Software Defined Radio: integrare per innovare
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Software Defined Radio: integrare per innovare
Software Defined Radio: integrare per innovare Introduzione L’attuale industria wireless si sta rapidamente espandendo utilizzando numerosi nuovi standard e dispositivi. Nuove tecnologie wireless sono state introdotte a ritmo sempre più serrato. I consumatori si attendono telefoni cellulari multi-funzione in grado di parlare, ricevere e-mail e scaricare video da un unico dispositivo portatile. La globalizzazione ha reso indispensabile che questi dispositivi siano affidabili e possano comunicare dal Giappone all’Inghilterra, agli Stati Uniti. Progettisti e costruttori devono continuamente trovare il modo di sviluppare la tecnologia in modo flessibile ed economicamente conveniente. E’ evidente che il settore dell’industria wireless sta cambiando e diventando più complesso che mai. La SDR (Software Defined Radio), un dispositivo di comunicazione il cui funzionamento dal layer fisico fino ai livelli di protocollo più elevati è prevalentemente definito tramite software, offre una struttura che consente questo cambiamento. Questa struttura supporta radio multimodo-multibanda, roaming globale, riconfigurabilità in condizioni reali di funzionamento e programmazione in onda, riducendo i problemi che sorgono con l’utilizzo di nuovi standard di comunicazione. La SDR offre la flessibilità necessaria a cambiare le funzioni operative di una radio tramite una semplice modifica del codice software nell’hardware di elaborazione (DPS) del dispositivo. La SDR offre ulteriori vantaggi, tra cui un migliore utilizzo dello spettro che aumenta ulteriormente il valore della tecnologia. Figura 1: Front-End RF SDR La SDR è supportata dall’U.S. Department of Defense’s Joint Tactical Radio System (JTRS)[1], dalla Defense Advanced Research Projects Agency’s (DARPA) next Generation (XG) Communications program[2], e dalla Federal Communications Commission’s (FCC) Cognitive Radio Technology Proceedings[3]. Ora l’SDR sta entrando nel mercato consumer, semplificando i cicli di progettazione e introducendo una gamma di nuove applicazioni. Tuttavia, gli sviluppatori SDR si trovano di fronte ad un compito difficile quando devono verificare e validare i loro progetti e necessitano di strumenti di test flessibili e potenti, tanto quanto la tecnologia stessa. Questo articolo analizza queste attività ed offre soluzioni di test ai problemi che emergono. SDR & SCA: semplificare e unificare La SDR raggiunge l’obiettivo di supportare tutti i diversi standard e tecnologie offrendo un’architettura radio comune. Sostenuta dal programma JTRS, la SCA (Software Communications Architecture)[1] è stata adottata come architettura radio software standard per i sistemi di comunicazione militari. La SCA è una struttura ad architettura aperta che assicura portabilità, riutilizzabilità e scalabilità dei componenti hardware e software, così come la interoperabilità tra prodotti sviluppati secondo le sue linee guida. La SCA avrà alla fine un certo impatto sul settore delle comunicazioni radio commerciali, perché le architetture commerciali comprenderanno la maggior parte delle funzionalità già attualmente considerate nell’SCA. I problemi e le sfide che le implementazioni SCA stanno ora superando, sono simili a quelle che incontreranno le implementazioni commerciali. La SCA è già entrata nel mondo commerciale e costituisce la base del Forum SRA (Software Radio Architecture) [4] dell’SDR. Figure 2: Struttura software dell’SCA Tuttavia, la flessibilità che consente all’SDR di supportare tecnologie e standard diversi, pone sfide impreviste alla validazione dei progetti SDR e alla verifica dei prodotti finali. La difficoltà dei test SDR nasce dall’elevato numero di differenti moduli che interagiscono tra loro. Il numero risultante di combinazioni di componenti rende difficile la verifica del corretto funzionamento di ogni singola combinazione, se non si dispone di flessibili configurazioni di test. Per ottenere una progettazione efficiente e un rapido sviluppo dei prodotti, è necessario offrire agli sviluppatori strumenti di test flessibili. Integrazione di apparecchiature di test nell’SCA Man mano che le applicazioni SDR iniziano ad essere riconfigurabili in condizioni normali di funzionamento e la programmazione via etere è alle porte, si prevede che un sempre maggior numero di moduli interagiranno nel contesto di una singola forma d’onda. Le attuali implementazioni dell’SDR hanno una flessibilità tale per cui la semplice modifica del contenuto di un file di configurazione può cambiare una forma d’onda applicativa. Il grande numero di moduli software differenti che si possono combinare per intergire in qualsiasi istante, rende difficile eseguire il test e la validazione da parte dei progettisti e dei produttori. Dopo aver completato l’emulazione a livello di sistema e aver validato la funzionalità del modulo software, arriva il momento di trasferire il tutto sull’hardware reale. Esistono numerose cause di errore che possono influire sulle prestazioni corrette di un dato dispositivo. In particolare, possono