Cane che hai... gioco che fa! «Voglio fuggire da quell`allo ggio!»

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LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016
NotiziaOggi Vercelli
LA STORIA Catia Vigoni e Renata Ammollo: notti in strada o al dormitorio di Torino
«VIVIAMO DA NOMADI
ASPETTANDO LA CASA»
VERCELLI (mhf) Catia e Renata sono due
donne sole, due donne che le vicissitudini
della vita hanno costretto al limite della
sopravvivenza.
Da un anno e mezzo non hanno più un
tetto sopra la testa e, per rimediare un posto
dove riposare, sono costrette a viaggiare fino
a Torino, per trovare una sistemazione in un
dormitorio (a Vercelli una struttura femminile non esiste), oppure, quando il posto
non c’è, altri giacigli di fortuna, come possono essere il pronto soccorso di un ospedale, la sala d’aspetto di una stazione ferroviaria oppure, nella bella stagione, se non
si sa più dove sbattere la testa, sulla panchina
di un viale.
«La situazione è critica - spiega Catia
Vigonti - dal momento che non sappiamo
più dove sbattere la testa. Sei mesi fa, nella
graduatoria per l’assegnazione degli alloggi
di emergenza, eravamo al secondo posto,
poi siamo scese al quarto, comunque in
posizioni di priorità assoluta. Abbiamo anche preso contatti con un funzionario Atc
per un’eventuale possibilità di ottenere un
appartamento, ma poi il discorso è venuto a
cadere. Da quel momento in avanti, è stato
un susseguirsi di appuntamenti con assistenti sociali ed assessori; si erano resi disponibili due alloggi, uno in via Bezzecca e
uno in via Trino, i cui proprietari avevano
dato la propria disponibilità a concedercelo,
fino alla consegna dell’alloggio di emer-
Catia Vigoni,
con Renata
Ammollo,
attualmente
ricoverata
in ospedale.
Vorrebbero
che la loro
pratica
per un alloggio
d’emergenza
si sbloccasse
genza. In teoria il Comune aveva garantito
l’anticipo di sei mesi di affitto, ma in pratica
tutto è andato per le lunghe, non c’è stato
nulla di garantito e, giustamente, i proprietari degli immobili si sono tirati indietro».
A complicare ulteriormente la situazione,
sono le precarie condizioni di salute di Renata Ammollo, che da tempo convive con
una patologia per niente bella. Al momento
è ricoverata all’ospedale Sant’Andrea, ma
più avanti dovrà uscire e, nelle sue condizioni, avere un tetto sopra la testa sarebbe
l’ottimale, non certo rimanere in mezzo ad
una strada. «L’unico reddito di cui dispo-
DURERÀ SINO AL PROSSIMO 1° AGOSTO COMPRESO
Al via il censimento case Atc
Al momento sono quasi 10.500
VERCELLI (bdx) In occasione del
prossimo censimento socioeconomico dell’utenza prevista dalla Legge Regionale 3/2010, con
cadenza biennale, ATC Piemonte Nord intende appoggiarsi per
la redazione e consegna della
prescritta documentazione ai
Caaf autorizzati che dispongano
di sedi dislocate sul territorio di
competenza (province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola) al fine di agevolare
gli assegnatari all’adempimento.
Gli utenti interessati sono tutti
quei nuclei familiari che conducono in locazione alloggio di
edilizia sociale, gestito da Atc,
ovvero circa 10.200 nuclei familiari secondo i dati attuali forniti dallo stesso Ente.
Il servizio, che sarà regolato
secondo la convenzione-tipo disponibile sul sito Internet
www.atcpiemontenord.it o
presso la sede legale di Atc di
Novara, è caratterizzato dai seguenti elementi: presenza di se-
di operative aperte nelle province di Novara, Biella, Vercelli,
Verbano Cusio Ossola e altri requisiti generali indicati in premessa nella citata convenzione-tipo.
L’importo del corrispettivo è
di 6,50 euro + Iva di legge a
pratica conclusa mentre la durata del contratto riguarda il periodo 1° agosto 2016 – 31 dicembre 2016 (con eventuale
proroga).
