millebinari nr 13

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millebinari nr 13
Trasporto ferroviario in Lombardia
Periodico della FILT CGIL Lombardia
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
SOMMARIO
seicentoparole
L’OPPORTUNITA’ LOMBARDA
Pag 2
Seicento parole
L’Opportunita’ Lombarda
Pag 3
Attivita’ Ferroviarie
Cosa è TLN?
Il Verbale di Intesa. Il percorso ad
oggi
Pag 5
Millevoci
Il punto di vista dei Pendolari. La
nuova società può bastare?
Il punto di vista dei Ferrovieri
LeNORD
Il punto di vista dei Ferrovieri
Trenitalia
Pag 8
La crisi economica ha notevolmente accentuato il deficit
di offerta che il sistema del trasporto pubblico locale
consegna ogni giorno ai cittadini pendolari del nostro
paese, i quali a seguito della diminuzione di disponibilità
di spesa si sono orientati verso l’utilizzo dei mezzi
pubblici.
Offerta insufficiente sia sul piano quantitativo che su
quello qualitativo, aggravata per il servizio ferroviario a
causa dell’arretratezza di tutto il sistema; costringendo
quasi due milioni di pendolari a viaggiare su treni
sovraffollati, non adeguatamente climatizzati, sporchi e
in ritardo!
Dal 2000 lo Stato ha trasferito alle Regioni le
competenze per il trasporto ferroviario locale e ogni
anno stabilisce quanti finanziamenti trasferire a tale
modalità.
Gruppo FNM
Una nuova organizzazione da
organizzare
Le Regioni, a loro volta, stipulano con le imprese
ferroviarie i contratti di servizio, nei quali vengono
indicati i parametri di qualità e l’entità dei treni offerti.
Pag 9
A tu per tu
Parlando di TLN con Nino Cortorillo
Segretario Generale Filt-cgil
Lombardia
In Lombardia il servizio è svolto da Trenitalia e LeNord e
la stessa Regione, negli ultimi anni, ha contribuito
all’ammodernamento
della
flotta;
acquistando
direttamente nuovi treni.
Pag 10
Marcia a vista
Il soccorso di treni fermi in linea
Pag 12
Approfondimento su…
Il contenzioso disciplinare in FS
In questa regione si spostano ogni giorno circa 5,7
milioni di persone, di cui un terzo utilizza il treno,
generando una media di passeggeri al giorno di circa
500.000 persone e la circolazione sulla rete di 33,4
milioni di treni/km annui.
Pag 13
Gocce
Pag 14
Rail Sound
Pag 15
La vignetta di B3
Pag 16
Noi e le stelle..Vergine
Nelle ore di punta il flusso degli spostamenti raggiunge
picchi altissimi, mettendo a dura prova un sistema non
unitario e non integrato; causando ritardi e danni in
termini di minore possibilità di sviluppo e crescita, di
maggiori costi economici e sociali e di sostenibilità
ambientale per tutta l’area lombarda!
Su questo scenario il 3 agosto scorso è stato siglato un
Protocollo di Intesa fra il Governo e la Regione
Lombardia, che ha permesso che Ferrovie dello Stato e
la stessa Regione, attraverso le società partecipate –
Trenitalia e FNM – realizzassero una partnership
costituendo una nuova Società paritetica utilizzando lo
strumento giuridico/operativo dell’affitto dei due rami
d’azienda.
La nuova Società costituita rappresenta, quindi, il più
grande operatore italiano specializzato nel trasporto
pubblico ferroviario locale.
La partecipazione degli azionisti istituzionali- Governo e
Regione – dovrà garantire regolarità agli impegni sul
piano finanziario: circa ulteriori 25 milioni l’anno, per i
prossimi tre anni, messi a disposizione dal Ministero
dell’Economia e la sigla del Contratto di Servizio, fra la
Regione e la nuova Società; che sarà valido per sei anni,
con una verifica dopo i primi tre anni e strutturato nella
prima fase ancora su due modelli – a catalogo e
tradizionale -.
Obiettivi programmati dalla nuova Società saranno
l’aumento della produzione in 18 mesi di circa il 15%, il
75% dei treni sotto i 5 minuti di ritardo nelle ore di
punta, riduzione del 30% delle soppressioni nelle ore di
punta.
A TLN verrà trasferito il personale che presta servizio
presso la Direzione Regionale Lombardia di Trenitalia,
nonché il personale di staff delle strutture “Risorse
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Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
Umane e Organizzazione” e “ Amministrazione Finanza e
Controllo” che svolgono attività per conto della Direzione
Regionale Lombardia.
Attività
Ferroviarie
Il personale che presta servizio presso la “Business Unit
TPL Lombardia” di LeNord verrà trasferito alla nuova
Società.
COSA E’ TLN?
Il Contratto Quadro fra FNM e Trenitalia del 4 Agosto
2009 ha definito l’ambito della partnership finalizzata alla
gestione unitaria ed integrata del trasporto pubblico locale
ferroviario all’interno del territorio della Regione
Lombardia. La partnership si è realizzata in data 4 agosto
u.s. attraverso la costituzione della società TRENITALIA –
LeNORD (abbreviato TLN), il cui capitale sociale è
detenuto congiuntamente e pariteticamente da FNM e
Trenitalia.
E’ da definire il conferimento dei rotabili di Trenitalia e di
LeNord e l’affidamento di asset strategici come i nuovi ed
avanzati impianti manutentivi di Novate e Fiorenza.
L’aumento di capitale sottoscritto dai soci, del valore di sei
milioni di euro, fanno di TLN, comunque, una Società forte
e molto patrimonializzata, con grande merito di credito sul
mercato.
Per effetto di ciò, la società TLN assume il ruolo di gestore
unitario del servizio di trasporto pubblico locale ferroviario
nell’ambito della Regione Lombardia, il cui centro
decisionale viene collocato a Milano. L’operazione avverrà
in una prima fase, mediante l’affitto dei rami d'azienda,
dedicati al
servizio di Trasporto Pubblico Locale in
Lombardia rispettivamente da Trenitalia (riconducibile alla
Direzione Regionale Lombardia della Divisione Passeggeri
regionale) e da LeNORD (riconducibile al servizio di
trasporto pubblico locale ferroviario in Lombardia) in
favore della società di nuova costituzione TLN per un
periodo pari a 11 mesi.
L’accordo siglato fra Trenitalia e FNM prevede che i
contratti di affitto durino undici mesi e che entro il
prossimo luglio ci sia la verifica degli obiettivi realizzati;
onde poi procedere al conferimento dei due rami d’azienda
alla nuova Società.
Il tavolo del confronto sindacale dovrà verificare il
perimetro delle attività da svolgere e gli obiettivi da
raggiungere con la presentazione del piano industriale ed i
dubbi e le perplessità legati alla costituzione di tale Società
dovranno essere uno stimolo ulteriore per approfondire nel
merito le ricadute sul lavoro e sulle sue tutele.
