Deliverable - DigiPay4Growth

Transcript

Deliverable - DigiPay4Growth
Deliverable
Project Acronym: Digipay4Growth
Grant Agreement number: 621052
Project Title: " Digipay4Growth: Governments, SMEs and consumers make expenditures
through a digital payment system that stimulates economic growth and job creation by
increasing sales and access to credits for SMEs. "
D1.4.3 Circulation Plan Sardinia
Revision: 5
Authors: Giuseppe Littera, Carlo Mancosu
Name Organisation: Sardex s.r.l.
Name (Organisation)
Name (Organisation)
Project co-funded by the European Commission within the ICT Policy Support Programme
Dissemination Level
P Public
C Confidential, only for members of the consortium and the Commission Services
REVISION HISTORY AND STATEMENT OF ORIGINALITY
Revision History
Revision #
Date
Author
Organisation
1
01-06/2014
Giuseppe Littera
Sardex s.r.l.
2
09-12/2014
Giuseppe Littera,
Carlo Mancosu
Sardex s.r.l.
3
01/2015
Giuseppe Littera,
Carlo Mancosu
Sardex s.r.l.
Description of
revision
Initial version
focused on
Potential Review
Second update
with initial
elements of
DigiPay invoice
based model
Third update with
more elements on
all plans devised
Statement of originality:
This deliverable contains original unpublished work except where clearly indicated otherwise.
Acknowledgement of previously published material and of the work of others has been made
through appropriate citation, quotation or both.
Premesso che:
1) La misura in questione si inserisce nell’ambito della partecipazione della RAS, attraverso il
Centro Regionale di Programmazione , al progetto cofinanziato dall’Unione Europea denominato
DigiPay4Growth. L’obbiettivo generale del progetto DigiPay4Growth è dimostrare come l’uso di
un sistema di pagamento digitale supplementare e complementare a quelli tradizionali da parte di
Governi Locali, PMI e consumatori possa stimolare la crescita economica e la creazione di posti
di lavoro, incrementando le vendite e migliorando l’accesso al credito per le imprese del territorio.
Nell’ampio mercato interno europeo è possibile riscontrare come la presenza di aree non
omogenee di attività e crescita economica in realtà finisca nel medio periodo per creare svantaggi
economici non solo nelle regioni con un basso tasso di crescita e di sviluppo ma anche in
quelle che, allo stato attuale, evidenziano un alto tasso di crescita e di sviluppo.
DigiPay4Growth è pertanto un progetto del Programma CIP ICT a cui partecipano 6 paesi europei
e che prevede, in 3 distinte Regioni (Bristol UK, Catalogna, Sardegna), l’implementazione di un
innovativo sistema di pagamento digitale capace di aumentare ed ottimizzare i flussi monetari in
relazione alla circolazione di beni e servizi nelle regioni economicamente depresse e/o
svantaggiate.
Il progetto DigiPay4Growth applica un innovativo sistema di pagamento digitale (SDP) al fine di
mostrare una risposta applicabile nel breve termine per le economie che si trovano a confrontarsi
con gli effetti più negativi della crisi. Attraverso
l’uso di una tecnologia che è in grado di tracciare ed avere effetti sulla durata della circolazione
del potere d’acquisto la disponibilità di denaro sui territori interessati e su come, organizzandola
in maniera sostenibile, sia possibile dimostrare come questa crescita del sistema economico locale
sia il risultato dell’effetto moltiplicatore.
L’obbiettivo generale del progetto è pertanto dimostrare gli effetti benefici che è possibile
ottenere attraverso l’uso del sistema in 3 contesti differenti del mercato Europeo. I progetti pilota
illustrano le varie possibilità offerte dal sistema nel
A) condizionare i flussi di potere d’acquisto per incrementare l’effetto moltiplicatore e per ciò
creare reddito e lavoro
B) nel creare un innovativo fondo di garanzia basato sul credito reciproco e la compensazione
multilaterale per le PMI.
Il risultato del progetto sarà costituito dall’individuazione di una serie di best practices che
saranno disseminate presso altri potenziali partner all’interno dell’Unione Europea.
I progetti pilota infatti saranno seguiti da un terzo gruppo di attori definiti Dissemination partners
(20 Istituzioni tra cui per l’Italia Finlombarda). Il loro compito sarà quello di osservare lo sviluppo
dei progetti pilota ed imparare da questi ultimi. In seguito alla positiva chiusura della
sperimentazione saranno poi identificati partners in altre aree dell’Unione Europea per una futura
disseminazione di modo da assicurare una ulteriore diffusione degli strumenti e delle buone
pratiche risultanti dalla sperimentazione.
Attraverso l’implementazione di questo progetto di 36 mesi, i 9 partners saranno chiamati
a formare 18 persone capaci di operare in maniera indipendente sul sistema, saranno coinvolte
oltre 10.000 PMI europee che veicoleranno attraverso il sistema oltre 34 millioni di Euro, con
l’obiettivo di creare oltre 100 posti di lavoro durante il periodo di sperimentazione.
Il contesto del Pilota in Sardegna
Essendo Sardex srl capofila del progetto per quanto concerne lo studio, implementazione e
progettazione del pilota nella Regione Sardegna nel corso del 2014, nell’ambito della Work
Package 1 del progetto, verrà definito il piano operativo, quello funzionale, il piano di
circolazione e i criteri di individuazione dei beneficiari.
