millebinari nr 13
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millebinari nr 13
Trasporto ferroviario in Lombardia Periodico della FILT CGIL Lombardia Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 SOMMARIO seicentoparole L’OPPORTUNITA’ LOMBARDA Pag 2 Seicento parole L’Opportunita’ Lombarda Pag 3 Attivita’ Ferroviarie Cosa è TLN? Il Verbale di Intesa. Il percorso ad oggi Pag 5 Millevoci Il punto di vista dei Pendolari. La nuova società può bastare? Il punto di vista dei Ferrovieri LeNORD Il punto di vista dei Ferrovieri Trenitalia Pag 8 La crisi economica ha notevolmente accentuato il deficit di offerta che il sistema del trasporto pubblico locale consegna ogni giorno ai cittadini pendolari del nostro paese, i quali a seguito della diminuzione di disponibilità di spesa si sono orientati verso l’utilizzo dei mezzi pubblici. Offerta insufficiente sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo, aggravata per il servizio ferroviario a causa dell’arretratezza di tutto il sistema; costringendo quasi due milioni di pendolari a viaggiare su treni sovraffollati, non adeguatamente climatizzati, sporchi e in ritardo! Dal 2000 lo Stato ha trasferito alle Regioni le competenze per il trasporto ferroviario locale e ogni anno stabilisce quanti finanziamenti trasferire a tale modalità. Gruppo FNM Una nuova organizzazione da organizzare Le Regioni, a loro volta, stipulano con le imprese ferroviarie i contratti di servizio, nei quali vengono indicati i parametri di qualità e l’entità dei treni offerti. Pag 9 A tu per tu Parlando di TLN con Nino Cortorillo Segretario Generale Filt-cgil Lombardia In Lombardia il servizio è svolto da Trenitalia e LeNord e la stessa Regione, negli ultimi anni, ha contribuito all’ammodernamento della flotta; acquistando direttamente nuovi treni. Pag 10 Marcia a vista Il soccorso di treni fermi in linea Pag 12 Approfondimento su… Il contenzioso disciplinare in FS In questa regione si spostano ogni giorno circa 5,7 milioni di persone, di cui un terzo utilizza il treno, generando una media di passeggeri al giorno di circa 500.000 persone e la circolazione sulla rete di 33,4 milioni di treni/km annui. Pag 13 Gocce Pag 14 Rail Sound Pag 15 La vignetta di B3 Pag 16 Noi e le stelle..Vergine Nelle ore di punta il flusso degli spostamenti raggiunge picchi altissimi, mettendo a dura prova un sistema non unitario e non integrato; causando ritardi e danni in termini di minore possibilità di sviluppo e crescita, di maggiori costi economici e sociali e di sostenibilità ambientale per tutta l’area lombarda! Su questo scenario il 3 agosto scorso è stato siglato un Protocollo di Intesa fra il Governo e la Regione Lombardia, che ha permesso che Ferrovie dello Stato e la stessa Regione, attraverso le società partecipate – Trenitalia e FNM – realizzassero una partnership costituendo una nuova Società paritetica utilizzando lo strumento giuridico/operativo dell’affitto dei due rami d’azienda. La nuova Società costituita rappresenta, quindi, il più grande operatore italiano specializzato nel trasporto pubblico ferroviario locale. La partecipazione degli azionisti istituzionali- Governo e Regione – dovrà garantire regolarità agli impegni sul piano finanziario: circa ulteriori 25 milioni l’anno, per i prossimi tre anni, messi a disposizione dal Ministero dell’Economia e la sigla del Contratto di Servizio, fra la Regione e la nuova Società; che sarà valido per sei anni, con una verifica dopo i primi tre anni e strutturato nella prima fase ancora su due modelli – a catalogo e tradizionale -. Obiettivi programmati dalla nuova Società saranno l’aumento della produzione in 18 mesi di circa il 15%, il 75% dei treni sotto i 5 minuti di ritardo nelle ore di punta, riduzione del 30% delle soppressioni nelle ore di punta. A TLN verrà trasferito il personale che presta servizio presso la Direzione Regionale Lombardia di Trenitalia, nonché il personale di staff delle strutture “Risorse 2 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 Umane e Organizzazione” e “ Amministrazione Finanza e Controllo” che svolgono attività per conto della Direzione Regionale Lombardia. Attività Ferroviarie Il personale che presta servizio presso la “Business Unit TPL Lombardia” di LeNord verrà trasferito alla nuova Società. COSA E’ TLN? Il Contratto Quadro fra FNM e Trenitalia del 4 Agosto 2009 ha definito l’ambito della partnership finalizzata alla gestione unitaria ed integrata del trasporto pubblico locale ferroviario all’interno del territorio della Regione Lombardia. La partnership si è realizzata in data 4 agosto u.s. attraverso la costituzione della società TRENITALIA – LeNORD (abbreviato TLN), il cui capitale sociale è detenuto congiuntamente e pariteticamente da FNM e Trenitalia. E’ da definire il conferimento dei rotabili di Trenitalia e di LeNord e l’affidamento di asset strategici come i nuovi ed avanzati impianti manutentivi di Novate e Fiorenza. L’aumento di capitale sottoscritto dai soci, del valore di sei milioni di euro, fanno di TLN, comunque, una Società forte e molto patrimonializzata, con grande merito di credito sul mercato. Per effetto di ciò, la società TLN assume il ruolo di gestore unitario del servizio di trasporto pubblico locale ferroviario nell’ambito della Regione Lombardia, il cui centro decisionale viene collocato a Milano. L’operazione avverrà in una prima fase, mediante l’affitto dei rami d'azienda, dedicati al servizio di Trasporto Pubblico Locale in Lombardia rispettivamente da Trenitalia (riconducibile alla Direzione Regionale Lombardia della Divisione Passeggeri regionale) e da LeNORD (riconducibile al servizio di trasporto pubblico locale ferroviario in Lombardia) in favore della società di nuova costituzione TLN per un periodo pari a 11 mesi. L’accordo siglato fra Trenitalia e FNM prevede che i contratti di affitto durino undici mesi e che entro il prossimo luglio ci sia la verifica degli obiettivi realizzati; onde poi procedere al conferimento dei due rami d’azienda alla nuova Società. Il tavolo del confronto sindacale dovrà verificare il perimetro delle attività da svolgere e gli obiettivi da raggiungere con la presentazione del piano industriale ed i dubbi e le perplessità legati alla costituzione di tale Società dovranno essere uno stimolo ulteriore per approfondire nel merito le ricadute sul lavoro e sulle sue tutele. In una fase successiva i rami d'azienda di Trenitalia e di LeNORD verranno conferiti alla nuova società TLN. In tale contesto, l’ operazione di affitto del Ramo di Azienda ha lo scopo di dotare TLN delle risorse strumentali per svolgere il servizio di trasporto pubblico locale ferroviario (personale, mezzi, risorse finanziarie, servizi etc) e di consentire l’espletamento di un congruo periodo di verifica circa la effettiva funzionalità della partnership fra FNM e Trenitalia e valutare la efficienza ed economicità della gestione di TLN quale gestore unitario di detto servizio. La riorganizzazione dei processi produttivi attraverso l’armonizzazione delle discipline contrattuali costituirà un notevole banco di prova per il sindacato dei trasporti, che non potrà non avere come orizzonte di riferimento il contratto unico della mobilità. In definitiva undici mesi che rappresentano un periodo impegnativo per il management di TLN e per il sindacato lombardo, cui questo confronto, offrirà un’opportunità unica per mettere in campo un lavoro unitario, innovativo e più efficace; ricordando che il giudizio finale di quanto svolto spetterà ai ferrovieri lombardi, cui si dovranno costruire nuove opportunità di sviluppo e di crescita e ai cittadini della regione; che misureranno il risultato del confronto dal loro inappellabile grado di soddisfazione del servizio offerto. L’operazione di affitto dei rami di azienda ha richiesto l’espletamento della procedura di informazione e consultazione sindacale imposta dall’art. 47 della Legge 428/1990 come successivamente modificata ed integrata con la presenza congiunta delle OO.SS di TRENITALIA, di LENORD ed i rappresentanti della parte datoriale. Le parti, alla conclusione delle consultazioni sindacali, hanno firmato in data 23 Ottobre 2009 una dichiarazione congiunta confermando di avere raggiunto una intesa da formalizzare anche sulla base della data di decorrenza dei contratti di affitto. Durante il periodo di efficacia dell’affitto del Ramo di Azienda, al personale interessato ed impiegato nei due rami di azienda oggetto dell’affitto saranno mantenute le stesse condizioni normative ed economiche attualmente riconosciute rispettivamente da LeNORD e da TRENITALIA nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge di cui all’art. 2112 c.c. Mariano Chierchia Di conseguenza, i rapporti di lavoro non saranno interrotti e continueranno con conservazione di tutti i relativi diritti ed obblighi, con garanzia solidale per i crediti maturati alla data di efficacia della richiamata operazione, tra LeNORD / TRENITALIA e TLN. I rispettivi Contratti collettivi applicati da LeNORD e TRENITALIA ed i contratti aziendali vigenti alla data di efficacia dell’affitto del Ramo di Azienda verranno applicati per tutta la durata del contratto di affitto. E’ indubbio che questa operazione è una sfida, oltre che dal punto di vista della gestione integrata del trasporto ferroviario in Lombardia, anche e soprattutto per quanto concerne Relazioni Industriali significative, atte, a costituire la base sulla quale TLN dovrà iniziare ad operare per il progressivo sviluppo di una gestione unitaria del modello di esercizio. Giancarlo Barbarossa 3 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 Sistema di premi e penali Attività Un sistema di penali puntuale e articolato aiutava ad individuare gli aspetti più critici del servizio, interpretando in primo luogo gli