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NATASHA STEFANENKO ANTONELLA PARIGI GIORGIO FALETTI LA FATICA MUSICA D’AUTORE PATTINAGGIO INTERNAZIONALE E TORINO DANZA DUE CHIACCHIERE CON LA BELLISSIMA NATASHA NELLO SCRIVERE UN ROMANZO FRANCO NERI L’IMPORTANZA DI ESSERE FRANCO, NERI E IL CIRCOLO DEI LETTORI EVENTI TORINESI RECENSIONI TEATRO, LIBRI, CINEMA, FUMETTI, MOSTRE MAPPAMONDO ALEPPO: INTERNET E NUOVE TECNOLOGIE UNA DELLE PIÙ ANTICHE CITTÀ PER SUPERARE LA CRISI DEL MONDO Pubblicazione quadrimestrale - Numero XII - Ottobre 2009 GEORGE AKERLOF PLUS MAGAZINE RUBRICHE E PROPOSTE n MEDICINA E SALUTE n BENESSERE n GUSTI E PIACERI n IDEE E SERVIZI n HOBBY E PASSIONI n COMUNICAZIONE E IMMAGINE n SOLIDARIETÀ n SPORT E TEMPO LIBERO 12 n APPUNTAMENTI n CORSI E CONFERENZE n CONVENZIONI Natasha Stefanenko IN QUESTO NUMERO PLUS MAGAZINE Periodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Natasha Stefanenko: due chiacchiere con la bellissima Natasha 12 Protagonisti 16 Cultura Franco Neri: l’importanza di essere Franco, Neri 18 Eventi Antonella Parigi: Torino può diventare il territorio della sostenibilità Musica d’autore, pattinaggio internazionale e Torino Danza 08 Protagonisti Giorgio Faletti: un romanzo nasce da un’idea e da molta fatica fisica Numero 12 - ottobre 2009 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/plusonline/ [email protected] Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola 04 Copertina SU LUS P I FAB Caporedattore Marcello Segre Segreteria di redazione Milena Lagnese 46 Recensioni 52 Tecnologia Teatro, film, libri, fumetti, mostre George Akerlof: Premio Nobel 2001 per l’economia 60 Mappamondo Storie di viaggi e viaggiatori: Aleppo Photo editor Alessandro Lercara Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Barbero, Lucia De Masi, Elisabetta Ercole, Pietro Gentile, Francesca Guerini Rocco, Dario Migliardi, Giovanna Raballo, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi, Giuseppina Verduci. Fotografie Archivio Circolo dei Lettori, Archivio Teatro Regio, Archivio Teatro Stabile, Giovanni Apostolico, Pietro Gentile, CUS Torino, Nuovoteatrottanta, Ufficio Stampa Stefanenko, Villa Serena. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Fantinel Graphic Designers Torino Stampa Garabello Artegrafica San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. In copertina 2 Natasha Stefanenko LE RUBRICHE 22 30 34 40 44 45 54 56 78 79 80 Medicina e Salute Benessere Gusti e Piaceri Idee e Servizi Hobby e Passioni Comunicazione e Immagine Solidarietà Sport e Tempo Libero L’architetto risponde L’avvocato risponde La parola ai lettori LE PROPOSTE 64 68 70 75 76 Scoprire Torino Appuntamenti Convenzioni Gite Biglietteria Paola Gomiero direttore Fabi Plus Il piacere della solidarietà Negli ultimi anni abbiamo assistito al moltiplicarsi di gare di partecipazione solidale, una vera e propria corsa all’organizzazione di iniziative che coinvolgono personaggi più o meno famosi che prestano il loro volto per maratone televisive, concerti e gare sportive, per raccogliere fondi e smuovere le coscienze delle persone. Gli scopi sono diversi e tutti meritevoli: aiuti ai terremotati, contributi ai centri di ricerca, ospedali, fondazioni, etc… Love in Turin (foto stijn) In tutte le parti del mondo vi sono situazioni di grave emergenza e non è ovviamente possibile sostenerle tutte, ma questo non deve essere un alibi per passare sempre oltre; rendersi partecipi si può e quando ciò avviene, quando scendiamo in campo anche noi, siamo poi pervasi da un sentimento di orgoglio per esserne stati capaci. Diciamo pure che il futuro collettivo dipende, in buona parte, da come riusciremo a vincere il nostro egoismo e la nostra indifferenza, a manifestare la nostra capacità di unire le forze, e a ritrovare quel senso di un comune destino con gli altri. Plus Magazine è una rivista che parla di spettacolo, cultura e tempo libero, proponendo ai lettori una vasta gamma di iniziative. In questo numero, parliamo di un’iniziativa particolare, pensata invece a favore di persone meno fortunate. L’occasione per intervenire in un campo tradizionalmente lontano dai nostri interessi (ma siamo poi sicuri che sia così lontano?), lo ha fornito il progetto “Cuore FABI”, intrapreso in Lituania dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani e dalla Croce Rossa Italiana di Brescia. In quella che è una delle nuove nazioni in cui si estende l’Unione Europea, e precisamente nella città di Kaunas, verrà realizzato quello che per ora è solo un sogno: un edificio che accoglierà le ragazze orfane maggiori di 18 anni, costrette – una volta raggiunta la maggiore età - a lasciare gli orfanotrofi che le hanno allevate. La nuova struttura, costruita d’intesa con le autorità municipali, consentirà di strapparle ad un destino precario e le ospiterà fino a che non avranno raggiunto una possibilità di vita decente e dignitosa. A finanziare l’opera, oltre alle associazioni che abbiamo citato, vogliamo partecipare anche come FABI Plus, sia direttamente, sia con la raccolta dei fondi tra gli associati che vogliano aderire all’iniziativa, come ben illustrato dall’articolo alle pagine 54 e 55. Buona lettura. [email protected] Editoriale – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 03 COPERTINA Due chiacchiere con la bellissima Stefanenko NATASHA „ di Paola Gomiero Natasha, sei laureata in ingegneria metallurgica, come è nata l’idea di fare la modella? Non ho scelto questo percorso, è capitato per caso. In quel periodo vedevo la mia vita dall’esterno come in un film. Succedevano delle cose e io mi aggrappavo a queste coincidenze, queste possibilità. Quando stavo per finire gli studi, prima della tesi, ho partecipato ad un concorso di bellezza e casualmente l’ho vinto. Era l’anno 1991 e noi ragazze dell’est eravamo molto confuse nel campo della moda, non c’era la cultura di fare la modella; insomma la moda per noi era qualcosa di molto strano, c’erano mille pregiudizi. Con la vittoria del concorso “Look of The Year” mi si prospettava un contratto di 2 anni di circa centomila dollari e noi in quel periodo, per farti capire, vivevamo da pascià con dieci dollari al mese. Centomila dollari significava diventare miliardaria. Ma non era il mio mondo e non mi interessava. Ero molto giovane e molto patriota. E dovendo scegliere tra la professione di ingegnere e quella della modella scelsi ingegnere. Quindi finii di studiare e mi laureai. 04 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Copertina COPERTINA Ingegnere metallurgico, campionessa di nuoto, modella, attrice ma soprattutto moglie e madre. Occhi chiarissimi e gambe mozzafiato, la russa Natasha Stefanenko da parecchi anni ha stregato gli italiani. Ma il suo fascino non è solo nella bellezza. Ironia e intelligenza, infatti, sono le sue doti migliori. E poi com’è andata? La crisi economica in quegli anni era grande e vivere era veramente faticoso. Non c’erano soldi, un caos totale. Tanti miei amici mi dicevano: tu puoi fare la modella e “salvarti”. E così pian pianino ho cominciato ad abituarmi all’idea, tanto che la consideravo non più così scioccante. Quindi pensai di prendermi un po’ di tempo, circa due anni, aspettando che quella crisi così pazzesca si fosse attenuata, per poter ritornare nel mio paese quando le cose si fossero stabilite e fare la professione di ingegnere. E così iniziai. All’epoca avevi viaggiato poco? Non poco, niente. Non ero mai stata da nessuna parte. Abitavo in un piccolo paesino della Siberia nei pressi di Sverdlovsk e per me andare a Mosca già significava andare molto lontano. Inoltre la Russia era talmente grande e non si aveva né la necessità né la voglia di partire. Forse c’era la curiosità di vedere qualche altro Paese ma non la necessità. Ma era la situazione di crisi che mi costringeva ad andare fuori. Sei tu che hai scelto l’Italia o è l’Italia che ha scelto te? Sono io che ho scelto l’Italia, ma anche questa è stata una scelta casuale. Con la vittoria del concorso avrei dovuto andare a New York, ma per me era troppo lontano e con l’aiuto di Jonh Casablancas (allora boss dell’Agenzia Elite a New York) presi in considerazione l’Europa. Mi informai sulle filiali europee dell’Agenzia, che erano Italia, Germania e Francia. Il visto per l’Italia era di un giorno più veloce della Francia. Questa per me era una roulette russa e quindi ho detto ok, iniziamo dall’Italia e poi vediamo. Copertina – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 05 COPERTINA All’inizio mi sembrava di provare una gioia esagerata, tanto che c’era da aspettarsi da un momento all’altro qualche disgrazia. Ora capisco quella sensazione: avevo semplicemente paura di stare bene. Noi Europei abbiamo un ricordo delle donne russe soprattutto legato alle Olimpiadi, dove le atlete erano delle donne molto mascoline. Poi è caduto il muro di Berlino è abbiamo conosciuto delle donne bellissime come te. Ma dove eravate prima? Non avete guardato bene! Stiamo cercando ora di togliere questo mattone. Fin da bambini ci hanno insegnato che non è bello essere belli, non è bello volersi bene. C’erano le donne belle anche allora, ma non si facevano vedere e non si valorizzavano. Le persone erano tutte uguali non dovevano distinguersi, non potevano emergere. Quindi dopo tutti questi anni che vivi in Italia, come ti senti quando torni in Russia? È stranissimo, io spesso vado in Russia, adoro la Russia e nello stesso tempo non la sopporto. Per me rappresenta odio e amore. Non sopporto ad esempio quella sensazione di pessimismo che trapela dai comportamenti delle persone. Ma è ampiamente giustificata. Il nostro paese è stato messo in ginocchio dalla storia; quindi le persone che ancora adesso, a volte, sembrano arrabbiate e deluse, lo sono perché hanno sofferto molto e non sono ancora riuscite ad uscire dal tunnel. Che differenze trovi tra la cultura russa e quella italiana? Secondo me sono fantastiche; c’è un intreccio fra due culture. In Russia la gente è più chiusa, gli italiani sono molto più aperti. Se in Italia mi chiedono come stai e io sto bene dico “bene”. In Russia se stai benissimo e ti fanno la stessa domanda io dico “si tira avanti”. Ma come se stai bene! Quando mi piace la mia vita, la mia famiglia, sto troppo bene io dico “benissimo”. Loro hanno paura, ma è normale. Ci hanno talmente bastonato che hai sempre paura di dire bene, perché pensi che poi finisca. Anch’io ricordo un periodo con mio marito quando stavamo troppo bene. 06 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Copertina So che stai lavorando molto in questo periodo, in che ruoli ti vedremo nel prossimo autunno? Su Rai 2 uscirà la terza serie della fiction “Nebbie e Delitti”, girata proprio a Torino. Il 6 ottobre precisamente è prevista la puntata incentrata sul mio personaggio. Sempre in ottobre, su Canale 5, ogni martedì andrà in onda “Distretto di Polizia”, dove interpreto il ruolo di una criminale. Su Sky Uno invece, condurrò la terza edizione di “Italia’s next top model”, il reality che seleziona 14 bellissime ragazze e si propone di lanciare la fortunata vincitrice nel mondo della moda. Saranno anche 12 puntate di consigli e suggerimenti sulle piccole malizie di questa professione. Per il look del programma “Cambio Vita... Mi Sposo!”, in onda sul canale Sky 109, ti sei affidata ai consigli dello stilista torinese Carlo Pignatelli. Come ti trovi con lui? Benissimo. Carlo oltre ad essere un grande stilista è un mio carissimo amico, ci vado molto d’accordo e siamo in sintonia su molte cose. È una persona vera e creativa. È un torinese che avete adottato, nel senso che è un pugliese che vive a Torino, un po’ come me che sono russa e vivo in Italia. Grazie anche a lui, Torino anticipa la moda. Nonostante molte proposte per sviluppare il suo lavoro altrove, lui resta a Torino perché ci è affezionato. Visto che parliamo di torinesi, cosa ti ricordi della nostra città? A Torino ho girato Nebbie e Delitti lo scorso inverno. La ricordo piena di neve e mi sembrava di essere in Russia, a girare Il Dottor Zivago. È una città molto bella, elegante e con grandi piazze. Mi piace moltissimo il centro, ricco di belle vetrine. I torinesi sono molto ospitali e molto carini. Caratteristici i ristoranti, con la loro meravigliosa cucina, che ti fanno assaggiare di tutto e di più. È una città particolare, direi magica. Ho sentito di molte persone che quando entrano in questa città e cominciano a viverla, la amano alla follia e non vogliono più abbandonarla. Quale figura femminile di riferimento ti piace nel campo dello spettacolo? Sicuramente Meryl Streep è la mia preferita. Una donna non più giovanissima, con una grande carriera alle spalle, capace di proporsi ancora in un film come “Mamma mia” dove canta, balla, recita. Non si preoccupa delle piccole rughe e le porta con grande disinvoltura. Come riesci a conciliare il lavoro con la famiglia? È molto faticoso, soprattutto quando devo lasciare per qualche giorno mia figlia Sasha, che ha otto anni. I primi 5 anni di vita Sasha ha sempre viaggiato con me e con la sua tata, che l’ha seguita fino ad un anno fa. Con l’inizio della scuola non è stato più possibile e a volte la devo lasciare per qualche giorno, in compagnia dei nonni, oppure facendo i turni con Luca, ma sono pianti e infiniti abbracci, come per tutte le mamme. Grazie mille Natasha per la tua disponibilità, ti rivedremo presto, ma questa volta in televisione. Copertina – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 07 UN ROMANZO NASCE DA UN’IDEA Giorgio 08 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Protagonisti PROTAGONISTI E DA MOLTA FATICA FISICA di Dario Migliardi Quando poi mi sono trovato nel ruolo di scrittore, mi sono reso conto che tutte queste cose che nel tempo avevo imparato mi sono tornate utili. Penso che ci sia un percorso non so quanto casuale, ma se teniamo presente che il mio sogno nel cassetto di ragazzino, era quello di diventare un giorno uno scrittore, come vedi di casuale non c’è proprio nulla. G uardando la tua carriera si rimane affascinati e ci si sente in soggezione. Diventa un mistero la semplicità con cui ti esprimi. È l’umiltà dei grandi? Ma io non so se si possa chiamare umiltà, credo che la semplicità sia l’espressione migliore per farsi capire da tutti. Poi io sono una persona pigra, nonostante tutto quello che faccio, e tirarsela è una cosa faticosa, dunque è un ruolo che non mi appartiene. Tutto quello che tocchi in ambito artistico diventa importante, c’è un filo che lega tutti questi talenti? Penso che sia la mia immensa gioia nel comunicare o nel cercare di farlo. E fortunatamente la progressione della mia carriera ha fatto sì che nel corso del tempo potessi immagazzinare diverse tecniche di comunicazione, diverse metodologie e diverse chiavi. Io sono Dio è il tuo ultimo libro. Perché hai ambientato proprio in America alcuni tuoi libri? Cosa ami e cosa ti affascina degli States? È una passione? Non è sostanzialmente una passione, è che sono cresciuto leggendo libri e autori di matrice anglosassone e combinazione mi vengono in mente tutte idee e storie di romanzi che non avrebbero possibilità di essere ambientate dalle nostre parti. Mi sembra che l’America sia il posto giusto. Quando mi verrà in mente una storia che troverò giusto e plausibile ambientare in Italia, non avrò nessun tipo di preclusione a farlo. Anche se ormai a forza di documentarmi sull’America, sono diventato molto più esperto dei meccanismi di quel mondo che non di quello italiano. In Io sono Dio, c’è un presupposto di una guerra recente, cosa che noi non abbiamo combattuto e poi c’è il ricordo di un’apocalisse, come le Torri Gemelle. Quindi era il posto giusto. I tuoi racconti sono molto “d’immagine”, anche in Io sono Dio. Sembrano quasi delle sceneggiature, ma tu non vuoi fare lo sceneggiatore, vero? Io lavoro per immagini, perché cerco di vedere quello che ho intenzione di scrivere. Facendo lo sceneggiatore si demanda al regista l’uso di queste immagini che a me piace descrivere con le parole. Probabilmente se scrivessi una sceneggiatura e se fossi io il regista di quello che scrivo potrebbe avere un senso, ma in questo momento non mi sento all’altezza, e non mi sento in grado di cimentarmi nella regia di un film. Si dice che la scrittura sia tutta tecnica e artigianalità: è così anche per te? Un romanzo nasce da un’idea e poi da molta fatica fisica. Moravia diceva che erano necessari i muscoli per scrivere un romanzo. Diventa un lavoro di costruzione manuale fisico, giornaliero, che comporta fatica, artigianalità e anche una quantità di autodisciplina che mi sono sorpreso di possedere. Quando facevo il cabarettista ero molto più abituato a essere un velocista, uno sketch comico si consuma in pochi minuti, per scrivere un romanzo si deve avere l’andatura del passista o del maratoneta. Protagonisti – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 09 PROTAGONISTI C’è sempre tanta polemica sui premi letterari. La tua impressione dei premi letterari? Il Premio Strega porta alla ribalta dei romanzi che sono difficili da proporre all’attenzione del pubblico. Ci sono dei premi che invece sono una garanzia, basta vedere le classifiche. Ritengo che quando un premio è serio, non fazioso e non pilotato possa avere una grossa funzione ai fini della letteratura. Quali sono le letture della tua formazione? Il libro che mi ha fatto fantasticare quando ero bambino era di Mickey Spillane e s’intitolava Io ti ucciderò, e inconsciamente credo di avere metabolizzato il titolo e sia poi diventato Io uccido. Poi mi sono piaciuti i grandi che hanno fatto grande la letteratura, Hemingway, John Steinbeck, Mark Twain. Tutti i romanzi che avevano un respiro ampio. L’ America ha il vantaggio di avere uno spazio talmente vasto all’interno del quale si possono trovare molte sfaccettature. C’è una tale effervescenza di popoli, di culture che la creatività viene stimolata quasi d’ufficio. Quali sono adesso gli autori che leggi o che trovi interessanti? Ci sono diversi autori che trovo molto interessanti, primo fra tutti Jeffery Deaver con il quale siamo anche diventati amici. Poi mi piace molto Brian Freeman, anche se da quando scrivo leggo meno narrativa. Leggo molti saggi o trattati che riguardano il mio lavoro. Ho letto invece che sei tu il mito di Jefferey Deaver. Teniamo presente che stiamo parlando di un autore che sforna libri in continuazione e tutti di qualità. Io non so come faccia. Ho avuto modo di frequentarlo e ho notato che scrive in continuazione. Passa un quarto d’ora di libertà e poi scrive, ha sempre il computer acceso. Ritieni che nella letteratura vi siano dei generi, chiamiamoli di svago e altri più impegnativi e formativi, oppure non ami differenziare le letture in questo modo? Le categorie appartengono all’essere umano, come diceva quel tale ai posteri l’ardua sentenza. Ci sono degli autori di letteratura di genere che nel tempo hanno fatto serenamente giustizia dei loro contemporanei che avevano aspirazioni più ampie, basta vedere certi grandi narratori popolari come Dumas, Dickens, Stevenson. Penso anche a Graham Greene che non ha avuto il Nobel solo per problemi di carattere politico e di relazioni, ma se lo meritava serenamente. 10 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Protagonisti Vivi all’isola dell’Elba cosa ti attrae? Il mare o la possibilità che nessuno ti rompa le palle? Come vedi con i nuovi mezzi di comunicazione i rompi palle sono sempre in agguato. (ride) Mi piace il posto, mi piace l’idea di essere circondato dal mare e quando la mattina apro la finestra e vedo il mare, mi sento bene, mi sento a mio agio, non scomodo la parola “felicità” perché è sovradimensionata. O come si diceva negli anni settanta ne ricavo buone vibrazioni. La tua comicità ha fatto scuola e manca molto, e i tuoi personaggi rimangono ancora nel cuore del pubblico, primo fra tutti Vito Catozzo. Ti manca Vito Catozzo? Sì, un pochino, a volte succede che vado a vedere spettacoli di altri colleghi e quando si apre il sipario un briciolo di invidia la provo. Però non mi manca la ripetitività del teatro, che con gli anni è diventata gravosa dal punto di vista fisico. Non dimentichiamo che non sono più un ragazzino e qualche acciacco di salute l’ho avuto anch’io. Tu facevi ridere, ricordo che attendevo la domenica proprio per vedere Drive-in. Quali sono i comici che ti fanno ridere? Trovo molto divertenti e bravi Ale & Franz. Ci sono aspetti della comicità moderna che non ti piacciono? Quali sono? Non posso dire che non mi piaccia, ma la comicità di oggi è ancora figlia di quella di Drivein, quella piccola rivoluzione portata fuori un po’ con il talento e un po’ casualmente da quelli sciamannati che lavoravano a quella trasmissione. Vedo che molto spesso ci sono artisti che recitano personaggi con il fiato corto, che hanno poca durata. E una volta che si esaurisce la creatività non riescono a riproporsi con un nuovo personaggio. Io ho avuto la fortuna di cambiare i personaggi e quelli che sostituivo erano lo stesso convincenti. Sappiamo che sei appassionato di cinema, come i grandi comici sei bravissimo anche nei ruoli drammatici. Qual è il regista con cui vorresti recitare? Ho appena fatto un cameo nell’ultimo film di Tornatore, che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Mi piacerebbe molto lavorare anche con Gabriele Salvatores e anche con Ozpetek. Anche con Gabriele Muccino che ormai fa solo film americani, ma siamo nell’ambito dei sogni, e visto che sognare non costa, sogniamo alla grande. PROTAGONISTI L’IMPORTANZA DI ESSERE La gente vuole conoscerti meglio, per esempio capire i tuoi percorsi prima di arrivare a Zelig. È stato un percorso simile a molti miei colleghi. Tanti piccoli spettacoli in teatri di periferia, locali di provincia in cui si cerca di raffinare uno spettacolo. Tutte quelle ore trascorse su palchi mi sono servite per dare risalto alla scrittura. Non ho mai calcato un palcoscenico perché volevo raccontare delle barzellette, ma l’ho fatto per portare in scena uno spettacolo che potesse avere un inizio, un intreccio e un finale. Sei ormai un attore molto conosciuto e sei anche amato, la tua comicità è brillante ma soprattutto ti piace ridere dei luoghi comuni. I miei spettacoli sono sempre guardati da un pubblico eterogeneo. Mi piace creare e interpretare personaggi nazional-popolari che possano piacere sia ai bambini che a persone di una certa età. FRANCO NERI È UN BRAVO E DIVERTENTE CABARETTISTA DIVENTATO FAMOSO PER IL PERSONAGGIO DEL CALABRESE CHE VIVE A TORINO FRANCO OH! FRANCO E ANCHE PER LA CONDUZIONE DI STRISCIA LA NOTIZIA. I SUOI PERSONAGGI SONO SEMPRE PIENI DI UNA VITALITÀ E DI UN VIGORE CHE METTE IN LUCE LE DIFFERENZE CULTURALI E A VOLTE CULINARIE DEL SUD E DEL NORD. L’INCONTRO CON FRANCO NERI È UN’OCCASIONE PER CAPIRE IL SUO LAVORO E I SUOI METODI DI RECITAZIONE. di Dario Migliardi fotografie di Giovanni Apostolico Il tuo personaggio di Franco, Oh Franco è molto legato alla cultura o attenzione nei confronti del cibo. Mi fai venire in mente una grande attrice del passato Ave Ninchi. Anche lei era amante del buon cibo e veniva molto spesso comparata con Aldo Fabrizi. Hai mai pensato di lavorare in coppia? No! Credo che sia più difficile che lavorare da soli. Quando si lavora in coppia, occorre essere ben affiatati con il proprio partner, significa conoscerlo bene, avere gli stessi tempi comici. I personaggi che hai messo in scena infatti vivono di una propria luce, non hanno bisogno neppure di una spalla da cui farsi “lanciare le battute”. Qual è il valore di una “spalla”? Tutte le cose che ho scritto riguardano un passato che in qualche maniera ho vissuto. Ma soprattutto ho portato in scena personaggi che avevano un vestito che mi mettevo addosso. Il mio vestito non è nient’altro quello che io sono. È inutile cercare cose lontane dalla propria personalità. Ho sempre fatto personaggi che erano vicini a me, al mio modo di pensare e di vivere. La spalla serve molto spesso solo per esaltare un processo comico che da solo non potrebbe essere risolto. La tua comicità “regionale” ha una capacità creativa molto personale, e non sembra che tu prenda in prestito da Maestri del passato. Hai dei Maestri a cui t’ispiri? Non mi sono mai detto voglio diventare come lui, o spero di essere come lui, ma c’è un personaggio del passato, che mi ha sempre affascinato e che ogni volta che lo rivedo mi fa sganasciare dalle risate è Aldo Fabrizi. Involontariamente lo abbiamo citato prima. Nei ritagli televisivi, Aldo Fabrizi non è una prima scelta, ma è un peccato perché da lui c’è da imparare tantissimo, sia per la bravura dei tempi comici, che per il modo che aveva di ridersi addosso della sua fisicità. 