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eureka
La rivista per i professionisti nel settore della movimentazione materiali
Una dimensione
sicura
Come può essere applicato l’OEE nella
gestione del magazzino e dei carrelli per
aumentare i livelli di prestazione?
Operazioni
di cross docking
Diamo un'occhiata dettagliata
a questo processo di magazzinaggio
apparentemente semplice.
È la panacea che promette di essere?
Perché acquistare
carrelli “verdi”?
Le ragioni economiche per cui l’acquisto,
l’uso e perfino la vendita di carrelli
ecologici vanno a vostro favore.
Prestazioni
di sicurezza
Una nuova iniziativa per standardizzare
le statistiche sulla sicurezza e creare uno
strumento di benchmarking affidabile.
Numero 20
Autunno
2013
www.eurekapub.it
eureka
La rivista per i professionisti nel
settore della movimentazione materiali.
Numero B
20
“Fu Archimede ad
osservare che si poteva
usare la potenza delle
leve per far muovere
l’intero mondo. Questa
pubblicazione prende il
nome dalla sua famosa
esclamazione di “eureka”
cioè “l’ho scoperto”.
envenuti all’edizione Autunno della rivista
eureka per il 2013. Si dice spesso che le
statistiche possono essere alterate per
sostenere qualsiasi opinione e in effetti vediamo
che accade abbastanza spesso in ambito politico
e finanziario. Nella logistica operativa, tuttavia,
le statistiche affidabili sono indispensabili se
vogliamo identificare inefficienze e problemi nelle
operazioni e migliorare le prestazioni aziendali. Solo
raccogliendo dati accuratamente e costantemente
possiamo scoprire quali sono le aree che richiedono
miglioramento, apportare modifiche ai processi
operativi e quindi monitorare il progresso in termini
di prestazioni.
Nell’articolo a Passare attraverso la dimensione
(pagina 4) prendiamo in considerazione il metodo
usato in produzione e ingegneria OEE, cioè
l’efficacia globale delle attrezzature, e mostriamo
come viene applicata nella movimentazione dei
materiali e ambienti di magazzinaggio per migliorare
le prestazioni, ad esempio riducendo gli errori di
prelievo dei prodotti.
Altrove nella rivista abbiamo messo sotto i
riflettori il concetto apparentemente semplice
delle operazioni di cross docking. In uso già fin
dal decennio del 1930, il sistema di cross docking
ha guadagnato terreno recentemente come uno
strumento prezioso per tagliare i costi e aumentare
l'efficienza. Nell' Aumentare la produttività
con le operazioni di cross docking (pagina 8)
esaminiamo le condizioni, i processi organizzativi
e le infrastrutture necessarie per far funzionare
efficacemente il sistema, aiutandovi a decidere se è
la soluzione giusta per voi.
L’essere 'verde' è spesso visto come un modo di
comportarsi alla moda. In Perché la sostenibilità fa
senso da un punto di vista economico (pagina 11)
dimostriamo che è molto più di una sensazione
piacevole dato che può migliorare in modo
significativo i risultati economici. Ci muoviamo
attraverso le complesse considerazioni coinvolte
nella scelta di un carrello che abbia un minor impatto
ambientale e offra anche vantaggi finanziari.
Il nostro ultimo articolo, Qual è la vostra
posizione? (pagina 13) prende in considerazione
un nuovo quadro statistico di benchmarking
sviluppato nel Regno Unito dal gruppo di lavoro
per la sicurezza nella logistica dell'associazione
delle società di trasportato (Freight Transport
Association). Basandosi su una serie di indicatori
di prestazioni chiave facilmente quantificabili,
potrebbe standardizzare le segnalazioni degli
incidenti nel settore della logistica?
Diteci cosa pensate della rivista eureka
andando al sito Web www.eurekapub.it oppure
spedendo una mail a [email protected]
Monica Escutia
Redattore in capo
Numero 20 - Autunno 2013
Redattore in capo:
Mónica Escutia
Vice-redattore:
Gay Sutton, Ruari McCallion,
Gian Schiava, Mark Nicholson
Direttore artistico:
Paul Fretwell
Stampato da:
BTB Mailflight
Distribuito da:
BTB Mailflight
Pubblicato da:
Cat Lift Trucks, Hefbrugweg 77,
1332 AM Almere, Olanda
©2013, MCFE. Tutti i diritti sono riservati.
CAT, CATERPILLAR, i rispettivi logo, il tipico
colore “giallo Caterpillar”, il marchio “Power
Edge”, e le caratteristiche che identificano i
prodotti e la compagnia, sono marchi di fabbrica
Caterpillar e non possono essere impiegati senza
autorizzazione. Tutto il materiale è rigorosamente
copyright e tutti i diritti sono riservati. Nessuna
parte di questa pubblicazione può essere
riprodotta in tutto o in parte senza il consenso
scritto del titolare del copyright. Le opinioni
espresse nella rivista eureka
non sono neces®
sariamente quelle di Cat Lift Trucks (MCFE B.V.)
o le sue concessionarie. Cat ® Lift Trucks (MCFE
B.V.) non accetta responsabilità per le opinioni o
informazioni espresse in articoli o pubblicità.
OLPC1529(09/13)gu9
L’editore in capo di eureka è Monica
Escutia, che ha conseguito la laurea
nelle comunicazioni - giornalismo
(Bachelor of Communications –
Journalism). Di nazionalità spagnola, è
anche fluente in olandese, inglese e
italiano. Dopo essere stata il redattore di
diverse sistemi di media internazionale,
ha passato gli ultimi dieci anni nel
settore della movimentazione materiali - i
primi quattro come un rappresentante
per la vendita di ricambi in diverse
nazioni europee – e poi è diventata il
coordinatore senior per le comunicazioni
ed il marketing di EAME per la Cat Lift
Trucks con base in Olanda.
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Visitate eureka online!
Gestione del parco
4-7
Produttività
8-10
Sostenibilità
11-12
13-15
Sicurezza sul lavoro
Passare
attraverso
la dimensione
Aumentare la
produttività con
le operazioni di
cross docking
Perché la
sostenibilità fa
senso dal punto di
vista economico
Qual
è la vostra
posizione?
OEE (efficacia globale delle
attrezzature) è una tecnica preziosa
per il miglioramento della produzione
e dell'ingegneria, ma è meno ben
noto nelle operazioni di gestione
carrelli e magazzinaggio della merce.
Scopriamo quanto sia facile applicare
questa dimensione alle operazioni
di logistica, dove diventa un ottimo
strumento per identificare i problemi e
migliorare le prestazioni.
Negli ultimi decenni, il sistema di
cross docking è emerso come un’arma
potente nella lotta per la sopravvivenza
economica. Se diamo un'occhiata da
vicino all’infrastruttura organizzativa,
della supply chain e dell’informatica
necessaria per farlo funzionare, vi
sarà più facile calcolare se questa è la
soluzione logistica giusta per voi.
La sostenibilità non è solo
un'aspirazione indistinta per
sentirsi bene, ma fa anche senso
per l’azienda. Scopriamo le ragioni
per cui, scegliendo accuratamente
i carrelli utilizzati, si può ridurre
il proprio impatto sull'ambiente,
far diminuire i costi operativi e
guadagnare clienti grazie ad una
miglior reputazione aziendale.
L’individuazione affidabile delle
statistiche per mettere a confronto i
sistemi di sicurezza è un incubo, per il
semplice motivo che la segnalazione
non è stata standardizzata nei
settori della logistica, figuriamoci
in tutti i paesi. Freight Transport
Association, l’associazione del Regno
Unito delle società di trasporto, sta
sperimentando un nuovo metodo
statistico che dovrebbe consentire
definitivamente ai diversi settori
della logistica di mettere a confronto
i risultati in modo affidabile.
