10 febbraio 2015

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10 febbraio 2015
Calcioscommesse R L’inchiesta
LE TAPPE
DELLA VICENDA
1° GIUGNO 2011
Gli arresti eccellenti
A Cremona parte l’inchiesta «Last
Bet»: arrestati Signori, Bellavista
e Micolucci; indagati Doni e Gervasoni.
Sei mesi dopo in manette Doni, Sartor,
Gervasoni, Carobbio e Zamperini
MARTEDÌ 10 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GLI INIZI DEL 2012
Altri in carcere
A febbraio viene arrestato il portiere
del Piacenza Mario Cassano. Ad
aprile, l’inchiesta di Bari fa finire in
carcere altri 3 giocatori: tra questi
c’è l’ex biancorosso Andrea Masiello.
28 MAGGIO 2012
Blitz a Coverciano e Mauri dentro
La polizia irrompe a Coverciano per
Criscito, che riceve un avviso di
garanzia (e salterà l’Europeo). In un
altro blitz viene arrestato il laziale
Stefano Mauri (con altri 18 giocatori)
26 DICEMBRE 2012
In Italia il capo degli «zingari»
Almir Gegic, presunto capo della
«banda degli zingari», si costituisce
alla polizia e inizia a collaborare.
Hristian Ilievski, il «duro» della
banda, resta ancora latitante
21
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17 DICEMBRE 2013
Gattuso indagato e scagionato
Nuovo capitolo a Cremona:
4 arresti e 16 indagati, tra cui gli ex
milanisti Cristian Brocchi e Gennaro
Gattuso. Il 1° settembre 2014
l’indagine per Gattuso è archiviata
Con Conte c’è Colantuono
1Chiusa l’indagine di Cremona iniziata 4 anni fa: la Procura chiama in causa 130 persone.
Per il c.t. cade l’accusa di associazione a delinquere. A sorpresa spunta il tecnico dell’Atalanta
1
Francesco Ceniti
2
3
INVIATO A CREMONA
LA GUIDA
D
Dal Gup a giugno
Il processo
al via in autunno
al tentato avvelenamento ai match truccati.
In mezzo ci sono oltre 4 anni d’indagini, con­
dotte dalla Procura di Cremona, sulle scom­
messe illegali. Arresti, accuse, perquisizioni, confes­
sioni, squalifiche della giustizia sportiva che hanno
rivoltato il calcio italiano. Da ieri anche l’inchiesta
penale taglia un primo traguardo con la notifica del
415 bis agli indagati. Atto che avvia un iter ben defi­
nito: potrebbe portare a un maxi processo nel prossi­
mo autunno. Sono 130 le persone chiamate in causa
dal pm Roberto di Martino con la sorpresa di Stefano
Colantuono, allenatore dell’Atalanta. Ma il nome
più «pesante» resta quello di Antonio Conte, c.t. del­
la Nazionale italiana. Come anticipato dalla Gazzet­
ta il 31 gennaio, le contestazioni per l’ex tecnico del
Siena (si riferiscono a quel periodo le accuse) sono
dimezzate: «solo» frode sportiva per le gare in B di
Novara e Bergamo (sponda AlbinoLeffe) e non più
l’associazione per delinquere ipotizzata nel momen­
to dell’iscrizione nel registro degli indagati. Associa­
zione rimasta, invece, per Stefano Mauri, Cristiano
Doni, Antonio Bellavista, Giuseppe Signori, Mauro
Bressan, Gigi Sartor, Cristian Bertani e tanti altri
giocatori (o ex) a iniziare dal portiere Marco Paolo­
ni. Proprio lui, secondo gli inquirenti, avrebbe mes­
so nell’intervallo di Cremonese­Paganese (14 no­
vembre 2010) un potente sonnifero nel thè per favo­
rire la combine. L’effetto domino ha portato al malo­
re di alcuni suoi compagni, alle successive analisi del
sangue in ospedale e alla denuncia della Cremonese
contro ignoti. In altre parole, l’alba di un’inchiesta
