free cinema inglese… e dintorni

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free cinema inglese… e dintorni
Biblioteca Civica “U. Pozzoli” – Lecco
“FREE CINEMA INGLESE… E DINTORNI”
Film disponibili in Biblioteca
I giovani arrabbiati di Tony Richardson
1959
DR 1107
Fallito, sofferente, ribelle, Jimmy tortura sé stesso e la moglie. Quando scopre di aspettare un bambino, la
donna, pur amandolo ancora, lo lascia. Questo gli farà capire molte cose sulla vita. Il film segnò l’uscita
ufficiale del ‘free cinema’ nelle sale per il pubblico tradizionale.
L’inchiesta dell’ispettore Morgan di Joseph Losey 1959
GR LOS ISP
Un giovane pittore è accusato di aver ucciso la sua amante che aveva anche una relazione con un
diplomatico. L’ispettore Morgan, incaricato delle indagini, trova la morta ancora molto … viva e risolve il
caso. E’ una detective story di taglio brechtiano dove i rapporti di classe condizionano le azioni e i
comportamenti dei personaggi.
La strada dei quartieri alti di Jack Clayton
1959
CM 718
Joe Lampton, arrampicatore sociale, circuisce e sposa la figlia di un ricco industriale, lasciando Alice che lo
ama sinceramente. Un film che pur non essendo ascrivibile al ‘free cinema’, aveva in comune con esso gli
umori, l’ambientazione, l’insofferenza del protagonista, e che, col suo incasso, aprì la strada ai film dei
giovani del ‘free cinema’.
Sabato sera, domenica mattina di Karel Reisz 1960
DR 536
Giovane operaio di Nottingham che vive tra pub e notti con donne sposate, tra capi odiosi e padri abbruttiti
dai consumi di massa, è incastrato da una borghesuccia messa incinta, ma non si arrende. Ottimo film sulla
classe operaia inglese, sociologicamente e politicamente azzeccato. Esordio di Albert Finney.
Gioventù, amore e rabbia di Tony Richardson 1962
DR 540
Proletario asociale e chiuso in un riformatorio, Colin è scelto dal direttore per partecipare a una gara di fondo
con gli allievi di un’aristocratica scuola pubblica e, vicino al traguardo, rinuncia a vincerla. E’ un film che
analizza a fondo i contrasti sociali e generazionali dell’Inghilterra dell’epoca. E’ diventato un classico del
cinema britannico.
Billy il bugiardo di John Schlesinger 1963
CM 522
Sogni di evasione e di rivolta contro il grigiore della vita quotidiana di un giovane impiegato delle pompe
funebri nell’Inghilterra del Nord. Primo film di Schlesinger, aprì la strada a una serie tv e a una commedia
musicale, facendo del protagonosta Billy, nella sua mediocrità, un personaggio emblematico degli anni ’60.
Io sono un campione di Linday Anderson 1963
DR 954
Frank Machin, minatore dello Yorkshire, diventa campione di rugby, ma un cattivo carattere e la violenza
dell’ambiente in cui è cresciuto rovinano i suoi rapporti con la squadra e la donna amata. E’ il solo film
tragico del ‘free cinema’ e insieme a “Sabato sera, domenica mattina” il film emblema di questa scuola
britannica.
Il servo di Joseph Losey 1963
GR LOS SER
Un giovane londinese ricco, inetto e superficiale è a poco a poco dominato dal suo cameriere, che introduce
in casa la sua amante spacciandola per sorella. E’ un ammirevole saggio sui rapporti di classe e
sull’antinomia servo-padrone. Un capolavoro spietato. Primo film del binomio Pinter sceneggiatore e Losey
regista.
Tom Jones di Tony Richardson 1963
A 28
Tratto dal romanzo di Henry Fielding. Nell’Inghilterra del Settecento il trovatello Tom, adottato da un ricco
filantropo, cresce nel lusso finché non viene buttato fuori di casa dal legittimo erede. Dopo molte avventure
sposa la figlia del benefattore. Felicemente infedele al romanzo, che è trasformato in uno scattante racconto
di cappa e spada, è un film colorito e mosso, ricco di divertimento e sorprese, recitato benissimo.
Il cadavere in cantina di Clive Donner 1964
CM 786
Agente immobiliare si fa aiutare da un aristocratico per scalare la società, finché non gli servirà più.
Intelligente e aguzza satira sull’alta società britannica. Ottimo cast.
Per il re e per la patria di Joseph Losey 1964
GR LOS PER
Nel 1917 un soldato britannico è processato per diserzione. Lo difende un capitano che non riesce a sottrarlo
al plotone di esecuzione. Sarà lui a dargli il colpo di grazia. E’ considerato, con “Orizzonti di gloria”, il
capolavoro del cinema antimilitarista del dopoguerra. Dramma-dibattito, è un film che oscilla tra l’opera a
tesi alla Brecht e la ricerca visiva alla Losey.