Le controparti locali dovranno poi comprendere e definire le strategie di circolazione per il
contesto specifico e gli obbiettivi peculiari di ogni pilota. Nella fase preparatoria, le strategie
specifiche e le corrispondenti regole e struttura costi verranno definite per ogni paese pilota,
risultando in un piano di circolazione.
Nelle pagine seguenti si possono trovare i sunti più rilevanti delle varie ipotesi elaborate fino ad
oggi. In tutti gli scenari ipotizzati si cercherà di applicare le tecnologie innovative sviluppate e
presenti in Cyclos.
Il risultato è pertanto ancora in attesa di un’ulteriore fase di verifica, elaborazione che potrà
iniziare quando il nuovo LEAR, che è stato nominato in data 12/09/2014 con la delibera n. 35/5
dal titolo “Avvio azioni di sperimentazione del progetto DIGIPAY4GROWTH”, potrà essere in
grado di avviare i lavori ed assegnare alla Centro Regionale di Programmazione anche i fondi
precedentemente allocati su Agenzia Sardegna Promozione. Questa fase si concluderà con
l’approvazione di un piano di circolazione definitivo ed un relativo protocollo per facilitare le
interazioni tra i soggetti coinvolti.
In parallello al lavoro di coordinamento ed informazione con la RAS, Sardex, in preparazione
alla fase di migrazione verso i nuovi sistemi e le nuove tecnologie, ha lavorato su due fronti: uno
tecnologico ed uno organizzativo. A livello tecnologico si è proceduto ad installare, presso hoster
siti in Sardegna, e testare i sistemi puntando a garantire l’alta disponibilità e maggiore sicurezza
su Cyclos 4.0/4.1/4.2/4.3 PRO. Si è inoltre aperto un canale di dialogo con il team responsabile
dello sviluppo che ha portato in alcuni casi allo sviluppo e successiva implementazione di nuove
funzionalità.
A livello organizzativo Sardex ha provveduto a migliorare le condizioni di lavoro dei broker oltre
chè ad ampliare l’organico con nuove assunzioni per rinforzare e continuare a migliorare i
rapporti e contatti con e tra le PMI partecipanti al circuito.
Potential Review
1. Principi:
Copertura in beni e servizi
Neutralità contabile e non convertibilità
Ruolo del gestore
1.1 I crediti SRD vengono emessi solo in base ad effettiva vendita ad imprese e/o professioniti facenti
parte del Circuito Sardex.net di beni e/o servizi facenti capo alla pubblica amministrazione coinvolta
1.2 La sperimentazione pilota si prepone di essere contabilmente neutrale e non prevede la
convertibilità tra unita interne e moneta corrente. In quest'ottica si impone la necessità di validare
contabilmente e legalmente lo schema.
1.3 Ruolo del Gestore. Il gestore adempie ai suoi ruoli di :
a. fornitore di servizi (online + offline) sia in fase di studio che di
implementazione
b. coordinatore nell’ambito del progetto EU DigiPay4Growth
c. parte terza tra terzi siano essi imprese, persone, istituzioni locali / regionali
2. Requisiti: La PA non può andare in rosso
La PA decide cosa mettere e a disposizione
LA PA decide come spendere quanto introitato
2.1. La Pubblica amministrazione non può avere una linea di credito. In questo scenario la RAS
e/o altre pubbliche amministrazioni non va mai a debito verso il gestore / le imprese. La RAS e/o altre
pubbliche amministrazioni potranno erogare i crediti verso i beneficiari solo dopo averli incassati
attraverso vendite di beni e servizi all'interno del Circuito Sardex.
2.2. La base delle unità contabili SRD è coperta da beni e servizi sottoinutilizzati / in via di
dismissione etc Il potenziale inespresso
2.3. L’efficacia ed il raggio d’azione sono determinati dall’apporto concreto dell’attore pubblico
verso le reti di impresa. Inoltre maggiore è la capacità della RAS e/o altre pubbliche
amministrazioni di mettersi a servizio delle imprese (fornendo, anche tramite voucher, beni servizi
strumentali alle imprese / potenziale inespresso tramite Potential Review) = maggiore sarà la capacità
di creare opportunità di formazione / lavoro per i giovani inoccupati e/o altri eventuali beneficiari del
programma
3.1. Ipotesi di creazione fondo RAS Potential Review
Per poter lavorare nel modo più economicamente sostenibile e aumentare la capacità di creazione
di redditto per la RAS e/o altre pubbliche amministrazioni e, di conseguenza, per estendere
l’effetto moltiplicatore della spesa, abbiamo pensato a due ipotesi.
La prima chiamata Potential Review è un meccanismo che consente, tramite lo smobilizzo /
miglior utilizzo di beni / servizi esistenti e la loro vendita alle imprese del Circuito, la creazione di
ulteriori capacità nelle spese.
La seconda ipotesi prevede, attraverso le consuete procedure di appalto, la vendita di beni
acquistati in grandi quantità ed a condizioni di prezzo favorevole, e rivenduti sotto forma di
voucher e/o buoni acquisto all’interno del sistema.