12 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Protagonisti PROTAGONISTI FRANCO, NERI Protagonisti – Plus Magazine 12 –ottobre 2009 13 PROTAGONISTI Ma era anche un attore di cinema drammatico. Sì, tutti noi lo ricordiamo nel ruolo del prete don Morosini nel film Roma città aperta di Roberto Rossellini. Ma anche nelle commedie ha dato prova di grande personalità dove diventava la spalla di grandi come Totò, Nino Taranto o Peppino De Filippo. Aldo Fabrizi oltre a possedere una comicità di costume, che credo di fare anch’io, sicuramente non a quei livelli, ha dato prova di essere un grande attore nel melodrammatico. Nelle commedie riusciva a far sorridere, ma contemporaneamente a far scappare la lacrima. Questo è un talento che solo i grandi hanno. Com’è il pranzo di domenica in casa tua? Il pranzo per la mia famiglia è abbondante, tante volte eccessivo, pieno di calorie, in cui dobbiamo mangiare tutto e per forza. Mia madre sta già cucinando dalle cinque di stamattina, ha messo la pentola della pasta e spegnerà il fuoco solo verso mezzogiorno. Ci ha messo cinque litri d’acqua per poi arrivare a due litri e consumare tutto il calcare. Nella cucina di mia madre ho visto delle pentole che il calcare le aveva trasformate nelle grotte di Toirano. In questi giorni hai ricevuto un premio, la Castagna d’oro. Ricevere un premio è sempre un onore, anche perché se poi vai a vedere le persone che lo hanno ricevuto nelle edizioni passate, capisci l’importanza che ha. Speriamo sia di buon augurio. Parliamo di cinema, qual è un film, che non sia un classico, che ti è piaciuto? È un film con Vin Diesel, Prova a incastrarmi, è girato interamente all’interno di un’aula di giustizia durante un processo per mafia. È una commedia di buon gusto, con un colpo di scena finale e consiglio a tutti la visione. Poi un’altra commedia che mi piace sempre rivedere è Mio cugino Vincenzo, con un impareggiabile Joe Pesci. Ultimamente al cinema ho visto Ratatouille, ma sono stato obbligato a vederlo. I testi dei tuoi spettacoli diventano poi il canovaccio per la stesura di un libro? Franco Oh Franco raccoglieva i copioni degli anni passati, le tournée e gli sketchs televisivi. Non era una cosa voluta. Nel secondo libro Tutto il mondo è paese, ho provato a immaginarmi un calabrese nelle varie città 14 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Protagonisti del mondo. Come reagiva, e soprattutto come reagivano ai suoi comportamenti. Non credi che potresti cimentarti anche nella stesura di un romanzo? Ci sto pensando, ho un’idea e vedremo se riuscirò a metterla in piedi, ma le idee vanno sviluppate bene, perché non mi piace fare qualcosa tanto per farla. Ti posso dire che è anche una storia d’amore. Il tuo rapporto con Torino? È un rapporto bellissimo, interessante, amo molto la città, anche se è piena di parcheggi a pagamento e anche salati. Cosa ti piace di più di Torino? È una città che è vivibile perché è piena di verde, e non è solo una città, è un grande Paese nel senso nobile del termine. Sono molto affascinato per esempio della metropolitana, che è un esempio di alta tecnologia e sicurezza contemporaneamente. Ma ci sarà qualcosa che ti dà fastidio, che non ti piace? Non mi piacciono i semafori intelligenti, che se un semaforo fosse davvero intelligente vorrebbe dire che la multa non la dovrebbe fare. So che gli sposi quando si fanno i servizi fotografici passano direttamente con il rosso durante il tragitto. Progetti per il futuro? Sto partendo con una produzione cinematografica e poi c’è una trasmissione televisiva per la quale sto in questi giorni trattando le condizioni artistiche. Sarai anche il conduttore della trasmissione? No, farò solo il comico, d’altronde è la cosa che mi viene meglio. Sogni nel cassetto? Realizzare un film da protagonista con attori che sono dei maestri in modo da poter imparare e chiedermi “ma davvero sono con loro a recitare”? Parliamo di cose serie, la Juventus, come la vedi? Abbiamo grandi possibilità, ci siamo migliorati tantissimo, ma con tutto quello che c’è capitato, è meglio essere scaramantici. Possiamo dire giochiamo per come sappiamo giocare e poi i risultati ci daranno ragione. CULTURA TORINESE Antonella Parigi: Torino può diventare il territorio della sostenibilità di Dario Migliardi Sei stata la protagonista di alcune iniziative che hanno innovato la cultura nella nostra città. La nascita del Movieclub, la Scuola Holden e ora Il Circolo dei Lettori, quanto è cambiata Torino? Negli anni 80 questa città era morta. Alle venti di sera non c’era più un cane per strada. Anche se ciò aveva un suo fascino, per quanto mistificatorio, quel mondo non lo conosco più. Torino è cambiata tantissimo e la cultura ha giocato un ruolo molto forte che le va riconosciuto. Ora dovremmo interrogarci su come continuare il cambiamento e non su come è cambiata. C’è stato un fattore scatenante a far girare il senso della storia da un’altra parte? Credo che ci sia stato un ambiente, nel senso che è solo negli ambienti che le cose crescono. Parliamo del Circolo dei Lettori, è un’esperienza solo torinese o esiste anche in altre città? Nel mondo anglosassone esistono dei circoli ma in senso più aristocratico. Il nostro Circolo dei Lettori è pensato invece come una bocciofila della cultura. Che idea c’è intorno al Circolo? Io mi innamoro delle idee e una sfida che mi piacerebbe fare è andare in un luogo sfigatissimo e aprirne uno là. Perché più che lavorare sulla lettura, io lavoro sulla comunità. Ma ci sarà qualcosa su cui siamo avanti? Abbiamo una virtù: quella di avere città dove le persone – da duemila anni – si incontrano nelle piazze, nelle chiese, nei teatri. La cultura oggi ha il dovere di difendere il centro come comunità. Palazzo Granieri della Roccia è uno dei palazzi più belli di Torino. A chi avrebbe intenzione di partecipare alle vostre iniziative, ma è un po’ intimorito perché sembra un “salotto chiuso”, come rispondi? Qui dentro si respira un clima amichevole, dove uno può fare quello che vuole. Lo sforzo è quello di non dire mai di no a nessuna iniziativa. Lo facciamo anche per smitizzare questo luogo. I giorni del’inaugurazione abbiamo fatto delle letture con persone “normali”, non vip, e un signore che era presente mi ha detto: “sembra di essere nella rivoluzione francese quando il popolo prese il potere”. Mi sembra una buona definizione per noi. Perché è interessante venire al CDL? Utilizziamo i libri per capire cosa ci sta intorno. Io ho l’entusiasmo per la cultura, perché in realtà non mi rende migliore, ma è una esperienza emozionale. E poi cerco di dare un posto in cui si possa venire a ciondolare, si possano trovare gruppi di lettura, un posto in cui leggere con altri e trovare delle opportunità di scoperta, per esempio le gite. E per i giovani ci sono iniziative? Facciamo dei librilive, che sono gruppi musicali che suonano insieme a scrittori. Poi c’è una carta giovani: se uno viene otto volte riceve una nostra maglietta. Se frequenta 16 incontri diventa pioniere del Circolo e può organizzare un suo evento. Cioè? Penso che la cultura debba servire a fare comunità, a far sì che le persone si incontrino. Sembriamo un paese di ritardati mentali: quando gli altri mettono in discussione il liberismo, noi siamo ancora a predicare il liberismo e non ci siamo resi conto di essere sempre un po’ indietro rispetto al modello americano. 16 Gite? Come gli scout; si chiamano Gite per letteratura. Siamo stati sul Lago Maggiore e a Verbania a Le Quarne, si va in giro per festival. Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Cultura Torinese CULTURA TORINESE Quali sono gli incontri che ti hanno più colpita? Una persona che mi ha toccato per l’amicizia che mi ha dimostrato in modo gratuito e che mi chiedo ancora perché è Enzo Bianchi. Ogni volta che vado a Bose mi sento a casa, mi sento in famiglia. Lui è talmente di un altro livello che sono onorata di essergli vicino. Un’altra è Duccio Demetrio, sento che abbiamo dei percorsi molto simili. Solo italiani? No, Rick Moody, un grandissimo scrittore americano. Michele Di Mauro, che è un attore straordinario, ha letto i suoi testi e Rick Moody che con capisce l’italia- no si è messo a piangere, ha detto non aveva mai visto niente di così bello. Hai avuto una bella intuizione? Ho due principi fondamentali, credo nelle idee e credo nella verità. Qual è il programma del CDL per i prossimi mesi? Faremo un programma di economia sulle parole chiave, per esempio PIL, cosa vuol dire, è vero, non è vero … che cosa è il profitto? Un consiglio di lettura? Stabat Mater di Tiziano Scarpa e l’ultimo libro di Erri De Luca, Il giorno prima della felicità. Perché? Perché ha un titolo che vale il libro e perché è un intuizione incredibile lo stato d’animo del giorno prima della felicità. Qual è per te un libro che non si può non leggere nella vita? Madame Bovary è un libro che una donna non può non leggere, E’ un libro sul velleitarismo femminile. E un contemporaneo? Il mondo secondo Garp ha segnato la mia formazione, c’è un ritratto di una umanità dolente ma molto ironica, che è la tipologia di essere umano a cui io mi sento più assomigliante. Pensi che nella vita culturale torinese ci sia stato un vero ricambio generazionale? Il fatto che la cultura non abbia un mercato (in questo Baricco ha ragione), fa sì che le forme strutturali morte, obsolete, che non dicono più niente a nessuno se non a quattro ottuagenari, sopravvivono finché non muoiono fisicamente quelle persone. L’agonia è lunghissima, chi fa cultura sa quando una cosa è viva o è morta; il resto è solo malafede. Qual è l’errore più grande che non si deve compiere nell’ambito della promozione culturale? Quello di dire che il pubblico non capisce; il pubblico va sempre rispettato. Circolo dei Lettori, Fiera del Libro, veicoli di diffusione della cultura ma le case editrici si trasferiscono da Torino a Milano. Qual è a tua riflessione? Torino ha fatto un grande lavoro per attrarre il turismo, ma si devono scegliere dei punti strategici su cui lavorare. Dovrebbe valorizzare i punti di forza che sono solo di questa città, come per esempio la formazione, unica in Italia. Per esempio Pietra Pistoletto si dedica alla moda sostenibile, mi sembra una grande idea. Dovremmo puntare ad essere l’eccellenza della sostenibilità, c’è la Pistoletto, c’è Terra Madre. Su queste cose possiamo competere tranquillamente con Milano. Cultura Torinese – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 17 EVENTI UNA STAGIONE AL In programma musica d’autore e pattinaggio internazionale p Sta per iniziare una stagione di grande musica al Palasport Olimpico di Torino, splendida struttura progettata dal giapponese Isozaki e che vanta tra i suoi pregi un’acustica invidiabile. Nei prossimi mesi saranno molti gli appuntamenti imperdibili e per tutti i gusti promossi dal Torino Olympic Park, l’ente che ha il compito di gestire gli impianti Olimpici di Torino 2006. Sul palco dell’impianto gestito dal Top si alterneranno alcuni tra i più importanti nomi del panorama nazionale e internazionale. Ad inaugurare la stagione saranno gli idoli dei teenager Jonas Brothers, il cui tour mondiale arriverà a Torino il 6 novembre. Dopo tanta attesa, i fans dei tre ragazzi statunitensi potranno finalmente assistere ad un loro show dal vivo. 18 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Eventi di Mariangela Salvalaggio Il concerto fa parte del tour europeo che accompagna l’uscita del loro quarto album. Il 12 novembre sarà il rock dei Green Day ad infiammare il Palasport. In seguito alla pubblicazione di “21st Century Breakdown”, uscito a maggio contemporaneamente in tutto il mondo, la band californiana ritorna sulle scene dopo quattro anni. Non mancheranno le grandi stelle della musica italiana con i concerti di Gigi D’Alessio (22 novembre), Renato Zero (29-30 novembre) ed Eros Ramazzotti (12-13 dicembre). Il cantautore napoletano, al termine della tourné italiana, partirà per un tour mondiale. Renato Zero presenterà invece l’ultima fatica intitolata “Presente” che racchiude ben 17 canzoni inedite e che è stata realizzata in collaborazione con grandi nomi della musica italiana, tra cui figura anche il trombettista torinese Fabrizio Bosso. Per quanto riguarda il terzo big italiano in cartellone, Eros, dopo il successo del singolo “Parla con me” anche il cantante romano, da ottobre, sarà impegnato in un tour mondiale con l’album “Ali e radici”. EVENTI Dopo la terza edizione del Summer Gran Prix di salto allo stadio di Pragelato, che si è svolto in agosto con un centinaio di atleti a rappresentare quattro nazioni, ritorna il 10 ottobre al Palavela di Torino il pattinaggio internazionale con un altro Gran Galà sul ghiaccio. Un evento che dal suo debutto ha sempre registrato il tutto esaurito e che vede esibirsi stelle del panorama nazionale e mondiale. Anche quest’anno non mancheranno le teste di serie. Non è ancora nota la rosa degli atleti partecipanti ma di certo ci saranno pattinatori del calibro di Carolina Kostner e del fuoriclasse russo Evgeni Plushenko, vincitore dell’oro olimpico proprio ai Giochi di Torino 2006. Niente stadi ma solo arene e palazzetti anche per un generoso Vasco Rossi che approderà per il suo Europe Indoor Tour al Palaisozaki di Torino con ben quattro concerti, il 6, 7, 11 e 12 aprile. Due le date previste inizialmente ma il sold out raggiunto a luglio per il 6 e 7 aprile ha determinato l’inserimento di altri due appuntamenti. Altro grande evento sarà il concerto dei Depeche Mode in programma il 26 novembre sempre al Palaisozaki. Dopo il successo estivo, Dave Gahan e compagni saranno in Italia solo per due concerti, uno a Torino appunto e l’altro a Bologna il 25 novembre. Passerà anche per Torino il nuovo tour europeo che vedrà la rock band inglese Muse impegnata a presentare dal vivo il nuovo disco “The resistance”, uscito nei negozi a settembre. Saranno al Palasport Olimpico di Torino il 4 dicembre. Nei prossimi mesi il Top non sarà però solo musica, conserverà infatti la propria natura di ente nato per gestire l’eredità olimpica. E così il pubblico torinese potrà assaporare ancora l’atmosfera vissuta durante i giochi a cinque cerchi con altri eventi sportivi internazionali. Tutto in attesa del vero must della stagione che accadrà dal 22 al 28 marzo 2010 quando il Palavela di Torino ospiterà la centesima edizione dei Mondiali di pattinaggio di figura, presentata l’anno prima a Los Angeles e organizzata insieme dalla Federazione internazionale e dal Top. La kermesse rappresenta un’occasione di rivincita per gli atleti che non avranno ben figurato alle Olimpiadi di Vancouver. Si tratta infatti della più importante competizione internazionale dopo l’evento olimpico. A Torino arriveranno oltre 200 atleti con un afflusso di pubblico stimato intorno ai 30mila spettatori e le gare saranno riprese da network televisivi dei cinque continenti. Ricordiamo ai nostri lettori che i biglietti per tutti i concerti della stagione 2009-2010 in vendita sul circuito Ticketone.it sono acquistabili anche presso la nostra sede in via Guarini 4 a Torino. EVENTI pSguardo TORINO DANZA 222 Novità di rilievo per l’edizione 2009: da quest’anno il Teatro Stabile affianca il Regio nella gestione p “A fronte di una crisi economica che ha coinvolto tutte le istituzioni culturali locali e nazionali, si è prospettata l’urgenza di costruire nuovi scenari condivisi, di creare proficue sinergie con le diverse realtà presenti sul territorio, in una comunione di intenti non solo artistici, ma anche gestionali e di risorse”. Spiega così la nascita della collaborazione con Torinodanza, Evelina Christillin, presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Il progetto di Torinodanza, sotto la guida di Gigi Cristoforetti, ha contribuito negli anni a ricreare la percezione di questa disciplina come linguaggio diffuso. Anche l’edizione 2009 si pone questo obiettivo e “nonostante un drastico ridimensionamento di budget – dichiara il direttore artistico – si è svolta una continua analisi del territorio per rispondere all’esigenza di creare un festival dinamico. Guardare ai pubblici di una città significa adottare altri modelli operativi”. E con la crisi anche le decisioni artistiche vanno motivate: “Mi sono interrogato con forza su cosa proporre e, anche se le mie restano scelte personali, abbiamo riflettuto con un grande senso di responsabilità su come queste avrebbero interagito con un sistema locale ed insieme europeo”. Il fatto che più di settanta persone in tournée abbiano scelto Torino e il suo particolare contesto testimonia inoltre che la città si conferma polo attrattivo per le compagnie. “Una scelta per loro strategica ma anche la dimostrazione che la città ha una grande capacità di lavoro” continua Cristoforetti. 20 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Eventi di Mariangela Salvalaggio Eppure qualche rinuncia si è dovuta fare. Non ci sarà il ritorno di “Enea” con Sasha Waltz per una questione di risorse ma fino al 4 dicembre, al Regio, alla Cavallerizza Reale e alle Fonderie Limone di Moncalieri andranno in scena sei spettacoli internazionali, cinque prime nazionali, una prima assoluta, due proposte del cartellone di MiTo Settembre musica. Il pubblico ha risposto da subito bene al debutto dell’11 settembre con “Artifact”, prima nazionale al Regio, coreografia di William Forsythe e interpretazione del Balletto Reale delle Fiandre, spettacolo inserito in MiTo. Sono seguite due creazioni di Virgilio Sieni, 19-20 settembre, alla Cavallerizza Reale con la compagnia Sonate Bach: undici coreografie, ognuna legata ad un recente conflitto che, dal 1994 ad oggi, hanno insanguinato vari luoghi del mondo. Successivamente, il 23 e il 24 ottobre, alle Fonderie, debutterà “La natura delle cose”, con la cantante Nada a leggere il testo. La compagnia francocatalana Cridacompany sarà protagonista dal 28 al 30 ottobre, a Moncalieri, con “C’est pas mort, ça bouge pas”. Ancora alle Fonderie, dal 28 al 30 ottobre, andrà in scena “Ali”, una riflessione sul limite-risorsa di avere un deficit fisico, performance della Compagnie les mains les pieds et la tête aussi mentre, il 5 e 6 novembre, la ballerina Valeria Apicella proporrà in prima assoluta “My flowers”, con la cantante Ruth Rosenthal. Nelle stesse date alle Fonderie e poi a seguire il 30 novembre e il primo dicembre, sarà la volta di “Performance” di e con Ambra Senatore, che dichiara: “A Torino presenterò Passo, forma breve che ha vinto il Premio Equilibrio 2009 dell’Auditorium della musica di Roma e la cui forma completa debutterà nel febbraio 2010. In questo pezzo il gioco teatrale prende il via da un meccanismo di replica, dalla revisione continua di quelle che parevano certezze, alla ricerca di nuovi sensi e di nuove possibili interpretazioni. Variando di poco un particolare, un elemento, cambia completamente il senso dell’affermazione fatta in scena… come accade nella vita, che ci chiede un allenamento continuo al dubbio, capacità critica, apertura ed elasticità”. Il 7 novembre, alla Cavallerizza, toccherà invece a Lucinda Childs e ai giovani della Scuola Paolo Grassi di Milano con il loro “Short ride in a fast machine”. EVENTI sulla contemporaneità Anche Pierre Rigal sarà a Torino, il 10 e 11 novembre, con “Érection” in cui, all’interno di un dispositivo tridimensionale accompagnato da effetti sonori e video, interpreterà l’uomo-animale, l’uomo-individuo, l’uomo-sociale. Pierre Rigal è ospite a Torinodanza con due delle tre coreografie che ne hanno consacrato il talento in tutto il mondo. La seconda è “Press”, un’altra prima nazionale, dal 17 al 19 novembre. Si tratta di un progetto commissionatogli nel 2008 dal Gate Theatre di Londra, in cui Rigal ha posto come condizione imprescindibile l’uso dello spazio scenico. Un uomo confinato in un minuscola scatola, apparentemente osservato da una telecamera, gradualmente si adatta all’ambiente, mentre questo a poco a poco si riduce, arrivando a sfiorare la grandezza di una bara. Il 20 e il 21 novembre il gruppo di Alain Platel tornerà a Moncalieri con “Ashes”, spettacolo sul desiderio di trattenere le cose e la difficoltà di separarsene. Due le creazioni di Caterina Sagna alle Fonderie: il 26 novembre con “Sorelline”, che ribalta il buonismo del romanzo Piccole donne, e il 28, “Relazione pubblica” sui luoghi comuni del teatro. A Moncalieri, il 30 novembre e l’1 dicembre, Carlotta Sagna presenterà “Ad vitam”, che anticipa così: “Quando diciamo ad un artista che è folle, gli facciamo solo un complimento. Proprio per questo ho deciso di mettermi nei panni di chi si trova sull’orlo del precipizio, ai confini della follia, tentando di scremare il bordo, rivelando la vulnerabilità e la fragilità della sottile linea che fa da spartiacque fra il normale e il patologico…”. Chiuderà il festival Emio Greco con “Extra Dry”, il 3 e 4 dicembre, una celebrazione dello strapotere della mente sul corpo che svela il primitivo potenziale della parte animale dell’essere. 222 Sono in vendita biglietti singoli (ingressi a 16 euro) e abbonamenti (4 spettacoli a scelta a 48 euro). Per informazioni: www.torinodanzafestival.it www.teatrostabiletorino.it. Eventi – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 21 MEDICINA E SALUTE Autunno, si apre la stagione scolastica k di Carlo Gargiulo a cura di Francesca Guerini Rocco A nche quest’anno ottobre rappresenta la riapertura delle scuole. Accantonate le vacanze estive, è arrivato il momento di tuffarsi ancora una volta sui libri e cominciare un nuovo anno scolastico. Il periodo di studio invernale si prospetta per tutti lungo e faticoso, ma con piccoli accorgimenti possiamo aiutare i nostri ragazzi a riprendere velocemente il ritmo e superare la fatica. Per prima cosa bisogna pensare allo zaino, utile strumento di lavoro spesso sovraccaricato inutilmente. Libri e quaderni sono indispensabili, ma se è vero che il peso che esercitano sulla schiena non inficia la muscolatura, è vero però che potrebbe accentuare le alterazioni della postura che portano a patologie come la scoliosi. Quindi evitate che i bambini corrano con lo zaino stracolmo o si carichino troppo a lungo di pesi inutili. Attenzione anche alla posizione che i ragazzi assumono mentre studiano o scrivono. Stare seduti con la schiena eretta, fare movimento e non passare ore incurvati sui banchi è fondamentale per preservare l’elasticità della schiena e prevenire 22 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Dossier Salute eventuali disturbi in futuro. Ecco perché è sempre consigliabile per bambini e studenti svolgere una sana attività sportiva nel tempo libero: serve a scaricare lo stress e a sciogliere le tensioni fisiche. Ma senza esagerare! Sollecitarli continuamente con attività extrascolastiche e riempire ogni minuto del loro tempo libero con corsi e lezioni finirebbe solo per far loro accumulare altro stress. Lasciate che abbiano i loro spazi vuoti e che si gestiscano da soli con pause di riposo e di gioco: il tempo libero non deve trasformarsi in un momento di lavori forzati! Per riprendere a pieno ritmo le abituali attività scolastiche e sportive quello che serve è un’alimentazione regolare e ben equilibrata. Cercate di evitare quegli errori nutrizionali che possono influire negativamente su attenzione e memoria. A partire dalla prima colazione! Il pasto del primo mattino è fondamentale soprattutto per la salute e la crescita dei bambini perché apporta almeno il 20 per cento delle calorie giornaliere. Tuttavia questo rito viene spesso trascurato. Al mattino, si sa, siamo sempre tutti di fretta. La maggior parte delle famiglie dedica alla colazione solo una manciata di minuti, quando non la salta del tutto. Eppure una prima colazione bilanciata è un vero toccasana per l’organismo: garantisce un migliore rendimento scolastico, mantiene la mente più attiva e veloce, previene il soprappeso e aiuta persino a regolare i valori di glicemia e i livelli di grassi nel sangue. MEDICINA E SALUTE Non insinuate la malsana abitudine di saltare la colazione già nei primi anni di scuola materna. “Sbrigati a bere il latte che è tardi!” servirà solo a chiudere lo stomaco del vostro bimbo e a rendere odioso il rito della colazione. Un buon trucco per ottimizzare i tempi e stimolare l’appetito dei più piccoli può essere fare colazione insieme a loro quando sono già pronti, lavati (tranne i denti) e vestiti. Non dimenticate che una tazza di latte, pane e marmellata, uno yogurt o una merendina sono indispensabili per affrontare la giornata con il giusto equilibrio di zuccheri, proteine e grassi. Per mantenere la grinta e la concentrazione giuste poi basterà una merendina o uno snack da consumare nello spuntino di metà mattina. Per adolescenti e ragazzi che frequentano la scuola anche al pomeriggio, il pranzo spesso si trasforma in una pausa veloce da consumare direttamente nelle mense o al bar. L’ideale per tutti sarebbe mangiare almeno un frutto e fare una breve passeggiata per digerire senza tornare in classe stanchi e appesantiti. Chi invece è a casa e vuole impiegare il pomeriggio per studiare ma si sente molto spossato, può godersi una piccola pausa di riposo di circa 30 minuti per ricaricare le pile e riprendere il ritmo giusto. A metà pomeriggio anche una sana merenda è una panacea per la mente e per il corpo: stando seduti sui libri si bruciano molte calorie e chi pratica uno sport può aver bisogno di una piccola carica prima dell’allenamento. Dopo una giornata di studio e movimento finalmente alla sera il ritmo rallenta. La cena, nutriente ma leggera, è il preludio alle ultime ore di relax prima di dormire. Le ore di sonno sono fondamentali per il perfetto recupero fisico, quindi insegniamo ai nostri ragazzi che l’organismo ha bisogno di un orario regolare tutte le sere, per coricarsi e riposare al meglio. Non solo. Prima di addormentarsi è fondamentale non eccitare o stressare la mente, quindi sarebbe bene evitare di passare ore davanti ai videogames o di scatenarsi in giochi troppo movimentati. La televisione può essere una valida valvola di sfogo per la sera, ma soprattutto chi fatica ad addormentarsi non dovrebbe tenerla accesa mentre è a letto, perché può diventare fonte di distrazione e non conciliare