nata in modo casuale che ha scoperchiato un sotto­
bosco inquietante: al centro le scommesse illegali
utilizzate per fare (e forse riciclare) soldi facili da
organizzazioni criminali. Senza quel tentato avvela­
mento probabilmente zingari, slavi, ungheresi,
emissari di Singapore e anche italiani avrebbero
continuato a girare per i ritiri delle squadre di A, B e
Lega Pro, per corrompere giocatori e dirigenti in gra­
do di sfornare tarocchi dopo tarocchi. Nonostante il
tentativo di minimizzare i risultati dell’inchiesta, ci
sono fatti incontrovertibili: in primis confessioni e
squalifiche. Senza dimenticare un ex terzino del
Gubbio, Simone Farina, diventato ambasciatore Fifa
nella lotta al calcioscommesse proprio per il rifiuto
più denuncia alle autorità dopo la proposta di com­
bine avuta da un ex compagno (Alessandro Zampe­
rini, assoldato dalla cosiddetta banda degli Zingari)
4
 1 Stefano
Colantuono,
52 anni,
allenatore
dell’Atalanta
 2 Stefano
Mauri, 35 anni,
capitano
della Lazio
 3 Cristiano
Doni, 41 anni,
ex capitano
dell’Atalanta
 4 Roberto
Di Martino,
procuratore
di Cremona
ANSA/LAPRESSE
in un mondo dove l’omertà è la parola d’ordine.
I SALVATI Anche per questo motivo il lavoro della
Procura si è diluito nel tempo, con arresti in varie
ondate (cinque). Alla fine un ruolo importante lo
hanno avuto i diversi pentiti: hanno confermato pri­
ma e poi ampliato il raggio d’azione degli inquirenti.
I due principali, Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio,
hanno già patteggiato la pena (sotto i due anni), una
strada che potrebbero percorrere Vittorio Micolucci
(il primo pentito della giustizia sportiva), Cristiano
Doni e persino Giuseppe Signori (messo nei guai dai
suoi ex commercialisti, Francesco Giannone e
Manlio Bruni che a loro volta hanno deciso di colla­
borare). Il pm ha dato 50 giorni di tempo agli avvo­
cati difensori per valutare le accuse e vagliare l’im­
mane materiale (faldoni per migliaia di pagine). In
questo spazio sono possibili richieste d’interrogato­
ri, il deposito di memorie difensive, proposte di pat­
teggiamento e cose simili. Terminato questo percor­
so di Martino presenterà le richieste di rinvio a giu­
dizio: saranno vagliate dal Giudice dell’udienza pre­
liminare probabilmente tra fine maggio e inizio
giugno. In quella sede possono arrivare delle archi­
viazioni per chi ora si trova dentro alla chiusa inchie­
sta, mentre sono già fuori dall’inchiesta un altro cen­
tinaio di (quasi ex) indagati: tra loro Bonucci, Crisci­
to, Sculli, Vieri e Perinetti (ex dirigente del Siena).
I SOMMERSI Gli altri sono a rischio processo: 70
con l’accusa più grave dell’associazione a delinque­
re, per 60 c’è la frode sportiva. Nel mirino 154 parti­
te di A, B, e Lega Pro oggetto secondo la Procura di
manipolazioni tra il 2008 e il 2013. Molti i giocatori
(in attività o ex) che dovranno difendersi: da Sergio
Pellissier (capitano del Chievo) a Claudio Terzi (di­
fensore del Palermo); da Giuseppe Vives (Torino) a
Roberto Goretti (d.s. del Perugia); da Massimo Mez­
zaroma (ex patron del Siena) a Fabio Galante (ex
Livorno); da Stefano Bettarini a Nicola Ventola.
Tempi lunghi, ma nel frattempo la giustizia sportiva
potrebbe scandagliare le carte: nuovi deferimenti
sono più che probabili.
