Sta nascendo
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Sta nascendo
Sta nascendo Case ecologiche in un grande parco, verde a perdita d’occhio. Appartamenti da 40 metri quadrati in su. Una quota di spazi comuni condivisi, dalla lavanderia collettiva alla sala feste. Pannelli solari termici e fotovoltaici, isolamento termico e impianti ad alta efficienza. Ampia scelta di case, diverse per tipologia e posizione. Possiblità di autocostruzione totale o parziale. Un sistema di garanzie e validazioni; architetti, ingegneri e aziende costruttrice di grande professionalità e esperienza; un progetto trasparente supervisionato da Banca Etica e dalla Libera Università di Alcatraz. Le prime case sono disponibili subito. 1 EDITORIALE EDITORIALE di Jacopo Fo Perché l’Ecovillaggio Solare ti conviene anche se non ci verrai mai neanche per sbaglio. L’Ecovillaggio Alcatraz non è solo una casa ecologica in un posto meraviglioso. È la continuazione della rivolta con altri mezzi. Finalmente è partita la fase 2 dell’Ecovillaggio Solare: la costruzione. Tanti sforzi, progetti, calcoli, incontri con funzionari del comune, amministratori, sindaci. La strada rifatta, i campi ripuliti dai rovi, gli studi geologici. Siamo così entrati nel vivo di questa avventura. Non voglio ripetere qui quanto già raccontato altrove dal punto di vista tecnico e organizzativo (http://www. jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente), voglio invece parlare di quel che significa l’inizio della vendita e della costruzione dei primi 30 appartamenti. Perché questo l’Ecovillaggio non sarà solamente la dimostrazione di cosa si può fare nel campo delle abitazioni e delle infrastrutture, stiamo realizzando qualche cosa che non ha eguali dal punto di vista delle ecotecnologie ma stiamo soprattutto creando una serie notevole di possibilità di vita, nuove opportunità che mancano completamente sia nelle città inquinate che nelle case in mezzo alla natura abitate da una sola famiglia. Innanzi tutto vogliamo abitare liberi. Abbiamo detto che non ci interessa creare una comune, troppo complicato. E non abbiamo intenzione di creare un insediamento che impone ai suoi abitanti di aderire a fedi, religioni, obbedienze a maestri più o meno spirituali, regole di vita, regole alimentari o di qualunque altro tipo. Ci interessa la libertà di ognuno di vivere come vuole in una casa sua, con un terreno suo, la sua filosofia e le sue scelte. L’Ecovillaggio chiede ai suoi abitanti solamente di rispettare le elementari regole del vivere civile e della comprensione delle esigenze degli altri. La forza dell’Ecovillaggio non è irreggimentare chi lo abita ma offrire opportunità ALTRIMENTI IMPOSSIBILI. Costruiamo le fondamenta di un modo di vivere che ancora non esiste in italia! L’Ecovillaggio è un’opportunità completamente nuova. Non è solo ecologico, certificato e garantito, è qualche cosa di completamente diverso. L’Ecovilaggio sorge in una valle stupenda dove ci sono persone che si dedicano alla produzione culturale, al benessere psicofisico, all’agricoltura biologica, al teatro, alla musica, alla progettazione ecologica, al commercio equo e etico, alla comunicazione via internet, alla realizzazione di libri, alla grafica, alla pittura, alla scultura. Questa valle è piena di iniziative, di grandi sculture, di murales, di oliveti biologici, di strutture che propongono un turismo diverso a migliaia di persone che vengono qui per corsi d’arte, massaggi, estasi a tavola e in piscina. Oltre ad Alcatraz ci sono parecchie altre strutture d’eccellenza, dalla scuola di teatro di Luca Ronconi a quella di canto e “asinoterapia” di Eleonora Dalbosco e Nicola Conci, da Merci Dolci che distribuisce prodotti etici via internet alla Locanda del Gallo che ospita gruppi di artisti ed esploratori del bello per lo più stranieri. Qui prova i suoi spettacoli in inglese Mario Pirovano, qui viene ogni anno Stefano Benni con i suoi corsi mirabolanti e poetici, c’è il duo di musica folk Airaghi-Manna, c’è il coro, i cavalli domati con la “doma etologica” da Fabio Tomassoli. C’è un piccolo popolo di immigrati che ben ha legato con chi su queste colline impervie è nato e non le ha abbandonate nel periodo di grande crisi degli anni ’60, quando la popolazione si ridusse da 800 persone a una cinquantina. Oggi siamo circa 150, e si è instaurato un clima di grande rispetto e di collaborazione. E abbiamo anche un patrimonio di lotte comuni. Ora questo territorio è diventato un’area protetta, sia dal punto di vista comunale, area destinata esclusivamente a attività agricole di pregio, sia per l’Unione Europea (Sito di Interesse Comunitario). E questa è una cosa che abbiamo fortemente voluto tutti, difendendo queste terre per 30 anni dai tentativi, ormai cessati, di deturpare queste valli. Abbiamo salvato i boschi comprandoli, abbiamo bloccato il progetto di costruire un inceneritore, ormai vent’anni fa, e una porcilaia, 10 anni fa. Tutta la popolazione, senza nessuna eccezione, anche i più anziani, è scesa in strada. La sera bastò un giro di telefonate per trovarci tutti alle 6 di mattina a bloccare i camion dei devastatori. Duri noi immigrati con alle spalle anni di lotte in città, duri gli autoctoni che non si sono fatti piegare dalle difficoltà della vita da queste parti. E proprio per chiudere definitivamente la strada a qualunque problema futuro abbiamo deciso di blindare queste valli dal punto di vista ecologico: no a attività industriali, no a allevamenti intensivi, no a qualunque cosa possa diminuire il valore ecologico di una valle che ormai ospita ogni anno migliaia di visitatori, con decine di agriturismi e attività a questi collegate. E quindi, innanzi tutto, la proposta dell’Ecovillaggio contiene la possibilità di entrare in contatto con una rete di comunicazione, collaborazione, professionalità e reciproco aiuto che è cresciuta in 30 anni, lentamente, per tentativi, in modo aperto a tutti. Quando io sono arrivato qui, 31 anni fa, esisteva ancora un’istituzione molto antica, una specie di consiglio dei capofamiglia, presieduto dal Don Marsilio, sacerdote, erborista e shamano. Quando fui ammesso mi sentii molto onorato. Oggi questo consiglio non esiste più ma quando serve ci si riunisce senza formalismi. Per il resto funzionano le relazioni tra famiglie e tra gruppi di lavoro, gli scambi, la collaborazione nello scarrozzare i bambini, lo scambio di favori nei momenti di emergenza. È evidente che in una situazione come questa l’arrivo di decine di nuove famiglie avrà un grande impatto e aprirà la possibilità di relazioni umane ma anche collaborazioni lavorative. Sarà un salto di livello sinergico per tutti. Nuove attività, nuove competenze, nuove idee, energie, connessioni, contatti. Sempre, lo ripetiamo, lasciando che tutto avvenga in modo spontaneo e naturale, senza creare obblighi o pressioni. Ma semplicemente il fatto che se ti viene in mente di fare un video hai uno studio di montaggio dietro casa è una cosa che moltiplica le tue potenzialità di autorealizzazione. Vorrà dire che ci saranno nuovi corsi, spettacoli, laboratori, aumenterà la produzione culturale, l’offerta verso i turisti, l’attrattiva come centro dimostrativo delle ecotecnologie, la capacità di afferrare opportunità lavorative e ludiche. Quanto cambia la tua vita se quando vai al bar incontri persone che lavorano in cento settori diversi e con i quali hai una relazione avviata? Quanto è diverso crescere i figli se possono uscire di casa, attraversare il prato e andare a trovare i loro coetanei, senza dover attraversare neppure una strada? Quanto stanno meglio i bambini e gli adolescenti se possono creare un gruppo e passare insieme il tempo, crescendo e imparando in un contesto sereno e naturale? Quanto è diverso poter costruire relazioni con una comunità che mediamente ha una maggiore affinità con il tuo modo di sentire? Quanto è diverso se queste persone stanno a due passi