etichette, insolite espressioni dell`universo del vino
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etichette, insolite espressioni dell`universo del vino
ETICHETTE, INSOLITE ESPRESSIONI DELL’UNIVERSO DEL VINO Tutto il ricavato della mostra sarà devoluto all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, all’asilo Mons. Bertolotti di Cairo e alla scuola dell’infanzia V. Picca di Bragno. ETICHETTE D’EPOCA, BOTTIGLIE DI VINO, CREAZIONI ARTISTICHE. Dal 7 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017. A Palazzo di Città, piazza della Vittoria, 29 - Cairo Montenotte. Presentazione della mostra mercoledì 7 dicembre alle 17:30 presso il Teatro Comunale Osvaldo Chebello. Inaugurazione alle 18:30. Orari: Tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00. Sabato e domenica fino alle 22:00. Giovedì e sabato: anche dalle 10:00 alle 12:00 La mostra è chiusa il 25 e il 31 dicembre. Per prenotazione visite delle scuole: 333 5255964 (sig. Marino Facello). ETICHETTE D’EPOCA, BOTTIGLIE DI VINO, CREAZIONI ARTISTICHE. A raccontare un vino non c’è solo il contenuto, ci sono etichette e forme uniche, a volte vere e proprie opere d’arte, come quelle raccolte da Luciano Ugolini. Dalla collezione di etichette artistiche messe a disposizione dalla famiglia Ugolini all’Associazione Le Rive della Bormida, nasce l’idea della mostra “Etichette, insolite espressioni dell’universo del vino”, un percorso tra etichette d’epoca che segue filoni originali, già individuati dallo stesso Ugolini, per scoprire il vino attraverso un inedito punto di vista. Un’esposizione che si sviluppa negli spazi di Palazzo di Città, curata dall’associazione Le Rive della Bormida in collaborazione con Verallia, produttore di bottiglie e vasi in vetro per alimenti, che ha voluto affiancare ad ogni “opera” la “sua” bottiglia di vino, cornice naturale di ogni etichetta. La mostra è arricchita dall’intervento degli artisti locali, chiamati a dipingere nuovi soggetti per etichette ispirandosi al mondo del vino, che saranno esposti nelle sale del Palazzo di Città, ma anche dalle vignette umoristiche sul mondo del vino del noto vignettista Massimo Gariano. “Solo uno sciocco trova futile l’arte racchiusa nelle cose piccole e minori”. Così diceva mio padre, e lo ripeteva spesso, quasi a giustificare le sue collezioni (che erano tante) e le sue passioni (che erano certo ancora di più). L’amore per le etichette è iniziato nei primissimi anni novanta e gli permetteva di unire tre grandi interessi della sua vita: quello per l’arte “minore” di cui sopra, quello per il buon bere e quello per il tempo passato in buona compagnia. Infatti, anche se una buona parte del materiale della collezione arrivava per posta, era inevitabile in ogni viaggio, in ogni trasferta, in ogni vacanza, in ogni girovagare, che papà trovasse una cantina, un produttore, un appassionato con cui scambiare lunghi discorsi, da cui comprare uno stock di etichette rigorosamente intonse e con cui bere, al fine, un buon mezzo bicchiere di vino, in compagnia, dopo una lunga chiacchierata. Sono nate così amicizie interessanti, è nata così la sua adesione all’AICEV, l’associazione nazionale che riunisce i collezionisti di etichette e si è sviluppata così una collezione, portata avanti fino al giorno della sua scomparsa improvvisa, che veniva ad annoverare oltre 70.000 pezzi catalogati. “L’etichetta del vino non è solo un importante strumento di promozione, non deve solo aiutare il produttore a vendere: è una testimonianza dell’attività umana e soprattutto un importantissimo documento di costume” mi raccontava papà: ed in effetti, a scorrere oggi le sue etichette, si trovano immagini, spunti e proiezioni di un mondo che c’è stato e che oggi è un po’ diverso: testimonianze di usi e costumi che diventano, scorrendoci davanti, un amarcord dolcissimo racchiuso in una futile, minore, bellissima, etichetta di vino. UN EVENTO DI: COMUNE DI CAIRO MONTENOTTE PALAZZO DI CITTÀ VERALLIA ASSOCIAZIONE LE RIVE DELLA BORMIDA IN COLLABORAZIONE CON: ASSOCIAZIONE GIACOMO BRIANO GAI MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI Silvia Ugolini