istanza di avvio del procedimento di verifica di assoggettabilita per

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istanza di avvio del procedimento di verifica di assoggettabilita per
ISTANZA DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI
ASSOGGETTABILITA PER RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
ESISTENTE EX. ART. 208, D.LGS. 152/2006 E SS.MM.II.
DELL'ESISTENTE CENTRO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI
VEICOLI FUORI USO SITO IN VIA DEL MONDIGLIO 14,
ROSIGNANO MARITTIMO (LI).
INDICE
PREMESSA
1 - QUADRO IMPIANTISTICO E CICLO PRODUTTIVO
1 A - descrizione del ciclo produttivo
1 B - quadro generale dell'impianto
1 C- localizzazione dell'impianto
2 - STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
2.1 - Conformità del progetto con le norme, i piani ed i progetti a valenza ambientale
2.2 - Studio sugli effetti ambientali e sulle misure adottate
2.2.1 - Acqua – Approvvigionamento idrico, scarichi idrici e acque meteoriche.
2.2.1A - Misure adottate per la rimozione degli inquinanti e considerazioni tecniche
sul recapito e sul trattamento
2.2.1B - Procedure adottate per la prevenzione dell'inquinamento da A.M.D.
2.2.2 – Emissioni in atmosfera
2.2.3 – Suolo
2.2.4 – Rumore
2.2.5 – Rifiuti
2.2.6 – Energia
2.2.7 – Conservazione degli habitat e della fauna e flora selvatiche
2.2.8 – Incidenti rilevanti
2.2.9 - Traffico veicolare
2.3 . Considerazioni generali e stima degli impatti
3 - MOTIVAZIONI E FINALITÀ
ALLEGATI
•
Tav. 1 - Tav. 2 - Tav. 3 - Tav. 4
•
•
•
•
•
•
All. A – Scheda Pressa
All. B – Comunicazione Errata Corrige Geometra Cerrai
All. C – Scheda Impianto Depurazione Acque
All. D – Relazione Geologica
All. E – Valutazione Impatto Acustico
All. F – Rapporto di prova acque in uscita dal depuratore
•
•
•
•
Appendice 1 – Copia Certificazioni ISO
Appendice 2 – Valutazione Rischio Rumore
Appendice 3 – Valutazione Rischio Vibrazioni
Appendice 4 – Valutazione Rischi Salute Lavoratori
PREMESSA
In seguito all'entrata in vigore della Legge Regionale n° 10 del 21/02/2010 - Norme in materia di
valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di
valutazione di incidenza – e s.m.i., ed alla conseguente richiesta, da parte della Ditta AUDECO srl,
dell'attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità, si propone nel seguente documento
quanto richiesto dall'art. 48 della suddetta Legge. Il seguente documento tecnico è diviso in due
parti: nella prima si mostra il quadro progettuale dell'impianto ed il ciclo di lavoro dello stesso;
nella seconda parte si riporta lo studio preliminare ambientale, come richiesto dall'art. 48 della L.R.
10/2010 e s.m.i.
1 - QUADRO IMPIANTISTICO E CICLO PRODUTTIVO
1 A - descrizione del ciclo produttivo
La società Audeco s.r.l., situata in Rosignano Marittimo, loc. le Morelline, via del Mondiglio n°14
(zona identificata nel Regolamento Urbanistico come zona a destinazione industriale/artigianale
– cfr. Tav. 1), ha come attività quella di CENTRO DI RACCOLTA e IMPIANTO DI
TRATTAMENTO di VEICOLI FUORI USO. La suddetta ditta, in possesso di certificazione ISO
9001:2008 e ISO 14001:2004, è autorizzata al trasporto di rifiuti speciali con iscrizione all’Albo
Nazionale Gestori Rifiuti ed autorizzata per la gestione dell'attività di audemolizione con A.D. n.
13/7N del 16/05/2000 (rinnovata con Atto Dirigenziale n. 10 del 16/05/2005), e più
specificatamente per le tipologie di rifiuto CER 160104* - veicoli fuori uso.
Si premette che il ciclo lavorativo dell'impianto è rimasto invariato rispetto a quanto descritto nel
piano di adeguamento al D.Lgs. 209/2003, i cui contenuti sono stati eseguiti e messi in pratica dalla
ditta. L'unica differenza riguarda la macchina pressatrice, la cui presenza diverrà fissa invece che
saltuaria: nel progetto di adeguamento, infatti, la presenza di una pressa era considerata come
saltuaria ed erano previste operazioni di pressatura della carcasse bonificate solo occasionalmente e
con attrezzatura di terzi autorizzati. Ad oggi, in seguito a comunicazione presentata unitamente alla
domanda di rinnovo in data 16/11/09, si intende utilizzare una macchina pressatrice fissa per la
pressatura delle carcasse.
Il ciclo lavorativo è suddivisibile in 7 step principali:
•
1) arrivo / conferimento del veicolo
•
2) controllo eventuali perdite e avvio alla bonifica dello stesso
•
3) bonifica veicolo
•
4) smontaggio pezzi di ricambio (parti metallo e plastica)
•
5) gestione pezzi di ricambio e parti recuperabili
•
6) stoccaggio carcasse
•
7) Pressatura
Descrittivamente, il ciclo lavorativo può essere riassunto con il seguente diagramma a blocchi,
accorpando alcune delle fasi omologhe di lavorazione.
Figura 1. Diagramma a blocchi del ciclo di lavorazione di Audeco s.r.l.
A.
Arrivo/ conferimento del veicolo
Il veicolo da bonificare, ancora targato e circolante, oppure conferito tramite autocarro specifico per
trasporto autoveicoli, viene parcheggiato sul piazzale AUDECO nella zona indicata con la dizione
“(A) - AREA AUTO DA BONIFICARE” (Tav. 4) o in alternativa residuale negli scaffali porta auto,
indicati con la lettera (I) nella stessa tavola. L'ufficio amministrativo provvede ad espletare le
pratiche amministrative per la radiazione del veicolo dal PRA e la cessione per demolizione.
