piano regolatore generale comunale variante

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piano regolatore generale comunale variante
Committente:
COMUNE DI NOLE
- PROVINCIA DI TORINO -
Oggetto:
PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE
VARIANTE GENERALE
Allegati tecnici: ELABORATI IDROLOGICI-IDRAULICI
redatti secondo le prescrizioni della Circolare P.G.R. 8.05.96 n. 7/LAP, della relativa
Nota Tecnica Esplicativa del Dicembre 1999, della D.G.R. n° 45-6566 del 15.07.02,
della D.G.R. n° 2-11830 del 28.07.09 e del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI)
TORRENTE BANNA
RELAZIONE IDRAULICA
Identificazione elaborato
n° elaborato
Commessa
Tipologia
C
G
GC16309IA01
Dati consulenti
Ambito
163/09
Geol. Edoardo RABAJOLI
I
A01
Geol. Teresio BARBERO
GEO sintesi Associazione tra Professionisti
Corso Unione Sovietica 560 - 10135 Torino
tel. 0113913194 - fax 0113470903
e-mail: [email protected]
Rev.
1
Verificato
Redatto
Geol. T. Barbero
Ing. M. Tuberga
Geol. E. Rabajoli
Il Responsabile del procedimento
File: GC16309IA01.pdf
Data
Validato
FIRMA
07-10
Timbri e firme
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0
INDICE
1.0
STUDI PREGRESSI ....................................................................................................... 2
2.0
ANALISI IDRAULICHE ................................................................................................. 13
2.1.
La geometria delle sezioni ........................................................................................ 13
2.2.
Valori di scabrezza.................................................................................................... 14
2.3.
Condizioni al contorno .............................................................................................. 15
2.4.
Simulazione in moto permanente.............................................................................. 16
3.0
PERICOLOSITA’ IDRAULICA....................................................................................... 21
4.0
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI IN MOTO PERMANENTE ...................................... 22
ALLEGATI
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
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1
PREMESSA
Su incarico del Comune di Nole (TO), nell’ambito degli studi a supporto dello
strumento urbanistico comunale, sono stati condotti studi idraulici sul T. Banna e
sul T. Fisca volta alla definizione della loro pericolosità idraulica e a definire le
fasce di rispetto lungo gli stessi.
Le indagini inerenti il T. Banna hanno previsto l’utilizzo dei risultati dello studio
condotto dal Politecnico di Torino1 per il Consorzio per l’arginatura e sistemazione
del Torrente Banna - Bendola e, in secondo luogo, le simulazioni idrauliche nel
tratto considerato.
Inoltre sono stati eseguiti i rilievi topografici di dettaglio che hanno consentito la
ricostruzione geometrica degli alvei e la realizzazione di sezioni trasversali da
inserire nel modello numerico monodimensionale in moto permanente HEC-RAS.
I risultati ottenuti hanno permesso di definire per i corsi d’acqua esaminati le
potenziali aree di esondazione e di individuare i punti critici lungo l’alveo che
necessitano di interventi di sistemazione idraulica, volti alla mitigazione delle
condizioni di rischio idrogeologico potenziale.
La normativa di riferimento è rappresentata dalla D.G.R. n. 2-11830 del
28/07/2009 e dalla D.G.R. n. 45-6656 del 15/07/2002.
1
Politecnico di Torino - Dipartimento di Idraulica Trasporti e Infrastrutture Civili (2009) - Esame
funzionale e valutazione di efficienza di interventi di messa in sicurezza idraulica mediante la cassa
di espansione in progetto tra i comuni di Balangero e Mathi e ad interventi di messa in sicurezza
idraulica del torrente Banna-Bendola. Contratto di ricerca n. 536/08 tra il Consorzio per l’arginatura
e sistemazione del torrente Banna – Bendola e il Politecnico di Torino, Dipartimento di Idraulica,
Trasporti ed infrastrutture Civili (DITIC)
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1.0
2
STUDI PREGRESSI
Obiettivo principale della convenzione tra il Politecnico di Torino il Consorzio per
l’arginatura e sistemazione del Torrente Banna - Bendola è stata la ricostruzione
delle condizioni necessarie a definire un confronto tra alternative di intervento:
“Tali condizioni, di carattere idrologico ed idraulico, portano alla possibilità di
individuare differenti scenari in base ai quali assumere le decisioni in merito agli
interventi da effettuare nel tratto di monte del corso d’acqua, fino a Mathi. Gli
scenari sono costruiti in base ad ipotesi di intervento nel tratto a monte dello
scolmatore, sul nodo stesso dello scolmatore, e relativamente al controllo
dell’afflusso del bacino laterale direttamente sotteso dalla cassa di espansione. Le
valutazioni sono state effettuate considerando eventi ‘di progetto’ di due differenti
livelli di severità, corrispondenti a periodi di ritorno T di 50 e 200 anni. Per
esemplificare gli effetti relativi ad eventi con il massimo grado di severità (T=200)
sono stati infine ricostruiti eventi del recente passato caratterizzati da precipitazioni
di intensità confrontabili con quelle di progetto.
[…]
Il torrente Banna - Bendola è un affluente in sponda destra del torrente Malone, nel
quale confluisce in corrispondenza del centro urbano di Brandizzo. Poco a valle di
questa confluenza, ancora in comune di Brandizzo, il torrente Malone confluisce
nel fiume Po, rappresentando un suo affluente in sponda sinistra.
[…]
L’evento alluvionale verificatosi tra il 4 e il 7 novembre 1994, determinò numerose
esondazioni del torrente Banna - Bendola con il conseguente allagamento di aree
estese nei territori da esso attraversati. L’evento, caratterizzato da un periodo di
ritorno inferiore a 20 anni per durate di precipitazione inferiori alle 3 ore, e
prossimo a 200 anni per durate prossime alle 24 ore, mostrò che la conformazione
del torrente Banna - Bendola era insufficiente a convogliare portate di piena anche
se modesta entità.
[…]
In seguito a tale evento i comuni ricadenti nel bacino idrografico del torrente
Banna-Bendola decisero di costituire un Consorzio, con lo scopo di proporre e
realizzare delle opere idrauliche concentrate e diffuse di sistemazione dell’alveo
del torrente, al fine di prevenire e controllare il rischio alluvionale.
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Negli anni successivi si sono verificati altri eventi significativi. In particolare sono da
menzionare quello dell’ottobre 2000 ed il nubifragio del settembre 2008.