da casa tua e condividi con loro alcune piccole cose, come una lavanderia comune, una festa nella sala condominiale, una nuotata in piscina? Vivere altrimenti Il nostro sogno, che speriamo di condividere con tutti, è quello di vivere in un mondo migliore. Questa la ragione del nostro impegno civile, del nostro sforzo solidale, dell’intenzione che mettiamo nel fare arte e cultura e nel costruire relazioni oneste. E noi vogliamo anche viverlo, almeno in parte, questo mondo nuovo che sogniamo. Creare esperienze che mostrino come funziona e che è di qualità nettamente superiore rispetto alle opzioni offerte dalla civiltà dello shopping. In 30 anni non tutto quello che abbiamo sperimentato ha funzionato ma certamente i risultati più importanti per noi sono stati proprio nella qualità della vita e delle relazioni che sono state possibili grazie alla scelta di vivere in mezzo alla natura e contemporaneamente in mezzo a un flusso di persone, culture e creatività diverse. Questo ci ha dato veramente tanto di una qualità esistenziale che non si compra da nessuna parte. Te la devi costruire ma ci riesci solo se intorno a te c’è un’economia e una serie di opportunità che ti permettono di farlo. La costruzione fisica dell’Ecovillaggio Solare è quindi una grande opportunità che si apre per chi ci verrà a vivere, per chi ci verrà a studiare o a riposarsi, ma anche per chi non ci verrà mai ma potrà progettare più facilmente altri luoghi di vita e di incontro avvantaggiandosi della nostra esperienza. Crediamo che questo ecovillaggio sarà il primo di una serie di grandi realizzazioni abitative che porteranno molte persone a reinterpretare aree industriali dimesse, palazzine tradizionali, paesi e quartieri creando sistemi di coabitazione, condivisione di beni e servizi, progettazione comune. Un movimento che basa la sua forza sull’azione diretta: rispondere alle esigenze primarie di una persona e di una famiglia, abitare, mangiare in modo sano, respirare aria pura, stare in mezzo al verde, avere a disposizione spazi di socializzazione e di iniziativa, occasioni per inventarsi un lavoro su misura, una collettività disponibile alla collaborazione e alla condivisione. P.S.: Oltretutto l’Ecovillaggio Solare di Alcatraz conviene. Garanzie di qualità imbattibili. Costruire insieme è meglio. Promettere di realizzare una casa ad altissima efficienza energetica in un contesto socializzante è facile. Poi però bisogna saperla costruire. Prima di lanciare l’Ecovillaggio, Banca Etica e Alcatraz hanno costruito altre strutture ecologiche. E questo ci ha permesso di selezionare tecnici e aziende costruttrici. E da questa esperienza nasce la capacità di concretizzare un grande progetto come questo e la voglia di socializzare il patrimonio delle nostre esperienze nel settore edilizio come in quello della consociazione degli acquisti e della cooperazione. L’Ecovillaggio nasce innanzi tutto dal desiderio di rendere possibile a molti di trasferirsi in mezzo ai boschi e di affrontare la questione della casa con il vantaggio economico (e non solo) di far parte di un grande gruppo. Puoi comprare una casa che non sia enorme, puoi avvalerti di un gruppo di tecnici e aziende affidabili, che lavorano sotto la supervisione di Banca Etica e della Libera Università di Alcatraz. Più garanzie e la sicurezza di ottenere veramente quello che viene promesso. Per saperne di più: http://www.jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente dal tetto e sbuffi cremisi uscire dalle finestre. Isolare con 16 cm di materiale che ferma la dispersione del calore è veramente conveniente. Ed esistono materiali derivati dalle ricerche spaziali che comprimono in un centimetro la capacità di isolamento di 16 cm di sughero. Anche isolare i vetri è essenziale, montando doppi vetri imbottiti con un gas. Si possono isolare anche le pareti, in particolare inserendo pannelli termoriflettenti dietro i caloriferi a parete, così che il calore non venga assorbito dai muri. Riscaldamento Oggi esistono molti modi per riscaldare la casa. Caldaie a gas a condensazione fanno risparmiare il 20% perché bruciano meglio. Sistemi integrati di pannelli solari termici (che scaldano l’acqua) e caldaie inserite in grandi boiler pieni d’acqua, in modo di sfruttare al meglio il calore della fiamma. Esistono caldaie a cippato di legno o pellet che riducono i costi dell’80% rispetto al gas ma richiedono spazio. (vedi anche GEOTERMIA). E se volete avere un sistema che produca anche freddo d’estate potete scegliere caldaie a gas o a cippato (queste solo di grandi dimensioni) che producono elettricità, calore e freddo. Per risparmiare è poi buona cosa impiegare impianti di grandi dimensioni. Le caldaie individuali sono enormemente dispendiose e inefficienti. Oggi si possono utilizzare grandi caldaie che portano il caldo in una o più case e dotare ogni famiglia di un contatore del calore prelevato dalla rete , in questo modo ognuno paga solo il calore che consuma. Isolamento Se la tua casa è un colabrodo termico isolarla. È la cosa migliore che puoi fare. Se guardi la fotografia a raggi infrarossi di un palazzo, vedrai una colonna rossa alzarsi Elettricità Puoi ridurre fino all’80% il tuo consumo elettrico montando lampadine ad alta efficienza. Con la stessa quantità di elettricità producono 5 volte più luce e di una qualità migliore per gli occhi. Inoltre esistono modelli che durano fino a 15mila ore. In alcuni casi si possono montare lampadine a led che durano fino a 80mila ore (vengono usate nell’illuminazione di giardini e per i semafori). Ovviamente la durata è un essenziale meccanismo di risparmio. Sostituire una lampadina a incandescenza con una che duri 15mila ore e consumi l’80% in meno vuol dire risparmiare 150 euro. Acquistare solo elettrodomestici classificati in classe A e doppia A permette un ulteriore risparmio. Così pure scegliere lavabiancheria e lavapiatti che possano rifornirsi di acqua calda dall’impianto centrale della casa senza doverla scaldare in un boiler elettrico interno. Pannelli fotovoltaici Chi ha un tetto rivolto verso sud e ben esposto al sole per tutta la giornata, senza piante o altro che faccia ombra, può installare pannelli solari che producono energia elettrica. Per ottenere un kW sono necessari dai 5 agli 8 metri quadrati di pannelli. Per coprire il fabbisogno di una famiglia media servono circa 3 kW. Esistono poi guaine impermeabilizzanti e isolanti che producono energia elettrica (20 mq per un kW). Entro pochi anni saranno disponibili a prezzi competitivi, anche sistemi di produzione fotovoltaica estremamente innovativi. Esistono doppi vetri, tegole, persiane e perfino vernici che producono energia elettrica. Acqua calda. Pannelli solari termici Sono veramente molto convenienti e si ammortizzano in pochi anni: infatti offrono la possibilità di tagliare enormemente il costo dell’acqua calda fornendola gratis per buona parte dell’anno e il loro costo gode della detrazione del 55%. Sono collegati a un boiler isolato termicamente dove si accumula l’acqua calda di modo di averla a disposizione anche di notte e nelle giornate di brutto tempo. Per una famiglia media di 4 persone servono circa 4 metri quadrati di pannelli. Esistono 2 tipi diversi di pannelli solari termici, quelli detti “piani” e quelli collocati all’interno di tubi trasparenti sottovuoto. La Libera Università di Alcatraz sta organizzando un gruppo di acquisto di pannelli termici sul modello di quello fotovoltaico. Se ti interessa vai su www.jacopofo.com dove trovi il link. Automatismi I termostati sono deliziosi strumenti che misurano la temperatura della casa e spengono il riscaldamento quando si è raggiunta la temperatura desiderata. Inoltre permettono di programmare in quali ore la caldaia deve funzionare e a che temperatura. Esistono rivelatori del movimento che accendono le luci quando arriva qualcuno evitando di lasciare accesa l’illuminazione per tutta