elementi di maggior disagio per i viaggiatori, alla luce dei reclami ricevuti Ferroviarie IL VERBALE DI INTESA. IL PERCORSO AD OGGI Soppressioni In data 22 ottobre ha avuto inizio l’esame congiunto tra le Società Trenitalia Spa, LeNord s.r.l e TLN s.r.l e le Segreterie Nazionali e Regionali di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, FAST FERROVIE UGL Trasporti, ORSA, FAISACISAL. Per disincentivare il ricorso alla soppressione dei servizi ferroviari, era prevista una penale sulle soppressioni, articolata secondo due soglie (0.4 e 0.6% del servizio su base annua), con penale crescente, proporzionata all'entità del contratto (Trenitalia rispettivamente 200'000 e 300'000 Euro, LeNORD 70'000 e 100'000). Nel corsa di tale incontro si espletata la procedura prevista dall’art. 47 legge 428/1990 e si è raggiunta un’intesa sui vari aspetti legati al lavoro. Nel corso di questo incontro era stato negoziato un verbale di intesa che è stato firmato solo in data 11 Novembre 2009. Dalla prima stesura del verbale alla firma vera e propria è trascorso del tempo (22-23 ottobre al 11 novembre). Per quale motivo? la firma di tale accordo era subordinata sottoscrizione del Contratto di Servizio da parte di Regione Lombardia. Puntualità e indennizzo ai viaggiatori Gli indici di puntualità venivano monitorati in modo completo, sia per l'intera giornata, sia per le fasce di punta dei soli giorni feriali da lunedì a venerdì, in modo da migliorare la significatività del dato. Il sistema di indennizzo ai viaggiatori ("bonus") costituiva uno dei cardini del contratto e rappresenta un esempio di penali contrattuali girate direttamente a favore dei viaggiatori, sotto forma di uno sconto automatico del 20% sull'acquisto del nuovo abbonamento mensile TLN ha ottenuto già la Licenza per operare da parte del Ministero dei Trasporti, si è in attesa del rilascio del certificato di sicurezza dall’ANSF. La data formale di firma del contratto di affitto era ipoteticamente posta per l’1 novembre con la clausola sospensiva di uno slittamento di tale data, in mancanza della stipula del Contratto di Servizio con Regione Lombardia e in data 2 novembre Regione Lombardia ha sottoscritto il contratto di servizio. A seguito dell’ottenimento del contratto si servizio si è deciso di accelerare i tempi e quindi di procedere l’attivazione di TLN dal 15 novembre 2009. Composizione e affollamento Il contratto prevedeva il monitoraggio della composizione dei treni più affollati (fasce di punta), con la relativa penale di 1.00 Euro a posto per Trenitalia e S5 e 0.50 per LeNORD, che le imprese dovevano corrispondere in caso di composizione non rispettata. QUALI LAVORATORI COINVOLTI NELL’AFFITTO RAMO Il perimetro di riferimento è tutto il personale in forza alla data del 8 ottobre 2009 alla Direzione Regionale Lombardia della Divisione Passeggeri Regionale e tutt’ora in servizio nonchè le strutture di Staff “Risorse Umane e Organizzazione” e “Amministrazione Finanza e controllo” che svolgono la loro attività in via prevalente per la Direzione Regionale Lombardia. Per quanto riguarda il personale di LeNord verrà trasferito tutto il personale in forza presso la Business Unit “TPL Lombardia” e della funzione “Sicurezza, Qualità, Ambiente”. L’elenco dei nominativi sarà a disposizione delle OO.SS al momento della firma del verbale, che abbiamo inserito in copia allegata al giornale. Il giorno 9 novembre il contratto di servizio è stato approvato in giunta e in data 11 novembre le OO.SS sono state chiamate per firmare il verbale di incontro in allegato. In data 30 ottobre sono stati firmati i contratti di affitto dei rami di Azienda di LeNord e Trenitalia, a favore della nuova società. La durata dei contratti è stabilita a 11 mesi con decorrenza prevista dal 15 novembre L’assemblea della nuova società, in data 30 ottobre ha deliberato un aumento di capitale per 6 milioni di euro. Il 27 Novembre i lavoratori Trenitalia riceveranno due cedolini paga, con attribuzioni fino al 15 novembre e dal 15 novembre al 27. Per i lavoratori LeNord che ricevono busta paga il 7, questo mese riceveranno un ulteriore cedolino il 27 novembre. I TEMPI E CONTENUTI Il verbale fa riferimento agli 11 mesi previsti di affitto ramo, quindi gli elementi contenuti mettono in chiaro gli aspetti relativi a questo periodo, durante il quale sarà costruito un percorso che dovrà portare all’armonizzazione dei due contratti, incentrato sulla tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti. COSA E’ IL CONTRATTO DI SERVIZIO Rappresenta l’attività da svolgere. Fino ad oggi Trenitalia lavorava in proroga, in quanto da due anni si è lavorato senza alcun contratto. Nel Tutti i contratti di servizio quantificano la produzione in termini di trenikm annui. Più in particolare, i contratti fissano un prezzo complessivo per la produzione di base, cioè quella esistente alla sottoscrizione, e un prezzo unitario (a trenokm) per i servizi di nuova attivazione. dettaglio l’intesa chiarisce che il personale I contratti si differenziano anche per il diverso approccio rispetto al pedaggio (approccio legato a ragioni storiche della rete di provenienza): quando non è compreso, esso è pagato a parte dalla Regione. Elemento essenziale dei contratti è riconoscere il corrispettivo non solo in base alla quantità di treni prodotti, ma anche in base alla loro qualità, in termini di puntualità, pulizia, affidabilità del parco rotabile, ecc. In particolare il contratto di servizio 2006-2007 (uno dei più articolati nel panorama nazionale), tra gli aspetti legati alla qualità prevedeva. 4 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 TRENITALIA e LENORD manterrà l’applicazione del proprio contratto di provenienza, in particolare per i lavoratori provenienti da TRENITALIA rimangono confermati: Millevoci -Il contratto delle Attività Ferroviarie ed il Contratto Aziendale del Gruppo FS IL PUNTO DI VISTA DEI PENDOLARI. LA NUOVA SOCIETA’ PUO’ BASTARE? Nello scorso mese di ottobre ha preso il via la nuova società denominata TLN (Trenitalia –LeNord S.r.l.), costituita con l’affitto del ramo d’azienda delle due società che hanno in gestione il servizio di trasporto pubblico locale ferroviario in Lombardia. Per il lavoratori di LeNord rimangono confermati -Le condizioni economiche e normative vigenti in base alla storia del ramo d’azienda, sia con riferimento al CCNL degli Autoferrotranvieri che gli accordi aziendale vigenti. La finalità dell’operazione è di realizzare la gestione unitaria ed integrata del trasporto pubblico locale ferroviario all’interno del territorio della regione, per un periodo di prova della durata di undici mesi, al termine del quale si procederà alle verifiche che porteranno, se di esito positivo al conferimento del Ramo di Azienda delle due società : Trenitalia e Le Nord, oppure, se l’esito sarà stato negativo, cesserà l’efficacia dell’affitto e tutto ritornerà come prima. Durante il secondo incontro per ufficiare la firma del verbale, all’intesa sulle relazioni sindacali è stata inserita una nota a verbale, dove le OO.SS si auspicano che terminati gli undici mesi ai lavoratori che transiteranno definitivamente vengano riconosciuti ad personam i diritti normativi e retributivi previsti dal verbale come le Concessioni di Viaggio. Dell’operazione in corso, è stata data una essenziale informazione, nei giorni scorsi, anche alle associazioni dei consumatori nell’ambito del Comitato Regionale Consumatori Utenti. IL RUOLO DELLA FILT-CGIL In questa fase di avvio al confronto il ruolo di Filt-Cgil è stato e sarà di estrema importanza. In fase di esame congiunto, grazie ad un lavoro tecnico e puntuale delle Segreteria Nazionali e Regionali hanno focalizzato l’attenzione del verbale anche sul mantenimento del premio di risultato laddove previsto nell’azienda di provenienza e hanno negoziato “in battuta di coda” un impegno formale delle Aziende e delle altre OO.SS presenti al tavolo a creare un percorso di armonizzazione riconducibile al Contratto della Mobilità. (vedi intesa sulle Relazioni Sindacali in allegato). In tale occasione sono stati presentati i contratti di servizio che la Regione ha definito con Trenitalia e Le Nord, che contengono, tra i tanti impegni, gli obiettivi concordati in termini di sviluppo dei servizi, di standard di qualità , di tariffe, di affidabilità ed indennizzi, di verifica delle prestazioni, di rapporto con gli utenti e con le associazioni dei consumatori. Si tratta, come si può capire, di quelle caratteristiche del servizio su cui , nel modo più diretto, si misurerà il beneficio, per i viaggiatori e i pendolari, della gestione della nuova società, la TLN per l’appunto. L’armonizzazione di due aziende storiche sotto il profilo normativo e contrattuale è da costruire. L’obiettivo sindacale sarà la costruzione di un reticolo di salvaguardie, dove la fase attuale non è il punto di arrivo ma quello di partenza. Infatti, già per il periodo autunno- inverno 2009- 2010, si dovrebbero attuare, sia in termini di quantità che di qualità, i servizi concordati tra i due gestori unificati e la Regione, mettendo in campo tutti gli strumenti e le risorse finalizzate ad un effettivo e percepito miglioramento dei servizi offerti in relazione alla situazione in atto, di cui si dolgono da tempo i cittadini lombardi. COSA STA FACENDO LA FILT-CGIL OGGI PER I LAVORATORI TLN? In data 3 novembre alla sede di S.Gregorio ha avuto luogo il primo Attivo TLN. Dal dibattito è emersa una cosciente preoccupazione sul futuro ma anche una concreta volontà di lavorare da subito attraverso commissioni tecniche miste che portino ad un processo di armonizzazione. La sfida è difficile perché non si gioca solo in casa nostra, una casa unita e dalle idee chiare, ma dal confronto con altre posizioni sindacali spesso “separate in casa”o abbagliate dalle apparenze, e con più interlocutori aziendali vecchi e nuovi, per poi non dimenticare il “datore di lavoro” Regione Lombardia. Parte importante di questa strumentazione, discende dalla definizione, concordata con le associazioni dei consumatori, della Carta dei Servizi nella quale dovrebbero essere specificati i parametri qualitativi e quantitativi dei servizi erogati in relazione alle esigenze dell’utenza. Ebbene, proprio questo atto doveroso, non fosse altro perché previsto per legge, ora anche dal Contratto di Servizio, non è stato ancora compiuto, ne si può pensare che possa bastare un incontro di consultazione per chiudere l’argomento; eppure le associazioni hanno formulato anche in quella sede osservazioni e richieste che vanno nella direzione di rendere per davvero il servizio ferroviario l’architrave del trasporto pubblico in Lombardia. Gli interlocutori di riferimento sono molti, troppi ma la Segreteria Regionale e Nazionale Filt-Cgil durante l’Attivo si sono impegnate a seguire ogni fase del processo affinchè passati gli 11 mesi non ci sia “il salto nel vuoto”. Sicuramente il contratto unico della mobilità, se non ostacolato a suo tempo, avrebbe facilitato il processo di osmosi delle due aziende. Ma a volte tornano.. e noi che ci avevamo visto bene, vi diciamo “ve l’avevamo detto!!!!” Si è sollecitato per il miglior funzionamento del sistema che si indichino percorsi certi per realizzare l’integrazione modale e tariffaria, anche se si devono vincere resistenze che vengono da importanti attori quali ATM e Comune di Milano. A cura di Sara Tripodi Abbiamo richiamato l’importanza che siano resi contrattualmente esigibili con il gestore modalità di controllo e vigilanza nonché un sistema di monitoraggio sull’adeguatezza dei parametri del servizio erogato fissati nel Contratto di Servizio che prevedano forme di partecipazione delle associazioni dei consumatori e utenti. 5 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 Millevoci Si è osservato come gli standard di qualità stabiliti per il periodo invernale 2009- 2010 non contengano , soprattutto in materia di puntualità, i miglioramenti attesi per cui si potrebbe ritenere possibile ,se raggiunti, l’applicazione dell’aumento delle tariffe dall’agosto 2010 , come recita la delibera della Giunta Regionale all’esame del Consiglio. IL PUNTO DI VISTA DEI FERROVIERI LENORD Cosa è successo nell’ultimo anno? La Regione Lombardia ha scelto di affidare il servizio ferroviario Tpl ad una nuova società: TLN (Trenitalia-LeNORD), composta dall’intero personale di LeNORD (ricordiamo: impresa ferroviaria controllata dal Gruppo FNM, azienda discendente dalla storica “Ferrovia in concessione” operante nell’area nord- ovest della regione) e dal pezzo di Trenitalia regionale che si occupa nel trasporto in Lombardia. Cosa era successo prima tra le due società distinte? L’apertura del passante ferroviario che aveva già determinato una serie di problematiche di integrazione. Il passante non è stata soltanto una via per ricucire due parti di Milano. Il passante (S1 e S2) ha permesso la comunicazione tra l’area di nord-ovest, area di semplice accesso ad alcune vie di comunicazione svizzere-europee - molto industrializzata, efficiente, produttiva, e con alta densità demografica - al sud della Regione, ovvero la porta di accesso a Milano per chi arriva e parte verso sud (cioè il restante 70% del territorio italiano) e che rappresenta anche un sistema produttivo-economico diverso dal resto del territorio regionale. Inoltre, per l’area nord-ovest, si apre una porta per l’altra via di comunicazione ancora ostruita per il trasporto ferroviario: tutto ciò che si trova a est di Milano (S5), con Treviglio come punto nodale! Non bisogna dimenticare che all’interno di quanto esposto ritroviamo anche lo scalo aereo più importante del nord Italia: Malpensa. Insomma, TLN in un primo momento, dovrebbe avere il compito di rimuovere gli ostacoli che ancora sussistono per arrivare ad un sistema organico e coerente del trasporto ferroviario; essere di fatto una rete (regionale) all’interno delle reti (Nazionali-Europee). Pensiamo che tra i primi obiettivi di TLN ci sia quello di rendere burocraticamente meno complicato lo spostamento delle persone: quindi uniformare la tariffazione e trovare un modello operativo per rendere efficace il servizio che si offre alla clientela. Per realizzare questo progetto è indispensabile pensare un modello organizzativo unico e, più importante, in cui tutti i processi siano efficienti, le responsabilità chiare e il tutto pianificato e controllato. Da quanto detto, TLN dovrebbe avere in successione le seguenti priorità: • la formale creazione della società (passaggio già costruito) • l’adempimento normativo per poter operare in primis come impresa ferroviaria: quindi l’implementazione dell’organizzazione, di tutti i regolamenti le procedure ed i riconoscimenti per poter ottenere il certificato di sicurezza ferroviaria. • L’uniformazione del “modus operandi” degli addetti, lavoratori dipendenti e dei rapporti con l’indotto ed gli appaltatori di servizi. Ciò detto, non crediamo che il tutto trovi conclusione solo realizzando questi 3 punti. Ricordiamo che qualsiasi impresa ferroviaria, al momento, in Lombardia, per coprire interamente il territorio, dovrebbe muoversi su 2 reti diverse, ancora caratterizzate da elementi simili, ma non ancora uguali. Quali saranno in futuro gli ulteriori sviluppi di TLN? Ed in che rapporti svolgerà la sua missione rispetto alla/e infrastrutture? Noi lavoratori di LeNORD che prospettive future avremo? Siamo abbastanza professionalizzati? Quante paure e dubbi ci attraversano.. ma pensiamo a cosa siamo oggi. L’apertura del passante ferroviario nel 1998, il forte ricambio generazionale accompagnato dalla compresenza di vecchi e nuovi lavoratori, hanno fatto capire da subito che chi già lavorava o si apprestava a lavorare per il E’ certamente una sfida quella che si presenta ai soggetti sociali e istituzionali coinvolti nell’operazione; se i lavoratori ferrovieri esigono, giustamente, garantiti i diritti contrattuali legati al posto di lavoro per l’oggi e per il domani, i viaggiatori e i pendolari si aspettano da questa novità dei risultati concreti che riconosca il diritto ad una mobilità dignitosa e compatibile con il loro potere d’acquisto. Nei prossimi mesi eserciteremo il massimo controllo sulle novità dell’operazione che TLN rappresenta, con la consapevolezza che il nostro giudizio si esprimerà sul terreno della qualità del servizio nei suoi diversi aspetti. E’ una sfida che si presenta con tante incognite ma che vorremmo non si giocasse con carte truccate; mi è difficile pensare che se TLN fallisce gli obiettivi fissati, tutto possa tornare come prima. Una sfida che vorremmo vincessero i lavoratori, per il loro lavoro, i pendolari e gli utenti per la loro dignità di cittadini. Con questo spirito si possono trovare, pur nel distinto ruolo di rappresentanza, i temi e le volontà per un comune impegno. Giacinto Brighenti Presidente Federconsumatori Lombardia 6 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 Gruppo FNM, avrebbe dovuto avere queste caratteristiche: la predisposizione alla formazione continua, la tolleranza al cambiamento e non ultima, la curiosità verso l’innovazione. Il cambiamento dell’infrastruttura, del materiale rotabile, del nostro modo di lavorare, (dovendo imparare ad essere ferrovieri operanti su Ferrovienord e su RFI), ci ha arricchito molto. Anche se talvolta si lavora in una condizione alquanto stressante soprattutto per la mancanza di regole adeguate. Come di solito avviene l’organizzazione è sempre più lenta della realtà, perché il peso della tradizione mal si coniuga con l’innovazione. L’epoca dell’operare in condizioni stabili era comunque finita! Questa è stata la scommessa che l’azienda aveva fatto e che il sindacato aveva appoggiato, ponendo prospettive al lavoro, nel suo senso più nobile. Non a caso, nell’ultimo anno, uno dei tanti anni di svolta per il servizio offerto da FNM, ci siamo trovati in una condizione più unica che rara: in piena crisi economica, il numero di assunti ha sorpassato le 100 unità (e potevano essere anche di più!). E proprio in questo ultimo anno abbiamo assistito ad una politica aziendale veramente orientata al lavoro ed alla pianificazione del futuro. Sfortunatamente ora abbiamo la sensazione che sia stato un fuoco di paglia e gli avvenimenti (e le dichiarazioni) dell’ultimo mese non ci fanno ben sperare. Purtroppo non è tutto oro quel che luccica. Scelte univoche da parte aziendale, soddisfazioni di interessi egoistici (talvolta privati) o di opportunismo hanno più volte comportato delle frizioni tra lavoratori e azienda dalla societarizzazione in avanti e soprattutto nell’ultimissimo periodo. Attraverso il pretesto di una migliore organizzazione aziendale, si è assistito prima ad una prolificazione di società e ora ad una dissennata proliferazione di funzioni e figure professionali che svolgendo anche una sola attività si sono ritrovate elevate alla soglia di una importante responsabilità. Sembra prevalgano ancora volontà politiche ai livelli più elevati e le volontà personali (tipo le baronie di inizio ‘800) ai livelli intermedi. Il lavoro è stato poco premiato e la professionalità ancora meno, purtroppo stiamo assistendo all’esaltazione ed alla personalizzazione dell’immagine, in netta contraddizione rispetto a ciò che il buon senso dovrebbe determinare. Si è voluto “spegnere” ciò che stava funzionando, senza una giustificazione attendibile. L’inclinazione all’apprendimento ed al cambiamento che avevano i lavoratori del gruppo si è in molti casi trasformata in “voglia di non cambiare”. In questo senso, molti lavoratori sono portati a