Assalto armato, 11 arresti

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Assalto armato, 11 arresti
VENERDÌ 4 APRILE 2014 ANNO XII - N. 80
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
POLITICI E CITTADINI
Vigilia del congresso Upt, parla il leader: visione carente
SPECCHIARSI
NELLE VETRATE
DEL PALAZZO
Dellai: «La società e la coalizione
devono avere un disegno comune»
di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI
TRENTO — Lorenzo Dellai non si pronuncia tra i due candidati in corsa per la segreteria (Corrado Buratti e Donatella Conzatti) e
chiede al proprio partito di rilanciare la dimensione comunitaria del Trentino. «Nella
maggioranza vedo una scarsa comunicazione
tra le forze politiche e la difficoltà a individuare un percorso comune. E in Trentino si affievolisce il sentirsi dentro un disegno comune
da parte di associazioni, forze economiche,
componenti sociali». Pur sottolineando di
muoversi «in punta di piedi», l’ex governatore, oggi capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, agita la vigilia del congresso dell’Upt, in programma domenica a Vezzano.
M
olta agitazione sembra regnare nei
corridoi della Regione a causa della
proposta diversificazione delle indennità dei consiglieri. L’idea, come noto, è che l’indennità sia più alta per chi prima di
essere eletto aveva un lavoro autonomo, dunque
dovrà pagare di tasca propria i contributi per la
propria pensione, e un po’ più bassa per chi aveva un’occupazione dipendente, grazie alla quale
ora continua a vedersi riconoscere i contributi
previdenziali figurativi. Un principio di apparente equità che, tuttavia, non considera come — al
momento di «salire» in politica — mentre i lavoratori dipendenti vanno in aspettativa non percependo lo stipendio, spesso i professionisti e gli
imprenditori non staccano del tutto dalle loro attività, dunque conservano almeno parzialmente
la relativa fonte di reddito.
A parte il fatto che, facilmente, l’uomo della
strada, finito un po’ in confusione a causa di questi sofisticati calcoli, si chiederà di cosa mai discutono così animatamente «quelli là», come
purtroppo frequentemente si sente definire i nostri amministratori, colpisce, da parte dei consiglieri che protestano, quella sorta di accanimento al centesimo pur in presenza di emolumenti
tutt’altro che modesti. E — per dirla con ironia
— come succede soltanto nelle grandi occasioni, c’è assoluta trasversalità sulla questione né
importa più granché il partito di appartenenza.
Un’unica divisione sembra esserci: tra lavoratori
autonomi e dipendenti.
Lo spettacolo, insomma, non è bellissimo,
proprio perché dà l’impressione di una rincorsa
alla briciola, quando la torta è bella grande e, così pare, ampiamente sufficiente per il sostentamento di tutte le parti coinvolte. A volte gli amministratori dimenticano, probabilmente, che il
palazzo è di cristallo, magari non sempre trasparentissimo, comunque abbastanza per intravedere la scena, e che gli amministrati guardano, si
interrogano, inevitabilmente facendo confronti
tra le esistenze loro e quelle di coloro che scorgono dietro il vetro. La stessa sorprendente smemoratezza, si sa, è diffusa un po’ dappertutto, anche e forse ancora di più a livello nazionale, e a
maggior ragione ci si chiede come mai sia così
difficile tenere a mente il semplicissimo concetto che i cittadini non sono ciechi né sordi e, comunque, per lo più muniti di memoria abbastanza solida.
Sarà anche vero — questa, di solito, è la vox
populi — che i giornali possono esagerare, che
cercano scandali anche dove non ce ne sono,
che sono sempre pronti a denunciare magagne,
qualche volta anche immaginarie; tuttavia —
conviene ricordarlo — contribuiscono se non altro a mantenere trasparenti le vetrate del palazzo, a fare da specchio a quel che dentro succede:
vi si specchiano mai i nostri amministratori?
Cinque stelle
1
«La
legge sui vitalizi
va annullata
Statuto autonomia,
grave violazione»
A PAGINA 5
A PAGINA 5 Papayannidis
Malviventi sospettati anche per l’aggressione di Giovo ai rappresentanti di gioielli
3
Assalto armato, 11 arresti
Mercatone Uno, banda sgominata. Studiava altri colpi
Ict days
Il processo
Appalti della polizia
Prefetto sotto accusa
A PAGINA 7
TRENTO — Undici arresti. Il blitz dei
carabinieri del nucleo investigativo di
Trento e della squadra mobile è scattato
all’alba, nei campi nomadi di Milano, Vigodarzere (Padova) e Verona, dove risiede la maggior parte dei presunti rapinatori, responsabili dell’assalto armato al
Marcatone Uno del 14 gennaio scorso.
A PAGINA 3 Roat
Sardagna e Povo, i timori non rispecchiano la realtà
4
Piedicastello e Gardolo
hanno il record dei reati
5
Tra
industria e ricerca
una sinergia virtuosa
di ANDREA ROSSI TONON
TRENTO — Gardolo e Piedicastello detengono il record di reati del capoluogo
trentino. Sono le due aree in cui è più
alta la concentrazione di eventi criminosi. Lo dice il rapporto eCrime su Trento.
Secondo l’indagine, sono pochi i casi di
violenze denunciati. Un dato sui furti: il
7,6% della popolazione viene derubato.
A PAGINA 4
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le reazioni
6
Militarizzare
la città
Andreatta contrario
BATTERE IL CRIMINE
La sindaca
di Rosarno
«Cultura
vincente»
A PAGINA 13 Brugnara
TRENTO — Oltre 130
aziende hanno approfittato dei mutui diretti
erogati dalla Cooperativa artigiana di garanzia.
Due milioni di euro. O
meglio: 1,4 milioni già
erogati e 600.000 euro
in procinto d’essere assegnati. L’iniziativa ha
riscosso un successo notevole grazie alle condizioni agevolate degli impieghi al tasso fisso del
quattro per cento.
A PAGINA 11 Damaggio
2
Valdastico,
il ministro
«concede»
trenta giorni
di A. PAPAYANNIDIS
TRENTO — Ultimatum
del governo sulla
Valdastico. «Ancora
trenta giorni per cercare
un’alternativa», poi il
ministero diretto da
Maurizio Lupi «adotterà i
provvedimenti previsti
dalla legge obiettivo».
Traduzione: Lupi ignorerà
il parere negativo della
Provincia di Trento, pur
ritenuto vincolante da una
sentenza della Corte
costituzionale, e darà il
via libera alla
realizzazione della
Valdastico. Lo strappo era
nell’aria e ieri si è
consumato davanti
all’esponente del Nuovo
centrodestra, alla
presenza del governatore
trentino Ugo Rossi, quello
veneto Luca Zaia, e il
presidente della
Brescia-Padova, il sindaco
di Verona Flavio Tosi.
A PAGINA 2 Romagnoli
7
Artigiani,
130 aziende Affitti, l’assessore
respirano con i mutui sostiene gli studenti
L’intervista
A PAGINA 2
L’ultimatum
Il dibattito
DEMOCRAZIA
CANCELLATA
di GIOVANNI PASCUZZI
Sono condivisibili
le considerazioni svolte
dal professor
Cubelli sul Corriere
del Trentino di ieri.
CONTINUA A PAGINA 9
TRENTO — Paolo Castelli, assessore comunale di Trento con delega a
istruzione e giovani, si
spende a favore di un incontro più facile tra domanda e offerta nell’accoglienza agli studenti
universitari. Il riferimento, fuori di metafora, è alle difficoltà riscontrate
da chi cerca casa: «Proprietari di appartamenti
— dice l’assessore — affittate di più».
A PAGINA 7
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2
Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino
Primo Piano
TN
Sicurezza nel capoluogo
L’indagine Presentato il rapporto di eCrime sulla situazione a Trento. Sardagna e Povo, percezione erronea di vulnerabilità
1
Piedicastello e Gardolo, record di reati
Violenze, pochi casi denunciati. Il 7,6% della popolazione viene derubata
TRENTO — Sono il centro
storico con Piedicastello e Gardolo le circoscrizioni della città dove è più alta la concentrazione di reati. La percezione di
insicurezza dei cittadini però
non riguarda solo queste zone,
ma anche quelle di Sardagna e
Povo che i dati mostrano essere in realtà meno pericolose rispetto alla percezione dei trentini. Le violenze in città non sono molte, ma oltre il 90% non
sono denunciate. Il quadro è offerto dall’«Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva
nel Comune di Trento» redatta
come risultato della prima tranche di ricerca nell’ambito del
progetto eSecurity. Il percorso
di studio, finanziato dalla Commissione europea e coordinato
da eCrime con la questura, il
Comune di Trento e Fbk, è stato presentato ieri pomeriggio
alla facoltà di Giurisprudenza.
Quattro momenti di analisi
con cadenza semestrale si alterneranno fino ad aprile 2015
per permettere l’immagazzinamento di dati relativi a eventi
criminali, vittimizzazione e
percezione di sicurezza in un
database integrato e georiferito. I risultati della prima indagine, compiuta nell’ottobre
2013, sono stati presentati ieri.
Il questionario è stato sottoposto a un campione di 4.040 residenti a Trento. Ha risposto il
38% delle persone selezionate,
pari a 1.525 trentini. «Rispetto
ad altre indagini di vittimizzazione si può dire che i dati relativi ai reati a Trento sono in linea se non inferiori a quelli di
città simili — spiega Andrea
Di Nicola, coordinatore scientifico del progetto —. Quasi tutti i reati riportati dalle vittime
si concentrano soprattutto nel
centro, ad eccezione dei furti
in appartamento, più diffusi
nei sobborghi. Il reato più diffuso è il furto di oggetti personali».
Le cifre suffragano le dichiarazioni dell’esperto: in un anno (l’indagine si riferisce al periodo ottobre 2012-settembre
2013) si stima che il 7,6% della
popolazione cittadina di riferimento (circa 7.300 persone su
96.718 totali) sia stata derubata di oggetti personali. In particolare il 5,7% delle persone che
dice vittima di questo reato ri-
ferisce di aver subito nell’anno
di riferimento un furto, l’1,5%
due. Le zone più colpite sono il
centro, Piedicastello, Gardolo
e Mattarello; secondo le dichiarazioni raccolte il 59,2% degli
interessati non avrebbe denunciato il fatto. Le vittime di furti
in abitazione sono invece state
il 2,9% dei residenti a Trento,
soprattutto nelle circoscrizioni
di Meano, centro e Mattarello.
Anche il 5,5% dei trentini proprietari di un veicolo ha subito
un furto. Da auto e moto sono
stati rubati oggetti nel 3,7% dei
casi. Le vittime dei borseggi a
Trento sono state l’1,6% della
popolazione con una vittimizzazione concentrata soprattutto nelle circoscrizioni del centro, di Santa Chiara e Povo. In
particolare nell’1,4% dei casi si
è trattato di un furto con destrezza o con strappo. Il più alto tasso di episodi si è registrato per i borseggi a San Giuseppe-Santa Chiara, in centro, a
Piedicastello e a Povo.
Un capitolo a parte è quello
dei reati violenti che il rapporto mostra in numero maggiore
rispetto a quelle denunciate alle forze dell’ordine. Le aggressioni verbali e fisiche riguardano il 4,2% dei trentini e non
vengono riportate nel 91,7%
dei casi. Il reato colpisce in prevalenza le donne (55%); nel
77,4% dei casi l’autore del reato è un estraneo. Il quadro non
migliora se si guarda alle molestie sessuali: quelle verbali riguardano il 4,5% della popolazione, mentre quelle fisiche
hanno visto vittime lo 0,5% dei
trentini in un anno. Nel primo
caso le violenze verbali avvengono per il 92,2% per bocca di
estranei, non sono denunciate
nel 98,5% dei casi e nel 92,2%
delle situazioni la vittima è
donna. Le vittime di molestie
fisiche (donne nell’86,5% degli
episodi) sono invece residenti
in centro storico, nell’Argentario, in Oltrefersina e a Gardolo.
Per il 50% l’autore è una persona conosciuta: un ex fidanzato
(33,3%), un collega (16,6%),
un amico o parente. Nel 33,3%
la violenza è avvenuta nell’abitazione della vittima e nessuno
degli intervistati dice di aver
denunciato il fatto.
Per quanto riguarda la percezione della sicurezza il 24,1%
dei trentini si dichiara a disagio nel passeggiare da solo nel
proprio quartiere la sera; il
28,2% teme di subire un reato
vicino casa.
La proposta «Contratti da forestali»
Fratelli d’Italia-An
«Provincializzare
la polizia locale»
sola azione non basta. Non si può pensare di
demandare il tema solo agli interventi delle
forze dell’ordine, né pensare solo all’installazione di telecamere. Queste sono utili come
deterrenti, come la maggior cura dell’arredo
urbano e una maggiore illuminazione, ma
gli interventi singoli non sono sufficienti.
Fondamentale è la convergenza tra gli interessi e i diritti di commercianti e abitanti, il
rapporto tra questi, l’amministrazione e le
forze dell’ordine».
Giuseppe Espa, responsabile della rilevazione campionaria commenta infine le cifre
con una precisazione di metodo: «Le statistiche compiute comprendono anche i numeri
oscuri e del sommerso. Sono anche previsti
meccanismi di correzione che ovviano alle
mancate risposte».
TRENTO — Provincializzazione della polizia locale, introduzione
di una scuola di formazione per gli operatori dei vari corpi, eliminazione dei servizi viabili statici non strettamente necessari, equiparazione
del contratto a quello del corpo forestale provinciale. Sono queste, in
sintesi, le proposte che il neonato dipartimento «Sicurezza e polizia
locale» di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha raccolto in un documento che invierà al presidente Ugo Rossi e all’assessore Carlo Daldoss, competente in materia di polizia locale e sicurezza urbana.
Redatto in seguito all’incontro con numerosi operatori della polizia locale e diversi amministratori, il documento contiene una serie di
«proposte per una migliore gestione della polizia locale nel controllo
del territorio e a garanzia della sicurezza dei cittadini», perché, dicono
gli esponenti del partito, «in Trentino quello della sicurezza non è solo un problema di percezione». Insomma, si potrebbe fare di più e di
meglio.
A tal proposito Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale propone il passaggio
del personale della polizia locale alla
Provincia, mantenendo gli attuali comandi come sedi distaccate: «In tal
modo verrebbero meno i vincoli territoriali di competenza e si migliorerebbe l’utilizzo del personale — spiega il
consigliere comunale Manfred de Eccher, responsabile provinciale del dipartimento inaugurato ufficialmente
ieri — Si potrebbe creare una centrale
operativa unica al posto delle sei attuali, nonché potenziare i servizi esistenti, come l’ufficio di polizia giudiziaria Responsabile
o il servizio di infortunistica stradale, Manfred de Eccher,
e dare vita a nuove specializzazioni, consigliere comunale di
ad esempio l’unità cinofila per contra- Trento e responsabile
stare lo spaccio di droga, con il perso- provinciale della
nale recuperato dall’accentramento sicurezza di Fratelli
ed eventuali nuove assunzioni».
d’Italia-Alleanza
L’introduzione di una scuola di for- nazionale (Foto Rensi)
mazione, inoltre, «consentirebbe di
garantire una migliore preparazione
al personale e di formare i futuri dirigenti del corpo», così come l’equiparazione del contratto della polizia locale a quello del corpo forestale
«garantirebbe un contratto migliore e unico per tutto il personale di
polizia in modo assolutamente sostenibile». Il documento prevede,
infine, una maggior razionalizzazione dei servizi, eliminando, ad
esempio, la presenza degli agenti alle rotatorie o ai semafori, i servizi
scolastici non strettamente necessari, il controllo delle soste a pagamento: «Sarebbe più utile riassegnare il personale a servizi di controllo del territorio» osserva de Eccher.
Alla costituzione del dipartimento «Sicurezza e polizia locale» seguirà, «al massimo entro dieci giorni», la formazione del coordinamento regionale e provinciale e la nomina dei responsabili di zona
del partito.
M. R.
Erica Ferro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marta Romagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo studio Il sindaco Andreatta e il ricercatore Di Nicola (Foto Rensi)
L’analisi Il sindaco: «No alla militarizzazione». Iacobone: fotografia realistica
2
Andreatta: «Azioni convergenti»
TRENTO — No alla militarizzazione, sì al
contemperamento delle esigenze di tutti. È
la ricetta che il sindaco di Trento Alessandro
Andreatta e il questore Giorgio Iacobone propongono per aumentare la sicurezza reale e
percepita dei trentini. L’amministrazione e le
forze dell’ordine potranno servirsi dei risultati della prima indagine di eSecurity per capire le esigenze del territorio e pensare ad interventi mirati. Secondo il vicequestore aggiunto Salvatore Ascione lo studio di eCrime ha il
merito di «far comprendere il sommerso».
«Il 29 dicembre scorso Italia oggi ha definito Trento come la città più vivibile del Paese
— ricorda il questore Iacobone —. Come forze dell’ordine ci muoviamo per tutelare la sicurezza e mantenere allo stesso tempo la
vivibilità. Per rispondere all’esigenza delle
persone di sentirsi sicure non è pensabile la
sola militarizzazione che non permetterebbe
a Trento di rimanere una città viva. È necessario contemperare gli interessi di tutti. Il
problema della difficoltà di coniugare le esigenze di tutti emerge quando si agisce con
forte repressione: lo si è visto ad esempio nei
casi della Cantinota e del Cafè de la paix». Secondo il questore i dati emersi dall’indagine
«corrispondono sostanzialmente a quelli dei
reati realmente registrati». «Dal punto di vista dell’analisi criminale è importante comprendere il numero oscuro — interviene Salvatore Ascione, dirigente della squadra mobile — solo così ci si può rendere conto di
quanti reati sono stati realmente commessi.
Altrimenti si rischia di condurre analisi parziali e mettere in atto una prevenzione meno
mirata».
Cosa fare per aumentare la sicurezza? Lo
dice il sindaco di Trento Andreatta: «Bisogna
mettere in atto delle azioni convergenti: una
Codice cliente: 2684846
Codice cliente: 2684846
Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014
Primo Piano
3
TN
Criminalità Giro di vite
L’allarme
La rapina al
Mercatone
Uno del 14
gennaio e
l’intervento delle forze dell’ordine dopo l’allarme lanciato dai dipendenti
Il colpo
dello scorso
14 gennaio
La mazza Il
martello
trovato utilizzato dai
banditi per
infrangere
le vetrine
che custodivanoi gioielli all’interno del negozio
L’arresto
Il blitz dei
carabinieri
del nucleo
investigativo a casa
di uno dei
presunti rapinatori, al
momento
dell’arresto
L’indagine Due mesi di indagini serrate. I malviventi sarebbero gli autori anche dell’aggressione ai rappresentanti di gioielli a Giovo
1
Assalto armato al Mercatone, undici arresti
Azzerata una pericolosa organizzazione di rapinatori. I blitz nei campi nomadi
TRENTO — Un commando
armato. Un modus operandi
militare. Veloci, abili e organizzati. Non una vera e propria organizzazione verticistica — non ci sarebbe un solo
capo — ma una grande famiglia di «professionisti del crimine». Un’organizzazione pericolosa. Rapinatori con alle
spalle un passato di un certo
spessore e in calendario numerosi altri colpi in tutto il
nord Italia. In particolare nelle zone della Lombardia, Veneto e del Trentino.
Professionisti
È la fotografia della banda
sgomiata dai carabinieri del
nucleo investigativo di Trento e dalla squadra mobile in
un’indagine congiunta che ha
portato all’arresto di ben undici persone. Ieri mattina all’alba è scattato il blitz di carabinieri e polizia nei campi nomadi di Milano, Vigodarzere
(Padova) e Verona, dove risiede la maggior parte dei presunti rapinatori. Parliamo di
un’associazione a delinquere,
interamente composta da italiani nomadi e sinti, dedita alla commissione di furti e rapine, in particolare di gioielli. E
tra questi ci sarebbero anche
gli autori dell’assalto armato
al Marcatone Uno. A soli due
mesi dall’irruzione nel negozio di San Michele (il 14 gennaio scorso), che aveva suscitato grande scalpore, seminando il panico tra i cittadini,
non abituati ad eventi di questa portata, è già arrivata la risposta delle forze dell’ordine.
Gli arresti
«Perché — come ha detto il
procuratore Giuseppe Amato
— il Trentino è un territorio
dove la sicurezza è uno dei valori al meglio tutelati». La conferma è arrivata dalla delicata
operazione di intelligence dei
carabinieri e della polizia, guidati dal colonnello Paolo Puntel, dal capitano Alessandro
Firinu e dal vicequestore Salvatore Ascione, che ha permesso di portare in carcere
dieci persone, legate da forti
vincoli di parentela (sono tutti cugini, fratelli o padre e figli), l’undicesima è ai domiciliari, mentre una dodicesima
persona è ancora ricercata. Ecco la banda: Denis Brajdic di
Trento, 33 anni, Antonio
Brajdic di Milano, 26 anni, Eddy Gashi, 21 anni, di Vigodarzere (Padova), Antonio
Brajdic, 54 anni, di Padova,
Valentino Brajdic, 24 anni, di
Milano, Jimmi Luca Brajdic,
26 anni, di Treviso, Paolo Hudorovic, 40 anni, di Verona,
Sandro Luciano Brajdic, di Vogodarzere, 21 anni, Fabio Hudorovic, 23 anni, di Milano e
Dania Lovas, 33 anni, di Trento, l’unica agli arresti domiciliari.
si sbagliavano.
Gli inquirenti
Partendo da sinistra il colonnello Puntel, il
commissario
del governo
Squarcina, il
procuratore
Amato, il questore Iacobone e il vicequestore Ascione.
A fianco gli arrestati
(Fotoservizio
Matteo Rensi)
La banda dell’assalto
Sarebbe lei una delle basiste del colpo al Mercatone
Uno, la stessa che ha prestato
l’appartamento, in via Fratelli
Bronzetti a Trento, ai complici, base logistica per l’assalto.
E sempre sua sarebbe la Re-
nault Scenic che la banda armata ha usato per la fuga dopo il colpo da quasi 100.000
euro (94.000 euro per l’esattezza) messo a segno a San Michele. Mentre il compagno,
Denis Brajdic sarebbe uno degli autori materiali dell’assal-
to. L’uomo, insieme ad Antonio Brajdic, a Eddy Gashi e a
un’altro complice, erano saliti
sulla Fiat Croma, rubata a Como il 28 novembre 2012, e nel
pomeriggio del 14 gennaio
erano arrivati in Trentino. Nelle settimane precedenti erano
scattati i sopralluoghi da parte della donna e di altri due
basisti, Claudio e Luciano
Brajdic. Avevano studiato tutto nel dettaglio. Alle 19 il colpo. La banda ha poi abbandonato l’auto rubata a Nave San
Rocco, dove hanno fatto il
cambio con la Scenic, un’auto
«pulita», poi la tappa in via
Fratelli Bronzetti. Hanno atteso due ore prima di prendere
l’A22 e tornare a casa. Quando hanno imboccato l’autostrada erano probabilmente
convinti di avercela fatta. Ma
Il furto e la rapina a Giovo
Grazie a un lavoro certosino e delicato gli investigatori
sono riusciti a risalire alla banda e hanno scoperto che dietro all’assalto c’era un sodalizio di rapinatori, ben organizzati. Clan collegati. Da qui sono risaliti ad altri colpi messi
a segno, tra cui quello del 29
novembre 2012 a Giovo ai
danni di due rappresentati ai
quali avevano sottratto gioielli per 140.000 euro (il colpo sarebbe stato messo a segno da
padre e figlio Antonio e Valentino Brajdic), la rapina del
marzo 2013 a due rappresentati di gioielli a Parma e al furto di slot machine al circolo
tennis del dicembre 2013.
Dafne Roat
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Il direttore
Le reazioni Il procuratore: da inizio anno, scoperti tutti i responsabili dei colpi. Il plauso di Rossi
«Restituita la sicurezza alla provincia»
In azione Un malvivente ripreso dalle telecamere
TRENTO — «È stata restituita la sicurezza ai cittadini,
tutte le rapine e gli scippi commessi dall’inizio dell’anno, che avevano preoccupato i cittadini sono stati scoperti». Parla di un’«intelligente attività di raccordo», il
procuratore capo Giuseppe Amato nel commentare la delicata indagine che ha portato all’arresto di undici persone, tra cui presunti responsabili dell’assalto al Mercatone Uno. «È un’operazione importante per la pericolosità
dei soggetti e per le modalità preoccupanti» afferma,
esprimendo il suo apprezzamento ai carabinieri e alla polizia per il lavoro svolto. Ma Amato si rivolge anche ai
dipendenti del Mercatone Uno che, con coraggio, avevano tentato di bloccare il commando armato. «Hanno fatto scattate subito l’allarme e hanno tentato di chiudere il
cancello, non ci sono riusciti solo perché c’era la neve ed
era ghiacciato, ma hanno dimostrato un alto senso civico» ha continuato Amato, ringraziando anche i colleghi
sostituti, Davide Ognibene, Alessia Silvi, Rosalia Affinito
e Marco Gallina, che hanno seguito le indagini. Amato
rassicura i cittadini sulla sicurezza: «Queste persone ave-
vano collegamenti a Trento ma solitamente gravitano in
veneto e Lombardia, il nostro territorio è sano, le attività criminose vengono fatte da persone da fuori».
È soddisfatto anche il commissario del governo Francesco Squarcina: «Questi episodi avevano colpito molto
la popolazione, non posso che esprimere soddisfazione
e speriamo che da questo esca un messaggio chiaro e
forte per chi cerca di creare un terreno criminale. Questa
non è una terra facile da conquistare». È soddisfatto pure il colonnello Paolo Puntel: «Abbiamo chiuso il cerchio
attorno a un’organizzazione pericolosa e siamo riusciti a
scoprire episodi che avevano preoccupato molto». «Questa indagine — ha continuato il questore Giorgio Iacobone — è la dimostrazione che con i denti e le unghie facciamo l’impossibile perché il Trentino continui ad essere la provincia più vivibile d’Italia». Ieri pomeriggio è
arrivato il plauso per l’attività anche dal presidente Ugo
Rossi.
D. R.
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L’operazione Ecco tutti i retroscena e il modus operandi. L’inchiesta: pedinamenti e un raffinato lavoro sulle telecamere
Progettavano l’attacco alla fiera mondiale di Basilea
TRENTO — Pedinamenti,
lunghi ed estenuanti appostamenti e un raffinato lavoro di analisi dei filmati delle
telecamere.
È stato grazie al paziente
esame di tutti gli elementi
raccolti dopo l’assalto al
Mercatone che in soli due
mesi i carabinieri del nucleo
investigativo e la polizia sono riusciti a individuare la
banda di presunti rapinatori.
Sono partiti dall’auto «pulita». Attraverso un estenuante lavoro di indagine i
carabinieri sono riusciti a risalire alla Renault Scenic
usata della nomade trentina
e da qui sono partiti. Grazie
a un’analisi puntuale di tutti
i passaggi in A22 i militari insieme ai colleghi della sottosezione della polizia stradale dell’autostrada del Brennero e della mobile gli investigatori sono riusciti a chiudere il cerchio attorno alla
presunta organizzazione criminale. Dopo aver individuato l’auto e quindi le celle
telefoniche gli investigatori
sono riusciti a risalire a tre,
quattro nomi. Poi, attraverso le intercettazioni telefoniche, l’ascolto anche del più
banale e insignificante rumore hanno ricostruito tassello, dopo tassello, legami
parentali e spostamenti. Mesi di indagini serrate, blitz
Il sodalizio La banda bruciava le auto dopo le rapine
nei campi nomadi e pedinamenti. Un lavoro tutt’altro
che facile: l'organizzazione
non è infatti mai stabile in
uno stesso posto.
All’apice dell’associazione
non c’è un capo, ma ci sono
due personaggi di spicco, i
due Antonio Brajdic, zio e nipote, che sembrano tirare le
fila dell’organizzazione. Organizzano colpi, rubando auto e poi bruciandole, per
non lasciare tracce, dopo le
rapine. Hanno appoggi in
quasi tutte le regioni del Triveneto e si muovono con
grande abilità. Il gruppo stava preparando altri colpi, tra
cui uno ai danni di rappresentanti di gioielli a Parma e
il colpo grosso a Basilea. Il
grande obiettivo della banda era la fiera mondiale dei
gioielli, «Baselworld», del
27 marzo scorso. Ma non ce
l’hanno fatta, i carabinieri e
la mobile li hanno fermati
prima.
D. R.
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«Speriamo
stiano in cella
per un po’»
TRENTO — È contento
Luigi La Torre, il
direttore di Mercatone
Uno, e lo sono ancora di
più i suoi dipendenti che
quel giorno, il 14
gennaio scorso, avevano
vissuto momenti di
grandissima paura. «Un
po’ ce lo aspettavamo
perché ci siamo sentiti
ogni settimana con i
carabinieri del nucleo
investigativo —
commenta — mi
avevano detto che sono
tra i più bravi d’Italia e
questa è la conferma.
Siamo tutti molto
sollevati e contenti».
Il pensiero ora va alla
presunta organizzazione
di rapinatori e a quello
che accadrà in futuro. È
la prima volta che il
Mercatone Uno di Trento
subisce una rapina di
questo spessore
criminale. «Ora
speriamo che stiano in
carcere per un po’ di
tempo e che non ci sia
qualche cavillo
giudiziario che li fa
uscire in fretta».
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Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Ict days Il concetto di fare squadra nel dibattito del Corriere Innovazione. Viscardi: ragionare come un’orchestra
1
«Industria-ricerca, più sinergia»
Mazzalai: «Ricadute per i territori». Filocamo: filiera ministeriale
TRENTO — L’importanza di fare squadra per le imprese ormai è
un postulato della teoria che ne
spiega il fiorire e ciò che lo ostacola è l’errore di calcolo da correggere. Alcune proposte per superare
questo freno allo sviluppo sono
arrivate ieri durante l’incontro
«Nello sport come nelle imprese
si vince con il gioco di squadra»,
inserito all’interno della seconda
giornata degli «Ict days» e che ha
visto come media partner Corriere Innovazione, il magazine ideato e realizzato da Corriere del
Trentino, Corriere dell’Alto Adige
e Corriere del Veneto (il cui direttore scientifico Cristiano Seganfreddo ha moderato l’incontro).
A raccontare la ricetta trentina
è stato Paolo Mazzalai, presidente
di Confindustria Trento: «Abbiamo dovuto dialogare con la ricerca e la formazione, suggerendo alcuni contenuti formativi o corsi
di laurea — spiega — creando così una sinergia virtuosa per aiutare l’università a essere una fabbrica di occupati e non di disoccupati». Una collaborazione «difficile»
per ammissione dello stesso Mazzalai che però ha aggiunto di non
considerarla ancora conclusa:
«Continueremo a lavorare, convinti che possano esserci grandi
ricadute positive per il territorio».
Il Trentino, ancora una volta,
esempio virtuoso in un Paese che
procede a rilento e con sempre
meno risorse. Con la differenze
che ieri a mettere sul piatto l’idea
di «unificare ministeri con competenze simili» è stato lo stesso Fabio Filocamo, direttore ricerca industriale del ministero dell’istru-
A confronto
In alto, da sinistra,
Paolo
Mazzalai,
Clelia
Stigliano,
Marco Senigalliesi
e Gianluigi Viscardi: sono alcuni dei
relatori che si sono
confrontati ieri nell’ambito del seminario «Nello sport
come nelle imprese si vince con il
gioco di squadra»
organizzato
dal
Corriere Innovazione. A destra ancora una fase del dibattito tenutosi nel
polo tecnologico di
Povo
(Foto Matteo Rensi)
zione, dell’università e della ricerca (Miur): «È un’idea di cui si è
parlato molte volte e che ritengo
più che valida». Allo stesso tempo, però, a frenare è stato un altro
rappresentate del governo, Clelia
Stigliano, direttore divisione interventi per ricerca e sviluppo del ministero per lo sviluppo economico: «Non mi addentrerei sulla questione — dice — pur affermando
che è una buona proposta». Il direttore ha invece puntato nuovamente i riflettori sulla scarsità di
risorse a disposizione, portando
come dato quello relativo al finanziamento delle start up: «Per ogni
bando riusciamo a finanziare solamente il 15% dei progetti ritenuti
validi, quindi non del totale di
quelli proposti — spiega —. In seguito c’è il problema di far arrivare in fretta le risorse a chi è stato
selezionato».
Problemi burocratici che rallentano ulteriormente una macchina
già pesante di per sé e che vanno
a sommarsi a quelli lamentati dalle piccole e medie imprese: «Tutto il capitale di queste aziende è
umano e per questo non basta
più fare squadra, ma si deve ragionare come fosse un’orchestra —
spiega Gianluigi Viscardi, presidente della piccola industria in
Confindustria Lombardia —, dove se un elemento se ne va deve
essercene un altro pronto a sostituirlo, ma questo ricambio è difficile».
E poi ci sono «la difficoltà di accesso al credito e la cultura
dell’imprenditorialità» ha aggiunto Filocamo: «Proprio quest’ultima spesso manca all’interno delle
start up — dice — e a portarla sono spesso gli investitori», diavolo
e acquasanta per Mazzalai: «I venture capitalist sono un ottimo
strumento per far crescere le start
up, ma spesso si trasformano in
lupi che fiutano la preda — commenta —, invece si potrebbe immaginare uno strumento di tutoraggio che le segue, le lega alle
grandi imprese e le aiuta a inserirsi finché non riescono a stare in
piedi da sole». Un incubatore di
nuova generazione, quindi, che
«garantisca uno sviluppo dal seed
all’industrializzazione».
Oppure, come propone Viscardi, un «consorzio che unisce grandi, medie e piccole imprese» come realizzato in provincia di Bergamo: «Queste aziende mettono
insieme le loro competenze per fare ricerca insieme — spiega —,
ma bisognerebbe che poi qualcuno premiasse economicamente
questo lavoro». Un’idea promossa e portata a compimento in più
occasioni dall’Istituto europeo
per l’innovazione e la tecnologia
(Eit) come raccontato da Marco
Senigalliesi, business developer
dell’ente: «È bello vedere che
quando entrano in contatto tra loro questi giovani imprenditori
fanno veramente rete, cadono i
pregiudizi e i timori — racconta
—, mentre invece quando si tratta di entrare in relazione con
aziende strutturate questo non avviene perché la grande impresa è
abituata a fare squadra al suo interno e questo rappresenta spesso un problema».
Andrea Rossi Tonon
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Il ministro
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Franceschini
lancia il turismo
versione digitale
In streaming Il ministro Franceschini
TRENTO — «Il laboratorio per il
turismo digitale prevede una serie di
compiti, di strategie, di
riorganizzazione e di integrazione
tra livelli istituzionali. La mia idea è
convocarlo molto in fretta, in una
quindicina di giorni». Lo ha detto
ieri il ministro del turismo Dario
Franceschini, collegato in streaming
con l’evento «TravelNext» — evento
organizzato da Trento Rise e
Confcommercio nell’ambito degli Ict
days — firmando on line il decreto
di nascita del «Laboratorio per il
turismo digitale».
«Dovremo costruire l’infrastruttura
digitale del Paese: — ha aggiunto il
ministro — per questo abbiamo
pensato di dare vita ad una struttura
che coinvolga tutti gli operatori, le
diverse istituzioni, lo Stato e quelli
che hanno fatto best practice, cioè
sono più avanti degli altri, a
cominciare dal Trentino». L’intento
è presto detto: «Vogliamo
valorizzare le intelligenze e le
conoscenze che non trovano
riscontro in un sistema istituzionale
che è molto arretrato».
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Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014
Trento e Provincia
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TN
L’intervista Domenica il congresso, l’ex governatore dà la linea. «Il Trentino salvi sistema della conoscenza e democrazia collettiva»
«In coalizione manca un percorso comune»
Dellai e le preoccupazioni sulla nuova legislatura. «L’Upt fornisca una visione»
TRENTO — «Nella maggioranza vedo una
scarsa comunicazione tra le forze politiche e
la difficoltà a individuare un percorso comune. E in Trentino si affievolisce il sentirsi dentro un disegno comune da parte di associazioni, forze economiche, componenti sociali». Pur sottolineando di muoversi «in punta
di piedi», l’ex governatore Lorenzo Dellai, oggi capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, agita la vigilia del congresso dell’Upt,
in programma domenica a Vezzano, con un’analisi sui primi mesi della prima legislatura
senza di lui al timone del Trentino. Dellai
non si pronuncia tra i due candidati in corsa
per la segreteria (Corrado Buratti e Donatella
Conzatti) e chiede al proprio partito di rilanciare la dimensione comunitaria del Trentino, oltre che la propria. Hanno diritto di voto
al congresso «circa 1.500 tesserati», secondo
Flavia Fontana, segretario uscente. I simpatizzanti che — in base al nuovo regolamento —
potranno andare a votare al congresso, secondo indiscrezioni, saranno pochi.
Qual è il senso di questo congresso?
«È un congresso importante, il primo di
una nuova fase, di una legislatura in cui il partito non esprime più la presidenza della Provincia. Oltre a eleggere i nuovi vertici, il congresso dovrà dare corpo all’evoluzione dell’Upt, che non necessita di cambiaIl futuro
re rotta o inventarsi piste radical«Senza la ricerca
mente nuove.
e la partecipazione
C’è bisogno di agdal basso, anche
giornare il partil’economia ne risente» to, di ridefinire
programmi e profili».
Che cosa deve fare l’Unione per il Trentino?
«Degasperi diceva "Io non servirei nemmeno la Democrazia Cristiana se non avessi la
convinzione che vuol servire il popolo". Lo
scopo del partito è essere utili alla Comunità
in cui è radicato. La domanda giusta dunque
è "cosa serve al Trentino"? Io penso che al
Trentino serva rafforzare la visione culturale
e politica in base a cui si è potuto parlare, finora, di anomalia trentina. Occorre tenere insieme la comunità, superare le paure in un
periodo di incertezza, andare oltre i particolarismi. Questo deve fare l’Upt come parte integrante e non totalizzante di una maggioranza che deve rafforzare la propria visione, la
propria anima. Il congresso è il momento
per definire un disegno condiviso, non solo
per affrontare gli aspetti amministrativi. Ciò
che bisogna far emergere è una visione e mi
auguro che il partito, dopo il congresso, lo
faccia in un clima di unità».
Concretamente, secondo lei quali sono
gli elementi di questa visione di futuro?
«Non voglio dare giudizi sulle scelte amministrative, che non mi competono più, ma
posso dire che una visione di futuro per il
Trentino deve avere almeno due pilastri sen-
Da Trento a Roma
Lorenzo Dellai, ex presidente della Provincia di Trento, è attualmente capogruppo dei
Popolari per l’Italia alla Camera dei deputati (foto Rensi)
za cui l’autonomia rischia di franare. Il primo: bisogna avere il coraggio di continuare a
investire in conoscenza e ricerca. Il nostro sistema è all’avanguardia, è stato creato da Kessler di cui io ho continuato la politica e per
arrivare al punto in cui è adesso ci sono voluti decenni. Bastano poche scelte sbagliate,
qualche disattenzione o poca attenzione da
parte della politica per indebolirlo e distruggerlo. Non è una questione di soldi, ma di
cuore. Dobbiamo accumulare futuro perché,
da autonomia speciale, possiamo farlo: per
noi, per il Paese, per l’Europa».
L’altro pilastro?
«La democrazia comunitaria. Anche in
un’epoca di forte verticalizzazione e velociz-
zazione delle decisioni, occorre salvaguardare la democrazia dal basso, c’è il rischio di impoverire la democrazia comunitaria. Senza i
pilastri della conoscenza e della democrazia
comunitaria, anche l’economia non regge.
Noi dobbiamo far sì che l’anomalia trentina
continui»
Lei insiste su questo punto perché ha
ravvisato un’involuzione nella nuova legislatura?
«Su questo voglio parlare in punta di piedi. Però vedo due elementi che alla lunga possono preoccupare. Il primo è politico: nella
maggioranza vedo una scarsa comunicazione tra le forze politiche e la difficoltà a individuare un percorso comune. In una coalizione si è parte di un’avventura comune, non si
è semplicemente azionisti della stessa società».
E il secondo elemento di preoccupazione?
«Deriva dall’affievolirsi del sentirsi dentro
un disegno comune da parte di associazioni,
forze economiche, componenti sociali. Credo che l’Upt possa dare molti spunti costruttivi su questo punto. Voglio sottolineare che
in Trentino abbiamo praticato la concertazione mai per perdere tempo, ma per fare anche
cose coraggiose e difficili, superando difficoltà tutti insieme».
È tornato anche negli ultimi mesi il tema
del partito territoriale, con annesso dibattito su una fusione con il Patt.