3.2. Ipotesi di misure realizzabili tramite utilizzo del fondo RAS/PA Potential Review
3.2.1 Credito di Comunità
1) Contesto
Il Credito di comunità è concepito come un sostegno offerto dalla comunità a giovani disoccupati
che intendano avviarsi in un percorso di completamento della propria formazione e/o di
avviamento all'auto-imprenditorialità e pertanto concettualmente non rappresenta una misura di
carattere assistenziale.
Il “credito di comunità” è infatti un investimento da parte delle comunità che mira, attraverso una
misura di sostegno ai giovani, alla produzione di valore tangibile e fruibile sia per la collettività
che per i beneficiari stessi.
I beneficiari potranno usufruire per 12 mesi di un “credito” offerto loro dalla comunità, attraverso
la PA, in virtù del quale saranno stimolati nell'ideazione, progettazione e realizzazione di progetti
innovativi di sviluppo e promozione territoriale, coesione sociale e pubblica utilità., o nel
completamento del proprio processo formativo scolastico e professionale.
I servizi alla comunità (rivolti a imprese, cittadini, istituzioni, enti no profit....) dovranno essere
ideati, progettati e realizzati tenendo conto di una loro eventuale successiva spendibilità nel
mercato.
Durante questo percorso i beneficiari saranno portati a misurarsi con le esigenze del proprio
territorio, con il lavoro in team, con la scelta degli obiettivi e la misurazione dei risultati anche
attraverso innovativi meccanismi di autovalutazione, facendo nel complesso un'esperienza capace
di arricchirli sia sotto il profilo professionale che sotto il profilo relazionale ed umano.
Attraverso l’utilizzo di una innovativa tecnologia che garantisce una più lunga circolazione del
denaro si aumentano le opportunità per le imprese in avvio. Questo è importante in quanto spesso
i programmi che investono in occupazione giovanile spesso dimenticano di creare meccanismi di
supporto perchè ci siano flussi di potere d’acquisto che possano agevolarli nella fase di startup.
I progetti saranno scelti attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e delle
amministrazioni locali coinvolte. Questo processo di selezione costa in termini di tempo ma
aumenta la base locale di supporto per l’iniziativa. Data l’esperienza maturata dai partner STRO e
NEF si può inoltre contare su un apporto esterno che andrebbe a rafforzare l’iniziativa qualora ce
ne fosse la necessità.
Tramite i progetti ideati dagli stessi beneficiari e scelti dalle comunità che gli hanno fornito
sostegno attraverso la messa a valore del patrimonio collettivo, i beneficiari potranno restituire il
“credito” ricevuto rendendo fruibile alle proprie comunità il valore prodotto attraverso la
realizzazione degli stessi progetti e/o migliorando la propria condizioine lavorativa e
professionale.
2) Criteri di individuazione dei beneficiari da stabilirsi in fase di stesura del piano di circolazione
3.2.1.1 Definizione e misurazione degli obiettivi
I risultati potrebbero essere poi calcolato in termini di:
1. posti di lavoro creati
2. persone formate / coinvolgimento delle comunità
3. impatto e coesione sociale e miglioramento della vita nelle comunità locali
4. effetto moltiplicatore del danaro pubblico una volta inserito nel sistema di scambio reciproco
5. Risparmio per le casse della RAS ottenuto attraverso l’utilizzo capacità produttiva inespressa e
messa a reddito dei beni regionali sottoutilizzati attraverso i meccanismi della così detta “Potential
Review”, manovra che andrebbe chiaramente ad affiancarsi alla già presente “Spending Review”.
3.2.1.2 Steps operativi Credito di Comunità
1. definizione della dimensione, in termini di valore (v. Ipotesi 2014)
2. individuazione categorie dei beneficiari OK
3. definizione dei criteri di selezione dei beneficiari OK
4. individuazione degli attori pubblici coinvolti - SP e 1 Comune
5. definizione processo di adesione alla sperimentazione
6. definizione arco temporale 2015-2017
7. studio sistemi di equilibrio del circuito / piano di circolazione approvato
2014.02 IPOTESI
Attori coinvolti
a. destinatari di
politiche sociali
b. comuni
c. Aziende circuito
Sardex.net
d. Agenzia
Sardegna
Promozione
e. Gestore circuito
Stima totale Pilota
10.000
5-20% in
base a
pilota
Note
Soggetto chiave con a. potenziale inespresso
(tempo competenze) b. necessità di inclusione,
ri-formazione, sostegno c. non devono
concorrere con il tessuto produttivo normale
Microidea:
Voucher coperti da alimentari esclusivamente
made in Sardinia in cambio di disponibilità verso
Sardex.net
la comunità.
3.2.2
Coinvolgimento PMI regionali operanti nei settori dell'agroalimentare,
dell'artigianato artistico e dei servizi turistici
Contesto
I dati relativi all'andamento di questi settori, strategici per l'economia dell'isola delineano un
quadro piuttosto allarmante. Come più volte denunciato dalle associazioni datoriali e
dall'assessorato al turismo, negli ultimi anni i settori della produzione e del commercio locali
insieme a quello dei servizi turistici hanno subito una forte battuta d'arresto evidenziando nella
serie storica una flessione costante che stà letteralmente mettendo in ginocchio alcune delle
colonne portanti della nostra economia.