Calendario degli eventi
Fecha, Evento, Lugar, Sitio Web
Informazioni generali
23 Novembre 2013
SOLUTRANS
Lione, Francia.
www.SOLUTRANS.fr
SOLUTRANS, una fiera biennale per l'alaggio e i professionisti del trasporto urbano, è dove si
trovano informazioni e innovazioni nel settore dei veicoli commerciali pesanti. Con un'atmosfera
accogliente e internazionale, questa XII sessione vi accoglierà per 5 giorni durante la settimana
mondiale del trasporto su strada e in città con innovazioni, scambi professionali e commerciali,
nonché conferenze tenute da relatori esperti.
27 Novembre 2013
SUPPLY CHAIN EVENT 2013
CNIT - Paris la Défense, Parigi, Francia
www.supplychain-event.com
Reed Exhibitions Group (SITL) e Supply Chain Magazine hanno unito le proprie risorse per creare
SUPPLY CHAIN EVENT, che rappresenta un concetto nuovo. L'evento si svolgerà presso il CNIT,
Paris la Défense, e riunirà un centinaio di espositori e diverse migliaia di visitatori.
29 Gennaio 2014
COOLCHAIN AND CONTROLLED ROOM
TEMPERATURE LOGISTICS
Luxexpo, Luxembourg-Kirchberg, Lussemburgo.
www.coolchaineurope.com
Il Lussemburgo ospita Cool Chain Europe 2014, il raduno più grande in Europa della comunità di
logistica per la catena di raffreddamento e il controllo della temperatura. Negli ultimi anni Cool Chain
Logistics Europe ha portato insieme la comunità e le autorità di regolamentazione per discutere gli
aggiornamenti e gli emendamenti delle linee di guida sul PIL per l'UE. Queste discussioni e interazioni
hanno contribuito a formare il futuro della logistica nel settore controllo della temperatura.
27 Febbraio 2014
LogiMAT
New Trade Fair Centre a Stoccarda.
www.LogiMAT-messe.de
LogiMAT, la fiera internazionale per la distribuzione, movimentazione dei materiali e flusso delle
informazioni, fissa nuovi standard come la più grande fiera annuale intralogistica in Europa. Tra il 25
e il 27 febbraio 2014 espositori internazionali e capi dell'industria, commercio e terziario si riuniranno
insieme al nuovo centro fieristico all'aeroporto di Stoccarda per trovare nuovi partner commerciali.
Il focus sarà su prodotti, soluzioni e sistemi innovativi per l'approvvigionamento, magazzinaggio,
logistica, produzione e distribuzione.
Editoriale/Indice
2 3
Gestione del parco
OEE (efficacia globale delle attrezzature) è una tecnica
consolidata in ingegneria e produzione, ma è rilevante per la
gestione del parco carrelli e le operazioni di magazzino?
1. OEE (efficacia globale delle attrezzature)
ha contribuito a trasformare le prestazioni
dove è stato usato, ma avrà un ruolo nel
funzionamento di un parco di carrelli?
2. La raccolta dei dati è essenziale e, dato
che molti carrelli ora arrivano già attrezzati
con software per il monitoraggio delle
prestazioni, i mezzi di raccolta sono semplici.
Ruari McCallion ci mostra la sua scheda tecnica.
Visitate:
www.suiko.co.uk
1
I
Passare
attraverso la
dimensione
l modo per migliorare il mondo degli affari
è così pieno di acronimi e iniziali – kaizen,
SMED, SPC e così via – che si potrebbe
essere tentati di ignorarli tutti e andare avanti
come al solito, ma quelle lettere significano
qualcosa e la maggior parte di loro hanno più
che dimostrato di essere utili nella pratica.
Mentre però il cambio stampo in un solo digite
(SMED) e il controllo statistico del processo
(SPC) ora sono termini ampiamente conosciuti,
capiti e utilizzati, potrebbe non essere il
caso con OEE. L’acronimo sta per “overall
(or operational) equipment effectiveness” =
efficacia globale delle apparecchiature ed è sia
un mezzo di misurazione che uno strumento
di miglioramento. Allo stesso modo di TPM
(è l’acronimo per “maintaining production
totally” = manutenzione produttiva totale)
quando sono stati implementati questi processi
hanno contribuito a trasformare le prestazioni,
l’efficacia e la produttività – solitamente
nell’ambito dell’ingegneria e della fabbricazione.
In pratica, hanno un ruolo nella gestione del
magazzino, la movimentazione dei materiali e
l’efficace funzionamento del parco carrelli?
“L’acronimo sta per “overall (or
operational) equipment effectiveness” =
efficacia globale delle apparecchiature ed
è sia un mezzo di misurazione che uno
strumento di miglioramento.”
Per rispondere a questa domanda prima di
tutto è necessario capire cosa si intende. OEE
divide le prestazioni di un’unità di produzione in
tre componenti distinti: disponibilità, prestazioni
e qualità (APQ). Ogni componente identificherà
un aspetto che potrebbe essere migliorato. OEE
può essere applicato a qualsiasi postazione
di lavoro individuale (o veicolo, nel caso dei
carrelli) o usato ad un livello di magazzino,
reparto o impianto. Esso consente anche
l’analisi specifica, ad esempio, di un numero
particolare di una parte, turno, attività o altri
parametri differenti; misura i risultati basandosi
sulle ore di lavoro previste e confrontando le
prestazioni con le specifiche e le aspettative.
La strategia di miglioramento si basa quindi
sulla possibilità di colmare il divario – ci sarà
sempre una differenza – tra la realtà e le
aspettative. Non è possibile che qualsiasi
processo di fabbricazione possa funzionare al
100% di OEE; i produttori che adottano queste
misure tendono a porsi obiettivi ambiziosi, per
esempio, dell’85% OEE.
Pete Austin, dirigente presso Suiko Ltd,
un gruppo di consulenza con uffici nel Regno
Unito, Medio Oriente e Australia, ha dichiarato:
“La performance è una misura generale – per
esempio la velocità della linea. Stai ottenendo
la velocità per cui è stata progettata? La
disponibilità è il tempo di funzionamento e
coprirà guasti e altre interruzioni. La qualità è
tutta una questione di difetti. OEE è spesso più
centrato sull’operatore che sull’apparecchiatura
stessa.” La raccolta dei dati è essenziale
e, dato che molti carrelli ora arrivano già
attrezzati con software per il monitoraggio
delle prestazioni, i mezzi di raccolta sono
semplici. Però la domanda successiva è:
cosa raccogliere?
2
“La performance è una misura generale –
per esempio la velocità della linea. Stai
ottenendo la velocità per cui è stata
progettata?” Pete Austin, Suiko Ltd.
eureka ha segnalato (numero 16) le misure
prese ora da Cat Logistics* Services per
monitorare e gestire il proprio parco. Impact
Handling, distributore esclusivo di Cat Lift
Trucks nel Regno Unito, ha suddiviso il parco
in zone a seconda dell’attività commerciale del
cliente e le famiglie di veicoli. Le informazioni ➔
Gestione del parco
4 5
3
Gestione del parco
RESULTS
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Short Term Actions
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Un tipico centro
di comunicazione.
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Si utilizzano tabelle per
misurare le prestazioni,
identificare i problemi e
proporre le soluzioni.
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magna. Ut venenatis, nulla vitae
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ut metus. Etiam sed convallis
augue, a scelerisque sem. Phasellus
vel risus metus. Quisque vestibulum
ante arcu, faucibus fringilla nibh
sollicitudin ac. Sed eu mollis orci.
