gratuito ASExtra 148-149
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AS numeri 148/149 EXTRA GRATIS ONLINE ogni mese supplemento digitale di sound n.149 AT IS 100 on lin PAGINE! IN QUEST O A UDIOPHILE sound AUDIOPHILE GR NUMERO COVER STORY GIRADISCHI TECHNICS 1200 La s toria del 1 200 e AS EXTRA consigli e altri articoli sull fate click per andare direttamente all’articolo Cover Story / AS EXTRA 148, 149 Giradischi Technics 1200 >22 click La storia del 1200 e presentazione dei modelli GAE e G. AS numero 149 in edicola & online CD AUD 149 allegato ad AS 149 Hardware click KR Audio: Storia dell’azienda e presentazione dei prodotti> 48 Liquid Music click Andrew Rose, remastering engineer alla Pristine Classical> 52 Hardware click Duevel: Ascoltiamo Carlos Kleiber sui Diffusori Venus > 36 ASCOLTO STREAMING Guida all’ascolto dei CD allegati al nn. 148 e 149 di ‘Audiophile sound’ con esempi musicali da ascoltare in streaming... > 16 (AUD 148) click > 18 (AUD 149) click CD AUD 148 CD AUD 149 a nostra rivista online > Editoriale click Un benvenuto a questo numero doppio di AS EXTRA > 5 CD allegato click CD allegato ad Audiophile sound n. 148 Los Impossibles su Velut Luna: Guida all’ascolto con esempi musicali > 16 CD allegato click CD allegato ad Audiophile sound n. 149 “Zefiro torna” su Vivat: Guida all’ascolto con esempi musicali > 18 Hardware click De Antoni: I vantaggi dell’uso di alluminio nei cavi > 38 Consigli pratici click Van den Hul risponde alle domande degli audiofili > 42 Dischi/Video click Etichetta Vivat: Robert King parla della sua registrazione delle Sonate di Purcell > 44 sommario... I Dischi per un’ isola deserta Jerry Granelli Barbiero, Brunod... David Russell Christian Poltera Testina click Sublima Cables: Testina AT-95S > 54 Bobine click Bobine in mettallo o plastica: Quale è migliore? > 58 Testine click Soundsmith: Una breve presentazione dell’azienda > 60 Vinile click ‘The Vinyl Collection’: Rossini ouverture a 45 giri > 62 Dischi click Mravinsky: la Praga pubblica le registrazioni live di Brahms e Tchaikovsky > 66 HI RES click DSD Native: Pierre Bolduc fa una presentazione del sito dsdnative.com > 69 ARTICOLI DAL PASSATO click Dal Numero 130 di AS EXTRA: I registratori Nagra > 73 ARTICOLI DAL PASSATO click Dal Numero 130 di AS EXTRA: Registratori Nagra 4S e T> 81 DISCHI / LATEST RELEASE click Le ultime novità di musica classica > 84 Thorens DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA SACD non classico click Jerry Granelli & V16: Vancouver 08 su Songlines > 87 CD non classico click Barbiero, Brunod, Balanescu, Cojaniz : Marmaduke su Splasc(h) Records> 89 CD classico click For David: Composizioni scritte per David Russell su Telarc > 91 SACDclassico click Christian Poltera: Il violoncellista esegue Dutilleux, Lutoslawski, Sacher su BIS > 93 LP 33 non classico click Thorens: 125 anniversario 1883-2008 su Thorens > 95 A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sui diffusori MG 3.7 CLICCA QUI EDITORIALE EDITORIALE Benvenuti a questo numero doppio di AS EXTRA... ben 100 pagine! uesto mese vede un numero doppio di AS EXTRA: un nume- Q sizione il suo catalogo su tutti i territori (vede hdtracks.com) e la ro che si ‘collega’ al n. 148 e al n. 149 di Audiophile sound. Sony ha autorizzato siti europee come highresaudio.com a distribui- Non sarà una nostra abitudine abbinare due numeri insieme: re i loro contenuti ai paesi della communità europea. Solo la purtroppo vari lavori si sono accavallati e abbiamo quindi optato per Universal sembra per il momento voler mantenere le restrizioni una soluzione che ci ha permesso di completare il rinnovo di all'accesso su tutti i terrtitori: francamente una situazione assurda e Audiophile Sound contemporaneamente al lavoro di far uscire i sei così chi ha ricevuto l'autorizzazione a vendere i file della Universal prossimi titoli di The Vinyl Collection. Chi non ha letto l'editoriale di può farlo soltanto sul proprio territorio nazionale. Per esempio, un Audiophile sound del numero 149 di febbraio 2016: ecco i principa- cliente con un IP italiano o tedesco non può comprare file della li cambiamenti apportati alla rivista… Verve o della Deutsche Grammophon da hdtracks. Per il mercato Cambiamenti grafici, più recensioni hardware e PIU recensioni di dischi italiano questo significa che noi audiofili e musicofili non possiamo I cambiamenti apportati al numero di febbraio n. 149 di Audiophile ho fatto un post-dottorato a Harvard in marketing… ma in tutta one- sound non sono solo di natura estetica: è vero che abbiamo modifi- stà non vedo il motivo dietro una tale politica. cato la grafica della rivista ma le novità sono nel incremento del Un altro mercato in evoluzione è quello dei file in DSD (SACD). numero delle pagine e dei contenuti. Abbiamo fatto un accordo con www.nativedsd.com, un sito olande- Recensioni di FILE IN ALTA RISOLUZIONE se di proprietà della Channel Classics, per la recensione di file DSD. ancora acquistare file in alta risoluzione del gruppo Universal! Non un terzo in più della media - ma anche una più ampia sezione dedi- Ogni settimana il sito si arricchisce di nuovi contenuti. Hanno già in vendita circa 850 titoli di una quarantina di etichette; e tutti i file sono cata alle recensioni di dischi, con un incremento di recensioni di dischi in Native DSD, in altre parole file di musica incisi in DSD e non file che dovrebbe presto raggiungere circa 90 al mese. C'è anche una in PCM upsampled nel dominio DSD. Il repertorio spazia dalla musi- sezione di recensioni più brevi ('MINIATURE') nonché sezioni dedica- ca classica al jazz, New Age, Big Band, World, Gospel e Spiritual. te esclusivamente alla recensione di file di musica liquida in alta riso- Ogni nuovo file messo sul mercato viene controllato per assicurare luzione PCM e DSD. che problemi del tipo incontrati da hdtracks non sorgono mai. La cosìddetta musica liquida sta prendendo piede. Negli ultimi anni Conosco da anni il proprietario, Jared Sacks: abbiamo abbinato vari il mercato ha preso due direzioni diverse per quanto riguarda l'ac- CD Channel Classics alle nostre pubblicazioni e vi assicuro che è cesso ai file HD. I ‘content provider’ ci offrono servizi di streaming una persona molto seria. che vi permettono, grazie al pagamento di un canone mensile, di Nel n. 149 di Audiophile sound, per illustrare la ricchezza dei cataloghi hi accedere a migliaia di file di musica. Il problema è che, con l'ecce- res, abbiamo preferito presentare una ventina di titoli considerati da tanti zione di www.highresaudio.com, non ci sono ancora siti che offrono come dei ‘classici’ della discografia audiophile. Dal numero di marzo file in streaming in autentica alta risoluzione. Prima che la fibra otti- pubblicheremo le recensioni delle ‘ultime novità’ in alta risoluzione. ca, quella vera a 100MB, sia disponibile su tutto il territorio naziona- Una nuova sezione ‘news HARDWARE’ le l'accesso a file in alta risoluzione in streaming rimarrà un sogno. Un'altra novità per Audiophile sound è la reintroduzione di una Invece siti come hdtracks.com, highdeftapetransfers.com, highre- sezione ‘News Hardware’. Benché il sito nostro offre una vasta saudio.com e nativedsd.com hanno iniziato a firmare contratti che gamma di informazioni su nuovi prodotti, non tutti i nostri lettori sono le permettono di vendere i loro download in tutto il mondo. Anche le affascinati dal mondo digitale e preferiscono leggere notizie nell'edi- multinazionali si stanno svegliando: la Warner sta mettendo a dispo- zione cartacea di AS. Voilà, fatto! Pierre Bolduc AUDIOPHILE sound n. 149 > online e in edicola cover story Il giradischi Klimo Stern: il più economico dei giradischi Klimo, ma nel suo DNA pare avere molti dei pregi dei fratelli maggiori, come l'ottimo bilanciamento tonale, la dinamica... (AUDIOPHILE sound n. 148 > online - cartacea e digitale) hardware news dischi & d/load In questo numero di Audiophile sound ben 11 articoli dedicati a prodotti hardware: da diffusori a testine, da giradischi a cuffie, da riflessioni a confronti... AS riprende la rubrica NEWS con ben 5 pagine di notizie sui nuovi prodotti distribuiti in Italia. Ogni mese i distributori ci comunicheranno le loro novità per tenervi aggiornati. La rubrica ‘Reviews’ assume un look completamente nuovo: sezioni individuali dedicati a dischi fisici e d/load ‘liquidi’ per il classico e il non classico e una sezione ‘miniature’ dedicata a recensioni più breve. > SOMMARIO extra 5 editoriale Questo mese non solo troverete 9 recensioni di prodotti hardware - Le recensioni di prodotti hardware: fatte con l’ascolto di musica IL VERO TEST!! Tutte le nostre recensioni hardware sono fatte ascoltando CD, SACD, LP, BLU RAY, LIQUID MUSIC: un vero test per un prodotto hi fi! ti puoi fidare... PRODOTTI HARDWARE RECENSITI SU Audiophile sound Nel numero 149 COVER STORY: Klimo: Giradischi Stern Audio Research: Amplificatore GSi75 KR Audio: Model P130 Métronome: DAC C8+ Stein: Testina Avventurin 6 Decca (London): Riflessioni di Pierre Bolduc sulla testina MrSpeakers: Cuffie Ether Duevel: Diffusori Venus Sublima: Testina AT-95S Shelter: Testina 301 II Testine Confronto: Confronto tra 3 testine Nel numero 148 COVER STORY: Quad: Artera Play & Artera Stereo Audio Research: Amplificatore REF 150SE Soundsmith: Testina Zephyr MIMC Atohm: Diffusore Sirocco 3.0 D’Antoni: Cavo digitale Kiom: Preamplificatore Reference Lettori diigtali: Foobar, Mediamonkey, Audiogate Nel numero 147 COVER STORY: Omega: Sistema Audio Concepts Soulution: Preamplificatore 725 MSB Technology: DAC V & UMT V SME: Giradischi Model 15 Remton: Stadio phono 383 Kingsound: Diffusori Princess II Audionet: Amplificatore stereo SAM G2 - parte 2 Steinberg: Interfacce UR22 & UR242 Oudimmo: Intervista con Davide Perucchini INDICE DEI PRODOTTI HARDWARE RECENSITI SU Audiophile sound INDICE (parte 1): numeri 128-147 (ottobre 2013-novembre 2015) CLICK per consultare l’indice AUDIOPHILE sound con CD allegato è in edicola & in vendita online : (in versione cartacea con CD fisico & in versione digitale con CD download) www.audiofileshop.com [percorso: > ‘audiophile sound’ > ‘come comprare AS’] oppure CLICCATE IN BASSO CLICK PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP numero148 con CD allegato VELUT LUNA AUDIOPHILE sound PER COMPRARE Audiophile sound n. 148 con CD allegato versioni fisico o digitale CLICCA QUI PER PRENOTARE Audiophile sound PRESSO IL TUO EDICOLANTE PER ABBONAMENTI Audiophile sound CLICCA QUI senza obbligo di pagamento anticipato Basta comunciarci l’indirizzo dell’edicolante: [email protected] AUDIOPHILE sound con CD allegato è in edicola & in vendita online : (in versione cartacea con CD fisico & in versione digitale con CD download) www.audiofileshop.com [percorso: > ‘audiophile sound’ > ‘come comprare AS’] oppure CLICCATE IN BASSO CLICK PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP numero149 con CD allegato VIVAT AUDIOPHILE sound PER COMPRARE Audiophile sound n. 149 con CD allegato versioni fisico o digitale CLICCA QUI PER PRENOTARE Audiophile sound PRESSO IL TUO EDICOLANTE PER ABBONAMENTI Audiophile sound CLICCA QUI senza obbligo di pagamento anticipato Basta comunciarci l’indirizzo dell’edicolante: [email protected] ! A S EXTRA IL SUPPLEMENTO DI A UDIOPHILE SOUND SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND NUMERI 148 & 149 numero corrente in edicola & online: n.149 G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A A UDIOPHILE SOUND C ONTENUTI - articoli, commenti, interviste che completano i contenuti pubblicati su Audiophile Sound - in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’ C ONTENUTI MULTIMEDIALI - AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc. E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! Audiophile sound n. 149 per anteprima AS 149 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basterà fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione c NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro CLICCA QUI op zione 2 DOWNLOAD, di solo rivista in pdf (senza CD) a solo 3,90 euro CLICCA QUI PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 OFFERTA SPECIALE!! ABBONAMENTO ANNUALE 10 12 NUMERI della rivista con CD AUDIOPHILE ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf & 1 CD in download CD res a solo 39 euro op zione 2 ABBONAMENTO ANNUALE 10 12 NUMERI della rivista senza CD ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf a solo 24 euro CLICCA QUI PER COMPRARE UN ABBONAMENT O 4 ALE: 8506715 ABBONARSI conviene... CD allegato AS 148 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 148 nuova rubrica!! Los Impossibles su Velut Luna CD allegato: los impossibles Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq riente e Occidente. Da sempre il loro incontro sul piano cul- bambù, la seta, il metallo, la zucca e la pelle, e con quella giappo- turale e artistico ha saputo fornire risultati affascinanti e sor- nese, la cui ‘musica classica’ locale fu formata principalmente dal prendenti, rispetto a quello che accade sul piano storico, nel genere shomyo, paragonabile al nostro canto gregoriano, e dal O quale l'incontro si è trasformato spesso in uno scontro, come d'al- genere gagaku, costituito da musica orchestrale. tronde sta avvenendo proprio in questo periodo. Nel corso del tempo, questi generi, queste musiche, incontrandosi E anche la musica, naturalmente, ha potuto approfittare nel corso con i mille rivoli di quella occidentale, hanno dato vita a una sorta di dei secoli di questo incontro tra l'arte occidentale e quella orientale. ibrido crossover, lo stesso che i due interpreti protagonisti di questo Così, di volta in volta, l'Occidente ha scoperto, meravigliandosi, del- CD, il chitarrista barocco Luca Tarantino e il percussionista di Tabla l'esistenza della musica indiana, che ha fatto la sua apparizione in indiana Vito De Lorenzi, hanno voluto appositamente creare, unen- Europa sul finire del Settecento, facendo scoprire l'universo sonoro do la grande tradizione della musica barocca spagnola del tardo del raga (come vengono chiamate le molteplici strutture musicali Seicento con il suono particolare ed esotico di questo particolare che il costrutto musicale), così come i Devi e i Rama che descrivo- strumento percussivo indiano, formato da una coppia di tamburi, no i canti dei templi e quelli patriottici. E poi gli splendori della musi- simbolo con un altro strumento, quest'ultimo a corde, il Sitar, della ca araba, che attecchì e fiorì nella Spagna islamica tra il IX e il XV cultura musicale di quell'immenso Paese asiatico. secolo e che vide quale capostipite il musicista persiano Ziryâb, che Così, i due artisti, che formano il duo Los Impossibles, dopo esser- lavorò alla corte di Abd al-Rahman II a Cordova, la cui musica fu poi si esibiti in alcuni concerti, hanno deciso di registrare questo disco fusa con quella occidentale dell'epoca dal poeta, compositore e filo- nel quale alcuni brani della musica chitarristica spagnola e italiana sofo Ibn Bajja di Saragozza. Senza dimenticare, naturalmente, quel- barocca del Seicento e del Settecento, composti da autori come la dell'Estremo Oriente, con la Gaspar Sanz, Antonio de Santa Cruz, Santiago de Murcia, Girolamo musica cinese che incantò i Melcarne, Giovan Battista Abatessa, Giovanni Paolo Foscarini, diversi viaggiatori occidentali, a Alessandro Piccinini e Ferdinando Valdambrini, vengono accompa- per sapere di più... partire dalla dinastia Han (206 gnati, ma sarebbe meglio dire arricchiti, dal tabla di Vito De Lorenzi, a.C. - 233 d.C), che si basava su www.velutluna.it oltre alla presenza del contrabbasso di Marco Bardoscia nei pezzi otto gruppi di strumenti, determi- Gallardas e Canarios. nati dal materiale di costruzione, Il suono della chitarra barocca (Luca Tarantino suona due copie di ossia l'argilla, la pietra, il legno, il chitarre Voboam del 1641 e del 1687) e quello del tabla dialogano Velut Luna 16 extra > SOMMARIO CD allegato AS 148 in modo sorprendente, con un'affinità timbrica che stupisce (com- tratta di un ballo che evoca ricordi tristi o malinconici plice anche la raffinata e naturale presa del suono da parte di 01.25], che fanno pensare a un amore tradito o finito mestamente. s q[00.55 - Marco Lincetto) e che ci fa comprendere come l'incontro tra Oriente e Occidente non sia soltanto un anelito o un auspicio retorici, ma track 6: Otros Canarios un darsi la mano attraverso il mistero del suono, nell'attesa e nella Anche qui abbiamo un esempio di Canario, per la precisione di speranza che questo avvenga anche nel lungo e articolato sentie- Santiago de Murcia, che viene ribadito e arricchito dal tabla che ro della storia. esegue delle variazioni su Datratal Theka e Tehai Challan Kaida, oltre a libere variazioni dello stesso Vito De Lorenzi. In questa alter- track 1: Jaracas nanza tra chitarra e percussioni il pezzo si trasforma quasi in una Questo brano di Antonio de Santa Cruz, tratto dal suo Libro donde sperimentazione timbrica s q[00.56 - 01.32]. se verán pazacalles de los ocho tonos i de los trasportados, viene accoppiato a una serie di variazioni sul Datratal Theka induista, che track 7: Canarios si basa sul concetto musicale del Dehli Kaida (che possiamo para- Per questo brano vale lo stesso che si è detto del precedente, visto gonare a un tema musicale secondo la tradizione occidentale), il che è opera sempre di Santiago de Murcia, anche se qui si aggiun- quale poi viene variato ritmicamente attraverso il Vistar s q[02.45 ge anche il contrabbasso di Marco Bardoscia, sul quale si stendo- - 03.15], che nella tradizione induista significa appunto ‘variazione’, no le variazioni su Datratal Theka, che danno al pezzo quasi un espansione del tema. sapore jazzistico track 2: Gallardas track 8: Preludio Il perfetto accostamento tra la tradizione barocca europea e l'anti- Detto anche Capricio arpeado por la Cruz, questo brano di Gaspar ca musica indiana si concretizza con questo brano, elaborato da Sanz è una sorta di riflessione melanconica imbastita dalla sola chi- Gaspar Sanz, Antonio de Santa Cruz e Santiago de Murcia (la tarra barocca s q[00.33 - 00.55]. La denominazione “por la Cruz”, Galliarda o Gagliarda è una danza rinascimentale nata intorno al nel linguaggio della chitarra barocca indica l'accordo di Mi minore; XVI secolo), sul quale Vito De Lorenzi dipana un ritmo con il tabla da qui la chiave mesta del pezzo. s q[00.25 - 00.50] che esegue un Kaida Farukhabad/Tukra, con l'accompagnamento del contrabbasso di Marco Bardoscia. Si noti track 9: Folias Gallegas come l'elaborazione fiorita della danza su unisca perfettamente alla Le Folias Gallegas rientrano nel grande calderone di quel tema dimensione ritmica del Kaida s q[01.38 - 02.37], che sembra crea- musicale che è la Follia, di origine portoghese, le cui origini si atte- to apposta per la Gagliarda! stano tra la fine del XVI secolo e l'inizio di quello successivo. Anche qui è davvero notevole il risultato ottenuto dall'unione del brano track 3: Canario sobre la C barocco con le variazioni indiane Il Canario è una tipica danza delle Isole Canarie, simile a livello rit- scono energia e vigore al tessuto melodico. mico alla Giga s q[01.14 - 02.04], che conferi- s q[00.01 - 00.50], che qui Luca Tarantino esegue partendo dalle elaborazioni di Antonio de Santa Cruz, Girolamo track 10: Los Impossibles Melcarne detto “Il Montesardo” e Giovanni Battista Abatessa. Questa celeberrima danza di Santiago de Murcia, tratta dal Codice Questa danza, che ebbe ampia diffusione anche nella Spagna del Salvatar numero 4, viene qui presentata in una versione con un XVII secolo, veniva eseguita quando si voleva corteggiare una tempo molto più veloce per poterla abbinare con il Datratal Theka donna e non può dunque sfuggire la sensualità di cui è imbevuta del tabla s q[00.32 - 01.40]. Il risultato è a dir poco trascinante! s q[02.48 - 03.20]. track 11: Ciacona track 4: Fandango, Fandango indiano La Chiaccona Mariona alla vera Spagnola fu composta da Questo pezzo, che riprende un brano di Santiago de Murcia, si Alessandro Piccinini e inserita nel suo secondo Libro di Intavolatura basa sulla famosa danza galante iberica, le cui origini risalgono alla per liuto. Brano che può essere adattato anche per la chitarra, stru- seconda metà del XVIII secolo, per poi essere conosciuta e apprez- mento sul quale non perde nulla del suo sottile e ammaliante fasci- zata al di fuori dei confini della penisola nella prima metà del seco- no, fatto di riflessione e di rimembranze lo successivo. Al tessuto ritmico (i ballerini si accompagnano con il se venisse suonato in una sera d'autunno, affacciati alla finestra. s q[00.31 - 01.00], come suono delle nacchere), Vito De Lorenzi ha voluto accostare un altro esempio di variazioni di musica indiana, che non fanno altro che track 12: La Jota esaltare l'ipnotica bellezza della danza occidentale La Jota è una danza folcloristica spagnola che si balla saltando, s q[01.20 - 02.05]. con i ballerini che si accompagnano con le nacchere e che, in questo caso, ben si adatta alla scelta di unirla all'uso da parte di Vito track 5: Capona quarta De Lorenzi che suona il tamburo più piccolo (e acuto) del tabla, Anche la Capona è un ballo del quale, però, si sa pochissimo e ossia il dhayan quella che Luca Tarantino esegue è opera del compositore e chitar- ro intento di mimare le nacchere dei ballerini. Andrea Bedetti s q[00.24 - 00.54], oltre alle maracas, con il chia- rista romano Ferdinando Valdambrini, vissuto nel XVII secolo. Si > SOMMARIO extra 17 CD allegato: los impossibles s q[01.35 - 02.10]. CD allegato AS 149 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 149 nuova rubrica!! “Zefiro Torna” su Vivat CD allegato: “zefiro torna” Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq l CD allegato in questo numero