In una fase successiva i rami d'azienda di Trenitalia e di
LeNORD verranno conferiti alla nuova società TLN. In tale
contesto, l’ operazione di affitto del Ramo di Azienda ha lo
scopo di dotare TLN delle risorse strumentali per svolgere
il servizio di trasporto pubblico locale ferroviario
(personale, mezzi, risorse finanziarie, servizi etc) e di
consentire l’espletamento di un congruo periodo di verifica
circa la effettiva funzionalità della partnership fra FNM e
Trenitalia e valutare la efficienza ed economicità della
gestione di TLN quale gestore unitario di detto servizio.
La riorganizzazione dei processi produttivi attraverso
l’armonizzazione delle discipline contrattuali costituirà un
notevole banco di prova per il sindacato dei trasporti, che
non potrà non avere come orizzonte di riferimento il
contratto unico della mobilità.
In definitiva undici mesi che rappresentano un periodo
impegnativo per il management di TLN e per il sindacato
lombardo, cui questo confronto, offrirà un’opportunità
unica per mettere in campo un lavoro unitario, innovativo e
più efficace; ricordando che il giudizio finale di quanto
svolto spetterà ai ferrovieri lombardi, cui si dovranno
costruire nuove opportunità di sviluppo e di crescita e ai
cittadini della regione; che misureranno il risultato del
confronto dal loro inappellabile grado di soddisfazione del
servizio offerto.
L’operazione di affitto dei rami di azienda ha richiesto
l’espletamento della
procedura
di informazione e
consultazione sindacale imposta dall’art. 47 della Legge
428/1990 come successivamente modificata ed integrata
con la presenza congiunta delle OO.SS di TRENITALIA, di
LENORD ed i rappresentanti della parte datoriale. Le parti,
alla conclusione delle consultazioni sindacali, hanno
firmato in data 23 Ottobre 2009 una dichiarazione
congiunta confermando di avere raggiunto una intesa da
formalizzare anche sulla base della data di decorrenza dei
contratti di affitto. Durante il periodo di efficacia dell’affitto
del Ramo di Azienda, al personale interessato ed
impiegato nei due rami di azienda oggetto dell’affitto
saranno mantenute le stesse condizioni normative ed
economiche attualmente riconosciute rispettivamente da
LeNORD e da TRENITALIA nel pieno rispetto delle vigenti
disposizioni di legge di cui all’art. 2112 c.c.
Mariano Chierchia
Di conseguenza, i rapporti di lavoro non saranno interrotti
e continueranno con conservazione di tutti i relativi diritti
ed obblighi, con garanzia solidale per i crediti maturati
alla data di efficacia della richiamata operazione, tra
LeNORD / TRENITALIA e TLN.
I rispettivi Contratti collettivi applicati da LeNORD e
TRENITALIA ed i contratti aziendali vigenti alla data di
efficacia dell’affitto del Ramo di Azienda verranno applicati
per tutta la durata del contratto di affitto. E’ indubbio che
questa operazione è una sfida, oltre che dal punto di vista
della gestione integrata del trasporto ferroviario in
Lombardia, anche e soprattutto per quanto concerne
Relazioni Industriali significative, atte, a costituire la base
sulla quale TLN dovrà iniziare ad operare per il progressivo
sviluppo di una gestione unitaria del modello di esercizio.
Giancarlo Barbarossa
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Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
Sistema di premi e penali
Attività
Un sistema di penali puntuale e articolato aiutava ad
individuare
gli
aspetti
più
critici
del
servizio,
interpretando in primo luogo gli elementi di maggior
disagio per i viaggiatori, alla luce dei reclami ricevuti
Ferroviarie
IL VERBALE DI INTESA. IL PERCORSO AD OGGI
Soppressioni
In data 22 ottobre ha avuto inizio l’esame congiunto tra
le Società Trenitalia Spa, LeNord s.r.l e TLN s.r.l e le
Segreterie Nazionali e Regionali di FILT-CGIL, FIT-CISL,
UILT-UIL, FAST FERROVIE UGL Trasporti, ORSA, FAISACISAL.
Per disincentivare il ricorso alla soppressione dei servizi
ferroviari, era prevista una penale sulle soppressioni,
articolata secondo due soglie (0.4 e 0.6% del servizio su
base annua), con penale crescente, proporzionata
all'entità del contratto (Trenitalia rispettivamente
200'000 e 300'000 Euro, LeNORD 70'000 e 100'000).
Nel corsa di tale incontro si espletata la procedura
prevista dall’art. 47 legge 428/1990 e si è raggiunta
un’intesa sui vari aspetti legati al lavoro. Nel corso di
questo incontro era stato negoziato un verbale di intesa
che è stato firmato solo in data 11 Novembre 2009.
Dalla prima stesura del verbale alla firma vera e propria
è trascorso del tempo (22-23 ottobre al 11 novembre).
Per quale motivo? la firma di tale accordo era
subordinata sottoscrizione del Contratto di Servizio da
parte di Regione Lombardia.
Puntualità e indennizzo ai viaggiatori
Gli indici di puntualità venivano monitorati in modo
completo, sia per l'intera giornata, sia per le fasce di
punta dei soli giorni feriali da lunedì a venerdì, in modo
da migliorare la significatività del dato.
Il sistema di indennizzo ai viaggiatori ("bonus") costituiva
uno dei cardini del contratto e rappresenta un esempio di
penali contrattuali girate direttamente a favore dei
viaggiatori, sotto forma di uno sconto automatico del
20% sull'acquisto del nuovo abbonamento mensile
TLN ha ottenuto già la Licenza per operare da parte del
Ministero dei Trasporti, si è in attesa del rilascio del
certificato di sicurezza dall’ANSF. La data formale di firma
del contratto di affitto era ipoteticamente posta per l’1
novembre con la clausola sospensiva di uno slittamento
di tale data, in mancanza della stipula del Contratto di
Servizio con Regione Lombardia e in data 2 novembre
Regione Lombardia ha sottoscritto il contratto di servizio.
A seguito dell’ottenimento del contratto si servizio si è
deciso di accelerare i tempi e quindi di procedere
l’attivazione di TLN dal 15 novembre 2009.
Composizione e affollamento
Il contratto prevedeva il monitoraggio della composizione
dei treni più affollati (fasce di punta), con la relativa
penale di 1.00 Euro a posto per Trenitalia e S5 e 0.50 per
LeNORD, che le imprese dovevano corrispondere in caso
di composizione non rispettata.
QUALI LAVORATORI COINVOLTI NELL’AFFITTO RAMO
Il perimetro di riferimento è tutto il personale in forza
alla data del 8 ottobre 2009 alla Direzione Regionale
Lombardia della Divisione Passeggeri Regionale e tutt’ora
in servizio nonchè le strutture di Staff “Risorse Umane e
Organizzazione” e “Amministrazione Finanza e controllo”
che svolgono la loro attività in via prevalente per la
Direzione Regionale Lombardia. Per quanto riguarda il
personale di LeNord verrà trasferito tutto il personale in
forza presso la Business Unit “TPL Lombardia” e della
funzione “Sicurezza, Qualità, Ambiente”. L’elenco dei
nominativi sarà a disposizione delle OO.SS al momento
della firma del verbale, che abbiamo inserito in copia
allegata al giornale.
