Il progetto

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Il progetto
Sommario
UN COMUNE, UNO SCHERMO: LA TECNOLOGIA CHE AVVICINA ..................................................................... 3
OBIETTIVI E STRUMENTI ........................................................................................................................................ 4
RISPOSTE AI PRINCIPALI QUESITI TECNICI RELATIVI AL PROGETTO ............................................................ 5
“UN COMUNE UNO SCHERMO” .............................................................................................................................. 5
1. Dimensioni delle sale ..................................................................................................................................... 5
2. Dimensione base ........................................................................................................................................... 6
3. Dimensione media ......................................................................................................................................... 6
4. La dimensione superiore ............................................................................................................................... 7
5. Grandi dimensioni .......................................................................................................................................... 7
6. La variabilità del costo ................................................................................................................................... 8
7. La normativa sulla sicurezza ......................................................................................................................... 8
8. I costi di installazione e manutenzione .......................................................................................................... 8
9. Conclusioni .................................................................................................................................................... 9
LA TECNOLOGIA .................................................................................................................................................... 11
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UN COMUNE, UNO SCHERMO: LA TECNOLOGIA CHE AVVICINA
Il cinema è arte, spettacolo, emozione.
Nella sala cinematografica si concretizza la magia che nasce dall‟unione di immagini, suoni, storie,
passioni ed effetti speciali.
Il Cinema Digitale, sintesi perfetta tra tradizione e innovazione, è la nuova realtà che sta trasformando il
modo di fare e di vivere il cinema, un innovativo sistema tecnologico che permette la produzione, la
post produzione, la distribuzione e la proiezione di filmati e altri contenuti in formato digitale.
La pellicola a 35 mm lascia spazio a questa nuova tecnologia che, mantenendo inalterati il fascino e la
qualità dell‟immagine, offre agli addetti ai lavori e al grande pubblico nuove ed importanti opportunità
in termini economici, ambientali, sociali e culturali.
Mediante la trasmissione satellitare il Cinema Digitale permette, infatti, di abbattere notevolmente i
costi nel processo distributivo , con conseguente aumento dei contenuti fruibili e organizzazione di un
palinsesto flessibile a beneficio degli utenti, e di ampliare in modo considerevole le possibilità di
sfruttamento della sala, anche in occasione di eventi in diretta (quali spettacoli di sport, concerti,
convention, opere teatrali etc.) in grado di aumentare in maniera esponenziale il bacino dei potenziali
spettatori.
Nel contempo, il Comune avrà a disposizione un nuovo centro di aggregazione e attrazione per le
proprie attività culturali e ricreative, un veicolo di valori sociali, culturali e di evasione che rispecchino la
realtà quotidiana, consentendo da un lato di avvicinare il centro amministrativo alla propria Comunità
a costi inferiori rispetto a quelli dei circuiti commerciali, dall‟altro di accomunare le realtà locali a
tendenze presenti su scala globale.
Il progetto non intende creare un circuito concorrente alle grandi realtà commerciali, ma offrire un
sostegno allo sviluppo e alla promozione di quelle locali, valorizzandone l‟identità e cercando
l‟interazione con le tendenze globali.
Il progetto “Un Comune, uno schermo”, iniziativa di ANPCI (“Associazione nazionale dei Piccoli Comuni
d‟Italia”), Federconsumatori e Cinecittà Digital Factory, è un esempio di tecnologia amica che intende
fornire alle realtà territoriali tutti gli strumenti necessari per l‟allestimento e l‟esercizio del sistema
tecnologico digitale, presentando un modello economico di funzionamento ispirato al criterio della
sostenibilità.
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OBIETTIVI E STRUMENTI
„Portare la magia del Cinema dove non c‟è‟ e „inventare una Comunità‟ che possa condividere nuovi
ideali fondati sull‟intrattenimento culturale sono gli obiettivi prioritari che il progetto “Un Comune, Uno
Schermo” si prefigge, mediante la creazione di una rete di Comuni senza limiti geografici, in grado di
intercettare le opportunità dei grandi circuiti internazionali.
Attraverso la realizzazione di „sale polivalenti‟ il progetto intende rispondere, infatti, alle esigenze di
aggregazione e interscambio culturale delle piccole realtà territoriali.
Il circuito realizzato avrà le medesime dotazioni tecnologiche dei circuiti “commerciali” – Multiplex e
Multisala – così da permettere l‟accesso a contenuti di pari livello, quali i film in prima visione delle
grandi case cinematografiche internazionali e i grandi eventi “live”.
I contenuti del palinsesto saranno selezionati dalla Commissione Centrale del progetto, ma al
contempo si lascerà spazio allo sviluppo di espressioni del territorio, mediante la possibile
personalizzazione del palinsesto di programmazione e l‟organizzazione di eventi speciali, promossi dalle
comunità locali e occasione di interazione con le altre realtà aderenti al Circuito.
La Commissione Centrale attiverà e manterrà un contatto costante con i Comuni per creare un flusso
input-output che sia il punto di incontro fra la domanda e l‟offerta di cultura sul territorio, curando i
rapporti con i titolari dei contenuti e assicurando il rispetto dei meccanismi SIAE, fornendo il “palinsesto
quadro” dal quale i singoli comuni saranno liberi di selezionare i propri contenuti.
Nel perseguire tali obiettivi, i Comuni e i cittadini non verranno lasciati soli. Il progetto sarà, infatti,
supportato da un‟intensa e capillare attività di comunicazione, comprendente i seguenti aspetti:

Creazione di un sito web, con il database aggiornato di tutti gli aderenti, la presentazione del
programma mensile, lo spazio interattivo per la segnalazione di eventi speciali;

Giornalino (eventuale raccordo con pubblicazioni già presenti sul territorio);

Locandine ed affissioni;

Evento speciale di apertura ed eventi ricorrenti di promozione;
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RISPOSTE AI PRINCIPALI QUESITI TECNICI RELATIVI AL PROGETTO
“UN COMUNE UNO SCHERMO”
1. Dimensioni delle sale
Per garantire una visione ottimale con modalità 2k DCI compliant come richiesto dalle specifiche del
progetto lo schermo di proiezione deve avere almeno una dimensione minimale di 300 cm di base ed
altezza di 150 cm.
Deve essere collocato a circa 173 cm dal pavimento e quindi sarà necessaria un‟altezza del locale
non inferiore a 330/340 cm.
La prima fila deve essere collocata a non meno di 212 cm e l‟ultima, per uno schermo di queste
dimensioni, non deve essere oltre 730 cm dallo schermo. E‟ consigliabile infine che vi siano 200 cm di
spazio retrostante per l‟attrezzatura di proiezione e gli spostamenti, misura di 930 cm totali che quindi
rappresenta in lunghezza la distanza massima del locale.
In quanto all‟ampiezza del locale ovviamente questa è “pilotato” dalla base dello schermo, ma in
considerazione della distanza dalle pareti laterali per consentire l‟uscita degli spettatori possiamo
stabile l‟ampiezza minima in 5 metri.
Possiamo quindi, sulla base del numero a sedere ipotizzare misure minime di standard per le sale, misure
medie e misure superiori.
Rappresentiamo in uno schema quanto sopra riportato.
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2. Dimensione base
Definiamo ora un locale di dimensioni minimali che possa consentire l‟installazione per piccole realtà.
Schermo di 300 cm di base, alto 150 cm.
Posti a sedere: 32.
Dimensioni del locale:
Altezza minima: 330 cm;
Profondità minima: 600 cm;
Ampiezza Minima: 500 cm
Le dimensioni minimali di cui sopra possono consentire di installare una sala di circa 32 posti a sedere.
All‟altezza del locale (330 cm) può ovviarsi innalzando il livello delle sedute a partire dalla seconda fila.
In tal caso il locale può avere un‟altezza anche inferiore a 330 cm da definirsi caso per caso.
 È inoltre allo studio un sistema di criptaggio per HD utilizzabile in locali aventi dimensioni inferiori
alle suddette
3. Dimensione media
Definiamo una sala di dimensioni medie con uno schermo di base di 5 metri e con una capienza più
importante.
Schermo di 500 cm di base,alto 250 cm.
Posti a sedere: fino a 90
Dimensioni del locale:
Altezza minima: 450 cm;
Profondità minima: 930 cm;
Ampiezza Minima: 940 cm
Sala più adatta ad accogliere eventi anche delle piccole comunità in occasione di eventi irripetibili
(esempio dirette di opere teatrali o sportive).
Anche in questo caso può ovviarsi entro determinati limiti all‟altezza del locale innalzando le sedute ed
abbassando lo schermo.
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4. La dimensione superiore
In questo caso parliamo di uno schermo sempre di 5 metri di base ed un locale abbastanza ampio da
ospitare fino a130 persone.
Schermo di 500 cm di base,alto 250 cm.
Posti a sedere: fino a 130
Altezza minima: 450 cm;
Profondità massima: 1‟370 cm;
Ampiezza Minima: 1‟000 cm
Cominciamo a parlare di un avere sala cinematografica adatta a contenere un numero importante di
utenti.
5. Grandi dimensioni
Ovviamente è possibile installare schermi superiori a 5 metri, da 7 a 10 metri.
Contestualmente potranno aumentare le dimensioni del locale fino a raggiungere e superare i 200
posti a sedere.
Uno schermo di 7 metri di base richiede un locale alto circa 5,5 metri, mentre uno schermo di 10 metri
di base richiede un locale alto circa 7 metri.
Anche in questo caso si può in parte ovviare all‟altezza del locale elevando le sedute ed abbassando
lo schermo.
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6. La variabilità del costo
Le attrezzature tecniche per le sale di diversa ampiezza non variano in modo considerevole. La
variabilità di costo, comunque minima, é relativa alla dimensione dello schermo e alla potenza della
lampada del proiettore che a maggiore distanza deve avere maggiore potenza. Inoltre il costo varia
sulla base del numero di poltrone che vorranno installarsi.
Ulteriore ed intuibile variabilità del costo è legata alla potenziale esistenza nei comuni di sale già
