Numeri e tendenze della Green Economy in Emilia
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Numeri e tendenze della Green Economy in Emilia
Numeri e tendenze della Green Economy in Emilia Romagna I Convegno - Il bilancio dell'(eco)innovazione in Emilia-Romagna: scenari e strumenti per aumentare la competitività delle PMI nel mercato globale Marco Ottolenghi – ERVET Osservatorio Green Economy Emilia Romagna ECOMONDO, Rimini 7 novembre 2014 1 UN PUNTO DI OSSERVAZIONE PRIVILEGIATO Il quadro che riporterò è frutto delle attività dell’ Osservatorio green economy Emilia Romagna e sviluppato da ERVET per conto della Regione Emilia Romagna e attivato a partire dalla delega esplicita all’Economia verde assegnata all’Assessore attività produttive della precedente Giunta. Producendo dati ed approfondimenti opera per: •indirizzare le politiche regionali ; •facilitare l’individuazione e la gestione di idonei strumenti finanziari e pianificatori (recentemente supporto alla pianificazione fondi strutturali 20142020). •Supportare percorsi di internazionalizzazione in sinergia anche con il sistema fieristico regionale. 2 Sul concetto di Green economy e sostenibilità……… Una premessa necessari alla base del modello Imprese GREEN PRODUCTION (modalita’ di produzione green + produzione green) approcciano il tema della perché perché sostenibilità ambientale intervenendo prevalentemente sul proprio processo produttivo (ad esempio attraverso il ricorso a certificazioni di processo ISO14001/EMAS o tramite l’applicazione di tecnologie a ridotto impatto ambientale). “sono “sono verde verde produco produco riducendo riducendo ii miei miei impatti impatti sul sul territorio” territorio” Imprese GREEN BUSINESS produce una tecnologia, un prodotto, od un servizio che minimizza l’impatto ambientale di altri soggetti lungo la filiera senza fornire garanzie palesi sul ridotto impatto ambientale del proprio processo/prodotto. “sono verde perché l’ambiente è il 3mio business” 3 LA GREEN ECONOMY IN EMILIA ROMAGNA Green business Green production Certificazioni ambientali • Trasformatori biologici e qualità certificata Agroalimentare • Fabbricazione, installazione e riparazione macchinari e tecnologie • Tecnologie ambientali e/o prodotti finiti Adozione di pratiche green Ciclo dei rifiuti • Prodotti da recupero materia e/o rigenerazione • Servizi di gestione ciclo rifiuti Implementazione di tecnologie ambientali • Materiali edili Edilizia • Costruzioni • Impianti e Tecnologie Ciclo idrico integrato • Tecnologie e/o prodotti finiti • Servizi di gestione del ciclo idrico Energie rinnovabili: bio-energie, idraulica, solare, eolica. Rinnovabili ed efficienza energetica •Produzione di componenti e tecnologie •Realizzazione impianti •Produzione/commercializzazione dell’energia Mobilità Meccanica allargata • Trasporto alternativo alla gomma / Mobilità elettrica • Fornitura macchinari, attrezzature e componentistica a supporto di altri settori Gestione patrimonio naturale. 4 L’eccellenza regionale in materia di certificazioni volontarie 5 LA SUDDIVISIONE DEI DATI PER SETTORE Imprese - Fonte: Dati Osservatorio GreenER - ERVET, maggio 2014 Settore Imprese % sul totale 741 33% Ciclo rifiuti 358 16% Edilizia 244 11% Energie rinnovabili ed efficienza energetica 216 10% Ciclo idrico integrato 200 9% Mobilità 156 7% Meccanica allargata 105 5% Altro (certificazione ambientale, adozione di pratiche green, implementazione tecnologie ambientali) 71 3% Bonifica siti 64 3% Gestione verde e disinquinamento 48 2% 2.203 100% Agroalimentare (comprende trasformatori biologici) Totale Green Economy regionale 6 CONFRONTO GREEN E ECONOMIA TRADIZIONALE Elaborazioni ERVET su dati Banca d’Italia, «Economie regionali - l’economia dell’Emilia-Romagna», giugno 2014 7 CONFRONTO GREEN E ECONOMIA TRADIZIONALE (2) Elaborazioni ERVET su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro 8 SOSTNIBILITÀ E SVILUPPO DELLE FILIERE Alcune esperienze innovative Agroalimentare La valorizzazione degli scarti per la produzione di energia da biomassa rappresenta un elemento che trova ampia applicazione per il settore. Basti considerare che in Emilia Romagna la produzione di energia elettrica da bioenergie rappresenta circa il 40% della produzione totale di energia da fonti rinnovabili, di poco inferiore alla produzione da fotovoltaico(rif. Rapporto Statistico GSE 2012). Si possono segnalare varie iniziative di