Il giorno 9 novembre il contratto di servizio è stato
approvato in giunta e in data 11 novembre le OO.SS
sono state chiamate per firmare il verbale di incontro in
allegato.
In data 30 ottobre sono stati firmati i contratti di affitto
dei rami di Azienda di LeNord e Trenitalia, a favore della
nuova società. La durata dei contratti è stabilita a 11
mesi con decorrenza prevista dal 15 novembre
L’assemblea della nuova società, in data 30 ottobre ha
deliberato un aumento di capitale per 6 milioni di euro.
Il 27 Novembre i lavoratori Trenitalia riceveranno due
cedolini paga, con attribuzioni fino al 15 novembre e dal
15 novembre al 27. Per i lavoratori LeNord che ricevono
busta paga il 7, questo mese riceveranno un ulteriore
cedolino il 27 novembre.
I TEMPI E CONTENUTI
Il verbale fa riferimento agli 11 mesi previsti di affitto
ramo, quindi gli elementi contenuti mettono in chiaro gli
aspetti relativi a questo periodo, durante il quale sarà
costruito
un
percorso
che
dovrà
portare
all’armonizzazione dei due contratti, incentrato sulla
tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti.
COSA E’ IL CONTRATTO DI SERVIZIO
Rappresenta l’attività da svolgere. Fino ad oggi Trenitalia
lavorava in proroga, in quanto da due anni si è lavorato
senza alcun contratto.
Nel
Tutti i contratti di servizio quantificano la produzione in
termini di trenikm annui. Più in particolare, i contratti
fissano un prezzo complessivo per la produzione di base,
cioè quella esistente alla sottoscrizione, e un prezzo
unitario (a trenokm) per i servizi di nuova attivazione.
dettaglio
l’intesa
chiarisce
che
il
personale
I contratti si differenziano anche per il diverso approccio
rispetto al pedaggio (approccio legato a ragioni storiche
della rete di provenienza): quando non è compreso, esso
è pagato a parte dalla Regione.
Elemento essenziale dei contratti è riconoscere il
corrispettivo non solo in base alla quantità di treni
prodotti, ma anche in base alla loro qualità, in
termini di puntualità, pulizia, affidabilità del parco
rotabile, ecc.
In particolare il contratto di servizio 2006-2007 (uno dei
più articolati nel panorama nazionale), tra gli aspetti
legati alla qualità prevedeva.
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Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
TRENITALIA e LENORD manterrà l’applicazione del
proprio contratto di provenienza, in particolare per i
lavoratori provenienti da TRENITALIA rimangono
confermati:
Millevoci
-Il contratto delle Attività Ferroviarie ed il Contratto
Aziendale del Gruppo FS
IL PUNTO DI VISTA DEI
PENDOLARI. LA NUOVA
SOCIETA’ PUO’ BASTARE?
Nello scorso mese di ottobre ha preso il via la nuova
società denominata TLN (Trenitalia –LeNord S.r.l.),
costituita con l’affitto del ramo d’azienda delle due
società che hanno in gestione il servizio di trasporto
pubblico locale ferroviario in Lombardia.
Per il lavoratori di LeNord rimangono confermati
-Le condizioni economiche e normative vigenti in base
alla storia del ramo d’azienda, sia con riferimento al
CCNL degli Autoferrotranvieri che gli accordi aziendale
vigenti.
La finalità dell’operazione è di realizzare la gestione
unitaria ed integrata del trasporto pubblico locale
ferroviario all’interno del territorio della regione, per un
periodo di prova della durata di undici mesi, al termine
del quale si procederà alle verifiche che porteranno, se di
esito positivo al conferimento del Ramo di Azienda delle
due società : Trenitalia e Le Nord, oppure, se l’esito sarà
stato negativo, cesserà l’efficacia dell’affitto e tutto
ritornerà come prima.
Durante il secondo incontro per ufficiare la firma del
verbale, all’intesa sulle relazioni sindacali è stata
inserita una nota a verbale, dove le OO.SS si
auspicano che terminati gli undici mesi ai lavoratori
che
transiteranno
definitivamente
vengano
riconosciuti ad personam i diritti normativi e retributivi
previsti dal verbale come le Concessioni di Viaggio.
Dell’operazione in corso, è stata data una essenziale
informazione, nei giorni scorsi, anche alle associazioni dei
consumatori
nell’ambito
del
Comitato
Regionale
Consumatori Utenti.
IL RUOLO DELLA FILT-CGIL
In questa fase di avvio al confronto il ruolo di Filt-Cgil
è stato e sarà di estrema importanza. In fase di
esame congiunto, grazie ad un lavoro tecnico e
puntuale delle Segreteria Nazionali e Regionali hanno
focalizzato l’attenzione del verbale anche sul
mantenimento del premio di risultato laddove previsto
nell’azienda di provenienza e hanno negoziato “in
battuta di coda” un impegno formale delle Aziende e
delle altre OO.SS presenti al tavolo a creare un
percorso di armonizzazione riconducibile al Contratto
della Mobilità. (vedi intesa sulle Relazioni Sindacali in
allegato).
In tale occasione sono stati presentati i contratti di
servizio che la Regione ha definito con Trenitalia e Le
Nord, che contengono, tra i tanti impegni, gli obiettivi
concordati in termini di sviluppo dei servizi, di standard
di qualità , di tariffe, di affidabilità ed indennizzi, di
verifica delle prestazioni, di rapporto con gli utenti e con
le associazioni dei consumatori.
Si tratta, come si può capire, di quelle caratteristiche del
servizio su cui , nel modo più diretto, si misurerà il
beneficio, per i viaggiatori e i pendolari, della gestione
della nuova società, la TLN per l’appunto.
L’armonizzazione di due aziende storiche sotto il
profilo normativo e contrattuale è da costruire.
L’obiettivo sindacale sarà la costruzione di un reticolo
di salvaguardie, dove la fase attuale non è il punto di
arrivo ma quello di partenza.
Infatti, già per il periodo autunno- inverno 2009- 2010, si
dovrebbero attuare, sia in termini di quantità che di
qualità, i servizi concordati tra i due gestori unificati e la
Regione, mettendo in campo tutti gli strumenti e le
risorse finalizzate ad un effettivo e percepito
miglioramento dei servizi offerti in relazione alla
situazione in atto, di cui si dolgono da tempo i cittadini
lombardi.
COSA STA FACENDO LA FILT-CGIL OGGI PER I
LAVORATORI TLN?
In data 3 novembre alla sede di S.Gregorio ha avuto
luogo il primo Attivo TLN. Dal dibattito è emersa una
cosciente preoccupazione sul futuro ma anche una
concreta volontà di lavorare da subito attraverso
commissioni tecniche miste che portino ad un
processo di armonizzazione. La sfida è difficile perché
non si gioca solo in casa nostra, una casa unita e dalle
idee chiare, ma dal confronto con altre posizioni
sindacali spesso “separate in casa”o abbagliate dalle
apparenze, e con più interlocutori aziendali vecchi e
nuovi, per poi non dimenticare il “datore di lavoro”
Regione Lombardia.