Il marcato calo della domanda in questi settori seppur in parte legato alla difficile congiuntura
economica Italiana ed Europea, nella fattispecie è attribuibile all'azione combinata di diversi
fattori sia storici che contingenti che sono andati a sommarsi alle grave crisi di liquidità ed al
conseguente costante calo della capacità di spesa di consumatori e famiglie.
Gli ingenti costi del trasporto marittimo, gli scarsi collegamenti aerei, il calo di appeal subito
dall'isola negli ultimi 10 anni, insieme alla crescente concorrenza di altre mete "più a buon
mercato", si intersecano con l'incapacità del sistema Sardegna di esprimere un'offerta turistica
variegata e rispettosa delle singole peculiarità ma al contempo organica e unitaria sotto il profilo
della qualità e dell'immagine. Tale incapacità unita ad offerta che si presenta discontinua e spesso
atomizzata finisce spesso per limitare anche l'efficacia delle azioni di promozione messe in campo
dalla stessa Regione a livello nazionale e internazionale.
La difficoltà di offrire un reale valore aggiunto per il turista che scelga la Sardegna come metà
privilegiata delle proprie vacanze, la scarsa connessione tra gli operatori turistici, il deficit di
sinergie tra settore turistico e il resto dell'offerta espressa dal territorio sono, unitamente a quanto
essere individuate quali cause del calo costante delle presenze nell'isola.
I prodotti locali infatti faticano ad imporsi nell'isola ed hanno una scarsa diffusione fuori
dall'isola, diminuendo la percezione dell'offerta di valore che il territorio è capace di esprimere.
3.2.2.1 Obiettivi della sperimentazione
• Inserire le singole identità e le specificità locali in un contesto comune e allargato capace
di valorizzarle.
• Promuovere uno sviluppo dell'Isola capace di esprimere una tensione costante verso un
modello socio economico equilibrato e sostenibile.
• Riconnettere gli operatori turistici, i produttori di agroalimentare ed artigianato locali e
supportarli nella creazione di nuove relazioni di affari e nel rafforzamento di quelle
preesistenti.
• Supportare l'intera filiera nell'implementazione di programmi di fidelizzazione, mutua
promozione e comarketing;
• Offrire alle attività del territorio strumenti di marketing innovativi e distintivi rispetto alla
concorrenza;
• Creare le precondizioni necessarie affinche le imprese del territorio possano instaurare un
rapporto con il turista che vada oltre la semplice fruizione di beni/servizi, capace pertanto
di estendersi oltre il periodo di soggiorno e che prolunghi nel tempo il rapporto tra il
turista ed il territorio, in uno scambio continuo che permetta ad entrambi di "importare" ed
"esportare" valore (sia esso materiale e/o immateriale).
• Offrire al turista, facendo leva sul "potenziale inespresso" del territorio, un risparmio
concreto capace di mitigare gli effetti negativi legati agli elevati costi di viaggio.
• Creare "un'offerta di valore territoriale allargata" rappresentativa dell'Isola in tutte le sue
sfumature sia nella sua parte materiale (attività, prodotti, servizi...) che nella sua parte
immateriale (immagine, qualità, appeal);
• Individuare eventuali carenze nella filiera e creare le precondizioni affinchè possano
essere colmate;
3.2.2.2 Ipotesi di intervento
La sperimentazione prevede lo studio, la progettazione e l'implementazione di una piattaforma
web 2.0 multifunzione (booking/ecommerce/socialnews...etc) innovativa e user friendly che
permetta l'aggregazione dell'offerta materiale ed immateriale espressa dall'Isola in un'unica
piattaforma capace di anticipare e prolungare il coinvolgimento emotivo del turista anche e prima
e dopo il suo soggiorno nell'isola con il fine di creare un legame duraturo e continuativo.
Attraverso la piattaforma si prevede di poter offrire al turista un ruolo attivo nella costruzione
della sua esperienza di viaggio offrendogli la possibilità di comporre il proprio "pacchetto
vacanze" in piena autonomia, in maniera personalizzata ed omnicomprensiva.
Inoltre sarà implementato a partire dalla piattaforma un sistema di loyalty on line ed off line
connesso al circuito Sardex.net capace di accrescere il potere d'acquisto e quindi la convenienza
per il turista facendo sì che le aziende del territorio possano premiarlo per ogni acquisto effettuato
nella piattaforma con una "ricarica" in crediti Crediti Sardex spendibili prima, dopo e durante la
vacanza sia nella stessa piattaforma, che nelle imprese convenzionate con l'iniziativa.
La possibilità di accumulare e spendere crediti Sardex prima, durante e dopo la vacanza punta a
creare nel turista l'abitudine ai luoghi, ai sapori, ai colori, alla cultura della nostra terra
spingendolo a ricercarli anche oltre il periodo di soggiorno e cambiando gradualmente il suo
rapporto con la Isola e con ciò che è in grado di offrire, trasformandolo da ospite occasionale a
frequentatore assiduo ed emotivamente coivolto, consumatore abituale ed informato di prodotti
del nostro territorio.