Curabitur neque ligula, malesuada
in tincidunt quis, fermentum ut
risus. Suspendisse ac purus dignis-
A Azioni a breve termine
B Azioni a lungo termine
C Misura ogni giorno i risultati e
le pratiche (durante 30 giorni)
Con le varie tendenze
Numero di incidenti/infortuni registrabili per il mese. Obiettivo = 0
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➔ sui vari lavori sono ottenute tramite la
tecnologia wireless e trasmesse al server
centrale mentre i dati sono raccolti e fascicolati
su documenti Excel per facilitare l’identificazione
dei ‘Top 10’ carrelli con problemi e questioni
collegate. Questo sistema assicura a Impact
Handling e ai propri clienti un quadro chiaro delle
prestazioni del parco e consente lo sviluppo di
strategie efficaci per migliorare la disponibilità
e il controllo dei costi. In un progetto intrapreso
per una multinazionale leader produttrice di
derrate alimentari Suiko ha creato una matrice
di informazioni e di obiettivi che ha permesso
all’azienda di migliorare il monitoraggio delle sue
operazioni di magazzino e, di conseguenza, le
proprie prestazioni.
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Visitate:
www.impact-handling.com
“Le informazioni sui vari lavori sono
ottenute tramite la tecnologia wireless e
trasmesse al server centrale mentre i dati
sono raccolti e fascicolati su documenti Excel per facilitare l’identificazione dei
‘Top 10’ carrelli con problemi e
questioni collegate.”
A detta di Mal Reade, il consulente di Suiko
responsabile per il progetto di miglioramento:
“I numeri funzionano esattamente allo
stesso modo nei settori di logistica come
nella produzione.Abbiamo installato schede
e misurato dal basso verso l’alto. In questo
modo i conducenti hanno controllato le proprie
prestazioni e la somma dei risultati così ottenuti
ha rappresentato la performance del turno”. L’introduzione della metodologia ha seguito
il modello familiare di una sessione di lavoro
iniziale, la descrizione degli obiettivi e la parte
sostenuta dagli operatori.
I compiti specifici obiettivati erano la gli errori
durante la preparazione degli ordini che possono
apparire di poca importanza agli operatori e agli
estranei, forse risultando in una ramanzina mite
per i conducenti, ma gli amministratori e i gestori
del magazzino sono ben consapevoli che questi
errori provocano sprechi, perdita di tempo e
costi più alti.
Il signor Reade ci ha spiegato: “Gli errori di
prelievo generano una quantità enorme di lavoro
sprecato dato che necessitano molte operazioni
amministrative. Il cliente rifiuta la consegna e
presenta un reclamo che deve essere gestito.
Si genera una nota di credito e poi si concorda
una nuova consegna – alcuni clienti più risoluti
potrebbero insistere in un rimedio immediato.”
Dato che la consegna Just In Time è ormai
diffusa, potrebbe essere necessario un “rimedio
immediato” nella maggior parte dei casi,
piuttosto che solo per pochi clienti “più decisi”.
“Gli errori di prelievo generano una
quantità enorme di lavoro sprecato dato
che necessitano molte operazioni
amministrative.”
Poi ha aggiunto: “Circa la metà dei problemi
di consegna derivano dal produttore – per
esempio perchè non ha sufficienti scorte – ma
il 50% è causato dalle operazioni di logistica,
sia esterne che interne, perchè è stato
prelevato il prodotto sbagliato. Migliorando il
prelievo si ottengono molti guadagni”. Questi
risultati forse non sono visti dalle persone che
in pratica eseguono il lavoro, ma è necessario
sottolinearne il valore e l’importanza anche
per loro – insieme al lato pratico che hanno
la possibilità di apportare una differenza
enorme e preziosa, iniziando con la misura
del problema. Il piano a lungo termine era di
estendere il miglioramento agli impianti nel
Regno Unito, Sud Africa, Germania e altri
luoghi. Per ottenere ciò è essenziale l’impegno
assoluto dell’operatore.
Il signor Reade ha continuato: “La maggior
parte delle strutture ha uno scanner per il codice
a barre, quindi l’acquisizione dei dati è facilmente
disponibile. Le informazioni possono essere
scaricate da un’unità sul carrello stesso”.
Facendo il paragone tra gli errori durante
il prelievo del prodotto e le prestazioni
si migliorano le posizioni e le politiche di
stoccaggio, tanto per fare un esempio chiedendo
quanta merce si stocca, come e dove. L’azione
stessa di misurare e far conoscere i risultati
può migliorare le prestazioni, prima ancora di
apportare modifiche formali e migliorare il modo
di comportarsi.
“L’azione stessa di misurare e far
conoscere i risultati può migliorare le
prestazioni, prima ancora di apportare
modifiche formali e migliorare il modo di
comportarsi. ”
A detta del signor Reade: “Se si dispone di
due magazzini, uno con un team di persone
pienamente motivate e impegnate, e l’altro no,
di sicuro il primo sorpasserà il secondo”. La
misura chiave è rappresentata dal compimento dei cicli di prelievo alla fine dei turni e al cambio
del personale. Vi sono inclusi la misurazione
della causa e questioni quali pallet impossibili
da magazzinare; un’attivazione difettosa – in
pratica errori di sistema; errori di spedizione;
danni e così via. In realtà, qualsiasi cosa che ha
avuto un impatto sulla capacità degli operatori di
completare il proprio compito in modo efficace.
Cat Logistics* ha identificato la disponibilità
del veicolo come un fattore di primaria
importanza e ha introdotto un sistema chiamato
FTC (Fork Truck Control = controllo del carrello)
per monitorare e controllare i danni. Ogni
operatore ha il proprio fob che identifica chi sta
guidando il carrello in qualsiasi momento. FTC
ha contribuito a ridurre il numero di incidenti,
identificare i bisogni formativi e modificare il
comportamento dei conducenti. La disponibilità
del parco carrelli è ora superiore al 97%. La
manutenzione pianificata - e l’aderenza alla
pianificazione – non solo aiuta a ridurre i guasti e
ad identificare i problemi ricorrenti, ma permette
anche di risolverli partendo dalla causa
principale. Ma OEE, come tutte le buone idee,
non è una panacea; è soltanto uno strumento
che un gestore di magazzino dovrebbe avere a
sua disposizione.
“Ma OEE, come tutte le buone idee, non è
una panacea; è soltanto uno strumento
che un gestore di magazzino dovrebbe
avere a sua disposizione.”
A detta del signor Reade: “Si misurano i
risultati degli operatori in diversi modi; OEE è
una leva che noi potremmo scegliere di tirare.
Possiamo anche parlare dei danni, come
generare le idee, misurare l’assenteismo, la
sicurezza sul lavoro e l’affidabilità del personale,
per esempio quando un particolare cliente
segue un approccio per la sicurezza basato sul
modo di comportarsi e prende in considerazione
il comportamento piuttosto che le azioni “. Il
miglioramento delle prestazioni non è il risultato
di un singolo ‘proiettile magico’, ma piuttosto è
la conseguenza di un approccio pianificato e
strategico per ottenere il massimo dal personale,
dalle strutture e persino dalla geografia del
magazzino. Ma OEE certamente aiuta a misurare
e gestire meglio l’intera operazione. n
Saremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo:
[email protected]
Gestione del parco
6 7
5
3. Illustrazione di un tipico centro di
comunicazioni, implementato come
parte dell'OEE (efficacia globale delle
attrezzature). Viene mostrato di seguito
un grafico tipico degli obiettivi.