Tra i bacini più colpiti dall’evento alluvionale del 2000 rientra anche il bacino del
Malone, cui appartiene il Banna - Bendola. Si segnalano l’allagamento della zona
edificata ove sorge la scuola media di Brandizzo ed il danneggiamento, ad opera
dell’attività erosiva del Torrente Malone, di un tratto di scogliera, lungo 8-10 m, sito
nel comune di Volpiano.
Nel settembre 2008, invece, l’eccezionale evento piovoso ha causato il collasso
della rete di drenaggio superficiale, in particolare lungo l’asse del Torrente Banna Bendola da San Carlo e Ciriè fino a Settimo Torinese. Tutta la zona è stata
interessata da estese inondazioni, con battenti d’acqua talora prossimi al metro,
che in serata si sono propagate verso la confluenza con il Malone. Gravi danni
sono stati segnalati a carico di attività commerciali, industriali e dei servizi (allagata
l’area industriale di Settimo)e all’aeroporto di Caselle tutti i voli sono stati cancellati
o dirottati fino a fine giornata.
[…]
Grazie alla costituzione del consorzio per l’arginatura e sistemazione del Torrente
Banna – Bendola nel 1996 viene prodotto il primo progetto preliminare (“Progetto
preliminare dei lavori di sistemazione del Torrente Banna – Bendola”) indirizzato
alla proposta di numerose opere di intervento lungo il torrente. Ad esso ha fatto
seguito, nel 1998, il progetto generale (“Progetto generale dei lavori di
sistemazione del Torrente Banna – Bendola”), nel quale si prevede la
realizzazione di:
- un canale scolmatore prima dell’abitato di Balangero, in grado di trasferire verso
la Stura di Lanzo le portate in eccesso rispetto alle capacità idrauliche del torrente;
- una cassa di espansione delle piene, da realizzarsi a valle dell’abitato di
Balangero, in prossimità dell’abitato di Mathi;
- altre due casse di espansione da realizzarsi in prossimità dell’abitato di Volpiano.
Con il progetto generale del 1998 (“Canale Scolmatore sul Torrente Banna –
Bendola”) si propone anche la realizzazione di uno scolmatore di piena in grado di
convogliare una quota parte della portata di piena del torrente Banna-Bendola nel
Torrente Stura di Lanzo, al fine di ridurre il rischio di esondazione nel comune di
Balangero ed in quelli a valle.
[…]
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Nel periodo 2001-2002 viene presentata, insieme al progetto definitivo, una
variante del progetto generale, con il quale si proponeva la riduzione, almeno
parziale, del volume da invasare nella cassa di espansione da realizzarsi tra i
comuni di Balangero e Mathi. Lo studio in esame fu richiesto dalle amministrazioni
dei comuni interessati in quanto si sentiva l’esigenza di realizzare un’opera a minor
impatto sul territorio.
Nel 2008, infine, il comune di Balangero ha commissionato un ulteriore studio
idrologicoidraulico (“Studio idrologico – idraulico” a cura del Prof. V. Anselmo) con
lo scopo di rivalutare le portate in transito nel torrente Banna e la funzionalità dello
scolmatore a monte di Balangero.
Allo stato attuale, tra le opere previste dai vari progetti citati, sono state ultimate
solo le opere di difesa spondale e sistemazione dell’alveo, il rifacimento di alcuni
ponti e lo scolmatore a monte di Balangero, che è in funzione dal 2000. Non sono
state ancora realizzate la cassa di espansione in prossimità di Mathi e quella in
prossimità di Volpiano.
[…]
8.1 Analisi degli eventi catastrofici di periodo di ritorno duecentennale
L’analisi dei possibili scenari verrà condotta utilizzando un periodo di ritorno pari a
200 anni ed un tempo di pioggia di 3, 6 e 24 ore. I primi due tempi di pioggia (Tp =
3 e 6) sono quelli più gravosi per il bacino del Banna-Bendola chiuso a Balangero,
il terzo (Tp = 24) è quello che risulta essere critico per il bacino del Banna-Bendola
chiuso in Brandizzo. L’utilizzo di tempi di pioggia sia brevi che lunghi permetterà di
valutare il funzionamento idraulico del sistema Scolmatore-Cassa sotto vari scenari
geometrici e meteorologici che sono presentati di seguito. I risultati ottenuti per
ognuno degli scenari sono rappresentati con lo schema di Figura 8.5 e di seguito
commentati.
8.1.1 Scenario 1
In questo scenario si ipotizza un funzionamento della presa scolmatore nella
condizione geometrica attuale ed in condizioni di alveo non costantemente
manutenuto. Queste sono le condizioni più probabili di funzionamento. Infatti,
anche nel caso in cui lo scolmatore venga regolarmente mantenuto, è molto
probabile che durante il passaggio di una piena la sezione della presa possa
essere completamente interrita (v. Figura 8.1.1).
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Questo scenario è quindi sia quello più probabile che quello che permette delle
considerazioni a favore di sicurezza. Da un punto di vista pratico le condizioni di
manutenzione della presa scolmatore influiscono sostanzialmente sulla sua scala
di deflusso e, quindi, sul rapporto tra portata in ingresso e portata scolmata.
Nel caso di presa dello scolmatore non manutenuta, TR = 200 anni e Tp = 3 ore, si
possono evidenziare i seguenti punti fondamentali:
a) Il canale scolmatore si trova in condizioni di alto rischio idraulico dovuto
all’incapacità della tombinatura di smaltire portate superiori a 45-50 m3/s. I 75 m3/s
che potrebbero interessare il nodo scolmatore possono sicuramente portare gravi
danni alla struttura ed al territorio intorno al canale scolmatore.
b) d’altra parte, tale situazione produce portate che attraversano l’abitato di
Balangero senza particolari problemi.
c) Il risultato finale di questa configurazione è che la cassa funziona solo
parzialmente ma la portata a valle di Mathi è comunque ridotta a circa 30 m3/s.
Nel caso di presa dello scolmatore non mantenuta, TR = 200 anni e Tp = 6 ore, si
possono evidenziare i seguenti punti fondamentali:
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a) Il canale scolmatore si trova in condizioni di alto rischio idraulico dovuto alla
parziale incapacità della tombinatura di smaltire portate derivata.
b) Nonostante la maggior parte della portata in ingresso venga scolmata dal
canale, nell’abitato di Balangero permangono condizioni di criticità dovute alle
ridotte sezioni idrauliche della maggior parte dei ponti esistenti.
c) Il risultato finale di questa configurazione è che la cassa funziona
adeguatamente e la portata a valle di Mathi è ridotta a circa 40 m3/s.
