Deliverable - DigiPay4Growth
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Deliverable - DigiPay4Growth
Deliverable Project Acronym: Digipay4Growth Grant Agreement number: 621052 Project Title: " Digipay4Growth: Governments, SMEs and consumers make expenditures through a digital payment system that stimulates economic growth and job creation by increasing sales and access to credits for SMEs. " D1.4.3 Circulation Plan Sardinia Revision: 5 Authors: Giuseppe Littera, Carlo Mancosu Name Organisation: Sardex s.r.l. Name (Organisation) Name (Organisation) Project co-funded by the European Commission within the ICT Policy Support Programme Dissemination Level P Public C Confidential, only for members of the consortium and the Commission Services REVISION HISTORY AND STATEMENT OF ORIGINALITY Revision History Revision # Date Author Organisation 1 01-06/2014 Giuseppe Littera Sardex s.r.l. 2 09-12/2014 Giuseppe Littera, Carlo Mancosu Sardex s.r.l. 3 01/2015 Giuseppe Littera, Carlo Mancosu Sardex s.r.l. Description of revision Initial version focused on Potential Review Second update with initial elements of DigiPay invoice based model Third update with more elements on all plans devised Statement of originality: This deliverable contains original unpublished work except where clearly indicated otherwise. Acknowledgement of previously published material and of the work of others has been made through appropriate citation, quotation or both. Premesso che: 1) La misura in questione si inserisce nell’ambito della partecipazione della RAS, attraverso il Centro Regionale di Programmazione , al progetto cofinanziato dall’Unione Europea denominato DigiPay4Growth. L’obbiettivo generale del progetto DigiPay4Growth è dimostrare come l’uso di un sistema di pagamento digitale supplementare e complementare a quelli tradizionali da parte di Governi Locali, PMI e consumatori possa stimolare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, incrementando le vendite e migliorando l’accesso al credito per le imprese del territorio. Nell’ampio mercato interno europeo è possibile riscontrare come la presenza di aree non omogenee di attività e crescita economica in realtà finisca nel medio periodo per creare svantaggi economici non solo nelle regioni con un basso tasso di crescita e di sviluppo ma anche in quelle che, allo stato attuale, evidenziano un alto tasso di crescita e di sviluppo. DigiPay4Growth è pertanto un progetto del Programma CIP ICT a cui partecipano 6 paesi europei e che prevede, in 3 distinte Regioni (Bristol UK, Catalogna, Sardegna), l’implementazione di un innovativo sistema di pagamento digitale capace di aumentare ed ottimizzare i flussi monetari in relazione alla circolazione di beni e servizi nelle regioni economicamente depresse e/o svantaggiate. Il progetto DigiPay4Growth applica un innovativo sistema di pagamento digitale (SDP) al fine di mostrare una risposta applicabile nel breve termine per le economie che si trovano a confrontarsi con gli effetti più negativi della crisi. Attraverso l’uso di una tecnologia che è in grado di tracciare ed avere effetti sulla durata della circolazione del potere d’acquisto la disponibilità di denaro sui territori interessati e su come, organizzandola in maniera sostenibile, sia possibile dimostrare come questa crescita del sistema economico locale sia il risultato dell’effetto moltiplicatore. L’obbiettivo generale del progetto è pertanto dimostrare gli effetti benefici che è possibile ottenere attraverso l’uso del sistema in 3 contesti differenti del mercato Europeo. I progetti pilota illustrano le varie possibilità offerte dal sistema nel A) condizionare i flussi di potere d’acquisto per incrementare l’effetto moltiplicatore e per ciò creare reddito e lavoro B) nel creare un innovativo fondo di garanzia basato sul credito reciproco e la compensazione multilaterale per le PMI. Il risultato del progetto sarà costituito dall’individuazione di una serie di best practices che saranno disseminate presso altri potenziali partner all’interno dell’Unione Europea. I progetti pilota infatti saranno seguiti da un terzo gruppo di attori definiti Dissemination partners (20 Istituzioni tra cui per l’Italia Finlombarda). Il loro compito sarà quello di osservare lo sviluppo dei progetti pilota ed imparare da questi ultimi. In seguito alla positiva chiusura della sperimentazione saranno poi identificati partners in altre aree dell’Unione Europea per una futura disseminazione di modo da assicurare una ulteriore diffusione degli strumenti e delle buone pratiche risultanti dalla sperimentazione. Attraverso l’implementazione di questo progetto di 36 mesi, i 9 partners saranno chiamati a formare 18 persone capaci di operare in maniera indipendente sul sistema, saranno coinvolte oltre 10.000 PMI europee che veicoleranno attraverso il sistema oltre 34 millioni di Euro, con l’obiettivo di creare oltre 100 posti di lavoro durante il periodo di sperimentazione. Il contesto del Pilota in Sardegna Essendo Sardex srl capofila del progetto per quanto concerne lo studio, implementazione