emergere difetti hardware, bug software ed errori di calcolo di progettazione che devono essere isolati durante i vari stadi del ciclo di sviluppo dell’SDR. Test più realistici portano ad un funzionamento più affidabile dell’SDR. Gli strumenti, in particolare quelli destinati ad applicazioni wireless, possono far parte dell’attrezzatura necessaria alla progettazione e al test delle future radio software. L’integrazione delle apparecchiature di test nell’SCA offre la possibilità di creare un’astrazione per ogni componente del sistema, permettendo loro di interagire, indipendentemente dalla loro implementazione fondamentale, di espandere le possibilità di auto-test dell’applicazione e di consentire un facile passaggio dalle condizioni di simulazione a quelle di installazione. Gli esempi che seguono illustrano due di questi metodi. Test del ricevitore: simulazione delle prestazioni del sistema in ricezione I generatori di forme d’onda arbitrarie (AWG – Arbitray Waveform Generator) consentono di avvicinare le condizioni di test a quelle operative reali di ricezione fornendo una sorgente di segnali analogici e digitali, oltre a una fonte di rumore e possibilità di modulazione per i test dei ricevitori SDR. L’uscita digitale dell’AWG può essere usata per stimolare i circuiti digitali o simulare le prestazioni di un ADC. Si ottengono ulteriori vantaggi quando il segnale dell’AWG viene integrato nella forma d’onda applicativa di un dispositivo SDR. Questa integrazione consente al framework principale di controllare l’AWG nello stesso modo con cui controlla qualsiasi altro componente software o dispositivo. Così facendo, il segnale dell’AWG si può includere nella forma d’onda applicativa con la sola modifica di un file XML (Extensible Markup Language). Di conseguenza, è possibile sviluppare un’applicazione specifica per il test di un qualsiasi gruppo di componenti. Quando uno specifico set di componenti viene combinato per realizzare una data applicazione, una versione modificata della stessa forma d’onda che comprende i moduli di test può essere utilizzata per verificare e validare le prestazioni dei moduli originali. Inoltre, il codice usato nelle configurazioni di test precedenti può essere riutilizzato praticamente senza alcuna modifica, copiando la funzionalità principale del codice precedente nel nuovo modulo di test. Per integrare un AWG nella forma d’onda di una applicazione sviluppata secondo le linee guida dell’SCA, è necessario creare un componente proxy che lavori come un adattatore tra l’AWG, il core framework e la forma d’onda. Questo adattatore, chiamato anche wrapper, prende le caratteristiche della classe di “LoadableDevice”, così come definita dall’SCA. Con queste caratteristiche, l’adattatore è in grado di allocare o disallocare certe capacità e possiede l’interfaccia per caricare e scaricare forme d’onda predefinite nella memoria delle forme d’onda del generatore. Queste capacità, configurate al momento della creazione del componente proxy, rappresentano le caratteristiche fisiche dell’AWG e sono descritte in un file XML. Il wrapper necessita della propria interfaccia IDL (Interface Definition Language) per poter interagire con altri componenti. Questa interfaccia costituisce il punto di ingresso per il trattamento delle chiamate middleware. Il wrapper attende e risponde ad ogni chiamata effettuata dall’applicazione. Figure 3: Integrazione di un AWG nell’SCA per il test e la validazione di forme d’onda applicative Dopo che il wrapper è stato creato e inizializzato, la forma d’onda applicativa assegna le capacità richieste, carica la forma d’onda richiesta, realizza le necessarie connessioni tra i componenti ed avvia tutti i componenti, compreso l’AWG. Il file di forma d’onda da caricare nella memoria può essere creato utilizzando gli strumenti per l’editing delle forme d’onda inclusi nell’AWG, oppure utilizzando altri strumenti specializzati, come MATLAB. Per integrare l’AWG in una forma d’onda esistente, è necessario modificare il file SAD (Software Assembly Descriptor) dell’applicazione per includere il wrapper come un componente e descrivere le necessarie connessioni. Come mostrato in Figura 3, l’AWG può essere connesso a differenti stadi del ricevitore, al fine di isolare meglio un modulo o moduli specifici per il test. Una volta creata, la forma d’onda applicativa effettua l’inizializzazione e la configurazione dell’apparecchiatura e di tutte le funzioni di test necessarie a verificare la corretta prestazione dell’applicazione. L’applicazione stessa è responsabile dell’esecuzione dei test sul componente o sul set di componenti desiderato. L’applicazione fornisce i dati di test, li trasferisce all’AWG che a sua volta li invia al componente da provare. L’applicazione monitorizza i componenti provati e verifica il loro corretto funzionamento. In caso di guasto, l’applicazione può far scattare un allarme e registrare l’operazione. L’informazione registrata, assieme al fatto di conoscere l’esistenza di una fonte di guasto, consente un debug più accurato. Test del trasmettitore: determinazione delle cause/effetti nelle caratteristiche di segnali che variano nel tempo A seguito