18-19 giu 2013 viaggiare giovani.qxp:MASTRO AdV

Transcript

18-19 giu 2013 viaggiare giovani.qxp:MASTRO AdV
18 n. 22 19 giugno 2013
V I A G G I A R E
G I O V A N I
Specialisti del turismo giovane a Sydney in settembre alla World Student & Travel Conference
I servizi nell’era del flashpacker
Tablet e smartphone nello zaino, e ora negli ostelli va anche il business traveller
Sydney ospita dal 18 al 20 settembre WYSTC 2013, ventiduesima conferenza annuale
di WYSE Travel Confederation, associazione non profit e massima rete globale degli
operatori specializzati per il turismo giovane e studentesco.
Di nuovo la conferenza richiamerà alcune centinaia tra uomini di vertice e buyer
dei diversi segmenti dedicati agli under 35:
scuole di lingua e università, ricettività e attrazioni, specialisti di viaggi avventura e naturalistici, turismo scolastico, scambi culturali e lavoro all’estero, e poi ristoratori, trasportatori, assicuratori, marketer, istituzioni, ONG e organizzazioni del volontariato.
L’anno scorso a San Diego nella mostra
e nel workshop che affiancano la conferenza (insieme a un intenso programma
formativo) si sono tenuti quasi 6mila incontri di lavoro, per un settore che le ultime stime di WYSE, elaborate con gli analisti di StudentMarketing, valutano in circa il 20% degli arrivi internazionali nel mondo, per un fatturato che supera i 180 miliardi di dollari l’anno, in crescita dai 170
miliardi del 20011: i soli corsi di lingua all’estero valgono quasi 12 miliardi l’anno,
in progresso di circa il 5% nei cinque anni.
Il segmento più importante – oltre 64 miliardi di dollari – si deve ai viaggi per studiare all’estero, Erasmus incluso, avanti di
quasi il 30%. E anche i viaggi con lo zaino
in spalla, sono raddoppiati .
Più viaggiatori con la crisi
Una stima per difetto prevede 320 miliardi di fatturato nel 2020, e 300 milioni di
arrivi internazionali, favoriti dalla globalizzazione, dall’avanzata delle low cost, e con
la crescita della classe media globale dagli
attuali 2 miliardi a 5 miliardi di persone. Anche
perché sempre più governi e istituzioni – Australia
e Germania in prima fila
con importanti campagne
– coltivano con investimenti e comunicazione
questa domanda resistente
alle turbolenze di questi
anni: è provato che in mancanza di lavoro vero in patria molti ragazzi racimolano tutto il denaro che
possono e partono: anche
a caccia di lavoro altrove.
Flessibili, fuori dagli schemi
Tra i segnali in evoluzione sostanziale
quello sulla ricettività: tra i viaggiatori nella fascia dei 30-34 anni un terzo sceglie gli
hotel, quasi lo stesso che nella spartana fascia fra i 20 e i 22 anni: «Nei nostri ostelli
ora accogliamo perfino viaggiatori d’affari» ha spiegato da ITB Carl Michel, executive chairman di Generator, operatore con
10 ostelli in sette città europee di tendenza (anche Venezia, Berlino e Barcellona)
controllato da un fondo di private equity.
«Abbiamo a che fare con viaggiatori molto più flessibili che in passato – hanno aggiunto – ultimamente vengono da noi anche molti business traveller, magari ha volato low cost. E poi lo stesso ospite potrebbe
il giorno dopo scegliere per un paio di notti anche un hotel di fascia alta. Sono viaggiatori sempre più flessibili e culturalmente
versatili, liberi dai vecchi schemi. Solo che
chiedono servizi migliori, tecnologia e web
wifi, innovazione e comodi spazi comuni
terviste a ragazzi di tutto il mondo aggiorna i dati rilevati nel 2007 dalla precedente
edizione. Da allora al 2012 – uno dei dati più
vistosi – la durata media del viaggio è cresciuta di una settimana, arrivando alla bellezza di 58 giorni: qualcuno sta via anche
sei mesi o un anno, spesso sabbatico. Contribuisce al dato anche il decollo di nuove
correnti di turismo giovane dai BRIC, Brasile, Russia, India e Cina, che scelgono per
forza di cose mete lontane, e anche nel volontariato si sta via per almeno 60 giorni.
Il backpacker è tecnologico,
ma cerca sempre il prezzo
per incontrarsi e stare insieme, e cercano
anche nell’ostello l’atmosfera locale».