la notte e fornendo anche un intelligente controllo del territorio. Ed è possibile montare regolatori dell’intensità della luce delle lampadine che permettono di avere esattamente la quantità di illuminazione che si desidera. A volte, una luce troppo forte oltre a essere uno spreco è pure sgradevole. Filtri per l’acqua del rubinetto L’acqua potabile è mediamente migliore e più controllata dell’acqua minerale venduta in bottiglia. Si tratta di una situazione kafkiana: in alcuni casi l’acqua minerale in commercio, se fosse immessa nell’acquedotto di un Comune farebbe scattare una denuncia da parte della Asl. Esistono filtri che costano poco più di 300 euro che permettono di togliere le tracce di cloro presenti nell’acqua ed eventuali impurità ottenendo un’acqua dal sapore perfetto. Non sono da confondere con i filtri a osmosi inversa, carissimi, che tolgo- sciacquone così da ridurre comunque laportata dello scarico. no all’acqua tutto, compresi i preziosi sali che essa contiene. Questi filtri hanno senso solo dove non è disponibile acqua potabile. I filtri per l’acqua potabile sono disponibili su www.commercioetico.it. Risparmiare l’acqua dello scarico. Nella maggioranza delle famiglie italiane rappresenta quasi il 50% del consumo idrico. A ogni scarico se ne vanno fino a 10 litri. Un bel costo solo per buttare via un pò di scarti esistenziali. Oggi esistono sciacquoni dotati di due pulsanti che permettono di usare poca acqua in caso di eiezioni liquide o di piccola cubatura. Esistono anche scarichi che si bloccano appena si smette di premere sul pulsante. Per chi non volesse cambiare cassetta dello sciacquone esiste un contrappeso di acciaio che si può agganciare al meccanismo di scarico in modo che si blocchi appena si smette di premere il pulsante invece di svuotare automaticamente tutta la cassetta. Un metodo brutale ma efficace è anche quello di inserire un paio di bottiglie piene d’acqua o due mattoni nella cassetta della Sistema duale per l’acqua degli scarichi Non ha molto senso usare acqua potabile analizzata, depurata e clorata con tanta fatica per azionare gli sciacquoni. Ugualmente è assurdo innaffiare con acqua che costa bei soldini per ogni metro cubo. Più sensato è costruire una cisterna che raccolga l’acqua piovana e usare questa per gli scarichi domestici e l’irrigazione. Per tenerla pulita si possono buttare dentro delle belle anguille che saranno deliziose da mangiare a capodanno. Ridurre del 50% i consumi di acqua di docce e rubinetti Il consumo di acqua dei rubinetti e delle docce è quasi la metà del consumo complessivo di una famiglia. Chiunque, in pochi minuti, è in grado di avvitare ai rubinetti di casa un riduttore dotato di una valvola di riduzione e di una particolare retina spaccagetto, che permettono di miscelare aria e acqua sfruttando un principio fisico elementare che rende “vorticoso” il flusso dell’acqua. Si ottiene in tal modo un getto altrettanto efficace e ricco con la metà dell’acqua comunemente utilizzata. Anche per ridurre del 50% il consumo delle docce basta semplicemente avvitare un apposito riduttore al tubo flessibile. Un intervento analogo con un riduttore da doccia si può realizzare su lavandini e bidè che siano sprovvisti di rubinetto con bocchetta filettata. Si tratta di svitare il flessibile dei sanitari per avvitare un raccordo filettato di un paio di centimetri contenente una valvola particolare. Si tratta di una tecnologia molto più vantaggiosa di quelle diffuse finora e che oltretutto è in grado di ottimizzare l’efficienza degli impianti nei quali l’acqua della doccia diventa improvvisamente fredda se viene aperto un altro rubinetto. Si ottiene così un triplice risultato: diminuire il consumo di acqua, e di acqua calda in particolare, del 50% con una parallela diminuzione del consumo di combustibile per scaldare l’acqua e, al contempo, si ottiene maggiore comfort. Il dispositivo oggi più efficiente in commercio è costruito in resina apossidica polarizzata. Questi dispositivi sono reperibili presso www.commercioetico.it. Geotermia Esistono pompe di calore che succhiano il calore dall’aria e sfruttano la temperatura che a quindici metri di profondità, sotto terra, è sempre stabile intorno ai 15 gradi. Se si usano sistemi geotermici, pompe di calore e pannelli solari termici per scaldare la casa bisogna realizzare poi impianti in grado di migliorare l’irradiazione del calore. Infatti questi sistemi danno il massimo a temperature più basse delle caldaie a combustione. In case nuove si possono quindi installare caloriferi sotto il pavimento che lavorano a 40 gradi di temperatura (molto meglio dei 70 gradi dei radiatori tradizionali). Si possono adottare anche sistemi che diffondono aria calda. Sistemi passivi Gli antichi sapevano che è meglio orientare le case e la pendenza dei tetti sull’asse nord sud. In questo modo il tetto e la parete verso sud, meglio esposti al sole, si scaldano di più perché prendono i raggi in modo più diretto nel momento di massimo calore. Una casa disposta in questo modo sarà meno costosa da riscaldare. Posso aumentare questa efficienza passiva costruendo una serra a vetri addossata alla parete sud della casa. In inverno diventerà una specie di grande pannello solare che concentrerà il calore del sole, basterà aprire le porte tra la casa e la serra per diffondere il tepore in casa. Piantando rampicanti a rapida crescita posso ottenere poi che in estate la serra venga coperta dal fogliame, con le finestre aperte diventerà una zona ombreggiata che produce frescura. Circolazione dell’aria, ricambio dell’aria Esistono interi palazzi costruiti tenendo conto della naturale circolazione dell’aria. In queste costruzioni il calore raccolto da vetrate e serre raggiunge naturalmente tutte le zone senza bisogno di usare ventilatori o pompe e integrando così altre forme di riscaldamento. In alcune costruzioni l’aria viene pompata per farla circolare all’interno delle fondamenta dove sono ammassate quantità di pietrame o in pozzi profondi dove sono installati scambiatori di temperatura simili ai radiatori delle auto. Le pietre fanno da volano termico, tolgono calore in estate e ne rilasciano in inverno. Gli scambiatori di calore in profondità usano invece il terreno come volano termico: come abbiamo detto sottoterra, oltre una certa profondità, la temperatura è sempre stabile. In questo modo l’aria viene scaldata d’inverno e raffreddata d’estate. Un altro punto debole delle case tradizionali è che ogni tanto bisogna aprire la finestra per far circolare l’aria e così milioni di metri cubi di aria calda se ne vanno. Esistono semplicissime scatole di metallo coibentato che si murano sotto la finestra e ne diventano la soglia. Queste scatole contengono una specie di radiatore dove passa l’aria in uscita che scambia il calore con l’aria in entrata. In questo modo non bisogna scaldare aria che in inverno entra a 10 gradi sotto zero. Con l’aria che esce a 20 gradi possiamo portare l’aria che entra a 5 gradi. Detersivi Riduci drasticamente l’uso di detersivi per pavimenti, superfici di legno e piastrelle utilizzando panni in microfibra. Migliaia di piccole “unghiette” raschiano e raccolgono lo sporco, riducendo drasticamente il bisogno di detersivi. Il panno torna pulito semplicemente sciacquandolo sotto acqua tiepida. Il costo è di pochi euro in qualunque supermercato. Ce ne sono ormai di molti tipi in commercio. Evitate invece i panni elettrostatici usa e getta che sono uno spreco. I detersivi industriali possono essere facilmente sostituiti con prodotti fatti in casa a bassissimo prezzo che danno risultati assolutamente ottimi. Vedi www.biotersivi.altervista.org Lavare i panni La maggioranza delle persone è convinta che aggiungendo più detersivo i vestiti vengano più puliti. Questo induce molti a versare nella lavatrice il doppio della quantità di detersivo consigliata. Si tratta di un grave errore perché se si aggiunge