Modesty Blaise, la bellissima che uccide di Joseph Losey 1966 (consultazione)GR LOS MOD
Ricca avventuriera dal passato burrascoso esce dal suo ritiro per mettersi a disposizione dell’Intelligence
Service: deve proteggere i gioielli destinati a uno sceicco da un perfido criminale. In bilico tra la parodia del
cinema di spionaggio e la sua fedele imitazione, è un film interessante come magazzino delle mode visuali
degli anni ’60.
Darling di John Schlesinger 1965
DR 928
Arrampicata sociale di Diana Scott che, dopo un matrimonio fallito, diventa fotomodella, passa da un
giornalista ad un uomo d’affari e da un fotografo effeminato a un nobile italiano. In sintonia con le mode
culturali del tempo (un po’ di realismo alla ‘Free Cinema’, un po’ di vezzi della ‘Nouvelle Vague’), è un
interessante documento sociologico e contribuì a fare della Julie Christie una star.
L’incidente di Joseph Losey 1967
GR LOS INC
In un college dell’università di Oxford due docenti di mezz’età prendono una sbandata sentimentale per una
studentessa, il cui boyfriend muore in un incidente d’auto. La ragazza se ne va. Tutto come prima. E’ una
lucida e perfida parabola che disegna i conflitti di rara protervia che si nascondono dietro il silenzio operoso
di un microcosmo universitario, dietro i riti più raffinati di una cultura. Secondo frutto del binomio Pinter
sceneggiatore e Losey regista.
Poor cow di Ken Loach 1967 (in consultazione)
GR LOA POO
Storia di una ragazza che, mentre il marito è in carcere per furto, portandosi il suo bambino va a convivere
con un altro giovane delinquente che, a sua volta, si fa arrestare per rapina. Film di stile semi-documentario,
voce off della protagonista, rumori in presa diretta. Realismo sociale intriso di disperazione e tenerezza.
Tutte le sere alle nove di Jack Clayton 1967
(in consultazione)
DR 1277
Quando la madre muore i sette ragazzi Hook, figli di padri diversi, non vogliono essere divisi in vari
orfanotrofi e la seppelliscono in giardino. Film sgradevole e inquietante, ma anche ricco di pathos e non
senza passaggi divertenti.
I seicento di Balaclava di Tony Richardson 1968
S
85
Nel 1854, durante la guerra di Crimea, 600 ussari britannici sono mandati al macello nella vallata di
Balaclava. Gli autori contestano la storia patria e quella del cinema: demoliscono la tronfia società vittoriana,
il mito della battaglia e ribaltano la prospettiva eroica dell’hollywoodiano “La carica dei seicento”. Film
caustico, aggressivo, polemico e il più costoso dei ‘giovani arrabbiati’ inglesi.
Messaggero d’amore di Joseph Losey 1970
GR LOS MES
Tratto dal romanzo di Hartley. Ospite di un aristocratico compagno di scuola in un castello del Norkfolk, il
tredicenne Leo fa l’intermediario tra due innamorati segreti (la sorella del suo amico e un fattore), ma è
anche il tramite tra due classi, due concezioni di vita. Il film è complesso, ma arriva alla semplicità attraverso
l’artificio più raffinato. Terzo e ultimo prodotto del binomio Pinter sceneggiatore e Losey regista.
Domenica, maledetta domenica di John Schlesinger 1971
DR 572
Un giovane designer divide i suoi favori sessuali tra una donna in carriera divorziata e un medico ebreo,
finché li abbandona entrambi. In mirabile equilibrio tra introspezione psicologica e sociologica precisione di
particolari, è un film di struggente tristezza permeato di quel romanticismo malinconico tipico di
Schlesinger.
Family Life di Ken Loach 1971
GR LOA FAM
Oppressa dall’ambiente puritano della famiglia, costretta a lasciare il suo ragazzo e ad abortire, Janice si
ribella nevroticamente. Finirà in un ospedale psichiatrico. Racconto-inchiesta dalla scrittura sciolta, rigorosa,
onesta che alterna momenti descrittivi a squarci drammatici. La bravura dell’ attrice protagonista, nel
disegnare il personaggio che s’inabissa nella malattia, è esemplare. Ispirato alle teorie di Ronald Laing.
FILM VICINI ALLO SPIRITO DEL FREE CINEMA
L’alibi dell’ultima ora di Joseph Losey 1957
GR LOS ALI
A Londra si condanna un innocente a morte per omicidio. Dal Canada arriva il padre alcolizzato del
condannato che, in 24 ore, scopre l’identità del vero assassino. Non avendone le prove si fa uccidere da lui.
