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IN DIRETTA DALL’UNIONE EUROPEA QUINDICINALE DI INFORMAZIONE 13 GENNAIO 2016 N. 500 ATTUALITÀ LA UE NELL’ECONOMIA CIRCOLARE INVESTE La Commissione europea ha adottato un nuovo e ambizioso pacchetto di misure sull'economia circolare per aiutare le imprese e i consumatori europei a effettuare la transizione verso un'economia più circolare e forte, dove le risorse vengono utilizzate in modo più sostenibile. Attraverso un maggior ricorso al riciclaggio e al riutilizzo, le azioni proposte costituiscono "l'anello mancante" nel ciclo di vita dei prodotti, a beneficio sia dell’ambiente che dell’economia. Si trarrà così il massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e rifiuti, promuovendo risparmi di energia e riducendo le emissioni di gas a effetto serra. Le proposte della Commissione europea riguardano l’intero ciclo di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie. La transizione sarà finanziata dai fondi strutturali e di investimento europei, da 650 milioni di euro provenienti da Orizzonte 2020 - il programma di finanziamento dell’Ue per la ricerca e l’innovazione - e da 5,5 miliardi di euro provenienti dai fondi strutturali per la gestione dei rifiuti, e mediante investimenti nell’economia circolare a livello nazionale. Il pacchetto sull'economia circolare, superando i compartimenti stagni in seno alla Commissione europea, contribuisce a priorità politiche di ampio respiro affrontando le problematiche dei cambiamenti climatici e ambientali e stimolando la creazione di posti di lavoro, la crescita economica, gli investimenti e l'equità sociale. Il primo Vicepresidente Frans Timmermans, Responsabile per lo Sviluppo sostenibile, ha dichiarato: "Il nostro pianeta e la nostra economia non sopravviveranno se continueremo a seguire i dettami del "prendi, trasforma, usa e getta". Le risorse sono preziose e vanno conservate, sfruttandone al massimo il potenziale valore economico. L’economia circolare si prefigge di ridurre i rifiuti e proteggere l’ambiente, ma presuppone anche una profonda trasformazione del modo in cui funziona la nostra intera economia. Ripensiamo il nostro modo di produrre, lavorare e acquistare: creeremo nuove opportunità e nuovi posti di lavoro. Il pacchetto costituisce il quadro di riferimento generale che consentirà questa trasformazione. Propone un percorso credibile e ambizioso per una migliore gestione dei rifiuti in Europa, sostenuto da azioni che riguardano l'intero ciclo dei prodotti; contiene sia una normativa intelligente sia incentivi a livello Ue che aiuteranno le imprese e i consumatori - ma anche le autorità nazionali e locali - a guidare questa trasfor- mazione". Un piano d’azione dell’Ue per l’economia circolare - Il pacchetto "economia circolare" invia un segnale chiaro agli operatori economici: l’Ue sta utilizzando tutti gli strumenti di cui dispone per trasformare la propria economia, aprendo la strada a nuove opportunità commerciali e stimolando la competitività. Si tratta di misure a 365° per cambiare l’intero ciclo di vita del prodotto, che non si concentrano unicamente sulla fase di fine vita e sottolineano la precisa ambizione di trasformare l’economia dell’Unione e produrre risultati concreti. Grazie ai nuovi incentivi che ci si accinge a introdurre, dovrebbero progressivamente emergere modalità innovative e più efficaci di produzione e di consumo. L’economia circolare ha le potenzialità per creare numerosi posti di lavoro in Europa, preservando nel contempo risorse preziose e sempre più scarse, riducendo l'impatto ambientale legato al loro impiego e iniettando nuovo valore nei materiali di scarto. Verranno stabilite anche misure settoriali e norme di qualità per le materie prime secondarie. Le azioni chiave adottate e da realizzare nel corso del mandato dell'attuale Commissione europea includono: finanziamenti per oltre 650 milioni di euro provenienti da Orizzonte 2020 e per 5,5 mi- EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA TECNOPOLO (EX REGGIANE) - P.LE EUROPA, 1 - 42124 REGGIO EMILIA TEL +39 0522 278019 email: [email protected] - http://www.europedirect-emilia.eu SEDE LEGALE: C/O FONDAZIONE E35 - VIA VICEDOMINI, 1 - 42121 REGGIO EMILIA Cofinanziato dall’Unione europea 2 liardi di euro dai fondi strutturali; azioni per ridurre i rifiuti alimentari, compresa una metodologia comune di misurazione, una migliore indicazione della data di consumo, e strumenti per raggiungere l'obiettivo di sviluppo sostenibile globale di ridurre della metà i rifiuti alimentari entro il 2030; lo sviluppo di norme di qualità per le materie prime secondarie al fine di aumentare la fiducia degli operatori nel mercato unico; misure nell'ambito del piano di lavoro 2015-2017 sulla progettazione ecocompatibile per promuovere la riparabilità, longevità e riciclabilità dei prodotti, oltre che l'efficienza energetica; la revisione del Regolamento relativo ai concimi, per agevolare il riconoscimento dei concimi organici e di quelli ricavati dai rifiuti nel mercato unico e sostenere il ruolo dei bionutrienti; una strategia per le materie plastiche nell'economia circolare, che affronta questioni legate a riciclabilità, biodegradabilità, presenza di sostanze pericolose nelle materie plastiche e, nell'ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile, l'obiettivo di ridurre in modo significativo i rifiuti marini; una serie di azioni in materia di riutilizzo delle acque, tra cui una proposta legislativa sulle prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque reflue. La comunicazione adottata comprende un calendario preciso per le azioni proposte e un piano per un quadro di monitoraggio semplice ed efficace per l’economia circolare. Revisione delle proposte legislative sui rifiuti - Le nuove proposte legislative sui rifiuti definiscono obiettivi chiari in materia di riduzione dei rifiuti e stabiliscono un percorso a lungo termine ambizioso e credibile per la loro gestione e riciclaggio. Gli elementi chiave delle nuove comprendono: proposte un obiettivo comune a livello di Ue per il riciclaggio del 65% dei rifiuti urbani entro il 2030; un obiettivo comune a livello di Ue per il riciclaggio del 75% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030; un obiettivo vincolante per ridurre al massimo al 10% il collocamento in discarica per tutti i rifiuti entro il 2030; il divieto del collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata; la promozione di strumenti economici per scoraggiare il collocamento in discarica; definizioni più semplici e adeguate nonché metodi armonizzati per il calcolo dei tassi di riciclaggio in tutta l’Ue; misure concrete per promuovere il riutilizzo e stimolare la simbiosi industriale trasformando i prodotti di scarto di un'industria in materie prime destinate ad un'altra; incentivi economici affinché i produttori facciano giungere prodotti più ecologici sul mercato e un sostegno ai sistemi di recupero e riciclaggio (es. per imballaggi, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli). COP21: UN PASSO AVANTI, MA VERSO DOVE? Chi più e chi meno, tutti alla fine hanno salutato l'accordo sul clima di Parigi come un passo avanti. Ma verso dove? La COP21 si è conclusa con la condivisione da parte dei paesi partecipanti del riconoscimento dei rischi climatici; della necessità di contenerli e prevenirli riducendo l'innalzamento della temperatura del pianeta; del principio inscritto nella Convenzione sul clima del 1992 di “responsabilità comuni, ma differenziate” degli Stati per quanto riguarda i danni ambientali globali, e quindi della necessità di contribuire, da parte dei paesi più sviluppati a incentivare con un fondo ad hoc la transizione all'uso di energie più pulite nelle aree EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA meno sviluppate. Ma ha ribadito che tutto ciò dovrà continuare ad essere perseguito attraverso contributi volontari determinati a livello nazionale. Ben sapendo che, sulla base di quelli presentati finora, la traiettoria di riscaldamento del pianeta corre verso un aumento di 3 gradi della temperatura globale rispetto a prima della rivoluzione industriale. Un livello ben superiore ai 2, o addirittura a 1,5°, considerato dagli studi scientifici certamente sconvolgente per gli equilibri climatici. Certo, l'impegno dei paesi a ridurre le emissioni che contribuiscono ad innalzare la temperatura del pianeta verrà monitorato ogni cinque anni. Ma tre anni dopo l'entrata in vigore dell'accordo, ogni paese potrà ritirare la propria