Il campo di allenamento dell`Olympique Marsiglia
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Il campo di allenamento dell`Olympique Marsiglia
Architettura sportiva Il campo di allenamento dell'Olympique Marsiglia IN BREVE Il campo di allenamento dell'Olympique Marsiglia Inizio lavori: 3 giugno 2010 Fine dei lavori: 10 luglio 2010 Numero operai: 8 per la preparazione e 4 per la posa Estensione: un campo di 5.440mq (80x68m) e uno di 7.920mq (110x72m) Società che hanno eseguito il lavoro: Mondo e Laquet Costo dell’operazione: 730.000 € FRANCE Nell’estate 2010 la squadra campione di Francia ha rinnovato i suoi campi di allenamento con terreni sintetici di ultima generazione paragonabili solo ai migliori campi in erba naturale. Mondo è stata ancora una volta protagonista di questa evoluzione. 50 anni di progressi Chi segue il calcio, soprattutto durante l’inverno, spesso assiste a partite che vengono sospese a causa delle condizioni metereologiche avverse e a terreni di gioco trasformati in campi di patate con un alto rischio di infortunio per gli atleti che devono correrci sopra. Una soluzione a questi problemi potrebbe essere l’installazione di campi con erba artificiale al posto di quelli in erba naturale. Sono passati quasi 50 anni da quando un gruppo di ricercatori della North Carolina State University realizzò la prima erba sintetica, impiegata per la prima volta nel 1965 nello stadio coperto Astrodome di Houston, un lasso di tempo che ha permesso di fare grandi progressi fino a ottenere i terreni di ultima generazione, paragonabili a campi naturali tenuti in perfette condizioni. Tra le società che hanno capito i vantaggi dell’erba artificiale c’è anche l’Olympique Marsiglia che nell’estate del 2010 ha deciso di rinnovare i due campi di gioco del centro allenamenti Robert Louis Dreyfus, commissionando a Mondo la realizzazione di un terreno di gioco sintetico in grado di soddisfare i requisiti necessari per ottenere la certificazione FIFA 2 Star. I vantaggi di un campo sintetico Nel calcio moderno è sorprendente vedere come squadre che spendono milioni di euro per gli stipendi dei propri giocatori spesso non prestino la dovuta attenzione ai terreni dove gli atleti devono allenarsi e giocare. Assistiamo a infinite rizollature di terreni mal ridotti che, a causa della pioggia e del ghiaccio, diventano inagibili e comportano seri rischi per la salute degli atleti. Con l’erba artificiale di ultima generazione questo problema viene risolto e le squadre hanno a disposizione un terreno in perfette condizioni sia d’inverno che d’estate, quando i problemi derivano dell’eccessivo caldo e del sole che non aiuta la crescita e la cura di una manto di erba naturale. Un’altra caratteristica che dovrebbe convincere le società a passare al sintetico è il basso costo di manutenzione. Anche se la realizzazione e la messa a punto sono più costose rispetto ad un campo naturale, un terreno artificiale risulta molto più economico nel tempo. Il campo sintetico mantiene il suo stato inalterato per più di 10 anni, non ha bisogno di un periodo di riposo per far ricrescere l’erba, può essere sfruttato quanto e quando si vuole. Si è calcolato che un campo realizzato con questa tecnologia può reggere fino a 1.728 ore di gioco all’anno, contro le 200 ore di un campo con erba naturale. Una scelta ecologica Se i motivi economici sono importanti, alla base della decisione di passare ad un terreno con erba artificiale di ultima generazione dovrebbe esserci l’impatto che questa decisione può avere sulla salvaguardia dell’ambiente, a cominciare dalla realizzazione del terreno. Il ciclo produttivo, infatti, prevede l’utilizzo del 70% di materie prime ricavate dalla raccolta differenziata. Il materassino posizionato sotto il terreno permette di riutilizzare il granulo derivato da materie prime secondarie da riciclo senza inquinare l’ambiente e salvaguardando la salute degli atleti. In totale con la realizzazione di un campo sintetico si immettono nell’ambiente ben 47,6 tonnellate di emissioni di CO2 in meno. Una delle novità più interessanti proposte da Mondo è rappresentata dall’intaso Ecofill: esso è caratterizzato da granuli di caucciù termoplastici ecologici non vulcanizzati. Quando poi il campo sintetico giunge alla fine del suo ciclo di vita, il manto può essere sostituito facilmente ed eventualmente riciclato senza andare a rimuovere il materassino Fine Tuned che rimane pronto come base per una nuova superficie performante ed un nuovo intaso. Altro fattore interessante riguarda poi la poca manutenzione ordinaria di cui necessita un campo artificiale: un risparmio del 90% nel consumo d’acqua e del 100% di fertilizzanti e pesticidi normalmente utilizzati per l’erba naturale. Se pensiamo che solo negli Stati Uniti ogni anno più di 8 miliardi di litri d’acqua vengono utilizzati per la manutenzione di campi sportivi ci rendiamo conto di quanto sia importante trovare