Amarissima riflessione sulla pena di morte e l’indifferenza individuale a riguardo, il tutto affidato a una
scrittura densa e classicamente barocca.
Suspense (The Innocents) di Jack Clayton 1961 (in consultazione)
G 433
Governante zitella assunta da gentiluomo inglese vedovo per accudire a due ragazzini, scopre che sono
posseduti dalla perversa influenza di una coppia di servitori morti. O è la sua immaginazione? Elaborato
rifacimento del famoso racconto “Giro di vite” di Henry James. Titolo italiano stupido, ma la suspense c’è e
specialmente il clima morboso. Debora Kerr superlativa.
Hallucination di Joseph Losey 1963
GR LOS HAL
Un incidente nucleare contamina un gruppo di donne: i loro figli sono segregati perché radioattivi, nel
laboratorio sotterraneo, scavato nella roccia, di una base militare. Un americano in vacanza e due giovani
inglesi entrano per errore in contatto con i bambini, tentano di liberarli, ma rimangono contaminati. Lucido
esempio di fantascienza pessimistica e apocalittica che è un grido d’allarme sul futuro del genere umano.
A Hard Day’s Night – Tutti per uno di Richard Lester 1964
M 16
Finto documentario su una ‘dura giornata’ dei Beatles che a Liverpool prendono il treno per Londra dove
devono registrare uno spettacolo per la Tv, portando con sé, oltre a due accompagnatori, il nonno di Paul.
Film contagioso per l’allegria, la gioia di vivere, il vitalismo, l’agilità, la disinvoltura, con diverse sequenze
memorabili e una spregiudicata contaminazione tra gli influssi della ‘Nouvelle Vague’ francese e quelli del
‘Free Cinema’ britannico.
Cerimonia segreta di Joseph Losey 1968
GR LOS CER
Strano rapporto tra una prostituta che piange la figlia morta e una figlia (ricca, nevrotica, ninfomane) che ha
perso la madre. Al di là degli accadimenti, emerge la maestria figurativa con cui Losey racconta il rapporto
tra le due donne mantenendo in equilibrio la concretezza dei gesti e dei comportamenti, l’ambiguità delle
motivazioni, il clima quasi onirico. Cast ammirevole.
I tre moschettieri di Richard Lester 1973
A 164
D'Artagnan è appena arrivato a Parigi per arruolarsi nei moschettieri e si mette subito nei guai con le guardie
del cardinale; lo salvano tre colleghi, Athos, Porthos e Aramis. Gli intrighi di Richelieu e di Milady stanno
per rovinare la reputazione della regina, ma i moschettieri recuperano i gioielli che la regina aveva regalato
all'amante. La trama e le situazioni sono arcinote, ma la regìa ha il tocco leggero di Richard Lester, così tutto
diventa divertente, irreale, scanzonato.
ALTRI FILM DEL FREE CINEMA
non posseduti dalla biblioteca
Momma don’t allow di Karel Reisz e Tony Richardson 1955
O Dreamland di Lindsay Anderson 1955
Together di Lorenza Mazzetti 1955
Every day except christmas di Lindsay Anderson 1957
Nice Time di Alain Tanner e Claude Goretta 1957
March to Aldermaston di Lindsay Anderson, Karel Reisz a altri 1958
Food for blush di Elisabeth Russell 1959
Siamo i ragazzi di Lambeth di Karel Reisz 1958
Giungla di cemento di Joseph Losey 1960
Gli sfasati di Tony Richardson 1960
Sapore di miele di Tony Richardson 1961
The L-shaped room (La stanza a forma di L) di Bryan Forbes 1962
Una maniera di amare di John Schlesinger 1962
The Caretaker – Il guardiano di Clive Donner 1963
The leather boys di Sidney Furie 1963
La doppia vita di Dan Craig di Karel Reisz 1964
Frenesia del piacere di Jack Clayton 1964
Non c’è nulla di meglio di Clive Donner 1964
La ragazza dagli occhi verdi di Desmond Davis 1964
Non tutti ce l’hanno di Richard Lester 1965
Morgan matto da legare di Karel Reisz 1966
Ci divertiamo da matti di Desmond Davis 1967
Via dalla pazza folla di John Schlesinger 1967
The White Bus di Lindsay Anderson 1967
Isadora di Karel Reisz 1968
Se… (If…) di Lindsay Anderson 1968
Alfredo il grande di Clive Donner 1969
Kes di Ken Loach 1969
O Lucky Man! di Lindsay Anderson 1973
Celebrazione di Lindsay Anderson 1975