credere che quando l’azienda propone la formazione “in straordinario” sia solo un modo per riversare ancora e di nuovo il costo di qualche “scambio” o “prestazione” politico/clientelare sulle spalle dei lavoratori. Di non poco conto è l’ansia generata dal mettere in discussione l’orario di lavoro, la costruzione turni e della settimana corta (Sc), consuetudini ormai recepite e consolidate che al di là dall’essere più o meno positive e vantaggiose saranno materie di confronto. Millevoci IL PUNTO DI VISTA DEI FERROVIERI TRENITALIA Da molti anni ormai, il settore del trasporto pubblico su rotaia vive una situazione di progressivo abbandono e disinteresse da parte delle parti politiche che è all’origine dell’attuale situazione di crisi e degrado che entrambe le società (Trenitalia e Le Nord) vivono. Il disinteresse è reso evidente dalle scelte effettuate dal nostro committente in materia di investimenti negli anni passati (investimenti assenti o quasi per il settore già dalla metà degli anni ’90), scelte che viste con il senno di poi, sembrano volte ad accentuare il degrado delle imprese di trasporto con il secondo fine di demonizzarle e poi ergersi a protettore del pendolare, intervenendo dove gli altri (senza investimenti) falliscono. Con la nascita di TLN che di fatto incarna la volontà della regione Lombardia di prendere le redini del trasporto locale e farlo proprio, si registra una radicale inversione di tendenza, infatti la Regione, diviene committente, responsabile e garante della regolarità del servizio e della sua qualità. Si è quindi passati dal concetto di liberalizzazione al suo opposto, portando due grandi realtà quali Le Nord e Trenitalia a “saltare lo steccato” della storia e delle abitudini di entrambe le società guardando ad un futuro comune da costruire e vivere insieme. Ma quali sono i dubbi e le perplessità di chi vivrà in prima persona il passaggio da Trenitalia a TLN? I dubbi riguardanti la nascita di TLN, non riguardano tanto i prossimi 11 mesi, poiché in questo periodo i lavoratori manterranno le condizioni lavorative e contrattuali d’origine. Ciò che noi tutti ci domandiamo, è come cambierà la nostra vita lavorativa al termine di questi undici mesi, se la fusione fra le società avrà esito positivo? Quali saranno le modifiche alle condizioni contrattuali finora applicate, e quali stravolgimenti dobbiamo attenderci in merito al trattamento economico a cui siamo abituati (ad esempio le competenze accessorie che formano quasi un quarto del nostro stipendio) data la necessità da parte di TLN di rendere equa la retribuzione dei lavoratori delle nostre due imprese? Manterremo i diritti acquisiti? Come cambierà la gestione del trattamento previdenziale? potranno essere mantenute le scelte effettuate in merito alla destinazione del TFR? Come cambierà l’organizzazione del lavoro? Il passaggio da SPA a srl che garanzie di solidità per il futuro ci darà? E per quanto riguarda il fondo di accompagnamento, i colleghi più anziani nella fase di cessione potranno rientrarci? Quale istituto si occuperà della formazione del personale? Delle visite sanitarie? Il personale attualmente in apprendistato in quali termini rientrerà in TLN? Tanti sono i quesiti e dubbi che attendono risposte concrete. Marco Bartocci & Maria Gragnaniello Capitreno Trenitalia Riccardo Betti & Alessandro Donnarumma Capitreno LeNORD 7 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 Gruppo FNM ad una maggior formalità nello svolgimento delle attività ed alla necessità di definire e rispettare in modo più puntuale la pianificazione e la programmazione del servizio. L’esigenza sarà quindi di normare in modo più sistematico le attività lavorative, a discapito dell’iniziativa individuale ma a favore del miglioramento del flusso operativo. Una società più grande e più estesa deve necessariamente prevedere un’organizzazione più formale e conseguentemente più ugualitaria. La funzione di responsabilità deve diventare la cella elementare per il corretto svolgimento e coordinamento delle mansioni, mentre l’attività deve rimanere un elemento secondario da non associare assolutamente ad alcun nome ma ad un gruppo o ad una categoria di lavoratori. Quanto sino ad ora esposto può sembrare eccessivamente teorico e distante da quello che effettivamente avverrà dal punto di vista operativo, ma è opportuno ricordare che la comprensione dei fatti che a breve ci vedranno coinvolti, scaturisce da adeguate analisi e valutazioni preventive. Come i clienti-viaggiatori, anche se con maggiore prudenza perché siamo del mestiere, rischiamo di crearci delle aspettative su quello che avverrà e seppure con tutte le perplessità del caso non siamo immuni della speranza che una serie di problematiche che ci hanno accompagnato negli ultimi anni, troveranno una loro naturale soluzione. Nel cambiamento, confidiamo che le innovazioni organizzative producano miglioramento delle modalità lavorative, salvo poi ricrederci quando potremmo scoprire che la riorganizzazione prevede solo un nostro contributo marginale. Per queste motivazioni, non trascuriamo la nostra capacità professionale di rivestire ruoli e competenze diverse, di saper gestire situazioni non programmabili e/o di emergenza, di saper gestire gli aspetti relazionali e non ultima la nostra maturata conoscenza degli aspetti normativo-regolamentari. Da sempre ma soprattutto in questo periodo, è necessario analizzare il contesto degli sviluppi futuri, dove il problema non sarà il “minuto medio” in più o in meno ma rinforzare le fondamenta di tutta la struttura organizzativo-sociale, senza disperdere la forza del confronto collettivo. Dobbiamo iniziare a focalizzare la nostra attenzione sull’aspetto funzionale dei flussi organizzativi. In questa fase le nostre perplessità potrebbero essere tali perché le passate esperienze non ci hanno dato concrete garanzie che il nuovo funzioni meglio e sia effettivamente più efficiente. Dobbiamo riflettere sugli sviluppi professionali per governare le opportunità allontanando il rischio di subire passivamente le conseguenze di questo momento e valorizzando le interdipendenze tra i ruoli professionali. Sia nel presente ed in particolare nel futuro, al di la di qualifiche e settori, dobbiamo sempre considerarci “protagonisti” superando la logica di essere “antagonisti”. Affrontiamo da subito ed in modo serio, il tema dell’interdipendenza tra i ruoli, sviluppando un cammino comune scongiurando l’isolamento di quelle categorie che, nei processi organizzativi, potrebbero trovarsi in una posizione di debolezza. Proponiamoci di operare con una sana solidarietà organizzativa contrapposta ad una sterile professionalità di elite. UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE DA ORGANIZZARE L’integrazione di due culture ferroviarie differenti a tutti i livelli: Direttori, Dirigenti, Quadri, Addetti all’esercizio, alla manutenzione, Addetti alle funzioni di programmazione ed amministrative, determinerà significative modifiche nei metodi di lavoro e nei rapporti interfunzionali sino ad oggi applicati in LeNORD. Dopo i proclami, gli annunci e le ipotesi, la nuova Società TLN è finalmente giunta ai blocchi di partenza. Nonostante le voci di molte Cassandre, la nuova società come qualsiasi cambiamento rappresenta una opportunità che deve essere valutata, recepita e costruita, soprattutto costruita perché nell’incertezza del presente dobbiamo costruire il nostro futuro. Indipendentemente dal tecnicismo che dovremmo applicare nel riorganizzare le nostre metodologie di lavoro, è necessario riflettere sull’impatto gestionale che i lavoratori si troveranno a dover affrontare. Molte attività singole svolte con “gelosia” e protezionismo da determinati settori (o uffici) o addirittura da singoli lavoratori di LeNORD, si troveranno duplicate con l’analoga struttura di Trenitalia. Un confronto di metodi, competenze e capacità sviluppate in contesti diversi che obbligatoriamente si dovranno armonizzare per dare vita ad una società comune. I nostri migliori metodi non è detto che saranno adeguati alla nuova struttura organizzativa ed anche le competenze acquisite potrebbero avere l’esigenza di essere modificate ed implementate con nuove modalità di lavoro magari sino ad oggi ritenute inadeguate perché troppo avanzate o troppo obsolete. I tempi di costituzione effettiva (per portare a regime le attività operative) sono importanti per capire i momenti topici del cambiamento. Attualmente, le fasi percepibili dai lavoratori per la costituzione della “nuova società” sono state di fatto condensate in pochi mesi. Dal primo ottobre è stato applicato il nuovo organigramma aziendale di LeNORD che rappresenta lo schema della futura struttura organizzativa di TLN. Come spesso accade nelle riorganizzazioni, gli schemi conosciuti si sono modificati, rendendo difficile l’orientamento consolidato che nel tempo consentiva di associare le persone alle funzioni senza per questo avere una conoscenza accurata delle competenze della struttura organizzativa. Questa affermazione che può sembrare banale, deve essere invece il primo punto di partenza di una accurata valutazione. TLN sarà una società 3 volte più grande della attuale LeNORD, ovvero circa 4.000 persone saranno addette al solo trasporto con una diffusione sul territorio molto più ampia con confini molto allargati rispetto ai comuni serviti dalla “vecchia” LeNORD, comuni che attualmente, sono, nella maggior parte dei casi, le residenze abitative del personale in servizio. La “casa azienda” perde il prefisso “casa” e diventa solo “azienda”. Ciò significa che laddove sino ad oggi le relazioni personali avevano sopperito alle lacune organizzative, da questo momento in poi, si assisterà Enzo Lenzini 8 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 PARLANDO DI