Horizon III
I giovani inoltre sono pionieri, scoprono
nuove mete e fanno tendenza con un fortissimo passaparola, e portano denaro nelle loro destinazioni, dove spendono tra il 60
e il 70% del loro budget. Inoltre partono più
spesso dalle altre fasce demografiche (1,44
viaggi l’anno), fino ai 25 anni sono finanziati dalle famiglie e gli altri se la cavano da
sé, spendendo in media 2.900 dollari nel
2012, contro i 1.500 del 2002 (e i 1.450 dollari del turista adulto). Per la gran parte inseguono interessi vari e combinati: mai puro leisure, ci sono sempre cultura, gran pomeriggi nei caffé e serate nei locali, shopping e visite nei luoghi storici e di tendenza di ogni meta. Tutti i dati sono in Horizon
III, il rapporto che WYSE ha appena pubblicato sull’universo globale del turismo giovane, che in base a una massa di 34mila in-
Tra il 2007 e il 2012 inoltre i viaggiatori intorno ai 30 anni sono aumentati del 10%, fino al 17% del totale, e nella stessa misura
sono diminuiti quelli tra i 23 e i 30 anni. Forse anche per questo non disdegnano più di
farsi chiamare turisti, piuttosto che viaggiatori, com’era obbligatorio fino a pochi
anni fa. Mentre il backpaker – il ragazzo con
lo zaino – evolve in flashpacker, perché ora
lo zaino contiene PC o iPad, macchina fotografica digitale, smartphone, tutto con le
app per leggere le guide e prenotare servizi
sui quali ci si è già informati a fondo prima
di partire, confrontando prezzi e opzioni. Il
flashpacker, che sui siti del turismo si aspetta di trovare informazioni dettagliate, ma
non i link ai social, che pure frequenta di
continuo – anche perché è un produttore
intensivo di reviews e commenti – chiedendo
pareri agli amici, rintracciando quelli reperibili nelle vicinanze. Invariata dal 2007 la
ricerca del prezzo, determinante sempre e
comunque per tutti i giovani. Ma ora al secondo posto nei motivi dell’acquisto c’è la
reperibilità del booking online, anche dal
mobile, che per loro vale ormai quasi quanto un’agenzia tradizionale. Quanto alle mete le star di questi ultimi anni sono Nord
America, Australia e Sudamerica, in calo tutta l’Europa. La città di tendenza Rio de Janeiro, poi Tokyo, Sydney, Buenos Aires e San
Francisco.
Marina Firrao
wystc.org
VOLARE COSTA MENO
Quasi tutti i vettori, aerei e marittimi,
hanno tariffe speciali per giovani fino ai
26 anni e studenti fino a 30 o 31 anni, che
si possono identificare con i documenti
scolastici o con la ISIC, International Student Card emessa dalle associazioni del
turismo giovanile, in Italia dal CTS. Ultimamente si moltiplicano le offerte ad hoc
dei vettori full service sul medio raggio,
nel tentativo di recuperare anche questo
traffico dalla concorrenza low cost.
Alitalia, ad esempio, ha appena lanciato la sua offerta Salta Su per i giovani da 14 a 26
anni: fino al 30 giugno ci sono 277.400 biglietti in promozione su Italia ed Europa (195.400
sui nazionali e 82mila sugli internazionali) per volare entro il 31 luglio 2013. Tariffe tasse
incluse da 45 euro a tratta in Italia (esclusa continuità territoriale sulla Sardegna); 50 euro
a tratta in Europa (escluse Francia e Olanda) e Nord Africa. Alitalia assicura ampia disponibilità per la formula anche sotto data. Ad esempio: Roma-Malpensa da 45 euro, LinateNapoli da 45 euro, Linate-Bruxelles da 49 euro, Roma-Monaco da 51 euro, Roma-Barcellona da 51 euro, Linate-Londra da 78 euro. Air Baltic ha tariffe studenti (con ISIC e senza
limiti di età) per insegnanti, inclusi 20 chili di bagaglio: ad esempio 55 euro più tasse per
tratta da Roma, Milano e Venezia via Riga per Amsterdam, Mosca, Parigi, Londra e Leningrado. 50 euro la tratta per Oslo, Dusseldorf o Praga, sempre dall’Italia via Riga. Tariffe analoghe per Varsavia, Stoccolma, Copenhagen, Tallin, Turku e Tampere. British Airways offre tariffe per studenti con ISIC fino a 35 anni (con agevolazione sul time limit per l’emissione della biglietteria). Sul lungo raggio Cathay Pacific offre tariffe ridotte per studenti
in possesso di ISIC. Ethiopian Airlines offre una riduzione del 5% sulle tariffe pubblicate agli studenti dotati di ISIC, senza limiti di età.