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LE CARTE
Atalanta, rischio nuovo deferimento
Pellissier «uomo combine» del Chievo
1Le accuse della
Procura: tra le gare
sospette dei veneti
pure il 4-3 con l’Inter
L’allarme di Libera
sembrato troppo poco anche per
la giustizia sportiva: l’allenatore
non era stato mai convocato per
fornire spiegazioni. Ora le cose
cambiano: c’è un’accusa precisa
e una gara ritenuta combinata
(Crotone­Atalanta). E la Procu­
ra chiama in causa anche Ga­
briele Zamagna (d.s. dei neraz­
zurri che condivide sorte e avvo­
cato d’ufficio con Colantuono).
INVIATO A CREMONA
C
he per Stefano Colantuo­
no sia stato un fulmine a
ciel sereno lo si capisce da
un particolare: il pm di Martino
gli ha nominato un avvocato
d’ufficio, non avendo il tecnico
dell’Atalanta provveduto a farlo
proprio perché il suo nome non
era mai comparso negli atti uffi­
ciali. O meglio: c’erano dei rife­
rimenti generici a un «mister»
della squadra bergamasca e a
«un preparatore di San Benedet­
to». Due indizi che potevano
portare a Colantuono, ma era
GARA INCRIMINATA Secondo
gli inquirenti, la sfida fu alterata
grazie all’intervento da Colan­
tuono, Zamagna e Doni con
l’aiuto di Concetti (portiere del
Crotone che ieri ha respinto
ogni accusa) per ottenere un
«over 2,5» pro scommesse (la
gara finì 2­2): «A tal fine ­ scrive
di Martino ­ venivano compiute
attività fraudolenti. Inoltre San­
toni, cointeressato alla manipo­
lazione, suggeriva a Doni, con
riferimento alla suddetta parti­
ta, per non compromettere il ri­
sultato, di informare anche i di­
fensori dell’Atalanta, Troest, Pe­
luso, Bellini e Ferri, del raggiun­
to accordo sull’over». Da capire
cosa ha in mano il pm per porta­
re avanti l’accusa. Le carte sa­
ranno richieste dalla giustizia
sportiva: Atalanta, Colantuono
e Zamagna sono a rischio deferi­
mento. Un timore che non ri­
guarda Conte (già fermato 4
mesi per omessa denuncia) e
Mauri (6 mesi). A proposito del
capitano laziale, ieri gli avvocati
hanno ribadito la sua innocen­
za: «Contestazioni abnormi e le­
sive, ma dimostreremo la sua
estraneità».
PELLISSIER Pesante anche le
accuse della Procura per Sergio
Pellissier: è considerato il col­
lante per le scommesse del Chie­
vo. In questa veste avrebbe ag­
giustato diverse partite dei ve­
neti attraverso l’ex calciatore
della Spal Massimiliano Longhi
e l’ex difensore Gianfranco Par­
lato. Non solo, avrebbe fornito
Sergio Pellissier, 35 anni, è al
Chievo dal 2002: quest’anno ha
segnato 3 gol LAPRESSE
costantemente a Bellavista ed
Erodiani, dal 2009 al 2011, noti­
zie certe sull’esito di diverse par­
tite per favorire le scommesse il­
legali. La Procura ha nel mirino
alcune gare di A: Napoli­Chievo
3­0 del 2009 (dove ha un ruolo
importante anche Cossato),
Chievo­Catania 1­1 del 2010,
Parma­Chievo 0­0 del 2011 (di
mezzo c’è Bellavista) e anche In­
ter­Chievo 4­3 del 9 maggio
2010, nel quale i magistrati ipo­
tizzano il coinvolgimento di gio­
catori dell’Inter non identificati.
