ottobre 2013 - Associazione Bellunesi nel Mondo

Transcript

ottobre 2013 - Associazione Bellunesi nel Mondo
DOLOMITI, la nostra terra.
PATRIMONIO MONDIALE UNESCO
Tassa pagata / Taxe perçue / Economy / C - Sped. a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BL
ANNO XLVIII N° 9 / OTTOBRE 2013
BUROCRAZIA • PAPA LUCIANI• UNIFARCO • MATTMARK • PENSIONI • STORIE DI EMIGRANTI
36. e d i z i o n e
mostra dell’arredare in montagna
26 ottobre
3 novembre
2013
Longarone
www.arredamont.it
sabato/domenica/1 novembre:
dalle 10.00 alle 20.00
giorni feriali:
dalle 15.00 alle 19.30
con il patrocinio
www.longaronefiere.it
info: 0437 577577
bellunesi nel mondo / anno XLVIII - n. 9 /ottobre 2013
vajont, 50 anni dopo
V
ajont, ottobre 1963 ottobre 2013, 50 anni,
ma sembra ieri allorché
ci aggiravamo annichiliti tra le
rovine di uno dei più vivaci e
ridenti paesi della nostra provincia.
50 anni, ma mai ci ha lasciato
il sofferto ricordo delle 2000 vittime innocenti, dello strazio dei
sopravvissuti, dello sgomento
dell’intera comunità bellunese,
dell’Italia tutta, del mondo. Non
si sono spenti neppure memoria
e gratitudine per l’eroica dedizione dei soccorritori e per il nobile
travolgente abbraccio di solidarietà che circondò i superstiti,
che fece rifiorire speranze, che
fu di sostegno nella ricostruzione
dei paesi. Non ci lascia neanche
il severo giudizio, anche se addolcito e disacerbato dal tempo,
verso presunzione e
incuria di chi fu corresponsabile della tragedia.
Fra le vittime e i sinistrati, gli emigranti.
Quanti!
Erano rientrati in
patria dopo anni di
lontananza per l’atteso e meritato riposo
e scomparvero in un
attimo. Altri, ancora
all’estero, raggiunti
dall’improvvisa e angosciante notizia della catastrofe,
accorsero sul luogo nella vana
ricerca di un focolare e di affetti
di cui nulla era rimasto. Lacerati
nello spirito, ma temprati anche
dai sacrifici del migrare, ridestarono forze e volontà per essere
protagonisti di una ricostruzione
sommario
primo piano...................... 5
attualità.............................10
LETTERE
IN REDAZIONE....................16
cultura .......................... 18
qui regione..................... 34
l’agenda
delle famiglie....... 38-44
La sequoia della tenuta Protti in località Faè
è stata piantata da emigranti bellunesi alla
fine dell’800. Ha resistito all’onda del Vajont e ha continuato a crescere: un simbolo
della speranza
tra gli ex
emigranti .................. 45-48
che ancor oggi fa onore a loro e alla nostra
terra.
Questo soprattutto ci ricorda ancora,
dopo 50 anni, il Vajont. Un ricordo che,
nel volgersi indietro
perché non cadano
nell’oblio fatti e persone, guarda avanti per
un impegno di vita
nei valori della dignità
dell’uomo, nel rispetto dell’ambiente, ed
anche nella forza e nella tenacia
della nostra gente, quale esempio
e stimolo ad affrontare con coraggio e determinazione le sfide,
anche drammatiche, che pure
oggi attendono la nostra terra.
G.B.
50 years have gone by, but we have never forgotten the 2,000 casualties who left us, the
agony of the survivors, the dismay of the entire community of Belluno, of Italy and of the
world. We are still vividly grateful to the lot of
rescuers for their heroic dedication and the
noble overwhelming hug of solidarity that surrounded the survivors, which revived the hopes
and which was a support to the reconstruction
of the villages.
We do not even refrain from the severe judgment – even though softened by time - for those, who were jointly responsible for the tragedy,
because of their presumption and carelessness.
There were so many emigrants, among the victims. Too many!
Some had just got back home after having
spent years abroad, and were spending their
long-awaited and well-deserved rest and disappeared in an instant. Others, who were still
abroad, hit by the sudden and distressing news
of the disaster, rushed to the place, in the vain
search of a familiar building and beloved one,
but nothing was left. Torn in spirit, but also
strengthened by the hardship of migration,
they awoke their forces and willingness to be
involved in a reconstruction which even today
is a credit to them and to our land.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
3
PROGRAMMA 50° VAJONT
Manifestazioni principali
Venerdì 4 ottobre 2013
18.00 Sala Popoli d’Europa - Longarone - Il prof. Francesco
Piero Franchi tratterà il tema: “Gli alfabeti della
consolazione: letteratura bellunese del Vajont”,
a cura del Circolo Cultura e Stampa di Belluno
Sabato 5 ottobre 2013
10.00 Sala consiliare del Comune di Longarone - As
semblea regionale ANCI Veneto, con la partecipa
zione del presidente nazionale ANCI, Piero Fassino
17.30Palazzo Mazzolà - Longarone - Inaugurazione
mostre fotografiche “I Primi anni del dopo
Vajont” e “La tragedia del Frejus”
18.30Centro culturale – Longarone - Presentazione
edizione speciale 50° Vajont DVD film “Va
jont” di Renzo Martinelli
Domenica 6 ottobre 2013
9.30 Palasport Longarone - Convegno Internazio
nale Geologia “Vajont 2013”
Giornata del Superstite del Vajont organizzata dall’Associazione Superstiti del Vajont
10.30 S. Messa nella chiesa arcipretale di Longarone
11.30 Deposizione zolle di terra nell’Aiuola monu
mento della solidarietà del Vajont
18.30Chiesa Arcipretale di Longarone: Messa di requiem
di Giuseppe Verdi offerta dalla Fondazione Cariverona
Martedì 8 ottobre 2013
20.30Centro culturale - Longarone - Consegna premio
“Longarone 2013” - edizione dedicata alla Co
munità Superstite Longaronese
Mercoledì 9 ottobre 2013
Ricorrenza ufficiale e celebrazioni solenni
del 50° anniversario della catastrofe
Longarone:
09.45Palasport/Centro Culturale, Longarone - Comme
morazione civile
11.00Chiesa Arcipretale di Longarone - S. Messa
15.15Cimitero Monumentale di Fortogna - Deposizione
corone in suffragio delle Vittime del Vajont, a segui
re S. Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di
Belluno-Feltre, mons. Giuseppe Andrich
21.00 Veglia itinerante.
Castellavazzo
Sante Messe in suffragio delle vittime
9.00Cappella Votiva a Podenzoi
10.30Chiesa Parrocchiale di Codissago
4
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
Sabato 12 ottobre 2013
10.45Centro Culturale - Longarone - Conferimento cit
tadinanza onoraria alla Polizia di Stato
Venerdì 25 ottobre 2013
10.30Centro Culturale d Longarone - Premiazioni del
concorso “Vajont: 50 anni dopo”, a cura dell’Asso
ciazione “Tina Merlin”
Sabato 26 ottobre 2013
15.00Castellavazzo, fraz. Vajont - Scoprimento cippo
commemorativo in ricordo della frazione Vajont
Domenica 1 dicembre 2013
21.00Chiesa Arcipretale di Longarone - Concerto dei So
listi Veneti diretti dal Maestro Claudio Scimone
Sabato 7 dicembre 2013
10.00Centro Culturale Longarone - XIV edizione Premio
internazionale “Bellunesi che hanno onorato la
Provincia di Belluno in Italia e nel mondo”
primo piano
Morire di burocrazia
Dovremo rimpiangere l’efficiente impero austroungarico?
di Vincenzo Barcelloni Corte
U
n bellunese che ama la
sua terra, Natale Trevissoi, nel 1964 ha portato
a Belluno una importante industria: la Holzer diventata poi
Invensis, sulla cui nascita ha
pubblicato recentemente un bel
libro.
Oggi purtroppo la lunga fila
di fredde tute da lavoro appese
fuori della fabbrica ricorda che
questa importante attività ha
chiuso, aumentando il numero
dei nostri disoccupati proprio
mentre imprenditori si trasferiscono in l’Austria dove la disoccupazione é quasi un terzo della
nostra e dove possono ottenere
in tempi brevissimi autorizzazioni ed incentivi che da noi
richiedono tempi scoraggianti,
con balzelli e scartoffie infinite,
per colpa di una burocrazia dilagante e spesso assurda, sentita ormai non più come servizio per il
bene comune ma piuttosto come
un opprimente carrozzone per
giustificare pesanti costi. Troppi Bellunesi che volevano aprire una attività in Provincia hanno rinunciato scoraggiati da questa opprimente assurda burocrazia che ormai invade
ogni campo.
Non mancano fortunatamente persone preparate che
compiono il loro servizio con efficienza e disponibilità, ma sono
purtroppo frequenti impreparazione, scortesia e soprattutto la
preoccupazione di evitare a se
stessi problemi per leggi, regolamenti e circolari spesso inutili e
controproducenti.
E’ un mostro che non risparmia l’emigrazione, come testimoniano i due casi riportati
nelle “lettere in redazione” del
numero di settembre che invitiamo a rileggere.
Il primo caso riguarda uno
scandaloso comportamento del Consolato di Alicante, il secondo
racconta una norma assurda che
chiede agli italiani residenti all’estero - per viaggiare fuori Shengen - di affrontare costosi viaggi
per acquistare in una ambasciata
o in un consolato (non via internet) un bollino da 40 euro, pena
una multa non conciliabile da
un minimo di quattromila ad
un massimo di ottomila euro!
Raccoglieremo
volentieri
vostre segnalazioni (speriamo
anche positive) per combattere
questo mostro che sta soffocando l’Italia.
Ai nostri politici chiediamo
fermamente che la riforma costituzionale allo studio porti finalmente Belluno in quella Regione
Dolomitica dove è ancora vivo il
ricordo della efficiente burocrazia austroungarica.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
5
Foto: areaphoto.it
primo piano
Vajont e i suoi “angeli”
Oltre 5.000 persone a Longarone per il raduno dei soccorritori
di Martina Reolon
S
occorritori, sopravvissuti e superstiti insieme nel
luogo che, cinquant’anni
fa, fu teatro del terribile disastro
che spazzò via interi paesaggi e,
soprattutto, la vita di quasi duemila persone.
Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il cinquantesimo della tragedia del Vajont,
Longarone ha ospitato la “tre
giorni” dedicata a “La Protezione
Civile e il Vajont. Prevenzione,
soccorso, memoria”.
Una serie di eventi culminata nella giornata di domenica 15
settembre con il Raduno dei soccorritori.
Oltre 5.000 le presenze, molte di più rispetto alle attese degli organizzatori, che nei giorni
precedenti stimavano l’arrivo di
3.000.
In un palazzetto dello sport
stracolmo - tra soccorritori da
tutta la provincia, dal Veneto e
6
dal Friuli, familiari, superstiti,
decine e decine di gonfaloni,
rappresentanti di associazioni,
tantissimi sindaci - le comunità
colpite dal disastro del 9 ottobre
1963 hanno voluto dire grazie a
tutti quegli angeli che, nelle ore,
nei giorni e nei mesi successivi
al terribile evento, furono impegnati nel portare aiuto alle popolazioni colpite e, soprattutto,
nel recuperare i corpi e assicurare
alle vittime una sepoltura.
Momento clou della giornata
è stato quello in cui il capo del
Dipartimento nazionale della
protezione civile Franco Gabrielli e il ministro dell’Ambiente
Andrea Orlando hanno chiesto
“scusa”.
Scuse arrivate per la prima volta dopo cinquant’anni,
seconde forse solo a quelle,
come sottolineato dal sindaco
di Longarone Roberto Padrin,
«chieste in termini meno uffi-
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
ciali, anni fa, dall’allora ministro Nesi».
«Vorremmo che chiedere il
perdono», aveva evidenziato il
giorno dopo il raduno Micaela Coletti, presidente Comitato
sopravvissuti Vajont, «non fosse
una mera questione di parole,
ma portasse a risultati toccabili
con mano».
Superstiti e sopravvissuti vivono infatti la tragedia di
cinquant’anni fa come se fosse
appena accaduta. A dimostrarlo soprattutto le testimonianze.
Come quella di Giuseppe Sacchet, sopravvissuto con la sorella: «Abitavamo a Longarone, vicino più o meno a dove oggi c’è
il Centro culturale. La sera del 9
ottobre, come sempre, siamo andati a letto presto, il giorno dopo
si andava a scuola. Io e mia sorella dormivano nella stessa stanza.
A un certo punto abbiamo sentito un fortissimo rumore, parago-
Una riflessione...
Q
nabile, moltiplicato centinaia di
volte, a quello di un camion che
scarica sassi. Ci siamo ritrovati
a 600 metri di distanza con il
materasso sotto. Io avevo solo la
testa, con una profonda ferita,
fuori dalle macerie».
Molto dolorosi anche i ricordi dei soccorritori, che il pomeriggio del 15 settembre si sono
ritrovati al padiglione delle fiere
di Longarone dove i sindaci dei
quattro Comuni del Vajont –
Longarone, Castellavazzo, Erto
e Casso, Vajont – hanno consegnato loro una pergamena.
«Sono esperienze che non si
possono dimenticare», ha sottolineato Francesco Donazzolo,
pompiere volontario in congedo di San Vito di Cadore, classe
1928. «Ci hanno avvertiti appena accaduta la tragedia e siamo
arrivati a Longarone alle 11.30
di quella terribile notte. Quello
che abbiamo visto ci ha scon-
volto. Il silenzio era impressionante, si sentivano solo le voci
di alcune persone di Codissago
che urlavano e qualche rumore
dalla diga, della frana che lasciava cadere gli ultimi detriti».
Il ricordo di quei giorni fa
ancora tanto male. «A volte è
meglio dimenticare», hanno
commentato Marco Pordon e
Raffaelle Belli, che 50 anni fa
avevano 23 e 38 anni. «Rincontrarsi e ricordare è giusto, ma
porta anche alla mente tante
sofferenze».
Alla giornata del Raduno
dei soccorritori erano presenti
anche le rappresentanze di tutte
le forze dell’ordine della provincia, i parlamentari e i consiglieri
regionali bellunesi al completo,
il presidente del Veneto Luca
Zaia e quello del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani,
l’assessore regionale Daniele
Stival.
uest’anno si commemora il 50°
del disastro del Vajont. Molte
le manifestazioni organizzate dal
Comune di Longarone, e non solo,
per ricordare la tragedia che ha trasformato completamente il tessuto
sociale della provincia di Belluno.
Il Vajont ha portato la morte ma,
nello stesso tempo, la rinascita del
territorio bellunese. Numerose le
aziende che sono nate o che si sono
sviluppate con i contributi arrivati
dallo Stato dopo il 9 ottobre 1963.
Aziende che hanno dato lavoro a
migliaia di persone e che hanno
permesso di chiudere il “rubinetto”
dell’emigrazione. Molti infatti sono
stati gli emigranti che, dopo il passaggio dell’onda maledetta, sono
rientrati trovando impiego nelle
nuove fabbriche costruite su tutta la
valle del Piave.
La stessa Associazione Bellunesi nel
Mondo pubblicava mensilmente
sulla propria rivista continue richieste di lavoro.
Come non dimenticare la Costan, la
Ceramica Dolomite, la De Rigo, la
Cartiera, la Zanussi, la Eaton e molte
altre... con l’impegno dell’imprenditoria bellunese e la conoscenza degli
emigranti la provincia è cresciuta e il
benessere è arrivato in tutte le valli.
A distanza di cinquant’anni la crisi
sembra abbia interrotto questa crescita, ma ci sono imprese che lottano tutti i giorni e i risultati si vedono.
Molte di queste sono appena state
citate, altre invece, una volta utilizzati i contributi e le agevolazioni fiscali
post Vajont, hanno delocalizzato o
cessato l’attività, aggravando la situazione bellunese, già in difficoltà
a causa delle proprie caratteristiche
geofisiche e della propria collocazione.
La tragedia del Vajont sembrava
avesse messo la parola fine alla comunità bellunese, ma il suo spirito
non è stato sopraffatto e, con umiltà,
dignità e costanza ha potuto rialzarsi
e andare avanti.
Un messaggio importante, da mettere in rilievo sopratutto in questi
anni di smarrimento ideologico.
Il presidente Oscar De Bona
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
7
primo piano
Siamo amici, vero?
Sono le ultime parole di Renato ai Bellunesi nel Mondo
di Vincenzo Barcelloni Corte
I
l giorno prima dell’ictus
fatale Renato, dopo aver
ascoltato per oltre un’ora
nella sede dell’ABM una coppia
di emigranti venuti dalla Francia, doveva tornare dalla moglie
malata che seguiva con immenso amore, ma prima di uscire si
é voltato ed ha chiesto: siamo
amici, vero?
Parole che riassumono il
senso di tutta una vita piena di
ideali, dedicata con passione,
intelligenza e sopratutto con
grande amore alla sua terra, alla
sua gente, ai più lontani e bisognosi.
Figlio di emigranti, nato a
Forlí nel 1926, sceso da Zoldo a
Limana, partecipe alla lotta per
la liberazione, fin dall’età di 23
anni insegnante pieno di umanità, per venti anni consigliere
8
ed assessore del Comune di
Limana e per 25 anni Sindaco,
creatore lungimirante di quella
zona industriale che ha permesso a migliaia di emigranti di ritornare nella loro terra.