Il termine di presentazione
delle domande è stato fissato il
01 agosto 2016 alle ore 12. La
domanda, il cui modello di pertinenza è disponibile sul sito Internet istituzionale dell’Ente,
dovrà pervenire, alla sede legale
dell’Agenzia Territoriale della
Casa Piemonte Nord, che si trova a Novara in via Boschi 2.
Per ogni tipo di informazione
e delucidazione ci si potrà rivolgere direttamente all’Ufficio
Inquilinato della sede di Novara
ai seguenti numeri telefonici:
0321/445141 – 0321/445145.
IL MONDO PET
Terrier o simili: sono generalmente poco propensi a
giocare in casa, si scatenano
all’esterno con giochi duri e
vigorosi. Non devono però essere incoraggiati a fare giochi
“fisici”. Questa razza fu selezionata per la caccia anche
sotto terra e le sue caratteristiche lo rendono abile a infilarsi nelle tane, quindi perfetta per giochi tipo “tunnel”.
Cani da pastore o simili: gli
piacciono i giochi da riporto.
Molti sono anche abili nuotatori e possono essere coinvolti in competizioni di agilità.
E’ meglio coinvolgerli in attività dove possano utilizzare
le loro risorse mentali oltre che
fisiche e, di base, preferiscono
giocare in presenza del proprietario.
Cani da caccia a vista, Levrieri o simili: a loro piace
in
collaborazione
con
Come gli umani hanno indole e carattere diversi da individuo a individuo, anche i
cani sono più o meno propensi
a determinate attività fisiche.
La stragrande maggioranza
dei nostri amici a 4 zampe
adora giocare, anche se per
ogni razza esistono modalità
di gioco differenti che incontrano più o meno gradimento
nell’animale. Con l’aiuto degli
educatori di Dogalize, contattabili gratuitamente in chat,
ecco alcuni consigli di gioco
pensati ad hoc per le varie
razze.
niamo - sottolinea Renata - consta di una
piccola pensione relativa ad una invalidità
riconosciutami da anni, ma si tratta di 290
euro; a ciò possiamo assommare un sussidio
che ci ha passato il Comune per sei mesi: 200
euro, poi ridotti a 100. Insomma, sono cifre
con cui due persone obiettivamente, non
riescono a campare. Adesso il tempo è clemente, ma presto arriverà la brutta stagione,
e sarà dura non avere un posto dove andare.
Speriamo di riuscire a sbloccare questa situazione al più presto, vogliamo solo un tetto
sulla testa, niente di più».
Fabio Michelone
L’EDIZIONE 2017 CON LE FOTO DI BERENGO GARDIN
Calendario d’artista per la Polizia
Il ricavato a favore dell’Unicef
VERCELLI (psg) La Polizia di Stato svela il progetto del calendario istituzionale 2017, avente come scopo di ritrarre il
delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia. Edizione affidata a uno dei più grandi fotografi italiani: Gianni
Berengo Gardin (nella foto). Il maestro regala ai tutori dell’ordine opere uniche e di eccezionale suggestione. Il calendario
è realizzato in partnership con Unicef. Il ricavato della vendita
verrà, infatti, devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus
per sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” per
promuovere l’integrazione sociale ed economica dei giovani a
rischio. Il progetto è rivolto a giovani libanesi vulnerabili,
rifugiati siriani e palestinesi, tra i 12 e i 24 anni. Grazie a questa
consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati raccolti più
di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni
a sostegno dell'infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in
diverse parti del mondo. Un motivo in più per prenotare il
calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo
(costo 6 euro), entro il prossimo 19 settembre, facendo un
versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “
Comitato Italiano per l’Unicef ”. Sul bollettino dovrà essere
indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2017 per
il progetto Unicef “ Libano - Youth and Innovation”. La
ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici
Relazioni con il Pubblico di tutte le Questure d'Italia che
forniranno dettagli sulla consegna.
L’APPELLO Maria Teresa Taverna si sfoga e chiede un lavoro
«Voglio fuggire da quell’alloggio!»
VERCELLI (psg) «Questa casa mi
fa venire l’ansia... certe notti preferisco andare a dormire fuori».