troppo detersivo i vestiti NON si puliscono bene. Va poi considerato che con un’acqua poco calcarea o laddove sia stato montato un addolcitore chimico o un magnete, la quantità di detersivo necessaria elettrica costa meno (ad esempio la sera dopo le 19) si risparmia denaro e si riduce il bisogno globale di elettricità nei momenti di picco della richiesta. Questo risparmio è notevole non solo per il privato, ma anche per strutture come gli ospedali, che possono riorganizzare gli orari di alcune attività diminuendo così i costi e il sovraccarico del sistema. per un lavaggio perfetto è inferiore a quella indicata nella confezione. Va infine detto che esistono in commercio detersivi e detergenti ecologici e biodegradabili. Costano un pò più dei normali detersivi ma sono superconcentrati e quindi, a parità di pulito, ne serve una quantità minore. Dotarsi di servizi collettivi di lavanderia Nei paesi scandinavi tutti i palazzi hanno una lavanderia collettiva. Si risparmia perché invece di comperare 50 lavatrici piccole se ne comprano 5 grandi che sono più efficienti e hanno costi di gestione più bassi. Si ottimizzano gli spazi e ci si può dotare di macchine asciugatrici e per stirare molto efficienti. Inoltre, si crea un centro di socializzazione. Oggi è anche possibile acquistare macchine pagando solo il consumo e lasciando alle aziende tutto l’onere della manutenzione e della sostituzione delle macchine. Utilizzare la pentola a pressione per tutti i cibi che richiedono più di 15 minuti di cottura Una volta fatta l’abitudine queste pentole sono veramente facili da usare. Accorciano di molto i tempi di cottura, quindi fanno risparmiare lavoro, i cibi sono più saporiti (l’aroma si concentra) serve meno gas per meno tempo (con un risparmio di più della metà del gas). Il buon senso fa risparmiare oltre il 20% dei tuoi costi energetici! Molti esperimenti hanno dimostrato che la semplice attenzione e la coscienza degli sprechi possono provocare risparmi enormi. Ci sono aziende che invogliando i dipendenti a spegnere le luci, non sprecare carta per fotocopie inutili e altre semplici attenzioni sono riuscite a produrre un taglio del 20% dei costi energetici e di materiali.Abbiamo già ricordato che non tenere accesi in stand bay gli elettrodomestici permette di risparmiare decine di euro su ogni bolletta. Semplicemente utilizzando lavatrice e lavastoviglie in ore nelle quali la corrente Sogni e Progetti sono fatti per essere realizzati, altrimenti la natura non ci darebbe la possibilità e la materia prima per farlo! La nostra sfida è quella di risolvere le difficoltà delle famiglie nel comprare o costruire la loro prossima casa. Vogliamo dare a tutti nla possibilità di abitare in case di qualità, sane, calde e a risparmio energetico. www.servicelegno.it ECOCASE in legno lamellare Appunti sulle case ecologiche. L’esempio realizzato a Alcatraz. da http://www.ecofiera.it/blog/casa-ecologica Costruzione della nuova casa ad alta efficienza termica, costruita con struttura portante di legno lamellare, successivamente ricoperta con sfoglie di pietra ricostruita. La casa è dotata di isolamento termico, pareti e tetto ventilato. Nella foto la struttura portante in lamellare viene assemblata. Bastano pochi giorni e una gru per fissare lo scheletro della costruzione. Interno della casa al grezzo. Internamente verranno montati 2 cm di isolamento, tutti i cavi e i tubi. Il tutto verrà poi coperto da una parete interna di pino al naturale. Esternamente 16 centimetri di isolamento termico, intercapedine ventilata, pannelli, rete e cemento, colla e pietre rigenerate. Riscaldamento a pavimento. Permette di ottenere una grande superfice radiante. Non è quindi più necesario riscaldare l’acqua a 60/70 gradi centigradi, temperatura necessaria utilizzando la superfice radiante limitata dei caloriferi tradizionali. Nei riscaldamenti a pavimento la temperatura dell’acqua può esere mantenuta al di sotto dei 45 gradi con un notevole risparmio energetico. La nuova casa ad alta efficienza termica di Alcatraz. Sullo sfondo la valle dove sorgerà l’ecovillaggio. La serra orientata a sud contribuisce al riscaldamento invernale dell’abitazione offrendo un notevole risparmio economico e stanze meravigliosamente panoramiche. Perché UN ECOVILLAGGIO SOLARE ECOVILLAGGIO SOLARE - Contrada oliveto - “progetto iniziale” Oggi in tutto il mondo centinaia di migliaia di persone vivono negli ecovillaggi e sperimentano da decenni una qualità della vita che è decisamente superiore a quella offerta dalle città inquinate. Gli ecovillaggi ci permettono di costruire un modo di vivere che sia strutturalmente migliore. Dopo un anno di dibattito, pratiche burocratiche, rilievi e progettazione siamo finalmente pronti. All’interno dei 470 ettari del parco della Libera Repubblica di Alcatraz nasce una città verde, l’Ecovillaggio Solare. Sarà uno degli ecovillaggi più innovativi dal punto di vista delle ecotecnologie. E ci impegneremo perché diventi anche uno degli ecovillaggi più belli e culturalmente vivaci. Una valle meravigliosa che si apre su un panorama mozzafiato di verde a perdita d’occhio, nessun rumore, nessuna strada trafficata in vista. Questa oasi è a soli 12 chilometri da farmacia, banca, scuola elementare e supermercato, altri due chilometri e sei all’imbocco della superstrada E45 Orte-Ravenna. L’Ecovillaggio Solare dista 30 km da Umbertide, 40 da Perugia. Una valle coperta di boschi con qualche isola di oliveti e pascoli, cinque gruppi di case e bungalow. La distanza tra i gruppi di case va da 400 metri a un chilometro, quindi sono abbastanza vicine ma l’impatto sul territorio è minimo proprio perché le costruzioni si perdono nell’enorme spazio verde. Puoi scegliere una casa antica di pietra, ad alta efficienza energetica o una casa avveniristica in lamellare di legno coibentato (classe A). Ci sono abitazioni in cima alla collina, a mezza costa, sulla riva del piccolo torrente, immerse nel bosco. Case grandi e bungalow super isolati di 40 mq, oppure soltanto una piazzola per parcheggiare la tua roulotte. Ogni abitazione ha un pezzo di giardino, orto, oliveto, frutteto, bosco grande almeno 2.000 mq. Spazi collettivi (cohousing) Acquistando una quota si compra anche una parte delle strutture collettive come piscina calda e coperta, sala feste, irrigazione degli orti, impianto solare fotovoltaico, impianto idrico. Inoltre la proprietà comune comprenderà 200mila metri quadrati di parco con boschi e oliveti. L’idea è che questo tipo avanzato di cohousing non solo permetta di risparmiare denaro e razionalizzare i costi abitativi, ma consenta di realizzare un “utile condominiale” che potrebbe essere in grado di coprire i costi condominiali. Insomma, abbiamo pensato a case che si riscaldano con pochissima energia e un sistema casa che invece di essere un costo offre un ricavo. Produci la tua energia con i pannelli solari, hai i frutti della tua terra, vivi in un villaggio che ti offre spazi dove puoi organizzare iniziative culturali, corsi, spettacoli. Un posto dove ci sono molte occasioni per farsi venire la voglia di organizzare qualche cosa insieme, proprio perché la struttura stessa dell’abitare è concepita come esperienza collettiva, solidale. Ovviamente questo non è un obbligo ma una possibilità. Infine, è anche possibile finanziare l’acquisto con Banca Etica che è L’antico mulino anche supervisore del progetto. LA FILOSOFIA DEL PROGETTO Importante: niente di ideologico. Sostanzialmente ognuno si compra la propria casa e ne è sovrano. Le uniche regole saranno quelle del vivere civile e del mutuo rispetto. Il pieno potere su tutte le decisioni sarà degli abitanti, esattamente come accade in un condominio. Alcatraz partecipa alla fase di progettazione e costruzione e poi se ne va, non mantiene nessuna posizione di rendita di nessun tipo. Ovviamente il fatto che l’ecovillaggio sia confinante con il parco di Alcatraz apre una serie di possibilità di sinergie e collaborazioni, ma si tratta di possibilità che dovranno essere mutualmente condivise, non di obblighi. UN’ECONOMIA DIVERSA, UN MODO NUOVO DI CONCEPIRE LA CASA L’idea è di creare un sistema abitativo che minimizzi i costi energetici e le spese condominiali e che possa fornire una serie ulteriore di risparmi. Ad esempio, posso coltivare il mio orto e il mio frutteto, il bosco e i campi mi forniscono legna, insalate selvatiche, erbe officinali, funghi e non compro la lavatrice perché uso quella collettiva. 