Precursore dell’Europa Unita attraverso i gemellaggi, per
43 anni colonna fondamentale
e vera anima dei Bellunesi nel
Mondo di cui é stato fino all’ultimo vicepresidente, ha portato
il suo amore ai bellunesi in tutti
i continenti ed é stato sempre
presente, fino alla recente Assemblea dell’ABM ed alla costituzione della nuova Famiglia ex
emigranti di Arina
Giornalista
pubblicista,
collaboratore di periodici tra
cui “L’ombra” e “Bellunesi nel
mondo”, uomo politico idealista generoso e puro, esempio
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
oggi particolarmente prezioso.
I suoi funerali hanno visto
la presenza di numerosi Sindaci
e dei gonfaloni dell’ABM assieme agli Alpini, con una folla
tanto numerosa che la grande
Chiesa di Limana ha potuto accogliere solo in parte.
Adesso, come dicono gli Alpini, Renato “è andato avanti”
a trovare i tanti bellunesi generosi che, come lui, in vita hanno donato amore per aiutare la
loro terra e la loro gente.
Da lassù Renato ci ricorda che la cosa più’ importante
nella vita è l’amore, quell’amore che lui ha elargito a piene
mani, fino in fondo.
Puoi essere sicuro, Renato:
sei e resterai per sempre il grande, indimenticabile amico dei
Bellunesi nel Mondo!
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
9
attualità
La stazione ferroviaria
di S. Croce del Lago
non serve più?
Spesi 3 milioni di euro per la ristrutturazione, ma il treno non si ferma
di Patrizio De Martin
C
ontinua inesorabile lo smantellamento
del
trasporto ferroviario nel
Bellunese con l’arrivo del
nuovo orario cadenzato
approvato dalla Regione Veneto, ma fortemente contestato dalle amministrazioni
locali e dagli utenti, in particolare quelli dell’Alpago per
la sospensione della fermata a
S. Croce al lago che dovrebbe entrare in vigore alla fine del
2013. Decisione incomprensibile dal momento che appena due
anni fa sono stati spesi 3 milioni
e 200 mila euro per la sistemazione della stazione con nuovi sottopassi, scivoli per disabili e nuova
centrale operativa.
Una provincia come la nostra, a vocazione turistica, viene
ancora una volta penalizzata da
un trasporto ferroviario a dir
poco indecente.
Non ci saranno più corse dirette da e per Venezia e nell’era
dell’alta velocità i tempi di percorrenza si allungano.
Belluno-Venezia, 105 chilometri, in 2 ore e 20 minuti, 45
km. all’ora di media. Nel 1975 lo
10
stesso percorso impegnava un’ora
e 51 minuti e c’era anche il treno
diretto Roma-Calalzo che portava a Cortina famosi personaggi
della cultura, dello spettacolo e
della politica.
Non possiamo purtroppo
dire che le cose in questo settore siano migliorate. Anche per i
pendolari e gli studenti queste
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
decisioni rappresentano un grosso colpo negativo non accettabile e dovrà quindi essere trovata
a breve una adeguata soluzione,
magari anche attraverso un’integrazione gomma-rotaia, per evitare l’ulteriore isolamento della
nostra montagna nei confronti
della pianura e delle Regioni contermini.
RITARDI MENSILI e TOTALI 2013
Tratta ferroviaria Feltre - Padova (gennaio - agosto 2013)
Agosto con 529 minuti di ritardo in 41 viaggi si avvicina molto al record
assoluto. La media mensile nei primi 8 mesi: 361minuti (media generale da gennaio 2012 sono 327 minuti).
Fonte: http://binariquotidiani2.altervista.org
attualità
Solidarietà
bellunese nel Caucaso
S
olidarietà bellunese in terra di Georgia:
un Paese che ha bisogno di crescere e di
far crescere le proprie comunità locali.
Reddito pro-capite di poco superiore a 5.000
dollari l’anno, almeno il 50 per cento della
popolazione vive in condizioni di precaria
autosussistenza. La Caritas di Belluno-Feltre,
insieme con la consorella di Tbilisi, ha negli
ultimi anni attivato vari progetti in loco, fra
cui la costruzione di un piccolo caseificio a
servizio di una malga su un altopiano a 2.150
metri, quasi ai confini con la Turchia. L’iniziativa è stata dedicata all’opera lungimirante
di don Antonio Della Lucia (1824-1906), il
prete agordino che a Canale d’Agordo realizzò la prima latteria sociale d’Italia.
Una delegazione guidata dai Comuni di
Voltago (paese natale di don Antonio) e di
Canale si è recata nel sud-ovest della Georgia,
per incontrare la popolazione del villaggio di
Kizabavra e per salire a Malga Vani, punto
geografico rilevato anche da Google Maps.
La missione in Georgia è stata organizzata
dall’Associazione dei dottori agronomi e forestali della provincia e ha visto la partecipazione anche di alcuni esponenti dell’Abm:
Iria Tancon e Vittoriano Speranza. Con lo
“storico” maestro casaro di Lattebusche, Battista Attorni, che fin dall’inizio segue l’attività
casearia di Malga Vani, sono stati valutati i
progressi realizzati e discussi i problemi che la
conduzione del caseificio porta con sé.
In questo momento la malga produce
circa 4 quintali di latte al giorno, da aprile a
dicembre. Il latte è tutto destinato a fare formaggio con una tecnologia che ne garantisce
qualità e genuinità. Si tratta in totale di circa
5 quintali con una stagionatura media dai 2 ai
10 mesi. Il prodotto è particolarmente richiesto dal mercato locale, soprattutto nella capitale Tbilisi, dove i bellunesi sono impegnati a
sostenere anche attività socio-assistenziali.
Maurizio Busatta
A sinistra Malga Vani (Georgia). La benedizione al caseificio impartita da monsignor Sirio Da Corte in ricordo di
don Antonio Della Lucia. A suo fianco gli amministratori
agordini e i malghesi georgiani.
Sullo sfondo il paesaggio del Piccolo Caucaso, nel sud
ovest del Paese, dove si trovano i pascoli che alimentano le rustiche razze bovine locali. L’alpeggio si svolge da
aprile a dicembre
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
11
attualità
Giovanni Paolo I
1978-2013: 35° anniversario della sua elezione
di Umberto Antoniol
L
unedì 26 agosto nella
Chiesa parrocchiale di
Canale d’Agordo è stata
celebrata una messa in memoria di Albino Luciani, che 35
anni fa è stato eletto papa e ha
scelto di chiamarsi Giovanni
Paolo I°, per sottolineare la sua
volontà di dare continuità all’opera dei suoi predecessori: Papa
Giovanni XXIII e Paolo VI.
Ha presieduto la celebrazione
il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, che nell’omelia ha
presentato i 66 anni di vita di
Albino Luciani (1912-1978),
segnati da due virtù: l’umiltà e
la fortezza... “Albino Luciani ha
attraversato questo arco di storia
(1912-1978), segnato da profondi cambiamenti poggiando la
sua vita di sacerdote, di Vescovo
a Vittorio Veneto, di Patriarca di
Venezia e di Papa su due solidi
fondamenti: la virtù dell’umiltà
e della fortezza. E’ stato un uomo
umile e forte”. E ha ricordato le
parole di Papa Benedetto XVI
che scrisse: “la sua umiltà può
essere considerata il suo testamento spirituale. Grazie
proprio a questa sua virtù,
bastarono 33 giorni perché
Papa Luciani entrasse nel
cuore della gente”. In merito
alla fortezza Mons. Pizziol ha
citato la testimonianza del successore Beato Giovanni Paolo II
che così scrisse: Albino Luciani,
nella sua vita non ha fatto altro
che dedicare tutto sè stesso alla
Chiesa fino all’estremo respiro.
La morte lo ha colto così, come
sugli spalti di un vero e proprio
servizio insonne; così è vissuto e
così è morto”.
In soli 33 giorni di pontificato Papa Giovanni Paolo I ha
saputo comunicare al mondo
tutta la dolcezza, la semplicità,
inaugurando uno stile nuovo e
originale di essere papa. Stefania
Falasca, vicepostulatrice della
Causa di beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo I,
in una intervista alla Radio Va-
ticana si è così espressa: “Continuo a considerare il pontificato di
Luciani come quello di un papa
inedito, che ha avuto un’efficacia
ed una forza anche innovativa,
grandissima.Lui ha reso visibile,
con la parola e con la vita, la tenerezza e la misericordia nel farsi
prossimo a tutti. Papa Luciani ha
anticipato quello che oggi Papa
Francesco sta facendo all’inizio
del suo pontificato. Alcune persone anziane hanno riconosciuto
nei tratti di Papa Francesco lo stile di Papa Luciani”.
don “piero” parolin è il nuovo segretario di stato vaticano
P
apa Francesco ha scelto il successore di Tarcisio
Bertone alla Segreteria di Stato Vaticana nella persona di Mons. Pietro Parolin (nella
foto), che il parroco
di Longa (paese
natale del nuovo
segretario) e Schiavon (VI) - Don Luigi
Chemello - continua a chiamare
12
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
“Don Piero” e lo definisce “una persona del popolo”:
”Don Piero, come lo chiamiamo noi, alla veneta da sempre e anche a casa non ha bisogno di essere incensato in
questo momento, ma è davvero una persona straordinaria soprattutto perché non è mai stato un ricercatore di
potere. In qualche modo assomiglia molto a Papa Francesco nella voglia di stare assieme e confrontarsi con il
prossimo”. Il papa ha voluto scegliere Don Piero come
suo collaboratore, perché dotato di grande umanità,
profonda fede e fine intelligenza.
U.A.
www.bellunesinelmondo.it
Il sito dell’associazione bellunesi nel mondo
Una norma a difesa
del monumento
a Cristoforo Colombo
N
ei numeri scorsi di “Bellunesi nel Mondo” abbiamo ricordato come
a Buenos Aires ci sia la volontà
da parte del Governo Argentino di togliere dalla città e dalla
piazza che porta il suo nome, per
spostarlo a Mar del Plata, il monumento dedicato a Cristoforo
Colombo, così carico di significati storici e culturali, legati alla
presenza italiana nel Paese. Contro tale decisione è insorta tutta la
nostra comunità, il che, tuttavia,
sino ad oggi, non aveva fermato
la decisione di procedere al trasferimento.
Ma le Associazioni italiane di
Buenos Aires non hanno ceduto e
sono ricorse alla “Legislatura della
Città Autonoma”, in quanto è la
Città e non il Governo proprietaria del Monumento. La “Legislatura”, a fine agosto, ha approvato
la legge che dichiara il monumento “bene del patrimonio culturale
della Città”, a conclusione dell’iter che ha comportato anche l’udienza pubblica che si era svolta
due giorni prima, durante la quale erano intervenuti vari dirigenti
della comunità italiana.
La legge, che è stata approvata
senza alcun voto contrario, comporta l’obbligo di chiedere l’assenso della “Città” qualora qualcuno,
come è il caso del governo nazionale, abbia l’intenzione di spostare il monumento dalla piazza in
cui si trova.
La nostra collettività spera ora
che anche questo importante fatto possa definitivamente far tramontare il progetto e lasciare alla
città il monumento a Colombo.
attualità
Arrivederci...
Il “grazie” alla dott.ssa Maria Luisa Simonetti
I
l prefetto dott.ssa Maria Luisa Simonetti è stato trasferito a Prato. L’Associazione Bellunesi nel Mondo vuole ringraziarla per quanto ha fatto durante la sua permanenza in
provincia di Belluno e per la sua sensibilità e partecipazione alle attività ABM. Riportiamo
alcuni passaggi del suo saluto alla comunità bellunese prima della partenza per Prato:
“... A tutti sono grata per l’attenzione, la disponibilità, la cordialità personale
con cui io e la mia famiglia siamo stati accolti e per lo spirito di collaborazione
fattiva riscontrato nei diversi interlocutori in occasione dell’attività quotidiana nella quale ho sempre cercato non solo di essere garante dei diritti, come il
mio ruolo esige, ma anche di rendermi interprete dei bisogni, delle aspirazioni
e delle esigenze della comunità provinciale.
L’impegno di questi anni trascorsi a Belluno, condiviso con le istituzioni locali
e costantemente volto ad assicurare le migliori condizioni possibili per una
forte coesione sociale, è stato un’esperienza intensa, altamente positiva e stimolante, sia sotto il profilo umano che professionale, il cui ricordo è destinato
a durare nel tempo. (...) Il mio augurio, sentito e fiducioso, è che la forte tensione morale
e la capacità di operare, con concretezza e intelligenza, per il bene comune, sostengano
sempre la provincia di Belluno e i suoi abitanti e possano consentire loro di sviluppare
appieno risorse e potenzialità di questo territorio di incomparabile bellezza per un futuro di prosperità e di benessere per tutti”.
...Benvenuto
L’ABM incontra il nuovo prefetto di Belluno
Da sinistra il consigliere Emilio Dalle Mule, il direttore Marco Crepaz, il tesoriere Angelo
Paganin, il presidente Oscar De Bona, il prefetto Giacomo Barbato, la vice presidente
vicario Patizia Burigo, il consigliere Patrizio De Martin e il vice presidente Rino Budel
“I
bellunesi nel mondo rendono onore alla provincia di Belluno e il loro punto di
collegamento è l’Associazione Bellunesi nel Mondo” queste le parole con cui
il presidente Oscar De Bona, assieme all’esecutivo, ha voluto presentare la realtà
dell’ABM al nuovo Prefetto di Belluno dott. Giacomo Barbato durante l’incontro tenutosi in Prefettura giovedì 12 settembre.
La vice presidente Patrizia Burigo ha illustrato nel dettaglio tutte le attività dell’Associazione: dalla vivacità delle Famiglie alla rivista “Bellunesi nel Mondo”, dalla Biblioteca dell’emigrazione “Dino Buzzati” a Bellunoradici.net fino alla presentazione
del nuovo museo interattivo delle migrazioni, il MiM Belluno, inaugurato nel mese
di maggio. Un incontro piacevole in cui è nata in modo spontaneo una sintonia che
darà interessanti risultati e collaborazioni. A tal proposito il Prefetto è stato invitato
a visitare la sede dell’ABM e conoscere l’intero direttivo.
M.C.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
13
così vincono la crisi
così vincono
bellunesi
LETTERE
stesse
radici
IN di
REDAZIONE
cuila
si parla
crisi
a cura di Gioachino Bratti
A tu per tu con Gianni Baratto, Direttore Scientifico Unifarco, azienda bellunese
che propone prodotti cosmetici e di integrazione alimentare di alta qualità e al giusto
prezzo esclusivamente nella farmacie italiane ed europee che ne condividono i valori di
salute e benessere per tutti ed attenzione all’ambiente
di Marco Crepaz
In provincia di Belluno di Ricerca & Sviluppo sofisticato
esistono eccellenze nel settore e innovativo, in dialogo continuo con le eccellenze del mondo
scientifico?
scientifico, dai dipartimenti di
Sfatiamo un cliché: vivere Scienze Farmaceutiche dell’Uniai margini dell’impero è bello e versità di Padova, Ferrara, Trienon sminuisce la tua professio- ste, Pavia e di Chimica Fisica di
nalità. Le dirò di più: la localiz- Milano all’Istituto di Chimica
zazione periferica, lontana dai Avanzata di Barcellona, al Dicentri nevralgici di studio e di partimento di Dermatologia, Vericerca, rende gli studiosi bellu- nerologia, Allergologia e Fisiolonesi decisamente proattivi, abi- gia della pelle dell’Università di
tuati sin da subito a muoversi, Berlino e a istituti internazionali
mentalmente e fisicamente, per innovativi. Un caso esemplare di
dialogare con il resto del mondo passione scientifica che ha come
scientifico. La vostra associazio- risultato tangibile una gamma di
ne ne è un esempio, ma anche la prodotti cosmetici e nutraceutici
nostra Unifarco, un’azienda, che pensati per la salute e il benesseè anche un’unione di farmacisti, re delle persone, di alta qualità al
che vanta un laboratorio interno giusto prezzo.
14
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
Il tutto a Santa Giustina, in
una struttura di 10 mila metri quadri dislocata ai piedi del
Parco Nazionale delle Dolomiti
Bellunesi, che guarda alle sue
radici territoriali con rispetto e
serenità. La stessa serenità che ci
viene dal vivere in un luogo così
bello, dove la qualità della vita e
delle relazioni umane è preservata.
In un momento di crisi
come quello attuale che messaggio vuole dare ai giovani?
Sfruttate appieno le opportunità del vostro tempo: gli strumenti che la tecnologia vi mette
a disposizione, la facilità di spo-
così vincono la crisi
stamento, l’immediatezza della
reperibilità delle informazioni.
E fatene tesoro, calando quelle
che sono le vostre aspettative e
i vostri sogni nella realtà attuale, veicolando l’esuberante energia tipica della giovane età negli
sbocchi professionali richiesti dal
mercato.
Quali sono i limiti e i pregi
che il nostro territorio riserva
per un Laboratorio Ricerca &
sviluppo così innovativo come
quello di Unifarco?
I limiti sono grandi opportunità. Il posizionamento periferico fa di noi bellunesi quasi
gente di terra di confine, dove
l’apprendimento delle lingue,
il tedesco nel nostro caso, è determinante per dialogare con
il mercato estero. Di converso
l’osticità del luogo, distante dai
centri universitari, fa sì che i
professionisti del settore abbiano
davvero una marcia in più.
