molfetta - ilFatto.net
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www.ilfatto.net mensile gratuito di informazione libera gennaio 2013 cronaca attualità Sui binari della memoria: per fare del passato la forza che ci spinge, nel presente, a sognare un futuro migliore pag. 5 Una rapina all’interno di un capannone della zona industriale: derubati titolari e un cliente pag. 10 n° 90 storia cultura&spettacoli Don Cosmo, prete di frontiera, dedicò la sua missione alla tutela e all’assistenza dei ragazzi Ancora un successo per Michelangelo de Virgilio pag. 21 pag. 27 TI PIACEREBBE SCRIVERE PER LA STAMPA INDIPENDENTE A MOLFETTA? CONTATTAMI! IL DIRETTORE GIULIO COSENTINO [email protected] “il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico BARILLA PASTA DI SEMOLA KG.1 020021-020023-020024-020025 020 6 NOSTROMO TONNO IN SCATOLA IN OLIO D’OLIVA GR.80 255603 MOLFETTA Zona ASI I PREZZI SONO IN EURO ED IVA ESCLUSA ● FINO AD ESURIMENTO SCORTE INGRESSO RISERVATO SOLO AI POSSESSORI DI PARTIVA IVA 0,90 3,25 6 STAR PUMMARO’ ML.700 999865 3,50 2 gennaio 2013 LINDT PERUGINA LINDOR CUORE ROSSO SAN VALENTINO GR.69 MAXI CUORE ELEGANCE SAN VALENTINO GR.129 587652 5876 274577 2, 75 NUTKAO TAZZA CREMA GR.750 CACAO - BICOLORE 3, 95 2, ELLEBI LEGUMI IN VETRO GR.370 437015-437039-437053 AMBROSOLI 339075 183345 CORN FLAKES GR.500 MIELE GR.250+50 1, 1, 50 75 3 SPLENDID 6STERILGARDA CAFFE’ CLASSICO GR.250 BRICK LATTE PARZIALMENTE SCREMATO LT.1 109531 219754 565005-565006 25 KELLOGG’S 3, 45 2 KRAFT MAIONESE IN VASO GR.250 3 PLASMON BISCOTTI INFANZIA GR.360 023112 3, 5, MANZOTIN MAN O L’AGNESE 50 95 CARNE LESSATA GR.140X2 OLIO D’OLIVA LT.1 449030 582901 109556 0, 40 MULINO BIANCO 1, 1, 35 6 HEINEKEN 5 WARSTAINER BIRRE IN BOTTIGLIA CL.33 BIRRA CL.66 + BICCHIERE 513615 185916 FETTE BISCOTTATE DORATE 80+80 2, 75 25 6 RED BULL ENERGY DRINK ML.250 180501 027641 2, 35 3, 45 3, 85 MOLFETTA Zona ASI I PREZZI SONO IN EURO ED IVA ESCLUSA ● FINO AD ESURIMENTO SCORTE INGRESSO RISERVATO SOLO AI POSSESSORI DI PARTIVA IVA 4, 75 aggiungici ai tuoi amici su acebook editoriale gennaio 2013 3 Elezioni Politiche Italiane 24-25 febbraio 2013 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino di [email protected] Siamo arrivati a pochi giorni dalle prime elezioni e la confusione regna sovrana. Tutti litigano con tutti, si scambiano colpe, si prendo meriti, ma alla fine la gente è sempre più disorientata. Di certo oltre alle chiacchiere c’è la crisi causata anche, o forse dovremmo dire principalmente, dai politici che, senza pudore, si ripresentano con le solite proposte che ormai sentiamo da anni. Sono così disorganizzati che molti partiti ancora non hanno messo i manifesti per strada! Poveri noi. A livello locale le cose vanno ancora peggio. Esclusi i candidati consolidati Ninni Caporeale (FLI, DESTRA DI STORACE, ITA- LIA FUTURA, PDL, liste civiche varie e una riferita a SCHITTULLI), Bepi Maralfa (LISTA CIVICA MOVIMENTO INDIPENDENTI LINEA DIRITTA) e Sergio Magarelli (presentato come IDV e ora entrato in LISTA INGROIA) sul resto regna confusione totale. Aspetteranno i risultati delle elezioni politiche nazionali? Alla fine è chiaro che c’è molto politichese e Rapine e furti volano in città Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino Al momento in cui scrivo siamo già alla seconda rapina in un mese e la gente comincia a segnalarci ogni tipo di atto criminoso. Non ci facciamo mancare niente, dal classico scippo e furto di auto alla rapina a mano armata. A gonfie vele la tecnica, ormai consolidata, del tamponamento falso e rapina dell’auto. La gente è sempre più stanca e i pochi lavoratori che non hanno perso il lavoro in zona artigianale non sanno se torneranno a casa con il proprio mezzo o a piedi! In zona artigianale spariscono numerose macchine alla settimana con un picco nel week end quando, per visitare i centri commerciali, arrivano più di 10.000 autovetture. In città la situazione va ancora peggio! Furti negli appartamenti e di auto incalzano a ritmo elevato. Le auto hanno “ripreso a incendiarsi” da sole e i rapinatori, addirittura, adesso si muovono per la loro attività... in bici. Ormai neanche i ragazzini si mettono più il casco sui motorini che, strombazzanti, circolano liberamente senza neanche la pochi progetti. O se ce ne sono, vuol dire che a me sono sfuggiti. Vedo tanti riciclati e poco nuovo! Spero vivamente, dal prossimo numero del giornale, di poter intervistare i candidati sindaci dando loro la possibilità di far sapere alla cittadinanza la linea che seguiranno in caso di vittoria. Al momento non mi resta che augurare a tutti un buon voto. Una crisi che soffoca 3328 targa. Non male come inizio questo 2013. Ma a chi vogliamo dare la colpa di tutta questa anarchia cittadina? Non di certo alle forze dell’ordine che andrebbero potenziate considerando il fatto che non siamo più la cittadella di un tempo. La polizia municipale, sotto organico, non ha un comandante da mesi. Immaginate una scuola senza preside o un azienda senza il proprio titolare! Il paragone è presto fatto e la risposta altrettanto semplice da desumere. Giustamente la cittadinanza si lamenta e, scoraggiata, si chiude in una rassegnazione desolante che la porta ad accettare, a volte passivamente, le sventure che le capitano. Con chi ce la prendiamo? Con i ladri? Certo che no! Loro il loro lavoro lo sanno fare bene. E si stanno dando un gran da fare!Scherzi a parte, la chiave è denunciare, denunciare e denunciare. Solo denunciando possiamo cercare di modificare questa situazione drammatica e cercare di riprendere in mano una città più onesta, in cui il vivere sereno non sia più solo un’utopia ma un diritto riconosciuto e salvaguardato. 3327 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino Questo dicembre più di un’azienda ha avuto difficoltà a pagare le tredicesime e molte hanno deciso di chiudere i battenti, perché la macchina economica si è quasi totalmente fermata. Le famiglie stanno rivivendo la povertà e molte giovani coppie stanno perdendo tutto quello che avevano costruito negli anni. Se vi fate un giro sul sito fallimenti.it troverete centinai di immobili molfettesi all’asta, moltissimi dei quali sono di famiglie normali i cui componenti principali si sono trovati senza un reddito da un momento all’altro. Per le aziende le cose non vanno meglio e le banche, già compromesse per errori loro, non offrono grandi possibilità di accesso al credito. Le aziende, giorno per giorno, si strozzano per non licenziare o accedono alla cassa integrazione che cade alla fine, sempre indirettamente, su di loro. I piccoli esercenti rimangono aperti perché senza alternative, ma lascerebbero l’attività privata per un lavoro dipendente se solo lo trovasse- 3329 ro facilmente. Questa è la situazione che viviamo da mesi e i nostri politici, al di là dell’amato dire, predicare e promettere, sono riusciti a non fare nulla di concreto. Ora leggiamo sulla stampa nazionale che la crisi sta per finire.. ma quando? Luglio? Certo a fine febbraio si vota, dopo un mese ci si accomoda in poltrona e dopo qualche mese a luglio finisce la crisi. Magari il 31 luglio quindi qualche giorno prima delle vacanze!! Votate bene gente, ma non chiedetemi chi! Non ne ho davvero la più pallida idea. Finiti i soldi finiti gli eventi cittadini Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giulio Cosentino In questi mesi abbiamo reso pubblici i molti finanziamenti comunali verso le tante associazioni culturali che, pompate di soldi, hanno intasato le nostre giornate di eventi. Chiaramente con il commissario prefettizio i soldini girano solo per le cose indispensabili e guarda un pò tutto si è fermato. Questo 2013 non ha neanche il carnevale molfettese COMUNALE e dato che viviamo nell’anarchia più totale c’è chi ha ben pensato di prenderne il posto. Fortunatamente all’ultimo momento qualcuno gli avrà fatto notare che doveva metterci un nome di- Noi COLLABORIAMO con l’80% di tutte le Agenzie Immobiliari di Molfetta. PASSA A TROVARCI... Ed in pochi MINUTI ti troveremo tutto ciò che si vende in città e finalmente senza stress, potrai SCEGLIERE la casa giusta SENZA dover GIRARE come una TROTTOLA. RISOLVERE il tuo problema immobiliare, con noi OGGI È POSSIBILE! 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Ormai i molfettesi non si arrabbiano più per nulla e gli impuniti gozzovigliano alla grande. Aveva ragione il prof. Pistone anni fa quando lo scrisse su un rivista storica cittadina. VILLA MOLFETTA - Via Terlizzi Zona: 167 Piano: su più livelli Vani: 5 camere+acc.+veranda+terrazzo +mansarda - Mq: 300 Condizioni Interne: normale Classe energetica: G 160 kW/h/mq E 620.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Matilde Serao Zona: Madonna delle rose Piano: 1° Vani: 3 camere+acc. Mq Commerciali: 97 Condizioni Interne: da personalizzare Classe energetica: D 55,689 kW/h/mq E 220.000 da scontare APPARTAMENTO MOLFETTA - Via Don Francesco Samarelli Zona: Rione Paradiso Piano: Seminterrato Vani: 5 camere+acc. 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Un viaggio nella vita di Elisabetta Cozzoli, sorella del carbonaro don Giovanni Cozzoli, e della nota Elisabetta Capelluti, ricca ereditiera che contribuì non poco agli affari pubblici della città. In ultimo Rosaria Scardigno, per me molto importante leggerne la storia, immaginando particolari inediti della sua vita, dato che, con orgoglio, ne vanto la sua discendenza diretta. Il libro parla con dettaglio degli aspetti della vita femminile a Molfetta tra l’ ‘800 e il ‘900 prendendo come esempio tre donne che sono riuscite, con tenacia e volontà, ad uscire dall’angusto ambito domestico riuscendo ad affermarsi in ambienti, all’epoca tipicamente maschili. Mia nonna, nipote di Rosaria Scardigno, racconta ancora la disperazione del nonno quando la giovane Rosaria partecipava ai comizi elettorali sui palchi. Se consideriamo che mia nonna é la più giovane delle nipoti, ed è nata nel 1910, facile fare i conti sull’anno di nascita del padre di Rosaria Scardigno e sulla sua mentalità. Un libro tutto da leggere che può risvegliare l’animo guerriero di più di una donna che, mai come in questo momento, servirebbe per riscoprire i valori dimenticati. Il libro uscito in punta di piedi è già acquistabile presso l’edicola in corso Margherita (angolo vigili urbani) e presso la libreria “il Ghigno”, mentre il giorno 8 marzo 2013, in collaborazione con il Museo Diocesano, ci sarà la presentazione ufficiale. Nel prossimo numero de “il Fatto”, in uscita a fine febbraio, parleremo in anteprima con le autrici e chissà non nasca una rubrica storica che parli delle donne molfettesi nella storia. Buona lettura. Ti piacerebbe scrivere per la stampa indipendente a Molfetta? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3332 di Giulio Cosentino Questo lo slogan partito nei primissimi giorni del 2013 sul nostro circuito e sulle plance pubblicitarie in città. Un proposta rivolto alle penne libere molfettesi che si vorranno unire con le ormai consolidate che scrivono da diversi anni. Un invito che è stato accolto da tanti volenterosi giornalisti in erba che mi hanno colpito per de- terminazione e volontà Chi mi conosce sa che non mi perdo in cerimoniali e che subito coinvolgo e stimolo, giornalisticamente parlando, a fare informazione. Sono contentissimo di aver ricevuto tanti contatti e proposte di collaborazione e di aver visto come la città non è affatto in quiescenza intellettiva, ma sia ricca di tante belle teste pensanti che hanno voglia di cimentarsi con questo intricato e affascinante mondo che è il giornalismo e di dare il proprio contributo per una Molfetta migliore. Non ci sono limiti di età per far parte della nostra testata giornalistica e ciascuno può scegliere l’argomento e la tematica che preferisce affrontare e che più si avvicina ai propri interessi personali. L’invito è sempre aperto. Non esitate, quindi, a mandarmi la vostra presentazione a [email protected]. Più saremo e migliore sarà l’informazione che faremo. TI PIACEREBBE SCRIVERE PER LA STAMPA INDIPENDENTE A MOLFETTA? CONTATTAMI! IL DIRETTORE GIULIO COSENTINO [email protected] Vincenzo de Pinto a Folkbooks Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3333 Dal 23 al 25 novembre, presso le Officine Cantelmo di Lecce si è svolta la prima edizione di FOLKBOOKS. L’editoria multimediale delle tradizioni in movimento, la prima rassegna delle produzioni culturali nate intorno al “movimento” della musica e della danza di tradizione, dedicata alla grande intellettuale salentina Rina Durante. Tre giornate, nel capoluogo salentino, ricche di appuntamenti condotti da Vincenzo Santoro: sono stati presentati libri, cd e dvd, proiettati video, incontri con gli operatori, dibattiti, performance di danza, e alla fine di ogni giornata, uno spettacolo originale in cui si intrecciano libri, musiche e danze. Tra gli ospiti Anna Cinzia Villani, Pierpaolo De Giorgi, Officina Zoè, Eugenio Bennato, Maria Mazzotta, Redi Hasa, Tarantarte, Massimiliano Morabito, PetraMeridie, Enza Pagliara, Rione Junno, Salvatore Villani, Antonio Piccininno, Cantatrici di Cannole, Cici Cafaro, Piero Cannizzaro, Canzoniere Grecanico Salentino, Triace, Donatello Pisanello (http://www. cittadellibro.net/2012/it/left/folk-books/). Durante questa rassegna il 24 novembre alle 12.15 Massimiliano Morabito ha presentato un estratto della ricerca che sta conducendo con VINCENZO DE PINTO “nostro concittadino” sugli aspetti della pizzica nel presente. Il video mostrato che dura circa 7 minuti e’ stato molto apprezzato dal pubblico, ma anche dagli addetti ai lavori. In altri nostri articoli avevamo già sottolineato l’impegno da anni del molfettese, durante il tempo libero, nella ricerca e nelle collaborazioni sul territorio pugliese e della sua passione per le musiche e danze di tradizione. A Molfetta lo si vede coinvolto con l’ass. culturale Fabulanova nell’organizzare concerti di musica e danze di tradizione nelle notti bianche molfettesi, collaborazioni con l’antropologo Domenico Copertino e la dott. sa di filosofia Katia La Forgia per ricerche e performance teatrali come “La Cura”, vincitrice dell’ultima edizione di “Germogli di Riso” festival del teatro fatto in casa e in un corso chiamato “CuriAMOci con le danze popolari del sud Italia” condotto con Maria Paola Marzocca presso il teatro Malalingua. Il corso di pizziche, tarantelle, tammurriate e altre danze internazionali riprendera’ lunedì 04 febbraio 2013 con lezione di prova e delle piccole esibizioni. Per info rivolgersi direttamente al teatro Malalingua o al numero 3807090700. aggiungici ai tuoi amici su acebook attualità gennaio 2013 5 Sui binari della memoria: per fare del passato la forza che Un corso per il ci spinge, nel presente, a conseguimento sognare un futuro migliore della patente radioamatoriale dal web Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Giuseppe Sulpizio, Giuseppe Bavaro, Davide di Pierro, Michele Vendola, Antonio Ciccolella, Gaetano Martino, Donato Fiore, Francesco Balacco, Graziano Angione, Rosanna de Pinto La sezione di Molfetta della ARI, Associazione Radioamatori Italiani, e l’istituto IISS Amerigo Vespucci di Molfetta stanno organizzando un corso gratuito per il conseguimento della Patente Radioamatoriale. Il corso rientra tra le attività programmate e approvate dal consiglio direttivo per l’anno 2013. Per informazioni o iscrizioni scrivere una e-mail all’indirizzo [email protected] o rivolgersi alla segreteria dell’Associazione ARI sita al secondo piano dell’Istituto Amerigo Vespucci, tutti i venerdì dalle 17.30 alle 20.00. Ero convinto che l’inferno fosse rosso e caldo, caldissimo. L’inferno che ho visto ad Auschwitz e a Birkenau era bianco e freddo, di quel freddo che ti ghiaccia le ossa e non ti permette di muoverti. Il Treno della Memoria 2013 ha scaraventato noi, studenti dell’ITIS “Ferraris” di Molfetta, insieme ad altri 760 studenti pugliesi, in quell’inferno e, per 5 giorni, abbiamo provato sensazioni che non avevamo mai sentito prima. Coordinati dall’Associazione Terra del Fuoco e dai docenti delle nostre scuole di provenienza dal 12 al 16 febbraio è stato come viaggiare in un altro tempo, in un altro spazio. Un tempo e uno spazio che non sarebbero mai dovuti esistere. Varcato quel cancello è calato il silenzio, il freddo che provavo prima è improvvisamente svanito; davanti a me avevo solo neve, neve, capanne e filo spinato. Tanto filo spinato. Ini- zialmente ho pensato che fosse solo un incubo, ma non era così: quello che avevo davanti era vero, era reale, era tutto successo, lì, proprio lì dove mi trovavo io, dove più di unmilionecinquecentomila persone hanno perso la loro identità, i loro sogni, i loro averi, prima di perdere la loro vita. Camminando per quelle vie passano davanti agli occhi e ti riempiono la testa le immagini di quelle persone, di quegli uomini, di quelle donne, di quei bambini che circa sessant’anni fa si sono visti derubati della loro vita. Davanti ai loro vestiti, ai loro capelli, alle loro valigie è impossibile rimanere indifferenti: le lacrime riempiono gli occhi e non riesci a smettere, perché l’unica cosa che puoi fare in quei momenti è piangere: piangere quando ti viene raccontato di quegli uomini costretti a stare lì fuori con il freddo; piangere quando vedi quel maledetto muro dove venivano fucilati e dove oggi è deposto un mazzo di fiori; piangere quando ti trovi davanti a quei forni. La visita a Auschwits-Birkenau è stata devastante. In quel posto si capisce veramente l’enormità di quello che è accaduto. Quelle grandi capanne una accanto all’altra, quei ma- 3334 ledetti binari che portano i treni fino lì dentro, quelle torrette di guardia: immagini agghiaccianti. I brividi che si avvertono non sono per il freddo ma sono brividi di paura, di terrore e l’unica cosa che puoi chiederti è: «Perché? Perché?». E l’unica risposta che puoi dare è: «Mai più!». Apertura del conservatorio all’IISS “Mons. Antonio Bello” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Gaetano de Virgilio Nasce a Molfetta il Polo di formazione musicale, teatrale e coreutica, grazie alla stretta collaborazione tra l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Mons. Antonio Bello”, il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce e l’Accademia Musicale Wagner. Una felice intesa e interezione capace di accogliere, nella cerimonia d’apertura, numerosi studenti e genitori. Obiettivo comune è quello di promuovere iniziative nel campo della musica, capaci di prender per mano i bambini, fin dalla più tenera età, affinchè si segua un iter creativo e culturale volto, prima di tutto, alla formazione dei ragazzi. Presenti alla cerimonia d’apertura erano il direttore del Conservatorio Pierluigi Camicia, il direttore dell’Accademia Wagner Gianluca Altomare e il dirigente scolastico Sante Sabatiello. Camicia, fiero dell’iniziativa, è convinto che “Molfetta meriti da tempo un conservatorio”, visto che, continua, “la capacità di sinergia, all’interno di gruppi formativi, è un grande elemento di positività per i ragazzi stessi, come per una città”. Il Polo sarà in grado, sì, di formare artisti sotto il livello musicale, ma, in prima istanza, di formare ogni ragazzo che si iscriverà, attaverso percorsi formativi adatti e pensati; affrontare, insomma, fin da subito, una preparazione umana, più che artistica. L’offerta propone diverse modalità di approccio: corsi di base o preliminari, corsi del metodo Suzuki a partire dai tre anni, corsi preaccademici; in più offre laboratori orchestrali, laboratori corali, laboratori di spettacolo e laboratori musicali per la diversa abilità. I laboratori si rivolgono sia alla fascia adolescenziale dai 14 ai 19 anni, sia agli adulti dai 20 anni, sia alla fascia dei senior dai 50 anni. A questi, si associano i corsi di danza classica e modern-contemporaneo, predanza e propedeutica e danza classica accademica, con il metodo Veganova. Il dirigente Sabatiello ha visto, in questa iniziativa, una grande possibilità di formazione, basandosi su una progettualità che affondi le radici nel bene per i ragazzi che, dice, “sono la nuova linfa, necessaria alla crescita di ogni territorio”. Durante la cerimonia d’apertura, il pubblico ha potuto apprezzare le esibizio- 3335 ni di giovanissimi violinisti, piccoli coristi e un altro piccolo pianista che, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno mostrato la valenza artistica dei metodi didattici con i quali si insegna. E’ giusto che la musica abbia un bacino di udienza in grado di accogliere bambini e ragazzi fin da piccoli, in modo che si formino intellettualmente e artisticamente in ogni tappa della loro età. Parte con ‘il piede giusto’ ogni progetto professionale che si ‘affidi’ ai ragazzi, ai giovani. E’ importante, infatti, che le scuole secondarie superiori siano presenti nelle offerte di formazioni artistiche e musicali. Ben venga ogni realtà del genere. Un plauso va a chi si impegna affinchè tutto questo avvenga, soprattutto nelle realtà pugliesi. Quale facoltà offre più opportunità di lavoro? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Gaetano de Virgilio Gennaio è il mese della scelta. Oltre ai soliti buoni propositi che, prima o poi, si consumano (e poi si dissolvono), di solito già nel primo mese, massimo a Febbraio, per i più bravi a Marzo, ci son scelte che si impongono. La scuola superiore o la facoltà universitaria a cui iscriversi. Il cammino per i prossimi (se tutto va bene) 5 anni della propria esistenza. E’ un passo importante per tutti. L’indifferenza, la noncuranza e l’inerzia son la peggior strategia per affrontare la questione. Questione che, non preoccupatevi, non conterrà mai certezze, ma solo dubbi, che poi sono alla base di ogni grande decisione. Quante volte, nella confusione, chi si accinge a scegliere sentirà la parola ‘lavoro’ o ‘mercato’. ‘Quella facoltà non porta lavoro’, ‘il mercato è saturo di..’, ‘con la laurea in.. è ancor più difficile trovar lavo- ro’, ‘il mercato non richiede quella figura professionale’. E’ vero, sì, bisogna prendere atto delle statistiche, ma non farne l’unico criterio di scelta, per decidere cosa scegliere. Beppe Severgnini, noto giornalista italiano, nel suo ultimo libro ‘Italia di domani’, edito da Rizzoli, scrive: “Rifiutate la domanda, cara ai vostri genitori, ‘Quale facoltà offre più opportunità di lavoro?’ Tutte ne offrono, se avrete attitudine, grinta ed entusiasmo. Nessuna ne offre, se vi rassegnate alla mediocrità. Scegliere per esclusione - magari giurisprudenza, rifugio degli indecisi - è una follia. Nei concorsi e negli studi professionali troverete ragazze e ragazzi che quella facoltà l’hanno scelta per passione e predisposizione; e vi faranno a fette. Un destino da salami, interamente meritato”. Severgnini offre argomentazioni oggettivamente valide. Tutta la storia è stata colma di periodi di crisi. Di periodi nei quali nessuno aveva sicurezze, tutti possedevano paure. I nostri nonni hanno vissuto nei tempi in cui c’era la guerra, e l’hanno superata; prima ancora ci son stati periodi di peste e carestie, e son state superate. Questo tempo sbandato, per dirla tutta, dev’essere considerato, paradossalmente, una fortuna, non un posto di blocco. Severgnini, nel suo libro, scrive anche che bisogna conseguire il proprio titolo di studi “con impegno e ragionevole urgenza. I ‘fuori corso’ sono malinconiche figure del Ventesimo secolo. Le Università sono laboratori per il cervello, non parcheggi per natiche stanche. Andare fuori corso un anno è comprensibile; di più no”. Prepararsi ad essere preparati credo sia fondamentale. Informarsi, leggersi i piani di studio delle facoltà, delle scuole superiori, frequentare qualche lezione delle materie principali, serve a farsi un’idea, a prendere consapevolezza, più di tutte le parole al vento 3336 che vi propineranno (come ‘consigli utili’) professori, adulti, genitori, amici di genitori. Oggi, l’Università è diventata un enorme bacino di ragazzi, dai più ai meno diligenti. Un tempo era la disponibilità economica di ogni famiglia a far da padrona. C’è, dunque, meno selettività su base economica, e più democratica meritocrazia. Vedersi, in una prospettiva futura, con rimpianti per qualcosa che avreste potuto scegliere e che invece non avete scelto, per inseguire le logiche di mercato, risulterà poco piacevole. Ciò che il mercato del lavoro richiederà, negli anni del percorso di studio, molto probabilmente cambierà, divenendo saturo di altre figure professionali, magari proprio di quelle in voga nel periodo in cui voi stavate scegliendo. Per tutto il resto: coraggio, entusiamo ed impegno. L’unico buon consiglio rimane uno solo: quello di non accettar consigli. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 6 attualità gennaio 2013 Strisce blu: non tutte valide le multe Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3337 Ancora una bocciatura per le strisce blu molfettesi, la spiega a “Il Fatto” l’Avv. Alessandro Sinisi che da tempo si occupa della questione. Come tutti ricorderanno il regolamento comunale per la sosta a pagamento (cosiddette strisce blu) nel centro cittadino prevedeva, fino al 2011, il pagamento di una mini-multa al posto della sanzione vera e propria prevista dal Codice della Strada per tutti coloro che dimenticavano di esporre il grattino. Il sistema della mini-multa, un privilegio tutto molfettese, era però stato dichiarato contro legge dalla Corte di Cassazione, fin dal 2007 e, di conseguenza, veniva dichiarato illegittimo anche dai Giudici di Pace di Molfetta. Frettolosamente (ma non troppo, considerato che l’Amministrazione Comunale ha subito oltre un centinaio di sentenze di condanna ostinandosi a mantenere in vita il sistema della mini-multa) con delibera 164 del 12 settembre 2011 l’Amministrazione Azzollini rideterminava la regolamentazione dei parcheggi a pagamento prevedendo l’applicazione diretta delle sanzioni previste dal Codice della Strada sia nei casi di mancata esposizione del grattino, sia nei casi di sosta oltre l’orario indicato nel grattino (grattino scaduto). Ma anche la nuova regolamentazione è illegittima e non tutte le multe sono valide. Questa volta non sono i Giudici di Pace a stabilirlo (non ancora, visto che già sono stati proposti numerosi ricorsi) ma direttamente il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, con parere n. 3655 del 25 giugno 2012 (inviato al comitato Strisce Blu di Aversa) chiarisce, una volta per tutte che: ” la sosta che si protrae oltre l’orario corrispondente all’importo pagato, quale risulta dalla ricevuta regolarmente esposta, configura solo una inadempienza contrattuale – e non una violazione al Codice della Strada n.d.r. -, con conseguente recupero delle somme dovute, ed eventuale penale a carico dell’inadempiente, da fissare con apposito regolamento comunale, come peraltro sancito dall’art. 17 c. 132 della Legge 127/1997”. In realtà questo principio era già stato affermato nel 2010 (e puntualmente ignorato dall’amministrazione comunale) allorché lo stesso Ministero delle Infrastrutture e Trasporti spiegava con nota n. 15980 che “A parere di questo Ufficio se viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza, in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale” Cosa significa? Che in caso di sosta che si protrae oltre il tempo indicato dal grattino (cioè se l’auto resta parcheggiata anche con grattino scaduto) il Comune non può multare l’automobilista e le multe elevate sono nulle. Il Comune può solo chiedere il pagamento della sosta ma, poiché nulla è previsto nell’attuale regolamento comunale, sembrerebbe che anche questa richiesta sia attualmente illegittima. Insomma, ancora una volta le strisce blu (anche quelle nostrane) finiscono nell’occhio del ciclone e rivelano la loro vera finalità: una inutile gabella per gli automobilisti ancor più intollerabile in periodi “economicamente difficili” come quello che viviamo quotidianamente. Naturopatia e pratici consigli per farsi un “orto sul balcone”: riprendono le attività di cambiaMenti Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3338 Sono ripresi nei giorni scorsi, dopo la pausa per le festività natalizie, le attività nell’ambito del progetto cambiaMenti, una sperimentazione collettiva di stili di vita e consumi sostenibili che ha iniziato a coinvolgere, a partire dalla fine di settembre, un gruppo di famiglie dei comuni di Molfetta e Giovinazzo. Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’iniziativa “Azioni di Sistema per l’associazionismo familiare”, è realizzato dall’Unione Nazionale Consumatori di Molfetta, in collaborazione con le associazioni Meters, Crogiulo, Il tre ruote ebbro, Auser, e Azadì - Bottega del Mondo. Sabato 2 febbraio, dalle ore 17 alle ore 19, presso la sede dell’associazione “La bottega delle idee” in Via Principe Amedeo n. 49, si terrà l’incontro con il naturopata dott. Gianluca Lombardi sul tema “Longevity System” e cioè su come ritrovare stili di vita volti al benessere della mente e del corpo attraverso rimedi naturali. “Il Naturopata – spiega il dott. Lombardi sul suo sito www.tuttonaturopatia.com – è un operatore della salute che si occupa di qualità e benessere della vita utilizzando metodi naturali e non invasivi. Il principio si basa sulla stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano (omeostasi) attraverso tecniche di rilassamento, l’utilizzo di rimedi naturali, consigli sull’alimentazione e altro ancora. Il primo compito del naturopata, dunque, è di tipo pedagogico: aiutando il malato a reagire e a collaborare, si educa il paziente all’ascolto del proprio corpo e dei segnali che esso gli invia”. “Il naturopata – conclude il dott. Lombardi – cura la persona, e non la malattia, cercando di individuare le ragioni più profonde che hanno determinato uno squilibrio nella salute dell’individuo”. Altro importante e simpatico appuntamento, aperto anche alla partecipazione dei più piccoli, è previsto per sabato 9 Febbraio (sempre dalle ore 17 alle ore 19), presso la sede dell’Auser di Molfetta, in piazza Paradiso, n. 41. In questa circostanza la presidente dell’associazione “Effetto terra” di Bari, Elisabetta de Blasi, illustrerà come allestire un piccolo orto domestico sul balcone, con consigli pratici su come e cosa fare per ricreare uno spazio verde sul terrazzo di casa. Il progetto cambiaMenti, inoltre, aderisce alla campagna nazionale “Mi illumino di meno”, lanciata da una nota trasmissione radiofonica, e divenuta in pochi anni la “grande festa del risparmio energetico” con centinaia di iniziative su tutto il territorio nazionale. E così venerdì 15 febbraio presso il Marhaba Wine Bar di Molfetta si svolgerà, nell’ambito del progetto cambiaMenti, una cena “a lume di candela”, a bassissimo impatto energetico e con i prodotti a Km 0 forniti dal GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) “Nestor Machno” di Molfetta. Per poter partecipare alla cena è richiesto un contributo di 5 euro che sarà integralmente utilizzato per l’acquisto di alberi in grado di compensare l’emissione di CO2 prodotta nel corso delle attività progettuali. Per prenotare il proprio posto alla cena, così come per partecipare a tutti i seminari e incontri nell’ambito del progetto cambiaMenti (completamente gratuiti), è possibile inviare una e.mail all’indirizzo [email protected] oppure telefonare al 328.6840105. Ogni ulteriore informazione sul sito www. progettocambiamenti.it, oppure sulla pagina Facebook del progetto dove è anche possibile consultare e scaricare tutto il materiale informativo relativo ai numerosi incontri tenutisi in questi mesi. Pac, salva l’integrazione per olive, pomodori e seminativi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3339 “Soddisfazione per il risultato del voto in Commissione della riforma della Pac”. E’ quanto ha dichiarato l’on. Sergio Silvestris, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, al termine dei lavori della Commissione che ha licenziato i regolamenti sulla nuova Pac (Politica agricola comune). “I tre regolamenti - afferma Silvestris-, così come nella proposta iniziale del Commissario Dacian Ciolos, risultavano fortemente penalizzanti per l’agricoltura pugliese. Infatti, la distribuzione degli aiuti in base agli ettari e non alla tipologia delle colture rischiava di distruggere una agricoltura diversificata e di qualità come quella pugliese. I nostri oliveti e i nostri frutteti avrebbero ricevuto lo stesso misero sostegno destinato ai pascoli e ai cereali duri dei Paesi del nord Europa”. “Con i nostri emendamenti - prosegue Silvestris - abbiamo sventato questa minaccia. La riforma della Pac non avrà inizio nel 2014, ma nel 2015, con un probabile ulteriore slittamento di un anno. La riduzione del premio, inoltre, sarà lieve e graduale e, al termine del periodo di convergenza di sette anni, ciascun agricoltore perderà al massimo il 25% dell’attuale valore degli aiuti. Un risultato eclatante rispetto alla previsione iniziale che riduceva gli aiuti a poche decine di euro a ettaro. A ciò poi l’Italia potrà aggiungere una ulteriore quota di aiuto accoppiato volontario, pari al 15% del plafond nazionale”. “Grande attenzione - chiosa Silvestris - viene dedicata all’olivicoltura, che insieme a tutte le colture permanenti è esclusa dalle procedure obbligatorie per il “greening”. E per la prima volta, con l’approvazione dell’emendamento Silvestris-Baldassarre, l’Europa avvierà un programma di promozione del consumo di olio nelle scuole, analogo a quello già da tempo avviato per frutta e latte”. “Con questo voto in Parlamento - conclude Silvestris - abbiamo fortemente corretto l’impostazione della Pac, difendendo i nostri agricoltori e le nostre produzioni di qualità. Un primo passo importante per tutelare l’agricoltura di qualità, il lavoro nei campi e il valore delle nostre produzioni agricole”. gennaio 2013 7 rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 8 attualità gennaio 2013 Caso Bufi: morto il principale indiziato il processo si ferma Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3340 di Giuseppe Sgherza Una ulteriore bagliore cala sul processo cosiddetto Omicidio Bufi Bis, in corso di celebrazione a Trani dinanzi al Giudice Lorenzo Gadaleta. Ricordiamo che a seguito della sentenza della Corte di Cassazione in data 20 aprile 2011, con la quale venivano annullate le sentenze della Corte di Assise di Trani e della Corte di Assise d’Appello di Bari, con le quali Bindi Marino Domenico, imputato dell’omicidio della ventitreenne ragazza di Molfetta, Annamaria Bufi, era stato assolto in primo e secondo grado dall’accusa di essere l’autore dell’atroce delitto. Bindi era stato assolto in quanto i Giudici di merito avevano ritenuto che tutti gli indizi portati da pubblica e privata accusa non avevano quel peso sufficientemente grave per acclarare la responsabilità dell’unico imputato dell’omicidio della Bufi . In particolare, avevano affermato i Giudici tranesi e baresi, il compendio probatorio allegato dalla Procura della Repubblica di Trani e dall’avv. Bepi Maralfa, legale della famiglia dell’uccisa, non era univocamente valutabile nella direzione della colpevolezza dell’imputato. La Corte di Cassazione con quella sentenza del 20 aprile 2011 affermò, invece, un principio di diritto esattamente contrario, e cioè che tutti quegli indizi messi insieme e correttamente valutati alla stregua dei principi giurisprudenziali avrebbero portato, ove unitariamente considerati, alla colpevolezza del presunto assassino e quindi alla condanna per l’omicidio. Annamaria Bufi venne rinvenuta cadavere sulla statale 16 bis, in direzione Molfetta Bisceglie, sul ciglio della strada, la notte fra il 3 ed il 4 febbraio 1992, verso le ore 1.20 di notte da una pattuglia della Guardia di Finanza. Non si seppe quando la ragazza era stata vista in vita per l’ultima volta (o si credette erroneamente che la giovane dopo essersi recata in palestra il pomeriggio di quel 3 febbraio si fosse incontrata in luogo ignoto con l’assassino). Almeno sino a quando, da una intercettazione telefonica, spuntò il nome di una sua amica che, invece, l’aveva vista transitare al Corso Umberto, nel pieno centro cittadino di Molfetta, intorno alle ore 20.30 della sera del delitto. Annamaria venne uccisa con un corpo contundente dopo essere stata selvaggiamente picchiata e il medico legale affermò che la morte si era verificata fra le ore 21 e le ore 22 , proprio quando la giovane era solita incontrarsi con il suo amante, il professore di educazione fisica Bindi, che con Annamaria aveva una relazione extraconiugale sin da quando la ragazza aveva poco meno di 16 anni . Bindi aveva sempre sostenuto che nell’ora del delitto egli si trovava presso la sua palestra di Bisceglie, nella quale aveva fatto ingresso intorno alle 18 di quel giorno e che aveva lasciato alle 22, allorquando si era recato a casa . Ma l’alibi addotto dall’imputato si era poi rivelato mendace in quanto gli amici della palestra non l’avevano confermato . Anzi uno degli amici, sia pure a distanza di tempo, aveva dichiarato agli inquirenti che lui (cioè l’amico) non era stato in palestra il giorno del delitto, sicché non aveva potuto vedere Bindi intento a fare lezione (come da questi sostenuto); aveva mentito agli inquirenti. La verità, invece, era che era stato lo stesso Bindi a chiedergli, ove fosse stato interrogato, a mentire alla magistratura dichiarando di averlo visto in palestra il giorno ed all’ora del delitto. Altre circostanze che i Giudici non avevano considerato erano le confessioni dello stesso Bindi a due suoi amici: a tale Nicola Volpe, al quale il presunto assassino aveva riferito in un momento di sconforto che era stato lui ad uccidere Annamaria; e ad un altro suo amico, Onofrio Scardigno, il quale andando una sera a prendere Bindi, che in preda all’alcool era scappato via di casa a piedi sulla strada di Bisceglie, si era sentito dire dall’imputato “cosa ho fatto, cosa ho fatto, ho ucciso Annamaria”. Scardigno si era poi confidato con altro suo amico di nome Nanna Michele, rivelando a Nanna l’atroce confessione del delitto da parte di Bindi. Senonché, quando era stato ascoltato dagli inquirenti, Scardigno aveva negato sia di avere detto a Nanna di quella confessione, sia che lo stesso Bindi gli aveva a sua volta confessato di avere commesso il delitto. Di qui un parziale empasse dell’indagine sull’omicidio che invece subì una ulteriore svolta allorquando il Nanna, chiamato in causa per confermare o negare che lo Scardigno gli aveva confidato che il Bindi aveva detto la frase “cosa ho fatto ho ucciso Annamaria”, aveva tirato fuori una registrazione in cui lo Scardigno viceversa confessò al Nanna che Bindi gli aveva a sua volta detto di avere ammazzato la Bufi. Questa cassetta registrata da Nanna venne affidata ad un perito per la trascrizione, ma il tecnico nominato dal Tribunale modificò la frase confessoria in “cosa ho fatto cosa ho fatto”, omettendo di trascrivere la parte ben più importante “ho ucciso Annamaria”, prova della commissione del delitto da parte del Bindi. Finita sotto processo la trascrittrice nominata dalla Corte di Trani, la stessa veniva condannata per la falsa perizia. La cassazione ha valorizzato tale elemento, sostenendo che quella frase provasse la responsabilità di Bindi. Affittasi Uffici in ottimo stato e posizione in zona INDUSTRIALE a Molfetta, con superficie fino a 200mq con possibilità di frazionamento. Ingresso indipendente, impianto elettrico a norma, ascensore, stanze climatizzate, posto auto. Su richiesta gli uffici possono essere forniti già arredati con mobili d’ufficio. Per info contattare: 392 0 222 731 Nel corso delle indagini condotte dalla Procura di Trani nell’anno 2005, sulla vicenda del cosiddetto Omicidio Bufi bis venivano ascoltate alcune testimoni, una delle quali, Andriani Anna, moglie dello Scardigno, aveva un particolare rapporto di amicizia con il Bindi, presunto autore del delitto. In particolare, la teste Nicoletta Caputi, una giovane estetista molfettese, era stata avvicinata da una sua amica, tale Teresa Cafagna la quale le aveva confidato di sapere che Annamaria Bufi era stata uccisa con una mazza da baseball, poi fatta sparire, (circostanza appresa dalla imputata Teresa Andriani) e che la stessa Andriani Anna, chiamata una sera dalla madre di Bindi che le chiedeva di soccorrere il figlio Marino Bindi, si era trovata dinanzi al cadavere della Bufi riverso per terra subito dopo il delitto. Le tre testimoni, venivano arrestate, ma mentre per la Cafagna l’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip presso il Tribunale di Trani veniva confermata anche dalla cassazione, per le altre due arrestate il Tribunale della Libertà ne ordinava la scarcerazione perché erano andati perduti alcuni atti processuali. Il padre della Bufi aveva segnalato la misteriosa sparizione degli atti e il PM Francesco Bretone aveva sollecitato l’apertura di una indagine per risalire agli autori del presunto furto degli atti giudiziari. Intanto le tre suddette imputate venivano tratte a giudizio ed il relativo processo è in corso di celebrazione presso il Tribunale di Trani dinanzi al giudice Lorenzo Gadaleta, con il Pubblico Ministero, Fabio Buquicchio. Nel corso del processo le tre imputate hanno negato di sapere la verità sull’omicidio ma la teste Nicoletta Caputi ha confermato che fu la Cafagna a rivelarle la verità sul delitto. La Caputi messa alle strette dai difensori delle imputate aveva poi rivelato di avere registrato le confessioni della Cafagna su di un CD consegnato all’avv. Bepi Maralfa, legale della famiglia Bufi. Dopo il confronto svoltosi in aula fra la Cafagna e la Caputi , il Giudice Gadaleta ha voluto acquisire agli atti il CD che, secondo quanto si è appreso dalla Caputi, contiene la verità sul delitto, sull’autore, sul corpo contundente utilizzato per uccidere la Bufi (una mazza da baseball poi fatta sparire). Secondo indiscrezioni, il CD affidato ora ad un perito per la trascrizione del contenuto, porterebbe anche ad identificare l’autore della sparizione della mazza da baseball, nonché di strani festini con scambi di coppie e droga che si svolgevano nell’entourage degli amici del principale imputato. La Bufi, hanno sempre ipotizzato la pubblica e privata accusa, era stata uccisa oltre che per essere l’amante abbandonata del Bindi, il quale essendo sposato e con una figlia, aveva una stabile relazione extraconiugale con la vittima sin da quando era sedicenne, anche e soprattutto perché Annamaria era venuta in possesso di verità scottanti sulla vita di Bindi, che coinvolgevano anche altre persone e aveva deciso, in preda alla delusione d’amore, di rivelarle. Il contenuto del CD verrà reso noto entro il 13 febbraio 2013, allorquando calerà sul processo bis per il favoreggiamento del presunto assassino Bindi, l’ombra della sentenza di primo grado. Il giorno 26 dicembre, Bindi Marino Domenico, imputato del delitto è morto . Si ferma così il processo principale per l’omicidio della Bufi, perché con la morte del reo il reato si estingue. L’ultimo passaggio processuale era stato quello della conferma, da parte del superperito nominato dalla Corte d’Assise d’Appello di Bari, che la giovane ragazza era morta nell’arco di tempo in cui Bindi era scoperto di alibi, sicché l’Accusa aveva aggiunto un importante tassello di colpevolezza. Tuttavia, come detto, è ancora in corso il processo parallelo e la sentenza è attesa per il 13 febbraio , giorno in cui si potrà comunque conoscere la verità dei fatti. La verità è ora consegnata nelle mani del Giudice di quel processo, il molfettese Lorenzo Gadaleta. aggiungici ai tuoi amici su acebook cronaca gennaio 2013 9 Un lettore ci scrive per denunciare “la concessionaria auto plurimarche di Molfetta” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Carabinieri rinvengono in parcheggio privato due auto rubate: denunciato il proprietario Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta, nel corso di uno specifico servizio, hanno rinvenuto, in un parcheggio privato sito in C.da San Leonardo, una Ford Focus parzialmente smontata, risultata rubata il 28 u.s. a Bisceglie, nonché delle attrezzature per lo smontaggio di veicoli e due ricetrasmittenti. In un piazzale attiguo, invece, è stata rinvenuta 3342 una Opel Insigna, oggetto di furto avvenuto lo stesso giorno a Trani. Il proprietario del parcheggio, un 56enne del luogo e noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Trani per ricettazione. D’intesa con l’Autorità Giudiziaria, entrambi i veicoli sono stati sottoposti a sequestro. Un nostro lettore ci scrive la seguente lettera di denuncia circa un argomento noto a molti ma che, ancora oggi, non trova una soluzione o un’attenuazione del fenomeno: “A dispetto delle statistiche che vedono il mercato dell’auto in forte calo, nella nostra città vi è un’isola “felice” ...e allora, venghino, signori, venghino! Scommetto che non vedete l’ora che vi sveli il nome della concessionaria? Vi terrò un po’ sulle spine. Ha uno spazio enorme, dunque bisogna armarsi di molta pazienza, per scegliere marca, modello e colore desiderati. Purtroppo, in caso di avverse condizioni meteo, non è molto agevole, in quanto completamente all’aperto. Come nelle moderne attività commerciali, non vi è personale a supporto (proprio per essere concorrenziali nel prezzo), ma bisogna operare in completa autonomia. Dov’è, dov’è, dov’è? Trattasi della zona artigianale/industriale di Molfetta, dove per fare “acquisti” di auto, non è da tutti. Per chi non lo avesse ancora compreso, mi riferisco ai furti di auto che sistematicamente e con frequenza spaventosa si verificano nella predetta 3341 zona, che oramai è diventato il supermercato dei ladri d’auto. Evidentemente tra colleghi avranno diffuso la notizia e vogliono in tanti fare affari da noi. Possibile che i poveri e tanti disgraziati di lavoratori della aziende (senza dimenticare i tanti visitatori che pure sono state vittime di furti), oltre che aprire il conto corrente con gli istituti finanziari (e sostenere il mutuo di acquisto casa), devono tenere un conto sempre aperto con le concessionarie di auto (non me ne vogliano queste ultime)???!!! Possibile che ci dobbiamo rassegnare a questo stato di terrore? Oramai nelle aziende impazza il “toto-furto”: chi sarà il prossimo? Possibile che nessuno possa fare niente? O non si vuole far niente? Possibile che siamo tartassati e spellati vivi e poi non veniamo tutelati? A chi dobbiamo rivolgerci, non dico per risolvere definitivamente, ma almeno per limitare il fenomeno? Infine, parallelamente alla predetta questione, perché non si attiva un benedetto servizio di trasporto urbano, che serva regolarmente la zona artigianale/industriale? Siamo in campagna elettorale: chi offre di più?” Ancora un rilascio della Guardia Costiera in favore della fauna marina Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Uno strano ritrovamento nelle acque del litorale di Molfetta. Strano e un po’ inquietante, perché sulle coste baresi, un Paromola Cuvieri, meglio noto come granceola di fondale, probabilmente, non s’era mai visto. A pescarlo, a poco meno di un miglio dalla costa ed a portarlo a riva, senza ancora sapere cosa esattamente fosse, è stato un pescatore locale della zona. Il pesce probabilmente impigliato nella rete da posta è stato prontamente recuperato dai militari della capitaneria di porto che hanno interpellato il veterinario di turno della locale azienda ospedaliera e l’istituto di biologia ma- rina di Bari per poter essere sicuri della denominazione dell’esemplare. Un crostaceo che vive sui substrati fangosi e sabbio/fangosi marini. La sua essenziale arma di difesa è l’eccezionale mimetismo, che le consente di nascondersi perfettamente tra le alghe ed i fondali marini. Spesso viene confuso per la gransevola, Maja Spinado, e sarà stato proprio questo caso che ha portato dubbi tra i pescatori amatoriali locali che conoscevano la gransevola come un crostaceo composto da un carapace più duro e robusto oltre che di colore scuro e ricoperto da lattuga di mare. L’insolito deriva dal fatto che sia stato ritro- 3343 vato a meno di un miglio dalla costa in quanto questo crostaceo vive alle profondità di circa 300 metri ed è pescato soprattutto nel Mediterraneo specie abbastanza comune in alcune aree del bacino occidentale ed assente in Adriatico così come in quasi tutto il bacino orientale; inoltre presente anche dalla Scandinavia e dalle Ebridi fino all’Angola, comprese le Azzorre. La sorte ha voluto che fosse ancora vivo ed integro, così da poter essere rilasciato in alto mare dalla motovedetta CP 2102 della Guardia Costiera di Molfetta, a salvaguardia sempre della fauna marina. Usa la stalla come nascondiglio per la droga: 32enne arrestato dai Carabinieri Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Usava la stalla per nascondere la droga, ma scoperto con 5 “panetti” di hashish è finito in carcere. Dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Michele Scattarelli, 32enne di Molfetta, noto alle forze dell’ordine, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della locale Compagnia durante uno specifico servizio. I militari, in transito per la contrada Fondo Favale, hanno incrociato una Mercedes Coupè con a bordo il 32enne che viaggiava a veloci- tà sostenuta verso Ruvo di Puglia. Tale comportamento ha insospettito gli operanti che lo hanno seguito a distanza sino a quando ha raggiunto un fondo agricolo, ove si è addentrato per fermarsi dinanzi ad una stalla. Accortosi dei carabinieri, si è sbarazzato rapidamente di un involucro che aveva tra le mani, gettandolo nel recinto ove c’era un cavallo ed ha fatto finta di sistemare degli attrezzi. Il gesto, però, non è sfuggito all’attenzione dei militari, che hanno immediatamente recuperato l’involucro 3344 contenente 480 grammi di hashish. L’ispezione del locale ha consentito, inoltre, di rinvenire 345 euro in banconote di piccolo taglio, scovati sotto un pensile adagiato sul pavimento della stalla e un coltello con la lama sporca di analoga sostanza trovato su di un bancone lì collocato. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il 32enne è stato poi associato al carcere locale. Scomparso un pulmino nel centro residenziale della Lega del Filo d’Oro di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice E’ stato rubato ieri sera dal Centro Residenziale della Lega del Filo d’Oro di Molfetta, un pulmino attrezzato per il trasporto dei disabili, che nel dicembre del 2011 la Banca Popolare di Puglia e Basilicata aveva donato all’Ente per il trasporto degli utenti del Centro. “Accusiamo questo colpo con molto dispiacere – afferma Sergio Giannulo, Direttore del centro di Molfetta - . Questo pulmino permetteva ai nostri utenti con difficoltà motorie di affrontare spo- stamenti e brevi viaggi con sicurezza”. L’Associazione, che opera da quasi 50 anni al fianco delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, si dice particolarmente preoccupata per aver subito questo atto e spera che in qualche modo il pulmino possa essere ritrovato e di nuovo utile per l’Ente. Da tempo era in progetto l’istallazione di un sistema di sicurezza con videocamere all’interno del 3345 Centro che a questo punto si rende sempre più necessario. “Il nostro rammarico – dichiara il Segretario Generale Rossano Bartoli – è rivolto innanzitutto ai nostri ospiti a cui al momento verrà a mancare un servizio fondamentale e a tutti i nostri sostenitori, in questo caso in particolare alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata, che ci supportano e ci affiancano con generosità per dare agli utenti e alle loro famiglie i servizi necessari”. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 10 cronaca gennaio 2013 Puglia: controlli dei Carabinieri in tutta la regione: 25 arresti, 45 denunce e 4571 le persone identificate Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3346 È durato fino alle prime luci dell’alba dei primi giorni dell’anno l’articolato servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato soprattutto ai controlli dei luoghi di produzione e vendita di alimenti non conformi alle norme a tutela della salute dei cittadini, giocattoli sprovvisti di marchio di certificazione/omologazione europea, fuochi d’artificio di genere proibito, che ha interessato tutta la Regione. L’operazione, disposta dal Comando Legione Carabinieri “Puglia” secondo criteri di massima sicurezza sia per il personale operante che per gli utenti della strada e dei soggetti sottoposti a controllo, ha visto impegnati 1130 militari a bordo di 478 mezzi dei Comandi Provinciali di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto supportati da due elicotteri del Nucleo CC di BariPalese abilitati anche al volo notturno. In ambito regionale complessivamente: - 25 sono stati gli arresti eseguiti per reati vari, di cui 13 in flagranza e 12 su ordinanza di custodia cautelare; - 45 sono state le persone denunciate in stato di libertà; - 450 grammi la droga sequestrata, mentre 23 sono state le persone segnalate alle Prefetture competenti, quali consumatrici di stupefacenti; ri sono stati denunciati anche per violazione di norme che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori, con ammende per oltre 23mila euro. A Trani e a Bisceglie, i comandi Arma locali e i militari del N.A.S. di Bari hanno rispettivamente: - denunciato una cittadina di origini cinesi per aver detenuto per la vendita al dettaglio di artifizi pirotecnici appartenenti alla IV categoria senza alcuna autorizzazione e sanzionata con mille euro di ammenda per aver detenuto, per la vendita, oltre un centinaio di giocattoli di fabbricazione cinese, privi di etichette recanti le informazioni tecniche, - sanzionato un ristoratore con un’ammenda da mille euro, poiché responsabile di carenze igienico-sanitarie riscontrate all’interno del locale. Infine, 65 le perquisizioni personali e domiciliari eseguite; controllate le posizioni di 88 soggetti sottoposti a misure di prevenzione e/o cautelare. Nel campo della circolazione stradale con l’utilizzo di etilometri e autovelox: - 603 sono state le persone identificate e 387 gli autoveicoli controllati; - 51 le contravvenzioni elevate con il conte- stuale ritiro di 2 patenti di guida, 5 documenti di circolazione e 4 i veicoli sequestrati. Le aziende della zona artigianale chiedono maggiore sicurezza Una rapina all’interno di un capannone della zona industriale: derubati titolari e un cliente Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice - 3 armi da fuoco e 240 le munizioni sequestrate; - 4571 persone identificate ed oltre 3271 i veicoli controllati; - 423 le contravvenzioni elevate (tra cui 100 per guida senza cinture e 70 per guida senza casco), 17 le patenti di guida e 21 i documenti di circolazione ritirati, 32 gli automotoveicoli sequestrati e 15 quelli recuperati; - 365 perquisizioni personali e domiciliari eseguite e controllate le posizioni di oltre 1500 soggetti sottoposti a misure di prevenzione e/o cautelare. In particolare a Bari e Province di Bari e Bat: - 7 sono state le persone arrestate e 6 le denunce a piede libero; - sono stai controllati 79 esercizi pubblici e commerciali, 20 ambulanti, 3 depositi alimentari ed una fabbrica di fuochi d’artificio. A Casamassima, in particolare, durante il controllo di alcune attività commerciali gestite da cittadini extracomunitari, i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai militari del N.A.S. e dal N.I.L. di Bari, hanno rinvenuto e sequestrato 320 kg di carne e pesce perché detenuti in cattivo stato di conservazione e oltre 140 capi di abbigliamento contraffatti. I rispettivi titola- Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3347 Nuovo fenomeno di criminalità nella nostra città, questa volta con modalità tutte nuove: alcuni rapinatori, incappucciati, sono entrati in un capannone della zona industriale di Molfetta ed hanno sottratto i titolari dell’azienda e un cliente dei propri averi. Nessuna novità risulta al momento disponibile. Una tipologia di rapina, questa, tutta nuova che dimostra come la criminalità locale stia alzando il tiro scegliendo anche modalità differenti dalle solite che spesso vi abbiamo raccontato su questa pagine. 3348 Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno interessato la zona industriale di Molfetta, non ultimo la rapina avvenuta all’interno di una delle aziende della città e di cui vi parliamo nell’articolo qui affianco, gli imprenditori molfettesi hanno deciso di sottoscrivere una lettera diretta al Prefetto di Bari, al Commissario Prefettizio del Comune di Molfetta e al Comandante dei Carabinieri di Bari. Di seguito il contenuto della lettera: “Con la presente, si intende esporre alla SS.VV. l’insostenibile situazione che sta minando l’Ordine Pubblico nella Zona Industriale, Artigianale ed Asi del Comune di Molfetta (Ba). I primi firmatari di questo esposto sono titolari di un’attività artigianale con opificio industriale presso la Zona Artigianale e Piccola Industria del Comune di Molfetta ed hanno subito (come da denuncia circostanziata alla presente) una rapina a mano armata nel pomeriggio di giorno 08/01/2013 all’interno della propria attività. E’ solo l’ultimo episodio di una serie di eventi a cui, noi operatori economici della Zona assistiamo: rapine, furti di auto, taccheggi all’interno dei centri commerciali, hanno assunto una frequenza esponenziale. Ma la rabbia e la necessità di tale scritto deriva soprattutto quando, dopo aver denunciato i fatti, abbiamo constatato l’impossibilità organizzativa da parte delle Forze dell’Ordine, ad aggredire e reprimere questi episodi. Gli uomini della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta lottano con tutte le loro capacità professionali e tecniche per cercare di reprimere il fenomeno, ma abbiamo di persona constatato come sia una lotta impari giacchè sono evidenti i problemi logistici (territorio da controllare vasto), economici (restrizione di risorse ) umane (numero di addetti inferiore alle necessità). Riteniamo che la sicurezza del Territorio, sia un principio costituzionale sul quale si basi la vita democratica del nostro Paese. Noi imprenditori ogni giorno e come mai in questo momento, siamo davvero in “guerra” contro una crisi economica storica, con un peso fiscale enorme, e con le difficoltà di mercato. Vogliamo continuare a garantire, perché noi crediamo per primi nel nostro Territorio, lavoro e sviluppo, ma non vogliamo aggiungere ai nostri problemi di sopravvivenza economica quotidiana, anche quelli della sicurezza. Ed ecco perché facciamo questo appello giacchè siamo cittadini responsabili e comprendiamo che l’omertà provocherebbe solo il consolidarsi, da parte della malavita, della sensazione di impunità e che potrebbe provocare quindi da parte di questi, la possibilità di organizzarsi in AntiStato, pronto ad offrire “protezione”. Ad oggi, sul nostro Territorio non riscontriamo questi episodi, ma abbiamo paura che senza un’azione incisiva possano evidenziarsi in futuro. Per cui richiediamo che si intervenga attraverso: - un rafforzamento costante della presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio della Zona Industriale ed Asi di Molfetta; - istituzione di un Commissariato di Polizia in Molfetta o di un rafforzamento di uomini e mezzi della Tenenza dei Carabinieri di Molfetta; - possibilità di controllo mediante sistema di videosorveglianza delle strade di tutta la Zona Industriale ed Asi di Molfetta; - convocazione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico presso la Prefettura di Bari; Vorremmo rinnovare inoltre la stima e la considerazione per gli uomini che attualmente lavorano incessantemente per garantire l’Ordine Pubblico sul Territorio quali l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, gli stessi Vigili Urbani. Sappiamo a quale prezzo e con quali riconoscimenti di carattere umano ed economico, mettono a disposizione le loro capacità e la loro vita per garantirci ciò che è nostro diritto ottenere da uno Stato, ossia la sicurezza di poter svolgere il proprio lavoro. Ma siamo imprenditori e per questo pragmatici per cui vorremmo che le Istituzioni, dalla SS.VV. rappresentate, intervengono al fine di evitare l’incancrenirsi di questa situazione.” aggiungici ai tuoi amici su acebook cronaca gennaio 2013 11 Furto in casa del defunto Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Nonna Giacomina delle predizioni Maya non conosceva molto. Soprattutto non ha potuto verificare che valessero per tutti, perché – per Lei – sono state assolutamente veritiere. Nonna Giacomina, infatti, è deceduta il 20 dicembre ed il suo funerale è stato celebrato il 21, in una giornata cupa come le predizioni. Fino a questo giorno, oramai sola e sulla sedia a rotelle, anziana e da sempre invalida, viveva di una misera pensioncina all’interno di un monolocale della zona vecchia di Molfetta, lascito della sorella con la quale conviveva prima che questa la precedesse nei Campi Elisi. Giacomina, quindi, non era quella che si potrebbe definire una persona benestante o agiata, anzi, come tutti, in tempo di crisi, si barcamenava con la saggezza degli anziani, ma una lucidità elevata da far invidia a molti giovani, anche eletti nei consessi locali o parlamentari. Eppure, il giorno del suo funerale, diviene il simbolo di ciò che sono i tempi e di come, questa nostra società, meriti un grido di vergogna ed un serio ripensamento. La cronaca riporterà titoli del tipo “I ladri a casa del morto”, oppure “un funerale e qualche ladro”. Il fatto è che mentre era ancora in corso il funerale di nonna Giacomina, questa società ha prodotto dei rifiuti umani in gra- 3349 do di pensare di andare a rubare in casa del morto, in una riedizione squallida e bestiale di umani nelle fattezze, eppure sciacalli o avvoltoi, fate voi, nell’animo. Cosa avranno rubato, in fin dei conti, non si sa, se non la povertà, ma anche la dignità di una persona che aveva visto lungo parlando di questi tempi come i peggiori nei quali è vissuta e che ha trovato il momento da non superare nella propria condizione terrena in questo giorno plumbeo. A noi rimane il ricordo di una donna quasi centenaria e dei ladri da acchiappare. Ai ladri da acchiappare non rimarrà, nel loro ultimo giorno, neanche il ricordo. Operazione della GdF in materia di reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio: applicazione nei confronti di un imprenditore edile della misura cautelare personale degli arresti domiciliari Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta all’esito di specifica attività coordinata dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Trani, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un noto imprenditore edile molfettese, in quanto lo stesso, in veste di amministratore di una società operante nel settore dell’edilizia, aggiudicataria della gara bandita dal Comune di Molfetta per la realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, costringeva alcuni potenziali acquirenti a corrispondergli indebitamente somme di denaro. Il soggetto era già stato destinatario, nel mese di dicembre 2012 per i medesimi fatti, di analogo Ruba all’ipermercato: arrestato 48enne Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno arrestato il romeno 48enne Stefan Caramida, già noto alle Forze di Polizia, con l’accusa di furto aggravato ai danni di un noto ipermercato della zona. L’uomo aveva prelevato diversi cosmetici esposti in vendita riuscendo a varcare la soglia dei registratori di cassa per il relativo pagamento, ma è stato 3351 prontamente bloccato dai Carabinieri intervenuti su segnalazione del personale addetto alla sicurezza. La refurtiva per un valore di circa 700 euro è stata restituita all’avente diritto, mentre il 48enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale. Nuova rapina a mano armata a Molfetta: cosa aspettiamo, il morto? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Ancora un imprenditore aggredito brutalmente e derubato di denaro ed effetti personali. Alle 07.30 di martedì 29 gennaio, mentre usciva di casa un imprenditore molfettese è stato aggredito nel box Litiga con la compagna ed evade dai “domiciliari”: arrestato dai Carabinieri I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta hanno arrestato un 37enne del luogo, detenuto agli arresti domiciliari, per evasione. L’uomo, dopo un litigio con la compagna, si è allontanato arbitrariamente dalla propria abitazione, evadendo di conse- 3355 guenza dagli arresti domiciliari, per recarsi in caserma, dove i militari non hanno potuto fare altro che arrestarlo nella flagranza di reato. Il 37enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato poi associato al carcere locale. sicuramente indice di una prassi ambientale e personale inveterata e cristallizzata nel tempo da parte di soggetti adusi all’abuso ai danni di parti contrattualmente e socialmente deboli, quali gli assegnatari di alloggi in edilizia convenzionata, contando sull’efficacia intimidatoria della propria posizione di potere e, di conseguenza, sull’omertà delle vittime. Rubano all’ipermercato un paio di scarpe e un giubbino: due denunce dei Carabinieri Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia di Molfetta hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani, con l’accusa di furto aggravato, un 40enne e un 31enne di Sannicandro di Bari, resisi responsabili del 3352 furto di un giubbino e di un paio di scarpe dall’interno di un noto centro commerciale della zona, dopo aver divelto la placca antitaccheggio. La refurtiva, del valore di circa 230 euro, è stata restituita all’avente diritto. Carabiniere libero dal servizio arresta un rapinatore in bici 3353 della palazzina in cui vive in via Giovinazzo. I rapinatori, incappucciati e armati di pistole, non hanno esitato a colpirlo con il calcio della pistola e ad aggredirlo in gruppo. Nello stesso momento sono scesi nei box altri due inquilini che, a loro volta, sono stati derubati. I rapinatori, soddisfatti della refurtiva, sono poi fuggiti. A questo punto è chiaro che se non si porrà rimedio a questa situazione di emergenza criminalità locale, prima o poi ci scapperà il morto, mentre gli imprenditori e cittadini, sempre più spaventati e doli, cominciano a pensare di autodifendersi, armandosi a loro volta. Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice provvedimento restrittivo della libertà personale successivamente dichiarato nullo dal Tribunale del Riesame per un mero vizio di forma e non per decisioni nel merito, sulle quali, allo stato attuale, nessuna autorità si è ancora espressa. Nella nuova ordinanza si ribadisce l’alto profilo delinquenziale della condotta dell’imprenditore molfettese, connotata da una proterva arroganza 3350 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice A bordo di una bici ha rapinato la borsa ad un’automobilista, dopo averla afferrata per la gola, ma “placcato” da un carabiniere libero dal servizio è finito in manette. È accaduto a Molfetta, in via XX Settembre, dove i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato Angelo Dell’Olio, 34enne del luogo, noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di rapina. La vittima, una giovane donna del luogo, era a bordo della sua Mini Cooper, ferma a margine della strada, quando all’improvviso si è accorta di un individuo che, dopo essersi avvicinato al mezzo, ha repentinamente infilato la mano, tentando d’impossessarsi della borsa che era sul sedile a fianco, senza tuttavia riuscirci a causa della resistenza opposta dalla stessa. Pur di raggiungere il suo scopo, però, lo sconosciuto non ha esitato ad afferrarla per la gola e a strapparle definitivamente la borsa dalle mani, dileguandosi su di una bici. La donna, tuttavia, non si è persa d’animo ed ha cercato di rincorre il ladro, chiedendo aiuto a squarciagola. Proprio le sue urla hanno attirato l’attenzione di un carabiniere libero dal servizio, a passeggio col suo cane, il quale 3354 notando un individuo correre in bici con una borsa tra le mani, si è avventato contro di lui, impedendogli la fuga nonostante un estremo tentativo sedato con l’arrivo di una “gazzella” dell’Arma. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, l’uomo è stato associato presso la locale casa circondariale. La borsa, contenente, denaro ed effetti personali, è stata poi restituita alla legittima proprietaria, la quale, condotta presso il locale pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni dovuta alle escoriazioni riportate al collo e al mento, oltre al forte spavento. 12 gennaio 2013 aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi gennaio 2013 dal web L’istituto “Vespucci” al passo con i tempi La famiglia e le nuove povertà Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Domenica 3 febbraio 2013, alle ore 18,00 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile in Molfetta, si terrà una conferenza sul tema “La Famiglia e le Nuove Povertà – Riflessioni e spunti di intervento”. Si tratta dell’ideale seguito dell’incontro tenutosi lo scorso anno ed avente ad oggetto la “Finanza Etica”, nel solco del doveroso approfondimento che l’Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze - Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di Molfetta sta ponendo in atto, quale finalità istituzionale, sui campi di intervento in materia di carità sia nella più immediata realtà locale che negli scenari nazionali ed internazionali. In particolare, l’attenzione delle riflessioni si appunterà sulle cosiddette nuove povertà, le spesso ignote o ignorate condizioni di disagio determinate dalla disgregazione familiare, quali separazioni e divorzi, sotto l’esclusivo punto di vista delle ricadute in termini economici. Ad illustrare l’argomento di sorprendente attualità saranno chiamati il dott. Riccardo Greco, Presidente della Prima Sezione Civile della Corte d’Appello di Bari ed il dott. Walter Nanni, Responsabile Ufficio Studi Caritas Italiana. Il primo fornirà il quadro giuridico di riferimento, mentre il secondo lumeggerà i profili sociologici del fenomeno. In veste di moderatore presenzierà il dott. Alberto Binetti – Giudice della Sezione Civile del Tribunale di Trani, addetto al diritto di famiglia. Si invitano quanti sono interessati. 13 Si conferma sempre più un Istituto all’avanguardia, il professionale “A. Vespucci” di Molfetta, pronto ad aggiornarsi e a rispondere alle sollecitazioni del territorio e dell’utenza scolastica. Vanta, infatti, indirizzi nel settore: moda, mare, elettrico ed elettronico, telecomunicazioni, meccanico, termico e sistemi energetici, proprio per dare ai suoi alunni un ventaglio ampio di opportunità. Ma non solo. L’Istituto Tecnico Nautico Trasporti e Logistica si è dotato di strumenti all’avanguardia, di un simulatore navale modernissimo; il tutto per avvicinare la scuola quanto più possibile al mondo reale. In questa ottica, infatti, è stata promossa la Conferenza provinciale su: “Tirocinio formativo: un ponte fra scuola e lavoro” a cui hanno preso parte il dott. Ruggiero Francavilla, vicedirettore ufficio scolastico della Regione Puglia; il prof. Guglielmo Minervini, Assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità della Regione Puglia; il dott. Saverio Tammacco, Componente II commissione formazione professionale provinciale; Francesco Sgherza, Presidente Confartigianato Provinciale e il professor Francesca Allegretta, dirigente scolastico e moderatore dell’incontro. La conferenza ha esaminato a tutto tondo, da vari punti di vista, il rapporto fra scuola e lavoro, due mondi spesso troppo distanti e che non sempre si incontrano. Lo stesso dirigente ha affermato, infatti, che i finanziamenti della Regione Puglia in termini di formazione vengono più facilmente spesi all’estero, vedi Inghilterra e Germania, che non in Italia o in Puglia, perché si fa fatica a coinvolgere le aziende. Ha poi ribadito per i giovani l’importanza che rivestono i tirocini formativi perché avvicinano gli studenti al mondo del lavoro, facendo toccare con mano problematiche, responsabilità, oneri e onori. Ha poi preso la parola il dott. Tammacco il quale ha riferito, alla numerosa platea, formata da docenti, studenti e impren- ditori, che la Regione Puglia ha stanziato una cifra veramente considerevole a favore della formazione e delle aziende che assumono al loro interno tirocinanti. Alcune aziende però hanno approfittato della situazione sfruttando gli stagisti, licenziando o mettendo in ferie i propri dipendenti. I tirocinanti per un periodo di sei mesi, tanto durava lo stage aziendale, venivano rimborsati con ottocento euro al mese. Inizialmente, quindi, i risultati non sono stati tutti positivi, anche perché le aziende non erano preparate e organizzate ad avviare i tirocini. Inoltre l’imprenditore non aveva tempo e competenze per la compilazione di tutta la parte burocratica, veramente lunga ed impegnativa. La commissione formazione lavoro ha infatti constatato che moltissime domande per accedere ai percorsi formativi provenivano da San Marco in Lamis; voleva quindi dire che c’ era qualcuno all’interno degli uffici competenti che aveva dato una mano nel disbrigo delle pratiche, dando modo a tanti giovani di poter usufruire di questa opportunità. Ancora una volta la Regione si è detta disponibile a collaborare con le aziende interessate, impegnandosi a snellire la burocrazia. Ha poi preso la parola Francesco Sgherza che, per il ruolo che riveste, tocca con mano il mondo del lavoro. Il 2012, ha riferito, si chiude con oltre un miliardo di ore di cassa integrazione, dato questo mai registrato negli ultimi cinquanta anni. Chi ha sentito maggiormente la crisi è proprio la grande impresa. Molte aziende hanno chiuso, tantissime sono ricorse alla cassa integrazione e, perciò con questa situazione quasi catastrofica, le aziende non si sono interessate al settore formativo. Anche per il 2013, ha continuato Sgherza, le prospettive non sono affatto rosee, forse non basteranno nemmeno i fondi per coprire la cassa integrazione. Molti operai o dipendenti delle grandi ditte, licenziati, si sono riciclati aprendo imprese artigiane. E’ proprio in Italia che è nato l’ apprendistato; prima a 15-16 anni si entrava in bottega, a 18 anni si aveva già un mestie- 3356 re. La bottega preparava alla vita, si sostituiva alla famiglia, si apprendeva l’educazione. Negli ultimi anni sono diminuiti gli apprendisti, essendo anche diminuiti i fondi destinati; quindi anche le aziende si sono tirate indietro. L’ Assessore Minervini ha voluto sottolineare come la Regione stia andando incontro a tale emergenza, riproponendo bandi per accedere ai finanziamenti, creando sinergie fra le istituzioni, fra il mondo della scuola e quello del lavoro e sburocratizzando procedure troppo complesse che avevano bisogno di consulenti. L’imprenditore deve essere motivato e stimolato e a