affatto il sonno. Meglio piuttosto un buon libro. Queste sono regole generiche che vanno bene a qualunque età, ma bisogna tenere presente che spesso abbandonare l’ozio e lo stile vacanziero può rendere insofferenti e ribelli i bimbi più piccoli, che manifestano il loro disagio con problemi di insonnia, scarso appetito e una vivacità eccessiva. Il primo consiglio è quello di eliminare tutti quei cibi che svolgono un’azione eccitante, come cioccolato, tè o bevande tipo cola, soprattutto alla sera. Sostituiteli con tisane di melissa dolcificate con miele di tiglio o di lavanda, che sono gustose ma rilassanti. Altra buona regola è evitare di solleticare l’appetito dei bimbi con cibi poco sani. Merendine, patatine, caramelle, dolciumi, fast-food fanno gola a tutti, ma sono troppo ricchi di grassi e zuccheri, più pesanti da metabolizzare. Non è necessario escluderli categoricamente dalla dieta: basta proporli solo in occasioni eccezionali, come strappo alla regola e alternarli piuttosto a dolci e torte fatte in casa, più leggere. Se durante l’anno scolastico il vostro bimbo continua a sentirsi fiacco e svogliato integrate la dieta con vitamine e minerali: la carenza di ferro influisce sul rendimento scolastico, soprattutto per le ragazze adolescenti. Per dare ai più giovani la carica giusta, approfittate della frutta di stagione, come le noci, ricche di qualità nutrizionali e di energia (vitamina E, minerali, antiossidanti) e mettete in tavola cibi pieni di vitamine, in particolare la C che aiuta a rinforzare le difese immunitarie e quelle del gruppo B (dalla B1 alla B12) indispensabili contro l’affaticamento psichico. Gli integratori in natura non mancano: germe di grano, lievito di birra, fegato, uova, carni, soia, pesce, cicoria, agrumi, kiwi, fragole, pomodori crudi, broccoli sono solo alcuni ingredienti che possono rendere una dieta varia, equilibrata e gustosa. Insomma, per fare il pieno di energia bastano poche regole: impostate fin da piccoli, con un pizzico di elasticità, costituiranno facilmente il giusto stile di vita per tutta la famiglia. MEDICINA E SALUTE NUOVI ORIZZONTI RIABILITATIVI NELLE PATOLOGIE ORTOPEDICHE POST-TRAUMATICHE E POST-OPERATORIE Sergio Ghio Massofisioterapista La tecnica TECAR (acronimo di trasferimento energetico CAPACITIVO/RESISTIVO) è una nuova forma di terapia che riattiva i naturali processi riparativi ed antinfiammatori, senza proiezione di energia radiante dall’esterno. La sua peculiarità consiste nel generare energia all’interno dei tessuti con un manipolo capacitivo o con uno resistivo. Abbinata alla manipolazione e alla massoterapia offre un innovativo metodo riabilitativo sia nelle patologie ortopediche non chirurgiche (distorsioni, cervicalgie, lombalgie, lombosciatalgie, algie vertebrali), che in quelle chirurgiche (meniscectomie, legamento crociato anteriore LCA, protesi ginocchio, anca, spalla, cuffia dei rotatori, tunnel carpale ecc..) oltre che in tutte le sindromi dolorose acute e croniche. Dr. Ghio, che cosa è la tecarterapia? Si tratta di una svolta rivoluzionaria per le apparecchiature destinate alla fisioterapia, poiché per la prima volta è stato applicato il principio fisico del condensatore, ottenendo una tecnologia che permette di sollecitare i tessuti dall’interno, senza inutili dissipazioni di energia. Manipolo capacitivo: con il manipolo capacitivo si ottiene un’azione decontratturante generale dei tessuti muscolari migliorandone l’estensibilità. La modalità capacitiva agisce specificatamente sui tessuti molli (muscoli, sistema vascolo/linfatico). Manipolo resistivo: con il manipolo resistivo si agisce in profondità selettivamente su tessuti fibroconnettivali e ossei, riattivando i naturali processi metabolici. La modalità resistiva agisce esclusivamente sui tessuti a maggiore resistenza (ossa, cartilagini, grossi tendini, aponeurosi). La terapia tecar può essere utilizzata nelle fasi acute di dolore? Tecar a differenza di altri trattamenti può essere uti- CENTRO MEDICO PIFFETTI via Piffetti, 33/c – Torino Telefono 011 4736100 www.centromedicopiffetti.it – [email protected] Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 20% su diagnostica Sconto del 10% su visita specialistica 24 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Dossier Salute lizzato anche nelle prime fasi di un trauma (fase acuta) e in forme dolorose croniche. Grazie alla peculiarità unica di agire sui tessuti infiammati favorendo gli scambi intercellulari, liberando dall’ingorgo edematoso con conseguente azione drenante. In fase acuta quest’azione provoca un abbassamento della sensazione di dolore.In forme dolorose croniche ha un’azione idratante aumentando il flusso sanguigno, con conseguente ossigenazione del tessuto trattato che aumenterà la sua elasticità. Il sistema tecar è utile per contrastare dolori provocati da una cattiva postura? Il corpo umano interagisce continuamente con l’ambiente in cui è inserito, quindi se pensiamo che passiamo gran parte della nostra vita nell’ambiente di lavoro diventa di primaria importanza una postura corretta e un’ergonomia adeguata degli oggetti che circondano l’ambiente in cui operiamo. Non prestare attenzione a questi due aspetti può causare patologie dolorose che non trattate con tempestività possono cronicizzarsi. Le cefalee miotensive, dolori vertebrali sono conseguenze di cattive posture e movimenti ripetitivi che caricano sempre le medesime strutture. La tecarterapia si inserisce perfettamente in un protocollo di cura per questo tipo di patologie, con risultati importanti e duraturi. La tecarterapia è utile per chi soffre di cattiva circolazione degli arti inferiori e in medicina estetica? La sostanza intercellulare rappresenta un distretto anatomo-cellulare di primaria importanza per gli scambi tra cellule e la fittissima rete vascolare presente nel tessuto adiposo. La compressione provocata dal lifoedema ed il rallentamento del flusso veno-linfatico nel microcircolo scatenano una reazione iperplastica (blocco) dell’interstizio che si infeltrisce e annulla progressivamente gli scambi tra cellule e reticolo endotelio. L’azione del sistema tecar libera l’interstizio dall’ingorgo edematoso, favorendo gli scambi intercellulari normalizzando l’osmosi tra cellule e capillari. La maggior velocità del flusso stimola e rafforza il drenaggio linfatico,dando risultati ineguagliabili, sicuri e più stabili. I casi in cui si è avuto maggior riscontro positivo sono i lifedemi, la cellulite sclerotica e le borse agli occhi. MEDICINA E SALUTE ca primario della Clinica, che praticava l’agopuntura. Considerato lo straordinario risultato ottenuto, mi sono interessato a questo mondo parallelo alla medicina tradizionale e ho frequentato la scuola del Prof. Lanza per specializzarmi. Da lì il passaggio all’omeopatia e affini è stato breve. I VANTAGGI DELLA MEDICINA NATURALE NELLE CURE ODONTOIATRICHE Dott. Riccardo Bacco Medico Chirurgo - Specialista in Agopuntura Il Dr. Riccardo Bacco, laureato in medicina e chirurgia, si è specializzato nella scuola di agopuntura del Prof. Lanza. Esercita come medico dentista nei suoi due studi di Torino, in Corso De Gasperi 8 e in Corso Giulio Cesare 51, mentre come naturopata e agopuntore riceve in Corso Unione Sovietica 115. Dr. Bacco, ci racconti come è nato il suo interesse per l’agopuntura. Per una situazione personale, a seguito di una epicondilite (gomito del tenni- sta): frequentavo la Clinica Odontoiatrica e durante la tesi avevo provato di tutto, finché alcuni colleghi mi hanno consigliato di rivolgermi al Prof. Roccia, all’epo- Dott. RICCARDO BACCO Studio Medico Agopuntura - Omeopatia C.so Unione Sovietica, 115 - Torino – Telefono 011 3198796 Studi Dentistici C.so De Gasperi, 8 - Torino – Telefono 011 5683204 C.so Giulio Cesare, 51 - Torino – Telefono 011 235764 Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% 26 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Dossier Salute E nel campo odontoiatrico utilizza anche l’omeopatia e i farmaci naturali? Sì, l’omeopatia può essere una terapia di supporto. Per esempio, dopo un’estrazione si può somministrare l’arnica per favorire la cicatrizzazione e ridurre il sanguinamento. Invece in implantologia si usano dei farmaci omeopatici che stimolano il metabolismo dell’osso per favorire l’osteointegrazione dell’impianto. E per i pazienti che hanno il classico panico da “camice bianco armato di trapano”? Attraverso un’accurata anamnesi cerco di instaurare una relazione propositiva con il paziente, facendogli comprendere che invece dei calmanti allopatici (benzodiazepine) ci sono svariate alternative in campo omeopatico e fitoterapico che danno risultati altrettanto validi senza causare effetti collaterali. Vale la pena di ricordare ai lettori di Plus Magazine che l’uso protratto di certi farmaci conduce all’assuefazione e alla dipendenza. Quindi, ben vengano i farmaci omeopatici e naturali per superare il classico stato d’ansia! Che tipo di otturazioni utilizza, dr. Bacco? Ovviamente non uso l’amalgama in conservativa, poiché contiene mercurio ma utilizzo i compositi fotopolimerizzabili che riproducono il colore naturale del dente e consentono un ottimo risultato estetico, oltre che essere atossici. Quali pazienti si rivolgono a lei nello studio di Corso Unione Sovietica? Vengono le persone più svariate, da chi desidera un aiuto efficace per smettere di fumare a chi cerca una soluzione naturale a problemi di allergie. Con l’agopuntura tratto tutti i tipi di manifestazioni antalgica (es. dolore alla cervicale, lombosciatalgia, ernia del disco,…). In associazione all’omeopatia, intervengo anche su situazioni di dipendenza dall’alcool. In questi casi collaboro con la psicologa che è presente nello studio e insieme affrontiamo i problemi del paziente. Come ben sa, Dr. Bacco, noi donne siamo sempre sensibili alle diete. Cosa ci consiglia? Intanto di non utilizzare la dieta dell’amica, perché ogni tipo di paziente ha bisogno di una dieta personalizzata a seconda dell’età e dell’impegno fisico. Oggi, la dieta dissociata si conferma ancora una delle più valide. Inoltre ci sono dei farmaci omeopatici che permettono un maggiore controllo sul senso di fame e favoriscono l’eliminazione dei grassi; naturalmente sono farmaci naturali e non anfetamine. Anche in questa situazione intervengo con la medicina alternativa che fortunatamente annovera tra i suoi estimatori sempre più persone sensibili ed attente alla propria salute e al proprio benessere. MEDICINA E SALUTE PROFESSIONALITÀ, ETICA E COMPETENZA NELLA MEDICINA ESTETICA Dott.ssa Antonella Sciarretta Medico chirurgo - Specialista in Neurologia Esperta e Consulente in Medicina ad indirizzo estetico Dottoressa Sciarretta, dopo aver operato per oltre un decennio come neurologa, come mai è passata alla medicina estetica? Mi ha sempre affascinato l’armonia nell’estetica, in modo da coniugare l’aspetto fisico con quello mentale e quindi ho deciso di frequentare la specializzazione di 4 anni di medicina estetica per esercitare con competenza. Il mio obiettivo è entrare in armonia con il profilo psicologico dei miei pazienti, comprendere le loro reali esigenze per vivere meglio il proprio corpo e attenuare i segni del tempo. La specializzazione in neurologia mi permette di curare in misura differente i casi di dismorfofobia, cioè la visione distorta che si ha del proprio corpo, il non accettare il proprio aspetto o trovare dei difetti inesistenti. Ultimamente, in molte trasmissioni televisive si è parlato in modo critico di chirurgia e medicina estetica, qual è il suo parere? Il medico, indipendentemente dalla specializzazione che esercita, deve sempre ricordarsi del valore etico della sua professione e nel campo della medicina estetica questo si rende tangibile nella validità delle proposte ai pazienti, al di là del business che purtroppo ha affascinato alcuni. La preparazione e la competenza sono fondamentali nella medicina estetica e un intervento di qualsiasi natura è sempre un intervento medico e non solo estetico! Quindi si deve effettuare una buona anamnesi sul paziente per comprendere le sue reali esigenze. Chi si rivolge a lei, dottoressa Sciarretta, preferisce evitare l’intervento chirurgico? Oggi si propongono sempre più soluzioni alternative alla chirurgia estetica poiché sottoporsi ad un intervento chirurgico comporta spesso un’anestesia totale oltre alla condizione di irreversibilità del cambiamento. Nella medicina estetica è invece maggiormente espresso il concetto della reversibilità dopo un qualsiasi trattamento. Ci spieghi che tipo di interventi possiamo effettuare sul volto per rallentare i segni inesorabili del tempo. Si può intervenire con trattamenti finalizzati alla cura della pelle e al miglioramento del tessuto dermo-epidermico contrastando i processi di invecchiamento. Ad esempio, con un peeling superficiale dell’epidermide si aumenta immediatamente la luminosità del volto, con la biorivitalizzazione (terapia iniettiva intradermica) si ottiene il miglioramento dell’idratazione, dell’elasticità e del tono della cute. A seconda dell’esigenza e della specificità della pelle, si utilizzano iniezioni conte- nenti acido ialuronico, aminoacidi o complessi polivitaminici ottenendo risultati imparagonabili alle creme, poiché le molecole contenute nelle creme non hanno la capacità di penetrare a livello dermico e quindi il loro effetto rimane solo in superficie. Comunque, è importante utilizzare anche le creme per una cura domiciliare e per continuare a supportare ciò che è stato effettuato: una pelle ben curata otterrà un migliore risultato estetico. E le famose “iniezioncine” che tanti personaggi del mondo dello spettacolo ammettono di utilizzare? Intanto diciamo pure che, oltre ai vip, sono veramente tante le persone comuni che le utilizzano e spesso, di fronte ai complimenti per la loro età, ben si guardano dal far sapere quali sono le reali strategie adottate! I filler sono trattamenti finalizzati al riempimento di solchi o rughe oppure all’aumento di volume delle labbra o degli zigomi. Utilizzando dei filler riassorbibili a base di acido ialuronico e senza l’aggiunta di componenti sintetici non vi è alcun tipo di pericolo. Certamente prima di iniettare qualsiasi prodotto valutiamo, attraverso l’anamnesi, le allergie o le intolleranze presenti sul paziente. Gli aghi utilizzati sono estremamente sottili e la delicatezza nell’utilizzarli, oltre alla crema anestetica locale applicata, alleviano il dolore. Per un buon risultato conta l’abilità, la manualità e l’esperienza del medico estetico; infatti è decisamente importante iniettare il materiale nei giusti piani cutanei (né troppo in profondità né troppo in superficie). Il giusto piano cutaneo sa sempre trovarlo chi svolge la propria professione con competenza, studio e passione! Per gli associati FABI Plus è prevista una visita conoscitiva senza impegno ed è applicata la convenzione con lo sconto del 10% su qualsiasi tipo di trattamento. STUDIO DI MEDICINA ESTETICA Dott.ssa Antonella Sciarretta Piazza Solferino, 20 Torino – Telefono 011 5171689 www.mediciestetici.com – www.laserterapia.net Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% Dossier Salute – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 27 Il Centro Estetico in Crocetta Per la Donna e l’Uomo Estetica | Qualità | Benessere Qualità, professionalità e prezzo sono in EQB una garanzia per il cliente esigente. Centro specializzato nella Depilazione Progressivamente Definitiva con Laser Medico “Lightsheer”. Check up di diagnosi e prova gratuita. Aperto dal Lunedì al Venerdì: 9.30 - 21.00 / Sabato 10.00 - 18.00 Largo Re Umberto, 106 - 10128 Torino - Tel/Fax 011.500121 - Cell. 331.7284311 www.centroeqb.it MEDICINA E SALUTE LA MODERNA TECNOLOGIA IN ODONTOIATRIA E IL PASSAPORTO IMPLANTARE Dott. Domenico De Maio Medico Odontoiatra - Specialista in Chirurgia orale Questa volta siamo andati a intervistare il dottor Domenico De Maio, laureato in Odontoiatria e specializzato in Chirurgia Orale. Il suo staff è composto da due dottoresse specializzate rispettivamente in Ortodonzia e Conservativa, un igienista e due assistenti. Quali sono, dottor De Maio, i presupposti per poter realizzare un impianto? Si considerano le condizioni generali di salute del paziente e si effettua un’anamnesi accurata per valutare se l’impianto sia la soluzione migliore. Per ogni paziente analizziamo la qualità ossea e le esigenze funzionali di masticazione. Noi utilizziamo tecniche che sono in grado, anche con un approccio non invasivo, di posizionare impianti dove la quantità ossea è limitata e questo grazie all’esperienza e competenza acquisita ed alla frequentazione di corsi di formazione ed aggiornamento seguiti in Italia ed all’estero. Gli impianti hanno tutti una certificazione e quelli da noi utilizzati hanno anche un “passaporto implantare” che viene compilato e consegnato al paziente per garantirne la qualità ed essere d’ausilio qualora si rechi all’estero per lavoro o vacanza. E i costi per effettuare un impianto sono così impegnativi? Dipende dal tipo di trattamento, a seconda se dobbiamo effettuare una ricostruzione ossea particolare oppure un semplice impianto per sostituire un dente singolo o un ponte. Naturalmente, per tutti gli associati FABI Plus viene applicato uno sconto del 10% indipendentemente dall’entità del lavoro. La prima visita di controllo, compresa la panoramica, per i nostri pazienti è sempre gratuita. Quindi nel suo studio c’è anche l’apparecchio per effettuare la panoramica? Sì, abbiamo l’ortopantomografo e anche le radiografie classiche sono in formato digitale, il che significa per il paziente una riduzione delle radiazioni di circa il 70% rispetto alla pellicola tradizionale. Per quanto concerne la sedazione, per interventi lunghi oppure per pazienti ansiosi o bambini utilizziamo la sedazione cosciente con protossido d’azoto, che non ha effetti collaterali né controindicazioni. Invece nell’ambito della piccola chirurgia orale abbiamo in studio due apparecchiature laser con lunghezze d’onda differenti, in modo da non dover effettuare un’anestesia con iniezione, ma viene applicata solo una pomata anestetica locale e poi si interviene con il laser. Questa tecnica viene utilizzata, per esempio, per tagliare il frenulo labiale al bambino oppure nella cura delle tasche parodontali dell’adulto, per eliminare le colonie batteriche sotto gengiva che causano gonfiori e sanguinamenti. Quali sono gli interventi che esegue personalmente, dottor De Maio? Mi occupo principalmente di chirurgia orale e intervengo ogniqualvolta una patologia richieda la mia competenza specifica. Ad esempio intervengo sugli ottavi inclusi, cioè su quei denti del giudizio che rimangono inglobati nell’osso. Questi molari a volte si associano a condizioni patologiche come cisti e riassorbimenti radicolari oppure diventano causa di infezioni. In questi casi effettuo un intervento che altrimenti verrebbe fatto in ospedale mentre, grazie alla mia esperienza, posso intervenire direttamente nel mio studio. Qualora si renda necessaria l’asportazione di cisti, queste vengono inviate in ospedale per l’analisi istologica. Inoltre, tengo particolarmente ad un’accurata informativa verso il paziente, infatti nella prima visita effettuiamo una ripresa endorale con una videocamera per spiegare correttamente al paziente la sua patologia, illustrandogli le immagini sul monitor. STUDIO DENTISTICO Dott. DOMENICO DE MAIO Via dei Mille, 25 Torino – Telefono 011 835349 Via Portofino, 2 La Loggia – Telefono 011 9628417 Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10%, panoramica e prima visita gratuita Dossier Salute – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 29 BENESSERE Villa Serena I La bellezza di una villa, il comfort di un albergo mmersa in un contesto scenografico di verde e natura nel centro di Carmagnola troviamo la casa di riposo Villa Serena, una struttura di accoglienza riservata a persone anziane autosufficienti e specializzata in pazienti non autosufficienti, in grado di offrire la familiarità di una casa e il comfort di un albergo. Ci accoglie con un sorriso e una dinamicità prorompente far provare a nessuno questa spiacevole sensazione e soprattutto, di rendere piacevole la permanenza alle persone che si trasferivano in questa residenza. Oltre ad una assistenza efficiente e premurosa garantita da uno staff di professionisti, gli ospiti sono stimolati con intrattenimenti e giochi. Ogni pomeriggio la presenza di un’animatrice che cono- la direttrice Haloa Avigo, una giovane manager che ha saputo trasferire la sua filosofia di vita e di pensiero positivo in questa realtà, rendendola unica nel suo genere. Signora Avigo, da cosa è nata la sua idea di rendere così particolare e bella questa struttura? Quando ero piccina sono andata spesso a trovare dei parenti ricoverati in case di riposo ed ho un ricordo di sensazioni e odori pervasi di tristezza. Il mio desiderio, quando 10 anni fa ho preso la direzione di Villa Serena, era di non 30 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Rubriche sce i singoli ospiti nelle loro potenzialità e nei loro limiti li coinvolge amabilmente in giochi di società e in attività ludiche. La presenza di un fisioterapista permette di effettuare esercizi di riabilitazione motoria nella palestra attrezzata all’interno della Villa mentre il servizio infermieristico viene garantito da personale competente e qualificato, con un’assistenza 24 ore su 24, capace di far fronte a qualsiasi esigenza o necessità terapeutica. Il medico della struttura conosce bene gli anziani e la loro anamnesi e, qualora ci sia un’emergenza, è in grado di formulare celermente la diagnosi corretta ed è reperibile nelle 24 ore e comunque, tre giorni alla settimana visita tutti e monitora chi segue particolari terapie farmacologiche. Ci illustri il concetto di cura e igiene della persona in Villa Serena. La pulizia personale e in generale la cura della persona sono di importanza fondamentale per l’ospite, anche in considerazione della ridotta capacità motoria sensoriale e cognitiva che limita la sua autonomia. Il personale assistenziale in questa fase ricopre un ruolo fondamentale perché, oltre ad effettuare l’igiene personale, si pone l’obiettivo di essere d’ausilio nello stimolare le residue capacità funzionali dell’ospite. Le attività quotidiane vengono espletate secondo quanto definito da programmi assistenziali individuali, ponendo sempre la massima attenzione ai mutamenti dei bisogni della persona e del relativo adeguamento dell’assistenza e dell’intervento infermieristico in un continuo lavoro di equipe. E come mai molti ospiti definiscono albergo questa struttura? Questo mi dà una grande gioia, in quanto evidentemente si sentono coccolati e rispettati nella loro immagine. Le faccio un esempio: ci sono persone che amano farsi dare del tu dal personale, sono molto affettuose e sentono il bisogno di ricevere anche solo una carezza sul volto mentre ce ne sono altre che preferiscono dare del lei, hanno un atteggiamento più distaccato, se pur gentile, e apprezzano di essere rispettati nel loro modo di porsi. D’altronde come siamo diversi da giovani rimaniamo tali anche da anziani! Comunque, tutti apprezzano l’ottima cucina con un’ampia scelta di piatti giornalieri e menu personalizzati. La nostra è una cucina semplice, sana e genuina, completamente interna alla struttura e anche io mangio tutti i giorni con gli ospiti. Che tipo di camere avete, signora Avigo? Le camere sono singole, doppie o triple e gli ospiti possono personalizzarle con qualche piccolo arredo portato da casa. Tutte le camere sono luminose, con pareti colorate e decorate e ispirano serenità e comfort. Sono dotate di televisione, servizi igienici e letti ortopedici adatti ad ogni tipo di disagio. Quali altri servizi offrite ai vostri ospiti? Il servizio di parrucchiera, con la presenza di una professionista che è molto apprezzata dalle ospiti più esigenti, il servizio di podologia, l’assistenza religiosa con don Piero, amato da tutti noi, che viene una volta alla settimana e poi la Pet Therapy con il nostro affettuoso cane e il piccolo zoo del parco, dove è nato da poco un pony che ha portato tanta gioia agli anziani. Seguiamo anche la musicoterapia che aiuta a recuperare la dimensione interiore e organizziamo periodicamente delle feste con animazioni ed esibizioni circensi oppure di tango argentino. Ogni compleanno è veramente festeggiato in Villa Serena, quindi si può dire che ogni mese c’è una festa! La persona più anziana da noi ha ben 104 anni e da 25 risiede qui mentre la più giovane ne ha 65. E quali sono gli orari di visita per i parenti? Questo non è un ospedale: a Villa Serena i parenti possono venire in qualsiasi orario senza alcun problema, anzi ci fa piacere se partecipano anche alla festa organizzata per il compleanno del loro famigliare. Villa Serena è convenzionata con tutte le ASL di Torino e Carmagnola; le rette variano da 68 ad 80 euro al giorno e ai soci FABI Plus applichiamo lo sconto del 10% per il primo mese di degenza con retta personalizzata. Privilegiamo le lungodegenze, con possibilità di periodi brevi o di sollievo, compatibilmente con la disponibilità delle camere. Vi invitiamo infine a visitare direttamente la struttura oppure il nostro sito www.villaserena.it RESIDENZA VILLA SERENA Sas di Avigo Marcello Via Valobra, 197 - Carmagnola (TO) Telefono 011 9723162 - Fax 011 9715563 Cellulare 335 6800894 