Appena arrivato, il veicolo viene immediatamente sottoposto ad una operazione di controllo dal
personale preposto per identificare eventuali perdite di liquidi e possibili altri problemi.
Se il veicolo non ha perdite viene avviato alla bonifica entro 24 ore; se presenta perdite di liquido
viene avviato direttamente alla bonifica.
B.
BONIFICA VEICOLO
Il veicolo da bonificare viene portato all'interno della zona indicata in tav. 4 “AREA BONIFICA
AUTO” adiacente alla area di conferimento e caratterizzata da un locale in muratura di circa 120 m 2
(vedi layout tav. 2).
Le operazioni di bonifica consistono nella asportazione delle sostanze pericolose (liquide e solide)
tramite idonee attrezzature e dispositivi di protezione individuale.
L’area bonifica auto è dotata di due ponti elevatori e di idonea attrezzatura per le operazioni di
messa in sicurezza dei veicoli da bonificare e smontaggio parti meccaniche delle autovetture.
Alcune operazioni di bonifica del veicolo vengono eseguite con il mezzo posto a terra, altre
necessitano del mezzo sollevato perché queste possano avvenire nella massima sicurezza e igiene
per l'operatore.
Il veicolo viene normalmente posto sul ponte elevatore e vengono eseguite le seguenti operazioni di
messa in sicurezza:
1.
Estrazione del combustibile (benzina o gasolio) tramite smontaggio e svuotamento
del serbatoio per caduta.
2.
Estrazione dell'olio motore, liquido dei freni ed altri liquidi per circuiti chiusi,
realizzata per caduta tramite l'apposita apertura.
3.
Smontaggio del filtro olio dal suo alloggiamento naturale.
4.
Smontaggio della batteria.
5.
Smontaggio pastiglie freni.
6.
Smontaggio pneumatici.
Ogni tipologia di rifiuto viene immediatamente raccolta tramite attrezzature idonee al contenimento
(fusti, cisternette, etc...); una volta raccolti, i rifiuti vengono poi conferiti nei contenitori adibiti allo
stoccaggio provvisorio nella AREA RIFIUTI (tav. 2). A questo punto la macchina/carcassa è pronta
per le successive operazioni di smontaggio.
C.
SMONTAGGIO PEZZI DI RICAMBIO
I pezzi di ricambio meccanici ed i pezzi di ricambio costituiti prevalentemente da sportelli e altre
parti non inquinanti, vengono ognuno depositato nell'area specifica (tav. 2 e 4).
I pezzi di ricambio estratti, ma soggetti a deperimento a causa degli eventi meteorologici, vengono
conservati nell'apposito magazzino posto sul retro dell' “AREA BONIFICA AUTO”. I pezzi di
ricambio estratti e non soggetti a deperimento a causa degli eventi meteorologici vengono depositati
all'aperto. Essendo destinati alla vendita con regolare autorizzazione non sono identificati come
rifiuti.
D.
STOCCAGGIO CARCASSE E PRESSATURA
Le operazioni di pressatura della carcasse bonificate sono eseguite nell'area esterna deputata alla
lavorazione, zona (B) – AUTO BONIFICATE (Tav. 4), tramite pressa Colmar modello P5260 (All.
A). Le carcasse di autoveicoli bonificati sono ordinatamente disposte in maniera sovrapposta una
sull'altra fino all'altezza complessiva di 3 metri (inferiore a quella massima prevista dal rinnovo
dell'autorizzazione pari a 5 metri) previa verifica delle condizioni di stabilità e valutazione dei rischi
per la salvaguardia dei lavoratori oppure negli scaffali porta auto indicati con la lettera (I) in tav. 4.
Questo consente comunque di ridurre la superficie utilizzata per lo stoccaggio veicoli e migliorare
le operazioni di controllo per eventuali problemi ambientali.
Si riportano di seguito gli schemi di flusso, bilanci di massa e di energia di ogni singolo processo:
ARRIVO
BONIFICA
SMONTAGGIO
PRESSATURA
Per quanto riguarda i bilanci di massa e di energia, la ditta AUDECO, non
variando
la potenzialità dell'impianto, non modifica i bilanci già presentati in fase di
STOCCAGGIO
autorizzazione. Si ritengono, pertanto, ancora validi quelli già in possesso
dell'Autorità.
La sola variante apportata al ciclo produttivo/lavorativo è, come già ripetuto nel corso della presente
documentazione, l'utilizzo permanente della pressa invece che saltuario. Essendo però questa alla
fine del ciclo di lavorazione, non va ad aumentare le quantità di rifiuti in ingresso e quindi la
potenzialità dell'impianto.
1 B - quadro generale dell'impianto
L'area di proprietà di AUDECO s.r.l. ha una superficie totale pari a 1137 m2 all'interno della quale
sono presenti due strutture coperte contigue di estensione complessiva pari a 337 m 2. L'intera
struttura coperta di Audeco è formata da: un locale in muratura di superficie pari a 120 m2, con
altezza utile di m 5,45, nel quale avviene la fase di bonifica dei veicoli; un'area destinata a
magazzino ricambi usati; un'area di ingresso e zona vendita ricambi; un locale adibito ad ufficio; un
locale provvisto di spogliatoio e servizi igienici (cfr. Tav. 2).
L'area scoperta si suddivide in un piazzale pavimentato con pavimentazione in cemento
impermeabile, pari a 840 m2, che circonda per ¾ l'edificio, ed in un'area non pavimentata avente un
estensione di 285 m2 circa (cfr. Tav. 4).
Il piazzale pavimentato è dotato di un sistema di raccolta delle acque meteoriche dilavanti costituito
da 8 pozzetti a trappola più un disoleatore posto nel settore “auto bonificate” come risulta da Tav. 3.