di Audiophile sound vuole esse- avvio alla sistematica diffusione dell'editoria musicale, ma che nel re un tributo a quell'incredibile periodo culturale che è il corso del tempo, si potrebbe dire inevitabilmente, e questo è il Barocco, un lasso di tempo che viene fissato tra il 1600 e il 1750 secondo punto, portò alla nascita di diversi stili musicali, che si svi- circa. I nove brani presenti (suddivisi in quattordici tracce) appar- lupparono sulla base di determinate peculiarità culturali, artistiche tengono tutti al catalogo dell'etichetta Vivat, fondata e diretta da e sociali. Robert King, direttore, clavicembalista, organista e musicologo Ecco, allora, il dispiegarsi nel corso dei decenni nel vecchio conti- inglese, uno dei maggiori specialisti al mondo di musica barocca, nente di scuole, indirizzi, concezioni musicali frutto di differenti tra- che nel 1980, studente all'università, diede vita a The King's dizioni e sensibilità. A cominciare, all'inizio del Seicento, da Claudio Consort, che è diventato uno degli ensemble musicali più importan- Monteverdi, padre di quella “seconda prattica” capace di svincola- ti a livello internazionale per ciò che riguarda questo genere di re la nascente musica barocca dai fasti ormai inadeguati di quella musica. rinascimentale, con uno stile che riveste la severa forma creata nel Questi brani, che appartengono a compositori come Claudio Cinquecento da autori come Giovanni Pierluigi da Palestrina e Monteverdi, Henry Purcell, Marin Marais, François Couperin, Orlando di Lasso con abiti totalmente nuovi, votati a una splendida Georg Friedrich Händel e Johann Sebastian Bach, ci permettono e ammaliante melodiosità, tipicamente italiana, come dimostrano non solo di ascoltare un assaggio dei loro capolavori, ma anche di lo scherzo musicale Zefiro torna e il madrigale Hor che 'l ciel, e la comprendere due aspetti che riguardano quel ricco scrigno che è terra. Oltre i confini continentali, in Inghilterra, il geniale Henry la musica barocca; il primo è che non è esistito un altro periodo che Purcell (morto a soli trentasei anni) nella seconda metà del XVII abbia avuto una richiesta di musica così grande come avvenne nel secolo fu in grado di dare vita a sontuose opere teatrali e strumen- Barocco, quando le tante corti tali nelle quali una forma esatta, precisa, quasi geometrica, viene Vivat europee, la Chiesa e gli aristo- resa meravigliosamente godibile grazie a un uso sapiente dell'ar- per sapere di più e per acquistare i dischi Vivat: cratici chiesero ai musicisti del- monia (per rendersi conto di ciò basta ascoltare la sua Sonata in re l'epoca una massa impressio- maggiore suddivisa in due tracce). E poi la Francia con Marin nante di musica da camera, per Marais e François Couperin, che a cavallo tra Seicento e orchestra e per singolo strumen- Settecento immisero nella galassia della musica barocca la ricer- to. Centinaia e centinaia di catezza del particolare e la raffinatezza dell'eloquio timbrico: il opere che non solo diedero primo virtuoso straordinario della viola da gamba, oltre che di musi- I www.vivatmusic.com 18 extra > SOMMARIO extra CD allegato AS 149 pagina attiva ca teatrale e cameristica (di lui si può ascoltare nel disco la track 2: Claudio Monteverdi: “Hor che 'l ciel, e la terra” Ciaccona il la maggiore); il secondo prolifico autore di brani per cla- Ma Monteverdi è capace di prendere anche sul serio la poesia di vicembalo e musica sacra (si ascolti il suo Motet pour le jour de Petrarca, come dimostra questo stupendo brano tratto dall'Ottavo Pâques suddiviso in tre tracce). Per finire i due pilastri della musica Libro dei Madrigali (1638) e basato sul sonetto del Canzoniere. Qui barocca di area germanica, Georg Friedrich Händel e Johann Monteverdi riesce a dimostrare tutta la drammaticità che riesce a Sebastian Bach. Entrambi nati nello stesso anno, il 1685, e morti a infondere nella sua musica nove anni di distanza, Bach nel 1750 e Händel nel 1759, hanno timbrico di pochissimi strumenti (in questo caso due violini, organo, s q[00.25 - 00.47], anche con l'aiuto dominato non solo il panorama della musica di lingua tedesca (e clavicembalo, violone e due chitarroni, i quali accompagnano le inglese per quanto riguarda il secondo durante il lungo periodo vis- quattro voci maschili e le due femminili), che descrive le pene suto a Londra), ma hanno rappresentato un ineludibile punto di rife- d'amore di chi è costretto a vivere la vita come una sorta di guerra rimento per le propaggini dell'ultimo Barocco europeo. Se Händel interiore s q[03.11 - 03.38]. suoi tradimenti attraverso splendide opere liriche e i celeberrimi ora- track 3-4: Henry Purcell: Sonata in re maggiore, Z801 tori pregni di una musica sontuosa e psicologicamente articolata Composte nel 1683, a ventiquattro anni, le dodici Sonate a tre, per (l'ascolto dell'Ouverture all'oratorio profano Samson, suddiviso su violino, viola da gamba e cembalo rappresentano uno dei vertici di tre tracce, è illuminante), Bach indagò il mistero di Dio attraverso il questo genere musicale. L'ascolto dell'ultima di queste sonate, sud- suono, dando vita a una vera e propria ‘teologia musicale’ (il divisa in due tempi, il primo Adagio - Canzona - Poco largo, il secon- Preludio al Corale Jesu, meine Freude BWV 753), nella quale la do Grave - Presto - Allegro) permette di comprendere al meglio la presenza del Divino si annida anche nella grande produzione profa- sontuosa tessitura che Purcell riesce a dare ai tre strumenti na, come nel caso delle emozionanti Suites per violoncello (di cui ascoltiamo il Preludio in do maggiore dalla terza di esse). s q[track 3: 00.02 - 01.06], dove ogni passaggio rappresenta un peso o contrappeso rispetto a quello che lo precede s q[track3: 01.07 - 02.09] e a quello che lo segue s q[track 3: 02.10 - 03.08]. track 1: Claudio Monteverdi: “Zefiro torna” Tutto è meravigliosamente bilanciato! Questo Scherzo musicale, del 1632, ci permette di apprezzare anche le doti umoristiche del compositore cremonese, il quale nel track 5: Marin Marais: Ciaccona in la maggiore brano, giocato in modo incantevole sulle voci dei due tenori, accom- Passando al Barocco francese, questo breve ma densissimo brano pagnate dal clavicembalo, da due chitarre e dal chitarrone, su testo di Marais, risalente al 1725, ci fa entrare in contatto con una raffina- di un sonetto di Ottavio Petruccini, prende in giro il modo di poetare tezza inventiva straordinaria elaborata dalla viola da gamba, dalla petrarchesco, dileggiando il vittimismo di chi ama e non è a sua tiorba e dall'organo da camera in un susseguirsi di delicati e intrica- volta amato. Si faccia attenzione a come Monteverdi costruisca tutto ti arabeschi lo Scherzo sulla gioia provocata dall'arrivo della primavera, con i bro dello strumento ad arco, che si lascia andare a una malinconica due tenori che imitano cantando lo spirare lieto del vento s q[00.10 melodia s q[01.45 - 02.25] sui quali domina l'affascinante tim- s q[00.02 - 00.40]. - 00.42], e che si scontra con la solitudine del protagonista che si lamenta nell'ultima terzina della poesia s q[02.58 - 03.55], fino al track 6-8: François Couperin: Motet pour le jour de Pâques punto in cui, e qui avviene l'evento inatteso, l'amarezza del protago- Per comprendere la capacità di elaborare intrecci armonici e melo- nista culmina nel verso come vol mia ventura or piango s q[04.05 dici con una povertà di mezzi espressivi a disposizione, è sufficien- - 04.17], che subito dopo si tramuta in una nuova spensieratezza te ascoltare questo soave mottetto che il compositore francese con la fine dello stesso verso che proferisce or canto scrisse per la Cappella Reale sul finire del XVII secolo, con le voci s q[04.18 - 05.09]! del soprano e del mezzosoprano che si alternano e si incontrano pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare la versione di Les Arts Arts Florissants Florissants di “Zefiro torna” > SOMMARIO extra 19 CD allegato: “zefiro torna” seppe raccontare le passioni umane, i suoi conflitti, i suoi dolori e i CD allegato AS 149 per annunciare la Risurrezione di Gesù s q[track 6: 00.02 - 01.03], posto tra il 1741 e il 1742 (suddiviso in tre movimenti) che raffigura mentre la viola da gamba, la tiorba e l'organo da camera dipanano le pene e la rabbia di Sansone una tenua linea di accompagnamento s q[01.42 - 02.11], quasi sus- to in catene dai filistei. surrata per timore di disturbare il canto delle due voci femminili. track 13: Johann Sebastian Bach: Preludio dalla Terza Suite per violoncello track 9: Georg Friedrich Händel: “O sacred oracles of truth” Se con Händel entriamo in un nuovo mondo, con Bach affrontiamo Con quest'aria tratta dall'oratorio Belshazzar, composto nel 1744, l'infinito, anche quando si tratta del suono di un solo violoncello, entriamo nel meraviglioso mondo di Händel, fatto di amori, guerre, protagonista delle Sei Suites composte a Köthen tra il 1717 e il contrasti e passioni insanabili. Quest'opera narra le gesta di 1723, con le quali il sommo Kantor volle sfruttare al massimo le Belshazzar, il sovrano babilonese che tiranneggiò il popolo ebraico potenzialità dello strumento, che in questo Preludio della Terza sottomesso e che venne poi ucciso dal principe persiano Ciro. Suite si lascia andare a una serie di scale e di arpeggi L'aria, cantata dal profeta Daniele attraverso la voce di un contro- - 00.55] che, invece di apparire freddi e meccanici, offrono un'im- tenore, rappresenta un momento cardine dell'opera, quando invo- magine calda, articolata, come se il violoncello riuscisse finalmen- cando i “sacri oracoli della verità”, il personaggio biblico può annun- te a parlare e a esprimere le sue emozioni ciare che le pene del popolo di Israele stanno per finire s q[track 11: 00.02 - 01.26], tenu- s q[00.01 s q[01.25 - 02.10]. s q[00.46 tezza dell'accompagnamento orchestrale (Händel in ciò fu insupe- track 14: Johann Sebastian Bach: Preludio “Corale Jesu, meine Freude”, BWV 753 rabile!) - 01.49]. La soavità dell'eloquio, la dolcezza del canto e la delica- 04.30] danno la dimensione delle incredibili Bach riusciva a essere divino anche quando si calava nei panni del sfaccettature e sfumature psicologiche che il compositore sassone s q[02.59 didatta, come nel caso di questo breve, ma densissimo, corale trat- fu capace di conferire alle sue partiture. to dal Clavierbüchlein für Wilhelm Friedemann Bach, ossia per il figlio primogenito affinché si potesse esercitare sia al clavicemba- CD allegato: “zefiro torna” track 10-11: Georg Friedrich Händel: Ouverture di Samson lo, sia all'organo grazie a una serie di ‘esercizi’ capaci, tuttavia, di E a proposito di come Händel fu in grado di far calare lo spettatore trasmettere sempre un messaggio di una profondità inaudita nelle atmosfere dei suoi oratori ecco l'Ouverture di Samson, com- s q[00.40 - 01.47]. Andrea Bedetti numero 137 con CD allegato ‘MARIA CALLAS’ ancora disponibile ONLINE CLICCA PER L’ACQUISTO 20 extra > SOMMARIO A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sull’amplificatore integrato MK2240 della Galactron CLICCA QUI extra cover story TECHNICS Giradischi 1200 “Non è il miglior giradischi mai costruito e non è il giradischi che suona meglio al mondo... Qualunque sia il vostro impianto di riproduzione, qualunque sia la vostra testina, qualunque siano i vostri gusti musicali e il ‘tipo’ di vinili che preferite (dalla super-consumata stampa originale dei primi anni della stereofonia, fino a un 200 grammi inciso a 45 giri/minuto) il 1200 vi offre - a un costo del tutto ragionevole - la possibilità di ascoltarli ‘almeno correttamente’... VINCENZO FRATELLO ” foto 1: Technics SL-1200LTD technics 1200 “Nel 2013 era stata lanciata tramite facebook una raccolta di firme per una petizione indirizzata alla Matsushita che chiedeva la ripresa della produzione del Technics SL-1200. Erano state raccolte poco meno di 28.000 firme (tra le quali… la mia)...” 22 extra > SOMMARIO extra cover story “Ho incontrato il mio primo 1200 alla fine degli anni '80. Per una serie di motivi personali avevo dismesso tutto il mio impianto precedente da un po' di tempo e - finalmente, dopo alcuni mesi di astinenza con relativa fortissima crisi - potevo ricostituirmi un impianto audio. In possesso di una collezione di testine piuttosto interessante (una trentina di pezzi che sarebbero cresciuti col tempo fino a circa 50, un vero campione della migliore produzione internazionale, alcune vintage, altre in produzione... vi risparmio l'elenco in questa sede) cercavo un giradischi che - senza fronzoli e senza costare cifre eccessive - mi consentisse di poter ragionevolmente roprio quello che ci vuole: difficile tradurre meglio, almeno nel P che sarebbero cresciuti col tempo fino a circa 50, un vero campione nostro caso, l'affermazione inglese ‘JUST RIGHT!’. Questo è il della migliore produzione internazionale, alcune vintage, altre in pro- miglior modo di descrivere il giradischi Technics SL-1200 (vedi duzione... vi risparmio l'elenco in questa sede) cercavo un giradischi foto 1) in tutte le sue declinazioni, a partire dal MK-II. Chi tra i let- che - senza fronzoli e senza costare cifre eccessive - mi consentisse tori conosce l'oggetto capisce perfettamente cosa intendo dire. Per di poter ragionevolmente apprezzare tutte le testine della mia colle- tutti gli altri dirò che il 1200 è semplicemente ‘perfetto’ per la sua zione. Ragionevolmente vuol dire metterle in condizioni di funziona- funzione, riprodurre con qualità sempre ‘adeguata’ i nostri amatissi- re correttamente, siano esse MM che MC, siano esse ad alta che a mi vinili. bassa cedevolezza. Parlo di questa mia necessità con un caro amico, Sgombriamo il campo da equivoci, la perfezione, quella vera, non è possessore di una collezione di oltre 10.000 LP tra i quali, per capir- di questo mondo, e il 1200 non fa eccezione. Non è il miglior giradi- ci, la serie completa di tutti i Mercury Living Presence pubblicati schi mai costruito e non è il giradischi che suona meglio al mondo. (comprata ad Hollywood in un negozio di dischi in prossimità del Quando affermo che è ‘perfetto’ come riproduttore del vinile intendo Sunset Boulevard) che mi suggerisce il 1200. Nato agli ascolti con un dire una cosa diversa. Qualunque sia il vostro impianto di riproduzio- Thorens 160, sono piuttosto scettico, quindi sono invitato a control- ne, qualunque sia la vostra testina, qualunque siano i vostri gusti lare di persona. musicali e il ‘tipo’ di vinili che preferite (dalla super-consumata stam- Nella sala d'ascolto sono presenti 3 giradischi: un Linn Sondek, con- pa originale dei primi anni della stereofonia, fino a un 200 grammi figurazione top con braccio, testina e alimentazione della casa del inciso a 45 giri/minuto) il 1200 vi offre - a un costo del tutto ragio- massimo grado; un Denon DP-75 (vedi foto 2), Direct Drive con nevole - la possibilità di ascoltarli ‘almeno correttamente’. Credetemi, motore trifase secondo solo al DP-100 della stessa casa, equipaggia- non esistono altri giradischi di uso tanto universale e confrontabili, to con uno SME 3009 mk-II (non la versione ‘’R’, ma quella a bassa neanche a costi alcune volte più elevati. massa adattissimo alle testine da 1 grammo di forza di lettura), e Non è un caso che il 1200 sia stato - di gran lunga - il giradischi più con un Grace GF-714 (mitico braccetto con la canna in legno, consi- venduto e più longevo di sempre. Non è un caso che sia diventato un ‘industry standard’ per i DJ di foto 2: Denon DP-75 tutto il mondo, stazioni radio, disco-club, studi di registrazione etc. Considerate che il costruttore non ha fatto - almeno inizialmente - assolutamente nulla per promuoverlo per queste applicazioni. Nasce infatti come giradischi per hi-fi di livello medio-alto. Ho incontrato il mio primo 1200 alla fine degli anni '80. Per una serie di motivi personali avevo dismesso tutto il mio impianto precedente da un po' di tempo e - finalmente, dopo alcuni mesi di astinenza con relativa fortissima crisi - potevo ricostituirmi un impianto audio. In possesso di una collezione di testine piuttosto interessante (una trentina di pezzi > SOMMARIO extra 23 technics 1200 apprezzare tutte le testine della mia collezione...” cover story derato in Giappone un must per le migliori MC); un ‘normale’ foto 3: Il primo brevetto Thorens Technics SL-1210 MK-II, in verità con qualche tweaking dei quali vi parlerò in seguito. Non ricordo esattamente tutte le combinazioni che sperimentammo, ma posso dirvi che - a parte la prestazione superiore e di livello assoluto del Denon (e relativi bracci) - il 1200 non ha sfigurato, dimostrando di essere capace di mettere a suo agio sia una V-15, edizione IV all'epoca regolata ad 1,50 grammi (ricordate che lo spazzolino Shure ‘sottrae’ 0,5 grammi), sia una Ortofon SL-20Q, notoriamente piuttosto ostica, regolata a 2,25 grammi. Il ‘suono’ del 1200 è risultato in definitiva particolarmente vicino a quello del Denon e - inoltre - con il braccio in dotazione è stato in grado di far tracciare anche le modulazioni più alte del disco test Shure ‘era IV’ alla V-15, pagando solo un incremento di 1 o 2 decimi di grammo alla prestazione dello SME (notoriamente eccellente). Una parola sull'insieme Linn che - naturalmente - mostrava tutta la sua classe… ma con una sua peculiare caratteristica che potrei definire ambrata, di ‘morbidezza’ complessiva. Ho ‘scoperto’ che - personalmente - preferivo il ‘suono non eufonico’ della trazione diretta. Nonostante il mio preconcetto personale a favore della soluzione a cinghia derivata dalla mia lunga precedente e positiva esperienza con il Thorens. In effetti il Linn Sondek altro non è che un Thorens TD-160 portato alle estreme conseguenze per raffinatezza costruttiva e tolleranze di lavorazione. Compro il mio primo 1200 e - usandolo - il mio rispetto cresce, fino al punto di innamorarmene. Ricordo, aprendo il cartone originale, technics 1200 perfino l'odore sprigionato dall'insieme dei vari materiali , che in seguito mi sarebbe diventato ‘familiare’. Naturalmente, approfittan- foto 4: National Technics SP-10 24 extra > SOMMARIO do della disponibilità di una collezione di testine così diverse, approfondisco la conoscenza e sperimento una serie di accorgimenti che - come sempre tutti insieme - consentono di fargli fare davvero uno (o due) salti di categoria. UN PO' DI STORIA DEI TRAZIONE DIRETTA Non tutti sanno che il primo brevetto per un ‘giradischi’ a trazione diretta è stato depositato in Svizzera dalla Thorens nel 1929 (vedi foto 3). L'azienda non ha mai applicato questo sistema di trazione ai suoi giradischi che hanno invaso il mercato audio a partire dagli anni '60. Il motivo è lo stesso che ha ‘impedito’ a decine di aziende ‘specialiste’ nella produzione di giradischi dedicati agli audiofili (guarda caso tutti con trazione a cinghia) di farlo. Indisponibilità di motori e di sistemi di controllo e regolazione della loro velocità di adeguate prestazioni. Dunque per mantenere una velocità di rotazione foto 5: Technics SP-10 MK-II costante i giradischi prodotti da questa tipologia di aziende non pos- dale con la base) che leggono con precisione la posizione del piat- sono che basarsi sull'inerzia del piatto. to. L'SP-10 MK-II utilizza questa tecnologia senza alcun compromes- Scopriamo così che non è una scelta basata su una supposta supe- so qui inserito nella sua base in obsidiana e con braccio EPA-100, riorità sonora di questa soluzione - come tutti i loro uffici di marke- vedi foto 5). ting hanno indotto e continuano ad indurre a credere - ma una Come nei trazione diretta Denon, eventuali variazioni di velocità necessità legata alla incapacità di perseguire soluzioni alternative sono corrette ‘prima’ che avvengano e - dal punto di vista tecnico - (magari più adatte e performanti). permane soltanto una piccola (ma costante) differenza di fase tra il Quarant'anni dopo, nel 1969, il gigante giapponese Matsushita - segnale del generatore e quello di posizione del piatto. disponendo di tutta la tecnologia e potendo sviluppare la compo- Siamo negli anni '70. Nel corso del decennio saranno sviluppati dai nentistica meccanica ed elettronica necessarie - introduce il primo giganti giapponesi, quelli che sono per molti i migliori giradischi mai giradischi a trazione diretta, il National/Technics SP-10 (vedi foto realizzati. A Technics e Denon si aggiunge il colosso Sony che, sia 4, nella pagina accanto). Stranamente non è un giradischi supe- pure in ritardo (siamo negli anni '80), presenta un capolavoro asso- riore - sotto l'aspetto sonoro - al Thorens TD-125, riferimento asso- luto, il PS-X9 (vedi foto 6). luto di quegli anni per impianti top. Il motivo è che il sistema di con- Da notare che il PS-X9 è l'unico esempio giapponese di ‘sistema di trollo della velocità del motore interviene sulle variazioni di velocità riproduzione del vinile completo’ (à la EMT, per intenderci) com- solamente ‘dopo’ che queste si sono verificate. prendendo il motore, la base, il braccio, la testina e… l'amplificato- È la Denon che per prima risolve questo problema. Infatti sviluppa foto 6: Sony PS-X9 un sistema di controllo della velocità del motore basato sul segnale generato da una banda magnetica disposta sul piatto e raccolto da una testina del tipo usato dai registratori. Il metodo consente di intervenire sulla velocità del motore e quindi del piatto "prima" ancora che si manifestino variazioni della stessa, impedendole. Matsushita - ed altri - rispondono con l'introduzione di un sistema PLL (letteralmente con retroazione di fase ‘agganciata’), mutuato da applicazioni di controllo automatico, che utilizza come riferimento un precisissimo generatore quarzato. Nel caso dei Technics la verifica avviene istantaneamente confrontando la fase del generatore con quella del segnale proveniente da piccoli elettromagneti disposti opportunamente lungo lo statore (la parte fissa del motore, soli- > SOMMARIO extra 25 technics 1200 cover story cover story “...Nel 1972 la Technics introduce l'SL-1200 che è un trazione diretta completo di base e braccio, derivato dall'SP-10, destinato a impianti di buon livello... Per sette anni la sigla 1200 indica uno dei tanti giradischi della categoria dei trazione diretta giapponesi...” foto 7: Technics SP-02 vedi foto 8) realizzano giradischi eccellenti, tuttavia il trio Technics SP-10 MK-II, Denon DP-100 (vedi foto 9) e Sony PS-X9 resta - a mio parere - inavvicinabile. Gli stessi trazione diretta della tedesca EMT, unica concorrente a questo livello all'infuori del Giappone, risultano a giudizio comune "sonicamente" alquanto inferiori, essendo superati dagli stessi EMT con trazione a puleggia della serie pre- technics 1200 cedente. LA STORIA DEL 1200 Nel 1972 la Technics introduce l'SL-1200 che è un trazione diretta completo di base e braccio, derivato dall'SP-10, destinato ad impianti di buon livello. È ancora privo del controllo al quarzo e quindi soffre della stessa limitazione ‘tecnico-sonora’ dell' SP-10: le variazioni foto 8: Kenwood L-07D di velocità sono ‘corrette’ con un certo ritardo rispetto a quando si verificano. Per sette anni la sigla 1200 indica uno dei tanti giradischi della categoria dei trazione diretta giapponesi. Quando nel 1979, è introdotta la versione MK-II, finalmente quarzato, dotato di una base con una sofisticata struttura anti-risonante e di un braccio con attriti verticali e orizzontali inferiori ai 7 mg (regolabile in altezza), l'oggetto incorpora tutti i risultati della ricerca e della tecnologia Matsushita, insieme al ‘gusto audiofilo’ della divisione Technics. Dire oggi che è molto avanti per la sua epoca e che è ‘il migliore’, almeno della categoria, appare scontato. È talmente ‘avanti’ che resta in produzione praticamente (e per fortuna, in questo caso) immutato fino al 2010. Sono 31 anni (38 considerando la prima versione) nei quali è prodotto nelle sue varie versioni - pare - in oltre 3.000.000 di unità. Non trascurabile il fatto che negli ultimi 20 anni di vita il prodotto ha convissuto prima con il dilagante CD e - ultimamente - con i formati di musica liquida (download, ecc.). (Potete vedere il quadro completo delle versioni in foto foto 9: Denon DP-100 10, alle pagine 28-29). re fono interni, tutti del massimo livello qualitativo. Della triade l'unica azienda che abbia realizzato anche un motore (ed il suo sistema di controllo) destinato a pilotare i torni di incisione del vinile è Technics con il modello SP-02 (vedi foto 7) ampiamente derivato dall'SP-10 MK-II. Naturalmente altri marchi giapponesi (su tutti il Kenwood L-07D, 26 extra > SOMMARIO Nel 1989 è introdotta la versione MK-3 (per il solo mercato giapponese) con piccole modifiche di finitura e con prese RCA sul retro (invece del cavo che esce dalla base). Nel 1996 è presentata la versione MK-4 aggiunge la velocità di 78 giri e continua ad avere le prese RCA sul retro (per il solo mercato giapponese). #%''&$&'%& & $$%!