«A questo tema è stata data eccessiva enfasi. Il congresso serve al rilancio e al riposizionamento del partito, al rinnovamento delle
idee. Più che di fusioni, c’è bisogno di idee
esigenti per le coalizioni: è bene che le forze
politiche riflettano su se stesse».
Quali saranno le proiezioni dell’Upt alle
europee e, soprattutto, nel nuovo quadro
politico nazionale?
«Saranno gli organi del partito a decidere
per le europee, se appoggiare una lista o dare
più opzioni, insieme si deciderà. Le elezioni
europee saranno un referendum pro o contro l’Europa e il Trentino, la terra di uno dei
padri dell’Europa, non può permettersi di votare da euroscettico. A livello nazionale il quadro è ancora frammentato».
Lei ha parlato dell’importanza della democrazia comunitaria. La società trentina
è alle prese da due mesi con lo scandalo dei
vitalizi d’oro, su cui lei non si è ancora
espresso. Non è il momento di dire qualcosa? In Alto Adige c’è un partito, la Svp, che
ne sta invece discutendo da settimane.
(L’ex governatore fa un cenno quasi a voler
indicare che il grado di dibattito sia direttamente proporzionale al ruolo esercitato nella
vicenda, ndr)
«No, guardi, può cancellare la domanda?».
Un’ultima questione: non dà indicazioni
tra i due candidati alla segreteria Upt per
ragioni politiche o personali?
«Mi sembra improprio dare indicazioni. Si
tratta di due proposte complementari, una
più consolidata, a garanzia di stabilità (Buratti, ndr); l’altra improntata a maggiore movimento e innovazione. C’è bisogno di entrambi gli aspetti, nel complesso è un quadro molto positivo».
Alessandro Papayannidis
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Commissione Dopo lo stralcio dalla Finanziaria, parte l’iter della riforma. L’ex assessore: «Questa norma? Acqua fresca»
Urbanistica, duello tra Daldoss e Grisenti
Commissione Carlo Daldoss e Silvano Grisenti
TRENTO — Primo atto ufficiale
per la riforma urbanistica che l’assessore Carlo Daldoss aveva inserito nella legge finanziaria in
Aula da lunedì prossimo,
poi stralciata dal presidente del Consiglio Bruno Dorigatti, contrario a
provvedimenti organici
all’interno della normativa di bilancio. Ieri si è attivata la corsia preferenziale
che dovrebbe consentire l’approvazione ai primi di maggio. Il
punto qualificante della riforma è la
previsione di tempi certi per l’approvazione dei piani regolatori, per i
quali viene inoltre eliminata la terza
adozione. Vengono poi attribuite
nuove competenze alle Comunità di
Liquidazioni d’oro Richiesta all’ufficio di presidenza. Il Pd: seduta straordinaria
valle per la tutela del paesaggio, in
particolare per le demolizioni e le ricostruzioni nei centri storici. «Ai territori — ha detto Daldoss — spetterà anche maggiore responsabilità
sul paesaggio, visto che avranno dovranno emettere i pareri sulle opere
di interesse pubblico». L’approvazione dei parcheggi pubblici interrati
passa dalla Provincia ai Comuni e alle comunità di valle». Grisenti (Progetto Trentino), ex assessore ai lavori pubblici, ha subito incalzato l’assessore: «Le aspettative del territorio sono elevatissime ma questa è acqua fresca. Faremo passare la legge,
ma questo non è quello che il Trentino, completamente bloccato, si
aspetta». Daldoss ha chiarito che «la
parte maggiormente impattante
non è quella urbanistica, ma quella
edilizia: abbiamo istituito un tavolo
di lavoro con professionisti, imprenditori, artigiani e Consiglio delle autonomie. Mi prendo l’impegno di
farlo entro breve tempo: noi lo studio comparativo l’abbiamo fatto,
l’interprofessionale ha fatto un grosso lavoro di proposta. Ora si deve entrare nell’articolato in tempi brevi.
Va approvato il primo disegno di legge per poi farne un altro con le semplificazioni più puntuali». Grisenti
ha ribadito: «I legislatori siamo noi,
non i professionisti e le imprese. Lei
vuole un maquillage o alla riscrittura della legge urbanistica?» Daldoss
ha risposto «riscrittura».
A. Pap.
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Alto Adige Dopo lo scandalo. Consulta, stop a Bolzano
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«La legge sui vitalizi va annullata» Una fiducia «allargata»
I 5 stelle: doveva attuarla la giunta, non il Consiglio
Kompatscher confermato
TRENTO — Nuova offensiva
dei 5 stelle sulla vicenda dei vitalizi d’oro. I grillini hanno inviato una lettera all’ufficio di
presidenza del Consiglio della
Regione chiedendo l’annullamento d’ufficio della legge regionale del 2012, primo atto
dell’iter terminato con l’attualizzazione del valore complessivo
di 53 milioni di euro. «L’articolo 16 comma 2 della legge regionale 6 del 21 settembre 2012 —
scrivono i grillini — afferma:
"l’Ufficio di presidenza è delegato ad emanare il testo unificato, coordinando la normativa
in vigore, nonché il regolamento di esecuzione della presente
legge"». I grillini sottolineano
che «la norma viola l’articolo
44 comma 1 dello Statuto Speciale del Trentino Alto Adige il
quale dispone che "la Giunta regionale è l’organo esecutivo
della Regione. Ad essa spettano: 1) la deliberazione dei regolamenti per la esecuzione delle
BOLZANO — Diciannove voti a favore. E que- zioni dell'Irap. Ufficializzato il «buco» di dieci
sto era previsto, o, quanto meno, auspicato, vi- milioni nei trasferimenti ai Comuni. Da copione
sto che tanti sono i consensi su cui può contare anche il fatto che in aula l’assessora Martha Stocla maggioranza Svp-Pd che governa la Provin- ker ha esternato qualche preoccupazione per il
cia di Bolzano. Sono forse, però, le 9 astensioni bilancio del prossimo anno nel settore sociale.
la vera notizia sull’approvazione del bilancio da
L’approvazione del bilancio è salutata tutta5,18 miliardi che per Arno Kompatscher, presi- via da una notizia sfavorevole per Bolzano che
dente altoatesino alla prova
giunge da Roma. A quattro ancon lo scossone dato dallo scanni di distanza dall’impugnaziodolo vitalizi, era praticamente
ne la Corte costituzionale ha diun voto di fiducia. Freiheitlichiarato non fondato un articochen e Verdi, i due maggiori
lato ricorso della Provincia su
partiti di opposizione, solita«bilancio e contabilità pubblimente su posizioni quasi antica, misure urgenti in materia
tetiche, per la prima volta — e
di stabilizzazione finanziaria e
tutti lo hanno sottolineato dudi competitività economica, rirante le dichiarazioni di voto
duzione dei costi degli apparati
— hanno deciso di non votare
amministrativi, misure di vano come segno di apprezzario contenuto volte al contenimento per il «nuovo inizio» im- Presidente Arno Kompatscher mento della spesa pubblica,
presso dal Landeshauptmann.
quali la puntuale riduzione delAltra notizia: la velocità impressionante dei le indennità, compensi, gettoni, retribuzioni
lavori. Fino all’anno scorso si arrivava alla sedu- per i componenti di organi collegiali». La Conta in notturna del venerdì notte, quest’anno alle sulta, in sintesi, ha ritenuto che la Provincia deb17.30 del giovedì era già tutto finito. Nel merito, ba uniformarsi alle disposizioni prese a livello
non ci sono novità: confermati gli sgravi fiscali nazionale.
Fabio Gobbato
per 93 milioni, dovuti alla «no tax area» fino a
20 mila euro dell'addizionale Irpef e alle dedu© RIPRODUZIONE RISERVATA
Degasperi e Bottamedi
leggi approvate dal Consiglio
regionale". Ne consegue che il
regolamento di esecuzione
emanato dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale e
il relativo testo unificato sono
affetti da illegittimità per violazione dello Statuto Speciale. Tale illegittimità è motivo di annullamento del regolamento e
determina i suoi effetti "ex
tunc" cioè con efficacia retroat-
tiva, fatti salvi gli effetti irrimediabilmente esauriti, in quanto
un atto amministrativo illegittimo non genera diritti acquisiti». I 5 stelle chiedono risposta
entro sette giorni.
Il Pd, intanto, ha elaborato ulteriori proposte rispetto a quella che sarà consegnata dalla
giunta regionale ai capigruppo.
I democratici condividono l’idea di differenziare il trattamento economico di chi percepisce contributi figurativi e chi
no, e propone di individuare
un «ulteriore contributo di solidarietà da applicarsi alla differenza tra l’attualizzazione ricalcolata (secondo criteri meno
generosi, ndr) e i contributi previdenziali effettivamente versati da ogni singolo consigliere.
Un’altra proposta riguarda la
«non cumulabilità tra pensioni, indennità e vitalizi e l’innalzamento a 67 anni dell’età minima», oltre alla «riduzione delle
indennità di funzione di tutti
gli organi regionali, della giunta e dell’ufficio di presidenza».
Ultimo punto: «Un consiglio
straordinario in cui discutere e
approvare la revisione della legge 6. La prossima settimana,
durante la discussione della finanziaria provinciale, il Centro
sociale Bruno e i sindacati di base torneranno sotto il palazzo
della Regione per protestare
contro lo scandalo delle liquidazioni d’oro: ieri sono stati protagonisti di un blitz al Muse.
Nel frattempo ieri il procuratore Giuseppe Amato si prepara a un incontro con la Procura
di Bolzano per fare il punto sulle rispettive indagini. «Siamo
in perfetta sintonia con Bolzano — spiega — ci incontreremo e valuteremo anche la questione della competenza, tenendo presente che la sede è a
Trento, ma molti atti sono stati
stilati a Bolzano. Bisogna capire, se c’è un reato, dove è stato
commesso».
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Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014
Trento e Provincia
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TN
Infrastrutture Vertice a Roma con i governatori. Rossi: pronti ad andare alla Consulta
La proposta del governo
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Valdastico, ultimatum di Lupi
«A22 e nuova gara
Opere sui territori
«Trenta giorni per un’alternativa, poi andiamo avanti» in cambio del tesoretto»
TRENTO — «Ancora trenta
giorni per cercare un’alternativa», poi il ministero «adotterà i
provvedimenti previsti dalla legge obiettivo». Traduzione: il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, ignorerà il parere negativo della Provincia di Trento,
pur ritenuto vincolante da una
sentenza della Corte costituzionale, e darà il via libera alla realizzazione della Valdastico. Lo
strappo era nell’aria e ieri si è
consumato davanti all’esponente del Nuovo centrodestra, alla
presenza del governatore trentino Ugo Rossi, quello veneto Luca Zaia, e il presidente della Brescia-Padova, il sindaco di Verona Flavio Tosi. L’ultimatum del
governo non ha scalfito la storica posizione contraria della Provincia di Trento: «Abbiamo sempre detto — ha sottolineato Rossi — e siamo tuttora convinti
che il prolungamento della Valdastico nord con la realizzazione dell’ultimo tratto in Trentino
non è coerente con un quadro
generale della mobilità che punta a trasferire quanto più traffico
possibile dalla gomma alla rotaia».
Quali possono essere le alter-
native di cui parla Lupi? Eventuali alternative al tracciato, pur
sempre in Trentino, non scalfirebbero il no di Piazza Dante. Alternative all’A4, che vuole realizzare l’opera per garantire i propri interessi e il rinnovo lungo
della concessione, potrebbero
consistere nel finanziamento di
un’altra grande opera (nella
scorsa legislatura il Trentino aveva parlato di un’autostrada in
Valsugana, ndr) purché la concessione lunga sia «salva». Lo
scenario più probabile, però, è
che ognuno vada per la sua strada e, inevitabilmente, il caso finisca davanti alla Corte costituzionale. «Non voglio anticipare alcun giudizio sulla proposta che
farà il ministro Lupi, noi valutiamo tutti», dice cautamente Rossi. Torna in auge anche un’altra
ipotesi, ufficialmente smentita
da tutti: rinnovo della concessione cinquantennale all’Autobrennero in cambio del sì alla Valdastico. Ma proprio ieri Lupi ha ribadito che la concessione dell’Autobrennero deve andare a
gara.
Intanto la Lega Nord, con il segretario provinciale Maurizio Fugatti, si dice pronta «a bloccare
Grandi
opere
L’autostrada
A31 termina
a Piovene
Rocchette. Il
Trentino
dice no al
prolungamento
la Valsugana insieme a coloro
che, indipendentemente dagli
schieramenti politici e dalle
ideologie, stanno combattendo
al nostro fianco per la realizzazione del tratto nord della Valdastico». Il governatore veneto Zaia conferma invece la volontà di
andare avanti col prolungamento verso Nord e della sua conclusione sulla Brennero. Mancano
all'appello poco meno di 39 chilometri, di cui 19,8 chilometri
per arrivare al confine, sostanzialmente due lotti. Noi andiamo avanti a spron battuto verso
questa soluzione. Ben venga
dunque la soluzione che propone il Ministro Lupi che, con encomiabile celerità, ha convocato
questo tavolo: ancora trenta
giorni per definire il tracciato
sui territori su cui insisterà questa nuova infrastruttura».
Alessandro Papayannidis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TRENTO — Tra una decina di
giorni scade la concessione di A22
e le trattative sul rinnovo proseguono in maniera febbrile. Ieri i vertici
di A22, insieme al governatore trentino Ugo Rossi e al segretario generale altoatesino Eros Magnago, hanno incontrato il ministro Maurizio
Lupi e i tecnici della Infrastrutture.
Di fronte alla rinnovata richiesta di
una proroga per la concessione
A22 il ministro ha risposto picche.
La gara sarà pubblicata a breve e
per Autobrennero ci sarà solamente una miniproroga tecnica. Al vertice il commissario per l’asse del
Brennero Mauro Fabris usa toni perentori. «Bolzano e Trento smettano di usare i 550 milioni accantonati da Autobrennero come arma di ricatto. Se l’Italia non stanzia i soldi
per il tunnel e le tratte d’accesso
perderemo i fondi europei».
A dieci giorni dalla scadenza della concessione A22 ancora non si sa
quando sarà pubblicata la nuova gara. Il governatore trentino Ugo Rossi spera ancora in una proroga (dopo quella tecnica), magari proprio
in occasione del semestre italiano
di presidenza Ue. Roma preferisce
puntare su una nuova gara che, oltre a prevedere un generoso canone per l’Anas, metta al sicuro le ri-
sorse per la realizzazione della nuova ferrovia del Brennero. Inoltre il
nuovo bando dovrà tenere conto
della recente sentenza con cui il
Consiglio di Stato, proprio in seguito ad un ricorso di A22, aveva annullato la gara precedente. Il nuovo
bando dovrà prevedere una lista
dettagliata di tutte le opere accessorie che il nuovo concessionario dovrà realizzare nei territori attraversati dall’autostrada. Roma pare disposta a venire incontro alle richieste di Trento e Bolzano a patto che
le due province smettano di bloccare il tesoretto di A22.
Rossi apre allo sblocco del tesoretto a fissa anche una serie di paletti. « Il sì da parte trentina è legato
alle assicurazioni, oggi ricevute, di
non veder stralciato dalle priorità il
lotto trentino della tratta di accesso
sud. Progettazione e realizzazione
del lotto 3, la circonvallazione di
Trento e Rovereto vanno avviate in
tempi certi. Sul rinnovo della concessione — conclude — lo stesso
ministro ritiene difficile un percorso alternativo alla gara, fermo restando che andranno individuati
criteri diversi rispetto al bando annullato dal Consiglio di Stato».
Marco Angelucci
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«Attentati» in Trentino
L’istituzione È la prima volta che l’ente non è guidato da un consigliere provinciale. Plotegher vice
Terrorismo anarchico
Vertice della Digos a Trieste
Forum per la pace, Pilati presidente
TRENTO — Antistatalismo e anticarcerario. Sarebbero le
due linee di lotta seguite dai gruppi
anarco-insurrezionalisti, in particolare nei tre attentati
compiuti nel corso del 2014 in Trentino Alto Adige.
Sarebbe emerso nel corso di una riunione convocata
negli uffici della procura di Trieste dal procuratore capo
Carlo Mastelloni. Analizzando i tre episodi trentini
sarebbe stata individuata una «serialità» dell’operatività
attuata per azioni dimostrative, denominate
«attentatini». Secondo quanto si è appreso, nel corso
dell'incontro si sarebbe fatto il punto sulla situazione
dei vari gruppi anarco-insurrezionalisti nel Nordest e, in
particolare, in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia
Giulia. La riunione si sarebbe svolta alcuni giorni fa e vi
avrebbero partecipato, tra gli altri, i dirigenti della Digos
di Trieste, Pordenone, Udine e Trento. I tre episodi
riguardano l’esplosione di una bombola di gas a
Rovereto, lo scorso gennaio. Ancora: il 28 gennaio,
l’esplosione di una bombola di gas davanti al tribunale
di sorveglianza, rivendicata dall’area anarchica. Infine
pochi giorni fa, il 26 marzo, l’esplosione davanti alla
sede di Casa Pound.
TRENTO — Per la prima volta
da quando è stato istituito, il Forum trentino per la pace e i diritti
umani non sarà presieduto da
un consigliere provinciale. Un
passo indietro della politica, dunque, per farne compiere uno
avanti alla costellazione di associazioni impegnate sul tema che
si sono riconosciute nella figura
di Massimiliano Pilati (Movimento Non violento del Trentino)
eletto presidente con 44 voti su
57. Gli altri si sono dispersi tra la
vicepresidente uscente Erica
Mondini (Pace per Gerusalemme, 3 voti), l’imam Aboulkheir Breigheche (2 voti), Fabio Pipinato (Atas, 1 voto) e Daniela Fait
(Gruppo immigrazione salute, 1
voto).
Pilati ha 41 anni, è dottore in
agraria e lavora per l’Associazione agriturismo trentino. È re-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sponsabile provinciale del Movimento Non Violento e fa parte
del relativo consiglio nazionale.
Prima del voto Pilati si è presentato alla sala, ha spiegato di
avere lavorato per due legislature nel Forum con soddisfazione.
Ha citato Aldo Capitini, poi Michele Nardelli quando ha detto
— al termine del proprio mandato di presidente — che «la cultura della pace viene considerata
dalle nostre stesse istituzioni
una tematica ancora del tutto
marginale». Pilati ha immaginato che si possa lavorare guardando non solo al mondo ma anche
alla società trentina e ha auspicato che il Forum possa produrre
proposte e suggerimenti alle istituzioni.
Pilati ha proposto Plotegher
per la vicepresidenza, prefigurando una sorta di presidenza con-
La nomina Massimiliano Pilati insieme a Bruno Dorigatti
giunta nei fatti. E ha indicato come primo appuntamento importante del 2014 l’evento «Arena di
pace» a Verona, in calendario per
il 25 aprile. Plotegher è stata eletta con 40 voti su 48. Il quadro de-
gli organi statutari del Forum è
stato infine completato con l’elezione dei 15 componenti del Consiglio per la pace e i diritti umani,
che si affiancheranno ai membri
di diritto (l’assessore Sara Ferrari
su delega del presidente della
Provincia Rossi, il presidente Dorigatti, i rappresentanti di università di Trento e Iprase, i tre consiglieri provinciali eletti dall’aula,
ossia Silvano Grisenti, Giacomo
Bezzi e Violetta Plotegher). Gli
eletti sono Alessio Less (12 voti),
Alberto Robol (21), Paolo Zanella
(37), Erica Mondini (33),
Aboulkheir Breigheche (29), Mirko Elena (24), Gianpiero Girardi
(21), Andrea Cemin (21), Abdelali El Tahiri (21), Danila Buffoni
(19), Micaela Bertoldi (18), Andrea La Malfa (18), Marta Villa
(18), Katia Malatesta (15) e Maurizio Camin (15).
Dorigatti, aprendo i lavori, ha
auspicato l’apertura di «una fase
nuova che si caratterizzi per un
rapporto più stretto tra il Forum
e tutti i consiglieri provinciali».
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G4040402
L’inchiesta Il prefetto trentino coinvolto nell’indagine partenopea. È accusato di aver pilotato alcune assegnazioni
Appalti della polizia, il rivano Fioriolli a giudizio
TRENTO — Alcune posizioni sono state archiviate, ma
per il prefetto Oscar Fioriolli,
nato a Riva del Garda, ex direttore delle specialità della
polizia, si apre il processo di-
battimentale. Sarà un processo lungo e delicato. Le accuse
sono tutte da verificare, ma
secondo la Procura partenopea, che ha firmato una richiesta di rinvio a giudizio
COMUNE DI BASELGA DI PINÉ
Ai sensi dell’art. 31 della L.P. 04.03.2008 n. 1 e s.m. ed int.;
L’adozione:
Con deliberazione consiliare n. 8 dd. 17.03.2014 della VARIANTE AL P.R.G. PER
ADEGUAMENTO A SENTENZA DEL TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMI
NISTRATIVA DI TRENTO;
Con deliberazione consiliare n. 13 dd. 02.04.2014 della VARIANTE AL P.R.G. PER
OPERA PUBBLICA DENOMINATA “NUOVA BIBLIOTECA SOVRACOMUNALE”.
Nella Segreteria sono depositati a libera visione,
i relativi atti.
Entro il periodo di deposito, chiunque può prenderne visione e presentare pro
prie osservazioni nel pubblico interesse.
Dalla Residenza Municipale lì 03.04.2014
G4040405
PROVINCIA DI TRENTO
Prot. nr. 3594
per diciannove persone, il
prefetto rivano avrebbe turbato in accordo con alcuni manager alcune gare d’appalto
nella regione Campania e in
particolare nella provincia di
Napoli, «in particolare — si
legge nell’atto d’accusa — gli
appalti relativi al comparto sicurezza e videosorveglianza».
Fioriolli è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso. Secondo
l’accusa il rivano, in accordo
con manager, avrebbe pilotato appalti per favorire società
riconducibili al gruppo
Finmeccanica. Nel mirino della Procura c’è in particolare la
ristrutturazione del Commissariato di polizia Decumani,
un appalto con un importo
base d’asta di 800.000 euro. I
fatti contestati risalgono al periodo dopo il dicembre 2006.
Tutte accuse che ovviamente
dovranno essere provate.
D. R.
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Morte sospetta
L’evento
L’autopsia
scioglie il giallo
Sciare col cuore
Ecco i Bastard
TRENTO — La Procura
ha aperto un’indagine
per precauzione, ma
l’autopsia ha già sciolto i
primi dubbi. Non ci
sarebbe alcun omicidio
(un paziente si era auto
accusato), ma il
quarantacinquenne
trovato morto nel
reparto di psichiatria del
Santa Chiara sarebbe
morto per cause naturali.
Sul suo corpo non ci
sono segni di lesioni o di
strangolamento. Il
medico legale, incaricato
dal pm Pasquale Profiti,
farà ulteriori analisi, ma
i primi riscontri
confermano la causa
naturale.
TRENTO — Ci sono anche
Jacopo Broseghini, Federico
Sassudelli e Michele Vicentini
tra chi ha dato l’adesione alla
settima edizione di «Sciare
col Cuore», l’evento che
abbina sport e solidarietà, in
programma domenica sul
monte Bondone, a Trento. I
tre componenti del gruppo
rock trentino Bastard Sons of
Dioniso non saranno in pista,
ma parteciperanno alla festa.
Attori principali saranno gli
sciatori azzurri Christof
Innerhofer, Daniela
Merighetti, Chiara Costazza,
Patrick Thaler, Mattia Casse,
Verena Stuffer, Hanna
Schnarf, Lisa Agerer, Davide
Simoncelli, Roberto Grigis e
Corinna Boccacini.
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Oggetto: Attivazione del nuovo “Tavolo di confronto e consultazione”,
approvazione elenco dei soggetti invitati al Tavolo e accreditamento
alla rappresentanza di interessi collettivi rilevanti per la Comunità
dell’Alto Garda e Ledro.
AVVISO PUBBLICO
A seguito della pubblicazione della Bozza del Documento Preliminare
Strategico al PTC con il recepimento delle osservazioni pervenute nel
periodo da dicembre 2013 a febbraio 2014,si rende noto che, ai sensi
dell’art. 22 della l.p. n. 1/2008 e della D.G.P. n. 2715 dd. 13.11.2009, la
Giunta della Comunità dell’Alto Garda e Ledro con Deliberazione n. 43
di data 18 marzo 2014, ha attivato il “Tavolo di confronto e consultazione” con l’approvazione dell’elenco dei soggetti pubblici e dei rappresentanti delle associazioni portatrici di interesse a carattere economico,
sociale, culturale e ambientale rilevanti per ambito della Comunità invitati a partecipare al Tavolo.
Presso gli uffici della Comunità sono depositati a disposizione del pubblico l’elenco dei soggetti invitati a partecipare al nuovo “Tavolo di confronto e consultazione”. Tale documentazione è pubblicata sul sito web
della Comunità www.altogardaeledro.tn.it
Tuttavia chiunque rappresenti interessi collettivi rilevanti per la
Comunità, e non compaia nell’elenco approvato e fosse interessato a
partecipare al Tavolo di confronto e consultazione, può far richiesta di
partecipazione alla Comunità dell’Alto Garda e Ledro, via Rosmini, 5/b,
38066 Riva del Garda, o tramite fax al numero 0464.522086, oppure
all’indirizzo
e-mail [email protected]
entro e non oltre 24 aprile 2014
La Comunità deciderà in merito e comunicherà agli interessati l’esito
della richiesta. Il presente avviso è pubblicato all’Albo telematico della
Comunità, su un quotidiano locale e sul sito web della Comunità.
Il presidente della Comunità – Salvador Valandro
Riva del Garda 4 aprile 2014
8
Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino
Regione Attualità
TN
Sindacati Comitato provinciale, massima incertezza. Il 14 aprile si vota
Striscione a Venezia
Duello tra Cgil e Asgb
per la presidenza Inps
I veneti: autonomi
come Bolzano
BOLZANO —
L’autonomia
dell’Alto Adige e
del Trentino
diventa l’obiettivo
degli azzurri
veneti. «Noi veneti,
come Bolzano sì,
come Crimea no». È il contenuto
dello striscione che gli esponenti
di Forza Italia per il Veneto
hanno affisso ieri ai balconi degli
uffici del gruppo consiliare sul
Canal Grande, a Palazzo
Ferro-Fini, sede del consiglio
regionale Veneto. «Vogliamo
ribadire il no all'indipendenza,
ma il nostro sì a forme di
autonomia uguali a quelle del
Trentino-Alto Adige», affermano
i consiglieri Bond e Cortelazzo
con gli assessori Giorgetti e
Coppola.
Pavanello, elezione stoppata. «Gesto scorretto»
Uscente
Helmuth Bachmayer,
presidente uscente
del comitato
provinciale dell’Inps.
E stato eletto «in
quota» Uil
Designata
L’ex segretaria della
Cgil Doriana
Pavanello: la sua
elezione al vertice
dell’Inps è stata
stoppata dall’Asgb
BOLZANO - Sulla presidenza
dell'Inps è guerra aperta tra
Asgb e Cgil. A rimetterci sono gli
utenti visto che, in assenza del
presidente comitato provinciale,
tutti i ricorsi presentati dai patronati non possono essere esaminati. Se il 14 aprile, data in cui è
stato convocato il comitato, la situazione non si sbloccherà allora tutto il comitato verrà azzerato e la procedura ripartirà da zero. Il che equivale ad una paralisi
per diversi mesi. Doriana Pavanello, indicata dalla Cgil come
presidente, è furiosa. «Da sempre — spiega Pavanello — vige
l'alternanza tra le organizzazioni
sindacali, adesso è il turno della
Cgil. L'atteggiamento dell'Asgb è
profondamente scorretto e irrispettoso: noi non ci siamo mai
permessi di contestare le persone proposte da loro».
A marzo il mandato del presidente Helmuth Bachmayer è scaduto. L'esponente della Uil ha
guidato per quattro anni il comitato provinciale avrebbe dovuto
lasciare già da un mese ma in tutto questo tempo il comitato non
è riuscito ad eleggere il suo successore. «Un episodio spiacevole, io comunque non sono più
presidente» dice Bachmayer tirandosi fuori dalla mischia. I
Il comitato è formato da 16
persone (prima era di 22 ma è
stato ridotto del 30%) e le nomine vanno fatte con il bilancino
per rispettare quote rosa, proporzionale etnica e equilibri tra rappresentanti delle imprese e dei
lavoratori. La prassi vuole che il
presidente sia sempre un rappresentante dei lavoratori, ovvero
un sindacalista. Cgil, Cisl, Uil e
Asgb si sono sempre alternate
pacificamente fino a quando,
due settimane fa, il meccanismo
si è inceppato.
«L'Asgb — precisa Pavanello
— ha posto una questione strumentale sostenendo che il presidente avrebbe dovuto essere perfettamente bilingue mettendo il
veto alla mia candidatura. I rappresentanti dei datori di lavoro
si sono chiamati fuori invitando
i sindacati a trovare una soluzione unitaria e la situazione è rimasta bloccata. A rimetterci però è
l'operatività dell'istituto. Senza
il presidente tutti i ricorsi sono
bloccati».
Lo scontro sulla presidenza
dell'Inps rischia di ora di riflettersi in tutti gli organismi in cui sono presenti i sindacati. Il primo
effetto potrebbe essere la paralisi del comitato provinciale dell'Inps: se nella prossima seduta
non si riuscirà ad eleggere il presidente l'organismo verrà azzerato e dovranno essere nominati
nuovi componenti. In pratica
l'Inps altoatesina rischia di rimanere a lungo senza presidente.
Marco Angelucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Scintille La sede Inps di Bolzano
Centrodestra L’ex coordinatore escluso dalle nomine punta il dito contro il responsabile regionale Lillo
Forza Italia, Bertoldi silurato dal partito
BOLZANO — Il travaglio interno a Forza Italia sembra non avere più fine. Al deludente
risultato delle elezioni provinciali di ottobre
era seguito lo scontro Biancofiore-Artioli con
quest’ultima che ha lasciato il partito di Berlusconi, tuttora senza rappresentanza in Consiglio provinciale. Oggi lo scontro si rinnova e i
protagonisti sono Enrico Lillo, coordinatore
regionale, e il responsabile dei giovani Alessandro Bertoldi, già coordinatore provinciale
di Bolzano. Bertoldi, che si era recentemente
sospeso da tutte le cariche di partito dopo
l’approvazione alla Camera della riforma elettorale, ora pare essere definitivamente fuori
dal partito.
Il siluramento sarebbe una conseguenza
della citata autosospensione di Bertoldi, evidentemente non gradita dai vertici locali del
partito. Inoltre sembra che l'attrito tra Lillo e
Bertoldi si sia accentuato in occasione del
viaggio di quest'ultimo in Crimea come osservatore del referendum indipendentista. Ber-
Ai tempi d’oro Bertoldi con Berlusconi, leader di Forza Italia
toldi aveva sostenuto in modo convinto il diritto della popolazione della Crimea all'autodeterminazione, negando qualsiasi ingerenza
russa negli affari ucraini. Perentoria l'affermazione del Coordinatore regionale Lillo che
aveva bollato come «posizioni personali»,
quelle di Bertoldi, e «non certamente del partito».
Nel corso del viaggio in pullman che ha
portato i vertici regionali di Forza Italia a Villa
Geretto per un incontro con Silvio Berlusconi
il quale, su proposta del coordinatore regionale Lillo, ha ratificato le nomine del Comitato
di Presidenza della Regione Trentino Alto Adige, si sarebbe consumata la rottura interna.
In modo sommario sarebbe stata discussa la
sospensione di Bertoldi da tutte le cariche di
partito. Dei cinque membri del Comitato di
Presidenza Regionale solo Enrico Lillo e Franco Murano si sarebbero espressi a favore della sospensione, delineando una vera e propria frattura all'interno del partito. «Sono stato eliminato dal presidente del coordinamento regionale. Ma non finisce qui» dice Bertoldi che conferma l’indiscrzione. La resa dei
conti a giorni nel consiglio di presidenza.
Jimmy Milanese
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Serata movimentata Accesissima discussione al ristorante Ca’ de Bezzi: la polizia riporta la calma
Tribunale Giovane trentino denunciato
1
La brutale rapina
era un’invenzione
Gli offre le rose, il cliente se le mangia
Avventore litiga con un ambulante: ero stanco delle sue insistenze
BOLZANO — Tutto avrebbe potuto pensare tranne che
quel potenziale cliente, le rose che voleva vendergli, se le
sarebbe mangiate. E invece,
di fronte agli occhi increduli
di un venditore ambulante, è
accaduto proprio questo.
Sono le 23, al Cà de Bezzi,
in via Hofer: al bancone c’è
un cliente abituale, arrivato
da poco per bersi una birra.
Arriva un venditore di rose
che cerca di vendere i fiori ai
presenti: nessuno, però, sembra prestargli troppa attenzione. Così l’uomo si avvicina al
bancone e pone una rosa vicino alla birra che il cliente abituale sta degustando: l’uomo
all’inizio cerca di fargli capire
che non la vuole, poi, improvvisamente comincia a mangiare la rosa. Ne segue una lite piuttosto bizzarra tra il
mangiatore di rose e il venditore ambulante che vuole i
soldi che gli spettano: ne nasce una lite che spinge i dipendenti del locale a chiamare la polizia.
«All’arrivo gli agenti hanno trovato un venditore di rose che si lamentava del bizzarro comportamento — racconta ancora incredulo un cameriere che ha assistito alla scena — Noi siamo rimasti senza parole: ci veniva da ridere
anche se un pò temevamo lo
scontro tra i due».
Il cliente ascoltato dai poli-
ziotti ha ammesso di aver letteralmente divorato le rose
ma che gli è sembrato l’unico
modo per sottrarsi all'insistenza del venditore. Nonostante l’ammissione di «colpevolezza» il cliente si è però
rifiutato di pagare il conto
della sua cena a base di rose.
«Ci è capitato di vederne
tante — prosegue il cameriere — ma una scena del genere davvero è stata stranissima. Fortunatamente tutto si
è risolto con un sorriso».
Offerta
Un mazzo
di rose, tipo
di fiori che
viene
offerto
dagli
ambulanti
nei locali.
A sinistra,
il ristorante
Ca’ de
Bezzi,
dove
è avvenuta
l’accesa
discussione
I. G.
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Merano
Il salvataggio
Corpo raffiora dal Passirio
L’ombra del tragico gesto
Scappa dai carabinieri
e si getta nell’Isarco
BOLZANO — Rimarrebbero pochi dubbi sul fatto che si
tratti di un tragico gesto, alla base del ritrovamento di
un cadavere, ieri mattina, nel Passirio, a Merano. Il
corpo di un uomo senza vita di 68 anni è stato avvistato
da una donna che passava all’altezza della passeggiata
d’inverno ieri mattina verso le 10.15: subito è scattato
l’allarme. Sul posto sono arrivate le forze dell’Ordine che
hanno provveduto al recupero della salma per
sottoporla all’esame autoptico e capire i possibili motivi
della morte. L’esito è arrivato nel tardo pomeriggio di
ieri: il cadavere sarebbe appartenuto ad un meranese di
68 anni e le cause del decesso non sarebbero da
imputare nè a terzi nè ad un incidente.
BOLZANO — Voleva fuggire dai carabinieri e ha cercato
«rifugio» nelle acque dell’Isarco. Poteva finire male la
brutta avventura di un uomo che ieri, per scappare dai
carabinieri che lo avevano fermato, ha pensato di
gettarsi nell’Isarco per darsi alla fuga. Subito sono
iniziate le operazioni di soccorso: polizia municipale,
squadra volante, soccorso acquatico dei vigili del fuoco,
ambulanze del 118 e perfino l’elicottero Pelikan si sono
subito attivati per prestare soccorso al fuggitivo, che è
rimasto bloccato su un isolotto all’altezza del viadotto
della MeBo. Alla fine, fortunatamente, l’uomo è stato
riportato sano e salvo a riva grazie al gommone dei
vigili del fuoco.
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BOLZANO — Un crollo dopo un lungo interrogatorio.
Non ce l'ha fatta Daniel Anesini, a reggere il peso delle bugie e, davanti ai carabinieri, ha raccontato la sua verità.
Una verità che il sostituto procuratore Luisa Mosna, titolare dell’inchiesta, stava cercando di ricostruire da poco meno di un mese da quando, cioè, era stata resa nota la notizia di una presunta aggressione ai danni di Anesini appunto, giovane trentino diciannovenne. Il ragazzo, nel marzo
scorso, aveva chiamato la polizia dopo essere stato vittima di un’aggressione mentre si recava con il suo furgone
mentre si recava a Nova Levante. O almeno così sembrava. Le forze dell’Ordine lo avevano soccorso, ferito e dolorante e lui, provato, aveva
raccontato di essere stato affiancato e rapinato da due
malviventi. La refurtiva di
un «pestaggio» così atipico,
tuttavia, ha convinto poco
gli inquirenti fin da subito: i
malviventi, con il volto coperto da un casco nero secondo quanto raccontato dal giovane, infatti si erano limitati
a portare via l’autoradio, lasciando al giovane contanti e
portafoglio. Nei giorni scorsi, l’incredibile verità: Daniel
Pm Luisa Mosna
è crollato di fronte alle domande insistenti dei carabinieri. Non ci fu nessuna aggressione quel giorno di marzo: fu lui stesso, da solo, a colpirsi e il motivo lascia alquanto stupiti. Dato che sua madre e la fidanzata non andavano d’accordo, voleva fornire alla due donne un motivo di preoccupazione comune che le avrebbe riavvicinate.
Così è scattato il folle piano. Un piano che tuttavia è costato al giovane problemi seri con la giustizia: il sostituto procuratore Luisa Mosna, infatti, ha aperto a carico di Daniel
Anesini un fascicolo con l’accusa di procurato allarme e
simulazione di reato.
I. G.
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Codice cliente: 2684846
11
Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014
TN
Economia
Confindustria
Asse veneto
sull’innovazione
TRENTO — Confindustria Trento e Confindustria
Verona sono formalmente alleate per
l’innovazione nelle imprese. È stato presentato
ieri mattina nella sede degli industriali veronesi il
Consorzio fidi Successo del prestito diretto, esaurito il fondo. Si valuta il rifinanziamento
protocollo tra le due associazioni. «Grazie alla
collaborazione con Trento — ha spiegato Giulio
Pedrollo, presidente di Confindustria Verona —
daremo alle imprese un servizio più completo».
Il vertice Anche le imprese all’incontro
1
Accesso
al credito,
Olivi striglia le banche
Il direttore Nardelli: «Abbiamo dato respiro a 130 aziende» «Serve impegno»
2
Artigiani, mutui per due milioni
TRENTO — I numeri, citati
nero su bianco nell’ultimo numero della rivista dell’associazione Artigiani, rendono pienamente l’idea. Tant’è che il direttore della Cooperativa artigiana
di garanzia, Paolo Nardelli, parte da lì: «Non possiamo, né vogliamo sostituirci alle banche.
Il nostro mestiere è un altro.
Ma nell’ultimo anno abbiamo
risposto alle richieste di almeno 130 aziende. E questa è una
grande soddisfazione». Dopo
una prima fase tiepida, forse
prudente, i mutui diretti erogati sono stati presi d’assalto. Il
fondo di due milioni è ormai
esaurito ma il consiglio di amministrazione sta già vagliando
l’ipotesi di replicare l’iniziativa.
Prima di tutto un passo indietro. Il primo milione, stanziato
nell’autunno 2013, era stato utilizzato parzialmente (800.000
euro in tutto). Ma dopo il rifinanziamento di un ulteriore milione deliberato dal cda, le richieste sono lievitate. Risultato: ad oggi sono stati erogati
crediti per 1,4 milioni, mentre
già ci sono domande per
600.000 euro. Oltre 130 le aziende che hanno sfruttato
quest’opportunità.
«Nella recente riunione dei
confidi nazionali — spiega Nardelli dalle pagine della rivista
l’Artigianato — il relatore di
Kpmg, la società internazionale
di revisione e consulenza, ha osservato come i grandi gruppi
creditizi italiani tendano a contenere la concessione dei mutui
al di sotto dei 15-20.000 euro,
giusto l’importo mediamente
utilizzato dalle micro e piccole
imprese». Perché è così difficile finanziare simili cifre? «La ragione è molto semplice — prosegue Nardelli — per quegli importi, i costi di istruttoria, gli accantonamenti, la gestione delle
pratiche sono tali che rendono
1,4
milioni sono già stati
erogati alle aziende che
hanno fatto richiesta. Ad
oggi ci sono già richieste
per 600.000 euro
4%
è il tasso fisso del prestiti
erogati. Ogni singolo
importo può arrivare a
30.000 euro al massimo.
da restituire in 60 mesi
Via Brennero La sede dell’associazione Artigiani (foto Matteo Rensi)
queste operazioni non più redditizie. Perciò le evitano, a meno di non applicare tassi elevati, dal 9 al 10% e oltre».
