Dossier - Cattivi Maestri
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Dossier - Cattivi Maestri
Due donne. Diverse come il giorno e la notte. Identiche come un riflesso. Chi sono? Due regine.... Due serve... Maria Stuarda ed Elisabetta. Nanny e Kennedy. Donne prigioniere della Storia. Per questo uguali. Che giocano rispettivamente a inventare una vita improbabile. Che urlano il diprezzo per un potere che non concepisce la femminilità. Che si lacerano costrette nei panni delle imposizioni. Che ridono, deridono, si osservano, si sfidano, si affidano, si cercano... moltiplicando il riflesso di sè che cambia, si compone e scompone come in un caleidoscopio. Gli uomini aleggiano nelle loro stanze evocati continuamente dalla loro parole... presenti come fantasmi angosciati che deridono o seducono, che tradiscono o salvano, ma che, probabilmente per paura, non ascoltano. Allora una, Elisabetta, li ripudia, li esilia dal proprio universo affettivo chiudendosi in una corazza sprezzante e accorata; l’altra, Maria, li accoglie con tutta la loro crudeltà (quella del marito che la sposa solo per la corona.. quella di Bothwell che la stupra, infine quella del figlio che la rinnega lasciandola sola alla sua sorte) affossata dal suo destino di femmina regale. “Maria Stuarda” è un dramma sulla prigionia del potere, che ti cambia i lineamenti del volto, ti costringe, ti rende responsabile di tutte le vite tranne, apparentemente, che della tua. Segnata. Obbligata. Cammuffata. Elisabetta e Maria sono piegate sotto il proprio ruolo di regine per Stato freddo e astratto: menzogna, diplomazia, maschera. Le prigioni di entrambe sono un luogo fisico e mentale. Claustrofobico e scostretto. Osservate di continuo, giudicate, costrette. Elisabetta ripudia l’amore. Sceglie un potere che la rende guerriera; legge con disprezzo i sentimenti, la voglia di maternità, la follia amorosa... Castello inespugnabile che nasconde con cura addolorata una vulnerabilità quasi fanciullesca, triste e sola. Maria è l’incarnazione delle proprie ferite; quelle del corpo e dell’anima: macchie, colpe. La colpa di essere donna, di essere cattolica, di essere regina, figlia, madre... mai all’altezza, mai sorretta dal proprio ruolo, anzi, per questo, venduta, ripudiata, condannata. Elisabetta può liberarsi da sola dalle catene dell’amore ma nessuno può liberarla dalle catene che la fanno regina: Maria Stuarda è colpevole di aver attentato alla sua corona, e lei sarà costretta a bagnarsi del suo sangue: “Nessuno mi libera dal mio dovere di boia?” .... Ma è tutto vero? Le creature che davanti a noi narrano di sensibili paure, di desideri e intensi legami femminili sono il simulacro delle due regine? Sono le due serve che ne hanno spiato la vita? Sono quel che è stato o quel che avrebbe potuto essere? Sono un gioco? Un lungo velo rossosangue. Buio. Si ricomincia. ANNAPAOLA BARDELONI Attrice, Autrice, Regista Attualmente divide la sua attività tra America Latina, Italia e Spagna Diplomata alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, ha poi studiato con Ko Murobushi, Eugenio Barba, J. Alschitz, R. Hibraim. In teatro ha lavorato come attrice, fra gli altri, con Paola Bigatto, Renzo Sicco, Wung Ho, Alwui Guna, Giorgio Gallione, Marco Sciaccaluga, Luca Barbareschi. Dal 2001 al 2007 è stata membro del corpo insegnante presso “Academy Modern Dance and Theatre Animateur Scheme” del teatro Yuen Long di Hong Kong, Sutrama Dance School di Kuala Lumpur, Pujadravi’s School di Bangkok. Ha condotto a Montevideo seminari sulle maschere zoomorfe e antropomorfe in collaborazione con Charo Rosa, e ha diretto a Buenos Aires i gruppi di studio annuali del Teatro Real sulle maschere Swaihwè e Kwakiutl. Ha collaborato con Metodo De Las Acciones Fisicas di Barcellona, la Ecole Lassaud di Carcassonne e il Projecto Euskadi del Teatro Taima di Madrid. Tra il 1989 e il 1992 ha svolto attività televisiva su Raidue, Telemontecarlo e Televisione Svizzera Italiana, collaborando, fra gli altri, con Luciano Rispoli, Alessandro Cane, Jean Poudroux, Maria Soli, Riccardo Donna Ha lavorato su Radiouno e Radiodue con, fra gli altri, Marcello Casco, Fabrizio Frizzi, Gino Bramieri, Leo Gullotta, Gianni Agus. I CATTIVI MAESTRI Chi sono I Cattivi