&&'%!''!#'"&&'"&&$&'' cover story foto 10: Technics: quadro completo delle versioni prodotte technics 1200 28 extra > SOMMARIO technics 1200 cover story > SOMMARIO extra 29 cover story Nel 1997 è il turno della prima versione dorata e limitata per il ven- foto 12: Technics SL-1800 MK2 ticinquesimo anniversario, la 1200LTD (solo 10.000 unità). È basata sul MK3 ed ha molti particolari placcati in - così è dichiarato - oro 24 carati. Nel 2002 è presentata la versione MK-5 che consente di regolare la forze di lettura (e l'antiskating) fino a 6 grammi e ha led al posto delle tradizionali lampade. Nel 2002, in Novembre, è il momento della seconda versione celebrativa per il trentesimo anniversario, la MK5G che presenta diverse novità. Il range di regolazione della velocità è commutabile tra +/- 8% e +/- 16% e avviene con circuitazione digitale; le luci sono led blù; migliora la struttura della base e della pedana di appoggio del braccio; i cavi di collegamento al pre sono di rame OFC. Aggiungo che la finitura è piuttosto lussuosa, una vernice in nero brillante ‘a scaglie’. (vedi foto 11). Nel 2004 siamo alla seconda versione dorata e limitata dell’1200GLT, solo 3.000 unità basate sull'MK5G. Nel 2007 è presentata la versione MK6-1, solo in Giappone, in 1.000 unità per il trentacinquesimo anniversario, simile alla MK5, con piccole differenze di finitura. Nel 2008, infine, è introdotta la versione MK6-K e -S, sempre solo in Giappone e basata sull' MK5. Il 1 Novembre 2010 un comunicato dell'azienda annuncia lo stop alla produzione. È detto, per mancanza di ordini sufficienti. È vero che è stato ‘adottato’ dai DJ di tutto il mondo e da molti utilizzatori professionali ma se siete a conoscenza di un altro compo- Naturalmente negli anni d'oro della stereofonia (e della stampa specializzata) i test dei giradischi erano opportunamente corredati da misure tecniche. In particolare quella di wow & flutter che esprime in percentuale della velocità nominale le variazioni - veloci e lente intorno ad essa; quella di accuratezza della velocità che esprime eventuali errori nel valore della velocità di rotazione; quella di rumble, cioè di rumore espresso in dB. Il dB è una grandezza logaritmica che misura il rapporto tra il segnale ed il rumore: ad esempio un valore di rapporto S/N pari a 50 dB indica che la tensione del rumore è 100.000 (1 seguito da 5 zeri) volte più piccola della tensione del segnale utile (quello generato dalla testina). Segnalo che entrambe le misure, quella del rumble e quella del wow & flutter si possono effettuare in maniera ‘non pesata’ (quella più severa, cioè ‘assoluta) technics 1200 nente hi-fi che ‘avvicini’ i suoi numeri, per favore fatemelo sapere. e ‘pesata’ (metodo che in qualche modo tiene conto dell'effettiva LE SPECIFICHE E LE MISURE, UN ASPETTO DIMENTICATO (?) schi). Il valore di wow & flutter può inoltre essere misurato come Tutti sappiamo che un giradischi ha la funzione di far ruotare a velocità precisa e perfettamente costante il disco, senza introdurre rumore che la testina possa captare. foto 11: Technics MK5G 30 extra > SOMMARIO influenza del dato misurato sulle prestazioni "percepite" del giradi‘medio’ o ‘di picco’ (cioè il valore massimo raggiunto, anche se per brevissimi istanti). Notate che la misura di rumble di un giradischi è piuttosto difficile cover story foto 14: Audio Technica AT LP-5 da effettuare, al punto che la Thorens (credo negli anni '70) ha svi- IL FUTURO INIZIA IL 5/1/2016 luppato un proprio metodo e relativo strumento per eseguirla, deno- Nel 2013 era stata lanciata tramite facebook una raccolta di firme minato appunto ‘sonda Thorens’. per una petizione indirizzata alla Matsushita che chiedeva la ripresa Le specifiche tecniche forniscono tante utili informazioni sulle pre- della produzione del Technics SL-1200. Erano state raccolte poco stazioni "sonore" di tutti i componenti audio e i giradischi non fanno meno di 28.000 firme (tra le quali… la mia). Undici mesi fa la eccezione. Matsushita aveva risposto alla petizione chiedendo - per riprendere L'eccellente generatore di frequenza e l'insieme del servo controllo la costruzione di giradischi - 35.000 firme. del 1200 consentono un'accuratezza di rotazione, sia per la precisio- Nel settembre 2015 durante l'IFA di Berlino Michiko Ogawa, direc- ne che per le variazioni, davvero unica nel panorama mondiale dei tor della divisione Technics ha presentato il prototipo concettuale di giradischi. un nuovo giradischi Technics. Il manager ha tenuto a specificare I cuscinetti del braccio lavorati con una precisione di +/- 0,5 micron alcune caratteristiche: (milionesimi di millimetro) danno luogo ad attriti, sia verticali che a) orizzontali, davvero ridottissimi (inferiori a 7 millesimi di grammo). re le piccole fluttuazioni residue mantenendo una coppia elevata; La canna del braccio ha una costruzione antirisonante a 3 strati. La b) massa effettiva del braccio è di 12 grammi. L'insieme è perfettamen- zare ogni vibrazione durante la rotazione; te progettato (direi "centrato") per supportare al meglio un'ampia c) gamma di testine. ta il metodo di pilotaggio degli avvolgimenti dello statore in accor- Il piatto pressofuso e smorzato inferiormente pesa oltre 2 Kg, massa do alle condizioni operative, in grado di fornire una coppia di avvia- ottimizzata per ridurre al minimo, insieme alla coppia fornita dal mento elevata e un'alta stabilità di rotazione; motore e alla velocità del sistema di controllo dello stesso, qualun- d) que variazione di velocità. sente una compensazione ottimizzata della precisione di rotazione La capacità totale del cavo di cablaggio interno del braccio e del tramite la rilevazione precisa della posizione del piatto e delle flut- cavo di connessione al pre di serie è circa 100pF, valore ottimale per tuazione del carico (meccanico) poter "caricare" opportunamente, insieme alla capacità dell'ingres- Il giradischi non aveva, fino a quel momento un nome e un prezzo. so fono anche testine che richiedono valori intorno ai 200-250 pF. La prima impressione è che fosse un oggetto completamente nuovo Doppio rotore per ridurre il carico del perno e minimizzaCuscinetti impregnati d'olio di alta precisione per minimizTecnologia di controllo del mandrino motore che commu- Tecnologia di controllo ‘adattativo’ della rotazione che con- Per il 1200 la Technics specifica 0,025% di wow & flutter (0,035% di picco) e -78 dB di rapporto segnale rumore. Per dirla all'inglese … ‘competitors wanted’ (si cercano concorrenti tra quanto attual- foto 15: Nuovo piatto Technics mente in produzione, senza limiti al prezzo). E, soprattutto, l'influenza dell'attrito dello stilo della testina sulla velocità di rotazione, così influente sul suono, è - davvero - trascurabile. Così come qualunque modulazione udibile della velocità. Infine - il nostro - è silenzioso almeno quanto i migliori pre fono e, molto di più, di qualunque vinile. Posso affermare - parlando da ingegnere - che il progetto e la realizzazione del 1200 mostrano una conoscenza, una capacità, una coerenza, una completezza derivante dall'analisi di ogni dettaglio (anche applicativo e di ‘matching’ col mondo esterno), che ho potuto riscontrare soltanto in pochissimi altri oggetti. E ciò vale non solo riferendosi ai prodotti del nostro settore. > SOMMARIO extra 31 technics 1200 foto 13: Pioneer PLX-1000 cover story foto 16: interno del nuovo piatto Technics technics 1200 ed estremamente aggiornato tecnologicamente, più vicino alla clas- del 2016. Dal punto di vista strettamente prestazionale, le due ver- se della serie top SP-10 che alla famiglia 1200. (per avere un'idea, sioni saranno estremamente simili. La differenza principale è la rea- vedi foto 12, 13, 14 e 15). lizzazione del braccetto, insieme ad altre parti che - nel Grand Class - saranno in magnesio invece che in alluminio. IL TECHNICS SL 1200 GAE: ANNUNCIO AL CES 2016 Come era apparso già evidente dalle notizie raccolte durante l'IFA, Pochi giorni fa, il 5 Gennaio, durante la tradizionale conferenza il prezzo di queste nuove versioni sarà decisamente più elevato di stampa che la National organizza presso il CES di Las Vegas, la quello dei precedenti SL-1200. Si parla di ‘alcune migliaia di euro’ National svela per la prima volta il suo nuovo giradischi. Il nome è già per la versione base e di almeno un 50% in più per il Grand Grand Class SL-1200 GAE: l'attesa è finita. Classic. Per prima cosa va detto che la versione mostrata al CES è una Il ‘nuovo’ 1200 ha una serie di modifiche estremamente importanti ‘Limited edition’ che sarà prodotta in soli 1200 esemplari numerati che - guarda caso - incidono tutte direttamente sulla qualità sono- e che sarà disponibile a partire dal mese di giugno. ra. Ciò è stato dichiarato esplicitamente sia all' IFA nello scorso La versione standard, l' SL-1200G, sarà disponibile solo verso la fine Settembre che pochi giorni fa al CES pochi giorni fa. foto 17: nuovo motore 32 extra > SOMMARIO extra cover story pagina attiva foto 19: SME sull’1200 foto 18: motore Technics Il motore è totalmente nuovo. A doppio rotore, con un sistema di particolarmente raffinata. controllo basato su una ‘lettura’ della posizione e della velocità del (vedi foto n.ro 16, 17, 18,19). La base è costruita in 3 strati realizzati in 3 materiali diversi: otto- NOTA DELL'AUTORE: inizialmente non avevo previsto di dividere ne, alluminio e gomma; l'articolo in due parti, né che nel frattempo sarebbe avvenuta la pre- Il braccio di lettura ha un'articolazione sempre basata - come tradi- sentazione del nuovo 1200. Nella seconda parte parlerò dei ‘cloni’ zione dei 1200 (sia per il movimento orizzontale che per quello ver- del 1200 e - soprattutto - dei tweaking (in italiano "abarthizzazio- ticale) - su cuscinetti, in questo caso di precisione ancora più ele- ni" … !) che sulla base della mia ultraventennale esperienza posso- vata ed è ad alto smorzamento, praticamente privo di risonanze no essere suggeriti per ottenere il massimo da questo splendido proprie in banda audio. giradischi… anche nelle versioni precedenti, non così costose e raf- Il top della base è in alluminio con una microlavorazione di finitura finate come l'ultima. Vincenzo Fratello Il nuovo Thorens 1200 Sl-1200 GAE pagina attiva CLICCA QUI per vedere una presentazione presentazione inteinterattiva della Technics Technics delle specifiche tecniche > SOMMARIO extra 33 technics 1200 piatto di altissima precisione. CVLD 267 VELUT LUNA TORNA A RENDERE OMAGGIO ALLA GRANDE CANZONE NAPOLETANA ANCORA CON LA STRAORDINARIA VOCE DI ROSELLA CAPORALE CHE SI ESIBISCE IN TRIO CON STEFANIA TODESCO AL PIANOFORTE E VALENTINA TODESCO AL VIOLONCELLO I GRANDI CLASSICI RIPROPOSTI CON ARRANGIAMENTI NUOVI E INEDITI APPOSITAMENTE REALIZZATI DA STEFANIA TODESCO La danza / ‘Sto core mio / Canto delle lavandaie del Vomero / Funiculì Funiculà Fenesta Vascia / Ninna Nanna d’argiento / La tarantella / ‘Na jurnata ‘e sole I te vurria vasà / Luna Saracena / Era de Maggio / Dicitencelle vuie / Lo Guarracino www.velutluna.it www.hdtracks.com A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sull’integrato stereo SAM G2 della Audionet CLICCA QUI DISCHI & HARDWARE KLEIBER & LE DUEVEL VENUS Un ascolto della ‘Settima’ di Beethoven, diretta da Carlos Kleiber su diffusori Venus della Duevel duevel venus & carlos kleiber stato certamente detto e scritto tutto sulla Settima sinfonia di È Beethoven, anche per bocca del suo stesso creatore: una delle migliori opere da lui realizzate. Wagner di essa disse che rappresentava “l'apoteosi della danza”. Di una bellezza sublime e innovativa, ne esistono innumerevoli versioni di praticamente tutti i direttori d'orchestra degni di questo nome. Caratterizzata da una forza vitale e un ritmo travolgenti, è capace in quel poco più di una buona mezz'ora di rapire e inchiodare sulla poltrona qualsiasi ascoltatore, qualunque genere musicale esso ami. La bellezza assoluta, in fondo, non ha confini... Delle varie incisioni che ho, quelle alle quali sono più legato vedobo protagonista il grande Carlos Kleiber, immenso direttore d'orchestra tedesco, forse sottovalutato da alcuni, ma degno di essere annoverato tra i migliori di tutti i tempi. Non parlerò qui della forse più nota versione incisa per la DG con i Wiener Philharmoniker, bensì della eccellente incisione che la Orfeo fece del concerto che Kleiber diede con l’Orchestra bavaree di Stato il 3 maggio del 1982 (accidenti, ora che ci penso il giorno dopo diventavo maggiorenne!). Qui l'attenzione per il dettaglio che il maestro poneva in ogni sua esibizione, viene esaltata da una energia al calor bianco che entusiasmo contagioso. La timbrica degli ottoni è lucida, dettagliata e mai accecante, ma sono particolarmente stato colpito dai legni degli archi, con un senso forse più votato alla corda che alla cassa armonica, seppure non risultino mai affetti da un senso di ‘elettrificazione’ come molti diffusori ‘moderni’, anche di qualità, indugiano nel fare. Devo dire che il senso di vertigine della immagine ricostruita con le Venus ha assunto contorni straordinari, nei quali un’orchestra enorme, mai costituita da esecutori miniaturizzati bensì ben piantati sul palco e distribuiti su un fronte sonoro cosi articolato da risultare spesso inquietante tanto è stato il senso di realtà percepito. L'incisione è stupefacente sotto l'aspetto ambientale, poiché la accende ognuno dei quattro movimenti, compreso il secondo con il suo incedere solenne, quasi per- Duevel Venus Distributore Mondo Audio Bergamo tel: 035 561 554 web: www.mondoaudio.it CLICK 36 extra vaso da una tragicità come estranea al resto della sinfonia. Le Venus hanno mostrato prima di tutto un senso del ritmo eccellente, senza alcun tentennamento dinamico, senza alcun impastamento cromatico, scandendo con estremo ordine la partitura che in questa incisione viene rappresentata con estrema energia e un senso di > SOMMARIO PER SAPERNE DI PIÙ DUEVEL DIFFUSORI VENUS Le Venus sono state recensite sul numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com DISCHI & HARDWARE A UDIOPHILE sound BEETHOVEN. SINFONIA N. 7 Bayerisches Staatsorchester Carlos Kleiber, dir. Per leggere l’articolo sui Pannelli Oudimmo CLICCA QUI CD Orfeo C700051B SACD Orfeo C700051B duevel venus & carlos kleiber www.ncmusic.it CLICK commistione di riverberi e di risonanze della sala da concerto rivivono nella timbrica dell'orchestra nonché nei rumori inevitabili del pubblico, del quale si percepisce spesso la partecipazione, seppure passiva, certamente emotiva. Le Venus hanno rappresentato tutto ciò con una sicurezza e personalità degne di diffusori di livello, donando una grande lucidità e senso di ambienza che, lo voglio ribadire, ha travaricato le dimensioni fisiche della mia sala d'ascolto in misura travolgente. Posso dire senza tema di smentita che la musica classica è un terreno estremamente sinergico con queste Duevel, il che per me significa, contrariamente a ciò che pensano alcuni, che qualsiasi genere musicale sarà congeniale alle Venus, per effetto oltre che di una ricostruzione scenica eccellente, anche di un dettaglio e doti dinamiche di prim'ordine. Paolo Di Marcoberardino > SOMMARIO extra 37 hardware / cavi DE ANTONI Pierre Bolduc parla con Fabio Liberatore di Acustica Applicata, il distributore del marchio, dei cavi De Antoni, dell'uso di conduttori in alluminio (invece di rame, carbonio o argento), la principale cavi de antoni particolarità di questi cavi. econdo il costruttore, Manlio De Antoni, la grande trasparen- S za del cavo digitale (ho sentito solo questo, e non gli altri devo sottolineare) è l'uso dell'alluminio. Ho chiesto al distri- che sarebbero interessanti da discutere con il costruttore. Per butore del brand, Fabio Liberatore di Acustica Applicata, di spie- esempio, il fatto che l'alluminio NON si ossida o ancora che l'al- garmi perché l'alluminio sarebbe superiore al rame. luminio, come tutti i metalli, sia un buon conduttore elettrico. Poi FL: L'alluminio è un materiale considerato (quasi) amagnetico, sarebbe ugualmente interessante capire la natura delle prove quindi è praticamente esente da fenomeni ‘antenna’ che, non di scientifiche eseguite da De Antoni sulla purezza del metallo: rado, captano e introducono nel percorso del segnale disturbi come è arrivato alla conclusione che la purezza del metallo modi- elettromagnetici provenienti dall'esterno, i quali inesorabilmente fica in modo rilevante le caratteristiche sonore. Forse ne potrem- sporcano il 'nero di sfondo' dell'immagine sonora peggiorando il mo riparlare. Sicuramente la trasparenza notata da noi è dovuto rapporto segnale/rumore e riducendo di fatto la percezione di a fattori specifici, ma potrebbero essere anche dovuto all'involu- spazio tra e attorno a ciascun strumento/cantante. cro, alla qualità dell'isolamento, la geometria dei cavi. Un appro- Inoltre, l'alluminio puro al 99,98% utilizzato nei cavi De Antoni fondimento più scientifico sarebbe sicuramente gradito dai nostri (attenzione, se al di sotto del 98% di purezza le cose cambiano), lettori. ha una neutralità timbrica quasi impossibile da realizzare con Sul vostro sito è riportato che “dopo la sua intuizione iniziale, De materiali più comuni (rame, argento, carbonio, ecc.), quindi rag- Antoni ha impiegato anni di ricerca e di affinamento per poter giunge il teorico 'ideale' per Cavi De Antoni Distribuzione Acustica Applicata Tel. +39 0583 730322 Cell. +39 340 7565285 Fax +39 0583 730914 [email protected] www.acusticapplicata.com CLICK qualsiasi componente dell'impianto: far transitare il segnale senza aggiungere o togliere nulla. Altro aspetto rilevante dell'alluminio è la quasi totale assenza di fenomeni di ossidazione, proprietà che permette la realizzazione di cavi privi di saldature. PB: Non sono un tecnico e quindi non posso discutere quanto hai affermato. Ma mi vengono in mente alcuni temi 38 extra > SOMMARIO PER SAPERNE DI PIÙ DE ANTONI CAVI Pierre Bolduc ascolta il Cavo Digitale della De Antoni. Leggete l’articolo sul numero 148 di Audiophile sound (in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale). Andate a: www.audiofileshop.com hardware / cavi ‘ ottenere gli attuali, mirabili risultati sonori che lo pongono ai vertici qualitativi della produzione audio mondiale”. È una grossa affermazione. Di che tipo di sperimentazioni siamo parlando? Che tipo di problemi sono stati incontrati? FL: Il tipo di intreccio dei singoli conduttori e il loro isolamento reciproco hanno subito negli anni un costante miglioramento, ottenuto dopo centinaia di ore d'ascolto e confronto (a occhi bendati) con i migliori cavi disponibili sul mercato, da parte del costruttore De Antoni e dello staff di Acustica Applicata. Se gli impianti utilizzati