Caso di presa dello scolmatore non mantenuta, TR = 200 anni e Tp = 24 ore:
a) Vista la bassa portata di picco dell’idrogramma in ingresso (Qa), il canale
scolmatore è in condizioni di sicurezza e nulla viene scolmato nelle campagne a
monte (Qb = 0).
b) Le portate nell’abitato di Balangero sono inferiori a 15 m3/s ed il rischio
associato è basso.
c) Come visto precedentemente, nelle condizioni di progetto la cassa non funziona
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adeguatamente e la maggior parte della portata in ingresso viene restituita al
torrente Banna dallo sfioratore di sicurezza. La portata convogliata a valle
dell’abitato di Mathi è di circa 45 m3/s.
8.1.2 Scenario 2
In questo scenario si ipotizza un funzionamento della presa scolmatore nella
condizione geometrica attuale ed in condizioni di alveo non costantemente
manutenuto. La soluzione di massima proposta in questo scenario include:
a) una cassa di laminazione in derivazione da realizzarsi nelle campagne a monte
del canale scolmatore (v. Figura 8.1.5). Questa soluzione garantirebbe la riduzione
del rischio associata all’eccessiva portata convogliata nel canale scolmatore.
b) Un sistema di chiaviche od un bypass per la gestione delle portate derivante dal
bacino laterale alla cassa (Q18). Ciò consentirebbe, come già visto in precedenza,
una corretta gestione della cassa e dei volumi invasati.
Dalla Figura 8.1.6 si evince che la scelta di inserire una piccola cassa di
espansione nelle campagne a monte del canale scolmatore garantisce il corretto
funzionamento del canale scolmatore e la riduzione del livello di rischio nella zona
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adiacente alla tombinatura del canale stesso. Infatti, la cassa permette di
immagazzinare fino a 30 m3/s e di garantire il non superamento della portata di 45
m3/s nel canale scolmatore. La cassa di Mathi, così come nello scenario 1, non
evidenzia problematiche per brevi tempi di pioggia. Per i tempi di pioggia di 12 e
24 ore il bypass della portata Q18 permette di mantenere vuota la cassa nelle ore
iniziali e di laminare la portata in uscita fino a 40 m3/s.
8.1.3 Scenario 3
In questo scenario si ipotizza un funzionamento della presa scolmatore nella
condizione geometrica attuale ed in condizioni di alveo costantemente
manutenuto. Sotto queste condizioni l’opera di presa si assume essere
costantemente libera dal deposito solido. Tale operazione deve essere compiuta
almeno una volta all’anno e tutte le volte che la sezione di deflusso di progetto non
sia garantita.
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Nel caso di presa dello scolmatore mantenuta, TR = 200 anni e Tp = 3 ore, si
possono evidenziare i seguenti punti fondamentali:
a) Il canale scolmatore si trova comunque in condizioni di alto rischio idraulico
dovuto all’incapacità della tombinatura di smaltire portate superiori a 45-50 m3/s.
Rispetto alle condizioni non mantenute, l a portata che potrebbe interessare il
canale scolmatore scende da 75 a 65 m3/s. Nondimeno, essa può sicuramente
portare gravi danni alla struttura ed al territorio intorno al canale.
b) La minor portata scolmata nel canale laterale rende le condizioni dell’abitato di
Balangero maggiormente critiche rispetto a quelle che si riscontrano nello scenario
1. In particolare la portata massima sale da 15 a 35 m3/s.
c) La cassa funziona adeguatamente e la portata a valle di Mathi è ridotta a circa
30 m3/s.
Nel caso di presa dello scolmatore manutenuta, TR = 200 anni e Tp = 6 ore, si
possono evidenziare i seguenti punti fondamentali:
a) Il canale scolmatore, grazie alla minore portata convogliata dalla presa si trova
in condizioni di basso rischio idraulico. Rispetto alle condizioni non manutenute, la
portata che potrebbe interessare il canale scolmatore scende da 55 a 45
m3/s,quindi sotto la soglia critica.
b) La minor portata scolmata nel canale laterale rende le condizioni dell’abitato di
Balangero maggiormente critiche rispetto a quelle che si riscontrano nello scenario
1. In particolare la portata massima sale da 20 a 30 m3/s.
c) La cassa funziona adeguatamente e la portata a valle di Mathi è ridotta a circa
40 m3/s.
Caso di presa dello scolmatore mantenuta, TR = 200 anni e Tp = 24 ore:
a) Vista la bassa portata di picco dell’idrogramma in ingresso (Qa), il canale
scolmatore è in condizioni di sicurezza e nulla viene scolmato nelle campagne a
monte (Qb = 0).
b) La minor portata scolmata nel canale laterale rende le condizioni dell’abitato di
Balangero maggiormente critiche rispetto a quelle che si riscontrano nello scenario
1. In particolare la portata massima sale da 15 a 25 m3/s.
c) Come visto precedentemente, nelle condizioni di progetto la cassa non funziona
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adeguatamente e la maggior parte della portata in ingresso viene restituita al
torrente Banna dallo sfioratore di sicurezza. La portata convogliata a valle
dell’abitato di Mathi è di circa 50 m3/s.
8.1.4 Scenario 4
In questo scenario si ipotizza un funzionamento della presa scolmatore nella
condizione geometrica attuale e, in particolare,
a) il funzionamento della presa scolmatore in condizioni di alveo costantemente
manutenuto;
b) il rialzo degli argini del Banna a monte dell’opera di presa dello scolmatore.
Questo scenario si analizza solamente per TR = 200 anni e Tp = 3 ore, essendo
questa la condizione più critica di funzionamento.
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Nel caso di presa dello scolmatore manutenuta ed argini del Banna rialzati a
monte della presa scolmatore, si possono evidenziare i seguenti punti
fondamentali:
a) Il canale scolmatore, grazie al rialzo degli argini del Banna, si trova in condizioni
di basso rischio idraulico.
b) La minor portata scolmata nel canale laterale rende le condizioni dell’abitato di
Balangero molto critiche rispetto a quelle che si riscontrano nei precedenti scenari.
