- Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco
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La Separazione della luce dalle tenebre • Andrea Frova «Luce, colore, visione» • Nella nona campata della cappella sistina Michelangelo Buonarroti (…1512 ) volta della Cappella Sistina, Musei Vaticani - Roma, commissionata da Giulio II. La Separazione della luce dalle tenebre (Genesi 1,1-5) fu l'ultima delle scene principali ad essere dipinta, pur essendo la prima in ordine di lettura. Dio, che da solo riempie la quasi totalità della scena, fluttua impegnato nell'atto generativo che è alla base del mondo. La sua figura è vista dal basso e roteata, con le braccia alzate mentre dà forma al caos, originando onde di luce tra le tenebre incombenti. Sant’Agostino un'allegoria … legata rispettivamente all'opera svolta dalla Chiesa nel mondo …e al Giudizio finale (tenebre e luce). Separazione della luce dalle tenebre Michelangelo Buonarroti 1512 Cappella Sistina Roma Greci - pitagorici • Greci – diverse concezioni sulla luce da Esperienze comuni, come: – – – – Esistenza dei colori Corpi opachi o trasparenti Propagazione rettilinea di un raggio di luce Riflessione • Pitagorici – Visione come sensazione tattile: raggi divergenti emessi dall’occhio toccano gli oggetti e li rendono percepibili (la base per lo sviluppo della prospettiva) Greci diverse concezioni sulla luce da Esperienze comuni e fenomeni , come: – Esistenza dei colori – Propagazione rettilinea di un raggio di luce Carnevale - Patrasso Scomposizione della luce Greci Esistenza Corpi opachi, trasparenti, traslucidi http://www.terz obanco.it/index .php?nav=corpi %20trasparenti %2C%20opachi %2C%20trasluci di.none6 Greci Riflessione Il mito di Narciso pitagorici • La visione, come sensazione: – Raggi visivi … filamenti emessi dall’occhio che toccano gli oggetti e li rendono percepibili – Prime idee di prospettiva Pittura vascolare greca del IV sec. a.C. Il tempietto è rappresentato in prospettiva parallela …. tiene conto delle esperienze dell’ottica scientifica del IV secolo a.C. greci • Atomisti: visione dovuta all’emissione da parte dei corpi luminosi di simulacri (eidola) raccolti dall’occhio • Aristotele: non esiste il vuoto e la luce viene trasmessa da un mezzo continuo che occupa tutto lo spazio: – Non illustrato il meccanismo e tanto meno un eventuale processo ondulatorio – Riflessione è vista come un fenomeno di rimbalzo di una palla su una superficie Euclide • Alessandria • Fonda la geometria della visione – Assiomi – geometrie Erone Applica il principio di minimo percorso alla riflessione, Deduce che l'angolo di incidenza α e l'angolo riflesso (β) sono equivalenti: XIII sec il monaco polacco Witelo diffonde le opere • Dalla Grecia ad Alessandria d’Egitto al Medioevo – Euclide (300 ac) – geometria della visione – Erone (I-II sec ac) – legge della riflessione – Tolomeo (150 dc) – inizia ad interessarsi ai fenomeni di rifrazione, visione binoculare : il suo libro di ottica era andato perduto – Alhazen Alhazen • Scorzettine emesse dagli oggetti di 2 tipi che arrivano all’occhio nervo ottico colpito Spiega: - immagini riflesse e rifratte, - Le illusioni ottiche - la camera oscura - il disturbo agli occhi prodotto dal sole: una prima idea particellare della luce (ombre?) Era moderna e strumenti ottici • Francesco Maurolico – benedettino di Messina (1500) rivaluta l’opera di Alhazen – perfeziona l'idea della moltitudine di punti emittenti segnali, definendoli raggi geometrici Keplero (1600) riprende a Graz la geometria e fa la descrizione delle traiettorie luminose dal punto di vista geometrico: riflessione e rifrazione e passaggio della luce nelle lenti (le più antiche egizie di cristallo di rocca) Galileo Galilei la luce è – prodotta dal fuoco per altissima risoluzione di atomi indivisibili – Si propaga con velocità finita: propone la misura con la lanterna Grassendi abate in Aix-en Provence • descrive eclissi • aurora polare (12/9/1621) • riprende le idee degli atomisti e