adesione. In definitiva, nonostante l'accordo, restano irrisolte tutte le contraddizioni che investono il problema del cambiamento climatico. Un cambiamento che il mondo è ben lungi dal riuscire a prevenire e affrontare efficacemente. Ogni paese tende infatti a riversare sugli altri l'onere dei costi delle politiche necessarie per ridurre drasticamente l'immissione nell'atmosfera dei gas a effetto serra, e a procrastinare le soluzioni. L'approccio principale finora seguito è consistito nel cercare di accordarsi per far pagare a chi inquina un certo prezzo sulle emissioni prodotte. Ma, in assenza di un'autorità sovranazionale mondiale legittimata a imporre sanzioni a chi non rispetta le regole, ogni Stato ha avuto e continua ad avere buon gioco nel mettere in atto tutte quelle politiche dilatorie che consentono sia di aggirare i vincoli informali sui livelli di emissioni, sia di mettere in atto meccanismi di controllo troppo poco rigidi. Così ogni conferenza internazionale sul clima rischia di ridursi a un dibattito accademico sul riscaldamento del pianeta, nonostante questo dibattito sia, dal punto di vista dell'analisi tecnico-scientifica, concluso da tempo; mentre tende ad ignorare il fatto che, dal punto di vista politico, si parte ancora quasi da N° 500 - 13 GENNAIO 2016 3 zero. Spetterebbe infatti alla politica indicare come attuare tutte le misure indispensabili per superare l'era dello sfruttamento dei combustibili fossili, trasferire le tecnologie adeguate ai paesi meno sviluppati, tassare le emissioni ad effetto serra. Il fatto è che non ci sono istituzioni adeguate a livello mondiale per promuovere e governare politiche in grado di far fronte al rischio dei cambiamenti climatici. Non c'è un ordine cooperativo internazionale per porre le basi di una loro creazione, incominciando a pianificare e coordinare una politica globale relativa alla riconversione energetica, alle produzioni e al risanamento ecologico del pianeta. In questo quadro gli strumenti che pure sono stati individuati per guadagnare tempo in vista di una sempre più larga introduzione e diffusione di nuove tecnologie e per allontanare il momento in cui la soglia di pericolo della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera raggiungerà livelli incontrollabili, vengono applicati in modo scoordinato a livello internazionale. Bisognerebbe invece attivare subito una più stretta collaborazione tra i soggetti che maggiormente contribuiscono all'aumento della concentrazione di gas ad effetto serra - sono una ventina i paesi responsabili dell'80% delle emissioni, ma, se gli europei fossero davvero uniti, i soggetti che dovrebbero concordare una politica comune scenderebbero a meno di dieci. Ecco perché gli europei devono impegnarsi a modificare il quadro di potere in Europa: per contribuire più efficacemente a modificarlo nel mondo. La COP21 di Parigi non ha chiarito come e con quali istituzioni rendere possibile: l'avvio di una cooperazione globale tra paesi sviluppati e meno sviluppati; la ripartizione dei costi della decarbonizzazione delle economie; l'introduzione e lo sfruttamentlo della carbon tax; il funzionamento virtuoso del mercato delle emissioni di gas ad effetto serra. Gli europei avevano e hanno una responsabilità storica e politica nell'indicare con quali istituzioni è necessario e possibile perseguire queste politiche. Ma oggi l'Unione europea non può incidere sugli equilibri mondiali nel campo della promozione della sicurezza in generale e di quella ecologica in particolare. Essa, come tutte le confederazioni, non ha, e non può avere, i poteri necessari per promuovere al suo interno e nei confronti dei principali interlocutori internazionali le politiche fiscali, gli accordi commerciali e industriali, gli interventi militari che sono, nell'epoca della globalizzazione e nell'ambito della stessa cooperazione nel quadro dell'ONU, una prerogativa dell'azione di Stati di dimensioni continentali. È del resto sotto gli occhi di tutti la divisione degli europei nel campo della politica energetica e della politica estera, campi cruciali per la definizione di una strategia che permetta affrontare il rischio climatico. La creazione di una vera Federazione europea è il nodo cruciale da sciogliere per rendere possibile sia l'instaurazione di un governo democratico su scala continentale, sia per promuovere un'evoluzione positiva e in senso cooperativo del governo delle sfide globali. Un nodo che oggi può e deve essere sciolto consolidando in una unione federale l'unione monetaria, realizzando entro questa legislatura europea, l'unione bancaria, quella fiscale, quella economica e quella politica. è su questo terreno specifico che gli europei devono mostrare che è possibile storicamente e politicamente realizzare il salto istituzionale necessario per trasferire a livello sovranazionale la sovranità degli Stati in campo fiscale e nel governo dell'economia, cioè nei due campi strategici per affrontare a livello internazionale le sfide ambientali e climatiche nel mondo. È in questo modo che la battaglia per fare l'Europa si deve e può saldare con quella EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA per vincere la sfida del rischio climatico e, più in generale, per realizzare l'unità del genere umano. UE-TURCHIA: RILANCIATO DIALOGO Lo scorso 29 novembre i leader dell'Unione europea si sono riuniti a Bruxelles con i loro omologhi turchi. La Turchia è un paese candidato dal 1999 e in fase di negoziato di adesione dal 2005. La Turchia e l'Ue hanno discusso dell'importanza di superare le sfide comuni che si presentano per il futuro. In linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 15 ottobre, hanno convenuto che il processo di adesione deve essere rivitalizzato. Sono impegnate a rinforzare i legami e la solidarietà esistenti e ad adottare azioni orientate ai risultati per preparare il futuro comune. Sono determinate ad affrontare e superare i rischi e le minacce attuali in modo concertato al fine di rafforzare il progetto europeo. Ricordando la dichiarazione finale dell'ultimo G20 di Antalya, nonché la risoluzione 2249 del Consiglio di sicurezza dell'ONU, la Turchia e l'Ue ribadiscono che la lotta al terrorismo continua a essere una priorità. In questa prospettiva si è deciso che tenere un dialogo ad alto livello, strutturato e più frequente, è di fondamentale importanza per esplorare il vasto potenziale delle relazioni Turchia-Ue, potenziale che non è stato ancora pienamente realizzato. In questo contesto entrambe le parti hanno convenuto di tenere vertici periodici due volte all'anno. Lo svolgimento di vertici periodici costituirà una piattaforma atta a valutare lo sviluppo delle relazioni TurchiaUe e a discutere le questioni internazionali. Di fronte alle gravi sfide in termini di sicurezza, in particolare la crescente minaccia del terrorismo in tutte le sue forme e le sue manifestazioni, occorre rafforzare le discussioni periodiche e la cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza, antiterrorismo compreso. Anche su questioni tematiche N° 500 - 13 GENNAIO 2016 4 cruciali si dovrebbero condurre dialoghi ad alto livello. Entrambe le parti hanno inoltre preso atto dell'impegno della Commissione europea a ultimare, nel primo trimestre 2016, i lavori preparatori per avviare i negoziati su diversi capitoli fatta salva la posizione degli Stati membri. L'Ue si è rallegrata dell'impegno della Turchia ad accelerare l'adempimento dei parametri di riferimento della tabella di marcia per i visti nei confronti di tutti gli Stati Ue partecipanti. La Commissione europea presenterà la seconda relazione sui progressi compiuti dalla Turchia nell'attuazione della tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti entro inizio marzo 2016, nella prospettiva di completare il processo di liberalizzazione dei visti, vale a dire la soppressione dell'obbligo del visto per i cittadini turchi nello spazio Schengen entro ottobre 2016. L'Ue fornirà assistenza umanitaria immediata e continua in Turchia. Estenderà anche in modo significativo il suo sostegno finanziario globale. La Commissione europea ha creato uno strumento per la Turchia a favore dei rifugiati per coordinare e semplificare le azioni finanziate allo scopo di fornire un sostegno efficace e complementare ai siriani sotto protezione temporanea e alle comunità di accoglienza in Turchia. L'Ue è impegnata a mettere a disposizione inizialmente tre miliardi di euro in risorse aggiuntive. La necessità di tale finanziamento e la sua natura saranno