Cane che hai... gioco che fa! «Voglio fuggire da quell`allo ggio!»
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Cane che hai... gioco che fa! «Voglio fuggire da quell`allo ggio!»
30 40 50 % % % SCONTI e OFFERTE sul tuo territorio www.comincom.it con un risparmio fino al % 60 Vercelli 10 LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016 NotiziaOggi Vercelli LA STORIA Catia Vigoni e Renata Ammollo: notti in strada o al dormitorio di Torino «VIVIAMO DA NOMADI ASPETTANDO LA CASA» VERCELLI (mhf) Catia e Renata sono due donne sole, due donne che le vicissitudini della vita hanno costretto al limite della sopravvivenza. Da un anno e mezzo non hanno più un tetto sopra la testa e, per rimediare un posto dove riposare, sono costrette a viaggiare fino a Torino, per trovare una sistemazione in un dormitorio (a Vercelli una struttura femminile non esiste), oppure, quando il posto non c’è, altri giacigli di fortuna, come possono essere il pronto soccorso di un ospedale, la sala d’aspetto di una stazione ferroviaria oppure, nella bella stagione, se non si sa più dove sbattere la testa, sulla panchina di un viale. «La situazione è critica - spiega Catia Vigonti - dal momento che non sappiamo più dove sbattere la testa. Sei mesi fa, nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di emergenza, eravamo al secondo posto, poi siamo scese al quarto, comunque in posizioni di priorità assoluta. Abbiamo anche preso contatti con un funzionario Atc per un’eventuale possibilità di ottenere un appartamento, ma poi il discorso è venuto a cadere. Da quel momento in avanti, è stato un susseguirsi di appuntamenti con assistenti sociali ed assessori; si erano resi disponibili due alloggi, uno in via Bezzecca e uno in via Trino, i cui proprietari avevano dato la propria disponibilità a concedercelo, fino alla consegna dell’alloggio di emer- Catia Vigoni, con Renata Ammollo, attualmente ricoverata in ospedale. Vorrebbero che la loro pratica per un alloggio d’emergenza si sbloccasse genza. In teoria il Comune aveva garantito l’anticipo di sei mesi di affitto, ma in pratica tutto è andato per le lunghe, non c’è stato nulla di garantito e, giustamente, i proprietari degli immobili si sono tirati indietro». A complicare ulteriormente la situazione, sono le precarie condizioni di salute di Renata Ammollo, che da tempo convive con una patologia per niente bella. Al momento è ricoverata all’ospedale Sant’Andrea, ma più avanti dovrà uscire e, nelle sue condizioni, avere un tetto sopra la testa sarebbe l’ottimale, non certo rimanere in mezzo ad una strada. «L’unico reddito di cui dispo- DURERÀ SINO AL PROSSIMO 1° AGOSTO COMPRESO Al via il censimento case Atc Al momento sono quasi 10.500 VERCELLI (bdx) In occasione del prossimo censimento socioeconomico dell’utenza prevista dalla Legge Regionale 3/2010, con cadenza biennale, ATC Piemonte Nord intende appoggiarsi per la redazione e consegna della prescritta documentazione ai Caaf autorizzati che dispongano di sedi dislocate sul territorio di competenza (province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola) al fine di agevolare gli assegnatari all’adempimento. Gli utenti interessati sono tutti quei nuclei familiari che conducono in locazione alloggio di edilizia sociale, gestito da Atc, ovvero circa 10.200 nuclei familiari secondo i dati attuali forniti dallo stesso Ente. Il servizio, che sarà regolato secondo la convenzione-tipo disponibile sul sito Internet www.atcpiemontenord.it o presso la sede legale di Atc di Novara, è caratterizzato dai seguenti elementi: presenza di se- di operative aperte nelle province di Novara, Biella, Vercelli, Verbano Cusio Ossola e altri requisiti generali indicati in premessa nella citata convenzione-tipo. L’importo del corrispettivo è di 6,50 euro + Iva di legge a pratica conclusa mentre la durata del contratto riguarda il periodo 1° agosto 2016 – 31 dicembre 2016 (con eventuale proroga). Il termine di presentazione delle domande è stato fissato il 01 agosto 2016 alle ore 12. La domanda, il cui modello di pertinenza è disponibile sul sito Internet istituzionale dell’Ente, dovrà pervenire, alla sede legale dell’Agenzia Territoriale della Casa Piemonte Nord, che si trova a Novara in via Boschi 2. Per ogni tipo di informazione e delucidazione ci si potrà rivolgere direttamente all’Ufficio Inquilinato della sede di Novara ai seguenti numeri telefonici: 0321/445141 – 0321/445145. IL MONDO PET Terrier o simili: sono generalmente poco propensi a giocare in casa, si scatenano all’esterno con giochi duri e vigorosi. Non devono però essere incoraggiati a fare giochi “fisici”. Questa razza fu selezionata per la caccia anche sotto terra e le sue caratteristiche lo rendono abile a infilarsi nelle tane, quindi perfetta per giochi tipo “tunnel”. Cani da pastore o simili: gli piacciono i giochi da riporto. Molti sono anche abili nuotatori e possono essere coinvolti in competizioni di agilità. E’ meglio coinvolgerli in attività dove possano utilizzare le loro risorse mentali oltre che fisiche e, di base, preferiscono giocare in presenza del proprietario. Cani da caccia a vista, Levrieri o simili: a loro piace in collaborazione con Come gli umani hanno indole e carattere diversi da individuo a individuo, anche i cani sono più o meno propensi a determinate attività fisiche. La stragrande maggioranza dei nostri amici a 4 zampe adora giocare, anche se per ogni razza esistono modalità di gioco differenti che incontrano più o meno gradimento nell’animale. Con l’aiuto degli educatori di Dogalize, contattabili gratuitamente in chat, ecco alcuni consigli di gioco pensati ad hoc per le varie razze. niamo - sottolinea Renata - consta di una piccola pensione relativa ad una invalidità riconosciutami da anni, ma si tratta di 290 euro; a ciò possiamo assommare un sussidio che ci ha passato il Comune per sei mesi: 200 euro, poi ridotti a 100. Insomma, sono cifre con cui due persone obiettivamente, non riescono a campare. Adesso il tempo è clemente, ma presto arriverà la brutta stagione, e sarà dura non avere un posto dove andare. Speriamo di riuscire a sbloccare questa situazione al più presto, vogliamo solo un tetto sulla testa, niente di più». Fabio Michelone L’EDIZIONE 2017 CON LE FOTO DI BERENGO GARDIN Calendario d’artista per la Polizia Il ricavato a favore dell’Unicef VERCELLI (psg) La Polizia di Stato svela il progetto del calendario istituzionale 2017, avente come scopo di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia. Edizione affidata a uno dei più grandi fotografi italiani: Gianni Berengo Gardin (nella foto). Il maestro regala ai tutori dell’ordine opere uniche e di eccezionale suggestione. Il calendario è realizzato in partnership con Unicef. Il ricavato della vendita verrà, infatti, devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” per promuovere l’integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio. Il progetto è rivolto a giovani libanesi vulnerabili, rifugiati siriani e palestinesi, tra i 12 e i 24 anni. Grazie a questa consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell'infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in diverse parti del mondo. Un motivo in più per prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 19 settembre, facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef ”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2017 per il progetto Unicef “ Libano - Youth and Innovation”. La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici Relazioni con il Pubblico di tutte le Questure d'Italia che forniranno dettagli sulla consegna. L’APPELLO Maria Teresa Taverna si sfoga e chiede un lavoro «Voglio fuggire da quell’alloggio!» VERCELLI (psg) «Questa casa mi fa venire l’ansia... certe notti preferisco