tal proposito si sta cercando di portare in dirittura d’arrivo la legge sull’artigianato. Al dottor Francavilla è toccato il compito di ribadire l’ importanza dell’aggiornamento, di cercare di conciliare due mondi quale quello della scuola e quello del lavoro, soffermandosi sulla necessità di non puntare solo nella formazione su materie professionali, ma dando agli studenti una istruzione di base completa. In questo modo sarà per loro più facile riconvertirsi, avendo delle valide basi culturali. Le capacità professionali si possono affinare in botteghe, ma se non hai le basi non sei competitivo. Anche l’Assessore Minervini ha sottolineato il momento difficile che stiamo vivendo; il mondo sta cambiando e bisogna rendersi protagonisti del cambiamento. La Regione, infatti, si sta muovendo su due fronti: il patto per lo sviluppo e il patto per il lavoro, agevolando l’ accesso al credito per gli imprenditori. Le imprese, ha continuato, devono scommettere, guardare all’estero, investire sul capitale umano e sulla formazione. Ha ricordato poi come la Puglia abbia dei marchi e delle imprese emergenti che costituiscono delle vere e proprie eccellenze. Anche il mondo delle fiere è cambiato perché ora i prodotti si mettono in vetrina in internet. Non serve più spostarsi, ma basta avere un sito. La conferenza, di estrema attualità per i temi trattati ha quindi fornito tanti spunti di riflessione e gettato un ponte fra scuola e mondo del lavoro. Una fontana pubblica inutilizzabile: è il segno dei tempi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Pantaleo de Trizio “Ditelo al giornale , che si faccia promotore e avvisi con una nota stampa gli addetti ai lavori dell’Ente Acquedotto (pare che siano tutti distratti) a ripristinare il rubinetto”. E’ la denuncia di un cittadino che da oltre un mese, col freddo, è costretto a recarsi in una zona lontana dal quartiere in cui risiede per poter riempire una bottiglia d’acqua. È dalla prima metà del mese di dicembre, abbiamo verificato, che dalla fontana pubblica che si trova nella piazzetta di via Massimo D’Azeglio manca il rubinetto. Possibile che dopo quasi due mesi nessuno tra i responsabili si sia accorto di tale mancanza? Era di ottone. Domanda! É stato sottratto per essere venduto e magari comprarsi un panino? Oppure è stato un atto vandalico? Non lo potremo mai sapere. Sappiamo semplicemente che la fontana in questione è stata abbandonata a se stessa, privando così il cittadino di un servizio essenziale. Visto che ogni giorno diversi abitanti del quartiere o cittadini di passaggio 3357 avevano la sana abitudine di dissetarsi o riempire un contenitore d’acqua per portarselo via. Una consuetudine che appartiene a una tradizione antica, allorquando in passato nello stesso luogo, denominato c’era quella storica fontana composta appunto da tre fiotti a getto continuo di acqua freschissima. Si formavano lunghe code in attesa di attingerla. Sono aperte le iscrizioni per diventare volontario della Lega del Filo d’Oro Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Sono aperte le iscrizioni per il Corso base di formazione per Volontari della Lega del Filo d’Oro, Associazione che da quasi 50 anni è punto di riferimento nell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento nella famiglia e nella società di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. L’Ente ogni anno promuove in tutte le sue sedi, presenti in sette regioni, uno specifico corso di formazione per diventare Volontario. La partecipazione è gratuita e permette a chi è interessato di poter scegliere in quale attività può essere di supporto all’Associazione, sia che essa sia a contatto le persone sordocieche, sia in attività di sensibilizzazione e raccolta fondi. “I Volontari svolgono un ruolo importantissimo alla Lega del Filo d’Oro – dichiara il Segretario generale Rossano Bartoli -. Affermano i valori della solidarietà, della gratuità e della par- tecipazione e con la loro preziosa disponibilità consentono di ampliare le attività ricreative, sociali e culturali (es. uscite, week end, soggiorni, feste, etc.) favorendo il miglioramento della qualità della vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali”. Oggi alla Lega del Filo d’Oro operano con dedizione, entusiasmo e preparazione circa 450 volontari, molti nelle regioni in cui l’Ente è presente, altri provenienti da altre zone. Il loro supporto è fondamentale e l’Associazione confida fortemente in un’ampia partecipazione. I primi corsi prenderanno avvio a Molfetta il 14 febbraio, con iscrizioni aperte fino al 6 febbraio e ad Osimo e Napoli il 16 febbraio, con iscrizioni aperte fino all’8 febbraio. (Tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.legadelfilodoro.it o dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, ai numeri: 080 3971653 - 338 9928813). “Un filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno”. Questo il concetto che ha ispirato il nome e l’attività della Lega del Filo d’Oro, impegnata dal 1964 nell’assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento nella famiglia e nella società di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. La Lega del Filo d’Oro si avvale di personale altamente qualificato e dell’impegno di circa 450 volontari ed è presente in sette Regioni, presso i suoi centri di Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e nelle sedi territoriali di Roma e Napoli. Il Centro socio sanitario residenziale di Molfetta nasce per offrire un importante punto di riferimento per l’assistenza e la riabilitazione delle persone con disabilità sensoriali delle regioni meridionali. Nella struttura sono ospitati 3358 dal 2007 giovani e adulti che hanno problemi di vista e udito e che, in alcuni casi, presentano altre minorazioni psicosensoriali e motorie. All’interno del Centro opera un’equipe multidisciplinare di specialisti e operatori qualificati che attuano per ciascun ospite un progetto educativo-riabilitativo personalizzato funzionale ad acquisire maggiore autonomia personale e una migliore qualità di vita. Ad oggi il Centro eroga Servizi educativo-riabilitativi e Servizi sanitari e assistenziali. La struttura, che si estende su un’area di circa 24.000 m², può ospitare 40 utenti a tempo pieno con la possibilità di 15 posti a degenza diurna. Il Servizio territoriale, presente inizialmente in una sede a Ruvo di Puglia, dal 2007 è operativo presso il Centro Residenziale di Molfetta. Il servizio organizza attività socio-ricreative e offre momenti di incontro con le famiglie. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 14 cultura&eventi gennaio 2013 Mons. Negro, già vescovo di Molfetta, sui Martiri di Otranto Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3359 di Paola Copertino Presto diventeranno Santi i Martiri di Otranto. Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, originario di Molfetta e prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha dato l’autorizzazione a rendere pubblico il decreto riguardante un miracolo attribuito all’intercessione dei martiri, trucidati barbaramente il 13 agosto 1480, a causa della loro fede incrollabile. Mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto, dopo aver appreso la notizia, ha espresso in un messaggio diffuso a tutta la diocesi, la felicità per il riconoscimento di questo evento straordinario: la guarigione dal cancro di suor Francesca Levote, monaca professa delle Sorelle Povere di santa Chiara. La sua comunità religiosa nel maggio del 1980 aveva chiesto la grazia del miracolo in occasione della presenza dell’urna dei Martiri in diocesi, nel quinto centenario del martirio. dal web Il 28 luglio 1480, la città di Otranto fu assediata dai Turchi; nei giorni seguenti ci furono saccheggi e una strage di oltre 800 cristiani che non vollero rinnegare la loro fede. Solo un anno dopo, quando la città fu liberata, fu data sepoltura ai martiri presso la vicina chiesa. Il 14 agosto la Chiesa celebra la loro memoria. In occasione di questo importante anniversario del martirio, papa Giovanni Paolo II si recò ad Otranto per celebrare una solenne cerimonia. Nel 1988 poi è partito l’iter per il riconoscimento della loro santità, conclusosi il 20 dicembre scorso con la pubblicazione del decreto relativo al miracolo. Ancora una volta, quindi, è il cardinale Amato a portare sugli altari dei Santi pugliesi. Molti comunque sono i processi in corso fra cui ricordiamo: quello relativo a don Tonino Bello, a don Ambrogio Grittani, al beato Giacomo di Bitetto. Per ricordare solo quelli a noi territorialmente più vicini. Ciao Franco Pappagallo presidente onorario dell’” Associazione Molfettesi nel Mondo” Pulcinella rischia l’estinzione Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3360 di Nicoletta Mezzina In tutte le favole il protagonista principale deve affrontare un nemico, ed alla fine ne esce sempre vittorioso. In questo caso la situazione è differente e complicata: protagonista è il Teatro nazionale di Burattini Ferrajolo. Tutti lo conoscono, dal più piccolo al più grande a Molfetta (e non solo) in quanto allietava le serate di piccoli e grandi presso la villa comunale. Il nemico che deve affrontare è la crisi economica: rischia di chiudere a causa delle spese onerose e rischia di non far giungere ai posteri gli spettacoli che per tutti sono stati un punto fermo. Il teatro Ferrajolo è nato circa 60 anni fa a Salerno, trasferendosi di paese in paese sino a giungere a Molfetta. Una vita dedicata alle marionette soprattutto, per chi ricorda, alla figura di Pulcinella alle prese con le avversità del quotidiano, che combatte i nemici più improbabili: le streghe, i guappi, il diavolo e la morte. Questo teatrino itinerante porta avanti l’antica tradizione di “guarattelle” ossia un teatro in cui la rappresentazione avviene mediante le marionette, oramai in fase di estinzione data la comparsa di altri mezzi di intrattenimento. Non solo; Ferrajolo ha formato la figura di Paolo Comentale, fondatore della compagnia Granteatrino a Bari, il quale ha lavorato anche al fianco di personalità importanti quale il regista Giuseppe Tornatore. L’attività Ferrajolo è portata avanti dalla figlia Isabella Rosa Ferrajolo da cui è partito l’appello per un aiuto concreto alla quasi centenaria tradizione. Un primo aiuto concreto proviene dalla compagnia teatrale “Il Carro dei Comici” proponendo una rassegna di Teatro di figura chiamando artisti che promuovono questo tipo di teatro e che hanno avuto come mentore la tradizione artistica Ferrajolo. Una rassegna che si terrà nel periodo di Aprile-Maggio laddove parte del ricavato andrà alla famiglia Ferrajolo. Tutte le persone e gli artisti che vogliono aderire a questa iniziativa possono farlo contattando il sig. Francesco Tammacco al numero telefonico 3397758173, portando foto, video a testimoniare il valore di questa antica tradizione. Ed è molto importante la partecipazione di tutti per non far scomparire un’iniziativa storica a cui tutti abbiamo partecipato e contribuire, quindi, alla sua esistenza. Come in tutte le favole, facciamo si che anche questa abbia un lieto fine. “Io Cambio! Il mio voto non lo sCambio” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3361 di Alessandra de Nichilo Innovativo e avvincente è il percorso di formazione e sensibilizzazione, indirizzato ai giovani e agli adulti, agli aderenti e ai cittadini comuni, organizzato dall’Azione Cattolica di Molfetta , “Io CAMBIO! Il mio voto non lo sCAMBIO”. L’interessante progetto è finalizzato ad offrire ai cittadini molfettesi la possibilità di dare luce al grande valore nascosto nella partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale e politica della propria città. Una vita, questa, a volte dilaniata da pesanti piaghe che ne inficiano la purezza e l’integrità. Tra queste vi è quella del “voto di scambio”, ossia quel do ut des che svilisce l’originale significato del voto. Del voto libero. Per la prossima lunga stagione elettorale che vedrà coinvolti i cittadini molfettesi su più fronti (Amministrative, Regionali e Politiche) è bene che ognuno si soffermi innanzitutto sul perché si vota, prima di pensare a chi si vota. Ciò implica, citando le parole del Coordinato- re cittadino di Molfetta per l’Azione Cattolica, Graziano Antonio Salvemini, che “ci si sforzi nel discernere” ossia nel vedere chiaramente con gli occhi e con la mente la realtà circostante, valutarla in base alle proprie idee e scegliere in base a queste chi potrà rispecchiarla in un modo non perfetto, ma almeno migliore. Una politica che parli alla gente sembra, alla maggior parte degli elettori, un’utopia, ma ogni elettore, nel suo piccolo, può contribuire a restituire alla politica la sua dignità e la sua nobile missione. L’Azione Cattolica con la suddetta campagna vuole promuovere, quindi, una politica che parta dall’idea di voto come espressione di rappresentanza e non di delega, per giungere al confronto e al dialogo tra i vari partiti visti come luoghi utili al cittadino, affinché insieme si contribuisca alla crescita del territorio e dell’intera comunità. Il progetto è iniziato ufficialmente venerdì 11 gennaio presso la Fabbrica San Domenico e ha visto la presentazione del “Codice Etico per gli elettori” che l’Azione Cattolica diocesana ha redatto e ha offerto alla riflessione di tutti i propri aderenti e non. Esso continuerà attraverso incontri nelle parrocchie realizzati, a partire dal 12 gennaio entro il mese di marzo 2013, e nelle scuole con le classi quinte e quarte chiamate per la prima volta quest’anno al voto. I suddetti incontri avranno un “effetto domino”, cercando di coinvolgere anche i cittadini che non frequentano il mondo cattolico e quello scolastico nell’iniziativa. Infatti è possibile aderirvi iscrivendosi al sito www.acmolfetta. it/iocambio , con cui si può liberamente entrare in contatto con l’organizzazione centrale, prendere parte a forum e gruppi di discussione, caricare video o manifesti personalizzati e realizzati nel corso del progetto. Inoltre saranno prossimamente organizzati meeting che si svolgeranno in diversi luoghi di aggregazione, nelle piazze e nelle strade, con il fine di smuovere gli animi dalla rassegnazione e incitarli al .. cambiamento. Sempre disponibile, innamorato della sua Molfetta, pilastro dell’“Associazione Molfettesi nel Mondo”, che aveva fondato insieme a Rodolfo Caputo e ad alcuni amici, Franco Pappagallo ci ha lasciato dopo una lunga malattia. Io personalmente, che l’ho conosciuto quando ero piccola, quando mi sono avvicinata a questa associazione che avvicina Molfetta e “ la Molfetta degli emigranti” sparsi in ogni parte del mondo e che ogni anno promuove un convegno e iniziative per creare un ponte anche fra le generazioni, lo ricordo con tanto affetto, per la sua gentilezza, per il suo impegno a favore del sodalizio, per il suo grande cuore. Lunedì pomeriggio alle 16, in Cattedrale, si sono svolte le esequie funebri. La redazione de “Il Fatto” si unisce commossa al dolore che ha colpito la famiglia e l’ Associazione Molfettesi nel Mondo. CORIANDOLI BUSTA GR.200 00200007 STELLE 25FILANTI MT.11 CONFEZIONE SIMPATIA C205203 C20103 0, 35 6 LINGUE 0, 50 STELLE FILANTI S CORIANDOLI SPRAY ML.83 C40010 - C40003 1, 25 1, 50 OCCHIALI CECATONE MASCHERA BRASIL PARRUCCA LUNGA C22565 C21004 C21625 0,75 1, 00 2, 00 4,50 COSTUME ADULTO COSTUME PELUCHE C COSTUME TRE IN UNO COSTUME GRAN LUSSO 204556 FRATE - PRETE - SUORA TAGLIA S/XXL COCCINELLA - RE LEONE TIGROTTO 1/4 ANNI 16830L-16800S-16840L 1408012-1428512-1424512 15, 00 17,50 ACTION - WEST 3/10 ANNI 1006046-1005046 BELLA ADDORMENTATA NOTTE DI LUNA 3/10 ANNI 1013034-1011534 19, 50 24,50 APERTO TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ ALLA DOMENICA CAPPELLINO IN PVC BACCHETTA FATA CADETTO GLITTER LUSSO CAPPELLI PER RAGAZZO E RAGAZZA C22255 C22465 YOO65 C20605 0, 1, 50 2 TROMBE CLAVA CM.35 1, 00 CM.57 2, 50 SCHERZI CLASSICI S 50 MARTELLONE CON SUONO CM.50 S100 C204052 C22080 0,75 1,25 1,50 3, 00 MASCHERA DOMINO D DO O VENEZIANO BOUTIQUE PARRUCCA AFRO PARRUCCA LISCIA C21076 C21817 FARFALLA IN TESSUTO EVA BIANCA C20950 - C21085 C22004 COLORATA C21620 0,50 5, 00 COSTUME 3,50 COSTUME CAT BOY CAVALIERE MASCHERATO FATINA ROSA 3/10 ANNI PELUCHE CONIGLIETTA TOPINO 1/4 ANNI 4,50 COSTUME APE 1/4 ANNI 1408512 CAVALIERE SOLITARIO 3/10 ANNI CLOWN MONELLO - SPAGNOLA 3/10 ANNI 1310034 1151534-1073034 1401512 1818546-1818046-1242034 15, PRINCIPINO 1/4 ANNI 19, 00 COSTUME BIMBO/BIMBA CON TRUCCO X0027 1460012 19, 50 COSTUME BIMBA MONDO DI FIABE PRINCIPESSE SOGNO ROSA 50 LUCINE NEL BOSCO TAGLIA UNICA LE PRINCIPESSE CON BEAUTY X0013 X0006 27,50 28,50 1004034-000046-1003046 24,50 COSTUME ADULTO CLOWNACCIO TAGLIA M/XXL INDIANO - INDIANA TAGLIA S/XXL 17000M 16515S-16215L PRINCIPE EGIZIANO TOPINA TAGLIA S/XXL COSTUME PARTY NIGHT TAGLIA UNICA ROBIN HOOD 3/12 ANNI X0030 1453023 PRINCIPESSA DEL BOSCO 3/10 ANNI 16390-16555S 1017034 17, www.emporioamato.it 50 29, 50 APERTO TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ ALLA DOMENICA SOPRAMMOBILE SAN VALENTINO ROSE CO CON CUORICINI 923613 CUORE SALVADANAIO LOVE VP116 DTS435 IN NC CERAMICA ERAM RA IC C A CM.8 IN CERAMICA CM.6,8X3X7 CM.15 D380644-D380643 0,50 0,75 0,95 1,50 SALVADANAIO LOVE SALVADANAIO PORTAFOTO DTS428 VP106 SOPRAMMOBILE SAN VALENTINO CM.10 4 FORMA CUORE LOVE CM.10 FORMA CUORE CM.20X20 465066 IN POLIRESINA CM.12 B492365 0,95 1,50 1,95 2,50 PELUCHE 2 ORSACCHIOTTI CM.9 CON CUORE I LOVE YOU POLISTIROLO CON CUORICINO INTERNO CUORE SALVADANAIO LOVE B088425-B088427-B08848 C7 GX117 DTS433 0,75 0,95 1,50 2,50 ORSACCHIOTTO - CAGNOLINO 24 CANDELE FORMA ROSA APPENDINO CUORE IN SACCHETTO 304811 DTV301 6 CANDELE FORMA FIORE CM.14X9X3 DOUBLE CM.18 CUORE LETTERE CM.60X30 246573 C49349111 0, 75 1, 50 CORNICE PORTAFOTO FIORE CON CUORE B492362 YGQ6097 CM.9 X13 CM.13 3, 00 2 TAZZE 2 TAZZE VM237 VP074 2,50 3,50 IN CERAMICA BIANCA 1,50 1,75 CUORE DOPPIO CUORE ROSSO TI AMO 4 SCATOLE REGALO GX201 632131 1690 IN POLISTIROLO 1, 75 CM.30 CON FRECCIA E VENTOSA 3, 95 7, 50 SWEET LOVE 4, 95 IN CERAMICA ROSSE CUORE CM.80X40 246566 7, 50 www.emporioamato.it 2 NIVEA DIMENSION BALSAMO&SHAMPOO ML.250 2 DOVE SCHIUMA DA BARBAPROTETTIVA ML.200 097224-097403-097402 BAGNOSCHIUMA ML.500 491661-491662-491663 164158 3 MENTADENT DENTIFRICI ML.75 MICROGRANULI - CRYSTAL WHITHE SYSTEM 491666-491781-491778 (€ 3,00 al Lt.) 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LE FOTO DEI PRODOTTI SONO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. FINO AD ESAURIMENTO SCORTE aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi dal web “Facce da Carnevale”: quarta edizione di Storie da Museo Al Museo Diocesano di Molfetta la quarta edizione della rassegna di Storie da Museo “Alla scoperta delle tradizioni pugliesi”. Nuova formula e molte novità per l’iniziativa 2013: quattro week-end sino a maggio dedicati esclusivamente a laboratori ludico-didattici in cui i bambini, dai 6 ai 12 anni, potranno conoscere, scoprire e cimentarsi con le tante tradizioni della nostra bella Puglia. Ogni mese sarà dedicato ad un laboratorio a tema: il primo appuntamento, 2 e 3 febbraio, all’insegna del colore con “Facce da Carnevale”, laboratorio di decorazione di maschere in cartapesta. Partendo da una divertente storia sul carnevale, il maestro cartapestaio, Sergio Favuzzi, mostrerà dal vivo ai bambini la realizzazione della cartapesta e la costruzione di un pupazzo da carro di carnevale. I bambini, invece, potranno liberare la fantasia decorando con materiali di riciclo le maschere in cartapesta, preparate per loro dalla Coop. FeArT. Questo primo appuntamento ha come obiettivo la riscoperta dell’antica tradizione della cartapesta e dei suoi artigiani, che in Puglia come a Molfetta, per molti anni hanno reso spettacolare e scenografico il Carnevale attirando migliaia di persone. Gli altri appuntamenti previsti sono: 16 e 17 marzo “La Pasqua in cucina dalla nonna” – laboratorio di cucina; 6 e 7 aprile “I colori della primavera”- laboratorio di educazione ambientale e decorazione; 4 e 5 maggio “Il gioco della Puglia”grande gioco di gruppo. La prenotazione è obbligatoria, massimo 20 bambini per turno. Ingresso alle ore 16.45 e inizio alle ore 17.00. I posti sono tutti esauriti per l’evento di domenica 3 febbraio, mentre resta ancora la disponibilità di posti per l’appuntamento di sabato 2 febbraio. Info e prenotazioni al 348.4113699 e su [email protected]. gennaio 2013 19 Missionarietà è servizio: l’ACR si fa portatrice di nuovi stili di vita Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Alessandra de Nichilo La presidenza e l’equipe diocesana dell’ Azione Cattolica ampliano gli orizzonti dei ragazzi aderenti all’A.C.R. coinvolgendoli nell’originale iniziativa “Missionarietà è servizio” , nata dall’attenzione rivolta ai nuovi stili di vita, orientati al bene comune. “Aiutare il prossimo” è un’espressione ormai comune, che con il tempo e nel tempo difficile che stiamo vivendo ha perso il suo autentico significato. Perché, allora, non investire sui talenti dei ragazzi , valorizzati in quanto ingredienti indispensabili per avvicinarsi al prossimo? E’ questa la scommessa che l’A.C.R. lancia ai propri “piccoli” aderenti, affinché essi si facciano dono per gli altri e scoprano quanto , “a costo zero” , possano rendere ricco e felice il prossimo. E’ un regalo, questo, a misura di bambino il quale può realizzare in concreto l’aspetto più pratico della catechesi esperienziale di cui l’A.C.R. si fa portatrice,mirando al completamento del suo processo educativo anche in una realtà diversa da quella del proprio gruppo. Alcune parrocchie della nostra città avvieranno nelle prossime settimane il suddetto progetto, mentre in altre è stato già portato a termine nel periodo natalizio. I ragazzi, accompagnati dai loro educatori, si sono recati in luoghi prima non conosciuti o visti solo dall’esterno, all’interno dei quali si sono confrontati con una realtà diversa, una realtà nuova; sono stati accolti con calore nella casa di riposo don Grittani e presso il Centro Aperto 3362 Polivalente per Anziani, dove hanno portato i loro sorrisi, la loro voglia di mettersi in gioco e la disponibilità nell’accogliere l’altro nel proprio cuore. Attraverso dei canti, dei lavoretti o delle semplici attività ludiche i ragazzi sono diventati protagonisti di un’esperienza , la cui scenografia, il cui copione sono stati interamente frutto della loro sorprendente originalità.“ La mia sensazione è che quest’iniziativa si rivelerà una chiave vincente perché i bambini si recano in questi luoghi per portare al di fuori se stessi”, dice entusiasta il responsabile A.C.R. diocesano , Mauro Zaza che ha contribuito, con l’intera equipe, nella realizzazione di questa “missione”decisamente possibile, affidata ai ragazzi e agli educatori incaricati a renderla un’ulteriore momento di crescita comune. Bambini e yoga: un percorso possibile Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice Il 16 febbraio, alle ore 16.00, presso la sede dell’associazione Yogasatyam sita presso viale Pio XI, 48/45 a Molfetta, si terrà una conferenza pubblica sul tema: “Perché lo Yoga fa Bene ai Bambini”. All’interno della conferenza verrà presentato anche il corso di formazione “Istruttori di Yoga per bambini”. Relatrice dell’evento sarà Maria Cavalluzzi, insegnante di yoga da più di 25 anni e cultore della materia in Tec- nologie dell’istruzione e dell’ apprendimento Università di Bari. Lo yoga è una disciplina che, se esercitata fin dall’infanzia, può diventare uno strumento prezioso per prevenire e curare ogni malattia sia fisica che psichica. Per questo motivo negli ultimi anni, lo yoga è stato proposto anche ai più piccoli attraverso corsi appositi in base all’età. Vediamo insieme perché può essere utile. Lo yoga consente anche ai più giovani, abituati ormai a ritmi di vita sempre più attivi e stressanti, la possibilità di sperimentare una disciplina che possa aiutarli a gestire ansia, stress e rabbia ecc. che colpiscono, ormai sempre più spesso, anche i più piccoli. 3363 Lo yoga è anche strumento valido per crescere in armonia, sia da un punto di vista fisico (le posizioni dello yoga prevengono cifosi lordosi ecc.), sia dal punto di vista della personalità perché, come già detto in precedenza, i bambini che praticano yoga imparano a scaricare lo stress ed ad alternare fasi di azione a fasi di riflessione, rilassamento, creatività. E’ chiaro che è anche importante che i genitori siano attenti a chi insegna yoga ai loro figli. Lo yoga rivolto ai bambini deve essere proposto da persone formate in tal senso e che posseggano anche una competenza pedagogica. Non è possibile improvvisarsi insegnanti di yoga per bambini giocando sulla crescita e lo sviluppo equilibrato degli stessi. Colui che salva la vita di un uomo salva il mondo intero Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Rosaria Valente Molfetta, venerdì 18 gennaio, in occasione del terzo appuntamento della rassegna teatrale Storie da me – Autori in scena, l’associazione culturale Malalingua ha portato in scena lo spettacolo dal titolo: “Cronache di un uomo d’affari in tempo di guerra”, tratto da Schinder’s list. La bravura dei protagonisti è tale da portare la platea nella Cracovia della seconda guerra mondiale. Protagonista della storia è Albert, un imprenditore tedesco che inizialmente entra in contatto con il mondo ebraico solo per arricchire la sua azienda. Le sue abilità nelle pubbliche relazioni lo portano in breve tempo a stringere rapporti con i vertici delle SS che amministrano il territorio occupato per ottenere i permessi necessari per la sua attività. Successivamente si rende conto della ferocia della persecuzione razziale nazista, così decide di sfruttare la sua posizione per farsi assegnare ancora altri operai, questa volta, però, per salvarli. L’allestimento dello spettacolo è bianco e nero scelta che aumenta la forza dei dialoghi, privi di qualsiasi sentimento di allegria. 