riesaminati alla luce degli sviluppi della situazione. Dal momento che la Turchia ospita oltre 2,2 milioni di siriani e ha speso 8 miliardi di dollari USA, l'Ue ha così sottolineato l'importanza della condivisione degli oneri nell'ambito della cooperazione Turchia-Ue. Al riguardo, hanno sottolineato il contributo dei programmi di reinsediamento nazionali e di quelli dell'Ue esistenti. Il 15 ottobre 2015 la Turchia e l'Ue hanno deciso di attivare il piano d'azione comune finora stabilito a referendum al fine di intensificare la loro cooperazione per il soste- gno dei siriani sotto protezione temporanea e la gestione della migrazione per contrastare la crisi creata dalla situazione in Siria. Si devono ottenere risultati soprattutto nel contenimento dell'afflusso di migranti irregolari. L'Ue e la Turchia hanno convenuto di attuare il piano d'azione comune che porterà ordine nei flussi migratori e contribuirà a contenere la migrazione irregolare. Ne consegue che entrambe le parti, come convenuto e con effetto immediato, intensificheranno la loro cooperazione attiva sui migranti che non hanno bisogno di protezione internazionale, impedendo i viaggi verso la Turchia e l'Ue, assicurando l'applicazione delle disposizioni bilaterali di riammissione in vigore e rinviando rapidamente i migranti che non hanno bisogno di protezione internazionale nei rispettivi paesi d'origine. Allo stesso modo, hanno accolto con favore l'intenzione della Turchia di adottare immediatamente misure intese a migliorare ulteriormente la situazione socioeconomica dei siriani sotto protezione temporanea. Entrambe le parti hanno sottolineato l'impegno comune ad adottare interventi decisivi e rapidi per rafforzare la lotta contro le reti criminali dedite al traffico di esseri umani. Come enunciato nelle conclusioni sull'allargamento del Consiglio europeo di dicembre 2014, la Turchia e l'Ue stanno lavorando all'istituzione di un meccanismo di dialogo economico ad alto livello che contribuirà a rafforzare ulteriormente le relazioni economiche e a creare, nel primo trimestre 2016, una piattaforma di imprese per raggruppare gli operatori economici. Hanno accolto con favore l'istituzione di un dialogo ad alto livello sull'energia e di una cooperazione strategica in materia di energia. Hanno preso atto dell'avvio delle fasi preparatorie volte a migliorare l'unione doganale. I negoziati formali potrebbero iniziare verso la fine del 2016, una volta ultimati tali lavori preparatori da entrambe le parti. Tutti questi elementi do- EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA vranno essere portati avanti in parallelo e attentamente seguiti. La Turchia e l'Ue sono determinate a far progredire insieme l'ampio spettro dell'agenda in corso per far sì che questo nuovo slancio porti a risultati concreti. UN MERCATO UNICO EUROPEO PER TUTTI Il 24 novembre scorso la Commissione europea ha proposto un sistema di assicurazione dei depositi bancari per la zona euro e ha delineato ulteriori misure da attuare in parallelo per ridurre i rischi residui nel settore bancario. La recente crisi ha dimostrato che i forti shock economici e finanziari possono minare la fiducia nel sistema bancario. L'Unione bancaria è stata istituita per rafforzare la fiducia nelle banche partecipanti: un sistema europeo di assicurazione dei depositi potenzierà l'Unione bancaria, la protezione dei titolari di depositi bancari e la stabilità finanziaria, oltre ad allentare ulteriormente il legame fra banche e emittenti sovrani. La proposta legislativa della Commissione garantirà i depositi dei cittadini a livello della zona euro. La proposta è accompagnata da una comunicazione che definisce altre misure volte a ridurre ulteriormente i rischi residui nel settore bancario. I sistemi nazionali di garanzia dei depositi esistono già e assicurano una protezione pari a 100.000 euro per persona/per conto per ciascuna banca, ma non sono sostenuti da un sistema europeo comune. Questo sistema a livello europeo di assicurazione dei depositi servirà a potenziare l'Unione bancaria, istituita per rafforzare la fiducia nelle banche. La proposta della Commissione ha un approccio riassicurativo che durerà fino al 2020. Il sistema si svilupperà gradualmente in tre fasi: la prima consisterà in una riassicurazione dei sistemi nazionali di garanzia per i depositi; in seguito vi sarà un sistema di co-assicurazione con aumenti dei contributi da parte del siN° 500 - 13 GENNAIO 2016 5 stema europeo di assicurazioni dei depositi; infine entro il 2024 si dovrebbe arrivare a un sistema europeo di assicurazione a pieno titolo. Il sistema della protezione dei depositi non comporterà costi aggiuntivi e sarà sostanzialmente neutrale in termini di costi per il settore bancario dato che i contributi delle banche all'assicurazione sui depositi potranno essere dedotti dai loro contributi ai sistemi nazionali di garanzia dei depositi. Inoltre le banche maggiormente a rischio verseranno contributi più elevati rispetto a quelle più sicure, quest'aspetto sarà rafforzato a mano a mano che sarà introdotto il sistema comune. Le regole europee attuali prevedono già che, in caso di fallimento di una banca, i depositi siano protetti fino a 100.000 euro, attraverso un sistema di garanzia dei depositi nazionali. Tuttavia gli schemi nazionali sono facilmente vulnerabili ai grandi shock locali. Il sistema comune proposto dalla Commissione europea mira a fornire un grado più forte e più uniforme di copertura assicurativa per tutti i depositanti all'interno dell'Unione bancaria. Inoltre eventuali divergenze tra gli schemi nazionali possono contribuire alla frammentazione del mercato, influenzando la capacità e la disponibilità delle banche a espandere le loro operazioni transnazionali. Il sistema comune dall'altra parte assicurerebbe una parità di condizioni per le banche in tutta l'Unione bancaria, riducendo la vulnerabilità degli schemi nazionali a grandi shock locali, indebolendo il legame tra le banche e i loro Stati nazionali e accrescendo la fiducia dei cittadini nel sistema. BREVI La Commissione europea ha adottato una nuova strategia per l'aviazione, un'iniziativa fondamentale per dare impulso all'economia dell'Europa, rafforzare la sua base industriale e contribuire alla leadership globale dell'Ue. Queste sono tre grandi priorità del Presidente Jean-Claude Juncker che la strategia contribuirà a realizzare assicurando che il settore dell'aviazione europea rimanga competitivo e sappia cogliere i vantaggi di un'economia globale caratterizzata da un'evoluzione e da uno sviluppo accelerati. Un settore dell'aviazione forte e proiettato sul mondo produrrà vantaggi non solo per le imprese, ma anche per i cittadini europei offrendo loro un maggior numero di collegamenti con il resto del mondo a prezzi più contenuti. Obiettivo della Commissione europea è definire un'ampia strategia per l'intero ecosistema dell'aviazione civile dell'Ue. L'Europa in particolare deve valorizzare appieno le potenzialità legate ai droni. Questo è il motivo per cui la strategia propone un quadro legale per garantire la sicurezza e la certezza giuridica per l'industria e rispondere alle preoccupazioni legate alla privacy e alla protezione dei dati, alla sicurezza e all'ambiente. Il settore dà lavoro a quasi 2 milioni di persone nell'Ue e ha un peso economico in Europa pari a 110 miliardi di euro. Nell'ultimo ventennio la liberalizzazione del mercato interno dei servizi aerei realizzata nell'Ue e la crescita sostanziale della domanda di trasporto aereo nell'Ue e nel mondo hanno determinato uno sviluppo importante del settore del trasporto aereo europeo. Nel 2035 il traffico aereo in Europa dovrebbe raggiungere 14,4 milioni di voli, 50% in più rispetto al 2012. *** Il Sistema di informazioni visti Schengen (VIS) da oggi copre il mondo intero, contribuendo a una gestione più efficiente delle frontiere esterne dell'Ue. Cominciando dal Nord Africa a ottobre 2011, il sistema è stato progressivamente adottato nel resto del mondo nel corso degli ultimi quattro anni. Il database VIS ora contiene tutti i dati relativi alle domande di visto presentate da cittadini di paesi terzi, compresi i dati biometrici (impronte digitali e una immagine digitale del volto). EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA A ogni ingresso nell'area Schengen, le impronte digitali del titolare del visto sono confrontate con quelle del database. Il sistema previene gli ingressi irregolari e la falsificazione dei visti e consente un esame più rapido delle