Carta d’identità di Unifarco
Situata ai piedi del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, a Santa
Giustina Bellunese, Unifarco è un’Unione di farmacisti che da oltre 30
anni condividono la stessa filosofia e gli stessi valori, la stessa deontologia professionale e attenzione al benessere e al rispetto delle
persone.
Un caso esemplare di passione scientifica e condivisione.
Una realtà di ricerca e elaborazione, aperta alla collaborazione e allo stimolo dei colleghi farmacisti, con un obiettivo chiaro: offrire a tutti una
gamma di prodotti cosmetici, dermatologici, nutraceutici e di make-up
efficaci e sicuri al giusto prezzo.
L’azienda italiana coinvolge nel suo progetto un numero sempre più
crescente di farmacie in Italia (oltre 2500), Austria, Svizzera, Germania,
Spagna, Francia.
Ispirato dalle potenzialità della natura e dalla spinta innovatrice della
ricerca applicata, grazie alla collaborazione sinergica tra il laboratorio
interno di Ricerca & Sviluppo e a istituti universitari e di ricerca d’eccellenza - Dipartimenti di Scienze Farmaceutiche degli atenei di Padova,
Ferrara, Pavia e Trieste; il Dipartimento di Chimica Fisica dell’Università
di Milano; l’Istituto di Chimica Avanzata dell’Università di Barcellona; il
Dipartimento di Dermatologia, Venerologia, Allergologia, Fisiologia cutanea dell’Università di Berlino - Unifarco ha ideato tre linee, formulate
per ridurre i rischi di allergie: la linea personalizzata di cosmesi, igiene e integratori, la linea di cosmesi dermatologica Ceramol e la linea di
make up Dolomia.
Le linee Unifarco sono disponibili esclusivamente nelle farmacie che
condividono i suoi valori.
www.unifarco.it
M.C.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
15
lettere
in redazione
LETTEREradici
stesse
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
a cura di Gioachino Bratti
“FANTASMA EMIGRANTE
NELLA MIA STESSA TERRA”
“Continuamente, il mio pensiero va a tutti i Bellunesi, partiti dalle nostre dure montagne in
cerca di miglior fortuna, lasciando il calore del focolare domestico,
i genitori dall’aspetto deturpato
dalle fatiche (…) in corpi incurvati dai carichi di fieno, raccolti
faticosamente sui ripidi pendii in
previsione di freddi e lunghissimi
inverni. Canzoni popolari risuonano in tavole imbandite a festa,
con sfondi di bandiere tricolori,
dove il Natale magari giunge con
il sole caldissimo, ricordando che
da bambini la neve del paese ricopriva ogni cosa…L’inverno passato vicino al fuoco, la fiamma che
crepitava e accompagnava racconti
dei nonni e in sottofondo lo sfrigolio e la musica dei ferri da calze
delle Donne (…). Poi, in giovane
età, partire per il mondo, con una
scatola legata da quattro spaghi,
con la paura nel cuore, il groppo in
gola in viaggio, verso terre lontane
misteriose e incognite. Se anch’io
avessi lasciato la mia casa, allora, forse, non mi sentirei tanto
straniero nella mia terra”.
Luciano Perotto - Feltre
“Mi permetto disturbarvi, in
merito alla lettera del sig. Perotto
Luciano. Ho avuto modo di leggerla, e conoscendo le “avventure”
drammatiche che l’ hanno coinvolto, di riviverle sulla mia pelle,
capendo il dolore e l’ angoscia che
tali situazioni provocano, …e poi,
non ti abbandonano più. Non
voglio dilungarmi su ciò che conoscete già, ma illustrarvi una parte
di questo uomo (…) Nonostante
le sue spalle abbiano dovuto sopportare molto, non ha mai smesso
di occuparsi di amici, conoscenti,
16
sconosciuti, dando sostegno morale, affettivo e a volte materiale,
non chiedendo nulla in cambio,
senza pretesa di riscossione. (…)
Parla della sua Terra, con orgoglio
e conoscenza, descrive monumenti
e chiese, si ferma davanti al mutamento della natura, un cespuglio fiorito vicino ad un capitello,
il cambio di colore delle foglie di
acero (…) Emigrante...sì, ma non
dalla sua Terra. Fantasma sì, per
la giustizia e l’ assoluta indifferenza di uomini che non hanno difeso
il Giusto (…) Vi prego di perdonare la mia invadenza, non ho né
merito né titolo fra i Bellunesi nel
mondo, ma grazie ad un bellunese
ho imparato a difendermi e andare avanti”.
Serenella Antoniazzi
Prima la lunga e toccante lettera di Luciano Perotto, di cui
abbiamo riportato l’introduzione, che ci racconta in toni amari la sua storia, quella della sua
azienda, in cui aveva investito
tutte le sue forze e i suoi averi,
per realizzare un hotel, degno
della sua città , della sua storia,
delle sue bellezze naturali e artistiche, un hotel di ospitalità, di
convegni, cultura, convivi, feste. Poi il tracollo, il fallimento
addebitato alla burocrazia e alla
giustizia italiana, il disfacimento
della famiglia, il cedimento del
fisico e dello spirito, e l’amarezza verso un’ Italia dove il rispetto
per la vita altrui non ha più valore: “fantasma sulle meravigliose
Dolomiti, con un’anima colma di
amarezza”.
Poi, la lettera del signora Antoniazzi.
Abbiamo dato spazio a queste lettere, perché, senza entrare
nel merito della vicenda, siamo
vicini alla sofferenza di una per-
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
“Bellunesi nel Mondo”
via Cavour, 3 Belluno (Italia)
[email protected]
sona che comunque non ha perso dignità e fede, che profonde
in comportamenti e azioni di
solidarietà. Che dire, se non far
nostre alcune espressioni della
bella lettera con la quale il nostro
direttore Vincenzo Barcelloni
Corte ha risposto al sig. Perotto:
“Ho letto con attenzione e commozione la sua lettera: mostra che esistono ancora persone capaci di sognare e di battersi per degli ideali,
anche se la realtà della vita può
ripagare con amarezze e delusioni
a cui può talvolta contribuire il
penoso funzionamento della nostra Giustizia. Penso tuttavia che la consapevolezza di aver fatto
quanto possibile non per personale egoismo, ma per amore verso
gli altri e verso la nostra terra e la
sua gente, costituisca già di per sé stessa un premio interiore di inestimabile valore (…). Da parte mia
le auguro di cuore di trovare quella
serenità e quella gioia interiore che merita”.
SEMPRE SULL’IMU
“Mi riferisco ad alcune mail
inviate alla vostra redazione sulla tematica dell’IMU riguardante
la prima casa, ora cancellata dal
Consiglio dei Ministri. Resta ora
la problematica della valutazione
AVVISO
Il numero di settembre di “Bellunesi nel Mondo” è stato spedito all’estero con un ritardo
di venti giorni a causa di un
problema a un macchinario
della ditta che segue le spedizioni.
Anche se tale disguido non è
dovuto dall’ABM ci scusiamo
per questo disagio.
Arrivederci...
lettere in redazione
della seconda casa, problema assai Riportiamo un articolo che l’amico Renato De Fanti aveva
discordante per gli emigranti che dedicato a sua moglie Caterina, l’amore della sua vita
risiedono all’estero per motivi di
lavoro e vivono in casa pagando
a persona seduta è l’insegnante
Caterina Isotton, che nel prestigiol’affitto, cioè non in case proprie.
In provincia di Belluno diversi so anniversario di vita, 87°, desidera
comuni fanno pagare la tassa agli esprimere il suo grazie a tutti coloro
che l’hanno ricordata con gli auguri. Ha
emigranti che risiedono all’estero, insegnato nelle scuole dei paesi più imiscritti all’Aire, considerando la pervi del Bellunese, isolati, senza strade,
casa sita nel loro territorio come poveri e lontani: Martin di Cencenighe,
seconda casa. Mi chiedo: in base Schievenin, Ronce, Valmorel, Ceresea quale normativa? Perché alcu- ra, incontrando persone amanti della
terra natia. Malgrado la grande
ni comuni sì e altri no? Sono del propria
povertà veniva insegnato ai bambini a
parere che se esiste una legge, tale leggere e a scrivere e l’educazione.
valga per tutti i cittadini; se non Ma non è tutto qui. Caterina, membro di
c’è, non deve essere applicata a nes- una famiglia di estrazione migratoria, si
fece onore anche nelle seguenti vicensuno (…)”.
L
Ive Silvio Tavarner
Wattingen (Svizzera)
Caro sig. Tavarner, è la legge che dà facoltà ai comuni di
applicare o meno la tassa. Ciò
ha causato le discordanze che
lei ha giustamente sottolineato. Ecco perché in Parlamento
si sta tuttora combattendo una
battaglia - sinora purtroppo
senza esito - affinché la casa degli emigranti all’estero iscritti
all’AIRE sia considera a tutti
gli effetti prima casa! A tal proposito l’ABM in un incontro
ha sensibilizzato i nostri rappresentanti a Roma.
de: papà Felice ha lavorato come capocantiere nell’ex Congo Francese, poi a Miglionico-Calabria, al Metrò di Roma e in Val
Venosta. Tant’è che Caterina ha assorbito ben presto la turbolenza del dover partire
per vivere, offrendo in seguito un suo prezioso contributo alla vita ed allo sviluppo dell’Ass. Bellunesi nel Mondo. Numerosi incontri, cerimonie, assemblee, viaggi
dovunque, ma veramente eccezionali quelli oltre il grande oceano, nelle Americhe,
con numerose persone incontrate, nuove amicizie e ricordi. Caterina trascorre una
data fortemente sentita tra gli affetti più importanti, un passaggio di vita terrena
saturo di difficoltà, sopraggiunte dopo una caduta e una lesione femorale. È seguita nella sua casa in abbastanza serenità, perché è suo desiderio trasmettere alle
tante persone cui ha voluto bene, il suo intimo sentire: scuola ed emigrazione. Va
aggiunto un ulteriore grazie alle due assistenti che compaiono nella foto, interpreti
di quel grande dramma delle “badanti”, così diffuso in Italia, a beneficio di famiglie in difficoltà, esempi di grandi valori che non vanno sottaciuti, come insegna
la “Festa dei Popoli”, dall’ABM celebrata ogni anno, con la sua profonda realtà, per
collaborare, comprenderci ed integrarci. Ragioni valide per affidare al mensile degli
emigranti una voce, un pensiero ed i ricordi di una vita vissuta per lungo tempo,
intensa ed operosa.
Nella foto di rito, attorno a Caterina, da sinistra, la signora Nadia, suo angelo custode, il marito sempre unito nella buona e nella cattiva sorte; accanto, la nipote Stefania, sempre molto cara; infine, sulla destra, altra figura di gran pregio: la signora
Tamara, anche lei del lontano Est.
Renato De Fanti
LIMANA (BL)
Tel. 0437 967160
Fax 0437 960050
FELTRE (BL)
Tel. 0439 81206
Fax 0439 81206
[email protected]
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
17
cultura
Fondazione “De Conz”
Grazie all’ABM aumentano i corsi e le offerte culturali
L’
ex emigrante Carlo De
Conz di San Gregorio
nelle Alpi, che - come
abbiamo scritto nei precedenti
numeri - ha donato alla Fondazione dedicata a sua madre
Lucia le sue proprietà per farne
un centro di cultura internazionale, ha visto realizzato il
suo sogno. Grazie all’ABM,
ai docenti Paola Demattè,
Annamaria Stragà e Manuela Cohen, la Fondazione De
Conz, guidata da Nicolò Colle ed Emilio Dalle Mule, in
collaborazione con il Comune
di San Gregorio e con l’Associazione culturale Risonanze,
ha potuto tessere una rete di
conoscenze estesa a vari Istituti e Università nel mondo
ben disposti a collaborare per
sfruttare quella meravigliosa realtà ideata dal fondatore. Quest’estate si sono tenuti
presso la Fondazione Lucia
De Conz dei corsi di musica,
canto, cucina, lingua e cultura
18
italiana, con docenti italiani
e stranieri, a cui hanno partecipato una ventina di studenti
provenienti da varie nazioni,
addirittura dalla Cina. A partire dall’autunno di quest’anno la
Fondazione offrirà una serie di
corsi di lingua e cultura italiana che esploreranno, a seconda
delle richieste, varie tematiche:
dalla cultura locale (miti e leggende delle Dolomiti, storia
dell’emigrazione, cucina montana), alla storia (archeologia del
bellunese, itinerari della Prima
Guerra Mondiale), all’arte (storia dell’arte veneta o dell’artigianato del legno), al territorio
(Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi). L’obiettivo è di
offrire agli studenti la possibilità di apprendere o perfezionare la lingua italiana attraverso
una didattica di immersione
culturale che consenta loro di
conoscere o riscoprire il mondo
della montagna veneta.
Le attività didattiche con-
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
dotte da docenti abilitati si
svolgeranno nella sede della
Fondazione a San Gregorio e
includeranno visite guidate a
luoghi legati alle tematiche affrontate nei corsi, dalle città
venete dell’arte (Venezia, Padova) a luoghi di interesse storico
(Monte Grappa) archeologico e
naturalistico, nonché laboratori
artigianali, musei locali e ristoranti di eccellenza.
La Fondazione De Conz è
dotata di aule di cui una multimediale e offre possibilità di
alloggio in camere di diversa
tipologia e diverse opzioni per
il vitto. La Fondazione è anche
aperta a coloro che volessero
organizzare dei piccoli convegni o seminari di studio.
Paola Demattè
Per informazioni
www.fondazionelucia.com
[email protected]
tel +39 342 1547038
www.mimbelluno.it
il sito del museo interattivo delle migrazioni
L’
Associazione Bellunesi
nel Mondo è stata la prima a “rompere il ghiaccio” sabato 7 settembre per dare
inizio alla seconda edizione del
“Pic-nic della cultura” organizzato dall’assessorato alla Cultura
del comune di Belluno.
Dopo una breve presentazione del direttore Marco Crepaz sulla realtà dell’ABM è stata
presentata un’intervista doppia
tra un emigrante e un immigrato. “Perché sei partito? Cosa
hai messo nella valigia? Cosa ti
aspettavi dal Paese che ti avrebbe accolto? Che messaggio vuoi
dare ai giovani pronti a partire?”.
Queste alcune delle domande
fatte. Per l’emigrante il protagonista è stato Aduo Vio, presidente della Famiglia Bellunese del
NRW, mentre per l’immigrato
Anicet Zuonugoula presidente
dell’associazione PopolInsieme.
Per tutta la mattinata lo stand
dell’ABM ha diffuso e promosso
cultura
Pic-nic a Belluno
La cultura si arricchisce con il MiM
Da sinistra Anicet Zuonugoula, Aduo Vio e Marco Crepaz
il MiM Belluno - Museo interattivo delle Migrazioni, inaugurato nel mese di maggio, Bellunoradici.net e tutte le attività
dell’Associazione. Nel pomerig-
gio vi è stato l’incontro con tutte
le associazioni partecipi al PicNic dove sono nate interessanti
e future collaborazioni.
M.C.
Foto
di una Volta
di Giovanni Viel
to degli
rloni – Belluno. Fo
norama – Foto Bu c’è più.
Pa
–
4)
47
.
(M
e
Longaron
oggi non
alla Longarone che
anni ’50, omaggio
Passo Falzarego –
21
2559 – Tofana – 32 17 – C. Falzarego –
25
dina – Ed. Albergo – Foto stampa GhePa
Falzarego negli anni sso Falzarego. Così il
’60: moto e auto d’e
ca, quiete, silenzio.
po-
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
19
libriIN REDAZIONE
e documenti
ricevuti
LETTEREradici
stesse
a cura di Gioachino Bratti
a cura di Gioachino Bratti
Tutti i libri recensiti
sono presenti nel catalogo
della nostra Biblioteca
DOLOMITI
SORPRENDENTI
ti con un’angolatura inconsueta
e comunque di cultura; imperdibile per coloro che delle DolomiAlice Cason, 101 COSE DA ti vogliono veramente conoscere
FARE SULLE DOLOMITI tutto ciò che esse sanno offrire.