soluzioni alternative. Meno infortuni Un altro aspetto da tenere in considerazione a favore dei campi sintetici di ultima generazione è quello legato al numero degli infortuni. Lo staff tecnico e la dirigenza dell’Olympique Marsiglia sono rimasti molto soddisfatti dai risultati ottenuti con i nuovi campi di allenamento, in particolare hanno potuto constatare una minor stanchezza a livello muscolare e tendineo da parte dei giocatori. Il sistema Mondoturf FTS3, infatti, riduce il numero di infortuni grazie al migliore assorbimento dello shock e il controllo del ritorno energetico causato dall’impatto dei piedi con il terreno. Non a caso ha superato i test di laboratorio imposti dalla FIFA. Un altro problema legato ai vecchi campi sintetici che ora è stato eliminato è quello del rischio di abrasioni. Cadere su un vecchio campo sintetico voleva dire rialzarsi con dolorosi segni sul corpo, oggi questo problema non c’è più. Ma perché le squadre che hanno optato per il sintetico, anche se sono in aumento, restano ancora una minoranza? Si tratta evidentemente di un dubbio di carattere psicologico perché il sintetico è oggi a tutti gli effetti paragonabile a un campo di erba normale in perfette condizioni e studi biomeccanici hanno registrato il 30% di infortuni in meno su campi sintetici di ultima generazione rispetto a quelli naturali. Approfondimenti Page 1 of 2 Approfondimenti Parte del terreno sintetico che è stato rimpiazzato con il nuovo realizzato da Mondo è stato offerto dall’Olympique Marsiglia al comune di Aubagne per posarlo su uno dei campi della cittadina. Si tratta di circa 800 mq che sono stati installati nel quartiere Palissy d’Aubagne, non lontano dal municipio. “È un dono straordinario - ha commentato Hélène Lunetta, assessore allo sport del comune di Aubagne -. Immaginate la gioia dei ragazzi di poter giocare a calcio sul terreno che è stato calpestato dai giocatori dell’Olympique”. Il sistema di erba sintetica Mondoturf FTS3 Il sistema Mondoturf FTS3 è composto dall’ultima generazione di fibra 3NX, dal materassino Fine Tuned e dal riempitivo di sabbia e Ecofill. La monofibra 3NX è un polimero di ultima generazione che ottimizza l’allineamento e l’orientamento molecolare, il mantenimento costante delle caratteristiche tecniche del filo, la resilienza e la resistenza alla frizione. Il Fine Tuned System è un materassino che, a differenza dei sistemi tradizionali, elimina il rischio di compattazione e migrazione del granulo favorendo il mantenimento nel tempo delle caratteristiche biomeccaniche del manto erboso. Il riempitivo granulare Ecofill permette ai giocatori di attuare movimenti di accelerazione, rotazione, trazione e torsione con risultati simili a quelli ottenuti su un campo in erba naturale. Le stelle di FIFA I livelli di certificazione FIFA per i campi di calcio artificiali sono 2. Il primo livello, FIFA 1 Star, è destinato principalmente a usi ricreativi, comunità e campi comunali. Tuttavia, prima di ottenere anche solo il primo grado di certificazione, bisogna che il campo superi una serie di test imposti da FIFA. La certificazione FIFA 2 Star serve a garantire che un campo artificiale rispecchi in pieno i canoni di giocabilità di un campo da calcio professionistico. Le finali FIFA e UEFA possono essere disputate solo su campi FIFA 2 Star, per esempio. Lo sviluppo di questo secondo standard ha quindi lo scopo di soddisfare le richieste più rigorose del calcio professionistico e di garantire i massimi livelli di gioco e sicurezza per gli atleti che utilizzano il campo. Come reagisce il sistema Mondoturf FTS3 Il sistema Mondoturf FTS3 fornisce eccellenti performance dinamiche e di sicurezza, come confermato dai dati raccolti analizzando il comportamento del piede a contatto con il terreno. Nella fase di assorbimento e smorzamento la deformazione del manto avviene in maniera progressiva, controllata e sicura. L’ottima capacità di assorbimento dell’impatto protegge l’apparato muscolo-scheletrico del giocatore, prevenendo così lesioni da sovraccarico o sforzi. Nella fase di appoggio la deformazione verticale (area elastica) avviene in maniera sicura e controllata. Il sistema assorbe in maniera efficace l’impatto causato dall’inerzia del giocatore, proteggendo l’apparato muscolo-tendinoso. Nella fase di trazione/spinta i granuli in gomma Ecofill agevolano la capacità di penetrazione dei tacchetti. La resistenza alla trazione rotazionale avviene in maniera controllata, facilitando al giocatore la rotazione durante l’appoggio. Questa caratteristica protegge le articolazioni della caviglia, del ginocchio e dell’anca, prevenendo così lesioni alle articolazioni e ai tendini. Nella fase di spinta la memoria dimensionale dei granuli Ecofill e la grande capacità del manto Fine Tuned System di recuperare il suo stato iniziale dopo l’impatto, garantiscono al giocatore un ottimo ritorno di energia elastica. Slideshow Page 2 of 2