Parte importante di questa strumentazione, discende
dalla definizione, concordata con le associazioni dei
consumatori, della Carta dei Servizi nella quale
dovrebbero essere specificati i parametri qualitativi e
quantitativi dei servizi erogati in relazione alle esigenze
dell’utenza.
Ebbene, proprio questo atto doveroso, non fosse altro
perché previsto per legge, ora anche dal Contratto di
Servizio, non è stato ancora compiuto, ne si può pensare
che possa bastare un incontro di consultazione per
chiudere l’argomento; eppure le associazioni hanno
formulato anche in quella sede osservazioni e richieste
che vanno nella direzione di rendere per davvero il
servizio ferroviario l’architrave del trasporto pubblico in
Lombardia.
Gli interlocutori di riferimento sono molti, troppi ma la
Segreteria Regionale e Nazionale Filt-Cgil durante
l’Attivo si sono impegnate a seguire ogni fase del
processo affinchè passati gli 11 mesi non ci sia “il
salto nel vuoto”. Sicuramente il contratto unico della
mobilità, se non ostacolato a suo tempo, avrebbe
facilitato il processo di osmosi delle due aziende. Ma a
volte tornano.. e noi che ci avevamo visto bene, vi
diciamo “ve l’avevamo detto!!!!”
Si è sollecitato per il miglior funzionamento del sistema
che si indichino percorsi certi per realizzare l’integrazione
modale e tariffaria, anche se si devono vincere resistenze
che vengono da importanti attori quali ATM e Comune di
Milano.
A cura di Sara Tripodi
Abbiamo richiamato l’importanza che siano resi
contrattualmente esigibili con il gestore modalità di
controllo e vigilanza nonché un sistema di monitoraggio
sull’adeguatezza dei parametri del servizio erogato fissati
nel Contratto di Servizio che prevedano forme di
partecipazione delle associazioni dei consumatori e
utenti.
5
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
Millevoci
Si è osservato come gli standard di qualità stabiliti per il
periodo invernale 2009- 2010 non contengano ,
soprattutto in materia di puntualità, i miglioramenti
attesi per cui si potrebbe ritenere possibile ,se raggiunti,
l’applicazione dell’aumento delle tariffe dall’agosto
2010 , come recita la delibera della Giunta Regionale
all’esame del Consiglio.
IL PUNTO DI VISTA DEI
FERROVIERI LENORD
Cosa
è
successo
nell’ultimo anno? La Regione Lombardia ha scelto di
affidare il servizio ferroviario Tpl ad una nuova società:
TLN (Trenitalia-LeNORD), composta dall’intero personale
di LeNORD (ricordiamo: impresa ferroviaria controllata
dal Gruppo FNM, azienda discendente dalla storica
“Ferrovia in concessione” operante nell’area nord- ovest
della regione) e dal pezzo di Trenitalia regionale che si
occupa nel trasporto in Lombardia. Cosa era successo
prima tra le due società distinte? L’apertura del passante
ferroviario che aveva già determinato una serie di
problematiche di integrazione.
Il passante non è stata soltanto una via per ricucire due
parti di Milano. Il passante (S1 e S2) ha permesso la
comunicazione tra l’area di nord-ovest, area di semplice
accesso ad alcune vie di comunicazione svizzere-europee
- molto industrializzata, efficiente, produttiva, e con alta
densità demografica - al sud della Regione, ovvero la
porta di accesso a Milano per chi arriva e parte verso sud
(cioè il restante 70% del territorio italiano) e che
rappresenta anche un sistema produttivo-economico
diverso dal resto del territorio regionale. Inoltre, per
l’area nord-ovest, si apre una porta per l’altra via di
comunicazione
ancora
ostruita
per
il
trasporto
ferroviario: tutto ciò che si trova a est di Milano (S5), con
Treviglio come punto nodale! Non bisogna dimenticare
che all’interno di quanto esposto ritroviamo anche lo
scalo aereo più importante del nord Italia: Malpensa.
Insomma, TLN in un primo momento, dovrebbe avere il
compito di rimuovere gli ostacoli che ancora sussistono
per arrivare ad un sistema organico e coerente del
trasporto ferroviario; essere di fatto una rete (regionale)
all’interno delle reti (Nazionali-Europee). Pensiamo che
tra i primi obiettivi di TLN ci sia quello di rendere
burocraticamente meno complicato lo spostamento delle
persone: quindi uniformare la tariffazione e trovare un
modello operativo per rendere efficace il servizio che si
offre alla clientela. Per realizzare questo progetto è
indispensabile pensare un modello organizzativo unico e,
più importante, in cui tutti i processi siano efficienti, le
responsabilità chiare e il tutto pianificato e controllato.
Da quanto detto, TLN dovrebbe avere in successione le
seguenti priorità:
•
la formale creazione della società (passaggio già
costruito)
•
l’adempimento normativo per poter operare in
primis
come
impresa
ferroviaria:
quindi
l’implementazione dell’organizzazione, di tutti i
regolamenti le procedure ed i riconoscimenti per
poter ottenere il certificato di sicurezza ferroviaria.
•
L’uniformazione del “modus operandi” degli
addetti, lavoratori dipendenti e dei rapporti con
l’indotto ed gli appaltatori di servizi.
Ciò detto, non crediamo che il tutto trovi conclusione solo
realizzando questi 3 punti. Ricordiamo che qualsiasi
impresa ferroviaria, al momento, in Lombardia, per
coprire interamente il territorio, dovrebbe muoversi su 2
reti diverse, ancora caratterizzate da elementi simili, ma
non ancora uguali. Quali saranno in futuro gli ulteriori
sviluppi di TLN? Ed in che rapporti svolgerà la sua
missione rispetto alla/e infrastrutture?
Noi lavoratori di LeNORD che prospettive future avremo?
Siamo abbastanza professionalizzati? Quante paure e
dubbi ci attraversano.. ma pensiamo a cosa siamo oggi.
L’apertura del passante ferroviario nel 1998, il forte
ricambio generazionale accompagnato dalla compresenza
di vecchi e nuovi lavoratori, hanno fatto capire da subito
che chi già lavorava o si apprestava a lavorare per il
E’ certamente una sfida quella che si presenta ai
soggetti sociali e istituzionali coinvolti nell’operazione; se
i lavoratori ferrovieri esigono, giustamente, garantiti i
diritti contrattuali legati al posto di lavoro per l’oggi e
per il domani, i viaggiatori e i pendolari si aspettano da
questa novità dei risultati concreti che riconosca il diritto
ad una mobilità dignitosa e compatibile con il loro potere
d’acquisto.
Nei prossimi mesi eserciteremo il massimo controllo
sulle novità dell’operazione che TLN rappresenta, con la
consapevolezza che il nostro giudizio si esprimerà sul
terreno della qualità del servizio nei suoi diversi aspetti.