www.villaserena.it - [email protected] Convenzione Associati Fabi Plus Sconto 10% sul primo mese di degenza Rubriche – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 31 BENESSERE l’Armonia del Mare eKappaeffe un vero sodalizio Felice Hair Studio: continuo desiderio di migliorare e apprendere. Proprio per questo investiamo in corsi di formazione, coinvolgendo tutto il personale per offrire sempre un servizio impeccabile alle nostre Clienti. Un sodalizio professionale, oltre che coniugale, che dura da vent’anni con due attività complementari per la cura e la bellezza delle donne nell’estetica e nell’acconciatura. Molte associate Fabi Plus già apprezzano i servizi offerti dai due Saloni anche per la comodità di ubicazione, infatti distano meno di 100 metri l’uno dall’altro e sono situati in posizione centrale, raggiungibile comodamente anche con la metro. L’Armonia del Mare è in Via Melchiorre Gioia 11 D, quasi angolo Corso Matteotti e Kappaeffe in Via dell’Arsenale 27 scala G piano terra, all’interno della famosa Galleria Tirrena. Questa posizione strategica del Salone è molto apprezzata dalle Clienti che non amano “essere messe in vetrina” dal parrucchiere e prediligo- 32 no un ambiente confortevole e riservato. Che cosa vi unisce, Felice? Certamente la passione per il lavoro e l’attenzione per i dettagli, con un servizio che fa sentire ogni Cliente veramente coccolata nel trascorrere del tempo in piacevole compagnia con un’equipe di professionisti che hanno cura del loro viso, del corpo e dei capelli, distinguendo le peculiarità e le esigenze di ciascuna. Io e mia moglie Katia abbiamo creato nei due Saloni un ambiente sereno sia nel contesto architettonico sia nei rapporti con i dipendenti che sentono di far parte di una grande famiglia, dove la qualità del servizio è considerata come rispetto verso se stessi oltre che verso la Cliente. Ognuno di noi valorizza la scelta professionale più consona al proprio carattere attraverso il Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Rubriche Cosa vuol dire per Katia, essere beauty manager? Coordinare lo staff e seguire le Clienti con attenzione, dando loro i giusti suggerimenti dettati dall’esperienza e dal dialogo continuo. Le nostre estetiste sono già tutte lavoranti, non apprendiste, per cui la Cliente sa di affidarsi a mani capaci. La cura per il viso unisce la manualità con tecniche avantgarde e prodotti di qualità per rendere la pelle più luminosa, idratata e curata. Per il corpo non utilizziamo macchinari che promettono risultati “miracolosi” ma ci affidiamo alla manualità unita a prodotti efficaci e i nostri massaggi anticellulite o drenanti regalano veramente un sano beneficio al corpo, aggiungendo alla figura più armonia. Felice, anche voi nel Salone seguite il principio dell’armonia? Ogni Cliente ha un viso par- ticolare, con dei lineamenti e un colorito che devono essere osservati, tenendo anche in considerazione il tipo di professione e lo stile di abbigliamento della persona: solo così si riesce a rendere armoniosa un’immagine. Poniamo un’attenzione particolare per le colorazioni, sia a base di latte e frutta per chi ha intolleranze di vario genere e poi con la linea Z.ONE proponiamo una gamma di nuances trasparenti e lucide. Un particolare servizio viene dato dalle speciali “forbici ventaglio” che non tagliano, ma eliminano le doppie punte e il crespo dei capelli. Consigliamo di effettuarlo nell’autunno, quando il capello ha bisogno di rinforzarsi per affrontare il rigido clima invernale, dopo la piega, per curare le doppie punte senza intervenire sulle lunghezze e ottenere in una sola seduta dei capelli assolutamente perfetti. I due Saloni riservano fino al 30 Novembre una promozione per tutte le nuove Clienti, con una piega e shampoo specifico al prezzo straordinario di € 10 e un massaggio corpo a soli € 20. Naturalmente, viene sempre applicato lo sconto del 10% su qualsiasi trattamento presentando la card FABI Plus! L’ARMONIA DEL MARE - Centro estetico Via Melchior Gioia, 11/D – Torino Telefono 011 5172609 - Cell. 3381159160 KAPPAEFFE - Parrucchiere Uomo donna Via Arsenale 27, presso Galleria Tirrena - Torino Telefono 011 534611 - Cell. 3384353824 Convenzione Associati Fabi Plus Per entrambi: Sconto del 10% + promozioni BENESSERE Con il galleggiamento e l’Approccio Trager un nuovo concetto di benessere psicofisico FLOAT & WORK è un’Associazione nata per sviluppare e fornire strumenti e conoscenze che possano guidare ciascun individuo al raggiungimento di un profondo stato di benessere psicofisico. Il galleggiamento è un nuovo concetto di salute, bellezza e benessere psicofisico ottenuto attraverso un rilassamento profondo, unica fonte di armonia mente corpo. Con il galleggiamento si ritrova l’energia, si scaricano le tensioni permettendo alla mente di ritrovare l’equilibrio ed al corpo di rilassare le tensioni muscolari come con il miglior massaggio. Ci si abbandona in una soluzione di acqua e sali Epson in assenza di forza di gravità e stimolazioni sensoriali, come un astronauta nello spazio, come un bimbo nel grembo materno. Si libera il corpo dalle tossine. Aumenta il livello di endorfine (che agiscono come analgesici naturali) apportando beneficio al corpo ed alla mente. Grazie ad un maggior apporto di ossigeno ai tessuti si accelera la rimozione dell’acido lattico. Migliora la circolazione in quanto l’assenza di gravità permette al sangue di raggiungere con facilità ogni estremità del corpo. Aumentano le proprie potenzialità sul lavoro e nella vita in quanto migliora la fiducia in se stessi e l’obiettività. Può essere interessante la “sinergia” Galleggiamento e Approccio Trager® to e incrementando la mobilità del corpo. Senza l’utilizzo di oli o lozioni, nel corso della seduta, l’educatore muove il ricevente con dolcezza e armonia, risvegliando sensazioni di profondo benessere, di leggerezza e di distensione. Questo aiuta a riprendere, poco alla volta, consapevolezza del rapporto corpo-mente. Movimenti semplici e non faticosi fanno sì che l’Approccio Trager possa essere opportunamente adattato a tutte le età e a qualsiasi condizione fisica, apportando benefici al corpo e sviluppando attitudini mentali ed emotive al benes- sere. L’Approccio Trager® non può essere sostituito all’intervento del medico. È un valido aiuto per liberare il corpo e la mente da tensioni, dolori, limitazioni del movimento, stanchezza, ansia, insonnia, traumi fisici ed emotivi. L’Approccio Trager deve la sua nascita a Milton Trager (19081997) medico americano che, dal 1977, ha dedicato la sua vita esclusivamente all’insegnamento di questa disciplina che è stata diffusa nel corso degli anni dal Comitato Istruttori Trager. La vasca è una capsula di deprivazione sensoriale dove è sciolta una soluzione di acqua e sali Epson. Con il galleggiamento si raggiunge un profondo stato di rilassamento fisico e mentale poiché l’assenza di stimoli esterni elimina il 90% dei segnali mandati dal sistema nervoso al cervello. Si riduce lo stress psicofisico, ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che il galleggiamento in deprivazione sensoriale è un metodo efficace per abbassare il livello di sostanze biochimiche relazionate con lo stress (acth e cortisolo) e inducendo così uno stato di rilassamento creativo. L’Approccio Trager è una disciplina di educazione al movimento che punta all’integrazione della mente e del corpo. Grazie all’impiego di movimenti leggeri e per nulla invasivi, l’Approccio Trager aiuta a sciogliere tensioni fisiche e mentali radicate, portando ad una sensazione di rilassamen- FLOAT & WORK Via Millaures, 16 – Torino Telefono. 011 0602244 – Cell. 327 1685486 orari segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 13:30 alle 19:30 sabato dalle 10:00 alle 13:00 [email protected] - www.galleggiando.it - www. floatwork.it Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% sulla quota associativa Float & Work Rubriche – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 33 GUSTI E PIACERI Il senso della cucina è come il senso della vita: intervista allo Chef Moreno di Emanuela truzzi di debolezza e di ignoranza. Oggi invece la sfida deve essere quella di avvicinare il senso della cucina a quello della vita, operando scelte coerenti con la propria storia, cultura ed educazione. C’è un “imprinting” anche nella cucina, che deriva dalla nostra educazione. C’è un’esperienza che si tramanda da generazioni e che costituisce la nostra educazione al gusto e alla salute. Va considerata come un patrimonio immenso a cui attingere con fantasia e creatività, ma deve prima di tutto essere compresa a fondo. Dopo tante diatribe scaturite dalla trasmissione “Striscia la Notizia” per la cucina con gli additivi chimici, abbiamo il piacere di confrontarci su questo argomento con un grande Chef italiano, famoso per la creazione di piatti che riescono a rendere una superba sinestesia di gusto, olfatto e vista senza l’uso, naturalmente, di alcun additivo: Moreno. Come definisci Moreno la cucina? Il senso della cucina è come il senso della vita: ognuno opera le sue scelte liberamente e pone l’esistenza a disposizione dei propri valori, a seconda dell’educazione che ha ricevuto. 34 Se l’educazione di fondo non c’è, sicuramente si vagheggia. Si diventa preda di tutto ciò che è effimero: stupore, immaginazione, sensazioni. Che poi, se vogliamo dire, è la conseguenza del modo di pensare contemporaneo, superficiale e acritico, che confonde la cultura con la moda del momento. Oggi c’è proprio un’esasperata ricerca di stupire con “effetti speciali”… L’esasperata ricerca di stupore è apprezzata soprattutto da quelli che non sanno, quelli che sanno non si stupiscono affatto! Il vano inseguimento di sensazioni nuove, forti, capaci di sorprendere si rivela soprattutto un’ammissione Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Gusti e Piaceri I mass media hanno una grande influenza nel determinare l’orientamento delle persone e, se usati impropriamente, possono causare effetti devastanti sulla cultura. Questi chef che utilizzano gli additivi chimici sfruttano con spregiudicatezza l’ignoranza e la mancanza di personalità di certe persone, il momento particolare per creare una tendenza modaiola, i media a caccia di nuovi personaggi per far parlare di sé, il bisogno di nuovi stati sensativi per mascherare aspetti di insoddisfazione più profondi. E si fanno anche pagare profumatamente! Chi non ha capacità di discernimento spesso si lascia influenzare da effetti scenici perché non ha una cultura adeguata per scegliere cosa mangiare. La cucina ha dei canoni ben precisi. Si parla di degustazione, di sensazioni olfattive, di piacere, di salute. Un piatto racconta di territori e vicende umane. Ognuno di questi aspetti è importante. Io amo la semplicità e la ricercatezza del gusto per un appagamen- GUSTI E PIACERI to che coinvolga tutti i sensi, dando sempre grande risalto alla genuinità degli ingredienti. Mangiare bene è prima di tutto salute: la sensazione donata da una cicorietta freschissima tagliata sottile, con un po’ di cipolla di Tropea, l’olio giusto e una goccia di aceto balsamico… ah, ecco un grande piatto nella sua assoluta semplicità! Tuttavia sono per la difesa e non per l’accusa di questi signori, purché forniscano la giusta informativa su cosa preparano con la manipolazione delle molecole: dichiarino gli ingredienti artificiali e anche le conseguenze a lungo termine di quel tipo di ristorazione. Perché una toccata e fuga, giusto per provare, non comporta alcun tipo di problema. Ma se questa forma di alimentazione diventa un’abitudine, bisogna essere consapevoli. Come il pacchetto di sigarette, che ricorda ai fumatori i danni provocati dal fumo? Guarda, tutte le volte che presenti un prodotto diverso da come Madre Natura lo offre è necessario che il consumatore venga informato. Poi, libertà assoluta per chi desidera esplorare altre forme di cucina, l’importante è conoscere ciò che si mangia! Ogni eccesso esasperato è deprecabile, anche nella quantità. Chi vuole mangiare una costata di due chili sperimenta sicuramente un’emozione esaltante, l’importante è che sia consapevole che non può ripeterla frequentemente senza danni. Bisogna educare al cibo. Ognuno di noi gestisce la propria alimentazione ma la consapevolezza dipende dall’educazione di fondo. Auspico una maggiore diffusione della cultura del cibo: già i bambini dovrebbero ricevere dalla maestra un’indicazione di massima e tornare a casa dicendo: “Ha detto la maestra che questo ingrediente con quella cottura non fa bene perché…”. …d’altronde noi siamo quello che mangiamo, come ci ricorda il prof. Veronesi. Hai detto bene e ci deve anche essere un giusto equilibrio tra pane e companatico. Meglio assaporare un prodotto di qualità in piccole quantità e accompagnarlo con del buon pane invece che grandi dosi di mediocre qualità. Ad esempio il pesce di mare, fresco e fragrante, con la cottura gonfia molto e ne basta una piccola porzione per una grande soddisfazione. E le tue ricette? Sono così segrete? Quando mi chiedono come è stato preparato un piatto mi fa piacere spiegarlo, anche se fornire una ricetta vera e pro- pria mi sembra un po’ingannare la gente. Prendi ad esempio un sedano. Che tipo di sedano? Quale parte? E la carota? A che stadio di maturazione? Come vedi, le variabili sono infinite. Per questo sorrido quando mi dicono che il loro piatto è diverso dal mio perché ho nascosto qualcosa… Come è cambiato il “ponte di comando” di un grande Chef con le tecnologie attuali? Oggi è decisamente migliorato, non c’è dubbio. Un tempo, quando non c’erano le cappe aspiranti e i sistemi di filtrazione, i cuochi avevano vita breve ed erano veramente molto grassi a causa delle esalazioni di grassi volatili che ingerivano e respiravano inconsapevolmente nelle cucine per otto ore al giorno. Non era tanto il vizietto di assaggiare, che non reputo molto professionale poiché un bravo cuoco deve essere in grado di cucinare prevedendo il risultato, senza bisogno di provare i piatti durante la cottura. Invece questi chef moderni che utilizzano la chimica sono per lo più magri e le loro cucine sembrano delle sale operatorie… Invece credimi, quando si preparano i piatti si sporca anche e insomma, la cucina è bella quando è vissuta! Poi si pulisce e si riordina ma l’odore della cucina, che piacere… Quali sono, Moreno, le caratteristiche dei tuoi piatti? Sono sempre alla ricerca affannosa di ingredienti ancora autentici e genuini, della materia prima di qualità. L’estro, la creatività, l’esperienza e l’amore per la cultura legata al cibo fanno il resto. Sostengo una raffigurazione della cucina in cui il massimo di se stessa lo esprima nella semplicità, come l’”O” di Giotto: semplice, perfetto ma prova a farlo… Perché solo nella perfezione della semplicità sei giudicabile! RISTORANTE MORENO La Prima dal 1979 Corso Unione Sovietica, 244 – Torino Telefono 011 3179191 Gusti e Piaceri – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 35 GUSTI E PIACERI CA’MIA tradizione e innovazione Lo chef Mario Albano dal 1991 gestisce con la sua famiglia il ristorante Ca’ Mia. Maestro e chef da ben 45 anni, esercita con passione ed entusiasmo prodigandosi sempre nella creatività di piatti nuovi e mantenendo alta l’immagine della cucina tradizionale piemontese. Mario Albano è Presidente da 30 anni per il Piemonte e la Valle d’Aosta di “ Les Disceples d’Auguste Escoffier” e Gran Cordon d’Or di Montecarlo. Che cosa caratterizza sig. Albano la sua cucina? È strettamente piemontese e da noi si trovano i piatti tipici regionali. Ad esempio la Finanziera, ricca di fascino dove cervella, filoni, duroni, fegatini, creste di gallo e cuore vengono saltati in padella, bagnati di marsala e un po’ di sugo di arrosto e acidulati con funghi e porcini. Questo è un piatto straordinario per gli amanti della cucina piemontese e da noi lo trovano realizzato secondo la ricetta originale. Il giovedì sia a pranzo sia a cena c’è il carrello dei Bolliti al Vecchio Piemonte con le sue tipiche salse. Il sabato sera Fritto Misto Piemontese composto da ben 15 pezzi, servito a 3 qualità per portata. Le Lumache in umido di Cherasco sono il nostro cavallo di battaglia: provare per credere! E per l’inverno proponete la Bagna Cauda? Certamente, da novembre c’è ogni sabato e viene preparata anche gli altri giorni su ordinazione. La serviamo nel RISTORANTE CA’ MIA Strada Revigliasco, 138 – Moncalieri (To) Telefono 011 6472808 – Chiuso il mercoledì Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% 36 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Gusti e Piaceri fujot di terracotta per tenere sempre caldo il composto ed invitiamo i lettori di Plus Magazine a gustarne la bontà. Lei è Gran Maestro dell’Accademia dell’Agnolotto, quindi al CA’ MIA si mangiano squisiti agnolotti. I nostri agnolotti, come tutti i tipi di pasta, vengono preparati rigorosamente a mano e per il ripieno solo carni di prima scelta Fassone Piemontese. Anche i dolci sono preparati da noi come lo Zabaione con paste di meliga, il Bunet, le Pesche ripiene all’amaretto, il Semifreddo al torroncino con cioccolato caldo. Il CA’ MIA oltre alla cucina piemontese cosa propone? Nello staff, da me coordinato, abbiamo Domenico, chef napoletano “verace” che prepara piatti di pesce ottimi, caratteristici della cucina mediterranea. Con mio figlio Marco abbiamo deciso di inserire da un anno la pizza tut- te le sere per accontentare le richieste dei nostri clienti con bambini e che apprezzano anche i grandi. La pizza al mattone è preparata in una versione originale, di forma quadrata. Oltre a quelle con i classici ingredienti, proposte pure al tegamino, abbiamo creato le Pizze d’Autore con ingredienti selezionati solo ed esclusivamente di stagione, quindi sempre diverse e squisite. La direzione in sala e la cantina sono affidate a mio nipote Ivo che consiglia ed illustra ai clienti la qualità dei vini selezionati e serviti sempre alla giusta temperatura. Anche quest’anno il Ristorante Cà Mia partecipa alla dodicesima edizione di Arte in Tavola Flambé, all’insegna dell’Ospitalità - Professionalità - Tradizione. I migliori chef del Piemonte presentano serate gastronomiche e il Ristorante Cà Mia è in programma per il 15 ottobre 2009. GUSTI E PIACERI Barovero, il dolce e fragrante panettone In questi particolari momenti torna la voglia di semplicità e tradizione per ricordare a tutti che il Natale è una festa sì, ma anche un raccoglimento nell’intimità delle famiglie e il panettone da sempre è il dolce del Natale per eccellenza. Cosa proponete per Natale, Roberta Barovero? Abbiamo creato dei panettoni con diverse varianti: il Panettone Nocciolato, ricoperto da una squisita glassa alle nocciole e decorato con mandorle fragranti, ricco di canditi e uvetta. Questo panettone lo proponiamo per regali aziendali in diverse confezioni e misure. Ad esempio, abbiamo il Panettone Nocciolato da 1 kg incartato con del raso colorato rosso, bianco, blu oppure verde per un dono dall’immagine veramente elegante. Poi lo presentiamo con la scatola oppure con una carta di grande effetto, di colore blu all’esterno e dorata all’interno, impreziosita da un fiocco che rende tanto il clima festivo del Natale. Di questo panettone ci sono altre due misure: la più piccola da 750 grammi e quella da 1 kg e mezzo, in modo da accontentare tutti i Clienti e le loro famiglie. Questo per favorire la scelta di regali aziendali di diverse dimensioni. E il contenuto varia? Assolutamente no: in qualsiasi versione il contenuto del panettone rispecchia la tradizione e la qualità degli ingredienti genuini di prima scelta, con una lievitazione naturale di 48 ore che rende il prodotto così fragrante! Proponiamo anche il Panettone Alto senza glassa, chiamato “Milano” e per gli amanti di una pasta morbida e soffice senza canditi c’è il Pandoro, che tanto piace ai bambini. Una vera ghiottoneria è il Panettone con Gocce di Cioccolato: viene preparato con un particolare impasto, miscelando tra gli ingredienti anche il cioccolato, poi si aggiungono ancora dei piccoli pezzi di ottimo cioccolato fondente insieme all’uvetta. Ci sono delle proposte vantaggiose per le Aziende? Certo, riserviamo un trattamento di cortesia alle Aziende che vogliano regalare i panettoni Barovero ai propri dipendenti e sarà per noi un vero piacere consigliare il tipo di prodotto che meglio soddisfi le loro esigenze. Seguo personalmente il settore aziendale per la regalistica e sarò ben lieta di presentarmi alle Aziende associate alla FABIPlus come noi. E i lettori di Plus Magazine, dove possono trovare i vostri panettoni? Nelle torrefazioni e nei negozi specializzati, dove troveranno anche l’assortimento dei nostri biscotti. Quali sono, Roberta, le vostre specialità? I Biscotti Savoiardi, che per la loro straordinaria morbidezza sono proposti sempre su un piccolo vassoio e incartati con carta trasparente. Sono la colazione ideale per bimbi e anziani e, naturalmente, piacciono un po’ a tutti: non hanno grassi e sono impastati esclusivamente con uova, farina di grano tenero e zucchero. Poi abbiamo le Paste di Meliga della tradizione piemontese, preparate con del buon burro, farina di mais, uova e miele, senza altri tipi di grassi. E infine i famosi Torcetti, emblema squisito del prodotto dolciario della nostra regione. Da quanti anni opera la vostra azienda? La Barovero è stata fondata nel 1949 e oggi noi figli e nipoti continuiamo con passione, professionalità ed entusiasmo la tradizione dolciaria di famiglia. Gusti e Piaceri – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 37 GUSTI E PIACERI Trattoria Torricelli: la cucina e il buon gusto lezionare per la cantina oltre 500 etichette di qualità, privilegiando le case vitivinicole italiane. Il dehor riscaldato e climatizzato è ben utilizzato tutto l’anno e la sala è invitante per cene romantiche, apprezzando anche le specialità di pesce. Nell’elegante quartiere della Crocetta dal 1993, Paolo e Massimo propongono piacevoli serate per i palati più esigenti. L’ambiente caldo e rilassante e l’ottima cucina rendono la Trattoria Torricelli il luogo ideale per incontri di lavoro e cene tra amici. In cucina Massimo si distingue nella ricerca e creazione di piatti con materie prime del territorio e tradizione piemontese riuscendo a dare la sua impronta con fantasia e professionalità, ben coadiuvato dai due Chef Sergio e Andrea. Il ristorante offre un’accu- rata scelta di piatti: da primi elaborati a ricette tradizionali, tutti all’insegna della genuinità e del gusto. Mani sapienti si destreggiano nel preparare pietanze particolari o tratte dall’arte culinaria che eccelle nel nostro paese. In sala Paolo e i suoi collaboratori, Salvatore, Leonardo e Mariurka, con grande cortesia ed attenzione alle esigenze di ogni persona rendono ogni pranzo alla Trattoria Torricelli un’esperienza assolutamente da ripetere. Il cliente viene accompagnato e consigliato per la scel- TRATTORIA TORRICELLI Via Evangelista Torricelli, 51 – Torino Telefono 011 599814 Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% 38 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Gusti e Piaceri ta dei vini e per le portate, al fine di rendere la visita la più gradevole possibile. Si possono gustare menu leggeri per pranzi di lavoro con delle proposte, valide e convenienti e menu degustazione a tema per grandi serate gastronomiche, sempre all’insegna del giusto rapporto qualità prezzo. Nel corso degli anni la ricerca nell’eccellenza del vino ha permesso a Paolo di se- La Trattoria Torricelli è aperta il lunedì sera e dal martedì al sabato sia a pranzo sia a cena. Per la sera si consiglia di prenotare. Decisamente invitanti le tre proposte di menu: … Per assaggiare… … Per stare in compagnia… … Per soddisfare l’appetito… Se abbiamo suscitato la vostra curiosità, visitate il sito www.trattoriatorricelli.it per conoscere dettagliatamente i menu, oppure andate direttamente a gustarli. GUSTI E PIACERI Castellino, la tradizione dell’alta pasticceria Una famosa pasticceria nel cuore di Torino che da ben tre generazioni allieta i suoi Clienti con dolci e prelibatezze esclusive. Il 9 Marzo 2009 la Pasticceria Castellino ha organizzato un vernissage per la nuova immagine del locale. Cosa è cambiato, Alessandra Castellino? Il locale storico aveva bisogno di una nuova immagine e anche il laboratorio, proprio per questo ci siamo affidati alla mia amica arch. Lucia De Masi. Grazie alla sua esperienza e competenza è riuscita ad ottimizzare gli spazi con un bancone che è stato pensato da un punto di vista operativo, per rendere agevole il lavoro di tutti noi. Inoltre ha ristrutturato il laboratorio, dove abbiamo inserito nuovi macchinari tecnologici. Per l’arredamento ha pensato di valorizzare la storia del nostro locale attraverso i loro veri protagonisti, esponendo nove grandi foto in bianco e nero che ritraggono mia nonna Margherita con i suoi collaboratori, i miei genitori Tino e Tina e io con mio marito Davide, che è l’artista ed il pasticcere di oggi. Tutto questo viene illuminato da un gioco di luci create sapientemente dal nostro amico Roberto Goja. Naturalmente abbiamo mantenuto fedelmente la bontà dei nostri prodotti di alta pasticceria dal 1960. Quali sono le vostre specialità? Quando sono nata, nel 1966, sono stati brevettati dai miei ge- nitori gli Amarevoli al Brandy che sono due cialde mandorlate con il cioccolato al Brandy in un incarto rosso e i Poociunin d’Amour, due cialde mandorlate con il cioccolato Gran Marnier, che tanto amano le signore, con la carta oro. Invece Davide ha creato due torte nuove dedicate proprio ai nostri cari amici Lucia De Masi e Roberto Goja. La Demalù ha due strati di pasta sfoglia, panna chantilly in mezzo e una copertura di cioccolato aromatizzato all’arancio tipicamente estiva, anche se i nostri clienti ce la chiedono tutto l’anno, che è una prelibatezza. La Goja invece ha due strati di sfoglia, panna al centro con una copertura lucida di cioccolato austriaco amarissimo che va a contrastare il dolce della panna ed è una vera squisitezza. Entrambe le torte hanno forma rettangolare di varie dimensioni. Da noi c’è sempre un vasto assortimento di pasticceria fresca, secca e di salatini e siamo disponibili per catering su Torino e provincia. con una miscela Ghigo per mezzo di un manicotto ad uso esclusivo del caffè, senza subire contaminazioni con l’orzo. Ci racconti, Alessandra, della particolare attenzione verso i celiaci. Io stessa ho scoperto recentemente di soffrire di celiachia e proprio per questo abbiamo deciso di porre attenzione a questa situazione, offrendo una serie di prodotti confezionati, e quindi non contaminati, di altissima qualità. Anche le persone che vengono a far colazione da noi trovano un assortimento di biscotti dedicati e per gli amanti del buon caffè, lo prepariamo E per un dolce Natale cosa ci propone? I nostri panettoni di alta pasticceria, veramente buoni e il torrone morbido con un’infinità di gusti, sempre di nostra produzione. Per gli associati FABI Plus c’è la convenzione con il 10% di sconto sulla Pasticceria di nostra produzione. A tutti i Soci che verranno a trovarci offriamo un Amarevole e un Poociunin. PASTICCERIA CASTELLINO Via Principe Tommaso, 14/bis – Torino Telefono 011 6505921 Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 10% Gusti e Piaceri – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 39 IDEE E SERVIZI Compagnia Italiana del Lusso: GIOIELLI e NON SOLO... Una nuova convenzione, per un pensiero prezioso in previsione delle prossime festività natalizie azienda di orologeria svizzera nata nel 1910 e ubicata a Neuchatel Le Chaud de Fond. Gli orologi proposti da questa Azienda sono particolari e appassionano molti collezionisti e amanti dell’alta orologeria. Sig. Rodolfo Galati cosa propone La Compagnia del Lusso? Gioielli ed orologi di altissimo livello ed una collezione di quadri d’autore. Chi desidera acquistare un gioiello particolare con caratteristiche di unicità, ha modo di apprezzare il design e lo splendore di pietre selezionate. Ci avvaliamo di artigiani orafi valenzani e vicentini per creazioni veramente straordinarie che suscitano forti emozioni… Noi siamo riusciti a coniugare perfettamente la classicità con l’innovazione proponendo una collezione che vuole andare oltre le apparenze e le mode. La selezione spasmodica delle pietre più belle e la creazione ricercata di gioielli stimolano la fantasia dei clienti nella scelta più appropriata. 