Lavorare con le informazioni in rete: suggerimenti e segreti di un

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Lavorare con le informazioni in rete: suggerimenti e segreti di un
Lavorare con le informazioni in rete: suggerimenti e segreti di
un libero professionista delle informazioni
Valerie Matarese, Ph.D., UpTo infotechnologies, Vidor (TV) - www.uptoit.org - [email protected]
+39-0423-985191
Presentazione
Trovare, pubblicare e scambiare informazioni in rete oggigiorno è indiscutibilmente parte integrante del
lavoro del libero professionista di ogni settore. La rete è uno strumento che si presta facilmente
all'autoimprendimento ma, dato la continua evoluzione dei suoi contenuti e delle sue tecnologie, è difficile
rimanere sempre aggiornati sulle fonti e sui modi migliori di lavorare online.
Il seminario presenterà l'information industry a livello internazionale e i suoi operatori principali: le aziende
che raccolgono centinaia di banche dati e che le rendono disponibili tramite interfacce di ricerca potenti; ed i
liberi professionisti delle informazioni (informalmente chiamati infobroker) che offrono servizi di ricerca ed
analisi delle informazioni. Scopo del seminario è illustrare un settore poco conosciuto in Italia ma ben
sviluppato ed al servizio delle aziende del nord Europa e nord America. Verranno discussi i vantaggi di
usare i servizi degli aggregatori di banche dati per dare supporto alle decisioni aziendali nonché come
scegliere e lavorare con un professionista delle informazioni.
Valerie Matarese lavora indipendentemente da oltre 10 anni come editore scientifico e professionista delle
informazioni. Nel settore delle informazioni, si specializza in ricerca su argomenti italiani per clienti
stranieri interessati nei mercati italiani. E' soci attivo dell'Association of Independent Information
Professionals (AIIP), ha tenuto una relazione recentemente al congresso annuale dell'AIIP, e fa parte del
comitato di programmazione di Online Information, il congresso-fiera più importante del settore. Ha creato
la Guida alle Banche Dati Italiane e ha pubblicato alcuni articoli sulla disponibilità e l'uso delle informazioni
in Italia.
Riassunto dei contenuti della presentazione
Per ulteriori informazioni, siete pregati di contattare V. Matarese, [email protected] +39-0423-985191
Introduzione
Quadri passano 2 ore al giorno nella ricerca di informazioni: meta delle volte le informazioni trovate sono
sbagliate (Sondaggio di 1000 middle managers in UK e USA, Accenture, 2007).
Durante la ricerca in rete, ci fidiamo di più delle informazioni che concordano con i nostri preconcetti
(Studio australiano pubblicato su Journal of American Medical Informatics Association, 2007).
Abbiamo a disposizione un enorme quantità di informazioni; per non perderci, dobbiamo raffinare le nostre
tecniche di ricerca e di valutazione delle informazioni.
Temi del seminario
– Industria delle informazioni
– Specialisti delle informazioni
– Servizi di fornitura di informazioni
– Informazioni e decisioni
– Usare i servizi di un libero professionista delle informazioni
Informazioni: una visione classica
Fonte: International Engineering Consortium, http://www.iec.org/online/tutorials/new_info/index.asp
Fino a 10-15 anni fa, le informazioni esistevano in forme distinte: testo, fotografia, voce, audiovideo, dati
numerici. Ogni forma di informazione era associata con funzioni distinte: creazione, elaborazione,
visualizzazione, memorizzazione e distribuzione. Ad esempio, il testo era scritto da autori e giornalisti,
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elaborato con software di word processing e di impostazione/impaginazione, visualizzato nella stampa
(quotidiani, libri, riviste), stoccato in biblioteche, e distribuito da edicole e librerie. Per voce, la dispositiva
di “visualizzazione” era il telefono e la distribuzione veniva per cavo telefonico. Per audiovideo, la
distribuzione era per radio, noleggio di videocassette e vendite di musica-CD. Ogni forma era rappresentata
da un'industria, con particolari standard di qualità, tecnologie e regolamenti (e.g. autorizzazione, diritti
d'autore). Quindi, prima della diffusione di Internet, c'erano 5 industrie verticali: editoria, fotografia,
telecomunicazioni, intrattenimento, computing (servizi data).
Ma è tutto cambiato, sta cambiando ancora
Guardate il video “Information R/evolution” di Michael Wesch, Kansas State University: “This video
explores the changes in the way we find, store, create, critique, and share information. This video was created
as a conversation starter, and works especially well when brainstorming with people about the near future
and the skills needed in order to harness, evaluate, and create information effectively.”
www.youtube.com/watch?v=-4CV05HyAbM
Industria delle informazioni: in evoluzione!