e progettazione del pilota nella Regione Sardegna nel corso del 2014, nell’ambito della Work Package 1 del progetto, verrà definito il piano operativo, quello funzionale, il piano di circolazione e i criteri di individuazione dei beneficiari. Le controparti locali dovranno poi comprendere e definire le strategie di circolazione per il contesto specifico e gli obbiettivi peculiari di ogni pilota. Nella fase preparatoria, le strategie specifiche e le corrispondenti regole e struttura costi verranno definite per ogni paese pilota, risultando in un piano di circolazione. Nelle pagine seguenti si possono trovare i sunti più rilevanti delle varie ipotesi elaborate fino ad oggi. In tutti gli scenari ipotizzati si cercherà di applicare le tecnologie innovative sviluppate e presenti in Cyclos. Il risultato è pertanto ancora in attesa di un’ulteriore fase di verifica, elaborazione che potrà iniziare quando il nuovo LEAR, che è stato nominato in data 12/09/2014 con la delibera n. 35/5 dal titolo “Avvio azioni di sperimentazione del progetto DIGIPAY4GROWTH”, potrà essere in grado di avviare i lavori ed assegnare alla Centro Regionale di Programmazione anche i fondi precedentemente allocati su Agenzia Sardegna Promozione. Questa fase si concluderà con l’approvazione di un piano di circolazione definitivo ed un relativo protocollo per facilitare le interazioni tra i soggetti coinvolti. In parallello al lavoro di coordinamento ed informazione con la RAS, Sardex, in preparazione alla fase di migrazione verso i nuovi sistemi e le nuove tecnologie, ha lavorato su due fronti: uno tecnologico ed uno organizzativo. A livello tecnologico si è proceduto ad installare, presso hoster siti in Sardegna, e testare i sistemi puntando a garantire l’alta disponibilità e maggiore sicurezza su Cyclos 4.0/4.1/4.2/4.3 PRO. Si è inoltre aperto un canale di dialogo con il team responsabile dello sviluppo che ha portato in alcuni casi allo sviluppo e successiva implementazione di nuove funzionalità. A livello organizzativo Sardex ha provveduto a migliorare le condizioni di lavoro dei broker oltre chè ad ampliare l’organico con nuove assunzioni per rinforzare e continuare a migliorare i rapporti e contatti con e tra le PMI partecipanti al circuito. Potential Review 1. Principi: Copertura in beni e servizi Neutralità contabile e non convertibilità Ruolo del gestore 1.1 I crediti SRD vengono emessi solo in base ad effettiva vendita ad imprese e/o professioniti facenti parte del Circuito Sardex.net di beni e/o servizi facenti capo alla pubblica amministrazione coinvolta 1.2 La sperimentazione pilota si prepone di essere contabilmente neutrale e non prevede la convertibilità tra unita interne e moneta corrente. In quest'ottica si impone la necessità di validare contabilmente e legalmente lo schema. 1.3 Ruolo del Gestore. Il gestore adempie ai suoi ruoli di : a. fornitore di servizi (online + offline) sia in fase di studio che di implementazione b. coordinatore nell’ambito del progetto EU DigiPay4Growth c. parte terza tra terzi siano essi imprese, persone, istituzioni locali / regionali 2. Requisiti: La PA non può andare in rosso La PA decide cosa mettere e a disposizione LA PA decide come spendere quanto introitato 2.1. La Pubblica amministrazione non può avere una linea di credito. In questo scenario la RAS e/o altre pubbliche amministrazioni non va mai a debito verso il gestore / le imprese. La RAS e/o altre pubbliche amministrazioni potranno erogare i crediti verso i beneficiari solo dopo averli incassati attraverso vendite di beni e servizi all'interno del Circuito Sardex. 2.2. La base delle unità contabili SRD è coperta da beni e servizi sottoinutilizzati / in via di dismissione etc Il potenziale inespresso 2.3. L’efficacia ed il raggio d’azione sono determinati dall’apporto concreto dell’attore pubblico verso le reti di impresa. Inoltre maggiore è la capacità della RAS e/o altre pubbliche amministrazioni di mettersi a servizio delle imprese (fornendo, anche tramite voucher, beni servizi strumentali alle imprese / potenziale inespresso tramite Potential Review) = maggiore sarà la capacità di creare opportunità di formazione / lavoro per i giovani inoccupati e/o altri eventuali beneficiari del programma 3.1. Ipotesi di creazione fondo RAS Potential Review Per poter lavorare nel modo più economicamente sostenibile e aumentare la capacità di creazione di redditto per la RAS e/o altre pubbliche amministrazioni e, di conseguenza, per estendere l’effetto moltiplicatore della spesa, abbiamo pensato a due ipotesi. La prima chiamata Potential Review è un meccanismo che consente, tramite lo smobilizzo / miglior utilizzo di beni / servizi esistenti e la loro vendita alle imprese del Circuito, la creazione di ulteriori capacità nelle spese. La seconda ipotesi prevede, attraverso le consuete procedure di appalto, la vendita di beni acquistati in grandi quantità ed a condizioni di prezzo favorevole, e rivenduti sotto forma di voucher e/o buoni acquisto all’interno del sistema. 