domande grazie all'uso dei dati biometrici. Possono accedere al database le autorità nazionali che esaminano le domande di visto, le autorità di frontiera al momento dell'ingresso nell'area Schengen e le autorità di migrazione e asilo all'interno della stessa area per verificare l'identità del titolare del visto o identificare una persona. Anche le forze dell'ordine ed Europol hanno accesso alla banca dati per impedire, individuare e investigare attacchi terroristici e altri crimini gravi. Dall'ottobre 2014 l'identità del titolare e l'autenticità del visto devono essere sistematicamente verificate all'ingresso nell'aerea. *** La bandiera europea simboleggia sia l'Unione europea, che l'unità e l'identità dell'Europa in generale. È costituita da un cerchio di 12 stelle dorate su uno sfondo blu, con le stelle che rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa. Anche il cerchio è simbolo di unità ma, a differenza della bandiera degli USA, il numero delle stelle non dipende dal numero dei paesi membri. Nel 1985, i Capi di Stato e di Governo dei paesi membri ne fanno l'emblema ufficiale della Comunità europea, poi diventata "Unione europea" e quindi sono appena ricorsi i 30 anni della bandiera Ue. Per ricordare questo anniversario gli Stati della zona euro hanno deciso di coniare una specifica moneta commemorativa da 2 euro; i collezionisti possono quindi dare la caccia a questi esemplari, che non saranno facili da trovare perché in alcuni Stati la quantità di monete coniate è molto ridotta. La bandiera a dodici stalle ha però un’origine più vecchia di 30 anni: nasce infatti nel 1955 quando il Consiglio d'Europa, impegnato nella difesa dei diritti umani N° 500 - 13 GENNAIO 2016 6 e nella promozione della cultura europea, sceglie il disegno in uso ancora oggi. La scelta arriva al termine di un concorso che vede la presentazione di numerosi bozzetti e l’8 dicembre del 1955 viene adottata ufficialmente. Negli anni seguenti il Consiglio d’Europa incoraggia le nuove istituzioni europee ad adottare la stessa bandiera e nel 1983 il Parlamento europeo decreta che la bandiera della Comunità sia quella già usata dal Consiglio d’Europa e poi, come detto, nel 1985, i Capi di Stato e di Governo dei paesi membri ne fanno l'emblema ufficiale della Comunità europea, poi diventata "Unione europea". *** L'Italia “è un ottimo esempio” di Paese che ha “drammaticamente ridotto il rischio di perdere i fondi Ue”. Così la Commissaria europea alle Politiche regionali Corina Cretu, parlando dell'utilizzo dei fondi Ue della politica regionale per il periodo 20072013. “Un anno fa la situazione era davvero drammatica. Certo ci sono dei ancora dei rischi, concentrati nei programmi regionali (POR) di Calabria, Campania, Sicilia e il programma nazionale (PON) Trasporti. Ma lo stato delle cose è molto migliorato. Ora le autorità nazionali e regionali italiane possono evitare di perdere i fondi, un anno fa non avrebbero potuto evitarlo. Tuttavia – aggiunge - è troppo presto per fare una stima, perché tutti i programmi possono continuare a certificare la spesa nel corso del 2016. Ma sono molto ottimista perché ho verificato di persona impegno ed entusiasmo”. Secondo i dati disponibili sul sito delle Politiche regionali della Commissione europea, la percentuale di assorbimento dell'Italia dei fondi Ue per il 2007-2013 ha raggiunto il 78%. Un dato sicuramente incoraggiante per il nostro paese. *** In occasione della Conferenza di Parigi sul clima, Clima Germanwatch e Climate Action Net- work Europe hanno presentato il rapporto sulla performance climatica dei 58 paesi del pianeta che, da soli, rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali. La fotografia delle performance climatiche, con dati aggiornati al 2013, premia i paesi europei che occupano i primi 23 posti disponibili. Escludendo le prime tre posizioni - che il rapporto Germanwatch non ha assegnato perché nessuno dei paesi ha raggiunto la necessaria performance per contrastare in maniera efficace i cambiamenti climatici in corso e contribuire a mantenere le emissioni globali al di sotto della soglia critica dei 2° C - al quarto posto si piazza la Danimarca, seguita da Regno Unito, Svezia, Belgio, Francia e Cipro. Al decimo posto, il Marocco, seguito dall'Italia, che rispetto alla scorsa edizione del rapporto scala diverse posizioni, e passa dal 17° all'11° posto, grazie alla considerevole riduzione delle emissioni (-16,1% nel 2013 rispetto al 1990). La performance di ciascun paese è misurata attraverso il Climate Change Performance Index (CCPI) e si basa per il 60% sulle sue emissioni (30% livello delle emissioni annue e 30% del trend nel corso degli anni), per il 20% sullo sviluppo delle rinnovabili (10%) e dell'efficienza energetica (10%) e per il restante 20% sulla sua politica climatica nazionale (10%) e internazionale (10%). *** Più del 50% dei cittadini dell’Ue, nelle fascia di età rilevanti, tra i 16 e i 75 anni, ha compiuto almeno un acquisto online nel 2015. Questo il dato principale che deriva dallo studio recentemente pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Ue, che ha evidenziato un consistente incremento nel numero degli utenti del commercio online rispetto alla precedente rilevazione nel 2007 (+30%). Lo shopping sul web risulta molto più diffuso tra le fasce giovani della popolazione (66% delle persone nella fascia 16-24 anni, 70% per quella 25-34 anni, 25% dei soggetti tra i 65 e i EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA 74 anni), mentre i soggetti che non approfittano di tali servizi affermano di preferire, nella grande maggioranza dei casi, gli acquisti di persona (75%) e, solo in un numero minore, di non sentirsi sicuri per pagamenti e privacy. Tra i diversi Stati membri dell’Ue, comunque, il dato varia sensibilmente: si va dai numeri più elevati di Danimarca e Regno Unito (in cui chi ha fatto acquisti online nel 2015, raggiunge rispettivamente, il 79% e l’81% della popolazione) a quelli più limitati di Romania (11%) e Bulgaria (18%), a cui è assimilabile anche l’Italia, con solo il 26% della popolazione. Anche i prodotti maggiormente acquistati su internet cambiano tra gli Stati: a livello di Ue la fanno da padrone i vestiti e i prodotti sportivi (60% degli acquisti), seguiti da viaggi e alberghi (52%) e beni per la casa (41%), mentre in Italia sono proprio i viaggi i prodotti più venduti, davanti ai vestiti. *** Novità rilevanti nel programma “Europa per i cittadini” per quanto riguarda le priorità sulle quali si devono basare le proposte per nuove azioni. La Commissione europea ha infatti deciso di indicare, a fianco a quelle annuali, delle priorità valide per tutto il periodo di programmazione, cioè dal 2016 al 2020. In pratica un progetto presentato dal 2016 in poi dovrà riguardare una delle priorità pluriennali e potrà toccare una delle priorità annuali. Ma vediamo quali sono. Per la sezione “Memoria europea” le tre priorità valide per tutto il periodo riguardano i temi dell'“Ostracismo e perdita della cittadinanza sotto i regimi totalitari: trarre un insegnamento per i tempi attuali”; “Società civile e partecipazione civica sotto i regimi totalitari” e “Transizione democratica e adesione all'Unione europea”. A queste si aggiungono le priorità annuali, che per il 2016 riguardano l’anniversario dell’inizio della guerra civile spagnola (1936), l’adozione della convenzione delle Nazioni Unite relativa allo status dei rifugiati in Europa dopo la N° 500 - 13 GENNAIO 2016 7 seconda Guerra mondiale (1951), la mobilitazione politica e sociale in Europa centrale (1956) e l’inizio delle guerre in Iugoslavia (1991). La sezione “Impegno democratico e partecipazione civica”, che comprende le azioni “Gemellaggio fra città”, “Reti di città” e “Progetti della Società Civile”, prevede invece solo priorità pluriennali, che sono quattro e riguardano la lotta contro la stigmatizzazione degli “immigrati” e la costruzione di contro-narrazioni per incoraggiare il dialogo e la comprensione reciproca, comprendere e discutere l'euroscetticismo, il dibattito sul futuro dell'Europa e la solidarietà in tempi di crisi. Le scadenze del prossimo anno per la presentazione delle candidature sono il 1° marzo 2016 per tutte le azioni alla quale si aggiunge la scadenza del 1° settembre 2016 solo per le azioni “Gemellaggio fra città” e “Reti di città”. *** La consultazione pubblica sulla proprietà intellettuale online rientra nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale e intende valutare l’implementazione della Direttiva 