Le infrastrutture dei
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Le infrastrutture dei
suolo & sottosuolo suolo & sottosuolo Spazi e tecnologie per la gestione di una flotta di treni Le infrastrutture dei nuovi treni Italo Per entrare nel mercato ferroviario italiano del trasporto di persone, la nuova compagnia Ntv si è dovuta dotare di una propria rete di spazi e strutture, delle quali le più visibili sono le Case Italo all’interno delle stazioni esistenti, che propongono un nuovo tipo di biglietteria e di assistenza ai viaggiatori e spesso portano alla riqualificazione delle aree circostanti, mentre meno visibili ma altrettanto importanti sono le piattaforme industriali costruite in alcuni nodi ferroviari, primo fra tutti il Centro di controllo, riparazione e pulizia dei treni, realizzato presso l’Interporto di Nola (Napoli), che opera secondo gli standard più recenti della manutenzione programmata ed è dotato di sistemi avanzati di controllo e gestione Fabrizio Bonomo, Luisa Casazza C omplessivamente, la nuova compagnia ferroviaria ha investito oltre un miliardo di euro in quattro anni, dal 2006, anno della sua costituzione, al dicembre 2012, e altrettanto deve spendere nell’arco di dieci anni, di pedaggio per l’uso della rete ferroviaria. Ovviamente la parte del leone la fanno i 25 treni della flotta attuale, acquistati dalla francese Alstom ed eredi dei Tgv, che da soli impegnano 650 milioni di euro. Le infrastrutture assorbono poco più di cento milioni, dei quali 90 investiti per la realizzazione del Centro di manutenzione di Nola, mentre circa 40 milioni vanno alle Particolare dell’officina di manutenzione dei treni Italo realizzata da Ntv a Nola (NA) e gestita da Alstom Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 49 tecnologie informatiche e telematiche su cui poggia molta parte dell’efficienza del sistema. Quello di Nola è un gioiello tecnologico e gestionale per la manutenzione preventiva e correttiva dei treni, che permette alla flotta di mantenersi in efficienza affrontando in anticipo i possibili problemi (che qualsiasi treno ha, perchè comunque i treni si rompono, prima o poi); di fatto è l’asse portante di un sistema che però non è visibile ai più, per sua natura. A supporto della manutenzione sono poi le due strutture di pronto intervento, basate a Milano e a Roma, che oltre alla verifica dello stato del treni in linea sono in grado di effettuare in loco alcuni interventi immediati. Dal punto di vista dell’immagine, l’infrastruttura più riuscita è invece la stazione di Roma Ostiense, aperta nel 2012, l’unica ad avere una riconoscibilità propria per Ntv, essendo nettamente separata dalla vera stazione Ostiense (anche nella proprietà), che si trova sul lato opposto del fascio dei binari. Ostiense Ntv è infatti ricavata nell’ex Air Terminal costruito per i mondiali del 1990, come collegamento fra il centro di Roma e l’aeroporto di Fiumicino, ma di fatto mai utilizzato: dal 2012 torna a essere vissuto, e con esso il quartiere circostante, dopo decenni di abbandono e degrado che lo ha visto diventare rifugio per senzatetto e poi ricovero di profughi afgani. Qui Ntv dispone di una porzione di tre piani della facciata sul lato corto del complesso immobiliare, circa mille metri quadrati, ristrutturati con un investimento di 1,5 milioni di euro, mentre il resto è occupato dal negozio romano della catena agroalimentare Eataly, la vera anima dell’intervento di recupero e rilancio dell’ex Air Terminal (Eataly cura anche la ristorazione sui treni Ntv). Nelle altre città dove è presente, 12 in tutto, le aree d’accoglienza e le biglietterie – le Case Italo – sono all’interno delle stazioni, spesso confinate in locali piccoli e in posizioni infelici. Per questo Ostiense ha un valore tutto suo, pur essendo una stazione di testa alla quale fanno capo solo alcuni dei treni Ntv. Le Case Italo all’interno delle stazioni Le Case Italo sono concepite come un singolo ambiente attrezzato, al quale si integrano uno o più locali di servizio (in genere l’ufficio del responsabile di stazione), e vanno da metrature molto piccole, come a Salerno, alle superfici relativamente grandi di Roma Tiburtina (sulla nuova struttura a ponte), Ostiense, MiParete esterna e, a destra, il punto informazioni all’interno della Casa Italo nella stazione di Milano Porta Garibaldi Intervista a Gianluca Bruttini Responsabile Viaggiatori Centro-sud di Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv) Di cosa si è dovuta dotare Ntv per operare nel mercato da quello realizzato dal gruppo FS diversi anni fa a supporto ferroviario italiano? della rete AV (insieme a Firenze e Milano)? Di tutto. Siamo partiti da zero e quindi il principale investiNon era fattibile l’utilizzo di quello