3.2. Ipotesi di misure realizzabili tramite utilizzo del fondo RAS/PA Potential Review 3.2.1 Credito di Comunità 1) Contesto Il Credito di comunità è concepito come un sostegno offerto dalla comunità a giovani disoccupati che intendano avviarsi in un percorso di completamento della propria formazione e/o di avviamento all'auto-imprenditorialità e pertanto concettualmente non rappresenta una misura di carattere assistenziale. Il “credito di comunità” è infatti un investimento da parte delle comunità che mira, attraverso una misura di sostegno ai giovani, alla produzione di valore tangibile e fruibile sia per la collettività che per i beneficiari stessi. I beneficiari potranno usufruire per 12 mesi di un “credito” offerto loro dalla comunità, attraverso la PA, in virtù del quale saranno stimolati nell'ideazione, progettazione e realizzazione di progetti innovativi di sviluppo e promozione territoriale, coesione sociale e pubblica utilità., o nel completamento del proprio processo formativo scolastico e professionale. I servizi alla comunità (rivolti a imprese, cittadini, istituzioni, enti no profit....) dovranno essere ideati, progettati e realizzati tenendo conto di una loro eventuale successiva spendibilità nel mercato. Durante questo percorso i beneficiari saranno portati a misurarsi con le esigenze del proprio territorio, con il lavoro in team, con la scelta degli obiettivi e la misurazione dei risultati anche attraverso innovativi meccanismi di autovalutazione, facendo nel complesso un'esperienza capace di arricchirli sia sotto il profilo professionale che sotto il profilo relazionale ed umano. Attraverso l’utilizzo di una innovativa tecnologia che garantisce una più lunga circolazione del denaro si aumentano le opportunità per le imprese in avvio. Questo è importante in quanto spesso i programmi che investono in occupazione giovanile spesso dimenticano di creare meccanismi di supporto perchè ci siano flussi di potere d’acquisto che possano agevolarli nella fase di startup. I progetti saranno scelti attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e delle amministrazioni locali coinvolte. Questo processo di selezione costa in termini di tempo ma aumenta la base locale di supporto per l’iniziativa. Data l’esperienza maturata dai partner STRO e NEF si può inoltre contare su un apporto esterno che andrebbe a rafforzare l’iniziativa qualora ce ne fosse la necessità. Tramite i progetti ideati dagli stessi beneficiari e scelti dalle comunità che gli hanno fornito sostegno attraverso la messa a valore del patrimonio collettivo, i beneficiari potranno restituire il “credito” ricevuto rendendo fruibile alle proprie comunità il valore prodotto attraverso la realizzazione degli stessi progetti e/o migliorando la propria condizioine lavorativa e professionale. 2) Criteri di individuazione dei beneficiari da stabilirsi in fase di stesura del piano di circolazione 3.2.1.1 Definizione e misurazione degli obiettivi I risultati potrebbero essere poi calcolato in termini di: 1. posti di lavoro creati 2. persone formate / coinvolgimento delle comunità 3. impatto e coesione sociale e miglioramento della vita nelle comunità locali 4. effetto moltiplicatore del danaro pubblico una volta inserito nel sistema di scambio reciproco 5. Risparmio per le casse della RAS ottenuto attraverso l’utilizzo capacità produttiva inespressa e messa a reddito dei beni regionali sottoutilizzati attraverso i meccanismi della così detta “Potential Review”, manovra che andrebbe chiaramente ad affiancarsi alla già presente “Spending Review”. 3.2.1.2 Steps operativi Credito di Comunità 1. definizione della dimensione, in termini di valore (v. Ipotesi 2014) 2. individuazione categorie dei beneficiari OK 3. definizione dei criteri di selezione dei beneficiari OK 4. individuazione degli attori pubblici coinvolti - SP e 1 Comune 5. definizione processo di adesione alla sperimentazione 6. definizione arco temporale 2015-2017 7. studio sistemi di equilibrio del circuito / piano di circolazione approvato 2014.02 IPOTESI Attori coinvolti a. destinatari di politiche sociali b. comuni c. Aziende circuito Sardex.net d. Agenzia Sardegna Promozione e. Gestore circuito Stima totale Pilota 10.000 5-20% in base a pilota Note Soggetto chiave con a. potenziale inespresso (tempo competenze) b. necessità di inclusione, ri-formazione, sostegno c. non devono concorrere con il tessuto produttivo normale Microidea: Voucher coperti da alimentari esclusivamente made in Sardinia in cambio di disponibilità verso Sardex.net la comunità. 