ottobre 2013 - Associazione Bellunesi nel Mondo
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ottobre 2013 - Associazione Bellunesi nel Mondo
DOLOMITI, la nostra terra. PATRIMONIO MONDIALE UNESCO Tassa pagata / Taxe perçue / Economy / C - Sped. a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BL ANNO XLVIII N° 9 / OTTOBRE 2013 BUROCRAZIA • PAPA LUCIANI• UNIFARCO • MATTMARK • PENSIONI • STORIE DI EMIGRANTI 36. e d i z i o n e mostra dell’arredare in montagna 26 ottobre 3 novembre 2013 Longarone www.arredamont.it sabato/domenica/1 novembre: dalle 10.00 alle 20.00 giorni feriali: dalle 15.00 alle 19.30 con il patrocinio www.longaronefiere.it info: 0437 577577 bellunesi nel mondo / anno XLVIII - n. 9 /ottobre 2013 vajont, 50 anni dopo V ajont, ottobre 1963 ottobre 2013, 50 anni, ma sembra ieri allorché ci aggiravamo annichiliti tra le rovine di uno dei più vivaci e ridenti paesi della nostra provincia. 50 anni, ma mai ci ha lasciato il sofferto ricordo delle 2000 vittime innocenti, dello strazio dei sopravvissuti, dello sgomento dell’intera comunità bellunese, dell’Italia tutta, del mondo. Non si sono spenti neppure memoria e gratitudine per l’eroica dedizione dei soccorritori e per il nobile travolgente abbraccio di solidarietà che circondò i superstiti, che fece rifiorire speranze, che fu di sostegno nella ricostruzione dei paesi. Non ci lascia neanche il severo giudizio, anche se addolcito e disacerbato dal tempo, verso presunzione e incuria di chi fu corresponsabile della tragedia. Fra le vittime e i sinistrati, gli emigranti. Quanti! Erano rientrati in patria dopo anni di lontananza per l’atteso e meritato riposo e scomparvero in un attimo. Altri, ancora all’estero, raggiunti dall’improvvisa e angosciante notizia della catastrofe, accorsero sul luogo nella vana ricerca di un focolare e di affetti di cui nulla era rimasto. Lacerati nello spirito, ma temprati anche dai sacrifici del migrare, ridestarono forze e volontà per essere protagonisti di una ricostruzione sommario primo piano...................... 5 attualità.............................10 LETTERE IN REDAZIONE....................16 cultura .......................... 18 qui regione..................... 34 l’agenda delle famiglie....... 38-44 La sequoia della tenuta Protti in località Faè è stata piantata da emigranti bellunesi alla fine dell’800. Ha resistito all’onda del Vajont e ha continuato a crescere: un simbolo della speranza tra gli ex emigranti .................. 45-48 che ancor oggi fa onore a loro e alla nostra terra. Questo soprattutto ci ricorda ancora, dopo 50 anni, il Vajont. Un ricordo che, nel volgersi indietro perché non cadano nell’oblio fatti e persone, guarda avanti per un impegno di vita nei valori della dignità dell’uomo, nel rispetto dell’ambiente, ed anche nella forza e nella tenacia della nostra gente, quale esempio e stimolo ad affrontare con coraggio e determinazione le sfide, anche drammatiche, che pure oggi attendono la nostra terra. G.B. 50 years have gone by, but we have never forgotten the 2,000 casualties who left us, the agony of the survivors, the dismay of the entire community of Belluno, of Italy and of the world. We are still vividly grateful to the lot of rescuers for their heroic dedication and the noble overwhelming hug of solidarity that surrounded the survivors, which revived the hopes and which was a support to the reconstruction of the villages. We do not even refrain from the severe judgment – even though softened by time - for those, who were jointly responsible for the tragedy, because of their presumption and carelessness. There were so many emigrants, among the victims. Too many! Some had just got back home after having spent years abroad, and were spending their long-awaited and well-deserved rest and disappeared in an instant. Others, who were still abroad, hit by the sudden and distressing news of the disaster, rushed to the place, in the vain search of a familiar building and beloved one, but nothing was left. Torn in spirit, but also strengthened by the hardship of migration, they awoke their forces and willingness to be involved in a reconstruction which even today is a credit to them and to our land. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 3 PROGRAMMA 50° VAJONT Manifestazioni principali Venerdì 4 ottobre 2013 18.00 Sala Popoli d’Europa - Longarone - Il prof. Francesco Piero Franchi tratterà il tema: “Gli alfabeti della consolazione: letteratura bellunese del Vajont”, a cura del Circolo Cultura e Stampa di Belluno Sabato 5 ottobre 2013 10.00 Sala consiliare del Comune di Longarone - As semblea regionale ANCI Veneto, con la partecipa zione del presidente nazionale ANCI, Piero Fassino 17.30Palazzo Mazzolà - Longarone - Inaugurazione mostre fotografiche “I Primi anni del dopo Vajont” e “La tragedia del Frejus” 18.30Centro culturale – Longarone - Presentazione edizione speciale 50° Vajont DVD film “Va jont” di Renzo Martinelli Domenica 6 ottobre 2013 9.30 Palasport Longarone - Convegno Internazio nale Geologia “Vajont 2013” Giornata del Superstite del Vajont organizzata dall’Associazione Superstiti del Vajont 10.30 S. Messa nella chiesa arcipretale di Longarone 11.30 Deposizione zolle di terra nell’Aiuola monu mento della solidarietà del Vajont 18.30Chiesa Arcipretale di Longarone: Messa di requiem di Giuseppe Verdi offerta dalla Fondazione Cariverona Martedì 8 ottobre 2013 20.30Centro culturale - Longarone - Consegna premio “Longarone 2013” - edizione dedicata alla Co munità Superstite Longaronese Mercoledì 9 ottobre 2013 Ricorrenza ufficiale e celebrazioni solenni del 50° anniversario della catastrofe Longarone: 09.45Palasport/Centro Culturale, Longarone - Comme morazione civile 11.00Chiesa Arcipretale di Longarone - S. Messa 15.15Cimitero Monumentale di Fortogna - Deposizione corone in suffragio delle Vittime del Vajont, a segui re S. Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre, mons. Giuseppe Andrich 21.00 Veglia itinerante. Castellavazzo Sante Messe in suffragio delle vittime 9.00Cappella Votiva a Podenzoi 10.30Chiesa Parrocchiale di Codissago 4 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 Sabato 12 ottobre 2013 10.45Centro Culturale - Longarone - Conferimento cit tadinanza onoraria alla Polizia di Stato Venerdì 25 ottobre 2013 10.30Centro Culturale d Longarone - Premiazioni del concorso “Vajont: 50 anni dopo”, a cura dell’Asso ciazione “Tina Merlin” Sabato 26 ottobre 2013 15.00Castellavazzo, fraz. Vajont - Scoprimento cippo commemorativo in ricordo della frazione Vajont Domenica 1 dicembre 2013 21.00Chiesa Arcipretale di Longarone - Concerto dei So listi Veneti diretti dal Maestro Claudio Scimone Sabato 7 dicembre 2013 10.00Centro Culturale Longarone - XIV edizione Premio internazionale “Bellunesi che hanno onorato la Provincia di Belluno in Italia e nel mondo” primo piano Morire di burocrazia Dovremo rimpiangere l’efficiente impero austroungarico? di Vincenzo Barcelloni Corte U n bellunese che ama la sua terra, Natale Trevissoi, nel 1964 ha portato a Belluno una importante industria: la Holzer diventata poi Invensis, sulla cui nascita ha pubblicato recentemente un bel libro. Oggi purtroppo la lunga fila di fredde tute da lavoro appese fuori della fabbrica ricorda che questa importante attività ha chiuso, aumentando il numero dei nostri disoccupati proprio mentre imprenditori si trasferiscono in l’Austria dove la disoccupazione é quasi un terzo della nostra e dove possono ottenere in tempi brevissimi autorizzazioni ed incentivi che da noi richiedono tempi scoraggianti, con balzelli e scartoffie infinite, per colpa di una burocrazia dilagante e spesso assurda, sentita ormai non più come servizio per il bene comune ma piuttosto come un opprimente carrozzone per giustificare pesanti costi. Troppi Bellunesi che volevano aprire una attività in Provincia hanno rinunciato scoraggiati da questa opprimente assurda burocrazia che ormai invade ogni campo. Non mancano fortunatamente persone preparate che compiono il loro servizio con efficienza e disponibilità, ma sono purtroppo frequenti impreparazione, scortesia e soprattutto la preoccupazione di evitare a se stessi problemi per leggi, regolamenti e circolari spesso inutili e controproducenti. E’ un mostro che non risparmia l’emigrazione, come testimoniano i due casi riportati nelle “lettere in redazione” del numero di settembre che invitiamo a rileggere. Il primo caso riguarda uno scandaloso comportamento del Consolato di Alicante, il secondo racconta una norma assurda che chiede agli italiani residenti all’estero - per viaggiare fuori Shengen - di affrontare costosi viaggi per acquistare in una ambasciata o in un consolato (non via internet) un bollino da 40 euro, pena una multa non conciliabile da un minimo di quattromila ad un massimo di ottomila euro! Raccoglieremo volentieri vostre segnalazioni (speriamo anche positive) per combattere questo mostro che sta soffocando l’Italia. Ai nostri politici chiediamo fermamente che la riforma costituzionale allo studio porti finalmente Belluno in quella Regione Dolomitica dove è ancora vivo il ricordo della efficiente burocrazia austroungarica. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 5 Foto: areaphoto.it primo piano Vajont e i suoi “angeli” Oltre 5.000 persone a Longarone per il raduno dei soccorritori di Martina Reolon S occorritori, sopravvissuti e superstiti insieme nel luogo che, cinquant’anni fa, fu teatro del terribile disastro che spazzò via interi paesaggi e, soprattutto, la vita di quasi duemila persone. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il cinquantesimo della tragedia del Vajont, Longarone ha ospitato la “tre giorni” dedicata a “La Protezione Civile e il Vajont. Prevenzione, soccorso, memoria”. Una serie di eventi culminata nella giornata di domenica 15 settembre con il Raduno dei soccorritori. Oltre 5.000 le presenze, molte di più rispetto alle attese degli organizzatori, che nei giorni precedenti stimavano l’arrivo di 3.000. In un palazzetto dello sport stracolmo - tra soccorritori da tutta la provincia, dal Veneto e 6 dal Friuli, familiari, superstiti, decine e decine di gonfaloni, rappresentanti di associazioni, tantissimi sindaci - le comunità colpite dal disastro del 9 ottobre 1963 hanno voluto dire grazie a tutti quegli angeli che, nelle ore, nei giorni e nei mesi successivi al terribile evento, furono impegnati nel portare aiuto alle popolazioni colpite e, soprattutto, nel recuperare i corpi e assicurare alle vittime una sepoltura. Momento clou della giornata è stato quello in cui il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile Franco Gabrielli e il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando hanno chiesto “scusa”. Scuse arrivate per la prima volta dopo cinquant’anni, seconde forse solo a quelle, come sottolineato dal sindaco di Longarone Roberto Padrin, «chieste in termini meno uffi- Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 ciali, anni fa, dall’allora ministro Nesi». «Vorremmo che chiedere il perdono», aveva evidenziato il giorno dopo il raduno Micaela Coletti, presidente Comitato sopravvissuti Vajont, «non fosse una mera questione di parole, ma portasse a risultati toccabili con mano». Superstiti e sopravvissuti vivono infatti la tragedia di cinquant’anni fa come se fosse appena accaduta. A dimostrarlo soprattutto le testimonianze. Come quella di Giuseppe Sacchet, sopravvissuto con la sorella: «Abitavamo a Longarone, vicino più o meno a dove oggi c’è il Centro culturale. La sera del 9 ottobre, come sempre, siamo andati a letto presto, il giorno dopo si andava a scuola. Io e mia sorella dormivano nella stessa stanza. A un certo punto abbiamo sentito un fortissimo rumore, parago- Una riflessione... Q nabile, moltiplicato centinaia di volte, a quello di un camion che scarica sassi. Ci siamo ritrovati a 600 metri di distanza con il materasso sotto. Io avevo solo la testa, con una profonda ferita, fuori dalle macerie». Molto dolorosi anche i ricordi dei soccorritori, che il pomeriggio del 15 settembre si sono ritrovati al padiglione delle fiere di Longarone dove i sindaci dei quattro Comuni del Vajont – Longarone, Castellavazzo, Erto e Casso, Vajont – hanno consegnato loro una pergamena. «Sono esperienze che non si possono dimenticare», ha sottolineato Francesco Donazzolo, pompiere volontario in congedo di San Vito di Cadore, classe 1928. «Ci hanno avvertiti appena accaduta la tragedia e siamo arrivati a Longarone alle 11.30 di quella terribile notte. Quello che abbiamo visto ci ha scon- volto. Il silenzio era impressionante, si sentivano solo le voci di alcune persone di Codissago che urlavano e qualche rumore dalla diga, della frana che lasciava cadere gli ultimi detriti». Il ricordo di quei giorni fa ancora tanto male. «A volte è meglio dimenticare», hanno commentato Marco Pordon e Raffaelle Belli, che 50 anni fa avevano 23 e 38 anni. «Rincontrarsi e ricordare è giusto, ma porta anche alla mente tante sofferenze». Alla giornata del Raduno dei soccorritori erano presenti anche le rappresentanze di tutte le forze dell’ordine della provincia, i parlamentari e i consiglieri regionali bellunesi al completo, il presidente del Veneto Luca Zaia e quello del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, l’assessore regionale Daniele Stival. uest’anno si commemora il 50° del disastro del Vajont. Molte le manifestazioni organizzate dal Comune di Longarone, e non solo, per ricordare la tragedia che ha trasformato completamente il tessuto sociale della provincia di Belluno. Il Vajont ha portato la morte ma, nello stesso tempo, la rinascita del territorio bellunese. Numerose le aziende che sono nate o che si sono sviluppate con i contributi arrivati dallo Stato dopo il 9 ottobre 1963. Aziende che hanno dato lavoro a migliaia di persone e che hanno permesso di chiudere il “rubinetto” dell’emigrazione. Molti infatti sono stati gli emigranti che, dopo il passaggio dell’onda maledetta, sono rientrati trovando impiego nelle nuove fabbriche costruite su tutta la valle del Piave. La stessa Associazione Bellunesi nel Mondo pubblicava mensilmente sulla propria rivista continue richieste di lavoro. Come non dimenticare la Costan, la Ceramica Dolomite, la De Rigo, la Cartiera, la Zanussi, la Eaton e molte altre... con l’impegno dell’imprenditoria bellunese e la conoscenza degli emigranti la provincia è cresciuta e il benessere è arrivato in tutte le valli. A distanza di cinquant’anni la crisi sembra abbia interrotto questa crescita, ma ci sono imprese che lottano tutti i giorni e i risultati si vedono. Molte di queste sono appena state citate, altre invece, una volta utilizzati i contributi e le agevolazioni fiscali post Vajont, hanno delocalizzato o cessato l’attività, aggravando la situazione bellunese, già in difficoltà a causa delle proprie caratteristiche geofisiche e della propria collocazione. La tragedia del Vajont sembrava avesse messo la parola fine alla comunità bellunese, ma il suo spirito non è stato sopraffatto e, con umiltà, dignità e costanza ha potuto rialzarsi e andare avanti. Un messaggio importante, da mettere in rilievo sopratutto in questi anni di smarrimento ideologico. Il presidente Oscar De Bona Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 7 primo piano Siamo amici, vero? Sono le ultime parole di Renato ai Bellunesi nel Mondo di Vincenzo Barcelloni Corte I l giorno prima dell’ictus fatale Renato, dopo aver ascoltato per oltre un’ora nella sede dell’ABM una coppia di emigranti venuti dalla Francia, doveva tornare dalla moglie malata che seguiva con immenso amore, ma prima di uscire si é voltato ed ha chiesto: siamo amici, vero? Parole che riassumono il senso di tutta una vita piena di ideali, dedicata con passione, intelligenza e sopratutto con grande amore alla sua terra, alla sua gente, ai più lontani e bisognosi. Figlio di emigranti, nato a Forlí nel 1926, sceso da Zoldo a Limana, partecipe alla lotta per la liberazione, fin dall’età di 23 anni insegnante pieno di umanità, per venti anni consigliere 8 ed assessore del Comune di Limana e per 25 anni Sindaco, creatore lungimirante di quella zona industriale che ha permesso a migliaia di emigranti di ritornare nella loro terra. Precursore dell’Europa Unita attraverso i gemellaggi, per 43 anni colonna fondamentale e vera anima dei Bellunesi nel Mondo di cui é stato fino all’ultimo vicepresidente, ha portato il suo amore ai bellunesi in tutti i continenti ed é stato sempre presente, fino alla recente Assemblea dell’ABM ed alla costituzione della nuova Famiglia ex emigranti di Arina Giornalista pubblicista, collaboratore di periodici tra cui “L’ombra” e “Bellunesi nel mondo”, uomo politico idealista generoso e puro, esempio Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 oggi particolarmente prezioso. I suoi funerali hanno visto la presenza di numerosi Sindaci e dei gonfaloni dell’ABM assieme agli Alpini, con una folla tanto numerosa che la grande Chiesa di Limana ha potuto accogliere solo in parte. Adesso, come dicono gli Alpini, Renato “è andato avanti” a trovare i tanti bellunesi generosi che, come lui, in vita hanno donato amore per aiutare la loro terra e la loro gente. Da lassù Renato ci ricorda che la cosa più’ importante nella vita è l’amore, quell’amore che lui ha elargito a piene mani, fino in fondo. Puoi essere sicuro, Renato: sei e resterai per sempre il grande, indimenticabile amico dei Bellunesi nel Mondo! Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 9 attualità La stazione ferroviaria di S. Croce del Lago non serve più? Spesi 3 milioni di euro per la ristrutturazione, ma il treno non si ferma di Patrizio De Martin C ontinua inesorabile lo smantellamento del trasporto ferroviario nel Bellunese con l’arrivo del nuovo orario cadenzato approvato dalla Regione Veneto, ma fortemente contestato dalle amministrazioni locali e dagli utenti, in particolare quelli dell’Alpago per la sospensione della fermata a S. Croce al lago che dovrebbe entrare in vigore alla fine del 2013. Decisione incomprensibile dal momento che appena due anni fa sono stati spesi 3 milioni e 200 mila euro per la sistemazione della stazione con nuovi sottopassi, scivoli per disabili e nuova centrale operativa. Una provincia come la nostra, a vocazione turistica, viene ancora una volta penalizzata da un trasporto ferroviario a dir poco indecente. Non ci saranno più corse dirette da e per Venezia e nell’era dell’alta velocità i tempi di percorrenza si allungano. Belluno-Venezia, 105 chilometri, in 2 ore e 20 minuti, 45 km. all’ora di media. Nel 1975 lo 10 stesso percorso impegnava un’ora e 51 minuti e c’era anche il treno diretto Roma-Calalzo che portava a Cortina famosi personaggi della cultura, dello spettacolo e della politica. Non possiamo purtroppo dire che le cose in questo settore siano migliorate. Anche per i pendolari e gli studenti queste Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 decisioni rappresentano un grosso colpo negativo non accettabile e dovrà quindi essere trovata a breve una adeguata soluzione, magari anche attraverso un’integrazione gomma-rotaia, per evitare l’ulteriore isolamento della nostra montagna nei confronti della pianura e delle Regioni contermini. RITARDI MENSILI e TOTALI 2013 Tratta ferroviaria Feltre - Padova (gennaio - agosto 2013) Agosto con 529 minuti di ritardo in 41 viaggi si avvicina molto al record assoluto. La media mensile nei primi 8 mesi: 361minuti (media generale da gennaio 2012 sono 327 minuti). Fonte: http://binariquotidiani2.altervista.org attualità Solidarietà bellunese nel Caucaso S olidarietà bellunese in terra di Georgia: un Paese che ha bisogno di crescere e di far crescere le proprie comunità locali. Reddito pro-capite di poco superiore a 5.000 dollari l’anno, almeno il 50 per cento della popolazione vive in condizioni di precaria autosussistenza. La Caritas di Belluno-Feltre, insieme con la consorella di Tbilisi, ha negli ultimi anni attivato vari progetti in loco, fra cui la costruzione di un piccolo caseificio a servizio di una malga su un altopiano a 2.150 metri, quasi ai confini con la Turchia. L’iniziativa è stata dedicata all’opera lungimirante di don Antonio Della Lucia (1824-1906), il prete agordino che a Canale d’Agordo realizzò la prima latteria sociale d’Italia. Una delegazione guidata dai Comuni di Voltago (paese natale di don Antonio) e di Canale si è recata nel sud-ovest della Georgia, per incontrare la popolazione del villaggio di Kizabavra e per salire a Malga Vani, punto geografico rilevato anche da Google Maps. La missione in Georgia è stata organizzata dall’Associazione dei dottori agronomi e forestali della provincia e ha visto la partecipazione anche di alcuni esponenti dell’Abm: Iria Tancon e Vittoriano Speranza. Con lo “storico” maestro casaro di Lattebusche, Battista Attorni, che fin dall’inizio segue l’attività casearia di Malga Vani, sono stati valutati i progressi realizzati e discussi i problemi che la conduzione del caseificio porta con sé. In questo momento la malga produce circa 4 quintali di latte al giorno, da aprile a dicembre. Il latte è tutto destinato a fare formaggio con una tecnologia che ne garantisce qualità e genuinità. Si tratta in totale di circa 5 quintali con una stagionatura media dai 2 ai 10 mesi. Il prodotto è particolarmente richiesto dal mercato locale, soprattutto nella capitale Tbilisi, dove i bellunesi sono impegnati a sostenere anche attività socio-assistenziali. Maurizio Busatta A sinistra Malga Vani (Georgia). La benedizione al caseificio impartita da monsignor Sirio Da Corte in ricordo di don Antonio Della Lucia. A suo fianco gli amministratori agordini e i malghesi georgiani. Sullo sfondo il paesaggio del Piccolo Caucaso, nel sud ovest del Paese, dove si trovano i pascoli che alimentano le rustiche razze bovine locali. L’alpeggio si svolge da aprile a dicembre Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 11 attualità Giovanni Paolo I 1978-2013: 35° anniversario della sua elezione di Umberto Antoniol L unedì 26 agosto nella Chiesa parrocchiale di Canale d’Agordo è stata celebrata una messa in memoria di Albino Luciani, che 35 anni fa è stato eletto papa e ha scelto di chiamarsi Giovanni Paolo I°, per sottolineare la sua volontà di dare continuità all’opera dei suoi predecessori: Papa Giovanni XXIII e Paolo VI. Ha presieduto la celebrazione il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, che nell’omelia ha presentato i 66 anni di vita di Albino Luciani (1912-1978), segnati da due virtù: l’umiltà e la fortezza... “Albino Luciani ha attraversato questo arco di storia (1912-1978), segnato da profondi cambiamenti poggiando la sua vita di sacerdote, di Vescovo a Vittorio Veneto, di Patriarca di Venezia e di Papa su due solidi fondamenti: la virtù dell’umiltà e della fortezza. E’ stato un uomo umile e forte”. E ha ricordato le parole di Papa Benedetto XVI che scrisse: “la sua umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale. Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente”. In merito alla fortezza Mons. Pizziol ha citato la testimonianza del successore Beato Giovanni Paolo II che così scrisse: Albino Luciani, nella sua vita non ha fatto altro che dedicare tutto sè stesso alla Chiesa fino all’estremo respiro. La morte lo ha colto così, come sugli spalti di un vero e proprio servizio insonne; così è vissuto e così è morto”. In soli 33 giorni di pontificato Papa Giovanni Paolo I ha saputo comunicare al mondo tutta la dolcezza, la semplicità, inaugurando uno stile nuovo e originale di essere papa. Stefania Falasca, vicepostulatrice della Causa di beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo I, in una intervista alla Radio Va- ticana si è così espressa: “Continuo a considerare il pontificato di Luciani come quello di un papa inedito, che ha avuto un’efficacia ed una forza anche innovativa, grandissima.Lui ha reso visibile, con la parola e con la vita, la tenerezza e la misericordia nel farsi prossimo a tutti. Papa Luciani ha anticipato quello che oggi Papa Francesco sta facendo all’inizio del suo pontificato. Alcune persone anziane hanno riconosciuto nei tratti di Papa Francesco lo stile di Papa Luciani”. don “piero” parolin è il nuovo segretario di stato vaticano P apa Francesco ha scelto il successore di Tarcisio Bertone alla Segreteria di Stato Vaticana nella persona di Mons. Pietro Parolin (nella foto), che il parroco di Longa (paese natale del nuovo segretario) e Schiavon (VI) - Don Luigi Chemello - continua a chiamare 12 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 “Don Piero” e lo definisce “una persona del popolo”: ”Don Piero, come lo chiamiamo noi, alla veneta da sempre e anche a casa non ha bisogno di essere incensato in questo momento, ma è davvero una persona straordinaria soprattutto perché non è mai stato un ricercatore di potere. In qualche modo assomiglia molto a Papa Francesco nella voglia di stare assieme e confrontarsi con il prossimo”. Il papa ha voluto scegliere Don Piero come suo collaboratore, perché dotato di grande umanità, profonda fede e fine intelligenza. U.A. www.bellunesinelmondo.it Il sito dell’associazione bellunesi nel mondo Una norma a difesa del monumento a Cristoforo Colombo N ei numeri scorsi di “Bellunesi nel Mondo” abbiamo ricordato come a Buenos Aires ci sia la volontà da parte del Governo Argentino di togliere dalla città e dalla piazza che porta il suo nome, per spostarlo a Mar del Plata, il monumento dedicato a Cristoforo Colombo, così carico di significati storici e culturali, legati alla presenza italiana nel Paese. Contro tale decisione è insorta tutta la nostra comunità, il che, tuttavia, sino ad oggi, non aveva fermato la decisione di procedere al trasferimento. Ma le Associazioni italiane di Buenos Aires non hanno ceduto e sono ricorse alla “Legislatura della Città Autonoma”, in quanto è la Città e non il Governo proprietaria del Monumento. La “Legislatura”, a fine agosto, ha approvato la legge che dichiara il monumento “bene del patrimonio culturale della Città”, a conclusione dell’iter che ha comportato anche l’udienza pubblica che si era svolta due giorni prima, durante la quale erano intervenuti vari dirigenti della comunità italiana. La legge, che è stata approvata senza alcun voto contrario, comporta l’obbligo di chiedere l’assenso della “Città” qualora qualcuno, come è il caso del governo nazionale, abbia l’intenzione di spostare il monumento dalla piazza in cui si trova. La nostra collettività spera ora che anche questo importante fatto possa definitivamente far tramontare il progetto e lasciare alla città il monumento a Colombo. attualità Arrivederci... Il “grazie” alla dott.ssa Maria Luisa Simonetti I l prefetto dott.ssa Maria Luisa Simonetti è stato trasferito a Prato. L’Associazione Bellunesi nel Mondo vuole ringraziarla per quanto ha fatto durante la sua permanenza in provincia di Belluno e per la sua sensibilità e partecipazione alle attività ABM. Riportiamo alcuni passaggi del suo saluto alla comunità bellunese prima della partenza per Prato: “... A tutti sono grata per l’attenzione, la disponibilità, la cordialità personale con cui io e la mia famiglia siamo stati accolti e per lo spirito di collaborazione fattiva riscontrato nei diversi interlocutori in occasione dell’attività quotidiana nella quale ho sempre cercato non solo di essere garante dei diritti, come il mio ruolo esige, ma anche di rendermi interprete dei bisogni, delle aspirazioni e delle esigenze della comunità provinciale. L’impegno di questi anni trascorsi a Belluno, condiviso con le istituzioni locali e costantemente volto ad assicurare le migliori condizioni possibili per una forte coesione sociale, è stato un’esperienza intensa, altamente positiva e stimolante, sia sotto il profilo umano che professionale, il cui ricordo è destinato a durare nel tempo. (...) Il mio augurio, sentito e fiducioso, è che la forte tensione morale e la capacità di operare, con concretezza e intelligenza, per il bene comune, sostengano sempre la provincia di Belluno e i suoi abitanti e possano consentire loro di sviluppare appieno risorse e potenzialità di questo territorio di incomparabile bellezza per un futuro di prosperità e di benessere per tutti”. ...Benvenuto L’ABM incontra il nuovo prefetto di Belluno Da sinistra il consigliere Emilio Dalle Mule, il direttore Marco Crepaz, il tesoriere Angelo Paganin, il presidente Oscar De Bona, il prefetto Giacomo Barbato, la vice presidente vicario Patizia Burigo, il consigliere Patrizio De Martin e il vice presidente Rino Budel “I bellunesi nel mondo rendono onore alla provincia di Belluno e il loro punto di collegamento è l’Associazione Bellunesi nel Mondo” queste le parole con cui il presidente Oscar De Bona, assieme all’esecutivo, ha voluto presentare la realtà dell’ABM al nuovo Prefetto di Belluno dott. Giacomo Barbato durante l’incontro tenutosi in Prefettura giovedì 12 settembre. La vice presidente Patrizia Burigo ha illustrato nel dettaglio tutte le attività dell’Associazione: dalla vivacità delle Famiglie alla rivista “Bellunesi nel Mondo”, dalla Biblioteca dell’emigrazione “Dino Buzzati” a Bellunoradici.net fino alla presentazione del nuovo museo interattivo delle migrazioni, il MiM Belluno, inaugurato nel mese di maggio. Un incontro piacevole in cui è nata in modo spontaneo una sintonia che darà interessanti risultati e collaborazioni. A tal proposito il Prefetto è stato invitato a visitare la sede dell’ABM e conoscere l’intero direttivo. M.C. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 13 così vincono la crisi così vincono bellunesi LETTERE stesse radici IN di REDAZIONE cuila si parla crisi a cura di Gioachino Bratti A tu per tu con Gianni Baratto, Direttore Scientifico Unifarco, azienda bellunese che propone prodotti cosmetici e di integrazione alimentare di alta qualità e al giusto prezzo esclusivamente nella farmacie italiane ed europee che ne condividono i valori di salute e benessere per tutti ed attenzione all’ambiente di Marco Crepaz In provincia di Belluno di Ricerca & Sviluppo sofisticato esistono eccellenze nel settore e innovativo, in dialogo continuo con le eccellenze del mondo scientifico? scientifico, dai dipartimenti di Sfatiamo un cliché: vivere Scienze Farmaceutiche dell’Uniai margini dell’impero è bello e versità di Padova, Ferrara, Trienon sminuisce la tua professio- ste, Pavia e di Chimica Fisica di nalità. Le dirò di più: la localiz- Milano all’Istituto di Chimica zazione periferica, lontana dai Avanzata di Barcellona, al Dicentri nevralgici di studio e di partimento di Dermatologia, Vericerca, rende gli studiosi bellu- nerologia, Allergologia e Fisiolonesi decisamente proattivi, abi- gia della pelle dell’Università di tuati sin da subito a muoversi, Berlino e a istituti internazionali mentalmente e fisicamente, per innovativi. Un caso esemplare di dialogare con il resto del mondo passione scientifica che ha come scientifico. La vostra associazio- risultato tangibile una gamma di ne ne è un esempio, ma anche la prodotti cosmetici e nutraceutici nostra Unifarco, un’azienda, che pensati per la salute e il benesseè anche un’unione di farmacisti, re delle persone, di alta qualità al che vanta un laboratorio interno giusto prezzo. 