fo@ekwalslear Livello avanzato - Comunicazione

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fo@ekwalslear Livello avanzato - Comunicazione
Livello avanzato - Comunicazione:
Introduzione al corso
Modulo 1
Parlare in pubblico
Linee guida di comunicazione per il public speaking nella gestione delle
crisi
Modulo 2
Comunicazione verso l’esterno
Linee guida per una comunicazione efficace tra ONG
Modulo 3
Nozioni base di tecnologia informatica per la comunicazione
SEO e strategie di ottimizzazione del volontariato sui i motori di ricerca
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This project has been funded with support from the European Commission. This publication reflects the views only of the author, and the
Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.
Introduzione al corso
In questo corso apprenderai alcune nozioni basilari di oratoria per la gestione di situazioni di crisi
nelle quail talvolta il volontariato ha un ruolo importante. Inoltre, apprenderai le line guida per la
comunicazione efficace tra organizzazioni non profit. Infine scoprirai tecniche utili per il SEO
(Search Engine Optimization) e strategie per posizionamento sul web adatte al volontariato.
Modulo 1
Parlare in pubblico
Linee guida di comunicazione per il public speaking nella gestione delle crisi
La comunicazione nelle situazioni di crisi ha un’importanza cruciale per la reputazione delle
organizzazioni di volontariato e per sostegno ad sse dato da parte dell’opinione pubblica. La
capacità della vostra organizzazione di trasmettere il vostro messaggio al pubblico dipenderà in
gran parte da ciò che verrà riportato dai mezzi di informazione. Questo principio è
particolarmente vero in momenti di crisi umanitarie o guerre, durante le quali i mezzi di
informazione rappresentano lo strumento principale di comunicazione con il pubblico. A causa
delle emozioni che di solito accompagnano le situazioni di crisi umanitaria, le immagini create dai
servizi giornalistici su quella determinate situazione hanno un ruolo particolarmente importanti nel
plasmare l’opinione pubblica. L'obiettivo principale di questo tipo di comunicazione è quello di
comunicare con il pubblico in modo da costruire, mantenere o ristabilire la fiducia.
In caso di grave crisi umanitaria è essenziale porre in essere un piano di comunicazione efficace
che consenta di rilasciare informazioni tempestive ed accurate e per garantire che eventuali
richieste siano indirizzate alle fonti appropriate. La priorità sarà quindi il mantenimento di canali di
comunicazione rapidi e continue con i media, fornendo informazioni complete e precise sulla
situazione di emergenza e sulla risposta che le ONG stanno dando. Le comunicazioni con i
media dovranno essere frequenti per tutta la durata dell’emergenza. È di vitale importanza
nominare un portavoce della vostra organizzazione ed avere un piano di comunicazione pronto
già prima della crisi.
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Quando ci si trova di fronte a crisi umanitarie occorre tener conto del fatto che queste si
verificano all’improvviso ed in modi che spesso sono imprevedibili dalla nostra organizzazione,
che potrebbero richiedere una risposta immediata da parte nostra e che potrebbero anche
causare danni alla reputazione, all’immagine o al futuro dell'organizzazione. Il contenuto, la forma
e la tempistica della comunicazione possono aiutare a ridurre e contenere il danno o, al contrario,
contribuire a peggiorare la situazione. Le crisi possono anche implicare la mancanza di controllo
da parte delle organizzazioni coinvolte al momento in cui si verificano gli eventi critici. Per ridurre
l'impatto psicologico di una crisi il pubblico deve sentirsi in grado di intraprendere azioni che
possano contribuire a ridurre il rischio di danni. La preparazione fisica e mentale può aiutare ad
alleviare l'ansia. Un messaggio che trasmetta possibilità di azione può fornire alle persone la
convinzione di essere in grado di adottare misure specifiche per alleviare una situazione di
sofferenza.