3.2.2 Coinvolgimento PMI regionali operanti nei settori dell'agroalimentare, dell'artigianato artistico e dei servizi turistici Contesto I dati relativi all'andamento di questi settori, strategici per l'economia dell'isola delineano un quadro piuttosto allarmante. Come più volte denunciato dalle associazioni datoriali e dall'assessorato al turismo, negli ultimi anni i settori della produzione e del commercio locali insieme a quello dei servizi turistici hanno subito una forte battuta d'arresto evidenziando nella serie storica una flessione costante che stà letteralmente mettendo in ginocchio alcune delle colonne portanti della nostra economia. Il marcato calo della domanda in questi settori seppur in parte legato alla difficile congiuntura economica Italiana ed Europea, nella fattispecie è attribuibile all'azione combinata di diversi fattori sia storici che contingenti che sono andati a sommarsi alle grave crisi di liquidità ed al conseguente costante calo della capacità di spesa di consumatori e famiglie. Gli ingenti costi del trasporto marittimo, gli scarsi collegamenti aerei, il calo di appeal subito dall'isola negli ultimi 10 anni, insieme alla crescente concorrenza di altre mete "più a buon mercato", si intersecano con l'incapacità del sistema Sardegna di esprimere un'offerta turistica variegata e rispettosa delle singole peculiarità ma al contempo organica e unitaria sotto il profilo della qualità e dell'immagine. Tale incapacità unita ad offerta che si presenta discontinua e spesso atomizzata finisce spesso per limitare anche l'efficacia delle azioni di promozione messe in campo dalla stessa Regione a livello nazionale e internazionale. La difficoltà di offrire un reale valore aggiunto per il turista che scelga la Sardegna come metà privilegiata delle proprie vacanze, la scarsa connessione tra gli operatori turistici, il deficit di sinergie tra settore turistico e il resto dell'offerta espressa dal territorio sono, unitamente a quanto essere individuate quali cause del calo costante delle presenze nell'isola. I prodotti locali infatti faticano ad imporsi nell'isola ed hanno una scarsa diffusione fuori dall'isola, diminuendo la percezione dell'offerta di valore che il territorio è capace di esprimere. 3.2.2.1 Obiettivi della sperimentazione • Inserire le singole identità e le specificità locali in un contesto comune e allargato capace di valorizzarle. • Promuovere uno sviluppo dell'Isola capace di esprimere una tensione costante verso un modello socio economico equilibrato e sostenibile. • Riconnettere gli operatori turistici, i produttori di agroalimentare ed artigianato locali e supportarli nella creazione di nuove relazioni di affari e nel rafforzamento di quelle preesistenti. • Supportare l'intera filiera nell'implementazione di programmi di fidelizzazione, mutua promozione e comarketing; • Offrire alle attività del territorio strumenti di marketing innovativi e distintivi rispetto alla concorrenza; • Creare le precondizioni necessarie affinche le imprese del territorio possano instaurare un rapporto con il turista che vada oltre la semplice fruizione di beni/servizi, capace pertanto di estendersi oltre il periodo di soggiorno e che prolunghi nel tempo il rapporto tra il turista ed il territorio, in uno scambio continuo che permetta ad entrambi di "importare" ed "esportare" valore (sia esso materiale e/o immateriale). • Offrire al turista, facendo leva sul "potenziale inespresso" del territorio, un risparmio concreto capace di mitigare gli effetti negativi legati agli elevati costi di viaggio. • Creare "un'offerta di valore territoriale allargata" rappresentativa dell'Isola in tutte le sue sfumature sia nella sua parte materiale (attività, prodotti, servizi...) che nella sua parte immateriale (immagine, qualità, appeal); • Individuare eventuali carenze nella filiera e creare le precondizioni affinchè possano essere colmate; 3.2.2.2 Ipotesi di intervento La sperimentazione prevede lo studio, la progettazione e l'implementazione di una piattaforma web 2.0 multifunzione (booking/ecommerce/socialnews...etc) innovativa e user friendly che permetta l'aggregazione dell'offerta materiale ed immateriale espressa dall'Isola in un'unica piattaforma capace di anticipare e prolungare il coinvolgimento emotivo del turista anche e prima e dopo il suo soggiorno nell'isola con il fine di creare un legame duraturo e continuativo. Attraverso la piattaforma si prevede di poter offrire al turista un ruolo attivo nella costruzione della sua esperienza di viaggio offrendogli la possibilità di comporre il proprio "pacchetto vacanze" in piena autonomia, in maniera personalizzata ed omnicomprensiva. Inoltre sarà implementato a partire dalla piattaforma un sistema di loyalty on line ed off line connesso al circuito Sardex.net capace di accrescere il potere d'acquisto e quindi la convenienza per il turista facendo sì che le aziende del territorio possano premiarlo per ogni acquisto effettuato nella piattaforma con una "ricarica" in crediti Crediti Sardex spendibili prima, dopo e durante la vacanza sia nella stessa piattaforma, che nelle imprese convenzionate con l'iniziativa. La possibilità di accumulare e spendere crediti Sardex prima, durante e dopo la vacanza punta a creare nel turista l'abitudine ai luoghi, ai sapori, ai colori, alla cultura della nostra terra spingendolo a ricercarli anche oltre il periodo di soggiorno e cambiando gradualmente il suo rapporto con la Isola e con ciò che è in grado di offrire, trasformandolo da ospite occasionale a frequentatore assiduo ed emotivamente coivolto, consumatore abituale ed informato di prodotti del nostro territorio. 