3364 Con questo spettacolo l’associazione culturale Malalingua ha dimostrato grande poliedricità e con una scelta stilistica sicuramente impegnativa, ha voluto avvicinare lo spettatore ad uno spettacolo profondo, con diversi momenti di riflessione. Tutti abbiamo il diritto e il dovere di ricordare. Ricordare per non negare; ricordare perché la storia insegna. Gianluca Sciannameo, un giovane direttore artistico Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Nicoletta Mezzina Il cinema indipendente ha sempre avuto riscontro per una certa libertà che poteva e può offrire, lontano dalle grandi case di produzione. In Italia esistono festival di cinema indipendente e la Puglia, al pari di altri festival importanti come il Bellaria Film Festival, vanta del Bifest (Bari International Film Festival) e del Levante International Film Festival (LIFF). Nato nel 2003 grazie a Mimmo Mongelli è diventato, da 11 anni, punto di riferimento per il cinema indipendente. La direzione artistica è stata affidata a Gianluca Sciannameo, giornalista pubblicista e critico cinematografico. Ha fondato la cooperativa sociale Camera a Sud, sita in Molfetta, insieme a Donatella Sparapano ed Antonio Casarola ed è il direttore, insieme a Donatella Sparapano, di un progetto parallelo chiamato Comunicare il Sociale. Camera a Sud porta avanti da due anni una rassegna intitolata “Ignoti alla città” dedicata al panorama del documentario italiano. Lo studio e la passione di Sciannameo verso il cinema documentario è sfociato nella stesura delle monografie “Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini” e “Nelle indie di quaggiù. Ernesto De Martino e il cinema etnografico”. La città è il tema principale della rassegna della tredicesima edizione del LIFF intitolata Metropolis che ricorda il film di Fritz Lang, dall’omonimo titolo, laddove la città è fortemente industrializzata, le cui personalità che la popolano sembrano essere diventate automi. E il festival “diventa occasione per far conoscere la realtà”, afferma Sciannameo, “ed è anche una buona occasione per raccontare da diversi punti di vista ciò che ci circonda”. Osservare la realtà tramite un cinema reale «lontano da ciò che ci propina la televisione quotidianamente quasi a “purificare lo sguardo”», 3365 conclude Sciannameo «per una maggiore familiarità con il linguaggio cinematografico data la poca consapevolezza dell’utilizzo». Bisogna, appunto, saper usare consapevolmente le immagini ed il cinema e comprendere il potere dei media ed è questo uno dei tanti propositi del LIFF. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 20 cultura&eventi gennaio 2013 Giornata della Memoria 2013: iniziativa degli Eredi della Storia Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3366 di Sergio Ragno Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 Gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto del popolo ebraico e della persecuzione italiana dei cittadini che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato e protetto i perseguitati. L’Associazione Eredi della Storia, in collaborazione con la Fondazione A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra), l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (A.N.C.R.), l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, l’Associazione Nazionale Carabinieri Italiani (A.N.C.I.) e l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I), anche quest’anno, hanno voluto fornire il proprio contributo documentario e culturale con una serie di iniziative volte al dibattito e alla conoscenza di uno dei momenti più tragici ed oscuri della nostra Storia. La tragedia dei campi di concentramento e di sterminio non ha riguardato solo gli Ebrei ma anche Slavi, Rom, Sinti, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici (anarchici, comunisti, socialisti e democratici) e, dopo l’8 Settembre tanti militari italiani che decisero di non appoggiare il ricostituito regime fascista nella Repubblica Sociale Italiana. Vittima di un campo di concentramento, quello di Buchenwald, fu anche Mafalda di Savoia d’Assia, secondogenita di Vittorio Emanuele III e moglie del principe Filippo d’Assia. La drammatica esperienza ha investito anche molti nostri concittadini come il compianto Angelo Alfonso Mezzina, che è tornato, mentre altri molfettesi non sono più tornati o sono rientrati in una bara come il marinaio Bartolomeo Spadavecchia, catturato sull’isola di Lero (Dodecaneso) e deportato nel lager di Dachau in cui trovò la morte insieme ad altri commilitoni. Fu sepolto in Germania e solo nel 2003 le sue spoglie sono tornate a Molfetta. Dopo un’attenta e minuziosa ricerca negli archivi storici conservati nelle associazioni, per la prima volta, siamo in grado di fornire l’elenco qui affianco dei caduti molfettesi nei campi di concentramento tedeschi. Furono vittime, invece, della rappresaglia tedesca, il capitano Manfredi Azzarita, di anni 31 (Fosse Ardeatine – Roma) e Manente Mauro di anni 31 (Santa Giustina in Colle). Domenica 27 gennaio 2013, alle ore 11.00, si è tenuto in piazza Mazzini, organizzato dall’associazione Eredi della Storia e la fondazione ANMIG in ricordo dei nostri concittadini caduti nei campi di concentramento, vittime della barbarie nazista, una mostra fotografica e documentaria, con cimeli riportati dai sopravvissuti dai campi, i cui pannelli sono stati esposti al pubblico. Nel pomeriggio, invece, presso la chiesa della Madonna della Pace in viale XXV aprile, alle ore 18.30, si è tenuta un santa messa per commemorare tutti i molfettesi caduti nei campi di concentramento nazisti e per ricordare il terzo anniversario della morte del Cav. Uff. Onofrio Bufo, presidente dell’ANMIG di Molfetta e presidente onorario dell’Associazione Eredi della Storia, anch’egli reduce di un campo di concentramento tedesco. Come sottolineato dal Cav. Uff. Giuseppe Binetti, presidente dell’associazione Combattenti e Reduci, uno degli ultimi testimoni sopravissuto ai campi di concentramento: “Non dobbiamo mai dimenticare gli orrori della seconda guerra mondiale che hanno vissuto i nostri concittadini, nella speranza che terribili vicende come queste non debbano più ripetersi!”. Presso la sede dell’associazione in piazza Mazzini n°92 è inoltre possibile visionare l’archivio storico facendo richiesta alla segreteria: [email protected]. elenco caduti molfettesi nei campi di concentramnto tedeschi Nome Cognome grado deceduto il anni Abbatangelo Basilio soldato 24/07/44 24 Allegretta Vito soldato 02/01/45 20 Amato Corrado Marinaio 05/08/44 22 Camporeale Giuseppe soldato 26/02/44 28 Centrone Domenico marinaio 29/01/44 23 de Robertis Giambattista militare 26/08/44 32 Fontana Nicolò Ten. Col. 11/03/45 44 Giovine Giuseppe soldato 17/06/44 32 Lazzizzera Pietro finanziere 19/06/44 22 Mazzola Giuseppe Soldato 16/02/44 28 Morolla Luigi civile 27/08/44 51 Pappagallo Antonio soldato 30/04/44 25 Pellicani Corrado soldato 29/05/44 21 Pierro Mario Cap. Magg. 01/08/44 20 Pisani Michele marinaio 25/02/45 48 Porcelli Giuseppe marinaio 09/04/45 22 Spadavecchia Bartolomeo Marinaio 30/05/45 24 Tonita Angelo - 01/01/45 - Dare luce alla città, dando luce alla pace Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3367 di Alessandra de Nichilo “Dai luce alla pace”. Quattro semplici parole ricche di un profondo significato che fanno dello slogan del Mese della Pace 2013 un vero e proprio invito, ricco di gioia e di speranza, rivolto ai bambini e ai ragazzi dell’A.C.R. . Proprio ad essi, nel cuore dell’anno associativo, è stato affidato l’originale compito di “dare luce” al alcune realtà della loro città verso cui non hanno mai avuto interesse. E’ così che, domenica 27 Gennaio, i ragazzi dell’A.C.R. di Molfetta hanno illuminato le strade della nostra città, partendo dalla parrocchia Santa Famiglia e arrivando al grande falò di Piazza Capuccini, con il calore delle loro piccole fiaccole e il colore dei loro visi, delle loro voci che cantavano e trasmettevano la voglia di far parte di un unico grande scopo collettivo. Si tratta di un autentico impegno che i ragazzi dell’A.C.R. , quest’anno nella veste di attori protagonisti della loro compagnia teatrale, hanno saputo portare efficacemente a termine: nella vita di ogni giorno, si sa, ci muoviamo un po’ tutti tra luce e buio, tra ciò che si vuol vedere e ciò che si preferisce nascondere. Ed è proprio lì, nella quotidianità che bisogna agire, provocare un cambiamento, “cambiare le luci” alle normali e abitudinarie scene di vita, illuminando situazioni nuove di cui prendersi cura. PACE può avere molteplici significati, come diceva don Nicolò Tempesta, durante l’omelia della messa di apertura della festa della pace, facendo di questa bellissima parola un acrostico a misura di bambino, dove P stava per piccolezza, A per amicizia, C per carità, E per Eucarestia. Poche parole, a chiare lettere, per diffondere la grande luce portata attraverso le piccole mani dei bambini. Nasce NEMO, la rete di imprese specializzate nella meccanica di precisione, grazie alla sinergia tra LUM, Cciaa, Confapi e Confindustria Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3368 Giovedì 24 gennaio, alle 17.30, presso il Rettorato dell’Università LUM Jean Monnet di Trani, è stato sottoscritto il contratto di rete tra imprese operanti nella meccanica di precisione. La rete si chiamerà Ne.Mo Network della Meccanica Molfettese. Il network nasce nell’ambito del progetto GOAL della CCIAA di Bari, voluto da Confapi Bari e Bat e Confindustria Bari e Bat con il supporto tecnicoscientifico dell’Università LUM, partnership voluta fortemente del suo Rettore, Emanuele Degennaro. Si tratta di un gruppo di dieci imprese specializzate nella meccanica di precisione che rappresentano sia localmente, che a livello italiano, una delle eccellenze del territorio. Le competenze, la flessibilità e lo spirito imprenditoriale sono solo alcune delle caratteristiche del gruppo. Le imprese che aderiscono al contratto di rete sono: Comea, Due A, Meccanica Gigotti, MTS, Officine Preziosa, Officine Monopoli, Sitec, Germinario, OMAT, Ramtec. Tutte le imprese hanno sede tra Molfetta e Bisceglie. Il percorso di aggregazione, partito diversi mesi fa, ha visto mettere a punto il piano strategico su cui gli imprenditori si sono misurati, ognuno con le proprie idee, e su cui hanno definito le attività dei prossimi mesi. Formazione, ricerca, internazionalizzazione sono gli elementi qualificanti del programma di rete che ha l’obiettivo di alzare il livello di competitività del gruppo e incrementare le rela- zioni industriali anche a livello internazionale. All’atto di costituzione della rete hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Manfredi, Pro-Rettore dell’Università LUM e Direttore della LUM School of Management., Luigi La Forgia, Presidente della rete Nemo, Marco De Candia, Responsabile del Progetto Goal, Salvatore Liso, componente Industria della Giunta della Camera di Commercio di Bari, Riccardo Figliolia, Segretario Generale di CONFAPI Bari-Bat. aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi gennaio 2013 21 Ancora un successo per Michelangelo de Virgilio Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Continua a mietere successi e riconoscimenti lo scultore molfettese, Michelangelo de Virgilio, ormai noto anche ai non addetti ai lavori per la perizia con la quale riesce a far vivere di vita propria un materiale altrimenti freddo e poco malleabile come l’acciaio. L’artista, che nelle sue opere mette in primo piano i particolari, riesce a conferire la massima espressività anche a “una parte del tutto”, facendo sì che esprima anche stati d’animo, conferendo e suscitando emozioni, le stesse provate da lui e trasmesse a chi osserva le sue sculture. Sono sculture, quelle di de Virgilio, capaci di andare oltre la forma, di raggiungere il cuore, di riscaldarlo, esattamente al contrario del materiale duro con cui sono plasmate. Partito da sculture inizialmente più figurative e che ritraevano la realtà, nel tempo con una maturazione personale ed artistica, le opere hanno assunto significati concettuali, trasmettono idee e messaggi, andando oltre le apparenze. La particolarità delle sculture di de Virgilio è che l’acciaio non viene trattato né con fusioni, né con stampi, ma plasmato a freddo, scalfito da lame, punteruoli, inciso e livellato con tanta pazienza. Prima fonte di ispirazione sono stati i soggetti religiosi, poi l’artista ha saputo porre l’accento su importanti tematiche sociali rielaborando emozioni e dando corpo a pensieri e riflessioni esistenziali. Il suo personale linguaggio creativo unico ed inimitabile lo hanno portato a vincere numerosi premi, ma anche la critica si è accorta di lui. Infatti Rai 3, nella persona del giornalista Enzo Quarto, nel Settimanale, ha dedicato un ampio servizio all’artista e alle sue opere mettendo in luce proprio la particolarità dello scultore. De Virgilio ha tenuto numerose personali e collettive oltre ad aver partecipato a rassegne nazionali ed internazionali. Infatti, a conferma di quanto detto, domenica 13 Gennaio 2013, nella sala ‘Il Bastione’ di Giovinazzo, ha ricevuto il premio Nazionale ‘’Natiolum 2012’’, entrando a far parte dell’albo d’oro ufficiale della manifestazione giunta all’11^ edizione. L’opera vincitrice si intitola ‘L’amore può’ (acciaio inox). A conferirgli il premio è stato il sindaco di Giovinazzo, dott.Tommaso Depalma, in una sala gremita di un pubblico attento e caloroso. Il sindaco gli ha consegnato una targa in argento che riproduce la pianta del Pacichelli del 1773, raffigurante il primo nucleo della città di Giovinazzo. L’opera vincitrice si potrà vedere, per un anno, sul portale web della galleria www.amartgallery.com. Emozionato, ma veramente felice di questo ulteriore riconoscimento e attestazione del suo lavoro, Michelangelo de Virgilio ha espresso la sua soddisfazione più sincera, ringraziando la giuria, e spiegando la tecnica di realizzazione delle sue opere. All’importante rassegna artistica avevano partecipato 40 valenti artisti, fra pittori e scultori, provenienti da ogni parte d’ Italia che hanno espresso il loro estro creativo con pregevoli opere di ottima fattura adoperando varie tecniche. La manifestazione, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e 3369 critica, è stata organizzata, come consuetudine, dalla direttrice dell’AM Art Gallery, dottoressa Antonella Merra. La mostra è stata aperta al pubblico dal 27 Dicembre 2012 al 6 Gennaio 2013 ed ha costituito una piacevole attrazione per tutti coloro che hanno visitato lo splendido centro storico di Giovinazzo. Ancora complimenti al nostro concittadino. Un team di sorelle porta l’alta moda nel mondo Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Una splendida sfilata, quella del Gruppo Stile de Virgilio di Molfetta presso una location d’eccezione: una innovativa e minimalista sala ricevimenti e conferenze nel territorio tranese, hanno confermato al numerosissimo e selezionato pubblico presente il percorso formativo fatto dal team di sorelle lungo dieci anni che si orienta al raggiungimento dell’eccellenza nel processo creativo e manageriale Alla base di tale progetto, un perfetto binomio: il valore dell’arte creativa del designer, accresciuto dal pregio senza tempo dell’alta manifattura sartoriale. Connubio di valori rafforzato dal legame con il territorio che porta il team a rappresentare il Made in Italy nel mondo. Tutto questo racchiuso in una unica espressione: una eccezionale sfilata, frutto di mesi di lavoro, di nottate trascorse in bianco, di stoffe imbastite , di spilli appuntati su metri di tessuto, di punti messi e scuciti per far cadere al meglio gli abiti su manichini prima e su modelle poi. In passerelle sono sfilate oltre sessanta creazioni magistralmente indossate da modelle professioniste guidate dalla regia di Alessandro Mondelli, mentre della direzione artistica si è occupato Roberto Foglianese; entrambi hanno curato nel dettaglio ogni particolare della sfilata applauditissima dal pubblico presente e divisa in due parti: inizialmente le indossatrici hanno portato in passerella abiti da cerimonia, da cocktail, per un matrimonio di classe, mentre la parte finale è stata tutta dedicata alle raffinatissime creazioni degli abiti da sposa adatti a tutte le età e gusti. Si potevano ammirare modelli adatti alle più giovani, a chi voleva mettere in risal- to un fisico perfetto, a chi preferiva la semplicità, a chi voleva invece puntare sui ricami e sui particolari per rendere indimenticabile il giorno più bello, e ancora a chi voleva stupire con un raffinatissimo ed originale abito da sposa con i pantaloni. La sfilata, per chi non conoscesse ancora il Gruppo Stile de Virgilio Les Couturiers, ha fatto brillare per i modelli proposti queste stiliste- sarte di Alta Moda del Made in Italy. La critica definisce giustamente le loro creazioni: pezzi d’ arte senza limiti di tempo. Le creazioni infatti, hanno meritato la targa al talento consegnata dalla celebre soprano Katia Ricciarelli che, in qualità di madrina, è stata ospite a Molfetta nella precedente sfilata allestita presso il chiostro di San Domenico e visibilità su pedane internazionali come Hong Kong, nella finale mondiale di Miss Word in qualità di stiliste ufficiale per l’Italia; Tokio, per l’Olimpic Torch con creazioni indossate dalla Miss rappresentante della nazione; Johannesburg, in occasione dei mondiali di calcio South Africa in qualità di stiliste per l’Italia e ultimo evento, a New York, per lo shutting fotografico con la top model Sara Longoria protagonista del concorso America’s Next Top Model definita da Tyra Banks, “il volto del futuro”, “un viso su un milione”. Queste alcune parole con cui è possibile riassumere la loro poetica: “Hand Made”, fatto a mano, sinonimo di eccellenza, maestria ed ossessione per la perfezione creativa e tecnica. Un inno al reale tessuto produttivo della nostra nazione,fatto di realtà organizzative dedite alla competenza che sfocia in eccellenza e che investono tutto su se stessi. Que- ste eccellenze vedono nel creativo-artigiano e nell’artigiano - imprenditore una leva, un modello, una nuova vita per affrontare l’attuale periodo storico. Come ha dimostrato la sfilata, il valore del Made in Italy parte inizialmente dalla ricerca e selezione delle fibre tutte certificate da marchi noti nazionali ed internazionali. Le sorelle de Virgilio spesso fanno realizzare telai e vasche di tinture nei toni della collezione. La particolare sensibilità nei confronti della materia e dei colori viaggia accanto al senso della proporzione e dei volumi ottenendo così splendidi capi in seta e cristalli vitrei dai sapienti tagli sartoriali, onnipresenti,come filo conduttore del prèt-acouture all’alta moda sposa, come hanno avuto modo di ammirare tutti i presenti all’evento tranese. Ad intrattenere gli ospiti coinvolgente musica dal vivo dai ritmi più differenti e la possibilità di visionare tutto quanto rende speciale il giorno del sì. A conclusione della sfilata, le sorelle de Virgilio, stanche, emozionate, ma felici per l’affetto e la stima ricevute, hanno sfilato con le indossatrici ringraziando il pubblico presente che si era alzato in piedi per omaggiare il loro lavoro e raccontando il loro progetto imprenditoriale, volto alla valorizzazione del made in Italy. Altri importanti traguardi e obiettivi ambiziosi aspettano il team di sorelle creatrici- imprenditrici che porta alto il nome di Molfetta nel mondo. Presto ne sentiremo nuovamente parlare. Professionisti del divertimento ANIMAZIONE DEEJAY FESTE EVENTI www.agenziafrog.it | 3370 Agenzia Frog Antonio Roselli : 347.8080955 | via Ten. Fiorino 31, 70056 Molfetta 22 storia gennaio 2013 Don Cosmo, prete di frontiera, dedicò la sua missione alla tutela e all’assistenza dei ragazzi Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3371 di Pantaleo de Trizio fonti “Un prete con gli sciuscià: don Cosmo Azzollini”- Michele Zanna, Luce & Vita, Ass. Eredi della Storia Don Cosmo Azzollini nacque a Molfetta il 13 marzo 1913 da Nicolò, spaccalegna, navigante, poi commerciante e da Maddalena Salvemini, sarta. Presso la propria abitazione sita in corso Margherita al numero 33, i genitori avviarono una sartoria. Dei dieci figli Cosmo, chiamato “Minuccio”, era il quartogenito; il padre per farli rigar dritto spesso usava le maniere forti: non aveva frequentato neppure la quinta elementare, però voleva che i suoi figli studiassero, tranne Cosmo, che aiutava la madre nei lavori domestici e aveva il compito di accudire i fratellini più piccoli. Lo vedevano docile e sottomesso, poco idoneo agli studi; per il conseguimento della licenza elementare aveva ottenuto la sufficienza nel giudizio finale. In seguito la madre lo spinse a frequentare il Seminario ma il padre Nicolò, miscredente, anticlericale, non gradì l’iniziativa della moglie Maddalena e lo fece ritirare dagli studi ecclesiastici. Però Cosmo, spinto dalla voca- zione e dalla fede rientrò in Seminario. Il 24 luglio 1937 don Cosmo fu ordinato sacerdote dal vescovo Achille Salvucci, il quale lo nominò prima assistente ecclesiastico della sezione maschile di Azione Cattolica della parrocchia S. Cuore di Gesù e poi viceparroco assistente pastorale della Parrocchia San Corrado, per il recupero della gioventù del luogo sbandata o emarginata. Don Cosmo conosceva la povertà e la rispettava, ammirava il lavoro onesto e sudato, la sua porta era sempre aperta all’accoglienza. Ai suoi collaboratori raccomandava sempre una carità silenziosa, discreta, fatta con pudore. Era solito celebrare la Messa anche sui posti di lavoro, don Bosco e Filippo Neri erano i suoi punti di riferimento. Sognava una nuova generazione fatta da retti cristiani, onesti lavoratori, buoni padri di famiglia: rimproverava duramente fino a menar le mani i ragazzini testardi e irrequieti, che si esponevano al pericolo. Riteneva di cattivo gusto le parole pronunciate fuori luogo, non le ammetteva neanche per scherzo. Don Cosmo soffriva quando un ragazzo abbandonava l’oratorio. Alla fine della giornata si recava nella cappella e al buio, in silenzio, pregava con intensa devozione la Madonna. Era sempre disponibile alle confessioni, incoraggiava tutti a praticarla. La sua dimora era una stanzetta - presso san Filippo Neri - arredata con un lettino, una scrivania, un armadio con poche grucce su cui erano appesi vecchi abiti talari, pantaloni lunghi superusati accorciati dal bucato. Nessun riscaldamento. Mangiava con moderazione, si sentiva quasi sempre sazio: la frutta non la mangiava, la dava al primo ragazzo affamato. Nel 1956 quando ebbe in donazione dalla zia Giovanna Salvemini un appezzamento di terra vicino alla “terza cala”, don Cosmo pensò di costruirvi una Colonia marina elioterapica per fanciulli poveri o affetti da patologie. Il progetto svanì quando tutta quella zona entrò a far del Progetto di sviluppo industriale del Mezzogiorno. Si racconta che l’11 luglio del 1965 -era la festa di san Corrado- mentre don Cosmo stava tenendo un discorso, improvvisamente fu visto vacillare. Soccorso e portato all’istante in ospedale, gli venne riscontrato un tumore al cervello. Fu sottoposto ad intervento chirurgico e una volta dimesso, trascorse la convalescenza presso la sorella Nina. Il suo stato di salute iniziò pian piano a peggiorare. Il 12 gennaio 1966 alle 21.16 don Cosmo spirò. Aveva 53 anni. Dal 21 novembre 1974 don Cosmo riposa nella sua chiesa parrocchiale. In sua memoria la Civica Amministrazione di Molfetta ha intitolato una strada nella zona a levante della città, mentre il 7 giugno 2001 la scuola elementare IV Circolo Rione Arbusto è stata denominata “don Cosmo Azzollini”: l’intitolazione fu deliberata dal Collegio Docenti, per la sua missione di pedagogista dell’infanzia. Gli “sciuscià” anche a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3372 di Pantaleo de Trizio Il 17 novembre 1935 veniva consacrato vescovo della diocesi di Molfetta Achille Salvucci, nel tempo in cui Cosmo Azzollini era seminarista