fa ipotesi ragionevoli sul meccanismo della visione La rifrazione una diatriba Cartesio, Fermat, Mersenne • Cartesio: – Rifiuta l’idea del vuoto come Aristotele. Lo spazio è riempito di materia: la pressione del vortice al cui centro vi è il sole si propaga a velocità infinita – Discute le proprietà della materia in interazione con la luce – Trova su basi sbagliate la legge di rifrazione La rifrazione di Cartesio • Cartesio scompone il moto della luce in due componenti, una parallela alla superficie di rifrazione e l'altra perpendicolare. Poi stabilisce due criteri fondamentali, non suffragati da nessuna prova: – la luce si muove all'interno di ogni materiale a una velocità costante ben determinata, dipendente solo dal materiale stesso (e questo è corretto); – quando la luce passa da un materiale a un altro, la componente "orizzontale" della sua velocità, cioè quella parallela alla superficie, non cambia; cambia invece, nel senso dell'accelerazione o del rallentamento, solo la velocità della componente verticale. TROVA sen α v2 ------- = ---- = n sen β v1 in cui α e β sono gli angoli di incidenza e di rifrangenza, v1 e v2 le velocità nell'aria e nell'acqua, n appunto il coefficiente di rifrazione Cartesio manda il lavoro a Mersenne per la pubblicazione V2 > V1 ??? Mersenne chiede a Fermat Cartesio non accetta le critiche • Smetterete, comunque, di trovarlo un effetto strano, ricordando la natura da me attribuita alla luce, quando dissi che non è altro che un certo moto o un'azione concepita in una materia molto sottile [*], che riempie i pori di tutti gli altri corpi e considerando che, come una palla, perde più del suo moto quando urta contro un corpo morbido che contro uno duro, e che essa rotola meno facilmente su un tavolo ricoperto di tessuto che su uno levigato; così l'azione di questa materia sottile può essere frenata molto più dalle parti d'aria che, essendo come sono soffici e debolmente legate una all'altra, non offrono molta resistenza ad essa, che dalle parti dell'acqua, che offrono più resistenza e ancor più dalle parti d'acqua che da quelle del vetro o cristallo... • [*] (Questa materia "molto sottile" è il famoso "etereo luminifero Il «principio del Minor Tempo» 1662 e l’esempio del bagnino trova sen α v1 ------- = --- = n sen β v2 Con v1 > v2 Esso non invalida le leggi della propagazione e della riflessione: infatti questi fenomeni accadono sempre nello stesso mezzo, quindi a velocità costante; e se la velocità è costante, il percorso più breve (Erone) è anche il più veloce (Fermat). Fermat Fenomeni comuni affrontati nei secoli • Propagazione rettilinea della luce • Intreccio / sovrapposizione senza alterazione fascetti di luce • Idea di raggio come modello della fisica • Interazione luce-oggetti: fenomeni di riflessione, diffusione, rifrazione, assorbimento • Immagini formate da… • Leggi riflessione e rifrazione • Modello ottica geometrica e previsioni immagini Vedere un oggetto: cosa serve? Come avviene? •Quale delle seguenti figure secondo te descrive il meccanismo della visione? b) a) c) d) Cosa vuol dire vedere? Il ruolo della luce 1. La luce L’immagine che percepiamo è diversa a seconda dello spettro della luce usato per illuminarla Neon Lampada a incandescenza Sole La Berceuse - Vincent van Gogh Oli on canvas(1889) La Berceuse - Vincent van Gogh Oli on canvas(1889) Infrarossa Lampada a idrogeno Lampada ultravioletta Noi vediamo il risultato di una interazione Un occhio vicino al collo appare all’infrarosso Dona Isabel de Porcel Francesco Goya Cosa vuol dire vedere? Ai raggi X compare un’intera immagine Jean Honoré Fragonard Ai raggi X c’è un’immagine sotto The triumph of Henry IV - Claude Deruet Ai raggi X 1. Riflessione Collezione d’arte moderna DIPINTI MONOCROMATICI Palazzo Ducale Sassuolo (Modena). Phil Sims Phil Sims Red I dipinti appaiono uniformi e omogenei. Se li si osserva da diversi punti di vista e con diverse condizioni di luce, NON CAMBIANO Uno specchio è il miglior riflettente ….. Ma la sola immagine