3.2.2.3 Risultati attesi • • • • • • • • • • • Crescita dell'incoming turistico Crescita della customer base e della customer satisfaction Incremento della spesa media per turista Rafforzamento e allargamento della filiera Turistica Maggiore promozione delle produzioni locali da parte degli operatori turistici Maggiore consumo di prodotti locali fuori e dentro l'isola Crescita del consumo da parte del turista dei nostri prodotti artistici ed enogastronomici anche oltre il periodo di soggiorno Sviluppo di un rapporto privilegiato tra turista e territorio Mantenere un'interazione costante con il turista Raccolta di dati esaustivi sulle attività del settore e sulle preferenze di consumo Colmare eventuali Gap settoriali all'interno della filiera evidenziati dall'analisi dei dati; 3.2.2.4 Soggetti coinvolti • • • • • • • • • • • • • • Circuito Sardex.net Operatori turistici Operatori agroalimentare Opreratori artigianato Retailer Associazioni di categoria Vettori aerei e navali Agenzia Sardegna Promozione Regione Autonoma Sardegna Enti locali Circoli dei Sardi Grandi gruppi con forti interessi nell'Isola Portali di booking e motori di ricerca vacanze Banca d'Italia 3.2.2.5 Apporto del settore pubblico • Apporto di capitali finanziari e relazionali • Promozione dell'iniziativa • • • • • • • Creazione della piattaforma ICT da integrare alla piattaforma Sardex Incentivazione dell'ingresso delle PMI nel Circuito Accordi con grandi gruppi Convenzioni con i vettori aerei e navali Inclusione nel progetto dei trasporti locali Inclusione nel progetto del sistema museale e dei beni culturali Potenziamenti dei servizi a supporto del settore 3.2.3 Variabili Potential Review Legal compliance non raggiunta RAS/CRP non collabora RAS/CRP/PA collabora, incassa ma non spende 4. DigiPay Quickinvoice Principi Emissione su fatture PA validate I crediti XRS (Quickinvoice) vengono emessi solo dopo che i fornitori abbiano validato le fatture verso la Pubblica Amministrazione Copertura 1:1 Euro Tutti crediti XRS emessi sono coperti da flussi di spesa già programmati e pertanto per ogni credito XRS in circolazione esiste un mandato di pagamento ed un importo corrispondente Convertibilità possibile I crediti XRS una volti giunti a maturazione, ergo raggiunto il termine di pagamento in moneta corrente, possono su richiesta essere ritirati dalla circolazione e liquidati in euro. Requisiti La PA La PA garantisce il pagamento puntuale delle fatture Il progetto pilota per poter essere efficace necessita della certezza dei pagamenti dalla PA alle imprese La PA fornisce elenchi di fornitori PA Il progetto pilota prevede la costituzione di un elenco fornitori che possono essere inclusi La PA definisce i volumi Il gestore non può in mancanza di informazioni precise e input dalla Pubblica amministrazione aver modo di definire il raggio di azione del progetto pilota. Qualora il coinvolgimento della P.A. continui a risultare minimo il modello può essere adattato prevedendo un più forte coinvolgimento delle imprese fornitrici della PA e non tramite la costituzione di un Consorzio. Contesto La pubblica amministrazione ed in particolare la Regione Autonoma della Sardegna è in qualità di maggior spender nel territorio di influenza indirettamente responsabile circa un 1/3 del PIL della Regione Sardegna. Stando al “Rapporto sul Coordinamento della finanza pubblica” del 2013 pubblicato dalla Corte dei Conti i tempi di pagamento della pubblica amministrazione sono di mediamente 180 giorni rispetto ai 65 della media europea (p. 78). La complessità del panorama normativo come confermato dal dal rapporto 2013 fa si che “il ritardo medio nasconda una realtà molto differenziata, nella quale, caso per caso, le radici della patologia si connettono a vincoli di bilancio, alla complessità di norme e procedure, ai diversi sistemi contabili etc.” Questa complessità fa si che non sia possibile ad oggi quantificare puntualmente lo stock dei debiti della PA. A quanto riferito dal rapporto la PA manca di un organizzata documentazione sui propri debiti verso i propri fornitori. Dalle fonti ufficiali non aggiornate da Novembre 2014, le cifre più recenti reperibili indicano come ad Ottobre 2014 siano stati pagati debiti commerciali per circa 40 miliardi di Euro a fronte di uno stock stimato dalla Banca d'Italia nel 2011 in circa 90 miliardi di Euro. Il centro studi CGIA di Mestre nel suo rapporto sul 2014 evidenzia che i tempi medi delle pubbliche amministrazioni in Italia sono di 165 giorni che rendo questo un triste primato nel panorame europeo. I ritardi nei pagamenti è stimato abbiano provocato danni per oltre 35mld di euro nel solo 2014 e riguardino 3.400.000 imprese (il 76% del totale) e abbia posto 700.000 PMI in una situazione di crisi così drammatica da far prevedere una possibile chiusura del 15% di tutte le imprese attive. Il trend sembra essere in peggioramento ed a livello locale e regionale l'effetto del ritardo è amplificato. Gli enti locali (Regioni e Comuni) hanno circa 29 miliardi di debiti verso le imprese fornitrici di cui circa