Nell'area antistante l'ingresso della struttura, è presente un sistema di depurazione delle acque
meteoriche, cui confluisce il sistema di tubazioni di cui sopra. Il refluo in uscita scarica nella
fossetta stradale adiacente all'impianto che poco dopo l'immissione dello stesso si interra
confluendo nella rete fognaria delle acque bianche, come da comunicazione correttiva del Geom.
Cerrai indirizzata alla provincia di Livorno del 10/05/2010 (All. B).
Per quanto riguarda le tecnologie che direttamente riguardano la lavorazione principale, vi sono:
due ponti elevatori nel locale bonifica e una pressa per la pressatura delle carcasse modello Colmar
P5260, posizionata nel piazzale pavimentato esterno nella zona (B) di Tav. 4. Tale macchinario, le
cui caratteristiche tecniche sono presentate nella scheda tecnica in allegato (All. A), è in grado di
lavorare una quantità di materiale pari a 7 - 8 ton/h di materiale compattato.
1 C - localizzazione dell'impianto
La localizzazione specifica dell’area del Comune di Rosignano denominata “Le Morelline”,
ad uso artigianale, pone l’impianto lontano da centri abitati e da aree con presenza di beni storici,
artistici, archeologici e paleontologici.
Infatti, dall'esame delle normative di riferimento si può constatare che l’ubicazione dell'attività
AUDECO non ricade nelle seguenti aree:
•
aree individuate nei piani di bacino, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, lettera m) della legge
18 maggio 1989 , n. 183, e successive modifiche;
•
aree naturali protette sottoposte a misure di salvaguardia ai sensi delle direttive comunitarie
79/409/CEE e 92/43/CEE, ed ai sensi dell’articolo 6, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n.
394, e successive modifiche ed integrazioni.
•
aree individuate ai sensi dell’articolo 3 del decreto del presidente della repubblica 8
settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni
•
aree site nelle zone di rispetto di cui all’articolo 21, comma 1 del decreto legislativo 11
maggio 1999, n. 152 e successive modifiche.
•
aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n.
490 , e successive modifiche, salvo specifica autorizzazione regionale ai sensi dell’articolo 151 del
citato decreto.
•
aree esondabili, instabili e alluvionabili comprese nella fascia A e B individuate nei piani di
assetto idrogeologico di cui alla legge n. 183 del 1989.
2- STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
2.1 - Conformità del progetto con le norme, i piani ed i progetti a valenza ambientale e
paesaggistica
L’attività si inserisce nell’ambito della raccolta e bonifica di veicoli fuori uso, rifiuti speciali
pericolosi, interessata dalle seguenti norme principali:
•
P.T.C. (Piano Territoriale di Coordinamento) approvato con Delibera del Consiglio
Provinciale n. 52 del 25/03/2009.
•
Legge Regionale 22 novembre 2007, n. 61 “Modifiche alla Legge Regionale 18 maggio
1998, n. 25 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) e norme per la
gestione integrata dei rifiuti”.
•
Il P.I.T. (Piano di Indirizzo Territoriale) approvato con Delibera del Consiglio Regionale n.
72 del 24/07/2007 (entrato in vigore il 17/10/2007); attualmente è in fase di approvazione
una variante relativa al piano paesistico.
•
D.Lgs. n° 152 del 3 aprile 2006 recante Norme in materia ambientale ed in particolare per
questo argomento la parte quarta e s.m.i.
•
Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Speciali anche Pericolosi approvato dal Consiglio
Provinciale con delibera n° 51 del 25/03/2004.
•
D.Lgs. n. 209 del 24 giugno 2003 e s.m.i.
•
L.R. n° 20 del 31/05/2006 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”.
•
D.P.G.R 46-R/2008 “Regolamento di attuazione della L.R. n° 20/2006.
Dalla verifica sulla corrispondenza tra la normativa sopra elencata e l’attività in essere, quest'ultima
è risultata CONFORME alle norme vigenti.
Di seguito verranno trattati in dettaglio i vari comparti interessati dall'attività di AUDECO e le
modalità con cui vengono espletati dalla ditta i dettami delle rispondenti normative ambientali.
2.2 – Studio sugli effetti ambientali e sulle misure adottate
Di seguito si propone un elenco dei comparti ambientali possibilmente interessati dall'attività della
ditta, ai fini dello studio preliminare ambientale:
•
Acqua (scarichi idrici, emungimento, approvvigionamento...)
•
Emissioni in atmosfera
•
Suolo
•
Rumore
•
Rifiuti
•
Energia
•
Conservazione degli habitat e della fauna e flora selvatiche
•
Incidenti rilevanti
•
Traffico veicolare
2.2.1 - Acqua – Approvvigionamento idrico, scarichi idrici e acque meteoriche.
In questo paragrafo sono racchiusi tutti gli impatti che la ditta AUDECO ha nel presente comparto
sia in ingresso che in uscita, cioè sia in quanto a captazione di acque che a produzione e scarico di
reflui. In tabella 1 sono riassunti i punti principali, trattati subito dopo nel testo con maggiore
dettaglio.
Tipologia
Descrizione
Normativa di
riferimento
Conformità di AUDECO
e misure adottate
Emungimento/
captazione
acqua
Non vi è captazione o
emungimento.
R.D. N°1775/33
Delibera 4/02/1977
L.17/2007
NON applicabile
Acque reflue assimilate a
domestiche
D.Lgs 152/06
L.R.20/2006
D.P.G.R.46/R 2008
Scarichi provenienti
esclusivamente da
metabolismo umano e
assimilabili a domestici.
Scarico in rete fognaria
Scarichi idrici
Acque
meteoriche
(AMDC)
Classificabili come Acque
meteoriche contaminate
D.Lgs 152/06
L.R. 20/2006
D.P.G.R.46/R 2008
Rete di pozzetti
disoleatori confluenti a
depuratore con scarico in
fosso stradale recapitante
in fognatura comunale.