e mentre erano in corso lotte di classe, guerre mondiali e civili. Esaminiamo i trent’anni di storia evolutiva a Molfetta durante la vita missionaria di don Cosmo. Nel 1944 i cittadini erano circa 52 mila, costituiti perlopiù da reduci, invalidi di guerra, vedove, orfani, figli illegittimi. L’economia era basata pure sul mercato nero delle merci. Gli alleati presenti sul territorio senza scrupoli e indugi commettevano soprusi sulla popolazione mentre i ragazzi della strada vivevano di espedienti o lavoretti per i soldati occupanti. La carenza di lavoro induceva i molfettesi a lasciare moglie e figli per emigrare verso il Nord Europa, le Americhe, imbarcare sui piroscafi. Per anni la moglie poteva rimanere senza il supporto del marito, il salario non era assicurato. La responsabilità di educare la prole ricadeva pertanto completamente sulle spalle della madre. La povertà era diffusa. Tante le famiglie numerose che abitavano in case piccole, fredde e umide, prive di acqua e fogna; si dormiva spesso tutti in una stanza. I più deboli soccombevano per le malattie. Per alleggerire la fatica e la sorveglianza sui figli la madre stessa affidava il più piccolo alla responsabilità del più grande. Alcuni di questi ragazzi lavoravano anche dodici ore al giorno per apprendere un mestiere e poter così guadagnare qualcosa. Altri frequentavano le scuole serali di Arti e mestieri. I ragazzini più ribelli lasciati in balia di sé stessi, vagavano per la città. La giornata la trascorrevano senza far niente, perdevano tempo in giochi chiassosi, bestemmiavano, si molestavano fino ad arrivare allo scontro fisico. La strada era per loro una scuola di vita. Talvolta si davano all’accattonaggio o si appropriavano di biciclette incustodite, di frutta o ortaggi presi dai campi. La villa comunale era il loro ritrovo. Nessuno di questi frequentava il catechismo. Gironzolavano in quel tempo per la città alcune bande di bulli che attaccavano e schernivano i più deboli. La sera, quando arrivava la noia, ricorrevano al rito del terremoto: si sceglieva una zona da colpire e si provocavano trambusti sbattendo porte, mandando in frantumi vetrine …. Non mancavano le sassaiole tra bande. Qualcuno si ritirava con la testa rotta, con un occhio nero, pieno di graffi, ma una volta rientrato prendeva il resto: percosse dal padre o dalla madre, il cosiddetto sfrecatòreie con le mani o frequentemente con la cintura dei pantaloni. Durante l’estate li vedevi tra i quattro e i dodici anni, seminudi, tuffarsi in mare nei pressi della Rotonda vicino al Faro, al Molo Pennello, Banchina S. Domenico. Oratorio San Filippo Neri: un luogo di pedagogia cristiana Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3373 di Pantaleo de Trizio Don Cosmo ben presto comprese che i ragazzi bisognava toglierli dai pericoli dalla strada; occorreva dar loro una vitale e corretta formazione cristiana. Riteneva inconcepibile che una scuola fosse senza un cortile dove i bambini potessero giocare, correre divertendosi. Un Oratorio. A Molfetta mancava una simile istituzione. Con don Cosmo l’idea dell’Oratorio festivo si realizzò nel 1944, all’interno di alcuni locali di Palazzo Cappelluti presi affitto, in via Giovinazzo. L’Oratorio fu intitolato a San Filippo Neri, protettore dei giovani. Per realizzare questo progetto don Cosmo chiese e ottenne l’aiuto dei volontari di Azione Cattolica. In breve tempo il numero degli iscritti aumentò vertiginosamente: nacque la necessità di trasferirsi altrove, in un luogo più ampio, più accogliente, possibilmente dotato di una Cappella per pregare. Don Cosmo riteneva l’Oratorio un luogo privilegiato, dove i giovani potessero incontrarsi e confrontarsi attraverso attività soprattutto ludiche. Riteneva il gioco uno strumento di educazione e di correzione, in cui sviluppare il rispetto delle regole, l’onestà, la giustizia; don Cosmo giocava volentieri con i ragazzi. Sebbene non ci fossero fondi, nel 1950 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo Oratorio, una struttura d’emergenza che doveva ospitare una scuola di Arte e Mestieri per adolescenti dai dieci ai diciotto anni, un asilo per l’infanzia, una Cappella. Doveva essere edificato su un terreno di circa 3057 metri quadri acquistato dalla Curia dall’Ente Case Popolari di Bari ed espropriato a Maria de Iudicibus, moglie di Capochiani, a fini di pubblica utilità. Don Cosmo in quel periodo si appellò alla generosità dei molfettesi. Chiedeva di tutto, dal mattone alla calce, dalla legna agli attrezzi per il lavoro edilizio. Col volontariato dei ragazzi - non fu pagata nemmeno una lira alle maestranze - don Cosmo si improvvisava muratore, falegname, imbianchino, fabbro, trascinava vecchie carriole arrugginite, lavorava con zappe e picconi, trasportava tufi sulle spalle. Spesso la sua sottana imbiancata da polvere di calce e inzuppata di sudore si lacerava. Il viceparroco don Franco Sasso collaborava come elettricista o muratore. Per pavimentare il campetto da calcio, attrezzare la palestra, montare delle altalene, i tavoli da pingpong, allestire un teatrino, un posto dove proiettare film ... si ricorse a lotterie a premi e a rappresentazioni teatrali. L’Oratorio divenne pian piano un centro di accoglienza, molti bambini arrivavano anche da altre città pugliesi. All’occorrenza si distribuivano generi alimentari, vestiti, coperte e scarpe che don Cosmo recuperava dai comandi militari alleati di stanza tra Bari e Molfetta. Per spostarsi, andava a piedi o usava una vecchia bicicletta. L’8 giugno 1952 fu inaugurato il nuovo Oratorio e con esso la cappella fu consacrata al SS. Cuore Immacolato di Maria. Per completare l’opera il 1958 don Cosmo si recò negli Stati Uniti e in Canada per recuperare fondi presso le famiglie oriunde molfettesi. Le trovò, colme di fede ma non benestanti, erano dei semplici operai e offrirono quel poco che potevano. Durante il suo soggiorno in America del Nord don Cosmo ebbe modo di visitare le scuole americane e ne comprese le metodologie didattiche. All’inizio degli anni sessanta, ai primi segni di cambiamenti sociali, don Cosmo si rese conto che all’Oratorio bisognava dare una nuova impronta strutturale. Occorreva formare dei catechisti, allestire una biblioteca, predisporre una sala per proiezioni e rappresentazioni. Per ren- dere trasparente le attività dell’Oratorio istituì un giornalino mensile dal titolo “Cento Fiori”. Ma i diciottenni figli del benessere incominciarono a contestare le direttive oratoriali ritenute molto rigide e iniziarono a lasciare l’Oratorio per seguire le nuove ideologie politiche che in quel tempo si andavano affermando. Preferivano incontrarsi nella villa comunale, ascoltare musica … Venne meno anche la collaborazione dei catechisti e la crisi economica decretò la chiusura dell’asilo e della scuola. Questo amareggiò molto il sacerdote, che si sentì abbandonato, incompreso. Intanto si pensava alla costruzione di una nuova parrocchia, che don Cosmo non riuscì a vedere realizzata. Dopo la dipartita di don Cosmo subentrò nella Parrocchia il suo vice, don Franco Sasso, che vi rimase fino al 2005, per cinquantuno anni. Attualmente don Franco è rettore della chiesa di San Pietro in Molfetta Vecchia. Dal 2006 l’Oratorio S. Filippo Neri è sotto la guida di don Vincenzo Di Palo che persegue lo spirito di don Cosmo. Si organizzano attività ludiche e sportive e si concretizza l’educazione alla preghiera. Attualmente i ragazzi iscritti sono sessanta. Il periodo estivo ne raccoglie quattrocento. aggiungici ai tuoi amici su cultura&eventi acebook gennaio 2013 23 rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 24 cultura&eventi gennaio 2013 Paolo Panaro domina la scena Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3374 di Paola Copertino Può un solo attore, coadiuvato solo da una sedia in palcoscenico, dominare la scena? La risposta è: sì. Questo è quanto ho piacevolmente potuto constatare, sabato 19 gennaio, assistendo allo spettacolo di teatro di prosa intitolato: “ Bestie ed altri Animali”, drammaturgia di Paolo Panaro diretto e interpretato da Paolo Panaro, messo in scena presso il “ Teatro del Carro “ di Molfetta, in via Giovene. Lo spettacolo è inserito nella rassegna di Teatro “Fuoco Centrale”, patrocinata dalla Regione Puglia e organizzata dall’Ass. Cult. “Il Carro dei Comici”. Dopo “ Giulietta e Romeo” del Teatro delle Onde e “Il diavolo con le zinne” della compagnia “Il carretto teatro”, questo è il terzo appuntamento con la rassegna di prosa a cui seguirà il 23 febbraio, lo spettacolo”Piccoli crimini coniugali” del “Teatro La Bautta”.Il direttore artistico del teatro, Francesco Tammacco, ha presentato la serata e illustrato gli appuntamenti in cartellone, compreso il “Don Pasquale”, per la sezione dedicata alla lirica di cui ha curato la regia. Uno spettacolo di cui va particolarmente fiero, e che costituisce la nuova produzione del “Teatro del Carro”, è “ La Vita di Galileo” che costituisce una prima nazionale e che sarà messo in scena il prossimo 23 marzo. Lo spettacolo” Bestie ed altri animali” si ispira all’opera di Aldo Palazzeschi, Bestie del ‘900, pubblicata nel 1951: un’irriverente parodia dei bestiari medievali che, nel presentare al lettore il carattere e la morfologia di una dozzina di animali, finisce per descrivere mirabilmente la condizione umana. La ricerca di Paolo Panaro nasce dal desiderio di proporre alcuni fra i materiali sparsi e meno conosciuti del grande autore toscano. I piccoli racconti sui più esilaranti difetti umani e le lunghe favole sugli animali trovano spazio in un lavoro ideato sul modello del teatro di narrazione. La ricerca linguistica e la capacità di stupire il pubblico attraverso il fascino della parola letteraria e il gesto espressivo del ‘raccontare’ ricreano, grazie ai testi di Palazzeschi, definito giustamente l’Esopo della modernità, il rito dell’ascolto infantile e il diritto del pubblico al divertimento. Ironia e sarcasmo traboccano da ogni parola e lo spettacolo ri- vendica l’imprescindibile finalità morale e poetica della malizia e della furberia in teatro. L’arguzia, il ridere con cattiveria, senza pietà, usando la più assoluta crudeltà sono i mezzi usati dall’autore per smascherare e condannare le ipocrisie e le falsità di una società che spesso deve fare i conti con un ingessato, conformista e scoraggiante perbenismo. Panaro, come dicevamo, attraverso una mimica ed una espressività eccezionali, ha reso perfettamente virtù e vizi della società, che sono senza tempo perché riflettono le caratteristiche e le qualità di ciascuno di noi, nel bene e nel male. Ogni spettatore si è ritrovato, si è riconosciuto e ha sorriso dei propri difetti e delle proprie mancanze, guardando di sottecchi il suo vicino, che meglio lo conosceva, per vedere se riscontrava quanto descritto mirabilmente sfruttando le peculiarità degli animali. Un palcoscenico vuoto, ma riempito da una voce ben impostata che ha imitato i versi degli animali, modellando la lingua e i toni secondo la stazza della bestia in questione. Unica compagnia: una sedia spostata ed utilizzata per attrarre l’ attenzione del pubblico concentrato non solo su quanto veniva raccontato, ma su se stesso. Fra gli animali messi alla berlina: galli e galline, più o meno piumati; farfalle e formiche, tipo la bella e la bestia; più razze canine da quella con il pedigree al bastardino che si avvale della sua furbizia e dell’esperienza di vita. Per ognuno dipinto un quadretto, esaltate virtù e vizi, delineato il carattere e peculiarità; quindi uno spaccato degli esseri umani trasposto alle bestie. Calorosi e numerosi applausi hanno decretato il successo del bravissimo attore e dello spettacolo, confermando le indiscusse qualità del direttore artistico, Francesco Tammacco, che si avvale di un valente team di collaboratori. Un cofanetto di opere grafiche di Francesco Bisceglie Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3375 di Paola Copertino Non si contano i riconoscimenti e i premi vinti nell’ambito della grafica e della poesia dal nostro concittadino, Francesco Bisceglie, conseguiti anche fuori regione. Innumerevoli le attestazione di stima espresse da valenti critici per entrambe le discipline artistiche. Questa volta però non parliamo di un ulteriore premio, ma di un pregevole cofanetto, piccolo di dimensioni, ma molto significativo perché contiene in miniatura, sotto forma di cartoline, alcune delle opere più belle dell’artista molfettese, molte delle quali premiate. Il cofanetto che raccoglie quindici opere grafiche formato 68x 68 in originale, e realizzate con la tecnica dell’in- chiostro di china, è stato presentato nei giorni scorsi presso il Centro Culturale D’Arte “Luisa Fantolini” che ha sede in via San Vincenzo a Molfetta e il cui presidente è lo stesso Francesco Bisceglie. Il grafico e poeta è socio fondatore del Centro Studi Molfettesi, del Centro Studi e Documentazione “Leonardo Azzarita” di cui è vice presidente e per cui si sta occupando con tutto il direttivo dell’organizzazione della decima edizione del premio giornalistico che vedrà giungere a Molfetta eminenti giornalisti ed illustri ospiti. A presentare lo splendido lavoro di Francesco Bisceglie è stato proprio Giuseppe Pansini, presidente del Centro Studi Azzarita, che ha espresso parole di stima per il lavoro svolto dall’artista molfettese, nonché suo grande amico e collaboratore. Pansini ha elencato solo alcuni e i più recenti dei riconoscimenti conseguiti, ricordando che Bisceglie è inserito per la sua attività culturale in vari dizionari per poeti. Le sue liriche risultano inserite in oltre 60 antologie di vari concorsi in tutta Italia. Ma ripercorriamo qualche tappa importante della carriera di Francesco Bisceglie, persona schiva, di gran cuore e cultura che non si vanta mai dei suoi successi, di cui potrebbe essere veramente fiero, nemmeno con gli amici più vicini. La sua attività artistica è iniziata negli anni ’70 con la sua prima mostra personale nel 1973. E’ inserito in molti cataloghi d’arte. Fra le sue pubblicazioni si segnalano: “Le Chiese di Molfetta” (disegni); “Parole scritte col cuore” (poesie); “Quando la mente tace” (poesie); “Dio ed io” (poesie religiose); “Roma nel cuore” (poesie in romanesco); “Il cuore batte per la vita” (poesie) presentato nel corso dell’ultima edizione del Premio Azzarita. Ha inoltre pubblicato tre folder intitolati: “Le Chiese di Molfetta”, “Le Croci della Settimana Santa” e “Le Croci del nuovo millennio”. Vista la sua brillante carriera artistica e il contributo dato nell’ambito della cultura, è socio di alcune prestigiose Accademie. Le splendide opere grafiche sono frutto di una passione per il disegno, di una precisione certosina, di una inventiva illimitata e di una creatività sconfinata. Cubi, rombi, cerchi, linee si intrecciano; tratti spezzati, uniti, si incastrano in mirabolanti geometrie dando origine a figure, creazioni, disegni coreografici e veramente piacevoli alla vista che dimostrano quanto un punto, una linea, disegnati in maniera diversa e colorati in modi differenti, possano generare nuove combinazioni. Ammirando le quindici cartoline delle opere grafiche di Bisceglie sembra di guardare uno spettacolo di fuochi pirotecnici, che ti abbagliano, ti stupiscono, ti coinvolgono ed emozionano per colori e forme. Poesia: l’esordio di un giovane molfettese Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice 3376 di Maria Sancilio Giovannangelo Salmevini è l’autore del libro “Bisbigli nella notte”, un libro di poesie riguardanti i temi più generatici, dalla guerra di Gaza, all’immaginazione, all’amore. È un giovane studente di giurisprudenza e racconta come anche i suoi studi giuridici lo abbiano positivamente influenzato e indotto ad approfondire la sua riflessione poetica. Un libro curato dal professore universitario, Alessandro Lattarulo, appartenente ai cosiddetti “poeti a Bari”, che però ha ceduto la prefazione a Renato Nicassio, dottore in filologia moderna e autore di numerosi racconti, lo stesso che sceglie saggiamente come incipit della sua prefazione. “ Problema vecchio è quello della gioventù, ma ha ancora senso parlare dei giovani e dei loro rapporti con le sfere dell’arte”. Ed è proprio questo il messaggio che Giovannangelo ha deciso gridare in una raccolta che non lascia niente al caso, nemmeno il titolo. Infatti l’autore racconta di aver chiamato il suo libro “Bisbigli nella notte” poiché questa è la metafora che ben simboleggia l’essere uno scrittore, il ritrovarsi da solo, con i propri pensieri, il volerli comunicare al mondo che però dorme, il doverli dunque bisbigliare a bassa voce, per non far rumore, col timore di non essere sentiti. « Io e me stesso, un alter ego che ti fa viaggiare e immaginare qualcosa di non razionale, di non realizzabile» - racconta – rifacendosi ad una delle sue composizioni “L’assurda immaginazione”. Una poesia, la sua, non concentrata sulle proprie e personali esperienze, bensì creata su temi che possano abbracciare ogni lettore, poiché «tutti siamo poeti: ci sono quelli non scrivono, e quelli che invece hanno il coraggio o il desiderio di farlo» - commenta. Ecco che su questa scia si presenta una delle composizioni predilette dallo stesso autore “Quell’amore angelico” incentrata su un amore finito, che però non presenta rimorsi né ripicche, un amore che chiede solo di non essere dimenticato. O ancora la poesia a sfondo civile “Pensando a Gaza” in un attento scontro tra passato e futuro che tro- va il suo superamento nella figura della scuola, che genera informazione e speranza, garantendo a molti di non affondare nell’ignoranza. Giovannangelo Salvemini, tradendo la sua giovane età, ha ancora un sogno nel cassetto, che sente quasi più grande di lui, ma sul quale crede fortemente, ovvero quello di comporre un saggio filosofico sul rapporto pensiero-parola, denunciando come la lingua italiana presenti delle lacune e non permetta una comunicazione che funziona. Anche qui lo supportano i suoi studi giuridici, trovando sintesi del suo pensiero nella figura del testimone, visto nello stesso modo in cui Carofiglio lo intende, “il testimone inconsapevole”, che racconta la realtà come lui l’ha osservata, a volte con termini poco efficaci. Il libro verrà presentato l’ 1 febbraio a Bitonto presso il Salotto Letterario, incontro organizzato dalla Libreria del Teatro e il 6 dello stesso mese in via Melo a Bari presso Mondo Libri, lasciandoci con il consiglio che lo stesso autore sente di dare ai suoi coetanei, ovvero quello di pensare, documentarsi, aprirsi alla realtà e scrivere poesia, la stessa che egli intende come “emozione immortalata su un foglio, perdurata nel tempo”. aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi gennaio 2013 25 Sottotenente Saverio de Simone: le sue virtù non vanno dimenticate Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Pantaleo de Trizio collaborazione Sergio Ragno, presidente dell’Istituto Nazionale N. Azzurro sez. Molfetta Il sedici giugno 1937 alle ore dieci, il Potestà Saverio Nisio, ufficiale dello Stato civile del comune di Molfetta, riceveva dal direttore Sanitario ten. col. Carlo Zelardi copia dell’Atto di morte del sottotenente Medico de Simone Saverio, avvenuta alle ore 2.35 sulla nave da trasporto California il 4 giugno 1937, durante la navigazione tra Massaua e Suez. Aveva 27 anni. Saverio de Simone era nato a Molfetta in via Giaquinto 44 il 16 settembre 1910. Il padre Carlo era banca- rio, la madre Anna Germinario commerciante, aveva un negozio di stoffe e abbigliamento in corso Margherita al numero 77. Laureato in medicina e chirurgia, faceva parte della buona gioventù molfettese. Tra i suoi amici, il tenente Damiano Ragno e il tenente pilota Domenico Pappalepore. Giovani ufficiali, intelligenti, di bella presenza erano contesi e ammirati dalle ragazze. Credevano nei valori della Patria e con spirito di sacrificio nel 1936 partirono insieme in guerra, in Africa orientale. Ma il destino volle che dei tre nessuno tornasse vivo a Molfetta. Damiano Ragno e Domenico Pappalepore caddero in combattimento e vennero insigniti di alte onorificenze militari. Saverio de Simone, Ausiliario delle Forze Armate della Croce Rossa Italiana, fu inviato in missione umanitaria nella base logistica di Mogadiscio. Ebbe l’incarico di Direttore sanitario presso il 209° ospedale da campo. Un Nucleo di soccorso che aveva il compito di risolvere emergenze, assistere e alleviare le sofferenze dei malati infettivi, oltre allo sgombero e alla cura dei feriti e delle vittime, tanto civili quanto militari. Per essere stato contagiato da un acuto morbo infettivo la sua nobile missione a Mogadiscio terminò dopo tre mesi. Avvenuto il decesso, la storia del giovane de Simone cadde nell’oblio. Eppure il mondo cattolico molfettese conosceva le profonde virtù civili e cristiane di cui era dotato, tanto da distinguersi nelle opere di carità. Per questo gli era stata affidata la presidenza di Azione Cattolica. Nella sua biografia non risulta che sia stato insignito di alcuna onorificenza. Si parla solo di un probabile processo di beatificazione, svanito poi nel nulla. Tuttavia il Ministero della Difesa ha riconosciuto l’opera del Corpo militare della CRI in guerra, attestandogli svariate onorificenze. Tra queste la medaglia d’oro al merito: “Nell’organizzazione dei servizi sanitari presso l’esercito combattente e per la diuturna fervida attività nella difesa sociale contro la tubercolosi e la malaria …”. Il 3377 caso ha voluto che la Civica Amministrazione di Molfetta, dopo aver recepito la richiesta dell’Associazione Eredi della Storia di intitolare una via in memoria al militare de Simone, non abbia potuto esaudire la richiesta, per omonimia. Infatti, esiste già nella nuova zona 167 via Saverio De Simone, illustre professore, scrittore, giuridico. É un suo parente. Il Principe Emanuele Filiberto omaggia a Roma le tombe dei re d’Italia Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino Anche quest’anno, una delegazione di Molfetta delle Guardie d’Onore del Pantheon, a cui si sono aggiunte quelle provenienti dalla provincia di Bari, il 19 e 20 gennaio si è recata a Roma in occasione della fondazione dell’Istituto. Del nutrito gruppo hanno fatto parte tra gli altri l’ispettore per l’Italia meridionale, l’avvocato Angelo Gadaleta, il delegato provinciale Oronzo Cassa e Sergio Ragno, Guardia d’Onore, nonché segretario dell’Associazione “Eredi della Storia”. «L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è patriottico, apolitico, apartitico e si propone di: - fornire con i propri iscritti una Guardia d’Onore alle Tombe dei Sovrani d’Italia, quale tributo di riconoscenza per l’Augusta Casa Savoia che portò all’unità e alla grandezza della Patria; mantenere vivo il culto della Patria ed il senso dell’Onore; - esaltare, custodire e tramandare le glorie e le tradizioni militari della Patria; - conservare e consolidare i vincoli di amicizia e di solidarietà fra tutti gli iscritti; - tenere i necessari collegamenti con le Istituzioni civili dello Stato, con le Forze Armate e conservare stretti rapporti di collaborazione con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma italiane ed estere.» L’Istituto è un ente morale posto, dal 1990, sotto la vigilanza del Ministero della Difesa. Al vertice vi è un Presidente, carica ricoperta, sin dalla fondazione, da un militare di alto rango (in posizione ausiliaria, della riserva o in congedo): attualmente è il capitano di vascello, Ugo d’Atri. Il Presidente è poi assistito da vari consultori e ispettori, nonché da altri organi associativi, quale il Consiglio generale, vero e proprio “parlamento” dell’Istituto, che si riunisce annualmente a Roma. La principale attività dell’Istituto è, ovviamente, il servizio di Guardia d’Onore alle tombe definitive (presso il Pantheon) e provvisorie (tombe di re Vittorio Emanuele III ad Alessandria d’Egitto, della regina Elena a Montpellier, di re Umberto II e della regina Maria José ad Altacomba) dei sovrani del Regno d’Italia. Il programma delle cerimonia ha previsto, nonostante la pioggia battente, la deposizione di una corona d’alloro al sacello del Milite Ignoto, presso il monumento a Vittorio Emanuele II, meglio noto come Altare della Patria, da parte dei granatieri di Sardegna .Tutte le Guardie d’onore, provenienti da ogni parte d’ Italia, si sono schierate con le loro caratteristiche divise, mantelli, labari e bandiere lungo la scalinata dello splendido monumento dall’alto valore simbolico. Grande commozione ha suscitato la presenza del principe Emanuele Filiberto, ultimo erede di Casa Savoia, che ha salito tutti i gradini dell’imponente scalinata, fino a giungere alla sommità del monumento in cui viene collocata la corona, vegliata sempre da due militari. Alla deposizione hanno preso parte il senatore Bianconi, in rappresentanza del comune di Roma, Luciana e Mahera d’Afghanistan, S.A.S. il Principe Don Maurizio Ferrante Gonzaga del Vodice di Vescovato, ambasciatori e rappresentanti di alcuni comuni e di varie istituzioni. A conclusione, in corteo, le Guardie d’ Onore anticipate dalla banda, si sono recate, percorrendo le principali strade di Roma, presso il Pantheon dove è stata celebrata la santa messa in suffragio dei re e delle regine d’Italia, sempre alla presenza del S.A.S Emanuele Filiberto, molto legato a questo luogo simbolo e all’Istituto. Dopo il rito religioso, nel prestigioso palazzo Santa Chiara, situato nell’omonima piazza, si è tenuta, alla presenza di un folto pubblico, la commemorazione del 135° anniversario della fondazione dell’Istituto. A ricordare questo prestigioso traguardo l’avvo- 3378 cato, Francesco Atanasio, che ha relazionato su bilanci, prospettive e proponimenti dell’antico e prestigioso sodalizio. Presso la sede dell’Istituto, sono poi conservati i registri che, sistemati accanto alle tombe dei sovrani, hanno raccolto negli anni centinaia di migliaia di firme in omaggio ai sovrani d’Italia. Inoltre, in ragione della propria vocazione storica, l’Istituto è organizzatore e promotore di numerose cerimonie, manifestazioni ed eventi culturali, distinguendosi inoltre per aver contribuito a molte opere benefiche. Molte sono anche le pubblicazioni a carattere storico realizzate dall’Istituto, o con il suo contributo. Infine, nel tempo presente, l’Istituto si pone come ideale obiettivo il trasferimento definitivo nel Pantheon di tutti i sovrani d’Italia e delle rispettive consorti, oggi sepolti al di fuori del territorio nazionale. Risorgimento POP: memorie ed amnesie conferite ad una gamba Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Rosaria Valente Molfetta, 25 gennaio 2013 per il quarto appuntamento della rassegna di drammaturgia contemporanea “Storie da ma- Autori in scena” organizzata dall’Associazione Culturale Malalingua, assistiamo ad uno spettacolo diverso per stile e linguaggio, che fa della storia passata una forma di attualizzazione del nostro presente; una riflessione sull’Italia priva d’identità. Scritto e ideato da Marco Andreoli e Daniele Timpano, di cui quest’ultimo ne è anche l’interprete insieme a Valerio Malorni. Spettacolo ironico e divertente. Scenografia essenziale, ma la veemenza degli attori, il ritmo serrato è tale da trasformare le parole in immagini e suggestioni. Ricorrente l’associazione tra la figura di Garibaldi e quella di Britney Spears, come testimonial di miti in declino di cui non restano che gadget. Simboli di una storia che potrebbe essere vera ma anche alterata dalla ricostruzione dello storico, nei ricordi dei testimoni, dalle fiction, dai romanzi. Risorgimento Pop al centro di una trilogia di opere: Dux in scatola e Aldomorto. 