delle norme FCC sull’utilizzazione dello spettro, la validazione delle forme d’onda SDR diventa un elemento cruciale del ciclo di sviluppo. Come con ogni radio digitale, possono nascere diverse possibili fonti di errori operativi, quali componenti spuri causati da non linearità dell’amplificatore di potenza, clipping del segnale introdotti dal DAC, troncamenti di fase e jitter periodico. Nel caso dell’SDR il problema aumenta, in quanto ogni differente set di componenti software che comprende una forma d’onda applicativa deve essere validato. Nel momento in cui le applicazioni SDR iniziano a implementare ulteriori forme d’onda e standard, che possono anche occupare bande di frequenza differenti, il processo di validazione si complica e richiede maggiore flessibilità da parte dell’apparecchiatura di test. Date le previste tendenze nello sviluppo dell’SRD, lo scenario è destinato a diventare più complesso man mano che la tecnologia progredisce. L’implementazione di diverse tecnologie che si basano sulle caratteristiche della radio cognitiva, come il programma XG [2], richiede una rigorosa e idonea validazione, poiché la non conformità alle norme può causare seri problemi di prestazioni nei sistemi coinvolti. Gli analizzatori di spettro in tempo reale (RTSA - Real-Time Spectrum Analyzers) sono ideali per il test e la validazione di trasmettitori radio. Con segnali RF che usano modulazioni complesse e variazioni del segnale, è indispensabile tenere il passo con la natura variabile nel tempo dei segnali. A causa delle limitazioni strutturali dei sistemi di trigger e di buffer della memoria degli analizzatori di spettro e degli analizzatori di segnali vettoriali tradizionali, questi strumenti hanno un basso valore di attendibilità e un’elevata incertezza nella cattura di eventi variabili nel tempo. Analogamente agli AWG, gli RTSA richiedono degli adattatori e un’interfaccia IDL. Sebbene non esistano capacità di carico software definite nelle apparecchiature di test, l’adattatore stesso può leggere un file di configurazione e quindi caricare questa configurazione nello strumento. Questa capacità di carico consente di utilizzare una procedura semplificata per configurare l’RTSA da integrare in un framework SCA. Il contenuto e il formato dei file di configurazione dipendono dall’applicazione. Per supportare i codici di test preesistenti, il contenuto del file di configurazione può essere costituito dagli script usati dalle configurazioni di test precedenti. Usando questo tipo di approccio, ogni volta che una forma d’onda applicativa viene esemplificata, si può caricare il corrispondente file di configurazione impostando così nell’RTSA la corretta modalità di acquisizione, la frequenza centrale, l’intervallo di frequenza e qualsiasi altro attributo necessario. Come con qualsiasi altro dispositivo SCA, il wrapper per l’RTSA deve avere un set di capacità operative da allocare o disallocare durante il runtime. Nel caso dell’RTSA, le capacità di allocazione possono ridursi ad una semplice proprietà che indica se l’analizzatore è disponibile o se sta operando con un’altra forma d’onda. Figure 4: Integrazione di un RTSA nell’SCA per il test e la validazione di forme d’onda applicative Conclusioni La progettazione SDR comporta nuovi tipi di test e richiede un approccio flessibile all’integrazione e alla validazione di sistemi e sottosistemi. Utilizzando le caratteristiche proprie dell’SCA, un approccio integrato ai metodi di test consente di passare facilmente dalla progettazione all’installazione. La creazione di wrapper software attorno alle apparecchiature di test e nella forma d’onda di definizione di un’applicazione SDR, facilita e accelera questo processo per i dispositivi di comunicazione SDR. Con il proliferare sul mercato dei dispositivi SDR, le tradizionali apparecchiature utilizzate per la progettazione e il test delle tecnologie wireless diventeranno presto obsolete. L’SDR scavalca l’attuale settore industriale del wireless e richiede nuove metodologie di progettazione. Le apparecchiature di test RF e wireless devono fornire soluzioni per l’SDR integrando strumenti di analisi, di misura e sonde nel framework SCA. Referenze 1. JTRS Program http://jtrs.army.mil/ 2. XG Program http://www.darpa.mil/ato/programs/XG/ 3. FCC Cognitive Radio Technologies Proceeding (CRTP) http://www.fcc.gov/oet/cognitiveradio/ 4. SDR Forum http://www.sdrforum.org/ Panoramica su Tektronix Tektronix, Inc. è un produttore di strumenti di test, misura e controllo che offre a livello mondiale soluzioni di misura a società operanti nel settore dei semiconduttori, dei computer e delle telecomunicazioni. Grazie a 60 anni di esperienza, Tektronix permette ai suoi clienti di progettare, costruire, installare e gestire le tecnologie avanzate e le reti di telecomunicazioni globali delle prossime generazioni. Tektronix ha sede a Beaverton, nello Stato dell’Oregon (U.S.A.), e opera in 19 Paesi. Il sito web Tektronix è www.tektronix.com ### Tektronix è un marchio registrato di Tektronix, Inc. Tutti gli altri nomi commerciali a cui si fa riferimento sono marchi di servizio, marchi di fabbrica o marchi registrati delle rispettive aziende.