Acque
meteoriche
(AMDNC)
Acque meteoriche provenienti
dal tetto del capannone non
suscettibili di essere
contaminate da sostanze
inquinanti.
D.Lgs 152/06
L.R. 20/2006
D.P.G.R.46/R 2008
Scarico su area non
pavimentata per 2 punti.
Tabella 1: situazione relativa al comparto idrico e quadro normativo vigente
La ditta non ha pozzi o altre fonti di emungimento acqua; inoltre per quanto riguarda l'intero ciclo
lavorativo, non è previsto l'utilizzo di acqua in alcuna delle fasi.
Inoltre, la ditta, a seguito del proprio ciclo lavorativo, non produce acque riconducibili come
tipologia ad acque reflue industriali.
Gli scarichi in uscita dallo stabilimento sono quindi: quello derivante dai servizi igienici, e quindi
assimilabile ad acque reflue domestiche e recapitante in fognatura nera, e quello composto dalle
acque meteoriche che insistono sul piazzale pavimentato. A tal proposito, come ampiamente trattato
nel piano di gestione delle acque meteoriche redatto dalla ditta, occorre specificare che, in base alla
tipologia lavorativa della ditta e ai sensi della normativa vigente (All. 5, Tab. 5, D.P.G.R. Toscana
46/R dell' 8 sett. 2008 e L.R. 20/2006) le acque meteoriche dilavanti (A.M.D.) che insistono sulla
superficie dell'impianto, ad esclusione di quelle proveniente dai tetti e dalle coperture della
struttura, sono da catalogarsi come A.M.D.C. - Acque Meteoriche Dilavanti Contaminate. Infatti,
l'attività della ditta AUDECO s.r.l. rientra nelle categorie di attività che “comportano un effettivo
rischio di trascinamento nelle acque meteoriche di sostanze pericolose o in grado di determinare
pregiudizi ambientali” come da p.to 4 della Tab. 5 dell'All. 5 del D.P.G.R. Toscana 46/R del
08/09/2008.
Le acque dilavanti provenienti dai piazzali possono presumibilmente contenere, in quanto a
tipologie di inquinanti, metalli, materiale corpuscolare e presenza di idrocarburi (residui di
carburanti, oli di varia natura, etc...).
Le acque provenienti invece dal tetto del capannone sono classificabili come A.M.D.N.C. – Acque
Meteoriche Dilavanti Non Contaminate - in quanto non suscettibili di essere contaminate da
sostanze inquinanti.
Si riassumono di seguito le modalità di trattamento delle acque meteoriche, rimandando alla
eventuale consultazione del piano di gestione per ulteriori dettagli.
•
A.M.D.N.C. dilavanti provenienti dalle superfici di copertura: le acque che insistono sul
tetto della struttura, con estensione di 337 m2, hanno in totale 6 punti di scarico. Quattro di
essi, come mostrato in Tav. 3 hanno scarico diretto sulla superficie del piazzale, e si
uniscono dunque al percorso seguito dalle acque di tipologia A.M.D.C.; i rimanenti 2 punti
di scarico, scaricano invece sull'area non pavimentata.
•
A.M.P.P.: le acque dilavanti suscettibili di contenere sostanze inquinanti relative all'attività
della ditta AUDECO, sono quelle provenienti dai settori “area auto da bonificare” e “area
auto bonificate”. Il sistema di raccolta delle acque di prima pioggia è illustrato in Tav 3.
Esso risulta costituito da 8 pozzetti di raccolta nei quali l'acqua confluisce grazie alla
pendenza che, in ogni punto della superficie pavimentata, porta dal confine della proprietà
verso i pozzetti di raccolta. I pozzetti sono collegati da idonee tubazioni sufficienti a
conferire l'acqua di prima pioggia in una cisterna installata nella parte di area non
pavimentata (in base alle norme comunali) che si trova in posizione antistante l'ufficio. La
cisterna ha una capienza di 5 m3 circa con un sistema di by-pass che entra in funzione
superato il limite di troppo pieno corrispondente all'incameramento del volume delle acque
di prima pioggia dato dalla superficie pavimentata per i 5 mm prescritti. Dalla cisterna le
acque passano attraverso un sistema di depurazione prima dell'immissione nel recettore
finale. All'uscita del depuratore è presente un pozzetto di ispezione.
•
A.M.D.C.: le acque meteoriche provenienti dalle superfici scolanti del piazzale pavimentato
sono convogliate nei pozzetti di raccolta interconnessi da tubazioni e recapitanti al sistema
di depurazione finale. Le acque provenienti dall'area effettiva di lavorazione (piazzale B
Tav. 4), subiscono un trattamento primario mediante il passaggio attraverso un pozzetto
disoleatore, prima di conferire anch'esse al sistema di depurazione finale, anteposto
all'immissione nel corpo recettore. Una volta riempita la cisterna di accumulo della
A.M.P.P., si attiva una valvola di chiusura della stessa e le acque in eccesso vengono
scaricate direttamente nel recettore finale.
2.2.1A - Misure adottate per la rimozione degli inquinanti e considerazioni
tecniche sul recapito e sul trattamento:
Il sistema depurativo, costruito dalla Ditta Ecotoscana 2000 e del quale si allega la scheda tecnica
(All. C), consiste in un sistema di separazione/trattamento delle acque provvisto di dissabbiatore,
vasca di accumulo, modulo a sacchi filtranti e vasca di disoleazione.
Figura 2. Schema a blocchi (figure non in scala) dell'impianto di depurazione.
Il sistema di trattamento delle acque e il relativo punto di recapito finale sono rimasti invariati
rispetto alla soluzione presentata nel piano di adeguamento al D.Lgs. 209/2003 ed attualmente in
uso nell'impianto.