allestite per eventi teatrali o conferenze che riportino già una insonorizzazione acustica o comunque
strutture acustiche per l‟ottimizzazione dell‟audio e soprattutto le sedute con poltrone a norma di
legge.
In ogni caso qualora un comune volesse adibire temporaneamente la sala ad uso Cinematografico in
attesa di liberarne o realizzarne una nuova tutto il materiale installato può considerarsi rimovibile e
trasferibile, a meno evidentemente di materiali di insonorizzazione quali controsoffittature e pannelli a
parete che potrebbero non essere riadattabili, sostenendo solo il costo dello smontaggio, trasloco e
nuovo montaggio.
7. La normativa sulla sicurezza
La normativa di riferimento si riassume nella “Regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, costruzione ed esercizio dei Locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo”.
Citiamo solo un criterio strutturale rimandando alla più ampia normativa per tutto il resto: al di sotto dei
150 posti a sedere è necessario avere due uscite dal locale per rispettare le regole antincendio.
Quindi in tali casi avremo l‟accesso principale ed una uscita di sicurezza per un totale di due, con una
ampiezza non inferiore a 90 cm per ogni singola uscita.
Debbono inoltre essere rispettati vari criteri importanti da valutarsi caso per caso e per i quali Cinecittà
Digital Factory ha predisposto apposite funzioni.
8. I costi di installazione e manutenzione
Cinecittà Digital Factory ha effettuato uno studio atto da un lato a minimizzare i costi per i comuni
seppur mantenendo sempre elevatissimo il grado di qualità del servizio reso.
Dall‟altro lato ci siamo adoperati per cercare soluzioni sia finanziarie che gestionali che possano da un
lato diluire nel tempo l‟impegno dei comuni e dall‟altro consentire loro di finanziare integralmente la
spesa sostenuta.
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Distinguiamo due tipologie di costi:
Di Installazione, costi a durata pluriennale.
Di esercizio, costi periodici
Il costo di installazione è funzione della dimensione della sala.
Supponendo di trovarci a dover allestire una sala impiantando sia il sistema di proiezione video, lo
schermo di proiezione, l‟impianto audio stereofonico, le sedute, il sistema di ricezione satellitare, la
spesa indicativa è del seguente tipo:
Sala Base (32 posti): circa 67.000 euro
Sala Media (68 posti): circa 73.000 euro
Sala Superiore (130 posti): circa 84.000 euro
I costi di manutenzione della sala sono legati, oltre che ai costi direttamente imputabili alle gestibilità
del luogo fisico (affitto, manutenzione, utenze) ai seguenti servizi necessari per consentirne l‟operatività:
servizio di manutenzione preventiva delle attrezzature;
servizio di gestione da remoto della sala (inclusivo delle licenze software);
Ipotizziamo un costo orientativo di circa 7.000 euro annui per i servizi di cui sopra.
Restano esclusi dai costi a carico dell‟ente che gestisce la sala quelli relativi all‟accesso ai materiali.
Per i costi di installazione sarà possibile prevedere forme di dilazione del pagamento, tramite strumenti
finanziari apposti che spalmino su più esercizi finanziari i costi in collaborazione con la Cassa Depositi e
Prestiti.
A titolo di esempio possiamo immaginare, nel caso della sala media, una dilazione in 10 esercizi.
In questo caso, sempre a titolo di esempio, il costo annuale comprensivo dei servizi di cui sopra e dei
costi di installazione ripartiti sarà pari ad una cifra tra i 15.000 ed i 17.000 euro oltre iva annuali.
Tali costi saranno coperti dagli incassi relativi ai biglietti emessi agli utenti dei servizi.
9. Conclusioni
Cinecittà Digital Factory è disponibile a effettuare approfondimenti e sopralluoghi ove sia necessario
per attività di consulenza volta a garantire il successo dell‟iniziativa per quei comuni che aderiranno al
progetto Un Comune Uno Schermo.
Roma, 24 febbraio 2010
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Il contenuto del presente documento è da intendersi in qualità di indicazioni di massima suscettibili di
maggiore approfondimento e valutazione da parte di Cinecittà Digital Factory.
I Costi espressi sono da intendersi quali indicazioni di massima suscettibili anch‟essi di variazione sulla
base delle singole installazioni, delle caratteristiche dei locali e delle scelte tecniche operate dai diversi
enti appaltanti oltre che dalla variabilità dei prezzi di fornitura relativi alle oscillazioni del mercato.
Cinecittà Digital Factory S.r.l.
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