In particolare la portata massima sale fino a 40 m3/s. Tale portata, essendo molto
superiore a quello defluibile in Banna, porterebbe sicuramente il rischio a livelli
inaccettabili.
c) La cassa funziona adeguatamente e la portata a valle di Mathi è ridotta a circa
35 m3/s.”
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Per le peculiarità descritte precedentemente gli scenari più probabili sono pertanto
l’1 (funzionamento della presa scolmatore nella condizione geometrica attuale ed
in condizioni di alveo non costantemente mantenuto) e il 2, mentre il 3 è poco
realistico e il 4 non viene preso in considerazione a causa delle condizioni molto
critiche per l’abitato di Balangero
A titolo cautelativo verranno utilizzati i valori di portata relativi alle condizioni più
gravose, ovvero:
•
situazione attuale in presenza del solo scolmatore con presa non
mantenuta: Q tr50 = 50 m3/s; Q tr200 = 65 m3/s;
•
scenario 1 (con cassa di espansione di Mathi) - Caso di presa dello
scolmatore non mantenuta: Q tr50 = 35 m3/s; Q tr200 = 45 m3/s;
•
scenario 2 (con cassa di espansione di Mathi) - Caso di presa dello
scolmatore non mantenuta + una cassa di laminazione in derivazione da
realizzarsi nelle campagne a monte del canale scolmatore + un sistema di
chiaviche od un bypass per la gestione delle portate derivante dal bacino
laterale alla cassa: Q tr200 = 45 m3/s.
2.0
ANALISI IDRAULICHE
La modellistica idraulica utilizzata necessita dei seguenti elementi di ingresso:
-
piano quotato dell’asta fluviale presa in esame
-
valori di scabrezza a caratterizzare la resistenza al moto dovuta all’attrito al
contorno;
-
2.1.
condizioni al contorno necessarie per la taratura dei modelli.
LA GEOMETRIA DELLE SEZIONI
La geometria delle sezioni è stata ricavata mediante realizzazione di un rilievo
topografico dei settori di interesse, prestando attenzione ai cambiamenti
significativi sia di sezione sia di pendenza dei corsi d’acqua in modo tale di
ottenere una buona rappresentazione delle aste fluviali. Sono state, quindi
tracciate
delle
sezioni
trasversali
opportunamente
infittite
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nei
settori
di
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condizionamento dell’alveo, per descrivere numericamente le caratteristiche dei
tratti. Le sezioni traversali sono numerate da valle verso monte e sono visualizzate
con vista da monte (sponda destra a destra) posizionate il più possibile
perpendicolari al corso d’acqua.
2.2.
VALORI DI SCABREZZA
Le condizioni di scabrezza sono state fissate utilizzando i dati presenti in
letteratura (CHOW , 1959 o MANUALE CREMONESE) con riferimento ai valori n di
Manning.
I valori introdotti nel modello idraulico intendono rappresentare “la situazione a
regime” e non le eventuali situazioni in evoluzione dovute a interventi di
sistemazione. In altre parole, i valori di scabrezza introdotti tengono conto di quel
degrado strutturale dei materiali e di quella presenza di accumuli (vegetazione,
limo o ciottoli) indesiderata, ma comunque sempre presente in un alveo anche se
a forte artificialità.
In letteratura vengono riportati tali valori di riferimento:
n = 0,01-0,015 m-1/3 s
indicato per pareti in cemento da buono a in non
perfette condizioni. Muratura ordinaria più o meno
accurata. Pareti di legno grezzo, eventualmente con
fessure.
n = 0.025 m-1/3 s
indicato per terra abbastanza regolare. Muratura
vecchia, in condizioni non buone, con depositi di limo
al fondo.
n = 0.03–0.040 m-1/3 s
indicato per fondo in terra irregolare con ciottoli, aree
golenali regolari prive di copertura arbustiva .
Per il corso d’acqua considerato, caratterizzato da una variabilità geometrica della
sezione e dalla presenza di opere idrauliche, in corrispondenza dell’alveo è stato
fissato un valore cautelativo del coefficiente di Manning n pari a 0,035 m-1/3 s. In
corrispondenza delle aree esterne all’alveo Manning n è fissato pari a 0,04 m-1/3 s.
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2.3.
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CONDIZIONI AL CONTORNO
Per le condizioni attuali del profilo di fondo si è fatto riferimento a condizioni di tipo
misto, in presenza di discontinuità e variazioni di pendenza significative, e lenta, in
condizione di alveo a debole pendenza. Come condizione al contorno di monte e
di valle è stato assunto il deflusso in moto uniforme secondo le pendenze locali
dell’asta.
Per il tratto del T. Banna in oggetto, sulla base dei risultati delle indagini condotte
dal Politecnico di Torino (2009) è possibile, a titolo cautelativo, utilizzare i valori di
portata relativi alle condizioni più gravose, ovvero:
•
situazione attuale in presenza del solo scolmatore con presa non
mantenuta: Q tr50 = 50 m3/s; Q tr200 = 65 m3/s;
•
scenario 1 (con cassa di espansione di Mathi) - Caso di presa dello
scolmatore non mantenuta: Q tr50 = 35 m3/s; Q tr200 = 45 m3/s;
•
scenario 2 (con cassa di espansione di Mathi) - Caso di presa dello
scolmatore non mantenuta + una cassa di laminazione in derivazione da
realizzarsi nelle campagne a monte del canale scolmatore + un sistema di
chiaviche od un bypass per la gestione delle portate derivante dal bacino
laterale alla cassa: Q tr200 = 45 m3/s.
Le portate di riferimento per la modellazione idraulica del tratto analizzato, tratte
dallo studio suddetto, sono riportate nella seguente tabella:
TR
Va.Pi
ASSENZA DI
OPERE
S.C.S.
ASSENZA DI
OPERE
SCOLMATORE
(situazione
attuale)
SCOLMATORE +
CASSA di MATHI
(scenario 1)
SCOLMATORE + CASSA
di MATHI + CASSA
MONTE SCOLMATORE
(scenario 2)
50
103.55
99.22
50
35
-
100
130.12
121.92
-
-
-
200
156.69
147.51
65
45
45
TABELLA 1 - Portate di calcolo
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2.4.