permettono valutazioni oggettive (leggi sale d'ascolto meticolosamente controllate acusticamente), in un processo di analisi e di sviluppo di un prodotto destinato alle massime prestazioni, avendo come parametri indicatori la neutralità timbrica e la trasparenza, è impossibile prendere abbagli. I problemi da risolvere sono essenzialmente di origine ‘meccanica’; i fili in alluminio si possono lavorare esclusivamente a mano e con grande perizia, quindi tanto più elaborata è la geometria del cavo, tanto più complicata è la sua realizzazione. PB: OK, ho capito che fermarsi a lungo sulle sperimentazioni fatte negli anni potrebbero svelare troppi secreti... Ma puoi spiegarmi perché i cavi sono limitati nelle lunghezze? Non diventa cavi de antoni un problema per quanto riguarda i cavi di potenza? FL: Come spiegato poco sopra, la complessità della geometria rende assai più complicata la realizzazione di cavi oltre i 2,60 mt., che comunque su richiesta possono essere realizzati fino ai 4,50 mt. In realtà queste extra-lunghezze sono realizzate solo per cavi di interconnessione, in quanto generalmente i 2,60 mt per i cavi di potenza sono abbondantemente sufficienti anche in sale d'ascolto grandi. PB: Non nella mia (95mq)! Se non mi sbaglio, tutti i cavi, con l'eccezione di quelli di alimentazione che non ho provato, sono dotati di un filo connesso allo schermo del cavo: l'idea sarebbe di collegarlo all'impianto di terra di casa o dell'impianto? Qual'è il motivo per questo? Devo dirvi che non ha avuto un grande effetto, almeno nella nostra catena. FL: In certe situazioni si è rivelato utile collegare il filo di schermatura indipendentemente dal connettore principale utilizzato per il cavo; la cosa è ovviamente imprevedibile perché dipendente dalle infinite variabili che si manifestano in ciascun impianto. Siccome su questo tema l'unica regola valida recita ‘la configurazione più silenziosa è la migliore’, si è preferito lasciare questo cavetto disponibile in modo che ciascun audiofilo possa verificare se il suo collegamento produce gli effetti desiderati. PB: Ci sono due serie di conduttori: la linea Dotto e la linea Nano. In che modo si differenziano l'una dell'altra? FL: La linea Nano è una versione con una geometria più semplificata per offrire un prezzo più abbordabile. La linea Dotto è la ricerca delle massime prestazioni senza compromessi. PB: Puoi essere più preciso? Per esempio, gli stessi prodotti (cavi di alimentazione, cavo digitale, ecc) sono offerti in entrambe le linee? Il cavo digitale si trova in entrambe le linee? Usano > SOMMARIO extra 39 hardware / intervista gli stessi connettori? Puoi spiegarci anche il costo elevato dei cavi e che tipo di differenze di prezzo ci sono tra le due linee? FL: I cavi di interconnessione, di potenza e di alimentazione sono proposti in entrambe le linee Nano e Dotto, mentre il cavo digitale è in un'unica versione Dotto. I connettori che vengono usati abitualmente sono i WBT in argento per i cavi RCA e i Neutrik per quelli bilanciati, ma a volte si utilizzano connettori su specifica preferenza e su richiesta del cliente. Il prezzo medio di un cavo della linea Nano è circa un quarto del corrispondente nella linea Dotto. Questa differenza è giustificata non tanto dal numero di fili conduttori presenti nelle due linee, ma dalla straordinaria complessità del lavoro di intreccio e di isolamento che si esegue nei cavi Dotto; questo procedimento indispensabile, permette di raggiungere i massimi risultati nei parametri più sublimi, quali ricostruzione spaziale, spazio interstrumentale e micro dettaglio, mentre neutralità timbrica, trasparenza e coerenza temporale sono garantiti a eccellenti livelli già con la linea Nano. PB: Fabio, ti ringrazio per il tuo contributo. Pierre Bolduc Per chi vuol avere informazioni sul costo dei singoli cavi, vi invito a visitare il sito del distributore: www.acusticaapplicata.com cavi de antoni 40 extra > SOMMARIO Il nastro... per un suono magnetico Cerchi un registratore a bobine? Contattami per capire qual’è la macchina ideale per te. PIERRE BOLDUC Da noi ampia scelta di apparecchi professionali e semiprofessionali, revisionati e garantiti da SI Audio e sempre al giusto prezzo. per informazioni telefonate: PIERRE BOLDUC 089 72.64.43 cell. 392 85.06.715 email: [email protected] consigli pratici AJ VAN DEN HUL risponde alle domande degli audiofili... Una delle domande: ‘Cosa produce un suono di qualità più alta: uno step-up consigli: aj van den hul per MC o un pre-preamplificatore elettronico?’ (per leggere le domande già to quando il rumore dell'ingresso è abbastanza basso (con la testina collegata) per fare in modo che la musica suoni come pubblicate in altri numeri di AS musica e non non come se tutti i dischi fossero stati registrati su una spiaggia col mare in tempesta. EXTRA, rivolgetevi ai nn. 136 in poi, In confronto con un'apparecchiatura dalla limitata risposta in fre- sempre disponibili ONLINE - GRATIS) gamente la gamma 20 Hz - 20 kHz darà risultati migliori anche quenza, un'altra unità con una banda passante che eccede larnella gamma delle frequenze audio. Ma per un'apparecchiatura così specializzata si pagherà di più . Provate a prendere un tra- omanda: Cosa produce un suono di qualità più alta: uno D step-up (trasformatore) per MC o un pre-preamplificatore elettronico? VdH: A causa degli effetti magnetici che accadono in un trasformatore (per esempio la difficile magnetizzazione di una grande quantità di mu-metal o del ferro del trasformatore ad opera di sformatore o un pre-preamplificatore dotato di regolazione dell'impedenza di ingresso. Questo offre la possibilità di fare un po' di esperimenti e il risultato migliore sarà sempre vincente. Domanda: Usando un pre-preamplificatore diverso la qualità del suono cambia. Cosa sta succedendo? una corrente molto piccola) la prima scelta è sempre un'unità di VdH: C'è bisogno di un pre-preamplificatore per aumentare il ingresso elettronica quale un pre-preamplifcatore MC. livello del segnale. Normalmente una testina MM genera un usci- Tuttavia in alcuni casi con forti ta sufficientemente elevata da poter essere collegata direttamen- interferenze ad alta frequenza un te all'ingresso MM del tuo pre-preamplificatore. Il segnale della Van den Hul trasformatore può essere utile. testina può essere tra 2.5 e 6 mV per una velocità di taglio (del Ma ricordate che anche un buon tornio incisore) di 5.7 cm/sec. Distributore per l’Italia dei prodotti Van den Hul trasformatore necessità di un Ma cosa succede se la vostra testina MC non vi piace di più? buon sistema di messa a terra e di L'uscita normale di una testina MC è tra 0.1 e 0.6 mV (nelle stes- una protezione molto buona dai se condizioni). Questo richiede un'unità di step-up con un gua- campi dal dagno intorno ai 26-32 dB. Comunque esistono alcune testine vostro amplificatore. In caso con- MC che hanno un'uscita sufficiente ad essere collegate diretta- trario l'unica e sola opzione è la mente all'ingresso MM del preamplificatore, come la nostra MC- soluzione elettronica. Ciò è corret- TWO Special. MPI Italia www.mpielectronic.com CLICK 42 extra magnetici > SOMMARIO irradiati consigli pratici Dopo questa lunga introduzione ora abbiamo una risposta: quando un diverso pre-preamplificatore (per aumentare l'uscita della testina) presenta una diversa impedenza di ingresso, le caratteristiche sonore cambieranno altrettanto. Misurando l'impedenza in continua (resistenza) del sistema delle bobine, sul display dello strumento leggerete un valore tra 3 e 50 Ohm. Diciamo con la vostra testina la lettura è 10 Ohm. Nel passato l'impedenza di carico ottimale (di solito di un trasformatore) sarebbe stata anch'essa 10 Ohm. Quindi dovevate cercare un trasformatore con un impedenza dell'avvolgimento primario di 10 Ohm. L'avvolgimento secondario doveva essere 47 kOhm per adattarsi all'impedenza dell'ingresso MM del vostro preamplificatore. Questi 47 kOhm sono lo standard internazionale. Oggi c'è un - in qualche modo - meno preoccupazione teorica riguardo all'impedenza di carico perché nelle moderne testine la Lconsigli pratici: aj van den hul frequenza di risonanza principale dell'armatura è fondamentalmente più alta, così c'è meno necessità di smorzare l'ampiezza della frequenza di risonanza. Il risultato è che si può prestare più attenzione al risultato sonoro. Questo vuol dire che se siete un appassionato di jazz, semplicemente prenderete un pre-preamplificatore con un'impedenza di ingresso intorno a 100-200 Ohm. Questo accentua la dinamica del suono. Se invece vi piace la musica classica o piccole formazioni di musica acustica, scegliete un valore di impedenza più alto: diciamo intorno a 500 Ohm. Quindi giocare con l'impedenza di ingresso vuol dire giocare con il carattere del suono. L'influenza dell'impedenza sul suono è causata dal diverso livello ‘trasferito’ (al secondario) e dall'incremento dell'ampiezza della frequenza di risonanza. Più bassa l'impedenza di carico, più bassa l'ampiezza alla frequenza di risonanza (il Q, fattore di smorzamento), più alta questa corrente, più alta la dinamica del suono. Domanda: C'è una differenza tra il suono tra una testina MC a bassa uscita e una ad uscita più alta? VdH: In principio, no, ma nella vita di tutti i giorni, sì. Questo (il livello d'uscita) ha direttamente a che fare con il numero di spire dell'avvolgimento all'interno della testina. Maggiore il numero di spire, più alta l'uscita. Fino a questo punto tutto bene. Ma un numero maggiore di spire vuol dire una parte posteriore della bobina più arrotondata. La forma del (nucleo di) metallo al centro della bobina che focalizza il campo magnetico è sempre squadrato. Questo realizza uno smorzamento meccanico migliore da parte dei gommini di smorzamento e quindi un più basso livello di diafonia (tra i canali), vicino a 35 dB. Una bobina con più spire ha una forma più arrotondata (l'impronta della bobina nei gommini è anch'essa più arrotondata), quindi lo smorzamento è minore e la diafonia aumenta (vicino ai 25 dB). Il vantaggio di un maggior numero di spire è (si, c'è anche un vantaggio) che c'è bisogno di meno guadagno di pre-preamplificazione, o anche nessun bisogno se l'uscita è abbastanza alta. AJ van den Hul / www.vandenhul.com > SOMMARIO extra 43 video robert king extra pagina attiva PURCELL: 12 Sonate a tre parti robert king parla di purcell Nel video (CLICCA IN BASSO) che accompagna questo testo, Robert King, del King’s Consort, parla della sua registrazione di queste Sonate sulla sua etichetta Vivat Vi rimandiamo al nostro CD, allegato al numero 149 di Audiophile sound, per l’ascolto della Sonata 12 in Re maggiore Z801 QUI RIPORTIAMO LA TRADUZIONE ITALIANA DI CIÒ CHE KING DICE NEL VIDEO CHE ACCOMPAGNA LA PUBBLICAZIONE DEL CD VIVAT 110 l set che stiamo registrando per questo disco, le 12 Sonate a I “ tre parti... questa è musica straordinaria scritta dal giovane Henry Purcell. Aveva intorno a vent’anni, ed era pieno delle ultime fantastiche scoperte nella musica da camera... i suoni che stavano arrivando da oltremanica, dall'Italia e anche dalla Francia. verli tutte su carta. Le sonate mescolano l'eleganza della musica francese con la vivacità e lo spirito della musica italiana, e allo stesso tempo si fondono con un velo sottostante di malinconia che è davvero il centro della musica di Purcell. L'abilità di Purcell a gestire la melodia è quella di creare una melodia che è completamente credibile ma che comprende Finalmente, con tanto orgoglio, nel 1683 annunciò che aveva scritto il set di 12 sonate, in una pubblicazione squisitamente incisa, un’edizione molto lussuosa. L’opera è una vera ‘perfezione’ e questo lo verifichiamo volta dopo volta nella scrittura di Purcell. I suoi manoscritti sono scrit- anche quei momenti imprevedibili che hanno l’impronta unica e inimitabile di Purcell: il linguaggio armonico si riconosce immediatamente e può venire da nessun'altra penna che la sua. Le sonate che scrive negli ultimi Vivat Music anni del 1670 o nei primi anni del Per acquistare i dischi Vivat straordinario di creatività: la sua www.vivatmusic.com CLICK 1680 rappresentano uno sfogo mente è così piena di musica che si ha l'impressione, quasi, di vederla volare sulla pagina. Purcell ha così tante idee che è ansioso di non fare a tempo a scri- 44 extra pagina attiva > SOMMARIO CLICCA QUI per vedere il video di Robert King sulle 12 Sonate di Purcell video robert king PURCELL: Twelve Sonatas of Three Parts The King's Consort Cecilia Bernardini, violin Huw Daniel, violin Reiko Ichise, bass viol Lynda Sayce, theorbo Robert King, organ & harpsichord Sonata 1 in G minor, Z790 Sonata 2 in B flat major, Z791 Sonata 3 in D minor, Z792 Sonata 4 in F major, Z793 Sonata 5 in A minor, Z794 Sonata 6 in C major, Z795 Sonata 7 in E minor, Z796 Sonata 8 in G major, Z797 Sonata 9 in C minor, Z798 Sonata 10 in A major, Z799 Sonata 11 in F minor, Z800 Sonata 12 in D major, Z801 to in modo accuratissimo. Si tratta di un compositore che esige che per il continuo che abbiamo: il theorbo, l'organo e il clavicembalo ci ogni millimetro di musica abbia delle indicazioni precise. Niente è offrono la possibilità di variare i colori ed essere di supporto ai due lasciato al caso. violini e il bass viol sopra di noi. Il nostro gruppo e davvero internazionale e sono da tanti anni che Il King's Consort ha registrato la musica di Purcell da così tanti anni stiamo suonando questa musica. Abbiamo qui dei musicisti e abbiamo fatto talmente tanti dischi della sua musica che ho perso dall'Italia, dall’Olanda, dal Giappone dal Galles e dall’Inghilterra ed il conto, ma queste sonate rappresentavano una grandissima man- è una vero gioia ogni volta che ci riuniamo per suonare questa musi- canza nella discografia di Purcell ed è così meraviglioso, dopo tanti ca da camera barocca talmente meravigliosa. anni che eseguo questa musica, di poter colmare questa lacuna Una parte del nostro divertimento quando eseguiamo queste sona- rispetto al repertorio di Purcell. È una vera gioia poter suonare que- te è di capire come suonare la parte per il continuo. Gli strumenti sta musica bellissima”. Robert King > SOMMARIO extra 45 robert king parla di purcell CD VIVAT 110 A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sui cavi Portento CLICCA QUI valvole KR audio extra pagina attiva KR AUDIO: Come nasce l’azienda a La dottoressa Eunice Kron, moglie del defunto Riccardo Kron, fondatore della KR Audio, ci racconta la storia dell’azienda e parla dei prodotti realizzati nella fabbrica di Praga La dottoressa Eunice Kron con Pierre Bolduc: una piacevole visita alla sala di ascolto di Audiophile sound, a Salerno VA200 Dual mono VA900 Dual mono kr audio La storia della KR Audio: da Toscanini in Via Durini, a Milano, a Praga dove si trova la sede dell'azienda creata da Riccardo Kron. La Dottoressa Kron, moglie del defunto marito, dirige oggi l'azienda che produce non solo elettroniche a valvole di altissimo livello ma anche le valvole che le nutro- KR Audio no. Qui ci dà un ritratto dell'azien- Distribuzione: Lab Audio Technology Via A. Borrelli 16- Palermo tel/fax: 091 8778380 & 091 7910195 cell: 347 4319429 www.labaudiotech.com da e della sua attività, nonché CLICK anni Riccardo Kron accompagnò 48 extra una spiegazione di come è nata l’azienda: enso che l'idea di concepire P la KR Audio ha avuto origine nel 1959, quando a 25 pagina attiva > SOMMARIO CLICCA QUI per vedere come vengono fatte le valvole KR Audio nella fabbrica ceca valvole KR audio VA680 Toscanini nel caso il suono non fosse stato all'altezza degli elevati standard della Scala. Infatti, il Prof. Cicogna diceva sempre ai suoi studenti: “Ho i cassetti pieni di valvole prodotte in serie che nel tempo cambiano costantemente i parametri. E si può fare molto poco per assicurare un suono perfetto se le valvole cambiano durante il loro funzionamento”. Tutta la famiglia Toscanini e la servitù erano in grande apprensione per l'eventualità che il risultato scatenasse la rabbia di Toscanini, ma il Maestro si espresse dicendo che la performance sonora era “buona”. . . (questo era il ‘massimo’ “bene, bene”. Di più, non se ne parlava nemmeno…Pierre Bolduc) . . . Fast forward Alla fine di una carriera nell'azienda di uno dei più antichi produttori di apparecchi radiofonici e televisivi in Italia, e precisamente in Val di Susa, dove Riccardo Kron ha anche progettato un televisore a il suo professore, il dottor Cicogna, a casa del Maestro Arturo valvole (ibrido) a un prezzo accessibile, e dopo la caduta del muro Toscanini in via Durini a Milano, per installare l'amplificatore perso- di Berlino nel 1992, Riccardo Kron vide l'opportunità di venire in nale del Maestro, un amplificatore Quad monofonico. Repubblica Ceca per investire in una società di produzione di val- Anche se il giovane Riccardo Kron aveva fatto del suo meglio, vole a Praga. anche con i cablaggi, per far sì che l'installazione procedesse senza La voce costante del Prof. Cicogna èra sempre rimasta nei pensie- intoppi, tutti erano preoccupati della reazione negativa del Maestro ri di Riccardo Kron: “La valvola è il cuore della riproduzione sono- valvola 300B valvola KR 5 valvola T1610vsk T88 valvola T1610 zirconium surface > SOMMARIO extra 49 kr audio complimento che uno poteva ricevere da Toascanini, insieme a consigli pratici sopra a sinistra: VA680 sopra a destra: VA830 sotto a sinistra: Preamplificatore P130 a valvole linea ibrido: utilizza un’esclusiva valvola prodotta dalla KR Audio, la KR5 (vedi pag. 41) > prodotto recensito in Audiophile sound n. 149 cazione/driver in un amplificatore dalla circui- kr audio tazione classica, il risultato non fu soddisfacente, con evidenti difetti di microfonicità e inaffidabilità. Nacque allora l'idea di realizzare un primo stadio a stato solido utilizzando Mosfet e la valvola come dispositivo di potenza ‘finale’. Il primo KR Kronzilla SD pura classe A, single-ended con l'esclusivo tubo KR T1610 erogava 22 watt, seguite dai 42 watt dei monofonici denominati DM. Partendo da queste esperienze e conoscenze, Marek Gencev, il nostro attuale Product ra”. Prima come VAIC e poi come KR, la produzione delle valvole Development Engineer, ha progettato il più potente amplificatore costruite singolarmente con un più elevato livello di vuoto con una stereo KR, il Kronzilla SX, e il corrispondente amplificatore integra- conseguente maggiore affidabilità sono stati e sono i criteri del- to SXI da 50 Watt in pura classe A. In seguito hanno visto la luce gli l'azienda voluta da Riccardo Kron. amplificatori dual mono KR Kronzilla DX da 100 watt in classe A e Le prime valvole realizzate sono state la TM Marconi e la 300B e, i più potenti amplificatori dual mono KR Kronzilla DXL in configura- successivamente, sono state sviluppate, valvole derivate dalla zione push-pull capace di 150 watt. 300B ma con prestazioni superiori. Quando Riccardo Kron cercò di Nel 2013, abbiamo sviluppato e realizzato un nuovo modello utiliz- progettare un circuito utilizzando valvole nella sezione pre-amplifi- zando l'esperienza di Lundahl sui trasformatori e aggiungendola al circuito Kronzilla e così è nato il nuovo KR Kronzilla VA 680, che è PER SAPERNE DI PIÙ stato riconosciuto il migliore amplificatore finale in assoluto nel dicembre 2013 dalla rivista Audio in Germania e che attualmente KR AUDIO sta riscontrando un successo mondiale. Più recentemente abbiamo Il pre a valvole P130 è stato recensito sul numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. presentato il VA 830, amplificatore integrato che utilizza le KR 300B Andate a: www.audiofileshop.com cuiti ibridi sviluppati per prodotti stereo a due canali in grado di emo- 50 extra in configurazione push-pull per 40 watt di puro piacere musicale. KR Audio Electronics sarà sempre in grado di sfruttare l'esperienza di ricerca e sviluppo del passato, sviluppando i migliori prodotti per l'amplificazione audio possibili, utilizzando le nostre valvole sui cirzionare. Dr. Eunice Kron > SOMMARIO dischi download ANDREW ROSE tecnico di rimasterizzazione alla PRISTINE CLASSICAL: parla di Toscanini e la stereofonia andrew rose Con il numero 149 di Audiophile sound, abbiamo dato inizio alla nuova sezione ‘LIQUID’ nelle rubriche ‘REVIEWS jazz, rock, pop...’ e ‘REVIEWS classico’. In queste due sezioni ogni mese recensiremo un numero sostanziale di dischi in download ad alta risoluzione, un formato che sta predendendo sempre più piede tra gli audiofili. Nel n. 149 di Audiophile sound Pierre Bolduc ha recensito 2 dischi in download della Pristine Classical, dedicati a Toscanini. Qui, Andrew Rose il remastering engineer, ci parla delle registrazioni in stereo dei concerti del grande Maestro. nche se tutte le registrazioni dei due ultimi concerti A possa ascoltare riguardo all'acustica della Carnegie Hall. di Toscanini sono state disponibili sia commercial- A volte la scena sonora è troppo ampia e scollegata, il mente sia attraverso canali privati da qualche tempo, suono stesso è duro e aspro; insomma, un ascolto tutt'al- esse hanno sempre deluso dal punto di vista del potenzia- tro che piacevole. le sonoro. Questo fu poi notevolmente migliorato dalla ri-equalizza- Ben consapevoli del successo che il sistema stereo avreb- zione nel trattamento XR, tuttavia il suono era ancora piat- be avuto di lì a poco, gli ingegneri Victor predisposero, per to e troppo in avanti. Nel continuare questo restauro, dun- quelli che furono gli ultimi due concerti di Toscanini, che la que, ben presto ho capito che ciò che era necessario registrazione fosse effettuata in ‘stereo’ - vale a dire su doveva andare oltre i limiti del mio lavoro precedente. Ho due canali di nastro. acquisito un nuovo software per l'elaborazione ambientale Perché le virgolette? Beh, il suono da loro prodotto, pro- stereo, che mi ha permesso di estrarre qualsiasi riverbero viene sì da due altoparlanti, ma non è particolarmente pia- in sala presente nella registrazione e di enfatizzarlo, di cevole all'ascolto, e non riesce a catturare alcun senso di prospettiva o ampiezza, cose che uno si Pristine Classical Per l’acquisto di download: www.pristineclassical.com CLICK 52 extra aspetterebbe di trovare in una registrazione stereo d'orchestra. È come se la disposizione dei microfoni fosse stata esageratamente vicina, e non c'è assolutamente niente che si > SOMMARIO fatto, spingendo l'orchestra 'indietro' rispetto al suono d'ambiente intorno a esso. Tuttavia, questo eccezionale software non genera riverbero, ma lavora solo con ciò che si può estrarre dalla stessa registrazione. Non essendoci qui quasi nulla di esistente, con una certa riluttanza ho applicato una quantità giudiziosa di riverbero digitale, quanto basta per dare un po' di spazio attorno agli strumenti. Sono poi ritornato al processore ambientale stereo, e sono riuscito a trovare un migliore equilibrio spaziale tra l'orchestra e il suo spazio, restringendo leggermente il campo stereo nel suono diret- dischi download to, mantenendo allo stesso tempo una scena sonora più ampia per il riverbero, e spostando effettivamente l'orchestra indietro di pochi passi, pur mantenendo la chiarezza e l'impatto del suono di Toscanini. Credo che questa registrazione possa ora avvicinarsi - quasi più di ogni altra - a riprodurre quel suono che si sarebbe sentito a un concerto di Toscanini alla Carnegie Hall (anche se sono sicuro che se si fosse stati seduti nella parte posteriore della sala, si sarebbe sentito molto più riverbero di questo!). È un vero peccato che numerose delle sue migliori performance siano state disponibili in audio di scarsa qualità; ma qui, alla fine della sua straordinariamente lunga carriera di direzione, possiamo finalmente sentire più chiaramente il vero suono del maestro al lavoro. Andrew Rose NB: Una sezione di quasi due minuti alla fine del terzo movimento nella Sesta Sinfonia di Ciaikovsky è stata inserita in questa registrazione, da una fonte secondaria inferiore, in seguito alla perdita di questa dai master originali. Ho cercato di abbinare al meglio la qualità audio di questo brano a quella della registrazione, tuttavia si può riscontrare una CD, SACD, LP USATI [email protected] [email protected] solo su appuntamento concordato preventivamente di fondo. AR andrew rose certa perdita di chiarezza e un più elevato livello di rumore quando l'ascolto della musica è allo stato dell'arte... Tel.3288688321 ore ufficio Versioni ‘liquid’ in alta risoluzione recensite su Audiophile sound numero 149 PER SAPERNE DI PIÙ PRISTINE CLASSICAL Nel numero 149 di Audiophile sound: Recensioni LIQUID nella rubrica REVIEWS CLASSICO/LIQUID della Pristine Classical di Pierre Bolduc. Andate a: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 53 hardware testine SUBLIMA Un incontro con Alex Cereda della Sublima Pierre Bolduc gli domanda: sublima: testina at-95S ‘Come nasce la AT-95S?’ 