FS, pagando i servizi? mento è stato sulla flotta dei 25 treni costruiti da Alstom in Il Centro di manutenzione di Nola è uno stabilimento all’aItalia, a Savigliano, e a la Rochelle in Francia, e sui centri di vanguardia, progettato appositamente per garantire servizi assistenza al Viaggiatore, le Case Italo nelle varie stazioni. manutentivi di eccellenza sui treni Agv costruiti da Alstom. Ci sono poi alcune strutture importanti come il Centro di Tale attività richiede attrezzature ad hoc in quanto i nostri treni manutenzione di Nola e il Contact center a hanno contenuti tecnologici Particolare del centro di manutenzione di Nola Reggio Calabria, ma sono gestite da nostri che altre imprese ferroviarie fornitori. Oltre ai mille dipendenti di Ntv, in Italia non hanno; non poItalo ha generato altri mille posti di lavoro tevamo quindi appoggiarci a nell’indotto. strutture già esistenti poiché Nola Perchè vi siete costruiti ex-novo un vostro Centro di manutenzione a Nola, non lontano 50 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction non adeguate al nostro treno. Inoltre con una flotta di 25 treni e 50 collegamenti giornalieri è stata giustificata la suolo & sottosuolo lano Porta Garibaldi e Torino Porta Susa. Nel mezzo tutte le altre: Milano Rogoredo, Venezia Santa Lucia, Venezia Mestre, Padova, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Napoli Centrale e la seconda Casa Italo di Tiburtina, sacrificata negli spazi ma in posizione strategica all’imbocco del sottopasso, la vera via d’accesso alla stazione (sull’enorme struttura a ponte non va praticamente nessuno, pur essendoci anche una biglietteria delle Ferrovie dello Stato, meglio collocata rispetto a quella di Ntv). Veduta di Casa Italo nella nuova stazione a ponte di Roma Tiburtina Ostiense è la seconda grande stazione di Italo e dispone, come Milano Porta Garibaldi e a Torino Porta Susa, anche di un’area riservata per i viaggiatori delle carrozze Club (con TV, angolo bar, servizio toilette). Il progetto di queste stazioni nelle stazioni prende forma con un concorso di idee indetto da Ntv all’inizio del 2009, per individuare il progetto di un sistema e di una immagine applicabile poi su ambienti diversi. Al concorso (a inviti e in due fasi) scelta di realizzare un proprio polo tecnologico che fosse in linea con le nostre necessità. Altri operatori privati di minori dimensioni potranno fare in futuro una scelta ovviamente diversa, avvalendosi di strutture esistenti. Ostiense Come nasce l’idea di riutilizzare Ostiense come stazione di Ntv? Non è troppo decentrata rispetto ad altre realtà, come Termini o Tiburtina? Non era possibile trovare spazio all’interno o nelle vicinanze del principale e più comodo e attrezzato hub di Roma, cioè Termini? Abbiamo scelto Ostiense proprio perché decentrata e dunque più facilmente raggiungibile dal quadrante sud sud-est di Roma, area per noi di forte interesse commerciale. La scelta si è però basata anche su valutazioni tecniche, offrendo Ostiense anche un’area ideale per posizionare il nostro impianto di pulizia e piccola manutenzione dei treni, che appunto “dormono” la notte proprio a due passi dall’ex hanno partecipato dieci studi di architettura nazionali ed è stato vinto dagli studi milanesi Stefano Boeri Architetti e Dotdotdot (questi ultimi esperti di interaction design). Il loro progetto ridefinisce il modello tradizionale di stazione, che è articolato in una serie di ambienti dedicati, dando forma invece a un Centro servizi dove le diverse funzioni sono distribuite in uno spazio fluido e tecnologico, che grazie alla forma degli arredi e alla distribuzione dei servizi permette di gestire flussi di persone che Air Terminal e vengono instradati sul primo binario di fronte a Casa Italo. Non abbiamo nulla contro Termini che però è una stazione di “testa” e satura di collegamenti. Il nostro posizionamento combinato su Tiburtina e Ostiense viceversa risponde alla strategia di avvicinare il treno alle zone di residenza, e questo permette di offrire a un’area più vasta della città la nostra gamma di servizi. Facciata della Casa Italo all’ex Air terminal di Roma Ostiense Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 51 Particolare della parete multimediale e pianta della Casa Italo di Ostiense si muovono in direzioni diverse, anche opposte tra loro. Le biglietterie, ad esempio, tendono a produrre code, per questo normalmente si cerca di scindere le funzioni, realizzando la sala d’attesa in un ambiente differente da quello dove si acquistano i biglietti. Non così nelle Case Italo, perchè le biglietterie e le funzioni di servizio sono distribuite lungo le pareti, comprese quelle esterne, mentre lo spazio interno è dedicato all’ospitalità, in isole circolari attorno alle