3379 Linguaggio comune è affrontare temi scomodi, cercare di suscitare emozioni “con la differenza che lo spettatore ha già un’idea”. “Temi sociali per scuotere gli animi, per trasmettere l’idea che quella che è attorno a noi spesso si rivela come una falsa realtà”. Uno spettacolo di quello che doveva essere e che non c’è stato, uno spettacolo a cui la platea non rimane certo indifferente. 26 gennaio 2013 IL NUOVO MODO DI FUMARE... OVUNQUE VIENI A PROVARLA GRATIS Tutti i modelli di sigaretta elettronica liquidi - accessori - ricambi VIA RESPA, 44 - MOLFETTA (BA) www.nicotinastore.it - [email protected] aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi gennaio 2013 27 Il maestro Nocera e l’associazione Molfettesi nel Mondo Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Paola Copertino dal web San Valentino con gli amici a quattro zampe Vuoi arrivare dritto al cuore di chi ami? La sezione molfettese della Lega del Cane propone l’adozione a distanza: un gesto d’affetto importante, ma semplicissimo da compiere. Abbandonando l’idea del regalo tradizionale infatti, potrai aiutare la Lega del Cane di Molfetta ad assicurare cibo, cure e un riparo a cani bisognosi del nostro e del tuo aiuto. È possibile scegliere tra diverse formule: un’adozione occasionale con un contributo minimo di 20 euro, un’adozione trimestrale con un contributo minimo di 50 euro, un’adozione semestrale con un contributo minimo di 90 euro o un’adozione annuale con un contributo minimo di 180 euro. Indipendentemente dalla tua scelta, il destinatario del tuo dono riceverà via posta il certificato di adozione personalizzato. Se invece vuoi consegnare personalmente il regalo, basta avvisare la Lega e ritirarlo presso l’Angolino del Corredo in corso Umberto, 107 a Molfetta. Gli amici interessati all’iniziativa potranno inviare una e-mail (da subito per permettere l’organizzazione) all’indirizzo di posta [email protected] indicando nell’oggetto “San Valentino”. A poche ore dalla chiusura della mostra del maestro Antonio Nocera “Oltre il nido - Oltre il mare”, allestita fino al 16 dicembre presso la sala dei Templari di Molfetta e che ha riscosso un notevole successo per le lusinghiere critiche espresse dagli addetti ai lavori e non, e per il notevole numero di visitatori giunti per l’ evento anche da fuori regione, registriamo una interessante novità. La mostra, infatti, ha fra i suoi temi portanti proprio quello del viaggio che ogni creatura compie per esplorare il mondo, dopo aver spiccato il volo dal proprio nidocasa andando incontro ad incertezze, ma nello stesso tempo speranze per garantire un futuro migliore a se’ e alla propria famiglia. “Oltre il mare “ sviluppa il grande mito del viaggio come metafora del cammino della vita; c’ è il viaggio verso la meta, vissuto come esperienza concreta di spostamento fisico nello spazio e nel tempo, ma anche il viaggio in senso simbolico come desiderio, tensione di conoscenza e di ricerca, e ancora come dramma dell’abbandono, esilio, perdita, emigrazione. Questa ultima motivazione ha portato tanti molfettesi e pugliesi a lasciare le proprie certezze, il nido, la casa e la famiglia per andare verso terre lontane, per cercare nuove garanzie e sicurezze, in un mondo che diventa sempre più globalizzato e dove i confini sono sempre meno marcati. In questa ottica di comunanza di sentimenti e di tematiche affrontate, si è svolto un cordiale e fruttuoso incontro, sempre presso la Sala dei Templari, fra il maestro Antonio Nocera, i due giovani imprenditori molfettesi, Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine, titolari della Avangart, organizzatori della mostra, e Marco Vito De Virgilio presidente dell’Associazione Molfettesi nel mondo, insieme a tutto il direttivo. Il sodalizio molfettese, che vanta una trentennale presenza sul territorio, ha contatti e agganci con tutte le comunità e le associazioni dei pugliesi residenti all’estero, soprattutto a New York, dove vanta un nutrito numero di emigranti che hanno mantenuto forti legami con la terra natale e con la patria tramandando usi, tradizioni e soprattutto il culto della Madonna dei Martiri, patrona di Molfetta, venerata e festeggiata negli stati Uniti con identica devozione. Il maestro Nocera ha donato al presidente e a tutta l’ Associazione il cofanetto della Giorgio Mondadori Editori che raccoglie tutte le sue opere, autografandolo per l’occasione, e il video su testo di Vincenzo Cerami con la voce stupenda di Ennio Fantastichini che racconta la mostra attraverso l’animazione. Da questo incontro e’ nata l’idea di una futura collaborazione che si potrebbe fare ancora più concreta con la realizzazione da parte del maestro Nocera, entusiasta di Molfetta e della cordialità della sua gente, del manifesto ufficiale del prossimo convegno dei Molfettesi nel Mondo che si svolgerà, come ogni anno, in occasione della festa della Madonna dei Martiri e che riproporrà la tematica del viaggio, tanto cara all’artista. Quando, infatti, il maestro ha saputo della nostra Madonna, festeggiata oltre oceano, che unisce tutti gli emigranti e che segna il ritorno in patria di tanti di loro per assistere ai festeggiamenti, si è mostrato veramente entusiasta di legare il suo nome all’iniziativa, visti 3380 i temi in comune. Il presidente e il direttivo del sodalizio hanno ricambiato l’omaggio donando al maestro una targa che ricorda l’incontro e la nascita di questa probabile collaborazione che vedrà concretizzarsi, nel prossimo anno, un ambizioso progetto: la realizzazione di una splendida mostra del maestro Nocera, proprio a New York, per cui saranno coinvolte tutte le comunità italiane residenti negli Stati Uniti. All’artista, inoltre, è stato fatto dono del volume “ Il cuore al di là la degli oceani” scritto dal giornalista molfettese Giovanni La Candia, che racconta la storia dell’emigrazione molfettese. A benedire l’incontro e il progetto di cooperazione don Franco Sasso omaggiato dal maestro Nocera con una stupenda immagine di una Madonna stilizzata, realizzata dall’artista. La mostra: “ Oltre il nido- Oltre il mare”, quindi, inizierà un lungo viaggio che, dopo Genova e Barcellona, la porterà a varcare i confini nazionali e l’oceano per incontrare le comunità italiane residenti negli Stati Uniti e creare così un ponte ideale e reale fra i due continenti. Va inoltre dato merito al gruppo Avangart e ai due infaticabili Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine , che grazie all’impegno, alla professionalità e ai contatti che hanno saputo creare in tanti anni di attività di promozione culturale ed artistica sul territorio nazionale, hanno reso possibile l’allestimento e la fruizione di una mostra così prestigiosa a tutta la città di Molfetta e non solo, data la provenienza dei visitatori. Anche l’arte e la cultura ad un certo livello possono essere un volano per l’economia ed un attrattore turistico di richiamo anche in periodi in cui il turismo legato al nostro mare viene meno. ITCGT “G. Salvemini”: una vera scuola per i giovani! Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Arianna Cantatore di Viviana Samarel Basta con le noiose lezioni, basta con le pesanti cartelle, basta con gli elevati costi per i libri di testo. A sistemare tutto ci pensa l’Istituto Salvemini: a scuola si studierà con l’Ipad! Un’iniziativa all’avanguardia a cui il Preside, Sabino Lafasciano, non ha saputo rinunciare. A partire dall’anno scolastico 2013/2014, infatti, questa scuola fornirà agli esordienti di classe prima i libri di testo in comodato d’uso e chiederà alle famiglie di acquistare un Ipad (Ipad 2, Mini Ipad,…) ad un prezzo ridotto rispetto a quello standard. Ma non solo, fornirà anche ai docenti un Ipad in comodato d’uso. Iniziativa adottata da molte scuole che ha permesso a parecchi insegnanti di tutta Italia, di mettersi in gioco partecipando attivamente alla stesura dei libri di testo che verranno adottati. A favore di questa proposta il parere del Preside: “Cambierà il modo di fare didattica, si farà lezione con l’ausilio di una Apple Tv attraverso la quale sarà possibile condividere interrogazioni, 3381 foto e altro materiale illustrativo; potranno essere scaricati dei questionari e si conosceranno in tempo reale i risultati conseguiti dai ragazzi. I giovani studenti sanno distrarsi anche oggi, dobbiamo rendere le lezioni più interessanti e più vicine al loro mondo tecnologico affinché ciò non avvenga!” Inoltre, per informare le famiglie dei nuovi iscritti il 16 febbraio si terrà la prima giornata di formazione per i professori e durante la mattina sarà aperta anche al pubblico. L’ITCGT ancora una volta dimostrerà di essere una scuola al passo con i tempi. Winter Dance Convention: “rianimare” la danza Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Maria Sancilio Nelle giornate del 3, 4, 5, e 6 gennaio si è consumata la dodicesima edizione del Winter Dance Convention, presso il Garden Hotel. Un evento che, ormai da molti anni, raduna i ballerini della provincia, professionisti o dilettanti dagli otto anni in poi, e offre loro una speciale occasione di crescita con l’opportunità di lavorare con maestri di calibro internazionale. Quest’anno per la categoria di danza classica è sceso in scena l’insegnante Victror Litvinov, allievo della Vaganova Dance Academy di Leningrado, e Maitre de Ballet per molte scuole e teatri prestigiosi; per il modern jazz, Bill Goodson, insegnante e coreografo del celebre programma televisivo Chiambretti Night oltre che ballerino per Michael Jackson o Diana Ross. Per la danza contemporanea Arianna Benedet- ti, insegnante presso la compagnia del musical Notre Dame de Paris, invece per la danza classica categoria allievi l’insegnante Farida Faggi che lavora nella prestigiosa scuola del Balletto di Toscana. Infine per la danza moderna Carl Portal che, dopo aver ballato per svariati musical come Romeo e Giulietta o Aladin, ha fondato una sua compagnia. Il progetto è stato realizzato e organizzato dalle proprietarie di diverse scuole di danza, non solo molfettesi, tra cui compaiono i nomi di Annamaria Gioia, Agnese Cassano, Adriana Triggiani, Laura e Rita Roma. Scelta attenta, quella di accorpare più scuole e di coinvolgerle in un unico progetto, presa nell’interesse degli allievi, dei ballerini, per permettere a molti di confrontarsi, o così come commenta una delle organizzatrici per « combattere l’immagine, ormai insidiata da tempo, della danza ghettizzata, dettata da insegnanti dannosamente possessivi nei confronti di quei ragazzi che hanno le capacità per uscire dal proprio guscio e crescere» . Una giovane partecipante, infatti, commenta « ogni anno è un appuntamento, una sfida, molte volte anche difficile poiché ti tocca il confronto con chi è più avanti di te, che però si tramuta in un’ulteriore spinta al miglioramento». Così come tutti gli anni, anche in questa edizione sono state consegnate delle borse di studio per gli allievi più diligenti o volenterosi, regalando loro l’opportunità di ritornare ad un nuovo stage, oppure di affacciarsi ad una delle accademie di danza come il Balletto di Toscana. A evento concluso, Annamaria Gioia si concede in una speranzosa esortazione « incentiviamo la danza, che riacquisti il suo primordiale e prestigioso significato. La danza è sacrificio, passione, studio e tecnica » sottolineando come 3382 non bisognerebbe confonderla con il ballo che nasce con scopi, principi e motivi differenti. rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 28 cultura&eventi gennaio 2013 Il Cantastorie: “Né volte se ‘mbènne Necoele” Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Pietro Capurso 3383 Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0222.htm “Né volte se ‘mbènne Necoele” Eiere né volte nu uegnòene ca eiere proprie nu calzòene, sfadegate e senza mestiere chèmbèieve pu sciuchele e re miere. U attène eiere nu defoere, brave, onèste e fategatoere, ca, chiène chiène, a picche a picche, s’avèieve fatte assè ricche e, siccome tenèieve cure soele figghie, ca de lè memme eiere u uigghie, nen le facèieve mèngà nudde e u tenèieve come a nu perudde. Cusse uègnoene, ca se chièmèieve Necòele, nen ge scèieve mè a la scoele e passèieve totta re daie che le chembègne mezze a la vaie e, siccome tenèieve le solte u acchezzèvene ogne volte. U attène le deceieve sembre: “Taue nen sie nu mèlaggènde. Viene che mèieche a fategà, le chenbègne allassele stà. Chire so’ quatte mèttefunne, ca te volene terà o funne, te vènghene dreiete pe le solte, e vogghie vedè ci qualche volte onne da l’esse loere a pagà, come a nu chène t’onne d’allassà”. U uegnoene nen se ne frechèieve, o attène mènghe u penzèieve, idde velèieve assolèmènde levasse ogne devertemènde e nen stave certe a penzà a ci l’aveda po’ pagà. Le chembègne n’apprefettèvene e ogne sfizie se levèvene, tènde stave cure minghiaraile ca paghèieve vutte e varraile e le stavene sembre attaccate percè erene acchendendate. Chessa vita sciagurate do attène eiere cretecate e pure lè mèmme teneieve né pèiene ca la strengèieve come a né catèiene, finghe a quènne le scecattaie u coere e meraie che grènne deloere. Mènghe lè morte de lè mèmme fo pe Necòele nu grousse dènne percè, pure ci la velèieve bèiene, nen se dette assè pèiene e nu mèiese mènghe passaie ca a fa u stubete repegghiaie. U attène le levaie le solte, mè che né scauese ogne volte ariescèieve a fassille avè decènne “Chire solte so’ pure le mè! Mo ca mouere a ci l’adà allassà? Demmille mò ca me la pozze spassà”. A nudde valèvene chenziglie e razioene, Necòele nen sendèieve rascioene, e, tutte le solte ca pegghièieve, che le chembègne se le strescèieve. Mò, né daie, né brutta daie, u attène se ne meraie e Necòele che tutte u còere u chièngiaie che delòere. Le chembègne u scèrene ad acchià e, pe faue ne picche spatrià, u prettèrene a né chèndine addò se ‘mbriacaie de miere e, da tènne, ogne sèiere, eiere totte né premèiere pe le chembègne ca vevèvene però nu solte nen assèvene. Dopo tènda tiembe capetaie ca senza solte Necòele allassaie e le chembègne, perse u scequariedde, uallassèrene percè eiere proviedde. Nesciauene dette chiù sfaziòene a cure povere uegnòene, le chembègne le vletèrene re spadde e nen u velèvene nnènze a re padde. Senza solte e senza chembègne, avèieve specciàte la cucchègne. Penzaie alloere de scisse a ‘mbecà percè nen tenèieve alte da fa. Stave né trave inde a la case addò mettèvene re rachene spase, e Necòele che né grossa corde, l’agghèngiaie pe dasse lè morte. Quènne u nèuete se strengiàie, la trave pu peiese se rembàie facènnue cadè de facce ‘ndèrre, e, come ci aveieve scoppiate né uèrre, tutte u mèuere appierse scechefelaie ca ‘nzieme a la trave ‘ngoudde avaie. Invèce de chiènge se mettaie a raiete, quènne vedaie tènda terràiese ca stavene ‘ndèrre sparse o couste, come ci avèieve rutte u pouste. Le solte stavene inde a la trave ed èrene chire ca u attène nen dave, percè sapèieve ca u uegnòene nen eiere proprie nu mèrpiòene e ci se facèieve da l’alte ‘mbrusà ci u petèieve po’ aietà? Quènne le chembègne venèrene a sapè ca s’avèieve levate da le uè, se facèrene arrèiete nnènze pe d’engheisse engoere la pènze, mè chèssa volte stave preparate a responne a chire dèpravàte e, quènne u ‘nvetèrene arrèiete a pagà, nen se faciaie chiù ‘mbrusà. E, mettènnese dritte rasce a sole, deciaie: “Né volte se ‘mbènne Necòele” aggiungici ai tuoi amici su acebook cultura&eventi gennaio 2013 29 La democrazia incompiuta: la rivoluzione della trasparenza (parte 1) Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice di Daniele de Palma Nel numero precedente abbiamo provato a dare una rapida occhiata al Bilancio del Comune di Molfetta chiuso al 31-12-2011 (ed approvato nel corso dell’anno 2012) basandoci sui documenti pubblicati sul sito istituzionale del Comune medesimo. Il predetto esame, soprattutto del Bilancio espresso in termini finanziari, poneva sul tavolo dei cittadini desiderosi di comprendere come venissero spesi i propri soldi varie domande meritevoli di risposta: 1) Escludendo le spese relative agli investimenti, dipendenti in larghissima misura da finanziamenti esterni provenienti da altri enti, le spese maggiori del nostro Comune sono indirizzate al mantenimento della macchina burocratica comunale. La prima voce di spesa per il funzionamento dell’amministrazione comunale è costituita dal personale (53,14%), a seguire l’acquisto di servizi presumibilmente da terzi soggetti privati (32,21%). Da notare che gli acquisti di servizi di gran lunga più ingenti (€ 1.359.500) sono stati effettuati solo per il “Servizio 8 – Altri servizi generali”. Difficile per un cittadino anche con una certa competenza in materia, comprendere quali servizi include tale voce e perché spende molto di più in servizi rispetto agli altri uffici dell’amministrazione. 2) Il Comune sta dismettendo il suo patrimonio immobiliare ma, pur avendo venduto alcuni immobili, non ne ha ancora incassato il prezzo. A chi li ha venduti? A quale prezzo? E’ stato valutato il rischio di mancato pagamento da parte degli acquirenti? 3) Dato che le maggior parte delle risorse sono spese per il mantenimento della macchina burocratica comunale, riteniamo sia un diritto dei cittadini pretendere la massima trasparenza su come vengono spese tali risorse ma, al riguardo, seppure ci sia una legge che lo prescrive (vedasi articolo sulla “Carenza di Trasparenza”), il Comune non pubblica i compensi dei membri della Giunta (né tanto meno del Consiglio) né i nominativi delle consulenze esterne. Ma tali domande resteranno, ahi noi, senza risposta. In teoria un qualsiasi cittadino avrebbe la possibilità di fare richiesta ufficiale di visionare determinati documenti ai sensi della L.241/90 (Diritto di accesso agli atti). Nella pratica però i cittadini non riescono ad esercitare alcun diritto. Infatti dovrebbero: a) Conoscere a priori quali documenti richiedere (ad es. quale delibera consiliare ha determinato i compensi dei consiglieri stessi…un cittadino qualsiasi dovrebbe tirare ad indovinare come al superenalotto); b) Recarsi negli uffici comunali in determinati orari e giorni e visionare tutti i documenti che ha richiesto; c) Non può chiedere copie dei documenti ma solo farsi le fotocopie a sue spese; d) Al costo delle fotocopie si aggiunge anche il costo enorme in termini di tempo; e) Qualora qualcuno fosse interessato ai risultati della ricerca ci sarebbe la possibilità di trovare mass media disposti a pubblicare tali risultati? Mi pare di poter dire che solo cittadini che abbiano una gran quantità di tempo libero e anche denaro da spendere, oltre all’interesse personale, potrebbero provare a lanciarsi in tale impresa. Oppure operatori pagati da qualcuno che ha l’interesse di “scoperchiare” i vasi di pandora degli altri, ma non certo i propri. Cosa potrebbe comportare tale mancanza di trasparenza? Tralasciamo il caso specifico del Comune di Molfetta e facciamo una disamina sistemica a livello nazionale. Alcuni esempi conseguenza della mancanza di trasparenza, ciascuno dei quali è degno di un approfondimento specifico: 1) Il Comune, la Provincia, la Regione, lo Stato ecc., ha bisogno di comprare sul mercato una quantità di beni, di lavori (es. manutenzione immobili comunali, provinciali ecc.) e di servizi, compresi servizi di consulenze varie in ambito legale, urbanistico e tecnico in genere. Ovviamente tutti i beni e servizi acquistati vengono pagati dal Comune, Provincia ecc. (ovvero dai cittadini) che dovrebbe scegliere di comprare dai soggetti privati che assicurano l’offerta migliore in termini di costo/qualità. a. Per assicurare che questo avvenga il cosiddetto “codice dei contratti”, risultato di un recente adeguamento della normativa nazionale alle Direttive dell’Unione Europea, detta delle regole che variano a seconda dell’importo dell’acquisto comunale. La ratio della norma è quella di assicurare la scelta del miglior offerente assicurando la concorrenza tra i medesimi. Vi sono parecchi escamotage per aggirare tale regola comprando sempre dagli privati. Attualmente i cittadini non possono verificare se effettivamente viene scelto sempre il miglior offerente privato o vengono scelti sempre gli stessi privati (il che potrebbe implicare una connivenza col dirigente o politico di turno che ci guadagna in nero del suo). 