Durante le emergenze le persone ricevono, interpretano e vivono le informazioni in modo diverso
rispetto a come lo farebbero in un periodo normale. In generale durante le crisi il pubblico tende
ad accedere a quante più informazioni possibile. Se da un lato troppe informazioni possono
essere problematiche da gestire, informazioni troppo scarse rischiano di aumentare lo stress
psicologico. Se durante una crisi le informazioni sono incomplete o non disponibili a tutti, in
genere aumenta l'ansia e il senso di impotenza del pubblico, minando la fiducia della gente nei
confronti dell'organizzazione che opera nella gestione dell’emergenza.
Il ruolo del portavoce delle organizzazioni di volontariato nelle situazioni di crisi è quello di fornire
informazioni tenendo nella dovuta considerazione ciò che il pubblico vuole o di cui il pubblico ha
bisogno. L’informazione dovrebbe trasmettere alle persone un senso di potere di influenzare
positivamente la situazione, costruendo fiducia e riducendo il danno, inclusi danni psicologici e
fisici temporanei e permanenti. Il portavoce dovrebbe fornire informazioni secondo la famosa
griglia: “chi, cosa, dove, quando, perché”. Inoltre, il/la portavoce dovrebbe stabilire un adeguato
livello di condivisione e di empatia con il pubblico; mantenere la calma, pur riconoscendo le
difficoltà ed evitando la tendenza a sovra-rassicurare; mostrare competenza e coerenza nel
rispondere per aiutare a costruire fiducia e sicurezza; dimostrare apertura e trasparenza. I
portavoce non leggono semplicemente un comunicato; essi stessi sono il comunicato.
Prima di comunicare i fatti e eventuali consigli per come comportarsi, è necessario ridurre le
barriere psicologiche del pubblico riconoscendo apertamente le preoccupazioni della gente.
Empatia e capacità di prendersi cura: condividete le vostre premure e preoccupazioni per le
sofferenze che gli altri stanno passando in una crisi umanitaria. Ciò consentirà di aumentare la
probabilità che il pubblico ascolti e agisca in considerazione del vostro messaggio. Ma non siate
troppo rassicuranti: l'obiettivo non è quello di attenuare, ma di stimolare una preoccupazione
razionale e controllata.
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I seguenti elementi possono aiutarvi ad elaborare le informazioni durante una situazione di crisi:
Semplificare i messaggi. In momenti di particolare stress e sovraccarico di informazioni si tende
a perdere il contenuto dei messaggi che si ricevono, ascoltando solo parzialmente le
informazioni, non ricordando gran parte delle informazioni come pure si dovrebbe, male
interpretando inviti ad agire in un determinato modo. È consigliabile quindi l’utilizzo di frasi
semplici e brevi, evitando un gergo tecnico. Cercate di usare parole positive o neutre.
Velocizzare la vostra risposta. Ditelo, e ditelo presto. Durante una crisi, la velocità di risposta
può essere un fattore importante nel ridurre i danni. In assenza di informazioni si tende a fare
supposizioni per riempire gli spazi vuoti. Questo si traduce spesso in pettegolezzi e voci
infondate. Impegno e dedizione sono di vitale importanza in questi frangenti: dichiarate subito
cosa la vostra organizzazione intende fare in risposta alla crisi.
Credibilità e coerenza. Assicuratevi di essere trasparenti e precisi per quanto possibile,
altrimenti la gente non si fiderà. Utilizzate documenti e dati per comprovare ciò che affermate.
Ammettete pure di non essere sicuri di qualcosa se è il caso. Il vostro messaggio deve essere
ripetuto da una molteplicità di fonti credibili e dovrebbe essere specifico per l'emergenza che si
sta vivendo.
Riconoscere le paure della gente. Non dite alla gente che non dovrebbe aver paura. Le
persone hanno paura, e hanno il diritto di averla.