16
SIMULAZIONE IN MOTO PERMANENTE
La modellazione è effettuata allo stato attuale per simulare gli effetti determinati
dall’evento di piena di riferimento al fine di verificare la compatibilità idraulica tra i
Rii considerati e il territorio.
Il motore di calcolo del profilo è costituito dalla versione 4.0. di Hec-Ras, messo a
punto dall’Hydrologic Engineering Center (HEC) di Davies, California alla fine degli
anni ’60 con il nome HEC-2. Adattato all’ambiente Windows® nel 1996 con la
nuova denominazione di HEC-RAS (River Analysis System) e dotato d’interfaccia
GUI.
Si tratta di un codice di calcolo diffuso a livello internazionale e ampiamente
collaudato. Negli USA, in particolare, costituisce l’algoritmo di riferimento per la
determinazione dei livelli idrici richiesto dalla FEMA nelle procedure connesse alla
copertura assicurativa dei danni alluvionali.
Il codice di calcolo esegue la determinazione del profilo del pelo libero nelle
condizioni di moto permanente monodimensionale.
Il profilo del pelo libero è calcolato per ogni sezione trasversale risolvendo
l’equazione dell’energia con una procedura iterativa denominata standard step
method ampiamente descritta nei testi classici dell’idraulica delle correnti a pelo
libero. L’equazione dell’energia fra due sezioni trasversali (1) e (2), con la sezione
1 ubicata a valle della sezione 2, viene scritta nella forma classica, riferita all’unità
di peso del liquido:
y2 + z 2 +
α 2 V22
2g
= y1 + z1 +
α 1 V12
2g
+ he
dove:
y profondità della corrente nella sezione (m)
z quota del fondo (m)
V velocità media della corrente nella sezione (portata totale/area totale)
α coefficiente di Coriolis che tiene conto della forma della sezione
g accelerazione di gravità (9.81 m/s2)
he perdita di energia (m)
Il significato geometrico dei simboli è illustrato nella figura 1.
La sezione trasversale del corso d’acqua viene rappresentata mediante ascissa e
ordinata dei punti rilevati e schematizzata in tre settori rilevanti ai fini del
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convogliamento della portata: golena sinistra (indicata con pedice
principale (pedice
ch),
golena destra (pedice
rob),
lob),
canale
ritenendo che in ciascuno dei tre
settori la distribuzione di velocità sia uniforme (in caso contrario si procederà ad
ulteriori suddivisioni, come riferito in seguito).
FIGURA 1 - Rappresentazione dei termini dell’equazione dell’energia (da HEC-RAS, 2001)
La perdita di energia tra due sezioni, espressa dal termine he, comprende le
perdite dovute alla resistenza distribuita (in funzione della scabrezza) e le perdite
localizzate per espansione o restringimento delle sezioni, secondo la relazione:
he = L ⋅ S f + C
α 2 V22 α 1 V12
2g
−
2g
essendo:
L
lunghezza del tronco (in metri), ponderata in funzione della media delle
portate defluenti nelle tre porzioni in cui può essere suddivisa divisa
ciascuna sezione, secondo quanto detto sopra. La relazione per la
ponderazione citata è
L=
Llob Qlob + Lch Qch + Lrob Qrob
Qlob + Qch + Qrob
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dove i simboli L, con il proprio pedice, indicano le distanze dei rispettivi
settori in cui è stata divisa ciascuna sezione e i simboli Q le portate
defluenti in ciascuna porzione delle due sezioni (in m3/s);
Sf
pendenza media della linea dell’energia tra le due sezioni;
C
coefficiente di contrazione o di espansione. Si osservi che per espansione o
contrazione non si intende aumento o diminuzione dell’area bagnata tra la
sezione di monte e quella di valle, ma diminuzione o aumento del termine
cinetico tra monte e valle.
La determinazione della capacità di convogliamento totale della sezione richiede
che la sezione trasversale sia suddivisa in settori ove la corrente defluisca con
velocità uniformemente distribuita. La portata in ciascun settore è calcolata dalla
formula
Q = K S 0f .5 m3/s
secondo la scrittura tradizionale nella letteratura idraulica anglosassone per cui:
K capacità di convogliamento di ciascun settore (m3/s) espressa come
1
K= ⋅ R 2 / 3 ⋅ A
n
con
n coefficiente di scabrezza (m-1/3 s) secondo Manning
A area bagnata del settore di area (m2)
R raggio idraulico del settore (m)
Contrazione
Espansione
Nessuna variazione
0.0
0.0
Variazione graduale
0.1
0.3
0.3
0.5
0.6
0.8
Tipica
situazione
corrispondenza di un ponte
Brusca variazione
in
TABELLA 2 - Coefficienti di contrazione ed espansione tra sezioni
Il programma provvede a sommare le portate parziali per ciascun settore e
determina la portata dell’area golenale sinistra e destra di ciascuna sezione. La
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portata totale della sezione è data dalla somma di queste due portate e della
portata relativa al canale principale, di norma considerato come unico settore.
FIGURA 2 – Suddivisione di una sezione trasversale in settori con scabrezza uniforme (da
HEC-RAS,
2001)
Qualora si desideri prendere in esame eventuali differenze di scabrezza nel canale
principale, il programma ne deriva la scabrezza equivalente quale unico valore, se
la pendenza delle scarpate è maggiore di 1 (verticale) su 5 (orizzontale) con la
formula:
(
 N
1/ 5
 ∑ Pi n i i
nc =  i =1
P


)





2/3
con:
nc coefficiente di scabrezza equivalente
P contorno bagnato dell’intero canale principale
Pi contorno bagnato della i-esima suddivisione
ni scabrezza della i-esima suddivisione
In caso contrario, ossia pendenza delle scarpate minore di 1 (verticale) su 5
(orizzontale), l’alveo principale viene trattato come un’area suddivisa in diversi
settori analogamente a quanto avviene per le golene.
Con tali premesse, in caso di variazione della scabrezza nella sezione, viene
calcolato il coefficiente di Coriolis secondo la formula generale:
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α=
20
Q1V12 + Q2V22 + ... + Q N V N2
QV 2
che può essere espressa in termini delle capacità di convogliamento di ciascuno
dei tre settori della sezione. La relazione allora diventa:
( Atot )2
α=
 (K lob )3 (K ch )3 (K rob )3 
+
+


2
( Ach )2 ( Arob )2 
 ( Alob )
(K tot )3
con il significato dei simboli precisato sopra.