ALMENO UNA VOLTA NELInfo e acquisti . Alice Cason - via
LA VITA, Newton Compton
editori, Roma, luglio 2013, Fiammoi 154 - 32100 BELLUNO
- tel. 0437 34417 -340 8697570 pagg. 288, €. 12,00.
e-mail: [email protected]
Dolomiti originalissime, sorUNA CHIESA,
prendenti, straripanti, in questo
UNA STORIA
libro che consigliamo ai nostri
lettori, nel quale, con humour,
Siro Enzo Dal Zotto, LA
brio e spensieratezza la giovane
autrice, bellunese, ci presenta CHIESA DI SAN LUIGI - Naqueste nostre montagne in “100 scita e vita di una comunità in
cose da fare” (la 101a è opportu- Valle di Seren, DBS – Danilo
namente dedicata al non fare). Zanetti ed., Feltre - MontebelVi troverete di tutto e di più, luna, giugno 2013, pagg. 160.,
come si usa dire oggi, con luo- €. 14,00.
ghi, percorsi, persone, storia,
Dettato dall’amore dell’autoleggenda, costumi, situazioni,
gastronomia, arte, presentati in re per la sua terra, questo libro ci
un’atmosfera imprevedibile e af- descrive la laboriosa ed edificanfascinante, creando suggestioni te storia della chiesa della Valle
ora frizzanti e scanzonate, ora di Seren del Grappa, eretta tra il
profonde e sacrali. Un libro che 1862 e il 1869, e accresciuta poi
si gusta pagina dopo pagina, con di altre opere negli anni successicapitoli dai titoli sempre curiosi vi. Il volume mette in particolare
e solleticanti, arricchite da em- rilievo l’unanime volontà della
blematiche icone pittoriche e da comunità della Valle, allora ricpiacevoli disegni. Una pubblica- ca di popolo e di vita, di avere la
zione stupefacente anche per i propria chiesa e lo sforzo corale
Bellunesi, che vi incontreranno nel costruirla. Per cui, accanto
luoghi più o meno noti presenta- alla storia del sacro edificio, risalta anche quella di una comunità,
ricca di ideali e di valori, orgogliosa della sua identità, e, in
essa, di persone, tra cui i sacerdoti, che ne furono guide civili
e morali. Bellissime immagini,
con appropriate spiegazioni, illustrano le preziose opere d’arte
dell’edificio; altrettanto belle le
foto, alcune d’epoca, che ci presentano i luoghi, allora fulgidi
di ariosi prati e pascoli. Completano la pubblicazione alcune
poesie dell’autore, in cui ricordi
e rimpianti fanno da adeguata
20
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
cornice. Un libro che farà piacere
ai Serenesi lontani, che non hanno mai dimenticato la loro valle
e che hanno saputo trasmetterne
incanto e valori ai discendenti.
Info e acquisti : Enzo Siro Dal
Lotto - via Col De Formiga, 15 32035 S. GIUSTINA (BL) - tel.
347 9551065; Edizioni DBS via Quattro Sassi, 4 - Z.I. Rasai
- 32030 SEREN DEL GRAPPA
(BL) - tel. 0439 44360 e-mail:
[email protected]
SEMPRE
LE NOSTRE DOLOMITI!
LE DOLOMTI BELLUNESI dalla Piave in su, Rassegna delle Sezioni Bellunesi del
CAI, anno XXXV, n. 71. Feltre,
luglio 2013, pagg. 128.
Anche questo numero della splendida e prestigiosa rivista
delle sezioni bellunesi del Club
Alpino Italiano, che si apre con
la copertina e un articolo sulla tragedia del Vajont nel 50°
dell’evento, si presenta con la
consueta ricchezza di contenuti,
nei testi e nelle immagini. Montagne e alpinismo (Lagazuoi,
Agner, Alte Vie), storia (Croda
Rossa, Comelico, Cencenighe,
BIBLIOTECA DELL’EMIGRAZIONE “DINO BUZZATI”
[email protected]
Cansiglio), personaggi (Elizabeth Tuckett, dama inglese sulle Dolomiti; l’olandese Jeanne
Immink), religiosità, arte, spiritualità, bellezza (in”Silenzi dello
spirito” e in “Arte e spiritualità
nell’alpinismo moderno”), attualità (I referendum comunali):
tutto questo ci dice delle ampie
prospettive con cui si pone la
Rivista, che si rivolge con attenzione e competenza a tanti temi
che attingono alle nostre montagne. La completano le forti
LIBRI E DOCUMENTI RICEVUTI
suggestioni della rubrica “Senza
barriere” e il sempre ben fornito
“Notiziario”, nel quale, in questo numero, vengono ricordate
indimenticabili figure di amici
della montagna, cui seguono le
sempre interessanti notizie delle
Sezioni con le loro molteplici e
qualificate attività.
Info e acquisti: Ass.ne “Le Dolomiti Bellunesi” – Porta Imperiale, 3 – 32032 FELTRE - TEL
0439 81140.
Segnalazioni
Giampiero Salomon, RADIS (RADICI) - Poesie in dialetto bellunese – veneto, ottobre 2012, pagg. 92.
Veramente una bella e toccante raccolta di poesie in dialetto bellunese. Fatti, persone, costumi, luoghi, passatempi, sentimenti : un mondo che la fresca e spontanea penna di un emigrato bellunese a Milano ci consegna con immediatezza e
gratificazione, accompagnato da limpidi acquerelli, opera dello stesso autore.
PROTAGONISTI – Semestrale di ricerca e attualità culturale, anno XXXIV, n. 104, giugno 2013, Istituto Storico della
Resistenza e dell’Età contemporanea, Belluno, giugno 2013, pagg. 124.
Attualità, con un articolo su sviluppo territoriale, risorse e governance, ma soprattutto storia in questo numero della Rivista,
in cui troviamo episodi e situazioni degli ultimi anni di guerra e della Resistenza. Da sottolineare due articoli: il primo sul
regista vittoriese Giuseppe Taffarel, scomparso lo scorso aprile; il secondo su Tina Merlin e il suo rapporto con la montagna.
“Pensierinversi” – Poeti Erranti del Bellunese, NOI, Ed. Ass.ne Culturale Portodorida, Belluno, 2013, pagg. 80.
Raccolta di poesie, in italiano e in dialetto, di sei autrici bellunesi, che hanno creato a Belluno il gruppo letterario “Pensierinversi”, con “la voglia di portare la poesia dove ci guida il cuore”: sentimenti, emozioni, stati d’animo, pensieri, in una forma
espressiva e convincente.
Monte Pelmo (3168 m)
Sparkasse, la tua solida
realtà nella provincia
di Belluno!
La Sparkasse è la banca che sta dalla tua parte. Vieni a trovarci!
Siamo presenti a Belluno, Agordo, Auronzo di Cadore, Feltre, Longarone, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi,
Sappada, Sedico, Sospirolo, Sovramonte e Trichiana.
Più Banca.
www.caribz.it
840 052 052
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
21
servizi acli
LETTERE
stesse
REDAZIONE
a cura radici
diIN
Enrico
De Col a cura di Gioachino Bratti
Pensioni all’estero
Disponibili le traduzioni nelle varie lingue
per orientarsi meglio con le comunicazioni Inps
I
l Patronato Acli produce e
rende disponibili sul proprio sito le traduzioni in
lingua francese, portoghese,
spagnola e tedesca delle comunicazioni INPS – ICBPI sulle
nuove modalità di pagamento
delle pensioni all’estero.
Sul sito del Patronato Acli
(www.patronato.acli.it) sono
disponibili le traduzioni in Portoghese, Spagnolo, Francese e
Tedesco delle lettere che INPS
e ICBPI (Istituto Centrale
Banche Popolari Italiane) hanno inviato, nelle sole versioni
italiana e inglese, ai pensionati all’estero per informarli del
cambiamento di modalità nel
pagamento delle pensioni.
Lo ha comunicato alle sedi
IL NOSTRO PASSATO è LA MIGLIORE GARANZIA PER UN FUTURO SERENO.
VAL PIAVE ASSICURATRICE, FELICI DI TUTELARVI.
Direzione Generale di BELLUNO - Via Medaglie d’Oro 60 • Tel. 0437.938611 • fax 0437.938693 • www.valpiave.it
Per i soci dell’Associazione Bellunesi nel Mondo sconti eccezionali!!!
15% RCA • 10% moto • 30% furto incendio danni auto • dal 15 al 40% assicurazioni casa e persona
22
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
curiosità
estere del Patronato Acli il Patronato nazionale che ha inoltre inviato ai propri operatori
– raggiunti da sempre più numerose e preoccupate richieste
di chiarimento - una circolare
contenente le indicazioni, attualmente in possesso della
Direzione del Patronato, per
assistere i pensionati in questo
momento di confusione per il
cambiamento delle procedure
di pagamento.
Tra le informazioni fornite,
anche quella relativa alla possibilità che i patronati possano trasmettere in via telematica il modulo per la riscossione all’ICBPI,
con una procedura che l’Istituto
bancario sta predisponendo,
stante l’indisponibilità dell’Inps
ad assumere tale iniziativa attraverso il proprio sito, dove i
Patronati sono già riconosciuti e
tabellati (l’accordo con l’Istituto
bancario è stato raggiunto su richiesta dei patronati aderenti al
Ce.Pa. nel corso di un incontro
avvenuto presso l’Inps).
Il Patronato Acli pur ribadendo la propria disapprovazione per il comportamento
tenuto dall’Inps, che ha sottovalutato l’operazione affrontandola con una leggerezza incredibile, sia dal punto di vista
comunicativo che organizzativo, ha sollecitato i propri operatori e responsabili ad attivarsi
comunque oltre la denuncia
con tutte le modalità possibili
per assistere i nostri connazionali all’estero e ridurre i disagi
che si stanno trovando ad affrontare.
Patronato Acli di Belluno
32100 Belluno, Piazza Piloni 11
(terzo piano)
Tel 0437 941841 - Fax 0437 292449
[email protected]
Un legame di 1000 anni
Al Nevegal riunione di fine estate per il clan Doglioni che si trova sempre volentieri nella città di Belluno in cui la loro storia ha avuto origine ben 1000 anni fa.
Turismo e Rotary
A testimoniare il grande interesse del Rotary Club Belluno per il territorio e il
turismo della nostra Provincia, la riunione che il presidente Paolo Colleselli ha
organizzato, insieme al socio Luigi Francavilla, al Col dei Baldi con escursione al
rifugio Coldai nel comprensorio del Civetta. è stato un modo per avvalorare lo
slogan: “Estate Civetta - la bellezza di esserci”.
Il Canada in bici
I bellunesi Alberto Dalla Corte e Fausto De Poi (nella
foto) stanno vivendo un’avventura straordinaria: l’attraversamento del Canada in bicicletta. Sono partiti da
St. John’s (Canada) il 26 luglio e la loro meta è l’Alaska
(USA). Ogni giorno percorrono una media di 100 km
con qualsiasi condizione meteo.
Per questa sfida hanno costruito un sito internet in cui
giornalmente scrivono il proprio diario pubblicando
anche curiosità, foto e incontri particolari.
Di certo se i nostri soci vedranno per le strade due
“barbuti” adesso sanno chi sono: due “belumat”.
Potete seguire la loro avventura visitando il sito: www.
ibou.it
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
23
www.monegosrl.com
“Rondò” Cadel, stufa a pellet
colori: rosso, bianco, alluminio
potenza kw 6
“Smart”,
cucina economica Cadel
rivestimento in acciaio
colori: rosso, avorio
potenza: kw 8,6
frontale e focolare in ghisa
ampio forno inox
dim. L82xP55xH85 cm
“Cherie” Edilkamin
stufa a pellet di alta qualità e design
interamente in ghisa
rivestimento: ceramica
colori: bianco, rosso, potenza: kw 11
canalizzabile con 2 uscite ø 10 cm.
sistema “Leonardo” per il controllo della
combustione, peso: kg. 220
€ 849,00
€ 599,00
€ 2.690,00
“Sole” Cadel,
Cadel, stufa
stufa aa legna,
legna, potenza
“Sole”
potenza kw
kw 13.9,
13.9, resa
resa
termica
77%,
peso
kg.
240,
rivestimanto
in
termica 77%, peso kg. 240, rivestimanto in maiolica,
maiolica,
colore rosso/avorio,
rosso/avorio, superficie
superficie riscaldabile
colore
riscaldabile mq.
mq. 110,
110,
dimensioni cm.
cm. 60x50x120
60x50x120
dimensioni
“Lisbona”
“Lisbona”Karmek
Karmek one,
one, stufa
stufaaapellet,
pellet,potenza
potenzakw
kw6,6,porta,
porta,
battuta,
crogiolo
in
ghisa.
Rivestimento
acciaio,
colore
battuta, crogiolo in ghisa. Rivestimento acciaio, colorerosso/
rosso/
beige,
beige, sup.
sup. riscaldabile
riscaldabile mq.
mq. 50-60,
50-60, dim.
dim.cm
cm45x49x92,
45x49x92,peso
peso
kg.
kg. 95
95
€ 1.750,00
€ 999,00
24
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
non dimenticare
Ricordate
le vittime di Mattmark
C
irca cento persone hanno partecipato domenica 1° settembre alla
giornata commemorativa della
tragedia di Mattmark. Partite
da Sion, Sierre, Briga e Berna
si sono ritrovate ai piedi del
ghiacciaio, ma un vento fortissimo ha costretto tutti a ritornare a valle presso la Capella
dei Caduti, a Saa – Amagell.
Il nostro missionario, Padre
Costante, ha celebrato la Santa
Messa di suffragio per i nostri
valorosi lavoratori italiani e
svizzeri travolti dal ghiaccio e
una corona è stata poi deposta su, alla diga, ai piedi della
Croce. Autorità, Alpini e Associazioni Italiane del Vallese
erano presenti con i rispettivi
stendardi.
Dopo la cerimonia religiosa,
sempre molto commovente, c’è
stato il momento di conviviali-
tà con un piccolo aperitivo e
la tradizionale pasta al ragù offerta dalla Missione Cattolica. Per non dimenticare, l’appuntamento per la ricorrenza
dell’anno prossimo è stato fissato per il primo sabato di set-
tembre 2014, nella speranza
di un meteo più favorevole,
affinché la cerimonia si svolga
là dove è successa la grande
tragedia.
Franca Speranza - Giannini
DE MAS ANNIBALE & C. di DE MAS Dott. EUGENIO & C. s.a.s. - Sede e amministrazione - Sala Mostra e Magazzino:
Via Vittorio Veneto 179, 32100 Belluno - Tel. 0437.935333 - Fax 0437.935300 - [email protected]
M.A.E. Vendita e noleggio Attrezzature Edili 32100 Belluno (BL) • Via T. Vecellio, 25 • Tel. 0437 34450 • Fax 0437 34450 • [email protected]
Filiale: Sala mostra e Magazzino 32043 Cortina (BL) • Via Dei Marangoni 23 • Tel. 0436 2340 • Fax 0436 866358 • [email protected]
Filiale: Sala mostra e Magazzino 32040 Lozzo di Cadore (BL) • Via Sant’Anna, 4 • Tel. 0435 76064 • Fax 0435 76690 • [email protected]
Filiale: Sala mostra 32032 Feltre (BL) • Via Montegrappa, 3 • Tel. 0439.2382 • Fax 0439 2500 • [email protected]
Filiale: Magazzino 32032 Feltre (BL) • Via C. di Vittorio Veneto, 10/B • Tel. 0439 305078 • Fax 0439 302121 • [email protected]
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
25
Bellunesi di cui si parla
bellunesi
LETTERE
stesse
radici
IN di
REDAZIONE
cui si parla
a cura di Gioachino Bratti
luigi fant
Protagonista in Corea a Seoul
D
omenica 7 luglio 2013
si è svolta a Roma, in
piazza Campidoglio,
la manifestazione “Arte Sartoriale 2013”, la sfilata di presentazione delle nuove collezioni
dei Maestri sarti dell’Accademia Nazionale dei Sartori (fondata nel 1575 da Papa Gregorio); quindi la selezione per
rappresentare l’Italia al Congresso mondiale in Corea.
Il bellunese Luigi Fant, proprietario della sartoria Fant a
Limana (BL), è stato il primo e
unico partecipante proveniente
dalla provincia di Belluno. Ha
presentato il suo modello “tail-
leur in pura seta, manica con
spacco a brillantini e bottone
gioiello. Gonna a ruota intera
finita con pizzo”.
Luigi è quindi volato in Corea, a Seoul, per partecipare al
35° Congresso mondiale della
Sartoria, svoltosi dal 5 al 10
agosto 2013, ove ha rappresentato l’Accademia Nazionale dei
Sartori per l’Italia.
Nei paesi orientali è molto
apprezzata l’Alta Sartoria made
in Italy.
Congratulazioni vivissime
per il successo ottenuto, da
parte di tutta la Redazione dei
“Bellunesi nel Mondo”.
Sopra il modello di Luigi Fant
presentato a Seoul.
Di lato da sinistra Luigi Fant
con la rappresentante della
Thailandia e il Presidente
mondiale dei Maestri Accademici Sarti della Corea
DA QUASI 50 ANNI LA NOSTRA PASTA FRESCA RIPIENA, LE TAGLIATELLE, GLI GNOCCHI
E TUTTI I PRIMI PIATTI PRECOTTI ARRIVANO NELLA VOSTRA TAVOLA PER DELIZIARE IL VOSTRO PALATO
PASTIFICIO MENAZZA SNC DI MENAZZA D. & C.
sede e negozio in centro storico: P.za Mercato 7, tel 0437 950245 • laboratorio con punto vendita: Via Masi Simonetti 24/a, tel 0437 931358
Battista Attorni è il quinto da sinistra
26
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
www.youtube.com/belllunesinelmondo
il canale youtube dell’abm
bellunesi di cui si parla
fortunato campigotto
Emigrante, alpino, artista
N
el nostro Museo interattivo delle Migrazioni fa
bella mostra di sé una
scultura in bronzo che rappresenta il mondo sostenuto da due
mani e vuole simboleggiare diversi aspetti dell'emigrazione, quali
l'andata, il ritorno, la frattura
generazionale, l'attaccamento al
paese natio, le vittime sul lavoro;
è dono delle famiglie bellunesi
della Svizzera in occasione del
loro trentesimo anniversario di
costituzione ed è stata realizzata
dall'artista di origine lamonese
Fortunato Campigotto.