18 19 Concordate eventuali modifiche al progetto base (modifiche alla suddivisione interna degli appartamenti o alla tipologia di rivestimenti e rifiniture) potrai aderire alla cooperativa e firmare il contratto d’acquisto relativo al tuo appartamento versando una prima rata pari al 20% dell’importo totale. Altre informazioni CONNESSIONE AD ALTA VELOCITÀ Telecom ha già montato un ripetitore con 26 linee ad alta velocità. In alternativa c’è copertura per il segnale wireless offerto da un’azienda specializzata. DISTANZE L’ospedale, un cinema, un teatro e alcune scuole superiori si trovano a Umbertide, meno di trenta km, senza un solo semaforo. Ospedale regionale a Perugia (il più vicino) è a 45 km circa, quasi tutta superstrada a 4 corsie. A Perugia si trovano anche tutte le scuole superiori e molte facoltà universitarie oltre a notevoli biblioteche. Scuole elementari e medie, banca, supermarket, farmacia, veterinario, consorzio agrario, distributore, edicola, tabaccheria, parrucchiere, ristoranti, pizzerie, tennis, campo di calcio, palazzetto sportivo locale, casa del popolo, entro una quindicina di chilometri. CLIMA Il clima è collinare, raramente c’è nebbia, che sta più bassa e tu vedi un mare di nuvole come nelle stampe giapponesi. ACQUA Realizzeremo una briglia sul torrente Resina e un invaso (restaurando quello del mulino), un sistema di filtraggio e potabilizzazione a sabbia e carbone con cloratore. L’uso di acqua piovana, clorata ma non potabile, per gli scarichi dei wc (impianti sanitari duali) dovrebbe ottimizzare i consumi idrici. Il riutilizzo dell’acqua degli scarichi, grazie a 5 impianti di fitodepurazione, fornirà acqua per l’irrigazione degli orti. ACQUISTI Sarà poi possibile comprare la propria casa finita chiavi in mano oppure solo al grezzo. Il costo degli appartamenti, andrà dai 2000 ai 2800 euro a mq commerciale e comprende pannelli so- LE CASE IN VENDITA Primo gruppo di 2 case grandi suddivise in appartamenti e una piccola mono famigliare, il Mulino. Incredibilmente la chiamiamo Case Mulino perché c’è un mulino. Con due pale e due macine. È piccolissimo e molto antico, ad asse verticale, una tecnologia utilizzata, secondo la Storia della Tecnologia Boringhieri, fin dal 100 avanti Cristo e utilizzato in alcune aree depresse dell’Umbria e della Provenza fino agli anni ‘50. In effetti Queste case hanno bisogno di un miglioramento dell’efficienza energetica (isolamento termico sul tetto di 16 cm, nuovo impianto di pannelli solari termici) e di altre finiture che richiederanno sei mesi di lavori da quando avremo opzionato tutti gli appartamenti. Si potranno avere tripli vetri con gas e altre finiture che aumentino l’efficienza termica. Case Laghetto Si trovano quasi in cima alla collina, in un piccolo altopiano. Una casa grande, due o tre piccole e un piccolo laghetto in mezzo agli alberi. Un luogo molto raccolto. Le costruzioni sono suddivise in 6 appartamenti. Saranno realizzate in legno lamellare altamente coibentato intonacato e decorato Avranno un’altissima efficienza termica, con tripli vetri con gas. Tempo di realizzazione 8 mesi dall’inizio dei lavori. Quartiere Oliveto Si tratta dell’area con il maggior numero di case. Adesso c’è un rudere con un paio di annessi (Case Capuzzola), una casetta isolata (Capuzzolina) e lo scheletro di una casa in costruzione che avrà grandi vetrate a sud (Casa Solare). Tra queste strutture esistenti c’è un grande oliveto con zone a pascolo dove costruiremo circa 2.000 mq di casette in lamellare, intonacate e decorate con grandi dipinti, tutte in classe energetica A. Al centro, in mezzo all’oliveto ci sarà una piazzetta col portico, una fontana e una sala per feste ed eventi di vario tipo di 150 mq, la lavanderia collettiva, la piscina calda e coperta. Queste costruzioni sono di proprietà condominiale. E vogliamo realizzare anche un bar, bazar, ristorante e un piccolo albergo con 8 camere da letto. Questa struttura ricettiva e di servizio sarà invece di proprietà di una società indipendente dalla cooperativa alla quale chi vorrà potrà partecipare acquistando una quota della proprietà. Questa parte del progetto sarà realizzata con tempi più lunghi. ipotizziamo 3 Mappa di insieme lari fotovoltaici e termici, 2.000 mq di terreno, e le proprietà condominiali (strade, parcheggi, 200mila mq di terreno, per lo più meravigliosi boschi ma anche oliveti e pascoli, una quota della sala feste, lavanderia, piscina riscaldata e coperta, impianti idrici, impianto fotovoltaico collettivo, che si aggiunge a quelli individuali) il prezzo varia a seconda delle soluzioni scelte. Costi di rogito e frazionamenti andranno valutati caso per caso: la spesa varia sensibilmente se si tratta di prima casa, seconda casa, acquisto individuale o di una società. Abbiamo previsto la possibilità di finanziamenti tramite Banca Etica che sovraintende anche un sistema di controllo della congruità dei prezzi. La realizzazione del progetto avverrà tramite una cooperativa. Se la proposta ti interessa ti forniremo tutte le informazioni necessarie per decidere: - Descrizione dettagliata dei singoli appartamenti e delle tipologie costruttive e delle rifiniture dalle piastrelle, agli infissi ai sistemi di questo ha macinato farina fino agli anni ’50. Nel medioevo era il mulino dei contrabbandieri che qui avevano anche la fornace della quale restano i muri perimetrali dietro la casa grande. Queste case si trovavano nella terra di nessuno tra Gubbio e Perugia, una zona senza legge. Si faceva la farina e si cuocevano i coppi e le tegole dei tetti che insieme al sale erano le merci più pesantemente tassate. Oltre al mulino (volendo restaurabile in modo che funzioni…) c’è l’invaso che porta l’acqua (di mappa quindi ancora utilizzabile). Ci sono poi uno stalletto restaurato e una casa ristrutturata, dall’altra parte del piccolo torrente una casa nuova. Un ponte pedonale collegherà le due rive del torrente. Le case sono suddivise in 11 appartamenti di diverse metrature. riscaldamento. - Descrizione del meccanismo di funzionamento della cooperativa e del rogito individuale della proprietà. - Statuto della cooperativa. - Indicazioni sulle possibilità di finanziamento (che andranno valutate caso per caso) Puoi trovare di seguito la mappa dei singoli appartamenti e la mappa dell’Ecovillaggio nel suo complesso e del territorio. VUOI COMPRARE SUBITO? Se queste proposte ti possono interessare manda il tuo indirizzo con la descrizione delle tue preferenze a: [email protected] Se ti interessa una delle soluzioni immediatamente disponibili scrivici o telefonaci allo 07592297760759229913. Puoi venire a visitare l’Ecovillaggio Solare quando vuoi. Puoi scegliere l’appartamento che preferisci e bloccarlo versando una caparra che ti verrà restituita se il progetto, per qualunque motivo non dovesse partire entro giugno 2011. ECOVILLAGGIO SOLARE - Suddivisione anni di tempo per costruire effettivamente le case ma si tratta solo di una stima. Tutte le case saranno ad alta efficienza energetica. Sono previsti tripli vetri con gas, impianto di pannelli solari fotovoltaici e termici. Molte di queste case saranno dotate di cantina. Nei dintorni della piazzetta ci saranno 4 case mono famigliari. In quest’area chi vorrà potrà acquistare una casa di paglia intonacata o di terra cruda, oppure realizzata con altre tecniche non convenzionali, case che comunque offrono