4. A Cat Logistics* le informazioni sul
lavoro svolto sono raccolte attraverso
la tecnologia wireless e trasmesse al
server centrale. I dati sono presentati su
documenti Excel, fornendo un quadro
chiaro delle prestazioni dei carrelli alla
società Impact ed ai suoi clienti.
5. Il 50% dei problemi di consegna
sono causati dall'operazione di logistica
che fa errori di prelievo. Migliorare il
prelievo può apportare una differenza
enorme e preziosa per l’intera attività.
* Cat Logistics è stata venduta
nel 2012 e ora si chiama Neovia
Logistics www.neovialogistics.com.
Produttività
Per incrementare le
prestazioni in magazzino
modo si considerano, si parla soltanto di
4 attività principali: accettazione merci,
stoccaggio, prelievo dell’ordine e spedizione. Le
operazioni di cross docking fondamentalmente
eliminano la maggior parte delle attività costose
di magazzinaggio e prelievo del prodotto,
accelerando la consegna delle merce ai negozi
e clienti. I carichi vengono scaricati alla baia
d’ingresso. Le merci sono messe in ordine e poi
poste in corridoi dai quali in seguito verranno
caricate nuovamente sui camion - dentro e fuori
il magazzino in un tempo minimo.
“Le operazioni di cross docking
fondamentalmente eliminano la maggior
parte
delle
attività
costose
di
magazzinaggio e prelievo del prodotto,
accelerando la consegna delle merce ai
negozi e clienti.”
le operazioni di
cross docking rappresentano
la panacea definitiva?
I
Quindi possiamo vedere che le operazioni
di cross docking richiedono una perfetta
organizzazione. Ciò vale anche per la
disposizione del bacino di carico stesso che
nella maggior parte dei casi è disposto in
una formazione a L, ma ci sono anche forme
a T e H. Un decennio fa Bartholdi e Gue,
ricercatori e scienziati statunitensi, avevano
definito un modello secondo il quale si può
calcolare la miglior disposizione possibile
per un magazzino che svolge operazioni di
cross docking. Parametri come il numero
delle entrate, le distanze, gli spazi intermedi
e la rotazione delle merce hanno tutti una
considerevole influenza sulla forma finale. ➔
2. Le operazioni di cross docking
fondamentalmente eliminano la maggior
parte delle attività costose di magazzinaggio
e prelievo del prodotto, accelerando la
consegna delle merce ai negozi e clienti.
In uscita/
Clienti
Prima del sistema di cross docking
Fornitori
Clienti
Scarico, Selezione,
Smistamento, Ricarico.
Dopo il sistema di cross docking
Fornitori
A
Cosa si intende per
operazioni di cross docking?
Cross Docking
Centro di distribuzione
B
1
In entrata/
Fornitori
2
“Nelle operazioni di cross docking ci sono
molte consegne durante la giornata. I
fornitori devono pertanto essere informati
in modo preciso e tempestivo sulle
consegne che devono fare quel giorno.”
CROSS DOCKING
Centro di distribuzione
supporto diventino un contributo al profitto. Il
sistema di cross docking è conosciuto fin dal
decennio del 1930, ma soltanto negli ultimi
decenni è emerso come un ottimo metodo
nella lotta per la sopravvivenza. Scopriamo
come funziona.
Ci sono parecchie definizioni in giro che
descrivono cross docking più o meno
accuratamente, ma probabilmente la cosa
più chiara è spiegare il concetto guardando le
funzioni di base di un magazzino. In qualunque
1. I fornitori A, B e C consegnano i
loro prodotti; le merci sono caricate
in qualsiasi combinazione sui camion
che partiranno per i negozi.
1
Il fatto che il consumatore ha cambiato il modo di fare gli acquisti e
la dura congiuntura economica costringono i manager di logistica a
riorganizzare la propria supply chain. Le operazioni di cross docking
sembrano offrire molte promesse positive, ma forniranno una soluzione
per tutti? Gian Schiava scopre i pro e i contro.
l recente boom dell’e-commerce ha
cambiato per sempre il modo in cui
acquistiamo le merci ed ha causato anche
aspettative maggiori per quanto riguarda i
tempi di consegna, la scelta e il servizio al
cliente. Nel numero 19 della rivista eureka
abbiamo letto come i nuovi modelli di business
sono popolari e in continua evoluzione. Oltre
a questo, le spese complessive sono in
diminuzione e non è difficile immaginare che la
battaglia per la quota di mercato sarà sempre
più dura. Di conseguenza, i responsabili per la
logistica devono assicurarsi che le operazioni
di stoccaggio e distribuzione da un’attività di
La figura 1 illustra il processo molto
semplicemente. I fornitori A, B e C consegnano
i loro prodotti; le merci sono caricate in qualsiasi
combinazione sui camion che partiranno per i
negozi. Ora questo sistema può sembrare una
soluzione veramente semplice, ma in realtà
richiede una categoria particolare di prodotti,
un controllo costante delle informazioni e dati e
una catena di approvvigionamento ben studiata,
dato che può funzionare correttamente soltanto
se esiste una stretta relazione con i fornitori e i
soci per la distribuzione. Parleremo più tardi di
quali prodotti si tratta e daremo uno sguardo più
attento agli altri due requisiti.
Nelle operazioni di cross docking ci sono
molte consegne durante la giornata. I fornitori
devono pertanto essere informati in modo
preciso e tempestivo sulle consegne che
devono fare quel giorno. Al bacino di carico
si deve sapere quali prodotti arriveranno a
quale baia e dove devono essere trasportati.
Sembrerebbe quindi essere necessario usare
subito metodi di supporto come Electronic
Data Interchange (EDI = scambio di dati
informatizzati) piuttosto che considerarli solo
come strumenti opzionali. Ma il processo
non si ferma a informare la filiera dato che il
personale deve pianificare le consegne negli
spazi di tempo precisi altrimenti il bacino di
carico inizierà a diventare congestionato. Inoltre,
è necessario aver definito bene in anticipo la
qualità di ogni consegna dato che non ci sarà
tempo per controllarla all’accettazione merci.
C
Clienti
Produttività
8 9
Produttività
Vantaggi
del
cross docking
➔
Sostenibilità
metodo
Avendo constatato che l’attività di logistica
apparentemente
semplificata
che
va
sotto il nome di cross docking richiede
un’organizzazione perfetta e una precisione
militare, cerchiamo ora di dare un’occhiata ai
vantaggi principali.
Il primo è un’attività ridotta nel magazzino. Più
precisamente, si elimina quasi completamente
la necessità dello stoccaggio e il prelievo
dell’ordine, quindi una richiesta minore
dello spazio e meno rischio associato al
mantenimento dello stock.
Un magazzino più piccolo significa meno
personale e costi più bassi per la manodopera.
La riduzione dei costi tuttavia non rappresenta
l’unico vantaggio dato che con le operazioni di
cross docking si migliorano significativamente i
tempi di consegna e il servizio ai clienti. Ultima
considerazione, ma non meno importante, il
flusso migliore delle informazioni ed i dispositivi
moderni track and trace (rintraccia e segui
il percorso) garantiscono che il responsabile
della logistica abbia una migliore visione della
posizione e condizione della merce lungo tutta
la filiera.
“Un magazzino più piccolo significa
meno personale e costi più bassi per la
manodopera. La riduzione dei costi
tuttavia
non
rappresenta
l’unico
vantaggio dato che con le operazioni di
cross
docking
si
migliorano
significativamente i tempi di consegna e
il servizio ai clienti.”