E’ una sfida che si presenta con tante incognite ma che
vorremmo non si giocasse con carte truccate; mi è
difficile pensare che se TLN fallisce gli obiettivi fissati,
tutto possa tornare come prima.
Una sfida che vorremmo vincessero i lavoratori, per il
loro lavoro, i pendolari e gli utenti per la loro dignità di
cittadini.
Con questo spirito si possono trovare, pur nel distinto
ruolo di rappresentanza, i temi e le volontà per un
comune impegno.
Giacinto Brighenti
Presidente Federconsumatori Lombardia
6
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
Gruppo FNM, avrebbe dovuto avere queste
caratteristiche: la predisposizione alla formazione
continua, la tolleranza al cambiamento e non ultima,
la curiosità verso l’innovazione.
Il cambiamento dell’infrastruttura, del materiale
rotabile, del nostro modo di lavorare, (dovendo
imparare
ad
essere
ferrovieri
operanti
su
Ferrovienord e su RFI), ci ha arricchito molto.
Anche se talvolta si lavora in una condizione alquanto
stressante soprattutto per la mancanza di regole
adeguate. Come di solito avviene l’organizzazione è
sempre più lenta della realtà, perché il peso della
tradizione mal si coniuga con l’innovazione.
L’epoca dell’operare in condizioni stabili era
comunque finita! Questa è stata la scommessa che
l’azienda aveva fatto e che il sindacato aveva
appoggiato, ponendo prospettive al lavoro, nel suo
senso più nobile. Non a caso, nell’ultimo anno, uno
dei tanti anni di svolta per il servizio offerto da FNM,
ci siamo trovati in una condizione più unica che rara:
in piena crisi economica, il numero di assunti ha
sorpassato le 100 unità (e potevano essere anche di
più!). E proprio in questo ultimo anno abbiamo
assistito ad una politica aziendale veramente
orientata al lavoro ed alla pianificazione del futuro.
Sfortunatamente
ora
abbiamo
la
sensazione che sia stato un fuoco di
paglia
e
gli
avvenimenti
(e
le
dichiarazioni) dell’ultimo mese non ci
fanno ben sperare. Purtroppo non è tutto
oro quel che luccica. Scelte univoche da
parte aziendale, soddisfazioni di interessi
egoistici
(talvolta
privati)
o
di
opportunismo hanno più volte comportato
delle frizioni tra lavoratori e azienda dalla
societarizzazione in avanti e soprattutto
nell’ultimissimo periodo. Attraverso il
pretesto di una migliore organizzazione
aziendale, si è assistito prima ad una
prolificazione di società e ora ad una
dissennata proliferazione di funzioni e
figure professionali che svolgendo anche
una sola attività si sono ritrovate elevate
alla
soglia
di
una
importante
responsabilità.
Sembra
prevalgano
ancora volontà politiche ai livelli più elevati e le
volontà personali (tipo le baronie di inizio ‘800) ai
livelli intermedi.
Il lavoro è stato poco premiato e la professionalità
ancora
meno,
purtroppo
stiamo
assistendo
all’esaltazione
ed
alla
personalizzazione
dell’immagine, in netta contraddizione rispetto a ciò
che il buon senso dovrebbe determinare. Si è voluto
“spegnere” ciò che stava funzionando, senza una
giustificazione
attendibile.
L’inclinazione
all’apprendimento ed al cambiamento che avevano i
lavoratori del gruppo si è in molti casi trasformata in
“voglia di non cambiare”. In questo senso, molti
lavoratori sono portati a credere che quando l’azienda
propone la formazione “in straordinario” sia solo un
modo per riversare ancora e di nuovo il costo di
qualche “scambio” o “prestazione” politico/clientelare
sulle spalle dei lavoratori.
Di non poco conto è l’ansia generata dal mettere in
discussione l’orario di lavoro, la costruzione turni e
della settimana corta (Sc), consuetudini ormai
recepite e consolidate che al di là dall’essere più o
meno positive e vantaggiose saranno materie di
confronto.
Millevoci
IL PUNTO DI VISTA
DEI FERROVIERI
TRENITALIA
Da molti anni ormai, il settore del trasporto pubblico
su rotaia vive una situazione di progressivo
abbandono e disinteresse da parte delle parti
politiche che è all’origine dell’attuale situazione di
crisi e degrado che entrambe le società (Trenitalia e
Le Nord) vivono. Il disinteresse è reso evidente dalle
scelte effettuate dal nostro committente in materia di
investimenti negli anni passati (investimenti assenti o
quasi per il settore già dalla metà degli anni ’90),
scelte che viste con il senno di poi, sembrano volte ad
accentuare il degrado delle imprese di trasporto con il
secondo fine di demonizzarle e poi ergersi a
protettore del pendolare, intervenendo dove gli altri
(senza investimenti) falliscono.
Con la nascita di TLN che di fatto incarna la volontà
della regione Lombardia di prendere le redini del
trasporto locale e farlo proprio, si registra una
radicale inversione di tendenza, infatti la Regione,
diviene committente, responsabile e garante della
regolarità del servizio e della sua qualità.
Si è quindi passati dal concetto di
liberalizzazione al suo opposto, portando
due grandi realtà quali Le Nord e
Trenitalia a “saltare lo steccato” della
storia e delle abitudini di entrambe le
società guardando ad un futuro comune
da costruire e vivere insieme.
Ma quali sono i dubbi e le perplessità di
chi vivrà in prima persona il passaggio da
Trenitalia a TLN?
I dubbi riguardanti la nascita di TLN, non
riguardano tanto i prossimi 11 mesi,
poiché in questo periodo i lavoratori
manterranno le condizioni lavorative e
contrattuali d’origine.
Ciò che noi tutti ci domandiamo, è come
cambierà la nostra vita lavorativa al
termine di questi undici mesi, se la
fusione fra le società avrà esito positivo?
Quali saranno le modifiche alle condizioni contrattuali
finora applicate, e quali stravolgimenti dobbiamo
attenderci in merito al trattamento economico a cui
siamo abituati (ad esempio le competenze accessorie
che formano quasi un quarto del nostro stipendio)
data la necessità da parte di TLN di rendere equa la
retribuzione dei lavoratori delle nostre due imprese?
Manterremo i diritti acquisiti? Come cambierà la
gestione del trattamento previdenziale? potranno
essere mantenute le scelte effettuate in merito alla
destinazione
del
TFR?
Come
cambierà
l’organizzazione del lavoro? Il passaggio da SPA a srl
che garanzie di solidità per il futuro ci darà? E per
quanto riguarda il fondo di accompagnamento, i
colleghi più anziani nella fase di cessione potranno
rientrarci? Quale istituto si occuperà della formazione
del personale? Delle visite sanitarie? Il personale
attualmente in apprendistato in quali termini
rientrerà in TLN? Tanti sono i quesiti e dubbi che
attendono risposte concrete.
Marco Bartocci & Maria Gragnaniello
Capitreno Trenitalia
Riccardo Betti & Alessandro Donnarumma
Capitreno LeNORD
7
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
Gruppo FNM
ad una maggior formalità nello svolgimento delle
attività ed alla necessità di definire e rispettare in
modo
più
puntuale
la
pianificazione
e
la
programmazione del servizio.