un altissimo confort e ottima efficienza energetica. È possibile acquistare fin d’ora una di queste case. Scegliendola entro il mese di novembre si potrà personalizzare la suddivisione degli interni senza le spese aggiuntive di una variante. Casa Capuzzola (quartiere Oliveto) Una grande casa antica suddivi- CASA SOLARE - Progetto definitivo sa in 5 o 6 appartamenti con una torre e due case più piccole mono famigliari. La casa grande sarà in parte in pietra in parte in lamellare intonacato. Le case piccole in lamellare intonacato. Tutte ad alta efficienza energetica. Sono previsti tripli vetri con gas, impianto di pannelli solari fotovoltaici e termici. Tempo di realizzazione 8 mesi dall’inizio dei lavori. La Casa Solare (quartiere Oliveto) Una costruzione che domina la valle con una vista che spazia per chilometri sopra un universo verde. La struttura della casa è in cemento armato e verrà finita con tamponature ad alta coibentazione, è su due piani con ampie porte finestre. Impianto di pannelli fotovoltaici e termici sul tetto. Tutt’intorno ci sono 2 ettari di tartufaia (nero bianchetto). Sarà suddivisa in 8 appartamenti di diversa metratura. Sono previsti tripli vetri con gas. Tempo di realizzazione: 8 mesi dall’inizio dei lavori. Case degli Gnomi Costruiremo delle piccole case di 46 mq di calpestabile, in legno lamellare altamente coibentato intonacato e decorato. Questa parte del progetto richiederà almeno 3 anni per la realizzazione e per ora non siamo in grado di dare ulteriori notizie. Altre strutture condominiali Abbiamo previsto un pergolato con barbecue, focolari bassi per grigliate o per sterilizzare i barattoli della conserva, forno a legna, tavoloni per mangiare all’aperto o per preparare alimenti. Le 6 aree a orti oltre all’irrigazione collettiva temporizzata avranno un piccolo casotto per riporre gli attrezzi. Quartiere Bosco (area in autocostruzione) Abbiamo avuto il via libera dal co- CASA MULINO mune di Perugia per la realizzazione di un’area con 16 abitazioni di 89 mq ciascuna in autocostruzione. Il comune trasformerà quest’area agricola in edificabile come agevolazione per persone che hanno un reddito tra i 18mila e i 28mila euro annui e risiedono da 12 mesi a Perugia. Le caratteristiche di questo processo saranno ovviamente determinate dal gruppo degli autocostruttori. Relazioni tecniche relative alle prime strutture in fase di sistemazione. Troverete tutto, ma proprio tutto quello che riguarda queste prime 4 costruzioni. Potete scaricare tutte le relazioni tecniche e leggere poi con calma, su www.ecovillaggiosolare.it. APPENDICE UNO Per sapere esattamente cosa compri La nostra preoccupazione è che le persone che aderiscono al progetto siano ben consce di cosa si intende costruire e come. È utile che si conoscano i termini della proposta, le caratteristiche delle abitazioni e i principi generali dell’impresa. Quindi abbiamo programmato degli incontri, durante i quali, oltre a una visita approfondita all’Ecovillaggio Solare, si terranno una serie di conferenze sui seguenti argomenti: Bioarchitettura, Efficienza energetica, Isolamento termico, sistemi di riscaldamento, Pannelli solari e pale eoliche, Depurazione delle acque. Infine si svolgeranno delle visite guidate alle costruzioni ad alta efficienza energetica, agli impianti di pannelli solari, all’impianto di fitodepurazione e agli impianti di riscaldamento realizzati a Alcatraz che ha raggiunto una produzione di energia e biomasse superiore ai suoi consumi. Inoltre verranno fornite spiegazioni nel dettaglio sulle scelte tecniche, le caratteristiche dei materiali e il funzionamento dei vari sistemi di gestione (calore, elettricità, acqua, fogne, irrigazione agricola). Si potranno anche ottenere nel dettaglio informazioni sulle validazioni del progetto. Infatti questo ecovillaggio è unico anche per il metodo scelto nella sua costruzione. A partire dal bilancio dell’impresa che è validato da Banca Etica per dare a tutti la sicurezza di un acquisto a un prezzo realmente equo. Chi realizzerà l’Ecovillaggio Solare? (È possibile un acquisto sicuro?) Il progetto verrà realizzato con l’assistenza e la supervisione di Banca Etica attraverso un consorzio di costruzioni. Le proprietà collettive verranno gestite da una cooperativa di cui faranno parte tutti gli acquirenti in virtù della quota sociale versata per l’acquisto di una frazione delle proprietà collettive. Banca Etica, attraverso la sua partecipazione al consorzio che gestisce la costruzione è supervisore del progetto. Gli architetti Sergio Los e Natasha Pulitzer, che hanno 40 anni di esperienza nella bio architettura hanno curato l’analisi del territorio e la progettazione, applicando criteri architettonici e termici adattati al reale clima della zona. Il professor Maurizio Fauri dell’università di Trento ha realizzato le verifiche dal punto di vista dell’efficienza energetica. Il sistema idrico è realizzato sulla base delle indicazioni di Pietro Laureano, grande specialista del settore. Tutte le scelte sono state inoltre vagliate anche dal gruppo di lavoro della Libera Università di Alcatraz che ha 30 anni di esperienza in costruzioni e ristrutturazioni. Le ditte che gestiranno l’impresa dal punto di vista costruttivo sono Service Legno e Safra con le quali abbiamo già realizzato opere notevoli ad Alcatraz e altrove e quindi riscuotono la nostra fiducia. L’Ecovillaggio Solare avrà il marchio di qualità Energia Arcobaleno. COSA È ALCATRAZ A scanso di equivoci chiariamo SCULTURA ABITABILE - Parco Jacopo Fo di Alcatraz 23 un partito nè una setta. Pratichiamo la buona cucina, le buone maniere, la comicoterapia e, a volte, il buon senso. Non abbiamo sistemi per risolvere il problema della morte e del dolore ma pensiamo che in compagnia si soffra meglio. Lo statuto di Alcatraz, che seguiamo scrupolosamente nella sua versione mai modificata del 1981, consta di pochi essenziali punti. La vita è bella ma gli spaghetti sono migliorabili. La violenza è inutile ma, soprattutto, faticosa. Se ti danno uno schiaffo cerca di schivarlo. L’universo adora chi dorme. L’unione fa la forza, da soli ci si annoia. Anche le formiche hanno i loro diritti. Mappa di insieme - suddivisione ancora una volta che questo ecovillaggio non è Alcatraz. La Libera Università di Alcatraz è un centro culturale che ha spazi per dormi- re, mangiare (divinamente), tenere corsi eccetera. Le persone che ci lavorano non vivono ad Alcatraz, ma nei dintorni. Alcatraz non è nè Per capire meglio cos’è Alcatraz vedi la presentazione-avviso agli ospiti “Questa casa non è un albergo” (http://www.alcatraz.it/questacasa.html). Ribadiamo: l’ecovillaggio è un’entità completamente indipendente che non ha nessun vincolo o legame prestabilito con l’associazione Alcatraz, e viceversa. Ovviamente, essendo noi persone convinte che la vita sia l’arte dell’incontro, saremo sempre molto ben disposti alla collaborazione, quando è amichevole, reciproca e basata sul mettere assieme le migliori qualità. Puoi visionare e scaricare tutto il materiale relativo all’ecovillaggio solare, piantine, planimetrie, mappe e documenti su: www.ecovillaggiosolare.it CASA RURALE - Mulino Per informazioni: Merci Dolci srl Tel. e Fax: 075 9229776 mail: [email protected] [email protected] skype: Quartiere oliveto - Progetto definitivo 24 L’ecovillaggio Il termine “eco-village” compare agli inizi degli anni ‘90 nel volume di Robert e Diane Gilman “Eco-villages and Susteinable Communities” (edizioni The Gaia Trust, 1991). Il vocabolo italiano è dunque un neologismo mutuato dall’anglosassone, anche se la traduzione letterale non rende giustizia al significato più profondo della parola che forse sarebbe più corretto tradurre con “comunità intenzionale ecosostenibile”. Questo perché quando si parla di ecovillaggio si intende una comunità caratterizzata da due elementi fondamentali: intenzionalità ed ecosostenibilità. Fu David Holmgren, agronomo