Infine, la pendenza della linea dell’energia media fra due sezioni viene determinata
nel codice di calcolo, salvo diversa richiesta, con la relazione:
 Q + Q2
S f =  1
 K1 + K 2



2
essendo le due sezioni indicate con il relativo pedice numerico.
Il programma consente la simulazione del deflusso attraverso ponti e tombinature
mediante la loro schematizzazione geometrica (impalcato, pile, setti, ecc.)
valutando la corrente a pelo libero al di sotto dell’impalcato, il deflusso in pressione
al di sotto dell’impalcato e la combinazione della corrente in pressione con quella
determinata dallo scavalcamento dell’impalcato stesso.
Typical drag coefficients for various pier shapes
Pier Shape
Drag Coefficient Cd
Circular pier
1.200
Elongated piers with semi-circular ends
1.330
Elliptical piers with 2:1 length to width
0.600
Elliptical piers with 4:1 length to width
0.320
Elliptical piers with 8:1 length to width
0.029
Square nose piers
2.000
Triangular nose with 30 degree angle
1.000
TABELLA 3 - Tabella dei coefficienti di resistenza consigliati dal manuale HEC-RAS dal
titolo Hydraulic Reference Manual
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21
Il programma, infine, permette di simulare lunghi tratti tombinati a sezione variabile
mediante l’opzione denominata lid, che computa le sezioni munite di lid come se
fossero normalissime sezioni a cielo aperto utilizzando l’equazione dell’energia per
il bilanciamento del profilo del pelo libero con l’unica differenza, che il programma
sottrae area e aggiunge perimetro bagnato quando il pelo libero viene a contatto
con la copertura.
3.0
PERICOLOSITA’ IDRAULICA
Per la rappresentazione dei dissesti areali di origine torrentizia sono state seguite
le indicazioni contenute nella D.G.R. 15.07.02 n. 45-6656 e nella D.G.R
28/07/2009 n. 2-11830 che integrano le specifiche tecniche per l'elaborazione degli
studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici. Nel seguito è riportata la
tabella, tratta dalla D.G.R. 15.07.02 n. 45-6656 inerente i dissesti areali di origine
fluviale e torrentizia.
Tipi di processi prevalenti
Areali
Intensità del processo Codice
Molto elevata
EeA
Elevata
EbA
Media/moderata
EmA
TABELLA 4 – Dissesti morfologici di carattere fluviale e torrentizio
Sulla base dei risultati delle analisi idrauliche i cui risultati sono esposti nel seguito
sono state delimitate:
1. “aree ad alta probabilità di inondazione” riferibili a portate con
tempi di ritorno cinquantennali e classificate con la sigla EeA in
termini di pericolosità geologica e idraulica;
2. “aree a moderata probabilità di inondazione” riferibili a portate
con tempi di ritorno duecentennali e classificate con la sigla EbA in
termini di pericolosità geologica e idraulica;
Tuttavia, non è stato possibile perimetrale le “aree a bassa probabilità di
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22
inondazione” riferibili a portate con tempi di ritorno cinquecentennali (classificate
con la sigla EmA in termini di pericolosità geologica e idraulica) in quanto lo studio
del Politecnico non fornisce tali valori.
I limiti delle aree di esondazione sono stati riportati nell’elaborato Torrente Banna Delimitazione delle aree inondabili. Il criterio grafico, finalizzato alla chiarezza della
rappresentazione di tali limiti, considera la probabilità che si verifichi l’evento di
piena. Quindi, in caso di coincidenza o sovrapposizione parziale dei limiti delle
aree, viene riportato il solo limite riferibile all’evento di piena con tempo di ritorno
inferiore.
Le delimitazioni riportate nella suddetta planimetria sono state utilizzate,
unitamente ad altre considerazioni di tipo geomorfologico e storico, per la
delimitazione
delle
aree
in
dissesto
contenute
nell'elaborato
2
Carta
geomorfologica e del dissesto.
4.0
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI IN MOTO PERMANENTE
Il modello simula il probabile comportamento di un evento di piena con tempi di
ritorno Tr pari a 50 e 200 e considerando i diversi scenari di cui a § 1 e 2.
Al modello idraulico sono state fornite come input geometrico le sezioni trasversali
a distanze variabili lungo il tratto. Le sezioni traversali sono numerate da valle
verso monte e sono visualizzate con vista da monte (sponda destra a destra).
L’ubicazione delle sezioni è riportati nell’elaborato Torrente Banna - Delimitazione
delle aree inondabili.
La lunghezza del tratto in analisi è di circa 800 metri e come input geometrico sono
state fornite 12 sezioni trasversali. La sezione di chiusura del tratto è in
corrispondenza dell’attraversamento su Via Rocca.
Tali risultati confermano le criticità segnalate già nello studio del Politecnico di
Torino (2009):
“Una visione d’insieme di quanto discusso è fornita dalla Figura 3.4.1. In essa sono
riportate, in corrispondenza di tutte le sezioni critiche, le massime portate
contenute in alveo. Come si può notare, esistono numerose sezioni, lungo tutto il
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23
corso del fiume, che si comportano da ‘colli di bottiglia’ ed impediscono il transito
indisturbato di portate anche solo pari a 30 m3/s.”
Alla luce dei risultati suddetti si possono esprimere le seguenti considerazioni:
•
le aree potenzialmente inondabili sono soprattutto quelle estese in sinistra
idrografica a causa della minore altezza (mediamente di 0.50 m) della
sponda rispetto a quella opposta;
•
in destra idrografica i punti di potenziale esondazione si localizzano quasi
esclusivamente in corrispondenza agli attraversamenti esistenti;
•
la realizzazione della cassa di espansione di Mathi contribuirebbe alla
mitigazione del rischio idraulico delle aree nel territorio di Nole anche se
non sarebbe comunque completamente risolutiva per i settori localizzati in
sinistra idrografica e per quello adiacente al ponte di Via Rocca.