la metà vengono in essere nell'anno di competenza. Questo dato diviene simbolico se accostato all'ammontare delle entrate correnti accertate ma non incassate che, secondo il Rapporto Corte dei Conti 2013, ammontano a 38,6 miliari di Euro. In altre parole ci troviamo in una situazione in cui si creata una scissione tra sistema produttivo e sistema amministrativo in cui la PA non paga e così fanno le imprese. Ogni qual volta tra i vari diversi livelli di governo si è in presenza di impegni di pagamento che vengono disattessi si verifica sui livelli sottostanti una contrazione di liquidità con conseguenti incertezze sui tempi di pagamento. Vedasi a questo proposito il caso del Comune di Cagliari che interrompe i pagamenti verso gli anziani a Settembre 2014. Link La Regione Autonoma della Sardegna stanzia a Maggio 2014 i fondi per il primo semestre 2014. A Settembre il Comune di Cagliari esaurisce gli stessi, interrompe i pagamenti verso i beneficiari e non fornisce ulteriori informazioni in merito a quando il flusso di pagamenti potrà essere ripreso. Questo fatto in particolare mostra in maniera chiara come il progetto Pilota si inserisca in un contesto complesso e, per molti versi, compromesso allo stesso tempo. La presenza o assenza di un impegno politico e amministrativo forte da parte dei partner governativi è pertanto determinante nella possibile validazione dei modelli proposti in seguito e la loro implementazione. Il progetto DigiPay4Growth si propone di moltiplicare l'effetto della spesa pubblica e migliorare i tempi di pagamento alle imprese tramite l'utilizzo con unità di conto digitali che assolvano temporaneamente e localmente come mezzi di scambio per poi essere nuovamente resi disponibili in moneta corrente. Macro fasi del piano di Circolazione Il progetto nella sua prima variante (Scenario Invoice based) si propone come ulteriore possibile per le imprese fornitrici della PA di poter vedere riconosciuto il proprio debito in unità di conto digitali. Validazione fattura ed emissione unità Le imprese ed i professionisti che vantano crediti verso la PA devono certificare il loro credito tramite una apposita piattaforma (www.certificazionecrediti.mef.gov.it). I crediti certificati vengono ceduti ad un terzo (Gestore piattaforma, istituto finanziario), in base a quale sarà il risultato della compliance e della validazione del modello. Il terzo, qualora non sia il Gestore, comunicherà al Gestore tutti i dati relativi alla fattura certificata (importo, beneficiario iniziale e tempistiche). In base a questi dati accrediterà, all'interno della Piattaforma, i crediti XRS corrispettivi marcati con la data di maturazione più eventualmente un periodo di grazia ulteriore, all'impresa fornitrice PA partecipante al progetto pilota. Utilizzo unità interne nel circuito All'interno del Circuito DigiPay i crediti XRS generati dalle fatture possono essere utilizzati tra i partecipanti (siano essi imprese fornitrici PA o imprese altre) per transazioni commerciali di carattere locale. Maturazione unità interne Una volta giunte a maturazione i crediti XRS potranno essere inviduati e, su richiesta del detentore, convertiti Richiesta conversione unità interne mature fuori circuito Ad ogni richiesta di conversione dovrà corrispondere un movimento di pari importo dall'ente terzo verso il detentore delle unità giunte a maturazione. Partecipanti e ruolo P.A. / Comuni La P.A. si impegna a comunicare puntualmente con il gestore della Piattaforma ed i partner bancari i dati relativi alle fatture validate ed i rispettivi pagamenti. La P.A. oltre il suo ruolo contabile può inoltrare avere un ruolo più attivo integrando alle erogazioni anche la possibilità di accettare pagamenti direttamente sulla Piattaforma DigiPay (tariffe, bolli, biglietti etc) Impresa Fornitori PA e Imprese altre Le imprese in rete fanno si che le fatture diventino immediatamente liquide in un sistema dedicato (Piattaforma DigiPay). I partecipanti sanno che ogni volta che la pubblica amministrazione effettuerà un pagamento di una fattura validata e giunta a maturazione. I detentori di unità mature avranno perciò diritto, pro quota e pro rata, ad avere accreditati sul conto corrente (previo prelievo dal conto DigiPay e pagamento costi del servizio) i crediti XRS/DigiPay spettanti di volta in volta. Stando agli ultimi sviluppi della compliance legale la forma legale dell'entità che includerà i partecipanti sembra essere il consorzio. Banca / Fondo Garanzia / Consorzio fidi Banca La Banca Partner può da una parte fornire ai partecipanti un conto corrente dedicato al progetto e tariffe convenienti. Dovrebbe poi interfacciarsi con la tesoreria degli enti coinvolti per coordinare congiuntamente anche al Gestore, il flusso dei pagamenti in uscita verso le imprese. E’ ipotizzabile che in questa fase la Pubblica Amministrazione faciliti i rapporti in quanto si avvale spesso di istituzioni finanziarie che gestiscono per suo conto la tesoreria e i pagamenti. Fondo di Garanzia(Ipotesi) Il ruolo del fondo di Garanzia diviene necessario qualora si