ed ecologo australiano, padre, insieme a Bill Mollison della permacultura (il modello di agricoltura orientato alla conservazione dell’ambiente) a formulare i principi di questo tipo di comunità: - adesione volontaria dei partecipanti e condivisione dei principi fondanti; - nuclei abitativi progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale - uso di energie rinnovabili; - autosufficienza alimentare basata su permacultura o altre forme di agricoltura biologica. La Fellowship for Intentional Communities (FIC), una fondazione costituita in gran parte da rappresentanti degli ecovillaggi statunitensi, successivamente, definisce così una comunità intenzionale: “un gruppo di persone che hanno scelto di lavorare insieme con l’obiettivo di un ideale o una visione comune. La maggior parte delle comunità, anche se non tutte, condividono la terra o l’abitazione. Le comunità intenzionali possono essere di dimensioni e struttura organizzativa tra le più varie, così come i valori fondanti che possono essere: sociali, economici, spirituali, politici e/o ecologici. Possono essere rurali o urbane. In alcune, i membri alloggiano tutti in un’unica abitazione, in altre vivono in case separate. In alcune vi sono bambini, in altre no. Alcune comunità intenzionali sono laiche, altre di tipo spiccatamente spirituale, altre ancora pur essendo laiche sono caratterizzate da un orientamento spirituale più o meno spiccato”. Fu nel 1995 che il movimento degli ecovillaggi ottenne il suo battesimo ufficiale, con la fondazione del Global Ecovillages Network (GEN), una rete internazionale, cui aderiscono ecovillaggi presenti in tutto il mondo. Per quel che riguarda l’esperienza ita- 25 BUNGALOW AD ALCATRAZ liana, nel dicembre 1996, allo scopo di diffondere le esperienze comunitarie, come fertili laboratori di sperimentazione sociale ed economica, nacque la Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (RIVE), aderente al GEN. Dove sono? L’area più ricca di comunità ed ecovillaggi è sicuramente il Continente americano, dove si contano almeno 2000 comunità, il 90% delle quali negli Stati Uniti, con un numero di membri stimato intorno alle 100.000 persone. In Gran Bretagna e Irlanda sono segnalate circa 250 comunità con 5000 membri. In Germania sono INGRESSO DEL BAZAR DI ALCATRAZ oltre 100, in Francia 33, nei Paesi Bassi 13, nei Paesi scandinavi circa 28. In Spagna e Portagallo 23 in tutto. Alla Rete Italiana Villaggi Ecologici aderiscono oggi una ventina di realtà, cui vanno aggiunti cinque-sei progetti, cioè comunità in via di formazione, e almeno altre dieci realtà che non aderiscono alla rete. Organizzazione Come già accennato, non esiste un modello standard, ogni esperienza si conforma intorno alla storia, alle ispirazioni e alle esperienze del gruppo promotore. E molto spesso, la stessa struttura organizzativa e persino i principi ispiratori possono modificarsi nel tempo. Anche se per quanto riguarda la collocazione territoriale e le dimensioni, la maggior parte delle realtà sono di tipo rurale e contano mediamente da 10 a 20 membri. Economia e lavoro Nella maggior parte dei casi la proprietà dei beni (terreni, edifici, mezzi di produzione) è comune. Tutti i membri (sia quelli che svolgono un’attività lavorativa fuori dalla comunità, sia quelli che lavorano all’interno) versano i proventi del proprio lavoro in una cassa comune. In alcuni casi, la comunità provvede alle spese generali (vitto, manutenzione abitazioni, riscaldamento, auto, ecc.) e in più assicura ad ogni membro una paga mensile uguale per tutti, senza distinzione delle mansioni svolte dentro o fuori della comunità. Questa regola di base, presenta varianti più o meno significative a seconda dei casi. Vi sono ecovillaggi dove esiste un sistema di retribuzione differenziato a seconda dell’attività svolta, ma poi vi è un sistema di “tassazione” che in qualche modo ridistribuisce la ricchezza; in altri vige un regime misto. In genere, alcuni membri lavorano all’interno (agricoltura, ospitalità, organizzazione di corsi e seminari, artigianato, ecc.) altri svolgono professioni convenzionali fuori dalla comunità. La politica interna, la gestione e l’educazione dei bambini come anche i rapporti tra gli abitanti sono aspetti caratteristici diversi da realtà a realtà. Tutti gli ecovillaggi che appartengono alla rete italiana sono a “porte aperte”, nel senso che è possibile visitarli. Più complesso è il percorso per farne parte perché richiede un processo di “avvicinamento” che serve per verificare la vicinanza di comportamenti e idee tra il candidato e il nucleo residente. Fonti e links utili: http://www.mappaecovillaggi.it www.gen-europe.org www.ecovillage.org Alcune esperienze: IN EUROPA Svanholm - Danimarca In seguito alle contestazioni giovanili e ai movimenti politici ed ecologisti degli anni ’70 e ’80 la Danimarca si aprì al proliferare di ecovillaggi e comunità di abitazione. Svanholm conta circa 150 residenti e si trova nello Sjælland, non distante da Copenhagen. La comunità è stata fondata nel 1978 e si estende su circa 415 ettari di terreno. L’autogestione, rappresenta la base su cui è fondata la comunità di Svanholm. Questo è possibile perché Svanholm è una realtà piccola, dove tutti si conoscono e l’autogestione si è sviluppata a un livello di base. PARTICOLARE - PLASTICO ECOVILLAGGIO SOLARE Economia comune A Svanholm anche l’economia è comune. Coloro che prendono le decisioni sono anche quelli che dovranno poi eseguire materialmente le opere. Accorciando la distanza tra la parola e l’azione si viene così a realizzare una “democrazia diretta”. Capitali e guadagni vanno tutti nella cassa della comunità che viene utilizzata per gestire “l’impresa Svanholm”. I fondi sono usati per i diversi settori produttivi, la costruzione e il miglioramento di edifici, le strutture per i bambini, gli alimenti e la “mancia” per gli abitanti. Le mance servono per “provare” il mondo circostante, per i vestiti e per i divertimenti. Il metodo del consenso Oggi Svanholm è organizzata come una società nella società: ha una propria struttura, proprie leggi e una sua economia. Sviluppa inoltre una politica per l’ambiente, la scuola, la sanità, il traffico, ecc… La gestione è collettiva. Il più importante organo decisionale è l’assemblea comune, che si svolge una volta la settimana, a cui tutti i membri e gli ospiti possono partecipare. CASETTA IN MEZZO AL BOSCO AD ALCATRAZ Il lavoro Non viene mai assegnato un posto di lavoro per il quale non si è adatti. Si può invece, in collaborazione con il gruppo di coordinamento, trovare un’adeguata occupazione, come anche trasferirsi da un posto di lavoro ad un altro. La maggior parte dei membri ha un’occupazione all’interno di Svanholm; sono circa 1/3 invece quelli che hanno un’attività lavorativa esterna. Le attività di Svanholm sono molteplici: agricoltura, zootecnia, silvicoltura, importazione di vini biologici, produzione di farine, zucchero e mangimi ecologici, panificazione, edilizia, riparazione di automobili, trattori e attrezzi agricoli, educazione. Riguardo all’educazione e la cura dei bambini, essa si svolge all’interno della comunità, dove hanno un contatto diretto con la natura e possono rimanere vicini ai loro genitori. IN ITALIA Urupia- Brindisi Nel 1995 i membri di un collettivo anarchico di Lecce e alcuni giovani di Berlino, acquistarono presso Brindisi “lo iazzu”, che in dialetto brindisino significa ovile. Urupia, in brindisino, sta per “la marachella dell’uro”, figura della tradizione popolare, per certi versi assimilabile a quella dello gnomo o dell’elfo. Il termine urupia, però, sta anche a significare “utopia degli uri”, che vengono in questo senso assimilati alle comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno, ha il ruolo di uro, ovvero di “regista” delle diverse attività della comune. L’assunzione e la 26 alberi e arbusti presenti nel territorio dell’Ecovillaggio