Cross docking sembra essere ideale per
le merci con un alto turn-over, prodotti che
non richiedono ulteriore manipolazione come
un nuovo imballaggio o modifica e articoli
deperibili. Soprattutto nei settori industriali
come quello delle derrate alimentari,
sanitario, vendita al dettaglio in generale e in
particolare della moda, il metodo si è rivelato
una soluzione ideale.
Svantaggi
Abbiamo già visto che le operazioni di
cross docking richiedono un alto grado
di organizzazione e l’uso delle moderne
tecnologie di informatica, il cui costo
potrebbe anche annullare il risparmio ottenuto
riducendo lo spazio nel magazzino e le attività
di prelievo della merce. Un altro svantaggio è
che i soci nella filiera potrebbero non essere
capaci a rispondere ai requisiti del processo di
consegna che questo richiede da loro.
Cross docking è anche difficile da attuare
se il turn-over è basso. In queste circostanze,
i sistemi e l’organizzazione convenzionale del
magazzino sono sufficienti per svolgere il
lavoro al meglio. Infine abbiamo già accennato
che non avrebbe senso adottare il sistema
di cross docking nei casi in cui è necessario
modificare il prodotto.
Esigenze per le attrezzature
Si può dire con sicurezza che le operazioni
di cross docking necessitano principalmente
che l’apparecchiatura utilizzata sia veloce. Dal
momento in cui arrivano i camion, i prodotti
devono viaggiare attraverso il magazzino
al ritmo più veloce possibile. Carrelli
elevatori, transpallet alimentati e nastri
trasportatori devono consegnarli alla baia
indicata per l’uscita entro il più breve tempo
possibile. I carrelli elettrici con modalità di
prestazioni diverse , come la gamma Cat®
EP16-20(C)PN(T), si possono facilmente
adattare al lavoro duro di cross docking loro
richiesto e sono abbastanza versatili per
funzionare bene anche in spazi limitati. Se si
tratta solo di piccole distanze vale la pena di
prendere in considerazione transpallet come
un’alternativa.
3. Nel 2004, Bartholdi & Gue hanno
dimostrato che una forma a rettangolo è
ideale per strutture con 150 porte o meno.
Per strutture con 150-200 porte una forma
a "T" è più conveniente mentre, per strutture
con 200 o più porte, per ridurre il costo al
minimo la forma migliore sarà una "X".
3
L’ultima panacea
E così, le operazioni di cross docking ora
rappresentano l’ultimo rimedio o la miglior
soluzione per tutti i problemi e le difficoltà nel
magazzino? Abbiamo imparato a conoscere
i pro e i contro di questo sistema, ma la
realtà dimostra che si devono prendere in
considerazione numerosi fattori per arrivare
ad una decisione informata se implementare
oppure no il sistema di cross docking.
Dopo tutto, ogni organizzazione ha i propri
obiettivi e priorità in termini di costi, quota
di mercato desiderata, scelta del prodotto
e organizzazione della filiera. Vale la pena
di parlare con i colleghi professionisti e poi
visitarli per vedere come si sono regolati
durante il processo per prendere la decisione.
Condividete le vostre opinioni e necessità
con esperti per la movimentazione dei
materiali come il vostro concessionario della
Cat Lift Trucks e chiedete loro di valutare la
vostra situazione. I cambiamenti non devono
accadere immediatamente , quindi prendete il
tempo necessario per studiare attentamente
le opzioni. n
Saremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo:
[email protected]
Un po’ di storia
Benchè le operazioni di cross docking abbiano
Leggi l'articolo di Wikipedia
guadagnato popolarità negli ultimi quindici
su Cross Docking.
anni, non è definitivamente un’idea nuova.
Nel lontano 1930 il sistema fu utilizzato negli
Stati Uniti nell’industria degli autotrasporti
e poi dai militari statunitensi. Wall Mart è
stato probabilmente uno dei primi rivenditori ad implementarlo con
successo nella propria filiera mentre Ahold, un rivenditore olandese,
ha sviluppato una strategia chiamata ‘oggi per domani’ nel decennio
del 1990 per garantire la consegna ai propri punti vendita nel minor
tempo possibile. Dato che l’obiettivo dell’azienda è di offrire la più
ampia gamma di prodotti, lo spazio di stoccaggio presso i negozi
deve essere ridotto al minimo. Le operazioni di cross docking sono
diventate parte della soluzione. La società ha sviluppato diverse
variazioni utilizzando una rete di magazzini nazionali e regionali. Oggi,
Ahold è leader di mercato nei Paesi Bassi e si sta espandendo anche
negli Stati Uniti.
Perché la sostenibilità fa senso
da un punto di vista economico
Essere ‘verde’ è molto di moda ed è
qualcosa che i clienti richiedono sempre
di più dai propri fornitori. In più, scelte
ecocompatibili fanno spesso il migliore
senso da un punto di vista economico.
In questa sintesi, Mark Nicholson elenca
le considerazioni principali quando si
sceglie un carrello elevatore ‘sostenibile’.
V
a sottolineato fin dall’inizio che questo
articolo parla di
fare soldi, non di
spenderli. Si concentra su come
risparmiare l’energia, diminuire i costi per il
materiale ed i servizi, mantenere la produttività
e assicurare che l’attività sia più efficiente.
Per queste ragioni vi preghiamo di continuare
a leggerlo, anche se non vi considerate un
ambientalista.
Ma prima diamo soltanto una rapida
definizione della compatibilità ambientale
– o ‘sostenibilità’, come spesso è nota. Per
sostenibilità si intende l’utilizzo delle risorse
del pianeta in modo da garantire che non si
esauriscano evitando un danno eccessivo
all’ambiente che potrebbe distruggere la qualità
– o addirittura la possibilità – della vita in futuro.
“Per sostenibilità si intende l’utilizzo delle
risorse del pianeta in modo da garantire
che non si esauriscano evitando un danno
eccessivo all’ambiente che potrebbe
distruggere la qualità – o addirittura la
possibilità – della vita in futuro.”
Riduzione dell’inquinamento
e dei consumi
La conservazione delle materie prime della
terra - compreso il carburante - e la prevenzione
dell’inquinamento e altri effetti distruttivi sono
problemi strettamente correlati che spesso
incontriamo quando si parla delle operazioni e
attrezzature per la movimentazione dei materiali.
Una delle sfide più evidenti per la nostra
generazione è quella di ridurre il consumo di
combustibili fossili. Oltre al fatto che si tratta
di una risorsa limitata, la combustione di questi
materiali crea inquinamento sotto forma di
anidride carbonica e altre sostanze direttamente
più tossiche. Ormai tutti dovrebbero essere
consapevoli che l’accumulo nell’atmosfera
di anidride carbonica e di altri ‘gas serra’ sta
causando cambiamenti sfavorevoli nel clima.
Oltre al carburante, la nostra industria
consuma materiali per la costruzione ed il
funzionamento dei carrelli, oltre che per i servizi
associati. La maggior parte di questi materiali
diventano prima o poi dei rifiuti ed a questo
punto potrebbero diventare sostanze inquinanti.
In questo numero di eureka ci atterremo al
tema della scelta di carrelli che minimizzano il
nostro impatto sull’ambiente; allo stesso modo,
si possono addurre ragioni solide dal punto
di vista economico per scelte sostenibili nella
progettazione, nelle attrezzature e nelle pratiche
operative degli ambienti che li circondano.
Come scegliere
la giusta alimentazione
Una delle prime decisioni da prendere quando si
sceglie un carrello è quale fonte di alimentazione
si desidera utilizzare. Di solito si tratta di diesel,
GPL o a batteria. La compatibilità ambientale
non può essere l’unica considerazione dato
che non conviene comprare un carrello
particolarmente “verde” se non è in grado di
affrontare il lavoro per cui è stato acquisito.