Ovviamente il riferimento è
generale. «Lo scenario descritto riguarda la situazione nazionale — precisa il direttore della
Cooperativa artigiana di garanzia — In Trentino è meno pe-
sante, sia per la presenza delle
Casse Rurali, sia per l’attenzione che gli altri istituti prestano
al territorio». Detto questo, però, la tendenza si avverte. «Pro-
La vendita
Coldiretti
3
Aldeno
cede Alpica
«Divorzio» con Dao
Riforma agraria
«Premiati i furbetti»
TRENTO — Tutto s’è concluso davanti a un
notaio, lo scorso 24 marzo. In quel preciso
istante, il presidente della Famiglia
cooperativa di Aldeno e Mattarello,
Luciano Maistri, ha ceduto Alpica srl, la
società che conduce il negozio. Ad
acquistarla sono due soci: Andrea Cont,
direttore ora dimissionario della medesima
famiglia di Aldeno, e Fausto Girardi,
gestore del punto vendita di vicolo
dell’Adige. In totale, la compravendita vale
103.300 euro. Con questa firma, si chiude
così l’avventura della Famiglia cooperativa
di Aldeno con Dao-Conad.
TRENTO — Il presidente della Coldiretti
del Trentino Alto Adige, Gabriele Calliari,
denuncia la riforma della politica agricola
comune (Pac) e le scelte di destinazione
dei contributi che, dice, «privilegiano una
casta di intoccabili, 3.000 furbetti che
rappresentano appena lo 0,2% degli
interessati dagli interventi di politica
agricola ma che riceve ben il 15% delle
risorse destinate all’agricoltura». Grandi
gruppi industriali, assicurativi e bancari.
Saranno loro a ricevere un importo di
oltre mezzo miliardo di euro. «Questi
insostenibili privilegi sono una follia».
Bcc Prima intesa tra categorie e Federcasse
babilmente è questa una delle
ragioni per cui il nostro mutuo
diretto ha riscosso tanto interesse».
Ricapitolando, a oggi sono
stati erogati 1,4 milioni di prestiti e 600.000 sono in attesa
dell’esame del cda. L’aumento
delle richieste, con tutta probabilità, è legato alle condizioni
di prestito. Per intenderci, se
con il primo milione messo a disposizione si erogavano importi di 15.000 euro per impresa
(da restituire in 36 mesi al tasso fisso del 4%), la seconda edizione ha elevato il singolo importo a 30.000 euro, da restituire in 60 mesi sempre al 4% fisso.
«Il consiglio di amministrazione — anticipa Nardelli — ha
già manifestato la disponibilità
a stanziare ulteriori 500.000 euro e sta valutando con la Provincia la possibilità di destinare al
mutuo diretto, sinora alimentato esclusivamente con risorse
della cooperativa, parte dei fondi destinati ad altri interventi
ma sottoutilizzati». Come a dire: vista la necessità di un simile strumento (l’exploit di domande lo conferma), inutile lasciare ferme risorse preziose
che, al contrario, potrebbero irrorare il plafond a disposizione
della Cooperativa artigiana di
garanzia.
Ma non è finita qui. Il secondo prodotto che ha riscosso
l’apprezzamento dei soci, è il
mutuo anticipi per crediti da
concordato. Grazie allo stanziamento di 3,5 milioni della Provincia, la coop ha quindi iniziato a erogare direttamente mutui d’importo consistente (in alcuni casi sopra i 100.000 euro,
per intenderci) commisurati al
credito accertato dall’autorità
garante.
TRENTO — Una frase, in particolare, rende l’idea. «Il tema del credito rimane cruciale nella definizione delle scelte
di politica economica della giunta provinciale». Alessandro
Olivi lo dice e lo ridice da tempo. Anche ieri, aprendo i lavori del Tavolo del credito (il primo della nuova legislatura),
il vicepresidente ha toccato un nervo scoperto, rivolgendosi direttamente alle banche: «Per la ripresa — ha detto — è
necessario il loro impegno».
Le parole sono misurate, eppure severe. «Le banche non
sono un corpo estraneo del sistema, lo sviluppo e la ripresa
dipendono anche dal loro intervento — ha detto Olivi nel
corso della riunione che per la prima volta ha coinvolto anche le imprese — Gli strumenti che la giunta si appresta a
mettere in campo con la prossima manovra finanziaria possono innescare un processo a favore dello sviluppo se alle
imprese giunge anche l’alimentazione assicurata dal credito». Come a dire: senza l’ossigeno che le imprese cercano, il
castello crolla.
Olivi ha evidenziato un dato, in particolare. Si tratta della
evidente contrazione degli impieghi in Trentino (meno
9,6% nel 2013), superiore al dato nazionale (meno 9,2%) e a
quello di Bolzano (meno 4,8%). «È infatti decisivo — ha aggiunto — che le imprese
possano accedere al crediSotto la media
to». Due gli strumenti mesNel 2013 la contrazione si in campo dalla Provincia
per stimolare la ripresa dedegli impieghi era pari
gli impieghi bancari e per
al 9,6%; nel resto
contribuire in maniera incid’Italia, invece, del 9,2% s i v a a d a t t e n u a r e l e
criticità del sistema. «Da
una parte il Fondo di rotazione con una dotazione di 50 milioni di euro provinciali e
50 milioni delle banche, per una provvista complessiva di
100. Dall’altra il Fondo strategico per il quale la Provincia
ha già deliberato di stanziare 75 milioni di euro, destinati a
diventare 200 con le altre quote, a partire da Laborfonds».
La precisazione è d’obbligo: «Il Fondo strategico non si
configura, nei confronti del sistema bancario, come sostitutivo — ha detto — Si tratta invece di uno strumento aggiuntivo, al quale anche le banche potranno concorrere». Di
più: «Oggi spesso flussi di risparmio, generati sul territorio, vengono impiegati fuori Trentino sotto svariate forme
di investimento. Il Fondo offre proprio l’opportunità agli
investitori locali di operare invece sul territorio».
«È dunque un appello alla responsabilità — ha concluso
— quello di far sì che chi ha generato sviluppo e crescita
sul territorio, a questo stesso territorio rimanga fedele anche negli investimenti». In questo anche il ruolo delle banche è fondamentale. «Sia decidendo di partecipare al Fondo per alimentarne la capienza, sia accompagnando le
aziende in una fase di tutoraggio quanto mai importante».
Marika Damaggio
Ma. Da.
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Albergatori Ieri l’assemblea. Lasagna: «Viabilità, collegamenti col Brennero e aeroporto di Bolzano le priorità»
4
Contratto disdetto Fassa, fronte comune degli albergatori
Firmato l’accordo Presidenti Asat compatti: «Carico fiscale e burocrazia, così non va»
TRENTO — «Un percorso finalizzato a definire soluzioni negoziali che possano concorrere al superamento degli effetti negativi della crisi». È con queste parole che in una nota si annuncia la firma dell’accordo siglato il 2 aprile tra Federcasse (la Federazione italiana delle banche di credito cooperativo) e le segreterie nazionali dei sindacati di categoria.
L’accordo, com’è noto, si colloca nell’ambito del confronto
che Federcasse, dopo la disdetta del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti del credito cooperativo dello scorso 26 novembre, aveva sollecitato per individuare «termini e misure
concrete di quel rinnovamento normativo che appare non più
rinviabile».
L’intesa, recita la nota di
La risoluzione
Federcasse, «si basa sul coNel documento si stabilisce mune riconoscimento della
contrattazione collettiva nauna proroga degli effetti
zionale quale principale strudel recesso, oltre la soglia
mento dell’organizzazione
prevista del 24 giugno
del lavoro, in grado di assicurare sia l’uniformità delle tutele e della loro organizzazione, sia il riconoscimento delle peculiarità che – a livello locale –
fanno delle Bcc un unicum del sistema bancario del nostro Paese». Le parti, in estrema sintesi, hanno deciso di ricercare, in
tempi contenuti, soluzioni condivise su alcuni temi nevralgici.
Per esempio: aggiornamento della disciplina di categoria sulle
agibilità sindacali e sugli assetti della contrattazione collettiva.
Tutto ciò per arrivare alla definizione di un testo coordinato del
contratto. Federcasse s’è inoltre resa disponibile a prorogare,
oltre la data prevista del 30 giugno 2014, gli effetti del recesso
dal contratto nazionale di categoria comunicato lo scorso 26 novembre.
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TRENTO — Per la prima
volta le voci s’intersecano.
Nelle diversità delle tre associazioni c’è un fil rouge, del resto. Celestino Lasagna, presidente della sezione Asat del
centro Fassa, Davide Moser,
presidente della sezione Asat
di Moena, Alessandro Anesi,
presidente della sezione Asat
dell’Alta Fassa. Uniti, nel corso dell’assemblea dell’associazione albergatori in agenda ieri a Pozza di Fassa, si sono rivolti alle istituzioni. All’assessore Michele Dallapiccola, nello specifico, ma anche all’intera classe politica. Obiettivo:
indicare la strada futuribile,
le strategie per sostenere il
comparto.
«Chiediamo — ha detto Lasagna a nome dei colleghi —
di fermarci un attimo e fare alcuni ragionamenti con i nostri amministratori provinciali, nazionali e i rappresentanti
delle nostre categorie». In
uno slogan si riesce a sintetizzare un disagio crescente e un
pacchetto di bisogni evidenti:
«Meno tasse e meno burocrazia perché questo è quello che
ci ha detto l’85% dei nostri albergatori dopo aver risposto
a un sondaggio sia a livello locale che provinciale».
Prima le ombre, poi alcune
idee. Questo il ritmo dell’intervento d’apertura di Celestino Lasagna (sottoscritto da
Anesi e Moser). Diverse le problematiche censite: «Vi e una
tendenza sempre maggiore
ad accorciare i periodi di vacanza con relativo aumento
dei costi di gestione — ha
spiegato — Assistiamo a un
costante aumento dei piani fa-
miglia che ha portato a una
crescita del numero dei bambini che ospitiamo e che alloggiano gratis o con forti sconti
e che richiedono servizi dedicati esempio baby club, animazione». Ancora: «Durante
la stagione invernale sempre
Enologia
Vino Santo: mostra e eventi fino al 21
DivinNosiola
L’inaugurazione
della mostra
dedicata alla nosiola
TRENTO — La Valle dei Laghi è la
terra in cui nasce e viene coltivato un
apprezzato vitigno, il Nosiola,
protagonista di vini e grappe
d’eccellenza e del pregiato Vino santo
trentino. Tre prodotti che
rappresentano anche la storia, il
patrimonio culturale ed enologico di
questa terra e che sono protagonisti
della nuova edizione di DiVinNosiola,
il festival ideato dall’Apt Trento,
monte Bondone, Valle dei Laghi per
celebrare questa eccellenza trentina.
L’appuntamento è a Trento e nelle
più belle località della Valle dei Laghi
da ieri fino al 21 aprile.
Principale novità di quest’anno è
location della Mostra dei vini
(nosiola) e del Vino santo: fino al 19
aprile ogni giovedì, venerdì e sabato
(dalle 17 alle 22) le più pregiate
etichette del territorio saranno
esposte a Trento a Palazzo
Roccabruna, la casa dei prodotti
trentini. DiVinNosiola oltre alla
Mostra, propone numerosi eventi
che hanno per protagonisti la
cultura, la storia e la natura della
Valle dei Laghi. Il programma
completo è su
www.discovertrento.it.
piu sono i non sciatori, i quali
richiedono passeggiate, visite
a musei o altro, escursioni
con ciaspole, tariffe promozionali sugli impianti».
Anche gli ospiti hanno dato voce ad alcune lacune: «I
prezzi degli skipass sono in
continuo aumento ormai da
anni». Per le aziende, invece,
il carico fiscale è ormai un
cappio al collo. Ma per i presidenti Asat si può superare le
difficoltà dell’oggi. Le idee ci
sono: «Adesione di tutti gli
istituti di credito alla moratoria Abi senza rinegoziazione
di tassi e condizioni — ha
spiegato Lasagna — migliorare la promozione verso la fascia di clientela con maggior
disponibilità di spesa». Poi investire nella viabilità: «Un
problema che auspichiamo
possa risolversi a breve e il miglioramento del collegamento con l’asse del Brennero in
modo da rendere gli spostamenti piu agevoli». Infine un
tema noto: «L’ampliamento
dell’aeroporto di Bolzano».
Ma. Da.
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Venerdì 4 aprile 2014
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Anno 67 - numero 93 • 1,20 euro
Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Politica
16
Dellai: «Fusione Upt-Patt?
Un dibattito fuori tempo»
Vitalizi
17
Il Pd: «Niente indennità
ai consiglieri in pensione»
Rovereto
25
Ottantenne scippata
nel cortile di casa
Calcio
43
Squalifica di quattro anni
per il pugno all’arbitro
L’OPERAZIONE
Il gruppo, formato tutto da nomadi, è caduto nella trappola di polizia e carabinieri
1
Presa la banda delle rapine
Assaltarono il Mercatone Uno: undici in manette
Irruzione all’alba
in via Bronzetti
per arrestare
i due basisti trentini
Q
uando assaltarono il Mercatone Uno di San Michele,
il 14 gennaio scorso, il loro
fu un blitz da professionisti, quasi
perfetto. Quasi. Perché alla fine si
sono traditi. Una telecamera, a pochi chilometri dal Mercatone Uno,
li riprese mentre passavano dall’auto rubata usata per il colpo a
una vettura «pulita». È stata la traccia che ha permesso a polizia e carabinieri, dopo accurate indagini,
di individuare i banditi, un gruppo
di nomadi con stretti rapporti di
parentela. Undici gli arresti, compresi i due basisti trentini, fermati in una casa di via Bronzetti.
ALLE PAGINE
12 - 13 - 14 - 15
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@giornaleladige: seguite anche
i «tweet» con notizie e commenti
Meno Comuni...
e meno Provincia
ALESSANDRO OLIVI
untuali e ricorrenti
sono le riflessioni che
il Direttore Giovanetti
dedica ai suoi lettori sul
tema dell’articolazione dei
poteri in Provincia di
Trento e sull’esigenza di
costruire un rapporto
maturo tra il centro e la
periferia.
Nei tempi in cui,
giustamente, i costi della
politica sono all’ordine
del giorno delle cronache
giornalistiche, mi sembra
corretto occuparsi non
solo delle situazioni palesi
ma rivolgersi anche alle
distorsioni provocate dai
tentativi di cambiamento
del sistema istituzionale
nel suo insieme che non
hanno esplicato piene
potenzialità.
C’è una comune
constatazione che tiene
insieme il contrastato
dibattito di questi anni. Da
un lato la presa d’atto
dell’eccessiva invadenza
dell’ente Provincia,
corroborata da un
quarantennio di
competenze via via
avocate dallo Stato e dalla
Regione e dall’altro la
frammentazione del
sistema comunale,
sempre più in affanno ...
P
CONTINUA A PAGINA
55
Si ubriaca e sviene a scuola
Trento, soccorsa dal 118 è finita al Santa Chiara
M
omenti di grande apprensione, ieri
mattina, in un istituto superiore di
Trento dove una studentessa si è
sentita male e ha perso i sensi a causa di un
abuso di alcolici. A scuola si stava
svolgendo l’autogestione e le lezioni erano
state sostituite da attività di
approfondimento e confronti tra studenti
sui temi più svariati. Verso le 11.30 la
ragazza, che frequenta la seconda, è
svenuta in mezzo ai compagni, «stesa» da
un mix di superalcolici e spumante. Con
l’ambulanza è stata portata al S. Chiara,
dopo le cure si è ripresa ed è stata dimessa.
A PAGINA
BRUTALE AGGRESSIONE,
ERA TUTTO INVENTATO
L’aggressione del 19enne di
Novaledo pestato a sangue da
due sconosciuti in Val d’Ega
non c’è mai stata. Daniel
Anesini si sarebbe procurato
le lesioni per far preoccupare i
suoi cari e far riavvicinare la
madre e la fidanzata.
A PAGINA
20
Calliano | Dodicimila euro per «Ambrogio», toserà l’erba del campo da calcio
Il comune assume il giardiniere-robot
I
L4030614
UNIFICAZIONI
l Comune di Calliano ha
un nuovo giardiniere, ma
anziché procedere a un
concorso pubblico ha deciso
di «assumere» un robot.
Dopo alcuni mesi di prova è
arrivato il via libera
dell’amministrazione
comunale all’acquisto di
«Ambrogio», che si occuperà
del taglio dell’erba del
campo da calcio
intercomunale. La spesa,
dodicimila euro, sarà divisa
con il comune di Besenello,
mentre Nomi ha deciso di
non partecipare all’acquisto.
L. NAVE
A PAGINA
26
21
ECONOMIA
Tutto passa per il Tunnel
Rossi-Lupi, un piano
per la proroga A22
Spunta un nuovo piano per
garantire un futuro all’A22 e, nel
contempo, risorse certe al
tunnel del Brennero. Ne hanno
parlato ieri a Roma il
governatore Ugo Rossi e il
ministro Maurizio Lupi. Lo
schema: proroga della
concessione, sblocco del
«tesoretto», rinvio Valdastico.
F. TERRERI
A PAGINA
7
SENATO AUTONOMIE
Modello Bundesrat,
non centralista
FRANCO PANIZZA
Q
uando sono stato eletto in
Senato, uno degli obiettivi che
mi sono posto era quello non solo di
difendere e valorizzare le nostre
autonomie speciali, ma anche di far
capire la loro importanza, il loro
poter essere modello e laboratorio
di buon governo per tutto il Paese. E
ogni giorno trascorso da un anno a
questa parte, mi ha dato sempre più
la consapevolezza che...
CONTINUA A PAGINA
54
ECONOMIA
l'Adige
AUTOSTRADE
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
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G
venerdì 4 aprile 2014
7
Dopo il Consiglio di Stato ci vuole tempo per la nuova gara In cambio la norma per conferire il tesoretto A22 a Bbt
Proroga tecnica della concessione da 1,5 a 5 anni, ipotesi e l’intesa per una A31 modificata e spostata nel tempo
da portare a Bruxelles: allungamento ad almeno 10 anni In Corte dei Conti la delibera Cipe sulle tratte d’accesso
1
Autobrennero vede la fine del Tunnel
Rossi-Lupi, spunta un piano per la proroga
La Valdastico dopo la ferrovia del Brennero
FRANCESCO TERRERI
TRENTO - Nei vertici romani tra
il governatore Ugo Rossi e il ministro Maurizio Lupi spunta un
abbozzo di piano per conferire il tesoretto A22 al Tunnel del
Brennero, prorogare la concessione, assicurare la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento e Rovereto e
aggirare l’ostacolo Valdastico.
I tasselli del puzzle partono dalla bocciatura al Consiglio di Stato della gara A22 e ruotano sulla priorità che Trento, spalleggiata da Bolzano, dà allo spostamento dei trasporti da gomma a rotaia e quindi alla realizzazione della nuova ferrovia del
Brennero.
«Abbiamo ricevuto importanti
conferme sulla necessità di includere nel progetto Tunnel le
tratte di accesso - riassume
Rossi - ma anche la disponibilità a valutare i progetti in un’ottica complessiva e più rispettosa dell’ambiente».
Gli incontri di ieri sono stati
due. Nel primo si sono confrontati Lupi e i tecnici del ministero con Rossi, il dirigente provinciale Raffaele De Col, il direttore generale della Provincia di
Bolzano Eros Magnago in rappresentanza del presidente Arno Kompatscher, il presidente di
L’attuale
concessione
dell’Autostrada
del Brennero
scade il prossimo
30 aprile
Ma con i tempi
necessari
per arrivare
a una nuova
gara scatterà
una proroga
tecnica che
potrebbe durare
anche cinque
anni o forse più
Autobrennero Paolo Duiella,
l’Ad Walter Pardatscher, il direttore tecnico Carlo Costa. Il governo sollecita da tempo il conferimento del fondo ferrovia di
Autobrennero, che alla fine di
quest’anno salirà a 550 milioni
di euro, a Bbt, la società del
Tunnel. D’altra parte Trento
chiede garanzie sulle tratte
d’accesso e soluzioni sulla concessione autostradale.
L’ostacolo tecnico-giuridico al
conferimento del tesoretto è la
necessità di prevede una remunerazione per la società autostradale e i suoi soci, che sono
sia pubblici che privati. Su questo, Lupi si è impegnato a presentare una norma per consentire un conferimento senza resa. D’altra parte c’è l’assicurazione del ministero sulla realizzazione delle tratte trentine della nuova ferrovia del Brennero.
La delibera adottata dal Cipe è
ora in fase di registrazione alla
Corte dei Conti.
Sulla concessione A22, il ministro ha sottolineato che la gara non si può evitare. Dopo la
sentenza del Consiglio di Stato,
però, ci vuole tempo per ottemperare alle carenze del bando,
prima fra tutti la definizione, in
accordo con i territori, delle
opere complementari. È necessaria, quindi, una proroga «tecnica» dopo il 30 aprile, scadenza dell’attuale concessione, che
i tecnici stimano potrebbe andare da un anno e mezzo a cin-
REGIONI
Proposte sul Senato
Titolo V, Autonomie non toccate
TRENTO - Il presidente della Provincia Ugo Rossi ha partecipato a Roma anche alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in cui ha
sottolineato la necessità di vigilare sul testo del disegno di
legge sulle riforme istituzionali nelle parti che riguardano
il rapporto Stato-Regioni. Una posizione condivisa anche
dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani,
assieme alla quale Rossi ha ribadito che le modifiche del
Titolo V non si applicheranno alle Regioni speciali. Le Regioni avanzeranno proposte sul riparto delle competenze
con lo Stato e anche su altri punti ancora non condivisi, come la composizione del Senato delle Autonomie.
que anni.
A questo punto è spuntata l’ipotesi di chiedere a Bruxelles una
proroga allungata ad almeno
dieci anni, cioè collegata proprio al completamento della
galleria di base e della nuova
ferrovia. Questo darebbe il tempo per definire e realizzare alcuni investimenti complementari e prevederebbe il proseguimento degli accantonamenti
pro-rotaia. Oltre a spostare nel
tempo la gara.
La stessa idea - spostare nel
tempo la realizzazione dell’arteria dando priorità alla ferrovia - è alla base dell’ipotesi di
intesa emersa sulla A31 Valdastico Nord, al di là della rituale riaffermazione delle posizioni. La seconda riunione romana, in cui Rossi ha visto, oltre
al ministro, il presidente del Veneto Luca Zaia e i vertici dell’autostrada A4 Brescia-Padova, si
è conclusa con l’aggiornamento fra trenta giorni «per valutare le possibili alternative prima
di adottare i provvedimenti previsti dalle legge obiettivo».
In apparenza è un nuovo ultimatum. Inserire la Valdastico
nella legge obiettivo, infatti,
vorrebbe dire imporla contro
il no di Trento, con la certezza
di lunghe battaglie giuridiche
e l’incertezza sulla proroga della concessione A4, legata alla
realizzazione dell’opera. La valutazione di altre ipotesi di percorribilità, invece, dovrebbe
servire al Trentino a poter dare l’intesa sull’opera, con il patto però che prima venga la ferrovia. Poi, nel 2026, si vedrà.
Zaia sottolinea la «celerità» del
ministro. Il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio
Fugatti minaccia il blocco della
Valsugana contro il no trentino
alla Valdastico.
2
Consorzio Vini, La Vis esclusa dal cda
Cantina
in arretrato
con le quote
di adesione
Marco Zanoni
sostituito
in consiglio da
Armani di Ala
IL TAVOLO
3
TRENTO - La cantina La Vis è
indietro con i pagamenti delle
quote di adesione al
Consorzio Vini del Trentino.
Quindi non è opportuno che il
rappresentante della cantina,
l’amministratore delegato
Marco Zanoni (nella foto), resti
nel consiglio di
amministrazione del
Consorzio di tutela. Così nei
giorni scorsi, col rinnovo
parziale del cda del Consorzio
Vini, Zanoni ha cessato
l’incarico di consigliere. Al
suo posto è stato nominato il
presidente della Cantina di
Ala Vito Armani.
Il Consorzio associa 123
cantine e quest’anno, per la
prima volta, coordina la
partecipazione del comparto
del vino trentino a Vinitaly, la
mostra in programma alla
fiera di Verona da domenica a
mercoledì. Il cda del
consorzio è composto di 12
membri. Di essi, otto sono
rappresentanti di cantine
sociali cooperative e quattro
di aziende vitivinicole e
vignaioli, rappresentando
Fondo di rotazione e Fondo strategico per la ripresa degli impieghi
Credito, Olivi sollecita le banche
DENUNCIA DI CALLIARI E COLDIRETTI
Mezzo miliardo di soldi Pac
a tremila furbetti dei campi
TRENTO - Grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, ma anche enti di diversa natura che non vivono certo
di agricoltura sono l’elite intoccabile dei primi 3.000 beneficiari di contributi che ricevono un importo di oltre mezzo miliardo di euro mentre si chiedono sacrifici a tutti gli
italiani a partire dagli agricoltori. Il presidente della Coldiretti del Trentino Alto Adige Gabriele Calliari rilancia la denuncia della Coldiretti nazionale sulle scelte che stanno
per essere fatte nell’attuazione della riforma della politica
agricola comune per il periodo 2014-2020.
Si tratta, sostiene Calliari, di una casta di intoccabili che
rappresenta appena lo 0,2% degli interessati dagli interventi di politica agricola, ma che riceve ben il 15% delle risorse destinate all’agricoltura. Molti di questi soggetti non
contribuiscono alla previdenza agricola mentre altri, nelle pieghe dell’attuale legislazione, hanno creato società
Spa e Srl ad hoc per avere agevolazioni sull’Imu, sulla concessione edilizia, sull’acquisto dei terreni agricoli e anche
sulle bioenergie facendo così concorrenza sleale al reddito e all’attività dei veri agricoltori. «Coldiretti si augura che
nessuno abbia la follia di mantenere questi insostenibili
privilegi e ci si impegni invece per concentrare le poche
risorse disponibili a chi vive e lavora in agricoltura».
TRENTO - In Trentino nel 2013
la contrazione degli impieghi
alle imprese è stata del 9,6%,
superiore al dato nazionale (9,2%) e a quello di Bolzano (4,8%). A fronte di questa situazione, la Provincia «si sta concentrando su due strumenti di
straordinaria importanza per
stimolare la ripresa degli impieghi bancari e per contribuire ad
attenuare le criticità del sistema bancario: il Fondo di rotazione e il Fondo strategico». Lo
ha detto il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi alla riunione del Tavolo del credito, che ieri per la prima volta
ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti delle imprese.
«Il Fondo di rotazione - ha ricordato Olivi - ha una dotazione di
50 milioni di euro provinciali e
50 milioni delle banche, per una
provvista complessiva di 100,
e per quasi la sua metà è già coperto, segnale incoraggiante,
dalle domande delle aziende.
Per il Fondo strategico la Provincia ha già deliberato di stanziare 75 milioni, destinati a diventare 200 a livello regionale
con le altre quote, a partire da
Laborfonds».
«Il Fondo strategico - ha sottolineato Olivi - non ha alcun intento speculativo né si configura, nei confronti del sistema
bancario, come sostitutivo. Si
tratta invece di uno strumento
aggiuntivo, al quale anche le
banche potranno concorrere.
Di più: oggi spesso flussi di risparmio, generati sul territorio,
vengono impiegati fuori Trentino sotto svariate forme di investimento. Il Fondo offre proprio l’opportunità agli investitori locali di operare sul territorio. È dunque un appello alla
responsabilità quello di far sì
che chi ha generato sviluppo e
crescita sul territorio, a questo
stesso territorio rimanga fedele anche negli investimenti».
Dal Tavolo è emerso l’obiettivo
di sviluppare nelle prossime
settimane, assieme alle banche,
l’analisi sulla situazione del credito in Trentino sia rispetto ai
diversi settori che per aree geografiche, per poter così individuare ancora meglio punti di
debolezza e di forza del sistema delle imprese.
l’unità che sembra essere
stata finalmente raggiunta
dalle componenti del vino
trentino. Presidente è Elio
Fronza, che è il presidente
della Cantina di Trento. Vice è
il presidente di Mezzacorona
Luca Rigotti. In cda siedono
poi Adriano Orsi, presidente di
Cavit, Paolo Endrici, Cantine
Endrizzi e presidente dei
Vitivinicoltori, Marcello Lunelli
di Ferrari F.lli Lunelli, Bruno
Lutterotti, presidente della
Cantina di Toblino, Giacomo
Rossi, presidente della
Cantina di Roverè della Luna,
Fabio Maccari, direttore
generale di Mezzacorona,
Lorenzo Cesconi, presidente
dei Vignaioli, Paolo Malfer
della casa spumantistica Revì,
Giorgio Planchenstainer,
presidente dell’Agraria di
Riva del Garda, e, appunto,
Armani di Ala.
Le difficoltà di pagamento di
La Vis confermano la difficile
situazione finanziaria del
gruppo pur in presenza di
buoni risultati sul versante
del fatturato.
F. Ter.
PRESIDENTE
Franceschi al
posto di Borghesi
in Mittel Advisory
MILANO - Giorgio
Franceschi (nella foto),
amministratore delegato
di Isa e vicepresidente di
Mittel, succede a Arnaldo
Borghesi al vertice di
Mittel Advisory, la società
di consulenza del gruppo
presieduto dal trentino
Franco Dalla Sega.
Turismo | Nel 2012 sono 10.247, lo 0,9% in più
4
Alberghi,
occupati in crescita
TRENTO - Nel 2012 gli occupati negli esercizi alberghieri trentini sono 10.247, in aumento di un centinaio di unità, lo 0,9%
in più, rispetto all’anno precedente. Il 76% di essi lavora come dipendente. Sono i nuovi dati sull’occupazione dell’indagine annuale condotta dal Servizio statistica della Provincia.
Gli ambiti turistici di maggiore impiego di personale negli esercizi alberghieri sono la Val di Fassa (1.826 addetti), il Garda
trentino (1.440), le valli di Sole, Pejo e Rabbi (1.081), rispecchiando l’importanza delle presenze turistiche. I mesi di maggiore occupazione negli alberghi sono agosto (14.166 unità),
luglio (13.792) e gennaio (12.502).
TRENTO
12 venerdì 4 aprile 2014
L’INCHIESTA
l'Adige
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
Quattro degli arrestati erano stati presi in flagranza a inizio marzo nella
zona di Forlì mentre stavano mettendo a segno una rapina. Gli altri sono
stati bloccati nella notte a Padova, Verona, Milano e Trento
La conferenza
stampa è stata
convocata
dal procuratore
capo Giuseppe
Amato. Al
tavolo anche
il questore
Iacobone,
il prefetto
Squarcina e
i vertici di
polizia e Arma
1
Mercatone, presa la banda
Undici arrestati: sono tutti nomadi imparentati tra di loro
PATRIZIA TODESCO
Non hanno fatto errori macroscopici i rapinatori che, la sera del 14 gennaio, assaltarono
il negozio «È Oro» del Mercatone Uno di San Michele all’Adige. Hanno agito a volto coperto, non hanno lasciato impronte, hanno utilizzato una macchina rubata, in modo che i
commessi o i clienti non potessero appuntarsi la targa e fornire elementi alle forze dell’ordine.
Eppure, carabinieri e polizia,
con la collaborazione della
stradale, questa volta sono stati più bravi di loro. Una telecamera di un esercizio privato,
situata a pochi chilometri dal
Mercatone Uno, ha immortala-
Tutto è partito
dalle immagini
di una telecamera
che ha immortalato
l’auto «pulita»
dei rapinatori
to la macchina «pulita» sulla
quale sono saliti gli autori dopo avere effettuato il colpo. Da
quella macchina, grazie ad una
felice intuizione ed ai controlli sui passaggi in A22, sono risaliti ai proprietari. Le intercettazioni telefoniche e la conoscenza del territorio hanno
fatto il resto.
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trento e il personale
della squadra mobile della questura, a conclusione di un’attività di indagine denominata
«Sledgehammer» (ad indicare
i martelli utilizzati per spaccare le vetrine della gioielleria nel
corso della rapina al Mercatone Uno»), hanno individuato e
arrestato i membri di quella
che è ritenuta una pericolosa
associazione per delinquere,
interamente composta da nomadi sinti, dedita a mettere a
segno rapine e furti principalmente ai danni di rappresentanti di gioielli e preziosi attiva in tutto il nord.
Undici le persone arrestate, tra
di loro anche i due basisti trentini. Si tratta di Denis Brajdic,
33enne residente in via Bronzetti insieme alla compagna Dania Lovas (la donna è l’unica ai
domiciliari). Il primo avrebbe
partecipato in prima persona
al colpo al Mercatone Uno, la
seconda avrebbe fornito la sua
vettura, una Megane Scenic
usata dai rapinatori per fuggire e poi li avrebbe ospitati per
alcune ore, dopo il colpo, nell’abitazione di Trento. Gli altri
Gli arrestati
I componenti erano
specializzati
in assalti
a rappresentanti
di gioielli: molti i
colpi loro attribuiti
arrestati, tutti imparentati tra
di loro, sono stati trovati in
campi nomadi di Milano, Verona e Padova (Vigodarzere). I
cognomi degli arrestati si ripetono, in quanto alcuni sono padre e figli, altri zio e nipote, altri cugini. Tra di loro, dunque,
vi è un rapporto di parentela
oltre che di «affari» criminali.
Le indagini - coordinate dal
procuratore della repubblica
di Trento Giuseppe Amato e
dai sostituti procuratori Alessandra Silvi e Davide Ognibene - sono iniziate subito dopo
la rapina perpetrata alla gioielleria all’interno del Mercatone
Uno di San Michele.
Era il 14 gennaio 2014 e i ladri,
armati di «Sledgehammer» e
una pistola, assaltarono il negozio e fuggirono con borsoni
pieni di oro e preziosi.
Per l’accusa Denis Brajdic, Antonio Brajdic, Eddy Gashi e
un’altra persona ancora da
identificare, dopo essersi procurati una Fiat Croma (risultata rubata a Como il 28 novembre 2012), sono giunti in Trentino nel pomeriggio della rapi-
na. Con la collaborazione di Denis Brajdic e Dania Lovas, anche questi sinti, hanno poi
messo a segno il colpo e si sono allontanati con la Croma fino a Nave San Rocco dove, alle 19 e 15, hanno effettuato il
cambio della vettura e prelevato la Scenic. Dopodiché, i rapinatori avrebbero fatto tappa
in via Bronzetti, verosimilmente qui si sarebbero divisi il bottino per poi ripartire per i diversi campi nomadi di provenienza in Lombardia e Veneto.
Secondo quanto appurato da
polizia e carabinieri, che in
queste indagini hanno lavorato fianco a fianco per mesi, il
gruppo è accusato anche della rapina ai danni di due rappresentanti di preziosi, derubati del campionario, del valo-
L'accusa: associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti
BRAJDIC Denis,
33enne da Padova
ma residente a Trento
BRAJDIC Jimmi Luca,
26enne da Milano, già agli arresti
domiciliari a Treviso
BRAJDIC Claudio,
30enne da Milano,
ivi residente
BRAJDIC Antonio,
26enne da Milano,
già in Carcere
HUDOROVIC Paolo,
40enne da Verona,
già in Carcere
HUDOROVIC Fabio,
23enne da Segrate (MI),
residente a Milano
GASHI Eddy,
21enne da Padova,
residente in Vigodarzere (PD)
BRAJDIC Luciano Sandro,
21enne da Udine,
residente in Vigodarzere (PD)
LOVAS Dania,
33enne da Trento,
ivi residente (ai domiciliari)
BRAJDIC Antonio,
54enne da Padova,
già in Carcere
COLPI CONTESTATI
29.11.2012 - Giovo (TN)
Rapina in danno di 2 rappresentanti di preziosi, rapinati del campionario, per un valore di circa 140.000 euro;
05.03.2013 - Fiera di Parma
Rapina in danno di 2 rappresentanti di preziosi, rapinati di alcune carte di credito, 1 tablet ed effetti personali;
13.12.2013 - Trento
Furto presso il Circolo Tennis di via San Pio X, dal quale asportavano 2 slot machines con il relativo contante.
BRAJDIC Valentino,
24enne da Milano,
già ristretto in Carcere
14. 01.2014
Rapina al Mercatone Uno per un valore di 94 mila euro
re di 140 mila euro, effettuata
a Giovo, presso Maso Franch,
il 29 novembre 2012; il furto al
circolo Tennis di via S. Pio X all’interno del quale, il 13 dicembre 2013, sono state asportate
due slot machine con il contante e del colpo, il 5 marzo 2013,
alla fiera di Parma, quando vennero rapinati due rappresentanti di preziosi ai quali vennero portati via un tablet e alcune carte di credito. Inoltre,
stando agli investigatori, è stato accertato che il gruppo aveva programmato una colpo alla fiera di Basilea, in Svizzera,
e un altro alla fiera di Parma.
Era il marzo 2014 e in quell’occasione Antonio Brajdic del
1960, Valentino Brajdic, Jimmi
Luca Brajdic e Paolo Hudorovic vennero arrestati in flagranza a Bevano di Forlì prima che
potessero mettere a segno il
colpo. L’auto delle vittime era
già stata fermata dai malviventi, ma i carabinieri arrivarono
prima.
Secondo quanto accertato dalle indagini, l’organizzazione
non aveva un vero capo ma i
due omonimi, Antonio Brajdic,
classe 1960 e 1987, rispettivamente zio e nipote, erano le
persone di riferimento. Il più
giovane dei due, in particolare, è stato arrestato a Monza il
primo marzo, in quanto già colpito da due distinti provvedimenti restrittivi, uno dei quali
relativi ad un cumulo di pena
di oltre 4 anni di reclusione da
scontare. Per capire che l’uomo era tutt’altro che uno stinco di santo basta dire che era
in carcere anche per un pestaggio animalesco, effettuato a Capodanno a Vicenza. Stando alle indagini, insieme ad un complice, rubò un’Alfa 33 pestando a sangue il proprietario.
Brajdic venne arrestato mentre giocava alle slot della città
brianzola. Ora, in carcere gli è
stata notificata questa nuova
ordinanza.
I dieci sono in carcere (a Trento, Milano e Padova) e già oggi inizieranno i primi interrogatori.
Trento
l'Adige
venerdì 4 aprile 2014
13
I RETROSCENA Polizia e carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dove,
secondo l’accusa, la banda si sarebbe rifugiata qualche ora dopo il colpo
Qui vivono i due presunti basisti ed è stato trovato un altro indagato
1
Due fratelli e una Jaguar
Il blitz nella casa di via Bronzetti
Irruzione all’alba: sequestrata una pistola con tappo rosso
PATRIZIA TODESCO
Anche il presidente della
Provincia Ugo Rossi, ieri,
ha voluto congratularsi
con i magistrati della
Procura della Repubblica
di Trento, con i
carabinieri del nucleo
investigativo e con gli
agenti della squadra
mobile della questura
per l’esito delle indagini
dell’operazione
«Sledgehammer». «Le
responsabilità - ha detto
Rossi - saranno accertate
in sede processuale,
intanto c’è la
soddisfazione per la
risposta puntuale delle
istituzioni a fatti che
hanno creato un grande
allarme sociale. La
comunità trentina
rinnova la sua fiducia nei
confronti della
magistratura e delle
forze dell’ordine che, con
il loro impegno, fanno da
argine alla criminalità. E
ribadisce la volontà di
consolidare sempre di
più la collaborazione con
gli inquirenti per una più
efficace azione di
contrasto. Una società
più coesa è una società
più sicura».
L’attenzione di Ugo Rossi
alla vicenda del
Mercatone era stata
massima fin dalle prime
ore successive
all’attacco subito dal
personale del punto
vendita: il presidente, già
nella giornata
immediatamente
successiva all’attacco
del 14 gennaio, aveva
voluto manifestare la
propria vicinanza ai
responsabili e ai
dipendenti del centro
commerciale trentino,
recandosi a San Michele
all’Adige e portando alla
commessa del corner «È
oro» e a tutte le altre
colleghe e colleghi un
segno di affetto a nome
suo, delle istituzioni e
della comunità trentina
nella sua interezza.