'idea mi è venuta da un amico cliente che mi ha chiesto, per liscia la AT-95S (la ‘S’ sta per ‘Sublima’) ha un suono migliorato in l'impianto del figlio, una testina economica ma che potesse tutti i parametri, cio che si nota maggiormente è la timbrica! In L dare un suono di impronta ben superiore al suo costo... Sublima abbiamo una fissa per la timbrica, il primo parametro per insomma una sfida… perché non è del tutto semplice investire cui giudico un oggetto, un impianto, un diffusore… il timbro. tempo e denaro in una testina così economica come la AT- 95. Ovvero quanto si avvicina allo strumento dal vivo. PB: Suppongo che hai dovuto smontare la testina AT-95 comple- PB: Aiuto! Non ho capito… in tutti i parametri, ma maggiormente tamente? nella resa timbrica? AC: Letteralmente a pezzi e poi rivederla. Ogni testina mi occupa AC: Voglio dire, egregio direttore, e questo naturalmente è solo la un giorno intero tra lenti, microscopio e ultrasuoni. Non so più se mia opinione, che a confronto con la testina originale i miei test di ne vada la pena perché la vendo a 110 euro incluso IVA e se valu- confronto hanno rivelato un suono più completo, più ricco, con to il mio tempo a metà costo di cosa prende un operaio guadagno maggiore spessore. Ho notato anche un decadimento armonico quasi niente. Spero davvero di venderne poche (ride); non avevo che non appariva nella versione liscia dove si avvertono le fonda- intenzione di metterla in catalogo ma con i passaparola ne ho mentali (note) ma non si sentono molto ben gli armonici. E gli invi- vendute quasi trenta. In realtà, lo faccio perché voglio incuriosire luppi dinamici. Penso che le modifiche hanno creato un suono più potenziali clienti a scoprire gli altri prodotti del nostro catalogo, naturale e fluido avvicinandosi (pur con tutti i limiti che restano) tutti oggetti molto idiosincratici per non dire esotici come i Kube e all'impostazione delle MC. Le frequenze acute e i gravi risultano i recenti Mat per CD… più estesi e meno distorti, più ricchi, soprattutto i bassi, che nella versione liscia erano poco estesi e mancavano di struttura. PB: È chiaro che non divente- Sublima Cables rai Howard PB: Vincenzo Fratello, nella sua recensione su Audiophile sound Distribuzione: Sublima Cables Hughes (forse meno interes- n. 149, non è del tutto d'accordo con questo: nel senso che dice santi i suoi soldi e più la com- che i miglioramenti nella gamma media e alta sono notevoli ma pagna, la giovane Hepburn…), che non ha riscontrato grandi miglioramenti per l'estensione in www.sublimacables.com allora secondo te in che para- bassa. CLICK metri i tuoi interventi migliorano AC: La AT-95S non è più una AT-95 e i suoi comportamenti cam- la testina originale? biano. Un parametro da tenere in considerazione è il rodaggio, la un secondo AC: Rispetto 54 extra alla > SOMMARIO versione testina modificata ha bisogno di parecchio rodaggio per raggiun- hardware testine “...la particolare verniciatura del cantilever è la più delicata modifica: con l'aiuto di un microscopio elettronico, di una mano fermissima, si procede alla verniciatura che va fatta tenendo in considerazione lo spazio, la quantità di interruttore e la modalità.” gere una gamma bassa ancora più profonda, ma se ben settata già ampie; in fondo si parla di una testina che costa da nuova e ori- da nuova offre un buon risultato. Con le ore e con il rodaggio ginale circa 35-40 euro per i canali ufficiali, ma ci sono delle AT- aumenta l'affinamento dei parametri e guadagna maggiormente in 95 che hanno lo stilo più arretrato o addirittura storto! e noi le raffinatezza e timbrica nonché nell'estensione in basso. Non scartiamo.... dimentichiamoci che inizialmente la testina tende a raccogliere più Dopo una selezione che interessa anche il cantilever si procede polvere, in virtù della maggiore capacità di tracciamento e quindi è allo smontaggio completo, si lavora sul cabinet dove si asporta la preferibile pulirla spesso, poi gli stessi vinili risulteranno più puliti e lucidatura per applicare più mani di una lacca simile alla vendutis- silenziosi. sima Sublima Jiva ma ancora più potente (esiste una SuperJiva Mai dimenticare, altresì, che i bassi rocciosi, nitidi e immanenti che riserviamo solo ai nostri lavori che facciamo in laboratorio); si appartengono a testine di ben altro costo e qualità…ci si può avvi- lavora anche alle bobine e infine al cantilever che riceve le mag- cinare a quel suono giocando bene sul peso, giudicandola non giori attenzioni tra cui un doppio lavaggio a ultrasuoni con partico- prima delle 70-100 ore . La AT-95S così modificata è molto più sen- lari liquidi che eliminano i micro residui di lavorazione e lucidano lo sibile alla taratura e al peso che può variare da braccio a braccio stilo senza danneggiare la delicata sospensione. Si procede alla ma che in alcuni casi può arrivare anche ad appena 1,5-1,6 gram- particolare verniciatura del cantilever che è la più delicata modifi- mi, in virtù delle varie lavorazioni a cui è sottoposta. Quindi armar- ca: con l'aiuto di un microscopio elettronico, di una mano fermissi- si di pazienza e provare i vari step dopo qualche decina di ore di ma (nelle giornate nervose non tocco testine!) si procede alla ver- rodaggio. niciatura che va fatta tenendo in considerazione lo spazio, la quantità di interruttore e la modalità. Questa verniciatura, come già spie- PB: Hai confrontato la tua versione con altre testine? gato, permette allo stilo di eliminare buona parte delle cariche di AC: Sì, l'abbiamo anche confrontata con un classico, la Denon DL contatto (stilo / solchi vinile) permettendo una lettura più a fondo e 103, come sai una MC, e ne siamo rimasti colpiti anche se la nostra AT-95S ha perso! Ma lo ha fatto con l'onore delle armi, un po' come i vecchi Crociati che quando tornavano a casa anche se sconfitti mostravano orgogliosi le ferite... beh, lo scoprirete ascoltandola. PB: L'ingegnere Fratello l'ha confrontato con altre testine della stessa fascia di prezzo in un secondo articolo sullo stesso numero della rivista. Puoi spiegarmi i cambiamenti che hai portato alla testina originale? AC: L'upgrade è complesso. Si parte da una Audio Technica AT-95 che viene selezionata, infatti a un'attenta analisi non tutte le AT-95 PER SAPERNE DI PIÙ SUBLIMA CABLES La testina Sublima AT-95S è stata recensita sul numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com sono perfettamente identiche e le tolleranze sono abbastanza > SOMMARIO extra 55 sublima: testina at-95S ALEX CEREDA hardware testine con minore attrito e usura. do con te che la Denon sia Quando si tratta un cantilever con la Jiva si modifica in meglio il superiore, specialmente comportamento dinamico del traduttore che riceve informazioni quella con il cono ellittico meno distorte e più complete. Il peso di 2 grammi è secondo me ma costa quattro volta di sconsigliato se non per pochi bracci e opterei al massimo per 1,9. più e necessità un pre nel La Jiva cambia il comportamento della trasduzione e di come si caso che il fono non aves- muove la puntina all'interno del solco. Ovvero scende maggior- se abbastanza guadagno. mente nel solco riproducendo una porzione di informazioni mag- Sarebbe interessante se giori e con minore usura delle pareti, questo perché una parte delle decidesti cariche di contatto (ma in realtà sono una serie di fenomeni legati queste modifiche su testi- alle correnti magnetiche, cariche elettrostatiche e dinamiche per ne di livelli superiori. contatto) viene a mancare e il solco non trovandosi più a galleggia- AC: Ci sto pensando! di apportare Sublima Jiva re tra questi disturbi trova una parete più libera e lavora meglio. Lascio all'omone Pierre la descrizione delle sue impressioni sulla PB: Con questo ti ringrazio per il tuo tempo. Pierre Bolduc testina su un impianto di riferimento Yamamura che credetemi...è il sistema più spettacolare e rivelatore che abbia mai sentito...e non sono il solo a dirlo. Buon Ascolto! sublima at-95S PB: Infatti, l'ho ascoltata e per il prezzo è una testina rivelatrice; e anche - per me ancora più importante - fondamentalmente ben bilanciata; il più grosso problema che testine in questa fascia di prezzo hanno da affrontare. Non l'ho ancora avuto per così tanto tempo per commentare le parole sul basso ma sono rimasto abba- Sublima Kube stanza impressionato dai miglioramenti nella gamma medio alta: priva di grano e sorprendentemente ben dettagliata. Sono d'accor- THE VINYL 1 LP: Collection 15,90 euro www.audiofileshop.com CLICK tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 LP TVC 010 180gr audiophile remastering tutti i titoli della SERIE II già disponibili Per conoscere tutti i 12 TITOLI pubblicati finora nella “Collection” Andate allo SHOP DI AUDIOPHILE SOUND: www.audiofileshop.com C L I C K 56 extra > SOMMARIO bobine BOBINE: in plastica o in metallo? Alcuni consigli di Pierre Bolduc ono più belle, sono molto chic e soprattutto sono molto retrò. S È tutto vero quando si parla di bobine in metallo con attacco NAB da 26,5cm, con i loro colori affascinanti e le forme quasi sexy. Per non parlare di quando girano sul registratore a bobine: sono un vero spettacolo! Ma quanto sono valide? Ecco una domanda che non ci poniamo bobine mai. Dovrebbero essere acquistate solo per la loro estetica? Domande per le quali il potenziale cliente di bobine dovrebbe avere risposte chiare, e non soltanto per risparmiare. Perché le bobine in plastica costano meno di quelle in metallo senz'altro più ‘in’. Fino a poco tempo fa offrivo ai nostri clienti i nastri duplicati soltanto su bobine in metallo. Tutti le volevano, mai una richiesta per bobine in plastica. Recentemente ho deciso di offrirli su entrambi i tipi di bobine. Perché? Lavorando con gli Abbey Road Studios di Londra per nostra collana ‘The Vinyl Collection’ ho scoperto le ragioni per cui non usano le bobine in metallo per fare i remastering. Chiaramente molti dei nastri master e delle copie dei master sono avvolti in bobine NAB di metallo da 26,5cm, altri sono sul cosiddetto ‘pancake’, cioè il nastro è arrotolato intorno a un NASTRI reel-to-reel cilindro da circa 10cm di diametro, i più vecchi in Nastri a bobina metallo e i più recenti in Audiophile Reel-toReel Publications plastica. Per l'uso sono Per informazioni sul catalogo porta bobine e così il messi sopra un piatto dei nastri in vendita & l’acquisto di registratori: nastro scorre ‘all'aperto’ (cioè in formato ‘pancake’); i nastri non sono mai trasferiti su bobine in tel: 39285 06 715 metallo. contact: Pierre Bolduc Ci sono fondamentalmente quattro ragioni 58 extra > SOMMARIO bobine perché le bobine vengono ascoltate su pancake. La prima, la più importante, è per salvaguardare il nastro. Il nastro da ¼ di pollice non è al cento percento rigido; essendo in poliestere è anche elastico (soggetto ad allungamento), poco ma sicuramente. Siccome i motori dei registratori, anche se di qualità ottima come nelle macchine professionali, non potranno mai essere perfettamente sincronizzati, le azioni di stop, play, wind, rewind, creano tensione sul nastro, specialmente se stretto, come quello di ¼ di pollice. Chiaramente la bobina in metallo pesa di più di quella in plastica e allora la sua massa più elevata produce più stress sui motori che diventano meno perfettamente sincronizzati. Il risultato è che il nastro è soggetto a più stress e così aumenta l'effetto stretching su di esso. Uno dei fattori che spiegano perché i nastri da mezzo o da un pollice suonano meglio, a parte il fatto che la superficie magnetizzata è più grande, è la sua maggiore rigidità che ha un effetto diretto sulla resa dinamica per esempio. Secondo, la massa maggiore delle bobine NAB in metallo, come già accennato, crea più stess sui motori. Questo è specialmente vero per i registratori consumer, per quelli giapponesi e anche per bobine i Revox, anche se questi ultimi sono costruiti molto meglio. Per rendervene conto basta passare da fast forward o da fast rewind a stop con bobine in metallo e con bobine in plastica: noterete che con queste ultime si fermano più rapidamente. Terzo, le bobine di metallo vibrano di più e questo nuoce al suono. Non siamo parlando qui di differenze gigantesche ma, come sanno gli audiofili, tutto ha un effetto sulla qualità del suono. Quarto, le bobine in plastica in generale sono dotati di attacco Trident anche se si trovano bobine americane con attacchi NAB. Meglio quelle con attacco Trident: il foro centrale è più piccolo rispetto a quello per l'attacco NAB e quindi la rotazione della bobina è più circolare - la componente radiale del moto è inferiore riducendo il wow. CONCLUSIONI Non vi consiglio di comprare i vostri nastri per uso su pancake. Teoricamente è il modo più sano per ascoltare i nastri, ma anche il più pericoloso. Basta una disattenzione, un movimento brusco, un tocco sul registratore e il nastro salta e, nel 90% dei casi, potete dirli addio per sempre… Credetemi, mi è successo spesso e non sono uno neofita quando si tratta di nastro magnetico. In più, se il nastro non è avvolto bene, prendendo il nastro senza supporto, c’è una chance che vada via il cilindro centrale (quello in plastico o in metallo come descritto sopra) e vi ritroverete con centinaia di metri di nastro tra le mani… L'opzione la più ragionevole e la più pratica è l'uso di bobine in plastica con attacco Trident. Con questa non potete sbagliare. E costano meno di quelle con attacco NAB anche se sono meno sexy... Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 59 hardware testine extra pagina attiva soundsmith SOUNDMSMITH Una breve presentazione dell’azienda “ he world's best turntables use Soundsmith because we've disponibile una guida on-line per scegliere quella più adatta ai been designing and hand-building the world's best phono- propri gusti personali. Suggerisco a tutti di leggerla perché è cartridges for more than thirty years”. molto interessante anche indipendentemente dai prodotti T (‘I migliori giradischi del mondo usano Soundsmith perché per Soundsmith e testimonia del know-how e dell'esperienza del- oltre trent'anni abbiamo creato e prodotto i migliori fonirvelatori l'azienda. CLICCA QUI per scoprire quali testine del brand sono del mondo’) importate dal distributore italiano, Audio Reference. Top delle testine Soundsmith è la testina basata sul funzionamen- La home page del sito della Soundsmith mostra orgogliosamente questa headline. Questo - insieme con il prezzo di vendita (1.800 euro) della Zephyr MIMC - impone una particolare attenzione nello scrivere su questo gioiello. Nella prova su Audiophile sound n.148 troverete informazioni Soundsmith Distribuzione: Audio Reference tel: 02 20 40 40 80 www.audioreference.it CLICK dettagliate su come ho ‘messo a suo agio’ la MIMC e molti ascolti. In questa sede è interessante approfondire che cosa c'è dietro al prodotto. Il to dell'estensimetro (Strain Gauge). L'estensimetro funziona in modo piuttosto semplice. Una struttura di conduttori elettrici di forma e dimensioni opportune è meccanicamente stressata stirandola o comprimendola (nei limiti elastici del materiale, cioè senza indurre deformazioni permanenti). La sollecitazione meccanica modifica la resistenza misurata ai punti estremi del 'reticolo' di conduttori. Con l'allungamento il valore aumenta e con la compressione diminuisce. L'estensimetro è uno strumento semplice ma estremamente sensibile se forme e dimensioni dei con- costruttore dichiara che sono duttori sono realizzate in maniera adeguata. Nel caso della testi- disponibili 60 (!) modelli diversi na è il movimento dello stilo che induce la modifica del valore di di testine Soundsmith e rende resistenza elettrica tra i due terminali. Il variare della resistenza è usato per modulare un segnale elettrico che genera riproducen- 60 extra > SOMMARIO pagina attiva CLICCA QUI per vedere le varie testine prodotte dalla Soundsmith extra hardware testine pagina attiva dolo con molta precisione i movimenti dello stilo nel solco del ed anche a quella delle testine Britanniche, Goldring in testa. disco. Non credo che siano disponibili altre testine basate su que- Concludo questo approfondimento sul marchio Soundsmith rac- sto principio che - peraltro - necessitano di amplificatori apposita- contandovi - come premessa e invito a leggere l'articolo ben più mente realizzati. Naturalmente la Soundsmith produce un tale dettagliato sulla rivista - le mie sensazioni d'ascolto su due dischi, amplificatore che è in listino a oltre 8.000 $ negli Stati Uniti. entrambi DG ed entrambi esecuzioni di sinfonie di Beethoven dei L'azienda è - infine - anche specializzata nella riparazione di testi- Wiener Philharmoniker. ne di altri costruttori. Questa attività inizia con la riparazione e la sostituzione dello stilo delle testine Bang & Olufsen e - col tempo - L'ascolto si espande a testine di molti altri costruttori. Per chi non lo sapes- Il primo comprende le Sinfonie n. 5 e n. 7 di Beethoven, con i se, le testine B.&O. sono state per molti trent'anni - dal 1960 all'ini- Wiener Philharmoniker diretti da Carlos Kleiber nel 1975 (DG 447- zio del 1990 - tra le più avanzate tecnologicamente e costruttiva- 400). L'Allegro con brio che apre la n. 5 è probabilmente uno dei mente al mondo e, insieme, tra le meglio ‘suonanti’. Questo al brani più noti di tutto lo scibile della musica classica. Eppure la punto che venivano usate anche su giradischi non B.&O. e in siste- riproduzione offerta dalla Zephyr MIMC riesce a sorprendermi per mi non B.&O. In particolare si trattava di testine ad alta cedevolez- accuratezza del timbro e precisa ricostruzione della posizione delle za che richiedevano (e richiedono) bracci di massa ridotta, oggi sezioni d'archi sulla destra e sulla sinistra del direttore. non più di moda. Insieme alla notissima Ortofon (almeno per i Semplicemente esplosiva la macro dinamica, nei limiti del master modelli MM) e alla meno nota ma autrice di eccellenti testine AKG, analogico originale e del mix sempre piuttosto ‘conservativo’ (nella la B.