quali è possibile muoversi liberamente. In altre parole, si elimina la biglietteria tra- dizionale, sostituendola con biglietterie automatiche diffuse, offrendo allo stesso tempo un’assistenza mirata a chi ne ha bisogno, da parte del personale di Ntv, con il vantaggio di non avere troppi operatori presenti contemporaneamente in ambienti dalle dimensioni ridotte, che però offrono riconoscibilità e, appunto, assistenza (concetto rivoluzionario, perchè in genere nelle stazioni non si sa mai con chi parlare, e chi è responsabile di cosa). Il cuore tecnologico è la vera sfida del progetto delle Case Italo è rappresentato dalle pareti, realizzate con pannelli modulari in vetro. Esteticamente offrono una immagine uni- taria dell’ambiente e una percezione di ordine e di spazio ampio, ma allo stesso tempo sono una interfaccia che interagisce fra le persone e una serie di apparati tecnologici retrostanti, permettendo di volta in volta di acquistare biglietti od ottenere informazioni. Infatti, oltre a una segnaletica variabile, proiettata da dietro sulle pareti, sono presenti sensori di prossimità che riconoscono la presenza delle persone e cambiano la funzione di una serie di grandi monitor touch screen, da 55 pollici, trasformando semplici pannelli informativi in biglietterie automatiche e viceversa. Se in una normale biglietteria le emettitrici è stato fatto un tentativo su Termini? i locali erano troppo cari o di poco appeal? Oppure non erano disponibili spazi utilizzabili? Italo è il treno che arriva sotto casa. La scelta a Roma di Tiburtina e Ostiense così come a Milano per Rogoredo e Porta Garibaldi è frutto della precisa volontà di servire bacini di utenza importanti, popolati da aziende ed abitati da centinaia di migliaia di persone che altrimenti sarebbero costrette a raggiungere il centro città per prendere un treno ad Alta velocità. Soffermandoci su Ostiense, l’avvio dei servizi di Italo ha reso accessibile ai servizi di alta velocità un’ampia area della città fra cui l’Eur che prima vedeva nell’aeroporto l’unica valida alternativa. Con le nostre stazioni, diamo una maggior possibilità di scelta anche logistica e i Viaggiatori dimostrano di apprezzare queste novità. proprio davanti al binario dove partono i nostri treni, perché permette di offrire alla nostra clientela la massima accessibilità ai servizi ferroviari. Il Viaggiatore ci arriva comodamente in metropolitana, auto o con i mezzi pubblici, e l’area antistante l’ex Air Terminal si presta a servizi aggiuntivi molto apprezzati quali ad esempio il car valet, un servizio di custodia, cura e manutenzione dell’auto. Siamo molto soddisfatti della scelta fatta, che offre anche una eccezionale visibilità al nostro brand. Ritenete Ostiense una stazione interessante, valida e accogliente anche per Ntv? Nonostante sia decentrata rispetto alla stazione vera e propria? Riteniamo ideale l’attuale posizione di Casa Italo, posizionata Quali problemi sono stati affrontati per la ristrutturazione di Ostiense? La realizzazione dei nostri uffici e di casa Italo ad Ostiense è proceduta in maniera regolare, senza intoppi, proprio perché 52 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction suolo & sottosuolo automatiche occupano un proprio spazio all’interno della stazione, in Casa Italo il viaggiatore non è disturbato otticamente dalla loro presenza, anche se è evidente che la parete nasconde un’intercapedine tecnica. La sfida nella sfida – sottolineano i progettisti – è stata quella di trasformare un prodotto industriale standard come le macchine emettitrici offerte dal mercato (in genere totem concepiti per lavorare con monitor da 15 pollici), amplificandone le possibilità con un monitor da 55 pollici, realizzati da un fornitore differente. Inoltre, le biglietterie sono posizionate in modo tale che ci sia sempre dello spazio libero davanti, per consentire un minimo di coda. Allo stesso modo, la necessità di ridurre le code porta alla definizione per isole circolari degli arredi e delle strutture per l’ospitalità: il punto informativo e di accoglienza ai viaggiatori dove sono presenti gli operatori di Ntv; divani e sedute per trascorrere il tempo d’attesa; tavoli parzialmente interattivi (reagiscono alla presenza della singola persona illuminan- dosi quando ci si siede) dove ricaricare le batterie di telefoni e computer e per collegarsi a internet (se si è iscritti al programma fedeltà di Italo). L’idea delle isole circolari nello spazio è rimarcata anche a soffitto, così che otticamente le persone possano percepire quali sono i diversi elementi e riconoscere subito dove possono sedersi, o dove è presente un operatore. in ambiente esterno a quello ferroviario, quindi meno soggetto ai vincoli dei gestori ed ai tempi di rilascio