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, con particolare attenzione all’uso e alla gestione di contenuti online. L’obiettivo è rafforzare la lotta contro la pirateria e la contraffazione, che ogni anno costano all'Ue circa 8 miliardi di euro. Attraverso la consultazione, la Commissione europea intende raccogliere pareri su nuove misure capaci di favorire una corretta applicazione della normativa europea nell’attuale contesto digitale. Professionisti, intermediari, autorità pubbliche, cittadini, consumatori e rappresentanti della società civile possono dare il loro parere entro il 1° aprile 2016 al sito http://ec.europa.eu/growth/toolsdatabases/newsroom/cf/itemdetail.cfm?it em_id=8580&lang=it *** L'esigenza di una comunicazione efficace da parte della Commissione europea e la consapevolezza dell'Ordine dei giornalisti che a "maneggiare" la dimensione europea dell'informazione non sono più solo i corrispondenti da Bruxelles e gli addetti ai lavori, ha dato il via a una proficua collaborazione tra i due soggetti, dalla quale nasce, tra le altre iniziative, il primo corso di formazione online "L'Unione europea: istruzioni per l'uso". Perché se parlare di Europa è sempre più indispensabile, non sempre è facile decodificare la complessità degli argomenti, spesso anche per una scarsa dimestichezza con la struttura complessiva dell'Unione. E questo è il senso di questa nuova proposta in modalità online: dare ai giornalisti una formazione essenziale in materia, aggiornare le conoscenze, metterli in guardia da pericolose semplificazioni e offrire strumenti tecnico-operativi utili nel lavoro quotidiano. L’offerta didattica è composta da quattro moduli di lezioni online, realizzati su piattaforma e-learning, in collaborazione con il Centro di Documentazione Giornalistica. I moduli sono seguiti da test di autovalutazione. I temi trattati nel primo corso, da inizio dicembre, sono l'evoluzione delle competenze dell'Ue, le istituzioni dell'Ue, il bilancio e i fondi dell'Ue e gli strumenti e le fonti di informazione sull'Ue. Il corso è disponibile al seguente indirizzo: http://ue.formazionegiornalisti.it/ *** Il settore sportivo registra un tasso molto elevato di infortuni connessi con il lavoro. Una valutazione complessiva del rischio è il primo passo da compiere verso un'adeguata gestione del rischio per migliorare la situazione e tutelare i dipendenti. I partner del dialogo sociale del settore sportivo hanno deciso di agire e sviluppare tre strumenti con il sostegno dell'EU-OSHA – Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. I tre strumenti OiRA (Online Risk Assessment Interactive) rispondono EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA a un'ampia varietà di attività del settore: tempo libero attivo, sport non a scopo di lucro e professionistici. I partner sociali, così come altri partner dell'OiRA a livello nazionale, sono invitati ad adattare questi strumenti dell'Ue dedicati agli sport alle proprie esigenze e al proprio contesto. *** Il Presidente del Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR), Markku Markkula, e il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, hanno recentemente dichiarato che le città e le regioni sono partner fondamentali per contenere l'aumento della temperatura del pianeta al di sotto dei 2º C. Hanno quindi esortato i governi locali e regionali di tutto il mondo a unire le forze aderendo al Patto dei Sindaci, che impegna i firmatari a ridurre, entro il 2030, le emissioni di carbonio di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990. Lanciato nel 2008, il Patto impegna i governi locali e regionali che vi aderiscono a raggiungere e superare gli obiettivi climatici ed energetici dell'Ue. Da allora il Patto è stato firmato da più di 6.500 città e regioni, che rappresentano oltre 200 milioni di cittadini disposti a ridurre di oltre il 20% le loro emissioni di carbonio entro il 2020. Sfruttando l'attuale slancio politico, il Patto si è recentemente fuso con l'iniziativa Mayors Adapt ("I sindaci si adattano") - che aiuta le città e le regioni a integrare le misure di mitigazione e adattamento - e ha fissato un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio del 40% entro il 2030. Il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: "Sulla base dei numerosi incontri avuti con i leader locali, sono profondamente convinto che le città e le regioni dovrebbero essere in prima fila nell'azione per il clima. Il Patto dei Sindaci ha finora dimostrato di essere molto efficace, e dobbiamo far tesoro di questo successo. Siamo pertanto impegnati a rafforzare tale rete e a trasformarla in un vero e proprio N° 500 - 13 GENNAIO 2016 8 movimento globale, fondato su una visione a lungo termine condivisa da tutti i partecipanti. Viva il Patto dei Sindaci globale". Queste osservazioni sono state formulate in occasione di un importante evento organizzato dal Patto solo pochi giorni prima della fine della COP21. *** La Commissione europea ha recentemente adottato una comunicazione sul contributo dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) alla strategia di crescita dell'Ue, al piano di investimenti e alle priorità della Commissione nel corso del decennio. La relazione comprende anche i risultati dei negoziati con gli Stati Ue sugli Accordi di partenariato, sui programmi e sulle principali sfide per paese. Per esempio, nel periodo 20142020 i fondi investiranno 121 miliardi di euro in ricerca e innovazione, tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e sostegno alle piccole imprese in tutta Europa. I fondi sosterranno direttamente due milioni di imprese per accrescerne la competitività e aumentarne la capacità di ricerca e innovazione. Quasi 15 milioni di famiglie avranno accesso alla banda larga ad alta velocità grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale, mentre con il sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale quasi 20 milioni di persone nelle zone rurali disporranno di nuovi o migliori servizi e infrastrutture TIC. Riformati per il periodo 20142020, i fondi SIE pongono un chiaro accento su quattro principali settori generatori di crescita: la ricerca e l'innovazione, le tecnologie digitali, il sostegno all'economia a basse emissioni di carbonio e alle piccole imprese. Gli investimenti dei fondi SIE, orientati ai risultati e in linea con il semestre europeo e le raccomandazioni specifiche per paese, consentiranno di creare le giuste condizioni perché progetti di qualità prosperino, le imprese crescano e la vita quotidiana della gente migliori, tutti elementi che contribuiranno alla ripresa in Europa. *** Il Premio Sacharov 2015 è stato assegnato al blogger saudita Raif Badawi. Gli altri finalisti di quest'anno erano: Mesa de la Unidad Democrática, una coalizione elettorale formata in Venezuela nel 2008, per consolidare il partito di opposizione al presidente Hugo Chávez, e Boris Nemtsov, fisico russo, ex-vice primo Ministro, leader dell'opposizione e attivista della società civile, assassinato a Mosca nel febbraio 2015. *** ec.europa.eu/eures è la nuova versione del motore di ricerca europeo per offerte di lavoro in tutti i Paesi dell’Ue. I canali per scoprirne funzionalità e servizi si trovano nella sezione superiore della home page, divisi nelle voci: “Jobseekers”, “Emplyers”, “Living&Working”, “Skills&Carrers”, “Eures services”. Il sito è consultabile in tutte le lingue dell’Unione. Dopo la registrazione, è possibile costruire il proprio curriculum in formati diversi, evidenziare le proprie competenze, scrivere lettere di presentazione, entrare in contatto con le aziende che offrono lavoro e molto altro. Le ricerche per annunci offrono documenti di testo con tutte le indicazioni del caso, relative alla mansione, le caratteristiche del contratto, il luogo dove si svolgerà il lavoro e altro ancora. È possibile trovare anche tutti i canali social: Facebook, Twitter, Google+, YouTube e Linkedin. *** In occasione della Giornata europea delle persone con disabilità la Commissione europea annuncia la città di Milano quale vincitrice dell''Iniziativa "Access City Awards 2016". Oltre al capoluogo italiano hanno ricevuto riconoscimenti nello stesso ambito la città tedesca di Wiesbaden, quella francese di Tolosa, la finlandese Vaasa e l'ungherese Kapsovar. La cerimonia di pre- EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA miazione si è svolta nel contesto della conferenza della Giornata europea 2015 delle persone con disabilità, dedicata quest'anno ai bambini e ai giovani