40 Vi rivolgete ad un pubblico prevalentemente femminile per i gioielli? Da sempre l’immagine della donna si completa con l’immagine del gioiello ed è raro trovare una donna che non si emozioni nel riceverlo in regalo e nell’indossarlo. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: anelli, orecchini, collier, bracciali…tutto ciò che può rendere felice ed affascinante una donna! Oggi anche gli uomini amano completare la loro immagine con dei gioielli e La Compagnia del Lusso ha introdotto per primo i diamanti neri su bracciali tennis, poi emulati. Sig. Galati, avete degli articoli in esclusiva? Gli orologi di Aerowatch. La Compagnia del Lusso è distributore ufficiale ed esclusivo per il mercato italiano di questa antica e prestigiosa Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Idee e Servizi Passiamo ai quadri: quali epoche sono presenti nella Vostra collezione? Abbiamo quadri d’epoca che sono dei veri pezzi d’antiquariato del ‘600, ‘700 e ‘800 ed anche ‘900 fino agli anni ‘30. Per ogni dipinto forniamo il certificato di autenticità dell’opera e la provenienza e quest’ultima è decisamente importante, un’ulteriore conferma della professionalità con cui operiamo. Quale è la chiave del vostro successo? Io credo che il fatto di visitare direttamente i clienti, entrando nel loro ambiente, permetta loro di sentirsi maggiormente a proprio agio e di valutare con tutta calma e la massima discrezione, un prestigioso investimento. Ed anche per i nostri consulenti la possibilità di valutare al meglio cosa proporre. Dopo aver concordato un appuntamento si riceve una nostra visita presso la propria abitazione oppure in ufficio e chi preferisce può venire direttamente nel nostro show-room a Torino, in zona Crocetta. I nostri consulenti illustrano i cataloghi e portano sempre alcuni campioni degli articoli che possano interessare l’acquirente. Qualsiasi articolo proposto dai cataloghi può essere visto direttamente qualora si desideri una visione tangibile del prezioso oggetto. La Compagnia del Lusso applica un contratto approvato dalla Camera di Commercio di Torino e dalle più importanti associazioni dei consumatori ed è talmente trasparente da non avere clausole vessatorie e riporta a tergo il modello di lettera di recesso che può essere utilizzata entro 10 giorni, quindi operiamo con la massima serietà, professionalità e trasparenza. COMPAGNIA ITALIANA DEL LUSSO Via Cassini, 39 – Torino Telefono 011 5089996 www.compagniaitalianalusso.it Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 20% sui prezzi di listino si riceve su appuntamento IDEE E SERVIZI BOUTIQUE VITTORIA : eleganza e glamour Dal 1977 Vittoria con la sua boutique è un punto di riferimento per le donne che amano l’eleganza e l’essere chic anche con capi sportivi. La figlia Simona segue l’attività e collabora a scegliere le collezioni. Sempre attente alle tendenze e alle novità, hanno rinnovato più volte negli anni il negozio per presentare gli abiti in un contesto coreografico piacevole e moderno. Quali sono Vittoria le linee per l’inverno 2009-2010? I tessuti di maglia sono presenti in modo prorompente anche nei pantaloni con tagli morbidi e negli spolverini. La collezione Taviani propone completi per la donna classica ed elegante mentre chi ama un genere più giovane, trova nei capi di Lauren Vidal e Fairly la linea più adatta. Continua il successo dei tailleur in lana cotta, ben apprezzati da chi viaggia per la praticità di un tessuto che non si stropiccia e abbiamo scelto quelli di Rosso 35 . Il caldo leggero del cachemere viene proposto nelle maglie di Maria di Ripa Bianca e Della Ciana. E i colori di tendenza? Prugna come nei cappotti con la maestosità di colli avvolgenti di Mouché, viola con abiti affascinanti di Rocco Barocco, blu con i tailleur di Mariella Burani e grigio con camicie e giacche in fantasia di velluto di Roberta Scarpa e ancora velluto liscio per i pantaloni taglio jeans 5 tasche. Che tipo di cliente viene da voi? Le nostre clienti prediligono il rapporto di fiducia che si instaura ed il clima sereno con cui scelgono i capi, avvalendosi anche dei suggerimenti che diamo per rendere la loro immagine sempre fascinosa e di classe. Nella nostra boutique c’è un assortimento di taglie che vanno dalla Small alla XL proponendo capi che esaltino la bellezza femminile e valorizzino le forme. Indossare il capo adatto per ogni occasione e sfruttare a proprio vantaggio le caratteristiche fisiche che ci differenziano è il segreto per rendere ogni donna elegante e glamour. MARIELLA BURANI FAIRLY ROBERTA SCARPA MOUCHE’ TAVIANI d-cln ROCCO BAROCCO EXE BORGONOVO MILANO ROSSO 35 VISCONF TOSCA BLUMARINE BOUTIQUE VITTORIA abbigliamento donna Corso Siccardi, 15 – Torino Telefono 011 5623658 Convenzione Associati Fabi Plus Sconto 10% Idee e Servizi – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 43 HOBBY E PASSIONI di Elisabetta Ercole Kinesiologia e autotrattamento Una quindicina d’anni fa mi capitò di seguire una serie di conferenze sulla medicina naturale e cominciai così a curarmi con metodi “alternativi” come l’omeopatia e a interessarmi in modo più approfondito di altri, fra cui la Kinesiologia. Kinesiologia deriva dal greco e significa movimento; è il test muscolare a darci indicazioni sulla nostra salute mostrandoci un muscolo ipertonico o debole. La Kinesiologia deve la sua nascita ad un chiropratico americano il dott. G. Goodheart, il quale notò che i muscoli dei pazienti da lui trattati si indebolivano quando si avvicinavano al soggetto sostanze poco gradite a quell’organismo, ad esempio un alimento. Queste debolezze muscolari, che con i metodi da lui conosciuti non si risolvevano, vennero studiate dal dottor Goodheart, che riuscì a trovare le tecniche corrette per rafforzare i muscoli e correggere lo squilibrio. Il principio è che il corpo non mente: è in grado di dirci ciò che ci fa bene o ci serve ma siamo noi a non capirlo o non accettarlo ed il corpo reagisce con delle compensazioni che si ripercuotono negativamente sulla salute. In Kinesiologia la salute è rappresentata da un triangolo equilatero i cui tre lati o aspetti sono: psicologico, biochimico, strutturale, e lo squilibrio di uno dei lati produce la malattia. Ad esempio una forte emozione o uno stress, (lato psi- Diagramma dei 5 elementi chico), agirà sul lato biochimico provocando ad esempio problemi digestivi, nonché sul lato strutturale, cioè il fisico, influenzando la postura e provocando tensioni muscolari. Quindi, avere un buon equilibrio significa: buona energia fisica, emotiva, mentale, quindi essere sereni, motivati, riposare bene, avere più coscienza e consapevolezza delle proprie capacità e obbiettivi. Il corpo umano è un tutto, non è scomponibile in pezzi da trattare singolarmente. Nella comprensione di questo principio ci può aiutare la Medicina Cinese, che è diventata parte integrante della moderna Kinesiologia, arricchendola con molti dei suoi millenari principi. La Kinesiologia agisce molto bene in una manifestazione tipica delle patologie moderne: lo stress. Un po’ tutti ci sentiamo sotto stress, cioè in una condizione in cui non sappiamo più che fare, senza risorse: ad es. un nuovo lavoro, una separazione, un cambiamento nella nostra vita. Stress significa anche capacità di adattamento, forze nuove per affrontare i problemi, ma quando i problemi diventano troppi o troppo grandi, allora perdiamo il controllo e non riusciamo più a far fronte alle situazioni e lo stress diventa un nemico. 44 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Rubriche La tecnica usata in Kinesiologia per curare questo stato si chiama proprio A.S.E., alleviamento dello stress emotivo, una tecnica semplice e facile da imparare e da usare come “pronto intervento” anche prima di una situazione che sappiamo ci potrà provocare o per ripensare in positivo ad una azione già compiuta. L‘autotrattamento non esclude l’intervento di un operatore ma ci permette di entrare in contatto con noi stessi e trovare una soluzione a piccoli problemi. Non è necessario conoscere tutte le tecniche (che sono veramente tante) basta trovare un momento di relax nella giornata da dedicare a noi stessi. Con l’autotrattamento possiamo: 1) eliminare tensioni e dolori alle articolazioni (spalle, ginocchia, anche) che possono insorgere dopo un’attività sportiva 2)effettuare un test alimentare per verificare se c’è un cibo che è meglio eliminare o ridurre dalla dieta 3)combattere stati passeggeri di ansia e stress La malattia non è solo un fatto casuale; dipende anche dai nostri errori, quindi anche la guarigione può seguire la medesima strada, anche la guarigione dipende da noi, e l’auto-equilibrio è un mezzo a nostra disposizione. COMUNICAZIONE E IMMAGINE di Emanuela truzzi L’importanza del Curriculum vitae curriculum, senza sconfinare nell’originalità ed eccentricità, premianti solo per ruoli legati al mondo della creatività e della grafica. Nel mondo professionale il modo di presentarci in qualità di candidati ad una selezione del personale avviene attraverso l’invio del curriculum vitae e, purtroppo, molti non tengono in considerazione che questo documento rappresenta la nostra carta d’identità professionale. In primo luogo è opportuno valutare che il rapporto tra domanda e offerta è fortemente a vantaggio della seconda e, proprio per questo, la prima selezione avviene attraverso lo screening dei curricula. Numerosi candidati vengono già esclusi dal colloquio conoscitivo a causa di una presentazione mediocre di se stessi. Si rivela quindi assolutamente strategico dedicare tempo e attenzione per preparare un curriculum che risulti efficace ed efficiente nel suo valore intrinseco: lo spartiacque per essere convocati ad un colloquio di selezione! Oggi si tende ad usare, per la sua semplicità d’impostazione, il curriculum europeo. Questo modulo effettivamente spersonalizza la figura del candidato, rientrando in un prospetto standardizzato e poco invitante alla lettura da parte del selezionatore. Consiglio vivamente di rendere interessante il vostro Quando collaboro con delle Aziende per la selezione del personale, il numero di curricula che si ricevono, magari per un posto da segretaria o da agente-rappresentante oppure per informatore tecnico scientifico del farmaco o per impiegata amministrativa, è quasi inquietante! Inevitabilmente, la prima selezione avviene proprio scegliendo chi ha saputo presentare bene se stesso attraverso il suo curriculum! D’altronde la selezione del personale è un processo decisionale con cui vengono escluse le candidature che non sembrano possedere tutte le caratteristiche critiche indispensabili per svolgere efficacemente un determinato lavoro. Ecco alcuni suggerimenti per rendere il vostro curriculum invitante: allegare una foto che vi rappresenti come immagine professionale e non con lo sfondo del mare oppure a busto intero. Questa foto permette al selezionatore di dare un volto a ciò che viene descritto e lo facilita nel ricordarsi di voi dopo il primo colloquio, quando effettuerà una scrematura dei candidati convocati. Considerato che spesso il curriculum si invia attraverso una e-mail, è importante che la foto sia inserita nel vostro anche da quelli meno esperti con il computer. Sicuramente tra i tanti amici e conoscenti si trova quello che può usarvi la cortesia di inserire la foto nel vostro curriculum, che va posizionata in alto a destra mentre a sinistra sono riportati i vostri dati anagrafici, indirizzo e recapiti. Controllate che non vi siano errori di battitura (imperdonabili!) e rendete le pagine ordinate nelle spaziature e coerenti nella punteggiatura. Se vi state proponendo per una ricollocazione, per voi è importante esporre le esperienze professionali partendo dall’ultima e andando a ritroso nel tempo, in modo che si mettano subito in luce le esperienze maturate con l’eventuale crescita professionale. Se invece siete giovani e alle prime esperienze va bene l’ordine cronologico, partendo dalla prima in avanti. Per quanto concerne la formazione, oltre ai titoli di studio (e anche in questo caso si parte dal più importante, Laurea e dopo il Diploma) è decisamente utile segnare i corsi di formazione ai quali si è partecipato, sia a livello tecnico sia per la comunicazione. Naturalmente, se c’è un’esuberanza numerica si scelgono i titoli dei corsi più significativi per il ruolo a cui aspiriamo, mentre se non abbiamo frequentato corsi di formazione allora… diamoci da fare: oggi le Aziende privilegiano le persone dinamiche sotto ogni punto di vista! È importante segnare le attitudini e gli obiettivi che permettono al selezionatore di avere un’idea del tipo di persona che siete e, per mezzo delle domande che vi verranno poste in sede di colloquio, si renderà tangibile il vostro profilo psicologico. Ricordate che il curriculum deve essere esaustivo e non prolisso! Un ultimo suggerimento: una breve lettera d’accompagnamento personalizzata per quell’annuncio e quella specifica Azienda che sta effettuando la ricerca renderà la vostra immagine altamente professionale ancora prima di conoscervi! MODERNACOMUNICAZIONE Consulenza, formazione, coaching Via Magenta, 49 - Torino [email protected] Convenzione Associati Fabi Plus Sconto 10% Rubriche – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 45 Il 2009 è per Nuovoteatrottanta l’anno del trentennale. L’Associazione nasce infatti nel 1979 a Torino dalla volontà di alcuni giovani attori. Intervista di Mariangela Salvalaggio al direttore artistico Antonio Valleggi TEATROTTANTA verso il trentennale Racconta il direttore artistico Antonio Valleggi: “Nel 1974 firmai la mia prima regia “Messa nera e gran bontà della vita” dello scrittore di colore Le Roy Jones realizzato con il comune di Nichelino”. Debutta in quella occasione l’attore Aldo Stella. Successivamente Valleggi firma “La presa di potere di Ivan lo sciocco” di Antonio Porta, tratto da una fiaba russa. A loro si unisce Raimondo Cesa. I tre collaborano allora con la Quattro cantoni di Roma al teatro Infernotti di Torino diretto da Rino Sudano. Ricorda ancora Valleggi: “Ogni giorno si provava e si rappresentava uno spettacolo diverso e ogni serata era un pezzo del più grande mosaico che Sudano andava lentamente a comporre”. Valleggi, Cesa e Stella si impegnano poi per alcune stagioni con la compa- 46 gnia L’Aspidistra, diretta da Paolo Croce e nella quale debutta anche la sedicenne Alba Parietti. In seguito il collettivo si arricchisce di nuove presenze: Caterina Rochira, Renato Liprandi (oggi Augusto De Marinis in “Camera Cafè”), Stefania Ressico, Roberto Accornero, la pittrice Rosamaria Licata e l’organizzatore della cooperativa Bolens Nando Silvano. “Lavoravamo nella cooperativa musicale Torino Uno presso il Teatro Infernotti”. Nascono due produzioni: “Gli Uccelli” di Aristofane, diretto da Valleggi e “Copione la rivoluzione è finita” di Nello Sàito, diretto da Raimondo Cesa. È in questo momento che il collettivo si stacca da Torino Uno e fonda Teatrottanta, a cui si uniscono Paola Roman, Patrizia Nurzia, Marco Alotto, Raffaella Miniero. Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Recensioni La struttura, giovane e desiderosa di stabilità, non può contenere la presenza di due anime. Così, nel 1982-83, Raimondo Cesa lascia e il Teatrottanta diventa Nuovoteatrottanta, Associazione diretta da Antonio Valleggi. “Dei primi anni ricordo produzioni e sperimentazioni: teatro d’avanguardia con il teatro dell’assurdo di Jonesco, Bechett. E ancora la ricerca nella profondità dell’eros come rinascita nei testi di Georges Bataille, Kafka e l’orrore della natura, Dostoevskij e la follia umana…”. Sono tante le tappe significative di questi trent’anni. “Sicuramente – ricorda ancora Valleggi - “La Pazzia senile del Banchieri”, commedia dell’arte in collaborazione con la Città di Torino; “Pelleas e Melisande”, teatro simbolista francese e musiche TEATRO di Debussy; un omaggio ad Oscar Wilde e il “De Profundis”, al Teatro Nuovo insieme all’Associazione dei Venerdì d’arte del professor Reverdini”. Coordinatore alle scenografie è Ben Lupo, docente in marmo dell’Accademia di Belle Arti di Torino. “Era un grande artista e vero amico, morto troppo presto nel 1986”. Indimenticabile anche “Aspetta che sia buio”, versione di Knott, traduzione di Germana Erba e regia ancora di Valleggi. “Con il successo di questo thriller finì il primo capitolo della nostra storia” continua il direttore. Intanto, in quegli anni Valleggi fa nascere “Posteatro”, una compagnia amatoriale ancora esistente nel Cral delle Poste di Torino. Nel ‘89-90 nasce “Trasmetropolisexpress”, progetto che idealmente inaugura la seconda parte della storia di NT80. Inizia così il girovagare per il Piemonte. Varie località unite in un unico cartellone. Sono i tempi del “Progetto Orfeo”, della direzione del Cinema teatro di Pianezza, oggi Lumière. Ma anche della direzione artistica del Teatro Incontro di Pinerolo per due stagioni, le prime. E sono sempre quelli gli anni di “Sinapsi” al teatro Santa Maria della Stella di Druento e del Teatro della Crocetta di Torino. “In quel periodo non producevamo spettacoli – spiega Valleggi – ma promuovevamo altre compagnie, realizzando sinergie con operatori e amministrazioni pubbliche”. “Una gru al tramonto”, testo tratto da una leggenda giapponese, illustrato da Rosamaria Licata e raccontato dallo stesso Valleggi. Dopo circa nove anni, il ritorno in scena con “Notturno” tratto dall’omonimo racconto di fantascienza di Asimov. Parteciparono tra gli altri Riccardo Pellegrini, Diego Casale (oggi dei Mammuth) e Paola Bardelli. Era il 1999. “Un racconto di fantascienza portato in teatro che ci fece intraprendere nuovi percorsi come laboratori e seminari”. Nascono allora il Centro di formazione e sperimentazione per teatro e cinema. Dal 2006 la casa di NT80 diventa Maglione, splendido borgo dell’eporediese costellato di affreschi e installazioni all’aperto. Qui nasce il progetto “Terra e corpo”, un omaggio alla gestualità della vita contadina simile a quella dell’attore: entrambi scavano, il contadino rivolta la propria terra mentre l’attore scava dentro se stesso per interpretare un ruolo. È a Maglione che si consolida il centro di formazione e nascono allestimenti come “Sogno di una notte di mezza estate” rappresentato sotto le stelle con la sola illuminazione delle fiaccole. “Sono corsi di avvicinamento propedeutico, di vera e propria formazione attoriale e dopo tre anni i giovani attori si mettono alla prova nel Teatro Laboratorio del Fantastico”. Recente l’esperienza di “Territori(s) coperti”, creata con “Art-in-tour”, associazione che propone visite guidate di turismo culturale abbinato a enogastronomia e spettacoli. NT80 fonda anche la Valga editrice e con questa piccola casa pubblica NT80 non si ferma qui: ad ottobre riaprono i corsi di formazione; a novembre ci sarà la pubblicazione di un quaderno di testimonianze su attività e storia del NT80 e il riallestimento di “Aspetta che sia buio”; a dicembre un saggio con stage sulla commedia dell’arte. Da febbraio ad aprile riprenderanno le rassegne itineranti. In estate ancora allestimenti sul lago di Maglione, anche di musica ambient in acustico e racconti di fantascienza. NUOVOTEATROTTANTA Associazione Culturale Antonio Valleggi - cell. 3934674955 Riccardo Pellegrini - cell. 3924460453 Via Cavour, 25 - Maglione (Torino) [email protected] www.nuovoteatrottanta.it Convenzione Associati Fabi Plus Sconto 15% Recensioni – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 47 CINEMA Shutter Island Data di uscita: 9 ottobre 2009 Cast: Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Emily Mortimer, Michelle Williams, Patricia Clarkson. 1954. Teddy Daniels é un agente federale incaricato di ritrovare una detenuta ricoverata in un ospedale psichiatrico, scomparsa in circostanze misteriose. Mentre porta avanti le indagini, avrà modo di notare che i metodi dell’istituto usati per curare i pazienti sono alquanto strani, e, come se non bastasse, un uragano sorprende tutti rendendo ancora più difficili le indagini... Fame Data di uscita: 9 ottobre 2009 Cast: Naturi Naughton, Anna Maria Perez de Tagle, Kelsey Grammer. Remake del celeberrimo film diretto da Alan Parker nel 1980, ambientato a New York, nella vivace atmosfera della prestigiosa School of Perfoming Arts, ballerini, cantanti, attori e artisti di talento hanno l’opportunità di dar vita ai loro sogni e ottenere un successo reale e duraturo… quello che nasce dal talento, dall’impegno e dal duro lavoro. Julie & Julia Data di uscita: 9 ottobre 2009 Cast: Meryl Streep, Amy Adams, Stanley Tucci, Vanessa Ferlito, Chris Messina. Julie Powell vive nel Queens, ha un monotono lavoro come impiegata del governo, é una trentenne sull’orlo di una crisi esistenziale. Decide allora di impegnare il proprio tempo libero nel preparare le ricette del leggendario libro di cucina di Julia Child, “Mastering the Art of French Cooking”: sono 524 e decide che le dovrà preparare tutte nell’arco di un anno utilizzando la sua piccola cucina del Queens. Julie aggiorna il suo blog con le esperienze giornaliere, guadagnando dei sostenitori. 