Ci troviamo ora nella necessità di fare una riscossione coattiva e l'Amministrazione
non ha intenzione di fruire di servizi di Equitalia anche perché, da una normativa piuttosto
recente, col 1° gennaio 2013 Equitalia non potrà pi ù fare questo servizio per gli enti locali. La
possibilità che rimane in capo agli enti locali è attivare una delle altre tre procedure: procedere
in economia attraverso i propri Uffici, affidare tramite una gara ad evidenza pubblica ad un
soggetto iscritto in un albo ministeriale, oppure affidare a società a capitale interamente
pubblico secondo il sistema in house.
Il fatto di essere soci di Trentino Riscossioni dal 2009 ci indirizza quasi
automaticamente su quest'ultima fattispecie perché pensare di fare una riscossione in proprio è
abbastanza difficile in quanto bisogna avere un Ufficio appositamente strutturato con una
formazione professionale adeguata, bisogna incaricare un dipendente di diventare ufficiale di
riscossione, ecc. Non è sicuramente una via praticabile soprattutto in questo momento in cui il
personale è limitato. Quello che noi proponiamo oggi è un affidamento che diventerà esecutivo
con un successivo atto nel quale definiremo bene quali sono le imposte oggetto di riscossione
coattiva.
Siccome questo problema ha interessato anche altre realtà comunali, vi posso fornire
alcuni dati: 190 Comuni, l'80% dei Comuni trentini, hanno aderito al servizio di Trentino
Riscossioni e la maggior parte proprio nel biennio 2011-2012 nell'ottica che Equitalia avrebbe
cessato la fornitura di questo tipo di servizio. Un Comune del Trentino ha fatto una tabella per
confrontare il costo di Trentino Riscossioni rispetto a quello di Equitalia: il costo di un gestore
sanzioni (Equitalia) ammonta a € 80,16, mentre quello di Trentino Riscossioni a € 44,39. È
abbastanza evidente che Trentino Riscossioni offre un servizio economicamente vantaggioso,
oltre che efficace ed efficiente, in quanto Trentino Riscossioni cura le entrate per la grande
Provincia di Trento, quindi fruisce di una base dati molto ampia, fa economie di scala e può
incrociare dati. Un'altra particolarità è che Trentino Riscossioni applica il 50% delle spese
tabellari previste da un decreto ministeriale, anziché l'intero importo che è tenuto ad applicare
Equitalia.
PRESIDENTE: Apriamo la discussione. Ha chiesto la parola il Consigliere Libardi,
prego.
CONS. LIBARDI: Grazie Presidente. Sono felice che Equitalia dal 2013 starà fuori
dalle porte del Trentino, ma non sono altrettanto felice perché Trentino Riscossioni adotterà lo
stesso sistema di Equitalia per recuperare i crediti.
ASS. CAMPESTRIN: Applica delle aliquote abbattute del 50%, il che è molto positivo.
CONS. LIBARDI: Qual è il costo reale sul cittadino?
ASS. CAMPESTRIN: La fase di riscossione coattiva ha vari passaggi. Trentino
Riscossioni, nell'ipotesi di un contribuente che non ha pagato regolarmente l'imposta dovuta, fa
una prima intimazione inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno e affrancatura per un
costo di € 3,90, procede con un ingiunzione di pagamento sempre notificata con atti giudiziari
20
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
con un costo di € 6,60 (fino a qui siamo simili), procede con un primo sollecito per posta
ordinaria con un addebito di 65 centesimi, un secondo sollecito con un addebito di 65 centesimi
con un preavviso di fermo amministrativo, una comunicazione con l'addebito di affrancatura
con ricevuta di ritorno di € 3,90, e nel caso di fermo amministrativo il costo che applica Trentino
Riscossioni è di € 19,40 anziché i € 30,99 di Equitalia. Non viene prevista da Trentino
Riscossioni l'ingiunzione, mentre Equitalia procede con un'ingiunzione fiscale con un addebito
di € 11,20. Per le ulteriori spese Trentino Riscossioni applica il 50% delle spese esecutive del
pignoramento, ovvero € 9,29, a fronte dei € 25 di Equitalia. Circa gli interessi siamo più o meno
allineati, sennonché Trentino Riscossioni applica il 7% e non il 9% di Equitalia.
CONS. LIBARDI: A quanto ammonta la riscossione Ici?
ASS. CAMPESTRIN: Non sono grandi cifre, però siamo tenuti a recuperarle.