L’arresto di uno dei fratelli Brajdic nell’appartamento di via Bronzetti a Trento
In negozio. Dopo la paura, la soddisfazione del direttore Luigi La Torre
Esultano i commessi: «Ci costituiremo parte civile»
Il negozio di San Michele
ha aperto da pochi minuti
quando dal nucleo
operativo di Trento
giunge la telefonata a
Luigi La Torre, manager
del gruppo Mercatone
Uno e responsabile
dell’area Nord Est: «Li
abbiamo presi», è il
laconico messaggio che
fa esultare anche tutti i
commessi. La notizia
della cattura dei
malviventi era nell’aria
già da giorni, confessa La
Torre, poiché i continui
contatti con i carabinieri
gli avevano fatto intuire
che i banditi, autori della rapina di tre mesi
fa, avevano le ore contate. «Un elogio agli
investigatori dell’Arma, con i quali
abbiamo mantenuto stretti contatti ogni
settimana - sono le prime parole di Luigi La
Torre - e questi arresti sono la più bella
soddisfazione per i miei dipendenti, che si
sono visti puntare la pistola in faccia».
Qualcuno dei commessi,
appena appresa la
notizia, scoppia in un
pianto liberatorio. È festa
a Mercatone Uno: «Ci
costituiremo sicuramente
come parte civile nel
processo a carico dei
rapinatori - aggiunge La
Torre - poiché è il minimo
che possiamo fare per
essere risarciti degli
attimi di terrore vissuti
quella sera dai nostri
dipendenti». Il valore
della refurtiva, a quanto
ammonta esattamente?
«A 276.000 euro, tra oro e
argento rubati dalle
vetrine e i diamanti con altri gioielli
prelevati dalle teche e dalla cassaforte. Se
poi aggiungiamo i 10.000 euro di danni
provocati dalla rottura delle vetrine e del
bancone, oltre al mancato guadagno dei
giorni successivi per la chiusura della
nostra gioielleria, arriviamo quasi a
300.000 euro».
M.M.
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PROVINCIA
Congratulazioni
agli inquirenti
da parte di Rossi
Viziosi, amanti del gioco, ma
certamente non ricchi. I nomadi arrestati nelle scorse ore
dalle forze dell’ordine rubavano per vivere. E in un certo
senso per vivere bene.
Nell’ambito dell’operazione
«Sledgehammer», a Trento polizia e carabinieri ne hanno arrestati tre nell’apparamento di
via Bronzetti. Oltre a Denis
Brajdic e alla compagna Dania
Lovas, c’era anche il fratello di
Denis, Luciano Sandro Brajdic,
il più giovane del gruppo. Anche lui, secondo gli investigatori, avrebbe preso parte al
colpo al Mercatone Uno. Stando all’accusa il ragazzo non era
entrato di persona nel negozio
di S. Michele all’Adige, ma si
era occupato degli aspetti logistici e in particolare dell’auto, la Croma rubata portata in
Trentino e usata per il colpo.
Una presenza occasionale a
Trento la sua, visto che pochi
giorni prima l’uomo era a Udine e lì pensava di arrestarlo la
polizia. In poche ore, però, il
ragazzo si è spostato verso
Trento, ma anche qui non ha
avuto scampo visto che nella
stessa casa dovevano essere
arrestate altre due persone
(una ai domiciliari).
E proprio la mobilità degli indagati è stata la difficoltà maggiore incontrata nel corso degli arresti dalle decine di poliziotti e carabinieri che si sono
recate nei diversi campi nomadi del Nord Italia per effettuare gli arresti. Molte delle persone coinvolte, ad eccezione
di quelli che erano già in carcere, si spostavano di continuo da un campo all’altro. Ieri, sotto casa dai tre, era parcheggiata una vecchia Jaguar
di proprietà di uno degli arrestati ma in realtà in uso a tutti. La filosofia del gruppo era
che chi aveva soldi per mettere benzina la poteva usare. Nell’ambito delle perquisizione,
sempre nell’appartamento a
Trento, è stata trovata anche
una pistola scacciacani, provvista di tappo rosso, riproduzione della beretta in uso alle
forze dell’ordine. Considerato
che a S.Michele la banda ha
agito con un arma (non è chiaro se giocattolo o meno), ora
gli investigatori analizzeranno
le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso del
negozio per capire se la pisto-
la usata può essere la stessa o
meno.
Intanto dalle indagini è emerso anche un modus operandi
comune per le diverse rapine
effettuate ai rappresentanti di
gioielli, vittime preferite dei
componenti della «famiglia».
In pratica la banda, approfittando di una sosta dei vari rappresentanti, bucava la gomma
dell’auto per poi approfittare
della sosta forzata e della necessità del commerciante di
chiedere aiuto per mettere a
segno il furto. Furti che erano
sempre di grossa entità in
quanto una valigetta di valore
dei rappresentanti contiene
solitamente preziosi per oltre
100 mila euro.
Così è successo anche alla Fiera di Parma nel marzo 2014
quando in quattro su due auto, avevano iniziato a pedinare una coppia di rappresentanti di preziosi ma quando, dopo aver bucato la gomma, avevano raggiunto la vittima, erano intervenuti i carabinieri arrestandoli davanti ad un ignaro rappresentante che non riusciva bene a capire cosa stesse accadendo. A maso Franch
i rapinatori avevano bloccato
e scaraventato a terra il rappresentante di Reggio Emilia,
dipendente di una ditta di Sassuolo. Evidente che il gruppo
ha o aveva dei ricettatori di riferimento sul quale sono in
corso in indagini. Ricettatori
ai quali, nel giro di poche ore,
la banda consegnava tutti i gioielli per ricevere in cambio un
controvalore in denaro molto
più basso.
In realtà per gli investigatori la
cosa più difficile è stata riuscire a ricostruire l’organigramma, capire chi ha fatto cosa.
Trovata la Scenic, individuata
la proprietaria, sono stati messi sotto controllo i telefoni. Ma
anche qui non è stato semplice perché, pur abitando in città diverse e continuando a
spostarsi, al gruppo bastava
comunicare brevemente per
mettersi d’accorso sui colpi da
eseguire. Li legava uno stretto
vincolo parentale che quindi
consentiva a tutti di avere luoghi dove dormire e nascondigli in tutto il Nord-Est.
Per mesi gli investigatori hanno verificato utenze telefoniche, fatto appostamenti, sentito persone fino a quando il
quadro è stato completo l’altra notte sono scattati gli arresti.
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Trento
14 venerdì 4 aprile 2014
LE REAZIONI
Il procuratore: «La giusta
risposta alla paura sorta
nei cittadini a inizio anno»
l'Adige
DIPENDENTI EROI
PIÙ TELECAMERE
Un particolare plauso, da parte di
Amato, è andato ieri al personale del
Mercatone (nella foto, la sera della
rapina): «Nelle indagini hanno avuto
un ruolo fondamentale, grazie al loro
coraggio, dimostrato negli attimi
subito successivi all’attacco, quando
hanno subito fatto scattare l’allarme
ed hanno tentato di chiudere il
cancello, che solo a causa della neve
presente nel piazzale non ha bloccato
subito i rapinatori».
Servono più telecamere, è importante
che anche i privati le installino. Lo ha
detto nel corso della conferenza
stampa il commissario del governo
Francesco Squarcina (nella foto a
sinista, con Amato): «L’operazione ha
dimostrato quanto importanti siano
gli impianti di videosorveglianza: è
attraverso queste che le forze
dell’ordine sono riuscite a mettersi
sulle tracce della banda. È importante
che quante più strutture se ne dotino».
1
«In Trentino la criminalità si sconfigge»
rione di San Pio X, a fine 2013.
L’operato delle forze dell’ordine è stato tanto brillante che,
ieri, nessuno ha voluto far
mancare il proprio plauso a
militari ed agenti: al tavolo, a
fianco degli inquirenti, con
Amato c’erano anche il questore Giorgio Iacobone e il
commissario del governo
Francesco Squarcina. Una circostanza inconsueta per una
conferenza di presentazione
dei risultati di operazioni delle forze dell’ordine, come loro
stessi hanno sottolineato, a rimarcare l’eccezionalità del risultato conseguito.
Come ha sottolineato Giuseppe Amato, il messaggio lanciato da questa maxi operazione
è stato chiaro e importante:
«In questa giornata possiamo
confermare come in Trentino
la sicurezza dei cittadini sia
ancora un bene prezioso adeguatamente tutelato. Negli ultimi mesi, soprattutto a partire dall’inizio di quest’anno, numerosi casi di criminalità (vedi
2012
NOV
tutti i casi risolti
29 Novembre
2012
DIC
Un rappresentante di gioielli viene rapinato del prezioso
campionario nel piazzale di Maso Franch, a Giovo.
Gli autori sono stati arrestati ieri: fanno parte della banda
che ha colpito anche al Mercatone Uno
GEN
FEB
13 Dicembre
2013
Dalla sede del circolo tennis “Grillo” di via San Pio X a Trento
vengono asportati due apparecchi di slot machine, dopo
l’effrazione della porta d'ingresso Il colpo è risultato frutto
del lavoro della banda che un mese dopo colpirà
a San Michele all'Adige
7 Gennaio
2014
I contitolari di una tabaccheria di via Soprasasso a Gardolo
vengono aggrediti da un uomo armato, con il volto coperto,
che li rapina balzando all'interno della loro auto (nella foto)
L’autore, un tunisino di 26 anni, viene arrestato dalla squadra
mobile a inizio marzo
14 Gennaio
2014
Quattro individui armati fanno irruzione a volto coperto
all’interno del Mercatone Uno di S. Michele e armati di mazze
rubano i preziosi del corner interno “È Oro”.
Gli autori e i loro complici sono stati arrestati ieri
da carabinieri e polizia
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
18 Gennaio
2014
Due individui scippano una commessa del punto vendita
“Oro Cash” di via Ferruccio a Trento, rubandole la borsetta
Ad inizio febbraio i carabinieri della compagnai di Trento
individuano e arrstano i due autori: un 20enne tunisino
e un 20enne macedone.
26 Gennaio
2014
Una sessantenne viene rapinata in Bolghera, non lontano
dalla chiesa di Sant’Antonio, da un uomo armato di coltello,
a volto coperto. Il presunto responsabile viene identificato
e denunciato dalla squadra mobile pochi giorni dopo
27 Gennaio
2014
Un uomo entra nella tabaccheria di Roncafort, minacciando
e rapinando la figlia della titolare poco prima dell'ora
di chiusura. La squadra mobile ad inizio febbraio sottopone
a fermo di indiziato di delitto un 20enne tunisino
SET
OTT
NOV
DIC
GEN
FEB
l’infografica di questa pagina)
avevano minato la serenità dei
cittadini, giustamente poco
abituati, in una terra come
questa, ad una serie tanto preoccupante di eventi criminosi. Il fatto che nel giro di poco
più di due mesi e mezzo, le forze dell’ordine abbiano individuato gran parte dei responsabili di questi crimini è importante».
Amato ha voluto, poi, porre
l’attenzione sulla provenienza
dei componenti della banda:
«Il fatto che gli arrestati provengano quasi tutte da aree vicine, ma esterne, al Trentino
come Veneto e Lombardia,
conferma come in questa provincia la criminalità possa difficilmente trovare cittadinanza, ed è un elemento di fondamentale importanza. Da questa operazione arriva la conferma che il tessuto sociale
trentino lascia poco spazio all’insinuarsi della criminalità».
Da parte sua, il commissario
Il questore plaude
al lavoro comune
che ha visto polizia
e carabinieri fianco
a fianco per mesi
del governo Francesco Squarcina ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro lavoro, ribadendo di non aver mai dubitato, fin da subito, del fatto
che sarebbero riuscite ad assicurare alla giustizia i responsabili dell’assalto al Mercatone».
Il questore Giorgio Iacobone ha
poi sottolineato l’importanza
della stretta collaborazione tra
carabinieri e polizia, che in
questa operazione hanno quotidianamente lavorato fianco
a fianco per arrivare a risultati concreti.
Infine, la soddisfazione degli
inquirenti: «Siamo felici di aver
potuto risolvere non solo il caso di San Michele - ha chiosato il tenente colonnello Paolo
Puntel - ma anche altri episodi
che avevano turbato non poco i cittadini. Un plauso deve
andare al nucleo investigativo
che in pochi mesi è riuscito
con un duro lavoro a comprendere la struttura dell’organizzazione e smantellarla».
G4021301
Paolo Puntel (Arma)
«Importante anche
aver fatto luce su altri
gravi episodi oltre a
quello di S. Michele»
La lunga serie di rapine
2013
«I risultati di questa operazione confermano che in Trentino non c’è spazio per la criminalità».
Nelle parole del procuratore
della Repubblica Giuseppe
Amato, emerge la grande soddisfazione per l’operazione
congiunta di carabinieri e polizia che, in poco più di due
mesi e mezzo, ha portato all’individuazione e all’arresto
dei componenti della banda
che aveva colpito a San Michele all’Adige.
Soddisfazione per aver messo
fuori gioco i responsabili non
solo di una delle più eclatanti
azioni criminali consumate in
provincia, come l’assalto al
Mercatone Uno di San Michele, ma anche di almeno un altro paio di colpi, come quello
ai danni di un rappresentante
orafo a Maso Franch nel 2012
e del circolo tennis «Grillo» del
Il messaggio di Amato, Squarcina e Iacobone
«Casi quasi tutti risolti: la sicurezza è tutelata»
2014
LEONARDO PONTALTI
Trento
l'Adige
L’INDAGINE
Molestie sessuali:
i reati si consumano
tra le mura di casa
0,5%
2,9%
1,6%
5,5%
venerdì 4 aprile 2014
15
IN ATENEO
4,5%
12
VITTIME
DI MOLESTIE
FURTI
IN CASA
VITTIME
DI BORSEGGI
VITTIME
DI FURTI D’AUTO
MOLESTIE
VERBALI
La percentuale di
molestie sessuali
fisiche a Trento.
I casi soprattutto
a Gardolo, centro
e Piedicastello
È la percentuale di
cittadini vittime di
furti in casa. Zone
più calde:Meano,
Mattarello e centro
– Piedicastello
Le zone più colpite
dai borseggiatori:
S.GiuseppeS.Chiara, centro
– Piedicastello
e Povo
La vittimizzazione
si concentra
in centro storico,
Piedicastello,
S.Giuseppe
S.Chiara e Gardolo
Sono molestie a
sfondo sessuale.
Le zone
interessate:
centro,Ravina
e Oltrefersina
mesi analizzati
dal gruppo
di eCrime
Domande
a campione
1
Centro e Piedicastello: zone a rischio
Sicurezza, i punti deboli
I dati del gruppo «eCrime»
ANDREA TOMASI
Trento «città in mano ai piccoli criminali»? Nuovi «piccoli Bronx» in centro
e in periferia? Non nella percezione
della maggioranza dei cittadini. Le zone più «a rischio» del capoluogo sono
quelle del centro storico, Piedicastello, ma anche Gardolo e il quartiere di
San Giuseppe-Santa Chiara. Parliamo
di «pericolo criminalità»: pericolo reale (anche se le percentuali, per alcuni
reati, sono da prefisso telefonico) e pericolo percepito. I cittadini che temo-
Il team di esperti:
«Approccio realista
dei cittadini di Trento
Sono i numeri
dell’anno 2012-2013»
G4040410
no di essere oggetto di aggressioni, rapine o furti in abitazione chiedono una
maggiore presenza delle forze dell’ordine. In alcuni casi si accontenterebbero di qualche lampione in più sulla
pubblica via. E comunque bocciano
senza appello (con una percentuale
che tocca l’80%) le «ronde dei residenti». Insomma l’idea di vedere il vicino
di casa che gira armato, magari anche
solo di qualche oggetto contundente
e di una torcia elettrica, non piace.
Studio da 400 mila euro.
Ieri sono stati illustrati i dati della prima «Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento»,
effettuata nell’ambito di eSecurity, progetto co-finanziato dalla Commissione europea (si parla di uno stanziamento generale di 400 mila euro) e primo progetto al mondo di sicurezza urbana predittiva, coordinato da eCrime
della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, in collaborazione con la Questura, il Centro Ict della
Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento. Si tratta di una parte dei
dati che si stanno raccogliendo sul territorio: il progetto - coordinato da Andrea Di Nicola, professore aggregato
di Criminologia e coordinatore scientifico del progetto eSecurity e di eCrime, con Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica Economica al Dipartimento di Economia e Management e responsabile della rilevazione
campionaria relativa all’indagine - ha
una durata complessiva di 30 mesi.
Rischio vero e percepito.
Il questionario dell’indagine è stato rivolto ad un campione di 4.040 persone residenti nel Comune di Trento, con
un’età superiore ai 18 anni. Ha risposto il 38% del campione: una rappresentanza statistica, rappresentativa
della popolazione del capoluogo trentino. La stratificazione è avvenuta per
genere (femmine e maschi), classe
d’età (18-36 anni; 36-55 anni; over 56
anni) e circoscrizione di residenza
(Gardolo, Meano, Bondone, Sardagna,
Ravina - Romagnano, Argentario, Povo, Mattarello, Villazzano, Oltrefersina, San Giuseppe-Santa Chiara, Centro
Storico - Piedicastello). Il metodo scelto per la conduzione dell’indagine è
stato la somministrazione di un questionario online. In seconda battuta,
per venire incontro alla popolazione
priva di collegamento internet (o priva del tempo necessario per connettersi), è stato utilizzato il metodo dell’intervista telefonica.
Trentini realisti.
Ne emerge un quadro con luci ed ombre. La microcrimialità esiste ovunque. «Ma la cosa interessante - fa notare Di Nicola - è che il cittadino trentino è realista». In che senso? «Nel senso che la percezione del rischio c’è in
misura maggiore là dove in effetti i reati si sono consumati». L’obiettivo di
questa prima indagine è stato quello
«Più controlli»
I dati illustrati ieri a
Giurisprudenza dal gruppo
eCrime, che fa capo al professor
Andrea Di Nicola (vedi foto sopra)
fanno riferimento al periodo
settembre sono il frutto di uno
studio a campione nel periodo
settembre 2012 - settembre
2013. Si tratta della prima di 4
fasi. Collaborano Fbk, Comune
e Questura di Trento. La gente
chiede più pattugliamenti
notturni. Fra le voci considerate ci
sono le molestie sessuali verbali.
Le vittime sono il 4,5% della
popolazione. Aree più a rischio:
centro - Piedicastello, Ravina –
Romagnano e Oltrefersina.
IL SINDACO
2
Andreatta sui controlli in centro. «Dobbiamo fare una gara»
Il gruppo di ricerca: fatto un prototipo di analisi esportabile
«Portèla, telecamere in ritardo»
Alla ricerca di antidoti
alla microcriminalità:
i residenti in Comune
bocciano senza appello
le «ronde fai da te»
di raccogliere informazioni sui reati
subiti da ottobre 2012 a settembre 2013
dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso di insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale.
Molestie sessuali fisiche.
Le aggressioni fisiche (considerando
la scala di intensità) sono state lo 0,5%.
«La vittimizzazione si concentra a Gardolo, nel Centro storico – Piedicastello e nell’Argentario». Si tratta soprattutto di violenze consumate in casa da
parte di familiari. Vittime: le donne.
L’aula di
Giurisprudenza
dove sono stati
illustrati i dati
della prima
tranche
della ricerca
condotta
dal gruppo
eCrime
«La gente è ragionevole. È realista, coerente e matura nell’analisi del livello di pericolo».
Andrea Di Nicola, docente di
Criminologia, coordinatore del
del progetto eSecurity ed eCrime, «promuove» i cittadini di
Trento città: quelli che hanno
risposto al questionario (on line e telefonico) loro sottoposto nell’ambito dell’indagine
sulla sicurezza oggettiva e sog-
gettiva nel Comune. Con lui, ad
illustrare i dati, ieri a Giurisprudenza c’erano il collega Gisueppe Espa (docente di statistica
economica), il questore Giorgio Iacobone, il responsabile
della Squadra Mobile Salvatore Ascione, il vicerettore dell’ateneo Paolo Collini e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Quest’ultimo, interpellato sulla richiesta di maggiori controlli alla Portèla, ha detto che l’amministrazione sta
lavorando all’installazione di
telecamere a circuito chiuso. I
tempi però si sarebbero allungati perché «per quel tipo di intervento il Comune deva fare
una gara d’appalto». «Quindi il
ritardo non dipende da noi».
Il questionario dell’indagine sarà somministrato nuovamente ai circa 4 mila residenti nelle 12 circoscrizioni che fanno
parte del campione selezionato. I cittadini sono stati invitati, nei giorni scorsi attraverso
una lettera, a partecipare al
nuovo round d’indagine. Tramite il questionario, il team di
ricerca mira a raccogliere informazioni sui crimini di cui i
cittadini sono stati vittima a
Trento da aprile 2013 a marzo
2014, nonché sui livelli di disordine urbano e sul senso di
sicurezza percepiti. Il questionario sarà, poi, ripetuto a ottobre e nell’aprile del prossimo anno.
L’idea è di creare un modello,
esportabile in altre realtà metropolitane e non, di uno strumento per creare delle «mappe di rischio»: un prototipo (è
stato calcolato il numero di vittime dei singoli reati ogni 100
abitanti) che possa essere utilizzato dalle forze dell’ordine.
Sono stati analizzati, fra le altre cose, i furti in abitazione.
Le vittime sono state il 2,9%
della popolazione. Zone più
colpite: Meano, di Mattarello e
del Centro storico - Piedicastello. Ci sono poi i furti di veicoli. Vittime a quota 5,5%. Quartieri nel mirino dei malviventi:
centro storico - Piedicastello,
San Giuseppe - Santa Chiara e
Gardolo. Poi ci sono i borseggi. Attenti alle fiere e ai posti
affollati come mercati e mezzi
pubblici. Le vittime di borseggi a Trento sono state l’1,6%
della popolazione. Nel mirino
le aree di San Giuseppe - Santa Chiara, del Centro storico Piedicastello e Povo. A.Tom.
Trento
l'Adige
TRASPORTI
Il Centro tutela consumatori diffonde i dati derivanti
dall’analisi del costo alla pompa nei vari territori
che ci colloca fra i più onerosi anche per la benzina
venerdì 4 aprile 2014
19
Il rappresentante dei gestori spiega questa situazione
ricordando le caratteristiche geografiche della provincia
da cui deriva anche una rete incompleta di distributori
1
Carburanti, in Trentino prezzi record
STEFANO PIFFER
Che la voce carburanti sia una
di quelle pesanti nella gestione di un’automobile è cosa nota. Pochi sanno che esistono
però strumenti per mettere a
confronto le offerte in tutto il
Belpaese e, allo stesso tempo,
orientare la scelta verso il distributore più conveniente.
Nel 2009 sarebbe stata prevista per legge la creazione sul
sito del ministero dello Sviluppo economico di un database
con raccolti e aggiornati i prezzi del carburante. Una cosa divenuta operativa però solamente dall’autunno scorso.
«Un’idea bislacca - bolla subito il presidente della Federazione benzinai trentina (Faib)
Federico Corsi - ed un onere in
più che va ancora a carico dei
gestori mentre dovrebbe essere gestito dalle compagnie.
Dobbiamo inserire ogni variazione di prezzo con un sistema
farraginoso e complicato di accreditamento. Non tutti hanno
dimestichezza con l’informatica peraltro».
Proprio analizzando le varie
stazioni di servizio disseminate sul territorio, è stato possibile anche stilare una classifica delle regioni più o meno costose. E dal confronto si nota-
Dall’analisi
dei prezzi
pubblicati
nel sito Web
del ministero
emerge che
per il gasolio
il Trentino
si colloca
al terzo posto
della classifica
delle regioni
più care, mentre
per la benzina
è al settimo;
Bolzano risulta
seconda e quarta
no differenze che superano anche i dieci centesimi. Il Trentino, manco farlo apposta, si trova purtroppo nella parte alta
della graduatoria. Facendo una
media dei dieci prezzi più bassi, infatti, la Provincia di Trento è al settimo posto per il costo della benzina (1,67 euro) e
addirittura al terzo per il gasolio (1,59 euro, i prezzi sono calcolati al self service). Se la passano peggio i cugini altoatesi-
ni, rispettivamente al quarto
(1,705 per la benzina) e secondo posto (1,63). Se si pensa
che, nel caso della benzina, in
Sardegna un litro di verde costa 1,57, mentre in Campania
un litro di diesel viene 1,51, saltano agli occhi in modo ancora più chiaro le differenze. Ma
come si può spiegare questa
forbice così allargata?
«I motivi - riprende Corsi - sono fondamentalmente due. Il
primo è geografico. Se lei guarda la classifica noterà che nei
primi posti ci sono regioni solitamente decentrate, più scomode da raggiungere e da coprire con la rete di rifornimenti (in vetta, in entrambe le graduatorie, c’è in effetti la Valle
d’Aosta, ndr). La conformazione orografica del Trentino lo
costringe a operazioni più complicate per insediare una pompa di benzina, basti pensare
IL CONFRONTO
Con i dati on line
Risparmi fino a oltre il 10%
Anche guardando alla classifica della concorrenza, ossia
delle aree dove è possibile ottenere un risparmio consistente cercando la pompa di benzina o gasolio self service più
economica, Trento non ne esce molto bene, anche se la differenza sia aumentata.
Confrontando la media dei 10 prezzi più economici con quella dei 10 più cari, emerge una differenza di oltre 10 punti percentuali. Il valore è notevolmente più alto di quello rilevato nel 2008, quando il risparmio massimo ottenibile si aggirava intorno al 2%. Molto migliorata è la situazione per quanto riguarda la disponibilità di carburanti “alternativi”: 15 distributori offrono anche GPL (erano 9 nel 2008) mentre 11
offrono anche metano (erano soltanto 3 nel 2008). Se si guarda, invece, il resto delle regioni, in Piemonte la differenza
tra i prezzi è superiore al 17%, il doppio del Trentino.
Per agevolare la ricerca del distributore meno caro è in arrivo anche una app del ministero che consentirà di trovare
il prezzo migliore sul proprio telefonino.
che non tutte le zone sono efficacemente coperte. Il secondo motivo invece è legato ai numeri. Capita che nei posti che
hanno un gran numero di distributori le compagnie siano
costrette a tenere i prezzi più
bassi per via della concorrenza. E, per rifarsi, alzano i prezzi nelle zone meno coperte».
Cliccando sul sito del ministero (carburanti.sviluppoeconomico.gov.it) si può accedere a
un’area dove vengono riportati dunque i costi a litro su strade, autostrade, self service,
servito e via dicendo. Il Centro
tutela consumatori di Trento
ricorda «nel caso in cui alla
pompa risulti un prezzo mag-
giore rispetto quello pubblicato sul database del ministero,
sono previste sanzioni amministrative a carico del gestore»
e invita così a segnalare i prezzi errati. «Una cosa - conclude
Corsi - che non farà altro che
far aumentare la psicosi da
benzina. Ormai c’è una vera e
propria frenesia da carburante. La gente sarà sempre più
ossessionata nel valutare e
comparare i prezzi, tanto che,
per risparmiare pochi millesimi a litro, magari è disposta a
girare in lungo e in largo la provincia, senza rendersi conto
che la spesa dello spostamento è maggiore del risparmio sul
pieno».
G4040215
Il gasolio più caro solo a Bolzano e Aosta
Corsi (benzinai): siamo un’area decentrata
Trento
l'Adige
venerdì 4 aprile 2014
21
Via Esterle, sì del Comune al pertinenziale
Garage con
tre piani
interrati
e 53 posti
per le
automobili
dei residenti
Lavori al via
entro
l’autunno
LA SVOLTA
Via libera del Comune alla realizzazione
del parcheggio pertinenziale sotto via Esterle. Ieri mattina infatti si è tenuta la seconda seduta pubblica per la valutazione della proposta in cui la commissione ha approvato il progetto presentato dal promotore Maurizio Daldon. Ora il gruppo dovrà
trasformarsi al più presto in cooperativa
per ottenere il diritto di superficie per 90
anni e poi cominciare i lavori.
Il progetto prevede la realizzazione di un
garage con tre piani interrati, per un totale di 53 posti macchina: 45 saranno box,
mentre 8 saranno semplici posti auto. Di
fatto già tutti gli spazi sono stati prenotati. Dal punto di vista infrastrutturale sarà
realizzato un ingresso pedonale sull’angolo verso l’ingresso delle scuole medie Bresadola e una rampa di accesso e uscita in
auto nell’angolo sud di via Esterle verso
via Travai. In superficie, dopo lo scavo, verrà ripristinata la situazione attuale e verranno sostituiti tutti gli alberi. «Oltre che
una risposta ai molti residenti della zona
che da anni hanno problemi a parcheggiare sotto casa - spiega Daldon questo progetto è un’opportunità per tutta la città di
togliere un po’ di auto dalla strada».
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, una volta terminato l’iter burocratico,
la cooperativa avrà 18 mesi per concludere l’intervento. «In realtà - afferma Daldon
- dovremmo concludere il cantiere in 12
mesi». L’inizio dei lavori è previsto per quest’autunno.
Il garage interrato costerà all’incirca 2 milioni di euro. «Ci siamo posti il limite dei 35
mila euro per ogni box, e una ventina per
ogni posto auto libero» conclude Daldon.
Durante i lavori le bancarelle del mercato
del giovedì saranno spostate in via Belenzani.
D.B.
Il 19enne valsuganotto avrebbe mentito per far preoccupare i suoi cari e far riavvicinare madre e fidanzata
Aggredito in val d’Ega, tutto inventato
Avrebbe finto di essere stato
aggredito, arrivando addirittura ad autoinfliggersi dei pugni
per simulare di essere stato
picchiato e ferito. E tutto per
tentare di far migliorare i rapporti tra la madre e la fidanzata.
È un epilogo che ha dell’incredibile, quello della vicenda che
lo scorso 11 marzo ha scosso
la comunità di Novaledo, dove
vive Daniel Anesini, 19 anni. Il
giovane era stato trovato da alcuni automobilisti riverso sul
terreno, in uno slargo lungo la
strada che collega la valle di
Fassa a Bolzano. Erano le 10 di
mattina e il ragazzo, dopo l’intervento di carabinieri e soccorritori, era stato trasferito al
San Maurizio di Bolzano in elicottero.
Ai militari, ai suoi cari, agli amici e ai giornalisti che lo avevano raggiunto in corsia, aveva
raccontato di essere stato affiancato e poi fermato da due
malviventi in sella ad una moto, che dopo aver cercato di rapinarlo lo avevano picchiato a
sangue.
Una versione che fin da subito
non aveva convinto i militari
altoatesini: Anesini era stato
trovato in possesso di telefono e portafoglio, elemento
quanto mai singolare in seguito ad un tentativo di rapina.
Daniel, dipendente di una ditta di catering e forniture alimentari della Valsugana, stava
effettuando il giro di consegne
di prodotti alimentari ai vari alberghi presenti nell’area, un itinerario che tutti i martedì lo
porta in quella zona.
Aveva raccontato ai carabinieri del Radiomobile della com-
TECNOLOGIA
1
Il giallo. I risultati dell’esame della salma potranno portare chiarezza
Morte sospetta in ospedale, ieri effettuata l’autopsia
È stata effettuata ieri dagli
anatomopatologi giunti da
Verona l’autopsia sul quarantacinquenne trentino morto
nei giorni scorsi all’ospedale Santa Chiara, e della cui
uccisione si sarebbe autoaccusato un giovane ricoverato nel reparto di psichiatria
del polo ospedaliero del capoluogo.
Ancora non è possibile conoscere l’esito dell’esame autoptico e dunque è ancora
presto per poter avere cer-
tezze sulla triste vicenda,
svoltasi in un contesto - quello del disagio psichico - delicato.
Il quarantacinquenne era ricoverato da qualche giorno
nel reparto di psichiatria ed
era stato trovato dal personale sanitario privo di sensi,
colpito apparentemente da
arresto cardiocircolatorio.
Dal quale, sfortunatamente,
il quarantacinquenne non si
è più ripreso. A tingere di
giallo l’intera vicenda era in-
tervenuta, nelle ore successive al decesso, la dichiarazione di un altro paziente del
reparto di psichiatria, un giovane che si sarebbe pienamente autoaccusato dell’uccisione del quarantacinquenne.
Tre gli scenari che l’esame
autoptico potrebbe aprire: la
conferma delle parole del
giovane, la sua smentita con
l’accertamento di una morte naturale oppure l’ipotesi
del gesto disperato.
pagnia di Bolzano di aver improvvisametne notato che lo
stava seguendo una moto, con
due persone a bordo. La moto
si sarebbe fatta sempre più vicina, fino ad affiancarlo, con le
due persone che lo avrebbero
superato in prossimità di un bivio e di uno slargo, tre chilometri a monte dell’abitato di
Nova Levante. Poi, l’aggressione. I due, aveva raccontato il
19enne, non si erano mai tolti
il casco: impossibile riconoscerli.
Ieri, la svolta, arrivata dalla procura di Bolzano: il pubblico ministero Luisa Mosna ha aperto
un fascicolo a suo carico con
l’accusa di procurato allarme
e simulazione di reato.
Messo sempre più alle strette
dai carabinieri - che giustamente stavano cercando di ricostruire la vicenda, chiedendogli di fornire quanti più elementi possibili - Daniel Anesini ha
finito per tradirsi, cadendo
spesso in contraddizione, rimanendo troppo vago, fino a
cedere.
Ieri, ha confessato agli inquirenti di essersi inventato tutto. Come spiegano dal capoluogo altoatesino, ha raccontato
di essere stato lui stesso a tirarsi un pugno e ferirsi, per dare ai suoi cari - in particolare
alla madre e alla fidanzata di
lui - un motivo di comune preoccupazione in grado di riavvicinarle e di far loro superare
tensioni e diversità di vedute,
con l’impellenza di stare vicino al ragazzo in un momento
quanto mai difficile.
Ma per Daniel, a quanto pare,
il difficile verrà, sul serio, proprio da adesso.
IN BREVE
INCASTRATA
NEL CANCELLO
쐢 Ha dovuto ricorrere
all’intervento dei vigili del
fuoco permanenti la donna
che ieri pomeriggio, in via
Fersina, è rimasta incastrata
con il ginocchio tra le assi del
cancello in legno di casa:
non riusciva più a liberarsi e i
vigili del fuoco hanno dovuto
«allargare» lo spazio tra le
assi per evitare che la donna
potesse incorrere in
conseguenze più gravi.
NCD, GIULIANO
COORDINATORE
쐢 È Nicola Giuliano, attuale
capogruppo del Pdl in
Consiglio comunale a Trento,
il nuovo coordinatore
regionale del Nuovo
centrodestra, la formazione
politica fondata dal ministro
dell’interno Angelino Alfano.
Giuliano, nominato dal
coordinatore nazionale
Gaetano Quagliariello,
prende il posto di Franca
Penasa. L’obiettivo del
partito è quello di
raggiungere la
riaggregazione dell’area
moderata alternativa alla
sinistra, dialogando con
movimenti locali e civiche. In
queste ore è inoltre in corso
la ricerca a livello nazionale
di un’intesa per creare una
lista per le europee.
Il ministro firma il decreto in streaming. Trentini premiati da Telecom
Ict days, ecco il turismo del futuro
to arretrato. Bisogna darsi una
mossa, recuperare: se investiamo sui nostri talenti possiamo
recuperare tutto il ritardo che
abbiamo accumulato», ha concluso Franceschini.
Ieri nell’ambito della manifestazione che chiude oggi, è arrivata anche la notizia di una
premiazione importante per il
mondo dell’alta formazione
provinciale. C’è, infatti, anche
un team dell’Università di
Trento fra i tre premiati in occasione degli Ict Days, i vincitori della prima edizione del
Big Data Challenge 2014. Il contest con più di 1.000 professionisti da oltre 40 Paesi è stato
lanciato in rete da Telecom Italia, insieme a Eit Ict Labs, Mit
Media Lab, Politecnico di Milano e a Trento Rise (con il contributo di Fbk e Università di
Trento), che ha visto gareggiare le migliori idee nel campo
dei big data, vale a dire programmi con capacità di acquisire, memorizzare ed accedere a grandi volumi di dati.
I tre premi, valore di ciascuno
6.000 euro, sono stati consegnati ai tre team vincenti Easystats Ltd, Università di Trento e LocaliDatà rispettivamen-
te provenienti da Londra, Trento e Milano. I vincitori hanno
saputo rispondere alla sfida
presentando i progetti dedicati alle smart city, utilizzando i
dati di diversa natura messi a
loro disposizione dal contest:
telecomunicazioni, trasporto
pubblico e privato, consumo
energetico, meteo e mondo dei
social network per la città di
Milano e il Trentino.
Oggi programma nutrito al Muse per l’ultima giornata della
manifestazione. Si parte alle
10 con un incontro sul crowdfunding, il sistema di raccolta
di fondi attraverso le piattaforme Internet. Alle 10.30 e fi-
no alle 12 spazio a Greg Horowitt, californiano, co-autore
del libro The Rainforest: the
Secret to Building the Next Silicon Valley, partner fondatore e direttore di T2 Venture
Creation e Kauffman FellowA
lui spetterà spiegare come
creare un ecosistema dell’innovazione e come il Trentino
possa sfruttare al meglio il proprio vantaggio competitivo.
Dopo altri eventi che coprono
tutto il pomeriggio, la sera alle 18.30 ci sarà, sempre al Muse, la chiusura della tre giorni,
chiusura in cui saranno annunciato i vincitori dell’Hackathon.
18 - 21.4
PASQUA DA FIABA A PARIGI,
EURODISNEY E VERSAILLES
Adulti: 665€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 285€
19 - 21.4
PASQUA A VIENNA
E MERCATINI PASQUALI
Adulti: 389€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 165€
20 - 21.4
CINQUE TERRE, CARRARA
E FESTIVAL DEI NARCISI
Adulti: 295€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 115€
21 - 25.4
IL SALENTO E LE MURGE
Adulti: 595€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 244€
25 - 27.4
ISOLE BRIONI, PARENZO,
ROVIGNO, POSTUMIA
Adulti: 395€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 189€
30.4 - 4.5 OLANDA IN FIORE
E AMSTERDAM
Adulti: 759€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 348€
1 - 4.5
CAPRI, POMPEI, AMALFI
MONTECASSINO
Adulti: 575€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 285€
LINK PER IL CATALOGO SFOGLIABILE: http://www.pageflow.it/URL/S/qJC5
L4040201
Gli Ict Days di Trento tengono
a battesimo le linee per il turismo digitale del futuro che fa
nascere il laboratorio ad hoc.
Il ministro del turismo Dario
Franceschini, collegato in
streaming con l’evento TravelNext svoltosi a Trento, ha firmato on line il decreto di nascita del Laboratorio per il turismo digitale.
«Il Laboratorio per il turismo
digitale prevede una serie di
compiti, di strategie, di riorganizzazione e di integrazione
tra livelli istituzionali. La mia
idea è convocarlo molto in fretta, in una quindicina di giorni»
ha detto Franceschini
«Dovremo costruire l’infrastruttura digitale del paese:
per questo - ha aggiunto il ministro - abbiamo pensato di dare vita ad una struttura che abbia dentro tutti gli operatori
esperti, le diverse istituzioni,
ovviamente lo Stato e quelli
che hanno fatto best practices, cioè sono più avanti degli
altri, a cominciare dal Trentino».
«Vogliamo valorizzare le intelligenze e le conoscenze che
non trovano riscontro in un sistema istituzionale che è mol-
Grande Trento
l'Adige
FABIA SARTORI
Dopo regolare asta concorrenziale l’amministrazione comunale ha designato i gestori dell’attività di ristorazione che sorgerà all’interno della Casa patronale di Sant’Anna a Sopramonte: bar e ristorante potrebbero essere operativi già dal
prossimo mese di luglio. Ad occuparsi dello storico compendio ai piedi del Bondone sarà la
società Sanna Srl, costituita da
Alberto Barbieri (titolare dell’Hotel Montana), Daniela Ruggeri
(moglie del vicesindaco Paolo
Biasioli) e Francesca Carbonari.
I quali dichiarano di voler conferire quanta più «trentinità»
possibile al pubblico esercizio.
Non si tratta solamente dell’esaltazione dei sapori tipici e
della valorizzazione dell’immacolato territorio che circonda
l’ex monastero: la Sanna Srl punta ad azioni di solidarietà ed attenzione al sociale, in perfetta
armonia con i valori che della
cultura trentina.
La Srl composta
anche dalla moglie
del vicesindaco
prevede di aprire
in luglio offrendo
un menù tipico
I locali in questione sono stati
concessi per sei anni di attività (con eventuali sei anni di rinnovo): a fronte di una base
d’asta di 12 mila euro annui per
i primi tre anni, l’offerta economica della Sanna Srl non ha superato i 15 mila euro. Va ricordato in tal senso che al primo
confronto concorrenziale nella
forma di asta pubblica avevano partecipato le ditte Sanna
Srl e Speranzini Fabio & Co: a
causa di un vizio di forma che
aveva interessato i documenti
presentati dalla Sanna Srl, solo
la seconda azienda era stata ammessa a proseguire l’iter, arrestatosi poi a causa della mancanza di alcuni requisiti fondamentali.