degli spazi. Altre Case Italo del nostro network sono state meno fortunate e sono state aperte solo dopo l’avvio del servizio proprio per questi motivi. Su Ostiense l’unico contrattempo è stato quello della “gabbia” (una rete interposta fra la Casa Italo e il binario adiacente), che ha avuto una certa eco mediatica, un vincolo posto dal gestore che costringeva i viaggiatori a fare una gimkana di trecento metri per raggiungere il treno, distante invece pochi metri. Per fortuna durante l’estate grazie all’intervento del Ministero competente si è trovata una soluzione di compromesso a vantaggio dei Viaggiatori. Altre difficoltà sono emerse per vincoli posti dalla Sovraintendenza di Roma Capitale, con impatti per noi però marginali. L’integrazione con Eataly ha influito sulle scelte Ntv? Il partenariato è allo studio anche in altre realtà o stazioni italiane o straniere? La scelta di Ostiense è strategica per Ntv e viene da lontano. Quando poi Eataly ha preso l’ex Air Terminal abbiamo colto La stazione Ntv di Roma Ostiense Rispetto a tutte le altre Case Italo, quella realizzata nell’ex Air Terminal di Ostiense è un po’ diversa, anche da un punto di vista visivo. Per chi arriva dal piazzale sembra proprio una stazione Ntv (non delle Ferrovie dello Stato), perchè è la facciata che dà sull’u- l’opportunità di utilizzarne una parte a stazione, così come del resto imponeva la destinazione d’uso. Abbiamo una forte partnership con Eataly e all’ex Air terminal è stato naturale ritrovarci “coinquilini”. Lo spazio ricavato nell’edificio è destinato ad aumentare o si ritiene che quello occupato oggi è ideale per una presenza “forte” in una stazione per certi aspetti nuova? Le strutture di Ntv sono ormai definite e nel medio periodo non sono previsti grandi cambiamenti logistici. All’ex Terminal Ostiense abbiamo Casa Italo al piano terra e gli uffici di Ntv ai piani superiori, che ospitano in particolare la nostra scuola di formazione e le funzioni di coordinamento e controllo del personale operativo del centro-sud Italia. Nel breve-medio termine sicuramente una presenza adeguata alle funzioni che la struttura deve svolgere nell’ambito del network di Italo, e una presenza di rilievo in una stazione che si sta rinnovando con l’avvio dei servizi di alta velocità. Non prevediamo quindi che gli spazi in uso siano destinati ad aumentare. Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 53 Schema dei percorsi d’accesso a Ostiense e particolare della Sala riservata scita della metropolitana e si presenta come l’ingresso di un complesso autonomo, molto più grande di quello che appare. In realtà, quasi tutto l’edificio (170 metri di lunghezza per 22 di altezza) è occupato da Eataly, il diciannovesimo negozio nel mondo e il più esteso, a cui va il me- rito della rinascita dell’ex Air Terminal; Ntv ha di fatto colto l’opportunità offerta di utilizzarne una parte a stazione, garantendo così quel minimo di attività trasportistica che imponeva la destinazione d’uso originaria. Eataly ha investito circa 80 milioni di euro (un milione solo per oneri di urbanizzazione e condoni), in una ristrutturazione che ha creato una superficie di 17 mila metri quadrati per la vendita e il consumo, articolati su quattro livelli. Per Ntv, con la collocazione del proprio logo sulla facciata vetrata e una fila di tende parasole all’ingresso, la porzione di edificio assume tutte le caratteristiche dell’ingresso principale di una stazione, con un indubbio valore aggiunto rispetto alle altre Case Italo, confinate invece in spazi dedicati. Del resto Ntv occupa con una serie di uffici quasi tutti i piani su questo fronte (tranne l’ultimo, dove si trova un ristorante Eataly), in particolare la Scuola di formazione e l’Ufficio territoriale di coordinamento e controllo del personale operativo del centro-sud Italia. Tiburtina Come si integra Tiburtina con Ostiense? Riuscite a gestire due hub? Il termine “hub” ricorda il trasporto aereo, dove alcuni aeroporti svolgono un ruolo di snodo nelle connessioni. Nel nostro caso Ntv non offre servizi in connessione, quindi parlerei di due stazioni che hanno caratteristiche e ruoli diversi ma perfettamente complementari. Tiburtina è nata come grande stazione passante dell’Alta Velocità di Roma e snodo di traffico sulla dorsale nord-sud Italia. Noi stiamo onorando questa sua vocazione con decine di collegamenti giornalieri. Spiace che dopo oltre un anno dalla sua inaugurazione altri soggetti non stiano facendo altrettanto, ritardando così l’avvio di servizi complementari di cui oggi la clientela lamenta la mancanza. Ostiense ha invece una funzione diversa, è una stazione di inizio-fine corsa che serve il quadrante sud sud-ovest della città, con treni che comunque passano in arrivo e partenza anche da Tiburtina. 