14 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 Il tutto a Santa Giustina, in una struttura di 10 mila metri quadri dislocata ai piedi del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, che guarda alle sue radici territoriali con rispetto e serenità. La stessa serenità che ci viene dal vivere in un luogo così bello, dove la qualità della vita e delle relazioni umane è preservata. In un momento di crisi come quello attuale che messaggio vuole dare ai giovani? Sfruttate appieno le opportunità del vostro tempo: gli strumenti che la tecnologia vi mette a disposizione, la facilità di spo- così vincono la crisi stamento, l’immediatezza della reperibilità delle informazioni. E fatene tesoro, calando quelle che sono le vostre aspettative e i vostri sogni nella realtà attuale, veicolando l’esuberante energia tipica della giovane età negli sbocchi professionali richiesti dal mercato. Quali sono i limiti e i pregi che il nostro territorio riserva per un Laboratorio Ricerca & sviluppo così innovativo come quello di Unifarco? I limiti sono grandi opportunità. Il posizionamento periferico fa di noi bellunesi quasi gente di terra di confine, dove l’apprendimento delle lingue, il tedesco nel nostro caso, è determinante per dialogare con il mercato estero. Di converso l’osticità del luogo, distante dai centri universitari, fa sì che i professionisti del settore abbiano davvero una marcia in più. Carta d’identità di Unifarco Situata ai piedi del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, a Santa Giustina Bellunese, Unifarco è un’Unione di farmacisti che da oltre 30 anni condividono la stessa filosofia e gli stessi valori, la stessa deontologia professionale e attenzione al benessere e al rispetto delle persone. Un caso esemplare di passione scientifica e condivisione. Una realtà di ricerca e elaborazione, aperta alla collaborazione e allo stimolo dei colleghi farmacisti, con un obiettivo chiaro: offrire a tutti una gamma di prodotti cosmetici, dermatologici, nutraceutici e di make-up efficaci e sicuri al giusto prezzo. L’azienda italiana coinvolge nel suo progetto un numero sempre più crescente di farmacie in Italia (oltre 2500), Austria, Svizzera, Germania, Spagna, Francia. Ispirato dalle potenzialità della natura e dalla spinta innovatrice della ricerca applicata, grazie alla collaborazione sinergica tra il laboratorio interno di Ricerca & Sviluppo e a istituti universitari e di ricerca d’eccellenza - Dipartimenti di Scienze Farmaceutiche degli atenei di Padova, Ferrara, Pavia e Trieste; il Dipartimento di Chimica Fisica dell’Università di Milano; l’Istituto di Chimica Avanzata dell’Università di Barcellona; il Dipartimento di Dermatologia, Venerologia, Allergologia, Fisiologia cutanea dell’Università di Berlino - Unifarco ha ideato tre linee, formulate per ridurre i rischi di allergie: la linea personalizzata di cosmesi, igiene e integratori, la linea di cosmesi dermatologica Ceramol e la linea di make up Dolomia. Le linee Unifarco sono disponibili esclusivamente nelle farmacie che condividono i suoi valori. www.unifarco.it M.C. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 15 lettere in redazione LETTEREradici stesse IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti a cura di Gioachino Bratti “FANTASMA EMIGRANTE NELLA MIA STESSA TERRA” “Continuamente, il mio pensiero va a tutti i Bellunesi, partiti dalle nostre dure montagne in cerca di miglior fortuna, lasciando il calore del focolare domestico, i genitori dall’aspetto deturpato dalle fatiche (…) in corpi incurvati dai carichi di fieno, raccolti faticosamente sui ripidi pendii in previsione di freddi e lunghissimi inverni. Canzoni popolari risuonano in tavole imbandite a festa, con sfondi di bandiere tricolori, dove il Natale magari giunge con il sole caldissimo, ricordando che da bambini la neve del paese ricopriva ogni cosa…L’inverno passato vicino al fuoco, la fiamma che crepitava e accompagnava racconti dei nonni e in sottofondo lo sfrigolio e la musica dei ferri da calze delle Donne (…). Poi, in giovane età, partire per il mondo, con una scatola legata da quattro spaghi, con la paura nel cuore, il groppo in gola in viaggio, verso terre lontane misteriose e incognite. Se anch’io avessi lasciato la mia casa, allora, forse, non mi sentirei tanto straniero nella mia terra”. Luciano Perotto - Feltre “Mi permetto disturbarvi, in merito alla lettera del sig. Perotto Luciano. Ho avuto modo di leggerla, e conoscendo le “avventure” drammatiche che l’ hanno coinvolto, di riviverle sulla mia pelle, capendo il dolore e l’ angoscia che tali situazioni provocano, …e poi, non ti abbandonano più. Non voglio dilungarmi su ciò che conoscete già, ma illustrarvi una parte di questo uomo (…) Nonostante le sue spalle abbiano dovuto sopportare molto, non ha mai smesso di occuparsi di amici, conoscenti, 16 sconosciuti, dando sostegno morale, affettivo e a volte materiale, non chiedendo nulla in cambio, senza pretesa di riscossione. (…) Parla della sua Terra, con orgoglio e conoscenza, descrive monumenti e chiese, si ferma davanti al mutamento della natura, un cespuglio fiorito vicino ad un capitello, il cambio di colore delle foglie di acero (…) Emigrante...sì, ma non dalla sua Terra. Fantasma sì, per la giustizia e l’ assoluta indifferenza di uomini che non hanno difeso il Giusto (…) Vi prego di perdonare la mia invadenza, non ho né merito né titolo fra i Bellunesi nel mondo, ma grazie ad un bellunese ho imparato a difendermi e andare avanti”. Serenella Antoniazzi Prima la lunga e toccante lettera di Luciano Perotto, di cui abbiamo riportato l’introduzione, che ci racconta in toni amari la sua storia, quella della sua azienda, in cui aveva investito tutte le sue forze e i suoi averi, per realizzare un hotel, degno della sua città , della sua storia, delle sue bellezze naturali e artistiche, un hotel di ospitalità, di convegni, cultura, convivi, feste. Poi il tracollo, il fallimento addebitato alla burocrazia e alla giustizia italiana, il disfacimento della famiglia, il cedimento del fisico e dello spirito, e l’amarezza verso un’ Italia dove il rispetto per la vita altrui non ha più valore: “fantasma sulle meravigliose Dolomiti, con un’anima colma di amarezza”. Poi, la lettera del signora Antoniazzi. Abbiamo dato spazio a queste lettere, perché, senza entrare nel merito della vicenda, siamo vicini alla sofferenza di una per- Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 “Bellunesi nel Mondo” via Cavour, 3 Belluno (Italia) [email protected] sona che comunque non ha perso dignità e fede, che profonde in comportamenti e azioni di solidarietà. Che dire, se non far nostre alcune espressioni della bella lettera con la quale il nostro direttore Vincenzo Barcelloni Corte ha risposto al sig. Perotto: “Ho letto con attenzione e commozione la sua lettera: mostra che esistono ancora persone capaci di sognare e di battersi per degli ideali, anche se la realtà della vita può ripagare con amarezze e delusioni a cui può talvolta contribuire il penoso funzionamento della nostra Giustizia. Penso tuttavia che la consapevolezza di aver fatto quanto possibile non per personale egoismo, ma per amore verso gli altri e verso la nostra terra e la sua gente, costituisca già di per sé stessa un premio interiore di inestimabile valore (…). Da parte mia le auguro di cuore di trovare quella serenità e quella gioia interiore che merita”. SEMPRE SULL’IMU “Mi riferisco ad alcune mail inviate alla vostra redazione sulla tematica dell’IMU riguardante la prima casa, ora cancellata dal Consiglio dei Ministri. Resta ora la problematica della valutazione AVVISO Il numero di settembre di “Bellunesi nel Mondo” è stato spedito all’estero con un ritardo di venti giorni a causa di un problema a un macchinario della ditta che segue le spedizioni. Anche se tale disguido non è dovuto dall’ABM ci scusiamo per questo disagio. Arrivederci... lettere in redazione della seconda casa, problema assai Riportiamo un articolo che l’amico Renato De Fanti aveva discordante per gli emigranti che dedicato a sua moglie Caterina, l’amore della sua vita risiedono all’estero per motivi di lavoro e vivono in casa pagando a persona seduta è l’insegnante Caterina Isotton, che nel prestigiol’affitto, cioè non in case proprie. In provincia di Belluno diversi so anniversario di vita, 87°, desidera comuni fanno pagare la tassa agli esprimere il suo grazie a tutti coloro che l’hanno ricordata con gli auguri. Ha emigranti che risiedono all’estero, insegnato nelle scuole dei paesi più imiscritti all’Aire, considerando la pervi del Bellunese, isolati, senza strade, casa sita nel loro territorio come poveri e lontani: Martin di Cencenighe, seconda casa. Mi chiedo: in base Schievenin, Ronce, Valmorel, Ceresea quale normativa? Perché alcu- ra, incontrando persone amanti della terra natia. Malgrado la grande ni comuni sì e altri no? Sono del propria povertà veniva insegnato ai bambini a parere che se esiste una legge, tale leggere e a scrivere e l’educazione. valga per tutti i cittadini; se non Ma non è tutto qui. Caterina, membro di c’è, non deve essere applicata a nes- una famiglia di estrazione migratoria, si fece onore anche nelle seguenti vicensuno (…)”. L Ive Silvio Tavarner Wattingen (Svizzera) Caro sig. Tavarner, è la legge che dà facoltà ai comuni di applicare o meno la tassa. Ciò ha causato le discordanze che lei ha giustamente sottolineato. Ecco perché in Parlamento si sta tuttora combattendo una battaglia - sinora purtroppo senza esito - affinché la casa degli emigranti all’estero iscritti all’AIRE sia considera a tutti gli effetti prima casa! A tal proposito l’ABM in un incontro ha sensibilizzato i nostri rappresentanti a Roma. de: papà Felice ha lavorato come capocantiere nell’ex Congo Francese, poi a Miglionico-Calabria, al Metrò di Roma e in Val Venosta. Tant’è che Caterina ha assorbito ben presto la turbolenza del dover partire per vivere, offrendo in seguito un suo prezioso contributo alla vita ed allo sviluppo dell’Ass. Bellunesi nel Mondo. Numerosi incontri, cerimonie, assemblee, viaggi dovunque, ma veramente eccezionali quelli oltre il grande oceano, nelle Americhe, con numerose persone incontrate, nuove amicizie e ricordi. Caterina trascorre una data fortemente sentita tra gli affetti più importanti, un passaggio di vita terrena saturo di difficoltà, sopraggiunte dopo una caduta e una lesione femorale. È seguita nella sua casa in abbastanza serenità, perché è suo desiderio trasmettere alle tante persone cui ha voluto bene, il suo intimo sentire: scuola ed emigrazione. Va aggiunto un ulteriore grazie alle due assistenti che compaiono nella foto, interpreti di quel grande dramma delle “badanti”, così diffuso in Italia, a beneficio di famiglie in difficoltà, esempi di grandi valori che non vanno sottaciuti, come insegna la “Festa dei Popoli”, dall’ABM celebrata ogni anno, con la sua profonda realtà, per collaborare, comprenderci ed integrarci. Ragioni valide per affidare al mensile degli emigranti una voce, un pensiero ed i ricordi di una vita vissuta per lungo tempo, intensa ed operosa. Nella foto di rito, attorno a Caterina, da sinistra, la signora Nadia, suo angelo custode, il marito sempre unito nella buona e nella cattiva sorte; accanto, la nipote Stefania, sempre molto cara; infine, sulla destra, altra figura di gran pregio: la signora Tamara, anche lei del lontano Est. Renato De Fanti LIMANA (BL) Tel. 0437 967160 Fax 0437 960050 FELTRE (BL) Tel. 0439 81206 Fax 0439 81206 [email protected] Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 17 cultura Fondazione “De Conz” Grazie all’ABM aumentano i corsi e le offerte culturali L’ ex emigrante Carlo De Conz di San Gregorio nelle Alpi, che - come abbiamo scritto nei precedenti numeri - ha donato alla Fondazione dedicata a sua madre Lucia le sue proprietà per farne un centro di cultura internazionale, ha visto realizzato il suo sogno. Grazie all’ABM, ai docenti Paola Demattè, Annamaria Stragà e Manuela Cohen, la Fondazione De Conz, guidata da Nicolò Colle ed Emilio Dalle Mule, in collaborazione con il Comune di San Gregorio e con l’Associazione culturale Risonanze, ha potuto tessere una rete di conoscenze estesa a vari Istituti e Università nel mondo ben disposti a collaborare per sfruttare quella meravigliosa realtà ideata dal fondatore. Quest’estate si sono tenuti presso la Fondazione Lucia De Conz dei corsi di musica, canto, cucina, lingua e cultura 18 italiana, con docenti italiani e stranieri, a cui hanno partecipato una ventina di studenti provenienti da varie nazioni, addirittura dalla Cina. A partire dall’autunno di quest’anno la Fondazione offrirà una serie di corsi di lingua e cultura italiana che esploreranno, a seconda delle richieste, varie tematiche: dalla cultura locale (miti e leggende delle Dolomiti, storia dell’emigrazione, cucina montana), alla storia (archeologia del bellunese, itinerari della Prima Guerra Mondiale), all’arte (storia dell’arte veneta o dell’artigianato del legno), al territorio (Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi). L’obiettivo è di offrire agli studenti la possibilità di apprendere o perfezionare la lingua italiana attraverso una didattica di immersione culturale che consenta loro di conoscere o riscoprire il mondo della montagna veneta. Le attività didattiche con- Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 dotte da docenti abilitati si svolgeranno nella sede della Fondazione a San Gregorio e includeranno visite guidate a luoghi legati alle tematiche affrontate nei corsi, dalle città venete dell’arte (Venezia, Padova) a luoghi di interesse storico (Monte Grappa) archeologico e naturalistico, nonché laboratori artigianali, musei locali e ristoranti di eccellenza. La Fondazione De Conz è dotata di aule di cui una multimediale e offre possibilità di alloggio in camere di diversa tipologia e diverse opzioni per il vitto. La Fondazione è anche aperta a coloro che volessero organizzare dei piccoli convegni o seminari di studio. Paola Demattè Per informazioni www.fondazionelucia.com [email protected] tel +39 342 1547038 www.mimbelluno.it il sito del museo interattivo delle migrazioni L’ Associazione Bellunesi nel Mondo è stata la prima a “rompere il ghiaccio” sabato 7 settembre per dare inizio alla seconda edizione del “Pic-nic della cultura” organizzato dall’assessorato alla Cultura del comune di Belluno. Dopo una breve presentazione del direttore Marco Crepaz sulla realtà dell’ABM è stata presentata un’intervista doppia tra un emigrante e un immigrato. “Perché sei partito? Cosa hai messo nella valigia? Cosa ti aspettavi dal Paese che ti avrebbe accolto? Che messaggio vuoi dare ai giovani pronti a partire?”