3.2.2.3 Risultati attesi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Crescita dell'incoming turistico
Crescita della customer base e della customer satisfaction
Incremento della spesa media per turista
Rafforzamento e allargamento della filiera Turistica
Maggiore promozione delle produzioni locali da parte degli operatori turistici
Maggiore consumo di prodotti locali fuori e dentro l'isola
Crescita del consumo da parte del turista dei nostri prodotti artistici ed enogastronomici
anche oltre il periodo di soggiorno
Sviluppo di un rapporto privilegiato tra turista e territorio
Mantenere un'interazione costante con il turista
Raccolta di dati esaustivi sulle attività del settore e sulle preferenze di consumo
Colmare eventuali Gap settoriali all'interno della filiera evidenziati dall'analisi dei dati;
3.2.2.4 Soggetti coinvolti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Circuito Sardex.net
Operatori turistici
Operatori agroalimentare
Opreratori artigianato
Retailer
Associazioni di categoria
Vettori aerei e navali
Agenzia Sardegna Promozione
Regione Autonoma Sardegna
Enti locali
Circoli dei Sardi
Grandi gruppi con forti interessi nell'Isola
Portali di booking e motori di ricerca vacanze
Banca d'Italia
3.2.2.5 Apporto del settore pubblico
• Apporto di capitali finanziari e relazionali
• Promozione dell'iniziativa
•
•
•
•
•
•
•
Creazione della piattaforma ICT da integrare alla piattaforma Sardex
Incentivazione dell'ingresso delle PMI nel Circuito
Accordi con grandi gruppi
Convenzioni con i vettori aerei e navali
Inclusione nel progetto dei trasporti locali
Inclusione nel progetto del sistema museale e dei beni culturali
Potenziamenti dei servizi a supporto del settore
3.2.3 Variabili Potential Review
Legal compliance non raggiunta
RAS/CRP non collabora
RAS/CRP/PA collabora, incassa ma non spende
4. DigiPay Quickinvoice
Principi
Emissione su fatture PA validate
I crediti XRS (Quickinvoice) vengono emessi solo dopo che i fornitori abbiano validato le fatture
verso la Pubblica Amministrazione
Copertura 1:1 Euro
Tutti crediti XRS emessi sono coperti da flussi di spesa già programmati e pertanto per ogni
credito XRS in circolazione esiste un mandato di pagamento ed un importo corrispondente
Convertibilità possibile
I crediti XRS una volti giunti a maturazione, ergo raggiunto il termine di pagamento in moneta
corrente, possono su richiesta essere ritirati dalla circolazione e liquidati in euro.
Requisiti
La PA
La PA garantisce il pagamento puntuale delle fatture
Il progetto pilota per poter essere efficace necessita della certezza dei pagamenti dalla PA alle
imprese
La PA fornisce elenchi di fornitori PA
Il progetto pilota prevede la costituzione di un elenco fornitori che possono essere inclusi
La PA definisce i volumi
Il gestore non può in mancanza di informazioni precise e input dalla Pubblica amministrazione
aver modo di definire il raggio di azione del progetto pilota.
Qualora il coinvolgimento della P.A. continui a risultare minimo il modello può essere adattato
prevedendo un più forte coinvolgimento delle imprese fornitrici della PA e non tramite la
costituzione di un Consorzio.
Contesto
La pubblica amministrazione ed in particolare la Regione Autonoma della Sardegna è in qualità di
maggior spender nel territorio di influenza indirettamente responsabile circa un 1/3 del PIL della
Regione Sardegna.
Stando al “Rapporto sul Coordinamento della finanza pubblica” del 2013 pubblicato dalla Corte
dei Conti i tempi di pagamento della pubblica amministrazione sono di mediamente 180 giorni
rispetto ai 65 della media europea (p. 78). La complessità del panorama normativo come
confermato dal dal rapporto 2013 fa si che “il ritardo medio nasconda una realtà molto
differenziata, nella quale, caso per caso, le radici della patologia si connettono a vincoli di
bilancio, alla complessità di norme e procedure, ai diversi sistemi contabili etc.”
Questa complessità fa si che non sia possibile ad oggi quantificare puntualmente lo stock dei
debiti della PA. A quanto riferito dal rapporto la PA manca di un organizzata documentazione sui
propri debiti verso i propri fornitori.
Dalle fonti ufficiali non aggiornate da Novembre 2014, le cifre più recenti reperibili indicano
come ad Ottobre 2014 siano stati pagati debiti commerciali per circa 40 miliardi di Euro a fronte
di uno stock stimato dalla Banca d'Italia nel 2011 in circa 90 miliardi di Euro.
Il centro studi CGIA di Mestre nel suo rapporto sul 2014 evidenzia che i tempi medi delle
pubbliche amministrazioni in Italia sono di 165 giorni che rendo questo un triste primato nel
panorame europeo. I ritardi nei pagamenti è stimato abbiano provocato danni per oltre 35mld di
euro nel solo 2014 e riguardino 3.400.000 imprese (il 76% del totale) e abbia posto 700.000 PMI
in una situazione di crisi così drammatica da far prevedere una possibile chiusura del 15% di tutte
le imprese attive.
Il trend sembra essere in peggioramento ed a livello locale e regionale l'effetto del ritardo è
amplificato.