48 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Recensioni autunno Surrogates Data di uscita: 30 ottobre 2009 Cast: Bruce Willis, Radha Mitchell, Rosamund Pike, Ving Rhames, Michael Cudlitz, Jack Noseworthy. Ispirato alla graphic novel “The Surrogates”, il film è ambientato nel futuro, nel 2054, in un mondo in cui gli esseri umani vivono ormai in un totale isolamento digitale e interagiscono col mondo solo tramite androidi personali surrogati, veri e propri alter ego umanoidi. Il film vede come protagonista un agente dell’FBI, che tramite il suo clone robot indaga su un tecno-terrorista il cui obiettivo è riportare la società a uno stadio pre-surrogati, quando le donne e gli uomini vivevano le loro vite direttamente.... Nemico Pubblico Data di uscita: 6 novembre 2009 Cast: Johnny Depp, Christian Bale, Giovanni Ribisi, Marion Cotillard, Leelee Sobieski. L’affascinante storia di uno degli uomini considerati dal Federal Bureau of Investigation, negli anni ‘30, tra i più pericolosi d’America, gangster e rapinatore di banche, John Dillinger. Nessuno poteva fermare Dillinger e la sua banda. Non esisteva prigione dalla quale non riuscisse ad evadere. Il suo carisma e le rocambolesche fughe dalle prigioni lo rendevano interessante agli occhi di tutti - da quelli della sua fidanzata Billie Frechette a quelli del pubblico Americano che non aveva simpatia per le banche responsabili di aver fatto precipitare il paese nella depressione. Fu alla fine catturato grazie ad un enorme sforzo dell’istituto governativo che lo assicurò definitivamente alla giustizia... LETTURE recensioni riata.” Laurence ha un lavoro che le piace, un marito che ama e un vuoto nel cuore. Da sempre ha desiderato un figlio e mai avrebbe pensato di non potere realizzare il suo desiderio. Dopo aver sperimentato ogni tipo di rimedio - dall’approccio scientifico ai metodi più pittoreschi e scaramantici - decide di tentare l’ultima carta, quella dell’inseminazione artificiale. Ma neanche così Laurence riesce a rimanere incinta. Ma le cicogne devono aver smarrito la strada… Paulo Coelho James Levine Il nuovo atteso romanzo di Paulo Coelho ci racconta i sogni di gloria e bellezza di un uomo e l’amore assoluto e senza regole per una donna. Igor Malev ha una sola cosa in mente: la sua ex moglie Ewa. Anche se è un uomo ricco, affascinante e di innato carisma, lei lo ha lasciato per uno stilista di grande successo, una ferita, questa, da cui non è mai riuscito a riprendersi. Così decide di riconquistarla. Igor è un uomo di rara forza e fredda intelligenza, e quella che vuole non sarà una riconciliazione ordinaria, pacifica. Perché ha fatto a se stesso la promessa di distruggere tutto ciò che si interpone tra lui e la sua amata. E lui mantiene sempre la parola. Con “Il vincitore è solo” Paulo Coelho torna ai grandi temi di “Undici minuti” e “Lo Zahir” offrendoci un romanzo avvincente e ricco di tensione, specchio del mondo in cui viviamo, dove la ricerca del lusso e del successo a tutti i costi spesso impedisce di ascoltare quello che ci sussurra il nostro cuore. QUANDO LA FORZA DELLO SPIRITO VINCE ANCHE IL DESTINO PIÙ ATROCE. Un romanzo che va dritto al cuore, nella vena di Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini. Batuk ha quindici anni e due tesori: la sua bellezza e una matita: viveva in campagna prima di essere venduta dalla famiglia, costretta dall’indigenza, alla tenutaria di un bordello. In quella realtà agghiacciante scopre un modo per sfuggire all’orrore quotidiano, dando una voce al suo mondo fantastico. Batuk crede nella forza delle parole, nel loro potere consolatorio. E così, procuratasi in segreto una matita, dopo aver convinto uno dei suoi guardiani a insegnarle a scrivere, comincia a raccontare le sue storie su un taccuino: storie vere e storie di fantasia, che le permettono di spiccare il volo, dando un senso e una speranza alla sua esistenza. E sarà proprio il suo quaderno che le permetterà di salvarsi dall’ultimo terribile abuso, di ribellarsi di fronte all’ennesimo gesto di cinismo e di spietata violenza. Laurence Boccolini Laura Mancinelli “A dieci anni, volevo undici figli. A quindici anni, ho ritoccato tutto al ribasso, e sei bambini mi sembravano la cifra ideale della felicità famigliare. A vent’anni propendevo piuttosto per tre, due maschi e una femmina, secondo un ideale politicamente corretto. Oggi, a quarantaquattro anni, ne basterebbe uno a riempire l’immenso vuoto tra le mie braccia. Ma sarebbe un miracolo... Ho avuto a lungo la pretesa di credere che la vita avrebbe obbedito a ogni mio schioccare di dita e che mi sarebbe bastato decidere qualcosa per farla succedere. E quando la realtà mi ha colpito in pieno viso ne sono rimasta, come dire, un po’ contra- Nessun delitto, nessun assassinio: per il capitano in pensione Florindo Flores, questa volta si tratta solo di aiutare un amico a risolvere un piccolo mistero torinese: la sparizione di uno storico cimelio, un paio di occhiali appartenuti a Camillo Benso, conte di Cavour. Ma la faccenda prende a ingarbugliarsi e ad assumere contorni più inquietanti, quando, sulle sponde del Po, tra gli sterpi, vengono a galla una parrucca bionda e un lungo abito da sera di seta rossa... Un cameriere brasiliano scompare nel nulla. Poi le sparizioni si moltiplicano, e nuovi e vecchi personaggi entrano ed escono di scena come in un vaudeville, in un crescendo di vicende stralunate. Il Vincitore è Solo Le Cicogne Hanno Perso il mio Indirizzo Il Quaderno Azzurro Gli Occhiali di Cavour Recensioni – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 49 FUMETTI E CARTOONS di Salvatore Taormina (il tao) [email protected] Puntata tutta dedicata all’attivissima Associazione culturale Alex Raymond che tagliato il traguardo dei vent’anni di attività editoriale, festeggia con due nuove proposte e con il primo volume cartonato dedicato al vecchio west volto a inaugurare un nuovo ciclo qualitativo non da poco. GLAM Spillato 24 pagine Formato cm 21 x 29,7 6,00 euro In Libreria e Fumetteria THAN DAI (Special n 8) Volume cartonato n. 1 48 pagine a colori 16,90 euro TEMPUS MANET Spillato 16 pagine Formato cm 21 x 29,7 5,00 euro In Libreria e Fumetteria A P P U N TA M E N T I LUCCA COMICS AND GAMES 29 ottobre/1º novembre Piazza Napoleone - Centro di Lucca La principale fiera del fumetto italiana, vi si riuniscono tutti i principali editori nazionali e esteri, punto d’incontro per giovani aspiranti fumettisti che possono far visionare i loro lavori agli “Editor” delle Case editrici e momento di presentazione al pubblico di tutte le principali novità del settore. Ampio spazio dedicato anche ai “Games” che godono di 50 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Recensioni ampi spazi a loro dedicati e di una gara per cospleyer che tinge di “Colore” la città per tutti e 4 i giorni della manifestazione. Presenti anche molti rivenditori di alto antiquariato, per tutta la famiglia, imperdibile. REGGIO EMILIA 5 e 6 dicembre Centro fieristico Mancasale All’interno della manifestazione “Cambi e scambi” dove oltre ai fumetti potrete trovare giocattoli, profumi, libri antichi ecc. La mostra principe per chi del collezionismo di fumetti e figurine d’epoca (e non solo) ne ha fatto una scelta di vita. MOSTRE Collezione FRAC Piemonte Fondo Regionale Arte Contemporanea Sede: Fondazione Pistoletto Via Serralunga, 27 - Biella Date: fino al 7/1/2010 Area tematica: Arte contemporanea Costo: Ingresso libero La mostra, allestita nei nuovi spazi del Museo del Presente presso la Fondazione Pistoletto, presenta le opere di 24 artisti emergenti del panorama internazionale acquisite nel 2007 e 2008. Diademi e gioielli Reali Sede: Reggia di Venaria Reale Piazza della Repubblica, 4 Venaria Reale (To) Date: fino al 10/1/2010 Costo: incluso nell’ingresso al museo La Reggia di Venaria ospita una esposizione dedicata ai gioielli dei Savoia realizzati a partire dal Seicento fino alla metà del Novecento dai migliori orefici piemontesi e italiani. Le sale della Reggia risplendono della luce di diademi, rivière, collane e spille indossate dalle Regine d’Italia nelle manifestazioni ufficiali. Osservar le Stelle Sede: Palazzo Bricherasio Via Lagrange, 20 angolo Via Teofilo Rossi – Torino Area tematica: Scienza Date: 1/10/2009-15/11/2009 Costo: Intero € 5,00 ridotto € 4,00 Il duecentocinquantesimo anniversario della fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Torino viene celebrato con un percorso espositivo a Palazzo Bricherasio e Palazzo Lascaris: in mostra la collezione di strumenti antichi dell’Osservatorio, integrata dalla documentazione sulla storia degli strumenti e degli scienziati che li hanno utilizzati nei loro studi astronomici. Manga Impact Sede: Museo Nazionale del Cinema Via Montebello 22 - Torino Date: fino al 10/1/2010 Area tematica: cinema Costo: incluso nell’ingresso al museo Mostra e retrospettiva dedicate al cinema di animazione giapponese e al suo universo, in particolare ai fumetti Manga. La mostra riunisce tavole disegnate, riviste, pubblicazioni, oggetti, bambole, esempi di giochi di ruolo e videogiochi. La retrospettiva presenta opere derivanti dall’Anime (cortometraggi, serie televisive, etc.), dai primi cortometraggi d’animazione giapponesi alle opere odi. Riflessi veneziani Sede: Museo di Arti Decorative Fondazione Pietro Accorsi Via Po, 55 - Torino Area tematica: Arte moderna Date: 1/10/2009-10/1/2010 Costo: € 4,00 La Fondazione Accorsi ospita, nella sala dei pannelli cinesi, dodici vedute della città di Venezia, ricondotte – nell’inventario e fino al 1936 – a Canaletto, e in seguito attribuite a Michele Marieschi, importante vedutista veneziano del Settecento. Gianni Colombo Sede: Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli Date: fino al 10/1/2010 Area tematica: Arte contemporanea Costo: incluso nell’ingresso al museo Il Castello di Rivoli organizza la più importante mostra retrospettiva dedicata all’opera dell’artista italiano Gianni Colombo protagonista dell’arte cinetica internazionale. La mostra riunisce circa cento opere dell’artista scomparso nel 1993, tra cui una vasta selezione di quadri e sculture mobili, strutture di luce e diversi tra i suoi ambienti più rappresentativi. Recensioni – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 51 ... combattere la disoccupazione sarà l’obiettivo primario dei prossimi anni.... Intervista di Pietro Gentile a George Akerlof Premio Nobel 2001 per l’Economia Internet e nuove tecnologie per superare la crisi Il mondo attuale è caratterizzato dall’avanzare rapidissimo delle nuove tecnologie che hanno creato, in pochi anni grazie ad Internet, una realtà internazionale divenuta un unico “Mercato Globale” altamente interconnesso, dove tutto ciò che è immateriale può essere trasferito con una rapidità impensabile rispetto a solo quindici anni fa. Proprio questa velocità unita ad altri importanti fattori, hanno portato ad un accentuarsi delle fluttuazioni economiche causando una delle più importanti crisi economiche della storia. Abbiamo avuto il grande onore di poter intervistare nel corso della quarta edizione del Festival dell’Economia di Trento, svoltasi dal 29 maggio al primo giugno 2009, George Akerlof, premio Nobel per l’Economia 2001 e tra gli Economisti più consultati ed apprezzati dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il Nobel è recentemente tornato agli onori della cronaca per aver studiato ed intuito in tempi non sospetti i limiti della politica ultraliberista americana degli ultimi anni. Infatti, la recente crisi provocata da un eccesso di fiducia nel Mercato, diventato arbitro di sé stes- 52 so, ha smentito i Guru della Scuola di Chicago che ha visto nel Monetarista Milton Friedman per almeno trent’anni il suo alfiere. George Akerlof ha presentato in Italia il suo recente libro “Animal Spirits” divenuto nelle ultime settimane un punto di riferimento per le decisioni economiche dell’establishment governativo americano. Nel libro si descrive come gli elementi irrazionali e la loro influenza sulle decisioni economiche possano spiegare molti eventi chiave dell’economia. Si capisce così, perché le economie cadono in recessione, perché i banchieri hanno un immenso potere sull’economia, perché negli ultimi anni gli stipendi dei Top Manager sono schizzati alle stelle, perché nel lungo periodo sussiste una relazione inversa tra inflazione e disoccupazione, perché si creano le crisi dei mercati immobiliari e perché nelle minoranze svantaggiate la povertà persiste per più generazioni. Il Nobel Akerlof spiega in modo eccellente in che modo le nuove tecnologie creano “bolle speculative”, come i nuovi strumenti web potranno influenzare la nostra vita e come l’economia basata sul “virtuale” continuerà ad essere alla base della nostra esistenza. Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Recensioni Con la cosiddetta economia del Web 2.0 – la Wikinomics – ci troviamo di fronte all’ipotesi futura in cui migliaia, se non milioni di persone, contribuiscono gratuitamente ad un progetto senza ricevere un immediato compenso: solo la migliore soluzione verrà retribuita. Non crede che ciò potrebbe ulteriormente turbare un mercato del lavoro già in crisi? Penso che ciò che dipenda dal tipo di attività che si svolge. Se si svolge un lavoro facilmente duplicabile e standardizzabile si pone il problema che molti possono TECNOLOGIA E FUTURO fornire una prestazione identica ed il valore di tale prestazione si riduce. Solo chi fornisce una soluzione originale o ha un’idea rivoluzionaria può effettivamente fare la differenza. Questo sta avvenendo in particolare nelle aziende che operano nel campo delle nuove tecnologie e nei settori ad alto tasso di innovazione, dove chi ha un’idea brillante può diventare ricchissimo in pochissimo tempo, creando una disparità immensa tra sé stesso e la massa di consumatori che beneficiano della sua idea. Ma non mi preoccuperei più di tanto di ciò, perché esiste una soluzione economica classica a questo problema: quando la distribuzione della ricchezza diviene troppo diseguale, è la tassazione del singolo che permette un riequilibrio del sistema e sarà il Welfare State che dovrà occuparsi di ridistribuire questa ricchezza che comunque viene generata. Per quanto riguarda invece l’arricchimento delle Corporation la classica soluzione consiste nell’acquisto di azioni della stessa da parte dei potenziali partecipanti al modello della Wikinomics. In questo modo l’eccesso di reddito prodotto dalla Corporation, che si avvale del modello distribuito di creazione di valore, verrebbe ridistribuito a relativi azionisti/contributori. Nel suo libro parla dell’esplosione della Bolla Internet del 2001, oggi abbiamo il fenomeno dei Social Networks. Facebook ad esempio si stima valga più di 16 miliardi di dollari, più di grandi banche internazionali e tutto ciò sarebbe in mano ad un ragazzo di 25 anni che fino al 2004 era un semplice studente borsista di Harward. Crede che siamo di fronte ad una seconda Bolla Internet? No, non credo. Durante la bolla della New Economy, moltissime persone erano convinte che avrebbero fatto un sacco di soldi con il fenomeno Internet ed in quel caso le aspettative complessive avevano chiaramente superato qualsiasi ipotesi razionale di reddito futuro. Gli economisti hanno continuato per anni a chiedersi come il modello Internet avrebbe potuto produrre reddito a lungo termine. In questo caso non ci troviamo di fronte ad una miriade di aziende che promettono di rivoluzionare il mondo, ma ad una singola realtà, sicuramente innovativa ma altrettanto giovane. Se anche per ipotesi il valore di Facebook da lei indicato fosse vicino alla realtà (e “Il capitalismo è come un bambino nel box: fino a quando è dentro si sta tranquilli, ma quando il bambino esce ecco che occorre controllare dove va e cosa fa”. George Akerlof sarebbero comunque tantissimi dollari in mano ad un giovane di 24 anni), saremmo di fronte ad una singola entità che, comparata anche solo all’intera economia statunitense,rappresenterebbe una frazione infinitesimale del sistema economico, tale – in caso di errata valutazione – da non provocare alcuna turbativa anche in considerazione del fatto che l’azienda non è ancora quotata sul mercato. Tornando alla finanza ed alla crisi finanziaria, crede che dopo la crisi si troverà un modello che rivaluti l’economia reale rispetto a quella “virtuale” basata sulla finanza strutturata? Sarà attribuito in futuro più valore al lavoro reale rispetto al lavoro intellettuale? È una delle domande che mi pongo da molto tempo, una delle domande che quasi tutti gli economisti si fanno dai tempi moderni e con cui ancora adesso mi sto confrontando, far capire alle persone comuni il ruolo, il valore ed i meccanismi di un sistema finanziario sempre più complesso. Le spiego meglio: ormai noi capiamo perfettamente quello che succede nell’economia reale. Sappiamo perfettamente come è configurata una catena di montaggio o come funziona e quale ricchezza genera una linea di produzione, sappiamo quali sono i compiti di un Medico o di una Infermiera, ma la maggior parte del valore generato oggi dalla moderna economia capitalista proviene dal lavoro prodotto negli uffici. E la domanda che spesso mi viene posta è “che cosa veramente fanno le persone che lavorano in questi uffici”? Io so che sicuramente la classe dei lavoratori di banca gioca e giocherà un ruolo sempre più importante in futuro nella nostra economia ma la cosa più curiosa è che a differenza dell’economia reale, ancora oggi è difficile da parte dell’uomo della strada comprendere nel modo più profondo che cosa viene effettivamente “prodotto” da questa classe di lavoratori. Superata questa crisi crede che con l’aumento dei ritmi dell’economia globale legata alla rapidità degli scambi e delle informazioni per l’ulteriore sviluppo dei Social Networks, in futuro le prossime crisi economiche saranno più rapide e violente? Le faccio un esempio interessante: la prima vera bolla speculativa di cui la moderna economia fa ampia menzione è stata la crisi dei Tulipani in Olanda nel 1637. Proprio pochi anni prima in Germania ed in Olanda era iniziata la diffusione dei primi giornali. Esiste una relazione diretta tra l’aumento della velocità dell’informazione e l’incremento della volatilità dei mercati. Recensioni – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 53 SOLIDARIETÀ di Mauro Bossola Progetto Solidarietà in LITUANIA cattolica di San Michele Arcangelo. Ricca di bar, ristoranti e hotel tra i più moderni (non manca anche la classica pizzeria italiana!), ricca di gioventù vestita alla moda questa zona della città, oggi come ai tempi di Kaunas capitale, non ha nulla da invidiare ad una qualsiasi città europea di rango. Q uesto può essere considerato il resoconto di un viaggio; in questa nostra rivista abbiamo viaggiato in luoghi esotici ed incantati. Questo è però un viaggio un po’ speciale, iniziato da noi ma con la speranza di portarlo avanti insieme a tutti voi, lettori e lettrici di Plus Magazine: la destinazione, Kaunas in Lituania, è meno nota di tante altre. Eppure Kaunas è stata la prima capitale della Lituania – una delle cosiddette repubbliche baltiche - dal 1920 al 1940, quando Vil- 54 nius, l’attuale e più famosa capitale, venne invasa dalle truppe polacche. In questo periodo, Kaunas si trasformò rapidamente in una tra le città europee più vivaci e brillanti, con nuove costruzioni che rappresentano i più importanti stili architettonici dell’epoca. Tracce di quel periodo resistono ancora oggi e lo spirito di allora si respira ai nostri giorni nella strada principale della città, Via della Libertà, un ampio viale pedonale che porta dalla città vecchia alla chiesa Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Solidarietà Come tante altre città dei paesi più industrializzati però, dietro lo schermo dell’efficienza e della modernità, si celano mille storie, non tutte così luccicanti, in un Paese da poco scampato alla tirannia sovietica e ricongiunto alla famiglia europea. Le cicatrici di quel periodo sono inscritte nella carne della popolazione lituana: 700.000 deportati in Siberia sono una cifra spaventosa per un paese di 3 milioni di abitanti e non c’è famiglia lituana che non sia stata toccata da questa tragedia; una tragedia dimenticata che ha coinvolto quasi 500mila tra donne e bambini. Visitando la “Casa dei Signori”, una modesta ma ben attrezzata struttura per anziani costruita con i contributi della FABI e dalla Croce Rossa Italiana di Brescia, abbiamo incontrato decine di persone che ci hanno raccontato delle sofferenze patite e degli anni perduti in un paese straniero. I rientri in patria sono iniziati solo nel 1956, dopo la morte di Stalin avvenuta due anni prima, ma nel 1951 i deportati sono stati ancora oltre ventunomila! E la lotta degli oltre 200 mila partigiani lituani contro l’occupante straniero – I Fratelli della foresta – è andata avanti fino ad allora … Ma la crisi internazionale scoppiata l’anno scorso ha aggravato le condizioni sociali di molte famiglie e quella che è considerata la moderna piaga di molte società moderne – la dissoluzione delle strutture famigliari e la mancanza di strutture sociali adeguate – è ritornata a livelli gravissimi. SOLIDARIETÀ Dei cinque orfanotrofi pubblici esistenti in Lituania, quello di Kaunas ospita circa 70 bambini tra i 3 e i 7 anni, con un aumento del numero nell’ultimo anno, dovuto appunto all’aggravarsi della crisi economica. Si troveranno fuori dall’istituto che li ha ospitati per tanti anni, senza un lavoro, senza una famiglia, senza una casa; probabilmente saranno preda delle mafie e dei trafficanti di uomini e di donne. La direttrice, in un piccolo ufficio affollato di giochi e vestiti che provengono dalle donazioni principalmente di privati e di istituzioni ecclesiastiche estere, ci spiega la nuova strategia che l’amministrazione pubblica sta mettendo in atto, per convincere i genitori a non abbandonare i bambini anche se non possono mantenerli, sperimentando formule di aiuto e sostegno alle famiglie. Il nostro progetto è semplice, e si basa sull’esperienza fatta con la casa per gli anziani: dare a queste anime il modo di avere un tetto decente e protetto sopra la testa fino a che non saranno Sergio Paterlini La visita all’orfanotrofio prosegue tra i vari padiglioni, che si presentano puliti e in ordine, con molto personale volontario e alcune mamme; i bambini e le bambine ospiti sembrano molto socievoli e vivaci; alcuni hanno handicap anche gravi, ma vengono seguiti personalmente e mantenuti insieme ai loro coetanei. Rimaniamo incantanti e un po’ commossi a vedere l’ora d’aria: una decina di carrozzine dove i più piccoli prendono un po’ di sole all’esterno dell’edificio, assistiti dal personale. Ma è quando questi saranno più grandi che cominceranno i veri guai ed è per questa ragione che come FABI e FABI Plus siamo qui in Lituania. Quando questi bambini saranno grandi, quando compiranno il diciottesimo anno di età, lo Stato non li manterrà più e verranno abbandonati a se stessi. in grado di mantenersi con un impiego regolare. Per fare questo abbiamo già stretto un accordo con le autorità municipali di Kaunas, che si sono rese disponibili a prendere in carico la gestione del progetto ma non sono in grado di realizzare, con i propri mezzi, l’intera struttura. Siamo quindi a chiedere agli amici e alle amiche che ci leggono uno sforzo perché questo sogno si realizzi e si faccia qualcosa di concreto per strappare dei giovani alla strada e ad un destino infame. Intervenire è semplice: raccogliamo fondi per il progetto edile della casa da costruire su un terreno che il comune ci ha già riservato. Questi fondi saranno affidati all’associazione Cuore FABI, il cui responsabile Sergio Paterlini, è in grado di assicurare i necessari rapporti con le autorità lituane e il buon fine del progetto. Coloro che vorranno contribuire all’iniziativa potranno versare una qualsiasi somma sul c/c PLUS SOLIDARIETA’ IBAN IT52Y0335901600100000008330 Tutti i versamenti verranno documentati e i lavori verranno monitorati e pubblicati sul nostro sito; ora la risposta tocca a noi. Solidarietà – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 55 SPORT E TEMPO LIBERO IL GOLF la sfida con se stessi nella natura E manuele Bianco gioca a golf da molti anni e, passata la selezione per accedere alla Scuola Nazionale Professionisti Federazione Italiana Golf, è diventato un professionista con abilitazione all’insegnamento. Esercita al Circolo Golf Grugliasco e segue i suoi allievi anche in altri Circoli per lezioni individuali. Emanuele, cosa ti ha portato a scegliere questo sport? Effettivamente la mia è una storia particolare: da bambino giocavo a calcio e, a causa di un grave infortunio, ho dovuto interrompere di praticare questo sport. Dopo le tante insistenze di un caro amico ho cominciato a giocare a golf in Costa Azzurra, inizialmente con un atteggiamento quasi scettico verso questo sport, che invece con il tempo ha segnato il mio percorso di vita. Ho cominciato ad apprezzare gli ampi spazi verdi, la tranquillità nel praticare un’attività piacevole e rilassante e la capacità di mettersi in gioco con se stessi nel 56 valutare le proprie potenzialità e i possibili progressi. Nata quasi per caso, quindi, questa passione con il tempo si è trasformata in una scelta di vita in ambito professionale e lavorativo. È vero che il golf è uno sport d’elite? Questo è un luogo comune da sfatare, negli ultimi anni c’è stato un forte incremento di praticanti per il golf e, di conseguenza, un ridimensionamento dei costi sia per l’attrezzatura sia per l’abbigliamento. Teniamo anche in considerazione che i costi sono diversi a seconda del circolo che si frequenta, un po’ come per le palestre e i club ginnici. Infatti al Circolo Golf Grugliasco dove insegno si attua una politica democratica per invogliare il maggior numero di sportivi ad apprezzare questa disciplina veramente unica. Che tipo di ambiente c’è al Circolo Golf Grugliasco? L’ambiente è dinamico, fortemente caloroso ed accogliente e ci sono persone eterogenee sotto ogni Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Rubriche SPORT E TEMPO LIBERO prendimento degli allievi. Noi maestri di golf organizziamo, nel periodo invernale, dei weekend in Costa Azzurra o in Sicilia, oppure delle settimane in Marocco o in Egitto, luoghi decisamente suggestivi e affascinanti per unire questo sport ad una piacevole vacanza. Quali sono i benefici nel praticare il golf? Lo stare all’aria aperta e le lunghe camminate sono molto benefiche per tutti, inoltre è uno sport consigliato dai medici anche per lo spettacolare contesto coreografico in cui si svolge, punto di vista, che ben si amalgamano anche nei momenti ricreativi. Il clima amichevole e familiare è ispiratore di piacevoli chiacchierate, di sfide improvvisate o di attività sociali più organizzate. Per quale motivo una persona dovrebbe approcciarsi a questa disciplina sportiva? Il golf è uno sport praticabile a tutte le età, nel senso che si può iniziare da bambini come da adulti; non ha alcun tipo di controindicazioni o limitazioni e spesso diventa una piacevole abitudine per ristorare il corpo e la mente. E’ importante far precedere un breve riscaldamento muscolare prima di iniziare l’attività, mentre durante il gioco la concentrazione e la coordinazione motoria permettono di raggiungere dei risultati soddisfacenti. Naturalmente, essere seguiti fin dall’inizio da un maestro che con pazienza e passione ci insegna e ci sprona a migliorare diventa fondamentale, anche per non acquisire difetti che poi sono difficili da correggere. che aiuta a rilassarsi psicologicamente e riequilibrare la propria mente. Il golf migliora l’autocontrollo e consente di scaricare tensioni e stress accumulati sia a livello muscolare che emotivo: essendo uno sport individuale, la competizione è con se stessi e il tuo unico avversario è il campo, che in realtà viene vissuto più come alleato che come avversario: il contatto con la natura è molto appagante per stare in armonia con se stessi! Le mie lezioni sono suddivise tra una parte teorica, con il supporto di video per agevolare l’allievo ad acquisire le corrette nozioni ed acuire l’attenzione visiva e una parte pratica, direttamente sul campo, con lo studio della corretta impugnatura del bastone e della postura adatta del corpo. Per chi vuole provare con delle lezioni individuali c’è un’ottima promozione del Circolo Golf Grugliasco con 5 lezioni individuali, compreso ingresso al campo, attrezzature e palline al prezzo di soli e 75,00. Successivamente o per chi ha già qualche nozione, le lezioni di 30 minuti costano e 25,00 e per gli associati FABI Plus solo e 20,00 e ancora una favolosa promozione solo ed esclusivamente per voi associati: un pacchetto di 20 lezioni individuali a e 350,00 invece di e 500,00!!! Qual è il periodo migliore per avvicinarsi a questo sport? Assolutamente ottimo è il periodo autunnale, per la temperatura più mite che favorisce la pratica e l’ap- per prenotazioni e informazioni EMANUELE BIANCO professionista di golf Cellulare 392 3087117 [email protected] Convenzione Associati Fabi Plus Orario: dal martedì alla domenica dalle ore 8,30 alle 20,00 orario continuato Rubriche – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 57 SPORT E TEMPO LIBERO di Giovanna Raballo Rowing Regatta Torna la mitica sfida sul Po tra gli equipaggi dell’Università e del Politecnico di Torino Il CUS Torino ha ideato una manifestazione simile alla storica sfida tra Cambridge e Oxford che potesse promuovere il canottaggio e lo sport universitario torinese e che contemporaneamente legasse entrambi alla cultura e alla storia che caratterizzano la città di Torino. La Rowing Regatta è la ormai mitica sfida a remi tra Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino. Nata nel 1997, in collaborazione con ASC Torino e Federazione Italiana Canottaggio per promuovere Tante esibizioni sul fiume Il 3 ottobre la sfida dell’8+ maschile tra Università, Politecnico e Oxford è preceduta, a partire dalle ore 13.30, da diverse gare regionali, esibizioni e gare femminili. Verso le 21.00 poi un coinvolgente spettacolo di fuochi d’artificio che fanno da antipasto alla gara maschile dell’8+. 