. Queste alcune delle domande fatte. Per l’emigrante il protagonista è stato Aduo Vio, presidente della Famiglia Bellunese del NRW, mentre per l’immigrato Anicet Zuonugoula presidente dell’associazione PopolInsieme. Per tutta la mattinata lo stand dell’ABM ha diffuso e promosso cultura Pic-nic a Belluno La cultura si arricchisce con il MiM Da sinistra Anicet Zuonugoula, Aduo Vio e Marco Crepaz il MiM Belluno - Museo interattivo delle Migrazioni, inaugurato nel mese di maggio, Bellunoradici.net e tutte le attività dell’Associazione. Nel pomerig- gio vi è stato l’incontro con tutte le associazioni partecipi al PicNic dove sono nate interessanti e future collaborazioni. M.C. Foto di una Volta di Giovanni Viel to degli rloni – Belluno. Fo norama – Foto Bu c’è più. Pa – 4) 47 . (M e Longaron oggi non alla Longarone che anni ’50, omaggio Passo Falzarego – 21 2559 – Tofana – 32 17 – C. Falzarego – 25 dina – Ed. Albergo – Foto stampa GhePa Falzarego negli anni sso Falzarego. Così il ’60: moto e auto d’e ca, quiete, silenzio. po- Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 19 libriIN REDAZIONE e documenti ricevuti LETTEREradici stesse a cura di Gioachino Bratti a cura di Gioachino Bratti Tutti i libri recensiti sono presenti nel catalogo della nostra Biblioteca DOLOMITI SORPRENDENTI ti con un’angolatura inconsueta e comunque di cultura; imperdibile per coloro che delle DolomiAlice Cason, 101 COSE DA ti vogliono veramente conoscere FARE SULLE DOLOMITI tutto ciò che esse sanno offrire. ALMENO UNA VOLTA NELInfo e acquisti . Alice Cason - via LA VITA, Newton Compton editori, Roma, luglio 2013, Fiammoi 154 - 32100 BELLUNO - tel. 0437 34417 -340 8697570 pagg. 288, €. 12,00. e-mail: [email protected] Dolomiti originalissime, sorUNA CHIESA, prendenti, straripanti, in questo UNA STORIA libro che consigliamo ai nostri lettori, nel quale, con humour, Siro Enzo Dal Zotto, LA brio e spensieratezza la giovane autrice, bellunese, ci presenta CHIESA DI SAN LUIGI - Naqueste nostre montagne in “100 scita e vita di una comunità in cose da fare” (la 101a è opportu- Valle di Seren, DBS – Danilo namente dedicata al non fare). Zanetti ed., Feltre - MontebelVi troverete di tutto e di più, luna, giugno 2013, pagg. 160., come si usa dire oggi, con luo- €. 14,00. ghi, percorsi, persone, storia, Dettato dall’amore dell’autoleggenda, costumi, situazioni, gastronomia, arte, presentati in re per la sua terra, questo libro ci un’atmosfera imprevedibile e af- descrive la laboriosa ed edificanfascinante, creando suggestioni te storia della chiesa della Valle ora frizzanti e scanzonate, ora di Seren del Grappa, eretta tra il profonde e sacrali. Un libro che 1862 e il 1869, e accresciuta poi si gusta pagina dopo pagina, con di altre opere negli anni successicapitoli dai titoli sempre curiosi vi. Il volume mette in particolare e solleticanti, arricchite da em- rilievo l’unanime volontà della blematiche icone pittoriche e da comunità della Valle, allora ricpiacevoli disegni. Una pubblica- ca di popolo e di vita, di avere la zione stupefacente anche per i propria chiesa e lo sforzo corale Bellunesi, che vi incontreranno nel costruirla. Per cui, accanto luoghi più o meno noti presenta- alla storia del sacro edificio, risalta anche quella di una comunità, ricca di ideali e di valori, orgogliosa della sua identità, e, in essa, di persone, tra cui i sacerdoti, che ne furono guide civili e morali. Bellissime immagini, con appropriate spiegazioni, illustrano le preziose opere d’arte dell’edificio; altrettanto belle le foto, alcune d’epoca, che ci presentano i luoghi, allora fulgidi di ariosi prati e pascoli. Completano la pubblicazione alcune poesie dell’autore, in cui ricordi e rimpianti fanno da adeguata 20 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 cornice. Un libro che farà piacere ai Serenesi lontani, che non hanno mai dimenticato la loro valle e che hanno saputo trasmetterne incanto e valori ai discendenti. Info e acquisti : Enzo Siro Dal Lotto - via Col De Formiga, 15 32035 S. GIUSTINA (BL) - tel. 347 9551065; Edizioni DBS via Quattro Sassi, 4 - Z.I. Rasai - 32030 SEREN DEL GRAPPA (BL) - tel. 0439 44360 e-mail: [email protected] SEMPRE LE NOSTRE DOLOMITI! LE DOLOMTI BELLUNESI dalla Piave in su, Rassegna delle Sezioni Bellunesi del CAI, anno XXXV, n. 71. Feltre, luglio 2013, pagg. 128. Anche questo numero della splendida e prestigiosa rivista delle sezioni bellunesi del Club Alpino Italiano, che si apre con la copertina e un articolo sulla tragedia del Vajont nel 50° dell’evento, si presenta con la consueta ricchezza di contenuti, nei testi e nelle immagini. Montagne e alpinismo (Lagazuoi, Agner, Alte Vie), storia (Croda Rossa, Comelico, Cencenighe, BIBLIOTECA DELL’EMIGRAZIONE “DINO BUZZATI” [email protected] Cansiglio), personaggi (Elizabeth Tuckett, dama inglese sulle Dolomiti; l’olandese Jeanne Immink), religiosità, arte, spiritualità, bellezza (in”Silenzi dello spirito” e in “Arte e spiritualità nell’alpinismo moderno”), attualità (I referendum comunali): tutto questo ci dice delle ampie prospettive con cui si pone la Rivista, che si rivolge con attenzione e competenza a tanti temi che attingono alle nostre montagne. La completano le forti LIBRI E DOCUMENTI RICEVUTI suggestioni della rubrica “Senza barriere” e il sempre ben fornito “Notiziario”, nel quale, in questo numero, vengono ricordate indimenticabili figure di amici della montagna, cui seguono le sempre interessanti notizie delle Sezioni con le loro molteplici e qualificate attività. Info e acquisti: Ass.ne “Le Dolomiti Bellunesi” – Porta Imperiale, 3 – 32032 FELTRE - TEL 0439 81140. Segnalazioni Giampiero Salomon, RADIS (RADICI) - Poesie in dialetto bellunese – veneto, ottobre 2012, pagg. 92. Veramente una bella e toccante raccolta di poesie in dialetto bellunese. Fatti, persone, costumi, luoghi, passatempi, sentimenti : un mondo che la fresca e spontanea penna di un emigrato bellunese a Milano ci consegna con immediatezza e gratificazione, accompagnato da limpidi acquerelli, opera dello stesso autore. PROTAGONISTI – Semestrale di ricerca e attualità culturale, anno XXXIV, n. 104, giugno 2013, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, Belluno, giugno 2013, pagg. 124. Attualità, con un articolo su sviluppo territoriale, risorse e governance, ma soprattutto storia in questo numero della Rivista, in cui troviamo episodi e situazioni degli ultimi anni di guerra e della Resistenza. Da sottolineare due articoli: il primo sul regista vittoriese Giuseppe Taffarel, scomparso lo scorso aprile; il secondo su Tina Merlin e il suo rapporto con la montagna. “Pensierinversi” – Poeti Erranti del Bellunese, NOI, Ed. Ass.ne Culturale Portodorida, Belluno, 2013, pagg. 80. Raccolta di poesie, in italiano e in dialetto, di sei autrici bellunesi, che hanno creato a Belluno il gruppo letterario “Pensierinversi”, con “la voglia di portare la poesia dove ci guida il cuore”: sentimenti, emozioni, stati d’animo, pensieri, in una forma espressiva e convincente. Monte Pelmo (3168 m) Sparkasse, la tua solida realtà nella provincia di Belluno! La Sparkasse è la banca che sta dalla tua parte. Vieni a trovarci! Siamo presenti a Belluno, Agordo, Auronzo di Cadore, Feltre, Longarone, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Sappada, Sedico, Sospirolo, Sovramonte e Trichiana. Più Banca. www.caribz.it 840 052 052 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 21 servizi acli LETTERE stesse REDAZIONE a cura radici diIN Enrico De Col a cura di Gioachino Bratti Pensioni all’estero Disponibili le traduzioni nelle varie lingue per orientarsi meglio con le comunicazioni Inps I l Patronato Acli produce e rende disponibili sul proprio sito le traduzioni in lingua francese, portoghese, spagnola e tedesca delle comunicazioni INPS – ICBPI sulle nuove modalità di pagamento delle pensioni all’estero. Sul sito del Patronato Acli (www.patronato.acli.it) sono disponibili le traduzioni in Portoghese, Spagnolo, Francese e Tedesco delle lettere che INPS e ICBPI (Istituto Centrale Banche Popolari Italiane) hanno inviato, nelle sole versioni italiana e inglese, ai pensionati all’estero per informarli del cambiamento di modalità nel pagamento delle pensioni. Lo ha comunicato alle sedi IL NOSTRO PASSATO è LA MIGLIORE GARANZIA PER UN FUTURO SERENO. VAL PIAVE ASSICURATRICE, FELICI DI TUTELARVI. Direzione Generale di BELLUNO - Via Medaglie d’Oro 60 • Tel. 0437.938611 • fax 0437.938693 • www.valpiave.it Per i soci dell’Associazione Bellunesi nel Mondo sconti eccezionali!!! 15% RCA • 10% moto • 30% furto incendio danni auto • dal 15 al 40% assicurazioni casa e persona 22 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 curiosità estere del Patronato Acli il Patronato nazionale che ha inoltre inviato ai propri operatori – raggiunti da sempre più numerose e preoccupate richieste di chiarimento - una circolare contenente le indicazioni, attualmente in possesso della Direzione del Patronato, per assistere i pensionati in questo momento di confusione per il cambiamento delle procedure di pagamento. Tra le informazioni fornite, anche quella relativa alla possibilità che i patronati possano trasmettere in via telematica il modulo per la riscossione all’ICBPI, con una procedura che l’Istituto bancario sta predisponendo, stante l’indisponibilità dell’Inps ad assumere tale iniziativa attraverso il proprio sito, dove i Patronati sono già riconosciuti e tabellati (l’accordo con l’Istituto bancario è stato raggiunto su richiesta dei patronati aderenti al Ce.Pa. nel corso di un incontro avvenuto presso l’Inps). Il Patronato Acli pur ribadendo la propria disapprovazione per il comportamento tenuto dall’Inps, che ha sottovalutato l’operazione affrontandola con una leggerezza incredibile, sia dal punto di vista comunicativo che organizzativo, ha sollecitato i propri operatori e responsabili ad attivarsi comunque oltre la denuncia con tutte le modalità possibili per assistere i nostri connazionali all’estero e ridurre i disagi che si stanno trovando ad affrontare. Patronato Acli di Belluno 32100 Belluno, Piazza Piloni 11 (terzo piano) Tel 0437 941841 - Fax 0437 292449 [email protected] Un legame di 1000 anni Al Nevegal riunione di fine estate per il clan Doglioni che si trova sempre volentieri nella città di Belluno in cui la loro storia ha avuto origine ben 1000 anni fa. Turismo e Rotary A testimoniare il grande interesse del Rotary Club Belluno per il territorio e il turismo della nostra Provincia, la riunione che il presidente Paolo Colleselli ha organizzato, insieme al socio Luigi Francavilla, al Col dei Baldi con escursione al rifugio Coldai nel comprensorio del Civetta. è stato un modo per avvalorare lo slogan: “Estate Civetta - la bellezza di esserci”. Il Canada in bici I bellunesi Alberto Dalla Corte e Fausto De Poi (nella foto) stanno vivendo un’avventura straordinaria: l’attraversamento del Canada in bicicletta. Sono partiti da St. John’s (Canada) il 26 luglio e la loro meta è l’Alaska (USA). Ogni giorno percorrono una media di 100 km con qualsiasi condizione meteo. Per questa sfida hanno costruito un sito internet in cui giornalmente scrivono il proprio diario pubblicando anche curiosità, foto e incontri particolari. Di certo se i nostri soci vedranno per le strade due “barbuti” adesso sanno chi sono: due “belumat”. Potete seguire la loro avventura visitando il sito: www. ibou.it Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 23 www.monegosrl.com “Rondò” Cadel, stufa a pellet colori: rosso, bianco, alluminio potenza kw 6 “Smart”, cucina economica Cadel rivestimento in acciaio colori: rosso, avorio potenza: kw 8,6 frontale e focolare in ghisa ampio forno inox dim. L82xP55xH85 cm “Cherie” Edilkamin stufa a pellet di alta qualità e design interamente in ghisa rivestimento: ceramica colori: bianco, rosso, potenza: kw 11 canalizzabile con 2 uscite ø 10 cm. sistema “Leonardo” per il controllo della combustione, peso: kg. 220 € 849,00 € 599,00 € 2.690,00 “Sole” Cadel, Cadel, stufa stufa aa legna, legna, potenza “Sole” potenza kw kw 13.9, 13.9, resa resa termica 77%, peso kg. 240, rivestimanto in termica 77%, peso kg. 240, rivestimanto in maiolica, maiolica, colore rosso/avorio, rosso/avorio, superficie superficie riscaldabile colore riscaldabile mq. mq. 110, 110, dimensioni cm. cm. 60x50x120 60x50x120 dimensioni “Lisbona” “Lisbona”Karmek Karmek one, one, stufa stufaaapellet, pellet,potenza potenzakw kw6,6,porta, porta, battuta, crogiolo in ghisa. Rivestimento acciaio, colore battuta, crogiolo in ghisa. Rivestimento acciaio, colorerosso/ rosso/ beige, beige, sup. sup. riscaldabile riscaldabile mq. mq. 50-60, 50-60, dim. dim.cm cm45x49x92, 45x49x92,peso peso kg. kg. 95 95 € 1.750,00 € 999,00 24 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 non dimenticare Ricordate le vittime di Mattmark C irca cento persone hanno partecipato domenica 1° settembre alla giornata commemorativa della tragedia di Mattmark. Partite da Sion, Sierre, Briga e Berna si sono ritrovate ai piedi del ghiacciaio, ma un vento fortissimo ha costretto tutti a ritornare a valle presso la Capella dei Caduti, a Saa – Amagell. Il nostro missionario, Padre Costante, ha celebrato la Santa Messa di suffragio per i nostri valorosi lavoratori italiani e svizzeri travolti dal ghiaccio e una corona è stata poi deposta su, alla diga, ai piedi della Croce. Autorità, Alpini e Associazioni Italiane del Vallese erano presenti con i rispettivi stendardi. Dopo la cerimonia religiosa, sempre molto commovente, c’è stato il momento di conviviali- tà con un piccolo aperitivo e la tradizionale pasta al ragù offerta dalla Missione Cattolica. Per non dimenticare, l’appuntamento per la ricorrenza dell’anno prossimo è stato fissato per il primo sabato di set- tembre 2014, nella speranza di un meteo più favorevole, affinché la cerimonia si svolga là dove è successa la grande tragedia. Franca Speranza - Giannini DE MAS ANNIBALE & C. di DE MAS Dott. EUGENIO & C. s.a.s. - Sede e amministrazione - Sala Mostra e Magazzino: Via Vittorio Veneto 179, 32100 Belluno - Tel. 0437.935333 - Fax 0437.935300 - [email protected] M.A.E. Vendita e noleggio Attrezzature Edili 32100 Belluno (BL) • Via T. Vecellio, 25 • Tel. 0437 34450 • Fax 0437 34450 • [email protected] Filiale: Sala mostra e Magazzino 32043 Cortina (BL) • Via Dei Marangoni 23 • Tel. 0436 2340 • Fax 0436 866358 • [email protected] Filiale: Sala mostra e Magazzino 32040 Lozzo di Cadore (BL) • Via Sant’Anna, 4 • Tel. 0435 76064 • Fax 0435 76690 • [email protected] Filiale: Sala mostra 32032 Feltre (BL) • Via Montegrappa, 3 • Tel. 0439.2382 • Fax 0439 2500 • [email protected] Filiale: Magazzino 32032 Feltre (BL) • Via C. di Vittorio Veneto, 10/B • Tel. 0439 305078 • Fax 0439 302121 • [email protected] Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 25 Bellunesi di cui si parla bellunesi LETTERE stesse radici IN di REDAZIONE cui si parla a cura di Gioachino Bratti luigi fant Protagonista in Corea a Seoul D omenica 7 luglio 2013 si è svolta a Roma, in piazza Campidoglio, la manifestazione “Arte Sartoriale 2013”, la sfilata di presentazione delle nuove collezioni dei Maestri sarti dell’Accademia Nazionale dei Sartori (fondata nel 1575 da Papa Gregorio); quindi la selezione per rappresentare l’Italia al Congresso mondiale in Corea. Il bellunese Luigi Fant, proprietario della sartoria Fant a Limana (BL), è stato il primo e unico partecipante proveniente dalla provincia di Belluno. Ha presentato il suo modello “tail- leur in pura seta, manica con spacco a brillantini e bottone gioiello. Gonna