«È nostra intenzione - spiegano
Ruggeri e Carbonari - coinvolgere attivamente persone che
1
Sant’Anna, nasce il ristorante
appartengano ad una fascia protetta a causa di una qualche disabilità fisica o psichica». Tra i
principali progetti vi è una stretta collaborazione con gli istituti alberghieri provinciali, in maniera da offrire brevi periodi di
stage a giovani studenti potatori di un qualche tipo di disabilità. Le due titolari non escludono nemmeno una sorta di sinergia con Anfass Trentino Onlus, magari proprio nell’intento di impiegare a fini sociali non
solo il pubblico esercizio ma anche la rigogliosa natura in cui è
immerso.
Promozione sociale, quindi. Ma
ovviamente c’è grande attenzione all’aspetto turistico e recettivo, nonché alla storia della Casa patronale di Sant’Anna
(ex monastero). «Le sale in cui
si suddividerà il ristorante saranno ciascuna contraddistinta da un tema particolare - affermano - miele ed erbe, vino e
altri prodotti trentini». Ben si
presta la struttura dell’edificio,
che recentemente è stato oggetto di ristrutturazione: al piano terra l’ingresso principale
ospiterà il bancone del bar, da
cui si potranno raggiungere tre
locali ricettivi. Al piano superiore saranno presenti altre tre
stanze destinate al clienti e
l’area cucina. «Abbiamo scelto
di escludere la pizzeria - dicono - in maniera da puntare interamente su ricette trentine».
Non un semplice ristorante ma
anche un punto d’aggregazione dove svolgere i ricevimenti
di matrimoni e battesimi, serate culturali ed incontri a tema:
«In tal senso - aggiungono Ruggeri e Carbonari - saranno davvero preziose le sale che la circoscrizione del Bondone metterà a disposizione previa richiesta». Le due titolari sono
consapevoli dell’importante
passo che stanno per compiere: «Dal punto di vista della gestione siamo alla prima esperienza, ma da oltre un anno ci
dedichiamo con grande passione e dedizione a questo progetto».
Entrambe risiedono a Sopramonte e coltivano da sempre
un particolare affetto per il luogo in questione: «Quando abbiamo saputo di questa opportunità non ci siamo tirate indietro - concludono - e nemmeno
ci siamo abbattute dopo aver
commesso un’ingenuità formale in occasione del primo bando d’assegnazione».
VIOTE
«Asis trascura
le piste del fondo»
Più considerazione per il
popolo dei fondisti. La
chiede Claudio Cia,
consigliere comunale
della Civica per Trento,
che in una mozione
propone di impegnare
Asis ad avere maggiore
cura delle piste delle
Viote. Citando lettere di
protesta di società
sportive e singoli
cittadini, Cia segnala
come non venga
rispettato l’impegno di
battere e tenere in
efficienza i 34 chilometri
di tracciato.
TRENTO SUD
Parcheggio riservato ai clienti del Marinaio
Il Beato Tommaso da Napoli, venne inviato in
Francia nel periodo della rivolta protestante, durante
la quale l’Ordine Mercedario subì gravi perdite di beni
e di vite umane. Fu ucciso a pugnalate dagli eretici
Ugonotti in un convento a Montpellier nel 1540.
Mart di Rovereto. A partire dalle proprie ricchissime raccolte, il Mart ha spesso presentato in prospettive tematiche, con focus di approfondimento di nuclei circoscritti. Il traguardo dei dieci anni
è occasione per costruire un
panorama più esteso ed
aperto sulla collezione, permettendo al pubblico di
esplorarla nella sua integrità ed eterogeneità, secondo
un’esperienza inaspettata.
«La magnifica ossessione» è
una mostra per la quale il
Mart ricorre in toto alle proprie professionalità interne.
Dal martedì alla domenica
orario 10 - 18, venerdì 10 - 21,
lunedì chiuso.
Museo Diocesano. «Arte e persuasione», mostra interamen-
LE MOSTRE
te dedicata al rapporto tra il
concilio di Trento (15451563) e le arti figurative. Orari fino al 31 maggio: lun, mer,
gio, ven, sab: 9.30-12.30 e 1417.30; dom 10-13 e 14-18;
chiuso tutti i martedì.
Muse. «Digital way of living»,
ovvero la città del futuro vista da Telecom Italia. da martedì a venerdì ore 10 - 18; sabato e festivi ore 10-19 (lunedì chiuso).
Castello del Buonconsiglio.
«Paesaggi lontani e meravigliosi», l’antica Russia nelle
stampe tesine del Museo Puškin di Mosca. Orari: 9.30 - 17,
lunedì chiuso.
Galleria Civica. «Chiamata a
È stato realizzato dove verrà fatto quello pubblico, ma solo tra due anni
I titolari del bar ristorante Marinaio a Trento sud bruciano
sul tempo il Comune. Tra qualche settimana sarà pronto il
parcheggio all’interno dello
svincolo che, aggiungendosi
ai posti auto già esistenti fuori dal locale, offrirà uno spazio vitale per i clienti. In alcune ore della giornata infatti,
specialmente a cavallo della
pausa pranzo, trovare un buco libero è un’impresa e domina il parcheggio selvaggio.
Il nuovo spazio per la sosta
sarà riservato agli avventori
del Marinaio, come conferma
il cartello che a lavori ancora
in corso è già stato installato
all’ingresso. Questo nonostante il nuovo parcheggio sorga
su suolo pubblico. L’area,
compresa all’interno dello
svincolo, è infatti di proprietà della Provincia che l’ha data in concessione alla società
della famiglia Groff, in accordo anche con il Comune, per
i prossimi due anni. Ed è proprio su quest’area che sorgerà parte del futuro parcheggio di attestamento preannunciato dal Comune a Trento
Sud, uno di quelli previsti agli
ingressi della città per filtra-
Il santo del giorno
Tom Boonen
23
Auguri anche a
Benedetto
Guglielmo
e domani a
Vincenzo
Corrado
La zona dove è in preparazione il parcheggio riservato per il Marinaio
re quanto più traffico possibile.
Il progetto di palazzo Thun
prevede la realizzazione complessivamente di 303 posti auto, divisi in due spazi. Uno è
quello in preparazione per il
Marinaio e conterrà 145 stalli. Sarà realizzato ad una quota superiore di quella attuale
per 1,2 metri, in modo da rag-
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Vigili del fuoco
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112
113
117
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Via Formigheta, 1
OSPEDALI
raccolta»: collezioni private
in mostra. Fino all’11 maggio.
Orario: mar-dom 10-13 e 1418.
Biblioteca Fondazione Museo
storico. Mostra dal titolo «La
promozione grafica della provincia attraverso i manifesti,
1859-1990». Tema della mostra è il manifesto quale mezzo di espressione pubblicitaria. Lo scopo è quello di fornire alcune tracce essenziali su come si è evoluta ed è
cambiata la cartellonistica
nel corso dei decenni. Il periodo preso in considerazione va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni novanta del
Novecento. Fino al 18 aprile
dal lunedì a giovedì ore 9.0017.00; venerdì ore 9.00-13.00
(sabato e domenica chiuso).
giungere l’altezza del sedime
di una vecchia strada, nella
parte ovest dell’area, ed utilizzare così tutto lo spazio disponibile. Altri 158 posti auto
verranno ricavati dall’altra
parte della tangenziale, sempre all’interno dello svincolo
nei pressi della bretella che
porta verso l’aeroporto. I due
parcheggi saranno collegati
con passaggi pedonali a via
Ghiaie dove potrà essere raggiunta la zona della fermata
dell’autobus. Il progetto sarà
predisposto e approvato entro l’anno e verrà poi trasmesso in Provincia per accedere
ai finanziamenti del Fondo unico territoriale. L’importo complessivo è calcolato in 2 milioni tondi. Secondo le previsioni dei tecnici comunali i lavori potrebbero iniziare nell’autunno dell’anno prossimo per
concludersi nella primavera
successiva. Giusto in tempo
per rilevare alla scadenza della concessione il parcheggio
del Marinaio.
Quello in programma a Trento Sud è solo uno dei parcheggi di attestamento previsti dal
Piano urbano della mobilità
ed è per il momento l’unico
che vedrà la luce. Degli altri,
da Trento nord alla collina, si
parla da almeno tre lustri ma
non c’è ancora nulla di concreto. E anche la mega struttura in destra Adige, nella zona della Motorizzazione a Piedicastello, è per il momento
solo un’idea di massima senza finanziamenti e senza prospettive precise.
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Autostrada A22
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Gestione affidata alla società
di Barbieri, Ruggeri e Carbonari
venerdì 4 aprile 2014
AL NIDO D'INFANZIA
CON MAMMA E PAPÀ
DOMANI quattro asili aperti
per conoscere i servizi per la prima infanzia
Porte aperte – domani dalle 9.30 alle 12 - negli
asili nido comunali per far conoscere le
strutture e i servizi educativi per la prima
infanzia del comune. Sarà anche un momento di
gioco e divertimento da condividere con
mamma e papà. Ecco i nidi aperti.
- Nido IL TRENINO - IL DOLCE TOCCO- Massaggio
Infantile - via Gocciadoro 84
- Nido MEANO – ACQUA IN MOVIMENTO - via
delle Sugarine 38
- Nido RODARI – GIOCHI CON LA SABBIA - via B.
Giovanelli 6
- Nido GARDOLO - ¿ATTACCA – LO RECICLO ? - via
IV novembre 98/B
Info: www.comune.trento..it>aree
tematiche>servizi all'infanzia
Basso Sarca e Ledro
32 venerdì 4 aprile 2014
RIVA. Luca Grazioli
preoccupato per i negozi
Dopo la stangata di alcuni
giorni fa in diversi negozi di
Pergine, dove la Siae (la Società italiana autori ed editori)
ha elevato sanzioni dai 170 ai
1100 euro a bottega irregolare, a Riva del Garda è il consigliere d’opposizione Luca Grazioli a volerci vedere chiaro.
«Alcuni cittadini del centro
storico di Riva del Garda - scrive nell’interpellanza rivolta al
sindaco Adalberto Mosaner
(Pd) ci hanno interpellato per-
l'Adige
1
«La Siae stanga, il Comune che fa?»
ché sono molto preoccupati
riguardo i controlli che in alcuni comuni del trentino in
questi giorni vengono effettuati dalla Siae (società autori). Negozi, bar, gelaterie, profumerie e barbieri: decine di
attività commerciali cittadine
sono state controllate. La sorpresa qual è stata? - chiede
Grazioli - Che decine di commercianti e artigiani hanno ricevuto una lettera con la diffida a pagare quanto dovuto
alla Siae per la diffusione di
musica nei loro negozi, per
l’anno 2013, con la maggiorazione del 30 %. Insomma una
sorta di recupero di posizioni pendenti e si deve pagare
in tempi strettissimi. Nessuno degli interessati aveva mai
versato nulla alla Siae, non essendo a conoscenza della tassa prevista da una legge del
1941. Ma come si sa la legge
non ammette ignoranza e dunque, se come pare tutto è in
regola, in molti dovranno mettere mano al portafoglio. Parliamo d’importi che vanno dai
170 euro fino ai 1100 euro. Cifre sicuramente importanti in
questo periodo buio di crisi.
Anche chi pagava regolarmente l’abbonamento radio e tv si
è visto sanzionare per il mancato versamento dei diritti
Siae. Sembra che basti una
vecchia radio con attaccati tre
box o chi diffonde musica dal
computer tramite chiavetta
usb non ha modo di sottrarsi
agli obblighi di legge». Grazioli chiede al sindaco «se il comune di Riva del Garda può
far luce sulla vicenda e rassicurare i nostri cittadini; quali provvedimenti intende intraprendere il comune in aiuto dei commercianti e degli artigiani aggravati da questa tassa; se intende farsi carico con
la Provincia per trovare il modo di eliminare o by-passare
questa “allucinante” tassa»
Appalti e favori, Fioriolli alla sbarra
Associazione a delinquere
per alcune gare «pilotate»
AGRARIA
Premio dal «Gambero Rosso»
La guida «Oli d’Italia» del Gambero rosso ha assegnato al frantoio «Agraria Riva del Garda» il premio speciale per la «migliore performance territoriale». «Abbiamo deciso di dare il premio ad un’azienda cooperativa per
evidenziare il grande lavoro svolto sul territorio da questo frantoio che
unisce 130 coltivatori e che è stato il primo motore per il riconoscimento
della Dop Garda»: questa la motivazione degli specialisti del Gambero Rosso, pubblicata sulla guida, che sarà ufficialmente presentata domenica al
Vinitaly di Verona. A renderlo noto è il direttore generale della cooperativa Agraria Riva del Garda, Massimo Fia, che sottolinea anche la conquista di un altro doppio prestigioso premio, il «Sol d’Argento», ottenuto nell’ambito del concorso internazionale «Sol d’Oro», che sarà consegnato l’8
aprile a Veronafiere, nella rassegna dell’Agroalimentare di Qualità.
RIVA - Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso
d’ufficio, falso in atto pubblico e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito di appalti relativi al comparto sicurezza e videosorveglianza del Cen
di Napoli, il nuovo centro elettronico
nazionale della Polizia di Stato. Queste le ipotesi di reato che hanno portato davanti ai giudici del tribunale di
Napoli l’ex questore Oscar Fioriolli,
66 anni, originario di Riva (Varone per
la precisione) e già ai vertici delle questure di Genova e del capoluogo partenopeo.
Nel decreto di rinvio a giudizio i magistrati titolari dell’inchiesta condotta sul campo dalla Guardia di Finanza affermano che Fioriolli, assieme ad
altre sette persone per le quali si è
proceduto con la richiesta di giudizio
immediato, avrebbe dato vita ad
un’«associazione a delinquere al fine
di commettere delitti di turbativa
d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto
pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio». Secondo le contestazioni mosse dalla procura campana, e accolte
dal gup che ha disposto il rinvio a giudizio, le ipotesi di reato in questione
sarebbero state finalizzate a «consentire a società riconducibili al gruppo
Finmeccanica (tra cui Elsag Datamat
spa ed Electron Italia srl) l’aggiudicazione di appalti pubblici sul territorio della regione Campania e comunque nella provincia e nella città di Napoli, in particolari quelli relativi al
comparto sicurezza e videosorveglianza, anche - proseguono i magistrati - attraverso attività dirette alla
predispozione di atti e documenti
adottati in violazione di legge o vizia-
ti da gravi irregolarità, formali o sostanziali».
Il castello accusatorio dei magistrati
partenopei individua proprio nell’ex
questore rivano (Fioriolli è nato in città e ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Varone prima di entrare in
Polizia) il «ruolo di organizzatore» dell’associazione a delinquere, proprio
in virtù della sua posizione «privilegiata» derivante dalla carica di questore di Napoli. Lo stesso questore
avrebbe fornito ad alcuni esponenti
di vertice delle società che facevano
parte del Gruppo Finmeccanica «in-
L’ex questore, rivano di
Varone, avrebbe aiutato
alcune società della
galassia Finmeccanica
I magistrati: «Era lui
l’organizzatore del gruppo»
formazioni riservate su importanti appalti nei settori della sicurezza e della videosorvegliana - scrivono ancora i magistrati - garantendo il proprio
incondizionato appoggio in occasione delle riunioni tecnico-amministrative in favore dei progetti perseguiti
dalle società e intercedendo con altri
pubblici ufficiali al fine di favorire le
imprese segnalate da un altro indagato o che facevano riferimento a quest’ultimo».
P.L.
IN BREVE
I ALTO GARDA E LEDRO
Le farmacie di turno
Prestano servizio al di fuori del
normale orario di apertura la
farmacia Venezian di Arco
(0464.519080) e la farmacia
Ropelato di Sarche
(0461.563141). Domani e
domenica in appoggio c’è la
farmacia Accorsi di Piazza delle
Erbe a Riva (0464.552302).
I TENNO
Consorzio in assemblea
Oggi alle 20.30 è convocata
l’assemblea generale ordinaria
del Consorzio miglioramento
fondiario di Tenno. In sala
dell’ex caseificio.
I LEDRO
Montagna e solidarietà
La Sat ledrense e l’Apibimi
propongono domani una serata
tra montagna e solidarietà con
Francesca Raffaelli e Mario
Andrighettoni che presentano i
loro viaggi in Alaska e Africa.
Alle 20.30 all’auditorium di
Tiarno, ingresso libero.
I LEDRO
Armi e non-violenza
L’associazione «Il
Mappamondo» organizza oggi
alle 20.30, nella sala del centro
sociale di Molina, l’incontrodibattito con Michele Nardelli,
che interverrà sul tema «Quanto
ci costano le armi?» e Massimo
Pilati che parlerà di «La
Resistenza oggi si chiama
nonviolenza». Ingresso libero.
In libreria | Domani
Riva del Garda | Il concerto del corpo bandistico domani alle 20.30 alla sala dei Mille di Palazzo dei congressi inaugura la stagione
«La saga dei Donati»
il primo romanzo
di Agostino Mandelli
La Banda festeggia Calliari e Lutterotti
STELLA FAVA
ARCO - Agostino Mandelli presenterà domani alle 17 alla libreria Cazzaniga di Arco, la sua
seconda opera letteraria. Dopo la narrazione autobiografica raccolta in «Due storie», pubblicata lo scorso anno, Mandelli ha dato alle stampe «La saga
dei Donati», il suo primo romanzo. Torbolano, classe 1937,
Mandelli, che proprio oggi
compie 77 anni, da quando è
in pensione ha deciso di dare
spazio alla sua vena di scrittore. «La saga dei Donati» narra
la storia di una famiglia del Basso Trentino che tra peripezie,
drammi ed eventi lieti, attraversa due secoli, secoli contrassegnati dall’Irredentismo.
RIVA - Il tradizionale concerto di inaugurazione della stagione turistica tenuto dal Corpo bandistico di Riva del Garda, si trasforma quest’anno
in un evento speciale.
L’appuntamento, che come
sempre vedrà la musica protagonista, si arricchisce di
due importanti anniversari:
i 76 anni di onorato servizio
nella banda cittadina di Renzo Calliari e i 30 anni di direzione del maestro, Mario Lutterotti, che verranno ricordati con una premiazione alla
presenza del sindaco Adalberto Mosaner, dell’assessora alla cultura Maria Flavia
Brunelli e del presidente della Federazione delle Bande
della Provincia di Trento,
Renzo Braus.
Per Renzo Calliari era il lontano 1938, per il maestro Mario Lutterotti il 1984. Due epoche differenti e forse anche
due uomini differenti, uniti
tuttavia dal medesimo amore verso la musica. Ma soprattutto due personaggi che
a loro modo rappresentano
la storia musicale della comunità di Riva del Garda. Cal-
liari sicuramente ne simboleggia la tradizione. Molti rivani infatti conoscono bene
il suo famoso sax, la sua soffitta nella contrada Marocco,
fino agli anni di direzione della Banda della Valletta dei Liberi Falchi e la più recente attività con il coro Allegria: un
lungo percorso a cui si sovrappone un’ininterrotta presenza nella banda cittadina,
ora giunta a quota 76 anni.
Diversamente il maestro Mario Lutterotti, nella lunga storia del Corpo bandistico di
Riva, rappresenta le pagine
più recenti.
«Ho iniziato a frequentare la
banda – racconta il maestro,
un po’ emozionato – come
musicista nel 1975 grazie al
mio insegnante della scuola
musicale di Rovereto. Allora
non avevo la patente ed era
mia madre ad accompagnarmi a prove in macchina. Questo è stato il mio primo contatto con la realtà rivana».
Poi, il diploma in tromba al
conservatorio di Trento,
l’esperienza come maestro
della banda di Folgaria e nel
settembre del 1984 l’inizio
dell’avventura alla direzione
di Riva. «Mi ritengo fortunato di essere a capo di questa
banda di mezzi matti. Negli
anni abbiamo lavorato bene,
abbiamo raggiunto un ottimo
livello di preparazione e siamo riusciti a realizzare tutto
ciò che avevamo sognato.
Non potrei desiderare altro
per festeggiare questi primi
trent’anni d’attività. I corsi
musicali vanno bene, la nostra sede è stata recentemente rinnovata e alle prove c’è
sempre molta affluenza. In
modo particolare sono entusiasta della partecipazione
dei giovani che fanno parte
del gruppo. Loro sono fantastici: si sono assunti delle responsabilità e quasi tutti fanno parte del direttivo».
E poi ci sono i ricordi, i momenti più significativi. «Ricordo in modo particolare il primo concorso a cui abbiamo
partecipato. Forse perché
non mi aspettavo nulla, è stata un’esperienza speciale e
una vera emozione sentire il
nome della banda di Riva al
momento della premiazione».
Il concerto del Corpo bandistico di Riva si terrà domani
alle 20.30 nella sala Mille del
Palacongressi. Ad aprire la
serata la banda giovanile diretta dal maestro Fabrizio Gereon.
Nella fotografia
qui a fianco, il
maestro Mario
Lutterotti, da 30
anni alla direzione
della banda
cittadina.
Il maestro verrà
premiato con
Renzo Calliari,
dal sindaco
Adalberto Mosaner
e dall’assessora
alla cultura Maria
Flavia Brunelli
La famiglia LAZZARA e i colleghi
sono vicini a FABIO per l’improvvisa perdita del papà
ALDO
Valli di Fiemme e Fassa
38 venerdì 4 aprile 2014
2
l'Adige
1
MAZZIN DI FASSA. Potrebbe sorgere
fra Campestrin e Fontanazzo
Area commerciale inserita nel Prg
Tra
Fontanazzo e
Campestrin
potrebbero
nascere un
centro
commerciale
come
prevede la
variante
al Piano
regolatore
MAZZIN - Un paio di anni fa ha
chiuso i battenti l’unico negozio
di alimentari di Campestrin, seguendo le sorti di Fontanazzo:
leggi di mercato che non fanno la
soddisfazione dei cittadini, i quali però forse potranno avere un
nuovo punto vendita.
Sulla carta, grazie alla IV variante approvata dal dal Consiglio Comunale di Mazzin di martedì sera, la cosa è fattibile. L’area commerciale è stata individuata tra i
due abitati di Campestrin e Fon-
POZZA
tanazzo, all’altezza del negozio
di artigianato già esistente, l’area
è di proprietà comunale. Il secondo passaggio in consiglio della
variante, che non ha ricevuto dai
cittadini alcuna osservazione,
prevede inoltre la costruzione di
una prima casa a Fontanazzo di
sopra e, sempre qui, la trasformazione in controtendenza di un
abitazione in albergo. Il gruppo
del sindaco Fausto Castelnuovo
(minoranza per questo come per
la maggior parte dei punti all’or-
dine del giorno ha espresso voto contrario), ha approvato il bilancio 2014. Spese e entrate pareggiano a 2.695.637 euro. Le principali voci del conto capitale, poco più di un milione, sono la manutenzione di strade e parcheggi per 200 mila euro, manutenzione delle strade forestali per 60
mila, la sistemazione del parco
giochi di Mazzin per 80 mila, 70
mila per la manutenzioni degli
immobili comunali, in particolare il cappotto previsto al magaz-
zino comunale, e l’ampliamento
della caserma dei Vigili del Fuoco per 220 mila: questa spesa verrà notevolmente ridotta essendo
soggetta a contributo provinciale per l’80%. All’insegna dell’ordine e della legalità il regolamento per la costruzione delle legnaie. .
Tra gli altri punti la fissazione delle aliquote per L’IMU e TASI: per
la prima, dalla quale è esentata
la prima casa, l’aliquota è dello
0,79%, la seconda 0,5%.
F.D.
Albergatori delle tre sezioni Asat in assemblea tra preoccupazioni e qualche spiraglio positivo
Solo uniti si può battere la crisi
MARIO FELICETTI
POZZA DI FASSA - La crisi si sente, le difficoltà ci sono (lo hanno confermato con
una articolata serie di dati sul sistema
bancario e sui bilanci delle aziende il direttore della Cassa Rurale Val di Fassa e
Agordino Luciano Braito ed il commercialista Giancarlo Torghele), ma è importante fare squadra e mettere a frutto le
potenzialità che la valle di Fassa non ha
ancora espresso in maniera completa.
E ancora, come ha suggerito in una accattivante relazione, il professor Umberto Martini dell’Università di Trento, studiare insieme nuove strategie di mercato, attuare una politica dei prezzi che
non metta in competizione i vari operatori e che non offra prodotti simili a costi più bassi, ma garantisca benefici unici, in grado di giustificare il pagamento
di un prezzo più alto, alla ricerca della
differenziazione, evitare la frammentazione dell’offerta, abbandonare la comunicazione istituzionale e lavorare in maniera significativa sulla motivazione della vacanza.
Sono alcuni temi di fondo emersi ieri pomeriggio a Pozza, in occasione dell’assemblea promossa dalle sezioni Alta Fassa, Centro Fassa e Moena dell’Asat provinciale, con la partecipazione di oltre
un centinaio di operatori di tutta la vallata ladina. Un incontro ricco di spunti
e di riflessioni, su quello che continua a
rimanere il settore portante dell’economia valligiana, ancora in grado di recitare un ruolo di primissimo piano, come
hanno confermato i dati di un ultimo inverno sostanzialmente in tenuta, da parte del presidente dell’Apt Enzo Iori e quelli del presidente del Consorzio Impianti a Fune Val di Fassa e Carezza Daniele
Dezulian, che ha parlato di una situazio-
MOLINA DI FIEMME
ne difficile in gennaio e febbraio, a causa del maltempo, ma di un marzo che
«ha fatto vedere la luce in fondo al tunnel», con un dato finale, fino a questo
momento, in crescita del 4%. In primo
piano anche una serie di problematiche
che si ripetono da anni, ricordate dal
presidente della sezione Asat Centro Fassa Celestino Lasagna: la redditività che
diminuisce, i costi che crescono, una burocrazia soffocante, la tendenza della
clientela ad accorciare i periodi di vacanza, il crescente costo degli impianti,
il limite del pagamento in contanti fissato a 1000 euro, che sconcerta soprattutto la clientela straniera, i disservizi dello skibus, la carenza di segnaletica stradale da Moena a Canazei, il traffico, la
mancanza di strutture adeguate a certi
tipi di eventi.
Tra le proposte, migliorare le passeggiate, completare la pista ciclabile, potenziare il collegamento con l’asse del Brennero, iniziare i lavori delle circonvallazioni, migliorare la disponibilità di parcheggi, organizzare un servizio taxi notturno, realizzare il progetto delle Terme,
recuperare la clientela italiana (discorso ripreso anche nelle conclusioni dal
presidente provinciale dell’Asat Luca Libardi) che spende i propri soldi all’estero, dove, ha detto Lasagna, «non viene
fatto terrorismo fiscale». Un no secco è
stato anche ribadito per la tassa di soggiorno o tassa di scopo. Disponibilità al
dialogo ha espresso l’assessore provinciale Michele Dallapiccola, «anche se» ha
precisato «la coperta è corta e bisogna
capire le priorità». Parole forti ha pronunciato infine Walter Nicolodi, presidente di Union Hotel di Canazei, contro le
tasse e la burocrazia, mentre un po’ di
ottimismo hanno cercato di spargere la
Procuradora Cristina Donei ed il consigliere ladino Beppe Detomas.
Un momento dell’assemblea degli albergatori delle tre sezioni Asat di Fassa (foto Felicetti)
CAVALESE
Al centro d’arte il dialogo «terrestre» al femminile
CAVALESE - Il dialogo «terrestre» al femminile, avviato dalle artiste
Annamaria Gelmi e Anneliese Pichler, diverrà ancora più ampio ed
articolato con l’evento in programma per il pomeriggio di domani,
sabato 5 aprile, presso il Centro d’Arte Contemporanea di Cavalese.
Si tratta dell’appuntamento con «La Voce delle Donne», associazione
che sostiene da anni la promozione sociale, umana, civile e culturale
del mondo femminile.
Questa volta lo farà attraverso il linguaggio e le forme dell’arte. A
partire dalle 17 la visita guidata con le artiste protagoniste della
mostra «L’immagine terrestre» sarà l’occasione per inoltrarsi
nell’universo artistico femminile ricco di suggestioni e di interiorità
complesse.
I dati del bilancio della Cassa rurale di Fiemme
IN BREVE
I MOENA
Monti Pallidi in festa
È fissata
per
domenica
6 aprile la
chiusura
della
stagione
invernale all’Alpe Lusia,
nella ski area Trevalli. Le
condizioni del manto nevoso
sono ancora ottimali e
anche le previsioni meteo
sembrano promettere bene.
Ad animare l’ultima
giornata di sci all’Alpe Lusia
sarà la festa sociale
dell’Unione Sportiva Monti
Pallidi, società polisportiva
che vanta 60 anni di storia
e di onorata presenza nel
panorama sportivo trentino
e nazionale. Le gare si
svolgeranno sulla pista
Mediolanum mentre il
pranzo, aperto a tutti, sarà
allo Chalet Valbona.
I TESERO
Capitan America
Questa sera alle 21.15, al
cinema teatro comunale,
sarà proiettato il film in 3D
«Captain America».
I MOENA
Pizolada in Fassa
Torna domenica al passo
San Pellegrino la 38°
«Pizolada delle Dolomiti»,
classica gara di sci
alpinismo lungo un tracciato
di 13 chilometri valevole
per la finale del circuito
«Coppa Italia - Trofeo
Scarpa».
Fiemme e Fassa | Organizza il gruppo di Moena
Calano i prestiti ma tiene l’utile
Undici lezioni per diventare
Volontari della Croce Rossa
MOLINA DI FIEMME - Una sessantina di soci ha partecipato
mercoledì sera a Molina, in Sala Tisti, alla prima preassemblea della Cassa Rurale di Fiemme, in vista dell’assemblea generale che si terrà a Predazzo,
presso lo Sporting Center, sabato 10 maggio.
Un incontro seguito con interesse dai convenuti, che hanno preso visione delle relazioni presentate dal presidente Dino Zanon e dal vicedirettore
Massimo Piazzi. La Cassa ha registrato un utile netto di 800 mila euro, in forte calo rispetto ai
2,5 milioni dell’esercizio 2012.
Zanon si è soffermato in particolare sul bilancio sociale dell’istituto, ricordando il numero dei soci iscritti a fine 2013
(4.846, dei quali 1.790 donne e
3.056 uomini), l’ammontare del
risparmio per i soci (582.986
euro), grazie alle varie agevolazioni previste, le varie iniziative promosse nell’ultimo anno (in particolare i Premi e le
borse di studio, il benvenuto ai
nuovi soci, i «soci in viaggio», il
servizio di compilazione del
modello 730).
Sono 13.790 i clienti (12.130 persone fisiche e 1.660 aziende)
con 106.241 rapporti in essere.
In calo, a causa di una crisi che
FIEMME E FASSA - È
sufficiente avere
compiuto 14 anni di età
per potersi iscrivere al
corso per diventare
volontario che il
Gruppo di Moena della
Croce Rossa Italiana
organizza per i mesi di
aprile e maggio. Undici
lezioni per dare a chi è
intenzionato a prestare servizio in uno dei gruppi dislocati
sul territorio (a Moena, Vigo di Fassa e Cavalese) sia una
panoramica generale sulla realtà della Croce Rossa
Italiana, in tutte le sue sfaccettature, sia delle nozioni
generali di primo soccorso «laico», vale a dire di interventi
che possono essere messi in atto in caso di emergenza
anche se sprovvisti di presidi ed ausili sanitari. Le
presentazioni del corso si svolgeranno lunedì 7 aprile a
partire dalle ore 20.30 in contemporanea in tutti i centri
principali delle due valli: a Moena presso l’Oratorio; a
Predazzo presso la sala del Distretto Sanitario; a Vigo di
Fassa e a Cavalese presso le sedi della Croce Rossa.
Successivamente le lezioni si svolgeranno presso
l’Oratorio di Moena.
Il corso si pone l’obiettivo di reclutare nuove forze non
soltanto per i servizi dell’area sanitaria (per svolgere i
quali è necessaria la maggiore età e la frequenza di un
ulteriore corso e), ma anche per i molti altri campi nei
quali la Cri opera sul territorio, quali ad esempio l’Area
Gioventù (che include attività di animazione per bambini,
campagne di peer-education e di promozione di uno stile
di vita sano), l’Area Socio Assistenziale (iniziative con gli
anziani e le altre fasce deboli della popolazione, nella
foto) e, previo il completamento di apposita formazione,
attività come missioni umanitarie, protezione civile e
B. D.
servizi speciali come il soccorso sulle piste da sci.
3
sembra ancora lontana dall’epilogo, le masse amministrate
(pari comunque a 902 milioni),
mentre assommano a 2.861 le
pratiche presentate l’anno
scorso per la concessione di
credito. Di esse, solamente 26
sono state respinte. Complessivamente 73 i mutui prima casa accesi nel 2013, pari a 8,5 milioni di euro, e 247 sono i prestiti personali per 3,1 milioni.
Il presidente ha ricordato anche l’applicazione di significative moratorie, nei confronti di
quanti hanno difficoltà a far
fronte alle scadenze, le vantaggiose condizioni applicate sui
tassi di interesse, i benefici derivanti alle polizze assicurative, i contributi erogati a beneficio delle varie associazioni di
volontariato (in totale oltre
450.000 euro). Sull’organizzazione aziendale si è soffermato Piazzi, ricordando gli 80 dipendenti (34 donne e 46 uomini), i nove sportelli distribuiti
su tutta la valle, i consulenti, i
servizi specialistici, il settore
marketing, lo sviluppo organizzativo, l’amministrazione.
La seconda parte della serata
è tata dedicata alle candidature. Quest’anno sono quattro i
consiglieri in scadenza, Franco
Dellagiacoma di Predazzo, Val-
Il folto pubblico presente alla preassemblea della Rurale di Fiemme
ter Gilmozzi di Panchià, Denis
Vinante di Tesero e Claudio Demarchi di Molina. Quest’ultimo
ha confermato la volontà di ricandidarsi ed è stato indicato
ufficialmente dai presenti con
votazione palese. C’è comunque ancora tempo per altre candidature, che si possono presentare fino a sette giorni prima dell’assemblea generale di
maggio, con il supporto di almeno 30 firme e nel rispetto di
determinati requisiti previsti
dal Regolamento. Una sola domanda, alla fine, da parte del
pubblico, relativa alle motivazioni che hanno determinato il
calo dell’utile. Le ha chiarite il
direttore Paolo Defrancesco, evidenziando il minor gettito del
margine di interesse, il calo del
volume dei prestiti (meno 4,5%)
e soprattutto le «rettifiche sui
crediti» dovute alle difficoltà
crescenti dei rimborsi. Lo stesso direttore ha escluso la prospettiva di un progetto immobiliare da parte dell’istituto, in
un settore, anche questo, in
grande sofferenza. Ieri sera, secondo appuntamento a Tesero, questa sera, Venerdì, terza
riunione a Panchià, mentre domenica sarà la volta (alle 14.30)
di Valfloriana.
M. F.
SPORT » Calcio Trento, Gattamelata accusato di aver venduto una partita
€ 1,20 ANNO 69 (CXXVIII) - N
O
80
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
VENERDÌ 4 APRILE 2014
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta
■ LOSS A PAGINA 56
ALTO ADIGE
Sicurezza e viabilità
Domani il sindaco
svela la Trento futura
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
y(7HB5J2*TQQNKM( +&!"!&!z![
Ormai è tutto pronto per la “due
giorni” di Trentino.live, il festival
dei nostri lettori che va in scena
sabato e domenica. E sabato mattina sarà il sindaco di Trento Alessandro Andreatta a svelare la sua
idea della città del futuro, tra i
problemi della sicurezza dei cittadini e quelli della viabilità.
■ ALLE PAGINE 19, 20 E 21
Tante gli ospiti del nostro Trentino.live
1
CRISI UCRAINA
E LIMITI
DELLA POLITICA
di Francesco Palermo
I
l referendum con cui la
Crimea ha dichiarato la propria volontà di aderire alla
Federazione russa è illegittimo
sotto il profilo del diritto internazionale e del diritto ucraino.
Tuttavia non può dimenticarsi
che, dopo averle garantito – su
pressione internazionale –
un’ampia autonomia nei primi
anni ’90, il governo di Kiev ha
fatto pochissimi passi concreti
per la penisola e per le popolazioni che vi sono stanziate, in
particolare la minoranza tatara
e altre più piccole come i caraimi e i crimciacchi. Come spesso accade, ci si accorge di qualcosaquando lasiè persa.
Mercatone Uno, presa la banda
Undici in manette per l’assalto armato di San Michele
NELLE CRONACHE
il nostro CONCORSO assieme al MART
«Lost in Trentino», le vostre foto finiranno al museo
BENE TUTTO
PURCHÉ CAMBI
QUALCOSA
■ A PAGINA 25
Attacco grillino
«Vitalizi, legge
da annullare»
domenica l’assemblea ■ MORANDO A PAG. 24
L’Upt al bivio
tra Buratti
e Conzatti
di Roberto Weber
V
■ SEGUE APAGINA 13
pensioni d’oro
2
Il Movimento 5 Stelle presenta la sua via d’uscita nel complicatissimo labirinto dei vitalizi
d’oro in Regione. Il gruppo grillino ha infatti formalizzato la richiesta di annullamento della legge che ha originato l’intero pasticcio. Il motivo?
Violazione dello Statuto di autonomia.
■ SEGUEA PAGINA 13
i sono - ogni qualvolta si
parla di Matteo Renzi due piani che si sovrappongono in maniera così forte
da diventare pressochè irriconoscibili: il piano del merito delle
misure o delle riforme che il premier persegue e quello del consenso che riscuote. Accade dunque che il secondo piano - quello dei consensi - assai spesso offuschi la qualità, l’efficacia e
l’impatto delle riforme promesse. I consensi a oggi appaiono
infatti elevatissimi: non ricordiamo alcun premier che abbia fatto registrare un così elevato e
trasversale livello di fiducia, né
ricordiamoun vuoto intorno
■ DEIMICHEI ALLE PAG. 22 E 23
■ ■ Con l’avvio della nuova mostra del Mart «Perduti nel paesaggio / Lost in landscape» scatta anche il nuovo con-
corso fotografico del nostro giornale assieme al Museo di Rovereto. Si chiama «Lost in Trentino», perché vi sfidiamo
a raccontare il Trentino “che non sembra”: le foto migliori finiranno in mostra al Mart.
■ DEPENTORI A PAGINA 27
il caso a rovereto
I PROBLEMI DEL VOLONTARIATO
Il restauro della biblioteca?
«Bloccato» dalle Belle Arti
Associazioni trentine in rivolta
per il certificato antipedofilia
■ LUCA MARSILLI A PAGINA 37
■ GIULIANO LOTT A PAGINA 26
il progetto a trento
Svelate le nuove «palafitte»
In viale dei Tigli un quartiere tutto a canone moderato
Entro l’estate le vecchie
«palafitte» di viale dei Tigli,
a Trento, verranno definitivamente demolite. Di lì a
poco inizierà la costruzione delle nuove «palafitte»,
che conterranno ben 104
appartamenti a canone
moderato. Ecco il rendering di come diventeranno: un’operazione da 28
milioni di euro.
■ IL SERVIZIOA PAGINA18
funerali ad andalo
«Addio Carlo
e grazie
per la tua
lezione»
Le nuove «palafitte»
■ FICHERA A PAGINA 45
a rovereto
■ TAGLIENTE A PAGINA 38
Ragazzina
di 15 anni scippa
una anziana
■ e-mail: [email protected]
Economia
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
10
»
CONFAGRICOLTURA L’ASSEMBLEA DEI SOCI
di Carlo Bridi
L’ALLEANZA
1
◗ RAVINA
È stata un’appassionata difesa del ruolo dell’imprenditore
agricolo e dei terreni agricoli
da parte della presidente di
Confagricoltura del Trentino
quella di Cinzia Cainelli nella
sua lunga e documentata relazione presentata ieri all’assemblea dei soci alla presenza
dell’assessore all’agricoltura
Michele Dallapiccola. Un’organizzazione in piena salute
con 2500 fascicoli aziendali in
gestione e 4 organizzazioni di
prodotto per settore ittico,
ovicaprino, avicunicolo e florovivaistico che assicurano
un fatturato di 100 milioni e
1500 addetti.