54 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction In tutto, come già ricordato, sono circa mille metri quadrati, 350 dei quali per la Casa Italo al piano terra, a cui si aggiunge una piccola struttura di pronto intervento realizzata poco distante, lungo il fascio dei binari alle spalle del complesso. A regime è previsto che dalla stazione Ntv transitino oltre un milione e mezzo di passeggeri l’anno, mentre Eataly ha una capacità di attrazione stimata in circa sette milioni di visitatori l’anno. Prevedete di ritagliarvi a Tiburtina uno spazio-accoglienza standard, una stazione nella stazione? Alla stazione Tiburtina, Ntv è già ben presente: abbiamo una Casa Italo sulla “piastra” e un’altra nella piazza ipogea per garantire l’assistenza al Viaggiatore. Non prevediamo pertanto cambiamenti nel breve-medio termine. Auspichiamo piuttosto una maggior presenza di servizi complementari di stazione ed una migliore accessibilità, Veduta della seconda Casa Italo di Tiburtina, all’imbocco del sottopassaggio che serve i binari suolo & sottosuolo Il valore aggiunto di un polo urbano di qualità La creazione di un polo infrastrutturale di tali dimensioni e qualità – definito il Tempio del gusto e dell’eccellenza Made in Italy – è il valore aggiunto, l’essenza di questo intervento industriale e commerciale che, inserendo nuove funzioni, ridà vita dopo vent’anni a una vera cattedrale del deserto, fonte di degrado per un quartiere storico di Roma, a pochi passi dal centro storico. L‘ingresso al sottopassaggio di Ostiense sul piazzale da Casa Italo Nato male e finito peggio, l’ex Air Terminal, costato più di 27 milioni di euro, è rimasto in funzione solo poche settimane: troppo scomodo come collegamento con l’aeroporto rispetto alla stazione Termini, dove Vista dei tappeti mobili del sottopassaggio di Ostiense e particolare della nuova segnaletica poi sono stati spostati i treni, nonostante serissime commissioni qui (per altri 350 metri, almeno) alla statecniche abbiano stabilito all’epoca che zione Piramide della metropolitana e alla non era possibile, perché in conflitto con vicina stazione Porta San Paolo della ferl’esercizio ferroviario esistente, salvo poi rovia Roma-Lido. scoprire che era fattibile e a un costo in- Le stesse strutture gestite dalle Ferrovie dello Stato registrano dei feriore di quello per il termimiglioramenti: dalla segnanal. letica – che prima era un Per il quartiere l’intervento – po’ carente – agli ascensolo per restare alla presenza sori e alle scale mobili; in della stazione Ntv – porta alla prospettiva dovrebbe esriqualificazione delle aree prosere riaperto un secondo spicienti Casa Italo, dove si sottopasso, chiuso per moaccede al lungo sottopassagtivi di ordine pubblico, ma gio (circa 350 metri) che serve soprattutto rimessi in funi binari e porta alla stazione zione i due tappeti mobili Ostiense vera e propria e da elemento fra i più criticati dai nostri viaggiatori. Purtroppo Ntv su questi aspetti non ha possibilità di intervenire, se non sensibilizzando al riguardo i soggetti direttamente interessati, nella fattispecie Roma Capitale e il gestore dell’infrastruttura. ALTRE STAZIONI Quanto conta una funzione urbana circostante nella fortuna dell’AV e nella vita di una stazione? Ntv punta su stazioni comode e accessibili. Studia i bacini di utenza e coglie le opportunità. Nel caso di Milano Rogoredo, ad esempio, la scelta si è orientata per intercettare i Viaggiatori dei comuni della cintura milanese. Nel caso di Tiburtina perché è una stazione modernissima, ben collegata e con una disponibilità di parcheggi per i privati che ha pochi uguali in Europa. Ostiense, invece, come accennato, ci permette di avvicinare l’alta velocità ad una zona di Roma molto popolosa e dinamica fino a ieri non servita. Insomma, abbiamo un approccio pragmatico e puntiamo a soddisfare le esigenze dei Viaggiatori, ormai sempre più consapevoli e pronti a sfruttare i benefici della concorrenza. Sarà solo Roma la stazione-hub del gruppo o sono in programma interventi simili a quello di Ostiense in altre città italiane? Ntv è in fase di start up sulla base di un piano industriale che al momento prevede 50 collegamenti tra 12 stazioni di nove città. Ora però stiamo lavorando a una estensione dei servizi anche alla linea Adriatica, che dovrebbe partire il prossimo giugno, con collegamenti fra Milano e Ancona. Concorrenza Per l’uso della rete si paga a Rfi solo il pedaggio per l’uso della rete oppure anche l’uso delle stazioni, come per gli aeroporti? In questo caso, il trattamento è diverso in quanto ci sono i privati? Ntv ha sottoscritto un accordo che prevede il pagamento di un miliardo di euro in dieci anni per l’utilizzo dei binari gestiti da Rfi. Allo stesso modo, paga per l’utilizzo dei locali utilizzati come uffici o come Casa Italo nelle varie stazioni. Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 55 realizzati negli anni Novanta nel tratto finale del sottopassaggio, quello creato per l’accesso all’Air Terminal, fermi praticamente dalla nascita. Allo stesso modo sono prevedibili miglioramenti per la stessa stazione FS (il terzo scalo ferroviario di Roma, con circa 5,5 milioni di passeggeri annui, punto di riferimento per tre importanti linee regionali) e per quelle della metropolitana e della Roma-Lido, almeno nella segnaletica (per ora gli uffici informazioni si difendono con cartelli scritti a mano). Ma è l’intera area che gode di queste presenze, con un indubbio miglioramento in termini di pulizia e di riqualificazione degli spazi circostanti. Anche il Comune ha fatto la sua parte, e dopo qualche mese dall’inaugurazione di Eataly, e dall’arrivo dei primi treni Italo, ha avviato una estesa bonifica dell’intero piazzale, con un massiccio intervento di pulizia, eliminazione delle scritte murarie e dei manifesti abusivi, e rimozione della vecchia segnaletica stradale pericolante. Il Centro di manutenzione treni di Nola L’investimento infrastrutturale più importante di Ntv è comunque quello di Nola, dove in un tempo record di 21 mesi ha costruito un centro d’avanguardia per la manutenzione dei 25 treni Agv (variante dei Tgv francesi) acquistati da Alstom, ed eventualmente di altri 10 opzionati nel contratto, nel quale la stessa Alstom garantisce la manutenzione per i 30 anni di vita utile prevista. Il Centro, realizzato da Ntv su progetto di Alstom, prende forma a partire dal 2008 e fa proprie le migliori esperienze della casa produttrice francese in Europa e nel mondo, in particolare dai siti di manutenzione della flotta Virgin in Inghilterra e dei Tgv in Spagna e in Corea. Foto zenitale dell’interporto di Nola e del Centro di manutenzione gestito da Alstom Gli affitti sono definiti a prezzo di mercato, ci piace pensare che siano gli stessi per tutte le imprese ferroviarie. La vostra sede è in via del Policlinico, a pochi passi da piazza della Croce Rossa, sede del gruppo Ferrovie dello Stato, è un caso? Sì è un caso. Ntv ha visionato varie sedi è poi ha scelto quella attuale: ben collegata con le due stazioni Tiburtina e Ostiense grazie alla linea B della metropolitana, vicina alla tangenziale e a un passo dal centro. Quanto incide l’esperienza del partner francese che avete in casa nella scelta delle politiche? Sncf è un partner industriale. è stato importante e preziosissimo poter sfruttare il suo know how tecnico, le sue competenze e la lunga esperienza nel trasporto ferroviario di Alta velocità. Ma sulle scelte politiche e strategiche Sncf non interviene. Ntv è un’impresa italiana, completamente italiana, a cominciare dalla testa, dove tutti i suoi dirigenti sono italiani. 56 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction suolo & sottosuolo Particolare del sistema per lo smontaggio di parti del carrello Vista del tornio in fossa. Non occupa una superficie molto grande, perchè l’area è di 140 mila metri quadrati – di cui 41 mila coperti (30 mila oggi, altri 11 mila nei prossimi mesi), con 4 chilometri di binari all’interno – ma concentra una serie di tecnologie e servizi che permettono di eseguire la manutenzione preventiva correttiva e le revisioni pesanti utili per mantenere in efficienza treni di elevate caratteristiche qualitative e tecnologiche come gli Agv. La struttura coperta principale è di 20 mila metri quadrati e ospita l’officina dove si effettuano i lavori di ispezione e manutenzione, oltre a una serie di officine ausiliarie per interventi più pesanti sulle singole parti del treno, compresa la sostituzione dei carrelli senza dover scomporre il treno (che fondamentalmente non si scompone mai). Qui ci sono cinque binari sopraelevati, che poggiano su colonnine alte 125 centimetri, dove è possibile ispezionare l’esterno del treno sia in alto che sotto; due binari sono equipaggiati con tensione a 3 mila e a 25 mila volt (quella delle linee AV), un terzo è dotato di impianto calaassi, per smontare le ruote; un quarto ha un montacarichi che permette di smontare l’intero blocco-carrello e portarlo nelle officine dedicate. Un secondo capannone, di circa 3 mila metri quadrati, fa da magazzino, mentre un terzo ospita l’impianto di ri-profilatura periodica delle ruote, il tornio in fossa. All’esterno, due binari coperti da tettoie servono un’area dedicata al lavaggio esterno, alla pulizia delle toilette e al rifornimento della sabbia, necessaria ai treni (in generale) per aumentare l’aderenza delle ruote sui binari, sia durante l’avviamento che durante una frenatura di emergenza in particolari