Figlio di emigranti, Campigotto nasce nella frazione di
Campigotti nel 1941 e già all'età
di 17 anni segue il padre Giacomo, muratore stagionale, a Muttenz presso Basilea. Da allora la
Svizzera sarà la sua nuova Patria,
mantenendo però le radici ad
Arina dove egli tornerà ogni anno
per le vacanze estive. Da sempre
appassionato di arte, alla fine degli anni Settanta inizia a scolpire il
legno da autodidatta, continuan-
do a frequentare corsi di disegno
artistico. Fortunato Campigotto
esprime la sua creatività e le due
doti attraverso diversi materiali,
come il legno, il bronzo, il gesso,
il ferro, la pietra e negli anni ha
partecipato a numerosi concorsi
in tutta Europa, ottenendo importanti riconoscimenti. Nella
sua scultura sono quasi sempre
presenti le mani, le grandi mani:
fortemente aggrappate ad un globo terracqueo oppure pensosamente raccolte attorno ad un viso
o ancora dolorosamente strette
nella sofferenza o congiunte nella
preghiera. Questa presenza, quasi ossessiva, è probabile memoria
inconscia delle sue forti mani di
manovale e muratore nei cantieri
edili della Svizzera.
Tra le sue opere presenti in
provincia, oltre alla scultura nel
MIM, è bene ricordare il crocifisso in legno di cirmolo esposto
nella chiesa parrocchiale di Arina,
nel quale Gesù è sostenuto da due
grandi mani che simboleggiano
gli uomini che vogliono proteg-
gerlo, e la scultura esposta nel palazzo comunale
di Longarone per
ricordare il disastro del Vajont.
Campigotto, che
era stato tra i primi soldati alpini
accorsi,
aveva
voluto donare
l'opera nel 1998,
in occasione del
trentacinquesimo anniversario: si tratta di
un'imponente crocifissione che
rievoca al contempo la tragedia
del 9 ottobre di cinquant'anni fa
dove vittime, case, chiesa, diga si
susseguono circolarmente in un
dinamico affollamento dando
la sensazione, a chi osserva, che
siano stati scolpiti per girarci intorno. Ancora una volta, mondo
dell'emigrazione, Vajont e arte si
intrecciano e diventano espressione della nostra bellunesità.
Luisa Carniel
per le tue vacanze nel centro di Belluno
Casa per Ferie "Al Centro"
Piazza Piloni, 11 - 32100 Belluno | Tel. + 39 0437 944460 • [email protected]• convenzioni per gruppi e associati abm
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
27
stesse radici
Gosaldo - Saint Marcel
Firmato il gemellaggio nel segno della fratellanza
D
omenica 25 agosto il
sindaco di Gosaldo,
Giocondo Dalle Feste
e il sindaco di Saint- Marcel,
Guy Gagnoud hanno firmato
il gemellaggio (nella foto). Al
momento della firma il sindaco
francese rivolgendosi al sindaco
di Gosaldo ha detto:” Quello
che firmiamo oggi è la cerimonia formale, ma dovremmo poi
continuare su questa strada, e
dobbiamo trascinare principalmente i bambini e i giovani.
Inoltre voglio dire a tutti che la
vera amicizia non è quella che
si vede ma è quella portiamo
nel cuore.” Il primo cittadino
di Gosaldo non senza emozione a sua volta ha detto: “Vorrei
ricordare che i nostri paesani
che sono partiti tra mille difficoltà per cercare lavoro all’estero hanno trovato oltre che il
lavoro anche ospitalità. La terra
dell’Isère è stata benevola con i
nostri paesani allora come oggi.
Ringrazio il sindaco Gagnoud
per le belle parole che mi hanno toccato il cuore e credo non
solo il mio”.
Alla cerimonia che si è
svolta sotto il tendone della
Pro-loco a due passi dal monumento dedicato ai seggiolai di
Gosaldo ,erano presenti: il senatore Giovanni Piccoli, il consigliere regionale Dario Bond,
del sub-commisario della Provincia, Nicola De Stefano, il
presidente dell’Abm Oscar De
Bona, inoltre i sindaci di Agordo, Voltago, Rivamonte, un
28
rappresentante del comune di
Canale d’Agordo e il presidente
della Comunità montana Luca
Lucchetta.
Ha partecipato anche il ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato che ha
introdotto con queste parole il
suo saluto: “Sono contento di
trovarmi qui oggi e mi fa piacere che un comune di questa
zona si gemelli con un comune
francese. Sono tante le cose che
legano i Francesi e gli Italiani, è
una cultura che si assomiglia.”
Aggiunge ancora il ministro:
“Ma soprattutto sono i destini comuni dei nostri Paesi che
dobbiamo mettere insieme.”
Ampiamente soddisfatto anche
il presidente del Comitato gemellaggio Mario Pongan che ha
ringraziato il Calcio Gosaldo e
la Pro loco per la preziosa collaborazione.
Dopo il pranzo gli ospiti
francesi hanno visitato il Museo Etnografico, la Bibliote-
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
ca e la relativa Mostra degli
Hobbys, la chiesa parrocchiale
con il presepe.
Il gruppo francese era accompagnato, oltre che dal sindaco Gagnoud e dal vice-sindaco Bally, anche dal presidente
del Comitato SMGTA René
Tessarolo e da Roger Pongan.
Sabato gli ospiti francesi
sono stati accompagnati a visitare la Birreria Pedavena.
Nel pomeriggio tutta la
comitiva si è spostata alla Comunità Arcobaleno ’86, che è
stata accolta da Aldo Bertelle
che ha poi effettuato la visita
guidata al Museo dei Sogni; in
quell’ occasione è stato possibile portare le terre dei due paesi:
quella di Gosaldo, il luogo dove
l’arte del “contha” vide il suo
inizio, e quella di Saint-Marcel,
che in tempi remoti l’arte l’ha
accolta. Anche con questo atto
simbolico l’arte con la sua storia continuerà a vivere.
Lina Marcon
associazionismo
P
resso la sede della Padovani nel Mondo si è tenuta
venerdì 13 settembre la
riunione del Coordinamento
delle Associazioni venete in emigrazione. Erano presenti la Padovani nel Mondo, la Polesani nel
Mondo, la Vicentini nel Mondo,
la Trevisani nel Mondo, la Veneziani nel Mondo e la Migrantes.
Per l’ABM era presente il presidente Oscar De Bona.
Dopo i saluti del coordinatore Guido Campagnolo la parola
è passata al senatore Mario Dalla
Torr che ha voluto sottolineare
come sia importante strutturare la
rete consolare italiana nelle zone
in cui si è sviluppata la presenza di
italiani in questi ultimi decenni.
Durante la riunione si è
proposto di invitare ai prossimi
incontri anche i rappresentanti
del coordinamento giovanile e
i consultori residenti in Veneto.
Inoltre si è deciso di chiedere un
incontro con il presidente Zaia
dato che ha assunto da poco la
delega ai Flussi Migratori.
Un altro tema affrontato è
stato il rapporto con la Regione
per l’attuazione e la verifica dei
progetti realizzati nel corso dei
precedenti anni, oltre a un soste-
Emigrazione
Le associazioni venete si incontrano
In piedi da sinistra Moretto, De Bona, Masini, Zecchin, Tonin, Vallese. Seduti da
sinistra Campagnolo, Dalla Tor, Celio
gno maggiore per le riviste delle
associazioni che stanno vivendo
un momento difficile a causa del
continuo aumento dei costi per la
stampa e la spedizione. La Consulta dei Veneti nel Mondo si terrà in Veneto, ma attualmente non
è ancora stata comunicata la sede.
Durante l’incontro il presidente De Bona ha invitato le
realtà associative venete a venire
a visitare il MiM Belluno, il nuovo Museo interattivo delle Migrazioni presente presso la sede
dell’Associazione Bellunesi nel
Mondo.
M.C.
150 anni della croce rossa italiana
S
abato 3 agosto è stata inaugurata presso i locali del
Municipio di Falcade, la Mostra Filatelica e Documentale sui 150 anni della Croce Rossa, intitolata “150
anni al servizio del’ Umanità”.
La mostra è stata curata da Giovanni Andrich, collezionista e cultore della Storia - oltre che collaboratore
dell’ABM -, organizzata dal Gruppo Alpini di Falcade ,
con la collaborazione del Amministrazione Comunale
di Falcade. Per l’occasione è stato emesso un annullo
speciale con relativa cartolina disponibili tuttora.
L’innumerevole documentazione storica non ha certamente oscurato le emissioni del 100°, tant’è vero che
la globalità della Mostra è stata apprezzata da molti
esperti. Soddisfazione da parte degli organizzatori per
l’affluenza del pubblico.
Il lungo periodo dell’apertura, dal 3 al 25 agosto, ha
dato modo ai molti turisti e appassionati (ca.1500 persone), di apprezzare questa particolare esposizione.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
29
Visite
e
in Associazion
Iria Tancon, presidente della Famiglia Bellunese di Jaraguà do Sul,
nello Stato di Santa Catarina (Brasile), di origini di Canale d’Agordo,
è passata presso i nostri uffici il 27
agosto scorso, accolta dal nostro
presidente, Oscar De Bona (nella
foto con la segretaria Stefania).
Nel suo soggiorno Iria è stata accompagnata dall’amica Paola Davare di Vallada Agordina, regista
del filmato che racconta la storia
dell’emigrazione dalla Valle del Bios
a Santa Catarina.
Claudio Tormen
agosto hanno fatto e la moglie Margarete Romer
il
nostro presidente visita ai nostri uffici. Sono stati acco 30
Oscar De Bona. Cla
lti dal
ud
è emigrante in Ge
io, originario di Bellu
rm
per molti anni come ania a Herne dal 1976 ove ha lav no,
orato
ris
to
ratore e ora, se
gastronomia, inseg
na corsi serali di cu mpre nel campo della
cina. Con l’occasion
riassociato a “Bellun
e si è
esi nel Mondo”.
Visitare l’ABM porta anche a piacevoli incontri. Severino De Bridda residente a Londra ha incontrato presso i nostri uffici Gianni De Fina, residente a Lima - Perù. Volete conoscere la loro storia di emigranti? Continua
te
a leggere “Bellunesi nel Mondo”! Nella foto da sinistra Stefania, Gianni, Oscar,
Severino e Patrizio.
30
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
Gino dalla porta, assieme alla moglie e al presidente De Bona.
Nato a Lima, Perù, è il nipote di Umberto partito
da Agordo nel 1923 per il
Sud America. Nei prossimi
numeri di “Bellunesi nel
Mondo” pubblicheremo la
sua storia.
Visita dalla Svizzera
(Ba
che per la signora LEO uma) anPOLDINA
SPONGA fotograf
ata
nostro volontario Fra assieme al
ncesco.
qui belluno
I periti minerari
agordini in Assemblea
I
periti industriali minerari
agordini si sono ritrovati sabato 17 agosto ad Agordo
per l’assemblea annuale della
loro associazione.
Nel corso della riunione
il presidente Silvano Da Roit
ha rimarcato le linee guida del
consiglio direttivo indirizzate
soprattutto a proseguire nel supporto agli associati nella ricerca
di lavoro, al coinvolgimento dei
giovani diplomati nell’attività
dell’Associazione, alla promozione della formazione professionale degli associati in particolare
nell’apprendimento della lingua
inglese, nonché all’aggiornamento dell’Associazione in relazione
ai tempi ed alle nuove normative. L’APIM si rende altresì disponibile a fornire la massima collaborazione alle Amministrazioni
locali nella valorizzazione della
vallata agordina e dei suoi siti
geo-minerari.
All’assemblea sono intervenute alcune autorità, tra cui
Oscar De Bona, presidente dei
Bellunesi nel Mondo, ricordando come i periti minerari siano
riusciti a farsi apprezzare dovunque per le loro capacità, facendo
così onore a tutti i Bellunesi.
Sono intervenuti anche il sindaco di Agordo Renzo Gavaz e l’ass. Angelo Ramazzina, che
hanno sottolineato, assieme al
Sindaco di Rivamonte Agordino
Valter Todesco, l’importanza del
La consegna del premio. Il figlio di Alcide Zas Friz è il primo da destra
finanziamento del fondo Brancher che consentirà di realizzare
sia interventi di ristrutturazione
della vecchia sede dell’istituto
U. Follador, funzionali a una
futura destinazione a museo
minerario ed a ostello con annesso centro multifunzionale,
sia nuovi interventi di recupero
degli edifici dell’ex centro minerario Val Imperina. Il Presidente
della Comunità Montana Luca
Luchetta ha informato che l’Ente sta realizzando un importan-
te progetto di rappresentazione
tridimensionale del territorio
agordino.
Tra le novità introdotte
quest’anno nell’Assemblea, l’istituzione del premio in memoria del compianto perito industriale minerario e scrittore Alcide Zas Friz, assegnato allo studente Simone Masoch per un
saggio sulla storia della miniera
di Val Imperina , e premiato dal
figlio dello scomparso, il padre
gesuita Rossano. vicini e lontani
mai soli!
Rinnova la tessera socio ABM
Il tuo sostegno è prezioso...
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
31
spazio giovani
LETTEREradici
stesse
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
Esperienze nel Mondo
Grande interesse per il Brasile e le sue opportunità
“L’
ABM, attraverso
la sua rete, vuole
creare una finestra aperta al mondo offrendo
spunti per chi vuole partire da
Belluno e vivere un’esperienza all’estero”. Sono
le parole della
Vice presidente ABM,
Patrizia Burigo,
che
hanno aperto
l’appuntamento con “Esperienze nel Mondo”. Venerdì 13
settembre il protagonista è stato il Brasile attraverso Fabiane
Berger (nella foto), originaria
di Coronel Vivida (Brasile),
ma con con radici bellunesi da
parte della madre e tedesche da
parte del padre.
Fabiane, con una serie di
slide, ha illustrato a un attento pubblico la realtà del Brasile
sotto diversi aspetti: dall’economia alla sanità, dal turismo alla
cultura, dalla diversità etnica
alle potenzialità del territorio.
Molte le domande poste dal
pubblico, con un interesse particolare sulle opportunità lavorative che offre il Brasile, sulla
stabilità economica e politica,
sulle possibili collaborazioni
per promuovere la provincia di
Belluno a livello turistico.
“Io amo il Brasile e questo
sentimento lo vivo anche per
l’Italia e in particolar modo
per Belluno” ha sottolineato
Fabiane “Vivo da sei anni in
questo territorio straordinario che dobbiamo promuovere
maggiormente e far conoscere
al mondo”.
“Esperienze nel Mondo” è
un’iniziativa del Gruppo giovani ABM. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì
11 ottobre alle ore 18 presso
la sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Protagonista il Nord Europa.
M.C.
Brasile, sede della Giornata mondiale della gioventù
L
a ventottesima Giornata Mondiale della Gioventù
ha avuto luogo dal 23 al 28 luglio 2013, in Brasile,
il paese scelto dal Vaticano come sede del più grande
raduno di giovani cattolici nel mondo. L’ evento , istituito dal Beato Giovanni Paolo II nel 1984, quest’anno
si è tenuto nella città di Rio de Janeiro. Sulla spiaggia
di Copacabana si sono riuniti più di 3,7 milioni di giovani provenienti da 175 paesi, con il Brasile, seguito
dall’Argentina e Stati Uniti, in cima alla lista dei pellegrini.
Circa 60.000 volontari hanno lavorato per l’organizzazione degli eventi. L’ Arcidiocesi di Rio de Janeiro
ha stimato in oltre quattro milioni le ostie distribuite.
Secondo il Santo Padre , Papa Francesco, il Signore
invita i giovani ad essere discepoli in missione : “Vai,
senza paura, per servire!” ha insegnato.
Anche la Diocesi di Erechim (RS), ha inviato dei giovani per la Giornata. Unendo i risultati di sei mesi di
lavoro, circa 160 di loro sono potuti essere presenti,
tra i quali Carlos Antonio de Freitas Lemos (foto) che
dice “è stato molto bello; mai dimenticherò quei mo-
32
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
menti, ricorderò e racconterò tutti gli avvenimenti ai
miei figli e nipoti. Riuscire a vedere da vicino il Papa
sapendo che lui e la Chiesa Cattolica sono insieme
alla gioventù, lascia il cuore di tutti pieno di motivazione, desiderio di evangelizzare e compiere la nostra
missione.” “Vai, senza paura di evangelizzare!”.
Con questo spirito, sarà sicuramente presente alla
prossima Giornata Mondiale della Gioventù nel 2016,
a Cracovia, in Polonia.
Diana Trentin
(Erechim – Rio Grande do Sul – Brasile)
spazio giovani
GRUPPO GIOVANI ABM
[email protected]
Radici bellunesi
al Meeting dei Giovani Veneti nel mondo in Brasile
L
a mattina del 20 giugno
ha visto 22 giovani arrivare in Brasile per il Meeting
dei Giovani Veneti nel Mondo.
Iniziato con gli interventi delle
autorità e con vari incontri ufficiali, il meeting è proseguito
nei giorni successivi spostandosi a Criciuma e quindi a Nova
Veneza, con i lavori di gruppo,
introdotti dagli interventi dei
rappresentanti dei giovani , Alvise Canniello, coordinatore dei
giovani veneti, e Fabio Sandonà,
coordinatore dei giovani oriundi veneti residenti all’estero, nei
quali abbiamo discusso delle idee
e delle nostre realtà giovanili dei
nostri paesi. Il gruppo ha partecipato poi alla “Festa della Gastronomia”, dove bellissime ragazze
giovani indossavano i costumi
tradizionali veneziani e dove
abbiamo avuto l’opportunità di
conoscere dei giovani d’origine
veneziana. In tutto il meeting ho
avuto l’occasione di conoscere
la realtà dei nostri tanti giovani
oriundi veneti nel loro paese, il
Brasile, ospitale, pieni di passione ed energia. Mi sono sentita a
mio agio con loro, specialmente
per avere una cosa in comune:
il nostro sangue veneto. Il 22
giugno è iniziato con un lungo
viaggio fino a Flores da Cunha
per partecipare alla manifestazione “Leoni nelle piazze”, una
bella cerimonia in cui il leone
rappresentava il nostro Veneto.