Riconoscere la sofferenza comune. Talvolta le persone più che vera e propria paura hanno un
senso di infelicità, rassegnazione e sconfitta. Bisogna essere disposti ad affrontare domande
come "cosa succederebbe se…": queste sono le domande che tutti hanno dentro e alle quali tutti
vorrebbero che esperto rispondesse. Anche se spesso non è pratico alimentare i "cosa
succederebbe se" quando la crisi è di piccole dimensioni e tale da non coinvolgere un gran
numero di persone, può comunque avere senso rispondere ai "cosa succederebbe se" se si ha
sentore che qualcosa possa effettivamente accadere a breve e la gente ha quindi bisogno di
essere emotivamente preparata a tale avvenimento.
Dare alle persone cose da fare e dare loro una serie di risposte plausibili dinanzi alla
situazione di crisi: una risposta minima e dunque esigua, una risposta massima e pertanto più
dettagliata, e una risposta di mezzo, che è anche quella consigliata.
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Limitare il gergo specialistico e gli acronimi. Il linguaggio tecnico ostacola la comunicazione e
può essere considerato come arrogante.
Utilizzare con cautela l’umorismo. L'umorismo è un campo minato durante le crisi. Uno humor
leggero ed autoironico può essere disarmante per un pubblico ostile ma, in generale, lo sforzo di
essere divertenti durante le crisi rischia di essere male interpretato.
Evitare battute di spirito, luoghi comuni e commenti improvvisati: qualsiasi dichiarazione
che banalizzi l'esperienza con frasi del tipo: "Nella vita non si sa mai," riduce la vostra credibilità
ed affidabilità.
Non permettere che I giornalisti vi mettano parole in bocca. I giornalisti talvolta usano parole
che infiammano o che suscitano emozioni. Evitate di ripetere le parole dei giornalisti. Usate
parole vostre. Se la domanda contiene un linguaggio tendenzioso o particolarmente forte
riformulate la domanda per eliminare le ambiguità e soltanto successivamente rispondete. A volte
è utile riformulare la domanda in termini neutri. Scomponete in single unità le domande composte
da più parti e rispondere a ciascuna parte separatamente. Accertatevi sempre che il microfono
sia acceso! Cercate di convincervi che non esiste nulla di non ufficiale o confidenziale.
In generale i vostri commenti ai fatti devono limitarsi a ciò che è oggettivo. Limitate al minimo le
opinioni personali. Il vostro rapporto con i media nel corso di una situazione di emergenza
comporterà la costruzione di relazioni solide e positive. Cercate di avere a disposizione materiale
stampato chiaro e conciso, predisposto in anticipo. Cercate di avere sempre un portavoce
capace e ben preparato.
Modulo 2
Comunicazione verso l’esterno
Linee guida per una comunicazione efficiace tra ONG
La crescita delle organizzazioni non governative (ONG) è uno dei fenomeni più significativi degli
ultimo anni nel settore della cooperazione internazionale. Le più importanti organizzazioni
internazionali come, tra le altre, la Banca Mondiale e l’Unione Europea hanno intensificato le
proprie relazioni con le ONG, attraverso il co-finanziamento di progetti o cercando il loro aiuto
nella gestione di progetti in corso.
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Ciò è in buona parte dovuto alla velocità con cui le ONG riescono a mobilitare risorse per
raggiungere le fasce di popolazione più bisognose. Un altro fattore importante è l’alto livello di
motivazione del personale che lavora in queste organizzazioni.
Il marketing non viene tenuto in grande considerazione nel mondo del non profit; piuttosto esso è
spesso visto come un male necessario. Ma la cruda realtà è che la maggior parte della gente non
ha mai sentito della vostra organizzazione e probabilmente non gli interessa nemmeno molto
quello che fate. Questo è valido anche nel caso in cui il lavoro svolto dalla vostra organizzazione
è innegabilmente meritevole. Responsabili lungimiranti del non profit comunque riconoscono ciò
che le loro controparti nel settore profit hanno capito da tempo, e cioè che il marketing è
fondamentale.
Rafforzare la posizione e difendere la reputazione della vostra organizzazione, l’identità
insostituibile di ogni ente senza scopo di lucro, è l'essenza del “marchio”. L'idea essenziale è
essere disciplinati nel descrivere e strutturare l'insieme distintivo di attributi che definiscono la
posizione di una organizzazione non profit sul mercato per quanto corncerne i possibili
finanziamenti, le idee e i concetti da trasmettere, nonché l'influenza da essa esercitata.