Gli enti locali (Regioni e Comuni) hanno circa 29 miliardi di debiti verso le imprese fornitrici di
cui circa la metà vengono in essere nell'anno di competenza. Questo dato diviene simbolico se
accostato all'ammontare delle entrate correnti accertate ma non incassate che, secondo il Rapporto
Corte dei Conti 2013, ammontano a 38,6 miliari di Euro. In altre parole ci troviamo in una
situazione in cui si creata una scissione tra sistema produttivo e sistema amministrativo in cui la
PA non paga e così fanno le imprese.
Ogni qual volta tra i vari diversi livelli di governo si è in presenza di impegni di pagamento che
vengono disattessi si verifica sui livelli sottostanti una contrazione di liquidità con conseguenti
incertezze sui tempi di pagamento. Vedasi a questo proposito il caso del Comune di Cagliari che
interrompe i pagamenti verso gli anziani a Settembre 2014.
Link La Regione Autonoma della Sardegna stanzia a Maggio 2014 i fondi per il primo semestre
2014. A Settembre il Comune di Cagliari esaurisce gli stessi, interrompe i pagamenti verso i
beneficiari e non fornisce ulteriori informazioni in merito a quando il flusso di pagamenti potrà
essere ripreso.
Questo fatto in particolare mostra in maniera chiara come il progetto Pilota si inserisca in un
contesto complesso e, per molti versi, compromesso allo stesso tempo. La presenza o assenza di
un impegno politico e amministrativo forte da parte dei partner governativi è pertanto
determinante nella possibile validazione dei modelli proposti in seguito e la loro
implementazione.
Il progetto DigiPay4Growth si propone di moltiplicare l'effetto della spesa pubblica e migliorare i
tempi di pagamento alle imprese tramite l'utilizzo con unità di conto digitali che assolvano
temporaneamente e localmente come mezzi di scambio per poi essere nuovamente resi disponibili
in moneta corrente.
Macro fasi del piano di Circolazione
Il progetto nella sua prima variante (Scenario Invoice based) si propone come ulteriore possibile
per le imprese fornitrici della PA di poter vedere riconosciuto il proprio debito in unità di conto
digitali.
Validazione fattura ed emissione unità
Le imprese ed i professionisti che vantano crediti verso la PA devono certificare il loro credito
tramite una apposita piattaforma (www.certificazionecrediti.mef.gov.it). I crediti certificati
vengono ceduti ad un terzo (Gestore piattaforma, istituto finanziario), in base a quale sarà il
risultato della compliance e della validazione del modello. Il terzo, qualora non sia il Gestore,
comunicherà al Gestore tutti i dati relativi alla fattura certificata (importo, beneficiario iniziale e
tempistiche). In base a questi dati accrediterà, all'interno della Piattaforma, i crediti XRS
corrispettivi marcati con la data di maturazione più eventualmente un periodo di grazia ulteriore,
all'impresa fornitrice PA partecipante al progetto pilota.
Utilizzo unità interne nel circuito
All'interno del Circuito DigiPay i crediti XRS generati dalle fatture possono essere utilizzati tra i
partecipanti (siano essi imprese fornitrici PA o imprese altre) per transazioni commerciali di
carattere locale.
Maturazione unità interne
Una volta giunte a maturazione i crediti XRS potranno essere inviduati e, su richiesta del
detentore, convertiti
Richiesta conversione unità interne mature fuori circuito
Ad ogni richiesta di conversione dovrà corrispondere un movimento di pari importo dall'ente terzo
verso il detentore delle unità giunte a maturazione.
Partecipanti e ruolo
P.A. / Comuni
La P.A. si impegna a comunicare puntualmente con il gestore della Piattaforma ed i
partner bancari i dati relativi alle fatture validate ed i rispettivi pagamenti.
La P.A. oltre il suo ruolo contabile può inoltrare avere un ruolo più attivo integrando alle
erogazioni anche la possibilità di accettare pagamenti direttamente sulla Piattaforma
DigiPay (tariffe, bolli, biglietti etc)
Impresa Fornitori PA e Imprese altre
Le imprese in rete fanno si che le fatture diventino immediatamente liquide in un sistema
dedicato (Piattaforma DigiPay). I partecipanti sanno che ogni volta che la pubblica
amministrazione effettuerà un pagamento di una fattura validata e giunta a maturazione.
I detentori di unità mature avranno perciò diritto, pro quota e pro rata, ad avere
accreditati sul conto corrente (previo prelievo dal conto DigiPay e pagamento costi del
servizio) i crediti XRS/DigiPay spettanti di volta in volta. Stando agli ultimi sviluppi della
compliance legale la forma legale dell'entità che includerà i partecipanti sembra essere il
consorzio.
Banca / Fondo Garanzia / Consorzio fidi
Banca
La Banca Partner può da una parte fornire ai partecipanti un conto corrente dedicato al
progetto e tariffe convenienti.
Dovrebbe poi interfacciarsi con la tesoreria degli enti coinvolti per coordinare
congiuntamente anche al Gestore, il flusso dei pagamenti in uscita verso le imprese.
E’ ipotizzabile che in questa fase la Pubblica Amministrazione faciliti i rapporti in quanto
si avvale spesso di istituzioni finanziarie che gestiscono per suo conto la tesoreria e i
pagamenti.