Saremmo sull'ordine dei € 10.000, però non è una questione di cifra, piuttosto di mancato
introito.
CONS. LIBARDI: Sono famiglie?
ASS. CAMPESTRIN: Non lo so.
CONS. LIBARDI: La questione è valida ma prima doveva essere esaminata dalla
Commissione di vigilanza perché il concetto deve essere quello della trasparenza, cioè
dovrebbero essere stabilite le modalità che garantiscano il diritto di vigilanza, controllo e
accesso agli atti e alle informazioni anche ai singoli Consiglieri comunali. È un documento che
doveva essere prodotto prima in Commissione per poi portarlo in Consiglio, come hanno fatto
in altri Comuni. A Trento si è riusciti a stipulare questo documento dopo 1.300 emendamenti;
qui si arriva direttamente in Consiglio con il documento fatto.
ASS. CAMPESTRIN: Definiamo semplicemente che affidiamo a Trentino Riscossioni
una riscossione coattiva secondo delle regole già consolidate.
PRESIDENTE: Prego Consigliere Franceschetti.
CONS. FRANCESCHETTI: Grazie. Ho alcuni dubbi sulla formulazione della delibera.
Dobbiamo approvare il contratto e i relativi allegati, ma la delibera in realtà non specifica che
cosa si va ad approvare. Nel contratto le parti essenziali non sono compilate, anche Lei,
signora Vicesindaco, ha detto che con atto successivo definiremo che cosa affidiamo: in questo
momento, con questa delibera che servizio affidiamo a Trentino Riscossioni? Oltre alle
sanzioni derivanti dalle violazioni del Codice della strada previste all'articolo 2 del contratto,
affidiamo anche la parte coattiva, sia quella stragiudiziale sia quella coattiva vera e propria.
Successivamente ha detto che andremo a definire quali imposte, ma è importante definirle
subito, altrimenti specifichiamo che diamo delega a qualcun altro.
In riferimento ai costi, Lei ce ne ha proposti alcuni che non fanno parte ufficialmente
della delibera che dice “i corrispettivi dovuti a Trentino Riscossioni sono definiti dal comitato di
indirizzo secondo la tabella allegata al presente provvedimento”. Se approviamo questo
provvedimento, dovremmo approvare anche la tabella che, suppongo, faccia riferimento a
questi dati che ci ha presentato più l’aggio. Nella documentazione che è stata distribuita, però,
non c'è traccia di questa tabella. Se dobbiamo approvare un contratto vorremmo sapere che
cosa approviamo e quanto spenderemo, anche perché il comitato di indirizzo aggiorna
periodicamente questi importi.
Mi è sorto un dubbio nella sua riposta al Consigliere Libardi: le spese di riscossione
vanno a carico del debitore, ma anche l'aggio? Ha detto che viene detratto dal nostro introito, in
realtà in uno degli allegati c'è scritto che è il debitore che deve farsi carico anche dell'aggio.
ASS. CAMPESTRIN: A carico dell'ente abbiamo il 7%, mentre il resto degli importi
sono addebitati al debitore e, nel qual caso non paghi, rimangono in carico al Comune.
21
Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
CONS. FRANCESCHETTI: Nell'allegato 3 che fa proprio riferimento all'articolo 2 bis
del contratto in tema di riscossione coattiva c'è scritto: “Quale remunerazione per l'attività di
riscossione la società richiederà al debitore la corresponsione dell'aggio, oltre al rimborso delle
spese postali”. Questo contrasta con quello che ha detto Lei. Prima di approvarlo, chiedo di
integrare la delibera con la scheda delle spese e farcela conoscere, nonché sapere con
certezza quali servizi affidiamo all'interno della riscossione coattiva.
C'è poi un dubbio che è stato sollevato in Conferenza Capigruppo: dal 1° gennaio
2013 uno dei servizi che i Comuni sotto i 10.000 abitanti devono gestire in maniera associata
attraverso la Comunità di Valle è quello dei tributi. Chiedo, quindi, quale rapporto c'è fra un
affidamento nostro singolo solo per la parte coattiva e il probabile affidamento della gestione
dei tributi complessivi alla Comunità di Valle a partire dal 1° gennaio 2013. Credo che questo
contratto duri fino alla fine del 2017, quindi vorrei sapere se ci saranno delle ripercussioni o
sovrapposizioni tra il nostro affidamento e quello con la Comunità di Valle.