A dispetto della ruolo fondamentale da esse svolto e della loro reputazione, le ONG sono
notoriamente brand manager non particolarmente efficienti. Costruire un marchio può essere
difficile e molto costoso, ed i risultati sono in genere difficili da misurare o non immediatamente
percebibili. Di conseguenza, le ONG raramente investono le risorse necessarie per garantire i
massimi risultati di marketing, per la produzione di materiale promozionale, per interessare i
mezzi di comunicazione, per implementare un sistema coerente e adeguato di “immagine”, e per
fare tutte le altre attività di supporto all’idea di "marchio". Tuttavia è opportuno che la vostra
organizzazione prenda l'iniziativa e si dia un’identità, prima che uno dei vostri nemici provi a dare
una definizione di voi.
Gli obiettivi principali sono quindi definire e successivamente difendere la posizione di
un'organizzazione per favorire il raggiungimento della sua mission.
Il marketing risponde alle seguenti domande: Quanto è caratteristico il nostro programma? Per
cosa vogliamo essere conosciuti? Perchè il nostro lavoro è rilevante? Queste sono
considerazioni assolutamente fondamentali per ogni ONG.
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Un marketing efficace generalmente parte tenendo in considerazione il punto di vista del
pubblico, o dei clienti, e cerca di anticipare dare risposta ai loro bisogni. Tutto ruota intorno al
“te”, al pubblico; non a caso moltissimi lavori pubblicitari tendono ad iniziare con la parola “tu”. Il
marketing fa appello al cuore.
Le comunicazioni, d’altro canto, fanno generalmente appello alla testa. Rappresentando il punto
di vista ufficiale di un’organizzazione, generalmente nei materiali di comunicazione le frasi
cominciano con la parola “noi”, oppure con il nome dell’organizzazione. A questo proposito è
sufficiente dare un’occhiata al rapporto annuale di qualunque ONG.
In linea di principio le ONG mettono insieme gli aspetti migliori di questi due approcci e fanno
appello sia alla testa sia al cuore. Non limitatevi a comunicare. Promuovete!
Il marketing e la comunicazione possono svolgere un ruolo importante nella realizzazione di un
piano globale di raccolta fondi e, ad essere precisi, il marketing e la comunicazione sono la base
per la produzione di materiale informative/promozionale utile nel fund raising. In generale, le
ONG producono molti rapporti annuali, riviste, newsletter, dichiarazioni, documenti di lavoro e
opuscoli destinati a donatori di ogni genere. Ma poche organizzazioni conducono analisi
oggettive dei costi e dei benefici legati alla produzione di tutto questo materiale di raccolta fondi.
Per essere efficace un messaggio deve rispondere alle seguenti domande: Qual è il vostro
target di riferimento e che cosa sapete di loro? Perché credete che questo sia il modo
migliore per raggiungere quella persona? Qual è la durata di questo strumento di
comunicazione? In che altro modo si potrebbero spendere questi soldi?
Indubbiamente il lavoro dei fundraiser è più facile se questi hanno a disposizione materiale
convincente ed interessante in grado di dare forza ai messaggi delle organizzazioni per cui
lavorano. In effetti del buon materiale promozionale può essere costoso, ma dovreste essere
disposti a pagare per ottenere il tipo di prodotto che riesce a veicolare il messaggio giusto ai
vostri donatori. Allo stesso tempo, spesso è possibile attenuare l'impatto sul bilancio puntando
sulla qualità più che sulla quantità. Assicuratevi che il materiale di promozione delle raccolte fondi
si traduca in più denaro raccolto.
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L’essenza di un piano di comunicazione e marketing di qualità deriva direttamente dagli obiettivi
stabiliti.Se diretta ad un risultato misurabile, la Santa Trinità "pubblico, messaggio, veicolo" è una
formula efficace per la buona comunicazione delle ONG.