– Digitalizzazione dei contenuti
– Convergenza dei settori (continua ancora oggi)
– Forme in digitale (esempi: e-book, foto digitali, iPhone, VOIP, Google Office)
– Dispositive multimediali / multifunzionali
– Ruoli più flessibili, aperti (in Internet, tutti possono pubblicare testo, fotografie, filmati)
– Contenuti prodotti dagli “utenti”
Quindi, servono anche nuovi regolamenti applicabili ai contenuti Internet (esempio da discutere: in Italia, un
blog è un caso di giornalismo clandestino?)
Informazioni oggi: convergenza
Le aziende delle informazioni si stanno orientando in 3 industrie orizzontale: contenuti digitalizzati
(creazione, elaborazione), dispositivi multimediali, e autostrade delle informazioni (cavo telefonico, ADSL,
fibre ottico, wireless, satellite, UMTS, GPS, GPRS...).
Industria delle informazioni: economia
Fonte: Outsell Information Industry Forecast www.outsellinc.com
L'industria delle informazioni ha avuto vendite nel 2006 di oltre 350 mille miliardi di dollari con una crescita
di circa 6%. Proiezioni fino a 2010 suggeriscono che il fatturato raggiungerà 450 mille miliardi di dollari. ...
Tra gli 11 settori dell'industria monitorizzati da Outsell, il più grande è la stampa (quotidiani, riviste) ma ha
una crescita di 0.5%. Invece, il settore che cresce di più è “search” (motori di ricerca, portali, aggregatori di
banche dati, etc). Nel 2006, l'azienda più grande è Google ($ 10 mille miliardi) con una crescita di 69%....
Le tendenze: modello vincente è gratuito con pubblicità; l'utente si abitua ad avere tutto gratuito (esempi)
Perplessità: la pubblicità è sufficiente per mantenere tutta l'industria? I servizi professionali sono a rischio?
Il nostro rapporto con le informazioni
FUMSI = Find, Use, Manage, Share Informazioni (Cercare, Usare, Gestire e Condividere Informazioni)
Modello sviluppato da Freepint (UK) e promosso presso il sito www.fumsi.com
Gli specialisti delle informazioni
Un' “information professional” è
– Chi usa le informazioni in modo strategico per promuovere la missione dell'organizzazione per cui lavora
– Il lavoro consiste nello sviluppo, uso e gestione di strumenti e servizi di informazioni
– Ruoli occupazionali: bibliotecari aziendali, knowledge managers, CIOs, esperti IT (web, database),
consulenti
Fonte: www.sla.org
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Conosciamo gli specialisti delle informazioni attraverso le associazioni principali:
Bibliotecari specializzati
La Special Librarians Association (SLA, www.sla.org) è stata fondata 100 anni fa nello Stato di New York e
oggi ha 12 000 soci in tutto il mondo (250 in Europa, 2 in Italia). I “special librarians” lavorano in aziende,
governi, musei, università, ospedali, associazioni, studi legali...
Uno studio presentato al congresso 2004 di GIDIF-RBM ha mostrato che in Italia non c'è una richiesta per
bibliotecari specialisti mentre all'estero ci sono offerte lavorative per persone con masters, che svolgono un
ruolo di responsabilità all'interno di aziende e banche...
Competitive (business) intelligence
– Competitive intelligence (CI) è l'uso strategico di informazioni sui concorrenti, mercati, leggi,
ambiente ...
– Raccolta, analisi e gestione di informazioni in modo sistematico ed etico-legale
– Facilita le decisioni, dà un vantaggio competitivo
– Permette di essere proattivo (invece di reattivo)
Esperti di CI
Society of Competitive Intelligence Professionals (SCIP, www.scip.org) è stata fondata nel 1986 e oggi ha
3000 soci nel mondo (40 in Italia). Quest'anno, SCIP ha organizzato la European CI Summit a Roma (solo
10-12 dei 280 partecipanti sono venuti dall'Italia).
SCIP pubblica una rivista (Journal of Competitive Intelligence and Management) che è disponibile
gratuitamente sul sito; contiene alcuni articoli sull'uso di CI in diversi paesi europei e non.
Soci di SCIP sono sia consulenti sia dipendenti; aderiscono ad un codice di comportamento etico.
Liberi professionisti delle informazioni (“infobroker”)
– Chi ottiene informazioni per altri, in modo legale e dietro pagamento
–
–
Association of Independent Information Professionals (AIIP, www.aiip.org) è stata fondata nel 1987 e
oggi conta 500 soci (2 dall'Italia). I soci sono titolari di aziende di servizi di informazioni. I servizi
sono: ricerca di informazioni, consulenza sull'uso delle informazione, competitive intelligence, servizi
editoriali, web/database design e usabilità...
Codice di comportamento etico della AIIP:
– Fornire informazioni aggiornate e accurate
–
–
–
–
–
Spiegare l'affidabilità delle informazioni
Accettare solo progetti legali
Mantenere confidenzialità
Rispettare diritti d'uso (licenze, diritto d'autore, etc)
Trattare correttamente proprietà intellettuale
Info pro in Italia? Improvvisazione!