La valutazione dell'efficacia del sistema adottato per la rimozione degli inquinanti è effettuata
mediante controllo con cadenza periodica sulle acque in uscita dal depuratore, tramite analisi di
campioni prelevati dal pozzetto di ispezione. A tal proposito, si riporta in allegato (All. F) copia del
rapporto di prova n° 844/2010 recante i risultati analitici delle acque in uscita dal depuratore,
redatto dal laboratorio Lab - Service s.a.s di Cecina.
Ai fini del controllo sulle acque di scarico in uscita dal sistema di depurazione delle acque
meteoriche, e quindi, sull'efficacia del sistema di rimozione di inquinanti, è presente un pozzetto di
ispezione (dimensioni 50 x 50 x 50 cm) localizzato immediatamente prima del punto di immissione
finale.
Relativamente al punto di immissione del refluo in uscita, occorre fare una precisazione rispetto a
quanto detto finora nei documenti presentati all'Autorità Competente, a causa della tavola
planimetrica relativa agli scarichi idrici, non corretta. In seguito alla lettera di trasmissione da parte
del geom. Cerrai (All. B) e della presentazione della tavola corretta (Tav. 3), si fornisce una
descrizione del punto di scarico nel recettore finale.
Il refluo in uscita dall'impianto di depurazione contenente le acque meteoriche, sia quelle
effettivamente trattate dal depuratore che quelle bypassate per chiusura della valvola di troppo
pieno (vedi in seguito), recapita non direttamente in fognatura bianca, come scritto nei precedenti
documenti, ma confluisce in un fosso stradale adiacente alla ditta che si immette più a valle nella
rete fognaria comunale di acque bianche. Tale punto di recapito nel recettore finale è rimasto il
medesimo rispetto a quanto predisposto in precedenza e rispetto a quanto era stato previsto ed
inserito nel piano di adeguamento al D.Lgs. 209/2003 e s.m.i..
2.2.1B - Procedure adottate per la prevenzione dell'inquinamento da A.M.D.
Le fasi della lavorazione più rischiose, in quanto a produzione di inquinanti potenzialmente
trascinabili dalle A.M.D. tramite dilavamento e che consistono nella asportazione delle sostanze
pericolose (liquide e solide), avvengono all'interno della struttura nel locale predisposto.
Analogamente, il deposito temporaneo dei rifiuti prodotti è localizzato all'interno del locale in
muratura. Le restanti fasi da sottoporre dunque ad attenzione sono quella iniziale del conferimento
auto/carcasse e quella finale delle operazioni di smontaggio/pressatura nell'area esterna.
Per quanto riguarda il conferimento iniziale, il veicolo viene immediatamente sottoposto ad una
operazione di controllo dal personale preposto, per identificare eventuali perdite di liquidi o altri
problemi; nel caso in cui esso presentasse perdite, viene inviato immediatamente alla fase di
bonifica.
In generale, per garantire la raccolta di liquidi eventualmente sversati, sono immediatamente
disponibili nelle diverse aree del piazzale sostanze idonee per l’assorbimento degli stessi.
Normalmente, la costante presenza di personale addetto garantisce un intervento tempestivo con
l’uso di tali dispositivi, consentendo l’assorbimento degli inquinanti ancor prima che questi
giungano ai pozzetti di raccolta.
Viene di seguito presentato un elenco delle operazioni preventive di monitoraggio e controllo
effettuata in generale nell'impianto nelle varie aree.
AREA AUTO DA BONIFICARE
controllo e monitoraggio dei veicoli accettati (condizioni generali e
perdite di liquidi)
Controllo e monitoraggio delle operazioni di bonifica, dei rifiuti prodotti,
AREA PER LA BONIFICA DELLE
celle quantità in stoccaggio temporaneo e dei conseguenti rapporti con i
AUTO
fornitori di servizi di trasporto e recupero dei rifiuti
AREA PER LA BONIFICA DELLE Controllo e monitoraggio dei rifiuti prodotti in deposito preliminare
AUTO
(quantità, integrità dei contenitori)
AREA AUTO BONIFICATE
Controllo e monitoraggio della gestione degli autoveicoli bonificati e
degli altri rifiuti prodotti, delle quantità in stoccaggio temporaneo e dei
conseguenti rapporti con i fornitori di servizi di trasporto e recupero rifiuti
AREA MAGAZZINO E RICAMBI
Controllo e monitoraggio della gestione delle parti di ricambio estratte dai
veicoli.
SISTEMA DI DEPURAZIONE ACQUE
Controllo sulle acque in uscita mediante analisi periodica da pozzetto
Tabella 2: elenco operazioni preventive monitoraggio e controllo
2.2.2 – Emissioni in atmosfera
Tipologia
Descrizione
Normativa di riferimento
Conformità di AUDECO
e misure adottate
Inquinamento
Atmosferico
Emissione in atmosfera
da attività industriale
D.Lgs. 152/2006 Parte V
Regolamento CE 842/2006
Non applicabile
Tabella 3:situazione relativa al comparto atmosferico e quadro normativo vigente
La ditta AUDECO, in base alla lavorazioni che esegue, non produce emissioni convogliate in
atmosfera.
Per quanto riguarda le emissioni diffuse, l'unico punto individuabile come potenziale sorgente è
l’impianto di recupero dei gas refrigeranti dai circuiti di climatizzazione dei veicoli e dei carburanti
gassosi. Le caratteristiche tecniche e costruttive di questi dispositivi sono, tuttavia, tali da garantire
la tenuta degli stessi duranti le fasi di trasferimento del gas, presente in modeste quantità per ogni
autoveicolo, rendendo praticamente inesistente l'impatto nel comparto in esame.