Audience: Quali persone o istituzioni bisogna raggiungere e/o influenzare per ottenere il vostro
obiettivo? Queste persone possono essere identificate in base criteri demografici, geografici, di
caratteristiche di personalità o stili di vita? Queste persone sono già a conoscenza del problema
in questione e della vostra organizzazione? Ricordate: non c’è nulla che possa essere definito
"grande pubblico". Il marketing di una ONG spesso mira a produrre un cambiamento nei
comportamenti, e il marketing sociale è stato inventato proprio per questo. Ma, affinchè il
pubblico reagisca, prima di tutto occorre catturare la sua attenzione, quindi sapendo chi è e cosa
vuole. Questo significa che il vostro marketing deve essere guidato dalla vostra missione e dal
vostro pubblico.
Messaggio: Quale messaggio motiverà il vostro pubblico ad adottare le azioni desiderate?
Spesso le ONG pensano che il messaggio deve essere centrato su loro stesse. Ma nella
maggioranza dei casi sicuramente non è così: i messaggi devono essere progettati per motivare
le persone ad andare oltre la consapevolezza ed agire. I messaggi devono parlare direttamente
ai bisogni, ai desideri e alle aspirazioni del pubblico, e devono essere brevi e semplici.
Veicolo: Qual è il miglior mezzo per trasmettere il messaggio al target di riferimento? Quale
combinazione di strumenti e canali funziona meglio? Se incontri personali, materiale stampato,
mezzi di comunicazione e pubblicità sono comunque importanti in molti casi, sempre più la parte
essenziale di una strategia di marketing non è più off-line, ma su internet. I migliori siti web si
sono evoluti da semplici volantini online a portali di reti di grandi dimensioni. I blog offrono la
possibilità di inviare e ricevere messaggi più sofisticati, in particolare per coloro che seguono con
attenzione le vostre attività. E i sistemi di posta elettronica stanno diventando così convenienti
che le organizzazioni possono ora fare un tipo di marketing differenziato e scambio di
informazioni con grandi gruppi secondo modalità che un tempo erano possibile solo ai VIP.
La natura “di rete” di internet è al centro di una piccola rivoluzione democratica nella distribuzione
delle informazioni. Mettete il giusto messaggio nel giusto veicolo e lasciatelo circolare.
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Modulo 3
Nozioni base di tecnologia informatica per la comunicazione
SEO e strategie di ottimizzazione del volontariato sui i motori di ricerca
Il “posizionamento” di un sito web, o Search Engine Optimization (SEO), è il processo di modifica
di elementi di un sito web funzionale all’ottenimento di un buon posizionamento nelle graduatorie
dei motori di ricerca che usano criteri come le parole chiave e frasi particolare. Nel Search
Engine Optimization non ci sono elementi singoli che che da soli permettono di ottenere una
posizione più alta in classifica per un determinato sito web; piuttosto si può dire che l'effetto
combinato di molti elementi contemporaneamente migliora il posizionamento di quell sito sui
motori di ricerca, consentendo al target di riferimento di trovare rapidamente quel sito web. .
Ovviamente, un buon posizionamento del sito web comporterà un aumento del traffico sul sito
web, della presenza on-line e / o delle vendite.
Questo processo è complesso e comporta un gran dispendio di tempo, ma conduce ad un
migliore posizionamento nei motori di ricerca e, quindi, a posizioni dominanti nelle graduatorie dei
risultati di ricerca. Sebbene vi siano molti modi per rendere un sito web molto visitato, cha
spaziano dall’inserimento di banner pubblicitari a campagne e-mail, tuttavia il metodo di gran
lunga più efficace ad un’analisi costi-benefici nel corso del tempo è risultato essere il
posizionamento sui motori di ricerca. Il principale vantaggio che il posizionamento sui motori di
ricerca ha rispetto ad altri metodi di promozione del proprio sito web è che, una volta raggiunte le
prime posizioni delle classifiche e a condizione che le tattiche usate siano etiche e che siano fatte
attività continue per mantenere il sito operativo, le alte posizioni in classifica possono
essenzialmente attirare visitatori per un periodo di tempo indeterminato.