ASS. CAMPESTRIN: È vero che dal 1° gennaio parte la gestione a live llo di Comunità
di Valle però non è ancora ben definita, sicuramente ci vorrà un intero anno perché vi sia il
rodaggio o un'implementazione dei vari modi di operare dei Comuni per pensare alla gestione
ordinaria del tributo, quindi anche alla riscossione coattiva. Proprio per questa discordanza di
tempistica abbiamo pensato di procedere su questo fronte, anche perché man mano che
questa attività prenderà piede sorgeranno varie problematiche tra cui quanto la Comunità di
Valle riscuoterà per conto dei Comuni, se tutto il passato oppure solo i tributi dal momento in
cui sono entrati nella competenza della Comunità di Valle. Ci sono vari quesiti per cui
rischiamo che la Comunità di Valle non prenda in carico quest'argomento. Probabilmente la
Comunità di Valle farà con questo servizio un ragionamento per tutti i Comuni anche in materia
di riscossione coatta, però in questo momento è impensabile dare per certe determinate cose,
vedo già molti problemi nel partire con una gestione ordinaria dei vari tributi.
Per quanto riguarda l'allegato, ho fatto una verifica: non possiamo allegarlo proprio
perché è variabile e, quindi, il rinvio che viene fatto a quanto adottato dal comitato direttivo è
giusto perché sono delle tariffe mutevoli nel tempo. Circa l'aggio, è a carico dell'ente il 7% delle
somme riscosse per Trentino Riscossioni e il 9% nell'avviso messo in mora. Nel caso di
ingiunzione fiscale, preavviso di iscrizione, fermo amministrativo, ecc., rimane del 9% mettendo
a carico del contribuente una percentuale variabile a seconda dei termini con i quali
eventualmente provvede al pagamento: 4,65% se provvede entro 60 giorni dalla data di notifica
o 9% se procede dopo 60 giorni. Equitalia applica il 9%, quindi il 7% è una condizione
leggermente più vantaggiosa.
PRESIDENTE: Se non vi sono altri interventi, l'Assessore può proseguire con il
deliberato.
L’assessore Campestrin dà lettura del dispositivo della deliberazione.
[Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione, che viene approvata con voti
favorevoli n. 14, astenuti n. 4 (Fraizingher, Pasquale, Franceschetti, Avancini) e contrari n. 1
(Libardi), espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con
l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati.] (4)
Il Presidente pone in votazione l’immediata eseguibilità della deliberazione, che viene
approvata con voti favorevoli n. 16, astenuti n. 2 (Avancini, Franceschetti), contrari n. 1
(Libardi), espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con
l’assistenza degli Scrutatori Signori Miori e Avancini, previamente nominati.
VEDI DELIBERAZIONE N. 30 DEL 25.10.2012 “AFFIDAMENTO A TRENTINO
RISCOSSIONI S.P.A. DELLA FUNZIONE DI RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE
TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE DEL COMUNE DI LEVICO TERME.”
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Consiglio comunale n. 5 dd. 25.10.2012
10.
APPROVAZIONE DELIBERAZIONE ASSEMBLEARE DELLA COMUNITÀ ALTA
VALSUGANA E BERSNTOL N. 17 DD. 24.09.2012 RELATIVA A “FISSAZIONE DEI
CRITERI ED INDIRIZZI GENERALI IN TEMA DI POLITICHE TARIFFARIE PER LA
FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA, A VALERE SULL’A.S. 20132014”.
Rel. ASSESSORE BENEDETTI.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore Benedetti. Prego.
ASS. BENEDETTI: Grazie Presidente.
Come già detto dal Presidente, siamo oggi a discutere e approvare questa
deliberazione della Comunità Alta Valsugana e Bersntol del 24/09/2012 sulla fissazione dei
crediti generali per le politiche tariffarie. Cerco di commentarla brevemente leggendo le parti
più interessanti.
Ci sono stati vari passaggi in Provincia la quale ha stabilito, per chi svolge l'attività
scolastica pomeridiana, di poter usufruire della mensa scolastica. Ha stabilito che la tariffa per i
bambini frequentanti la scuola va da un minimo di 2 euro a un massimo di 4 euro ed è stata
stabilita che la condizione economica della famiglia sia valutata con il sistema Icef. Nell'anno
scolastico 2012-2013 la Provincia ha demandato alle Comunità di stabilire queste tariffe. Negli
ultimi anni scolastici (2010-2011, 2011-2012, 2012-2013) le Comunità di Valle hanno portato
avanti le tariffe come stabilite, da un minimo di 2 euro a un massimo di 4 euro, con un costo
massimo del pasto di 5 euro. La Giunta della Comunità di Valle nella deliberazione 118 del
21/08/2012 ha confermato che per il 2012-2013 il regime tariffario è stato mantenuto uguale,
però ha dato atto della necessità di adottare al più presto criteri di indirizzo generali in materia
di politica tariffaria a valere dall'anno scolastico 2013-2014 in quanto il mantenimento del
regime tariffario della Provincia è destinato a non assicurare più la copertura del 50%. Questo
specialmente perché negli ultimi due anni la Provincia ha erogato solamente il 40% del costo
relativo alle mense.