disabili. L'evento, dal titolo "Crescere insieme in un'Europa senza barriere" ha offerto presentazioni, discussioni e scambio di buone pratiche sull'educazione inclusiva, fondamentale per garantire la parità di partecipazione delle persone con disabilità nel lavoro e nella società. Per maggiori informazioni sull'iniziativa Access City Award: http://ec.europa.eu/social/main.js p?catId=1141&langId=en *** Il Fondo fiduciario dell'Ue per la Siria disporrà di 350 milioni di euro per fornire aiuti urgenti a 1,5 milioni di rifugiati e alle comunità che li ospitano nei paesi confinanti, provate dall'enorme afflusso degli ultimi mesi. Si tratta della misura più consistente messa in campo finora per far fronte alla crisi siriana. Gli aiuti saranno destinati all'istruzione di base e alla protezione dei minori, a migliorare l'accesso alle cure mediche e alle infrastrutture per l'acqua e le acque reflue, a sostenere la capacità di recupero, le opportunità economiche e l'inclusione sociale. Saranno inoltre disponibili immediatamente 60 milioni di aiuti umanitari per l'Iraq e la Turchia, convogliati attraverso le Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e le ONG internazionali partner. Gli aiuti, nei settori del cibo, della salute, dell'acqua, dell'igiene, dei ricoveri e della protezione, serviranno a far fronte a necessità urgenti che mettono a rischio la vita delle persone. Questi fondi costituiscono l'ultimo stanziamento del pacchetto di aiuti umanitari supplementari da 200 milioni di euro, proposto in settembre dalla Commissione europea per fornire sostegno immediato ai rifugiati. *** La prevenzione si trova al centro delle politiche dell'Unione europea in materia di rifiuti e i Paesi Ue hanno l'obbligo di adotN° 500 - 13 GENNAIO 2016 9 tare e attuare programmi di prevenzione dei rifiuti. Una nuova relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha recensito 27 programmi di prevenzione dei rifiuti nazionali e regionali adottati dalla fine del 2014. Anche se gli importi globali di rifiuti prodotti in Europa sono diminuiti tra il 2004 e il 2012 di oltre l'1% in termini assoluti e più del 3% a persona, 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti vicino a 5 tonnellate persona sono stati scartati nell'Unione europea 2012. La riduzione di questo spreco può tradursi in una vasta gamma di vantaggi ambientali, economici e sociali, come la riduzione dell’inquinamento dell'acqua e del suolo, delle emissioni di gas serra e della perdita di materiali pregiati. Il principio generale dietro alle politiche comunitarie e nazionali di rifiuti è la 'gerarchia dei rifiuti'. La prevenzione dei rifiuti ha la massima priorità nella gerarchia seguita dal riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo e smaltimento come opzione meno desiderabile. A tal fine, la Direttiva quadro Ue sui rifiuti ha fissato l'obbligo per gli Stati Ue di adottare programmi di prevenzione dei rifiuti entro la fine del 2013. Il 7° Programma d’azione ambientale richiede anche una riduzione dei rifiuti prodotti, in termini assoluti e per persona. Il processo di revisione comprende 36 programmi in 28 Stati membri dell'Ue, l'Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia. La relazione dell'AEA dimostra che i programmi di prevenzione dei rifiuti mostrano una grande varietà di dettagli, copertura, obiettivi, orizzonti temporali, indicatori, sistemi di monitoraggio, misure e gli strumenti politici. Il rapporto include anche esempi di buone pratiche di ogni paese e regione. *** Come ogni anno, il 1° dicembre ricorre la Giornata mondiale di lotta contro l’AIDS, istituita per la prima volta nel 1988 per volontà dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere HIV positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100.000 residenti. L’incidenza, ossia le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2014, non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12° posto nell’Ue. Le regioni che hanno mostrato un’incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L’età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni. Quanto alla fascia di età maggiormente colpita, è risultata essere quella delle persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). *** Wrocław (Polonia) e San Sebastian (Spagna) sono le capitali europee della cultura 2016. Entrambe le città si sono già attrezzate per lanciare un anno pieno di eventi culturali e artistici che includeranno mostre, concerti e spettacoli a riprova della ricchezza e della diversità della cultura europea. Le attività mirano ad attrarre turisti da tutta Europa e a instaurare un rapporto stretto con le comunità locali. Tibor Navracsics, Commissario per l'Educazione, la cultura, la gioventù e lo sport ha dato il benvenuto alle nuove città della cultura dicendo: "Essere una Capitale europea della Cultura aiuta le città a creare un senso di comunità e porta benefici durevoli ai cittadini e alle loro economie. Auguro a Wrocław e San Sebastian ogni successo per gli eventi in programma durante tutto l'anno". Nel weekend del 15-17 gennaio, una grande parata, alla presenza proprio del Commissario Navracsics, aprirà ufficialmente il programma di Wrocław, che ha scelto come motto "Spazi di Bellezza". San Sebastian invece, che ha incentrato il suo programma sull'idea della "Coesistenza delle culture", inaugura l'anno con cinque giorni EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA di attività culturali che includono la tradizionale Tamborrada grand fiesta, a partire dal 20 gennaio. Le due città sono state elette nel 31° anno del programma delle Capitali europee della Cultura. Ricordiamo che le Capitali del 2015 sono state Mons (Belgio) e Plzen (Repubblica Ceca). APPUNTAMENTI "Seminario Erasmus+: le opportunità per l'educazione degli adulti" - Modena, 19 gennaio 2016 ore 10.00. Promosso da EUROPE DIRECT - Modena in collaborazione con ForModena, il seminario mira a presentare il bando 2016 e le sue priorità, nonché a fornire ai partecipanti indicazioni pratiche e operative sulle procedure per la candidatura dei progetti. La partecipazione al seminario è gratuita e si richiede l'iscrizione entro il 17 gennaio 2016. Secure societies: protecting freedom and security of EUROPE and its citizens Giornata Nazionale di Lancio dei Bandi 2016-2017 in Horizon 2020 - Roma, 19 gennaio 2016. La giornata informativa è organizzata da APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea, per conto del MIUR e in collaborazione con la Commissione europea. “L’eredità di EXPO per l’agricoltura dell’EmiliaRomagna. Un futuro di innovazione e internazionalizzazione” - Bologna, 25 gennaio 2016 ore 9.00 presso la Regione EmiliaRomagna (Terza Torre - Sala “20 maggio 2012” - V.le della Fiera, 8). Obiettivo dell’incontro è di approfondire con le aziende agricole e agroalimentari emilianoromagnole il tema dell’internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati, per mettere in valore le informazioni acquisite e le relazioni messe in campo nei recenti incontri a EXPO con i diversi Paesi presenti. La partecipazione all’incontro è gratuita, ma per una migliore organizzazione è gradita la preiscriN° 500 - 13 GENNAIO 2016 10 zione online al sito https://agri.regione.emiliaromagna.it/giasapp/agrievents/iscrizion e/evento/124 "Kick-off meeting 14th European Week of Regions and Cities" - Bruxelles, 29 gennaio 2016 - La Direzione Generale per la Politica regionale e urbana della Commissione europea e il Comitato europeo delle Regioni invitano i rappresentanti degli uffici regionali, le associazioni e le istituzioni dell'Ue alla prima riunione preparatoria dell'edizione 2016 della Settimana europea delle Regioni e città, che si terrà dal 10 al 13 ottobre 2016. Nel corso dell'incontro si esamineranno gli insegnamenti tratti dalla precedente edizione e i temi previsti per l'edizione 2016. L'incontro può essere seguito in diretta su Internet a partire dalle ore 11.00 al sito http://cor.europa.eu/en/events/op endays/Pages/Kick-off-meetingOpen-Days-2016.aspx Seminario di progettazione europea "Come costruire una proposta di successo con il programma Europa dei Cittadini" - Roma, 30 gennaio 2016. Organizzato da TIA Formazione Internazionale, il seminario intende fornire gli strumenti per la presentazione di un progetto europeo nell'ambito del programma Europa dei Cittadini in previsione della call con scadenza 1° marzo 2016. PROGRAMMI E BANDI Tutti i PROGRAMMI E BANDI potete ora trovarli direttamente sul nostro sito internet http://www.europedirect-emilia.eu alla