andare a dormire fuori». Maria Teresa Taverna abita al numero 25 di Piazza Medaglie d’Oro, in un alloggio popolare Atc, ci abita dal 1982 e ora, rimasta sola, senza un lavoro, non riesce più a fronteggiare il decadimento dell’alloggio. «Ho i sanitari in bagno tutti mal messi, il lavello in cucina, me l’hanno cambiato tecnici comunali, ma non funziona bene, non scarica. La porta dell’appartamento è mezza marcia e nella camera da letto c’è una crepa che la taglia in due... per di più arrivano sempre più spesso gli scarafaggi, vengono da sotto, dalla fogna». Rispetto a certe situazioni che si verificano nelle case Atc non ci sono cose pazzesche, ad esempio il riscaldamento funziona. La storia di Maria Teresa è comunque indicativa di una situazione di disagio sociale molto diffuso. Forse basterebbe un cenno di attenzione in più. «La mia assistente sociale non è mai venuta a vedere dove vivo» dice. Ma più che lamentarsi delle istituzioni Maria Teresa vorrebbe trovare il modo di andarsene da qui. «Prendo 280 euro di pensione d’invalidità e pago 114 euro di affitto, quel che mi resta non basta per mangiare, così vado a chiedere l’elemosina davanti ai supermercati e qualcu- no ogni tanto mi regala la spesa... Ma io vorrei solo lavorare, come custode, ad esempio, o per commissioni e incombenze varie. Per guadagnare qualcosa che mi consenta di vivere degnamente e di far aggiustare o lasciare questa casa, in cui mi trovo come in una cella...». Maria Teresa è nata in Tunisia, perché suo padre lavorava là, ma è italiana al 100%, è arrivata a Vercelli quando aveva 4 anni. Ora ne ha 59. «Era il 1958 ricorda - e in quegli anni Vercelli era un’altra città, c’erano industrie, lavoro... Ora non si trova niente». Maria Teresa è divorziata, ma non riceve assegni di sorta, ha due figlie: una è andata a convivere con il compagno, l’altra, più giovane, è in una comunità per minori di Saluggia. Ha le sue manie, ad esempio non riesce a dormire con la luce spenta... ma quel che vuole, in fondo, è solo un’opportunità per rompere un cerchio sfortunato. «Il mio te- Ogni razza ha preferenze diverse: impariamo ad assecondarli Cane che hai... gioco che fa! uscire a giocare e amano correre a lungo con il loro amico umano in bicicletta o accompagnarlo a fare jogging. Non sono portati a seguire tracce o a giochi di agilità. Cani da caccia da seguita e da riporto e simili: vista la loro natura di cercatori, i giochi preferiti da questi cani sono quelli di ricerca; tuttavia non a vista, devono cercare oggetti... con il naso! Una volta trovato il giochino lo riporteranno, e noi dovremo nasconderlo di nuovo (attenti a non farci vedere mentre na- Sopra la crepa in camera da letto, a sinistra lo stabile Atc lefono è 328-1862899, sono disposta anche a trasferirmi per lavorare» conclude. Accogliendo questo appello esponiamo una riflessione: forse c’è bisogno di una modalità di “assistenza” delle persone diversa da quella istituzionale, dei codici Isee e delle regole, che pure ci devono essere. Non può offrirla il Comune, forse c’è bisogno di un’idea nuova, di un’associazione ad hoc. Certamente ci sono molti modi di vivere nel disagio e forse non sappiamo intercettarli tutti. scondiamo!). Cani da compagnia e simili: queste razze sono di indole pigra, e tendenzialmente prediligono stare tranquilli o fare giochi sul posto. Inoltre, preferiscono svolgere attività e gioco in cui anche il fisico è impegnato, ma sempre in presenza del proprietario e con il suo massimo coinvolgimento! Cani di piccola taglia: attenzione particolare per questi cani si deve avere riguardo alle dimensioni; per loro i giochi ideali sono quelli che richiedono sia impegno mentale che fisico, siano essi all’aperto o al chiuso. Cani da guardia e simili: apprendono e giocano in qualsiasi maniera, ma i giochi che preferiscono sono quelli di difesa; anche qui è obbligatoria la presenza del padrone.