Leggo nello specifico:
“Si evidenzia che l’applicativo per la gestione del sistema tariffario ICEF della Provincia
è stato affidato alla Società Clesius Srl che, con il supporto del Consiglio delle Autonomie
locali, ha elaborato una serie di situazioni con tariffe e livelli di ICEF diversificati sulla base dei
dati dell’utenza contenuti nella banca dati provinciale, consentendo alle Comunità di calcolare
dinamicamente, in base ai parametri scelti, le tariffe dei casi trovati e di effettuare delle
proiezioni utili per definire il ricalcolo delle tariffe sinora applicate;
le variabili consentite dal sistema riguardano:
- la tariffa minima e la tariffa massima della scuola primaria, secondaria e della formazione
professionale;
- i valori ICEF a cui associare le anzidette tariffe, minima e massima;
- la riduzione per i figli minori e quelli di età inferiore ai 25 anni se studenti e fiscalmente a
carico;
l’Assemblea della Comunità Alta Valsugana e Bersntol con la deliberazione n. 17 dd.
24.09.2012 ha fissato i criteri e gli indirizzi generali in tema di politiche tariffarie per la fruizione
del servizio di mensa scolastica, a valere dall’a.s. 2013/2014, ovvero dal 1° settembre 2013,
come di seguito specificato:
1. l’entrata complessiva derivante dalle tariffe pagate dall’utenza a copertura complessiva
del costo del servizio mensa scolastica dev’essere non inferiore al 60% e non superiore
all’80% dello stesso;
2. la tariffa unitaria massima del pasto non deve essere superiore al costo di produzione
dello stesso e comunque ad Euro 5,00 o al diverso importo massimo che la Giunta
provinciale dovesse stabilire;
3. possono essere praticate tariffe diverse (sia per la tariffa massima che minima) a
seconda della scuola primaria, secondaria e della formazione professionale, nel rispetto
di quanto stabilito al punto 2;
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4. possono anche essere introdotte, unitamente o alternativamente ai precedenti criteri,
modifiche alla percentuale di riduzione per figli a carico, ed, eventualmente, ai valori ICEF
da collegare alle tariffe, fermo restando il rispetto del criterio di cui al punto.“
Mi sono informato in questi giorni col dottor Dalla Rosa, dirigente della Comunità di
Valle, perché non riuscivo a capire bene le varie valutazioni. Quello che mi è stato illustrato dal
dottor Dalla Rosa è che non si cambia la base dei 2 e 4 euro, il pasto rimane sempre a 5 euro
e stanno trattando con la Provincia per poter arrivare a questa quota di copertura del 50%,
però non è ancora sicura. Non riguarda solo la nostra Comunità ma tutte le Comunità del
Trentino, infatti è stata incaricata la Comunità della Valle dell'Adige a occuparsene a nome di
tutte.
Il dottor Dalla Rosa mi faceva presente che negli ultimi due anni c'è stato solo il 40% a
carico della Provincia, l'anno scorso ha dovuto integrare € 120.000 e quest'anno per l'anno
scolastico 2011-2012 dovrà sostenere un costo di € 170.000. Quest'integrazione è stata
applicata in Primiero dove si è passati da 2 euro a 2,10 euro come tariffa minima, fino a 4,20
euro come tariffa massima. Per l'anno scolastico 2012-2013 lo studio è ancora in corso, anche
perché occorre sapere se la Provincia manterrà il costo massimo di 5 euro per ogni pasto. Di
conseguenza, vi possono essere cambiamenti minimi oppure sostanziali: ad esempio, anche
se la quota Icef è tra 2 e 4, il costo del pasto di una famiglia numerosa può arrivare a 80-90
centesimi.
PRESIDENTE: Grazie Assessore. La parola al cons. Osler Moreno.