voce Bandi Ue. ORIZZONTE 2020 Il Consiglio europeo della ricerca (CER) ha annunciato i ricercatori vincitori del bando Starting Grants 2015 nell’ambito del programma Orizzonte 2020; ciascun ricercatore otterrà circa 1,5 milioni di euro da investire nei rispettivi progetti di ricerca della durata di 5 anni. Questo bando mira, infatti, a sostenere le eccellenze emergenti nella ricerca in tutto il mondo ed è destinato a giovani ricercatori (di qualsiasi nazionalità) con esperienza tra i due e i sette anni dal conseguimento del dottorato. Gli obiettivi di questi finanziamenti, che ammontano complessivamente a 429 milioni di euro, emergono ben chiari dalle parole di Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la scienza e l'innovazione, che ha sottolineato come ci sia la necessità di mantenere i più brillanti ricercatori in Europa, e di attirarne dall’estero, per stimolare la circolazione e lo sviluppo delle idee più interessanti e innovative, attraverso aiuti finanziari che assicurino agli studiosi libertà e sicurezza nel loro lavoro. Tra i 291 vincitori, si nota la presenza di ben 31 italiani. INTERREG ALPINE SPACE: COMUNICATORE CERCASI LAVORO, CONCORSI E CANDIDATURE ERVET Emilia-Romagna Valorizzazione Economica Territorio Spa di Bologna, informa che è possibile presentare candidature per la copertura di due posti vacanti per Funzionari di progetto. Il termine per la presentazione delle candidature è il 18 gennaio 2016. DIRETTORE ALL’EURODAD La Rete europea sul debito e lo sviluppo (EURODAD), con sede a Bruxelles, è una rete di 48 organizzazioni non governative per lo sviluppo provenienti da 15 paesi europei che lavorano per l'eliminazione della povertà e l'empowerment dei poveri. La Rete informa che è possibile presentare candidature per il posto vacante di Responsabile alle finanze, contabilità e sovvenzioni. Il termine per la presentazione delle candidature è il 18 gennaio 2016. ECONOMISTA ALLA DG DELLA CONCORRENZA La Direzione Generale della Concorrenza della Commissione europea è alla ricerca di un sostituto dell'Economista capo per la concorrenza, il cui posto sarà vacante a partire dal 1° settembre 2016. Il termine ultimo per l’invio delle candidature è il 29 gennaio 2016 alle ore 12.00. EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA Il Segretariato Congiunto di Interreg AlpinE Space di Monaco di Baviera (Germania), informa che è possibile presentare candidature per la copertura del posto vacante di Comunicatore. Il termine per la presentazione delle candidature è il 27 gennaio 2016. INTERREG REGION: CERCASI NORTH SEA FUNZIONARIO Il Segretariato Congiunto di Interreg North Sea Region di Viborg (Danimarca), informa che è possibile presentare candidature per la copertura del posto vacante di Funzionario con esperienza in sviluppo e amministrazione di progetti. Il termine per la presentazione delle candidature è il 28 gennaio 2016. INTERREG ADRION: FUNZIONARI DI PROGETTI CERCASI URBACT III: COMUNICATORE INTERNO CERCASI Il Segretariato del programma URBACT III, con sede a St. Denis (Francia), invita i potenziali candidati a presentare la propria candidatura per il posto vacante di Comunicatore interno. Il termine per la presentazione delle candidature è il 31 gennaio 2016. CONCORSO PER LE MIGLIORI VALUTAZIONI DELLA POLITICA DI COESIONE UE Organizzato dalla Direzioni generali per la Politica regionale e urbana e per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione della Commissione europea, il concorN° 500 - 13 GENNAIO 2016 11 so ha l'obiettivo di raccogliere i migliori contributi che saranno presentati alla conferenza 2016 riguardante "L'efficacia della politica di coesione dell'Unione europea". La conferenza sarà una vetrina per le migliori valutazioni, un luogo per discutere le buone pratiche nella pianificazione della valutazione, nonché l'opportunità di ampliare gli attori coinvolti nella valutazione della politica di coesione. Il concorso si articola in due sezioni: Best Completed Evaluation (Strand A); Best Evaluation Proposals (Strand B). Per entrambe le sezioni del concorso, oggetto di valutazione sarà l'efficacia delle operazioni cofinanziate dai fondi strutturali o di coesione utilizzando almeno uno dei seguenti tre metodi: Ex-post cost benefit analysis; Theory-based evaluations; Counterfactual evaluation. Gli autori delle migliori valutazioni e proposte di valutazione saranno invitati a presentare i loro contributi alla Conferenza di valutazione che la Commissione europea organizzerà nel primo semestre 2016. Il termine per la presentazione dei contributi è il 15 gennaio 2016. RICERCA PARTNER Un coordinatore andaluso cerca urgentemente un partner per una proposta di progetto, nell’ambito del programma Orizzonte 2020, sui temi del bando EE-07-201 62017 “Cambiamento comportamentale verso l'efficienza energetica attraverso le TIC”. Il partner ricercato può essere una PMI o un Centro di ricerca, con competenze in materia di: analisi socioeconomica, analisi del comportamento sociale in relazione alle scelte energetiche, modelli di business e analisi di mercato. Il progetto intende sviluppare una piattaforma universale che include una serie di strumenti di facile utilizzo e applicazioni con lo scopo di migliorare l'efficienza energetica del cambiamento dei comportamenti, consentendo agli utenti finali di prendere decisioni informate sul loro consumo di energia e costi. Scadenza 21 gennaio 2016. (EI1) Sjumilahallen è un centro per le attività culturali e lo sport di Göteborg (Svezia). Questo centro è parte dei servizi comunali e lavora principalmente con i giovani nella fascia di età compresa tra i 13 e i 20 anni, ed è ubicato in una zona in cui la disoccupazione e l'immigrazione sono elevate. Il quartiere Västra Hisingen, competente per questi servizi, cerca partner in particolare organizzazioni europee, che lavorano direttamente con i giovani nella fascia di età dai 13 ai 20 anni, situate preferibilmente in zone socialmente ed economicamente svantaggiate, per un progetto nell’ambito del programma Erasmus+ (scambio di esperienze). L’idea progettuale parte dalla constatazione che molti giovani, prevalentemente non-nativi, sperimentano un minor numero di opportunità nella vita e anche nel campo dell’istruzione. Scopo del progetto è quello di aumentare la fiducia nelle potenzialità dei partecipanti, con l’obiettivo di invogliarli a continuare gli studi nel settore terziario per acquisire competenze e avere più possibilità nel mondo del lavoro, attraverso la creazione di gruppi transnazionali per combattere l’esclusione sociale. Durata del progetto: dal 1° agosto 2016 a metà 2017. Scadenza: 26 aprile 2016. (EI2) Urgente! L’Associazione Calzature di NW Murcia (Spagna) cerca partner per un progetto nell’ambito del programma Erasmus+ - KA2 “Sostegno alle piccole e medie imprese impegnate in attività di apprendistato”. I poli industriali calzaturieri hanno superato la crisi provocata dalla concorrenza asiatica negli ultimi anni ’90. Le fabbriche hanno migliorato la tecnologia, il marketing EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA e la qualità del prodotto, ora devono pensare a ringiovanire la loro forza lavoro, quest’ultimo aspetto rappresenta un’opportunità per creare posti di lavoro stabili in zone di elevata disoccupazione giovanile dei paesi dell’Europa del sud. Gli obiettivi del progetto sono: ridurre l’età media dei lavoratori nelle aziende; migliorare la formazione e la versatilità dei dipendenti per meglio adattarsi agli sviluppi del mercato e alle tecniche di produzione, facilitare l’inserimento di apprendisti nelle società dopo l’istruzione secondaria, la pianificazione di un programma di formazione specifica. In particolare si cercano come partner Camere di Commercio, organizzazioni professionali, imprese pubbliche o private, fornitori di IFP o altre organizzazioni che hanno un ruolo nel sostenere le PMI ad aumentare la loro offerta di apprendistato. Scadenza bando 15 gennaio 2016. (EI3) Il Loire Valley Institute for Advanced Studies (Francia) cerca partner nell’ambito del programma Orizzonte 2020. Il progetto, dal titolo Smart Loire Valley, riguarda borse di studio per la mobilità dei ricercatori all’interno del contesto dell’Azione “Marie-Skłodowska Curie Actions (MSCA) COFUND. In particolare l’Istituto finanzia diversi premi di ricerca per accogliere ricercatori internazionali esperti in un laboratorio di alto livello della regione del Centro-Valle della Loira per un periodo di un anno. Contemporaneamente l’Istituto svolge ricerca