valorizzazione dei prodotti, non strettamente legate al tema del biologico, come ad esempio la qualificazione ambientale di prodotto nel distretto del pomodoro del Nord Italia attraverso un «marchio ambientale». L’iniziativa è promossa dalla Regione Emilia-Romagna insieme alla Regione Lombardia nell’ambito del progetto Prefer (ottobre 2013 – dicembre 2016) www.lifeprefer.it 9 SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO DELLE FILIERE Alcune esperienze innovative Ciclo dei rifiuti Settore tradizionalmente legato alla tutela ambientale, in cui l’innovazione rappresenta uno stimolo importante nell’ambito del recupero e del riutilizzo di rifiuti. Ad esempio, in Emilia Romagna la raccolta differenziata della plastica è circa 100.000 t/anno di cui il 30% è avviato al recupero di materia. La Regione, a tal proposito, ha siglato un Accordo, lo scorso aprile, con il Comune e la Provincia di Ferrara, ATERSIR, COREPLA (il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), HERA SpA, S.I.PRO, e l’Università di Ferrara per sperimentare, in particolare nel territorio ferrarese, modalità operative per aumentare il recupero della plastica. Tra le aziende che sul territorio regionale si occupano del recupero, si può citare la Amp Recycling di Ferrara del Gruppo Ilpa la quale realizza laminati in Pet riciclato per la produzione di imballaggi per alimenti 10 SOSTENIBILITA’ E SVILUPPO DELLE FILIERE Alcune esperienze innovative Edilizia Particolarmente propenso all’Eco innovazione è il settore ceramico, che ha puntato sull’eccellenza del marchio Ecolabel e sullo standard di riferimento Leed per innovarsi. Tra le esperienze innovativa del territorio Climatica Ceramiche di Sassuolo (Mo), produce bioceramica isolante, attravreso un impasto ceramico trafilato con argille locali unito al 50% a biomasse agricole di recupero, mantenendo requisiti prestazionali di prodotto di eccellenza. COEM spa di Roteglia (Re) che usa vetri di scarto per la produzione di gress porcellanato cotto a temperature minori del normale (valorizzazione materiale di scarto, riduzione del consumo energetico) Florim Ceramiche spa di Fiorano (Mo) i cui prodotti vengono ottenuti con più del 70% di contenuto riciclato. Sul fronte dell’isolamente termoacustico ISOl-Eco di Calerno (Re) produce pannelli isolanti utilizzando sia i granuli di gomma che la parte tessile dei pneumatici esausti 11 ECO INNOVAZIONE E SVILUPPO DELLE FILIERE Alcune esperienze innovative Bonifica siti Il settore dimostra un elevato tasso di dinamismo e capacità di proporsi sui mercati esteri. Tra le realtà regionali si segnalano Petroltecnica di Coriano (Rn) che ha brevettato un sistema per la manutenzione (sabbiatura, pulizia, verniciatura…) in serbatoi e cisterne senza l'ausilio di personale al loro interno (tecnologia "no man entry"), ma adoperando un carrello pilotato che resta saldo alle pareti grazie al magnetismo delle ruote. Si ottiene inoltre una riduzione dei rifiuti in fase di lavaggio, e recupero della sabbia derivante dal lavoro di sabbiatura. ECOSURVEY – LA152 SRL di Bologna Propone una tecnologia che riduce le concentrazioni di composti organici volatili e semi-volatili dal sottosuolo saturo ed insaturo di siti industriali e civili operando con un “flusso di aria a ciclo chiuso” nel sottosuolo che estrae i contaminanti organici dalla falda (senza estrarre le acque), li convoglia nella zona vadosa e li depura attraverso filtri a carboni attivi senza emissioni di gas in atmosfera: quindi senza l’estrazione delle acque sotterranee, senza scarichi idrici e non necessita l’introduzione di prodotti chimici, poiché il vettore della bonifica è solo l’aria. 12 ECO INNOVAZIONE E SVILUPPO DELLE FILIERE Energia rinnovabile ed efficienza energetica Il settore dell’energia rinnovabile ed efficienza energica comprende sia aziende che producono componenti e tecnologie (metalmeccanica avanzata) che aziende che producono /commercializzano energia. Questo settore, anche se meno rappresentativo dal punto di vista numerico rispetto ai precedenti, può vantare dal punto di vista tecnologico importanti aziende che ricoprono una posizione rilevante nel mercato internazionale. Tali imprese operano soprattutto nel campo della produzione di tecnologie prevalentemente di imprese del per impianti alimentati da FER, si tratta settore dell’elettrotecnica industriale e dell’automazione, di cui l’Emilia Romagna detiene la leadership in Italia. Solo alcuni esempi: la Santerno Carraro Group produce inverter per impianti eolici, la Bonfiglioli produce riduttori e motoriduttori, inverter (marchio leader nella trasmissione di potenza). 