solare di Alcatraz valorizzazione di questa figura della tradizione popolare, denota un forte desiderio di radicamento territoriale, peculiare del resto della stessa cultura anarchica. I presupposti della comune sono: • l’unanimità nelle decisioni • il principio del consenso • la proprietà collettiva • l’assenza di proprietà privata Proprietà e produzioni La Comune dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 ha di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea. Dispone inoltre di strutture attrezzate, tipo campeggio, per ospitare fino a 40-50 persone contemporaneamente. La Comune produce: olio d’oliva vergine ed extravergine, vino rosso-rosato-bianco, ortaggi freschi e conservati (sott’olio, sotto aceto, in salamoia), frutta e marmellate, pane e prodotti da forno (frise, biscotti, pucce), miele e prodotti delle api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc.. Per contatti: Tel.0831.890.855 e-mail: [email protected]. NEL MONDO Auroville – India Fondata nel 1968, Auroville “la città dell’aurora” situata nello stato indiano del Tamil Nadu, è uno degli esperimenti più noti e meglio riusciti di ecovillaggio. Oggi conta circa 1700 abitanti, provenienti da 60 nazioni diverse. Questo ne fa l’ecovillaggio più grande del mondo. Le aziende agricole di Auroville sono integralmente biologiche e sono stati installati circa 1200 pannelli solari, 30 pompe eoliche, 30 caldaie solari, 120 cucine solari e 15 impianti di biogas in ferrocemento. Inoltre l’ecovillaggio gestisce due asili nido, due scuole materne, una scuola elementare, due scuole superiori e, oltre a queste, 4 scuole diurne e 15 scuole serali per i bambini di zone limitrofe. Il gruppo di azione rurale è impegnato in un programma integrato di sviluppo che coinvolge i 40.000 abitanti dei villaggi della zona ed offre lavoro anche a circa 5000 indiani locali non residenti ma che si spostano quotidianamente dai villaggi confinanti. Auroville ha ricevuto riconoscimenti nazionali ed internazionali per il recupero dei terreni erosi, la tutela delle acque e so contraddittori aspetti dell’amore nella loro verità più profonda. Rilassati, eh? In Svizzera i bagni sono in comune e dentro e fuori il villaggio pascolano liberamente polli e vacche, alcune delle quali “sacre” perché di proprietà di una donna hindu. Piccole vasche comunicanti, sotto una tettoia, irrorate da un getto continuo di acqua sorgiva, garantiscono refrigerio a bidoni di latte, a burro e lievito di birra mentre gli ortaggi e la frutta vengono conservati in una cantina seminterrata. Il frigorifero è bandito. BUNGALOW AD ALCATRAZ del suolo e il rimboschimento. Sono stati piantati oltre due milioni di alberi di vario tipo, trasformando 2500 acri di terreno nudo in un paesaggio verdeggiante. L’assistenza sanitaria opera con un team di circa 30 assistenti sanitari che si spostano in 19 villaggi offrendo pronto soccorso, cure a domicilio, controlli di gravidanza ed educazione sanitaria di base. LE FOLLIE DEGLI ECOVILLAGGI In Germania si mangia vegetariano, a volte vegan, anche se questo non significa che tutti debbano essere vegetariani. È solo che mangiare è una scelta politica... scegliere di nutrirsi solo di prodotti da agricoltura biologica è naturalmente una scelta giusta, ma si è liberi di sbagliare. Ah! Anche fare l’amore è un fatto politico: vale a dire che accanto a riflessioni personali e intime è sottoposto anche a considerazioni di carattere generale: infatti la cultura moderna ha strutturato delle forme d’amore piuttosto rigide come l’avventura di una notte e il legame fisso, spesso destinato al naufragio. Ma i desideri individuali sono multiformi e non possono essere soddisfatti in questo modo. Per questo si rendono necessarie alternative che coniughino il desiderio di stabilità e l’anelito al legame col piacere della scoperta e dell’avventura. Da qui la domanda di quali circostanze sociali, di quali modi di vivere abbiamo bisogno per poter vivere i diversi e spes- Nel Mugello, uomini e donne, pur formando spesso nuclei familiari, dormono separati in camere più o meno grandi. Si è arrivati a questa formula di convivenza dopo anni di vita in comune e a seguito di molte assemblee di condivisione in cui sono state considerate a fondo le differenze tra i due sessi. In Piemonte si prendono per nome e cognome i nomi di frutta, verdura e animali. Punto centrale è la sacralizzazione della natura: prendere il nome di un animale significa collegarsi alla “mente di razza” di quell’animale, acquisirne le caratteristiche ed esserne il testimone. In Umbria ci si sveglia alle 6.30 del mattino per centrare il proprio io e rigenerarsi con la propria luce interiore. Con l’intento di diffonderla, poi, agli altri. In Australia non si accettano cani e gatti per tutelare gli animali selvatici. In Toscana si parla solo con in mano il bastone della parola e, altrove, la maggior parte delle abitazioni è senza corrente elettrica. FIORI FOGLIE SEMI RACCOLTA: Settembre USO: infuso prima delle mestruazioni, lattifero, digestivo. FOGLIE RACCOLTA: Estate USO: esterno antinfiammatorio per la bocca e pelle, contro le bronchiti, raffreddori. FIORI RACCOLTA: Estate USO: emoliente FINOCCHIO SELVATICO MALVA FOGLIE E RADICI RACCOLTA: Maggio USO: ricostituente, contiene ferro, fosforo, calcio. Thè di foglie e radici. Dentifricio radici in polvere RACCOLTA: Sommità fiorite maggio-agosto USO: fiori e foglie per insalata, Infuso depurativo ed emoliente BORRAGINE FIORI E FOGLIE RACCOLTA: Primavera - Estate USO: germogli ottimi per insalata Infuso per mestruazioni dolorose FIORI E FOGLIE USO: foglie giovani in insalata. Infuso per bimbi gracili FRAGOLINA DI BOSCO MARGHERITA PRATOLINA GERMOGLI RACCOLTA: Primavera USO: in insalata RIZOMA-RADICE RACCOLTA: Primavera - Autunno USO: Decotto diuretico TARASACCO SOFFIONE PIANTA USO: eccellente in insalata LATTICE USO: contro verruche e porri RADICE RACCOLTA: Estate Autunno USO: macinata ottimo surrogato del caffè FIORI RACCOLTA: Giugno - Luglio USO: infuso calmante per la tosse CAPSULE CON SEMI RACCOLTA: subito dopo la caduta delle foglie. USO: infuso contro l’insonnia. GRAMIGNA DENTE DI LEONE PAPAVERO GERMOGLI FIORI RACCOLTA: Inizio estate USO: esterno: olio eccellente per scottature, morsi d’insetti, disinfettante, piaghe da decubito, eczema. IPERICO FOGLIE RACCOLTA: Autunno USO: fumate danno sollievo all’asma. FIORI RACCOLTA: Estate USO: infuso filtrato espettorante; polvere di fiori e foglie essiccate da fiutare contro il raffreddore. TASSO BARBASSO (VERBASCO) BORSA DEL PASTORE FIORI IN BOCCIO RACCOLTA: Estate USO: infuso tranquillante; lozione schiarente: due manciate di fiori in 1 lt. d’acqua. CAMOMILLA MERCI DOLCI Alla fine del 2002 nasce Merci Dolci srl con lo scopo di proseguire la gestione e ampliare i contenuti del Catalogo delle Merci Dolci, nato da un’idea di consociazione degli acquisti di Jacopo Fo organizzata on-line sul sito www.commercioetico.it. Quattro i soci (Gabriella Canova, Simone Canova, Maria Cristina Dalbosco e Jacopo Fo) e un progetto ambizioso: divulgare l’insegnamento del padre comboniano Alex Zanotelli “Voti ogni volta che fai la spesa”. Di qui un ventaglio ampio e variegato di offerte grazie al quale Merci Dolci si propone di portare ovunque possibile un piccolo contributo per migliorare la nostra qualità di vita: dai prodotti alimentari biologici certificati e di provenienza da commercio equo e solidale, a un vasto catalogo di informazione indipendente, alla diffusione e divulgazione di forme di utilizzazione di energie alternative, di sistemi di risparmio energetico e di prodotti tecnologici eco-compatibili. Gruppo d’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili Grazie alla liberalizzazione del mercato dell’elettricità è possibile scegliere un produttore di energia elettrica che sfrutti fonti rinnovabili e risparmiare così sulla bolletta!!! 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