a ruota intera finita con pizzo”. Luigi è quindi volato in Corea, a Seoul, per partecipare al 35° Congresso mondiale della Sartoria, svoltosi dal 5 al 10 agosto 2013, ove ha rappresentato l’Accademia Nazionale dei Sartori per l’Italia. Nei paesi orientali è molto apprezzata l’Alta Sartoria made in Italy. Congratulazioni vivissime per il successo ottenuto, da parte di tutta la Redazione dei “Bellunesi nel Mondo”. Sopra il modello di Luigi Fant presentato a Seoul. Di lato da sinistra Luigi Fant con la rappresentante della Thailandia e il Presidente mondiale dei Maestri Accademici Sarti della Corea DA QUASI 50 ANNI LA NOSTRA PASTA FRESCA RIPIENA, LE TAGLIATELLE, GLI GNOCCHI E TUTTI I PRIMI PIATTI PRECOTTI ARRIVANO NELLA VOSTRA TAVOLA PER DELIZIARE IL VOSTRO PALATO PASTIFICIO MENAZZA SNC DI MENAZZA D. & C. sede e negozio in centro storico: P.za Mercato 7, tel 0437 950245 • laboratorio con punto vendita: Via Masi Simonetti 24/a, tel 0437 931358 Battista Attorni è il quinto da sinistra 26 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 www.youtube.com/belllunesinelmondo il canale youtube dell’abm bellunesi di cui si parla fortunato campigotto Emigrante, alpino, artista N el nostro Museo interattivo delle Migrazioni fa bella mostra di sé una scultura in bronzo che rappresenta il mondo sostenuto da due mani e vuole simboleggiare diversi aspetti dell'emigrazione, quali l'andata, il ritorno, la frattura generazionale, l'attaccamento al paese natio, le vittime sul lavoro; è dono delle famiglie bellunesi della Svizzera in occasione del loro trentesimo anniversario di costituzione ed è stata realizzata dall'artista di origine lamonese Fortunato Campigotto. Figlio di emigranti, Campigotto nasce nella frazione di Campigotti nel 1941 e già all'età di 17 anni segue il padre Giacomo, muratore stagionale, a Muttenz presso Basilea. Da allora la Svizzera sarà la sua nuova Patria, mantenendo però le radici ad Arina dove egli tornerà ogni anno per le vacanze estive. Da sempre appassionato di arte, alla fine degli anni Settanta inizia a scolpire il legno da autodidatta, continuan- do a frequentare corsi di disegno artistico. Fortunato Campigotto esprime la sua creatività e le due doti attraverso diversi materiali, come il legno, il bronzo, il gesso, il ferro, la pietra e negli anni ha partecipato a numerosi concorsi in tutta Europa, ottenendo importanti riconoscimenti. Nella sua scultura sono quasi sempre presenti le mani, le grandi mani: fortemente aggrappate ad un globo terracqueo oppure pensosamente raccolte attorno ad un viso o ancora dolorosamente strette nella sofferenza o congiunte nella preghiera. Questa presenza, quasi ossessiva, è probabile memoria inconscia delle sue forti mani di manovale e muratore nei cantieri edili della Svizzera. Tra le sue opere presenti in provincia, oltre alla scultura nel MIM, è bene ricordare il crocifisso in legno di cirmolo esposto nella chiesa parrocchiale di Arina, nel quale Gesù è sostenuto da due grandi mani che simboleggiano gli uomini che vogliono proteg- gerlo, e la scultura esposta nel palazzo comunale di Longarone per ricordare il disastro del Vajont. Campigotto, che era stato tra i primi soldati alpini accorsi, aveva voluto donare l'opera nel 1998, in occasione del trentacinquesimo anniversario: si tratta di un'imponente crocifissione che rievoca al contempo la tragedia del 9 ottobre di cinquant'anni fa dove vittime, case, chiesa, diga si susseguono circolarmente in un dinamico affollamento dando la sensazione, a chi osserva, che siano stati scolpiti per girarci intorno. Ancora una volta, mondo dell'emigrazione, Vajont e arte si intrecciano e diventano espressione della nostra bellunesità. Luisa Carniel per le tue vacanze nel centro di Belluno Casa per Ferie "Al Centro" Piazza Piloni, 11 - 32100 Belluno | Tel. + 39 0437 944460 • [email protected]• convenzioni per gruppi e associati abm Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 27 stesse radici Gosaldo - Saint Marcel Firmato il gemellaggio nel segno della fratellanza D omenica 25 agosto il sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste e il sindaco di Saint- Marcel, Guy Gagnoud hanno firmato il gemellaggio (nella foto). Al momento della firma il sindaco francese rivolgendosi al sindaco di Gosaldo ha detto:” Quello che firmiamo oggi è la cerimonia formale, ma dovremmo poi continuare su questa strada, e dobbiamo trascinare principalmente i bambini e i giovani. Inoltre voglio dire a tutti che la vera amicizia non è quella che si vede ma è quella portiamo nel cuore.” Il primo cittadino di Gosaldo non senza emozione a sua volta ha detto: “Vorrei ricordare che i nostri paesani che sono partiti tra mille difficoltà per cercare lavoro all’estero hanno trovato oltre che il lavoro anche ospitalità. La terra dell’Isère è stata benevola con i nostri paesani allora come oggi. Ringrazio il sindaco Gagnoud per le belle parole che mi hanno toccato il cuore e credo non solo il mio”. Alla cerimonia che si è svolta sotto il tendone della Pro-loco a due passi dal monumento dedicato ai seggiolai di Gosaldo ,erano presenti: il senatore Giovanni Piccoli, il consigliere regionale Dario Bond, del sub-commisario della Provincia, Nicola De Stefano, il presidente dell’Abm Oscar De Bona, inoltre i sindaci di Agordo, Voltago, Rivamonte, un 28 rappresentante del comune di Canale d’Agordo e il presidente della Comunità montana Luca Lucchetta. Ha partecipato anche il ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato che ha introdotto con queste parole il suo saluto: “Sono contento di trovarmi qui oggi e mi fa piacere che un comune di questa zona si gemelli con un comune francese. Sono tante le cose che legano i Francesi e gli Italiani, è una cultura che si assomiglia.” Aggiunge ancora il ministro: “Ma soprattutto sono i destini comuni dei nostri Paesi che dobbiamo mettere insieme.” Ampiamente soddisfatto anche il presidente del Comitato gemellaggio Mario Pongan che ha ringraziato il Calcio Gosaldo e la Pro loco per la preziosa collaborazione. Dopo il pranzo gli ospiti francesi hanno visitato il Museo Etnografico, la Bibliote- Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 ca e la relativa Mostra degli Hobbys, la chiesa parrocchiale con il presepe. Il gruppo francese era accompagnato, oltre che dal sindaco Gagnoud e dal vice-sindaco Bally, anche dal presidente del Comitato SMGTA René Tessarolo e da Roger Pongan. Sabato gli ospiti francesi sono stati accompagnati a visitare la Birreria Pedavena. Nel pomeriggio tutta la comitiva si è spostata alla Comunità Arcobaleno ’86, che è stata accolta da Aldo Bertelle che ha poi effettuato la visita guidata al Museo dei Sogni; in quell’ occasione è stato possibile portare le terre dei due paesi: quella di Gosaldo, il luogo dove l’arte del “contha” vide il suo inizio, e quella di Saint-Marcel, che in tempi remoti l’arte l’ha accolta. Anche con questo atto simbolico l’arte con la sua storia continuerà a vivere. Lina Marcon associazionismo P resso la sede della Padovani nel Mondo si è tenuta venerdì 13 settembre la riunione del Coordinamento delle Associazioni venete in emigrazione. Erano presenti la Padovani nel Mondo, la Polesani nel Mondo, la Vicentini nel Mondo, la Trevisani nel Mondo, la Veneziani nel Mondo e la Migrantes. Per l’ABM era presente il presidente Oscar De Bona. Dopo i saluti del coordinatore Guido Campagnolo la parola è passata al senatore Mario Dalla Torr che ha voluto sottolineare come sia importante strutturare la rete consolare italiana nelle zone in cui si è sviluppata la presenza di italiani in questi ultimi decenni. Durante la riunione si è proposto di invitare ai prossimi incontri anche i rappresentanti del coordinamento giovanile e i consultori residenti in Veneto. Inoltre si è deciso di chiedere un incontro con il presidente Zaia dato che ha assunto da poco la delega ai Flussi Migratori. Un altro tema affrontato è stato il rapporto con la Regione per l’attuazione e la verifica dei progetti realizzati nel corso dei precedenti anni, oltre a un soste- Emigrazione Le associazioni venete si incontrano In piedi da sinistra Moretto, De Bona, Masini, Zecchin, Tonin, Vallese. Seduti da sinistra Campagnolo, Dalla Tor, Celio gno maggiore per le riviste delle associazioni che stanno vivendo un momento difficile a causa del continuo aumento dei costi per la stampa e la spedizione. La Consulta dei Veneti nel Mondo si terrà in Veneto, ma attualmente non è ancora stata comunicata la sede. Durante l’incontro il presidente De Bona ha invitato le realtà associative venete a venire a visitare il MiM Belluno, il nuovo Museo interattivo delle Migrazioni presente presso la sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. M.C. 150 anni della croce rossa italiana S abato 3 agosto è stata inaugurata presso i locali del Municipio di Falcade, la Mostra Filatelica e Documentale sui 150 anni della Croce Rossa, intitolata “150 anni al servizio del’ Umanità”. La mostra è stata curata da Giovanni Andrich, collezionista e cultore della Storia - oltre che collaboratore dell’ABM -, organizzata dal Gruppo Alpini di Falcade , con la collaborazione del Amministrazione Comunale di Falcade. Per l’occasione è stato emesso un annullo speciale con relativa cartolina disponibili tuttora. L’innumerevole documentazione storica non ha certamente oscurato le emissioni del 100°, tant’è vero che la globalità della Mostra è stata apprezzata da molti esperti. Soddisfazione da parte degli organizzatori per l’affluenza del pubblico. Il lungo periodo dell’apertura, dal 3 al 25 agosto, ha dato modo ai molti turisti e appassionati (ca.1500 persone), di apprezzare questa particolare esposizione. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 29 Visite e in Associazion Iria Tancon, presidente della Famiglia Bellunese di Jaraguà do Sul, nello Stato di Santa Catarina (Brasile), di origini di Canale d’Agordo, è passata presso i nostri uffici il 27 agosto scorso, accolta dal nostro presidente, Oscar De Bona (nella foto con la segretaria Stefania). Nel suo soggiorno Iria è stata accompagnata dall’amica Paola Davare di Vallada Agordina, regista del filmato che racconta la storia dell’emigrazione dalla Valle del Bios a Santa Catarina. Claudio Tormen agosto hanno fatto e la moglie Margarete Romer il nostro presidente visita ai nostri uffici. Sono stati acco 30 Oscar De Bona. Cla lti dal ud è emigrante in Ge io, originario di Bellu rm per molti anni come ania a Herne dal 1976 ove ha lav no, orato ris to ratore e ora, se gastronomia, inseg na corsi serali di cu mpre nel campo della cina. Con l’occasion riassociato a “Bellun e si è esi nel Mondo”. Visitare l’ABM porta anche a piacevoli incontri. Severino De Bridda residente a Londra ha incontrato presso i nostri uffici Gianni De Fina, residente a Lima - Perù. Volete conoscere la loro storia di emigranti? Continua te a leggere “Bellunesi nel Mondo”! Nella foto da sinistra Stefania, Gianni, Oscar, Severino e Patrizio. 30 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 Gino dalla porta, assieme alla moglie e al presidente De Bona. Nato a Lima, Perù, è il nipote di Umberto partito da Agordo nel 1923 per il Sud America. Nei prossimi numeri di “Bellunesi nel Mondo” pubblicheremo la sua storia. Visita dalla Svizzera (Ba che per la signora LEO uma) anPOLDINA SPONGA fotograf ata nostro volontario Fra assieme al ncesco. qui belluno I periti minerari agordini in Assemblea I periti industriali minerari agordini si sono ritrovati sabato 17 agosto ad Agordo per l’assemblea annuale della loro associazione. Nel corso della riunione il presidente Silvano Da Roit ha rimarcato le linee guida del consiglio direttivo indirizzate soprattutto a proseguire nel supporto agli associati nella ricerca di lavoro, al coinvolgimento dei giovani diplomati nell’attività dell’Associazione, alla promozione della formazione professionale degli associati in particolare nell’apprendimento della lingua inglese, nonché all’aggiornamento dell’Associazione in relazione ai tempi ed alle nuove normative. L’APIM si rende altresì disponibile a fornire la massima collaborazione alle Amministrazioni locali nella valorizzazione della vallata agordina e dei suoi siti geo-minerari. All’assemblea sono intervenute alcune autorità, tra cui Oscar De Bona, presidente dei Bellunesi nel Mondo, ricordando come i periti minerari siano riusciti a farsi apprezzare dovunque per le loro capacità, facendo così onore a tutti i Bellunesi. Sono intervenuti anche il sindaco di Agordo Renzo Gavaz e l’ass. Angelo Ramazzina, che hanno sottolineato, assieme al Sindaco di Rivamonte Agordino Valter Todesco, l’importanza del La consegna del premio. Il figlio di Alcide Zas Friz è il primo da destra finanziamento del fondo Brancher che consentirà di realizzare sia interventi di ristrutturazione della vecchia sede dell’istituto U. Follador, funzionali a una futura destinazione a museo minerario ed a ostello con annesso centro multifunzionale, sia nuovi interventi di recupero degli edifici dell’ex centro minerario Val Imperina. Il Presidente della Comunità Montana Luca Luchetta ha informato che l’Ente sta realizzando un importan- te progetto di rappresentazione tridimensionale del territorio agordino. Tra le novità introdotte quest’anno nell’Assemblea, l’istituzione del premio in memoria del compianto perito industriale minerario e scrittore Alcide Zas Friz, assegnato allo studente Simone Masoch per un saggio sulla storia della miniera di Val Imperina , e premiato dal figlio dello scomparso, il padre gesuita Rossano. vicini e lontani mai soli! Rinnova la tessera socio ABM Il tuo sostegno è prezioso... Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 31 spazio giovani LETTEREradici stesse IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti Esperienze nel Mondo Grande interesse per il Brasile e le sue opportunità “L’ ABM, attraverso la sua rete, vuole creare una finestra aperta al mondo offrendo spunti per chi vuole partire da Belluno e vivere un’esperienza all’estero”. Sono le parole della Vice presidente ABM, Patrizia Burigo, che hanno aperto l’appuntamento con “Esperienze nel Mondo”. Venerdì 13 settembre il protagonista è stato il Brasile attraverso Fabiane Berger (nella foto), originaria di Coronel Vivida (Brasile), ma con con radici bellunesi da parte della madre e tedesche da parte del padre. Fabiane, con una serie di slide, ha illustrato a un attento pubblico la realtà del Brasile sotto diversi aspetti: dall’economia alla sanità, dal turismo alla cultura, dalla diversità etnica alle potenzialità del territorio. Molte le domande poste dal pubblico, con un interesse particolare sulle opportunità lavorative che offre il Brasile, sulla stabilità economica e politica, sulle possibili collaborazioni per promuovere la provincia di Belluno a livello turistico. “Io amo il Brasile e questo sentimento lo vivo anche per l’Italia e in particolar modo per Belluno” ha sottolineato Fabiane “Vivo da sei anni in questo territorio straordinario che dobbiamo promuovere maggiormente e far conoscere al mondo”. “Esperienze nel Mondo” è un’iniziativa del Gruppo giovani ABM. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 11 ottobre alle ore 18 presso la sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Protagonista il Nord Europa. M.C. Brasile, sede della Giornata mondiale della gioventù L a ventottesima Giornata Mondiale della Gioventù ha avuto luogo dal 23 al 28 luglio 2013, in Brasile, il paese scelto dal Vaticano come sede del più grande raduno di giovani cattolici nel mondo. L’ evento , istituito dal Beato Giovanni Paolo II nel 1984, quest’anno si è tenuto nella città di Rio de Janeiro. Sulla spiaggia di Copacabana si sono riuniti più di 3,7 milioni di giovani provenienti da 175 paesi, con il Brasile, seguito dall’Argentina e Stati Uniti, in cima alla lista dei pellegrini. Circa 60.000 volontari hanno lavorato per l’organizzazione degli eventi. L’ Arcidiocesi di Rio de Janeiro ha stimato in oltre quattro milioni le ostie distribuite. Secondo il Santo Padre , Papa Francesco, il Signore invita i giovani ad essere discepoli in missione : “Vai, senza paura, per servire!” ha insegnato. Anche la Diocesi di Erechim (RS), ha inviato dei giovani per la Giornata. Unendo i risultati di sei mesi di lavoro, circa 160 di loro sono potuti essere presenti, tra i quali Carlos Antonio de Freitas Lemos (foto) che dice “è stato molto bello; mai dimenticherò quei mo- 32 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 menti, ricorderò e racconterò tutti gli avvenimenti ai miei figli e nipoti. Riuscire a vedere da vicino il Papa sapendo che lui e la Chiesa Cattolica sono insieme alla gioventù, lascia il cuore di tutti pieno di motivazione, desiderio di evangelizzare e compiere la nostra missione.” “Vai, senza paura di evangelizzare!”. Con questo spirito, sarà sicuramente presente alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù nel 2016, a Cracovia, in Polonia. Diana Trentin (Erechim – Rio Grande do Sul – Brasile) spazio giovani GRUPPO GIOVANI ABM [email protected] Radici bellunesi al Meeting dei Giovani Veneti nel mondo in Brasile L a mattina del 20 giugno ha visto 22 giovani arrivare in Brasile per il Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. Iniziato con gli interventi delle autorità e con vari incontri ufficiali, il meeting è proseguito nei giorni successivi spostandosi a Criciuma e quindi a Nova Veneza, con i lavori di gruppo, introdotti dagli interventi dei rappresentanti dei giovani , Alvise Canniello, coordinatore dei giovani veneti, e Fabio Sandonà, coordinatore dei giovani oriundi veneti residenti all’estero, nei quali abbiamo discusso delle idee e delle nostre realtà giovanili dei nostri paesi. Il gruppo ha partecipato poi alla “Festa della Gastronomia”, dove bellissime ragazze giovani indossavano i costumi tradizionali veneziani e dove abbiamo avuto l’opportunità di conoscere dei giovani d’origine veneziana. In tutto il meeting ho avuto l’occasione di conoscere la realtà dei nostri tanti giovani oriundi veneti nel loro paese, il Brasile, ospitale, pieni di passione ed energia. Mi sono sentita a mio agio con loro, specialmente per avere una cosa in comune: il nostro sangue veneto. Il 22 giugno è iniziato con un lungo viaggio fino a Flores da Cunha per partecipare alla manifestazione “Leoni nelle piazze”, una bella cerimonia in cui il leone rappresentava il nostro Veneto. L’ultimo giorno, conclusione dei lavori con l’assessore Stival e presentazione delle nostre proposte . La gente brasiliana è molto amichevole, e questo viaggio rimarrà per sempre nella mia memoria. Ho provato la cachaca , la famosa bevanda brasiliana prodotta dalla canna da zucchero. L’aver incontrato tutti gli Italiani in Brasile mi ha portato vicino alle mie origini italiane e mi ha reso orgogliosa di chiamarmi un’ italiana-sudafricana. Mio nonno è nato a Belluno, vicino a Cesiomaggiore. In gioventù partì per andare a lavorare in Svizzera e a 20-25 anni decise di immigrare in Sudafrica dove incontrò mia nonna originaria del Friuli. Spesso mi racconta delle battaglie degli Italiani in Sudafrica e di come erano stati maltrattati perché stranieri. Essi in Sudafrica hanno realizzato molte opere fondamentali, come monumenti, strade e ponti. A Zonderwater c’è anche un monumento commemorativo dei prigionieri di guerra italiani. Le storie che mi hanno raccontato hanno fatto sì che mi volessi collegami di più con la mia eredità italiana, e questo è il motivo per cui ho aderito all’ “Associazione dei Veneti in Sudafrica”. Sono molto contenta d’aver avuto l’opportunità di partecipare a questo meeting, d’aver conosciuto altri giovani da tutto il mondo d’origine veneta. Questa esperienza mi ha avvicinato alle mie radici. Spero nel futuro di fare dei progetti che potranno arricchire altri giovani nelle loro radici che sono una vera ricchezza per far crescere la persona. Giulia Gasparet (Johannesburg - Sudafrica) News dal coordinamento dei Giovani Veneti nel Mondo Sabato 14 settembre, a Padova, si è riunito il Coordinamento dei Giovani veneti nel mondo. Erano presenti i rappresentanti giovanili della Veneziani nel Mondo, Bellunesi nel Mondo (con il vice coordinatore Marianne Pollazon), Vicentini nel Mondo, Polesani nel Mondo, Veneti nel Mondo, Trevisani nel Mondo e Migrantes. Si è discusso sul risultato del Meeting tenutosi in Brasile lo scorso mese di giugno e sull’organizzazione dell’edizione 2014 che avrà come sede una provincia del Veneto. A tal proposito si è deciso di organizzare durante l’anno in corso una serie di incontri sviluppati per tematiche ad hoc. Il primo sarà dedicato all’eno-gastronomia. Queste esperienze saranno successivamente sviluppate e integrate nel calendario del prossimo Meeting. Si è deciso inoltre di realizzare un logo dedicato al Coordinamento e pubblicare una pagina Facebook che sarà costantemente aggiornata. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 33 qui regione qui regione LETTERE stesse radici IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti “SMart energy expo” Veneto protagonista europeo della white-green economy “I l Veneto farà sicuramente la sua parte nel concorrere agli obiettivi che l’Europa si è data per la fine di questo decennio, fissati dal cosiddetto ‘pacchetto clima-energia’. Ci stiamo dotando di un Piano regionale che ci consentirà di raggiungere i più immediati traguardi stabiliti dalla manovra energetica europea e nazionale. Un piano che deriverà dal proficuo lavoro di collaborazione instaurato con le categorie economiche e sociali, portatrici di rilevanti e diffusi interessi sul territorio, e che sarà strumento di programmazione strategico per permetterci di affrontare la grande sfida del futuro sostenibile, derivante dal difficile, ma non impossibile, equilibrio tra qualità dell’ambiente e sviluppo socio-economico”. Lo ha detto l’assessore regionale ai lavori pubblici e all’energia, Massimo Giorgetti, intervenendo a Bruxelles, presso la sede di “Casa Veneto”, alla presentazione di “Smart Energy 34 Expo”, la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica, che da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre prossimi si terrà presso i padiglioni la Fiera di Verona. Giorgetti ha sottolineato che con questo evento, che vedrà la partecipazione dei principali attori nazionali ed esteri, “Veronafiere e il Veneto puntano a diventare protagonisti nel mercato europeo della white-green economy. Significativa, inoltre, del nostro approccio su questi temi – ha aggiunto l’assessore – è la scelta di ospitare all’interno di ‘Smart Energy Expo’ la quarta edizione di Geo Oikos, la rassegna espositiva dedicata ai progetti paesaggistici, ambientali, urbanistici ed edilizi legati al territorio, per ribadire lo stretto legame che intercorre tra efficienza energetica e cura del territorio”. Tornando al Piano Energetico Regionale, in corso di adozione, che definisce le linee di indirizzo e di coordinamento della Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 programmazione in materia di promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico e articolato sulla base dell’obiettivo regionale obbligatorio al 2020 del “Pacchetto Energia”, come stabilito dalla Direttiva della Comunità europea, Giorgetti ha ribadito che la Regione del Veneto intende, attraverso questa pianificazione, rafforzare il proprio ruolo di guida ed indirizzo nell’attuazione e nello sviluppo coordinato delle politiche nel campo dell’energia sostenibile, continuando nel contempo a dedicare particolare attenzione alla certificazione energetico ambientale: “La nostra Regione – ha evidenziato Giorgetti – è stata tra le prime a dotarsi di uno strumento legislativo per la promozione degli interventi di costruzione e ristrutturazione da realizzare secondo le tecniche e i principi dell’edilizia sostenibile, per favorire il risparmio energetico e l’utilizzo di risorse rinnovabili”. 9 ottobre 1963 Ai me amighi de Longarón col fret de la luna te i sas de le grave portadi da l aqua do, longo la Piave. Sas; sasét, sas grandi, sas tondi, sas bianchi de grave sas fredi iažadi; i me amighi negadi, i é là, destiradi Gianni Dal Poz di’ de autunno vèner ros de la vide del Canada che te assa incantà sabo marón che śòla qua e là. Domenega resta al ciel turchin tra i rami che custodis, ben serada te le gème, la speranźa de foie e fior… Ma…graźie Signor de eser sempre creator! Giovanna Dal Molin Che dolcezza che pace quant riposo tei dì coloradi de l’autuno che sbrissa via un tacà l’altro… Luni era tut vert marti verdolin mèrcole gialin doba tut an oro fin Modi de dir e modi de far di Renato Zanolli Tu à catà la Merica, ti! Hai trovalo l’America Aver trovato una fortuna, un buon posto di lavoro. Aver sposato persona ricca. Sto colpo i lo à ciapà sul frac Questa volta è stato preso sul fraco Persona colto in fragranza. Colto con le mani nel vaso della marmellata Varda che cossi tu tra via l’acqua e anche al saon Guarda che in questo modo butti l’acqua e anche il sapone Aver fatto-lavorato per niente. Impiegare tempo e impegno per nulla. L’ à fat tuta na savoia Ha fatto tutta una savoia Creare una situazione di confusione. Creare una situazione imbarazzante. RIDÓN de gusto Continua la rubrica di barzellette in dialetto dell’Alpago di Rino Dal Farra – già emigrante in Svizzera – tratte dalla sua divertentissima pubblicazione “Se vedarón…diséa an orbo” (la pubblicazione è reperibile presso l’ABM). Circolathion Al sorzh l’ha paura del gat, al gat del can, al can del so paron, al paron de la so femena. E la femena l’ha paura del sorzh. Ford – quel de le machine – al va dal Papa e l ghe ofre zhènto milioni de dolari, se l met la parola Ford tel Padrenostro. Al Papa rifiuta naturalmente, ma al domanda ‘l parché. Ford: “ Anca la Fiat la é dentro…: fiat voluntas tua…” Te ‘n ristorante, an violinista l’ é drio sonàr con passion ‘na melodia tzigana. A ‘n zhèrto punto, an cliente se met a piander, prima pian pianin e dopo forte. Al violinista, tocà anca lu, al se avizhina: “Elo ungherese?” al domanda. “No! Violinista!” Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 35 Racconta la tua “Storia di emigrante”. Via Cavour, 3 32100 Belluno (Italia) [email protected] Storie di emigranti Non è mai troppo tardi F orse, non è mai troppo tardi per raccontare la storia di un ragazzo che a 13 anni, nel 1958, è emigrato in Svizzera. Erano anni molto difficili, dove a casa non era più possibile vivere, le condizioni economiche erano disastrose, non c’era lavoro e già nel 1956 mio padre emigrò in Francia. Mia madre non avendo la possibilità di mandare avanti da sola la piccola proprietà, nello stesso anno decise di andare in Svizzera. Io allora fui collocato presso una famiglia di Cesiomaggiore (dalla Norina e Vettor De Toffoli), dove ora c’è l’albergo Posta. Il 12 settembre 1958 partii con mia madre per la Svizzera, destinazione Zurigo, presso la famiglia dove lavorava come domestica. Prendemmo il treno a Feltre, era la prima volta che salivo su un treno. Arrivati a Padova si doveva cambiare per prendere la coincidenza per Zurigo. Mi ricordo che mentre aspettavamo, vidi passare un treno merci che mi sembrò così lungo come non avesse mai fine e mi mise anche un po’ di paura. Arrivati a Chiasso ci fecero scendere e fummo portati in uno stanzone dove c’era molta altra gente che aspettava. Io chiesi perché dovevamo stare lì e mia madre rispose che dovevano farmi la visita di controllo per evitare che persone ammalate di tubercolosi o altre infezioni entrassero in Svizzera. Arrivati a Zurigo in tarda notte, prendemmo il tram che ci portò vicino a casa, nella zona quartiere 6 nelle vicinanze del Rigiblick, da dove si scorge un bellissimo panorama di tutta la città di Zurigo e del lago. Quando si aprì la porta la prima cosa che mi venne incontro scodinzolando era un cagnetto, un bassotto di nome Strolch (tradotto, vuol dire vagabondo) e ci fu subito tra noi una grande amicizia. Inizialmente era anche l’unico essere oltre a mia madre che riuscivo a capire. Avevo un permesso di soggiorno per tre mesi e per non stare sempre in casa o girovagare con Strolch, i proprietari della casa dove abitavo - lui un ingegnere tedesco di Dresda fuggito nel 1939 in Svizzera, lei una signora svizzera molto dolce con un figlio di nome Reto cinque anni più vecchio di me che poi fu anche mio padrino di cresima, decisero di mandarmi presso una loro azienda a Schlieren, dall’altra parte della città dove venivano fatti dei lavori in ferro battuto. L’unico operaio italiano che lavorava presso questa fabbrica era un pugliese di nome Savino, ricordo che ebbi più difficoltà a capirmi con lui che con gli altri operai svizzeri che in nel Mondo nel Mondo n. 9 | ottobre n. 9 | ottobre 2013 2013 3636BellunesiBellunesi qualche modo si adoperavano ad insegnarmi la loro lingua. Per arrivare a Schlieren dovevo prendere due diversi tram e un filobus, quindi niente di straordinario. Senonchè un giorno, a causa di un cambio d’itinerario del filobus, scesi molto prima della fermata giusta (Paradeplatz) e mi trovai spaesato e impaurito per non sapere più dove andare. Per fortuna non mi mossi dal posto dove ero sceso e non vedendomi arrivare all’azienda, chiamarono a casa, si allertò la polizia e dopo un paio d’ore mi trovarono. Da quel momento capii che era arrivato il tempo di cominciare sul serio a imparare il tedesco. Intanto i mesi passavano e il mio permesso di soggiorno si avvicinava alla scadenza. Fu solo grazie alle conoscenze personali del sig. Hermann Kirschke e di sua moglie sig.ra Elisabeth Minet, che riuscii ad avere presso la Fremdenpolizei una nuova proroga di un anno a patto che frequentassi una scuola svizzera. Inizialmente fu un girovagare da una scuola all’altra perché non parlavo tedesco e non c’erano insegnanti con conoscenza della lingua italiana. Finalmente ebbi fortuna presso la scuola Letten, (vicino a Limmat Platz), dove un insegnante di nome Bernhard che aveva un po’ di dimestichezza con la lingua italiana, mi prese nella sua classe di prima media (Sekundarschule), unico ita- liano su 650 studenti dell’intera scuola. In casa si parlavano due lingue, con il marito solo il Hochdeutsch, la lingua di Göthe, con la moglie e il figlio lo schwitzerdütsch, cioè il dialetto. Dai tre mesi di previsto soggiorno, ritornai in Italia per la prima volta solo dopo quattro anni, ormai adolescente. Frequentavo già le scuole professionali di Arte e Mestieri della città di Zurigo dove feci la maturità con successo e sicuramente non mi perdevo più anche se sbagliavo fermata! Avrei molte altre cose da raccontare, ma voglio solo dire, che dei tre mesi previsti, rimasi in Svizzera per altri 22 anni consecutivi. Il rientro in Italia, per me fu una vera emigrazione! Qui tutto era diverso e sicuramente ho avuto notevoli difficoltà ad adattarmi. Dopo il mio rientro ho continuato e lo faccio ancora, a girare frequentemente il mondo per lavoro, ma solo per brevi periodi di qualche settimana, al massimo qualche mese. Però una cosa mi è rimasta nel cuore, il ricordo di quegli anni passati in Svizzera e delle opportunità che mi sono state date. Perciò non è mai troppo tardi per dire grazie ai signori Kirschke che porto sempre nel cuore come due secondi genitori, grazie al maestro Bernhard che ebbe tanta pazienza e senza il cui impegno forse le cose sarebbero andate diversamente. Non è mai troppo tardi per ricordare e dire grazie a tutte quelle persone che mi sono state vicine e che solo da adulti si riesce a capire e apprezzare tutto quello che hanno fatto per me. Quello che non scorderò Narciso da ragazzino e a lato i suoi genitori mai e che mi è rimasto come insegnamento, è che nell’emigrazione la vera integrazione sta nel prendere qualcosa dagli altri e dare qualcosa di noi stessi, con modestia e senza pregiudizi. Solo quando si accettano gli usi e i costumi del Paese dove si è ospitati e nello stesso tempo si trasmettono le qualità del nostro modo di pensare e di vivere, si può crescere in simbiosi con la popolazione ospitante e si creano anche le condizioni per un vivere insieme in armonia ed uguaglianza. Uguaglianza:una parola importante, soprattutto oggi che viviamo in una Europa Unita di vari Stati, parola che deve avere per tutti un significato profondo che è la base per un vivere comunitario inteso al bene comune di tutti i popoli. Non è mai troppo tardi per dire grazie anche a voi per il tempo che avete dedicato a leggere questa storia di un ragazzo che ormai non lo è più, ma che porta sempre nel cuore dei bellissimi ricordi di tante persone. Narciso Cassol N.B. Le indicazioni sono solo per quelle persone che conoscono la città di Zurigo. Le foto sono le chiavi dei ricordi e anche della storia. Il signor Daniele Garlet ci ha inviato questa foto che lo ritrae (di profilo) assieme a Re Baldovino in Belgio a Ronchier. Correva l’anno 1965. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 37 l’agenda delle famiglie qui regione LETTERE stesse radici IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti brasile La Famiglia di Porto Alegre visita la provincia di Belluno e riscopre le proprie radici N el mese di settembre ha soggiornato in provincia di Belluno una comitiva di brasiliani oriundi bellunesi residenti a Porto Alegre. Il gruppo, seguito dal vice presidente ABM Rino Budel, ha visitato diverse località della Provincia e del Veneto. Sabato 7 settembre sono venuti in visita a Belluno. Prima meta la sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Ad accoglierli la vice presidente vicario Patrizia Burigo e il direttore Marco Crepaz. Dopo una presentazione della realtà dell’Associazione è stato proiettato il documentario “Una storia. Un progetto. Una terra”. Ne è seguito uno scambio di omaggi e la commozione per avere le stesse radici con la voglia di dare nuova linfa all’ABM attraverso la Famiglia di Porto Alegre. Le visite sono continuate con un incontro dal vescovo mons. Giuseppe Andrich con il quale il gruppo ha intonato “La La comitiva in visita alla sede dell’ABM. Sotto da sinistra Joao Benvegnù della Famiglia di Porto Alegre, Patrizia Burigo e Rino Budel montanara” e “Non sta piander Catineta”. “Vi ricordo nella preghiera e con un pensiero a Luciani e Bergoglio, i papi degli emigranti”. “Per crescere è importante aprirsi al mondo e alle altre culture” sono state invece le parole di benvenuto in Comune dall’assessore Luca Salti che ha voluto invitare la comitiva a passare il pomeriggio in città. “Grazie per la vostra accoglienza e per averci fatto sentire ancora più forte la nostra radice bellunese. L’ABM per noi è un punto di riferimento” il ringra- ziamento di Joao Benvegnù, capogruppo della comitiva e membro della Famiglia Bellunese di Porto Alegre. M.C. Da erechim ad arsiè I n occasione della visita di Graziella Busata, originaria di Arsiè e membro della Famiglia Bellunese di Erechim (Rio Grande do Sul - Brasile), è stata scattata questa foto davanti al municipio di Arsiè. Da sinistra Angelo Saccaro, Enzo Faoro, Oscar De Bona, Salvino Tonin, Maria Brandalise, Elvio Campardo, Primo Minella e Luca Strappazzon. Graziella ha soggiornato ad Arsiè un mese per ottenere la cittadinanza italiana. 38 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 [email protected] inviate i vostri articoli, anniversari, lauree... l’agenda delle famiglie australia/canada da fonzaso a sydney, adelaide e brisbane Due cugine di Fonzaso, Marilena Sebben e Norma Marcon, desiderano ringraziare di cuore i vari parenti di Sydney, Adelaide e Brisbane per l’accoglienza, l’ospitalità e la disponibilità dimostrate durante il loro viaggio in Australia. Un caro saluto a tutti i parenti e gli amici incontrati durante la permanenza in terra australiana. Auguri, Mary! Dall’Ontario, Canada, le mitiche sorelle Bianchi, memori delle radici fonzasine, hanno festeggiato a dovere i primi novanta anni di superwoman Mary (Shipp), pimpante e battagliera come non mai. Ecco Elda e Maria José che contornano una deliziosa Mary, storica fondatrice della famiglia di Niagara Falls che saluta con simpatia parenti e tutti gli amici Bellunesi. Saluti da Vellai di Feltre a Sydney Carissimo Mario Zanella, ho visto nella foto pubblicata sul mensile di settembre scorso, che hai festeggiato il 50° anniversario di matrimonio con la tua bella famiglia. Grazie alla redazione Bellunesi nel Mondo ti invio i miei più sinceri auguri affinché il vostro cammino sia ancora lungo e colmo di gioia e serenità. Anna Menegaz e famiglia – Vellai di Feltre (BL) Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 39 l’agenda delle famiglie svizzera Il pic-nic della Famiglia di Ginevra C ome di consueto la Famiglia Bellunese di Ginevra ha organizzato il tradizionale pic-nic il 9 giugno 2013. Purtroppo il maltempo non ci ha permesso di fare le gare di bocce come di consuetudine, ma non è mancata la tradizionale polenta e baccalà, grigliate varie e dolci, tutto preparato dal Comitato ed amici che da sempre ci aiutano. Anche se il tempo non era clemente, l’allegria e il piacere di trovarsi assieme ha allietato la giornata, che speriamo di poter organizzare ancora a lungo, con la partecipazione a iuto di molti amici. G. Capraro Sopra il pranzo. A sinistra alcuni momenti della grigliata con polenta spagna malaga - presto un libro sulla cucina zoldana L’ estate ci ha portato l’ultimo numero del “Notidante”, il notiziario della “Dante Alighieri” di Malaga, cui collabora anche “Il Ceppo”, l’Associazione dei Veneti della Spagna, guidata dall’instancabile Silvana Molin Pradel. Anche questo numero è ricco di articoli di attualità e soprattutto di interessanti pagine sull’arte e sui paesaggi dell’Italia. Si conclude con un bellissimo “Auguriamo a tutti una serena estate : che il sole riscaldi i vostri corpi e la luce penetri nei vostri cuori e sia la guida del vostro cammino”. La presidente de “Il Ceppo” ci ha poi 40 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 fatto avere la bozza di un libro cui sta lavorando da molto tempo e che dovrebbe vedere la luce quest’autunno S’intitola “Tradizioni in pentola e nostalgiche poesie”: un compendio di numerose ricette della cucina zoldana cui s’accompagnano varie foto e delicate e piacevoli poesie in dialetto zoldano o in italiano ispirate alla sua terra, la Valle di Zoldo. Nel complimentarci sin da adesso con la brava autrice, attendiamo con impazienza la pubblicazione anche per farne partecipi più dettagliatamente i nostri lettori. l’agenda delle famiglie svizzera Quale futuro per la Famiglia di Le Locle e la Chaux de Fonds? P er ragioni di sicurezza (la casa sta diventando pericolante) questa Famiglia lascia la sede che ha occupato per quarantacinque anni. Con l’aiuto dei miei collaboratori abbiamo liberato i locali donando il materiale che ci apparteneva alle Missioni, ai centri di recupero e a persone bisognose. E’ stata una delle mie preoccupazioni che ciò che possedevamo potesse ancora servire a qualcuno e avere una seconda vita. Tutti i documenti importanti sono ben custoditi. Da parte mia ho fatto il possibile perché ci fosse un seguito, ma i giovani non sono interessati e i membri del Comitato (che hanno una certa età) non vogliono prendere questo incarico. Attualmente continuo ad occuparmi degli abbonamenti e se qualcuno ha informazioni da chiedere sono sempre disponibile. Ringrazio la casa madre che mi ha sempre sostenuto in questi anni con disponibilità e con rispetto. Un grazie di cuore ai miei collaboratori per il loro lavoro e soprattutto per il rispetto ed affetto nei miei confronti; un grazie a mia moglie e al mio segretario Mauro che mi sono sempre stati vicini e disponibili. Chiudere una porta fa sempre male, ho dato ciò che potevo. E’ stato un bel percorso anche se non sempre facile e sono fiero di averlo potuto fare. Giuseppe De Biasi Il presidente De Biasi nella sala dove per 45 anni la Famiglia ha tenuto le proprie riunioni e feste fino a giugno 2013 2008 - Foto di gruppo scattata in occasione del 40° anniversario, presenti i membri del Comitato, del Consiglio e i soci La facciata esterna della sede Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 41 l’agenda delle famiglie germania La Famiglia NRW omaggia la simonetti Giovedì 1° agosto in Prefettura di Belluno S.E. Maria Laura Simonetti, appena nominata prefetto di Prato, ha voluto salutare tutte le istituzioni e i sodalizi locali. Nella fotografia vediamo il prefetto con il presidente ABM Oscar De Bona, il presidente dell’Uniteis Dario Olivier, il sindaco di Longarone Roberto Padrin, il vescovo mons. Giuseppe Andrich e i rappresentanti della Famiglia Bellunese Nord Reno Westfalia che hanno voluto donare al prefetto, come ricordo e ringraziamento per il suo operato, una targa con la rappresentazione delle Dolomiti e con scritto: “L’Uniteis e la Famiglia Nord Reno Westfalia con riconoscenza”. La Famiglia NRW incontra il nuovo prefetto di belluno Giovedì 4 settembre la Famiglia del Nord Reno Westfalia ha fatto visita al nuovo prefetto di Belluno, dr. Giacomo Barbato. Durante l’incontro il sodalizio ha illustrato la propria storia e il ruolo importante che ha nel mondo del gelato augurando al dr. Barbato un proficuo lavoro in provincia di Belluno. Nella foto il presidente della Famiglia Aduo Vio, il direttivo, il presidente ABM Oscar De Bona, il prefetto Barbato, il presidente Uniteis Dario Olivier e il comandante del Carabinieri Ettore Bocassini. { 42 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 { “Bellunesi nel Mondo” • via Cavour, 3 -32100 Belluno inviate i vostri articoli, anniversari, lauree... l’agenda delle famiglie I la bisnonna francese! La bisnonna Corinna con i pronipoti. Da sinistra Thomas Louis e le cugine Alessia e Giulia. Saluta tutti i parenti nel mondo e in particolare una persona di Longarone. tanti auguri, toni! Il 10 giugno scorso il sig. Antonio Tommasini (conosciuto da tutti come Toni e originario di Arina di Lamon) ha compiuto 80 anni e i suoi dipendenti hanno deciso di festeggiare questo giorno speciale organizzando una festa a sorpresa. Festa ben riuscita e ricca di sorprese per Toni che, invitato a cena da amici al ristorante “La Baracca” di Trebaseleghe., si aspettava di passare una serata tranquilla. Al suo arrivo c’erano invece ben 180 persone che lo attendevano pronte ad intonare “Tanti auguri”. Grande è stata la commozione per Toni che brindando ha ringraziato tutti di cuore per l’affetto dimostrato. Un grazie davvero sentito va al sig. Toni da parte di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per lui, un “grazie” che i dipendenti hanno volu- italia n occasione della Festa di San Martino il “Coro Monti Dolada” vuole rendere omaggio agli emigranti bellunesi in Belgio, con particolare riferimento a quelli che non hanno avuto la fortuna di ritornare in Patria, con una cerimonia, presso una chiesa nei dintorni di Liegi, la sera del sabato 16 novembre, con una S. Messa in suffragio di tutti i deceduti in Belgio, accompagnata dal Coro, ed un concerto finale, sempre in Chiesa da parte dello stesso coro. I coristi inoltre il sabato pomeriggio faranno visita, con un omaggio floreale, ad un cimitero ”simbolo”, quello di Mons Lez-Liège, ove visiteranno le tombe dei nostri bellunesi e fra esse quella del defunto presidente Giovanni Caneve; in quella occasione non mancherà una prima esibizione con il brano “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi che è stata tradotta in oltre cento lingue. La domenica poi parteciperanno alla Festa di San Martino ed allieteranno la manifestazione con altri canti. I Presidenti delle famiglie di Liegi e Fleron comunicheranno per tempo gli orari delle manifestazioni per permettere a tutti di partecipare a questo grande evento. francia/belgio FESTA DI S. MARTINO A LIEGI 16 e 17 Novembre to incidere su una targa per i suoi 40 anni di lavoro dedicati alla Confezioni Tommasini. Si uniscono agli auguri la famiglia Poletti e tutto l’ ufficio Elena Mirò. JEKOO: HAPPY NEW VISION Occhio al nuovo brand di Vision Group Un nuovo modo di vedere, scegliere e vivere l’occhiale da vista. Con questo obiettivo nasce Jekoo, un marchio giovane nello spirito ma forte dell’esperienza Vision Group. Nel primo negozio, inaugurato a Belluno nel 2012, i consumatori hanno potuto sperimentare un format attraente e invitante, a partire dal prezzo. Chiarezza espositiva, stile friendly, qualità di materiali e design delle proposte si coniugano infatti a costi all inclusive che soddisfano le esigenze di una clientela smart, sempre più consapevole e attenta ai contenuti. Un successo di pubblico e di vendite che si appresta ad essere confermato nel prossimo negozio, la cui apertura è in programma a Milano, nel centralissimo corso XII marzo. Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 43 l’agenda delle famiglie italia Festa collettiva per la Famiglia del Trentino U n 8 settembre 2013 all’insegna dell’amicizia fra Bellunesi e simpatizzanti Trentini. Un grazie particolare ai rappresentati delle Famiglie ex Emigranti di Lamon, Longarone e Sinistra Piave. All’invito hanno risposto varie persone, sia dal sud che dal nord della provincia trentina, alcune hanno partecipato però la prima volta alla nostra festa di fine estate, giunta quest’anno alla 29ma edizio- ne. Già il sabato pomeriggio le nostre cuoche hanno dato via ai preparativi per accogliere al meglio tutti i partecipanti. Come sempre è stata una festa molto sentita. Durante la S. Messa sono stati ricordati Ivano Pocchiesa e Renato De Fanti recentemente scomparsi. Felici e soddisfatti aspettiamo di ritrovarci ancora per la castagnata che sarà a novembre con data da definire. Un caro saluto Vitale Triches Foto ricordo a fine incontro e Marianna Triches con il gagliardetto 60° di matrimonio a milano Il 29 agosto, con “…. Cordiali felicitazioni e fervidi auguri” del sommo Pontefice Francesco e la Sua “speciale benedizione Apostolica” i coniugi Walter Meregaglia e Carmen Scopel hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio. Walter è stato socio fondatore della Famiglia Bellunese di Milano e primo vice presidente, la moglie Carmen è originaria di Seren del Grappa; entrambi per la circostanza desiderano far giungere il loro affettuoso saluto a tutti bellunesi nel mondo. La Redazione di “Bellunesi nel Mondo” porge sentiti auguri per l’importante traguardo raggiunto. 