che restituisce è quella della sorgente Uno specchio è come un dipinto monocromatico senza colore! Illuminando i quadri di Phil Sims con luce bianca rossa e blu Lo spot appare brillante e luminoso: la luce è riflessa Lo spot appare scuro: la luce non è tanto riflessa 2. Assorbimento Ciò che appare di una Lo spot appare brillante: la luce è superficie illuminata è la riflessa luce che non viene assorbita Lo spot appare scuro: La luce è poco riflessa Questo è l’origine del colore Reflectance Assorbimento elettronico La luce è riflessa dallo strato superficiale dipinto 400 500 600 Wavelength (nm) 700 “Sunday Afternoon on the Island of La Grande Jatte” Georges Seurat (1884-1886) ... Oppure è riflessa da particelle che sono pigmenti sospesi Annunciazione (1434-1436) Jan van Eyck Ci sono diversi strati di colore trasparente The color intensity is enhanced as more as light penetrates into the paint layer, minimizing the reflection by the surface. Holy Women at the Sepulcher – Peter Paul Rubens Oil on Pane 1611-1614 Altro tipo di assorbimento. Assorbimento di struttura Rosa Mystica n.1 Rosa Mystica n.3 David Simpson Acrylic on canvas XVI secolo Deruda e Gubbio Italy Nanocristalli di argento Nanocristalli di rame rosso Frammenti d’oro Nanocristalli di rame The properties of the microscopic structure of matter are not a smallscale reduction of those of the macroscopic structure Perché l’ossidiana è nera? …ad alta temperatura… ricominciamo A. Riflessione e diffusione Cosa succede quando si illumina un oggetto con la luce prodotta da una lampada o dal sole? Un signora di fronte a uno specchio in bar di Parigi. Una ragazza sopra all’acqua di una pozzanghera. Il cielo e gli alberi sulla superficie del lago. Come puoi rendere conto delle immagini che si osservano iˆ r̂ Diffusione Reflessione da parte di una superficie ruvida iˆ r̂ iˆ rˆ Riflessione B Rifrazione From “Sunday Afternoon on the Island of La Grande Jatte” Georges Seurat (1884-1886) Oil on canvas ... o è riflessa dalle particelle di pigmento sospese nel collante Riflessione • http://www.lnl.infn.it/~sperim/sperimentand o/2006/adotta2006/DOX/rel_riflessione.pdf Le immagini per riflessione La riflessione da uno specchio piano i 2.7 cm r 2.8 cm = i = r La riflessione da uno specchio piano Specchio Piano: del raggio incidente, del raggio riflesso della normale Se ci spostiamo lateralmente, l’immagine riflessa e il gesso dietro allo specchio risulteranno ancora allineati? Se ci spostiamo lateralmente, l’immagine si sposta? In quali posizione si forma l’immagine? Riflessione e simmetrie La riflessione multipla Un applet Java in web (Geiweb) Progettato per rappresentare un modello in forma geometrica a partire da un oggetto reale Il sistema acquisisce fotografie di situazioni e poi utilizza strumenti grafici per rappresentare elementi del modello, Come segmenti per la direzione dei raggi di luce, vettori… Che possono essere rappresentati nella stessa foto Si rimuove la foto per concentrarsi sul modello Riflessioni da specchio concavo L’immagine in uno specchio concavo è: - Capovolta rimpicciolita tra F e C se l’oggetto è lontano - Capovolta e ingrandita dopo C se loggetto è tra F e C - Diritta e ingrandita (virtuale) se l’oggetto è tra F e V L’immagine in uno specchio convesso è: - Diritta e rimpicciolita tra F e V La tazza, la moneta e l’acqua Rifrazione la matita nel bicchiere e nella vaschetta con acqua L’ingrandimento della rifrazione Matita nell’acqua Rifrazione • http://www.lnl.infn.it/~sperim/sperimentand o/2006/adotta2006/DOX/rel_riflessione.pdf Rifrazione e riflessione Immagini rifratte Immagine di un oggetto in acqua Riflessione totale il pennellino di luce non può incidere oltre un certo angolo, chiamato angolo limite. In questo caso il raggio rifratto riemerge parallelamente alla superficie, ossia a 90° con la normale. Essendo sin 90° = 1 la riemersione da un blocco di vetro a facce parallele con n = 1.5, l'angolo d'incidenza non può superare i 42°. Se l'incidenza sulla superficie di