Cainelli si è chiesta polemicamente se i principali nemici dell’ambiente siano gli agricoltori, o la cementificazione
e la costruzione di strade, o
chi con l’ambientalismo da
salotto o con la preferenza accordata agli animali rispetto
all’uomo. «Riteniamo che sia
la cementificazione una delle
cause principali dei dissesti
idro-geologici che sempre più
frequentemente colpiscono il
nostro paese». Anche sulle piste ciclabili ha voluto dire la
sua: «Non siamo affatto contrari alla realizzazione perché
portano turismo, ma siamo
contrari alla realizzazione in
contesti agricoli consolidati
in quanto creano situazioni
conflittuali».
Altro aspetto toccato:
l’espulsione di aziende agricole dalle zone che vengono trasformate in edificiali. Un
esempio valga per tutti: vicino
ad un allevamento zootecnico vengono autorizzati e realizzati edifici uso abitazione,
con la conseguenza che è l’allevatore che si trova costretto
a spostarsi.
Altro problema quello dei
predatori: «Noi amiamo gli
animali ma non possiamo
permetterci di ospitare sul nostro territorio agricolo quelle
specie che creano disagi, danni e costi. Dagli orsi ai cinghiali, ai lupi, dagli aironi ai cormorani che fanno stragi nei
nostri allevamenti ittici».
Un’agricoltura moderna ha
bisogno di ricerca, sperimentazione e consulenza tecnica
che la rende sempre più competitiva sul mercato, ma «la
Confindustria:
Trento
con Verona
per innovare
◗ VERONA
Confagricoltura si presenta aisoci con dat di tutto rispetto: 2500 fascicoli aziendali in gestione, 4 organizzazioni di prodotto, un fatturato di 100 milioni
«Cementificazione, causa
dei dissesti idrogeologici»
La presidente Cinzia Cainelli: ben vengano le piste ciclabili, ma non in un contesto
agricolo perché creano conflitti. Dallapiccola: più risorse, ma solo per il 2015
Cavit sbarca al Vinitaly forte di ben tredici premi speciali
TRENTO. Cavit trionfa alla 21ª edizione del
Concorso Enologico Internazionale, organizzato
come ogni anno dall’Ente Fiere di Verona, in
occasione della 48˚ edizione di Vinitaly.
Sono stati riconosciuti a Cavit 13 premi di altissimo
valore: 1 medaglia d’oro, 1 medaglia d’argento, 9
gran menzioni, un Premio Speciale Denominazione
di Origine 2014 e il Premio Speciale Gran Vinitaly,
assegnato al produttore che ottiene il miglior
strada imboccata dalla Fondazione Mach si è andata via via
allontanando dalle esigenze
della nostra agricoltura per seguire prevalentemente la strada della ricerca scientifica pura. Un rapporto organico fra
assistenza tecnica e ricerca
risultato riferito a due vini che hanno ottenuto una
medaglia in categorie diverse.
La Medaglia D’Oro va al suo Trentino Doc
Gewürztraminer Terrazze della Luna 2013, la
Medaglia d’Argento al suo Arèle Trentino Doc Vino
Santo 2000 a cui va anche il Premio Speciale
Denominazione di Origine 2014, conferito al vino di
ogni denominazione di origine italiana che in
assoluto consegue il miglior punteggio.
obiettivo che non è stato completamente raggiunto».
Un auspicio per un rapporto più stretto fra agricoltura e
turismo, considerato che per
il turismo il punto di forza è
l’ambiente e la sua naturalità
che può essere assicurato so-
lo da chi in montagna vive e
lavora.
Sul nuovo Psr è stato dato
atto all’assessore Dallapiccola di aver ottenuto un aumento delle assegnazioni da 280 a
310 milioni di euro. Anche per
i giovani si auspica un ripen-
samento delle modalità d’intervento sull’insediamento,
in quanto in taluni casi si sono dimostrati controproducenti.
Quali le risposte avute
dall’assessore Dallapiccola?
«Dal prossimo anno avremo
maggiori risorse a disposizione, ma per quest’anno i rubinetti sono chiusi», ha subito
messo in chiaro, ribadendo
comunque di avere molta fiducia nel rapporto con i vertici del ministero dell’agricoltura. «No a prospettive catastrofiche presentate da De Laurentis, sì invece ad un forte
impegno per meglio valorizzare i nostri prodotti, le nostre
eccellenze. Dobbiamo essere
orgogliosi di essere trentini»,
ha concluso Dallapiccola.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Confindustria Trento e Confindustria Verona alleate per l'innovazione nelle imprese: presentata ieri la collaborazione avviata tra le due associazioni sul
tema della ricerca e dell'innovazione. Confindustria Trento da
qualche anno ha attivato stretti
collegamenti con i centri di ricerca trentini. Oggi a Palazzo
Stella sono presenti delegati
dell'Università di Trento e della
Fbk, che visitano le aziende associate e forniscono consulenza
e assistenza sui progetti di innovazione. Negli ultimi anni sono
stati avviati diversi progetti di
collaborazione che hanno messo in rete l'industria trentina
con il sistema locale della ricerca, la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. È
anche sulla base di questa esperienza che è stata avviata la collaborazione con le imprese veronesi, che vedrà Confindustria
Trento condividere i propri contatti con i centri trentini e la conoscenza degli strumenti europei di finanziamento dell'innovazione. «Siamo lieti di questo
nuovo tassello che oggi aggiungiamo alla collaudata collaborazione tra Confindustria Trento e
i colleghi di Verona», ha commentato il presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai.
«Il tema della ricerca e innovazione ci sta particolarmente a
cuore, data la forte vocazione
del Trentino su questo fronte e
l'elevata qualità della ricerca
trentina. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per mettere a sistema con l'industria il network
della ricerca. Siamo convinti
che lavorando assieme riusciremo a rendere ancora più competitive le nostre imprese».
«Grazie alla collaborazione con
Confindustria Trento - ha spiegato Giulio Pedrollo, presidente
di Confindustria Verona - saremo in grado di dare alle imprese
un servizio più completo».
2
Innovazione, la sfida trentina per il futuro
Seconda giornata degli Ict Days: ecco i progetti premiati per le “tecnologie trasversali”
◗ TRENTO
Gli Ict Days (foto Panato)
Interdisciplinare, innovativo ed
in grado di portare il Trentino a
livelli di eccellenza nella ricerca. Questi i criteri sui quali si è
basata la giuria nell’assegnazione del premio per le
“tecnologie trasversali” nel corso degli “Ict days-orizzonti
2016”. La kermesse dell'innovazione, organizzata da Trento Rise, in sinergia con la Fondazione "Bruno Kessler" ed il Dipartimento di Ingegneria e Scienza
dell'Informazione, ieri ha visto
protagonisti dodici progetti che
i ricercatori hanno illustrato a
colleghi, possibili finanziatori,
ma anche ai tanti che hanno
scelto di raggiungere il Polo
Scientifico e Tecnologico Fabio
Ferrari per informarsi o semplicemente per curiosare tra le varie proposte. Un viaggio, all'insegna dell'interdisciplinarietà
con l'innovazione tecnologica
come filo conduttore, reso possibile dai confini sempre più labili tra ambiti, apparentemente
diversi. È con un certo orgoglio
che i ricercatori hanno illustrato i frutti del loro lavoro, tutti rigorosamente “made in Trentino”. Le materie interessate sono state tra le più svariate: chi
ha scelto di puntare sulla medicina, sviluppando un app per
smartphone in grado di monitorare il decorso del disturbo bipolare nei pazienti affetti da tale disagio, chi sull'educazione,
grazie alla creazione di una
community online studiata per
la risoluzione e relativa spiegazione degli esercizi matematici
assegnati a scuola, chi sull'ambiente, tramite la creazione di
un sito web che permette la
classificazione del singolo rifiuto e del relativo processo di
smaltimento. Il progetto vincitore, premiato con una targa
simbolica, è stato quello presen-
tato da Mohamed Taher Alrefaie e denominato “GpSpeed”, un
social network, finalizzato ad
evitare gli ingorghi stradali. Secondi,
a
pari
merito,
“Cent€uro” e Wildescope. Il primo, illustrato da Gianbattista
Toller, riguarda l’adattamento
per uso agro-metereologico di
economici e comuni modem. Il
secondo, presentato da Francesca Cagnacci, è una piattaforma multisensore per monitorare i movimenti degli animali.
Da oggi gli Ict Days si trasferiscono presso il Muse: dalle 10 la
conferenza “Crowdfunding: Lean Start-up & Agile Innovation
in Trentino”, dalle 10.30 Progettare l'invisibile..., in cui interverrà Greg Horowitt, “guru” delle
startup, dalle 12 l’inaugurazione di “TechPeaks #2”, progetto
finalizzato alla creazione di
nuove aziende di successo. Nel
pomeriggio, dalle 14 “Ibm Research: Watson, la frontiera del
Cognitive Computing”, incentrato sulle conoscenze linguistiche al tempo degli Open Data,
dalle 15.30 “Rinascimento 2.0:
Tecnologia al servizio dell'essere umano”, dalle 16 “Guidare la
rivoluzione dell'Ict. Sfide, rischi
e opportunità” e dalle 17
“Makers: Fare Digitale”. Alle 18
la premiazione dell’”Hackaton”, la maratona di due giorni
nella quale alcuni sviluppatori
si sono sfidati nella creazione di
applicazioni utili alla vita sul
territorio, e la chiusura. (v.z.)
■ e-mail: [email protected]
Trento
telecamere in centro
■ ■ Promesse più telecamere contro la microcriminalità
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
■ Indirizzo
viaSanseverino,29-Trento
■ Centralino 0461/885111
■ Fax
0461/235022
vitalizi
19
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità
0461/383711
■ RadioTaxi 0461/930002
econsms
3409949655
sicurezza
■ ■ Renzi propone di pagare i consiglieri come il primo cittadino
■ ■ Uno dei temi caldi è la sicurezza che sembra a rischio
1
◗ TRENTO
Parte con il botto la festa del
nostro giornale Trentino.live.
Domani alle 10.30 a palazzo
Geremia il direttore Alberto
Faustini intervisterà il sindaco
Alessandro Andreatta. Sarà un
faccia a faccia serrato e incalzante su tutti i temi più importanti del presente e del futuro
di Trento. Tutti i trentini sono
invitati. Si tratta di un appuntamento interamente dedicato alla città dagli aspetti sicuramente interessanti. L’intervista sarà a tutto tondo. Si affronteranno i problemi più sentiti
dai trentini, a partire dalla sicurezza, sicuramente una delle
questioni calde degli ultimi
tempi. Da alcuni mesi si è registrato un aumento dei furti in
appartamento, mentre i residenti di alcune zone, come
piazza della Portela, chiedono
una maggiore attenzione da
parte dell’amministrazione comunale. Nelle ultime settimane il sindaco Andreatta è arrivato a promettere il prolungamento delle pattuglie serali
dei vigili urbani fino alle 3 di
notte. In questo modo si potrebbero contrastare in maniera più efficace fenomeni come
i disturbi notturni da parte dei
frequentatori dei locali o la microcriminalità nelle strade del
centro storico. Nei mesi scorsi,
infatti, ci sono stati diverse aggressioni soprattutto a ragazze
allo scopo di scippare borsette
o telefoni cellulari. Il sindaco
aveva anche promesso l’installazione di un maggior numero
di telecamere nelle zone più
sensibili del centro. Anche
Sicurezza, viabilità, opere
i nodi irrisolti del sindaco
Domani faccia a faccia (ore 10.30) tra il nostro direttore e Alessandro Andreatta
sui temi più importanti della Trento che verrà. E si parlerà anche di maxi vitalizi
Il sindaco Alessandro Andreatta sarà intervistato dal direttore Alberto Faustini ma anche il pubblico potrà sottoporre le proprie domane al sindaco
questa misura ha lo scopo di
prevenire i reati di strada. Già
da tempo la situazione della sicurezza in centro è stata tratta
in alcune riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza
pubblica. Il sindaco domani farà il punto anche su questo e
appuntamento «ai vicoli» e allo «scrigno del duomo»
Ultimi posti per «A pranzo con...»
Chi vuole scoprire i segreti del giornale può farlo a tavola
◗ TRENTO
Il ristorante «Ai vicoli» ospiterà uno dei due pranzi
Grande successo per l’iniziativa «A pranzo con...». Chi vorrà
incontrare alcuni dei giornalisti di questo quotidiano lo potrà fare prenotandosi per l'appuntamento in programma
nei ristoranti «Ai Vicoli» e «Scrigno del Duomo» sabato alle
13. Ospiti d'onore saranno la
giornalista Rai Maria Concetta
Mattei, l'ex campione di ciclismo Maurizio Fondriest e Andrea Makner. Per partecipare
telefonare in redazione allo
0461-885111. Ci sono ancora
pochi posti disponibili.
sulle misure che il Comune intende adottare.
Ma i temi toccati saranno sicuramente molti. Il primo cit-
tadino verrà stimolato anche
su un altro argomento di stretta attualità, ossia quello dei
maxi anticipi milionari per gli
ex consiglieri regionali. Ma la
vicenda dei privilegi non si ferma certo qui. Per il futuro, il
presidente del Consiglio Matteo Renzi ha proposto di adeguare l’indennità dei consiglieri regionali e provinciali a quella del sindaco della città capoluogo. L’indennità del sindaco
di Trento, in effetti ammonta a
8.600 euro lordi contro i 9.700
euro dei consiglieri regionali.
Altro tema di stretta attualità è quello riguardante l’area
ex Michelin e il suo sviluppo.
Con l’apertura del Muse, nel
luglio dello scorso anno, l’area
è diventata centrale e sarà
sempre più importante con il
trasferimento nei nuovi edifici
della biblioteca universitaria.
Un’area destinata ad ospitare
anche eventi e manifestazioni
che potranno attrarre visitatori anche da fuori città. Un nuovo quartiere che si dovrà integrare al meglio con la città a
partire dalla realizzazione degli altri due sottopassi ferroviari. Altro tema affrontato dal
sindaco anche in recenti interventi pubblici è quello della vivibilità del centro storico alla
mattina. Attualmente le strade
del centro, pur essendo in piena zona a traffico limitato, sono letteralmente prese d’assalto da furgoni e camioncini, oltre che da auto. Per questo Andreatta ha proposto di installare dei varchi elettronici con telecamere che controllino l’accesso solo delle vetture autorizzate. In questo modo si spera di controllare al meglio gli
accessi e di rendere più vivibile il centro.
©RIPRODUZIONERISERVATA
20
Trento
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
1
di Paolo Piffer
◗ TRENTO
Il fermo immagine dell’agricoltura trentina (comprensivo di
silvicoltura e pesca oltreché
dell’allevamento) comunica
che il settore rappresenta il
3,45% del Pil provinciale e produce ricchezza per 509,95 milioni a fronte di quasi 15 miliardi di valore aggiunto complessivo creato dell’intera economia della provincia di Trento.
Numeri, vale la pena precisare,
al netto della trasformazione
dei prodotti e della loro commercializzazione. Segno, questi numeri, di una realtà economica provinciale ormai stabilizzata da decenni sul terziario
e i servizi a fronte di un’agricoltura di montagna che cerca di
difendere con i denti un territorio non sempre agevole da governare. Infatti, in vista dell’arrivo a Trento del ministro delle
politiche agricole, alimentari e
forestali, il renziano Maurizio
Martina, atteso per domani a
mezzogiorno a palazzo Geremia dove sarà intervistato dal
caporedattore del “Trentino”
Paolo Mantovan, la maggioranza degli interlocutori che abbiamo contattato ritiene il futuro dell’agricoltura trentina
“non roseo, ma possibile”.
Adottando così un principio di
precauzione, si potrebbe dire,
anche perché il momento generale non è facile per nessuno
e il futuro è in fondo materia
più consona ai preveggenti che
a chi si sporca quotidianamente le mani con la terra. Anche
se il titolo dell’appuntamento “Trentino, agricoltura 2.0” qualche richiamo ai prossimi
anni lo mette nel piatto. “Vedo
molte difficoltà – afferma il presidente di Coldiretti Gabriele
Calliari – Ma, in agricoltura,
percepisco delle possibilità
maggiori rispetto ad altri settori”. “Abbiamo improntato lo
sviluppo della nostra produzione sulla qualità - aggiunge Silvano Rauzi, presidente della
Federazione provinciale allevatori da quasi 35 anni – Pertanto
intravedo un futuro magari
non roseo ma possibile”. Per
Paolo Calovi, presidente provinciale della Cia (la Confederazione italiana agricoltori) “il
futuro dell’agricoltura trentina
si deve sempre più orientare
verso l’alta qualità e l’eccellenza. Già adesso ci sono esempi
virtuosi. Molte aziende sono infatti piccole e spesso si trovano
in ambienti impervi”. “Se dovessi descrivere la nostra zoo-
«Meno burocrazia
per noi agricoltori»
L’appello di Coldiretti, Allevatori e Cia al ministro Martina ospite domani
del nostro festival: «Chiediamo anche più attenzione alle nostre specificità»
Il ministro dell’agricoltura del governo Renzi Maurizio Martina
Gabriele Calliari
Silvano Rauzi
Paolo Calovi
tecnia al ministro – prosegue
Rauzi – senz’altro gli direi che è
un settore che, oltre ad offrire
prodotti di qualità, presidia e
salvaguardia il territorio montano. Inoltre, gli chiederei una
minore burocrazia e un più veloce recepimento delle direttive comunitarie a sostegno del-
le zone di montagna perché,
come Italia, siamo un po’ in ritardo. Anzi, già che ci sono invito il ministro alla mostra che teniamo proprio in quei giorni a
Trento che propone anche le
nostre razze autoctone”.
“Ministro, è di fronte ad
un’agricoltura particolare –
chiosa Calliari simulando l’incontro con Martina – Un agricoltura molto frammentata e
con aziende piccole ma caratterizzata da una cooperazione
diffusa. E sono aziende che,
proprio per le loro ridotte dimensioni, hanno bisogno di
un’attenzione particolare. An-
Autonomia, presidenti a dibattito
che perché sono capaci di prodotti di grande qualità ed eccellenza. Quindi, gli chiederei
grande attenzione alla nostra
specificità ma anche alla distribuzione delle risorse”. “Con la
nostra agricoltura – sottolinea
Calovi – manteniamo vivo il
territorio, anche quello più
marginale, oltreché le tradizioni. Credo, quindi, che la politica debba potenziare le risorse
comunitarie per promuovere
le nostre eccellenze. Facendo
in modo che la Pac (politica
agricola comune della Ue) tenga conto delle realtà regionali.
Tenendo ben presente che il
domani in tutta la città
Maratona fotografica a caccia
Domani alle 17 a palazzo Geremia confronto tra Maroni, Rossi e Kompatscher dell’immagine più bella
◗ TRENTO
Roberto Maroni
Appuntamento di scottante attualità quello che si terrà domani alle 17 a palazzo Geremia. Già il titolo, "Carissima
Autonomia", dà l’idea del tema. Parteciperanno i presidenti delle Province di Trento e
Bolzano Ugo Rossi e Arno
Kompatscher e il governatore
della Lombardia Roberto Maroni. Riflessione a doppio significato, a seconda di come la
si pensi (ma non è detto), che
sarà condotta dai giornalisti
del "Trentino" Luca Petermaier e Chiara Bert. Un incontro
nel corso del quale verrà ripercorsa la storia dell’autonomia
e, soprattutto, si cercherà di capire quale potrà essere il futuro. Il primo Statuto è del '48. Il
secondo, con l'autonomia delle due province del '72, dentro
un quadro regionale. Da anni
si parla di terzo Statuto. Un dibattito che si è arenato anche
perché Trento e Bolzano temono di andare incontro a un taglio delle proprie prerogative
in un tempo di vacche magre
come questo. Soprattutto da
Bolzano si è parlato spesso di
autonomia integrale, mentre a
Trento si portava avanti il con-
cetto di autonomia integrale.
La crisi economica e la conseguente riduzione di risorse per
tutti, però, mette a rischio l’autonomia. Ormai da più parti le
critiche alla particolare situazione di Trentino e Alto Adige
si levano alte. Basti ricordare
la famosa trasmissione di Bruno Vespa con la quale si criticavano, anche in maniera superficiale i presunti sprechi di
Trento e Bolzano. Certo lo
scandalo degli anticipi dorati
dei vitalizi degli ex consiglieri
regionali non fa altro che indebolire la causa dell’Autonomia.
◗ TRENTO
Obiettivi pronti e puntati sugli
scorci della città, ma in modo
ecosostenibile. Per la maratona
fotografica organizzata dal
Trentino per domani, la location è il centro di Trento e la
mission è trovare l'immagine
«perfetta» facendo attenzione
all'ambiente: per spostarsi da
un punto all'altro si dovranno
usare le gambe o i mezzi pubblici o la bicicletta o i roller o il monopattino. Qualsiasi cosa va bene purché non inquinante. C'è
un sito web dedicato (www.maratonafotograficatrentino.
com) e dalle 10 di mattina di sabato, in piazza Duomo saranno
aperte le iscrizioni. Dieci euro a
coppia (per motivi assicurativi)
la quota di partecipazione e la
maglietta sponsorizzata Trentino da indossare. Il via alle
14.30: le coppie partiranno a
caccia di clic fotografici. Domenica, a mezzogiorno, nella sala
di rappresentanza di palazzo
Geremia, il direttore del Trentino Alberto Faustini premierà
sia i team che per primi avevano consegnato all'arrivo la lista
che sancisce il raggiungimento
degli obiettivi previsti che le migliori e più originali foto.
22
Trento
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
1
Mercatone Uno,
presa la banda
Undici arresti di polizia e carabinieri per l’assalto armato
Sono sinti e sono accusati anche di altri colpi. Uno a Giovo
di Mara Deimichei
la curiosità
◗ TRENTO
Mezza giornata. Tanto bastava
per partire dal Veneto o dalla
Lombardia, raggiungere l’obbiettivo, mettere a segno il colpo
e tornare a casa. Organizzata e
veloce, queste le caratteristiche
principali dell’organizzazione
composta da sinti che è stata azzerata da un’operazione congiunta di carabinieri e polizia.
Indagini partite dopo l’assalto al
Mercato Uno di San Michele del
14 gennaio e che hanno portato
all’arresto di 11 persone che sono accusate anche di altri colpi.
Contro di loro anche l’accusa di
associazione a delinquere.
L’auto «galeotta». A tradire i
rapinatori è stata un’auto, una
Renault Scenic che hanno usato
per lasciare il Trentino dopo
aver abbandonato la Croma (rubata) con la quale erano andati
al Mercatone Uno. La macchina, intestata a Dania Lovas, 33
«Sledgehammer»
e Peter Gabriel
TRENTO. Il nome scelto per
l’operazione è «Sledgehammer»
che ai più ricorderà il titolo di una
canzone di Peter Gabriel del 1986.
In realtà il riferimento è al termine
inglese con il quale si indica la
mazza da fabbro ossia l’attrezzo
usato dai rapinatori per «aprire»
le vetrine della gioielleria.
Puntel, Squarcina, Amato, Iacobone, Ascione e Firinu (foto Panato)
anni residente in via Bronzetti, è
stata intercettata dalle telecamere di alcuni negozi ed è stato il
primo indizio per ricostruire, la
rete dei contatti della donna. Ci
sono state poi le intercettazioni
e i lavori sulle celle telefoniche
che hanno permesso di capire
chi era dove. E poi le osservazioni e i pedinamenti, insomma
una messe da informazione che
hanno portato poi all’ordinanza
di custodia cautelare.
Il Mercatone Uno. In base ai
dati raccolti, sarebbero stati i
due trentini (Lovas e Denis
Brajdic) a segnalare al gruppo la
possibilità di rapinare la gioielleria. Pochissimo tempo e il colpo
era fatto. Ad entrare nel negozio
sarebbero stati lo stesso Denis
assieme a Antonio Brajdic (26enne milanese) e Eddy Gashi
(21enne padovano) assieme ad
una quarta persona non ancora
identificata. La Lovas avrebbe
fornito l’appartamento di via
Bronzetti dove i rapinatori si sarebbero fermati un paio d’ore
dopo il colpo, mentre altri sup-
porti logistici sarebbero arrivati
da Luciano Sandro e Claudio
Brajdic, il primo padovano, il secondo milanese. La fuga poi a
bordo della Scenic, intercettata
dalle telecamere di alcuni negozi e poi in A22.
La tela di rapporti. Polizia e
carabinieri (ha collaborato anche la sottosezione autostradale
della Stradale) hanno pazientemente ricostruito la tela dei rapporti e hanno anche scoperto,
nel corso delle indagini, che il sodalizio era pronto a mettere a segno una rapina ai danni di un
rappresentante di gioielli dopo
la fiera di Parma di inizio marzo.
Ad entrare in azione Antonio
Brajdic (54 anni padovano assie-
Trento
VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO
Il plauso di Rossi:
«Argine alla
criminalità»
23
l’appello: più telecamere
1
«La miglior risposta
all’allarme sicurezza»
◗ TRENTO
me all’omonimo Valentino
(24enne milanese) e Jimmi Luca, 26enne ai domiciliari, con
tanto di braccialetto elettronico
a Treviso) e Paolo Hudorovic
(40enne di Verona). Rapina che
è stata sventata.
I colpi trentini. Secondo le accuse Luciano Sandro, e Denis
Brajdic con l’apporto logistico di
Lovas, avrebbero messo a segno
il furto delle slot machine al circolo tennis di San Pio X mentre
Antonio e Valentino Brajdic, padre e figlio, sono accusati della
rapina da 140 mila euro ai danni
di due rappresentanti di gioielli
a Maso Franch nel novembre
2011.
TRENTO. Sono arrivate anche le
congratulazioni del presidente
Rossi per l’operazione
«Sledgehammer». «Le
responsabilità - ha detto Rossi saranno accertate in sede
processuale, intanto c'è la
soddisfazione per la risposta
puntuale delle istituzioni a fatti
che hanno creato un grande
allarme sociale». Il giorno dopo
l'assalto al Mercatone Uno, in
un periodo caratterizzato
anche da altri eventi criminosi
e dagli arresti effettuati allora
nei confronti dei presunti
responsabili di una serie di
furti in appartamento, il
presidente Rossi aveva invitato
a tenere alta l'attenzione nei
confronti del crimine. «La
comunità trentina - ha aggiunto
ieri il presidente - rinnova la
sua fiducia nei confronti della
magistratura e delle forze
dell’ordine , che con il loro
impegno fanno da argine alla
criminalità. Una società più
coesa è una società più sicura».
©RIPRODUZIONERISERVATA
«La miglior risposta all’allarme sicurezza». Così il procuratore Giuseppe Amato sintetizza quello che è - al di là del valore operativo in sè - il significato dell’operazione congiunta di carabinieri e polizia che
ha portato all’arresto degli undici sinti. «È la dimostrazione
dell’attenzione costante - ha
spiegato - delle forze di polizia
su tutti gli episodi di criminalità che inevitabilmente avvengono sul nostro territorio.
Questa è l’ultima di una serie
di operazioni portate a termine e che ha consentito di scoprire i responsabili di tutte le
rapine che in questi mesi hanno suscitato un certo allarme
sociale. Ed è anche il risultato
del buon lavoro di controllo
da parte di polizia e carabinieri». Sulla prevenzione punta
anche il questore Giorgio Iacobone: «Difenderemo con le
unghie e con i denti il primato
di Trento come provincia più
vivibile d’Italia e operazione
congiunte come questa dimostrano come la prevenzione e
quindi il costante controllo
del territorio siano elementi
preziosi per ottenere risultati
importanti». «Siamo particolarmente contenti - ha com-
La conferenza stampa di ieri in tribunale
mentato il tenente colonnello
Paolo Puntel - di aver chiuso il
cerchio. Ci siamo riusciti in un
tempo relativamente breve,
poco più di due mesi e non
posso non esprimere il ringraziamento per il lavoro degli
uomini del nucleo investigativo».
Quest’indagine ha visto collaborare carabinieri e polizia,
una sinergia che è stata apprezzata da tutti, compreso il
commissario del governo
Francesco Squarcina. «Questa
è la conferma che il Trentino è
una terra difficile da conqui-
stare per i criminali». E lancia
anche un appello ai commercianti: «Le riprese delle telecamere si sono dimostrate molto importanti e sarebbe positivo se più negozi si dotassero
di quelle esterne».
Da Amato è arrivato anche
un plauso ai dipendenti del
Mercatono Uno che avevano
dato subito l’allarme e cercato
di chiudere il cancello che
avrebbe potuto bloccare la
macchina dei malviventi: «un
senso civico - ha commentato
- raro e frutto di questa terra».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Un gruppo con il «debole» per i gioielli
Nel mirino dei sinti non solo i negozi ma anche i rappresentanti di monili. La tecnica: gomme bucate e poi fuga veloce
◗ TRENTO
I gioielli pare che siano l’articolo preferito delle persone che
sono state arrestate nell’operazione «Sledghammer». Oltre al
colpo alla gioielleria del Mercatone Uno, l’indagine di carabinieri e polizia ha individuato
in alcuni membri del sodalizio
gli autori di una rapina ai danni di due rappresentanti di monili a Giovo a fine novembre
del 2012, ma non solo. In quattro sono stati arrestati mentre
stavo per rapinare sempre un
rappresentante di ori a Forlì, al
termine di una fiera dedicata
ad anelli e collane a Parma. Un
arresto maturato quando già
l’indagine nata dopo l’assalto
al Mercatone Uno era nelle fasi «calde». Grazie alle intercettazioni e ai controlli sui componenti della banda, gli investigatori avevano infatti capito
che sarebbero entrati in azione il 4 marzo. Quattro le persone che avrebbero dovuto lavorare sul colpo, Antonio, Valentino e Jimmi Luca Brajdic e Paolo Hudorovic che avrebbero
iniziato a pedinare una coppia
di rappresentanti all’uscita dalla fiera e poi entrare in azione
in località Bevano di Forlì.
Avrebbero fatto in modo che i
due si fermassero tagliando
una gomma della loro macchina durante una sosta in
un’area di servizio. Un’escamotage per aver la certezza
che i due si fermassero abbastanza lontano da occhi indiscreti. Solo che sono stati bloccati dai carabinieri.
A quanto pare la tecnica dello squarcio nelle gomme era
un modus operandi tipico del
gruppo che stava preparando
Trovata la pistola
scacciacani simile
ad una Beretta
Le undici persone che sono arrestate. Fra di loro anche due trentini, Denis Brajdic e la compagna Dania Lovas, l’unica ai domiciliari
- sostengono le forze dell’ordine - un colpo molto grosso. A
quanto pare, infatti, era in corso di organizzazione una rapina - che poi non si è realizzata
- a Basilea dove alla fine di
marzo si è tenuta «Baselworld»
la fiera mondiale dei gioielli.
Tornando al mondo di agire
del gruppo, un’altra caratteristica che sarebbe emersa nel
corso delle indagini sarebbe
quella di bruciare le macchine
(rubate) usate nei colpi una
volta che diventano inutili. Cosa che nel caso del Mercatone
Uno non è stata fatta perché la
Croma era stata parcheggiata
davanti ad un condominio e
quindi un incendio non avrebbe fatto altro che attirare le attenzioni sulla vettura e quindi
su di loro.
Un’associazione quasi famigliare visto i cognomi e i vincoli di parentela degli arrestati
che sono: Denis Brajdic ( 33enne di Padova ma residente a
Trento), Antonio Brajdic
(26enne di Milano), Eddy
Gashi), Antonio Brajdic (54enne di Padova), Valentino
Brajdic (24enne di Milano),
Jimmi Luca Brajdic (26enne di
Milano) Paolo Hudorovic
(40enne veronese), Luciano
Sandro Brajdic (21enne di Padova), Claudio Brajdic (30enne di Milano), Fabio Hudorovic (23enne di Segrate) e Dania
Lovas (33enne trentina, l’unica che non è in carcere ma ai
domiciliari).
©RIPRODUZIONERISERVATA
TRENTO. Non è stata
recuperata la refurtiva dei
colpi - che probabilmente sarà
stata piazzata
nell’immediatezza dei colpi ma nella perquisizione della
casa di via Bronzetti dove
abitano i due trentini
arrestati (Denis Brajdic e
Dania Lovas) è stata trovata
una pistola. Si tratta di
un’innocua scacciacani
trovata con il regolamentare
tappo rosso, che è una
riproduzione della Beretta che
è in uso alle forze dell’ordine.
È stata sequestrata e ora si
lavorerà con i frame dei
filmati del circuito interno di
telecamere della gioielleria
del «Mercatone Uno» per
capire se è una delle due che
erano state usate durante il
colpo per incutere paura. Si
tratta di un lavoro di
comparazione che non appare
certamente nè facile nè
tantomeno veloce.
24
Trento
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
l’incontro a roma con il ministro
1
Valdastico, è muro contro muro
Rossi conferma il no. Lupi: aggiorniamoci. A22, rispunta la gara
◗ TRENTO
Maurizio Lupi, ministro ai trasporti
La Provincia conferma il proprio no alla Valdastico. Il presidente Ugo Rossi ieri a Roma ha
incontrato il ministro a infrastrutture e trasporti Maurizio
Lupi, che aveva convocato Tren-
tino, Veneto e società A4 per affrontare il tema fortemente dibattuto. Così Rossi: «Il prolungamento della Valdastico a nord
con la realizzazione dell’ultimo
tratto in Trentino non è coerente con un quadro generale della
mobilità che punta a trasferire
quanto più traffico possibile dalla gomma alla rotaia». Lupi ha
così proposto di riaggiornare il
vertice tra trenta giorni, per valutare le possibili alternative prima di adottare i provvedimenti
previsti dalle legge obiettivo.
Si è parlato anche di A22. La
posizione del governo è quella
di raggiungere un'intesa con le
amministrazioni locali per
sbloccare gli oltre 550 milioni
accantonati per il rinnovo della
ferrovia del Brennero, per la realizzazione delle relative gallerie,
e dei collegamenti e delle infrastrutture connesse fino al nodo
stazione di Verona. Il sì da parte
trentina è legato alle assicurazioni - ieri ricevute - di non veder stralciato dalle priorità il lotto trentino compreso nell’intera tratta di accesso sud, e quindi
di riavviare entro tempi certi la
fase progettuale e di realizzazio-
ne del lotto 3 (Circonvallazione
di Trento e Rovereto). Altra richiesta riguarda la proroga della
concessione in scadenza nel
2014, su cui e è atteso un impegno diretto del governo presso
la Commissione europea. Lupi
ritiene difficile un percorso alternativo alla gara, ma andranno individuati criteri diversi rispetto all’impostazione del bando annullato dal Consiglio di
Stato: ad esempio, tenere conto
di una serie di investimenti su sicurezza, minor impatto ambientale e opere complementari a
vantaggio dei territori.
Buratti-Conzatti, Upt di fronte al bivio
I candidati alla segreteria a confronto: due modi profondamente diversi di concepire il partito e il suo futuro politico
◗ TRENTO
Corrado Buratti o Donatella
Conzatti? Domenica a Vezzano gli iscritti all’Upt sono chiamati a votare il nuovo segretario, che prenderà il posto di
Flavia Fontana: la partita è a
due e non è facile dire chi possa essere il favorito. Il primo,
presidente uscente del parlamentino, rifiuta l’etichetta di
garante della continuità: sottolinea infatti che la nomina, a
suo tempo, era servita proprio
a bilanciare l’esito del voto sul
segretario, con cui certo poi ha
collaborato, ma sempre mantenendo una propria autonomia di pensiero e di azione.
Mentre la seconda, all’etichetta di outsider nel segno dell’innovazione ci tiene eccome: ricorda la propria provenienza
»
civica e rivendica, nel programma politico delle ultime
provinciali, tutta la parte relativa al rinnovamento, ribadita
anche nell’assemblea di qualche mese fa a Trentino Sviluppo. Schermaglie? Può darsi.
Certo è che il futuro segretario
dell’Upt si troverà subito ad
avere a che fare con una questione tutt’altro che semplice
da risolvere: le indicazioni di
voto del partito alle europee
del 25 maggio. Il punto è: come si collocherà l’Upt rispetto
al progetto centrista portato
avanti da Lorenzo Dellai a Roma, cioè la ricomposizione di
un blocco popolare nelle intenzioni aperto però anche al
Nuovo centrodestra di Alfano?
Ed è un punto su cui, curiosamente, la prudenza accomuna
entrambi i candidati. (p.mor.)
»
BURATTI «Coalizione impossibile senza di noi» CONZATTI «Ora il Patt deve ridimensionarsi»
«Torniamo protagonisti sui territori»
«Nuovo partito territoriale aperto a tutti»
L’Upt ha perso tesserati: da 5
mila a 1.500: è un problema? E
come lo affronterà se sarà lei il
segretario?
In passato i nostri militanti
coinvolgevano familiari e amici: la partecipazione andava al
di là dell’attivismo politico in
senso stretto. Viceversa, negli
ultimi mesi fra primarie ed elezioni provinciali, non si è ritenuto opportuno forzare la mano in questo senso. Ora poi siamo in una fase precongressuale: è l’intera stagione del tesseramento ad essere stata anomala, con i processi politici seguiti
solo dai militanti attivi. Certo,
ora si dovrà ripartire.
La dipingono come un
“continuatore” della gestione
del partito. Condivide?
Continuità è una parola grossa: anche perché la mia nomina
a presidente del parlamentino
avvenne in contrasto rispetto
all’indicazione della segreteria
che si era appena insediata. Mi
sono messo a disposizione con
spirito di collaborazione, ma
cercando anche di capire come
funziona un partito, cosa non
banale. E la responsabilità di
dover costruire la lista elettorale è stata importante, visto che
la segretaria Fontana, che era
candidata, si era di fatto autoso-
Stesse domande poste a Buratti: partiamo dal crollo dei tesserati.
Un fenomeno assolutamente
fisiologico. Erano le 5 mila di
due anni fa a costituire un dato
anomalo, perché eravamo alla
vigilia della scissione di Grisenti. Lo stesso Pd viaggia sui 1.500
tesserati. C’entra poi anche l’attuale clima di sfiducia verso la
politica. Non è comunque un tema che mi appassiona: in queste settimane ho incontrato tantissime persone che si interessano all’Upt senza però volersi tesserare. Penso che dovremo cercare altre forme di finanziamento, diverse e originali.
Nello schema della sfida, lei
è l’“innovatrice”. Buratti però
non si vede come un conservatore.
Da parte di chi gestisce un
partito, si tende sempre a sminuire le differenze. Da pare mia,
ho fatto parte di tutto ciò che ha
costituito nuove tappe nella storia dell’Upt rispetto al percorso
tradizionale di un partito:
l’esperienza dei civici, di cui sono stata coordinatrice in Vallagarina, la scrittura del programma per le provinciali, fino alla
recente assemblea a Trentino
Sviluppo.
Come declinerà questa im-
Corrado Buratti
spesa: i rapporti con la coalizione li tenevo io.
Come caratterizzerà la linea
politica dell’Upt?
Il primo patrimonio di un
partito è costituito dal suo elettorato e dai militanti. Sono convinto che in una fase difficile come questa, in cui anche le istituzioni trentine devono confrontarsi con ristrettezze economiche, serva una grande capacità
di mediazione politica, raccogliendo le priorità dei cittadini.
Solo così potremo creare le condizioni sociali per accettare
scelte difficili e per condividerle. Caratterizzerò la mia azione
portando l’Upt ad essere prota-
gonista nell’elaborazione delle
proposte, da affrontare e divulgare prima di tutto nei territori.
I rapporti con il Patt che vi
ha sopravanzato?
Al tavolo della coalizione contano i valori. E noi, forti del nostro patrimonio intellettuale,
siamo convinti che il centrosinistra autonomista senza l’Upt
non possa esistere. Forti di questa consapevolezza, siamo
pronti a rilanciare il nostro progetto. Anche in termini elettorali.
Che cosa pensa delle manovre centriste di Dellai in vista
delle elezioni europee?
Nutro la massima fiducia sul
piano dell’interpretazione politica. Sulle dinamiche romane, è
però difficile esprimere un’opinione finché non potremo in interloquire con lui in prima persona. Il partito prenderà un impegno dopo averlo sentito, valutano una strategia e analizzando la situazione sulla base della
nostra appartenenza ai valori
del popolarismo, che nulla c’entra con la destra.
Dipenderà quindi anche dai
candidati?
Sì: chi a livello nazionale abbraccerà il progetto di Dellai e
ciò che potranno rappresentare per il Trentino.
Donatella Conzatti
postazione?
Avviando il più velocemente
possibile il percorso verso il partito territoriale: non però attraverso accordo tra segreterie o
mediante fusioni per incorporazioni, ma immaginando un progetto condiviso di una nuova
forma partito che sappia interpretare un diverso modello di
sviluppo economico del Trentino.