55° di matrimonio a SONDRIO Vittorio Deon e Irene Arcelaschi di Morbegno (Sondrio) hanno festeggiato il 55° anniversario di matrimonio attorniati dai due figli e dai nipoti. Con l’occasione, Vittorio che dipinge per diletto, regala ai cari lettori il quadro del suo paesello Cirvoi (BL). 44 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 tra gli ex emigranti qui regione LETTERE stesse radici IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti Benvenuta Nasce ad Arina di Lamon la 20a Famiglia degli Arinesi lontani ed ex emigranti L a consegna del gonfalone alla nuova “Famiglia” di Arina non poteva scegliere un ferragosto migliore, una giornata indimenticabile, con tanta partecipazione e intimo compiacimento. Un’inaugurazione, organizzata con amore, competenza e vera passione, eseguita alla perfezione com’è sempre stato nel costume dei lamonesi , perseguitati da tante difficoltà, come i vicini di Sovramonte, Seren, ecc., gente capace di impegnarsi a fondo, di emergere e di lasciare tracce indelebili del suo passato. Un richiamo di emigranti ed ex emigranti, che ha festosamente vissuto il lieto evento portando a venti il numero dei gonfaloni che in ogni angolo della Provincia ricordano ed onorano questo turbolento fenomeno saturo di esodi. Una chiesa da sogno ci ha accolti, impreziosita da splendidi dipinti. La S. Messa, celebrata da don Vittorio, per venti anni parroco di Arina, e da don Viviano, i quali nell’omelia hanno rifatto la storia della frazione e dell’intero altipiano, svuotati per esigenze di vita. Per l’A.B.M., oltre al presidente Oscar De Bona, molti consiglieri, con i rappresentanti di tutte le altre “Famiglie”. La presenza ufficiale del comune di Lamon, col saluto del Sindaco Vania Malacarne, era stata affidata al Vice Mauro Campigotto, anche lui figlio di emigranti. Con lui il neo presidente della neonata famiglia, Fiore Gaio, e fra tutti, ma sempre con molta, fin troppa, umiltà, una figura di eccezionale spessore umano e sociale, Severino Malacarne, che abbiamo conosciuto ed apprezzato nelle nostre infinite trasferte nel Ticino, e che ci richiama ad un fugace pensiero anche ad altri lamonesi lontani: i Gaio di Vancouver, i Fuss di San Paolo, i Poletti, Resenterra, Corrà… I discorsi di accompagnamento meriterebbero di essere integralmente riportati, ognuno con le parole ed il cuore, un patrimonio di vera umanità che mantiene indelebile memoria di questo eterno sciamare. Sottolineiamo alcune frasi dell’intervento del presidente De Bona, che ha ricordato “come gli emigranti sono utili da decenni ai loro paesi, non solo quando ritornano in patria”. E ancora: “incontri come questo sono ossigeno e riscoperta dei valori umani e sociali per la comunità”. Non è mancato un saluto a Renè Maillard, conduttore della esistente e florida “Famiglia” di Lamon. Nel pomeriggio, un alettante intermezzo culinario e di svago per ricordare, incontrare e festeggiare insieme. Renato De Fanti Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 45 tra gli ex emigranti 48° di mattmark Memoria e riconoscenza si uniscono a Mas di Sedico L a Famiglia ex emigranti “Monte Pizzocco” per il secondo anno consecutivo ha voluto commemorare la tragedia di Mattmark. Domenica 1° settembre a Mas di Sedico, con grande partecipazione, si è tenuta la santa Messa a ricordo delle 88 vittime, 17 bellunesi, che il 30 agosto 1965 persero la vita a Mattmark (Svizzera) durante i lavori per la costruzione di una diga a causa del crollo del ghiacciaio soprastante. Il parroco ha voluto ricordare l’importanza 46 dell’emigrazione e di come un emigrante porti ricchezza e valore aggiunto nel Paese ospite mantenendo però ben salde le proprie radici e la propria cultura. Dopo aver letto la preghiera dell’emigrante, il corteo, composto da numerose Famiglie di ex emigranti ABM e accompagnato dal suono delle campane, ha deposto una corona davanti al monumento dedicato alle vittime sul lavoro e in emigrazione sito in via Buzzati. Dopo un commovente e struggente articolo di Tina Merlin, scritto all’indomani della tragedia, letto dal direttore Crepaz, la parola è passata al presidente della Famiglia “Monte Pi z zo c c o” Perot: “Il nostro compito è mantenere Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 viva la memoria, non bisogna dimenticare e soprattutto è nostro dovere onorare e ricordare tutti i nostri emigranti che con grande sacrificio e sofferenza hanno portato il benessere all’intero Paese”. Gli ha fatto eco il vice presidente ABM Rino Budel: “Dobbiamo trasmettere la memoria alle nuove generazioni perché non si commettano gli stessi errori e perché non si perdano quei grandi valori che i nostri emigranti hanno portato avanti con coraggio e orgoglio”. I saluti da parte dell’amministrazione comunale di Sedico sono stati portati dal consigliere Lovisotto. Molte le autorità presenti, dai senatori Piccoli e Bellot a numerosi sindaci e 2003-2013 DECENNALE FAMIGLIA DEL LONGARONESE Domenica 27 ottobre 2013 appuntamento a Longarone tra gli ex emigranti A sinistra l’intervento del presidente Marco Perot. Sotto il corteo con la corona in memoria delle vittime di Mattmark Un nuovo museo vi aspetta a Belluno Per prenotazioni e visite guidate www.mimbelluno.it • [email protected] • tel. 0437 941160 consiglieri. Commovente la presenza dei parenti e superstiti di questa tragedia che è doveroso commemorare ogni anno. Un impegno preso dalla Monte Pizzocco e dall’ABM. M.C. 88° compleanno di nonna anna La nostra cara Anna Nessenzia-Pilat, il 26 luglio scorso, ha potuto festeggiare in buona salute il suo 80° compleanno, accompagnata dal marito Primo Nessenzia, entrambi ex-emigranti che hanno vissuto per tanti decenni a Hochdorf (Cantone di Lucerna). Per festeggiare la bella giornata in famiglia, dalla Svizzera sono arivati i figli Sandro e Roberto, e la figlia Nadia. Insieme a loro le nuore, il genero, e tutti i cinque nipoti di Anna e Primo. Abbiamo festeggiato un bellissimo compleanno e tanti momenti indimenticabili. problemi di udito? Affidati all’esperienza del nostro CENTRO Galleria Porta Dante BELLUNO Tel. 0437 943007 ...dal 1992 • Controllo dell’udito • Apparecchi acustici in prova gratuita • Pagamenti in comode rate • Convenzioni Ulss, Inail • Sconto del 25% ai soci dell’ABM Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 47 tra gli ex emigranti Foto ricordo all’Azienda Vinicola “Podere Amedea” a S. Polo di Piave (TV) Gita a Lignano Sabbiadoro per la Famiglia Monte Pizzocco E rano un centinaio i soci e simpatizzanti alla gita di sabato 24 agosto a Lignano Sabbiadoro (Udine), organizzata dalla Famiglia ex emigranti Monte Pizzocco. Partenza di buon mattino con due pullman della ditta “Monego” di S. Giustina (socia fra l’altro della “Famiglia”). Sosta a metà percorso per un caffè accompagnato con un dolce, il tutto preparato dalle brave donne ex emigranti. Arrivati a Lignano, breve visita alla cittadina e al litorale e poi pranzo al ristorante “Alle Botti”, ove si è potuto gustare l’ottimo pesce servito in abbondanza. Il tempo è piacevolmente trascorso, arricchito anche da conversazioni ricche di memorie di vite vissute all’estero. Nel pomeriggio la gita è proseguita con la visita alla Cantina Vinicola “Podere Amedea” a S. Polo di Piave (Treviso) con degustazione di vini. In serata rientro a casa. Tutti sono ritornati nelle proprie case Balestra gioielli contenti della bella giornata trascorsa in sana allegria e spirito di amicizia. Il presidente, Marco Perot, ha ringraziato i collaboratori e i partecipanti con un arrivederci alla prossima, invitando inoltre a partecipare alla ricorrenza dei trent’anni di Fondazione della Famiglia ex emigranti che si terrà l’11 e il 13 ottobre. S.B. 30 anni 1983 – 2013 Per il trentennale della fondazione della Famiglia ex emigranti “Monte Pizzocco” in collaborazione con il comune di S. Giustina, per ricordare l’emigrazione, sono invitati tutti i soci e simpatizzanti Venerdì 11 ottobre – ore 20.30 Sala parrocchiale di S. Giustina Spettacolo teatrale “a Zercar fortuna” con la compagnia “I fuori di quinta”. Domenica 13 ottobre Ore 10.30 – Chiesa Parrocchiale di S. Giustina, s. Messa in suffragio dei caduti sul lavoro ed in emigrazione; Ore 11.30 – Corteo con deposizione di un omaggio floreale al Monumento ai Caduti sul lavoro ed in emigrazione. Saluto delle Autorità. Ore 13.00 – Pranzo convivale alla “Birreria Pedavena” allietato dal duo “Renzo e Denis”. www.youtube.it/bellunesinelmondo Guardaci sul web Arsiè centro (Belluno) • Tel. + 39 0439 59145 48 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 Per il pranzo prenotazioni presso: Marco Perot 0437 888594 - Giovanni Casanova 0439 43402 - Giuseppe Balest 0437 800099; Rino Budel 3385914767 - Angelo Croda 0437.87337 - Emilio Bridda 0437 87378 Luigi Da Rold 0437 87755 li ricordiamo qui regione LETTERE stesse radici IN REDAZIONE a cura di Gioachino Bratti li ricordiamo lo ha colpito durante una crociera a Malta. Rimarranno vivo il suo ricordo e la riconoscenza per quanto ha fatto per i bellunesi in difficoltà e per il saldo il legame con la terra d’origine. ALESSANDRO BALCON N. 1944 - m. 2013. Alessandro Balcon era nato a Belluno, “Grave del Piave”, nel 1944. All’età di 17 anni emigrò a Monaco di Baviera (Germania), dove si vedevano ancora i segni della guerra, per lavorare alla Bosch. Il suo primo alloggio fu nelle baracche limitrofe alla fabbrica. Per arrotondare lo stipendio, Alessandro, dopo le otto ore di lavoro alla Bosch, prestava il suo servizio in una gelateria locale gestita dal signor “Pra Giarone” originario di Forno di Zoldo.Dopo cinque anni decide di mettersi in proprio aprendo una gelateria a Obertsdorf. Si sposa con Maria Luise Urban, figlia di padre friulano e madre austriaca. Dalla loro unione avranno un figlio e tutta la famiglia Balcon manterrà la cittadinanza italiana. Sempre ospitale verso i bellunesi che venivano in visita nella sua città, ha accolto nella sua enoteca numerosi cadorini, tra cui Maurilio De Zolt. Una morte improvvisa DENIS PAULON (DINO) Figlio di emigrati da Spert di Farra d’Alpago (Paulon Valentino di Spert e Azzalini Marcella di Pian Osteria) è deceduto il 20 luglio scorso a Longwy (Francia) all’età di anni 81. Era un noto imprenditore edile che ha avuto alle sue dipendenze fino a 200 operai, conosciuto in diversi Stati europei per le sue molteplici attività. Ritornava ormai molto raramente a Spert per trovare i suoi parenti e numerosi amici. I famigliari lo ricordano a tutti coloro che l’hanno conosciuto. GIUSEPPE CASE Nato a Tiser di Gosaldo (BL) il 25.12.1932, è deceduto a Varese il 28.08.2013, residente a Porto Ceresio (VA) dal 1962, dove le sue ceneri sono state tumulate. I familiari lo ricordano a tutti coloro che l’hanno conosciuto. BRUNO MARES Nato a Sedico il 2.02.1932, deceduto il 5.07.2013. Impegnato per molti anni nei cantieri in Iran, Turchia, Zambia ed in Pakistan nella costruzione della grande diga di Tarbela. Finisce la carriera lavorativa in Sicilia e Calabria con la ditta Lodigiani. Lascia la moglie Ivana ed i figli Stefano e Roberto. MARIO BRANDALISE Nato a Bastia d’Alpago (BL) il 29.06.1929, è deceduto a Seraing (Belgio) il 21.11.2012 dopo lunga malattia. Mario era arrivato in Belgio nel luglio del ’47 e ha dedicato al sua vita al lavoro nella società siderurgica di Cherill – Liegi. Fedele associato dell’Associazione fin dal fondazione, partecipava a tutte le manifestazioni della Famiglia Bellunese di Liegi che lo ricorda con grande affetto. Lascia nel dolore la figlia Linda e la cognaya Jaqueline. BORTOLO DALLE MULE Nato il 7.10.1929, è deceduto il 22.08.2013. Dopo lunga malattia il nostro SEDICO - Via Feltre, 1 | BELLUNO - via Francesco Maria Colle, 22 Viale Dolomiti, 44 - PONTE NELLE ALPI Viale Dolomiti, 44 - PONTE NELLE ALPI Via Feltre, 51 - SEDICO Via XX Settembre, 22 - CENCENIGHE AGORDINO Via Feltre, 51 - SEDICO Servizio di Onoranze Funebri in tutti i Comuni Tel. 336 200 212disponibile 24/24 Servizio di Onoranze Funebri in tutti i Comuni - Tel. 336 200 disponibile 24/24in tutti i Comuni - Tel. 336 2 Servizio di 212 Onoranze Funebri sconto del 5% ai soci dell’associazione bellunesi nel mondo trasporti nazionali ed internazionali Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 49 li ricordiamo soci e amato Bortolo ci ha lasciati. E’ sempre stato socio della Famiglia ex emigranti di Arsiè. Lascia la moglie Anna e i parenti. La Famiglia ex emigranti si unisce al cordoglio dei famigliari. CLARA COSTANZA ZUCCO IN BALDI Nata a Fonzaso (BL) il 12.12.1922, è deceduta a Sydney (Australia) il 04.08.2013. I familiari la ricordano con affetto a tutti coloro che l’hanno conosciuta. Anniversari RITA ZATTA N. 23.02.1933 m. 12.10.2000 Rita carissima, sono passati tanti anni ma il tuo adorato Ginetto ti ama ancora come il primo giorno. Veglialo dal cielo e donagli la forza per continuare a vivere. L’affetto che vi ha legato si comprende con evidenza quando al telefono si commuove e parla di te. Per questo, in occasione della celebrazione del tuo 13° anniversario, io e la mia famiglia di Vellai vorremmo unirci ai tuoi cari e a Ginetto della lontana Johannesburg per commemorare di cuore nella preghiera la tua scomparsa. Anna Menegaz Vellai di Feltre (BL) Cav. AGOSTINO RIBUL ALFIER n. 23.12.1893 – m. 12.09.1983 Desidero, anche dopo 30 anni dalla scomparsa , ricordare oggi con orgoglio e ammirazione mio nonno. Medaglia d’argento al va- lore militare all’età di 21 anni, poi decorato con Croce di Guerra al valor Militare nonché le altre tre Medaglie di Bronzo e Croce di Guerra , fino alla nomina di Cavaliere di Vittorio Veneto. Emigrato in Alto Adige appena diventato italiano , poi 5 anni in Africa Orientale Italiana nonché 5 anni di prigionia sotto gli inglesi sul lago Tana e lago Vittoria. Subito dopo la seconda guerra , emigrato in Svizzera in particolare per decenni a Frauenfeld , dove aiutò non pochi emigranti del Comelico. Lo ricorderemo sempre per i suoi insegnamenti, amor di Patria, padre e nonno esemplare. Grazie per quanto mi hai fatto apprendere e per l’insegnamento di vita che mi hai inculcato. Tuo nipote Comm. Alberto Ribul Alfier IGNAZIO PETERLE n. 17.05.1928 m. 22.09.2011 Nel secondo anniversario, lo ricordano la moglie, le figlie, la sorella, il fratello, i parenti tutti e la Famiglia ex Emigranti dell’Alpago. Longarone, ottobre 1963. Il vescovo Gioacchino Muccin al cimitero di Fortogna dove furono seppellite le vittime del disastro del Vajont 50 Bellunesi nel Mondo n. 9 | ottobre 2013 DALLA SEDE vicini e lontani Mensile dell’Associazione Bellunesi nel Mondo mai soli! ANNO XLVIII N. 9 OTTOBRE 2013 Direzione e Amministrazione: Via Cavour, 3 - 32100 Belluno, Italia Tel. +39 0437 941160 • Fax +39 0437 941170 C.C. Postale n. 12062329 www.bellunesinelmondo.it [email protected] • [email protected] ••• diRETToRE RESPonSABiLE Vincenzo Barcelloni Corte SEGRETARio di REdAzionE Marco Crepaz REdAzionE Silvano Bertoldin, Gioachino Bratti, Patrizia Burigo, Maurizio Busatta, Patrizio De Martin, Paolo Doglioni, Ester Riposi, Irene Savaris Rinnova la tessera socio ABM Il tuo sostegno è prezioso... Oggi più che mai l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha bisogno del tuo AIUTO. 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