separazione tra il mezzo più denso e quello meno denso avviene sotto un angolo maggiore di quello limite, il raggio rifratto manca e si ha il fenomeno della riflessione totale, molto sfruttato nel caso dei prismi di Porro dove l'incidenza avviene a 45°. Rifrazione nelle lenti Immagini formate da una lente convergente Immagini formate da una lente convergente Lenti divergenti La scomposizione della luce Fuoco - sole Energia elettrica • Circuito: pila, corrente che vediamo nella lampadina accesa • Pila: V=En/q • Corrente: I=q/Dt • V*I= En/q * q/Dt = En/Dt potenza watt • En (el) = V*I*Dt Lampada a incandescenza E(el)= V*A*Dt Legge di Stefan – Boltzmann E=hf En/Dt=P = e s A T4 Spettro e-m Radiazione che ci arriva spettri Composizione e scomposizione colori Temperatura di colore consumi Lampade alogene Al gas contenuto nel bulbo viene aggiunto iodio, kripton e, a volte, xeno per permettere il riscaldamento del filamento fino a oltre 3000 K, in modo da aumentare l'efficienza luminosa e spostare verso l'alto la temperatura di colore. Nelle alogene il tungsteno che evapora a causa della temperatura elevata reagisce con il gas formando un alogenuro di tungsteno. Successivamente il composto, entrando in contatto con il filamento incandescente si decompone e rideposita il tungsteno sul filamento stesso realizzando un ciclo, il ciclo alogeno. In questo modo la durata di vita di una lampada alogena può essere almeno doppia di una lampadina ad incandescenza normale, sebbene il filamento sia molto più caldo. Poiché il bulbo, per permettere la reazione chimica tra iodio e tungsteno, deve avere una temperatura non inferiore a 250 °C, viene utilizzato un vetro speciale (quarzo) ad alta resistenza. Lampada a scarica di gas La sequenza di accensione del tubo è la seguente: 1. inizialmente (starter freddo) il suo contatto interno è aperto e il potenziale di rete è applicato ai suoi capi con conseguente ionizzazione del gas in esso contenuto; 2. la ionizzazione del gas all'interno dello starter fa circolare una corrente che riscalda i filamenti posti in serie della lampada ma provoca anche il riscaldamento della lamina bimetallica che si flette e dopo circa 1 secondo chiude il contatto; 3. alla chiusura del contatto i filamenti si riscaldano maggiormente ed emettono delle "nubi di elettroni" nel tubo; 4. durante il tempo di chiusura del contatto il gas all'interno dello starter non è più ionizzato, per cui la lamina bimetallica si raffredda e dopo circa 1 secondo il contatto si riapre; 5. l'apertura del circuito causata dallo starter provoca, per effetto dell'autoinduzione sul reattore, una sovratensione che provoca l'innesco; 6. una volta avvenuto l'innesco la tensione ai capi dello starter è pari a circa la metà di quella di rete quindi non sufficiente a reinnescare il gas al suo interno: il contatto posto sulla lamina bimetallica rimane quindi aperto. Un approccio alternativo consiste nel fornire al tubo una tensione elevata a migliaia di volt da un trasformatore. Si elimina la necessità di riscaldare i filamenti e si possono alimentare tubi molto lunghi. Led: diodo ad emissione lminosa light emitting diode sfrutta le proprietà ottiche di alcuni materiali semiconduttori per produrre fotoni attraverso il fenomeno dell'emissione spontanea ovvero a partire dalla ricombinazione di coppie elettrone-lacuna Emissione stimolata: LASER e MASER fluorescenza Rodocrosite fluorite fosforescenza Il termine "fosforescenza" deriva dalla caratteristica colorazione, osservabile al buio, assunta dal fosforo bianco in seguito ad ossidazione all'aria Chemio e Bioluminescenza: la lucciola La temperatura del filamento di una lampadina I (A) 1 Studio delle caratteristiche elettriche di una comune lampadina da bicicletta (Curve I-V) 0.1 0.01 0.01 P = Peo Rm (1). L’interpolazione dei dati nella zona lineare: m = (3.32 0.02) e Peo = 10 q con q = (- 3.63 0.02). 