13 ALTRI ELEMENTI APPARTENENTI AL SISTEMA GREEN REGIONALE L’Osservatorio Green Economy Regionale, gestito da ERVET, produce analisi ed approfondimenti utili alle politiche regionali in materia di green economy attraverso l’analisi dei dati, lo sviluppo di approfondimenti tematici e di strumenti innovativi e il supporto alla Regione nello sviluppo di iniziative nazionali ed internazionali. La Rete alta tecnologia, coordinata da ASTER, è specificatamente dedicata allo sviluppo delle tecnologie e all’innovazione. Nel campo della green economy lavorano oltre venti laboratori della afferenti alla Piattaforma Energia & Ambiente) Il sistema di formazione superiore offre sul territorio regionale diversi master connessi a tematiche di ambiente e green economy. Il sistema fieristico regionale vede diverse fiere di rilevanza internazionale organizzate nei campi dell’ambiente, dell’edilizia, dell’agroalimentare e della ricerca & sviluppo. Altre importanti iniziative sono il Festival Green Economy del Distretto ceramico e il Premio Economia Verde di Legambiente 14 ALCUNI DRIVER DI RIFERIMENTO Strategie comunitarie Piano di azione VERDE per le PMI Programmi comunitari Horizon, Life Diversi sono gli elementi da cui possono venire stimoli e prospettive per lo sviluppo futuro della green economy regionale Programmazione nazionale e relativi strumenti ad es. Piano di azione Acquisti verdi Collegato Ambientale Programmazione 2014-2020 Fondi strutturali POR FESR; PSR; Smart Specialization Strategy; 15 ALCUNI DRIVER………GREEN PROCUREMENT Attraverso gli acquisti verdi la PA può orientare il mercato green e , attraverso il pre commercial Procurement anche la ricerca. Segnali evidenti provengono ad es dal campo dell’illuminazione pubblica, della refezione scolastica e delle pulizie. Quello dell’efficentamento energetico, adeguamento e riqualificazione della intera rete di illuminazione pubblica rappresenta un opportunità di business non solo per grandi realtà storiche del territorio come UMPI di Cattolica (Rn) ma anche per piccoli operatori ed impiantisti elettrici. A Montechiarugolo (PR) un Consorzio (CEIR soc. consortile coop di Ravenna) ha realizzato tramite una forma innovativa di PPP (Parternariato Pubblico Privato) un l’intervento (sostituzione di 2550 corpi illuminanti ) capace di garantire per l'ente pubblico diminuzione netta della spesa corrente di circa il 35% e aumento del valore patrimoniale dell'impianto pubblico. Nella refezione scolastica il Consorzio Bio Piace di Piacenza ha posto la promozione del bio e della filiera corta al centro della propria proposta di fornitura delle mense scolastiche e pubbliche L’Ecologicità dei detergenti di E’ COSI’ di Forli e sistemi orientati al risparmio (di acqua e di detergenti) quali quelli messi in campo da AR-CO CHIMICA di Medolla sono elementi sempre più premianti nel mondo del cleaning (Mo) 16 professionale ALCUNI DRIVER………AGEVOLAZIONI E SEMPLIFICAZIONI Per citare i piu recenti prendiamo la recente legge sull’attrattività (L.R. 14/2014 sulla promozione degli investimenti in Regione Emilia Romagna) L’art. 6 della legge introduce e disciplina gli “Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” per i nuovi insediamenti produttivi di imprese - definiti di interesse regionale - o aggregazioni di imprese, progetti di crescita delle imprese o di aggregazioni di imprese e programmi di riconversione produttiva, che si caratterizzino per elevato valore degli investimenti e la crescita della capacità competitiva in termini di ricerca, tecnologia, innovazione e la sostenibilità ambientale e sociale. l’art. 7, comma 5 prevede, in primo luogo, che la realizzazione e l'avvio delle attività degli insediamenti produttivi, oggetto dell'Accordo, siano autorizzati attraverso il rilascio di un titolo unico da parte dello Sportello unico per le attività produttive (SUAP); in secondo luogo che le spese istruttorie previste per il rilascio delle autorizzazioni ambientali ricomprese in tale procedimento unico sono ridotte: •del 25% per l'impresa che risulti registrata Emas •del 15% per quella che risulti certificata secondo la norma UNI EN ISO 14001 17 Grazie dell’attenzione !! 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