situazioni di scivolosità. Sempre qui si trova un impianto a ultrasuoni, unico nel suo genere, per controllare la situazione delle ruote del treno; fondamentale per garantirne funzionalità, prestazione e sicurezza. Interventi programmati per l’efficienza la flotta Il Centro è in grado di intervenire a 360 gradi sul treno, dalla sostituzione di componenti interne ed esterne alla riverniciatura di parti danneggiate in incidenti o vandalismi, e lo fa procedendo secondo un Piano di controllo costante della flotta e una tempistica dettata dai chilometri percorsi. Infatti i treni, pur viaggiando continuamente, devono rientrare a Nola ogni Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 57 L’area di lavaggio all’ingresso del Centro di manutenzione 7.500 chilometri percorsi, praticamente ogni tre/quattro giorni (a meno che ci siano avarie che ne pregiudichino il servizio), considerando che in genere percorrono 1.700-1.800 chilometri al giorno. A questa soglia minima sono previsti interventi preventivi e di eventuale riparazione: lavaggio esterno e interno (interventi approfonditi, che si aggiungono a quelli compiuti durante il servizio); svuotamento e sanificazione delle toilette; ri- Il treno Italo La macchina per il controllo laser delle ruote fornimento di acqua e sabbia; verifica tergicristalli; controllo generale di tutte le componenti. Se occorre, si riparano eventuali avarie, ad esempio una toilette dal funzionamento non perfetto o un impianto di condizionamento che lavora in condizioni degradate, sotto gli standard di temperatura richiesti, oppure danni subiti durante il servizio, sia all’esterno, a causa ad esempio di oggetti presenti sui binari, sia alle pareti e agli arredi interni, come Il treno prodotto da Alstom – una capacità di circa 500 posti distribuiti su 11 carrozze – è una novità per la rete ferroviaria italiana, anche se non nel mondo, perchè si tratta dell’ultima versione aggiornata dei Tgv in circolazione in Francia dal 1984, caratterizzata dall’assenza di motrici in testa e in coda sostituite da una serie di motori elettrici relativamente piccoli sui carrelli delle ruote, cosa che aumenta l’aderenza complessiva del treno alle alte velocità. I carrelli, ciascuno con quattro ruote, sono posizionati fra le due carrozze, così che su 11 vetture si hanno solo cinque carrelli-motore. Fra gli altri vantaggi, questo significa che anche con un carrello non funzionante il treno riesce a mantenere la velocità prevista, ad esempio 300 chilometri 58 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction graffi, rotture, rivestimento dei sedili danneggiato ecc. Il tutto compiuto nell’arco di 24 ore, da squadre che lavorano su tre turni, tutti i giorni, sette giorni su sette, così che su una flotta di 25 treni, ogni giorno 21 effettuano il servizio e quattro sono in manutenzione. Poi ci sono degli step di manutenzione più estesa, ogni 30 mila chilometri, che comprendono la sostituzione di componenti usurate (parti di freno, striscianti del orari, e la puntualità del servizio. Non che questo incida su determinate prestazioni, come appunto la velocità, essendo condizionate dall’infrastruttura ferroviaria e non possono migliorarsi più di tanto, perchè anche se può superare i 300 chilometri l’ora deve comunque rispettare gli standard della rete. La vera novità è all’interno, negli allestimenti, con un livello qualitativo che non si trova in altri treni italiani. suolo & sottosuolo pantografo, rabbocchi degli oli ecc.), la regolazione di altre (come il pantografo) e l’eliminazione delle eventuali avarie. Questo fino ad arrivare ai 375 mila chilometri, l’ultimo step di manutenzione leggera, durante il quale si effettua in genere anche la riprofilatura delle ruote dei carrelli, per ripristinarne la perfetta circolarità dopo che l’usura o le frenate l’hanno Monitor della Sala controllo dedicati alla situazione dei treni in officina (a sinistra) e sulla rete (a destra) modificata. Monitoraggio della flotta Sala controllo A 750 mila chilometri iniziano a essere proFra tutti, il più innovativo è il sistema di Nella Sala controllo si monitorano in tempo grammate le prime manutenzioni pesanti, diagnostica, il Train Tracer, che permette reale tutti i treni della flotta, analizzando con sostituzione di componenti. di monitorare ogni treno in tempo reale, contemporaneamente oltre 60 mila dati Alla soglia di 1,5 milioni di chilometri (quindi mentre è in esercizio. (3 mila per ciascun treno); sono molti di dal terzo anno di attività, secondo il profilo Il sistema dialoga infatti con gli strumenti più di quanto avviene normalmente – sotdi missione di Ntv) è previsto lo smontagdi diagnostica di cui sono dotati i treni tolineano i dirigenti del Centro – perchè gio e la revisione