Fondo di Garanzia(Ipotesi)
Il ruolo del fondo di Garanzia diviene necessario qualora si voglia dotare il modello e la
piattaforma di un ulteriore livello di sicurezza riguardo le tempistiche di pagamento
effettivo delle fatture validate. Nel caso in cui non sia disponibile presso il conto bancario
l’importo in data stabilita sarà il fondo di Garanzia ad intervenire assicurando all’impresa
il pagamento dovuto, pro quota e pro rata.
Variabili
L'implementazione dello scenario sopraesposto è in gran parte dipendente dalle specifiche che
verranno definite in base alla definizione della rappresentanza legale e natura sia del gestore che dei
rapporti tra il Circuito DigiPay e la amministrazione pubblica da un lato ed il mondo finanziario
dall'altro.
Questi ed altri aspetti verranno definiti nel corso della prima metà del 2015.
Legal compliance non raggiunta
Certezza sui pagamenti non garantiti nel progetto
Implementazione troppo lenta da parte della PA
Ragione sociale adatta non invidivuata e/o nessun banking partner
5. DigiPay SocialPay
Principi
Emissione in base a spesa per benificiari welfare
I crediti XRS (SocialPay) vengono emessi sulla base di depositi o flussi di pagamento certi a
favore dei beneficiari
Copertura 1:1 Euro
Tutti crediti XRS emessi sono coperti da flussi di spesa già programmati e pertanto per ogni
credito XRS in circolazione esiste un mandato di pagamento ed un importo corrispondente
Convertibilità possibile
I crediti XRS una volti giunti a maturazione, ergo raggiunto il termine di pagamento in moneta
corrente, possono su richiesta essere ritirati dalla circolazione e liquidati in euro.
Requisiti
La PA garantisce il pagamento puntuale
La PA fornisce elenchi di fornitori e beneficiari
La PA definisce volumi
Contesto
Ogni anno la Regione Sardegna tramite l’Assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale
approva un programma di azioni per contrastare la povertà articolato in tre linee d’intervento, la
prima delle quali consiste nella concessione di sussidi a favore di persone e nuclei familiari in
condizioni di accertata povertà. Questi i sussidi non superano l'importo massimo di 350 euro
mensili, da erogare per un periodo non superiore a 12 mesi, e vengono assegnati tramite bandi o
avvisi pubblici attuati dai comuni della Sardegna. I Comuni sono, infatti, i titolari della gestione di
interventi e servizi socioassistenziali a favore dei cittadini (art. 6 della legge 328/2000, la legge
quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
Per determinare l’importo del sussidio da concedere a ciascun richiedente, i comuni tengono conto
della composizione e della numerosità della famiglia, integrando, se necessario, i fondi trasferiti
dalla Regione con risorse proprie. Ciascun Ente valuta le richieste ricevute in base alla
disponibilità finanziaria ed eroga il contributo in relazione alla gravità delle situazioni e alle
priorità dallo stesso stabilite.
Tale modalità porta con sé svariati handicap:
1. Impossibilità di verificare che l'aiuto erogato venga speso per finalità che siano di reale aiuto al
soggetto richiedente (irrintracciabilità della spesa) e ai suoi famigliari (con particolare riferimento
ai bimbi a carico); non è, infatti, possibile verificare che i sussidi erogati siano effettivamente
destinati a superare le concrete situazioni di povertà
2. Impossibilità di stilare report circa la reale efficacia dell'aiuto erogato e che mettano a
conoscenza i contribuenti circa l'utilizzo della tassazione comunale (trasparenza); i monitoraggi
vengono, infatti, svolti esclusivamente sugli importi e quantità dei sussidi erogati
3. Mancanza di coordinamento tra sussidi e percorsi di reinserimento lavorativo che rendono gli
aiuti del tutto assimilabili ad una forma di carità a tempo indeterminato.
Per ovviare alle sopraelencate criticità, è ipotizzabile l'implementazione dal punto di vista
tecnologico e sociale degli interventi in favore dell'estrema povertà integrando l'attuale sistema
dei sussidi erogati mensilmente dalle PA con sistemi di tracciabilità della spesa come SocialPay in
Circuiti di imprese esistenti e costituendi e in percorsi di reinserimento lavorativo.
Sfruttando le competenze e l'esperienza acquisite dal Circuito di credito commerciale Sardex.net
in cinque anni di attività, il presente scenario mira alla
rielaborazione del percorso di aiuto in modo che esso coinvolga PA, centri per l'impiego, servizi
socio-assistenziali convenzionati, imprenditori ed esercenti in
azioni sinergiche finalizzate alla moltiplicazione delle risorse elargite e alla fuoriuscita dalla
condizione di povertà dell'indigente.