0.1 1 V (V) 10 10 P Rm 0.4 0.35 1 0.3 0.1 P (Watt) Vc (V) 0.25 Vc = 1.311 Ic - 0.004 0.2 0.01 0.15 R0 0.1 0.001 0.05 0 0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 Ic (A) 0.12 0.14 0.16 0.18 0.0001 1 10 R (Ohm) Dalle caratt. elett. del W due metodi per stimare T Resistenza, nota la Ro ( e noto g) R = Ro (T/ To )g Irraggiamento (stimando A) VI = P = e s A (T 4 - To4) 100 Giochi da fare • • • • • • • • Trovare tutti i fenomeni ottici intorno a noi La moneta nella tazza La matita nel bicchiere d’acqua La moneta attraverso l’acqua Il mestolo o il cucchiaio La carta stagnola Il vetro di casa di giorno e di notte Lo specchietto Concetti importanti • • Meccanismo della visione Sorgenti di luce – – – – – – – – • Lampadina Neon Sole Alogene Laser Neon Fluorescenti fosforescenti Sorgenti Propagazione Interazione luce-materia Luce si propaga: – Propagazione rettilinea – Non interferenza tra fascetti che si sovrappongono • Interazione luce con la materia-propagazione – – – – – Assorbimento Riflessione Rifrazione Trasmissione polarizzazione Compiti • Meccanismo visione • Raccolta figurine di fenomeni che coinvolgono la luce • Progetto didattico da sperimentare ottica • Sorgenti • Fenomeni di propagazione • Rivelazione: interazione luce-materia • Interpretazione fenomeni – Ottica geometrica (modello di luce alla Newton o fotoni – processi meccanici su particelle): propagazione rettilinea, scomposizione?, riflessione, rifrazione? (lenti… strumenti ottici), assorbimento – Ottica fisica (modello ondulatorio): diffrazione, interferenza, polarizzazione, emissione?, riflessione, rifrazione, assorbimento – MQ: principio di complementarietà Diffrazione da foro circolare Posizione del primo minimo sin 1.22 d …. per l’analisi dell’intensità occorrono le misure on-line. 107 >d L’onda al di là dell’apertura si propaga in tutte le direzioni (onda sferica) <d L’onda al di là dell’apertura si propaga in linea retta, mentre ai lati si osservano delle frange di interferenza Fenomeni comuni di diffrazione della luce Sole Foto del foro del cartoncino nero con e senza Luce al di là. Luna Diffrazione di raggi X su un cristallo di NaCl 1. Osservazione della figura di diffrazione ottenuta con una fenditura distribuzione intensità luminosa in funzione della posizione (fenditura da 0.12 mm posta a 80 cm dalfigura sensore) Esame qualitativo della di diffrazione 12 I (u.a.) I (u.a.) 10 8 a = 0.12 mm D = 80 cm 6 4 2 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 10 x (mm) 0 (cm) Si vedono massimi, xintervallati da minimi in posizioni simmetriche rispetto al massimo centrale xM xm posizione di un massimo posizione di un minimo 111 Diffrazione di particelle Diffrazione di elettroni su cristalli di ossido di Zn (Fresnel) Diffrazione di elettroni su atomi di Cl su un cristallo di Ag Diffrazione di neutroni su un cristallo di NaCl Diffrazione di onde meccaniche: suono Diffrazione di onde meccaniche: acqua Fenomeni di sovrapposizione di colori Seurat Modella seduta 1886-1887 Van Gogh Interno di ristorante 1887 Conseguenze della diffrazione: limite al potere risolutivo degli strumenti ottici 117 Potere risolvente Distinguere due oggetti puntiformi lontani la cui distanza angolare è piccola Criterio di Rayleigh: angolo di separazione R 1.22 d I . Riconoscere le caratteristiche della luce polarizzata linearmente Si appoggiano diversi polaroid su una lavagna luminosa e si osserva la luce trasmessa da essi nelle diverse situazioni che vengono esplorate: Due polaroid disposti separatamente con orientazioni diverse... Tre polaroid diversamente orientati e a due a due sovrapposti ..incrociati e sovrapposti …paralleli e sovrapposti Tre polaroid diversamente orientati e sovrapposti con diverso ordine …. Ruotando un polaroid di 90° attorno alla direzione di osservazione, vediamo che La luce diffusa dal cielo In una direzione perpendicolare al sole cambia Nella direzione del sole non cambia La luce riflessa dal pavimento cambia II. Esplorazione della polarizzazione della luce nei fenomeni quotidiani La luce di un puntatore laser cambia polaroids
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