Primo interlocutore il Patt
che alle ultime provinciali vi
ha superato?
Non necessariamente. Lo vedo come un percorso in cui
coinvolgere tutti coloro che appartengono al centrosinistra au-
tonomista, alla pari, un partito
territoriale con tutte le anime riformiste, laiche e ambientaliste. Ma raccogliendo prima di
tutto le persone, non una somma di contenuti. E circa i voti,
credo che il seguito creatosi attorno al Patt grazie alle primarie
e all’elezione di Rossi debba in
qualche modo stabilizzarsi e ridimensionarsi. E noi, rinnovandoci, abbiamo ampi margini di
crescita.
La convincono le manovre
centriste di Dellai?
In realtà Dellai non è ancora
venuto all’Upt per condividere
il suo progetto, che conosco solo per quanto ne ho letto sui
giornali. Mi piacerebbe darne
un giudizio ascoltandolo: magari domenica in sede congressuale. Nell’Upt, per le europee, persone di spicco si sono però già
espresse: ad esempio in favore
del candidato della Svp Dorfmann, come l’assessore Mellarini. Non so quanto possa essere
saggio imporre scelte diverse al
partito: rischiamo di esplodere.
Dipenderà dunque anche
dai nomi in lista?
Anche, certo. Se vi fosse un
candidato territoriale, sostenerlo sarebbe più semplice. Specie
se Dellai ce lo presenterà al congresso.
Trento
VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO
25
Finge la rapina per le sue donne
Daniel Anesini voleva veder unite la mamma e la fidanzata. Si è picchiato da solo
◗ TRENTO
Colpo di scena nelle indagini
sulla presunta rapina cui un
giovane trentino sosteneva di
essere rimasto vittima da parte di due sconosciuti. Si tratta
di Daniel Anesini (dipendente
di una ditta di surgelati) che
raccontò nei giorni scorsi di essere stato bloccato mentre era
alla guida di un furgone frigo
diretto a Nova Levante. Il ragazzo aveva dichiarato di essere stato malmenato da due
sconosciuti in moto che gli
avevano rubato l’autoradio
dall’auto. Un racconto, il suo,
che non aveva mai convinto
gli inquirenti. In effetti, messo
alle strette dal pubblico ministero, il ragazzo ha ora confessato di essersi inventato tutto e
di essersi auto colpito con alcuni pugni allo stomaco per simulare la rapina. Motivo? Por-
Daniel Anesini in ospedale per le botte
si al centro dell’attenzione della fidanzata e della mamma
che, tra loro, non vanno d’accordo e che avrebbero potuto
trovare un’intesa proprio
nell’interessarsi delle sue condizioni. Daniel Anesini proba-
bilmente non pensava di rischiare di mettersi in guai piuttosto seri. In effetti ora il giovane trentino dovrà preoccuparsi di ingaggiare un avvocato: è
stato denunciato per simulazione di reato e procurato al-
larme. Come si ricorderà il racconto del giovane autista se da
un lato non era mai parso del
tutto convincente, dall’altro
aveva creato un certo allarmismo in quanto per la prima
volta due presunti rapinatori
avevano agito in moto lungo
una strada lontana dai centri
abitati, prendendo di mira un
automobilista scelto a caso. In
effetti lo stesso ragazzo (finito
in ospedale per le lesioni che si
era auto procurato) aveva più
volte dichiarato agli inquirenti
di non capire il perché i presunti banditi avessero preso di
mira proprio lui, puntualizzando anche di non avere conti in
sospeso con nessuno (e dunque di non considerare attendibile l’ipotesi di una sorta di
regolamento di conti per qualche affare andato male).
(ma.be.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1
«Vitalizi, la legge va annullata»
Il M5S: Statuto violato. Il Pd: ridurre le indennità di funzione degli organi regionali
◗ TRENTO
Sembra una mossa da azzeccagarbugli, di quelle che nei film
gli avvocati estraggono improvvisamente dal cilindro rovesciando l’esito di un processo
che sembrava compromesso.
Eppure, attenendosi ai testi di
legge, non sembra affatto campata per aria. L’idea è del Movimnto 5 Stelle e sembra indicare
una via d’uscita semplicissima
dal labirinto dei vitalizi e elle
pensioni d’oro: l’annullamento
cioè della legge regionale
6/2012 che ha originato l’intero
pasticcio. Il gruppo consiliare
regionale del M5S ha formalizzato ufficialmente la richiesta
all’Ufficio di presidenza del
Consiiglio regionale, attraverso
una vera e propria istanza di annullamento d’ufficio basata
sull’articolo 4 comma 1 dello
stesso Statuto di auonomia.
Che così recita: «La Giunta regionale è l'organo esecutivo della Regione. Ad essa spettano la
deliberazione dei regolamenti
per la esecuzione delle leggi approvate dal Consiglio regionale». Norma dio rango costituzionale, come tutte quelle statutarie, a cui però non sembra adeguarsi la legge regionale 6/2912:
il cui articolo 16 comma 2 dispone che «l’Ufficio di Presidenza è
delegato ad emanare il Testo
Unificato, coordinando la normativa in vigore, nonché il Regolamento di esecuzione della
presente legge». «Ne consegue sostiene il M5S - che il Regolamento di esecuzione emanato
dall'Ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale e il relativo
Testo Unificato sono affetti da illegittimità per violazione dello
Statuto speciale nella parte sopra citata. Tale illegittimità è
motivo di annullamento del Regolamento e determina i suoi effetti “ex tunc” cioè con efficacia
retroattiva, fatti salvi gli effetti irrimediabilmente esauriti, in
quanto un atto amministrativo
illegittimo non genera diritti acquisiti». Il presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer ha
già sottoposto la questione
all’esame degli uffici regionali.
Sui vitalizi si muove anche il
gruppo consiliare regionale del
Pd, che chiede la riduzione delle
indennità di funzione di tutti gli
la protesta
Blitz al Muse del Cso Bruno
■ ■ Blitz anti-vitalizi del Cso Bruno ieri al Muse
di Trento. Dal tetto del museo è stato infatti srotolato uno striscione contro le pensioni d’oro.
Diego Moltrer e Ugo Rossi (foto Panato)
organi regionali, della giunta regionale e dei componenti
dell’Ufficio di presidenza. La
proposta è contenuta in un documento in otto punti per «rivedere in maniera celere ed efficace gli elementi che hanno determinato lo scandalo dei vitalizi e
delle relative liquidazioni». Fra
le altre proposte la non cumulabilità tra pensioni e indennità o
vitalizio e l'innalzamento a 67
dell'età minima. Il Pd chiede anche di fare riferimento alle casse
previdenziali di ogni consigliere, differenziando tra chi perce-
in breve
I DATI DEL CRTCU
I prezzi dei carburanti:
in Trentino sono più cari
◗ TRENTO
I prezzi dei carburanti più cari
d’Europa sono quelli italiani, e
i costi per spostarsi in auto
continuano a crescere. In questo contesto, farà dispiacere ai
trentini sapere di avere i prezzi
di benzina e diesel tra i più cari
d’Italia. Lo studio sui prezzi lo
si deve al Crtcu, che sfruttando
un database del Ministero per
lo sviluppo economico (Mise),
attivo dall'autunno scorso (https://carburanti.mise.gov.it).
Nella classifica delle benzine
meno care, Trento è solo quindicesima, con un prezzo medio di 1,6779 euro al litro, ma
precede Bolzano (diciottesima con un prezzo medio di
1,7052 euro). Sul gradino più
alto del podio la Sardegna, con
pisce contributi figurativi e chi
no. Inoltre, «proponiamo di individuare un ulteriore contributo di solidarietà da applicarsi al
differenziale tra l’attualizzazione ricalcolata e i contributi previdenziali effettivamente versati da ogni ex consigliere».
1,5794 euro, seguita dal Veneto (1,5872 euro) e Lombardia
(1,6028 euro). La nostra provincia va anche peggio con il
diesel: diciannovesima in Italia con 1,5941euro al litro, davanti a Bolzano (1,6332 euro).
In testa invece Campania
(1,5167), Emilia Romagna
(1,5182) e Piemonte (1,5332).
trieste
Vertice delle Digos
sugli anarchici
■■ Antistatalismo e
anticarcerario. Sarebbero le
due linee di lotta seguite dai
gruppi anarchici, in
particolare nei tre attentati
compiuti in Trentino
quest’anno. Questo Sarebbe
emerso nel corso di una
riunione delel Digos.
Analizzando i tre episodi
trentini sarebbe stata
individuata una «seriazione»
dell'operatività attuata per
azioni dimostrative,
denominate «attentatini».
forum per la pace
Pilati eletto
presidente
■■ È Massimiliano Pilati il
nuovo presidente del Forum
trentino per la pace. Eletta
come sua vice la consigliera
Violetta Plotegher.
26
Trento
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
«Certificati antipedofili,
si uccide il volontariato»
Il RAPPORTO ESECURITY
1
In centro storico
reati più frequenti
Ettore Pellizzari (Figc): «Misura inefficace per contrastare gli abusi sui minori
Impossibile per i tribunali rispondere alle richieste, ci opporremo al decreto»
di Giuliano Lott
◗ TRENTO
«Siamo alla follia. Di questo
passo si uccide il volontariato
delle società sportive». Il commento al vetriolo è del presidente del Comitato Figc Ettore
Pellizzari. A farlo arrabbiare sono le nuove norme antipedofili, emanate come decreto legge
dal governo Renzi. Le quali prevedono che chiunque svolga
attività con i minori - associazioni di promozione sociale,
volontariato, culturali, onlus e
società sportive dilettantistiche - debba presentare entro
dopodomani (per giunta, domenica) il proprio certificato
penale per verificare l’assenza
di condanne per reati connessi
alla pedofilia e alla pedopornografia. «Conosco bene il problema - dice Pellizzari - e ne soffro
molto. Ne ho parlato poco fa
per telefono con il presidente
della Federcalcio Abete, che
martedì solleverà la questione
nella giunta del Coni». Presidente, ma il decreto fa seguito
a una direttiva europea di tre
anni fa. «L’Europa avrà semmai detto che ogni Stato deve
legiferare
sull’argomento,
com’è sacrosanto, perché non
c’ dubbio che la pedofilia vada
perseguita. Il problema è il come si fanno le leggi. Io credo
che richiedere il certificato penale al casellario giudiziale abbia l’unico effetto di produrre
carta stampata, ma sia del tutto inutile come strumento di
prevenzione contro la pedofilia. Vede, le nostre società sportive giovanili sono molto attente nel reclutare i propri volontari. Ciò non impedisce che si
siano dei verificati dei casi sia
in Italia che in Trentino. Ma le
persone arrestate avevano la
fedina penale intonsa, quindi
avrebbero potuto molestare i
I relatori: Collini, Iacobone, Andreatta, Di Nicola e Espan (foto Panato)
◗ TRENTO.
Il decreto antipedofilia sta mettendo in ginocchio le società sportive
Ettore Pellizzari (Figc)
Interrogazione di Panizza al governo: «Posticipiamo i termini»
TRENTO. Sull’introduzione del
certificato penale per chiunque
operi a fianco dei minorenni si
muove anche il senatore Franco
Panizza, autore di
un’interrogazione urgente nella
quale si chiede di posticipare i
termini per gli adempimenti (i
presidenti selle società che
rischiano una multa da 10 a 15
mila euro), dato che «tutti si
dovranno rivolgere ai tribunali,
che sicuramente non saranno in
grado di soddisfare quanto
minori anche con la nuova, e
secondo me del tutto inefficace, normativa. Aggiungerei che
le condanne appaiono al casellario giudiziale solo a pena definitiva, cioè anche due o tre anni dopo la scoperta del caso».
Quanto pesa l’impatto dell’ag-
richiesto dalla normativa» e di
introdurre l’esenzione del bollo
per i volontari, problema non da
poco perché ogni certificato
penale costa 19,54 euro.
L’interrogazione è indirizzata ai
ministri per la semplificazione e
la pubblica amministrazione e
della giustizia. Alla faccia della
semplificazione, sarebbero
migliaia solo in Trentino (almeno
4 mila tra dirigenti e allenatori)
a dover richiedere il proprio
certificato penale ai tribunali.
gravio burocratico sulle società sportive? «Abbiamo solo nel
calcio trentino 3.500 dirigenti e
circa 500 allenatori. Se ognuno
deve produrre il certificato penale entro domenica, dubito
che gli stessi tribunali riescano
a tenere il passo delle richieste.
Noi del decreto abbiamo saputo solo venerdì. Come comitato ci siamo attivati per richiedere l’esenzione per le associazioni di volontariato. Da parte
mia, ho invitato le società sportive a non fare nulla».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Ho combattuto la buona battaglia, ho
terminato la mia corsa, ho conservato
la fede.
(2 TIM 4,7)
ANNIVERSARIO
GIORGINA
BERTOLINI
DOMINICI
I figli Caterina e Giorgio
Lo annunciano i Frati Cappuccini
della Provincia Veneta di S. Croce.
ROVERETO, 3 aprile 2014
Il funerale sarà celebrato sabato 5 aprile alle ore 9.30 nella
Chiesa dei Cappuccini in S. Caterina a Rovereto.
- Autobus a disposizione per il cimitero e ritorno Invia un messaggio di cordoglio su www.zandonatti.it
LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO
O.F. Torboli Zandonatti snc - Mori - ser. ovunque - Tel 0464 918715
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI
COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ
ADRIANO
ANDREATTA
padre
SAMUELE FLAIM
SACERDOTE CAPPUCCINO
di anni 87
ALTO ADIGE
Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione
per la dettatura dei testi da pubblicare
Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto
un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi
all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
sonali e non quelli della comunità. Per la sicurezza non si
può togliere la vita e la vivacità,
come quella degli studenti. In
altre parole la repressione come nel caso della Cantinota ha
fatto emergere il problema».
Tra i dati statistici dei reati non
denunciati, c'è qualcuno che
l'ha sorpresa? «In prima battuta i furti di veicoli. Pensavo ci si
riferisse alle autovetture ed invece si trattava delle biciclette». Per il sindaco Andreatta il
confronto con la sicurezza sii
deve attuare su più piani: «Ci
vuole più informazione e formazione. Reati come la prostituzione e lo spaccio si possono
combattere a scuola e un'indagine come questa, diventa un
punto di partenza». Si aspettava questi risultati? «In parte.
Ne emerge una realtà non
omogenea come lo stesso centro storico, nel quale una parte
subisce reati ed un'altra no.
Emerge anche la necessità di
più collaborazione tra residenti e commercianti». A conseguenza di questa indagine, le
saranno chiesti degli interventi. «A disposizione, certo in rapporto sia con la normativa che
con il bilancio». Alcune percentuali: il 4,5% ha subito molestie
sessuali verbali; lo 0,5 molestie
sessuali; il 52,3% non si sente
sicuro a camminare di sera nel
proprio quartiere che il 78,3%
ritiene a rischio criminalità.
(d.p.)
E' tornata alla Casa del Padre
l'anima buona di
E' tornato alla Casa del Padre
Nel sole la tua luminosità, nel cielo
l'azzurro dei tuoi splendidi occhi, nel
verde la tua gioia di vivere. Le corolle
assumono i contorni del tuo volto, i
petali si dissolvono nel vento
dell'impossibile.
Romallo, 4 aprile 2014
Con eSecurity sono stati mappati i reati non denunciati perpetrati in città, quattro gli step
del progetto e col primo sono
stati distribuiti 4040 questionari, registrando il 38% delle risposte. Ne è scaturito un quadro di non facile interpretazione, ma dal quale risulta che a
Sardagna e Povo il rischio percepito è superiore al rischio reale. Perché di difficile interpretazione? «Perché mancano dei
dati da comparare. A livello nazionale abbiamo i risultati di
progetti similari, ma non uguali; mentre in Trentino si tratta
del primo in assoluto. E' difficile quindi – è il parere di Andrea
Di Nicola professore aggregato
di criminologia a giurisprudenza e coordinatore di eSecurity
e eCrime – dare un valore ad
un reato subito da 7 cittadini
su cento. Possiamo dire di aver
acquisito un'informazione globale che andrà analizzata e
confrontata con gli altri tre stadi del progetto». Cosa indica il
dato globale? «Indica che nel
Centro Storico sono più frequenti i reati contro il patrimonio, mentre in periferia a primeggiare sono i furti». Per il
Questore Iacobone alla sicurezza non ci si arriva con la tolleranza zero: «Chi chiede la militarizzazione della città, che altro non è che la tolleranza zero,
difende solo degli interessi per-
di anni 73
Ne danno il triste annuncio la moglie
Romana, i figli Gabriella con Gianni,
Cornelio con Roberta, Annalisa con
Saverio, Ivano con Stefania, gli
adorati nipoti Francesco, Giovanna,
Arianna, Chiara, Thomas, Maria e
Leonardo, i fratelli, le sorelle, i
cognati, le cognate, i nipoti, i
pronipoti e parenti tutti
Piazze di Bedollo, 3 aprile 2014.
La cerimonia funebre avrà luogo a PIAZZE, sabato 5 aprile alle
ore 14.30 nella Chiesa Parrocchiale.
Recita del Santo Rosario oggi venerdì 4 c.m. alle ore 20.00
nella chiesa di Piazze.
Un GRAZIE di cuore all'infermiera Sonia, al dott. Pellegrino e alla
dott.ssa Savino per le amorevoli cure prestate.
Un ringraziamento anche a tutte le persone che gli sono state vicino in
questo periodo.
Serve quale partecipazione diretta e ringraziamento.
Servizi Funebri O.F.A.T. / DEFANT CARLO-Baselga di Pinè
28
Trento
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❙❙ TRENTO
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Via Veneto, 39 - Tel. 0461/930163
dalle ore 08.00 alle 22.00
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Via Benacense, 43 - Tel. 0464/433077
dalle ore 08.00 alle 24.00
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Via Negrelli Luigi - Tel. 0464/519080
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❙❙ PERGINE
Comunale S.Cristoforo
Viale Europa, 10 - Tel. 0461/533945
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Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 20.00 alle
ore 8.00 del giorno dopo. Nei prefestivi dalle ore
10.00 alle ore 20.00. Il sabato, la domenica e nei
giorni festivi il servizio è reperibile 24 ore su 24 in
via P. Orsi, 1 - tel. 0461/904298.
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
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0461.916000
0461.899736
0461.899511
115 (492300)
0461.889111
0461.433100
0471.255255
045.8095666
800.279940
0461.980085
Biblioteche (sede centr.)
0461.275526
Denunce piccoli reati
0461.910100
Ferrovie dello Stato (s. pref.)
892021
Lega Lotta Tumori
0461.922733
Materiale ingombrante
0461.362460
Municipio numero verde
800017615
Municipio servizi sociali
0461.884477
Patenti (rilascio/rinnovo) 0461.904266
Piscina di Gardolo
0461.959441
Piscina Manazzon
0461.924248
Prenotazione ambulanze
800070080
Provincia Trento
0461.984331
Radiotaxi
0461.930002
Consorzio Tassisti Trento
840.024.000
Servizi funerari
0461.884301
Servizio veterinario
0461.902777
Soccorso Alpino
118
Telefono Amico
199.284.284
Telefono Azzurro
19696
Trentino Trasporti
0461.821000
Trib. Malato gio 15.30-18.30 0461.902456
Ufficio oggetti smarriti
0461.884351
Ufficio protezione civile
0461.204447
Viaggiare informati
1518
Vigili ufficio multe
0461.884420/1/5/6
Violenza alle donne
0461.220048
appuntamenti
IL SENSO DEL MOVIMENTO
■■ L'associazione pedagogica
staineriana invita ad una serata
per parlare de "Il senso del
movimento. Quale modo per un
sano sviluppo?" a cura
dell'euritmista Rita Martinelli.
Informazioni: 0461930658.
Appuntamento ore 20,30
presso la Scuola Rudolf Steiner
di via Conci 86.
UN PO’ DI ME
■■ Per Cabarettiamo Comici a
Teatro serata con la comicità di
Giuseppe Giacobazzi oggi ore 21
Auditorium S Chiara.
Direttamente da Zelig alle assi
del teatro per uno spettacolo
che promette di raccontare “Un
po’ di me”.
JOHN GABRIEL BORKMAN
■■ Per Foyer della prosa si
tiene l’incontro di
approfondimento, discussione e
dibattito dugli spettacoli della
Stagione di prosa che propone
John Gabriel Borkman di Henrik
Ibsen, regia Pietro Maccarinelli
Interverranno la Compagnia e i
professori Franco Perrelli
(Università di Torino) e Fulvio
Ferrari (direttore del
Dipartimento di Lettere e
Filosofia - Università di Trento.
Ore 16,30 Sala medievale Teatro
Sociale.
ERRICO PAVESE
■■ Per Sei Corde per Trento si
tiene in Auditorium del
Conservatorio ore 17 la
Lezione/concerto
L'immaginazione alla chitarra
Composizione e
sperimentazione nelle opere
per chitarra di C. Ambrosini con
Errico Pavese.
SERATE D’AUTORE
■■ Per Serate d'Autore... i
venerdì a Spazio 14 Stefano Dal
Bianco propone Ritorno a
Planaval e Prove di libertà ossia
una performance / poesia. Oggi
alle 20,45 a Spazio 14
FUOCHI ACCESI
■■ Presentazione oggi ore
20,30 in Biblioteca Comunale di
Romagnano di “Fuochi accesi: i
cattolici e la Resistenza nel
Trentino” di don Giuseppe
Grosselli. Vita trentina, 2013
Sessanta ritratti delineati con
calore attraverso fonti inedite e
testimonianze di prima mano,
una storia partecipata del ruolo
di laici e religiosi nella
Resistenza in Trentino. L'autore,
giornalista e pubblicista, è tra le
altre cose cappellano dell' Anpi.
SAN BARTOLAMEO
Palafitte, ecco come sarà
il nuovo quartiere
IL PROBLEMA DEI RIFIUTI
1
Cartoni dietro al Duomo,
scenografia poco edificante
Il vicesindaco Paolo Biasioli: «Demolizione delle ultime palazzine entro l’estate»
Entro il 2018 le nuove abitazioni, l’Itea investe 28 milioni sul canone moderato
Il rendering del nuovo quartiere Itea in viale dei Tigli
◗ TRENTO
Cantiere in partenza per viale
dei Tigli: é questione di giorni,
al massimo di qualche settimana, poi entreranno in azione i
demolitori della ditta Misconel, che abbatteranno le ultime cinque storiche “palafitte”
del quartiere popolare di San
Bartolameo, a Trento sud (le
altre otto palazzine gemelle
erano state abbattute sette an-
ni fa). «Entro un paio di mesi, e
al massimo per l’estate, tutte
le vecchie palafitte verranno
demolite - annuncia l’assessore Paolo Biasioli, vicesindaco
-. Al loro posto verranno realizzate dall’Itea delle nuove palazzine con 104 appartamenti
a canone moderato, dei quali
circa il 40 per cento destinati a
giovani coppie». L’operazione
prevede costi tra i 26 e i 28 milioni di euro, ma servirà tempo
Nelle nuove palazzine ci saranno 104 appartamenti a canone moderato
prima che il lavoro di ricostruzione vero e proprio cominci.
«La previsione più realistica è
che il nuovo quartiere sia pronto non prima del 2017-2018 puntualizza Biasioli -. Ciò è dovuto ai tempi tecnici per la presentazione del progetto in consiglio comunale, dopo di che
l’aggiudicazione dei lavori, a
causa dell’importo elevato, seguirà il complesso iter dell’appalto europeo, che ha tempi
più lunghi rispetto a una normale gara d’appalto». Sulla ricostruzione, più di un critico
ha puntato il dito sui tempi, dilatati a dismisura. «É in effetti
una questione che si trascina
da anni - ammette il vicesindaco - ma i ritardi sono dovuti soprattutto alla necessità di trovare una ricollocazione per le
attività commerciali di viale
dei Tigli, senza “strozzarle”».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Anche ieri
mattina
lo scenario
in via Garibaldi
era quello
che si vede
nelle immagini
Ma in meno di
un’ora i rifiuti
vengono
raccolti
dai camion
di Dolomiti
energia
◗ TRENTO
Di sicuro, il colpo d’occhio
non è edificante: come ogni
giovedì, il retro del Duomo,
che si affaccia su via Garibaldi
era anche ieri ingombro di cartoni depositati dai negozianti
della zona. Per carità, tutto in
piena regola: «É Dolomiti Energia ad averci indicato il luogo e
l’ora - spiegano i commercianti di via Garibaldi e dell’adia-
cente via Mazzini - precisando
che i rifiuti vanno collocati al
mattino, e non la sera precedente, per evitare che vengano
dispersi per le strade dei centro, magari per una goliardata». Tuttavia, assicurano tutti,
il disagio è soprattutto estetico, ma di brevissima durata.
«Apriamo alle 9 e subito portiamo all’esterno gli scatoloni
vuoti, ma già alle 10 è tutto sparito. Il servizio funziona bene»
40
Rovereto ❖ Vallagarina
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
1
Il lavoro è precario:
si “ricicla” e vende
i pannolini low cost
in breve
FARMACIE
Di turno
via Benacense
■■ A Rovereto è di turno la
farmacia Comunale di via
Benacense (0464. 433077); a
Calliano la Vitullo di via
Valentini (0464.834118).
filarmonica
Conoscere il cavallo
per amarlo
La storia di Mariagrazia Losapio cambiata dopo la maternità
Da puericultrice lascia il nido e apre un’attività in proprio
di Michele Stinghen
◗ ROVERETO
Ecco come trovare il modo di
conciliare maternità, lavoro e
nuova imprenditorialità femminile: lo spaccio di pannolini.
L'idea è di Mariagrazia Losapio, venticinquenne roveretana, mamma da 10 mesi di Miriam, e da due mesi titolare di
"Bimbo felice", negozio di pannolini e altri articoli per bambini, aperto in via Baratieri. Losapio è puericultrice: ha studiato
per lavorare negli asili nido,
ma la maternità ha per forza di
cose cambiato la situazione.
Nata la bambina, poteva scegliere di cercare di nuovo incarichi nei nido, oppure tentare
una strada nuova. «Anche negli asili si tende a fare contratti
precari, ed avrei dovuto cercare un posto al nido anche per la
figlia; gran parte dello stipendio sarebbe servito così a pagare la retta», spiega la giovane
roveretana, che però da qualche tempo macinava un'idea:
■■ Alle 20 e 30 in sala
Filarmonica, incontro con
Nadia Zurlo, responsabile
settore equidi per la Lav sul
tema «Il cavallo. Conoscerlo
per amarlo».
villa lagarina
Assemblea dell’associazione Michele Fait
casa mozart
VILLA LAGARINA. L'associazione
Michele Fait si riunisce questa
sera in assemblea. Il gruppo è
nato per ricordare lo sfortunato
sciatore di Villa, morto mentre
tentava di scendere con gli sci dal
K2; si occupa di iniziative di
solidarietà. I soci si riuniranno
■■ A palazzo dei Diamanti,
in via della Terra, Soirée in
Casa Mozart: concerto della
pianista Anna Kravtchenko.
Il pianoforte
di Anna Kravtchenko
alle 20.30 nella sala del consiglio
nel nuovo municipio di Villa
Lagarina. Si discuteranno e
approveranno il bilancio del 2013
e le iniziative da mettere in
campo per quest'anno. Sarà
possibile rinnovare la tessera
sociale.
ala
Mariagrazia Losapio nel suo spaccio di pannolini (foto Festi)
lo spaccio di pannolini. Ora il
negozio è diventato realtà, e
funziona. «In Italia ci sono diverse marche non pubblicizzate di pannolini di qualità, che
costano la metà o un terzo di
quelli famosi. Pur essendo prodotti totalmente "made in
Italy" faticano a trovare canali
di vendita, specialmente in
Trentino. Così ho scelto di aprire questo spaccio». Vende pannolini usa e getta il cui prezzo è
3,80, fisso; provengono da un'
azienda di Cremona, e presto
aprirà un canale anche con un'
altra fabbrica, pugliese.
Da qualche giorno ha messo
in vendita anche i pannolini lavabili, poi arriveranno quelli
per adulti. «Per i pannolini paghiamo prezzi alti, perché si
paga anche la pubblicità. Si
possono evitare queste spese
inutili e risparmiare, e la qualità è la stessa, lo posso testimoniare io stessa». In negozio infatti non è sola: a farle compagnia, c'è Miriam. Lo spaccio è
così diventato uno spazio di
sipario d’oro
In scena le balere di provincia
Stasera l’Estradario al Melotti; domani a Lizzana c’è Shakspeare
◗ ROVERETO
Una scena di «Balera Paradiso», in scena stasera al Melotti
Stasera al Melotti e domani a
Lizzana: torna il teatro con Sipario d'oro. Questo fine settimana la rassegna di teatro
amatoriale organizzata dalla
Compagnia di Lizzana in collaborazione con la Comunità
della Vallagarina propone
due spettacoli, entrambi in lizza per il concorso nazionale.
Questa sera al Melotti sale sul
palco la compagnia dell'Estravagario di Verona, che propone "Balera Paradiso", di Alberto Bronzato e Riccardo Pippa.
Racconta, attraverso un luogo
immaginario, la storia delle
balere di provincia, dalla sua
inaugurazione negli anni
condivisione tra le mamme;
Mariagrazia Losapio dà consigli, sia come mamma che come puericultrice, e raccoglie i
suggerimenti delle altre donne. «Molte madri acquistano
fuori regione o via Internet per
i loro bambini, perché diversi
prodotti non si trovano o costano troppo nei negozi. Per questo cerco di avere un po' di tutto e non solo pannolini, purché sia made in Italy e merce di
qualità. Nei giorni scorsi è arrivata da me una mamma di Ar-
Trenta agli anni Settanta. Non
ci sono battute, ma solo balli e
rituali del sabato sera, che per
anni hanno caratterizzato la
vita delle cittadine e dei paesi
di periferia e ora non sono
più. Domani sera invece ci si
sposta a Lizzana, ancora con
uno spettacolo in concorso.
Stavolta tocca ad un classico,
"Il mercante di Venezia" di
Shakespeare, interpretato dalle Compagnie teatrali riunite
di Macerata. La compagnia
traspone il classico dell'autore inglese dalla Venezia dei
tempi d'oro al mondo dell'alta finanza di oggi. Una commedia quindi sul rapporto forse irrisolvibile tra umanità e
disumanità, interesse e disinteresse, sentimento e affarismo. Entrambi gli spettacoli
iniziano alle 20.45, sia al Melotti che al teatro di Lizzana;
per informazioni e prenotazioni dei biglietti, 0464
480686.
Michele Gribenchea è campione italiano di lotta libera
◗ ROVERETO
Michele Gribenchea è campione italiano esordienti di
lotta stile libero. Il giovanissimo atleta del Lotta Club di Rovereto ha trionfato ai recenti
campionati di Ostia, dove anche altri suoi compagni di
squadra hanno portato a casa
ottimi risultati. Gribenchea si
è imposto nella categoria 38
kg, superando tutti gli avversari. Ha vinto grazie ad uno stile
tutto suo, caratterizzato da
grande aggressività e da una
tecnica di attacco alle gambe
ed atterramento, apprezzata
da diversi allenatori. Il giovane roveretano ha maturato
questa tattica dopo lunghi allenamenti. Non è stato il solo
rappresentante del Lotta
Club a vincere ad Ostia. Angelo Ferraro ha vinto un bronzo
nei 47 kg, arrendendosi solo
davanti a Toraldo, campione
italiano cadetti. Mohamed
Haji, sempre del Lotta Club, si
è classificato quinto nei 59 kg,
perdendo anch'egli contro un
campione italiano cadetti,
Golban. Haji ha poi mancato
il bronzo per colpa di una distrazione, facendosi atterrare
mentre stava conducendo la
finale per il terzo posto per
6-0. Hanno partecipato ai
campionati italiano anche altri due roveretani, Filippo Endrizzi e Alessandro Galvagnini, eliminati nei gironi eliminatori. Il Lotta Club di Rovereto continua a curare con gran-
Michele Gribenchea vittorioso agli italiani esordienti di Ostia
de attenzione il settore giovanile, e continua ad ottenere risultati di prestigio, arrivati
uno dietro l'altro durante questi primi mesi dell'anno. É
proprio in questa fase di crescita che gli atleti si formano e
pongono le basi per una crescita sportiva (ma non solo)
equilibrata.
(ms)
co, che non trovava i paracapezzoli». Nel negozio, che non
è molto grande, Mariagrazia
Losapio ha anche trovato lo
spazio per un angolo morbido,
dove allattare e cambiare i pannolini. La clientela c'è ed è in
aumento, anche grazie al passaparola ed all'immancabile
Facebook (la pagina ha 200
contatti). E così Mariagrazia
può fare la mamma a tempo
pieno e diventare contemporaneamente imprenditrice.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Uomini e montagne
con «Trota» Calzà
■■ La Sat di Ala invita alle 20
e 30 all’auditorium della
rurale Bassa Vallagarina per
la serata con la guida alpina
Giampaolo «Trota» Calzà
«Uomini e montagne».
musica live
Alla Scaletta
i «Sunset Boulevard»
■■ Alle 21 alla Scaletta di
Borgo Sacco la musica dei
Sunset Boulevard.
il lutto
Addio a padre Samuele Flaim
Era il frate della casa di riposo
◗ ROVERETO
Si è spento ieri, nell’infermeria del convento di Santa Caterina, padre Samuele Flaim,
sacerdote cappuccino. Originario di Revò in val di Non,
aveva 87 anni. A Rovereto era
arrivato una quindicina di
anni fa ed oltre a prendere
parte alla vita del convento e
del rione, era particolarmente conosciuto per la sua instancabile azione di assistenza agli anziani della vicina casa di soggiorno di via Vannetti. Allo stesso modo seguiva
con particolare attenzione il
mondo degli Alpini roveretani. Il funerale sarà celebrato
domani alle 9 e 30 nella chie-
a bolzano
Padre Samuele Flaim
sa dei Cappuccini di Santa
Caterina. Sarà disponibile
anche un servizio di autobus
per raggiungere il cimitero e
tornare poi in Santa Caterina.
l’appello
Sei giorni di pena
per Sabrina Natoli
Smarrito in città
un anello da uomo
BOLZANO. Gli inquirenti l’hanno
considerata organizzatrice della
manifestazione: aveva in mano il
megafono da cui partivano gli
slogan di solidarietà con i ragazzi
arrestati, il 20 maggio 2011, sotto
il carcere di Bolzano. Per questo
ieri Sabrina Natali, 40 anni di
Rovereto, è stata processata e
condannata a sei giorni di arresto
e 100 euro di ammenda. Alla
manifestazione aveva preso parte
un nutrito gruppo di giovani
dell’area anarchica di Rovereto,
Trento e Bolzano. E durante la
protesta erano stati lanciati
petardi, fumogeni ed una bomba
carta. Natali è l’unica ad essere
stata chiamata a risponderne.
ROVERETO. E’ stato smarrito un
anello da uomo, al quale il
proprietario era particolarmente
affezionato; gli era stato regalato
dalla cara nonna paterna più di
cinquant'anni fa, dopo la
maturità. E' è un anello d'oro, con
monogramma a lettere
goticheggianti intrecciate R-C;
non è un anello di oro massiccio,
perchè all'interno è cavo. Non ha
perciò un grande valore venale,
ma ne ha invece uno altissimo dal
punto di vista affettivo. Per
questo il proprietario offre un
compenso più che adeguato a chi
lo trovasse e glielo facesse
riavere. Si può telefonare al
numero 392 7829412.
Rovereto ❖ Vallagarina
VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO
A Besenello un concerto
dedicato ai ragazzi disabili
◗ BESENELLO
Il gruppo missionario dedica ai
ragazzi disabili il concerto di domani sera in teatro a Besenello.
Si esibirà il coro "Le Fontanelle", di Lavarone, ospite del paese e in particolare del gruppo
missionario di Besenello, che
propone un'occasione particolare per fare solidarietà. L'evento è dedicato infatti all'associa-
zione Athena, nata da poco tempo in Vallagarina, per aiutare e
sostenere le famiglie con ragazzi disabili. Durante la serata verranno così raccolte offerte in sostegno delle iniziative di Athena
Onlus. Il concerto, gratuito con
offerta libera, avrà inizio alle
20.15 di domani, nel teatro parrocchiale di Besenello. Lo spettacolo ha il patrocinio dell'amministrazione comunale. (m.s.)
41
Folgaria e la Grande Guerra Elezioni comunali, si presenta
le iniziative per il Centenario la lista Villa Lagarina Insieme
◗ ROVERETO
Oggi dalle 16 alle 18 nella la
sala consiliare dell'azienda
per il turismo di Folgaria, Lavarone e Luserna, a Folgaria il
Museo della Guerra di Rovereto, l'Apt e la Comunità di
valle presenteranno i progetti
relativi al Centenario Grande
Guerra. Il provveditore del
Museo della Guerra di Rove-
reto Camillo Zadra illustrerà
le iniziative di recupero e valorizzazione del patrimonio
storico trentino, le iniziative
in campo a livello provinciale
e gli strumenti di promozione
mentre il referente Fernando
Larcher illustrerà le testimonianze locali, gli itinerari di
interesse turistico e le molteplici iniziative approntate sul
tema.
(m.cass.)
◗ VILLALAGARINA
A un mese esatto dallo scoccare delle elezioni comunali, la lista "Villa Lagarina Insieme"
presenta pubblicamente la
squadra delle proprie candidate e dei propri candidati che affiancheranno la candidata sindaco Romina Baroni nella corsa verso la "poltrona" di prima
cittadina. L’appuntamento è
aperto a sostenitori, amici e
cittadini in genere ed è fissato
per oggi pomeriggio alle 18.30
nel contesto della Sala Nobile
di Palazzo Libera. Al vernissage saranno presenti alcuni degli assessori e consiglieri provinciali del centrosinistra-autonomista. Tutti gli interessati
sono invitati. Alla presentazione seguirà un brindisi augurale.
(m.cass.)
1
Mendicanti molesti
La presenza dei vigili
basta per farli sparire
l’incontro
La salvaguardia
delle colture
del Trentino
◗ ROVERETO
Messa in atto con successo la decisione presa dal consiglio
di porre un argine all’insistenza di chi chiede l’elemosina
di Matteo Cassol
Ala, urla e insulti
tra l’ex inquilino
e il proprietario
ALA. Urla e strepiti, mercoledì
notte, in via Teatro ad Ala. A
richiamare l’attenzione delle
tante persone che uscivano
dalla proiezione del cinema la
chiassosa lite tra un ex inquilino
moroso e il proprietario
dell’alloggio. Il primo era
tornato nell’appartamento
occupato fino a poco tempo fa
per recuperare la stufa a pellets.
Per farlo aveva chiesto aiuto ad
amici, ma il padrone di casa, che
avanza ancora denaro, li ha
“colti sul fatto” ed è nata la lite.
Per calmare gli animi è dovuta
intervenire la Polizia: la stufa è
rimasta lì e i contendenti
troveranno un accordo pacifico.
◗ MORI
Nell'ultima seduta del Consiglio comunale di Mori il dibattito si era incentrato anche e soprattutto sul tema dell'accattonaggio, con gli esponenti della
Lega Nord che in una mozione
proponevano di emanare un'
ordinanza con sanzioni per coloro che svolgono tale attività e
che continuano - denunciavano - «indisturbati a chiedere
elemosina agli abitanti, tanto
che la loro presenza sta innervosendo non soltanto gli esercenti che, molto spesso, se li
trovano nel proprio negozio o
locale, ma anche coloro che il
giovedì si recano al mercato o
camminano per le vie del paese. A Mori la situazione è insopportabile e, a detta di molti cittadini, appare chiara la presenza di un racket organizzato che
spartisce luoghi e postazioni».