L’esigenza sarà quindi di normare in modo più
sistematico
le
attività
lavorative,
a
discapito
dell’iniziativa individuale ma a favore del miglioramento
del flusso operativo. Una società più grande e più estesa
deve necessariamente prevedere un’organizzazione più
formale e conseguentemente più ugualitaria.
La funzione di responsabilità deve diventare la cella
elementare per il corretto svolgimento e coordinamento
delle mansioni, mentre l’attività deve rimanere un
elemento secondario da non associare assolutamente ad
alcun nome ma ad un gruppo o ad una categoria di
lavoratori. Quanto sino ad ora esposto può sembrare
eccessivamente teorico e distante da quello che
effettivamente avverrà dal punto di vista operativo, ma
è opportuno ricordare che la comprensione dei fatti che
a breve ci vedranno coinvolti, scaturisce da adeguate
analisi e valutazioni preventive.
Come i clienti-viaggiatori, anche se con maggiore
prudenza perché siamo del mestiere, rischiamo di
crearci delle aspettative su quello che avverrà e seppure
con tutte le perplessità del caso non siamo immuni della
speranza che una serie di problematiche che ci hanno
accompagnato negli ultimi anni, troveranno una loro
naturale soluzione. Nel cambiamento, confidiamo che le
innovazioni organizzative producano miglioramento delle
modalità lavorative, salvo poi ricrederci quando
potremmo scoprire che la riorganizzazione prevede solo
un nostro contributo marginale. Per queste motivazioni,
non trascuriamo la nostra capacità professionale di
rivestire ruoli e competenze diverse, di saper gestire
situazioni non programmabili e/o di emergenza, di saper
gestire gli aspetti relazionali e non ultima la nostra
maturata conoscenza degli aspetti
normativo-regolamentari.
Da sempre ma soprattutto in questo
periodo, è necessario analizzare il
contesto degli sviluppi futuri, dove il
problema non sarà il “minuto
medio” in più o in meno ma
rinforzare le fondamenta di tutta la
struttura
organizzativo-sociale,
senza disperdere la forza del
confronto
collettivo.
Dobbiamo
iniziare a focalizzare la nostra
attenzione sull’aspetto funzionale
dei flussi organizzativi. In questa
fase
le
nostre
perplessità
potrebbero essere tali perché le passate esperienze non
ci hanno dato concrete garanzie che il nuovo funzioni
meglio e sia effettivamente più efficiente. Dobbiamo
riflettere sugli sviluppi professionali per governare le
opportunità
allontanando
il
rischio
di
subire
passivamente le conseguenze di questo momento e
valorizzando le interdipendenze tra i ruoli professionali.
Sia nel presente ed in particolare nel futuro, al di la di
qualifiche e settori, dobbiamo sempre considerarci
“protagonisti”
superando
la
logica
di
essere
“antagonisti”. Affrontiamo da subito ed in modo serio, il
tema dell’interdipendenza tra i ruoli, sviluppando un
cammino comune scongiurando l’isolamento di quelle
categorie che, nei processi organizzativi, potrebbero
trovarsi in una posizione di debolezza.
Proponiamoci di operare con una sana solidarietà
organizzativa contrapposta ad una sterile professionalità
di elite.
UNA NUOVA
ORGANIZZAZIONE
DA ORGANIZZARE
L’integrazione di due culture ferroviarie differenti a
tutti i livelli: Direttori, Dirigenti, Quadri, Addetti
all’esercizio, alla manutenzione, Addetti alle funzioni di
programmazione ed amministrative, determinerà
significative modifiche nei metodi di lavoro e nei
rapporti interfunzionali sino ad oggi applicati in
LeNORD.
Dopo i proclami, gli annunci e le ipotesi, la nuova
Società TLN è finalmente giunta ai blocchi di partenza.
Nonostante le voci di molte Cassandre, la nuova
società come qualsiasi cambiamento rappresenta una
opportunità che deve essere valutata, recepita e
costruita, soprattutto costruita perché nell’incertezza
del presente dobbiamo costruire il nostro futuro.
Indipendentemente dal tecnicismo che dovremmo
applicare nel riorganizzare le nostre metodologie di
lavoro, è necessario riflettere sull’impatto gestionale
che i lavoratori si troveranno a dover affrontare. Molte
attività singole svolte con “gelosia” e protezionismo da
determinati settori (o uffici) o addirittura da singoli
lavoratori di LeNORD, si troveranno duplicate con
l’analoga struttura di Trenitalia. Un confronto di
metodi, competenze e capacità sviluppate in contesti
diversi che obbligatoriamente si dovranno armonizzare
per dare vita ad una società comune. I nostri migliori
metodi non è detto che saranno adeguati alla nuova
struttura organizzativa ed anche le competenze
acquisite potrebbero avere l’esigenza di essere
modificate ed implementate con nuove modalità di
lavoro magari sino ad oggi ritenute inadeguate perché
troppo avanzate o troppo obsolete.
I tempi di costituzione effettiva
(per portare a regime le
attività
operative)
sono
importanti
per
capire
i
momenti
topici
del
cambiamento. Attualmente, le
fasi percepibili dai lavoratori
per la costituzione della “nuova
società” sono state di fatto
condensate in pochi mesi. Dal
primo ottobre è stato applicato
il
nuovo
organigramma
aziendale di LeNORD che
rappresenta lo schema della
futura struttura organizzativa
di TLN.
Come spesso accade nelle riorganizzazioni, gli schemi
conosciuti si sono modificati, rendendo difficile
l’orientamento consolidato che nel tempo consentiva
di associare le persone alle funzioni senza per questo
avere una conoscenza accurata delle competenze della
struttura organizzativa. Questa affermazione che può
sembrare banale, deve essere invece il primo punto di
partenza di una accurata valutazione. TLN sarà una
società 3 volte più grande della attuale LeNORD,
ovvero circa 4.000 persone saranno addette al solo
trasporto con una diffusione sul territorio molto più
ampia con confini molto allargati rispetto ai comuni
serviti
dalla
“vecchia”
LeNORD,
comuni
che
attualmente, sono, nella maggior parte dei casi, le
residenze abitative del personale in servizio. La “casa
azienda” perde il prefisso “casa” e diventa solo
“azienda”. Ciò significa che laddove sino ad oggi le
relazioni personali avevano sopperito alle lacune
organizzative, da questo momento in poi, si assisterà
Enzo Lenzini
8
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
PARLANDO DI
CORTORILLO
GENERALE
LOMBARDIA
TLN
dovrà essere graduale, nella consapevolezza che non ha
precedenti per rilievo dei proprietari e delicatezza
oggettiva dell’attività ferroviaria. Si tratta quindi di un
esperimento che potrebbe dar origine ad altri
esperimenti, di cui ancora non si conoscono i contenuti.
Ma di cui naturalmente non vogliamo siano cavie i
lavoratori. La procedura di affitto del ramo d’azienda,
legge 428/90, è una norma di tutela dei lavoratori.