L’opzione più ecologica varierà tra le varie
applicazioni e in alcuni casi potrebbe essere, ad
esempio, un modello più grande a diesel.
Molta gente suppone automaticamente
che un carrello elettrico sarà sempre più ecocompatibile di un modello termico . Questo non
è necessariamente il caso, ma se un’impresa è
in grado di ottenere l’elettricità da fonti pulite
e rinnovabili, quali vento o energia solare, il
carrello elettrico diventa più consigliabile.
“Molta gente suppone automaticamente
che un carrello elettrico sarà sempre più
eco-compatibile di un modello termico.
Questo non è necessariamente il caso.”
In ogni caso, i carrelli elettrici hanno un
certo numero di altri vantaggi ambientali.
Uno è che richiedono meno manutenzione
e sostituzione delle parti usurate a paragone
di un carrello termico ; un altro è che le loro
prestazioni sono altamente programmabili, ➔
Produttività/Sostenibilità
10 11
1
2
1. Una delle sfide più evidenti per la nostra
generazione è quella di ridurre il consumo
di combustibili fossili. Oltre al fatto che si
tratta di una risorsa limitata, la combustione
di questi materiali crea inquinamento
sotto forma di anidride carbonica e altre
sostanze direttamente più tossiche.
2. I carrelli elettrici avanzati Cat 48V, con
capacità da 1,3 a 2,0 tonnellate, sono
facilmente programmabili per prestazioni
di risparmio energetico e includono altre
caratteristiche verdi come freni senza
manutenzione, una potente frenatura a
recupero d’energia e un lungo intervallo
di tempo per la manutenzione.
Sostenibilità
➔ quindi è possibile impostare i parametri
dando la priorità al risparmio energetico e
assicurare che gli operatori siano ‘costretti’
a guidare in modo economico e sicuro. Per
ambienti interni dove non sono consentite
le emissioni di un motore l’unica opzione
potrebbero essere gli carrelli a batteria o forse,
nel futuro, con pile a combustibile.
L’obiettivo è
l’efficienza energetica
Dopo aver deciso l’alimentazione è necessario
studiare le informazioni ambientali date su ogni
modello e decidere quali sono i carrelli più verdi
che soddisfano i propri requisiti operativi. Tra le
questioni chiave si annoverano la loro efficienza
energetica, le emissioni, la riciclabilità e le altre
misure per controllare l’inquinamento o i rifiuti.
I progressi tecnologici nei motori termici,
come l’ultima generazione di catalizzatori
trivalenti disponibili per i carrelli LPG, stanno
costantemente riducendo non solo il consumo
del carburante, ma anche le emissioni nocive.
Allo stesso tempo, anche l’efficienza energetica
dei carrelli elettrici aumenta di continuo poichè
la tecnologia elettronica diventa sempre più
sofisticata.
Si dovrebbe anche tener presente che i carrelli
elettrici più avanzati sono i più versatili in termini
di programmabilità. Ciò consente di configurare
le impostazioni di prestazione in modo tale da
raggiungere il miglior equilibrio auspicato tra
l’economia e la produttività; inoltre, nel corso
degli anni è possibile riconfigurare il carrello per
soddisfare le esigenze in continua evoluzione,
piuttosto che abbandonarlo nell’ambiente e
acquistarne uno nuovo.
Prendere in
considerazione tutti i costi
L’energia non è l’unico costo permanente
associato ad un carrello elevatore; un altro è
la spesa per la manutenzione e le riparazioni.
Fa senso dal punto di vista economico ed
ecologico pagare un po’ di più per un carrello i
cui componenti sono resistenti piuttosto che un
modello economico che richiederà sostituzioni
regolari, maggior tempo di manutenzione
e periodi più lunghi fuori servizio nella
baia di riparazione.
Si possono prendere in considerazione
tecnologie di bassa usura come freni a bagno
d’olio praticamente esenti da manutenzione
ed inoltre è opportuno pensare alla possibilità
di scegliere caratteristiche che riducono il
costo di un’usura eccessiva o danni accidentali.
Ad esempio, in alcune unità indicatori del
peso del carico o del’altezza di sollevamento
aiuteranno gli operatori ad evitare di superare
accidentalmente la capacità residua sicura per
il carrello.
I carrelli variano nella quantità di liquido
refrigerante, olio idraulico ed altri fluidi utilizzati.
Queste modalità possono garantire un
risparmio continuo sul costo, nonché ridurre
la quantità di rifiuti tossici che prima o poi
deve essere smaltita.
Pensare al futuro
Un’altra cosa da prendere in considerazione
è la riciclabilità dei componenti del carrello.
Di per se stesso questo aspetto non può fare
alcuna differenza economica per l’acquirente,
però non solo non costa di più comprare un
modello altamente riciclabile, ma sottolinea
Sicurezza sul lavoro
ulteriormente la vostra credibilità “verde”.
®
Produttori come Cat Lift Trucks tengono in
mente la riciclabilità e la possibilità di riusare
alcune parti quando costruiscono i carrelli.
Il modo in cui sono costruiti consente di
scambiare facilmente parti obsolete o logorate
mentre molti dei loro componenti possono
essere riusati di nuovo anziché rottamati.
Mantenere le macchine in azione, anziché
gettarle, è un buon principio ecologico.
Indipendentemente dal fatto che si aggiorni
o usi di nuovo parti del carrello stesso quando
cambiano le esigenze o il carrello passa a un
nuovo proprietario, le persone e il pianeta ne
trarranno un gran vantaggio.
Se scegliete un carrello resistente e versatile
sarete non solo premiati con prestazioni
affidabili ogni giorno, per tutta la sua durata, ma
potrete anche beneficiare di un buon prezzo di
rivendita quando decidete di sbarazzarvene.
L’orgoglio di essere verde
Come abbiamo visto, è possibile fare scelte
ecocompatibili che immediatamente fanno
risparmiare denaro o che rappresentano buoni
investimenti a lungo termine per quanto riguarda
la redditività. Esistono altre caratteristiche
ecologiche che non influenzano il costo del
carrello, ma permettono di fare un ulteriore
contributo alla tutela dell’ambiente.
Avendo adottato tali scelte sostenibili come
parte della vostra politica di responsabilità
sociale, assicuratevi di dire il fatto anche
agli altri. È una buona notizia. E se vi sentite
generosi dopo aver risparmiato soldi nei modi
descritti, potreste fare una donazione a un
ente di beneficenza locale per la conservazione
dell’ambiente. L’organizzazione sarà senza
dubbio interessata a pubblicizzare il vostro
contributo rafforzando il messaggio positivo
che vi preoccupate dell’ambiente – una cosa
che i clienti di oggi vogliono sentire. n
3
®
3. Il carrello Cat LPG GP15-35N
garantisce un catalizzaztore trivalente
pulito ed economico con controllo a ciclo
chiuso. Le sue tre funzioni chiave sono
di convertire gli ossidi di azoto tossici in
azoto e ossigeno, il monossido di carbonio
in diossido di carbonio e gli idrocarburi in
anidride carbonica e acqua. Il controllo
a ciclo chiuso assicura il mix ottimo di
aria e carburante in tutti i momenti.
Vi sentite generosi? Se avete
risparmiato soldi facendo
scelte sostenibili perché
non fare una donazione ad
un istituto di beneficenza
interessato alla natura per
dimostrare il vostro interesse nell’aspetto ecologico?
Saremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo:
[email protected]
Lega Italiana Protezione
Uccelli (LIPU)
www.lipu.it
Aumento della temperatura globale dal 1850 (C˚)
390
380
370
Cambiamento della temperatura (oC)
Concentrazione
dell’anidride
carbonica
(parti per milione)
Le statistiche sugli incidenti pericolosi rappresentano gli elementi
essenziali per garantire una maggior sicurezza sul lavoro. Ad
esempio, ci aiutano a capire la scala di ogni problema e ad individuare
le questioni che richiedono attenzione più urgentemente.
Mark Nicholson scopre che le statistiche relative in particolare
al settore della logistica non sono facili da trovare e parla con
un rappresentante dell’FTA (Freight Transport Association cioè
l’associazione delle società di trasporto) del nuovo sistema dei punti
di riferimento per la sicurezza.
0.8
0.7
0.6
360
0.5
350
0.4
340
0.3
330
0.2
320
0.1
310
0.0
300
-0.1
290
-0.2
280
1850
Qual è la vostra
posizione?
1900
1950
2000
Anno
Il cambiamento climatico esiste veramente?
OK, è possibile trovare alcuni scienziati che non credono nel cambiamento
climatico, ma si possono anche trovare scienziati che sostengono che
il mondo è piatto. All’interno della comunità scientifica mondiale la
stragrande maggioranza degli esperti, e particolarmente quelli che si
specializzano nello studio del clima, avvisa che il cambiamento climatico
è una realtà preoccupante e che l’attività umana ne è la causa. Ridurre
la nostra “impronta” bruciando meno combustibile fossile è un elemento
principale nella protezione del ambiente ed allo stesso tempo ci incoraggia
a diminuire le bollette del carburante.
A
nche se la normativa per la sicurezza
sul lavoro varia tra i paesi CE, ci sono
molti elementi in comune come la
direttiva quadro sulla sicurezza e salute sul
lavoro (1989) e molte similarità tra le norme
nazionali applicate. Un principio riconosciuto
da tutti è la necessità di riferire gli incidenti
relativi al lavoro, il che significa che – in
teoria – tutti i governi hanno un buon punto
di partenza per analizzare e confrontare le
prestazioni di sicurezza.
L’Agenzia europea per la sicurezza e la
salute sul lavoro (EU-OSHA) raccoglie le
statistiche dai vari enti nazionali che poi sono
fascicolate, analizzate e riportate da Eurostat,
l’ufficio statistico della CE. Dato però che
ogni paese ha i propri sistemi e criteri per la
raccolta dei dati, le informazioni non sono
sempre direttamente comparabili tra di loro,
ma vi è sufficiente comunanza per consentire
di trarre alcune conclusioni molto utili.
Quindi se vogliamo sapere, per esempio,
quanti incidenti si verificano ogni anno
nel settore del trasporto merci su strada,
dovremmo riuscire a trovare un rapporto
Eurostat contenente i dati rilevanti...
In pratica, non è possibile rispondere a
questa domanda anche all’interno di un
singolo paese. Quando si verifica un incidente
che coinvolge un veicolo merci, alcune
industrie lo riferiranno sotto una categoria
e alcune sotto un’altra. In seguito gli enti
governativi che gestiscono le statistiche le
uniranno per un certo numero di industrie in
categorie molto più ampie che ‘logistica del
trasporto merci su strada’.
Inoltre alcuni paesi, compreso il Regno
Unito, registrano gli incidenti su strada in un
modo diverso dagli incidenti che coinvolgono
gli stessi veicoli, ma sul posto di lavoro.
Il risultato è che non esiste un modo facile
per scoprire se la logistica è sicura oppure
no o di comparare le prestazioni di sicurezza
della Vostra società con un’azienda ‘media’,
studiando le informazioni dell’Eurostat o i
rapporti di enti nazionali. ➔
Sostenibilità/'Sicurezza sul lavoro
12 13
Per saperne
di più andare a
www.osha.europa.eu.
Sicurezza sul lavoro
informazioni sufficienti per consentire l’analisi
comparativa dei settori specifici all’interno del
settore logistica.
lativi
Dati richiesti re
ni
zio
ta
alle pres
di sicurezza
of
'Numero degli incidenti
*RIDDOR
Fatali
lativi
Dati richiesti re
ni
alle prestazio
di sicurezza
Indicatori
di prestazioni chiave
Il livello di gravità di un incidente Off-Road è
classificato in modo diverso da quello di un
incidente su strada, almeno nel Regno Unito.
In tutti i casi, vengono conteggiati gli incidenti
mortali e le lesioni indipendentemente dal fatto
che siano subiti dai dipendenti, dai visitatori o
dal pubblico.
Per gli incidenti Off-Road le categorie
utilizzate nel sistema di benchmarking sono le
seguenti:
1. Fatale
2. *RIDDOR (abbastanza grave da richiedere
la segnalazione di un infortunio)
3. Perdita di tempo (nessuna ferita, ma causa
un ritardo sul lavoro)
f-road:
Tempo perduto
su strada:
'Numero degli incidenti
Danni soltanto
Lesioni
Fatali
Nome dell'organizzazione
Par ticolari di contatto
E-mail
oro principale
Attività commerciale o lav
arto logistica
Numero di dipendenti nel rep
Numero di veicoli per merci
Numero di chilometri
1
➔ “Il risultato è che non esiste un
modo facile per scoprire se la logistica
è sicura oppure no o di comparare le
prestazioni di sicurezza della Vostra
società
con
un’azienda
‘media’,
studiando le informazioni dell’Eurostat
o i rapporti di enti nazionali.”
Nuovo sistema di
valutazione comparativa
Per ovviare a questo problema, il gruppo di
lavoro sulla sicurezza della logistica dell’FTA per
il Regno Unito ha istituito un nuovo sistema di
valutazione comparativa.
L’FTA è un’organizzazione che rappresenta
gli operatori di veicoli merci e gli spedizionieri
di merci su strada. Il gruppo di lavoro per la
sicurezza nella logistica è nato nel 2010 con
l'obiettivo di ridurre i livelli di morte sul lavoro,
infortuni e problemi di salute nel settore
della logistica.
Una vasta gamma di conoscenze ed
esperienze è messo a disposizione al gruppo da
36 organizzazioni membre che rappresentano
non solo le tradizionali società di logistica
terzi, ma anche ditte che consegnano pacchi,
offrono servizi di courier e express e altri settori
come rivendite al dettaglio, derrate alimentari,
bevande, utenze e rifiuti. L’aspetto importante è
che accumula gli specialisti dei trasporti e della
sicurezza, i cui dati uniti sono fondamentali se si
desidera fare dei progressi.
A lungo termine, il gruppo saprà identificare
le questioni chiave e contribuire a migliorare
la sicurezza decidendo quali sono le buone
prassi nel settore, poi condividendole
e promuovendole. Prima di poterlo fare
efficacemente, tuttavia, sono necessari i dati,
come ci ha spiegato Sally Thornley, responsabile
per la conformità a FTA:
“Il nostro primo passo consiste nell’identificare
e misurare i problemi. Non possiamo sperare
di migliorare una situazione fino a quando
non l’abbiamo capita. Le statistiche sulle
prestazioni di sicurezza nella logistica sono
molto difficili da estrarre dalle cifre RIDDOR*
[le regole sulla segnalazione degli infortuni,
malattie e occorrenze pericolose (Reporting of
Injuries, Diseases and Dangerous Occurrencies
Regulations). In effetti, gli incidenti stradali non
sono neanche inclusi in questi gruppi di dati.
L’unico modo in avanti è di raccogliere noi stessi
i dati necessari.