Ecco i alcuni passaggi per migliorare il posizionamento del vostro sito sui motori di ricerca:
Scelta delle parole chiave: dovete scegliere le vostre parole chiave. Questa è forse la fase più
importante del processo poichè frasi che si rivolgono al target sbagliato possono risultare in un
flusso di visite che in realtà non sono interessate al vostro “prodotto”. La densità o la frequenza
delle parole chiave dovrebbe essere compresa tra il 2-6% del testo totale, ma una scrittura
naturale è comunque il metodo migliore da utilizzare in considerazione del fatto che che i motori
di ricerca sono diventati molto più capaci di individuare modelli di scrittura innaturali e fattori di
associazione tra parole che sono tipicamente correlate o che si prevede che compaiano in un
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brano su un determinato argomento. Quindi il cosiglio è di utilizzare le parole chiave nel
contenuto della vostra home page in modo costruttivo e propositivo. Assicuratevi che la home
page rifletta il contenuto generale del sito.
Contenuto del sito: prima ancora di iniziare l'ottimizzazione del sito web cercate di mettere
insieme un bel po' di nuovi contenuti, perchè questo può risultare doppiamente utile in quanto
potrebbe rivelare potenziali aggiunte al vostro sito web che forse non avevate considerato
(come un forum o un blog, per esempio).
Struttura del sito: Una struttura solida per il vostro sito è molto importante. Creare un sito che
possa essere facilmente letto e intercettato dai motori di ricerca e al tempo stesso attraente per i
visitatori può comportare un impegno arduo, anche se certamente gratificante. Per strutturare
adeguatamente il vostro sito web è necessario pensare secondo la modalità di lavoro “a ragno”
di un motore di ricerca, che in fondo non è così difficile come potrebbe sembrare. Un motore di
ricerca “ragno” legge la vostra pagina web come voi fareste con un libro. Parte da sinistra in
alto, legge tutto, e infine si sposta verso il basso. La priorità deve essere data quindi a ciò che si
colloca nella parte superiore della pagina.
Metatag: Le “metatags” si trovano nel source code HTML di una pagina web che fornisce
informazioni amministrative dettagliate su un sito web o su una pagina web. Alcune informazioni
sono inoltre esaminate da portali, directory e motori di ricerca, ed elencati nella descrizione dei
siti web, come ad esempio il <title> e <description>
Titolo delle metatag: visualizzato nella riga superiore di un browser e spesso ripetuto negli
elenchi dei motori di ricerca.
Descrizione delle metatag: utilizzate parole chiave che riflettono bene i contenuti. Dovrebbe
essere la stessa per tutte le richieste: le directory, motori di ricerca, portali. Dovrebbe essere
descrittiva, non pomposa: l’Open Directory Project (ODP) è un sistema di protezione che
respinge siti con descrizioni promozionali.
Metatag delle parole chiave: un po’ obsoleto ma tuttora necessario: Google non indicizza il
metatag per le parole chiave.
Aggiungere metadati alle immagini: mediante il tag <alt>, inserendo / rafforzando le parole
chiave.
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Ottimizzazione: Una volta che avete stabilito i vostri obiettivi chiave, il contenuto e la struttura
del sito dovete ora passare alla fase più ovvia, l'ottimizzazione dei contenuti. Come spiegato
sopra, un motore di ricerca “ragno” pone l’attenzione su ciò che si legge nella parte più in alto
della pagina. Quindi è opportuno cominciare con una frase che comprende una chiara menzione
dell’obiettivo. Detto questo, imbottire il testo di parole chiave nella speranza che queste possano
aggiungere peso alla vostra pagina di solito non funziona. Il termine "densità di parole chiave" si
riferisce alla percentuale di testo sul vostro sito web che si compone delle parole chiave
individuate. La regola è inserire nel contenuto quante più parole chiave possibile, mantenendo
però il testo leggibile e scorrevole per tutti i visitatori. Inoltre, all'inizio del vostro sito web si ha la
possibilità di utilizzare il tag <h1> per specificare il titolo del contenuto. A questo tag è dato un
peso maggiore e fornisce al motore di ricerca anche un indicazione del contenuto effettivo del
vostro sito. Assicuratevi quindi di utilizzare le parole chiave nel titolo, ma sentitevi liberi di
aggiungere anche altre parole (ma non troppe).