Impedisce infatti in presenza di cessioni di parti di una
impresa che i lavoratori diventino esuberi non passando
insieme all’attività nella nuova impresa. La particolarità
risiede nell’affitto che precede la definizione di tutte le
norme che saranno, non dei due rami d’azienda, ma della
nuova TLN e dei suoi dipendenti. Si tratta quindi di una
fase di transizione che però dal primo giorno di attività di
TLN avrà suoi dipendenti (i 2450 di Trenitalia e i 1250 di
Le Nord)”
CON NINO
SEGRETARIO
FILT-CGIL
Perché nasce TLN? Questa domanda andrebbe
fatta ad altri interlocutori, ma il punto di vista di
Filt-Cgil, in quanto osservatore attivo del processo
credo possa chiarire maggiori aspetti legati al
servizio da offrire e soprattutto al mondo del
lavoro.
“TLN nasce per un insieme di cause, ma soprattutto per
la evidente crisi del trasporto ferroviario pendolare nella
nostra e nelle altre regioni. La richiesta di servizio non
trova una risposta adeguata. In questo è evidente il
ritardo a livello nazionale centrale di comprendere le
dinamiche presenti in Lombardia e che purtroppo
andavano lette con più attenzione.
L’altra ragione
risiede nella conclusione di un ciclo iniziato negli anni
’90 e che prevedeva la messa a gara del servizio, come
uno degli elementi fondamentali per alzare la qualità del
servizio e contenere i costi. Le gare non si sono mai
fatte e la politica nazionale e regionale ha scelto,
modificando la legge,
il ritorno alla possibilità
dell’affidamento diretto. Sbaglia però chi pensa che si
torni al precedente monopolio. Si determinerà un nuovo
equilibrio tra politica, imprese e mercato.
Chi fruirà del servizio, i pendolari lombardi, che
garanzie in più avranno rispetto agli attuali vettori?
“I pendolari giudicheranno nei prossimi mesi ed anni. Da
subito, e dalle prossime elezioni regionali, si giocherà la
partita del consenso indotto dalla nuova società. Allo
stato si prevedono aumenti di servizio (quasi il 20% nei
prossimi anni) e l’arrivo di nuovi treni che dovrebbero
esser il presupposto di nuovi servizi. Si tratta in parte di
annunci o di decisioni che non derivano dalla nuova
società. L’opinione di chi l’ha formata è che nel tempo
l’integrazione, le sinergie, i risparmi di scala potrebbero
far salire la qualità. Noi giochiamo perché il servizio
migliori, ma certo non pensiamo di aver trovato né
l’araba fenice né il treno dell’avvenire.”
Non a caso molte regioni stanno realizzando accordi con
Trenitalia affidando il servizio per una durata di 6 anni+
6.
Quali risultati ci si auspica dall’affitto dei rami di
FNM e Trenitalia per i lavoratori coinvolti nel
processo?
Si potrebbe dire che la rottura dell’attuale assetto
poteva portare a più vie d’uscita ( messa a gara
generalizzata, assegnazione di servizi a imprese
straniere pubbliche o private, progressiva riduzione
delle risorse), nella nostra regione TLN nasce per una
volontà insieme politica e industriale. E quando diciamo
insieme intendiamo che non è più distinguibile quali
sono i compiti della regione (programmazione, risorse,
investimenti) e quella della nuova società che sembra
nascere più come la volontà di una articolazione della
regione che con la indispensabile autonomia economica
ed industriale. La Lombardia è diversa rispetto ad altre
regioni perché il possesso di una società storica ed
affidabile come Le Nord ha permesso la creazione di un
impresa che non è parte né di FS né di FNM.”
“Ritengo che di tutto si sono occupati nella nascita della
società tranne che del ruolo che deve avere il lavoro. Al
momento i lavoratori sono coinvolti solo come forza
lavoro, come numeri, senza nessuna novità del ruolo
loro assegnato.
L’opinione della Filt è che se nasce un nuovo modello
aziendale che deve servire a dare un servizio più alto e di
qualità si debba provare a sperimentare, dentro un
quadro
contrattuale
definito,
altri
modelli
di
contrattazione aziendale e di partecipazione.
Non tanto, o non solo, comitati o osservatori che abbiano
il diritto d’informazione e intervento su quanto avverrà,
ma mettere al centro della contrattazione e del rapporto
azienda/lavoratore il prodotto del servizio ed insieme il
lavoro che lo realizza. Che è una attività umana che ha
bisogno di qualità organizzativa ed individuale,
formazione, sicurezza e stabilità. E magari una impresa
in cui la mobilità interna o le dinamiche professionali
siano basati sul merito e non sulla appartenenza alla
politica o al sindacato.”
Quale è il processo sindacale che accompagna la
costituzione di TLN?
“TLN è una società collegata a FS e FNM, con proprietà
e tutti gli organismi paritetici. Un equilibrio delicato che
proviene da culture e dimensioni aziendali differenti che
non sarà semplice né far convivere né integrare. Non
essendoci né una acquisizione né uno scorporo
societario è evidente che il processo di costituzione
Quale contratto si applicherà trascorsi gli 11 mesi
di affitto ramo? Si parlava di contratto della
mobilità : chimera o intuizione?
“Non solo la domanda quale contratto, ma quale regime
pensionistico obbligatorio e complementare, quale
contrattazione aziendale, quali normative regoleranno
l’insieme della condizione lavorativa ancora è priva di una
risposta. Però noi sappiamo ciò che siamo e sappiamo ciò
che non vogliamo. Non vogliamo e ci opporremo
fermamente un contratto TLN che sia quindi regionale e
non abbia riferimento con altre realtà. I ferrovieri di TLN
dovranno avere le stesse condizioni contrattuali e
normative degli altri ferrovieri. Il contratto della mobilità
era ed è la risposta. Avevamo visto bene che a parità di
lavoro i lavoratori devono avere stessi trattamenti. E
9
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
aveva torto chi ha frenato e sosteneva il valore delle
differenze.
IL SOCCORSO AI
TRENI FERMI IN
LINEA.
A questa trattativa che porterà dopo 11 mesi alla fine
della transizione di TLN dovrà partecipare non la
somma di tanti sindacati a più livelli di responsabilità
(dalle federazioni nazionali, alle rsu), o ognuno dentro
le imprese di provenienza, o addirittura attento alla
difesa di soli interessi di categoria e di mansione. La
trattativa che porterà a TLN è senza precedenti in
campo ferroviario e va gestita con partecipazione e
consapevolezza da parte dei lavoratori e di chi li
rappresenterà nel confronto con la nuova società.”
Le procedure da applicare
da parte dell’equipaggio
treno
La richiesta di soccorso ad un treno fermo in linea
provoca un forte impatto negativo sulla regolarità e
puntualità della circolazione ferroviaria per le più
variegate modalità in cui l’evento si manifesta.