CONS. OSLER M.: Comunico che ad una delibera della Comunità di Valle che
introduce l'Icef voterò contrario.
PRESIDENTE: La parola alla Consigliere Avancini.
CONS. AVANCINI: Grazie Presidente. Vorrei intervenire rispetto ai fruitori della
mensa, in particolare alla mensa del nostro Istituto comprensivo, scuola primaria e secondaria
di primo grado. Sappiamo che la qualità del cibo è ottimo, ci sono alimenti bio, dietro ai pasti ci
sono cuochi e cuoche molto validi, tutti gli operatori sono molto competenti e attenti ai ragazzi.
Abbiamo parlato diffusamente anche questa sera del periodi di crisi, quindi credo che tenere il
costo dei pasti basso per le famiglie sia una cosa importante. Certo è che se ci troviamo dei
costi da dover coprire, in qualche maniera il costo pasti verrà aumentato, mi sembra difficile
poter pensare di rimanere nella fascia prevista, o meglio, ci saranno degli utenti in quella fascia
ma la maggior parte si avvicinerà ai 5 euro oppure ai 4,20 euro, come ha detto Lei prima. Non
vedo soluzioni alternative. È un dato positivo che la mensa offra un servizio di buona qualità,
cosa non facile.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Se non vi sono altri interventi, passiamo
direttamente al deliberato.
L’assessore Benedetti dà lettura del dispositivo della deliberazione.
Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione, che viene approvata con voti
favorevoli voti favorevoli n. 18, contrari n. 1 (Osler M.), espressi in forma palese dai n. 19
Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e
Avancini, previamente nominati.
VEDI DELIBERAZIONE N. 31 DEL 25.10.2012 “APPROVAZIONE DELIBERAZIONE
ASSEMBLEARE DELLA COMUNITÀ ALTA VALSUGANA E BERSNTOL N. 17 DD.
24.09.2012 RELATIVA A “FISSAZIONE DEI CRITERI ED INDIRIZZI GENERALI IN TEMA DI
POLITICHE TARIFFARIE PER LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA, A
VALERE SULL’A.S. 2013-2014”.
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PRESIDENTE: Abbiamo concluso l'ordine del giorno alle 23.15. Grazie dell'attenzione
e del lavoro svolto, ci vediamo alla prossima riunione.
La seduta è tolta alle ore 23.15
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
f.to - dott. Guido Orsingher -
IL VICESEGRETARIO
f.to - dott. Loris Montagna -
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ALLEGATI
Interrogazioni trattate in seduta
a. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “PARCHEGGIO
DELL'AREA
EX
OGNIBENI
PASSAGGI
PEDONALI
E
OPERE
DI
COMPLETAMENTO”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
b. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE
SITO IN PIAZZA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO LANCERIN,
SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD PARTITO DEMOCRATICO DEL
TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO
PASQUALE DEL GRUPPO CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
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Consiglio comunale n. 5 del 25.10.2012
INDICE
1. NOMINA SCRUTATORI.
Pag. 2
2. APPROVAZIONE VERBALE N. 4 DD. 30.07.2012.
Rel. IL PRESIDENTE
Pag. 2
3. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.
Pag. 3
4. INTERPELLANZA
DD.
08.10.2012
AVENTE
AD
OGGETTO
“PARCHEGGIO DELL'AREA EX OGNIBENI - PASSAGGI PEDONALI E
OPERE DI COMPLETAMENTO”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO
LANCERIN, SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD
PARTITO DEMOCRATICO DEL TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI
LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO PASQUALE DEL GRUPPO
CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
Pag. 3
5. INTERPELLANZA DD. 08.10.2012 AVENTE AD OGGETTO “LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO
COMUNALE SITO IN PIAZZA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA”.
Rel. CONSIGLIERI COMUNALI ELIO FRANCESCHETTI, MAURIZIO
LANCERIN, SANDRA AVANCINI DEL GRUPPO CONSILIARE “PD
PARTITO DEMOCRATICO DEL TRENTINO” E CONSIGLIERI COMUNALI
LAURA FRAIZINGHER E LUCIANO PASQUALE DEL GRUPPO
CONSILIARE “UNITI PER CAMBIARE”.
Pag. 5
6. MOZIONE SU “PIÙ AIUTI A FAVORE DEI CITTADINI TRENTINI”.
Rel. CONSIGLIERE COMUNALE MORENO OSLER DEL GRUPPO
CONSILIARE “LEGA NORD TRENTINO”.