Collegamenti interni: Per assicurarvi che il vostro sito sia completamente indicizzato è
necessario fare in modo che i motori di ricerca “ragno” possano esplorare facilmente il vostro
sito. I link testuali sono la scelta migliore, come anchor text (ossia le parole effettivamente
utilizzate per il collegamento ad una pagina specifica). Aggiungete importanza a quella pagina
attraverso le parole usate per collegare ad esso. Assicuratevi di creare una mappa del sito per
tutte le pagine interne e linkate ad esso dalla vostra homepage, al fine di aumentare
l'indicizzazione.
Test umano: Ora avete il vostro sito ottimizzato e la possibilità di navigare. Il passo successivo
è quello di farci passare qualcuno che non ha mai visto il vostro sito. Cosa del vostro sito web è
utile per il pubblico? Chiedete alle vostre “cavie” di trovare informazioni specifiche e vedete
quanto tempo impiegano a trovarle. Chiedete ad un po’ di persone semplicemente di navigare
sul vostro sito, vedete quali link cliccano e chiedete loro perché hanno scelto proprio quelli. Voi
avete passato ore di lavoro sul contenuto del vostro sito a questo punto e di conseguenza forse
non siete i più obiettivi dei visitatori. Mettete in piedi una navigazione intuitiva e semplice;
abilitate più "punti di ingresso", presentate in modo chiaro il contenuto attualmente presente,
eventuali ricerche pubblicate e altri elementi di interesse, fornite credibilità al vostro sito con le
credenziali degli autori ed elencate eventuali riconoscimenti, includete anche alcuni elementi di
interesse personale (umanizzate il sito). Evitate effetti speciali o uso ececssivo di tecnologie o
grafiche esagerate che non hanno a che fare con lo scopo del sito web. Facilitate i contatti e I
feedback: rendete tutto il più semplice possibile!
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Invii: Inviate il vostro sito a molti destinatari (sia generali sia relativi al tema specifico) e ad
alcuni motori di ricerca di temi di attualità, ma soprattutto inviatelo a Google, Yahoo!, MSN, Bing
e altri motori di ricerca famosi. Comunque i motori di ricerca principali sono motori di ricerca
“ragno”, il che significa che seguiranno i link ovunque essi siano diretti. Basta che il vostro sito
sia linkato da siti che sono presi in esame dai principali motori di ricerca e avrete il vostro sito
rintracciato da tutti.
Link Building: Tutti i principali motori di ricerca danno credito a siti che sono collegati da link di
qualità. Il primo posto per cercare link è presso directory generali e specifiche-legate al tema.
Dopo di che potete trovare siti web che ritenete che i visitatori del vostro sito potrebbero essere
interessati a visitare e che voi riterreste buoni partner di link. È opportuno trovare link da siti che
abbiano qualcosa in comune con il vostro.
Monitoraggio: Dovete monitorare i principali motori di ricerca per le vostre frasi identificative.
Inoltre, dovete tenere d’occhio le statistiche per capire da dove provengono i visitatori del vostro
sito e quali termini di ricerca vengono utilizzati per trovarvi.
Festeggiate: Ce l’avete fatta. Ci sono volute molte ore di lavoro, ma la vostra posizione in
classifica è buona. Quella che avete creato è una solida posizione che reggerà alla prova del
tempo, a condizione che continuiate a rivedere di continuo i passi sopra descritti e che vi
assicuriate che il vostro sito è sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. Avete un sacco
di lavoro da fare per mantenere e sviluppare queste graduatorie, ma la parte più difficile è finita.
Congratulazioni!
fo@ekwalslear
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