voglia dotare il modello e la piattaforma di un ulteriore livello di sicurezza riguardo le tempistiche di pagamento effettivo delle fatture validate. Nel caso in cui non sia disponibile presso il conto bancario l’importo in data stabilita sarà il fondo di Garanzia ad intervenire assicurando all’impresa il pagamento dovuto, pro quota e pro rata. Variabili L'implementazione dello scenario sopraesposto è in gran parte dipendente dalle specifiche che verranno definite in base alla definizione della rappresentanza legale e natura sia del gestore che dei rapporti tra il Circuito DigiPay e la amministrazione pubblica da un lato ed il mondo finanziario dall'altro. Questi ed altri aspetti verranno definiti nel corso della prima metà del 2015. Legal compliance non raggiunta Certezza sui pagamenti non garantiti nel progetto Implementazione troppo lenta da parte della PA Ragione sociale adatta non invidivuata e/o nessun banking partner 5. DigiPay SocialPay Principi Emissione in base a spesa per benificiari welfare I crediti XRS (SocialPay) vengono emessi sulla base di depositi o flussi di pagamento certi a favore dei beneficiari Copertura 1:1 Euro Tutti crediti XRS emessi sono coperti da flussi di spesa già programmati e pertanto per ogni credito XRS in circolazione esiste un mandato di pagamento ed un importo corrispondente Convertibilità possibile I crediti XRS una volti giunti a maturazione, ergo raggiunto il termine di pagamento in moneta corrente, possono su richiesta essere ritirati dalla circolazione e liquidati in euro. Requisiti La PA garantisce il pagamento puntuale La PA fornisce elenchi di fornitori e beneficiari La PA definisce volumi Contesto Ogni anno la Regione Sardegna tramite l’Assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale approva un programma di azioni per contrastare la povertà articolato in tre linee d’intervento, la prima delle quali consiste nella concessione di sussidi a favore di persone e nuclei familiari in condizioni di accertata povertà. Questi i sussidi non superano l'importo massimo di 350 euro mensili, da erogare per un periodo non superiore a 12 mesi, e vengono assegnati tramite bandi o avvisi pubblici attuati dai comuni della Sardegna. I Comuni sono, infatti, i titolari della gestione di interventi e servizi socioassistenziali a favore dei cittadini (art. 6 della legge 328/2000, la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) Per determinare l’importo del sussidio da concedere a ciascun richiedente, i comuni tengono conto della composizione e della numerosità della famiglia, integrando, se necessario, i fondi trasferiti dalla Regione con risorse proprie. Ciascun Ente valuta le richieste ricevute in base alla disponibilità finanziaria ed eroga il contributo in relazione alla gravità delle situazioni e alle priorità dallo stesso stabilite. Tale modalità porta con sé svariati handicap: 1. Impossibilità di verificare che l'aiuto erogato venga speso per finalità che siano di reale aiuto al soggetto richiedente (irrintracciabilità della spesa) e ai suoi famigliari (con particolare riferimento ai bimbi a carico); non è, infatti, possibile verificare che i sussidi erogati siano effettivamente destinati a superare le concrete situazioni di povertà 2. Impossibilità di stilare report circa la reale efficacia dell'aiuto erogato e che mettano a conoscenza i contribuenti circa l'utilizzo della tassazione comunale (trasparenza); i monitoraggi vengono, infatti, svolti esclusivamente sugli importi e quantità dei sussidi erogati 3. Mancanza di coordinamento tra sussidi e percorsi di reinserimento lavorativo che rendono gli aiuti del tutto assimilabili ad una forma di carità a tempo indeterminato. Per ovviare alle sopraelencate criticità, è ipotizzabile l'implementazione dal punto di vista tecnologico e sociale degli interventi in favore dell'estrema povertà integrando l'attuale sistema dei sussidi erogati mensilmente dalle PA con sistemi di tracciabilità della spesa come SocialPay in Circuiti di imprese esistenti e costituendi e in percorsi di reinserimento lavorativo. Sfruttando le competenze e l'esperienza acquisite dal Circuito di credito commerciale Sardex.net in cinque anni di attività, il presente scenario mira alla rielaborazione del percorso di aiuto in modo che esso coinvolga PA, centri per l'impiego, servizi socio-assistenziali convenzionati, imprenditori ed esercenti in azioni sinergiche finalizzate alla moltiplicazione delle risorse elargite e alla fuoriuscita dalla condizione di povertà dell'indigente. Ecco come s'intende procedere: una volta quantificati i soggetti richiedenti e verificate le risorse disponibili, si procederà alla creazione di una rete di fornitori di beni ed erogatori di servizi ritenuti di importanza strategica/vitale per il soggetto richiedente (alimentari, farmacie, associazioni sportive, asili nido, medici, librerie, centri culturali, ecc.) ai quali la PA attiverà un conto virtuale elaborato per la ricezione di pagamenti in crediti commerciali (d'ora in avanti denominati crediti "SocialPay"). Ai destinatari dell'aiuto anziché