LIBERA E la chiusura dell’in­
chiesta ha allarmato Libera, l’as­
sociazione di Don Ciotti che si
batte contro le illegalità. «Siamo
davanti ad un quadro inquietan­
te ­ si legge in una nota ­. Le
scommesse rappresentano un
fardello che pesa sulla regolari­
tà dello sport più popolare in
Italia. In attesa che la magistra­
tura faccia il suo corso e accerti
le responsabilità, la chiusura
delle indagini dimostra come
anche nel calcio è presente un
alfabeto dell’illegalità tutto ita­
liano e come sia ancora molto
malato il nostro sport più ama­
to».
cen
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Centotrenta indagati tra calciatori,
ex giocatori e dirigenti. La Procura
di Cremona mette la parola fine
all’inchiesta sul calcioscommesse
iniziata ormai quattro anni fa.
L’udienza preliminare dal Gup è
prevista per la tarda primavera, il
processo dovrebbe cominciare in
autunno.
ECCO LA LISTA
DEGLI INDAGATI
Antonio Bellavista, Mauro Bressan;
Manlio Bruni; Giorgio Buffone;
Massimo Erodiani; Almir Gegic;
Francesco Giannone; Vittorio
Micolucci; Ismet Mehmeti; Marco
Paoloni; Gianfranco Parlato; Marco
Pirani; Daniele Quadrini; Giuseppe
Signori; Vincenzo Sommese; Ivan
Tisci; Gianluca Tuccella; Michele
Cossato; Gianni Fabbri; Andrea
Gaiti; Claudio Furlan; Massimiliano
Longhi; Giuseppe Padula; Alex
Pederzoli; Pierluigi Andrea Pezzali;
Leonardo Rossi; Nicola Santoni;
Giorgio Veltroni; Cristiano Doni;
Sergio Pellissier; Roberto Goretti;
Enrico Sganzerla; Luigi Sartor;
Daniele Ragone; Alessandro
Pellicori; Kewullai Conteh; José
Inacio Joelson; Paolo Acerbis;
Antonio Benfenati; Alessandro
Zamperini; Luca Burini; Stefano
Mauri; Federico Cossato; Stefano
Ferrario; Cristian Bertani;
Massimiliano Benassi; Omar
Milanetto; Mario Cassano; Nicola
Ventola; Alberto Fontana; Marco
Turati; Cesare Rickler; Matteo
Gritti; Riccardo Fissore; Vincenzo
Iacopino; Gianluca Nicco; Luca
Fiuzzi; Andrea Alberti; Edoardo
Catinali; Mirko Stefani; Davide
Saverino; Dario Passoni; Mattia
Serafini; Francesco Ruopolo;
Antonio Narciso; Davide Caremi;
Marco Ragini; Luca Aureli; Vittorio
Gatti; Claudio Terzi; Ferdinando
Coppola; Armando Perna; Juri
Tamburini; Thomas Job; Antonio
Conte; Cristian Stellini; Massimo
Mezzaroma; Andrea Iaconi;
Francesco Bazzani; Salvatore
Spadaro; Fabio Bruno Quadri;
Cosimo Rinci; Simone Grillo;
Salvatore Intilisano; Wangyi Qiu;
Davide Bombardini; Ermanno
Pieroni; Pier Paolo Sganga; Ruben
Garlini; Alberto Comazzi; Fabio
Galante; Piero Camilli; Giovanni
Rosati; Elio Signorelli; Luigi Sala;
Roberto Previtali; Luca Ariatti;
Mauro Gibellini; Dario Bergamelli;
Daniele Di Donato; Alessandro
Romeo; Daniele Martinetti;
Emanuele Pesoli; Giuseppe Vives;
Angelo Alessio; Marco Savorani;
Paolo Bianco; Gabriele Zamagna;
Stefano Colantuono; Cesare
Valerio; Guido Marilungo; Fabrizio
Betti; Hristiyan Ilievski; Rade
Trajkovski; Zoltan Kenesei; Kheng
Pho Hock; Haut Choo Beng; Engh
Tan Seet; Alija Ribic; Gidra Saka;
Misek Suljic; Celavi Lalic; Matyas
Lazar; Laszlo Schultz; Aszlo
Strasser; Istvan Borgulya; Angelo
Iacovelli; Fabrizio Betti.
Giuseppe Signori, 46 anni ANSA