Il documento non era passato,
ma si era trovata una certa con-
vergenza sulla necessità di intensificare i controlli soprattutto il giovedì. Con un sopralluogo al mercato di ieri, quindi, siamo andati a verificare la situazione. Gli accattoni, un gruppo
di giovani neri (che a volte arrivano anche al non certo violento ma comunque molto fastidioso contatto fisico) con i quali i frequentatori delle bancherelle nelle ultime settimane
non possono non aver "familiarizzato", erano al "proprio" posto, prendendo di mira soprattutto le signore più anziane che
non di rado danno loro un po'
di soldi: è bastato però il passaggio di un vigile urbano perché i questuanti si dileguassero; solo momentaneamente,
però, perché di lì a poco l'attività ricominciava. La presenza visibile di agenti di polizia locale,
per quanto a Mori non ci sia un
divieto specifico per l'accattonaggio, sembra dunque essere
un valido deterrente. Ma verrà
portato avanti e magari intensi-
Uno dei mendicanti che anche ieri erano “in servizio” tra le bancarelle
ficato? «Abbiamo notato – spiega il sindaco Roberto Caliari –
che il fenomeno effettivamente
è un po' in crescita, ma riteniamo che rientri ancora in un livello "urbano" accettabile. È
un qualcosa che con tutta evidenza si sta allargando e che
anche solo nel recente passato
non si vedeva in realtà medio-piccole come la nostra, ma
confrontandoci anche con il
parroco cerchiamo di monitorare il tutto. Ovviamente abbiamo un rapporto diretto con gli
agenti di polizia locale ai quali
chiediamo attenzione. La legge
non ci consente, se non davanti a fenomeni straordinari, di
vietare l'accattonaggio e nel no-
stro caso non crediamo che ci
siano gli estremi per arrivare a
emettere un'ordinanza (che tra
l'altro in circostanze analoghe
è stata dichiarata nulla in tribunale). Cerchiamo di capire chi
siano questi giovani, cosa facciano e dove vadano, ma accanto a chi magari li prende a male
parole c'è anche chi li difende e
dimostra solidarietà, quindi
dobbiamo tenere in considerazione i vari punti di vista. Di
certo comunque al giovedì i vigili non mancheranno e ci sarà
sempre più attenzione, compatibilmente – conclude il sindaco – con le altre esigenze sul territorio».
©RIPRODUZIONERISERVATA
È “Antiche varietà nei campi
trentini: ieri, oggi e domani. Fermare la perdita di colture e culture contadine” il tema dell’incontro che si terrà oggi alle 20.30
nella sala Aste della Comunità
della Vallagarina in via Tommaseo 5 a Rovereto. Relatrice sarà
la naturalista Lisa Angelini. Interverranno due “custodi dei semi”, uno per le frutticole e uno
per le orticole. La proposta è
dell'associazione "La Pimpinella", un’associazione di promozione sociale per la tutela della
biodiversità costituitasi nel 2007
che si rivolge a chiunque creda
nella necessità di recuperare,
salvare e conservare un patrimonio, orticolo e frutticolo e i saperi tradizionali rurali delle valli
trentine. Tra i progetti portati
avanti, La Pimpinella (il cui slogan è "antiche colture per un
nuovo futuro) si è proposta di ricercare sul territorio trentino le
vecchie varietà ancora presenti,
di diffonderle in particolar modo nella zona di provenienza, e
di promuoverne l’utilizzo, poiché una varietà senza la mano
che la coltiva e la bocca che la
gusta è destinata a scomparire.
Si possono contattare i referenti
dell'associazione via mail a info@
lapimpinella.org e visitare il sito
www.lapimpinella.org. (m.cass.)
44
Riva ❖ Arco
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
Rione 2 Giugno, apre
l’«atelier di scrittura»
1
Un’iniziativa di Paolo Leoni (autore ed educatore) con l’associazione Vivirione
«L’obiettivo è la socializzazione e l’integrazione attraverso carta e penna»
di Matteo Cassol
◗ RIVA
Gli atelier? Non necessariamente devono essere solo di pittura
o fotografia: è quello che vuole
dimostrare l'educatore altogardesano Paolo Leoni, che assieme a Vivirione intende dar vita
al primo "Atelier stabile di scrittura" (chiamato "Punto e Virgola") del territorio. La sede dell'
iniziativa, messa a disposizione
dal sodalizio del Due Giugno
che ha tra i suoi "motori" Paolo
Bassetti, sarà nella palazzina Mimosa di Riva (di fronte alla Coop): l'appuntamento di lancio
sarà lunedì dalle 20.30 alle 22.30,
dopodiché il ritrovo sarà per cominciare a cadenza mensile,
ogni primo lunedì del mese.
«L'Atelier - spiega Paolo Leoni, che lavora al Casa Mia e che
ha alle spalle pubblicazioni librarie di vario tipo - che nascerà
appunto grazie alla collaborazione dell'associazione di promozione sociale ViviRione del Due
Giugno, offrirà uno spazio a chi
possiede un racconto nel cassetto, a chi scrive poesie, a chi vuole
confrontarsi con carta e penna,
a chi desidera trascorrere una se-
Paolo Leoni, promotore dell’atelier di scrittura con Vivirione
rata diversa, a chi vuole saperne
un po’ di più di scrittura o a chi
ha bisogno di qualche "dritta"
su come provare a mettersi in
contatto con un editore. L’Atelier rappresenta uno spazio libero e gratuito che nasce con obiettivi quali la socializzazione e l’integrazione in un quartiere non
semplice come il Due Giugno, il
confronto, l’espressione della
creatività; uno spazio aperto a
tutti coloro che sono interessati
al mondo della scrittura e che
vogliano imbarcarsi con carta e
penna per dare libero sfogo a se
stessi».
Per partecipare non ci saran-
no limiti né di età né di provenienza: l'unico requisito richiesto è quello di presentarsi con
una penna e almeno un foglio. Il
progetto sarà decisamente in divenire: «Mi piace la scrittura, ho
fatto laboratori e corsi e quindi,
per passione, ho colto volentieri
l'opportunità che mi è stata offerta da ViviRione. Sono interessato a confrontarmi con tutti gli
appassionati come me: a seconda di chi entrerà a far parte dell'
Atelier, si potrebbe pensare di
organizzare un'antologia di racconti, oppure di partecipare a
qualche concorso, o magari si
potrà semplicemente partire
dalle basi della scrittura creativa
per imparare a scrivere un po'
meglio. È ancora presto per dirlo
e il bello è anche questo: si tratta
di una proposta a trecentosessanta gradi che si potrà adattare
al meglio alle esigenze dei partecipanti, con i quali - conclude
Leoni, che non chiude le porte
nemmeno a stranieri che vogliamo familiarizzare con la scrittura in italiano corretto - si deciderà come muoversi». Info: email
[email protected],
tel. 347/1979182.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Camper a Torbole,
Bezzi contesta
la convenzione
◗ TORBOLE
«Com'è stato possibile stipulare
la convenzione tra il Comune di
Nago-Torbole e la società Ma.
Fe. srl per l'esercizio dell'area
dedicata alla sosta camper?»: lo
chiede al presidente della Provincia il consigliere provinciale
Giacomo Bezzi.
La faccenda è complessa. Secondo Bezzi, «la società MaFe
srl, che è divenuta proprietaria
dell’area in origine della società
Paola srl (che aveva una convenzione con il Comune) in seguito
a un’esecuzione immobiliare,
non è divenuta proprietaria
dell’azienda “Paola srl” e, pertanto, non ha i medesimi requisiti della società cedente. Tra l’altro parrebbe impossibile la stipula di una nuova convenzione
con un soggetto diverso dalla Paola srl perché, considerata decaduta la precedente convenzione, urbanisticamente l’area viene a essere equiparata a una zona bianca agricola “1”. Quindi è
necessaria nuova convenzione
che, si ritiene, in quanto
“nuova” debba seguire le normative attuali in vigore, le quali
stabiliscono che la struttura deve essere dotata di tutte le attrezzature necessarie (recinzioni su
tutti i lati, cancello con sistema
di sorveglianza, eccetera)». Il
consigliere chiede dunque «come sia stato possibile sottoscrivere una convenzione di esercizio considerato che l’area in questione non risponde ai requisiti
urbanistici previsti dalle leggi, se
gli uffici competenti del Servizio
urbanistica provinciale hanno rilevato violazioni delle norme urbanistiche e come la Provincia
intende adempiere alle funzioni
di controllo».
Da parte sua il sindaco di Nago-Torbole Luca Civettini confida che, trattandosi di provvedimenti non discrezionali ma tecnici, i suoi uffici abbiano svolto
tutto per il meglio: «In questo caso - spiega il primo cittadino servivano la convenzione e due
"dia", una in Provincia e una a
noi per il minimarket annesso
all'esercizio. La convenzione
non dà il via libera per "aprire" e
non necessita di una verifica
dell'attrezzatura (che peraltro
secondo una recente sentenza
sarebbe stata "acquisita" anch'
essa da Paola srl), la "dia" per
l'area camper è stata fatta in Provincia e quella per il market è
una cosa a parte, quindi ritengo
- anche visto il tempo che ci abbiamo dedicato - che tutto sia
stato fatto perbene, per quanto
l'amministrazione dal punto di
vista politico non sia stata parte
in causa».
(m.cass.)
Lavis ❖ Rotaliana
VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO
Kaisermann: «Pro Loco, ho lasciato io»
di Andrea Asson
◗ MEZZOLOMBARDO
Alessio Kaisermann, presidente uscente della Pro Loco di
Mezzolombardo, ha voluto
chiarire attraverso una nota alla stampa la sua posizione in
merito alla sua non candidatura alla carica di numero uno
dell’associazione della borgata rotaliana: «Ho scelto liberamente di non presentarmi alle
elezioni della Pro Loco (che si
terranno stasera in sala civica
alle ore 20.30). Non c’è stata
una spaccatura del direttivo
sul mio nome, ho solo preferito lasciare la mano a Luca Toniatti perché penso che sia finito un ciclo». Kaisermann ha
voluto tracciare anche un breve bilancio di questi sette anni
di mandato da presidente:
«Abbiamo fatto un lavoro egregio, garantendo a fronte di
sempre minori contributi pubblici le feste e gli appuntamen-
ti che ci eravamo prefissati.
Posso orgogliosamente affermare che abbiamo anche risanato il bilancio, visto che a giugno terminerà il mutuo che
avevamo stipulato quattro anni fa di circa 80 mila euro. Faccio i miei sinceri auguri di
buon lavoro al mio successore
Luca Toniatti». In un primo
momento sembrava che il direttivo fosse orientato ad eleggere il vice di Kaisermann, Mariotti, ma l’ipotesi è saltata.
Mezzolombardo, corso di lettura e dizione
◗ MEZZOLOMBARDO
L’attrice Maura Pettorruso
La biblioteca di Mezzolombardo, in collaborazione con l’associazione “Le voci di dentro”,
propone un corso di dizione e
lettura interpretata in 7 incontri serali a partire dal 7 aprile, fino al 27 maggio. Conduce Maura Pettorruso, attrice e regista.
Si affronteranno le regole per la
corretta pronuncia e per un miglior utilizzo della voce. Il corso
è interessante per chi vuole im-
«Carlo, grazie per la tua lezione»
Andalo, l’ultimo saluto all’alpinista morto sul Piz Galin: in chiesa parenti e amici uniti nei suoi valori
di Rosario Fichera
Vezzano, la Lilt
in una serata
su cucina ed erbe
VEZZANO. Dopo un primo
incontro informativo sulla
prevenzione oncologica
attraverso la floroterapia e lo
yoga, la Lilt Valle dei Laghi, in
occasione della settimana
nazionale per la prevenzione
oncologica, organizza stasera
un secondo incontro sul tema
“Mantenersi in equilibrio e in
salute”. Presenterà la serata
il dottor Gino Zambaldi,
delegato Lilt Valle dei Laghi, al
quale seguirà l’intervento di
un esperto in erbe officinali.
Alle 20.30, nella sala ex Enel di
Vezzano, il dottor Giorgio
Fighel, erborista, parlerà di
“Spezie… cucina e
benessere”. (e.z.)
◗ ANDALO
Una chiesa gremita, ieri pomeriggio ad Andalo, ha rivolto l'ultimo commosso saluto a Carlo
Alberto Banal, scomparso tragicamente sulla "sua" montagna di casa, il Piz Galin, durante un’escusione di sci alpinismo. Attorno alla bara di legno
chiaro si sono stretti, come in
un affettuoso abbraccio, il fratello Valerio, i nipoti Olivo e
Mariangela, gli amici più intimi e tantissime persone che
hanno voluto rendere onore a
un uomo che ha incarnato i
profondi valori della montagna, attraverso un comportamento sempre improntato alla
schiettezza, all'amicizia, alla
solidarietà.
Ma ieri, alla cerimonia, era
presente anche lei, quella montagna tanto amata da Carlo Alberto che con le sue pareti ancora innevate, avvolte in un
cielo plumbeo e dominanti sulla piazza della chiesa, dava come l'impressione di volere accarezzare quella bara di legno
chiaro, per accoglierla a sé, per
sempre. E tutto questo ha dato
conforto ai parenti, agli amici,
consapevoli che per un alpinista come Carlo Alberto la montagna rappresentava il suo
mondo, eterno. Alla cerimonia
hanno presenziato numerose
autorità, il sindaco di Andalo,
45
parare ad esprimersi in modo
efficace e più espressivo, attenuando gli inflessi dialettali e
migliorando l’espressione, per
fini professionali, per la lettura
in pubblico, la recitazione, o
anche solo per cultura personale. Il costo è di 35 euro per i residenti e di 50 per gli altri. Le
iscrizioni si chiuderanno il 15
aprile. Essendoci soltanto 14
posti, verrà data precedenza ai
residenti e poi si seguirà l'ordine di adesione.
(a.t.)
in breve
LAVIS
Domani e domenica
“Belle&Sebastien”
■■ Per la cinerassegna
primaverile, domani sera alle
21 (con replica domenica alle
17) si proietta il film “Belle &
Sebastien”. (d.e.)
segonzano
“Zapping”, Cagol
a teatro per Gabriele
Affollata di parenti e amici la cerimonia di addio a Carlo Alberto Banal, morto sulle «sue» montagne
insieme ai suoi colleghi degli
altri comuni dell’altopiano, la
presidente della Comunità della Paganella Donata Sartori,
numerosi alpinisti, guide alpine, maestri di sci, i soci della locale sezione della Sat, costituita, a suo tempo, proprio da
Carlo Alberto insieme al fratello.
Nell’omelia il parroco di Andalo, don Giovanni Zeni, ha
evidenziato quanto fosse benvoluto Carlo Alberto, esortando a fare tesoro dei suoi inse-
Terlago
1
gnamenti, sempre tesi all’amore per la vita e la montagna.
Anche la nipote Mariangela,
in uno dei momenti più toccanti, paragonando lo zio a un
pittore capace di trasferire sulla tela le tante sfumature della
vita, ha ricordato la sua filosofia, secondo la quale per essere
felici bastava essere semplici,
sinceri e vivere ogni istante della propria esistenza con intensità. Il sindaco, Paolo Catanzaro, all’uscita dalla chiesa, ha
evidenziato come la comunità
di Andalo sia rimasta profondamente colpita da questa tragedia, rinnovando la vicinanza alla famiglia Banal e il particolare al fratello Valerio.
«Carlo Alberto - ha detto il
sindaco - lascia un bel ricordo
a tutti noi, soprattutto per il
suo grande amore per le montagne che circondano Andalo,
dove ha vissuto momenti felici
in qualsiasi stagione dell'anno.
Aveva un incontro con il destino e quale luogo migliore, allora, del suo amato Piz Galin?».
■■ Al teatro comunale di
Stedro, stasera, alle 20.30
andrà in scena “Zapping” di
Mario Cagol. Lo spettacolo è
finalizzato alla raccolta di
fondi per la lotta alla malattia
di Gabriele, la distrofia
muscolare di Duchenne. È
stato organizzatocon la
Filodrammatica Nuova Ribalta
di Segonzano e con i Comuni di
Segonzano e di Lona – Lases. I
Gabry’ s Fighters, che
parteciperanno ad una corsa
in montain bike, hanno chiesto
aiuto ad associazioni, sponsor,
volontari. (i.p.)
SAN MICHELE ALL’ADIGE
Stasera si presenta
il libro “I castellieri”
■■ Stasera, alle 20.30, la
presentazione del libro “I
castellieri preistorici del
Trentino: attraverso le
ricerche di Desiderio Reich” a
cura di Remo Carli, Tullio
Pasquali e Bruno Kaisermann,
con un racconto di Anna Tava.
In biblioteca comunale, verrà
inaugurata la mostra di
illustrazioni di Michela Rigotti.
Albiano
Cooperativa, utili per 15 mila euro Per i vigili del fuoco 194 interventi
La Famiglia ha chiuso il 2013 con 4.477 euro in più rispetto al 2012 Il comandante Gabriele Pisetta ha tracciato il bilancio di fine anno
di Fernando Valcanover
◗ TERLAGO
Nell'ultima riunione del consiglio di amministrazione della
Famiglia Cooperativa Terlago-Bondone, alla presenza del
contabile Ivano Rinaldi della
Federazione Trentina della Cooperazione, approvato il bilancio sociale 2013, chiuso al 31
dicembre con un utile di
15.552 euro. Esattamente
4.477 euro in più rispetto all'
anno sociale 2012. Tutto ciò
nonostante il contenimento
dei prezzi, che ha comportato
un'inevitabile riduzione dei
margini di guadagno, pur con
un incremento del 1,29% delle
vendite complessive.
Da evidenziare come ai soci
e clienti, siano stati distribuiti
sconti ed omaggi per oltre
300.000 euro, a riprova dell'attenzione della Famiglia Cooperativa verso i clienti, in questa
pur difficile fase congiunturale che investe ogni settore dell'
economia. Attualmente i soci
hanno raggiunto quota 1.186
◗ ALBIANO
La Cooperativa Terlago Bondone ha chiuso con un utile di 15 mila euro
iscritti, con una fedeltà alle cinque filiali (Terlago, Covelo, Cadine, Sopramonte,Vigolo Baselga, dove lavorano 16 dipendenti), superiore al 70% delle
vendite. Da evidenziare, inoltre, gli omaggi in occasione
della Festa della mamma e della donna ed il contributo finanziario elargito all'associazione
“Emergency”. Da segnalare,
infine, l'assemblea annuale generale dei soci, convocata per
venerdì 16 maggio al centro
sportivo “Trilacum” a Vigolo
Baselga, dove il presidente Marino Mosna, assieme al direttore Silvino Comai, presenterà
in maniera più dettagliata il bilancio sociale 2013.
(r.fr.)
Vigili del fuoco volontari in assemblea per il consueto bilancio di fine anno. L’incontro è
stato introdotto dalla relazione del comandante Gabriele
Pisetta, che ha ringraziato i vigili per la fiducia riconfermata
ancora una volta ai vertici del
direttivo, che oltre al comandante comprende il vice Thomas Folgheraiter. Un grazie il
comandante lo ha dedicato
anche agli altri componenti
per l’impegno e il tempo che
dedicano all’incarico. Ed ha citato il capo plotone Sandro Filippi, i capisquadra Alberto Filippi e Daniele Folgheraiter, il
cassiere Maurizio Pisetta, il segretario Vanni Sartori, il magazziniere Stefano Alati e poi
tutti i pompieri del corpo. Il
comandante ha ricordato la
scomparsa, in un incidente
stradale, dell’amico e consigliere comunale Massimo Ravanelli.
Il comandante Gabriele Pisetta
Passando all’attività istituzionale ha ricordato i 194 interventi eseguiti nel 2013, per
un totale di oltre 4.200 ore di
lavoro. Tra i più significativi
ha citato la presenza a 37 manifestazioni organizzate nel
comune con 1.020 ore d’impiego, i 53 interventi per formazione teorica e pratica (to-
tale 1.330 ore), i 20 interventi
per incendi vari e incidenti
(320 ore), i 15 interventi di reperibilità (504 ore). Durante le
feste Natalizie si è svolta l’undicesima edizione del torneo
di pallavolo per beneficienza
fra le associazioni, con la raccolta di 2.600 euro donati
all’associazione “Cerotto sul
cuore”.
Piesetta ha anche affrontato l’argomento che riguarda il
progetto per la nuova caserma, il cui iter, ha detto, sta procedendo bene, con la speranza di poter iniziare i lavori al
più presto. Nel corso della cena sociale, che è seguita al bilancio di fine anno, il comandante ha ringraziato per il sostegno ricevuto dal Comune,
dal Bim, dalla Cassa Rurale Lavis Valle di Cembra e ha spiegato che la raccolta ferro, iniziata nel 2013, continuerà ancora, ricordando l’acquisto
della piattaforma, che arriverà
tra alcuni mesi.
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Val di Fiemme ❖ Val di Fassa
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
Gli alunni di Predazzo hanno raccolto 410 chili di alimenti per DonaCibo
l’angolo dedicato alla raccolta e
il dirigente scolastico Candida
Pizzardo. Quest’ultima ha apprezzato e sostenuto il progetto,
ricordando come sia fondamentale sollecitare i ragazzi a riflessioni su problemi reali quali la
povertà e le varie forme di disagio sociale che essa provoca, invitandoli a piccoli gesti concreti.
Le promotrici, nella nota conclusiva del progetto, sottolineano
come l’adesione alla settimana
DonaCibo sia nata dalla convinzione che la scuola non abbia solo il compito di istruire, ma anche di educare cittadini di domani aperti ai valori della condivisione e della solidarietà. (m.g.)
50
Predazzo, un successo la raccolta del cibo
◗ PREDAZZO
Quattrocentodieci chili di alimenti per le famiglie bisognose
della zona: è quanto sono riusciti a raccogliere gli alunni della
scuola secondaria Marzari Pencati di Predazzo nell’ambito della Settimana del DonaCibo, iniziativa promossa ogni anno, nella terza settimana di Quaresima,
dalla Federazione italiana banchi di solidarietà. Sollecitati dai
“messaggeri di solidarietà” della
classe IC, studenti e insegnanti
sono stati invitati a raccogliere
generi alimentari non deperibili
e hanno portato a scuola pelati,
pasta, latte, tonno, legumi e zucchero che andranno ai volontari
del Banco di solidarietà della
Valle di Fiemme, che ogni settimana, ormai da un anno, portano alle famiglie più bisognose
della valle un pacco di alimenti.
Prendendo spunto da questa iniziativa i ragazzi hanno potuto
confrontarsi con problemi reali
quali la povertà e l'indigenza e
intraprendere un cambio di abitudini nei confronti dello spreco
di cibo. Per i ragazzi è stata anche un’occasione per riflettere
sul senso del dono e della gratuità, non in maniera astratta, ma
partecipando concretamente.
Le professoresse Anna Vida, Cristina Scagliotti, Francesca Carloni e Alessia Brigadoi, promotrici
dell’iniziativa,
ringraziano
“messaggeri di solidarietà” della
IC, i ragazzi che hanno allestito
1
Niente tassa, arriva la carta dell’ospite
Pozza, l’assessore Dallapiccola annuncia la novità agli albergatori fassani. Imminente anche il ritorno a Trentino Marketing
‘‘
Una tessera
che darà
accesso a
trasporti, musei e buoni
per l’acquisto di prodotti
locali, grazie ai soldi
restituiti dal Governo alla
Provincia
di Elisa Salvi
◗ VALLE DIFASSA
Una folta platea di albergatori,
amministratori ma anche di
politici di Fassa, tra cui il consigliere ladino Beppe Detomas
e la procuradora Cristina Donei, ha preso parte ieri nell’aula magna dell’Istituto comprensivo di Pozza all’assemblea delle tre sezioni valligiane
dell’Asat, alla presenza del presidente Luca Libardi e dell’assessore provinciale al Turismo
Michele Dallapiccola.
Un incontro ricco di interventi qualificati, aperti da Celestino Lasagna (presidente
Asat Centro Fassa), che ha parlato anche a nome dei colleghi
Anesi e Moser, tracciando il
quadro della stagione invernale, segnata dalla congiuntura
economica e da una redditività diminuita per aumento di
burocrazia, costi di gestione
delle strutture e forte pressione fiscale, ribadendo l’opposizione della categoria alla tassa
di soggiorno o di scopo. Lasagna ha fatto, poi, un lungo
elenco di azioni necessarie a
migliorare l’offerta della prima destinazione turistica del
Trentino (per presenze), ma
che ha ampi margini di miglioramento specie riguardo la
mobilità intervenendo su:
completamento della ciclabile, circonvallazioni di alcuni
paesi, accessibilità dei passi in
particolare il Fedaia, sistema
uniformato di parcheggi a pagamento, collegamenti impiantistici di Moena-Lusia e
Pozza-Gardeccia. Lasagna ha
parlato anche di skipass troppo cari, rispetto al costo dell’alloggio in hotel e della necessità di una promozione mirata:
«Noi - ha detto - vogliamo lavorare e rendere competitive le
L’intervento dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola all’assemblea degli albergatori fassani ieri a Pozza
nostre imprese. Ci servono sostegno e promozione mirata
da parte delle Apt che, se è il
caso, vengano ridefinite».
Enzo
Iori,
presidente
dell’Apt di Fassa, ha ribadito le
scarse marginalità degli alberghi fassani ma anche sottolineato come la stagione invernale, nonostante crisi e abbondanti nevicate, si chiuda in li-
nea con quella passata. Ha tenuto il mercato italiano (54%
delle presenze totali) e quello
straniero, atteso in crescita, si
è invece confermato stabile,
con ospiti russi in testa (21%
del totale), seguiti da tedeschi
(16%) e polacchi (11%). Iori ha
ricordato come all’Apt sia chiesto di lavorare di più e meglio,
ma con sempre minori fondi a
disposizione: «Servono risorse, che possono arrivare da tasse o altre soluzioni, ma va messo in luce che il turismo in valle sostiene le varie categorie
economiche, perciò chiediamo a tutti di contribuire diventando nostri soci».
Dallapiccola ha, quindi,
sgombrato il campo sull’ipotesi della tassa di soggiorno. «A
fronte - ha spiegato - dei 140
milioni restituiti dal governo
al Trentino per intervento della Corte costituzionale che permettono al bilancio provinciale una nuova operazione che
riduce la fiscalità, dando respiro alle imprese e incentivando
i consumi, non avrebbe senso
dare per togliere con una nuova gabella. Ecco perché propendo per l’introduzione di
una “carta dell’ospite”, che dia
accesso a trasporti, musei e
buoni per l'acquisto di prodotti locali». Dopo aver annunciato che tra poche settimane ren-
Skipass, Fiemme frena i fassani
Sono i “rivali” della valle vicina a ostacolare l’unificazione del biglietto di Fassa
◗ FIEMMEEFASSA
A ostacolare, all’interno del Dolomiti Superski, la costituzione
di uno skipass unico di valle,
unendo i consorzi Val di Fassa Carezza e Trevalli, sarebbero le
società d’impianti fiemmesi. La
questione, che non solo gli impiantisti ma l’intero comparto
turistico fassano ambisce a risolvere da anni per migliorare l’of-
ferta invernale, è stata portata alla luce da Enzo Iori, presidente
dell’Apt di Fassa nel corso
dell’assemblea dell’Asat di ieri.
Dopo l’annuncio della richiesta di unificazione dello skipass
di Fassa, un anno fa all’assemblea degli albergatori dell’alta
Fassa, da parte di Daniele Dezulian, amministratore delegato
della Sitc, il progetto non si è
bloccato. L’opposizione pareva
provenire da più parti del Dolomiti Superski, ma lo stesso Dezulian ieri ha ammesso che il nodo
da sciogliere è tra i consorzi interessati: «Ci sono resistenze - ha
detto l’Ad di Sitc - tra i competitori, ma ci auguriamo di trovare
una soluzione entro il prossimo
anno, perché Moena è penalizzata dalla vendita di diversi skipass». Il rifiuto delle società
fiemmesi allo skipass unico fas-
sano sembrerebbe riconducibile a una perdita di circa 2,5 milioni di euro, derivanti dal nuovo
chip d’accesso alle skiarea.
Dezulian ha, poi, presentato
un bilancio positivo degli impianti fassani a fronte di un inverno che li ha messi in seria difficoltà a gennaio e febbraio con
la netta ripresa di marzo, ribadendo la necessità dell’aumento
dei prezzi per coprire gli alti co-
derà note le strategie turistiche della Provincia, partendo
dalla re-istituzione di Trentino
Marketing, Dallapiccola ha lasciato (per impegni) la sala
dando spazio a interventi interessanti. Luciano Braito, direttore generale della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, precisando che la banca ha aderito a tutte le moratorie, ha restituito la situazione finanziaria
del comparto alberghiero che,
seppur in ritardo rispetto ad altre zone del Paese, mostra i segni della crisi con richieste di
credito in calo (2011: circa 19
milioni di euro; 2013: 15 milioni) e sofferenze del 3,76%.
In linea col momento di difficoltà anche la gestione amministrativa degli hotel presentata dal commercialista
Giancarlo Torghele, mentre
un illuminante condensato di
marketing turistico è stata offerto da Umberto Martini docente dell’Università di Trento.
©RIPRODUZIONERISERVATA
sti fissi delle società: «Lo skipass
Dolomiti Superski in alta stagione viene 52 euro, ma il prezzo
medio è di 33 euro, che per il Val
di Fassa-Carezza scendono a 26
euro». Infine, a Marco Pederiva
e Francesco Cocciardi della Sma
(150 soci per 5 milioni di euro di
capitale), che in assemblea hanno riproposto (al di fuori del piano stralcio di valle) il collegamento Moena-Soraga-Carezza
rimarcando il contrasto alla loro
iniziativa di altri impiantisti,
Dezulian ha precisato: «Abbiamo le nostre priorità. Si tratta di
scelte imprenditoriali. Se Sma
crede nella validità del suo progetto persista».
(e.s.)
52
Val di Non ❖ Val di Sole
TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014
Ossana, 15 studenti Enaip a Nottingham
◗ OSSANA
Gli studenti del quarto anno del Cfp Enaip che sono andati in Inghilterra
Per sette giorni quindici dei venti studenti del quarto anno Tecnico di enogastronomia e di sala-bar del Cfp Enaip di Ossana
hanno partecipato alla settimana linguistica di Nottingham in
Inghilterra,
organizzata
dall’agenzia di viaggi Learn and
Go e accompagnati da due docenti del Centro, Elisa Mendini
e Enrico Valentini. A Nottingham, famosa nel mondo per le
baruffe tra Robin Hood e lo sceriffo, dove i negozi e i ristoranti
più moderni ed eleganti fanno
da sfondo allo storico labirinto
di caverne situato sotto la città,
gli allievi hanno partecipato ad
un corso settimanale di inglese
in classi internazionali e hanno
alloggiato singolarmente in
“host families”. Una bella sfida
quella dell’alloggio da soli in famiglia, audace, ma mirata. Di sicuro la conversazione in inglese
ed i rapporti interpersonali so-
no stata garantiti e gli allievi ne
sono stati davvero soddisfatti.
Attraverso la lingua inglese, si
sono confrontati con gente proveniente da tutto il mondo (Corea, Libia, Giappone, Arabia
Saudita, Spagna, Oman). Tra loro si sono anche alleati per sfidarsi in un divertente evento finale, durante il quale hanno potuto mettere in mostra le proprie competenze comunicative,
ma anche quelle culturali e relazionali, venendo anche ripetuta-
mente premiati dalla giuria della scuola di inglese. Studio e comunicazione, si sono alternati a
cultura e divertimento. I momenti salienti sono stati le sfide
epiche al Bowling accompagnate da un boccale di tipica birra
inglese, il tour interattivo attraverso la storia dei delitti e dei castighi nelle “Galleries of Justice”, lo shopping cittadino, le visite alle “Caves”, un sistema di
più di 500 gallerie che percorrono la città nel sottosuolo, la
“Council House”, il municipio
cittadino con la campana dal
suono più grave d'Inghilterra, e
per alcuni volenterosi la mitica
foresta di Sherwood.
(a.m.)
1
Per la Val di Sole un inverno in positivo
Gasperi: «A Folgarida Marilleva forse la migliore stagione di sempre». Bene anche Adamello Ski in crescita rispetto al 2013
Il presidente Apt
Attilio Gregori:
«Tre i fattori di crescita:
le abbondanti nevicate,
la scarsità di neve
nelle località d’oltralpe,
le nostre vantaggiose
proposte commerciali»
di Francesca Tomaselli
◗ VAL DISOLE
Una stagione invernale con molte luci ma anche qualche ombra
quella che si sta per chiudere in
Val di Sole. In riferimento al ricettivo alberghiero sono state registrate performance con segno
più in tutti i mesi invernali rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente (+19,6 %
nel mese di dicembre, +6,6% a
gennaio e +5,5% a febbraio). Gli
unici dati negativi riguardano
Pejo che rimane molto al di sotto della media della valle. Relativamente alle presenze straniere
su tutti predomina la clientela
polacca.
«Sicuramente la stagione è andata bene i numeri ci sono specialmente negli alberghi - spiega
Attilio Gregori direttore dell’Apt
- anche in marzo i dati per ora
parziali mostrano un aumento
che potrebbe arrivare al 20%.
Tre sono i fattori che hanno contribuito al successo: le abbondanti nevicate, la scarsità di neve presente invece nelle altre località d’oltralpe e le proposte
commerciali di soggiorno più
skipass molto allettanti con i
prezzi del “Superskirama” nelle
settimane freeski inferiore del
20% rispetto allo scorso anno».
FunivieFolgaridaMarilleva
Stagione da record per le Funivie Folgarida Marilleva: «La stagione non è ancora conclusa ma
i dati parziali sono molto positivi - sottolinea il direttore generale Cristian Gasperi- parliamo di
un 10% in meno di vendite nei
giornalieri a fronte di un più
8,8% sulle vendite dei settimanali. Dati importanti che preannunciano che ci stiamo avviando a chiudere probabilmente la
miglior stagione di sempre dal
punto di vista degli incassi».
Le politiche commerciali a fa-
Gli impianti di Adamello Ski che hanno visto crescere del 12% le vendite degli skipass plurigiornalieri
vore della famiglia hanno consentito di registrare ottime performance in una stagione difficile sotto l’aspetto meteorologico.
«Abbiamo già definito il programmi dell’anno prossimo - aggiunge Gasperi - con dieci setti-
mane promozionali per le famiglie. Da aprile, poi, saremo su
tutte le piazze europee con alcuni workshop per continuare nel
lavoro di fidelizzazione degli attuali tour operator e per cercare
nuovi clienti soprattutto consoli-
dando il mercato dell’Est Europa».
AdamelloSki
Punta sul mercato estero anche
Adamello Ski che registra un calo per quanto riguarda la vendita degli skipass, da 1 e 2 giorni,
calo da attribuirsi alle forti nevicate che si sono verificate a cavallo dei fine settimana. Positivi
i dati sulla vendita degli skipass
plurigiornalieri con una crescita
che va oltre il 12%. Al buon andamento delle vendite degli skipass corrisponde un altrettanto
positivo trend del comparto alberghiero. A confermarlo è Stefano Negri, presidente dell’Associazione albergatori del Tonale:
«Siamo oltre la metà della stagione e possiamo rilevare un miglioramento rispetto all’anno
scorso. E’ molto forte la presenza di turisti stranieri, alcuni pro-
venienti da mercati nuovi per la
nostra destinazione sciistica come la Russia, l’Ucraina, la Germania, la Svezia e l’Olanda. Abbiamo avuto un buon ritorno di
inglesi e danesi e delle buone
conferme da parte di Polonia e
Repubblica Ceca».
PejoFunivie
Sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno il bilancio per Pejo Funivie che sembra
reggere il colpo rispetto alla località: «La situazione è la stessa per
tutti -spiega Marco Dell’Eva presidente di Pejo Funivie - nel
week end si è lavorato poco a
causa della neve, hanno invece
tenuto le tessere settimanali e i
plurigiornalieri. Chiudiamo questa stagione sugli stessi valori
dell’anno precedente; in termini
di fatturato, abbiamo avuto un
problema rilevante in Val della
Mite rimasta chiusa per tutto il
mese di dicembre a causa della
mancanza di neve. La località,
specialmente Pejo Terme comunque sta soffrendo, compensata un po’ dai dati di Cogolo».
2
«Pejo muore, servono soluzioni»
È il commento del presidente Unat ai dati negativi dell’andamento della zona
◗ PEJO
Il presidente Unat Aurelio Veneri
Preoccupa molto gli operatori
turistici la situazione di Pejo che
registra dati negativi rispetto
all’andamento generale del turismo in Val di Sole. Per l’Apt,
Pejo è nettamente sotto le performance della Valle e di Cogolo
per quanto riguarda il ricettivo
alberghiero. Rispetto allo scorso
anno, a dicembre, Cogolo ha re-
la festa
gistrato un +18% mentre Pejo
+4%; a gennaio entrambi sono
andate in negativo con Cogolo
-7% e Pejo -5,6%; febbraio per
Pejo è stato pessimo -15,6%
mentre Cogolo ha retto con un
+6%. «Pejo sta morendo è un dato di fatto - afferma l’albergatore Aurelio Veneri, presidente locale della Unat (Unione degli albergatori) - una situazione che
va avanti da molto tempo. Le
scelte fatte dalla società Pejo Funivie sono fuori da ogni logica, è
svanita infatti la strategia commerciale di un prodotto unico
con Folgarida e questo ha inciso
molto sui dati che oggi ci troviamo a leggere. Una scelta, quella
dei vertici delle Funivie avallata
da Trentino Sviluppo a cui non
sono seguite le necessarie azioni commerciali per reggere il
colpo». Una situazione che vede
tramontare il sogno del grande
rilancio legato alla costruzione
della Funivia di Pejo 3000 che
sarebbe dovuta essere la vera attrattiva della località. Sicuramente pesa anche la situazione
dei parcheggi i cui lavori sono
fermi da tempo con ovvi disagi
anche di carattere estetico.
«E’ necessario iniziare un dialogo costruttivo - conclude Veneri - per trovare delle soluzioni. Da tempo si parla di dare a
Pejo una sua identità. Penso a
una località adatta alle famiglie
e ai bambini in cui andrebbero
migliorati i servizi e le offerte.
Una valle a traffico limitato sul
modello svizzero».
(f.t.)
Val di non
Revò, la due giorni di vino e cibo Un attestato per i 14 scialpinisti
Torna la “passeggiata gastronomica” tra “vouti” e corti del paese Si è concluso il corso, tra pratica e teoria, della scuola “G. Corradini”
◗ REVÒ
Domani e domenica è prevista
la “passeggiata gastronomica”
di primavera tra le corti della
parte più antica del paese di
Revò. Sabato cucine aperte delle 19 fino all’una di notte con
piatti tipici locali serviti nella
suggestiva cornice dei portoni
e accompagnamento musicale
itinerante. Domenica cucine
aperte delle 11.30 fino mezzanotte con varie attrazioni nei
sette “vouti” curati ciascuno
da un’associazione di volontari. A partire dalle 10.00 presso
le cantine di casa Campia è
possibile assaggiare tutti i tipi
di Groppello prodotti nella Terza Sponda. Dalle 10 alle 12 visite guidate al caseificio Monte
Ozolo con degustazione dei
formaggi. Sempre domenica,
con inizio alle 10, prende il via
il concorso di pittura estemporanea “Revò e scorci” con premiazione alle 18.30 dei dipinti
vincenti. Alle 16 presso la cantina “El Zeremia” brindisi e commemorazione di Augusta Zadra, il vignaiolo protagonista
del riscoperta del Groppello
autoctono di Revò prematuramente scomparso lo scorso
mese di settembre a soli 56 an-
ni. Proprio il vino di Zadra è
stato protagonista nei giorni
scorsi a Reggio Calabria della
importante
mostra
“Winetheatre” dove ha avuto
un grande successo. . Durante
tutto il pomeriggio in piazza raduno di trattori d’epoca con il
club “Testa Calde” di Tavon e
la musica itinerante del gruppo “Antichi Valori” di Pieve di
Bono. Per i più piccoli c’è inoltre il Giardino dei bambini. Domenica infine, tutto il giorno,
sono aperte le cantine “El Zeremia” e “Maso Sperdossi” e la
Distilleria “Dallavalle – Rossi
d'Anaunia”.
(g.e.)
◗ VAL DINON
Si è concluso con una splendida giornata di sole il diciottesimo corso di scialpinismo della
Scuola “G. Corradini–Val di
Non”.
Hanno partecipato 14 scialpinisti che hanno avuto modo
di approfondire le loro conoscenze in materia di neve, valanghe, autosoccorso, topografia, orientamento, nel corso
delle 7 uscite pratiche precedute da altrettante lezioni teoriche serali. Le uscite sono state effettuate in Val d’Ultimo,
nel gruppo delle Maddalene,
nelle Odle in Val di Funes, in
Val dei Monzoni in Val di Fassa, in Val Pusteria e per finire
con la traversata del sottogruppo della Campa dal Grosté a
Tovel, di cui si allega fotografia
sul tetto della malga Spora.
In occasione della cena di fine corso, sono stati consegnati
gli attestati di partecipazione
a: Luisa Barbacovi, Claudio Lorandini, Roberto Marini, Erika
Bonadiman, Mauro Viola, Nicola Torresani, Franco Zucal,
Bruno Sembianti, Gilberto
Gottardi, Claudia Nardelli, Susanna Menapace, Federico
Mendini, Veronica Rossi.
I partecipanti al corso di sci