scientifica consentendo i seguenti scambi interdisciplinari e la creazione di rapporti duraturi tra gruppi di ricerca internazionali: RESEARCH FELLOWSHIP (borse di ricerca): un anno di ricerca a tempo pieno che consente a un ricercatore post-dottorato di condurre un progetto in un laboratorio della regione; RESEARCH PROFESSORSHIP (cattedra universitaria): consente a professori esperti di partecipare a N° 500 - 13 GENNAIO 2016 12 una ricerca, alla costruzione di un gruppo di ricerca e all’insegnamento post-laurea nella regione del Centro-Valle della Loira per un periodo di 3 mesi per 4 anni consecutivi (12 mesi in totale); RESEARCH CONSORTIUM (ricerca in consorzio): consente la formazione di un gruppo di cinque ricercatori e sostiene le loro interazioni. Il team si riunisce una settimana due volte l'anno per 2 anni (4 riunioni in totale). Scadenza 8 febbraio 2016. (EM1) Il French Research Team on Arab World and Mediterranea (Francia) è una unità di ricerca multidisciplinare del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CRNS) che include nel proprio team sociologi, geografi, progettisti e antropologi. Il principale obiettivo del Centro è l’analisi territoriale delle dinamiche della società in particolare relativamente alla costruzione delle città, alle loro trasformazioni, alle politiche urbane, ai conflitti di confine e alle disuguaglianze socio-territoriali. In particolare il gruppo cerca partner per un progetto nell’ambito del programma Orizzonte 2020 - Societal challenges. Il progetto, dal titolo ANR Marges, ha lo scopo di comparare le zone ai margini urbani delle città mediterranee (sponda nord e sponda sud), concentrandosi su come le popolazioni vivono e percepiscono lo spazio. Scadenza 4 febbraio 2016. (EM2) L’Associazione spagnola Márgenes y Vínculos cerca partner per un progetto nell’ambito dell’invito a presentare proposte riguardanti Progetti transnazionali per l’eliminazione delle punizioni corporali sui bambini nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”. Scadenza bando 3 marzo 2016. (MYV) AVVISI DI EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA Nel corso degli ultimi quindici giorni il centro di documentazione di EUROPE DIRECT - Carrefour europeo Emilia si è arricchito delle seguenti pubblicazioni, disponibili in consultazione, negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e al pomeriggio solo su appuntamento): ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ Investire al Parco innovazione - nuovo polo europeo per la ricerca e lo sviluppo - a cura di Reggiane SpA Società di Trasformazione Urbana; Drugnet Europe n. 92/2015 - a cura del Centro europeo per il monitoraggio delle droghe e delle tossicodipendenze (disponibile in inglese); Ereditare nell’Ue. Semplificare le successioni transfrontaliere - a cura della Commissione europea; I migliori progetti LIFE Natura 2014 - a cura della Commissione europea (disponibile in inglese); Conclusioni del Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre 2015; Conclusioni sulla migrazione - Consiglio europeo (17 dicembre 2015); Zootecnia in crisi. Carne e latte sotto la lente - Quaderno n. 17 della collana di EUROPE DIRECT - Veneto; Report tecnico n. 2: La cooperazione territoriale europea quale 2° obiettivo delle politiche di coesione 2014-2020: dalle Euro regioni alle strategie macro-regionali europee - a cura di EUROPE DIRECT - Terni; Competenze, qualifiche e posti di lavoro nell’Ue: la preparazione per un match perfetto? - a cura di CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo della formazione (disponibile in inglese); Agrimpresa n. 13/2015 - periodico di informazione agricola e tecnico-economica della Confederazione italiana agricoltori Emilia Romagna. *** Dal 1° gennaio 2016 il centro d’informazione EUROPE DIRECT - Emilia è ospitato presso la Fondazione E35. La Fondazione E35 nasce nel luglio 2015 da un progetto condiviso tra Enti rappresentativi del territorio reggiano e delle sue differenti componenti: Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio Pietro Manodori, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Centro Ricerche Produzioni Animali. Finalità principale della Fondazione è di sostenere la promozione europea e internazionale del territorio allo scopo di attrarre risorse economiche, nuova conoscenza, nuovi partenariati e condizioni di sostegno delle politiche di sviluppo locale. La Fondazione costruisce e gestisce i contatti nell’intento di fare emergere progettualità in grado di portare su un piano internazionale le politiche locali, le strategie di governo e sviluppo del territorio. Nel definire l’intento dell’Fondazione E35 quale il “sostegno alle diverse politiche” non si considera solamente l’azione dell’ente comunale o delle pubbliche amministrazioni del territorio, ma si contempla e si EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA N° 500 - 13 GENNAIO 2016 13 vogliono sostenere anche le progettualità del terzo settore del privato sociale e dei principali attori economici della provincia, includendo questi stakeholders nel quadro degli attori che condividono la strategia di “sviluppo del territorio”. Ruolo della Fondazione è quindi al tempo stesso quello di attivatore di progetti e di reti ma anche quello di facilitatore nei percorsi autonomi di organizzazione del territorio in un’ottica di supporto allo sviluppo e alla crescita anche di reti squisitamente private. L’intento è quello di dar vita a un “effetto moltiplicatore delle reti”: i contatti, le connessioni territoriali ed extraterritoriali (fino a quelle internazionali) divengono un patrimonio che può diventare di comune utilità e che in questo senso può esponenzialmente crescere. La Fondazione intende sviluppare una azione di coordinamento e rafforzamento del sistema di reti e dei contatti internazionali esistenti e latenti sul territorio, agendo quale volano per l’attivazione di nuovi partenariati, o consolidando le partnership esistenti attraverso il supporto e le competenze del proprio staff. La Fondazione vuole rappresentare un servizio per il territorio e al tempo stesso un consolidamento e una valorizzazione del patrimonio di relazioni internazionali. Il nome scelto per la nuova Fondazione è quello della strada europea E35, una dorsale Nord-Sud che collega Amsterdam a Roma con un percorso lungo 1.817 km, attraverso Paesi Bassi, Germania, Svizzera e Italia. Tutto l’itinerario è composto da tratte autostradali; in Italia queste sono l’Autostrada dei Laghi, la Tangenziale Ovest di Milano e l’Autostrada del Sole. *** Il prossimo 24 gennaio non perdete la Rubrica d'informazione sulle opportunità offerte dall'Europa (bandi, concorsi e offerte di lavoro) a cura di EUROPE DIRECT - Emilia, all'interno di “RegionEuropa”, il settimanale europeo della Testata Giornalistica RAI in onda su RAI 3 ogni domenica alle ore 11,30. Il settimanale racconta il rapporto tra i territori locali italiani e le loro istituzioni, le Istituzioni dell’Ue, dal Parlamento europeo alla Commissione europea, al Comitato delle Regioni. “RegionEuropa” è anche online e in live streaming al sito www.regioneuropa.rai.it ed è possibile seguirla su Twitter @tgrregioneuropa *** Ti sei rivolto recentemente a un centro informazioni EUROPE DIRECT? Se sì, cosa ne pensi? È questo in sintesi ciò che chiede un recente sondaggio lanciato dalla Commissione europea. Più che un sondaggio si tratta di una valutazione su come stanno lavorando i circa 500 centri EUROPE DIRECT dislocati un tutte le regione dell’Ue. Ti chiediamo di spendere due minuti del tuo tempo (non ne servono di più! ) per rispondere online a tre semplici domande: come valuti il servizio ricevuto? Quanto sei rimasto soddisfatto del servizio ricevuto? Raccomanderesti ad altre persone di rivolgersi al centro EUROPE DIRECT- Carrefour europeo Emilia? Le risposte aiuteranno la Commissione europea a migliorare i servizi di informazione/comunicazione sull’Ue offerti dai centri EUROPE DIRECT. Ti ringraziamo per la collaborazione! Ti sei rivolto recentemente a un centro informazioni EUROPE DIRECT? Cosa ne pensi? www.ec.europa.eu/eusurvey/runner/EDICfeedback2014?surveylanguage=IT *** Le notizie qui riportate sono riproducibili citando la fonte. I contenuti di questa newsletter rappresentano il punto di vista degli autori e non necessariamente la posizione della Commissione europea. *** Hanno curato questo numero: Roberta Fiaccadori, Andrea Poluzzi, Giancarlo Orsingher e Carla Cavallini EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA N° 500 - 13 GENNAIO 2016