8+ maschile Il livello tecnico degli atleti italiani che partecipano alla Rowing Regatta è realmente il fiume Po e le tante società remiere del capoluogo sabaudo, è diventata un appuntamento classico dell’autunno torinese e sabato 3 ottobre 2009 festeggia la sua tredicesima edizione. La manifestazione è patrocinata da Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Università di Torino e dal Politecnico di Torino, e da anni gode della collaborazione di Associazione Piazza Vittorio, Associazione Sviluppo Murazzi, Associazione Sport (ovvero i circoli fluviali torinesi riuniti) e degli sponsor, tutte realtà che contribuiscono alla realizzazione di questo evento internazionale. 58 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Rubriche molto alto: in acqua sono infatti molti gli atleti campioni italiani, campioni universitari e addirittura campioni del mondo. Per la sesta volta il terzo contendente nella lotta tra gli Atenei torinesi è l’equipaggio di Oxford, un otto competitivo (più una riserva e il timoniere) con il forte desiderio di vendicare l’ultimo posto ottenuto nelle ultime sfide. Lo spirito sportivo si unisce al divertimento Il CUS Torino promuove questo evento con l’intenzione di valorizzare quegli aspetti della vita cittadina che possono arricchire il patrimonio dei nostri studenti: le ricchezze di Torino e del Piemonte devono essere, insieme all’indiscutibile valore dei nostri Atenei, un motivo di interesse anche e soprattutto per tutti gli studenti stranieri che scelgono la nostra città per svolgere il periodo Erasmus. Oltre alla gara sportiva, an- che quest’anno tantissime le attività offerte al pubblico (in collaborazione con Red Bull e Zip Progetti): intrattenimento – sport - fitness & danza – giochi - degustazione di cibi e bevande - gare ed esibizioni di canottaggio. La sfida ormai storica La Rowing Regatta è una sfida ormai storica. La competizione si svolge su una distanza di 400 metri da ripetersi tre volte tra il Ponte Vittorio Emanuele I (P.zza Vittorio Veneto) e il Ponte Umberto I (C.so Vittorio Emanuele II). Le tre gare sono tutte disputate in controcorrente. La vittoria va a chi ottiene i migliori piazzamenti nelle tre manches. Una manifestazione importante che ogni anno promette spettacolo e agonismo. La Rowing Regatta offre inoltre una cornice unica: monumenti a pochi metri di distanza, la chiesa della Gran Madre di Dio, il Monte dei Cappuccini, il Ponte monumentale Umber- to I; il verde in riva al Po, ed infine la vita notturna davanti ai locali dei Murazzi. Poche altre città si prestano, come Torino, ad essere vedute nel loro insieme grazie alla prossimità della collina, che domina la città, di là del fiume Po, superando anche i 700 metri di quota. Il panorama che si può gustare dal Monte dei Cappuccini, un osservatorio dal quale è possibile ammirare l’ampio semicerchio che racchiude la regione “al pie’ dei monti” dalle Alpi Marittime al Monte Rosa, è realmente qualcosa che può lasciare a bocca aperta. Nelle giornate di vento, a Torino tutt’altro che rare, il piazzale di fronte alla chiesa cappuccina si popola di turisti e residenti i quali, curiosi ed emozionati, si dedicano all’antico gioco di riconoscere le vette e i monumenti. La Mole di Antonelli svetta oltre la catena e sovrasta l’ampia piazza Vittorio Veneto, sorta tra il 1825 e il 1830 su progetto dell’architetto Giuseppe Frezzi: di pianta rettangolare, ornata su tre lati da portici, la piazza collega la via Po al ponte napoleonico in pietra. Un vero spettacolo per chi abbia il tempo di fermarsi un momento ad ammirarlo. Un po’ di storia La Boat Race, ovvero la sfida storica tra gli equipaggi di Oxford e Cambridge, che ha preso il via il 12 marzo 1829, è nata da un’idea di Charles Merivale, studente di Cambridge e del suo caro amico Charles Wordsworth, nipote del poeta William, studente a Oxford. Da questa data il Tamigi ha visto il susseguirsi di vittorie delle due accademie (il primo successo fu di Oxford) e la regata è uno degli eventi sportivi più popolari dell’Inghilterra. Tutto questo ha ispirato la Città di Torino, e in particolar modo il CUS Torino e A.S.C. che hanno sfruttato l’idea ed hanno fatto propria questa tradizione dando la possibilità a studenti universitari sportivi di ottenere soddisfazioni ed emozioni dall’attività di rowing. La manifestazione sta avendo sempre più seguito, grazie anche alla suggestiva collocazione in orario serale; gli scorci panoramici suggestivi in riva al Po e l’atmosfera di festa notturna dei Murazzi rendono ancora più unico l’evento. Edizione 2009… Per conoscere il risultato finale della Rowing Regatta 2009 (che si svolge proprio mentre questo numero di Plus Magazine sta andando in stampa) e tutto ciò che è successo nella giornata della manifestazione tra musica e divertimento, visitate il sito www.custorino.it. L’appuntamento per la prossima edizione della sfida universitaria a remi è fissato per ottobre 2010. Lo staff del CUS Torino vi aspetta come sempre numerosi! Il CUS Torino ringrazia le Società Amici del Fiume, Amici del Remo, Armida, Caprera, Cerea, Esperia e Sisport Fiat, l’Associazione Sport e i Volontari dell’Associazione di Volontariato Sportivo Primo Nebiolo per la collaborazione all’evento. 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Albo d’oro Politecnico Università Politecnico Università Università Università Politecnico Università Università Università Politecnico Politecnico 0 - 1 1 - 1 1 - 2 2 - 2 3 - 2 4 - 2 4 - 3 Ospite Cambridge (terzi classificati) 5 - 3 Ospite Oxford (terzi classificati) 6 - 3 Ospite Oxford (terzi classificati) 7 - 3 Ospite Oxford 7 - 4 Ospite Oxford (terzi classificati) 7 - 5 Ospite Oxford (terzi classificati) (nota importante: nel 2006 la gara è stata rimandata per colpa di un fortissimo temporale che si è abbattuto su Torino proprio il giorno della regata. È stata poi recuperata in seguito, ma senza l’equipaggio di Oxford che era presente il giorno in cui si sarebbe dovuto regatare, ma poi a causa di impegni inderogabili non è potuto tornare in Italia). CUS TORINO Via Braccini, 1 – Torino Telefono 011 388307 – Fax 011 3827394 www.custorino.it - [email protected] Convenzione Associati Fabi Plus Sconto del 30% sul costo della Cus Card Rubriche – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 59 MAPPAMONDO ALEPPO ﺤﻠﺐ in arabo: Halab, detta anche la grigia (al-Shahaba), è una città della Siria settentrionale. Secondo il censimento ufficiale della popolazione del 1994, Aleppo è la città più popolosa della Siria, con oltre un milione e mezzo di abitanti, e supera di poco la capitale del paese, Damasco, abitata da 1.394.322 persone. MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI ABITATA ININTERROTTAMENTE DALL’ANTICHITÀ, OCCUPA UNA POSIZIONE STRATEGICA A METÀ STRADA TRA IL MARE E L’EUFRATE; INIZIALMENTE ERA COSTRUITA SU UN PICCOLO GRUPPO DI COLLINE, IN UNA VALLATA AMPIA E FERTILE, SU ENTRAMBE LE RIVE DEL FIUME QUWEYQ. È PATRIMONIO DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO DAL 1986. NELL’ANNO 2006 ALEPPO È STATA LA PRIMA CITTÀ A FREGIARSI DEL TITOLO DI CAPITALE CULTURALE DEL MONDO ISLAMICO. Aleppo: una delle più antiche città del mondo > di Alessandro Barbero Mappamondo – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 61 MAPPAMONDO P ercorrendo verso la Turchia la comoda strada a due corsie che attraversa da nord a sud tutta la Siria, a 350 km dalla capitale Damasco, si trova la città di Aleppo. La zona circostante si presenta collinosa e piuttosto arida, tuttavia nonostante quest’aspetto brullo, si possono notare estese coltivazioni di vigneti e ulivi, insieme agli immancabili pistacchi, che sono una costante mediorientale. Entrando nell’abitato osserviamo subito un’intensa attività, segnale del vivace e intraprendente temperamento dei cittadini. Aleppo infatti, vanta una secolare tradizione commerciale. Grazie alla sua strategica posizione sulla via dei commerci tra Asia e Mediterraneo, fu un centro carovaniero di primaria importanza, testimoniato dai numerosi caravanserragli ancor oggi visibili e dal suo estesissimo souk, il più vasto mercato coperto di tutto il medio oriente. Dopo esserci sistemati in albergo, il tempo a disposizione per questa giornata è ormai quasi terminato. Il percorso che ci ha condotto sin qui, pur essendo agevole, non è certo paragonabile ad un trasferimento su un’autostrada europea. Non rimane che prendere un taxi e spostarsi verso la parte vecchia della città, così da poter iniziare ad orientarsi per i giorni successivi. La passeggiata risulta, oltre che distensiva, estremamente interessante. Infatti aleggia un’insolita aria particolarmente cosmopolita in queste strade piene di negozi e botteghe, un’atmosfera decisamente inusuale rispetto al resto della Siria. Il primo elemento che balza agli occhi è il gran numero di donne vestite all’occidentale che circolano sole o in gruppo, alcune delle quali anche molto eleganti ed estremamente curate nell’aspetto. Inoltre un notevole flusso di persone si sta riversando nelle strade e il traffico aumenta sensibilmente; come in tutto il mondo gli uffici stanno chiudendo, e questa è un’ulteriore testimonianza della grande importanza commerciale di Aleppo. A questo punto ci accomodiamo in un locale con tavolini all’aperto, e sorseggiando un the, servito nel tipico bicchiere di vetro, ammiriamo lo spettacolo della mescolanza tra uomini d’affari in giacca e cravatta, donne in tailleur insieme ad altre coperte dal tipico chador, il traffico caotico e anziani con la kefiah che fumano il narghilè, il tutto sovrastato dalle litanie del muezin provenienti dai minareti della Grande Moschea. Per la cena seguiamo il consiglio datoci dal vecchio proprietario del bar, un armeno la cui famiglia risiede da cinque generazioni ad Aleppo. Ci stipiamo ancora a bordo di un vetusto taxi e in quindici minuti raggiungiamo un edificio molto ben tenuto in un quartiere cristiano, qui al primo piano si trova un vero e proprio tempio della cucina, dove si possono gustare specialità arabe, ebree, nonché antiche ricette risalenti alla dominazione crociata. Il pasto risulta decisamente appagante, anzi ho l’impressione che qualcuno di noi abbia anche esagerato nel fare onore al cuoco. Non ci resta che tornare nella città vecchia per una rilassante passeggiata digestiva. 62 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Mappamondo MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI porte su una fetta di mondo, di religione mussulmana, emancipata, come testimoniano le molte famiglie e giovani coppie in vacanza. A questo punto è d’obbligo una tappa all’Hotel Baron, in Baron Street, dove si può vivere l’emozione di visitare l’albergo che ospitò Lawrence d’Arabia; qui tutto è rimasto come ad allora, compresi i bagni. Di ritorno in albergo ci soffermiamo a considerare il fatto che durante le poche ore trascorse tra la gente, siamo rimasti mescolati a ebrei, armeni, cristiani, mussulmani, senza mai percepire alcuna tensione, anzi rimanendo piacevolmente sorpresi di come i rapporti sociali vengano intrattenuti senza badare minimamente alle differenze etniche o religiose. Inoltre il rinomato clima mite della città e le sue ottime strutture alberghiere, richiamano molti arabi, anche dai paesi confinanti, il che ci apre le Conoscere Aleppo è un’esperienza di grande respiro culturale, che mette in luce il valore della vera cultura mediorientale, fatta di tradizioni tolleranti maturate sul naturale ruolo di crocevia dei traffici, dove la diversità, in ogni sua espressione, era semplicemente quotidianità. Attraverso i secoli questo importante bagaglio di saggezza è ancora vivo in questa straordinaria città, vitale e vivace; qui il miracolo della convivenza tollerante si rinnova ogni giorno ed il valore delle persone si misura in termini più umani. Ancora una volta nei luoghi più inaspettati, si conoscono realtà piacevolmente sorprendenti, dominate da idee ed ideali ormai perduti o volutamente dimenticati nel nostro progredito, moderno e solo apparentemente civile mondo occidentale. per informazioni: LA COMPAGNIA DELL’OVEST Via Andrea Costa, 10 – Novara Telefono 0321 030228 – 0321 030229 Fax 0321 204529 [email protected] – www.compovest.com Mappamondo – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 63 VISITE GUIDATE Scoprire g di Giuliana Rebaudo L’iniziativa culturale Scoprire Torino e non solo, promossa dall’Associazione FABI Plus, è giunta alla sua quinta edizione e, incoraggiati dalla vostra gradita partecipazione, ci accingiamo con entusiasmo a progettare una nuova serie di incontri e visite per la prossima stagione 2009-2010, come sempre dedicati alla storia, alla cultura e all’arte del territorio torinese. Come è naturale, il momento dedicato alla programmazione è anche occasione di un breve bilancio di quanto svolto finora, che ci pare positivo e particolarmente gratificante per chi scrive. Le visite organizzate nell’ambito del nostro progetto, infatti, hanno registrato un numero di partecipanti in costante aumento, tanto da aver duplicato gli incontri in più occasioni, senza riuscire qualche volta ad accontentare tutti. Qualcuno di voi ci ha accompagnato in modo costante in tutti questi anni, a loro va la nostra gratitudine, perché non solo hanno attestato il loro gradimento nei confronti delle nostre iniziative, ma hanno anche trasformato gli incontri in occasioni piacevoli di ritrovarsi insieme. Un pensiero speciale poi va ai bambini e ragazzi che spesso hanno seguito le nostre visite, e che si sono distinti non solo per la disponibilità 64 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Proposte Fabi Plus all’ascolto, ma anche per la partecipazione attiva: qualcuno di voi ricorderà la sorpresa dell’ispettrice dell’Archivio di Stato davanti alle loro pronte risposte. Torino, inoltre, nonostante la difficile congiuntura del momento, continua a proporsi come straordinario palcoscenico dell’arte e della cultura, proseguendo l’opera di recupero dei luoghi storici e di allestimento di spazi espositivi d’eccellenza. Quest’anno sono stati inaugurati i monumentali ambienti juvarriani della citroniera e delle scuderie alla Venaria Reale e la nuova sede del Museo di Arte Orientale, che include, nel ricco panorama museale della città, culture di grande fascino, le cui tradizioni sono sempre più parte integrante della nostra multietnica società. Con le iniziative di Scoprire Torino e non solo, anche FABI Plus intende continuare a essere partecipe del processo di trasformazione di Torino, da sede monoindustriale a moderna città dei servizi e della cultura, promuovendo la conoscenza delle testimonianze storiche del territorio, delle problematiche del restauro ad esso collegate, dei luoghi della conservazione e della tutela del nostro patrimonio storico artistico, e favorendo la partecipazione ai più qualificati eventi espositivi temporanei. Continuano anche per la stagione 2009-2010 i percorsi nel territorio, il cui calendario è stato per ora fissato fino a gennaio e di cui vi anticipiamo alcuni itinerari. VISITE GUIDATE e non solo... Comprendono: le visite ai Musei – il Museo d’Arte Orientale, il cui ricchissimo percorso espositivo sarà diviso in due itinerari separati, il nuovo Museo Diocesiano, il Museo del Cinema; i luoghi religiosi con i loro tesori d’arte – il Duomo, la chiesa della Santissima Annunziata con il suo storico presepe, la chiesa di Santa Maria di Piazza, la chiesa dei Santi Maurizio e Lazzaro; i quartieri e i luoghi storici della città - l’area del terzo ingrandimento barocco, intorno all’attuale piazza Savoia, fino agli edifici juvarriani che ne segnano l’ingresso monumentale. Gli itinerari “fuori porta”: la Certosa Regia di Collegno, di cui si celebra quest’anno il 360° anniversario della fondazione, e il centro storico di Rivoli, che conserva interessanti tracce della sua ricca storia. Oltre ai tradizionali itinerari domenicali, inoltre, è previsto qualche percorso al sabato mattina, per visitare luoghi altrimenti inaccessibili: la preziosa cappella barocca del Seminario Vescovile, la sede alfieriana della Prefettura di Torino, in origine destinata alle antiche Segreterie di Stato, il Teatro Regio, nei cui spazi ci spingeremo oltre le quinte, e infine, se i lavori di restauro lo consentiranno, la prestigiosa sede dell’Accademia delle Scienze, all’interno dell’ex Collegio dei Nobili. Per quanto riguarda le mostre temporanee, invece, non è possibile fornire al momento un programma preciso, poiché gli stessi enti cittadini non hanno ancora predisposto un piano definitivo degli eventi espositivi, per cui ci riserviamo, come sempre, di darvene indicazione dettagliata, appena possibile. n CERTOSA DI COLLEGNO Visita guidata all'antica Certosa di Collegno, fondata nel 1641 per iniziativa della reggente Maria Cristina di Savoia sul modello della grande Chartreuse di Grenoble, fondata da San Brunone, nel 1084. Per oltre 200 anni, il monumentale complesso monastico è stato arricchito di opere architettoniche ed artistiche. L'impianto originario del complesso è opera di Maurizio Valperga, mentre l’architetto regio Filippo Juvarra è stato il progettista dell'ampliamento settecentesco e del portale di ingresso, edificato nel 1737, per volere di re Carlo Vittorio Emanuele II. n CENTRO STORICO DI RIVOLI Passeggiata nel centro storico di Rivoli per cogliere le tracce delle stratificazioni storiche della città attraverso le testimonianze del patrimonio artistico. Dal castello sabaudo, seguendo il tracciato dell’urbanistica medioevale, si potranno osservare importanti testimonianze dell’architettura privata e pubblica di varie epoche e, in particolare, visitare l’antico campanile di Santa Maria della Stella, che si erge in uno dei luoghi più suggestivi e più ricchi di storia dell’intera città. Fanno parte di questo primo complesso storico la Chiesa della SS. Annunziata, le tombe dei Cavalieri della SS. Annunziata e l'Aula Hospitalis. Nell’Ottocento la costruzione di vasti "padiglioni" disposti a pettine ha progressivamente trasformato la Certosa in una delle più grandi strutture psichiatriche d’Italia, chiusa negli anni Ottanta e ora in parte destinata a uffici pubblici. Il 12 settembre di quest’anno è stato celebrato il 360° anniversario della posa della prima pietra. Proseguendo il percorso, sarà inoltre possibile visitare la casa del Conte Verde, tra i più importanti esempi di edilizia residenziale medioevale del territorio torinese, oggi sede di uffici comunali e, compatibilmente agli imminenti interventi di restauro, la sede barocca della Collegiata di Santa Maria della Stella. Data:domenica 11 ottobre 2009 Orario: dalle ore 10,00 alle 12,00 ca. – Ritrovo all’ingresso della Certosa Reale, Via Torino angolo Corso Pastrengo, Collegno. Costo: offerta libera per l’Associazione San Lorenzo, “amici della Certosa”. Data:domenica 25 ottobre 2009 Orario: dalle ore 10,00 alle 12,00 ca. – Ritrovo davanti al castello a Rivoli. Costo: offerta libera alla parrocchia se sarà possibile visitare la Collegiata. Proposte Fabi Plus – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 65 VISITE GUIDATE n MAO: prima parte Visita guidata alla prima parte delle collezioni del nuovo Museo di Arte Orientale: le sezioni di arte del Gandhara, dell’India, del sud est asiatico e della Cina. Il museo, inaugurato a dicembre del 2008, è nato dalla ridefinizione, rinnovamento e ampliamento della Sezione Orientale del Museo Civico d’Arte Antica di Torino. Si propone non solo di adempiere alla propria naturale vocazione di luogo di conservazione ed esposizione, ma anche di offrire, agli studiosi della cultura e dell’arte di quei paesi, un più approfondito studio delle opere medesime, e, a tutti i visitatori, uno strumento adeguato di mediazione per la conoscenza e la comprensione di mondi lontani. Il museo è stato allestito a cura dell’architetto Bruno negli spazi di uno dei più importanti edifici residenziali barocchi del quadrilatero antico, Palazzo Mazzonis. Data:domenica 8 novembre 2009 Orario: dalle ore 10,00 alle 12,00 ca. – Ritrovo alle 9,50 davanti all’ingresso del Museo in via San Domenico 9-11 Torino Costo: e 7,50 a persona, ridotto e 6,00 per i visitatori di età superiore ai 65 anni e in età compresa fra 10 e i 25 anni; gratuito per i bambini fino a 10 anni e per i possessori della Tessera Musei. n MUSEO DIOCESANO E DUOMO DI TORINO Visita guidata al nuovo Museo Diocesano, realizzato nella Chiesa Inferiore della Cattedrale di San Giovanni Battista, ricca di testimonianze storiche e artistiche: dai reperti delle tre chiese paleocristiane preesistenti, alla presenza – sino a pochi anni fa e in attesa del ritorno – della Sindone, di cui è prevista l’ostensione in Duomo nel 2010. Nei locali del museo sono esposti numerose opere e oggetti, provenienti dalla Cattedrale Metropolitana di Torino, da chiese non custodite o dismesse ad uso profano, compreso quanto è caduto in disuso a causa delle varie riforme liturgiche o non più utilizzabile a causa della sua antichità. Realizzati con vari materiali e tecniche (affresco, dipinto, scultura lignea o marmorea, tessuto, orificeria, ecc.) e databili a diverse epoche, sono caratterizzati da importanti valori simbolici e culturali, espressione della fede, delle aspirazioni di rappresentatività sociale e del gusto e del periodo artistico e storico che li ha prodotti. L’allestimento è stato progettato e diretto dagli architetti Maurizio e Chiara Momo. Data:domenica 29 novembre 2009 Orario: dalle ore 10,00 alle 11,40 ca. – Ritrovo alle 10,00 davanti al Duomo in piazza San Giovanni Costo: e 3,00 a persona, gratuito per i bambini di età inferiore ai 6 anni. 66 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Proposte Fabi Plus VISITE GUIDATE n CHIESA DELL’ANNUNZIATA E PRESEPE Visita guidata alla chiesa della SS. Annunziata, sita nell'isolato di S. Antonio nel borgo di Po, edificata nel ventennio 1915-1935 su progetto dell'ing. Giuseppe Gallo, in sostituzione di quella più antica, progettata dall'ing. Carlo Morello, nella metà del 1600 e