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ALLEGATI
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RISULTATI DELLE SIMULAZIONI IDRAULICHE
Scenario: presenza scolmatore (situazione attuale)
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Reach River Sta
26
Profile
1
1
9
9
Q Total Min Ch El W.S. Elev Crit W.S. E.G. Elev E.G. Slope Vel Chnl Flow Area Top Width Froude # Chl
(m3/s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2)
(m)
tr50-sc
50.00
380.05
382.14
382.14
382.74
0.012953
3.42
14.60
12.16
1.00
tr200 - sc 65.00
380.05
382.40
382.40
383.07
0.012554
3.63
17.89
13.25
1.00
1
1
8
8
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
379.74
379.74
381.41
381.82
381.55
381.63
381.85
381.90
0.012633
0.002160
3.37
1.69
24.16
67.56
74.04
121.39
0.99
0.43
1
1
7.1
7.1
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
379.18
379.18
380.87
381.10
380.87
381.10
381.37
381.65
0.012478
0.012288
3.15
3.30
15.86
19.72
15.56
17.91
1.00
1.00
1
1
7
7
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
377.88
377.88
380.28
380.61
379.57
379.81
380.29
380.62
0.000245
0.000139
0.55
0.47
104.73
176.46
80.88
144.08
0.15
0.11
1
1
6
6
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
377.75
377.75
379.63
379.88
379.63
379.88
380.21
380.54
0.012825
0.012409
3.38
3.59
14.80
18.09
12.60
13.66
1.00
1.00
1
1
5
5
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
376.26
376.26
377.74
377.83
377.74
377.79
377.90
378.00
0.010028
0.009510
2.42
2.48
32.74
39.83
77.51
79.55
0.84
0.83
1
1
4
4
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
375.32
375.32
376.75
376.82
376.76
376.82
376.90
376.98
0.006839
0.007403
2.26
2.43
38.40
45.21
103.07
103.29
0.73
0.76
1
1
3.1
3.1
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
374.07
374.07
375.88
376.04
375.65
375.76
375.93
376.08
0.001644
0.001040
1.37
1.18
71.04
113.13
212.59
265.00
0.38
0.31
1
1
3
3
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
373.85
373.85
375.90
376.06
375.34
375.41
375.91
376.06
0.000218
0.000208
0.61
0.62
151.69
182.23
200.24
200.24
0.14
0.14
1
2.9
1
1
2.8
2.8
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
373.15
373.15
374.58
375.11
374.73
375.01
375.50
375.91
0.019298
0.012498
4.23
3.98
11.81
16.35
8.61
8.78
1.15
0.93
1
1
2
2
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
372.40
372.40
373.94
374.27
373.94
374.27
374.69
375.11
0.015209
0.014034
3.84
4.06
13.03
16.27
8.76
12.10
1.00
0.96
1
1
1
1
tr50-sc
tr200 - sc
50.00
65.00
371.44
371.44
373.17
373.13
372.97
373.29
373.74
374.14
0.010005
0.018275
3.34
4.46
14.97
14.59
9.93
9.24
0.83
1.12
Bridge
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
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27
banna
384
Legend
EG t r 2 0 0 - s c
EG t r 5 0 - s c
W S tr 5 0 - s c
382
W S tr 2 0 0 - s c
Ground
380
Elevation (m)
378
376
374
9
8
7.1
7
6
5
4
3.1
2.8
2.9
2
372
370
0
200
400
M a in Ch a n n e l D is t a n c e ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
600
800
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
28
banna
RS = 9
3 8 3 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
3 8 3 .0
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
Lev ee
B a n k Sta
3 8 2 .5
Ele va tion ( m )
3 8 2 .0
3 8 1 .5
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
29
banna
RS = 8
3 8 2 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
3 8 2 .0
Gr o u n d
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 8 1 .5
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
3 7 9 .5
0
20
40
60
80
100
120
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
140
160
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
30
banna
RS = 7 .1
3 8 2 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
3 8 1 .5
Gr o u n d
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
3 7 9 .5
3 7 9 .0
0
20
40
60
80
100
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
120
140
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
31
banna
RS = 7
3 8 1 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
3 8 0 .5
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
Lev ee
B a n k Sta
3 8 0 .0
Ele va tion ( m )
3 7 9 .5
3 7 9 .0
3 7 8 .5
3 7 8 .0
3 7 7 .5
0
20
40
60
80
100
120
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
140
160
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
32
banna
RS = 6
3 8 1 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
3 8 0 .5
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
Lev ee
B a n k Sta
3 8 0 .0
Ele va tion ( m )
3 7 9 .5
3 7 9 .0
3 7 8 .5
3 7 8 .0
3 7 7 .5
20
40
60
80
100
120
140
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
160
180
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
33
banna
RS = 5
3 7 8 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
3 7 8 .0
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 7 .5
3 7 7 .0
3 7 6 .5
3 7 6 .0
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
34
banna
RS = 4
3 7 7 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
3 7 7 .0
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 6 .5
3 7 6 .0
3 7 5 .5
3 7 5 .0
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
35
banna
RS = 3 .1
3 7 6 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
3 7 6 .0
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .5
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
36
banna
RS = 3
3 7 6 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
3 7 6 .0
Gr o u n d
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .5
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
3 7 3 .5
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
37
banna
RS = 2 .9
BR
3 7 6 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
3 7 6 .0
Gr o u n d
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .5
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
3 7 3 .5
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
38
banna
RS = 2 .9
BR
378
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
377
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
376
375
374
373
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
39
banna
RS = 2 .8
378
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 2 0 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
Gr o u n d
377
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
376
375
374
373
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
40
banna
RS = 2
376.0
Legend
EG tr200 - sc
EG tr50-sc
WS tr200 - sc
WS tr50-sc
375.5
Ground
Bank Sta
375.0
E lev ation (m )
374.5
374.0
373.5
373.0
372.5
372.0
0
20
40
60
80
100
Station (m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
120
140
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
41
banna
RS = 1
3 7 4 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c
EG tr 5 0 - s c
W S tr 5 0 -s c
3 7 4 .0
W S tr 2 0 0 - s c
Gr o u n d
B a n k Sta
3 7 3 .5
Ele va tion ( m )
3 7 3 .0
3 7 2 .5
3 7 2 .0
3 7 1 .5
3 7 1 .0
0
10
20
30
40
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
50
60