Ecco come s'intende procedere: una volta quantificati i soggetti richiedenti e verificate le risorse
disponibili, si procederà alla creazione di una rete di fornitori
di beni ed erogatori di servizi ritenuti di importanza strategica/vitale per il soggetto richiedente
(alimentari, farmacie, associazioni sportive, asili nido, medici, librerie, centri culturali, ecc.) ai
quali la PA attiverà un conto virtuale elaborato per la ricezione di pagamenti in crediti
commerciali (d'ora in avanti denominati crediti "SocialPay"). Ai destinatari dell'aiuto anziché
assegnare un semplice assegno in euro, si caricherà l'equivalente in crediti dell'aiuto assegnato
sulla tessera sanitaria, secondo un rapporto di corrispondenza tra crediti e moneta in corso legale
di uno a uno. Gli esercizi convenzionati saranno quindi forniti di un'app per smartphone che sarà
in grado, attraverso la lettura del codice a barre presente sulla tessera sanitaria, di effettuare la
transazione dell'importo relativo al bene/servizio acquistato dal conto dell'acquirente a quello del
venditore. Gli stessi esercizi coinvolti, una volta che cominceranno i crediti SocialPay , potranno a
loro volta spenderli presso altri esercizi convenzionati e, trascorso un periodo prestabilito (es. 60
giorni), potranno rivolgersi alla PA per la riscossione in euro dei crediti maturati presenti sul
proprio conto.
In cambio del maggior fatturato derivante dall'adesione al circuito di credito sociale, gli esercizi
coinvolti - con il sostegno del job center, rivolto tanto agli
indigenti quanto agli esercenti/imprenditori - saranno tenuti ad avviare percorsi di reinserimento
lavorativo che favoriscano la fuoriuscita dalla condizione di estrema povertà dei destinatari
dell'aiuto.
Obbiettivi
1. Verificare che l'aiuto erogato venga speso per finalità che siano di reale aiuto al soggetto
richiedente (rintracciabilità della spesa) e ai suo famigliari (con particolare riferimento ai minori a
carico).
2. Stilare report, a cadenza trimestrale, sulla reale efficacia dell'aiuto e che metta a conoscenza i
contribuenti riguardo il reale utilizzo della tassazione comunale e che permettano una replicabilità
del progetto su più ampio raggio
3. Coordinamento tra sussidi e percorsi di reinserimento lavorativo che migliorino l'efficacia
dell'impatto, svincolandosi da forme troppo simili alla carità a tempo indeterminato.
Macro fasi del piano di Circolazione
Inserimento beneficiari ed emissione unità
Il primo step riguarda la creazione del Circuito DigiPay cittadino con particolare riferimento al
settore retail nelle categoria merceologiche relative al soddisfacimento dei bisogni primari
(mangiare, bere, vestirsi, curarsi e formarsi). Per poter poi procedere all'inserimento dei
beneficiari ed alla successiva emissione di unità XRS spendibili nel Circuito DigiPay (entro e non
oltre la data di maturazione per dare un maggiore effetto moltiplicatore all'azione) .
Utilizzo unità interne nel circuito
All'interno del Circuito DigiPay i crediti XRS generati dalle fatture possono essere utilizzati tra i
partecipanti (siano essi imprese fornitrici PA o imprese altre) per transazioni commerciali di
carattere locale.
Maturazione unità interne
Una volta giunte a maturazione i crediti XRS potranno essere inviduati e, su richiesta del
detentore, convertiti
Richiesta conversione unità interne mature fuori circuito
Ad ogni richiesta di conversione dovrà corrispondere un movimento di pari importo dall'ente terzo
verso il detentore delle unità giunte a maturazione.
Partecipanti e ruolo
P.A. / Comuni
La P.A. si impegna a comunicare puntualmente con il gestore della Piattaforma ed i
partner bancari i dati relativi ai pagamenti spettanti alle imprese partecipanti ed ai
beneficiari.
La P.A. oltre il suo ruolo contabile può inoltrare avere un ruolo più attivo integrando alle
erogazioni anche la possibilità di accettare pagamenti direttamente sulla Piattaforma
DigiPay (tariffe, bolli, biglietti etc)
Imprese partecipanti
Le imprese che in rete accettano i pagamenti SocialPay sono attori protagonisti in
quanto rendendo tracciabili i pagamenti della P.A. verso i cittadini più deboli permettono
un uso più efficace e mirato delle risorse a disposizione.
Per ogni periodo stabilito (es. 60 gg.) le imprese potranno una volta raggiunta la
maturazione avere accreditati sul conto corrente (previo prelievo dal conto DigiPay e
pagamento costi del servizio) i crediti in moneta corrente spettanti di volta in volta.
Beneficiari
I beneficiari una volta individuati avranno un supporto iniziale con l’intento di formarli ed
un supporto tramite SMS/Servizi durante tutto la durata del progetto per informarli in
merito alle disponibilità, il saldo ed altre informazioni utili in merito all'utilizzo dei crediti
ricevuti.
Per i beneficiari è sufficiente recarsi a fare la spesa nei punti vendita aderenti al progetto
e pagare tramite presentazione del Codice Fiscale ed inserimento del PIN / tramite
Applicazione Mobile.
Banca / Fondo Garanzia / Consorzio fidi
La Banca Partner può da una parte fornire alle imprese partecipanti un conto corrente
dedicato al progetto e tariffe convenienti.
Dovrebbe poi interfacciarsi con la tesoreria degli enti coinvolti per coordinare
congiuntamente anche al Gestore, il flusso dei pagamenti in uscita verso le imprese.
E’ ipotizzabile che in questa fase la Pubblica Amministrazione faciliti i rapporti in quanto
si avvale spesso di istituzioni finanziarie che gestiscono per suo conto la tesoreria e i
pagamenti.
Variabili
Legal compliance non raggiunta
Pagamenti non garantiti
Ragione sociale adatta non invidivuata e/o nessun banking partner