Pag. 8
7. RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 160 DD.
29.08.2012 RELATIVA A “5A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE
2012 E MODIFICA DELLA RELAZIONE PREVISIONALE
E
PROGRAMMATICA PER IL TRIENNIO 2012-2014”.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
Pag. 15
8. 6A VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 E MODIFICA
DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL
TRIENNIO 2012-2014 (VARIAZIONE N. 16).
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
Pag. 17
9. AFFIDAMENTO A TRENTINO RISCOSSIONI S.P.A. DELLA FUNZIONE DI
RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ED
EXTRATRIBUTARIE DEL COMUNE DI LEVICO TERME.
Rel. ASSESSORE CAMPESTRIN.
Pag. 19
10. APPROVAZIONE DELIBERAZIONE ASSEMBLEARE DELLA COMUNITÀ
ALTA VALSUGANA E BERSNTOL N. 17 DD. 24.09.2012 RELATIVA A
Pag. 23
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Consiglio comunale n. 5 del 25.10.2012
“FISSAZIONE DEI CRITERI ED INDIRIZZI GENERALI IN TEMA DI
POLITICHE TARIFFARIE PER LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA
SCOLASTICA, A VALERE SULL’A.S. 2013-2014”.
Rel. ASSESSORE BENEDETTI.
ELENCO ALLEGATI
Pag. 26
28
Consiglio comunale n. 5 del 25.10.2012
1. a pag. 15 sostituire il periodo “Il Presidente pone in votazione la mozione che viene
respinta con voti favorevoli n. 2 (Osler M. e Libardi C.), contrari n. 11 (Miori, Bertoldi,
Andreatta, Acler W., Vettorazzi, Orsingher, Passamani G., Campestrin, Acler T., Passamani
S., Franceschetti), astenuti n. 6 (Benedetti, Postal, Osler A., Pasquale, Fraizingher,
Avancini), espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamata dal Presidente
con l’assistenza degli scrutatori Avancini e Miori, previamente nominati” con il periodo “Il
Presidente pone in votazione la mozione che viene respinta con voti favorevoli n. 2 (Osler M.
e Libardi C.), contrari n. 11 (Avancini, Bertoldi, Andreatta, Acler W., Vettorazzi, Orsingher,
Passamani G., Campestrin, Acler T., Passamani S., Franceschetti), astenuti n. 6 (Benedetti,
Postal, Osler A., Pasquale, Fraizingher, Miori), espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri
presenti, proclamata dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori Avancini e Miori,
previamente nominati”;
2. a pag. 16 sostituire il periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione
che viene approvata voti favorevoli n. 14, astenuti n. 4 (Avancini, Fraizingher, Pasquale,
Osler M.) espressi in forma palese dai n. 18 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente
con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati" con il
periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione che viene approvata
con con voti favorevoli n. 13, astenuti n. 5 (Avancini, Fraizingher, Pasquale, Franceschetti,
Osler M.) espressi in forma palese dai n. 18 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente
con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati”;
3. a pag. 19 sostituire il periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione
che viene approvata con voti favorevoli n. 14, astenuti n. 5 (Pasquale, Fraizingher, Avancini,
Osler M., Libardi) espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal
Presidente con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati”
con il periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione che viene
approvata con voti favorevoli n. 13, astenuti n. 6 (Pasquale, Fraizingher, Avancini,
Franceschetti, Osler M., Libardi) espressi in forma palese dai n. 19 Consiglieri presenti,
proclamati dal Presidente con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini,
previamente nominati”
4. a pag. 22 sostituire il periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione
che viene approvata con voti favorevoli n. 14, astenuti n. 4 (Fraizingher, Pasquale,
Franceschetti, Avancini) e contrari n. 1 (Libardi), espressi in forma palese dai n. 19
Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli Scrutatori Sigg.ri Miori e
Avancini, previamente nominati” con il periodo “Il Presidente pone in votazione la proposta
di deliberazione che viene approvata con voti favorevoli n. 13, astenuti n. 5 (Fraizingher,
Pasquale, Franceschetti, Avancini, Osler M.) e contrari n. 1 (Libardi), espressi in forma
palese dai n. 19 Consiglieri presenti, proclamati dal Presidente con l’assistenza degli
Scrutatori Sigg.ri Miori e Avancini, previamente nominati”;
N. 4 postille da me inserite in esecuzione alla deliberazione consiliare n. 2 dd. 28.11.2010.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to - dott. Nicola Paviglianiti -
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