&O. ha rappresentato al meglio una certa scuola sonora mit- compressione) della DG. teleuropea, diversa nell'impostazione rispetto a quella americana Il secondo comprende la Sinfonia n. 6 “Pastorale”, con i Wiener diretti da Karl Bohm nel 1971 (DG 447-433). Confesso che ho una preferenza per Beethoven, per la n. 6 (insieme con la mitica n. 9) e per i Wiener. La Zephyr, in particolare nel terzo e nel quarto movimento (entrambi Allegro) ribadisce la sua capacità dinamica, l'ac- SOUNDSMITH La testina Soundsmith Zephyr MIMC è stata recensita sul numero 148 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com curatezza timbrica e aggiunge quel carattere un po' ‘mitteleuropeo’ di ariosità degli archi e dei fiati, accompagnata dalla giusta energia dei pieni orchestrali. In questo caso poi la testina mostrando tutta la sua classe (elevata), consente anche ai ‘non iniziati’ di apprezzare in pieno l'inimitabile precisione del suon d'insieme dei Wiener. Per il resto vi rimando all'articolo su Audiophile Sound. Vincenzo Fratello THE VINYL 1 LP: Collection 15,90 euro www.audiofileshop.com CLICK tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 LP TVC 007 180gr audiophile remastering pagina attiva CLICCA QUI per scoprire quali testine sono importate importate dalla Audio Reference, distributore italiano aliano della brand it tutti i titoli della SERIE II già disponibili > SOMMARIO extra 61 soundsmith PER SAPERNE DI PIÙ hardware testine extra pagina attiva THE VINYL COLLECTION: Rossini ‘Overtures’ tvc: rossini overtures Vincenzo Fratello ascolta i test pressing dell'edizione 45 giri delle Ouverture di Rossini dirette da Giulini e disponibili con la Serie II di ‘The Vinyl Collection’ “ LP TVC 012 / 45 giri (2 LP 12”) 180gr. apita che pochi giorni prima di ricevere dall'editore il test C alcuni tratti, una sinfonia in altri. Il contenuto musicale è suppor- pressing della ristampa che ha recentemente curato di tato da un vinile silenziosissimo, da una quasi perfetta ricostruzio- un'edizione EMI Giulini/Philharmonia (Columbia inglese) di ne dell'ambiente sonoro e da una micro e macro dinamica di altis- alcune delle più note ouverture di Rossini, avessi trovato in una simo livello. Questi tre aspetti saranno il leit-motiv di tutti e quat- fiera del disco qui a Salerno (per una volta affollata di giovani) un tro i lati di questo doppio vinile a 45 giri. A proposito, coloro che vinile che cercavo da un po' di tempo, le ouverture di Rossini, in non hanno ben chiaro il vantaggio di 'precisione e risoluzione' versione Karajan/Berliner. oltre che - quasi banalmente - di dinamica offerto da un disco che Come spesso faccio, ho ascoltato diverse volte il frutto della mia gira a una velocità che è il 35% maggiore rispetto alla standard ricerca. E quindi mai come in questo caso mi sono dedicato (33 1/3), sono invitati a dotarsi urgentemente di questa ristampa, all'ascolto dei test pressing, peraltro la ristampa è a 45 giri su due prima che le sue 350 copie vadano esaurite. vinili, con piacere e ben preparato. Inutile, quasi ovvio e ingene- Per quanto riguarda la Tancredi … mi limito a confermarla - come roso, fare dei confronti sonori tra un disco standard DG e una sostenuto da musicofili molto più esperti di me - come la più lirica ristampa che per di più - come detto - viaggia a 45 giri ed è stata (forse un po' scolastica) delle ouverture di Rossini. curata da Pierre. Il rullare del tamburo e l'incedere apparentemente inarrestabile Resta il fatto che - in qualunque confronto - i Berliner diretti da Karajan sono una vera macchina da guerra forse inavvicinabile da altre orchestre… io personalmente gli avvicino (o forse gli preferisco se così si può dire) soltanto i Wiener. Veniamo al test pressing The Vinyl Collection che inizia subito alla grande Distribuzione & VendiWa: più Audiophile sound tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 www.audiofilemusic.com CLICK con La Cenerentola, non la nota ouverture di Rossini (del resto non faceva parte della colonna sonora di Arancia Meccanica...), ma a mio parere una delle più belle e più complete, anche nell'utilizzo dell'orchestra. Quasi un balletto in 62 extra > SOMMARIO della marcia di apertura della Gazza ladra, il 'giro' di archi, il tema principale con il suo continuo alternarsi di piano e forte, il crescendo degli archi, i piccoli ghirigori di flauto e - di nuovo - il tema principale suonato dal solo flauto, il contributo degli archi, prima delicato poi sempre più ampio; ancora il rullante e il rincorrersi imponente delle varie sezioni dell'orchestra … cosa dire, c'è tutto quello che si ci aspetta dal vinile. A questi livelli si comprende perfettamente perché una percentuale ancora notevole di audiofili preferisca ancora questo media, anche rispetto ai migliori esempi di digitale ad alta (ormai altissima) definizione. Una nota doverosa, se volete davvero godere di tutto il potenziale 'sonoro' di dischi di questa qualità, dovete dotarvi di una signora testina (… come le mie V-15 … ) e interfacciarla al meglio Apparentemente a farla da padrona è la dinamica, il corpo del suono, la pienezza di tutte le sezioni dell'orchestra. Ma l'aspetto pagina attiva CLICCA QUI per leggere l’articolo di Pierre Bolduc su ‘Perché i 45 giri suonano meglio’ hardware testine forse più sorprendente, almeno per chi non ha familiarità coi 'squillano' letteralmente le trombe e inizia il celebre tema principa- migliori vinili, è una sensazione di perfetta integrazione e natura- le pieno - appunto di fiati - ma anche di ingressi degli archi carat- lezza del suono. È una registrazione assolutamente splendida e teristici di Rossini, variazioni di livello, ariosi giri strumentali con il non solo considerando l'epoca. Anche perché sappiamo bene ritorno al tema principale. E la chiusura con un forte inconfondibile come proprio negli anni Sessanta sono state realizzate alcune e molto 'piattato' come piaceva al maestro. BRAVO ! Splendido delle registrazioni di classica (e di jazz) di livello mai neanche lavoro! Vincenzo Fratello eguagliato in seguito. Il carattere dei Semiramine non è così noto e 'orecchiabile'. L'inizio con i corni è delizioso e giustamente etereo. Poi l'ingresso quasi violento dell'intera sezione degli archi. Il delicatissimo intervento del violino. Poi nuovamente un flauto e un violino che duettano, gli archi che entrano e crescono fino al forte con grancassa e piatti. Ancora una traccia godibilissima. Infine Il Guglielmo Tell col suo inizio quasi 'tzigano' di solo violon- THE VINYL COLLECTION ROSSINI OVERTURES Pierre Bolduc parla della nuova produzione di questo LP per la collana curata da lui, nel numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com Etichetta originale SAX 2560 / Lato 1, inviata direttamente dagli Abbey Road Studios THE VINYL Collection L’edizione a 45 giri delle Ouverture di Rossini è disponibile acquistando il set completo di 6 titoli della Serie II offerta LP TVC 012 / 45 giri 2 LP 180gr audiophile remastering incredibile! CLICK www.audiofileshop.com tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 > SOMMARIO extra 63 tvc: rossin overtures celli e delicati contrappunti degli altri archi ed ecco che dopo un po' La funzione di un cavo è quella di trasferire il segnale audio tra due elettroniche, l’espressione sonica delle elettroniche e il messaggio musicale presente sul supporto audio (disco, nastro, file ecc..) dipendono, quindi, dalla neutralità del conduttore. GC AUDIO produce solo cavi allo stato dell’arte. www.gcaudio.it +39 340 3186416 [email protected] dischi extra pagina attiva YEVGENY MRAVINSKY dirige la ‘Quarta’ di Brahms e la Quinta’ di Tchaikovksy mravinsky Riflessioni di Pierre Bolduc... a performance della Quinta di Ciaikovsky su questo disco L direttore ha riuscito a uguagliare in maniera così consistente, segue i canoni interpretativi mravinskiani conosciuti dalle forse con l'eccezione di Toscanini. E così, sia nella Quinta di incisioni stereo della Deutsche Grammophon del 1960. La Ciaikovsky sia nella Quarta di Brahms Mravinsky, Mravinsky crea lettura sotto esame risale a un concerto ripreso a Leningrado nel una tensione interna unica; tutto è suonato con espressione - 1982. I tempi sono molto simili a quelli di 22 anni prima, anzi un basta ascoltare il solo del cornista nel movimento lento del po' più veloci nei primi due movimenti ma ad alcune secondi vici- Tchaikovsky, una nostalgia da far piangere. E poi aspettate di ni negli ultimi due. Nell'insieme comunque queste piccole varia- scoprire l'ultimo movimento: quasi una danza infernale verso zioni di tempo non hanno modificato la visione della sinfonia l'assurdo. come presentata nel disco della DG che abbiamo anche pubbli- Non esiste una versione registrata in studio da Mravinsky della cato nell'edizione della DeAgostini, Classica in 33giri, che ho Quarta di Brahms. Il disco Praga ci offre un altro live inciso alla curata per la multinazionale italiana. Filarmonia di Leningrado sempre con i Filarmonici. Anche se inci- Per chi non ha mai sentito le letture di Mravinsky - il capo dei sa un po' meno bene, la registrazione riesce a proiettare la visio- Filarmonici di Leningrado per 50 anni - vi consiglio di scoprirle: ne mravinskiana dell'opera: una visione drammatica, tesa, non esiste niente di simile sul mercato. Ha inciso poco in studio e espressiva senza mai cadere nel gratuito; il fraseggio nel secon- così le registrazioni disponibili sono quasi tutti dei live. Che si trat- do movimento vi farà scoprire un Brahms che sogna e dei pizzi- ta di Ciaikovsky, Bartok, Shostakovich, per citare i suoi autori pre- cati che sembrano spingere la musica nell'etereo. Il terzo movi- feriti, la disciplina orchestra- mento è robusto, non gioioso, e così rafforza il carattere decisa- le durante i concerti è sem- mente nichilista sottolineata con la forza espressiva degli ottoni e plicemente fenomenale. I il loro vibrato molto particolare e unico durante tutto l'ultimo movi- tempi sono veloci ma non Brahms: Sinfonia n. 4 Tchaikovksy: Sinfonia n. 5 mento. Da non perdere. affrettati, Tutte le registrazioni di Mravinsky, a parte le incisioni mono della Discografia l'articolazione degli archi da non credere. Quinta e della Sesta nonché le edizioni stereo della Quarta, Poi le timbriche prodotti dai SACD Praga “Digitals” Quinta e Sesta Sinfonie di Ciaikovsky chez Deutsche legni e dagli ottoni sono uni- Grammophon, sono state pubblicate in versione ufficiale dalla DSD350111 che e tutti caratterizzate da Melodiya. In Italia il catalogo russo è distribuito dalla Ducale www.ducalemusic.it un vibrato non udito dalle (www.ducalemusicit) nonché quello della Praga che ha ottenu- CLICK nostre orchestre. Tutto crea ti i diritti della radio ceca per la commercializzazione di questi una forza, una veemenza concerti. drammatica Per chi cerca i vinili, vi consiglio di comprare le edizioni del cata- 66 extra che nessun pagina attiva > SOMMARIO CLICCA QUI per vedere un video delle prove della Quarta di Brahms con Mravinsky e i Filarmonici di Leningrado dischi “Per chi non ha mai sentito le letture di Mravinsky il capo dei Filarmonici di Leningrado per 50 anni vi consiglio di scoprirle: non esiste niente di simile sul mercato. Ha inciso poco in studio e così le registrazioni disponibili sono quasi tutti dei live...” Leningrad Philharmonic, circa 1950-1959 PIERRE BOLDUC logo EMI. Negli anni Settanta la EMI ha fatto un accordo di licenza con l'allora sovietica Melodiya e circa 300 incisioni di quel catalogo finirono su un etichetta della EMI: EMI Melodiya, con prefisso ‘ASD’ seguito da quattro cifre. Ne ho già parlato altrove e ribadisco che sono da acquistare assolutamente le letture di Mravinsky della Sesta di Shostakovich accoppiata alla Settima di Sibelius (ASD 2805); la Musica per archi, percussione e celesta di Bartok abbinata alla Terza Sinfonia di Honneger (ASD2904): tutte edizioni al vertice della discografia. E anche molto ben incise. Pierre Bolduc MRAVINSKY ESEGUE BRAHMS E TCHAIKOVSKY SU SACD PRAGA mravinsky Un’altra recensione dello stesso disco nella rubrica “REVIEWS CLASSICAL” nel numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com THE VINYL 1 LP: Collection 15,90 euro www.audiofileshop.com CLICK tel: 089 72 64 43 cell: 392 85 06 715 LP TVC 009 180gr audiophile remastering tutti i titoli della SERIE II già disponibili Per conoscere tutti i 12 TITOLI pubblicati finora nella “Collection” Andate allo SHOP DI AUDIOPHILE SOUND: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 67 pagina i nt e rat tiva download NATIVEDSD.COM Una presentazione del sito specializzato in download DSD native download DSD recensito su Audiophile sound n.149 'unico sito al mondo dedicato interamente dedicato al L download di file in DSD si trova in Olanda. Nativedsd.com in basso: Jared Sacks è nato nel 2014 ed è la creazione di un uomo che aveva già molto esperienza con il sistema di codificazione e decodificazioPer chi compra musica classica sarà un nome conosciuto perché è il proprietario del catalogo Channel Classics. L'etichetta mise sul mercato il suo primo CD nel 1990 e contiene già circa 180 titoli. Sacks era un musicista professionale con solide conoscenze tecniche. Divenne sempre più convinto della superiorità del DSD e così iniziò a registrare solamente in DSD offrendo SACD ibri- di al pubblico interessato all'alta risoluzione. Due anni fa creò, assime al suo figlio, Jonas, il sito nativedsd.com con l'obbiettivo di rendere disponibile al pubblico download catalogo del I generi di musica offerti sul Nativedsd sono i seguenti: big band, classico, crossover classico, lassico leggero, jazz, New Age, World, gospel, spiritual, musica cinese tradizionale. Il sito offre anche sezioni dedicate all'hardware (DAC, cuffie, network streamers, tra l'altro) con consigli sui set-up per l'ascolto in DSD. Esce anche una ‘newsletter’ alla quale potete aderire facilmente sul sito. Abbiamo fatto un accordo per recensire regolarmente i file venduti e saranno pubblicati regolarmente su Audiophile sound e troverete già alcune recensioni Channel Classics in versione. L'impresa si rivelò un successo della Channel Classics sul e presto al catalogo Channel Classics vennero aggiunte inci- numero 149 di Audiophile sioni in DSD di altre etichette. Oggi il sito offre download in sound DSD e DXD di circa 900 titoli di una quarantina di etichette, e (rubrica ‘Reviews Classical / Liquid’). E sul non solo di musica classica. numero di marzo di Audiophile Il successo di Native DSD è dovuto non solamente alla qualità sound ci saranno recensioni dei personaggi dietro l'operazione ma anche all'adozione di una del doppia politica che ha dato al sito un profilo preciso e serio. catalogo Reference Recordings, Primo, le etichette non possono limitare i download a specifici Wilson Audiophile Recordings e territori; i cataloghi debbono essere scaricabile in tutto il mondo Turtle Records, un'etichetta - contrariamente alla politica di alcune multinazionali di limitare non più disponibile in Italia l'accesso ai territori dove sono basati i siti che trattano i loro pro- ma che offriva incisioni su dotti. Chi compra un download da Native DSD può dunque farlo CD di livello tecnico strato- da ovunque. sferico. Pierre Bolduc Secondo, i file offerti in download debbono essere file in native DSD, cioè incisioni nate in DSD e non in PCM che vengono poi upsampled alla risoluzione del DSD. Nativedsd.com Per l’acquisto di download in dsd native: www.nagtivedsd.com CLICK In più, ogni file è controllato per veri- PER SAPERNE DI PIÙ ficare che si tratta al cento per cento NATIVE DSD.COM di file DSD nativi. Ovviamente uno Leggete le recensioni di alcuni download Channel Classics sul numero 149 di Audiophile sound: in edicola oppure acquistatelo online in versione cartacea o digitale. potrebbe chiedersi se lo fanno o non questo controllo. Conosco Jared da vent'anni, abbiamo abbinato CD Channel Classics alle nostre riviste: fin'ora si è sempre comportato come un modello di serietà. Andate a: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 69 nativedsdd.com ne DSD: Jared Sacks. CLICCA QUI PER VEDERE L’ELENCO COMPLETO (COMPRESO L’ELENCO IN QUESTA PAGINA) DI OLTRE 600 PRODOTTI DI USATO, EX DEMO & OCCASIONI OFFERTI DALLA AUDIO PLUS dagli archivi articolo originalmente pubblicato su AS EXTRA N.130 NAGRA I registratori NAGRA D2 “...I registratori analogici portatili Nagra a bobina, che hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno, e che hanno creato la reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che quando apparvero i primi componenti audiophile, essi avevano già una base di fan affamati che adoravano il marchio che indossavano...” KEN KESSLER / HI FI NEWS on capita spesso di visitare un produttore audio high-end N reception. Che so, magari un diffusore o un amplificatore si Tra i film in cui i Nagra sono apparsi (e possono forse anche aver è insidiato furtivamente in qualche studio di registrazione, dove registrato) vi sono - opportunamente - Diva del 1981, che parla di stavano masterizzando e monitorando una colonna sonora, e pro- un fan che contrabbanda il suo cantante lirico preferito, e Blow Out babilmente si è guadagnato una menzione nei titoli del film. Forse con John Travolta dello stesso anno, dove egli ha il ruolo di tecni- JBL e Tannoy hanno uno scaffale pieno di statuette. Nel caso di co del suono. Un Nagra SN è stato presente nel film del 1974 La Nagra, le probabilità sono invece che i loro registratori si trovasse- conversazione, che parlava di un ficcanaso professionista. Se c'è ro nei luoghi di ripresa per registrare il suono di interi film... in qua- bisogno di equipaggiare una spia sullo schermo o un coraggioso lità di riferimento del settore. Come risultato, questo produttore giornalista, un Nagra è sempre pronto all'uso. svizzero ha una sfilza di riconoscimenti ricevuti dalle associazioni Si trattava di un concetto visivo che era comunque basato sulla del settore che premiano la cinematografia e la televisione. E que- realtà: i registratori analogici Nagra eseguivano tali funzioni nella sti non si guadagnano facilmente. vita reale, grazie all'estrema robustezza e affidabilità, così come le I registratori Nagra divennero persino loro stessi idoli dello scher- impeccabili qualità sonore. mo, poiché la realtà e la finzione li resero, grazie al loro aspetto Gli involucri in alluminio tornito e i componenti senza compromes- 'tecnologico', i dispositivi preferiti di registrazione per i ficcanaso si, costruiti con gli stessi parametri dei prodotti dei loro vicini oro- dello schermo. Allo stesso tempo essi possiedono un'estetica logiai: la sola ingegneria sarebbe in grado di affascinare qualsiasi senza fronzoli, che attira quegli audiofili che preferiscono la prati- audiofilo che abbia mai usato un braccio SME o un preamplifica- cità al design, e appaiono così 'giusti' che sono diventati sinonimo tore Cello. di 'seri' registratori a nastro quando si ha bisogno di stupire il pub- Per i professionisti vi erano le caratteristiche funzionali progettate blico. da Stefan Kudelski che avevano poca o nessuna utilità per la riproduzione in ambito high-end, ma che erano inestimabili per il lavoro cinematografico. Fra esse c'erano il sistema Neo-Pilot del 1961, grazie al quale i nastri registrati sui Nagra durante la riproduzione potevano essere 'agganciati' al segnale di riferimento in modo da garantire la perfetta sincronizzazione labiale al parlato nelle colonne sonore dei film; una gamma completa di configurazioni di piste e di velocità; modelli a prezzo ridotto che offrivano una sola velocità; regolazioni fini per l'utente di tutti i parametri; funzionamento affidabile a batteria oppure a temperature fredde, e numerose altre funzioni > SOMMARIO extra 73 nagra che esponga una serie di premi Oscar ed Emmy nella sua dagli archivi NAGRA D “L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa 'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la registrazione a nastro:...” che sfuggono all'utente domestico. Forse ancor più impressionante - se parliamo di qualcosa in grado di suscitare stupore negli audiofili - è che le piastre di registrazione Nagra analogiche a bobina (quelle portatili, nientemeno!) offrivano una qualità del suono che era chiaramente di un certi JBL e Tannoy vi si avvicinano, ma essi furono poi 'addome- livello 'high-end'. Ciò spiega perché, nel corso degli anni, così sticati' per così dire. I portatili a batteria della Nagra a bobine tante dimostrazioni alle fiere sono state fornite da nastri master sono rimasti decisamente industriali. (o anche copie) riprodotti attraverso i Nagra. L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima E' la qualità del suono che spiega, nonostante i loro prezzi, come macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa le macchine a bobina Nagra (e notate che un modello spompa- 'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la regi- to usato dalla BBC vi porterà via ancor oggi dalle 600 alle 1000 strazione a nastro: la seconda guerra mondiale aveva fornito sterline) abbiano orgogliosamente trovato posto in più sistemi agli Alleati molta tecnologia utile presa dai nazisti, e i primi por- domestici di fascia alta, di qualsiasi altro componente puramen- tatili commerciali a bobine cominciavano ad apparire dal te 'professionale' che questo scrittore possa nominare. Giappone. Kudelski era uno studente di fisica, in quello che oggi Nessun amplificatore, diffusore o sorgente professionale è riu- è l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Losanna, Svizzera. scito a fare questo salto in maniera così definitiva: gli LS3/5A e Indipendentemente dai suoi studi, egli costruì il primo portatile a NAGRA 3 nagra valvole Nagra I a casa sua, mettendo a punto un registratore 74 extra > SOMMARIO dagli archivi NAGRA SN1 “Nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire)...” autonomo dotato di motore per l'avvolgimento. La sua utilità fu subito evidente agli esploratori: due Nagra I furono acquistati da Radio Ginevra per essere usati nella spedizione (senza successo) dell'Everest guidata da Raymond Lambert nel 1952, mentre Jacques Piccard ne utilizzò un altro durante le sue immersioni in acque profonde con il batiscafo Trieste progettato da suo padre, Auguste. C'era anche una stazione radio francese tra coloro che avevano adottato il Nagra, per i suoi giornalisti da usare sul posto. NAGRA SN modello, con il trasporto del nastro azionato da un motore di giradischi Thorens, ancora con il riavvolgimento a manovella. Era inoltre equipaggiato con l'ormai iconico 'vu meter di modulazione' (o modulometro) sul lato sinistro. I Nagra si stavano rapidamente guadagnando una reputazione di affidabilità assoluta unita ad un'eccellente qualità audio. Il Nagra II CI del 1955 spostò il modulometro sul pannello frontale servo-attivato. Ciò aumentò l'appetibilità del portatile compatto, della macchina, mentre l'elettronica era costruita per la prima volta facendone diminuire il peso a cinque chilogrammi; un peso piuma su schede di circuiti stampati. Nei successivi tre anni, il Nagra III per una macchina che, 54 anni fa, era in grado di produrre registra- avrebbe segnalato il cambiamento verso l'elettronica a stato soli- zioni in grado di eguagliare la qualità di registratori fissi da studio. do, compresa l'aggiunta di un controllo elettronico della velocità Quello stesso anno, una delle poche vere aziende rivali di Nagra fu fondata da un collega svizzero di Kudelski: la gamma Stellavox progettata da Georges Quellet. Nel 1960 Nagra stava diventando il registratore preferito dalle stazioni radio-televisive europee. La RAI, Radio Televisione Italiana, acquistò ben 100 Nagra III per utilizzarli durante le Olimpiadi di Roma. (tipico della RAI, dal niente al tutto senza vie di mezzo! Ancor oggi è così con la HDTV… ndt). La produzione aveva raggiunto le 480 unità l'anno. STORIE DI SPIONAGGIO Sempre nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia il giovane stefan kudelski Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire). Secondo la leggenda, i lavori iniziarono su richiesta del presidente Kennedy per conto del Servizio Segreto degli Stati Uniti - dimostrando che i democratici sono altrettanto subdoli come i repubblicani. A causa dei limiti dei componenti disponibili all'epoca, si sarebbe dovuto aspettare fino al 1970 prima che Kudelski finalmente consegnasse una serie di registratori miniaturizzati a bobine con nastro da 1/8", anche se ci vuole un audiofilo hardcore - o > SOMMARIO extra 75 nagra Nel 1953 fu prodotto il Nagra II, una versione migliorata del primo dagli archivi NAGRA D “Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono in occasione delle fiere audio...” masochista - per utilizzare un SN come componente hi-fi di sorgente. (e conosco uno che lo usa...). Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti tutto, il Nagra JBR Body Recorder, un registratore vocale ste- pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono reo tascabile 'da indossare' con nessuna possibilità di cancel- in occasione delle fiere audio di John Howes, nelle quali nes- lazione e alcuna riproduzione a bordo, al fine di ridurre le radia- sun Nagra rimane invenduto per molto tempo. Con il nastro da zioni elettromagnetiche e il consumo energetico (forse dovrei 1/8", la gamma degli SN includeva il modello SNN mono, unità comprare un SN quando parlo con certi distributori…PB). full-track con una velocità del nastro di 3 ¾ ips, l'SNS mono, Intelligentemente, Nagra lo aveva reso irrintracciabile applican- versione semi-traccia con velocità del nastro di 15/16 ips, che do una frequenza di bias che era la stessa di quella di un oro- offriva più lungo tempo di registrazione, ma più bassa qualità logio al quarzo (32,768 kHz). Il JBR utilizzava cassette di pro- sonora; il modello a velocità singola SNST stereo per l'utilizzo pria invenzione, microfoni a distanza via cavo e telecomando a nei servizi di sicurezza che richiedeva due microfoni per regi- cavo. Per sfruttare il JBR, Nagra aveva prodotto il sistema di strare due diverse persone che parlavano, con un sistema di riproduzione PS-1 per le proprie cassette. Era dotato di un compressione analogica per ricostruire un segnale pieno potente correttore della base dei tempi (TBC) per correggere le durante la riproduzione, utilizzando una unità di espansione variazioni di velocità sostenute durante il processo di registra- DSP; e il sogno del audiofili, l'SNST-R per l'alta fedeltà stereo. zione, e offriva ulteriori funzioni di equalizzazione e filtraggio, Altri modelli comprendevano versioni inserite nelle pareti a così come l'avanzamento veloce. Non era certo un sostituto muro e modelli da indossare, così come una vasta gamma di dell'iPod! accessori tra cui un amplificatore da attaccare ad un vestito. Qualsiasi imitatore di James Bond avrebbe desiderato, soprat- VITA CIVILE Sebbene le necessità delle forze dell'ordine avessero offerto a NAGRA VI nagra per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di 76 extra > SOMMARIO dagli archivi Nagra un bel po' di guadagni, le industrie dei film, della TV e delle trasmissioni di notizie rimanevano il mercato primario. Nel 1962 apparve il Nagra III NP con sincronizzazione NEOPILOT, e fu un successo istantaneo. Sei anni più tardi, il Nagra IV sostituì il III, che vantava transistor al silicio e condensatori al tantalio per una mag- scheda tecnica per NAGRA 3 “Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono full-track progettato per applicazioni radio, cinema e televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della musica, nonostante la sua caratteristica a singolo canale...” l'uso di accessori e schede inseribili. Pur producendo ancora macchine mono, la Nagra stava cominciando ad attirare l'attenzione degli audiofili. Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono full-track progettato per applicazioni radio, cinema e televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della NAGRA IV-S musica, nonostante la sua caratteristica a singolo canale (per ascoltare le incisioni in mono è una macchina che raccomando anche perché costa molto meno del modello stereo 'IV-S, PB). Questa macchi- RASSEGNA CRONOLOGICA DEI NAGRA ANALOGICI PORTATILI Nagra I registratore portatile Nagra II Nagra II CI Nagra III, introduzione della tecnologia a stato solido 1960 Prototipo del Nagra SN 1961 Invenzione del sistema NEOPILOT 1962 Nagra III NP 1968 Nagra IV; Nagra IV-L 1970 Nagra SNN body recorder 1971 Nagra 4.2; Nagra IV-S Registratore stereo 1972 Nagra SJ; Nagra SNS 1951 1953 1955 1958 Nagra IS Nagra IS T Nagra E (Economy) Nagra SNST Nagra TI Nagra TRVR Nagra TA Ampex / Nagra VPR-5 video portatile Nagra JBR body recorder; Nagra IV-S TC; Nagra IV-S Te 1985 Nagra T-Audio TC; Nagra PS-1 1988 Inizia la progettazione del registratore audio digitale Nagra-D 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1981 1983 1984 > SOMMARIO extra 77 nagra giore affidabilità, mentre la struttura ora incoraggiava dagli archivi particolare del NAGRA IV S con adattore per bobine grandi “Il 1971 segnò l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda progettato per la registrazione di musica di alta qualità, insieme alle consuete applicazioni di cinema e televisione...” na era inoltre caratterizzata da un sistema brevettato per control- Il 1971 segnò anche l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra lare la velocità durante la riproduzione ed assicurare che giras- analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high se alla stessa velocità dell'apparecchio di riferimento, come ad end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda pro- esempio un proiettore. La sua testina di registrazione sincroniz- gettato per la registrazione di musica d'alta qualità, insieme alle zata Neopilot produceva una traccia di sincronizzazione registra- consuete applicazioni di cinema e televisione. Registrando su ta lungo il centro del nastro. La struttura intelligente garantiva due tracce stereo, offriva doppi controlli di livello, limitatori e pre- che il suono della traccia di sincronizzazione fosse cancellato set di equalizzazione, insieme a tutte le altre sottigliezze opera- durante la riproduzione. tive necessarie per l'uso professionale. Era, senza se e senza ma, una sorgente degna dei migliori sistemi hifi disponibili. E lo è tuttora (si, sono d'accordo, PB). Sempre inventiva, l'azienda ha continuato ad offrire ulteriori varianti, tra cui il prodotto del 1974 dal grazioso nome Nagra IS nagra (che sta per Idioten Sicher: infallibile / a prova di idiota). Era un registratore ultraleggero, a singola velocità, progettato per essere estremamente semplice da utilizzare, per i reporter sul campo in circostanze difficili. Un decennio più tardi sarebbe apparso il Nagra IV-S TC con il time code SMPTE / EBU che permetteva di generare e registrare un codice temporale nella pista centrale. I suoi nastri potevano essere riprodotti in studio sul fisso Nagra TAudio TC, versione time-code del Nagra TA. A quell'epoca, come avrete già intuito, la fine del nastro analogico era incombente. Nagra non aveva mai prodotto un registratore a cassette, e la ragione ufficiale era che non erano mai stati soddisfatti della qualità, nonostante i buoni risultati che il loro modello SN riusciva ad estrarre da un nastro 1/8". Una breve alleanza con la Ampex produsse un registratore video professionale, ma le energie della Nagra erano dirette verso la registrazione digitale. Nagra Sebbene il Nagra IV-STC è distribuito da stefan kudelski 78 extra rimase il riferimento per la Audio Natali Tel 0572 / 772595 • Fax 913216 • registrazione di musica da Email: [email protected] cinema e classica fino alla www.audionatali.com CLICK metà degli anni '90 (non sono d'accordo, uno dei riferimenti, PB), i registra- > SOMMARIO dagli archivi tori DAT, seguiti dai dispositivi a stato solido, diventarono sufficien- I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono temente affidabili per essere utilizzati sul campo, e la qualità del una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio- suono era migliorata in modo esponenziale. Nagra non aveva televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart- altra scelta che abbracciare il digitale, e lo fece con la stessa meti- card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellita- colosità svizzera che impregna ogni dispositivo che abbiano mai re, e altre offerte ad altissima tecnologia. Nonostante tale diversi- prodotto. tà, lontana dall'audio puro, la presenza dell'azienda nella comuni- Nel 1988 iniziò la progettazione del registratore audio Nagra-D tà audiofila è molto più grande di quanto non lo fosse quando le digitale, il primo di una serie di registratori che precedettero l'attua- piastre Nagra a bobina erano i soli prodotti d'interesse per gli uten- le Nagra VI multitraccia portatile. Nel campo dei portatili, grandi ti domestici. conglomerati giapponesi come TEAC, Olympus e Marantz e spe- Quest'anno la divisione produttiva di componenti audio high-end cialisti come Zoom offrono sofisticati registratori digitali in formato domestici Nagra è stata scorporata in una divisione separata inte- tascabile per meno di 400 sterline, ma il sottoscritto è orgoglioso ramente di proprietà, chiamata Audio Technology Switzerland S.A. di condurre le sue interviste con un Nagra SD. Questa mossa segna i 15 anni da quando Nagra ha iniziato a pro- Un Nagra D, modificato dalla uscita n. 1 LP + fascicolo (8 pagine) Deutsche Grammophon, è stata impiegata per trasferire i nastri originali della Quinta Sinfonia di Beethoven diretta da Herbert von Karajan per la collana “Classica in vinile 33 giri” della DeAgostini e curata da Audiophile sound. L’ecellente transfer A/D spiega sicuramente l’ottima qualità della ristampa che è stata salutata quasi universalmente come superiore alle edizioni LP originali. Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 79 nagra NAGRA 1 “I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio-televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart-card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellitare, e altre offerte ad altissima tecnologia...” dagli archivi NAGRA IV-S “È interessante notare che l'azienda offre ancora un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come macchina analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o senza il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinematografica...” durre amplificatori a valvole e stato solido, preamplificatori, lettori CD, meccaniche di trasporto, DAC e stadi fono, che, sin dall'inizio con il pre PL-P nel 1997, si sono classificati tra la 'crème de la crème' dei componenti puristi. Secondo il parere di alcuni di noi, è l'hi-fi che più si avvicina all'eccellenza dell'alta orologeria. Per quanto riguarda il settore della registrazione professionale, la gamma di prodotti interamente digitale comprende i degli apparecchi audio di fascia alta che sono ormai familiari, discendenti diretti del Nagra D originale, e anche queste macchi- anche se non è la strada inevitabile che un produttore professio- ne si possono vedere in occasione di mostre hi-fi, e sono amate nale possa prendere. I registratori analogici portatili Nagra a da quegli espositori che vogliono sottoporre demo con nastri bobina, che hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno, e master digitali. È interessante notare che l'azienda offre ancora che hanno creato la reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come mac- quando apparvero i primi componenti audiophile, essi avevano china analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o senza già una base di fan affamati che adoravano il marchio che indos- il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinematografica. savano . KEN KESSLER / HI FI NEWS Ma non confondetevi: l'abilità professionale di Nagra ci ha dato nagra NAGRA T E TELEFUNKEN M15A A CONFRONTO... Durante una visita da Soundfan a Bologna tre o quattro anni fa ho avuto l'occasione di ascoltare nella stessa stanza e con le stesse amplificazione e diffusori un Nagra T e un Telefunken M15A, simile al mio. A disposizione c'era una registrazione live che Cesare Marchesini aveva fatto di un concerto di musica della famiglia Strauss e alcuni nastri che avevo con me. Le differenze erano non insostanziali. Per me - non per Cesare - il Nagra T era più neutro, più preciso e un pochino più veloce dello Telefunken: più vicino alla musica dal vivo con strumenti ben ‘sgrassati’ nonché un grande controllo nella zona inferiore dello spettro sonora. A favore del Telefunken c’era l'energia in basso che il Nagra T non riusciva a uguagliare. Il risultato concreto era più corpo nella zona medi-bassa e, come ha notato Alex Cereda (vedete suo articolo a pagina 19), meno freddo. I Nagra T sono grandi registratori e hanno una meccanica assolutamente eccezionale. Come meccanica sono i migliori, assieme agli Ampex che costano tre volta il prezzo di un Nagra T. I problemi rimangano due: il costo sostanzialmente più elevato di un Telefunken e i pezzi di ricambio che sono molto cari. E poi se volete farlo rivisionare dai Svizzeri…meglio andare lì con la carta di credito molto svuotata… Ma solo guardare come un Nagra T abbraccia il nastro è una cosa molto sensuale per noi audiofili. Una macchina ideata, realizzata e funzionante come un orologio Piaget… come scriverebbe il nostro amico e collaboratore, Ken Kessler. Pierre Bolduc 80 extra > SOMMARIO dagli archivi NAGRA “...In studio il 4S esprime il suo massimo rigore sonoro: composto, intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon mixer può migliorare questa caratteristica.” stefan kudelski Registratori modelli 4S e T ra la fine degli anni Sessanta e l’Ingengnere Stefan Kudelski E più o meno perfetta per chi vuole un registratore portatile, anche se doveva affinare il catalogo Nagra e mandare in pensione il dal peso non proprio piuma, e dalle prestazioni TOP, superiori a Nagra III già obsoleto. Stellavox, suo acerrimo concorrente, qualsiasi Dat e a moltissimi registratori digitali ad alta risoluzione. aveva già messo in produzione l'SP7, più performante, e così Il Nagra T può diventare quasi portatile con il carrello a dotazione, Kudelski strinse i tempi e poco dopo, nel 1971, nacque uno dei ma non facile da usare fuori dallo studio per l'eccessivo ingombro migliori e più usati registratori al mondo…il Nagra 4S. e peso. In studio esprime il suo massimo rigore sonoro, composto, Piccolo, completo di Time Code e Pilot, accetta bobine da 18cm e intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico soprattutto ha una qualità sonora estrema, insieme al concorrente e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon Stellavox entrambi i riferimenti portatili a bobine da 1/4 di pollice. mixer può migliorare questa caratteristica proponendo maggiore Dieci anni dopo alla Nagra sentono il bisogno di offrire una macchi- musicalità. In riproduzione anche di materiale inciso da altri regi- na che si affiancasse al 4S soprattutto nella post produzione cine- stratori rivela una neutralità unica: questa è una macchina di alto matografica per il montaggio e missaggio del sonoro. Così nasce il lignaggio e si sente. Nagra T: essenzialmente una macchina dedicata al Broadcast da Nel 1981 un Nagra T completo di carrello e Bridge Meter costava studio creata per l'utilizzo nel settore Cine. Costruzione maniacale più di una Maserati Biturbo; a prima metà anni '90 quando andò in con meccanica totalmente in metallo, un manuale di oltre 200 pagi- pensione il suo prezzo era di 40 milioni. Sia il IV-S che il T hanno ne ne illustra tutte le caratteristiche e funzionalità. Precisione mas- un buon mercato dell'usato, le prime si possono acquistare da sima negli edit ne fanno il miglior mezzo in commercio. circa 1500 euro in su; dipende dalle condizioni e degli accessori (il Ho posseduto e possiedo diversi IV-S e T, due macchine progetta- più richiesto era l'estensore per bobine da 27, il QGB ), per il T le te dalla stessa Nagra ma che hanno sonorità diverse. Il piccolo por- quotazioni partono da 2500-3000 euro per una macchina funzio- tatile ha un suono molto aperto con una gamma media assoluta- nante e tarata, una valutazione maggiore la si può fare per appa- mente fantastica e reale, (vi riporto alla lettura di un mio vecchio recchi revisionati o corredati da carrello e articolo su AS dove ho testato il 4S con una registrazione live a Cereda Bridge Meter. Alex Porta Portese), ottima anche agli estremi di gamma, molto ricca di armonici e abbastanza tolleranti con una varietà abbastanza elevata di microfoni. Gli strumenti e le voci hanno spessore e tridimensionalità, un parametro che difficilmente ho riscontrato in altri registratori. Sostanzialmente una macchina molto neutra ma dal grande contenuto musicale. Nonostante il 4S sia piccolo la sua meccanica può non richiedere tarature anche dopo il migliaio di ore d'uso. Invece da tenere d'ocnagra 4S chio l'usura delle testine che con nastri particolarmente ‘duri’ può agevolare l'usura. Con un set ben tenuto si possono superare abbondantemente le 2000 ore di uso; se si fanno lappare si può guadagnare ancora un'altro migliaio di ore. Dunque, una macchina > SOMMARIO extra 81 nagra ALEX CEREDA MASSAGE DISC Un procedimento di rodaggio per componenti audio contattare: FRANCESCO PICCIONE tel: 347. 506..45.80 sito: www.massagedisc.com Ri vendi t or eescl usi vo Di st r i bui t oi nI t al i ada LATEST RELEASE LATEST RELEASE: Annunci delle novità di musica classica. Troverete gli annunci delle novità jazz, rock, pop su NEW YEAR CONCERT 2016 Wiener, Mariss Jansons CD Sony (2 CD) Audiophile MP3 sound n.149 Distr. www.sonymusic.it novità classico BRAHMS HORN TRIO VIOLIN SONATA Isabelle Faust CD Harmonia Mundi MP3 Distr. www.ducalemusic.it & JANINE JANSEN BRAHMS, BARTOK Jansen, Pappano (dir.) CD Decca MP3 Distr. www.universalmusic.it 84 extra > SOMMARIO EUROPEAN BAROQUE MASTERS IN LONDON, VOL 2 Gary Karr, Davarova, etc. CD Urlicht MP3 Distr. www.amazon.com HELENE GRIMAUD WATER Musiche di Berio,Fauré etc CD DG LIMITED EDITION LP DG Distr. www.universalmusic.it LATEST RELEASE MORTON GOULD CHICAGO SYMPHONY RECORDINGS Chicago Symphony, Gould CD RCA Distr. www.sonymusic.it EMIL GILELS Complete Recordings CD DG BOX SET (24 CD) Distr. www.universalmusic.it ANNA MOFFO Complete RCA Recitals CD RCA (24 CD) Distr. www.sonymusic.it GRIGOY SOKOLOV Schubert, Beethoven CD DG (2 CD) MP3 Distr. www.universalmusic.it PER SAPERNE DI PIÙ NOVITÀ’ CLASSICO Con Audiophile sound n.149 iniziamo una nuova sezione nella rubrica ‘REVIEWS’ > ‘LATEST RELEASE JAZZ, ROCK, POP...’