L’ultimo giorno, conclusione dei
lavori con l’assessore Stival e presentazione delle nostre proposte .
La gente brasiliana è molto amichevole, e questo viaggio rimarrà
per sempre nella mia memoria.
Ho provato la cachaca , la famosa bevanda brasiliana prodotta
dalla canna da zucchero. L’aver
incontrato tutti gli Italiani in
Brasile mi ha portato vicino alle
mie origini italiane e mi ha reso
orgogliosa di chiamarmi un’ italiana-sudafricana.
Mio nonno è nato a Belluno,
vicino a Cesiomaggiore. In gioventù partì per andare a lavorare
in Svizzera e a 20-25 anni decise
di immigrare in Sudafrica dove
incontrò mia nonna originaria
del Friuli. Spesso mi racconta
delle battaglie degli Italiani in
Sudafrica e di come erano stati
maltrattati perché stranieri. Essi
in Sudafrica hanno realizzato
molte opere fondamentali, come
monumenti, strade e ponti. A
Zonderwater c’è anche un monumento commemorativo dei
prigionieri di guerra italiani. Le
storie che mi hanno raccontato
hanno fatto sì che mi volessi collegami di più con la mia eredità
italiana, e questo è il motivo per
cui ho aderito all’ “Associazione
dei Veneti in Sudafrica”. Sono
molto contenta d’aver avuto
l’opportunità di partecipare a
questo meeting, d’aver conosciuto altri giovani da tutto il mondo
d’origine veneta. Questa esperienza mi ha avvicinato alle mie
radici. Spero nel futuro di fare
dei progetti che potranno arricchire altri giovani nelle loro radici che sono una vera ricchezza
per far crescere la persona.
Giulia Gasparet
(Johannesburg - Sudafrica)
News
dal coordinamento dei Giovani Veneti nel Mondo
Sabato 14 settembre, a Padova, si è riunito il Coordinamento dei Giovani veneti
nel mondo. Erano presenti i rappresentanti giovanili della Veneziani nel Mondo,
Bellunesi nel Mondo (con il vice coordinatore Marianne Pollazon), Vicentini nel
Mondo, Polesani nel Mondo, Veneti nel Mondo, Trevisani nel Mondo e Migrantes.
Si è discusso sul risultato del Meeting tenutosi in Brasile lo scorso mese di giugno
e sull’organizzazione dell’edizione 2014 che avrà come sede una provincia del
Veneto. A tal proposito si è deciso di organizzare durante l’anno in corso una serie
di incontri sviluppati per tematiche ad hoc. Il primo sarà
dedicato all’eno-gastronomia.
Queste esperienze saranno
successivamente sviluppate
e integrate nel calendario del
prossimo Meeting.
Si è deciso inoltre di realizzare
un logo dedicato al Coordinamento e pubblicare una pagina Facebook che sarà costantemente aggiornata.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
33
qui regione
qui regione
LETTERE
stesse
radici
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
“SMart energy expo”
Veneto protagonista europeo della white-green economy
“I
l Veneto farà sicuramente
la sua parte nel concorrere
agli obiettivi che l’Europa si è
data per la fine di questo decennio, fissati dal cosiddetto ‘pacchetto clima-energia’. Ci stiamo
dotando di un Piano regionale
che ci consentirà di raggiungere
i più immediati traguardi stabiliti dalla manovra energetica
europea e nazionale. Un piano
che deriverà dal proficuo lavoro
di collaborazione instaurato con
le categorie economiche e sociali, portatrici di rilevanti e diffusi
interessi sul territorio, e che sarà
strumento di programmazione
strategico per permetterci di affrontare la grande sfida del futuro sostenibile, derivante dal difficile, ma non impossibile, equilibrio tra qualità dell’ambiente e
sviluppo socio-economico”.
Lo ha detto l’assessore regionale ai lavori pubblici e
all’energia, Massimo Giorgetti,
intervenendo a Bruxelles, presso la sede di “Casa Veneto”, alla
presentazione di “Smart Energy
34
Expo”, la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica,
che da mercoledì 9 a venerdì 11
ottobre prossimi si terrà presso
i padiglioni la Fiera di Verona.
Giorgetti ha sottolineato che
con questo evento, che vedrà
la partecipazione dei principali
attori nazionali ed esteri, “Veronafiere e il Veneto puntano a
diventare protagonisti nel mercato europeo della white-green
economy. Significativa, inoltre,
del nostro approccio su questi
temi – ha aggiunto l’assessore
– è la scelta di ospitare all’interno di ‘Smart Energy Expo’ la
quarta edizione di Geo Oikos,
la rassegna espositiva dedicata
ai progetti paesaggistici, ambientali, urbanistici ed edilizi
legati al territorio, per ribadire
lo stretto legame che intercorre
tra efficienza energetica e cura
del territorio”.
Tornando al Piano Energetico Regionale, in corso di adozione, che definisce le linee di indirizzo e di coordinamento della
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
programmazione in materia di
promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico e
articolato sulla base dell’obiettivo regionale obbligatorio al
2020 del “Pacchetto Energia”,
come stabilito dalla Direttiva
della Comunità europea, Giorgetti ha ribadito che la Regione
del Veneto intende, attraverso
questa pianificazione, rafforzare
il proprio ruolo di guida ed indirizzo nell’attuazione e nello sviluppo coordinato delle politiche
nel campo dell’energia sostenibile, continuando nel contempo
a dedicare particolare attenzione alla certificazione energetico
ambientale: “La nostra Regione
– ha evidenziato Giorgetti – è
stata tra le prime a dotarsi di
uno strumento legislativo per la
promozione degli interventi di
costruzione e ristrutturazione da
realizzare secondo le tecniche e i
principi dell’edilizia sostenibile,
per favorire il risparmio energetico e l’utilizzo di risorse rinnovabili”.
9 ottobre 1963
Ai me amighi de Longarón
col fret de la luna
te i sas de le grave
portadi da l aqua
do, longo la Piave.
Sas; sasét, sas grandi,
sas tondi,
sas bianchi de grave
sas fredi iažadi;
i me amighi negadi,
i é là, destiradi
Gianni Dal Poz
di’ de autunno
vèner ros
de la vide del Canada
che te assa incantà
sabo marón
che śòla qua e là.
Domenega resta
al ciel turchin
tra i rami che custodis,
ben serada te le gème,
la speranźa de foie e fior…
Ma…graźie Signor
de eser sempre creator!
Giovanna Dal Molin
Che dolcezza
che pace
quant riposo
tei dì coloradi
de l’autuno
che sbrissa via
un tacà l’altro…
Luni era tut vert
marti verdolin
mèrcole gialin
doba tut an oro fin
Modi de dir e modi de far
di Renato Zanolli
Tu à catà la Merica, ti!
Hai trovalo l’America
Aver trovato una fortuna, un buon posto di lavoro. Aver sposato persona ricca.
Sto colpo i lo à ciapà sul frac
Questa volta è stato preso sul fraco
Persona colto in fragranza. Colto con le mani nel vaso della marmellata
Varda che cossi tu tra via l’acqua e anche al saon
Guarda che in questo modo butti l’acqua e anche il sapone
Aver fatto-lavorato per niente. Impiegare tempo e impegno per nulla.
L’ à fat tuta na savoia
Ha fatto tutta una savoia
Creare una situazione di confusione. Creare una situazione imbarazzante.
RIDÓN
de gusto
Continua la rubrica di barzellette in dialetto dell’Alpago di Rino Dal Farra – già
emigrante in Svizzera –
tratte dalla sua divertentissima pubblicazione “Se
vedarón…diséa an orbo” (la
pubblicazione è reperibile
presso l’ABM).
Circolathion
Al sorzh l’ha paura del gat,
al gat del can, al can del
so paron, al paron de la so
femena. E la femena l’ha
paura del sorzh.
Ford – quel de le machine
– al va dal Papa e l ghe ofre
zhènto milioni de dolari,
se l met la parola Ford tel
Padrenostro. Al Papa rifiuta naturalmente, ma al domanda ‘l parché.
Ford: “ Anca la Fiat la é
dentro…: fiat voluntas
tua…”
Te ‘n ristorante, an violinista l’ é drio sonàr con passion ‘na melodia tzigana.
A ‘n zhèrto punto, an cliente se met a piander, prima
pian pianin e dopo forte.
Al violinista, tocà anca lu,
al se avizhina:
“Elo ungherese?” al domanda.
“No! Violinista!”
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
35
Racconta la tua “Storia di emigrante”. Via Cavour, 3 32100 Belluno (Italia)
[email protected]
Storie di emigranti
Non è mai troppo tardi
F
orse, non è mai troppo tardi per raccontare la storia di un
ragazzo che a 13 anni,
nel 1958, è emigrato in Svizzera.
Erano anni molto difficili, dove a casa non era più
possibile vivere, le condizioni
economiche erano disastrose,
non c’era lavoro e già nel 1956
mio padre emigrò in Francia.
Mia madre non avendo la possibilità di mandare avanti da
sola la piccola proprietà, nello
stesso anno decise di andare in
Svizzera.
Io allora fui collocato presso una famiglia di Cesiomaggiore (dalla Norina e Vettor
De Toffoli), dove ora c’è l’albergo Posta.
Il 12 settembre 1958 partii
con mia madre per la Svizzera,
destinazione Zurigo, presso la
famiglia dove lavorava come
domestica.
Prendemmo il treno a
Feltre, era la prima volta che
salivo su un treno. Arrivati a
Padova si doveva cambiare per
prendere la coincidenza per
Zurigo.
Mi ricordo che mentre
aspettavamo, vidi passare un
treno merci che mi sembrò
così lungo come non avesse
mai fine e mi mise anche un
po’ di paura.
Arrivati a Chiasso ci fecero
scendere e fummo portati in
uno stanzone dove c’era molta altra gente che aspettava. Io
chiesi perché dovevamo stare lì e mia madre rispose che
dovevano farmi la visita di
controllo per evitare che persone ammalate di tubercolosi
o altre infezioni entrassero in
Svizzera.
Arrivati a Zurigo in tarda
notte, prendemmo il tram che
ci portò vicino a casa, nella
zona quartiere 6 nelle vicinanze del Rigiblick, da dove si
scorge un bellissimo panorama
di tutta la città di Zurigo e del
lago.
Quando si aprì la porta la
prima cosa che mi venne incontro scodinzolando era un
cagnetto, un bassotto di nome
Strolch (tradotto, vuol dire
vagabondo) e ci fu subito tra
noi una grande amicizia.
Inizialmente era anche l’unico essere oltre a mia madre
che riuscivo a capire.
Avevo un permesso di soggiorno per tre mesi e per non
stare sempre in casa o girovagare con Strolch, i proprietari
della casa dove abitavo - lui un
ingegnere tedesco di Dresda
fuggito nel 1939 in Svizzera,
lei una signora svizzera molto
dolce con un figlio di nome
Reto cinque anni più vecchio
di me che poi fu anche mio
padrino di cresima, decisero
di mandarmi presso una loro
azienda a Schlieren, dall’altra
parte della città dove venivano
fatti dei lavori in ferro battuto.
L’unico operaio italiano che
lavorava presso questa fabbrica
era un pugliese di nome Savino, ricordo che ebbi più difficoltà a capirmi con lui che con
gli altri operai svizzeri che in
nel Mondo
nel Mondo
n. 9 | ottobre
n. 9 | ottobre
2013 2013
3636BellunesiBellunesi
qualche modo si adoperavano
ad insegnarmi la loro lingua.
Per arrivare a Schlieren dovevo prendere due diversi tram
e un filobus, quindi niente di
straordinario. Senonchè un
giorno, a causa di un cambio
d’itinerario del filobus, scesi molto prima della fermata
giusta (Paradeplatz) e mi trovai spaesato e impaurito per
non sapere più dove andare.
Per fortuna non mi mossi dal
posto dove ero sceso e non vedendomi arrivare all’azienda,
chiamarono a casa, si allertò
la polizia e dopo un paio d’ore mi trovarono. Da quel momento capii che era arrivato il
tempo di cominciare sul serio
a imparare il tedesco.
Intanto i mesi passavano
e il mio permesso di soggiorno si avvicinava alla scadenza.
Fu solo grazie alle conoscenze
personali del sig. Hermann
Kirschke e di sua moglie sig.ra
Elisabeth Minet, che riuscii ad
avere presso la Fremdenpolizei
una nuova proroga di un anno
a patto che frequentassi una
scuola svizzera.
Inizialmente fu un girovagare da una scuola all’altra
perché non parlavo tedesco
e non c’erano insegnanti con
conoscenza della lingua italiana. Finalmente ebbi fortuna
presso la scuola Letten, (vicino
a Limmat Platz), dove un insegnante di nome Bernhard che
aveva un po’ di dimestichezza
con la lingua italiana, mi prese
nella sua classe di prima media
(Sekundarschule), unico ita-
liano su 650 studenti dell’intera
scuola.
In casa si parlavano due
lingue, con il marito solo il
Hochdeutsch, la lingua di Göthe, con la moglie e il figlio lo
schwitzerdütsch, cioè il dialetto.
Dai tre mesi di previsto soggiorno, ritornai in Italia per la
prima volta solo dopo quattro
anni, ormai adolescente. Frequentavo già le scuole professionali di Arte e Mestieri della città
di Zurigo dove feci la maturità
con successo e sicuramente non
mi perdevo più anche se sbagliavo fermata!
Avrei molte altre cose da raccontare, ma voglio solo dire, che
dei tre mesi previsti, rimasi in
Svizzera per altri 22 anni consecutivi.
Il rientro in Italia, per me
fu una vera emigrazione! Qui
tutto era diverso e sicuramente
ho avuto notevoli difficoltà ad
adattarmi. Dopo il mio rientro
ho continuato e lo faccio ancora,
a girare frequentemente il mondo per lavoro, ma solo per brevi
periodi di qualche settimana, al
massimo qualche mese.
Però una cosa mi è rimasta
nel cuore, il ricordo di quegli
anni passati in Svizzera e delle
opportunità che mi sono state
date. Perciò non è mai troppo
tardi per dire grazie ai signori
Kirschke che porto sempre nel
cuore come due secondi genitori, grazie al maestro Bernhard
che ebbe tanta pazienza e senza il
cui impegno forse le cose sarebbero andate diversamente. Non è
mai troppo tardi per ricordare e
dire grazie a tutte quelle persone che mi sono state vicine e che
solo da adulti si riesce a capire e
apprezzare tutto quello che hanno fatto per me.
Quello che non scorderò
Narciso da ragazzino e a lato i suoi genitori
mai e che mi è rimasto come
insegnamento, è che nell’emigrazione la vera integrazione
sta nel prendere qualcosa dagli altri e dare qualcosa di noi
stessi, con modestia e senza
pregiudizi.
Solo quando si accettano
gli usi e i costumi del Paese
dove si è ospitati e nello stesso
tempo si trasmettono le qualità del nostro modo di pensare
e di vivere, si può crescere in
simbiosi con la popolazione
ospitante e si creano anche le
condizioni per un vivere insieme in armonia ed uguaglianza.
Uguaglianza:una parola
importante, soprattutto oggi
che viviamo in una Europa
Unita di vari Stati, parola che
deve avere per tutti un significato profondo che è la base
per un vivere comunitario inteso al bene comune di tutti i
popoli.
Non è mai troppo tardi
per dire grazie anche a voi per
il tempo che avete dedicato a
leggere questa storia di un ragazzo che ormai non lo è più,
ma che porta sempre nel cuore
dei bellissimi ricordi di tante
persone.
Narciso Cassol
N.B. Le indicazioni sono solo
per quelle persone che conoscono la città di Zurigo.
Le foto sono le
chiavi dei ricordi
e anche della
storia.
Il signor Daniele
Garlet ci ha inviato questa foto
che lo ritrae (di
profilo) assieme
a Re Baldovino in
Belgio a Ronchier.
Correva l’anno
1965.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
37
l’agenda delle famiglie
qui regione
LETTERE
stesse
radici
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
brasile
La Famiglia di Porto Alegre
visita la provincia di Belluno e riscopre le proprie radici
N
el mese di settembre
ha soggiornato in provincia di Belluno una
comitiva di brasiliani oriundi
bellunesi residenti a Porto Alegre. Il gruppo, seguito dal vice
presidente ABM Rino Budel,
ha visitato diverse località della
Provincia e del Veneto.
Sabato 7 settembre sono venuti in visita a Belluno. Prima
meta la sede dell’Associazione
Bellunesi nel Mondo. Ad accoglierli la vice presidente vicario
Patrizia Burigo e il direttore
Marco Crepaz. Dopo una presentazione della realtà dell’Associazione è stato proiettato
il documentario “Una storia.
Un progetto. Una terra”. Ne è
seguito uno scambio di omaggi e la commozione per avere
le stesse radici con la voglia di
dare nuova linfa all’ABM attraverso la Famiglia di Porto Alegre.