assegnare un semplice assegno in euro, si caricherà l'equivalente in crediti dell'aiuto assegnato sulla tessera sanitaria, secondo un rapporto di corrispondenza tra crediti e moneta in corso legale di uno a uno. Gli esercizi convenzionati saranno quindi forniti di un'app per smartphone che sarà in grado, attraverso la lettura del codice a barre presente sulla tessera sanitaria, di effettuare la transazione dell'importo relativo al bene/servizio acquistato dal conto dell'acquirente a quello del venditore. Gli stessi esercizi coinvolti, una volta che cominceranno i crediti SocialPay , potranno a loro volta spenderli presso altri esercizi convenzionati e, trascorso un periodo prestabilito (es. 60 giorni), potranno rivolgersi alla PA per la riscossione in euro dei crediti maturati presenti sul proprio conto. In cambio del maggior fatturato derivante dall'adesione al circuito di credito sociale, gli esercizi coinvolti - con il sostegno del job center, rivolto tanto agli indigenti quanto agli esercenti/imprenditori - saranno tenuti ad avviare percorsi di reinserimento lavorativo che favoriscano la fuoriuscita dalla condizione di estrema povertà dei destinatari dell'aiuto. Obbiettivi 1. Verificare che l'aiuto erogato venga speso per finalità che siano di reale aiuto al soggetto richiedente (rintracciabilità della spesa) e ai suo famigliari (con particolare riferimento ai minori a carico). 2. Stilare report, a cadenza trimestrale, sulla reale efficacia dell'aiuto e che metta a conoscenza i contribuenti riguardo il reale utilizzo della tassazione comunale e che permettano una replicabilità del progetto su più ampio raggio 3. Coordinamento tra sussidi e percorsi di reinserimento lavorativo che migliorino l'efficacia dell'impatto, svincolandosi da forme troppo simili alla carità a tempo indeterminato. Macro fasi del piano di Circolazione Inserimento beneficiari ed emissione unità Il primo step riguarda la creazione del Circuito DigiPay cittadino con particolare riferimento al settore retail nelle categoria merceologiche relative al soddisfacimento dei bisogni primari (mangiare, bere, vestirsi, curarsi e formarsi). Per poter poi procedere all'inserimento dei beneficiari ed alla successiva emissione di unità XRS spendibili nel Circuito DigiPay (entro e non oltre la data di maturazione per dare un maggiore effetto moltiplicatore all'azione) . Utilizzo unità interne nel circuito All'interno del Circuito DigiPay i crediti XRS generati dalle fatture possono essere utilizzati tra i partecipanti (siano essi imprese fornitrici PA o imprese altre) per transazioni commerciali di carattere locale. Maturazione unità interne Una volta giunte a maturazione i crediti XRS potranno essere inviduati e, su richiesta del detentore, convertiti Richiesta conversione unità interne mature fuori circuito Ad ogni richiesta di conversione dovrà corrispondere un movimento di pari importo dall'ente terzo verso il detentore delle unità giunte a maturazione. Partecipanti e ruolo P.A. / Comuni La P.A. si impegna a comunicare puntualmente con il gestore della Piattaforma ed i partner bancari i dati relativi ai pagamenti spettanti alle imprese partecipanti ed ai beneficiari. La P.A. oltre il suo ruolo contabile può inoltrare avere un ruolo più attivo integrando alle erogazioni anche la possibilità di accettare pagamenti direttamente sulla Piattaforma DigiPay (tariffe, bolli, biglietti etc) Imprese partecipanti Le imprese che in rete accettano i pagamenti SocialPay sono attori protagonisti in quanto rendendo tracciabili i pagamenti della P.A. verso i cittadini più deboli permettono un uso più efficace e mirato delle risorse a disposizione. Per ogni periodo stabilito (es. 60 gg.) le imprese potranno una volta raggiunta la maturazione avere accreditati sul conto corrente (previo prelievo dal conto DigiPay e pagamento costi del servizio) i crediti in moneta corrente spettanti di volta in volta. Beneficiari I beneficiari una volta individuati avranno un supporto iniziale con l’intento di formarli ed un supporto tramite SMS/Servizi durante tutto la durata del progetto per informarli in merito alle disponibilità, il saldo ed altre informazioni utili in merito all'utilizzo dei crediti ricevuti. Per i beneficiari è sufficiente recarsi a fare la spesa nei punti vendita aderenti al progetto e pagare tramite presentazione del Codice Fiscale ed inserimento del PIN / tramite Applicazione Mobile. Banca / Fondo Garanzia / Consorzio fidi La Banca Partner può da una parte fornire alle imprese partecipanti un conto corrente dedicato al progetto e tariffe convenienti. Dovrebbe poi interfacciarsi con la tesoreria degli enti coinvolti per coordinare congiuntamente anche al Gestore, il flusso dei pagamenti in uscita verso le imprese. E’ ipotizzabile che in questa fase la Pubblica Amministrazione faciliti i rapporti in quanto si avvale spesso di istituzioni finanziarie che gestiscono per suo conto la tesoreria e i pagamenti. Variabili Legal compliance non raggiunta Pagamenti non garantiti Ragione sociale adatta non invidivuata e/o nessun banking partner