. GORECKI SYMPHONY N.4 LPO, Boreyko (dir.) CD Nonesuch Distr. www.warnermusic.it novità classico CHAMBER MUSIC FROM MARLBORO Brahms, Schubert LP Seakers Corner 180 gr Distr. www.soundandmusic.oom Troverete gli annunci delle ultime novità discografiche in Audiophile sound n. 149: acquistatelo online in versione cartacea o digitale. Andate a: www.audiofileshop.com > SOMMARIO extra 85 1 dischi per un’isola deserta SACD NON CLASSICO extra pagina attiva Jerry Granelli & V16 VANCOUVER ‘08 SONGLINES i sono due conseguenze scatenate da questo disco. La prima, C (per quanto sghemba) potrebbe essere: avanguardia contempora- visto il giudizio, è emozionalmente derivata dall'ascolto di un nea con minimalismo annesso. Cercando di deviare il meno possi- album eccellente. La seconda, più egoistica, è l'aver trovato in bile l'intento della recensione, segnaliamo anche, un artista che si extremis quello che giudico che sia stato il miglior album del 2009. muove su aree di ricerca simili e, anche lui, lo fa in modo eccellen- Questo almeno per quanto riguarda la categoria 'jazz e dintorni' ed te. È un chitarrista svizzero che risponde al nome di Giancarlo escludendo i mesi che mancano a San Silvestro. Nicolai (non è famosissimo: cercare su internet). Appena conosciuta in Italia, questa band meriterebbe un'attenzione L'etichetta canadese Songlines è una delle pochissime label non- perlomeno decuplicata. Il motivo è nella loro capacità, cosa orami pop e non-classica a cavalcare il Pegaso del SACD. In questo caso rara, di suscitare stupore. Uno stupore che viene da chi propone poi, fa di più. Il package contiene due dischi. Il primo, un ibrido CD un'idea diversa di ritmica e melodia. Uno stupore non radicale, ma e SACD musicale, è l'album vero e proprio ed è quello del quale leggero e instancabile. Scusate se è poco! abbiamo tessuto le lodi di cui sopra. Il secondo, un DVD, intelligen- Discografia JERRY GRANELLI & V16. VANCOUVER '08. SACD + BONUS DVD Songlines SGL SA 1577-2. Jerry Granelli (drums), J. Anthony Granelli (elec. Bass), David Tronzo (elec. slide guitar), Christian Kögel (elec. Guitar). Reg: Music Factory, Vancouver (BC, Canada), ottobre 2008. Prod: Jerry Granelli, J. Anthony Granelli. Eng: John Raham. www.songlines.com CLICK www.ird.it CLICK Con questo Vancouver '08, temente gestito come bonus, è un'utile appendice che permette di il esplorare la gestualità di chi suona. leader-batterista Jerry Granelli e il suo quartetto Come sopra, qui prendo in considerazione solo l'album vero e pro- V16 affrontano la terza prio. La prima evidenza è che, considerando l'ascolto stereo, pas- avventura discografica. Il sando dallo standard SACD a quello CD Red Book, il giudizio, non line-up è inusuale: batteria, cambia. Questo non per mettere in dubbio la superiorità tecnica del basso elettrico e due chitar- SACD, ma per meriti di un workflow di registrazione capace di risul- re elettriche ('V16' si riferi- tati simili a prescindere da ciò che succede dal missaggio in poi. Il sce proprio al numero delle giudizio tecnico comunque, non eccelle quanto quello artistico. La 'strings' suonano). colpa ('colpa' in senso ironico) è l'uso di note lunghe e di un sound L'album si traduce in un'ora ricco di glissando, che, per osmosi, ha generato un sound extra- di musica fatta da undici pic- morbido che un po' offusca la dinamica e il dettaglio. Se la cavano coli capolavori. In quest'ora meglio gli altri parametri. Luca Buti che si mantiene costante una tessitura strumentale a maglie larghe, un'impostazione timbrica languida e un'idea di band-elettrica-da-camera. Il tutto con uno scorrere del tempo da largo orchestrale. Il dialogo dei quattro è circolare, la tecnica strumentale rasenta il manierismo. Nessuno strumento ricopre un ruolo tradizionale (cosa evidente soprattutto in The Truth e nella geniale Unnamed, il migliore brano del disco). La costruzione è sempre collettiva: tutti a turno aggiungono il loro cluster al filo del discorso musicale. Questa comunione si stacca con eguale forza dal jazz tradizionale, dal free, ma anche dal rock. Una definizione, efficace pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare “Udon Waltz” Waltz” da “Vancouver “Vancouver 08” > SOMMARIO extra 87 1. SACD NON CLASSICO: JERRY GRANELLI 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 2 dischi per un’isola deserta Barbiero, Brunod, Balanescu, Cojaniz MARMADUKE SPLASC(H) RECORDS 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! nteressante questa uscita per la Splasc(h) Records ad opera del bat- I terista Massimo Barbiero e del chitarrista Maurizio Brunod in quartetto con il celebre violinista Alexander Balanescu e il pianista friulano Claudio Cojaniz. Piano, batteria, chitarre elettriche, live sampling e violino sono gli strumenti impiegati in questo lavoro, che non teme alcun paragone con le produzioni di Frisell, Caine, Douglas, Frith, Baron e Ribot. La scaletta presenta brani Discografia eterogenei e un suono ricco di MASSIMO BARBIERO, MAURIZIO BRUNOD, ALEXANDER BALANESCU, CLAUDIO COJANIZ. MARMADUKE. CD Splasc(h) Records CDH 2524.2. Digital. Stereo. Studio recording: Pollaio Studio, Ronco Biellese, 21 febbraio 2009. Prod: Peppo Spagnoli. Eng: Pier Giorgio Miotto. www.splasch-records.comCLICK CLICK www.egeamusic.com CLICK rosi episodi eseguiti in duo, come variazioni. Vi sono, inoltre, numeClown Song, con Brunod alla chitarra acustica ed il violinista, o Lune #11, di Claudio Cojaniz con Balanescu. I brani 'corali' come Dago Suite e Barbabruco spaziano dal jazz informale alla musica colta, senza pedanterie e smagliature. La forte personalità dei quattro musicisti non ha impedito che si creasse un interplay e una complicità palpabile dalla regi- strazione finale. Se lo stile percussionistico di Barbiero (già con Enten Eller) non sembra avere rivali per la varietà del linguaggio, lo stesso si può dire per il piano di Cojaniz. Il nostro apprezzamento va anche alla chitarra di Brunod, per aver saputo trovare una propria via al live looping chitarristico. Balanescu, infine, è una conferma: uno fra i migliori violinisti di questi anni, sempre in bilico fra musica contemporanea, rock, soundtrack e jazz. Dal lato tecnico, noi di Audiophile sound avevamo già avuto a che fare con lo studio Il Pollaio e avevamo già notato che non produceva polli d'allevamento, ma sani galletti ruspanti e ben suonanti. Il presente lavoro ce ne dà conferma, ottenendo il massimo dei voti (un ECCEZIONALE!). L'intreccio fra elettronica e acustica è l'aspetto che più ci è piaciuto, perché è risolto con semplicità e una ricca dose di realismo. Le circonvoluzioni chitarristiche di Brunod, anche quelle più effettate, si muovono in uno spazio concreto e ben definito, per nulla artefatto. Se l'apertura stereofonica è degna di lode, lo stesso dicasi per la profondità d'ambiente, che consente alle percussioni di Barbiero di muoversi con grande libertà. Il bilanciamento complessivo non dev'essere stato semplice per un lavoro come questo dove le chitarre elettriche si intrecciano al violino e il pianoforte si incastra con tante diverse percussioni. Tuttavia, Miotto sembra aver perseguito un proprio metodo vincente, disegnando per ogni musicista uno spazio vitale dentro cui muoversi. La dinamica possiede una larga forbice fra pianissimi e fortissimi, conferendo all'intero lavoro la giusta dimensione delle pause e il gusto dei contrasti fra silenzio e tutti. Chi fra i nostri lettori ama il jazz d'avanguardia e cerca incisioni di qualità troverà nel presente Marmaduke nove brani con cui divertirsi. Simone Bardazzi pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare “Enten Eller” con Massimo Barbiero > SOMMARIO extra 89 2.CD NON CLASSICO: BARBIERO, ECC CD NON CLASSICO extra pagina attiva CD CLASSICO 3 dischi per un’isola deserta “For David” MUSICHE SCRITTE PER DAVID RUSSELL TELARC 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / to al virtuoso spagnolo Francisco Tarrega, brano assai intrigante, CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico riflessivo, sognante, ma anche ricco di trasporto. Ispirato alla poesia Il nostro target: ben 500 titoli !!! di Federico Garcia Lorca è invece il trittico El Llanto de los Sueños Alborada, ha un carattere prevalentemente meditativo e nostalgico. Novecento, a partire dai grandi esempi di Segovia e poi di Bream, Chiudono questa variegata rassegna altre cinque composizioni di è stata l'incessante e ossessiva richiesta ai compositori chitarristi due autori statunitensi: il dittico Now and ever I e Now and ever II e non di nuova letteratura sia solistica che cameristica, per poter così (2007) di Ben Verdery e tre pezzi di Phil Rosheger, Waltz n.7 (1993), I ampliare il repertorio e le possibilità espressive dello strumento. Lullaby to wake up with (1991) e Good Luck Waltz (1993) . Le prime Questo album della Telarc, che contiene alcuni interessanti lavori due, utilizzando un'accordatura particolare con il capotasto parziale scritti e dedicati al celebre e blasonato chitarrista scozzese David su tre corde, si basano essenzialmente sull'intervallo di seconda Russell, è una evidente dimostrazione di questa tendenza. minore e vogliono rappresentare una sorta di protesta contro ogni L'interprete si muove molto forma di schiavitù: una scrittura densa, lirica, drammatica e ritmica- a suo agio in queste pagi- mente articolata. Molto più immediati e semplici i tre ultimi brani, nei ne intense ed espressive, quali traspare la chiara vena romantica dell'autore. a partire dalla funambolica È inutile dire che Russell, a nostro avviso uno dei pochi chitarristi Aquerelle (1986) del brasi- oggi in possesso di un magistero tecnico straordinario, affronta tutti liano Sergio Assad, in cui i lavori con grande professionalià , dando prova ancora una volta di Discografia FOR DAVID. MUSICHE DI: ASSAD / KLEYNJANS / GOSS / VERDERY VERDERY / ROSHEGER. CD Telarc Digital 80707. David Russell, guitar. Reg: Pegg and Yale Gordon Centre for the Performing Arts, Owings Mills, Maryland, 18-21 aprile 2008. Prod: Elaine Martone, Robert Woods. Eng: Thomas Knab. www. egeamusic.com CLICK www. telarc.com CLICK elementi armonici della musica francese novecentesca si coniugano in modo mirabile con altri rirmici sudamericani. Il programma prosegue poi con Arabesque en Forme de Caprice sur le Tombeau de Tarrega (1988) del francese Francis Kleynjans, tribu- www essere all'altezza della sua fama. Si tratta di una registrazione in studio con tutte le carte in regola, di alto livello. La dinamica e la timbrica sono ottimamente rese, ben evidenziando le caratteristiche salienti dello strumento, con una equalizzazione molto equilibrata, che, anche se tende leggermente a privilegiare le frequenze medio basse, crea un clima di grande fascino. Ogni dettaglio é assolutamente messo a fuoco, mentre il sound stage risente in modo lieve di una eccessiva presenza sonora della chitarra. Adriano Sebastiani .audiofilemusic.com il sito di AUDIOPHILE sound > SOMMARIO extra 91 3: CD CLASSICO: DAVID RUSSELL (2007) del gallese Steve Goss: articolato in Cantiga, Madrugada e ndubbiamente una delle grandi mete di molti chitarristi del Milano hi-fidelity 2016 evento audio hi-end, LP, CD, musica liquida, mostra mercato nuovo e usato, concerti info organizzazione: mr. Stefano Zaini http://www.milano-roma-hi-fidelity-audio-show.it [email protected] tel.fax. +39 0382 71428 cell. 338 2584737 20° edizione di hi-end audio & video Sabato 2 e Domenica 3 Aprile dalle h. 9,00 - 18,00 Centro Congressi Melià Hotel 5 stars Via Masaccio 19 - Milano Suono: AudioReview: ...Ci vuole coraggio e determinazione per portare avanti, sorretti fondamentalmente dalla passione (e credeteci questa volta non è retorica!), una manifestazione complessa, estremamente “verticale” e di nicchia come la “rassegna della sola alta fedeltà a due canali” che tutti ormai conosciamo... ...Per occuparsi oggi di “alta fedeltà” nel senso più tradizionale bisogna essere prima ancora che degli imprenditori dei grandi appassionati. Sembra banale dirlo, ma anche dietro le realizzazioni di “Sound Of The Valve” si coglie un entusiasmo che sconfina con l’eroismo. Non sarà Stefano Zaini a salvare il mondo della riproduzione sonora due canali di alta qualità, ma è indubbio che se questa passione contagiasse in pari modo più operatori, il nostro settore sarebbe ben più fecondo... Fedeltà del Suono: ...Questo è quello che recita il sito web di Stefano Zaini, mente, corpo e braccia dell’evento, ma la realtà è anche migliore, se possibile: dopo la morte ingloriosa del Top Audio, l’evento di Milano organizzato da Zaini sta prendendo lentamente il posto di quella che era l’ultima fiera nazionale del settore in Itali…anche la scelta dell’albergo lo dimostra, Avanti così!... AudioReview: ...Il sabato per qualche ora del mattino, si faticava a camminare e vedere ciò che era esposto sui tavolo espositivi, per tacere sulle salette strapiene!… ...Anche lo stand di AudioReview è sembrato di avere più successo del solito, sia coi CD che con le riviste, andate quasi esaurite già nella domenica mattina... 4 dischi per un’isola deserta SACD CLASSICO extra pagina attiva CHRISTIAN POLTÉRA DUTILLEUX LUTOSLAWSKI BIS usiche del '900 inoltrato ma tutto sommato ancora ascolta- M quelli di Dutilleux ma per ragioni diverse. Entrambi questi composito- bili senza particolari problemi quelle di questo Super Audio ri non sono sufficientemente eseguiti, a tal proposito vi consiglio di CD. Si inizia con il Concerto di Dutilleux, ispirato ad alcune ascoltare anche il bel Concerto per violino (Chain2 e Partita) dedi- epigrafi di Charles Baudelaire. La maggioranza delle opere di cato Dutilleux hanno nelle difficoltà ritmiche un ingrediente fondamentale, Grammophone (423 696-2), ma che merita attenzione per l'originali- ma altrettanto nella vena post-romantica ed esotica. L'esecuzione è tà compositiva (altrettanto dicasi, ovviamente, per Dutilleux). veramente bella e bisogna fare tanto di cappello al solista,Christain Una lode bisogna spenderla anche per la BIS che ha creato un disco Poltéra, che suona un magnifico Guadagnini del 1675. Poltéra risol- con un intelligente e felice connubio di brani. ve con disinvoltura le diverse difficoltà con sicurezza e mirabile Si tratta di una registrazione nativa DSD con le seguenti apparec- suono, il suo strumento canta che è una bellezza. chiature: microfoni Schoeps, Sennheiser, AKG e Neumann- Studer A seguire il Concerto di Lutoslawski. Se in quello di Dutilleux l'orche- Vista 8 mixing desk, Pro Tools HD Digital Workstation, B&W 802 stra dialogava con il soli- Nautilus speakers per i concerti mentre per le registrazioni per solo sta supportandosi in un cello microfoni Neumann, RME Octamic D microphone preamplifier e perfetto connubio, qui High Resolution A/D converter, Protools Workstation, Pyramix DSD l'orchestra Discografia DUTILLEUX: TOUTE UN MONDE LONTAIN (1970). TROIS STROPHES SUR LE NOM DE SACHER FOR CELLO SOLO (1975) / LUTOSLAWSKI: CONCERTO FOR CELLO AND ORCHESTRA (196970). SACHER: VARIATION FOR CELLO SOLO (1975). SACD Hybrid BIS 1777. Christian Poltéra, violoncello, ORF Vienna Radio Symphony Orchestra, Jac Van Steen (dir). Reg: RadioKulturhaus di Vienna, Austria, novembre 2008 (concerti); Nibrokajen11, Stoccolma, Accademia della Musica (i brani per cello solo), luglio 2009. Prod: Hans Kipfen. Eng: Anton Reininger (Lutoslawski), Josef Schutz (Dutilleux). www.amazon.com CLICK ed eseguito da Anne-Sophie Mutter per Deutsche il Workstation, B&W 802 Nautilus speakers e Stax headphones. Il risul- contendente, l'avversa- tato è una registrazione di primo livello, senz'altro una tra le migliori rio da sconfiggere. Non in assoluto (parlando di registrazioni digitali) che abbia mai sentito. c'è dialogo tra le due Dinamica libera da compressioni che permette il completo dispiega- entità, anzi c'è opposi- mento del suono, timbrica fedele all'originale e palcoscenico sonoro zione, scontro totale. ben sviluppato. È possibile percepire, fin dalle prime note, l'ambiente Questi concerti sono della registrazione con tutti i suoi riverberi naturali, questo grazie stati dedicati da entram- anche al dettaglio che è notevolissimo senza però risultare mai artifi- bi cioso. L'equilibrio generale di tutti i parametri è eccellente e il risulta- i diventa compositori a Rostropovich, e quello di to notevolissimo. Per me eccezionale! Livio Malpighi Lutoslawski ha il significato di rappresentare la battaglia tra lo spirito libero e indipendente, che resiste al conformismo sociale e all'oppressione totalitarista politica tipica di quel periodo nell'est Christian Poltéra Europa. Comunque i pezzi di Lutoslawski risultano FOTO: altrettanto impegnativi a Nikolaj Lund pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare Christian Poltéra eseguire la Sarabande dalla Suite n.1 in Sol maggiore dì JS Bach > SOMMARIO extra 93 4. SACD CLASSICO: DUTILLEUX 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! CVLD 265 IL GRANDE DISCO CHE FESTEGGIA I VENT’ANNI DI VELUT LUNA ATTRAVERSO LA CELEBRAZIONE IN MUSICA DI DUE GRANDI NAZIONI UNA GRANDE ORCHESTRA SINFONICA DIRETTA DAL M° GIULIANO MEDEOSSI DUE GRANDI CANTANTI, ROSELLA CAPORALE E CHERYL PORTER ALCUNE GRANDI CANZONI DELLA TRADIZIONE AMERICANA E DELLA TRADIZIONE ITALIANA IN NUOVISSIMI ED INEDITI ARRANGIAMENTI IN STILE CLASSICO SCRITTI APPOSITAMENTE DAL M° SIMONE TONIN con il Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti dAmerica a Milano e dellAmbasciata Italiana a Washington DC con il sostegno del Conservatorio Statale di Musica Cesare Pollini di Padova in collaborazione con AIFIC - American Initiative For Italian Culture www.velutluna.it www.hdtracks.com LP 33 GIRI NON CLASSICO dischi per un’isola deserta pagina attiva Thorens 125 anniversario 1883-2008 THORENS 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! i ricordate un gioco che si faceva da ragazzini, quello dell'associazio- V ne di idee? Se qualcuno diceva, chessò, 'colombo', il risultato poteva essere: 'uccello', oppure 'America' o 'navigatore', magari 'pace', a seconda dei punti di vista. Se ora, però, vi dicessi 'Thorens', quale sarebbe il primo vocabolo a venirvi in mente? E, viceversa, se vi dicessi: 'giradischi'? La Thorens, ovvero IL GIRADISCHI E LA SUA STORIA, compì nel 2008 la bellezza di 125 anni di età. E per festeggiare degnamente l'avvenimento non trovò di meglio che pubblicare, con un piccolo aiuto da parte di alcuni suoi amici, il bellissimo box in vinile che sto ascoltando e, credetemi, lo ha fatto nel migliore dei modi, compilando un raffinatissimo sampler, pieno di musica eccellente e per tutti i gusti. Sei facciate tematiche, estrapolate dai cataloghi Analogue Productions, APO, Acoustic Music e Reference Recordings (gli amici di cui sopra), a formare un caleidoscopio musicale dalle scelte azzeccatissime. Prima facciata dedicata alle voci femminili, sei pezzi, sui quali spiccano le cover da brivido di Show biz kids degli Steely Dan e The low spark of high-heeled boys dei Traffic, eseguite da una ispirata Rickie Lee Jones e tratte dal suo THORENS ultimo lavoro It's like this (uscito per la 125 YEARS - 1883/2008. Artemis in CD e per la Analogue LP ATD 125. (3 LP). LP Productions in versione LP e SACD). 180gr. Seconda facciata dedicata alla classica Reg: Acoustech Mastering (Rimsky-Korsakov, Mozart, Fennell e Lab Stereo. Eng: & Stravinsky) presa dal catalogo Mastering: Kevin Gray. Reference Recordings. www.amazon.com CLICK La side 3 è dedicata al blues in tutte le sue sfaccettature, dall'acustico a quello più ellettro-chicagoano, con una serie di brani della APO music. Si continua con la black music sul quarto lato, quello più hot, dedicato al rhythm & blues. Su tutti Staple Singers e il tema di Shaft eseguito da Isaac Hayes. Il terzo disco è dedicato totalmente al jazz. Shelly Manne, Clark Terry con Freddie Hubbard e Dizzie Gillespie, Chet Baker, Bill Evans, Wes Montgomery (ristampe Analogue). Sulla penultima facciata e, per chiudere, un paio di brani presi da un album di Hugh Masekela. Quel sopravvalutato Hope che ha fatto impazzire moltissimi audiofili grazie a un'incisione bella, certo, e molto effettistica ma che, al sottoscritto, non è piaciuto assolutamente (se vi capita, ascoltatevi i rarissimi LP incisi negli anni Settanta per la Gallo Records, poi mi fate sapere). Discografia Un bellissimo sampler, insomma, che si ascolta con estremo piacere dall'inizio alla fine. Talmente scorrevole che, se ne esistesse un'edizione in CD, sarebbe l'ideale come compilation da viaggio. Ma, è chiaro, una cosa del genere, un'edizione digitale, non avrebbe alcun senso. Per il giudizio tecnico: un ‘Eccezionale’. E qui la sparo grossa . Questo disco non ha una pecca. In genere sono abbastanza prevenuto verso questo genere di operazioni, mi puzzano sempre e comunque di pacco e contropacco. Quando, però, sono partite le prime note di Show biz kids cantate dalla brava Rickie Lee Jones, sono rimasto a bocca aperta. E l'ho richiusa solo dopo essermi goduto tutto il malloppone. Dire che suona bene sarebbe totalmente riduttivo. Cerco di spiegarmi: non amo particolarmente le edizioni per audiofili, ci trovo sempre un mare di difetti, a partire da una marcata sensazione di attrito tra lo stilo e il solco (in genere passa dopo un lavaggio profondo e approfondito), mi sembra che la rimasterizzazione vada a colorare il suono rispetto ai molti originali in mio possesso, che si cerchi di edulcorare in modo eccessivo il risultato finale per regalare agli appassionati una sensazione di maggior morbidezza (fintamente) analogica e, soprattutto, che il vinile non sia effettivamente di prima scelta, visto che spessissimo avverto scricchiolii e distorsioni, se non dal primo, dal secondo ascolto in poi. Ecco, il cofano della Thorens lascia sbalorditi, innanzitutto, per l'assoluta silenziosità (quasi indistinguibile da un CD, ha, ha, ha) e per la sensazione di straordinaria tracciabilità. Il suono, poi, non fa una grinza, non mi interessa se è stato più o meno compresso, limitato o espanso, suona benissimo, e basta. Voci rotonde, naturali e splendidamente contornate, strumenti corposi e nitidi, basso da manuale scolpito, esteso e rifinitissimo, dinamica grandiosa, soundstage preciso e dettagliato in ampiezza e in altezza e sensazione palpabile di ariosa neutralità. Era una vita che non ascoltavo un lavoro vinilico così ben fatto, lo giuro. Il merito va sicuramente alle registrazioni, tutte al di sopra della media (all'interno della confezione troverete ampie note esplicative sugli studi - in particolare il Blue Heaven, vecchia chiesa in stile gotico a Salina, Kansas - in cui sono state effettuate e sui tecnici che vi hanno lavorato) ma anche all'Acoustech Mastering Lab (il meglio del meglio) che ne ha curato, in maniera evidentemente accuratissima, il mastering e la stampa . Che altro aggiungere? Se fossimo all'Università si direbbe: 110 e lode, bacio accademico e (sacrosanto) diritto di pubblicazione. Piero Grassano pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare Rickie Lee Jones cantare cantare ‘Show Biz Kids’ > SOMMARIO extra 95 5. LP 33 NON CLASSICO: THORENS 125 YRS 5 extra A UDIOPHILE sound Per leggere l’articolo sui diffusori MG 0.7 della Magneplanar CLICCA QUI A UDIOPHILE sound RISPARMIATE! ABBONANDOVI RICEVERETE LA RIVISTA CON CD ALLEGATO DIRETTAMENTE A CASA VOSTRA PER SOLO 7 EURO!!! (spese postali comprese) 10 NUMERI (CON CD ALLEGATO) SOLO 70 euro (anziché 90 euro) oppure 3 NUMERI (CON CD ALLEGATO) SOLO 21 euro (anziche 27 euro) SPESE POSTALI COMPRESE NEL PREZZO !!! 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