Maria Teresa Taverna abita al
numero 25 di Piazza Medaglie
d’Oro, in un alloggio popolare
Atc, ci abita dal 1982 e ora, rimasta sola, senza un lavoro, non
riesce più a fronteggiare il decadimento dell’alloggio. «Ho i
sanitari in bagno tutti mal messi,
il lavello in cucina, me l’hanno
cambiato tecnici comunali, ma
non funziona bene, non scarica.
La porta dell’appartamento è
mezza marcia e nella camera da
letto c’è una crepa che la taglia
in due... per di più arrivano sempre più spesso gli scarafaggi,
vengono da sotto, dalla fogna».
Rispetto a certe situazioni che
si verificano nelle case Atc non ci
sono cose pazzesche, ad esempio il riscaldamento funziona.
La storia di Maria Teresa è comunque indicativa di una situazione di disagio sociale molto diffuso. Forse basterebbe un
cenno di attenzione in più. «La
mia assistente sociale non è mai
venuta a vedere dove vivo» dice.
Ma più che lamentarsi delle
istituzioni Maria Teresa vorrebbe trovare il modo di andarsene
da qui. «Prendo 280 euro di pensione d’invalidità e pago 114 euro di affitto, quel che mi resta
non basta per mangiare, così vado a chiedere l’elemosina davanti ai supermercati e qualcu-
no ogni tanto mi regala la spesa... Ma io vorrei solo lavorare,
come custode, ad esempio, o per
commissioni e incombenze varie. Per guadagnare qualcosa
che mi consenta di vivere degnamente e di far aggiustare o
lasciare questa casa, in cui mi
trovo come in una cella...».
Maria Teresa è nata in Tunisia, perché suo padre lavorava
là, ma è italiana al 100%, è arrivata a Vercelli quando aveva 4
anni. Ora ne ha 59. «Era il 1958 ricorda - e in quegli anni Vercelli
era un’altra città, c’erano industrie, lavoro... Ora non si trova
niente».
Maria Teresa è divorziata, ma
non riceve assegni di sorta, ha
due figlie: una è andata a convivere con il compagno, l’altra,
più giovane, è in una comunità
per minori di Saluggia. Ha le sue
manie, ad esempio non riesce a
dormire con la luce spenta... ma
quel che vuole, in fondo, è solo
un’opportunità per rompere un
cerchio sfortunato. «Il mio te-
Ogni razza ha preferenze diverse: impariamo ad assecondarli
Cane che hai... gioco che fa!
uscire a giocare e amano correre a lungo con il loro amico
umano in bicicletta o accompagnarlo a fare jogging. Non
sono portati a seguire tracce o
a giochi di agilità.
Cani da caccia da seguita e
da riporto e simili: vista la
loro natura di cercatori, i giochi preferiti da questi cani sono quelli di ricerca; tuttavia
non a vista, devono cercare
oggetti... con il naso! Una volta
trovato il giochino lo riporteranno, e noi dovremo nasconderlo di nuovo (attenti a
non farci vedere mentre na-
Sopra la crepa in camera da letto, a
sinistra lo stabile Atc
lefono è 328-1862899, sono disposta anche a trasferirmi per
lavorare» conclude. Accogliendo questo appello esponiamo
una riflessione: forse c’è bisogno
di una modalità di “assistenza”
delle persone diversa da quella
istituzionale, dei codici Isee e
delle regole, che pure ci devono
essere. Non può offrirla il Comune, forse c’è bisogno di
un’idea nuova, di un’associazione ad hoc. Certamente ci sono
molti modi di vivere nel disagio
e forse non sappiamo intercettarli tutti.
scondiamo!).
Cani da compagnia e simili: queste razze sono di indole pigra, e tendenzialmente
prediligono stare tranquilli o
fare giochi sul posto. Inoltre,
preferiscono svolgere attività e
gioco in cui anche il fisico è
impegnato, ma sempre in presenza del proprietario e con il
suo massimo coinvolgimento!
Cani di piccola taglia: attenzione particolare per questi
cani si deve avere riguardo alle
dimensioni; per loro i giochi
ideali sono quelli che richiedono sia impegno mentale che
fisico, siano essi all’aperto o al
chiuso.
Cani da guardia e simili:
apprendono e giocano in
qualsiasi maniera, ma i giochi
che preferiscono sono quelli di
difesa; anche qui è obbligatoria la presenza del padrone.