CORTORILLO GENERALE LOMBARDIA TLN dovrà essere graduale, nella consapevolezza che non ha precedenti per rilievo dei proprietari e delicatezza oggettiva dell’attività ferroviaria. Si tratta quindi di un esperimento che potrebbe dar origine ad altri esperimenti, di cui ancora non si conoscono i contenuti. Ma di cui naturalmente non vogliamo siano cavie i lavoratori. La procedura di affitto del ramo d’azienda, legge 428/90, è una norma di tutela dei lavoratori. Impedisce infatti in presenza di cessioni di parti di una impresa che i lavoratori diventino esuberi non passando insieme all’attività nella nuova impresa. La particolarità risiede nell’affitto che precede la definizione di tutte le norme che saranno, non dei due rami d’azienda, ma della nuova TLN e dei suoi dipendenti. Si tratta quindi di una fase di transizione che però dal primo giorno di attività di TLN avrà suoi dipendenti (i 2450 di Trenitalia e i 1250 di Le Nord)” CON NINO SEGRETARIO FILT-CGIL Perché nasce TLN? Questa domanda andrebbe fatta ad altri interlocutori, ma il punto di vista di Filt-Cgil, in quanto osservatore attivo del processo credo possa chiarire maggiori aspetti legati al servizio da offrire e soprattutto al mondo del lavoro. “TLN nasce per un insieme di cause, ma soprattutto per la evidente crisi del trasporto ferroviario pendolare nella nostra e nelle altre regioni. La richiesta di servizio non trova una risposta adeguata. In questo è evidente il ritardo a livello nazionale centrale di comprendere le dinamiche presenti in Lombardia e che purtroppo andavano lette con più attenzione. L’altra ragione risiede nella conclusione di un ciclo iniziato negli anni ’90 e che prevedeva la messa a gara del servizio, come uno degli elementi fondamentali per alzare la qualità del servizio e contenere i costi. Le gare non si sono mai fatte e la politica nazionale e regionale ha scelto, modificando la legge, il ritorno alla possibilità dell’affidamento diretto. Sbaglia però chi pensa che si torni al precedente monopolio. Si determinerà un nuovo equilibrio tra politica, imprese e mercato. Chi fruirà del servizio, i pendolari lombardi, che garanzie in più avranno rispetto agli attuali vettori? “I pendolari giudicheranno nei prossimi mesi ed anni. Da subito, e dalle prossime elezioni regionali, si giocherà la partita del consenso indotto dalla nuova società. Allo stato si prevedono aumenti di servizio (quasi il 20% nei prossimi anni) e l’arrivo di nuovi treni che dovrebbero esser il presupposto di nuovi servizi. Si tratta in parte di annunci o di decisioni che non derivano dalla nuova società. L’opinione di chi l’ha formata è che nel tempo l’integrazione, le sinergie, i risparmi di scala potrebbero far salire la qualità. Noi giochiamo perché il servizio migliori, ma certo non pensiamo di aver trovato né l’araba fenice né il treno dell’avvenire.” Non a caso molte regioni stanno realizzando accordi con Trenitalia affidando il servizio per una durata di 6 anni+ 6. Quali risultati ci si auspica dall’affitto dei rami di FNM e Trenitalia per i lavoratori coinvolti nel processo? Si potrebbe dire che la rottura dell’attuale assetto poteva portare a più vie d’uscita ( messa a gara generalizzata, assegnazione di servizi a imprese straniere pubbliche o private, progressiva riduzione delle risorse), nella nostra regione TLN nasce per una volontà insieme politica e industriale. E quando diciamo insieme intendiamo che non è più distinguibile quali sono i compiti della regione (programmazione, risorse, investimenti) e quella della nuova società che sembra nascere più come la volontà di una articolazione della regione che con la indispensabile autonomia economica ed industriale. La Lombardia è diversa rispetto ad altre regioni perché il possesso di una società storica ed affidabile come Le Nord ha permesso la creazione di un impresa che non è parte né di FS né di FNM.” “Ritengo che di tutto si sono occupati nella nascita della società tranne che del ruolo che deve avere il lavoro. Al momento i lavoratori sono coinvolti solo come forza lavoro, come numeri, senza nessuna novità del ruolo loro assegnato. L’opinione della Filt è che se nasce un nuovo modello aziendale che deve servire a dare un servizio più alto e di qualità si debba provare a sperimentare, dentro un quadro contrattuale definito, altri modelli di contrattazione aziendale e di partecipazione. Non tanto, o non solo, comitati o osservatori che abbiano il diritto d’informazione e intervento su quanto avverrà, ma mettere al centro della contrattazione e del rapporto azienda/lavoratore il prodotto del servizio ed insieme il lavoro che lo realizza. Che è una attività umana che ha bisogno di qualità organizzativa ed individuale, formazione, sicurezza e stabilità. E magari una impresa in cui la mobilità interna o le dinamiche professionali siano basati sul merito e non sulla appartenenza alla politica o al sindacato.” Quale è il processo sindacale che accompagna la costituzione di TLN? “TLN è una società collegata a FS e FNM, con proprietà e tutti gli organismi paritetici. Un equilibrio delicato che proviene da culture e dimensioni aziendali differenti che non sarà semplice né far convivere né integrare. Non essendoci né una acquisizione né uno scorporo societario è evidente che il processo di costituzione Quale contratto si applicherà trascorsi gli 11 mesi di affitto ramo? Si parlava di contratto della mobilità : chimera o intuizione? “Non solo la domanda quale contratto, ma quale regime pensionistico obbligatorio e complementare, quale contrattazione aziendale, quali normative regoleranno l’insieme della condizione lavorativa ancora è priva di una risposta. Però noi sappiamo ciò che siamo e sappiamo ciò che non vogliamo. Non vogliamo e ci opporremo fermamente un contratto TLN che sia quindi regionale e non abbia riferimento con altre realtà. I ferrovieri di TLN dovranno avere le stesse condizioni contrattuali e normative degli altri ferrovieri. Il contratto della mobilità era ed è la risposta. Avevamo visto bene che a parità di lavoro i lavoratori devono avere stessi trattamenti. E 9 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 aveva torto chi ha frenato e sosteneva il valore delle differenze. IL SOCCORSO AI TRENI FERMI IN LINEA. A questa trattativa che porterà dopo 11 mesi alla fine della transizione di TLN dovrà partecipare non la somma di tanti sindacati a più livelli di responsabilità (dalle federazioni nazionali, alle rsu), o ognuno dentro le imprese di provenienza, o addirittura attento alla difesa di soli interessi di categoria e di mansione. La trattativa che porterà a TLN è senza precedenti in campo ferroviario e va gestita con partecipazione e consapevolezza da parte dei lavoratori e di chi li rappresenterà nel confronto con la nuova società.” Le procedure da applicare da parte dell’equipaggio treno La richiesta di soccorso ad un treno fermo in linea provoca un forte impatto negativo sulla regolarità e puntualità della circolazione ferroviaria per le più variegate modalità in cui l’evento si manifesta. L’anormalità, da rimuovere nel minor tempo possibile, si presenta come un ostacolo fisso su linee a semplice binario, su linee a doppio binario banalizzate, sul Passante ferroviario di Milano, sulle linee di accesso all’alta velocità; inoltre, bisogna tener conto delle condizione tecniche del materiale in avaria se attrezzato con organi di trazione e repulsione tradizionali oppure di aggancio automatico. Altro elemento con valenza prioritaria per il soccorso (da bollino rosso per usare un termine automobilistico) è quello degli orari di punta del traffico pendolare. TLN un punto di non ritorno? Una novità a livello nazionale da cui sarà possibile fare un passo indietro? A che prezzo? “Si è avviato un processo che appare irreversibile, ma che avrà nel suo percorso molte novità ed eventi ad oggi imprevedibili. Non credo che se fallisse si potrebbe semplicemente ritornare ad una condizione ex ante. Questa è la difficoltà. La transizione non permetterà di fare uno switch che ripristina la precedente situazione. Altre regioni e molti lavoratori guardano a cosa avviene qui e questo deve aumentare la nostra responsabilità. Noi abbiamo dato un giudizio cauto sia su TLN che sulle aspettative che sono contenute. Ed estremamente cauti sulla superficialità con cui si potrebbe pensare di risolvere i temi irrisolti che attengono ai lavoratori. Magari imponendo soluzioni senza il nostro consenso. Il prezzo potrebbe quindi essere in un caso, nasce TLN, o nell’altro, si rompe la società, molto alto per il sistema e soprattutto per i lavoratori. In questo noi saremo insieme fermissimi e molto rigidi sui principi e sui contenuti, ma fermissimi a volgere sino in fondo il nostro ruolo di sindacato che deve cercare, nella trattativa, un accordo, senza sfuggire e senza ipotizzare però di rinviare tempi e problemi che sono aperti e vanno integralmente affrontati.” Tralasciando le operazioni di coordinamento per l’intervento di competenza di RFI e che possono interessare ruoli e professionalità appartenenti a Società di trasporto diverse, si vuole puntualizzare il punto di ricaduta che tale evento ha nei confronti della nostra clientela che viene, poi, amplificato a tambur battente dai media (carta stampata e Tv locali e nazionali). Una premessa corre d’obbligo. I treni che richiedono soccorso sono un evento che non possiamo cancellare ma che di certo possiamo limitare parecchio,basti un dato: un mezzo di trazione rientra negli standard di affidabilità certificati a livello europeo quando la richiesta di soccorso è pari a 3 guasti bloccanti ogni milione di km percorsi. La nostra Direzione per perseguire questo vitale obiettivo per la soddisfazione dei nostri clienti e come parametro di efficienza produttiva ha messo in campo