distrutta nel 1926 per permettere l'apertura della nuova via S. Ottavio. Con la demolizione della chiesa antica è andata persa una testimonianza importante della storia della città, tuttavia sono numerose le opere di arredo che sono state trasferite nella nuova chiesa e che costituiscono, ancora oggi, testimonianza della centralità della SS. Annunziata nell’ambito della devozione torinese e della corte sabauda in particolare. Prossimi al Natale, sarà anche possibile visitare l’ormai tradizionale presepe meccanico, realizzato all’inizio del ‘900 e composto da oltre duecento personaggi intagliati nel legno, metà dei quali animati dal motore di una nave ottocentesca, ospitato dal 1927 nell’ampio locale del sottochiesa, dal 1986 sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici. Data:domenica 13 dicembre 2009 Orario: dalle ore 15,10 alle 17,30 ca. – Ritrovo alle 15,00 in via Po 45. Costo: Presepe e 1,50 a persona, compresi i bambini. Offerta libera alla chiesa n TEATRO REGIO Visita guidata alla scoperta del Teatro Regio, edificio complesso e storicamente stratificato, dove si incontrano le radici barocche dell’antico Teatro, le audaci architetture moderne di Carlo Mollino, e le più avanzate tecnologie. L’edificio originario, infatti, progettato all’inizio del Settecento da Filippo Juvarra e realizzato da Benedetto Alfieri, in collegamento diretto con Palazzo Reale, è stato distrutto da un rovinoso incendio nel 1936, e quindi ricostruito dall’architetto Carlo Mollino nel 1973, in una forma moderna e più vasta, occupando anche gli spazi della settecentesca Accademia Militare distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il percorso di visita offre la possibilità di scoprire tutti i luoghi dell’edificio, anche quelli più reconditi, comprendendo gli spazi del palcoscenico, del Foyer del Toro e della Galleria Tamagno, della sala, delle strutture tecniche. È possibile che siano in corso le prove dello spettacolo “Idomeneo” di Mozart. Data:sabato 16 gennaio 2010 Orario: dalle ore 9,30 alle 11,30 ca. – Ritrovo alle 9,20 in piazza Castello 215, Torino. Costo: e 6,00 a persona, gratuito per ogni bambino accompagnato da un adulto pagante e per i possessori della Tessera Musei. Le visite guidate promosse dalla nostra associazione e curate dalla prof.ssa Giuliana Rebaudo, sono composte da gruppi al massimo di 25 persone. Tutte le date e gli orari indicati nel calendario saranno confermati nel momento in cui saranno costituiti i gruppi. g Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] Proposte Fabi Plus – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 67 APPUNTAMENTI Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino. CORSI Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus Tel. 0115611153 [email protected] AVVICINAMENTO ALL’ARTE DEL DISEGNO DI MARINA Tre serate per incontrare il mare attraverso il disegno con le matite. Aperto a principianti e appassionati di mare e di pittura Relatore: Massimo Alfano – pittore navale Date: martedì 6, 13 e 20 ottobre Orario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00 Costo: € 60,00 a partecipante Numero minimo partecipanti: 10 CHINESIOLOGIA: IL BENESSERE FATTO SU MISURA PER TE Relatore: Giorgio Giovine Consulente Kinesiologico per lo Sviluppo Personale Calendario e programma 5 Novembre - Introduzione alla Kinesiologia e apprendimento del test kinesiologico 12 Novembre - Come testare gli alimenti 19 Novembre - Come ridurre lo stress Orario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00 Costo: € 60,00 a partecipante Numero minimo partecipanti: 10 L’ARTE DELLA SEDUZIONE Due serate scoprendo le tecniche del ricalco, il significato dei gesti e la capacità persuasiva Relatore: Dott.ssa Emanuela Truzzi di Modernacomunicazione Date: giovedì 26 novembre e giovedì 3 dicembre Orario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00 Costo: € 40,00 a partecipante Numero minimo partecipanti: 10 CONFERENZE APPROCCIO TRAGER E GALLEGGIAMENTO: DUE “STRUMENTI” PER IMPARARE A STARE MEGLIO Relatori: Davide Carbotti e Piermario Clara Data: martedì 27 ottobre Orario: dalle 18,00 alle 19,30 Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari ANSIA E STRESS: COSA SONO E COME GESTIRLI Relatore: Dott.ssa Katia Vastola psicologa alcologa consulente in problemi della coppia Data: martedì 10 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30 Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari “MENO MALE” PANORAMICA INTORNO AI DOLORI OSTEARTICOLARI Relatore: Dr. Leonardo Bacchio - Fisiatra Data: martedì 3 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30 Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari 68 Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Proposte Fabi Plus TECNICHE E STRATEGIE MEDICO-ESTETICHE DI RINGIOVANIMENTO DEL VISO: BIOSTIMOLAZIONE, FILLER, PEELING E LASERTERAPIA Relatore: Dr.ssa Antonella Sciarretta – Medico Chirurgo Data: martedì 24 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30 Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari CONVENZIONI a BOUTIQUE VITTORIA Abbigliamento donna Tra i marchi trattati: Mariella Burani, Fairly, Roberta Scarpa, Mouché, Taviani, Rocco Barocco, Exe, Borgonuovo Milano, Rosso 35, Tosca, Blumarine. 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La direzione artistica è del Sig. Antonio Valleggi. Nel 2009 festeggia 30 anni di attività. Convenzione associati FABI Plus Sconto del 15% Info cartellone e prenotazioni: Nuovoteatrottanta Associazione Culturale Via Cavour 25 - Maglione (To) Antonio Valleggi cell. 393 4674955 Riccardo Pellegrini cell. 392 4460453 www.nuovoteatrottanta.it [email protected] Convenzioni – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 71 CONVENZIONI a STUDIO Dr. RICCARDO BACCO Medico Chirurgo – Specialista in agopuntura Convenzione Associati FABI Plus Sconto del 10% Studio Medico Agopuntura – Omeopatia Corso Unione Sovietica 115 – Torino tel. 011 3198796 Studi Dentistici Corso De Gasperi 8 – Torino tel. 011 5683204 Corso Giulio Cesare – Torino tel. 011 235764 a STUDIO DENTISTICO a MOBILIFICIO IOFRIDA Collabora con aziende leader nel settore mobiliare; tra i partners ricordiamo: Scavolini, Gatto Cucine, Zappalorto, Arredo3, Jesse, Pianca, Rossetto, Armobil. Convenzione associati FABI Plus sconti dal 10 al 25% ed inoltre a Rilevazione misure gratuita a Progettazione e studio degli ambienti gratuito a Montaggio e trasporto compreso (personale interno qualificato) Via Martiri 5 - Nichelino (To) tel. 011 6055296 www.mobili-iofrida.it [email protected] a PASTICCERIA CASTELLINO La tradizione dell’alta pasticceria nel cuore di Torino, da ben tre generazioni la pasticceria Castellino allieta i suoi Clienti con dolci e prelibatezze esclusive. Convenzione associati FABI Plus Sconto 10% Via Principe Tommaso 14/bis – Torino tel. 011 6505921 Un ristorante raffinato immerso nel verde delle colline di Moncalieri con una cucina ricercata con profumi delicati e sapori inconfondibili. Convenzione associati FABI PLUS Sconto del 10% Strada Revigliasco 138 - Moncalieri (To) tel. 011 6472808 www.camia.it - [email protected] Convenzione associati FABI Plus Sconto del 10%, panoramica e prima visita gratuita Via dei Mille 25 – Torino tel. 011 835349 Via Portofino 2 – La Loggia (To) tel. 011 9628417 a STUDIO DI MEDICINA a SIRT Un bagno di benessere Servizio professionale e consulenza esperta per la realizzazione di un bagno. Convenzione associati FABI Plus Sconto 10% Corso Verona 5-10 – Torino Via Perugia 28 – Torino tel. 011 2489914 www.sirtsas.it - [email protected] a SISTEMI HS progetto ANTARES Prodotti informatici a RESIDENZA VILLA SERENA Convenzione associati FABI Plus Vendita on-line di prodotti informatici e di telecomunicazione tramite l’apposito link ospitato nel sito www.nani.it/fabiplus Convenzione associati FABI Plus Sconto 10% sul primo mese di degenza Via Valobra 197 – Carmagnola (To) tel. 011 9723162 – cell. 335 6800894 www.villaserena.it - [email protected] Via P. Losa – Collegno (To) tel. 0114049405 – cell. 335 8063960 Si precisa che il rapporto è da intendersi tra il socio FABI Plus e SISTEMI HS pertanto è escluso ogni coinvolgimento di FABI Plus. Casa di riposo, struttura accogliente riservata a persone anziane autosufficienti e specializzata in pazienti non autosufficienti. 72 a RISTORANTE CAMIA Dr. DOMENICO DE MAIO Medico Odontoiatra Specialista in chirurgia orale Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Convenzioni ESTETICA Dr.ssa ANTONELLA SCIARRETTA Esperta e consulente in medicina ad indirizzo estetico. Convenzione associati FABI Plus Sconto 10% sui singoli trattamenti Piazza Solferino 20 – Torino tel. 011 5171689 www.mediciestetici.com www.laser-terapia.net a TRATTORIA TORRICELLI Cucina particolarmente curata che affonda le sue radici nel territorio piemontese e valorizza gli ingredienti tipici della provincia torinese accostandoli tra loro con creatività e tradizione. Convenzione associati FABI Plus Sconto del 10% Via Torricelli 51 – Torino tel. 011 5819508 www.trattoriatorricelli.it [email protected] CONVENZIONI CONVENZIONE AUTO Sconti per gli associati dietro presentazione della card FABI Plus sull’acquisto di vetture nuove e agevolazioni sull’acquisto di vetture usate. Mirafiori Motor Village si impegna anche a ritirare la vettura usata di qualsiasi marca e modello: la valutazione verrà effettuata previa visione e verifica tecnica della stessa e sulla base del valore di mercato del momento. La tipologia di sconto varia a seconda della scelta. Gli sconti evidenziati non sono cumulabili con altre promozioni in corso dei brand Fiat, Lancia, Alfa Romeo, e Fiat Professional. È possibile registrare il proprio nominativo sul sito www.mirafiorimotorvillage.it attivando la MMV Special Card per scoprire i numerosi vantaggi offerti. Ad esempio le promozioni del Mirafiori Store, i corsi di guida sicura, gli eventi Mirafiori Motor Village. Attivare la MMV Special Card è molto semplice: 2 collegarsi al sito www.mirafiorimotorvillage.it 2 compilare il profilo con i propri dati 2 presentarsi al Mirafiori Store con il numero di registrazione fornito via mail 2 ritirare la card e il gadget riservato FINANZIAMENTI Sull’acquisto di autovetture nuove è possibile effettuare il pagamento dilazionato con finanziamento Sava. In caso di acquisto con finanziamento TAN 7,45% con prestito protetto comprensivo di assicurazione furto, incendio, kasko, vi sarà omaggiato un navigatore satellitare portatile fra quelli disponibili al momento dell’acquisto nei magazzini. ASSISTENZA E POST VENDITA L’officina è fornita di tutte le più moderne attrezzature per velocizzare gli interventi di assistenza. É possibile prenotare i tagliandi e la manutenzione programmata telefonando al n. 011 0042254 oppure scrivendo a: mirafiori_ [email protected] PROVA SU STRADA Possibilità di provare la vettura desiderata per alcune ore, prima dell’acquisto e senza alcun impegno, ritirandola gratuitamente dal parco unità di dimostrazione. Prenotatela al numero 011-0042505 o all’indirizzo e-mail: [email protected] Consulenti di vendita Francesco Ferrigno tel. 011 0043328 [email protected] Alessandro Marchetti tel. 011 0042405 [email protected] Carlo Gallo tel. 011 0042314 [email protected] Fulvio Costelli tel. 011 0042377 [email protected] Daniele Granzotto tel. 011 0042473 [email protected] MIRAFIORI MOTOR VILLAGE Aperto tutti i giorni domenica compresa Piazza Cattaneo 9 – Torino – tel. 011 0042000 www.mirafiorimotorvillage.it 74 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Convenzioni Gite Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] 11 Ottobre 2009 TRATTAMENTO DI SCONTO RISERVATO AGLI ISCRITTI FABI PLUS 600 Panda e Panda 4x4 Panda Natural power - GPL 500 Punto Classic Grande Punto Grande Punto Natural Power -GPL Idea Bravo Bravo Natural Power-GPL Nuova Croma Sedici Multipla Qubo Doblò Ulysse 6% 11% 6% 6% 15% 12% 8% 12% 12% 8% 12% 12% 12% 9% 14% 12% Ypsilon Musa Phedra Delta 12% 12% 13% 8% 147 GT 159 Sport wagon 159 Brera Spider Mito 12% 12% 12% 12% 9% 9% 6% 600 Van Panda Van Grande Punto Van Idea Van Bravo Van Croma Van Strada Doblò Cargo Multipla Van Fiorino Scudo Ducato 11% 10% 10% 16% 10% 11% 10% 13% 13% 8% 13% 15% GENOVA Salone Nautico o Acquario Programma: – Partenza in pullman ore 8,30 da Corso Marche (parcheggio fronte Alenia) – Arrivo previsto a Genova alle ore 10,30 in zona porto. Formazione dei due gruppi per le rispettive visite del Salone o dell’acquario. Pranzo libero. – Ore 17,30 ritrovo al pullman con rientro a Torino previsto per le ore 20,00 circa Quota individuale di partecipazione: o 15,00 + ingressi Bambini e ragazzi fino anni 16: o 12,00 + ingressi 29 Novembre 2009 Mercatini di Natale a MONTREUX Per assaporare al meglio l’atmosfera natalizia una delle tradizioni più amate in tutto il mondo è rappresentata dai mercatini di Natale. Fabi Plus propone Montreux. La città, da ormai quattordici anni ospita uno dei mercatini più suggestivi della Svizzera. Circondata dalle splendide alpi innevata la cittadina svizzera vi offrirà tante sorprese per un natale magico. Da non perdere la visita alla casa di Babbo Natale in cima ai Rochers de Naye a 2032 metri di altezza. Programma: – Partenza in pullman ore 7,30 da Corso Marche (parcheggio fronte Alenia) – Arrivo in loco alle ore 10,30 e giornata libera a disposizione. – Ritrovo al pullman per il rientro previsto alle ore 20,30. Quota individuale di partecipazione: o 20,00 Gite – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 75 SPETTACOLI Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli spettacoli: Per prenotazioni e ritiro dei biglietti rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] JONAS BROTHERS Torino - Palaolimpico ex Isozaki 6 novembre 2009 – ore 21.00 1º anello numerato € 42,55 2º anello non numerato € 37,95 Parterre in piedi € 40,25 RENATO ZERO Torino - Palaolimpico ex Isozaki 30 novembre 2009 – ore 21.00 Parterre € 34,50 2º anello non numerato € 36,80 FRANZ FERDINAND Torino - Palatorino ex Mazda Palace 7 dicembre 2009 – ore 21.00 Posto unico € 34,50 GIANNA NANNINI Torino - Mazdapalace grande 9 novembre 2009 – ore 21.00 Tribuna numerata € 46,00 Gradinata/parterre € 34,50 GIGI D’ALESSIO Torino - Palaolimpico ex Isozaki 22 novembre 2009 – ore 21.00 1º anello numerato € 32,20 2º anello numerato frontale € 29,90 Parterre € 25,30 2º anello non numerato € 27,60 76 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – Spettacoli EROS RAMAZZOTTI Torino - Palaolimpico ex Isozaki 13 dicembre 2009 – ore 21.00 1º anello numerato € 51,75 2º anello numerato frontale € 43,70 Parterre € 36,80 2º anello non numerato € 39,10 L’ARCHITETTO RISPONDE Da questo numero l’architetto Lucia De Masi risponderà alle domande ricevute in redazione ([email protected].). L’architetto Lucia De Masi si occupa di ristrutturazioni, arredamento di interni e progettazione edilizia nei settori residenziale e commerciale. Molto attenta all’attualità e all’innovazione al fine di proporre soluzioni sempre all’avanguardia, ha uno stile inconfondibile fatto di modernità e tradizione. Alcune sue realizzazioni sono state pubblicate su prestigiose riviste d’arredamento come AD e Case da Abitare, come il progetto e la realizzazione della “cucina giardino”, capace di affascinare molti torinesi e milanesi che l’hanno richiesta per la propria abitazione. Il Sig. Mauro dell’Unicredito chiede consigli per arredare una mansarda sfruttando al meglio la parte bassa. Gentile Sig. Mauro, normalmente nella parte bassa delle mansarde conviene inserire dei mobili che possano sfruttare lungo il perimetro tutti gli spazi possibili, ricavando ad esempio un blocco attrezzato da cassetti, ripiani e mobili con ante. Ovviamente consiglio l’intervento di un falegname capace, che possa “cucire addosso” come farebbe un sarto, la soluzione più adeguata alle sue esigenze, questo è il suggerimento che posso darle. La domanda è generica e bisognerebbe avere maggiori informazioni per essere esaustivi nella risposta. Naturalmente visionando la piantina o direttamente con un sopraluogo si può approfondire il suo quesito, valutando molti aspetti che mancano. La Signora Sandra di Intesa San Paolo vorrebbe valorizzare il bagno cieco della sua abitazione in un appartamento del centro storico in Torino. Cara Sig.ra Sandra, sicuramente l’utilizzo di una luce adeguata potrebbe esserle di grande ausilio. Infatti esistono in commercio dei corpi illuminanti chiamati “led”, con dimen- 78 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – L’ Architetto risponde sioni che variano da cm 1,5 in su, che hanno un’autonomia di settanta mila ore e sono a luce fredda, quindi non scaldano. Queste piccole luci vengono utilizzate con risultati sorprendenti, sia in un contesto classico sia nel moderno e riescono a magnificare l’ambiente perché, oltre ad illuminare molto bene, sono degli elementi di arredo, decisamente eleganti e raffinati. Teniamo anche in considerazione l’abbattimento dei consumi in modo serio e significativo. Potrebbe, per esempio, realizzare un “cielo stellato” sul soffitto con la possibilità di continuarlo sulle pareti, dando un effetto tridimensionale: il risultato è garantito e il suo bagno sarà un vero “gioiello”. Un’altra soluzione potrebbe essere un gioco di specchi studiati ad hoc che valorizzino sia lo spazio sia il contesto e, con uno studio appropriato delle luci, otteniamo un bagno che non sembri più senza finestra. Abbiamo realizzato per i nostri Clienti soluzioni veramente soddisfacenti, rispecchiando sempre l’immagine e la filosofia di chi abita la casa. È importante che l’architetto interpreti sempre i desideri del Cliente e, grazie alla sua esperienza e competenza, valorizzi il contesto abitativo con una fruizione adeguata degli spazi e la creazione di soluzioni originali. p architetto Lucia De Masi [email protected] Cell: 335/6277511 L’AVVOCATO RISPONDE Ecco alcuni dei quesiti arrivati alla nostra redazione nei mesi scorsi ai quali l’avvocato Giuseppina Verduci ha espresso il suo parere. Tra le richieste pervenute si è cercato di privilegiare e quindi pubblicare quelle con una valenza di carattere generale. Inviate le vostre domande a [email protected] Il sig. Antonello mi pone il seguente quesito: “Ho trascorso un fine settimana in un hotel della costiera romagnola. Appena arrivato in camera, mentre mi lavavo il viso, improvvisamente il lavabo è crollato a terra. Solo per un caso non mi sono fatto niente. Sul momento il personale è stato gentilissimo, spostandomi in un’altra stanza dove ho terminato il mio soggiorno. Tuttavia, dopo alcune settimane, mi è pervenuta a casa la richiesta di pagamento della somma di ben € 1.200,00, quale corrispettivo delle spese di riparazione del lavabo. Faccio presente che lo stesso era ancorato al muro con quattro viti ed appoggiato su due staffe in ferro. È legittima la richiesta fattami dall’albergo? Devo veramente pagare i danni?” Direi che la pretesa dell’albergo si manifesta del tutto illegittima e temeraria. Tenga infatti presente che Lei aveva appena preso possesso della stanza che, senza dubbio, in precedenza era già stata utilizzata da numerosi clienti. A ciò si aggiunga che il lavabo non era di certo ben ancorato al muro, tanto da risultare in condizioni precarie, già prima dell’utilizzo da parte Sua. Al contrario dovrebbe essere Lei a formulare rimostranze circa lo spiacevole episodio che avrebbe ben potuto avere conseguenze più gravi. *** Scrive la sig.ra Marisa “Gentile avvocato, sono mamma di un bambino affetto da problemi di salute, tali da necessitare la costante presenza di qualcuno accanto a lui. Dopo aver usufruito di tutta la maternità facoltativa e dei congedi parentali, mi trovo ora nella condizione di dover far fronte alle esigenze di mio figlio, senza avere nessuno cui delegarle. Ho pertanto richiesto al mio datore di lavoro di concedermi l’orario part-time, ottenendo tuttavia un rifiuto. Esiste una legge che tuteli la mia condizione?” Cara Marisa, ai sensi della legge 247/2007, il famigliare convivente con un figlio minore di 13 anni o affetto da handicap, ha diritto a trasformare il suo contratto full-time in part-time. In tale caso il datore di lavoro non può rifiutare la richiesta, in quanto violerebbe un diritto fondamentale del lavoratore e si assumerebbe le conseguenze, anche economi- che, di un’eventuale pregiudizio della salute del minore. Tenga peraltro conto che Lei potrà anche scegliere le modalità di svolgimento del rapporto part-time, in funzione delle Sue esigenze. Le consiglio pertanto di fare presenti tali considerazioni al Suo datore di lavoro. *** La signora Lucia mi scrive: Nell’anno 2002 ho effettuato dei lavori di ristrutturazione del mio appartamento, affidando la posa in opera della pavimentazione ad una ditta consigliatami da un amico. A lavoro finito, mi sono resa conto che le piastrelle erano state posizionate malamente e che il piano del pavimento presentava diversi dislivelli. Ho fatto presente tutto questo al responsabile dei lavori, ma inutilmente e, purtroppo, non ho agito immediatamente per far valere i miei diritti. Pochi giorni fa, però, l’architetto al quale ho affidato la progettazione di un soppalco, mi ha confermato che la posa in opera delle piastrelle non era stata effettuata in modo adeguato. Ho ancora la possibilità di ottenere un risarcimento dei danni subiti? Specifico che sono in possesso della fattura a suo tempo rilasciatami. Cara Lucia, il Suo è un problema purtroppo ricorrente quando si decide di ristrutturare casa, in quanto spesso ci affidiamo, inconsapevolmente, a persone poco serie e scarsamente competenti. Quello a suo tempo stipulato è un contratto d’opera, ossia un contratto nel quale una parte si obbliga, a fronte di un corrispettivo, a compiere un’opera o un servizio in favore di un’altra, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione. Tale figura negoziale è regolata dagli articoli 2222 e seguenti del codice civile e trova nel comma III dell’art. 2226 la disciplina relativa all’azione volta a far valere vizi e difformità dell’opera. Purtroppo tale azione si prescrive entro un anno dalla consegna e, pertanto, non può più avanzare alcuna pretesa risarcitoria. L’ Avvocato Risponde – Plus Magazine 12 – ottobre 2009 79 la parola ai LETTORI u Gentilissimi, sono una Vostra Associata e lettrice di Plus Magazine. Ho letto sui programmi delle conferenze, che alcune volte affrontate argomenti relativi alla naturopatia. Vorrei proporre di sviluppare maggiormente il tema, in quanto penso possa essere utile a tutti coloro che, come me, sono intolleranti a molti farmaci e preferiscono risolvere alcuni piccoli disturbi con le terapie naturali. Elisa Palmieri È un argomento che appassiona anche parecchi altri associati e provvederemo sicuramente a darne ulteriore risalto. u Gent.mo Direttore, spinto dalla curiosità di provare qualcosa di cui tutti parlano (qualcuno bene e qualcuno male) e dal vostro articolo sui social networks, anch’io mi sono iscritto a Facebook. Ciò di cui mi sono subito reso conto è che rispecchia esattamente la realtà in cui viviamo coi suoi lati positivi e negativi, ma penso che se utilizzato in modo corretto sia una buona opportunità per tenersi in contatto con amici e conoscenti e per mantenere rapporti di amicizia che altrimenti si rischierebbe di mettere da parte visti i nostri frenetici ritmi di vita che non sempre ci permettono di poterci vedere di persona…dall’altra parte si corre il rischio di cadere nella superficialità. Corrado Sono perfettamente in linea con le sue valutazioni, Facebook è uno specchio del nostro mondo con tutte le sfaccettature positive o negative che siano. 80 Plus Magazine 12 – ottobre 2009 – La Parola ai Lettori u Ho letto dei corsi sull’autostima e il successo: ma in due serate si riescono a risolvere questi aspetti? un associato diffidente Caro associato, sicuramente in due serate si acquisiscono nuove conoscenze e suggerimenti utili da mettere in pratica e naturalmente con la volontà si possono compiere piccoli ma importanti progressi! u Gentile Paola Gomiero, nell’annuario riportate le tante convenzioni utili a noi associati ma la parte dedicata ai ristoranti è veramente esigua rispetto alle infinite proposte e mancano del tutto i tipici locali dove si mangia la cucina messicana, indiana, giapponese ecc… Insomma per chi non ha la possibilità di viaggiare e scoprire questi luoghi, potrebbe almeno provare la loro cucina rimanendo a Torino... Andrea Ecco Andrea che già da questo numero troverà delle interviste interessanti nello speciale “Gusti e piaceri” con ristoranti dove la cucina è ottima. Seguiremo il suo suggerimento nel cercare altre convenzioni anche con ristoranti che propongono cucine internazionali. NATASHA STEFANENKO ANTONELLA PARIGI GIORGIO FALETTI LA FATICA MUSICA D’AUTORE PATTINAGGIO INTERNAZIONALE E TORINO DANZA DUE CHIACCHIERE CON LA BELLISSIMA NATASHA NELLO SCRIVERE UN ROMANZO FRANCO NERI L’IMPORTANZA DI ESSERE FRANCO, NERI E IL CIRCOLO DEI LETTORI EVENTI TORINESI RECENSIONI TEATRO, LIBRI, CINEMA, FUMETTI, MOSTRE MAPPAMONDO ALEPPO: INTERNET E NUOVE TECNOLOGIE UNA DELLE PIÙ ANTICHE CITTÀ PER SUPERARE LA CRISI DEL MONDO Pubblicazione quadrimestrale - Numero XII - Ottobre 2009 GEORGE AKERLOF PLUS MAGAZINE RUBRICHE E PROPOSTE n MEDICINA E SALUTE n BENESSERE n GUSTI E PIACERI n IDEE E SERVIZI n HOBBY E PASSIONI n COMUNICAZIONE E IMMAGINE n SOLIDARIETÀ n SPORT E TEMPO LIBERO 12 n APPUNTAMENTI n CORSI E CONFERENZE n CONVENZIONI Natasha Stefanenko