“Il gruppo ha deciso di concentrarsi su un
numero limitato di indicatori di prestazioni chiave
e quantificabili. Abbiamo bisogno di ottenere le
informazioni che i membri dell’FTA potrebbero
trovare utili, ma senza esigere troppo dal tempo
a loro disposizione. Abbiamo riconosciuto che
le procedure e i sistemi di annotazione degli
incidenti sono diversi anche nella stessa società,
così ci siamo limitati alle misure che potrebbero
essere facilmente confrontate.
“Le statistiche sulle prestazioni di
sicurezza nella logistica sono molto
difficili da estrarre dalle cifre RIDDOR*
[le regole sulla segnalazione degli
infortuni,
malattie
e
occorrenze
pericolose (Reporting of Injuries,
Diseases and Dangerous Occurrencies
Regulations). In effetti, gli incidenti
stradali non sono neanche inclusi in
questi gruppi di dati. L’unico modo in
avanti è di raccogliere noi stessi i dati
necessari.”
Sally Thornley, FTA Director of Compliance
“Quello che i contributori otterranno dalla
ricerca è uno ‘specchio’ delle proprie prestazioni
di sicurezza e una ‘finestra’ su come si sta
comportando l’intero settore “.
Inizialmente, solo un piccolo numero di
aziende hanno completato il semplice modulo
di richiesta di dati circolato dall’FTA all’inizio del
2013. I dati inviati dalle società sono tenuti in
forma anonima. Mano a mano che la quantità
di dati aumenta, il gruppo mira ad avere
1. Dati richiesti ai partecipanti nello
studio di benchmarking dell’FTA.
2. Nel Regno Unito gli incidenti mortali o di
lesioni vengono contati indipendentemente
dal fatto che siano subiti da dipendenti,
visitatori o membri del pubblico.
Per gli incidenti stradali le categorie sono:
1. Fatale
2. Infortuni (non mortali)
3. Soltanto danni (nessuna ferita)
Per quanto riguarda il confronto dei risultati
gli incidenti Off-Road saranno riferiti per ogni
1.000 dipendenti.
Per gli incidenti stradali, il fattore che
fa moltiplicare il rischio non è il numero di
dipendenti, ma la distanza percorsa dai veicoli
o, se le distanze coinvolte sono relativamente
piccole, il numero dei veicoli. I dati saranno
pertanto espressi in termini di incidenti per
milioni di miglia (1,6 milioni di chilometri) e per
migliaia di veicoli.
Che cosa succede ora?
Per saperne di più
andare a www.fta.co.uk.
2
Sally Thornley dell’FTA ci spiega: “Dopo aver
ricevuto i grafici e le tabelle indicanti le cifre
KPI (indicatori di prestazioni chiave) della
propria società e quelli dell’industria nel suo
complesso, le aziende partecipanti saranno
in grado di mappare le proprie prestazioni di
sicurezza e di benchmark contro quelle degli
altri e potranno vedere in quali settori stanno
andando bene e dove invece hanno bisogno
di apportare dei miglioramenti.
“Il gruppo di lavoro per la sicurezza nella
logistica dell’FTA utilizzerà queste cifre per
dare una direzione all’intero settore, quindi
i nostri sforzi sono concentrati sulle aree di
maggior rischio e l’identificazione delle buone
pratiche che hanno influenzato positivamente
le prestazioni.
I dati inoltre serviranno
anche per aggiornare i continui rapporti tra
l’esecutivo per la sicurezza sul lavoro e la
nostra industria.
“In un’epoca di ‘governo nel piccolo’,
questo settore dovrebbe essere applaudito
per affrontare i propri problemi e promuovere
le buone prassi. Un passo importante è quello
di cominciare a misurare le prestazioni sulla
base dell’intero settore. Come sanno tutti i
buoni manager, non è possibile gestire quello
che non si può misurare”. n
Saremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo:
[email protected]
Statistiche esistenti
Un grave problema con le statistiche e le relazioni disponibili
al pubblico dall’Health and Safety Executive (esecutivo per
la sicurezza sul lavoro) del Regno Unito o da qualsiasi altro
paese, è che le categorie del settore sono molto ampie. Nelle
statistiche seguenti la logistica è inclusa nella categoria di
‘trasporto e stoccaggio’ che comprende diverse attività come
il trasporto dei passeggeri, la movimentazione delle merci e la
gestione dei magazzini. Se, ad esempio, si nota che le cadute
dall’alto sono comuni, ci piacerebbe sapere in che rapporto
sono le cadute da un camion, da un altro veicolo o da
una scaffalatura.
È possibile che molti incidenti nel settore logistica del trasporto
merci su strada siano segnalati sotto altre categorie dell’industria. Ad esempio,
se un operaio edile è ferito da un mattone che cade da un camion di consegna
al cantiere, verrà considerato un incidente nell’ambito delle costruzioni o della
logistica (o trasporto e stoccaggio)?
Tuttavia, le ultime statistiche citate sul sito HSE ci danno alcuni spunti
interessanti sul modo in cui la nostra industria si confronta con le altre e quali
sono le principali fonti di rischio.
Ci mostrano che circa due terzi delle lesioni mortali ai lavoratori, in tutti i settori,
sono causate da uno dei seguenti incidenti: una caduta dall’alto; l’essere colpito
da un oggetto in movimento o che sta cadendo; intrappolato in una struttura
crollante o investito da un veicolo. Di tutti questi incidenti la caduta degli oggetti,
l’essere investiti da un veicolo e le cadute sembrerebbero essere particolarmente
rilevanti per la logistica.
Guardando le cause degli infortuni non mortali, la categoria più comune fra tutte
è quella delle ‘ferite durante la movimentazione’. Di nuovo, questo aspetto è
particolarmente preoccupante per la logistica.
Le statistiche dell’HSE mostrano che il trasporto sul posto di lavoro è coinvolto nel
26% degli infortuni mortali ai lavoratori. Questa è un’altra categoria molto ampia,
in quanto comprende carrelli elevatori, automobili e altre forme di trasporto,
nonché grandi automezzi.
In relazione a questa categoria di incidenti, quello del trasporto e stoccaggio
è indicato come il settore industriale più rischioso. Le cifre annuali riportate
indicano che, per ogni 100.000 lavoratori, ci sono 2,3 decessi, 40,3 ferite gravi e
139,9 lesioni in totale.
L’industria idrica e dei rifiuti sone le prossime tabella dei rischi e questi due
settori hanno tassi di infortunio più di tre volte quelli di qualsiasi altro settore.
Confrontando il numero annuale totale degli infortuni per ogni settore, troviamo
che il trasporto e stoccaggio mostra le cifre più alte per scivolate, inciampi
e cadute (486 per 100.000 dipendenti), il secondo più alto per le ferite nella
movimentazione (417 ogni 100.000) e il secondo più alto
per lesioni causate dai veicoli (46,3 ogni 100.000).
Come un’indicazione molto approssimativa del modo in
cui il tasso delle lesioni cambia tra i vari paesi, le cifre più
recenti pubblicate da Eurostat mostrano, ad esempio, un
numero annuale di 0,59 vittime per 100.000 lavoratori nel
Regno Unito (in tutti i settori, non solo quello della logistica)
e numeri abbastanza simili per i Paesi Bassi e la Germania.
Le tariffe corrispondenti per gli altri paesi includono 1,73
per l’Italia, 2,04 per la Spagna e 2,07 per la Francia.
*Nel Regno Unito gli incidenti devono essere registrati ai
sensi delle regole sulla segnalazione degli infortuni, malattie
e occorrenze pericolose (Reporting of Injuries, Diseases and
Dangerous Occurrencies Regulations = RIDDOR) del 1995.
Sicurezza sul lavoro
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Visualizzare le statistiche
del settore nel Regno
Unito andando a:
www.hse.gov.uk.
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