Le visite sono continuate
con un incontro dal vescovo
mons. Giuseppe Andrich con il
quale il gruppo ha intonato “La
La comitiva in visita alla sede dell’ABM. Sotto da sinistra Joao Benvegnù della
Famiglia di Porto Alegre, Patrizia Burigo e Rino Budel
montanara” e “Non sta piander
Catineta”. “Vi ricordo nella
preghiera e con un pensiero a
Luciani e Bergoglio, i papi degli emigranti”.
“Per crescere è importante aprirsi al mondo e alle altre
culture” sono state invece le
parole di benvenuto in Comune dall’assessore Luca Salti che
ha voluto invitare la comitiva a
passare il pomeriggio in città.
“Grazie per la vostra accoglienza e per averci fatto sentire
ancora più forte la nostra radice
bellunese. L’ABM per noi è un
punto di riferimento” il ringra-
ziamento di Joao Benvegnù,
capogruppo della comitiva e
membro della Famiglia Bellunese di Porto Alegre.
M.C.
Da erechim ad arsiè
I
n occasione della visita di Graziella
Busata, originaria di Arsiè e membro
della Famiglia Bellunese di Erechim (Rio
Grande do Sul - Brasile), è stata scattata questa foto davanti al municipio di
Arsiè. Da sinistra Angelo Saccaro, Enzo
Faoro, Oscar De Bona, Salvino Tonin,
Maria Brandalise, Elvio Campardo, Primo
Minella e Luca Strappazzon. Graziella ha
soggiornato ad Arsiè un mese per ottenere la cittadinanza italiana.
38
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
[email protected]
inviate i vostri articoli, anniversari, lauree...
l’agenda delle famiglie
australia/canada
da fonzaso a sydney, adelaide e brisbane
Due cugine di Fonzaso, Marilena Sebben e Norma Marcon, desiderano ringraziare di cuore i vari parenti di Sydney, Adelaide e Brisbane per l’accoglienza,
l’ospitalità e la disponibilità dimostrate durante il loro viaggio in Australia. Un
caro saluto a tutti i parenti e gli amici incontrati durante la permanenza in terra
australiana.
Auguri, Mary!
Dall’Ontario, Canada, le mitiche sorelle Bianchi, memori delle radici fonzasine, hanno festeggiato a dovere i primi
novanta anni di superwoman Mary
(Shipp), pimpante e battagliera come
non mai. Ecco Elda e Maria José che
contornano una deliziosa Mary, storica fondatrice della famiglia di Niagara
Falls che saluta con simpatia parenti e
tutti gli amici Bellunesi.
Saluti da Vellai
di Feltre a Sydney
Carissimo Mario Zanella, ho visto nella foto
pubblicata sul mensile di
settembre scorso, che
hai festeggiato il 50° anniversario di matrimonio
con la tua bella famiglia.
Grazie alla redazione Bellunesi nel Mondo ti invio i
miei più sinceri auguri affinché il vostro cammino
sia ancora lungo e colmo
di gioia e serenità.
Anna Menegaz e famiglia
– Vellai di Feltre (BL)
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
39
l’agenda delle famiglie
svizzera
Il pic-nic
della Famiglia di Ginevra
C
ome di consueto la Famiglia Bellunese di Ginevra ha organizzato il
tradizionale pic-nic il 9 giugno
2013. Purtroppo il maltempo
non ci ha permesso di fare le gare
di bocce come di consuetudine,
ma non è mancata la tradizionale
polenta e baccalà, grigliate varie
e dolci, tutto preparato dal Comitato ed amici che da sempre ci
aiutano. Anche se il tempo non
era clemente, l’allegria e il piacere di trovarsi assieme ha allietato
la giornata, che speriamo di poter organizzare ancora a lungo,
con la partecipazione a iuto di
molti amici.
G. Capraro
Sopra il pranzo.
A sinistra alcuni
momenti della
grigliata con
polenta
spagna
malaga - presto un libro sulla cucina zoldana
L’
estate ci ha portato l’ultimo numero del “Notidante”,
il notiziario della “Dante Alighieri” di Malaga, cui collabora anche “Il Ceppo”, l’Associazione dei Veneti della
Spagna, guidata dall’instancabile Silvana Molin Pradel.
Anche questo numero è ricco di articoli di attualità e
soprattutto di interessanti pagine sull’arte e sui paesaggi dell’Italia. Si conclude con un bellissimo “Auguriamo a tutti una serena estate : che il sole riscaldi i vostri
corpi e la luce penetri nei vostri cuori e sia la guida del
vostro cammino”. La presidente de “Il Ceppo” ci ha poi
40
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
fatto avere la bozza di un libro cui sta lavorando da molto tempo e che dovrebbe vedere la luce quest’autunno
S’intitola “Tradizioni in pentola e nostalgiche poesie”: un
compendio di numerose ricette della cucina zoldana cui
s’accompagnano varie foto e delicate e piacevoli poesie
in dialetto zoldano o in italiano ispirate alla sua terra, la
Valle di Zoldo. Nel complimentarci sin da adesso con la
brava autrice, attendiamo con impazienza la pubblicazione anche per farne partecipi più dettagliatamente i
nostri lettori.
l’agenda delle famiglie
svizzera
Quale futuro
per la Famiglia di Le Locle e la Chaux de Fonds?
P
er ragioni di sicurezza (la
casa sta diventando pericolante) questa Famiglia
lascia la sede che ha occupato per
quarantacinque anni.
Con l’aiuto dei miei collaboratori abbiamo liberato i locali donando il materiale che
ci apparteneva alle Missioni, ai
centri di recupero e a persone
bisognose. E’ stata una delle mie
preoccupazioni che ciò che possedevamo potesse ancora servire
a qualcuno e avere una seconda
vita. Tutti i documenti importanti sono ben custoditi.
Da parte mia ho fatto il possibile perché ci fosse un seguito, ma
i giovani non sono interessati e i
membri del Comitato (che hanno una certa età) non vogliono
prendere questo incarico. Attualmente continuo ad occuparmi
degli abbonamenti e se qualcuno
ha informazioni da chiedere sono
sempre disponibile.
Ringrazio la casa madre che
mi ha sempre sostenuto in questi anni con disponibilità e con
rispetto.
Un grazie di cuore ai miei
collaboratori per il loro lavoro e
soprattutto per il rispetto ed affetto nei miei confronti; un grazie a mia moglie e al mio segretario Mauro che mi sono sempre
stati vicini e disponibili.
Chiudere una porta fa sempre male, ho dato ciò che potevo.
E’ stato un bel percorso anche se
non sempre facile e sono fiero di
averlo potuto fare.
Giuseppe De Biasi
Il presidente De Biasi
nella sala
dove per 45 anni
la Famiglia ha tenuto
le proprie riunioni e
feste fino
a giugno 2013
2008 - Foto di gruppo
scattata in occasione
del 40° anniversario,
presenti i membri
del Comitato,
del Consiglio e i soci
La facciata
esterna della sede
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
41
l’agenda delle famiglie
germania
La Famiglia NRW
omaggia la simonetti
Giovedì 1° agosto in Prefettura di Belluno S.E. Maria Laura Simonetti, appena
nominata prefetto di Prato, ha voluto
salutare tutte le istituzioni e i sodalizi locali. Nella fotografia vediamo il prefetto
con il presidente ABM Oscar De Bona, il
presidente dell’Uniteis Dario Olivier, il
sindaco di Longarone Roberto Padrin,
il vescovo mons. Giuseppe Andrich e i
rappresentanti della Famiglia Bellunese
Nord Reno Westfalia che hanno voluto
donare al prefetto, come ricordo e ringraziamento per il suo operato, una targa con la rappresentazione delle Dolomiti e con scritto: “L’Uniteis e la Famiglia
Nord Reno Westfalia con riconoscenza”.
La Famiglia NRW
incontra il nuovo
prefetto di belluno
Giovedì 4 settembre la Famiglia del
Nord Reno Westfalia ha fatto visita al
nuovo prefetto di Belluno, dr. Giacomo
Barbato. Durante l’incontro il sodalizio
ha illustrato la propria storia e il ruolo
importante che ha nel mondo del gelato augurando al dr. Barbato un proficuo
lavoro in provincia di Belluno.
Nella foto il presidente della Famiglia
Aduo Vio, il direttivo, il presidente ABM
Oscar De Bona, il prefetto Barbato, il presidente Uniteis Dario Olivier e il comandante del Carabinieri Ettore Bocassini.
{
42
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
{
“Bellunesi nel Mondo” • via Cavour, 3 -32100 Belluno
inviate i vostri articoli, anniversari, lauree...
l’agenda delle famiglie
I
la bisnonna francese!
La bisnonna Corinna con i pronipoti. Da sinistra Thomas Louis e le cugine Alessia e Giulia. Saluta tutti i parenti nel mondo e in particolare una persona di Longarone.
tanti auguri, toni!
Il 10 giugno scorso il sig. Antonio
Tommasini (conosciuto da tutti come
Toni e originario di Arina di Lamon) ha
compiuto 80 anni e i suoi dipendenti
hanno deciso di festeggiare questo
giorno speciale organizzando una
festa a sorpresa. Festa ben riuscita e
ricca di sorprese per Toni che, invitato
a cena da amici al ristorante “La Baracca” di Trebaseleghe., si aspettava di
passare una serata tranquilla. Al suo
arrivo c’erano invece ben 180 persone che lo attendevano pronte ad intonare “Tanti auguri”. Grande è stata la
commozione per Toni che brindando
ha ringraziato tutti di cuore per l’affetto dimostrato.
Un grazie davvero sentito va al sig.
Toni da parte di tutti coloro che in
questi anni hanno lavorato per lui, un
“grazie” che i dipendenti hanno volu-
italia
n occasione della Festa
di San Martino il “Coro
Monti Dolada” vuole rendere omaggio agli emigranti
bellunesi in Belgio, con particolare riferimento a quelli che
non hanno avuto la fortuna di
ritornare in Patria, con una cerimonia, presso una chiesa nei
dintorni di Liegi, la sera del
sabato 16 novembre, con una
S. Messa in suffragio di tutti i
deceduti in Belgio, accompagnata dal Coro, ed un concerto
finale, sempre in Chiesa da parte dello stesso coro.
I coristi inoltre il sabato pomeriggio faranno visita, con un
omaggio floreale, ad un cimitero ”simbolo”, quello di Mons
Lez-Liège, ove visiteranno le
tombe dei nostri bellunesi e
fra esse quella del defunto presidente Giovanni Caneve; in
quella occasione non mancherà una prima esibizione con il
brano “Signore delle Cime” di
Bepi De Marzi che è stata tradotta in oltre cento lingue.
La domenica poi parteciperanno alla Festa di San Martino
ed allieteranno la manifestazione con altri canti.
I Presidenti delle famiglie di
Liegi e Fleron comunicheranno
per tempo gli orari delle manifestazioni per permettere a tutti
di partecipare a questo grande
evento.
francia/belgio
FESTA DI S. MARTINO
A LIEGI
16 e 17 Novembre
to incidere su una targa per i suoi 40
anni di lavoro dedicati alla Confezioni
Tommasini.
Si uniscono agli auguri la famiglia Poletti e tutto l’ ufficio Elena Mirò.
JEKOO: HAPPY NEW VISION
Occhio al nuovo brand di Vision Group
Un nuovo modo di vedere, scegliere e vivere l’occhiale da vista. Con
questo obiettivo nasce Jekoo, un marchio giovane nello spirito ma forte
dell’esperienza Vision Group. Nel primo negozio, inaugurato a Belluno nel
2012, i consumatori hanno potuto sperimentare un format attraente e invitante, a partire dal prezzo. Chiarezza espositiva, stile friendly, qualità di
materiali e design delle proposte si coniugano infatti a costi all inclusive
che soddisfano le esigenze di una clientela smart, sempre più consapevole e attenta ai contenuti. Un successo di pubblico e di vendite che si
appresta ad essere confermato nel prossimo negozio, la cui apertura è in
programma a Milano, nel centralissimo corso XII marzo.
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
43
l’agenda delle famiglie
italia
Festa collettiva
per la Famiglia del Trentino
U
n 8 settembre 2013
all’insegna dell’amicizia fra Bellunesi e
simpatizzanti Trentini. Un grazie particolare ai rappresentati
delle Famiglie ex Emigranti di
Lamon, Longarone e Sinistra
Piave. All’invito hanno risposto varie persone, sia dal sud
che dal nord della provincia
trentina, alcune hanno partecipato però la prima volta alla
nostra festa di fine estate, giunta quest’anno alla 29ma edizio-
ne. Già il sabato pomeriggio le
nostre cuoche hanno dato via
ai preparativi per accogliere al
meglio tutti i partecipanti.
Come sempre è stata una festa molto sentita. Durante la S.
Messa sono stati ricordati Ivano
Pocchiesa e Renato De Fanti recentemente scomparsi.
Felici e soddisfatti aspettiamo di ritrovarci ancora per la
castagnata che sarà a novembre
con data da definire. Un caro
saluto
Vitale Triches
Foto ricordo a fine incontro
e Marianna Triches con il gagliardetto
60° di matrimonio a milano
Il 29 agosto, con “…. Cordiali felicitazioni e fervidi auguri” del sommo Pontefice Francesco e la Sua “speciale benedizione Apostolica” i coniugi Walter Meregaglia e Carmen Scopel hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio.
Walter è stato socio fondatore della Famiglia Bellunese di Milano e primo vice presidente, la moglie Carmen è originaria di Seren del Grappa; entrambi per la circostanza desiderano far giungere il loro affettuoso saluto a tutti bellunesi nel mondo.
La Redazione di “Bellunesi nel Mondo” porge sentiti auguri per l’importante traguardo raggiunto.
55° di matrimonio
a SONDRIO
Vittorio Deon e Irene Arcelaschi di Morbegno (Sondrio) hanno festeggiato il 55° anniversario di matrimonio attorniati dai due figli e dai nipoti.
Con l’occasione, Vittorio che dipinge per diletto,
regala ai cari lettori il quadro del suo paesello Cirvoi (BL).
44
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
tra gli ex emigranti
qui regione
LETTERE
stesse
radici
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
Benvenuta
Nasce ad Arina di Lamon
la 20a Famiglia degli Arinesi lontani ed ex emigranti
L
a consegna del gonfalone
alla nuova “Famiglia” di
Arina non poteva scegliere
un ferragosto migliore, una giornata indimenticabile, con tanta
partecipazione e intimo compiacimento.
Un’inaugurazione, organizzata con amore, competenza e vera
passione, eseguita alla perfezione
com’è sempre stato nel costume
dei lamonesi , perseguitati da
tante difficoltà, come i vicini di
Sovramonte, Seren, ecc., gente
capace di impegnarsi a fondo, di
emergere e di lasciare tracce indelebili del suo passato. Un richiamo di emigranti ed ex emigranti,
che ha festosamente vissuto il
lieto evento portando a venti il
numero dei gonfaloni che in ogni
angolo della Provincia ricordano
ed onorano questo turbolento fenomeno saturo di esodi.
Una chiesa da sogno ci ha accolti, impreziosita da splendidi
dipinti. La S. Messa, celebrata da
don Vittorio, per venti anni parroco di Arina, e da don Viviano,
i quali nell’omelia hanno rifatto
la storia della frazione e dell’intero altipiano, svuotati per esigenze di vita. Per l’A.B.M., oltre al
presidente Oscar De Bona, molti
consiglieri, con i rappresentanti
di tutte le altre “Famiglie”. La
presenza ufficiale del comune di
Lamon, col saluto del Sindaco
Vania Malacarne, era stata affidata al Vice Mauro Campigotto, anche lui figlio di emigranti.
Con lui il neo presidente della
neonata famiglia, Fiore Gaio, e
fra tutti, ma sempre con molta,
fin troppa, umiltà, una figura
di eccezionale spessore umano e
sociale, Severino Malacarne, che
abbiamo conosciuto ed apprezzato nelle nostre infinite trasferte nel Ticino, e che ci richiama
ad un fugace pensiero anche ad
altri lamonesi lontani: i Gaio di
Vancouver, i Fuss di San Paolo,
i Poletti, Resenterra, Corrà… I
discorsi di accompagnamento
meriterebbero di essere integralmente riportati, ognuno con le
parole ed il cuore, un patrimonio
di vera umanità che mantiene indelebile memoria di questo eterno sciamare.
Sottolineiamo alcune frasi
dell’intervento del presidente De
Bona, che ha ricordato “come gli
emigranti sono utili da decenni
ai loro paesi, non solo quando ritornano in patria”. E ancora: “incontri come questo sono ossigeno e riscoperta dei valori umani
e sociali per la comunità”. Non è
mancato un saluto a Renè Maillard, conduttore della esistente e
florida “Famiglia” di Lamon. Nel
pomeriggio, un alettante intermezzo culinario e di svago per
ricordare, incontrare e festeggiare
insieme.
Renato De Fanti
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
45
tra gli ex emigranti
48° di mattmark
Memoria e riconoscenza si uniscono a Mas di Sedico
L
a Famiglia ex emigranti
“Monte Pizzocco” per il
secondo anno consecutivo ha voluto commemorare
la tragedia di Mattmark. Domenica 1° settembre a Mas di
Sedico, con grande partecipazione, si è tenuta la santa Messa a ricordo delle 88 vittime,
17 bellunesi, che il 30 agosto
1965 persero la vita a Mattmark (Svizzera) durante i lavori
per la costruzione di una diga
a causa del crollo del ghiacciaio soprastante. Il parroco ha
voluto ricordare l’importanza
46
dell’emigrazione e di come un
emigrante porti ricchezza e valore aggiunto nel Paese ospite
mantenendo però ben salde le
proprie radici e la propria cultura.