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI IDRAULICHE
Scenario: presenza scolmatore + realizzazione cassa di Mathi
(situazione di progetto)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
42
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
Reach River Sta
43
Profile
1
1
9
9
Q Total Min Ch El W.S. Elev Crit W.S. E.G. Elev E.G. Slope Vel Chnl Flow Area Top Width Froude # Chl
(m3/s)
(m)
(m)
(m)
(m)
(m/m)
(m/s)
(m2)
(m)
tr50 - sc+cassa
35.00
380.05
381.81
381.81
382.33
0.013399
3.19
10.96
10.42
0.99
tr200 - sc+cassa 45.00
380.05
382.04
382.04
382.61
0.013092
3.35
13.44
11.69
1.00
1
1
8
8
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
379.74
379.74
381.38
381.40
381.45
381.52
381.63
381.78
0.007024
0.010808
2.49
3.10
22.64
23.50
74.01
74.03
0.74
0.92
1
1
7.1
7.1
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
379.18
379.18
380.41
380.76
380.58
380.78
381.08
381.27
0.022949
0.013243
3.63
3.16
9.63
14.22
12.09
14.50
1.30
1.02
1
1
7
7
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
377.88
377.88
379.86
380.16
379.28
379.48
380.00
380.17
0.003141
0.000272
1.69
0.56
20.75
95.00
18.53
80.50
0.51
0.15
1
1
6
6
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
377.75
377.75
379.35
379.54
379.35
379.54
379.83
380.09
0.013492
0.013039
3.07
3.28
11.42
13.70
11.81
12.36
1.00
1.00
1
1
5
5
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
376.26
376.26
377.74
377.74
377.74
377.74
377.82
377.87
0.004916
0.008122
1.69
2.18
32.73
32.74
77.51
77.51
0.59
0.75
1
1
4
4
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
375.32
375.32
376.69
376.70
376.69
376.73
376.81
376.88
0.005295
0.008116
1.93
2.40
32.12
33.12
102.87
102.90
0.64
0.79
1
1
3.1
3.1
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
374.07
374.07
375.54
375.87
375.46
375.58
375.70
375.92
0.004632
0.001389
1.96
1.25
25.61
69.38
64.74
207.43
0.61
0.35
1
1
3
3
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
373.85
373.85
375.63
375.89
375.23
375.31
375.64
375.90
0.000393
0.000186
0.73
0.56
96.82
149.23
194.39
200.24
0.18
0.13
1
2.9
1
1
2.8
2.8
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
373.15
373.15
374.11
374.30
374.39
374.62
375.14
375.48
0.033310
0.031518
4.49
4.81
7.80
9.36
8.46
8.52
1.49
1.46
1
1
2
2
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
372.40
372.40
373.63
373.84
373.63
373.84
374.22
374.54
0.015275
0.015236
3.41
3.71
10.27
12.13
8.75
8.76
1.00
1.01
1
1
1
1
tr50 - sc+cassa
tr200 - sc+cassa
35.00
45.00
371.44
371.44
372.82
373.06
372.66
372.87
373.27
373.59
0.010010
0.010012
2.97
3.23
11.80
13.95
9.01
9.06
0.83
0.83
Bridge
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
44
banna
384
Legend
EG t r 2 0 0 - s c + c a s s a
EG t r 5 0 - s c + c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
382
W S tr 5 0 - s c + c a s s a
G round
380
Elevation (m)
378
376
374
9
8
7.1
7
6
5
4
3.1
2.8
2.9
2
372
370
0
200
400
600
Ma in Ch a n n e l D is t a n c e ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
800
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
45
banna
RS = 9
3 8 3 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
3 8 3 .0
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
Lev ee
B a n k Sta
3 8 2 .5
Ele va tion ( m )
3 8 2 .0
3 8 1 .5
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
0
50
100
150
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
200
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
46
banna
RS = 8
3 8 2 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
3 8 2 .0
Ground
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 8 1 .5
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
3 7 9 .5
0
20
40
60
80
100
120
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
140
160
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
47
banna
RS = 7 .1
3 8 2 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
3 8 1 .5
Ground
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 8 1 .0
3 8 0 .5
3 8 0 .0
3 7 9 .5
3 7 9 .0
0
20
40
60
80
100
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
120
140
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
48
banna
RS = 7
3 8 0 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
3 8 0 .0
Ground
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 9 .5
3 7 9 .0
3 7 8 .5
3 7 8 .0
3 7 7 .5
0
20
40
60
80
100
120
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
140
160
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
49
banna
RS = 6
3 8 1 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
3 8 0 .5
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
Lev ee
B a n k Sta
3 8 0 .0
Ele va tion ( m )
3 7 9 .5
3 7 9 .0
3 7 8 .5
3 7 8 .0
3 7 7 .5
20
40
60
80
100
120
140
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
160
180
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
50
banna
RS = 5
3 7 8 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
3 7 8 .0
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 7 .5
3 7 7 .0
3 7 6 .5
3 7 6 .0
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
51
banna
RS = 4
3 7 7 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
3 7 7 .0
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 6 .5
3 7 6 .0
3 7 5 .5
3 7 5 .0
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
52
banna
RS = 3 .1
3 7 6 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .5
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
53
banna
RS = 3
3 7 6 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
3 7 5 .5
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
3 7 3 .5
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
54
banna
RS = 2 .9
BR
3 7 6 .5
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
3 7 6 .0
Ground
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 5 .5
3 7 5 .0
3 7 4 .5
3 7 4 .0
3 7 3 .5
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
55
banna
RS = 2 .9
BR
378
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
377
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
376
375
374
373
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
56
banna
RS = 2 .8
378
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
Ground
377
Lev ee
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
376
375
374
373
0
50
100
150
200
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
250
300
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
57
banna
RS = 2
376.0
Legend
EG tr200 - sc+cassa
EG tr50 - sc+cassa
WS tr200 - sc+cassa
WS tr50 - sc+cassa
375.5
Ground
Bank Sta
375.0
E lev ation (m )
374.5
374.0
373.5
373.0
372.5
372.0
0
20
40
60
80
100
Station (m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
120
140
GEO Sintesi Associazione tra professionisti
58
banna
RS = 1
3 7 4 .0
Legend
EG tr 2 0 0 - s c +c a s s a
EG tr 5 0 - s c +c a s s a
W S tr 2 0 0 - s c + c a s s a
W S tr 5 0 - s c +c a s s a
3 7 3 .5
Ground
B a n k Sta
Ele va tion ( m )
3 7 3 .0
3 7 2 .5
3 7 2 .0
3 7 1 .5
3 7 1 .0
0
10
20
30
40
S ta tio n ( m)
Comune di Nole - Variante Generale al P.R.G.C.
Torrente Banna. Relazione idraulica.
50
60