un insieme di azioni di miglioramento assegnate a gruppi di lavoro di specialisti che vedono lavorare in sinergia il mondo produzione,manutenzione, commerciale unitamente alla sala operativa regionale che gestisce la dislocazione dei materiali. L’obiettivo fissato per il 2009 dalla Direzione, in particolare dal nostro Direttore, per l’abbattimento dei guasti ai treni in linea parla di una riduzione del 35% per numero delle riserve: questo obiettivo può essere perseguito a condizione che tutti gli attori del processo siano fortemente motivati e pienamente convinti. Ora, possiamo entrare nello specifico dell’argomento affermando che l’invio di un mezzo di soccorso in linea 10 Anno 5 - n. 13 — Novembre 2009 costituisce un particolare tipo di circolazione che non è perfettamente definibile né come “treno” ne come “manovra”, anche se sono evidenti le analogie con entrambe le modalità di circolazione. ordinario ed i treni navetta possono spingere solo se hanno la locomotiva in testa. In sintesi, possiamo definire il soccorso ad un treno fermo in linea come una tipologia di circolazione “atipica” disciplinata da specifiche procedure di sicurezza. Rimanendo in ambito Trenitalia, dal 2004 è stato pubblicato un manuale “Sistema di Soccorso” che compendia anche con l’ausilio di immagini esplicative suddivise per tipologia di mezzi di trazione tutte le procedure che prima erano disperse su diversi testi normativi. Andiamo a riprendere le procedure dal punto di vista dell’ equipaggio treno. La cosa più importante da focalizzare è questa: Il personale di condotta che riscontra un inconveniente che potrebbe evolvere nella necessità della locomotiva di soccorso, deve darne immediata comunicazione verbale al DCO (su linee in telecomando) o al DM della successiva stazione abilitata (su linee a dirigenza locale), a titolo di preavviso. Facciamo un esempio: treno navetta ad agente solo, con guida da WP e locomotiva E. 464 in coda. L’arresto del treno in linea può essere causato da mancato telecomando, da apertura IR senza possibilità di ripristino, mancata trazione della locomotiva per avaria ai BUR, alla ventilazione ovvero un insieme di guasti che obbligano il macchinista a portarsi in coda sulla locomotiva. Quindi, dopo aver stazionato il treno in sicurezza e richiamato il CT in cabina di guida, il macchinista avvisa subito verbalmente con il cellulare di servizio il DM/DCO dell’avaria in atto, qualificandosi e fornendo le informazioni disponibili. Questo per anticipare e favorire tutte le valutazioni necessarie in questi casi, che inevitabilmente il DM/DCO ed il Coordinatore Movimento di RFI metteranno in atto: a loro, infatti, compete l’obbligo di individuare il mezzo di trazione idoneo, nel caso venga confermato per iscritto il soccorso. Questi ulteriori provvedimenti verranno, quindi, autorizzati d’intesa tra i Coordinatori RFI e delle Sale Operative divisionali : normalmente non potranno essere superati i limiti imposti dalle norme tecniche di esercizio (composizione , prestazione,..) 4) I treni merci non possono essere soccorsi, con treno a seguito. Tralasciando le procedure per l’invio del treno soccorritore e le procedure per la ripresa della marcia a soccorso avvenuto, mi preme fare qualche considerazione a carattere generale. Per il macchinista, sicuramente la richiesta di soccorso è un momento di stress psico fisico che rientra nell’ambito della sua professionalità (saper fare, saper essere e sapere comunicare) ovvero applicazione rigorosa della GDA e delle procedure di sicurezza. A volte capita che i tentativi reiterati di ripristinare il guasto, senza esito positivo, provocano ulteriori ritardi alla circolazione. Quindi un buon metodo: Preavvisare subito e formalizzare la richiesta entro i 15 minuti, dando la precedenza alla comunicazione. In secondo tempo, in attesa del soccorso, continuare la ricerca dell’avaria in atto. Per terminare, un cenno ai materiali dotati di aggancio automatico. Diventa vitale, in questi casi la comunicazione puntuale tra gestore della criticità ed equipaggio treno per stabilire ed accertare da quale lato il treno verrà recuperato per predisporre a terra la maschera di soccorso che verrà applicata al gancio della locomotiva di soccorso, con il necessario corredo di attrezzi: chiave a brugola ed il martello con scalpello, per svincolare la maglia di trazione. Alberto Furregoni Secondo punto fondamentale, indipendentemente dalla linea percorsa e dall’orario in cui si verifica l’evento il macchinista ha l’obbligo trascorsi 15 minuti dall’accudienza alla locomotiva di formalizzare, per iscritto, la richiesta della locomotiva di soccorso , con M. 40 trasmesso come dispaccio (per servizi ad agente unico/solo il macchinista si può avvalere del Capotreno). Il dispaccio di soccorso deve contenere i dati fondamentali come: la massa del treno, la tipologia del guasto, la progressiva kilometrica e la tipologia del soccorso occorrente. Meglio sottolinearlo, l’emissione del dispaccio costituisce per il treno fermo in linea, l’obbligo ed il vincolo a non proseguire, in ambo i sensi di marcia, d’iniziativa anche se viene meno il guasto. Infatti, tale vincolo alla ripresa della marcia può essere rimosso solo in due modi: Con dispaccio di autorizzazione al proseguimento da parte del DM/DCO che aveva ricevuto la richiesta di soccorso, a seguito di disdetta scritta del soccorso da parte del macchinista; Con l’arrivo della locomotiva/treno soccorritore (per facilitare l’orientamento della locomotiva di soccorso il personale del treno deve esporre in un punto opportuno un segnale di arresto). Altra considerazione da focalizzare: è consentito prestare soccorso ad un treno viaggiatori fermo in linea utilizzando un treno a seguito, quando: 1) La linea è esercitata automatico funzionante con Blocco elettrico 2) La pendenza massima della linea non sia >15 per mille 3) Entrambi i convogli devono essere a materiale 11 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 direzione dell’imprenditore. Approfondimento su... Ed è sempre il codice civile con gli art 2104 e 2105 a indicare gli obblighi specifici a carico del lavoratore nello svolgimento della prestazione e a delimitare i casi in cui il potere disciplinare può essere esercitato. Quindi in base a tale rapporto, ad una violazione dei doveri e obblighi del personale corrisponde il potere disciplinare del datore di lavoro, pur essendo vincolato da una serie di limiti e garanzie procedimentali stabilite dall’art. 7 dello Statuto dei lavoratori e art. 2106 del c.c LE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI IN FS Parte prima La tematica delle contestazioni disciplinari del gruppo FS costituisce tasto dolente e spigoloso che interessa chiunque abbia un rapporto di lavoro subordinato con l’azienda e che vede in continuazione un alternarsi di casi sempre più interessanti da analizzare. Sulla base di un rapporto di lavoro subordinato a prestazioni corrispettive, incombono a carico del lavoratore obblighi e doveri nello svolgimento dell’attività lavorativa che vengono disciplinati in generale dal codice civile dagli art. 2104-2105 e “ riprese” nel nostro caso specifico dall’art. 51 del nostro contratto collettivo del 2003 e dal famigerato codice etico del gruppo FS. In questa sede abbiamo il desiderio di trattare in modo semplice e chiaro un argomento che purtroppo può coinvolgere ognuno di noi e sul quale dobbiamo essere ben informati e documentati per poter prevenire “ spiacevoli inconvenienti” e poterci tutelare al meglio. L’art. 2104 obbedienza. E’ bene cominciare a chiarire cosa debba intendersi per contestazioni disciplinare, quali sono i presupposti fondamentali e le fonti , ossia le leggi che le regolano. sancisce l’obbligo della diligenza e La diligenza :” Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura delle prestazioni dovute, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale…”; nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo dell’attività esercitata, tenendo conto della natura della prestazione, dell’interesse e degli obiettivi organizzativi e aziendali. L’obbedienza è il secondo requisito caratteristico della obbligazione di lavoro, fissato nel 2° comma dell’art 2104 il quale dispone che “ il prestatore di lavoro deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende”. La contestazione disciplinare rappresenta quell’atto del datore di lavoro volto a sanzionare un comportamento colposo o comunque manchevole del lavoratore e non collegato a obiettive esigenze organizzative e produttive dell’azienda. Prima di addentrarci nell’analisi dell’istituto delle contestazioni e sanzioni disciplinari, occorre analizzarne il presupposto essenziale: un coesistente rapporto di lavoro subordinato che intercorre tra datore di lavoro e il lavoratore, e i doveri del personale FS. Affinché il potere disciplinare del datore di lavoro possa essere esercitato, occorre che tra le parti vi sia un preesistente rapporto giuridico a prestazioni corrispettive, il rapporto di lavoro subordinato, in cui il lavoratore si impegna a prestare la propria opera manuale o intellettuale (prestazione lavorativa) in cambio del versamento di una somma di denaro (retribuzione). Nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato assume particolare rilievo la tematica dell’esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro nei confronti del lavoratore, potere che costituisce uno dei logici corollari del più ampio potere organizzativo di cui è titolare la parte datoriale nello svolgimento dell’attività aziendale. Il lavoratore è tenuto, come afferma l’articolo 2104 c.c., ad usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e dall’interesse dell’impresa, osservando, nel contempo, le disposizioni per l’esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dal