Dopo aver letto la preghiera
dell’emigrante, il corteo, composto da numerose Famiglie di
ex emigranti ABM e accompagnato dal suono delle campane,
ha deposto una corona davanti al monumento dedicato alle
vittime sul lavoro e in emigrazione sito in via Buzzati. Dopo
un commovente e struggente
articolo
di
Tina Merlin,
scritto all’indomani della
tragedia, letto
dal direttore
Crepaz, la parola è passata
al presidente
della Famiglia “Monte
Pi z zo c c o”
Perot: “Il nostro compito
è mantenere
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
viva la memoria, non bisogna
dimenticare e soprattutto è nostro dovere onorare e ricordare
tutti i nostri emigranti che con
grande sacrificio e sofferenza hanno portato il benessere
all’intero Paese”. Gli ha fatto eco il vice presidente ABM
Rino Budel: “Dobbiamo trasmettere la memoria alle nuove
generazioni perché non si commettano gli stessi errori e perché non si perdano quei grandi
valori che i nostri emigranti
hanno portato avanti con coraggio e orgoglio”.
I saluti da parte dell’amministrazione comunale di Sedico
sono stati portati dal consigliere Lovisotto. Molte le autorità
presenti, dai senatori Piccoli
e Bellot a numerosi sindaci e
2003-2013 DECENNALE FAMIGLIA DEL LONGARONESE
Domenica 27 ottobre 2013 appuntamento a Longarone
tra gli ex emigranti
A sinistra l’intervento del presidente Marco Perot. Sotto il corteo con la corona in memoria
delle vittime di Mattmark
Un nuovo museo vi aspetta a Belluno
Per prenotazioni e visite guidate
www.mimbelluno.it • [email protected] • tel. 0437 941160
consiglieri. Commovente la
presenza dei parenti e superstiti
di questa tragedia che è doveroso commemorare ogni anno.
Un impegno preso dalla Monte
Pizzocco e dall’ABM.
M.C.
88° compleanno di nonna anna
La nostra cara Anna Nessenzia-Pilat, il 26 luglio scorso, ha potuto festeggiare in
buona salute il suo 80° compleanno, accompagnata dal marito Primo Nessenzia,
entrambi ex-emigranti che hanno vissuto per tanti decenni a Hochdorf (Cantone
di Lucerna). Per festeggiare la bella giornata in famiglia, dalla Svizzera sono arivati
i figli Sandro e Roberto, e la figlia Nadia. Insieme a loro le nuore, il genero, e tutti i
cinque nipoti di Anna e Primo. Abbiamo festeggiato un bellissimo compleanno e
tanti momenti indimenticabili. problemi di udito?
Affidati all’esperienza del nostro CENTRO
Galleria Porta Dante BELLUNO Tel. 0437 943007
...dal 1992
• Controllo dell’udito
• Apparecchi acustici
in prova gratuita
• Pagamenti in comode
rate
• Convenzioni Ulss, Inail
• Sconto del 25% ai soci
dell’ABM
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
47
tra gli ex emigranti
Foto ricordo all’Azienda Vinicola “Podere Amedea” a S. Polo di Piave (TV)
Gita a Lignano Sabbiadoro
per la Famiglia Monte Pizzocco
E
rano un centinaio i soci
e simpatizzanti alla gita
di sabato 24 agosto a
Lignano Sabbiadoro (Udine),
organizzata dalla Famiglia ex
emigranti Monte Pizzocco. Partenza di buon mattino con due
pullman della ditta “Monego”
di S. Giustina (socia fra l’altro
della “Famiglia”). Sosta a metà
percorso per un caffè accompagnato con un dolce, il tutto
preparato dalle brave donne ex
emigranti.
Arrivati a Lignano, breve
visita alla cittadina e al litorale
e poi pranzo al ristorante “Alle
Botti”, ove si è potuto gustare
l’ottimo pesce servito in abbondanza. Il tempo è piacevolmente trascorso, arricchito anche da
conversazioni ricche di memorie di vite vissute all’estero.
Nel pomeriggio la gita è proseguita con la visita alla Cantina Vinicola “Podere Amedea” a
S. Polo di Piave (Treviso) con
degustazione di vini.
In serata rientro a casa. Tutti
sono ritornati nelle proprie case
Balestra gioielli
contenti della bella giornata
trascorsa in sana allegria e spirito di amicizia. Il presidente,
Marco Perot, ha ringraziato i
collaboratori e i partecipanti
con un arrivederci alla prossima, invitando inoltre a partecipare alla ricorrenza dei trent’anni di Fondazione della Famiglia
ex emigranti che si terrà l’11 e
il 13 ottobre.
S.B.
30 anni 1983 – 2013
Per il trentennale della fondazione
della Famiglia ex emigranti “Monte
Pizzocco” in collaborazione con il
comune di S. Giustina, per ricordare l’emigrazione, sono invitati tutti
i soci e simpatizzanti
Venerdì 11 ottobre – ore 20.30
Sala parrocchiale di S. Giustina
Spettacolo teatrale “a Zercar fortuna” con la compagnia “I fuori di
quinta”.
Domenica 13 ottobre
Ore 10.30 – Chiesa Parrocchiale
di S. Giustina, s. Messa in suffragio
dei caduti sul lavoro ed in emigrazione;
Ore 11.30 – Corteo con deposizione di un omaggio floreale al Monumento ai Caduti sul lavoro ed in
emigrazione. Saluto delle Autorità.
Ore 13.00 – Pranzo convivale alla
“Birreria Pedavena” allietato dal
duo “Renzo e Denis”.
www.youtube.it/bellunesinelmondo
Guardaci sul web
Arsiè centro (Belluno) • Tel. + 39 0439 59145
48
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
Per il pranzo prenotazioni presso:
Marco Perot 0437 888594 - Giovanni Casanova 0439 43402 - Giuseppe Balest 0437 800099; Rino
Budel 3385914767 - Angelo Croda
0437.87337 - Emilio Bridda 0437
87378 Luigi Da Rold 0437 87755
li ricordiamo
qui regione
LETTERE
stesse
radici
IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti
li ricordiamo
lo ha colpito durante una
crociera a Malta. Rimarranno vivo il suo ricordo e la
riconoscenza per quanto ha
fatto per i bellunesi in difficoltà e per il saldo il legame
con la terra d’origine.
ALESSANDRO BALCON
N. 1944 - m. 2013.
Alessandro Balcon era nato a
Belluno, “Grave del Piave”,
nel 1944. All’età di 17 anni
emigrò a Monaco di Baviera
(Germania), dove si vedevano ancora i segni della guerra, per lavorare alla Bosch. Il
suo primo alloggio fu nelle
baracche limitrofe alla fabbrica. Per arrotondare lo
stipendio, Alessandro, dopo
le otto ore di lavoro alla
Bosch, prestava il suo servizio in una gelateria locale
gestita dal signor “Pra Giarone” originario di Forno
di Zoldo.Dopo cinque anni
decide di mettersi in proprio aprendo una gelateria
a Obertsdorf. Si sposa con
Maria Luise Urban, figlia
di padre friulano e madre
austriaca. Dalla loro unione
avranno un figlio e tutta la
famiglia Balcon manterrà la
cittadinanza italiana. Sempre ospitale verso i bellunesi
che venivano in visita nella
sua città, ha accolto nella
sua enoteca numerosi cadorini, tra cui Maurilio De
Zolt. Una morte improvvisa
DENIS PAULON (DINO)
Figlio di emigrati da Spert
di Farra d’Alpago (Paulon
Valentino di Spert e Azzalini
Marcella di Pian Osteria) è
deceduto il 20 luglio scorso
a Longwy (Francia) all’età
di anni 81. Era un noto imprenditore edile che ha avuto alle sue dipendenze fino
a 200 operai, conosciuto in
diversi Stati europei per le
sue molteplici attività.
Ritornava ormai molto raramente a Spert per trovare
i suoi parenti e numerosi
amici. I famigliari lo ricordano a tutti coloro che
l’hanno conosciuto.
GIUSEPPE CASE
Nato a Tiser di Gosaldo
(BL) il 25.12.1932, è deceduto a Varese il 28.08.2013,
residente a Porto Ceresio
(VA) dal 1962, dove le sue
ceneri sono state tumulate.
I familiari lo ricordano a
tutti coloro che l’hanno conosciuto.
BRUNO MARES
Nato a Sedico il 2.02.1932,
deceduto il 5.07.2013.
Impegnato per molti anni
nei cantieri in Iran, Turchia,
Zambia ed in Pakistan nella costruzione della grande
diga di Tarbela. Finisce la
carriera lavorativa in Sicilia
e Calabria con la ditta Lodigiani. Lascia la moglie Ivana
ed i figli Stefano e Roberto.
MARIO BRANDALISE
Nato a Bastia d’Alpago (BL) il
29.06.1929, è deceduto a Seraing (Belgio) il 21.11.2012
dopo lunga malattia. Mario
era arrivato in Belgio nel luglio del ’47 e ha dedicato al
sua vita al lavoro nella società
siderurgica di Cherill – Liegi.
Fedele associato dell’Associazione fin dal fondazione,
partecipava a tutte le manifestazioni della Famiglia Bellunese di Liegi che lo ricorda
con grande affetto. Lascia nel
dolore la figlia Linda e la cognaya Jaqueline.
BORTOLO
DALLE MULE
Nato il 7.10.1929, è deceduto il 22.08.2013. Dopo
lunga malattia il nostro
SEDICO - Via Feltre, 1 | BELLUNO - via Francesco Maria Colle, 22
Viale Dolomiti, 44 - PONTE NELLE ALPI
Viale Dolomiti, 44 - PONTE NELLE ALPI
Via Feltre, 51 - SEDICO
Via XX Settembre, 22 - CENCENIGHE AGORDINO
Via Feltre, 51 - SEDICO
Servizio di Onoranze Funebri in tutti i Comuni
Tel. 336 200 212disponibile 24/24
Servizio di Onoranze Funebri in tutti i Comuni - Tel.
336 200
disponibile
24/24in tutti i Comuni - Tel. 336 2
Servizio
di 212
Onoranze
Funebri
sconto del 5% ai soci dell’associazione bellunesi nel mondo
trasporti nazionali ed internazionali
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
49
li ricordiamo
soci e amato Bortolo ci
ha lasciati. E’ sempre stato socio della Famiglia ex
emigranti di Arsiè. Lascia
la moglie Anna e i parenti.
La Famiglia ex emigranti
si unisce al cordoglio dei
famigliari.
CLARA COSTANZA
ZUCCO IN BALDI
Nata a Fonzaso (BL) il
12.12.1922, è deceduta a Sydney (Australia) il
04.08.2013. I familiari
la ricordano con affetto a
tutti coloro che l’hanno
conosciuta.
Anniversari
RITA ZATTA
N. 23.02.1933
m. 12.10.2000
Rita carissima,
sono passati tanti anni ma il
tuo adorato Ginetto ti ama
ancora come il primo giorno. Veglialo dal cielo e donagli la forza per continuare
a vivere. L’affetto che vi ha
legato si comprende con evidenza quando al telefono si
commuove e parla di te.
Per questo, in occasione
della celebrazione del tuo
13° anniversario, io e la mia
famiglia di Vellai vorremmo
unirci ai tuoi cari e a Ginetto della lontana Johannesburg per commemorare di
cuore nella preghiera la tua
scomparsa.
Anna Menegaz
Vellai di Feltre (BL)
Cav. AGOSTINO
RIBUL ALFIER
n. 23.12.1893 – m.
12.09.1983
Desidero, anche dopo 30
anni dalla scomparsa , ricordare oggi con orgoglio
e ammirazione mio nonno.
Medaglia d’argento al va-
lore militare all’età di 21
anni, poi decorato con
Croce di Guerra al valor
Militare nonché le altre
tre Medaglie di Bronzo e
Croce di Guerra , fino alla
nomina di Cavaliere di
Vittorio Veneto.
Emigrato in Alto Adige
appena diventato italiano , poi 5 anni in Africa
Orientale Italiana nonché
5 anni di prigionia sotto
gli inglesi sul lago Tana e
lago Vittoria.
Subito dopo la seconda
guerra , emigrato in Svizzera in particolare per decenni a Frauenfeld , dove
aiutò non pochi emigranti
del Comelico.
Lo ricorderemo sempre
per i suoi insegnamenti,
amor di Patria, padre e
nonno esemplare. Grazie
per quanto mi hai fatto
apprendere e per l’insegnamento di vita che mi
hai inculcato.
Tuo nipote
Comm.
Alberto Ribul Alfier
IGNAZIO PETERLE
n. 17.05.1928
m. 22.09.2011
Nel secondo anniversario, lo
ricordano la moglie, le figlie,
la sorella, il fratello, i parenti
tutti e la Famiglia ex Emigranti dell’Alpago.
Longarone, ottobre 1963. Il vescovo Gioacchino Muccin al cimitero di Fortogna dove
furono seppellite le vittime del disastro del Vajont
50
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
DALLA SEDE
vicini e lontani
Mensile
dell’Associazione
Bellunesi nel Mondo
mai soli!
ANNO XLVIII N. 9 OTTOBRE 2013
Direzione e Amministrazione:
Via Cavour, 3 - 32100 Belluno, Italia
Tel. +39 0437 941160 • Fax +39 0437 941170
C.C. Postale n. 12062329
www.bellunesinelmondo.it
[email protected][email protected]
•••
diRETToRE RESPonSABiLE Vincenzo Barcelloni Corte
SEGRETARio di REdAzionE Marco Crepaz
REdAzionE Silvano Bertoldin, Gioachino Bratti, Patrizia
Burigo, Maurizio Busatta, Patrizio De Martin,
Paolo Doglioni, Ester Riposi, Irene Savaris
Rinnova la tessera socio ABM
Il tuo sostegno è prezioso...
Oggi più che mai l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha bisogno
del tuo AIUTO. Rinnova la tua quota e fai entrare nuovi soci nel
meraviglioso mondo dell’ABM
iTALiA (via ordinaria)
EURoPA (via ordinaria)
CEnTRo e SUd AMERiCA (via aerea)
NORD AMERICA • AUSTRALIA • AFRICA (via aerea)
SoCi SoSTEniToRi
SoCi BEnEMERiTi
SOCI FAMILIARI • GIOVANI ADERENTI
JUnioR (rivista formato PDF)
TRADUZIONI: Irene Savaris
•••
Bellunesinelmondo.it Gioachino Bratti, Patrizia Burigo
•••
QUOTE ASSOCIATIVE PER IL 2013
TiPoLoGiA
CoLLABoRAToRi Federico Alonso, Umberto Antoniol,
Ezio Del Favero, Franco Iudica, Martina Reolon
Autorizzazione del Tribunale di Belluno n. 63/1966
Stampa: Stampatori della Marca (TV)
Chiuso in tipografia il 21.09.2013
Euro
•••
25,00
30,00
30,00
35,00
80,00
155,00
20,00
15,00
I VERSAMENTI POSSONO ESSERE EFFETTUATI:
• a mezzo di vaglia postale, assegno, oppure tramite qualche
parente in Italia
• versamento c/c postale n. 12062329 intestato
a “Associazione Bellunesi nel Mondo”
• a mezzo bonifico sui conti:
BANCA POPOLARE DI VICENZA
P.zza Martiri, 27/C - 32100 • BIC-Swift: BPVIIT22606
IBAN: IT64 M 05728 119026 0657 0183170
CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO
P.zza V. Emanuele - 32100 Belluno • BIC-Swift: IBSPIT2P
IBAN: IT73 I062 2511 9100 0000 0022 209
NOVITÀ
DIRETTAMENTE DAL SITO ABM
Puoi pagare la quota associativa anche direttamente dal sito www.
bellunesinelmondo.it con la tua carta di credito o il tuo conto
PayPal. Comodo, veloce e sicuro
Associato alla:
Unione Stampa Periodica
FUSIE Federazione Unitaria Stampa Italiana Estero
Unione Nazionale Associazioni Immigrazione Emigrazione
UTRIM Unione Triveneti nel Mondo
Fondazione Migrantes
•••
Foto e testi non si restituiscono
I possessori di CARTE DI CREDITO possono rinnovare
la propria adesione a “Bellunesi nel Mondo” anche compilando la scheda, con particolare attenzione ai dati della
carta di credito. Inviare la scheda in busta a: “Bellunesi nel Mondo” via Cavour, 3 - 32100 Belluno (Italia)
oppure via fax al n. 0437 941170 o via e-mail: info@
bellunesinelmondo.it
Adesione a “BELLUNESI NEL MONDO”
Importo  25,00  30,00  35,00  80,00  155,00
Nome e Cognome
Indirizzo
 MASTER CARD  VISA  VISA ELECTRON
NUMERO CARTA DI CREDITO
Codice CVV2
(Codice di 3 cifre stampato sul retro della carta)
MESE e ANNO di scadenza della carta
AVVISO: invitiamo quanti ci inviano le quote sociali a mezzo bonifico dai paesi Europei di utilizzare il “Bonifico Unico Europeo” esente
spese per la riscossione
Firma del Titolare
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013
51
52
Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013