2) I gruppi consiliari (ma non solo loro) hanno diritto a vedersi rimborsati dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dal Parlamento ecc. (ovvero dai cittadini) i costi “di funzionamento”, ossia legati all’attività istituzionale del gruppo. Vi è l’usanza, abbastanza generalizzata (tanto maggiore quanto più si sale in alto nella gerarchia) di far rientrare nell’attività istituzionale anche lauti pranzi e cene in ristoranti rinomati giustificati come “attività istituzionale” per il semplice fatto che vi si incontrano due persone di cui uno è un “politico”, ovvero due persone cha hanno un qualsiasi ruolo in un ente pubblico. Ma non si tratta solo del rimborso di pranzi e cene…ricordate la Polverini che si faceva accompagnare a sirene spiegate dall’auto blu dalla scorta e dagli autisti a comprare le scarpe in via Condotti a Roma? 3) Tutti gli Enti pubblici (e quindi i cittadini) stanno sempre più dismettendo i propri beni immobili (spesso di pregio) a privati operatori per esigenze di cassa, nella speranza anche che gli acquirenti privati abbiano maggior cura di tali immobili. Fin qui nulla quaestio. Ma come verificare che gli immobili vengano venduti al giusto prezzo, ad acquirenti che sicuramente pagheranno tutto il prezzo e ad acquirenti che magari si siano anche obbligati a prendersi cura degli immobili di pregio? Come evitare che gli immobili pubblici (ovvero di proprietà 3384 dei cittadini) vengano “svenduti” (depauperando quindi il patrimonio dei cittadini) a dei privati che abbiano l’unico obiettivo di rivenderli poi al prezzo di mercato più alto lucrando sopra tali beni senza alcun merito? Un tale elenco di rischio di disfunzioni non è certo esaustivo…chiunque può richiamare alla mente gli innumerevoli scandali di cui il nostro paese è stato vittima in tempi recentissimi e non. Si tenga conto che tutte tali disfunzioni sono sempre, più o meno correttamente, “contabilizzate”…per cui il bilancio degli enti non avrebbe alcuna irregolarità formale…peccato che ciò non è garanzia di efficiente funzionamento dell’ente medesimo. Tutte le disfunzioni hanno però un’unica radice….solo e sempre la stessa. E’ la mancanza di trasparenza che rende possibile nascondere tali disfunzioni. Il potere spetta al popolo, recitano tutte le costituzioni democratiche, che lo esercita attraverso i propri delegati scelti con libere elezioni. Per analogia potremmo dire che il popolo è il Capoufficio, i “Delegati” del popolo sono i suoi “Dipendenti”, oppure, se preferite, il popolo è il Presidente del Cda, i suoi “Delegati” sono i suoi “Procuratori”. Ma delle analogie ci occuperemo nell’articolo sul prossimo numero. Ve lo immaginate un Capoufficio o un Presidente di Cda che per avere dei dati e delle informazioni dal suo dipendente o dal suo procuratore deve chiedere il permesso al dipendente-procuratore, deve cercarsi da sé le informazioni e deve anche pagare se vuole le fotocopie dei documenti? Forse basterebbe obbligare per legge i “delegati” a pubblicare sul sito istituzionale tutte le procedure più delicate in cui si annidano le possibilità di corruzione e di scempio del patrimonio e delle risorse pubbliche….forse. Diamo la possibilità ai lettori di rimetterci le loro osservazioni, critiche, proposte in merito agli argomenti trattati. Ad alcune di esse sarà data risposta nei numeri successivi del giornale. Crescere con la natura Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice a cura di Raffaele Annese Centro Studi e Didattica Ambientale “Terrae” - Centro di Educazione Ambientale “Ophrys” Importante riconoscimento per il nostro CEA L’analisi dei dati relativi all’ultimo triennio ha consentito di individuare il Centro di Educazione Ambientale “Ophrys” di Ruvo di Puglia gestito dal Centro Studi e Didattica Ambientale “Terrae” tra i 5 centri “di eccellenza” della rete InFEA (Allegato A - PROGRAMMA DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ DELLA REGIONE PUGLIA 2012/15, Novembre 2012). Iniziamo il 2013 con un vero e proprio auspicio: i bambini (e gli adulti…) hanno bisogno di crescere con la Natura! Tra i vari oneri spettanti alla famiglia, alla scuola ed alla pubblica amministrazione c’è anche quello dell’educazione ad un corretto rapporto con l’ambiente. Spesso e volentieri la nostra società “insegna” ad evitare l’esperienza diretta a contatto con la Natura e ad avere comportamenti non sostenibili: questa lezione viene impartita in famiglia, talvolta persino a scuola. Il minor tempo trascorso dai giovani nell’ambiente naturale comporta un’atrofizzazione delle capacità sensoriali, sia fisiche sia psichiche e, in definitiva, una riduzione della ricchezza dell’esperienza umana. È quanto mai necessario che famiglia e scuola, in collaborazione tra loro, aiutino i bambini, predisponendo loro opportune occasioni di contatto e di riflessione e comprensione della Natura. L’aumento del tem- po passato a contatto con la natura, combinato con una riduzione delle ore trascorse davanti alla televisione magari con giochi e ambienti educativi più stimolanti, può ridurre il deficit di attenzione nei più piccoli e, cosa non meno importante, aumentare la loro felicità. Se pensiamo alle prime volte in cui entriamo in contatto con la Natura e con nuovi paesaggi, rimaniamo esaltati dalla dimensione delle emozioni e dei sentimenti che questa ci suscita. Il crescente bisogno di contatto con la Natura fa si che attuare programmi di educazione ambientale fin dai primissimi anni scolastici sia di fondamentale importanza. Esplorando e giocando i bambini imparano a mettersi in relazione con l’ambiente e a conoscere le disponibilità di oggetti, superfici ed eventi. Educazione ambientale significa proprio “educare all’ambiente” che ci circonda per conoscerlo e quindi tutelarlo. La funzione fondamentale delle attività “outdoor” (in natura), è quella di fornire a ragazzi ed insegnanti la possibilità di vivere esperienze che oggi, a scuola, sono difficili da svolgere. L’ambiente scolastico deve of- 3385 frire occasioni di socializzazione, responsabilizzazione individuale e di gruppo, intenzione e scoperta, acquisizione di nuove competenze, stimolo alla creatività. Anche la pubblica amministrazione ha il compito di organizzare e stimolare azioni sociali, economiche e educative, che orientino le persone a scegliere il meglio per se stesse, l’ambiente e la società. In Puglia, l’educazione ambientale è stata perseguita e attuata sin dal 1998 attraverso la RESEFAP Rete dei Servizi per l’Educazione e la Formazione Ambientale della Puglia, costituita da un nucleo operativo centrale, l’Unità Regionale di Coordinamento presso la Regione, e da 5 Laboratori per l’Educazione Ambientale (LEA) ubicati nelle Province di Foggia, Bari, Brindisi, Taranto e Lecce. Attualmente il Sistema In.F.E.A. Puglia (INFormazione Educazione Ambientale) si articola in: 1 Centro Regionale di Educazione Ambientale (CREA), 5 Laboratori di Educazione Ambientale (LEA), 30 Centri di Educazione Ambientale (CEA), 5 Centri di Esperienza (CE). rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net 30 gennaio 2013 cercalavoro Nuovo reclutamento per i volontari in ferma prefissata quadriennale 3386 Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice E’ indetto, per il 2013, un concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 2.409 VFP 4 nell’Esercito, nella Marina Militare e nell’Aeronautica Militare, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP 1) in servizio, anche in rafferma annuale, o in congedo per fine ferma, appartenenti ai sotto indicati blocchi di incorporazione e in possesso dei requisiti di cui al successivo. I posti a concorso sono cosi’ suddivisi: a) 1.972 posti nell’Esercito ripartiti nelle seguenti immissioni: 1) 986 posti nella 1^ immissione. La domanda di partecipazione per la 1^ immissione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 1° e 2° blocco 2012, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 1° e 2° blocco 2011, 1° e 2° blocco 2010, 1° e 2° blocco 2009, 1° e 2° blocco 2008, 1° e 2° blocco 2007, nonche’ con il 1°, 2° e 3° blocco 2006 e con il 1°, 2° e 3° blocco 2005, dal 21 gennaio 2013 al 19 febbraio 2013, estremi compresi; 2) 986 posti nella 2^ immissione. La domanda di partecipazione per la 2^ immissione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 3° e 4° blocco 2012, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 3° e 4° blocco 2011, 3° e 4° blocco 2010, 3° e 4° blocco 2009, 3° e 4° blocco 2008, 3° e 4° blocco 2007, nonche’ con il 4°, 5° e 6° blocco 2006 e con il 4°, 5° e 6° blocco 2005, dal 15 aprile 2013 al 14 maggio 2013, estremi compresi; b) 198 posti nella Marina Militare, di cui 156 per il Corpo Equipaggi Militari Marittimi (CEMM) e 42 per il Corpo delle Capitanerie di Porto (CP), ripartiti nelle seguenti immissioni: 1) 99 posti, di cui 78 per il CEMM e 21 per le CP, nella 1^ immissione. La domanda di partecipazione per la 1^ immis- sione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 1° blocco 2012, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2012, 1° incorporamento, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 1° blocco 2011, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2011, 1° incorporamento, 1° blocco 2010, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2010, 1° incorporamento, 1° blocco 2009, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2009, 1° incorporamento, 1° blocco 2008, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2008, 1° incorporamento, 1° blocco 2007, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2007, 1° incorporamento, nonche’ con il 1° ramento, e 3° blocco 2008, 1° e 2° incorporamento, 2° blocco 2007, 2° incorporamento, e 3° blocco 2007, 1° e 2° incorporamento, nonche’ con il 2° blocco 2006, 2° incorporamento, e 3° blocco 2006, 1° e 2° incorporamento, e con il 4°, 5° e 6° blocco 2005, dal 15 aprile 2013 al 14 maggio 2013, estremi compresi; c) 239 posti nell’Aeronautica Militare ripartiti nelle seguenti immissioni: 1) 140 posti nella 1^ immissione. La domanda di partecipazione per la 1^ immissione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 1° blocco 2012, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta. Platone blocco 2006, 1° e 2° incorporamento, e 2° blocco 2006, 1° incorporamento, e con il 1°, 2° e 3° blocco 2005, dal 21 gennaio 2013 al 19 febbraio 2013, estremi compresi; 2) 99 posti, di cui 78 per il CEMM e 21 per le CP, nella 2^ immissione. La domanda di partecipazione per la 2^ immissione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 2° blocco 2012, 2° incorporamento, e 3° blocco 2012, 1° e 2° incorporamento, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 2° blocco 2011, 2° incorporamento, e 3° blocco 2011, 1° e 2° incorporamento, 2° blocco 2010, 2° incorporamento, e 3° blocco 2010, 1° e 2° incorporamento, 2° blocco 2009, 2° incorporamento, e 3° blocco 2009, 1° e 2° incorporamento, 2° blocco 2008, 2° incorpo- incorporati con il 1° blocco 2011, 1° blocco 2010, 1° blocco 2009, 1° e 2° blocco 2008, 1° e 2° blocco 2006, nonche’ con il 1° e 2° blocco 2005, dal 21 gennaio 2013 al 19 febbraio 2013, estremi compresi; 2) 99 posti nella 2^ immissione. La domanda di partecipazione per la 2^ immissione puo’ essere presentata dai VFP 1 incorporati con il 2° blocco 2012, nonche’ dai VFP 1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 2° blocco 2011, 2° blocco 2010, 2° blocco 2009, 3° blocco 2008, 3° blocco 2006, nonche’ con il 3° blocco 2005, dal 15 aprile 2013 al 14 maggio 2013, estremi compresi. Non e’ consentita, pena l’esclusione dal concorso, la partecipazione al concorso stesso per piu’ Forze Armate e/o a piu’ immissioni previste dal presente bando. I concorrenti che desiderano partecipare al reclutamento per una Forza Armata diversa da quella di provenienza dovranno presentare domanda facendo riferimento alla corrispondente immissione prevista per la Forza Armata nella quale hanno svolto la ferma in qualita’ di VFP 1 (per esempio, un VFP 1 che ha prestato servizio nella Marina Militare, che potrebbe partecipare alla 1^ immissione nella Marina Militare, puo’ partecipare alla 1^ immissione nell’Esercito o nell’Aeronautica Militare; se, invece, potrebbe partecipare alla 2^ immissione nella Marina Militare, puo’ partecipare alla 2^ immissione nell’Esercito o nell’Aeronautica Militare). 4. Il 10% dei posti disponibili di ogni immissione per ciascuna Forza Armata e’ riservato alle seguenti categorie previste nell’articolo 702 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66: diplomati presso le Scuole Militari; assistiti dall’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari di Carriera dell’Esercito; assistiti dell’Istituto Andrea Doria, per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina Militare; assistiti dell’Opera Nazionale Figli degli Aviatori; assistiti dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri; figli di militari deceduti in servizio. In caso di mancanza, anche parziale, di candidati idonei appartenenti alle suindicate categorie di riservatari, i relativi posti saranno devoluti agli altri concorrenti idonei della stessa immissione, secondo l’ordine della relativa graduatoria di merito. Addetto gestione sito e-commerce Cerchiamo giovane max 30 anni per la gestione di un sito ecommerce. Requisiti: ottima conoscenza del computer e di internet, uso della posta elettronica, media conoscenza della lingua inglese scritta, capacità organizzative e diligenza. Non sono richieste competenze di programmazione. Inviare candidature esclusivamente via email a info@ iptraduzioni.com www.ilfatto.net consigli per una sana alimentazione sudoku difficile facile 9 1 5 7 4 9 1 2 9 4 2 8 3 5 1 9 7 8 1 8 2 3 5 2 9 3 1 3 6 9 4 6 4 8 2 1 4 7 5 5 3 7 3 8 9 1 7 2 1 2 7 4 8 9 2 3 9 2 8 1 7 6 3 2 4 2 1 7 9 soluzioni Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte: it.wikipedia.org La frutta secca Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice a cura della dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionista Studio di Nutrizione e Alimentazione tel. 080.335.45.29 - 338.27.87.929 Sono appena trascorse le festività Natalizie e ho la certezza che sulle vostre tavole, tra le varie prelibatezze, siano comparsi anche i più svariati tipi di frutta secca. Con tale termine oggi si fa riferimento ad una vasta gamma di alimenti e prodotti ricchi di qualità benefiche: noci, nocciole, arachidi, castagne secche, datteri, fichi, mandorle, pinoli, ma anche prugne e uvetta, anacardi, etc. Un tempo questi alimenti erano tipici solo delle festività di fine anno, ma oggi sono diventati un prodotto di largo consumo: provate a pensare con cosa accompagnate un aperitivo o alle varie tipologie di dolci che vi vengono proposti o ai pistacchi nella mortadella di Bologna o alle bevande a base di latte di mandorla o alla nocciola delle cioccolate spalmabili. Sono solo alcuni esempi per dimostrarvi come tali alimenti siano in realtà consumati tutto l’an- 3387 no. La frutta secca ha indubbie qualità nutrizionali ed è talmente ricca che può essere considerata alla pari dei migliori integratori alimentari. Molti studi scientifici ne dimostrano gli effetti benefici grazie alla presenza di oligominerali come ferro, rame, zinco, manganese e selenio, di minerali come fosforo, potassio e ferro , di vitamine E, A e del gruppo B, aminoacidi, acidi grassi essenziali omega 3 e 6 e assenza di colesterolo, antiossidanti come fitosteroli e fitoestrogeni ma anche fibre. Ecco perchè spesso leggete che due o tre noci ogni giorno possono aiutare a prevenire malattie cardiovascolari, dismetabolismi, dislipidemie, neoplasie. Ricordate però che sono alimenti funzionali da consumare con costanza, ma soprattutto con misura. Infatti, hanno anche un elevato potere calorico: pensate che 100 grammi di noci hanno circa 660 Kcal e che solo una noce ne ha ben 30! 2 7 1 9 6 8 4 5 3 9 8 3 4 5 7 6 2 1 6 5 4 2 1 3 7 9 8 7 4 2 8 9 1 5 3 6 1 6 5 3 7 2 8 4 9 3 9 8 5 4 6 2 1 7 8 1 9 7 2 5 3 6 4 4 2 7 6 3 9 1 8 5 5 3 6 1 8 4 9 7 2 6 8 4 7 9 1 5 3 2 3 2 7 5 4 6 9 1 8 9 1 5 3 8 2 6 7 4 4 9 3 6 2 7 8 5 1 8 5 6 1 3 4 2 9 7 2 7 1 9 5 8 3 4 6 1 6 9 8 7 5 4 2 3 7 3 2 4 6 9 1 8 5 5 4 8 2 1 3 7 6 9 aggiungici ai tuoi amici su acebook gennaio 2013 amici animali ricetta Paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala Perchè il mio cane distrugge casa? Invia un sms sull’articolo al 347/5725019 inserendo il codice a cura della dott.ssa Chiara Pacifico [email protected] tel. 347.898.87.37 L’ansia da separazione è un problema comunemente riscontrato nei nostri amici a quattro zampe. La natura estremamente sociale dei nostri amici animali contribuisce a creare un attaccamento spesso morboso verso l’uomo scatenando così , in alcuni soggetti, una sofferenza psicologica quando questi vengono separati dai membri familiari. Distruzione dei beni, imbrattamento dell’abitazione, vocalizzazione (ululati,guaiti...), attività motoria e autotraumatismo sono i segni più comunemente riscontrati in animali con disturbo di sofferenza psicologica da separazione. L’ansia da separazione risponde spesso bene alla terapia comportamentale. Creare un’ interazione ottimale tra proprietario e animale 31 ingredienti 3388 ed riuscire così a creare un cane più indipendente e capace di restar calmo e rilassato lontano dal proprietario quando esso e in casa è il primo passo affinchè esso rimanga tranquillo quando viene lasciato solo. In alcuni casi può essere utile cercare di cambiare lo stato emotivo ansioso associato all’allontanamento del proprietario.Aumentare il gioco e l’esercizio fisico o fornire un giocattolo imbottito di cibo prima di andar via può rendere gli animali più calmi. E’ consigliabile inizialmente lasciare il proprio cane solo per pochi minuti e man mano aumentare di 5-10 minuti la lunghezza del tempo di allontanamento . Prima di allontanarsi è necessario assumere un atteggiamento di indifferenza nei confronti del nostro amico ( tale atteggiamento deve essere mantenuto anche nei minuti che seguono il nostro ritorno a casa) evitando così una sovraeccitazione del cane che spesso sfocia in ansia . L’aiuto di un veterinario comportamentalista potrebbe essere necessario per migliorare la convivenza tra proprietario e animale ansioso. • • • • • • Pasta 400 gr Melanzane 450 gr Cozze 1 kg Pomodori tipo ciliegia 400 gr Mozzarella di Bufala Campana Sale q.b. • • • • • Olio Cipollotto fresco Aglio Prezzemolo Vino bianco procedimento Per preparare i paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala, iniziate pulendo per bene le cozze. Eliminate la barbetta che fuoriesce, raschiate il guscio,e lavatele bene sotto l’acqua corrente per eliminare tutte le impurità. Una volta pulite le cozze mettetele in padella con due cucchiai di olio e due spicchi di aglio e fatele dischiudere. Quando vedete che cominciano ad aprirsi sfumate con il vino bianco e aggiungete metà del prezzemolo tritato totale. Dischiuse tutte le cozze scolatele per bene, avendo cura di raccogliere in una bacinella l’acqua di cottura che servirà alla fine per insaporire la pasta. A questo punto sgusciate metà delle cozze e tenete l’altra metà intera per la decorazione finale del piatto. Mondate le melanzane togliendo le estremità, tagliatele a cubetti e disponetele a strati in un colapasta o setaccio, spolverizzandole con del sale grosso. Copritele con un peso affinché la pressione aiuti a far perdere l’acqua e l’amaro e lasciatele riposare così per almeno un’ora. Nel frattempo tagliate in quarti i pomodorini e togliete i semi. Tritate il cipollotto e mettetelo ad appassire con un paio di cucchiai di olio di oliva, poi aggiungete le melanzane, i pomodorini, salate per insaporire le verdure e lasciate cuocere per 10 minuti. Quando saranno cotte aggiungete le cozze, poi fate bollire una pentola di acqua salata e mettete a cuocere i paccheri. Scolateli al dente e aggiungeteli al sugo, poi unite l’acqua di cottura delle cozze che avete precedentemente tenuto da parte. Tagliate a pezzi una mozzarella di bufala e aggiungetela alla pasta, poi unite le restanti cozze con il guscio e abbondante prezzemolo. Mescolate per bene tutti gli ingredienti e siete pronti per servire in tavola i vostri paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala. oroscopo d ARIETE Febbraio si annuncia come un mese decisamente più favorevole del precedente. Il cielo si schiarisce e nel tuo cuore inizia a farsi spazio la voglia di divertimento, di stare con gli amici, la famiglia, le persone alle quali tieni di più. Vivrai un periodo vivace, ricco di momenti positivi, mentre le contraddizioni piano piano inizieranno a cedere il passo alle soluzioni e al rasserenamento. Soprattutto in famiglia, finalmente ci sono questioni che torneranno a posto, o tensioni che inizieranno ad allentarsi. TORO Febbraio potrebbe essere un mese venato da contraddizioni, con l’alternanza di momenti sereni e altri più nervosi. In famiglia, se ci sono già tensioni presenti in casa o con i parenti più lontani, dovrai adottare un atteggiamento prudente. Evita le prese di posizione troppo nette, perché non serviranno a nulla. Tutto sommato però, il lungo transito di Mercurio in Pesci, che inizierà il 5 febbraio, rappresenta lucidità e prontezza di riflessi al tuo servizio per affrontare ogni questione con abilità. E significa che se in casa litigherai, potrai sempre consolarti con tantissimi amici simpatici, nuovi o vecchi! GEMELLI Febbraio potrebbe essere un mese piuttosto contradditorio. Ci sono pianeti benevoli nei tuoi confronti, e altri che invece ti guardano in cagnesco, pronti a seminare zizzania in casa o con gli amici. La tua capacità di cavartela in ogni circostanza però è sempre vivace: occhi aperti allora e smussa eventuali tensioni usando a piene mani la tua abilità e la tua astuzia. Sei costretto a raccontare qualche bugia? Forse sono solo mezze verità: in fondo bisogna pure sopravvivere ai fastidi dei parenti! CANCRO Inizia a dimenticare tensioni, rancori, dispetti e polemiche. Febbraio e i transiti planetari vogliono vederti felice, vogliono farti lasciare alle spalle tutto quello che nella tua vita non funziona o non ha funzionato. Hai un quadro astrale promettente: per sfruttarlo al meglio ricordati sempre che ci vorrà il tuo apporto decisivo, la tua volontà di girare pagina. Un piccolo esempio? Sei un po’ permaloso e forse non perdoni facilmente. Va oltre questo atteggiamento e scoprirai che anche certi personaggi in fondo non sono poi così male… LEONE Febbraio potrebbe portare a galla parecchie tensioni, soprattutto in ambito familiare e affettivo. Avrai la tentazione di risolvere i problemi tagliando i ponti con le persone coinvolte: tuttavia, secondo le stelle, potresti trovare mezzi diversi. Per fortuna, nonostante qualche momento in cui ti sentirai un po’ giù, sarai sempre lucido e pronto alla riflessione. Conta pure sugli amici, se in casa non sono disponibili. VERGINE Febbraio non sarà un mese semplicissimo. La “colpa” sarà di Marte e Mercurio, in dispettoso aspetto dal segno dei Pesci per buona parte di queste giornate. Transiti che indicano momenti di confusione, oppure polemiche e tensioni dichiarate in famiglia o con gli amici. Preparati a discutere e preparati a moderare la tua voglia di farlo con aggressività. Ci sono personaggi che te le tireranno proprio dalle mani (e dalla bocca, se non starai attento a quello che dici!). BILANCIA Febbraio si annuncia come un mese migliore del precedente, sempre se a gennaio hai vissuto qualche problema. Le tensioni familiari, i bisticci con gli amici, le piccole o grandi insoddisfazioni della tua vita, iniziano a pesarti di meno. Perché risolverai quello che non funziona, o perché guarderai certe vicende da un altro punto di vista. In ogni caso, quello che importa è il risultato: ma non rivangare il passato, ok? SCORPIONE A Febbraio potresti vivere momenti di incertezza, di rancori dichiarati o taciuti per quieto vivere, mentre le contraddizioni degli altri rispecchiano però anche le tue… Non sarà un mese lineare, ma non sarà nemmeno un mese sfavorevole. Perché se Venere ti fa i dispetti, avrai come alleati Mercurio e Marte, pianeti in grado di esaltare la tua astuzia e la tua capacità strategica. E se qualcuno in famiglia o tra gli amici ti dà fastidio, tu sarai prontissimo a rimetterlo al suo posto! SAGITTARIO Febbraio potrebbe essere piuttosto contradditorio. I pianeti in Pesci, Nettuno, Mercurio (dal 2), Marte (dal 5) ti rendono irritabile e potrebbero aumentare le tensioni presenti in famiglia o con gli amici. In presenza di equivoci, muoviti con cautela: non essere impulsivo, perché correresti il rischio di esasperare le tensioni. Non dovrai però soltanto discutere con chi ti circonda: ci sono tante belle novità che ti aspettano e che ti renderanno felice! CAPRICORNO Febbraio ti promette vantaggi di tutti i tipi, sorprese e qualche novità. Le doti a tua disposizione, offerte dal passaggio di Mercurio in Pesci dal 5, saranno simpatia, lucidità, senso dell’umorismo. In più, e vale soprattutto se sei un Capricorno serio, taciturno e solitario, potresti avere una voglia maggiore di uscire e di divertirti. In famiglia i rapporti migliorano, nonostante qualche imprevisto minacciato da Urano. ACQUARIO Se non hai compiuto gli anni a fine gennaio, questo è il mese del tuo compleanno. I regali non mancano, caro Acquario: vivrai un clima di maggiore accordo in famiglia, e inizierai ad osservare alcuni problemi da una prospettiva più leggera e disincantata. Saturno appesantisce proprio il tuo umore, e questi momenti di “sdrammatizzazione” sono preziosi anche per questo motivo. Avrai voglia di goderti la vita, di divertimento, di piaceri e di piacere! Giove approva: sono i suoi ambiti preferiti! PESCI Ma che mese! Venere sarà favorevole i primi e gli ultimi giorni di febbraio, Mercurio sarà nel tuo segno dal 5, Marte dal due, per non parlare di Nettuno, Saturno e Plutone, tutti alleati. Approfitta di questo cielo così ricco per fare la pace con un familiare che per te è molto importante, per allargare il giro delle tue amicizie, se sei in cerca di divertimento e di movida, oppure per chiarire con un amico con il quale non sei più in buoni rapporti. Ma, soprattutto, approfittane per goderti la vita! www.ilfatto.net IL FATTO Mensile gratuito di informazione Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 editore Activa S.r.l. con socio unico [email protected] direttore responsabile Giulio Cosentino [email protected] redazione [email protected] Via Antichi Pastifici, A/8 70056 Molfetta (BA) tel. 080/3382096 fax 080/3382853 progetto grafico e impaginazione Marcello Brattoli............................... cell. 340/8660559 - www.comunicoadv.it stampa MASTER PRINTING S.r.l. Via delle Margherite 20/22 Modugno (BA) per la tua pubblicità Ufficio Commerciale tel. 080/3382096 cell. 347/5725019 gennaio 2013 32 RIVENDITORE AUTORIZZATO CORSO UMBERTO 25/27 - MOLFETTA TEL. 080/3345588
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