2.2.3 – Suolo
Tipologia
Descrizione
Normativa di riferimento
Conformità di AUDECO
e misure adottate
Inquinamento
del suolo e
sottosuolo
Contaminazione suolo
e sottosuolo
D.Lgs. 152/2006 Parte IV
Non applicabile
Tabella 4: situazione relativa al comparto suolo e sottosuolo e quadro normativo vigente
Data la tipologia di attività, l'organizzazione lavorativa che AUDECO si è data, il controllo della
gestione attraverso i sistemi di gestione qualità e ambiente e la dotazione impiantistica (terreno
pavimentato ed impermeabile dove avvengono le lavorazioni), esistono scarse probabilità che
l'azienda, nello svolgimento regolare delle proprie attività, possa provocare una contaminazione
della matrice suolo.
AUDECO, per analizzare il comparto in questione, ha fatto realizzare una relazione geologica,
allegata alla presente documentazione (All. D), a firma dei Dott. Geol. G. Bianchi e A. Rafanelli, le
cui conclusioni vengono di seguito riportate: “in base ai risultati ottenuti dallo studio eseguito per
la valutazione degli aspetti geologici, idrogeologici, idraulici, geotecnici e sismici dell'area di
interesse dell'attività di autodemolizione, si può affermare che le attività, se svolte nel pieno
rispetto dell'autorizzazione in essere, in armonia con gli schemi di flusso, bilanci di massa, e di
ogni singolo processo indicati nella domanda di rinnovo autorizzativo alla gestione di rifiuti
speciali, risultano pienamente compatibili con gli esiti delle indagini testé prodotte”.
2.2.4 – Rumore
Tipologia
Descrizione
Normativa di
riferimento
L.447/1995 e s.m.i.
Inquinamento Emissione di rumore da attività
D.P.C.M. 14/11/1997
acustico
industriale
L.R.89/1998 e s.m.i.
Impatto
acustico
Valutazione del rischio rumore
per la salute dei lavoratori
D.Lgs. 81/08
Conformità di AUDECO
e misure adottate
Valutazione Impatto
Acustico
Misurazioni effettuate ai
fini della valutazione
rischio rumore
Tabella 5: situazione relativa all'inquinamento acustico e quadro normativo vigente.
La ditta AUDECO è inserita in una zona classificata dal piano di zonizzazione acustica comunale
come Classe V. Ai sensi del DPCM del 14 novembre 1997, per classe V si intende “aree
prevalentemente industriali (...) interessate da insediamenti industriali e scarsità di abitazioni”.
Pertanto, i valori limite di emissione, relativamente alla classe d'uso del territorio, sono pari a 65
Leq in dB (A) come valore diurno, e 55 Leq in dB (A) come valore notturno.
Relativamente all'impatto acustico derivante dall'attività della ditta si fa riferimento a quanto
riportato nella relazione tecnica allegata (All. E), a firma della Dott.ssa T. Agostini. In base alla
misurazioni effettuate e riportate nella relazione sopracitata, emerge che “l'impatto generato dalla
presenza delle attività del fabbricato in questione sia tale da rispettare i limiti normativi”.
Infine, per quanto riguarda l'emissione di rumore nei confronti della salute dei lavoratori si riporta
in appendice la valutazione del rischio del rumore, da cui si evince che la produzione di rumore non
supera mai il limite di esposizione giornaliera pari a 87 dB(A).
2.2.5 – Rifiuti
Come già indicato nell'autorizzazione all'esercizio, l'impianto funge da “centro di raccolta per la
messa in sicurezza, demolizione, recupero, rottamazione di veicoli a motore e rimorchi” con una
capacità massima di messa in riserva R13 di circa 6 t di rifiuti, ed una capacità massima di
trattamento R4 di 775 t/a.
Tipologia
Descrizione
Rifiuti generale
Trattamento CER 160104*
Produzione e stoccaggio CER
(cfr Tab. 7)
Rifiutidisposizioni
specifiche
Normativa di
riferimento
Conformità di AUDECO
e misure adottate
D.Lgs 152/2006
CONFORME: autorizzato
L.R 61/2007
con A.D. n. 13/7N del
16/05/2000
e rinnovo con
Delibera n° 51/2004
D.Lgs. n. 209 /2003 A.D. n. 10 del 16/05/2005
Trattamento dei veicoli fuori uso D.Lgs. n. 209 /2003
CONFORME: si veda il
piano di adeguamento al
D.Lgs. 209/2003
Tabella 6: situazione relativa al comparto rifiuti e quadro normativo vigente
Il rifiuto in ingresso che AUDECO è autorizzata a ritirare e trattare è costituito unicamente da
veicoli fuori uso CER 160104*. Le altre tipologie di rifiuto cui si fa riferimento sono solo quelle
prodotte dalla suddetta attività.
Dal trattamento del rifiuto in ingresso (CER 160104* - veicoli fuori uso) vengono prodotti sia dei
pezzi di ricambio destinati alla vendita, che determinate sotto-tipologie di rifiuti.
Le tipologie di rifiuto prodotte dall'attività della ditta AUDECO, le modalità di stoccaggio ed il
quantitativo massimo autorizzato, sono riassunte in tabella 7.
Codice CER
Descrizione
Comune
160106 - veicoli fuori uso non
veicoli bonificati
contenenti liquidi ne altre componenti
- carcasse
pericolose
Q-max in
stoccaggio (t)
Modalità di stoccaggio
3
stoccaggio in area aperta pavimentata –
senza contenitore
130208* - altri oli per motori,
ingranaggi e lubrificazioni
Oli usati
0,5
In area coperta e pavimentata – n. 1
cisternetta da 500 litri con doppio
contenitore di sicurezza e chiusura
160107* - filtri olio
Filtri olio
0,05
In area coperta e pavimentata – n. 1
fusto a tenuta da 200 litri
160111* - pastiglie freni contenenti
amianto
Pastiglie freni
0,05
In area coperta e pavimentata – n. 1
fusto a tenuta da 200 litri
160113* - liquido per freni
Liquido freni
0,05
In area coperta e pavimentata – n. 1
fusto a tenuta da 200 litri
Liquido antigelo
0,05
In area coperta e pavimentata – n. 1
fusto a tenuta da 200 litri
160807* - marmitte catalitiche
Marmitte
catalitiche
0,05
In area coperta e pavimentata – n. 1
fusto a tenuta da 200 litri
160103 - pneumatici fuori uso
Pneumatici usati
0,2
In area aperta e pavimentata senza
contenitore
160114* - liquido antigelo contenente
sostanze pericolose
160117 - metalli ferrosi
Parti meccaniche,
motori ed
ingranaggi
1
in area aperta e pavimentata - n.1
contenitore in ferro da 20 mc
Batterie usate
1
in area aperta e pavimentata - n.1
contenitore a tenuta da 500 litri
160601* - batterie al piombo
Tabella 7. Caratteristiche, quantità e modalità di stoccaggio dei rifiuti prodotti dall'attività di AUDECO.