– Assenze degli operatori italiani da eventi e associazioni internazionali
– Noncuranza per legalità ed etica (esempio di due aziende che hanno copiato testo dal mio sito web e poi
hanno dichiarato di avere il diritto d'autore)
Strumenti di lavoro delle “info pro”
Servizi di banche dati online:
– Raccolti di banche dati prodotte da terzi
– Interfaccia di ricerca unica
– Valore aggiunto: ricerca avanzata, indicizzazione, diritti d'autore
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Esempi di aziende “aggregatori di banche dati”
– Dialog (www.dialog.com). Primo servizio commerciale (dal 1967), oggi offre 900 banche dati (800
milioni di voci), con contenuto da 150 000 riviste, 1 milioni di tesi, dati su 60 milioni di aziende,
strutture di 100 milioni di composti chimici, etc. Fornisce informazioni su brevetti, marchi, scienze,
tecnologie, dati aziendali e notizie di stampa. Solo 3 banche dati in Dialog sono prodotte in Italia.
– Questel (www.questel.com). Creato nel 1974 da France Telecom e da un servizio di ricerca online
(inventato nel 1962 negli USA). Fornisce informazioni su proprietà intellettuale (brevetti, marchi,
disegni e letteratura pertinente). Nel 2005, ha dichiarato vendite di 16 milioni di euro con una crescita di
7% e senza debiti.
– STN (www.stn-international.de). Un servizio dall'American Chemical Society e dal FIZ Karlsruhe
(Germania), entrambi associazioni non profit. Offre 175 banche dati di brevetti, strutture chimiche,
sequenze molecolari, letteratura pertinente.
– Skyminder (www.skyminder.com). Offre dati su 50 milioni di aziende da 230 paesi. Dichiara di aver 10
000 clienti (aziende e banche). Servizio offerto da CRIBIS Corp, che fa parte del Gruppo Crif
(Bologna).
– Factiva (www.factiva.com). Creato nel 1999 da Reuters e Dow Jones. Offre notizie di stampa
(quotidiani e periodici), da 14 000 fonti da 150 paesi. Dall'Italia ci sono 23 fonti diversi (numero in
decrescita con la recente uscita di Il Sole 24 Ore e di VNU). Ha 1.8 milioni di clienti, tra cui 80% delle
aziende Fortune Global 500.
Vantaggi di questi servizi verso la ricerca in rete “aperta”
– Ricerca complessa, potente
– Molte fonti ricercabile contemporaneamente
– Disponibilità di contenuto non gratuito in rete
– Copertura, consistenza documentate (sai cosa stai cercando)
– Risultati formattati in modo simile
Nonostante ciò, la rete gratuita rappresenta un pericolo per i servizi professionali
– Google Scholar Beta (scholar.google.it)
– Yahoo Subscriptions Beta
Informazioni e decisioni
5 modi per usare le informazioni:
– capire i parametri da valutare
– identificare e scegliere fra opzioni
conoscere i rischi e benefici associati con le opzioni
– ridurre l'incertezza di una decisione
– giustificare una decisione già presa
“75% dei lavoratori di conoscenza ammettono di aver preso decisioni aziendali che poi si sono rilevati
sbagliate per l'uso di informazioni incomplete, inaccurate o contraddittorie” (2006, Business Objects,
sondaggio di 1560 lavoratori in USA, UK, Francia, Germania)
Trappole: decisioni basate su informazioni (con esempi veri):
– inaccurate (vecchie, false)
– incomplete (insufficienti)
– manipolate (selezionate, biased)
– corrette e disponibili, ma
•
non consultate
•
non capite
•
non cercate o trovate
–
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Quando conviene lavorare con un professionista delle informazioni?
Per ricerche che richiedono:
– uso di fonti non gratuite in rete
– conoscenze specifiche (lingua, tecniche, cultura...)
– analisi di concetti complessi (con stringhe di ricerca complesse)
– filtraggio di molti risultati (risparmiare tempo)
– risultati equilibrati (evitare bias)
– etc.
Come lavorare con un professionista delle informazioni?
– Formulare una domanda specifica e dettagliata (e saper come verranno usate le informazioni)
– Scegliere un “info pro” qualificato (anche usando la banca dati dei soci della AIIP www.aiip.org)
– Decidere se serve un accordo di non divulgazione (non-disclosure agreement) per proteggere proprietà
intellettuale o confidenzialità
– Discutere accuratamente: tipo di fonti, tipo di informazioni, formato dei risultati da consegnare, tempi e
costi.
Lettura consigliata
–
–
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Garbelotto F, Matarese V (2000) Informazioni di pubblico accesso per le aziende e per i cittadini:
potenzialità trascurate? http://www.ticonzero.info/articolo.asp?art_id=59
Burioni L (2000) Il mercato dell'editoria scientifica tra concentrazione, democratizzazione e
trasformazione. http://www.aidainformazioni.it/pub/burioni12000.html
AIIP (2000) The independent information professional (white paper).
http://www.aiip.org/Content/Documents/Document.ashx?DocId=5946
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