di tutte le componenti del della flotta Ntv – contattori elettrici e sen- Alstom ha deciso di avere un controllo più treno – pantografi, toilette, freni, carrelli, sori elettronici ripartiti su tutto il treno – accurato del treno, che è ancora giovane. porte, impianto di condizionamento ecc. – che ogni 10 secondi trasmettono i dati La gestione di questa massa di dati aveffettuata nella serie di officine ausiliarie, via radio (Gprs) a un server a terra. viene attraverso un sistema automatizequipaggiate con attrezzature specifiche In questo modo la Sala di controllo di zato di verifica, che evidenzia lo status in per lo smontaggio, la sostituzione, test e il Nola può analizzare e capire in remoto tempo reale e segnala le anomalie. rimontaggio sul treno delle diverse parti. cosa accade a bordo, così da prevenire Lo stesso tipo di controllo viene effetLo step successivo, ancora più pesante, guasti e problemi, oppure assistere l’e- tuato quando il treno è a Nola per la maè a 3 milioni di chilometri, per il quale naquipaggio mentre il treno è in servizio, nutenzione: tutte le funzioni di controllo e scerà un secondo capannone, con tre biper eliminare o ridurre le eventuali disfun- gestione dell’impianto sono concentrate nari attrezzati dotati di elevatori per alzare zioni e comunque migliorare la predispo- in unica postazione, dove si può conotutto il treno, e con un impianto di vernisizione degli interventi in officina, com- scere in tempo reale la situazione di ciaciatura. preso l’ordine di eventuali parti di ricam- scun equipaggiamento, cioè se sta lavoIn generale si punta molto sull’affidabilità bio mancanti, riducendo così i tempi di rando, se è fermo, se è guasto, se manca del treno, allineata ai parametri dei Tgv franfermo treno. qualcosa (sabbia nell’impianto apposito, cesi, cioè un’avaria ogni milione di chilosapone o cera in quello di lavaggio ecc.), metri percorsi, cosa che rende possibile operare con un unico centro di manuten- Veduta della Sala controllo zione e garantire l’efficienza nei 30 anni di vita utile. Gioielli tecnologici di controllo e riparazione A supporto della manutenzione programmata il Centro di Nola dispone di una serie di sistemi e di apparecchiature d’avanguardia, fra cui spiccano: il Train Tracer, per il monitoraggio in tempo reale di tutta la flotta; l’impianto di gestione e controllo del Centro; la diagnostica delle ruote a ultrasuoni; uno speciale tornio in fossa; l’impianto di sanificazione delle toilette e di rifornimento della sabbia. Aprile|Maggio 2013 quarry & construction 59 Progetto Ideazione del marchio Inarea Casa Italo Stefano Boeri Architetti Dotdotdot Arredi Casa Italo Cassina spa Poltrone treni Poltrona frau Biglietterie automatiche Scheidt & Bachman Gmbh (macchine) Fida spa (video touchscreen) La Casa Italo inaugurata recentemente nella stazione di Torino Porta Susa sapendo sempre esattamente dove si trova il treno e cosa sta facendo. Controllo laser delle ruote Un’altra macchina molto sofisticata è quella per il controllo automatico delle ruote, che permette di verificarne il diametro e il profilo geometrico: il treno, entrando nell’impianto, a una velocità di 2,5 chilometri orari, viene agganciato al suo passaggio da un sistema di laser che ne legge le caratteristiche, producendo poi una analisi sulla quale decidere se riprofilare o meno. Tornio in fossa Per il ripristino del profilo originale di una ruota che l’usura ha reso irregolare (ad esempio in caso di frenata di emergenza) si segnala un altro impianto importante e raro: un tornio in fossa, tandem, realizzato da uno dei principali produttori del mondo, che permette di intervenire contemporaneamente su tutte le quattro ruote di un carrello, in genere ancora montate sul treno intero (riducendo decisamente i tempi), ma se occorre anche su un carrello smontato, o su singoli assi. Il vantaggio è che lo strumento misura e allinea tutte le ruote, perchè quelle di un lato possono essere più consumate dell’altro. La tornitura è più o meno leggera, in base 60 quarry Aprile|Maggio 2013 & construction al tipo di problema Per un treno intero occorrono normalmente dalle 18 alle 19 ore di lavoro e si interviene in genere ogni 300 mila chilometri, in media ogni 150 giorni, circa due volte l’anno. Sanificazione Non indifferente è anche l’impianto di sanificazione delle toilette, una delle macchine più importanti in termini economici, dotata di dieci bocchettoni che vengono collegati allo scarico reflui e permettono di effettuare tre cicli di svuotamento e sanificazione, uno dietro l’altro, mentre contemporaneamente si riempie il serbatoio delle acque chiare. n Treni Treni Alstom Impianto di manutenzione a Nola Costruire spa Pa.Co. 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