Pur eseguendo correttamente le operazioni di bonifica è possibile che accadano sversamenti di
liquidi; in tal caso l'intervento, con materiale idonei per l'assorbimento di tali liquidi, produce un
rifiuto identificabile come 150202* assorbenti, materiali filtranti stracci ed indumenti protettivi
contaminati da sostanze pericolose di cui non è prevedibile il quantitativo prodotto. Nell'eventualità
questo avvenisse, il rifiuto prodotto sarà messo in un deposito preliminare all'interno del capannone
adibito a bonifica auto.
Ogni operazione di bonifica ha come riscontro fisico la produzione di almeno un rifiuto tra quelli
identificati dalle schede descrittive.
Le operazioni di produzione e avvio a recupero/smaltimento di rifiuti sono annotate sul registro di
carico e scarico rifiuti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente. Mensilmente
vengono effettuate delle verifiche amministrative sulla produzione rifiuti, sia in ingresso (carcasse),
che relativamente ai rifiuti prodotti. Questi sono avviati a recupero/smaltimento tramite operatori
regolarmente autorizzati così come previsto dalla vigente normativa di settore e in modo da
rispecchiare i canoni di qualità e le procedure relative alle certificazioni ISO 14001:2004 e ISO
9001:2008 .
Dato il tipo di lavorazione che la ditta AUDECO effettua, si può affermare che non vengono
utilizzate sostanze in grado di modificare la natura del rifiuto stesso o di reagire con esso. Le uniche
sostanze adoperate consistono nei dispositivi di assorbimento liquidi o solidi, utilizzati in caso di
perdite/sversamenti accidentali.
2.2.6 – Energia
Tipologia
Descrizione
Normativa di
riferimento
Conformità di AUDECO
e misure adottate
Energia
valutazione dei consumi
energetici
L. 10/1991
Non applicabile
Tabella 8: situazione relativa al comparto energia e quadro normativo vigente
Per quanto riguarda le tecnologie che direttamente riguardano la lavorazione principale, vi sono due
ponti elevatori nel locale bonifica e una pressa per la pressatura delle carcasse modello Colmar
P5260. Dai dati tecnici della macchina, si evince che non vi è consumo rilevante di energia elettrica.
2.2.7 – Conservazione degli habitat e della fauna e flora selvatiche
Tipologia
Descrizione
Aree naturali
Designazione siti a differente
protette e
livello di protezione e
conservazione
valutazione di incidenza
della biodiversità
Normativa di
riferimento
Conformità di audeco e
misure adottate
Dir 92/43 CEE
D.Lgs. 394/1997
L.R. 56/2000
Non applicabile
il sito non ricade nelle
aree designate dalla
normativa.
Tabella 9: situazione relativa al comparto floro-faunistico e quadro normativo vigente
Il territorio su cui risiede la ditta AUDECO non ricade fra quelli individuati dalla normativa
comunitaria 92/43/CEE e dalle relativa norme statali e regionale e dal D.P.R. 357/1997. Il sito su cui
sorge l'impianto è inoltre inserito in una zona identificata nel Regolamento Urbanistico come zona a
destinazione d'uso industriale/artigianale.
La zona di interesse conservazionistico, ai sensi delle normative sopracitate, più vicina è
rappresentata dal confine meridionale esterno del Parco delle Colline Livornesi; tuttavia, data la
distanza dal sito sopracitato e l'attività che la ditta svolge, si ritiene che l'impatto sul comparto
ambientale specifico non sia rilevante.
2.2.8 – Incidenti rilevanti
Tipologia
Incidenti
Rilevanti
Descrizione
Normativa di
riferimento
Conformità di AUDECO e
misure adottate
Non applicabile
le eventuali sost. pericolose
Valutazione rischio e
D.Lgs. n° 334/1999
incluse nella normativa non
controllo pericoli connessi a
e s.m.i
sono presenti in quantitativi
particolari sost. pericolose
L.R. 30/2000
superiori a quelli
individuati dalla stessa.
Tabella 10: situazione relativa al comparto incidenti rilevanti e quadro normativo vigente
In riferimento alla normativa 334/1999 e s.m.i l'attività della ditta è al di fuori dei casi previsti, in
quanto non sono utilizzate sostanze pericolose incluse nella normativa né, qualora queste fossero
presenti, è previsto il loro utilizzo in quantità superiori a quelle indicate nella normativa sopracitata.
2.2.9 - Traffico veicolare
Il quantitativo di rifiuti in ingresso che la ditta può trattare è tale da non influire sulla normale
viabilità della zona: la quantità massima di rifiuti gestiti in ingresso (pari a 775 ton/anno) ed in
uscita, equivale a circa 1.500 veicoli in un anno. La ditta, infatti, possiede 2 bisarche con le quali
effettua il ritiro presso i clienti delle carcasse delle auto che devono essere lavorate; in media
vengono eseguiti circa 2 viaggi al giorno. Per quanto riguarda invece il ritiro delle carcasse lavorate/
pressate, viene effettuato circa un viaggio ogni 10 giorni (circa 37 viaggi in un anno).