datore di lavoro e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende; egli è tenuto altresì ad astenersi dal trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, o dal divulgare notizie attinenti all’organizzazione ed ai metodi di produzione dell’impresa, in sostanza rispettando quello che l’articolo 2105 c.c. chiama “obbligo di fedeltà” e “riservatezza”. Il civile nell’art.2094 fornisce la definizione del prestatore di lavoro subordinato, qualificando come tale colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare all’impresa prestando il proprio lavoro manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la A testimonianza e in applicazione dei principi generali degli articoli appena citati del codice civile, l’art. 51” doveri del personale” del nostro contratto collettivo sancisce testualmente: Il dipendente deve svolgere con diligenza e con spirito di collaborazione le proprie mansioni osservando le disposizioni del presente contratto ed i regolamenti interni dell’azienda. In particolare: a)in attività che comportino contatto con il pubblico, deve mantenere un contegno corretto e decoroso al fine di stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione con la clientela, con specifico riferimento all'informazione al pubblico; dovrà inoltreesporre un adeguato contrassegno identificativo ove previsto; b) deve avere cura dei locali dell’azienda e degli oggetti, macchinari, attrezzi, strumenti ed indumenti da lavoro affidatigli; c) deve indossare la divisa prevista o gli indumenti protettivi e i dispositivi di protezione individuale forniti dall’azienda; 12 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 d) deve osservare tutte le norme di legge sulla prevenzione infortuni ed i regolamenti interni emanati dall’azienda in materia di sicurezza del lavoro; gocce e) ha l'obbligo di rispettare l'orario di lavoro e di adempiere, ove previsto, alle formalità per la rilevazione della presenza. Quando le esigenze di lavoro lo richiedano è tenuto a prestare servizio anche fuori sede, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto di lavoro; ELEZIONI RINNOVO ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL FONDO PENSIONE EUROFER Dal 9 al 30 dicembre 2009 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Assemblea dei Delegati del Fondo Pensione Eurofer. Al voto parteciperanno tutti coloro che alla data del 1 agosto 2009 risultavano iscritti all Fondo ed erano in regola con i versamenti dei contributi. Tutti gli interessati riceveranno al domicilio risultante agli atti del Fondo entro fine di novembre le informazioni necessarie per esercitare il loro diritto al voto. f) in relazione alle esigenze di servizio è soggetto all'obbligo della reperibilità, ove prevista; g) il lavoratore ha l’obbligo di non fornire a terzi informazioni o comunicazioni riservate che possano, anche indirettamente, essere utilizzate con pregiudizio degli interessi dell’azienda o contrari a quanto disposto dalla L. 675/96; non deve esplicare, direttamente o per interposta persona, anche fuori dell’orario di lavoro, mansioni ed attività – a titolo gratuito od oneroso – che siano in contrasto con l’obbligo di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c. o comunque in concorrenza o in conflitto d’interessi con l’azienda; Il regolamento elettorale per le elezioni della Assemblea dei Delegati è pubblicato sul sito del Fondo www.fondoeurofer.it nella sezione “Elezioni Assemblea delegati”. h) deve eseguire gli ordini inerenti alla esplicazione delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori gerarchici e funzionali; se l'ordine è palesemente contrario ai regolamenti e istruzioni deve farne rimostranza al superiore che l'ha impartito, dichiarandone le ragioni; se l'ordine è rinnovato per iscritto, ha il dovere di darvi esecuzione. Non deve, comunque, eseguire l'ordine quando la sua esecuzione possa comportare violazione di norme penalmente sanzionate; gocce ELEZIONI DLF. RISULTATI ECCO I Grandi risultati, per la lista collegata alla Filt-Cgil , circoscrizione Lombardia nelle elezioni nazionali DLF, di seguito riportiamo i risultati: DENOMINAZIONE LISTA CIRCOSCRIZIONE I numero voti i) deve comunicare all’azienda la propria residenza e dimora, ove non coincidenti, e ogni successivo mutamento delle stesse; Futuro, Idee, Tradizione 87 Spazio Vita 38 j) in caso di malattia, che imponga l’assenza dal servizio, deve darne avviso all’azienda con le modalità disciplinate all’art. 26 (Malattia e infortunio non sul lavoro) del presente CCNL; Il Girasole - Autonomia e 21 DLF Associazione Aperta 159 Il Coraggio della Chiarezza k) nell’esercizio delle mansioni assegnate e comunque durante la loro presenza in servizio, i lavoratori dovranno attenersi a comportamenti improntati al massimo rispetto della condizione sessuale, della dignità e dei diritti della persona. 51 La Lista del Cuore ha raggiunto un buon risultato a livello Nazionale con 19 Consiglieri eletti nelle tre circoscrizioni. Nella Circoscrizione 1 Nord per la prima volta sono stati eletti 2 rappresentati: TUSCANO Giuseppe e FERRARI Virgilio. Dall’analisi dell’articolo 51 del nostro ccnl si evince che esso opera in piena applicazione dei principi generali disposti dagli articoli 2104-2105 c.c, entrando nello specifico del settore del trasporto ferroviario, prestando attenzione alla natura delle prestazioni lavorative richieste e l’interesse dell’azienda, e applicabile ai tutti i dipendenti del gruppo Fs. gocce Ad esempio, chiunque sia stato assunto con mansioni che prevedono il contatto con il pubblico (Vendita e Assistenza, Personale viaggiante ecc) dovrà attenersi, secondo quanto dettato dalla lettera c) del presente articolo, in modo scrupoloso ad indossare la divisa durante lo svolgimento della loro prestazione lavorativa, in quanto la divisa rappresenterebbe l’elemento distintivo/identificativo dell’azienda e di conseguenza anche per i dipendenti che ne fanno parte. IL CEDOLINO DI NOVEMBRE Si ricorda a tutto il Personale PDB e PDM che nel mese di Novembre la busta paga includerà le competenze accessorie relative ai due mesi precedenti (settembre e ottobre). Inoltre si ricorda a tutto il personale del Gruppo che la busta paga da Novembre sarà emessa in data 27 Novembre 2009 Da questa analisi si evidenzia che il contratto collettivo delle attività ferroviarie nello stabilire i doveri del personale opera anche in piena armonia con i principi fondamentali del Codice etico del gruppo FS. 13 Anno 5 - n. 13 Novembre– 2009 Qua e là accenni ai Depeche Mode, in Unnatural Selection un bel riffone di chitarra, l'orecchiabile "Uprising" che fa da apripista ed è forse la più "Musiana". Buone le intenzione di fornire un'opera capace di scalare le classifiche con della musica fatta bene, peccato manchino dei pezzi pesanti in grado di poterlo fare probabilmente. MICHAEL JACKSON I sospetti sulla causa della morte di Jacko, sono circolati già all’indomani della notizia. Le teorie, in questi casi, sono sempre le più disparate (manca il rapimento alieno e le hanno elencate praticamente tutte). Arrivano però nuovi dettagli dall’autopsia per chiarire ogni dubbio. O forse no. Sicuramente di fondo c'è un abuso di medicinali dietro consiglio medico. ANNIE Album : Don't Stop “Don’t stop” è il titolo del nuovo album di Annie, pop star di origini norvegese che ha iniziato la carriera di cantante nel 1999 con il singolo di debutto dal titolo “The Greatest Hit”. La cantante ha lanciato s o la me n te du e a lbu m compreso questo e li ha lanciati a distanza di moltissimo tempo l’uno dall’altro; infatti il primo album dal titolo Anniemal risale al 2004. Questo nuovo album uscirà il 17 novembre e conterrà dodici brani davvero elettrizzanti! “This is it”, il film basato sulle prove dello spettacolo al quale Jacko ha lavorato fino al giorno prima del decesso, uscito il 28 ottobre in tutto il mondo in contemporanea. Realizzato attingendo alle oltre cento ore di materiale girato nel backstage del concerto che era in preparazione all’Arena O2 di Londra, tra aprile e giugno 2009, il film porta in sala un Jackson assolutamente inedito. Non la ’star’, bensì l’artista a tutto tondo, il genio musicale, gentile, generoso, incredibilmente umile e soprattutto in splendida forma. Michael Jackson era pronto a realizzare ancora una volta qualcosa di unico. Un concerto grandioso, tra effetti speciali, fuochi d’artificio, l’uso del 3D, bracci meccanici, gru, decine di ballerini, coristi, centinaia di luci, scenografie sontuose ed invenzioni tecnologiche di altissimo grido. Quel concerto non c’è purtroppo mai stato. CARMEN CONSOLI Album: Elettra Dopo tre anni di assenza e di digiuno dal mondo della musica, fa ritorno Carmen Consoli con un album di brani inediti dal titolo Elettra. Ha avuto una mutazione anche nello stile musicale in quanto è passata dal genere rock che abbiamo ascoltato fino a tre anni fa, ad un genere musicale che va dal jazz alla musica poetica. Questo nuovo album è uscito lo scorso 30 ottobre ed è stato anticipato dal singolo “Non molto lontano da qui” e c’è da dire che, le canzoni contenute in questo nuovo album, affrontano vari argomenti; parla della sua Sicilia, quella bella e quella brutta, delle sue sofferenze personali, “Mandaci una cartolina” è il ricordo del padre venuto a mancare, un omaggio al papà che soleva dirle che se fosse morto le avrebbe mandato una cartolina, non le piace autocommiserarsi ma, mettendo in musica il dolore, ha voluto trasformarlo in creatività, quasi una gioia. ROBBIE WILLIAMS Album : Reality killed the video star “Non chiamatelo un ritorno”, ripete Robbie. E’ sempre stato molto bravo, Robbie Williams, a giocare sul labile confine tra realtà e finzione, anzi tra realtà e video. Così questo nuovo album non fa eccezione: “Reality