Maestri nascono come risultato di un cammino iniziato quasi 20 anni fa con il Piccolo Teatro di Savona di Luciana Costantino e proseguito con l'Associazione Culturale Antigone e il suo corso di teatro, che ha unito in uno stesso percorso persone che hanno deciso di fare del teatro un elemento fondamentale della propria vita. Il gruppo coinvolto è cresciuto, aumentando le proprie passioni e risorse fino alla creazione prima dell’associazione Cattivi Maestri e poi della Cantina Teatrale Cattivi Maestri, uno spazio teatrale nel quale il gruppo presenta i propri spettacoli e propone una stagione teatrale ricca di giovani e promettenti attori provenienti da tutta Italia. La storia Il gruppo inizia ad affermarsi nel 2000 con la realizzazione del "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare, adattamento e regia di Renato Sarti. Nel 2001 "Il Cane", spettacolo per ragazzi e bambini tratto da "Abbaiare stanca" di D. Pennac, regia ed adattamento di Renato Sarti e "Di come Savona ebbe il suo teatro" scritto e diretto da Marco Ghelardi, che apre così l’opera su Savona continuata nel 2003 con la produzione "Il Nemico Interno". Il 2003 è stato caratterizzato anche da un'altra produzione "Giulio II:il Papa Cowboy", che ha avuto come protagonista il grande Mario Pirovano, storico elemento della compagnia di Dario Fo. Nel 2005 i Cattivi Maestri aprono a Savona la Cantina Teatrale, il loro teatro, anzi, il loro spazio teatrale, dove al piacere del Teatro è possibile abbinare l’amore per il buon vino. In quell’anno realizzano gli spettacoli “I monologhi della vagina”, di Eve Ensler,; “Questa sera ciascuno recita a suo modo” liberamente tratto da "Questa sera si recita a soggetto" e "Ciascuno a suo modo" di Luigi Pirandello, scritto e diretto da Francesca Giacardi e Jacopo Marchisio; “INTERnazionale Futura Umanità”, liberamente tratto da “Interismi” di Beppe Severgnini, adattamento di Felice Rossello, diretto da Felice Rossello, la Sit-com Teatrale in quattro puntate "Apriamo alle 18", tutti spettacoli con gli attori della Compagnia. Nella stagione 2005/2006, i Cattivi Maestri hanno portato in scena: “L’ultima donna”, tratto da “Boston Marriage” di David Mamet, regia e riduzione teatrale di Francesca Giacardi e “Mozart e Salieri”, tratto da Puskin, regia e riduzione teatrale di Jacopo Marchisio. A giugno nasce anche il Festival del Giallo dei Cattivi Maestri, che già dalle prime battute manifesta la qualità artistica e organizzativa che saranno caratteristica anche delle successive edizioni. Nella stagione 2006/2007 la compagnia realizza “Dinner”, di Gina Lagorio e Sandro Biajini, di e con Francesca Giacardi e Jacopo Marchisio. Inoltre nell’ambito della seconda edizione del Festival del Giallo i Cattivi Maestri presentano “Delitto perfetto” di F. Knott, dall’adattamento cinematografico di Alfred Hitchcock, regia di Jacopo Marchisio. Nella stagione 2007/2008 viene prodotto “L’Onorevole”, da Leonardo Sciascia, regia e adattamento di Jacopo Marchisio. Nella stagione 2008/2009 viene prodotto “Questa tua pelle ardente”, di William Sommerset Maugham, testo inedito in Italia, che per le caratteristiche può essere definito come un esempio di “giallo morale”. Nella stagione 2009/2010 viene prodotto “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen, la regia questa volta vede impegnata l’intera compagnia mentre l’adattamento del testo è a cura di Jacopo Marchisio. Le altre atttività I Cattivi Maestri sono ideatori delle "Cene con delitto" nate da un’idea di Gabriele Catalano e Maria Teresa Giachetta che, grazie al clamoroso successo sono giunte sesta inchiesta. L’associazione organizza ogni anno corsi di teatro, sia privati nello spazio della Cantina Teatrale, per adulti e bambini, sia per le scuole, con il Liceo Scientifico “O.Grassi”, L’Istituto Boselli, l’Istituto “Mazzini”, le scuole medie di Noli, sia, infine, per gruppi organizzati, come la Provincia di Savona. Inoltre dal 2005 organizzano il “Festival del Giallo”, dove il crimine ei misteri divengono un pretesto per conoscere l’arte in tutte le sue espressioni. Per ricevere altre informazioni sullo spettacolo potete scrivere a [email protected] telefonare al numero 3492984973 oppure visitare il sito www.cattivimaestri.it