Nel complesso l'impatto sulla viabilità causato dalla ditta è paragonabile all'attività veicolare di un
condominio di pochi appartamenti e non apporta un peggioramento del traffico veicolare già
presente sulla viabilità, vista la destinazione d'uso dell'area.
2.3 – Considerazioni generali e stima degli impatti
ESERCIZIO ORDINARIO: in seguito alle misure preventive e correttive utilizzate ed in risposta
alle esigenze delle normative di settore, si dà una stima orientativa sugli impatti nei vari comparti in
fase di ordinario esercizio lavorativo dell'impianto, da sottoporre nel giudizio all'Autorità
Competente.
Comparto
Tipologia
Stima Impatto
Note
Captazione /
Emungimento
Non Applicabile
-
Acque dilavanti
Contenuto
Possibilità di impatto se non corretta
gestione acque meteoriche
Acque di scarico
Non Significativo
-
Emissioni convogliate
Non Applicabile
-
Emissioni diffuse
Irrilevante
-
Suolo
Contaminazione Suolo
e sottosuolo
Non Applicabile
-
Rumore
Impatto acustico
Irrilevante
-
Rifiuti
Produzione di rifiuti e
loro modalità gestione
Ridotto
Corretta gestione dei rifiuti – cfr.
procedure specifiche ISO 14001:2004 e
ISO 9001-2008
Energia
Consumi energetici
Irrilevante
-
Habitat e
flora/fauna
selvatica
Designazione siti a
differente livello di
protezione
Non Applicabile
-
Incidenti
Rilevanti
Rischio incidenti
rilevanti
Non Applicabile
-
Traffico Veicolare
Traffico veicolare
Irrilevante
-
Acqua
Atmosfera
Tabella 11: stima degli impatti nei comparti ambientali.
CASI di EMERGENZA: Procedura di intervento e di eventuale trattamento in caso di
sversamenti accidentali.
In casi di emergenza, quando la normale routine lavorativa viene meno, la ditta AUDECO ha messo
in opera delle procedure mirate a minimizzare i possibili impatti nei vari comparti ambientali.
L'incidente più probabile che può capitare nel ciclo lavorativo è legato agli sversamenti di sostanze
liquide nell'ambiente. Si riportano di seguito le procedure di intervento che la ditta applica in caso
di questa tipologia di incidenti.
L’area interna al capannone prevede al suo interno depositi predisposti di sostanze e dispositivi e/o
attrezzature idonee per l’assorbimento dei liquidi accidentalmente sversati a terra in occasione delle
operazioni di bonifica. Questi sono posti in prossimità dei ponti elevatori ed in prossimità della
zona adibita a deposito temporaneo rifiuti. Nell'area esterna al capannone, sono presenti dei punti
in cui sono disponibili materiali assorbenti.
Nel caso di sversamenti accidentali, il personale interviene tempestivamente con l’uso di tali
dispositivi, garantendo l'assorbimento degli inquinanti ancor prima che questi giungano ai pozzetti
di raccolta. Il rifiuto prodotto, in seguito all'intervento (identificabile con il C.E.R. 150202* assorbenti, materiali filtranti stracci ed indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose)
sarà messo in un deposito preliminare nella stessa area deputata allo scopo all'interno dell' “AREA
BONIFICA AUTO”.
In virtù delle operazioni di emergenza e di ripristino sopra descritte, l'impatto sui comparti
ambientali coinvolti dall'incidente è ridotto al minimo o completamente annullato dall'intervento
stesso.
3 - MOTIVAZIONI E FINALITÀ
Di seguito vengono espresse le motivazioni e le finalità riguardanti l'attività dell'impianto ai sensi
dell’art. n° 48 L.R.10/2010.
La ditta AUDECO s.r.l. è autorizzata al trasporto di rifiuti speciali con iscrizione all’Albo Nazionale
Gestori Rifiuti ed autorizzata per la gestione dell'attività di autodemolizione con A.D. n. 13/7N del
16/05/2000 (rinnovata con Atto Dirigenziale n. 10 del 16/05/2005), e più specificatamente per le
tipologie di rifiuto CER 160104* - veicoli fuori uso.
Non è previsto, con questa istanza di rinnovo, nessun ampliamento dell'attività né come quantità di
rifiuto né come area operativa di riferimento.
Il mercato, costituito da privati cittadini e rivendite di automobili nuove e usate, indica un leggero
incremento delle auto da bonificare ogni anno e variabile in funzione degli incentivi statali alla
vendita. Per svolgere adeguatamente questa attività, sarebbe necessaria un'area più ampia per
aumentare i volumi trattati, il fatturato e garantire all’impresa una maggiore solidità finanziaria
tecnica ed organizzativa che fornisca una maggiore competitività e che la metta al riparo da
eventuali future crisi specifiche del settore. Di conseguenza AUDECO sta cercando altre soluzioni
che prevedano superfici utili più ampie.
Nel frattempo si è dotata di attrezzature idonee per sfruttare al meglio gli spazi interni, facilitando le
operazioni di bonifica e di movimentazione e lo stoccaggio di pezzi di ricambio per la vendita, si è
dotata di una sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001/2008 ed un sistema di gestione
dell’ambiente certificato ISO 14011/2004, ed in linea con questi principi non solo sta rispondendo
adeguatamente a tutte le norme tecniche ed ambientali applicabili all’attività, ma ha in corso un
piano di miglioramento volontario relativo all’organizzazione ed all’ambiente.
AUDECO intende proseguire la propria attività, svolta fino ad oggi in forza dell’Autorizzazione
Provinciale n. 10 del 16 maggio 2005 e per questo motivo, in vigenza della legge n.10/2010,
presenta una verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale.
Dott. Gianluca Milanese
Dott.ssa M. Claudia Adamo