killed the video star” è un ritorno, perché “Rudebox”, la sua precedente opera, è di 3 anni fa. La superstar britannica che ha cavalcato da protagonista l’onda lunga delle boybands anni ‘90 e che all’apice se n’è affrancato, per trovare la sua vera anima e costruirsi una credibilità. L’artista che ha sfornato alcune delle canzoni-manifesto del pop contemporaneo, che quasi è riuscito a distruggersi vita e carriera con eccessi degni di una rockstar maledetta; colui che, oramai consacrato, ha osato troppo… e ha floppato, dovendo ingoiare un boccone amaro e ridimensionare le proprie velleità. Ad aiutarlo nella risalita c’è Trevor Horn, mente dei Buggles, ed il suo tocco è riconoscibilissimo in alcune delle 13 tracce. OTTO OHM Album : Combo Bove ancora una volta riesce a sorprenderci con le sue poesie, perchè di questo si tratta. Se avete un amore non potete che cantarlo con le sue canzoni. Punto di forza del gruppo è il potere emotivo e la bellezza narrativa-fotografica dei testi, tutto frutto di esperienze vissute,genuine,vere. Primo singolo “Come parlo di te” di cui ne riporto alcune strofe : “Chiedimi, come parlo di te / quando non ci sei / quando senza pensarci nemmeno... dico solo LEI / Piegami / tra i tuoi gatti pesanti, / tra i maglioni invernali / che non hanno ancora un posto dentro gli armadi... Giura che / non vorresti vedere mai / il nostro amore dato in pasto all'abitudine....” MUSE Album : The Resistance Al loro 5° album, i Muse tentano l'azzardo. Animati sempre dalla voglia di sorprendere e di rinnovarsi, a cominciare dal fatto che abbian registrato l'album in Italia, provano a mescolare l'uso di sintetizzatori con la musica classica, registrando addirittura una mini sinfonia "Exogenesis: Symphony", i 10 min conclusivi dell'album, con l'orchestra della Scala di Milano. In "United of Eurasia", si potrebbe parlare addirittura del plagio di “Bohemian Rapsody" , con tanto di divagazione strumentale di oltre un minuto su un tema di Chopin. 14 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 THE TEMPER TRAP Album : Conditions Sono australiani, sono al loro debutto, ma con un'opera prima tutta da tenere d'occhio. Pop, certo, ma raffinato, suonato bene. E colpisce pure il falsetto del cantante Mandagi. Melanconici, intensi, mai banali. 10 pezzi in cui evidenti sono le contaminazioni estetiche del rock più recente. Ogni singola traccia sembra frutto di un lavoro alchemico eccellente. Tutto misurato in maniera corretta, elettronica quanto basta, tempi giusti così da non esser ripetitivi e una voce con sfumature potenti alla Thom Yorke. Sicuramente non saranno solo una meteora! neo-soul, melanconico e sensuale al tempo stesso, Tracce ben costruite, dalle liriche agli arrangiamenti. Classifica singoli – NOVEMBRE N Titolo Autore 1 I gotta feeling Black Eyed Peas 2 Bodies Robbie Williams 3 Ti vorrei sollevare Elisa/Giuliano Sangiorgi 4 She wolf Shakira 5 L'amore si odia Noemi / Fiorella Mannoia PROSSIMI EVENTI MUSICALI Ci scusiamo ma il nostro sito www.filt.lombardia.it 15 novembre – Skunk Anansie all'Alcatraz di Milano È in fase di restyling!!! 23 novembre – Gossip al Palasharp di Milano Torneremo presto con importanti novità e contenuti!! Chi volesse 23 novembre – Isis al MusicDrome di Milano 26 novembre – Paolo Nutini all'Alcatraz di Milano comunque rimanere informato consulti il sito Filt nazionale CONSIGLIO DEL MESE : OTTO OHM—Combo www.filtcgil.it A cura di Stefano Salvatore Raimondo Aggiornato con informazioni in tempo reale su accordi e novità sindacali!! La vignetta di B3 15 Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009 IN QUESTO NUMERO VI PRESENTIAMO: IL SEGNO DELLA VERGINE (DAL 21 LUGLIO AL 21 AGOSTO) Al Sole ancora caldo dei pomeriggi di settembre, risponde la pesante rugiada che fa piegare l’erba. Scivolando dal Leone Alla Vergine l’anno si inebria e rabbrividisce. Nell’atmosfera che si va rinfrescando ,un velo impalpabile, si tesse tra l’uomo che passeggia immergendosi nella natura e la natura stessa: i fili della Vergine lo sfiorano come trattenerlo; la sua anima non e’ piu’ afferrata, senza riserve, dalla bellezza universale. Essa ritorna in lui, pensosa, appesantita dai ricordi, aspirando a meditare nella sua interiorita’ gli splendori contemplati e gustati. Lo spirito che vive nell’universo, si raccoglie nello spirito dell’uomo e tenta di riflettersi in lui. L’anima cosi’, sotto il segno della Vergine, riprende coscienza di se stessa ;la potenza creatrice di vita e’ conservata, per diventare forza interiore di conoscenza. La Vergine e’ un segno di terra che raccoglie le forze esaltate e le sementi. Un grande cambiamento si opera nei rapporti fra gli uomini e l’universo zodiacale. Questo incita le persone appartenenti al segno della Vergine, a cercare la pienezza non piu’ al di fuori, ma dentro, all’interno dell’anima. A partire dalla Vergine, e fino al ritorno del Sole nell’Ariete, dove nuovamente i giorni trionferanno sulle notti, non e’ piu’ la vita sensibile che sara’ evocata, ma il destino dell’uomo sulla terra. Le energie del segno, si esprimono a livello della natura umana con un impulso che inclina l’uomo a rimettere in questione le sue acquisizioni personali, per metterle a disposizione della collettivita’. Cosi’ il segno inclina a fare dei bilanci, a creare delle sintesi . Gli appartenenti al segno della vergine possiedono in genere una mente lucida, una grande capacita’ di discernimento, di analisi, di precisione, di ordine che a volte rasenta la follia. Si puo’ perdere la Vergine in questo intrigo mentale, di pensiero, di ossessione, di incubo, al punto di diventare esasperanti, critici in modo esagerato e negativo . Se bene utilizzate le forze e le energie del segno donano il gusto del dettaglio, dell’esattezza; il rigore, l’obiettivita’ e l’umilta’, qualita’ molto rara da riconoscere negli esseri umani tutti invece presi dal proprio ego. La vergine rigetta i valori superficiali, esteriori e valorizza l’essenza stessa dell’esperienza, riorganizzando la propria personalita’. Ben assimilate queste disposizioni, sviluppano una vera saggezza ed un ardente desiderio di perfezionamento attraverso una rettifica interiore. Estremamente coscienziosi, seri ,servizievoli e pronti a “servire”. Si dice infatti che la Vergine sia il segno del “ servizio”.In positivo, la critica che il segno smuove in continuazione alle situazioni e agli altri, non avviene per motivi distruttivi, ma e’ motivata dal nobile desiderio di aiutare le persone o le circostanze, a realizzare la perfezione. Coloro che vengono criticati, dovrebbero utilizzare in modo costruttivo, quanto gli viene addotto. Purtroppo in genere questo non accade, perche’ gli esseri umani non amano mettersi in discussione a causa sempre della presunzione di cui il nostro io umano riempie le anime, impedendo di vedere noi stessi, e gli altri.Allora gli appartenenti al segno vengono giudicati come critici, pesanti, noiosi, a volte anche insopportabili per questa lucidita’ mentale che li porta a vedere la realta’ per quello che e’. Spesso la Vergine si perde troppo nel mentale e fa fatica a fare il salto nella spiritualita’, compito al quale invece il segno e’ chiamato: superare il mentale. E’ il segno della purezza, del candore, della riservatezza, del pudore e del servizio. Magnifica ed esemplare individualita’, che ha incarnato pienamente il compito di questo segno e’ stata Madre Teresa di Calcutta. Anche Maria la Madre di Gesu’ appartiene a questo segno. Si festeggia infatti la sua Nativita’ il giorno 8 settembre. Il simbolo del segno della Vergine e’ rappresentato da una fanciulla (la purezza) con spighe di grano in mano simbolo del raccolto e del pane, alimento che ha una grandissima valenza spirituale. Mitologicamente la Vergine e’ rappresentata dalla dea Persefone o Kore, figlia della dea Demetra o Cerere, dea delle messi e dei raccolti della terra. Persefone e’ la dea triste, vestita di nero e coperta in volto da un velo , anch’esso nero .Rapita da Ade , Dio dell’oltretomba , ne e’ diventata moglie e quindi vive tristemente negli inferi insieme a lui. La madre Cerere la vuole con se’; allora gli dei stabiliscono un patto: Persefone stara’ per sei mesi all’anno sulla terra con la madre e gli altri sei mesi dell’anno stara’ accanto ad Ade negli inferi. La dea e’ riservata, mesta, triste, parla poco, la sua anima e’ posseduta dal senso di morte. Bella, misteriosa, fredda, affascinante, come il segno che rappresenta. La Vergine e’ chiamata ad un intenso lavoro di rettificazione interiore, se questo non avviene, il segno e’ soggetto, piu’ di altri, alla malattia psicosomatica. La malattia rivela una profondissima verita’: e’ la conseguenza della violazione a una regola igienica, ma che ha origine da un’attitudine contraria alla legge divina. Il gusto della perfezione inerente a questo segno e’ dovuto a un desiderio profondo di agire in armonia con le leggi cosmiche. Male integrata questa sete di giustizia puo’effettivamente condurre l’uomo a farsi schiacciare da un intrigo di principi e regole che non lasciano piu’ spazio all’improvvisazione e all’audacia, portando gli appartenenti al segno anche alla depressione e a un malessere interiore . Claudia Mineri Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia. Supplemento al n. 64 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi . Hanno collaborato: Giancarlo Barbarossa, Marco Bartocci, Riccardo Betti, Pamela Borgia, Giacinto Brighenti, Nino Cortorillo, Alessandro Donnarumma, Alberto Furregoni, Maria Gragnaniello, Enzo Lenzini, Claudia Mineri, Salvatore Raimondo Progetto Grafico: Marco Bartocci, Valeria Cuccurullo, Maria Gragnaniello, Salvatore Raimondo, Sara Tripodi. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] - sito web: www.filt.lombardia.it (under costruction)