L’anormalità, da rimuovere nel minor tempo possibile, si
presenta come un ostacolo fisso su linee a semplice
binario, su linee a doppio binario banalizzate, sul
Passante ferroviario di Milano, sulle linee di accesso
all’alta velocità; inoltre, bisogna tener conto delle
condizione tecniche del materiale in avaria se attrezzato
con organi di trazione e repulsione tradizionali oppure di
aggancio automatico. Altro elemento con valenza
prioritaria per il soccorso (da bollino rosso per usare un
termine automobilistico) è quello degli orari di punta del
traffico pendolare.
TLN un punto di non ritorno? Una novità a livello
nazionale da cui sarà possibile fare un passo
indietro? A che prezzo?
“Si è avviato un processo che appare irreversibile, ma
che avrà nel suo percorso molte novità ed eventi ad
oggi imprevedibili. Non credo che se fallisse si potrebbe
semplicemente ritornare ad una condizione ex ante.
Questa è la difficoltà. La transizione non permetterà di
fare uno switch che ripristina la precedente situazione.
Altre regioni e molti lavoratori guardano a cosa avviene
qui e questo deve aumentare la nostra responsabilità.
Noi abbiamo dato un giudizio cauto sia su TLN che sulle
aspettative che sono contenute. Ed estremamente cauti
sulla superficialità con cui si potrebbe pensare di
risolvere i temi irrisolti che attengono ai lavoratori.
Magari imponendo soluzioni senza il nostro consenso. Il
prezzo potrebbe quindi essere in un caso, nasce TLN, o
nell’altro, si rompe la società, molto alto per il sistema e
soprattutto per i lavoratori. In questo noi saremo
insieme fermissimi e molto rigidi sui principi e sui
contenuti, ma fermissimi a volgere sino in fondo il
nostro ruolo di sindacato che deve cercare, nella
trattativa, un accordo, senza sfuggire e senza ipotizzare
però di rinviare tempi e problemi che sono aperti e
vanno integralmente affrontati.”
Tralasciando le operazioni di coordinamento per
l’intervento di competenza di RFI e
che possono
interessare ruoli e professionalità appartenenti a Società
di trasporto diverse, si vuole puntualizzare il punto di
ricaduta che tale evento ha nei confronti della nostra
clientela che viene, poi, amplificato a tambur battente dai
media (carta stampata e Tv locali e nazionali).
Una premessa corre d’obbligo. I treni che richiedono
soccorso sono un evento che non possiamo cancellare ma
che di certo possiamo limitare parecchio,basti un dato:
un mezzo di trazione rientra negli standard di affidabilità
certificati a livello europeo quando la richiesta di soccorso
è pari a 3 guasti bloccanti ogni milione di km percorsi. La
nostra Direzione per perseguire questo vitale obiettivo
per la soddisfazione dei nostri clienti e come parametro
di efficienza produttiva ha messo in campo un insieme di
azioni di miglioramento assegnate a gruppi di lavoro di
specialisti che vedono lavorare in sinergia il mondo
produzione,manutenzione, commerciale unitamente alla
sala operativa regionale che gestisce la dislocazione dei
materiali. L’obiettivo fissato per il 2009 dalla Direzione, in
particolare dal nostro Direttore, per l’abbattimento dei
guasti ai treni in linea parla di una riduzione del 35% per
numero delle riserve: questo obiettivo può essere
perseguito a condizione che tutti gli attori del processo
siano fortemente motivati e pienamente convinti.
Ora, possiamo entrare nello specifico dell’argomento
affermando che l’invio di un mezzo di soccorso in linea
10
Anno 5 - n. 13 — Novembre 2009
costituisce un particolare tipo di circolazione che non è
perfettamente definibile né come “treno” ne come
“manovra”, anche se sono evidenti le analogie con
entrambe le modalità di circolazione.
ordinario ed i treni navetta possono spingere solo se
hanno la locomotiva in testa.
In sintesi, possiamo definire il soccorso ad un treno
fermo in linea come una tipologia di circolazione “atipica”
disciplinata da specifiche procedure di sicurezza.
Rimanendo in ambito Trenitalia, dal 2004 è stato
pubblicato un manuale “Sistema di Soccorso” che
compendia anche con l’ausilio di immagini esplicative
suddivise per tipologia di mezzi di trazione tutte le
procedure che prima erano disperse su diversi testi
normativi. Andiamo a riprendere le procedure dal punto
di vista dell’ equipaggio treno. La cosa più importante da
focalizzare è questa: Il personale di condotta che
riscontra un inconveniente che potrebbe evolvere nella
necessità della locomotiva di soccorso, deve darne
immediata comunicazione verbale al DCO (su linee in
telecomando) o al DM della successiva stazione abilitata
(su linee a dirigenza locale), a titolo di preavviso.
Facciamo un esempio: treno navetta ad agente solo, con
guida da WP e locomotiva E. 464 in coda. L’arresto del
treno in linea può essere causato da mancato
telecomando, da apertura IR senza possibilità di
ripristino, mancata trazione della locomotiva per avaria ai
BUR, alla ventilazione ovvero un insieme di guasti che
obbligano il macchinista a portarsi in coda sulla
locomotiva. Quindi, dopo aver stazionato il treno in
sicurezza e richiamato il CT in cabina di guida, il
macchinista avvisa subito verbalmente con il cellulare di
servizio il DM/DCO dell’avaria in atto, qualificandosi e
fornendo le informazioni disponibili. Questo per anticipare
e favorire tutte le valutazioni necessarie in questi casi,
che inevitabilmente il DM/DCO ed il Coordinatore
Movimento di RFI metteranno in atto: a loro, infatti,
compete l’obbligo di individuare il mezzo di trazione
idoneo, nel caso venga confermato per iscritto il
soccorso.
Questi
ulteriori
provvedimenti
verranno,
quindi,
autorizzati d’intesa tra i Coordinatori RFI e delle Sale
Operative divisionali : normalmente non potranno essere
superati i limiti imposti dalle norme tecniche di esercizio
(composizione , prestazione,..)
4) I treni merci non possono essere soccorsi, con
treno a seguito.
Tralasciando le procedure per l’invio del treno
soccorritore e le procedure per la ripresa della marcia a
soccorso
avvenuto,
mi
preme
fare
qualche
considerazione a carattere generale.
Per il macchinista, sicuramente la richiesta di soccorso è
un momento di stress psico fisico che rientra nell’ambito
della sua professionalità (saper fare, saper essere e
sapere comunicare) ovvero applicazione rigorosa della
GDA e delle procedure di sicurezza. A volte capita che i
tentativi reiterati di ripristinare il guasto, senza esito
positivo, provocano ulteriori ritardi alla circolazione.
Quindi un buon metodo: Preavvisare subito e
formalizzare la richiesta entro i 15 minuti, dando la
precedenza alla comunicazione.
In secondo tempo, in attesa del soccorso, continuare la
ricerca dell’avaria in atto.
Per terminare, un cenno ai materiali dotati di aggancio
automatico.
Diventa
vitale,
in
questi
casi
la
comunicazione puntuale tra gestore della criticità ed
equipaggio treno per stabilire ed accertare da quale lato
il treno verrà recuperato per predisporre a terra la
maschera di soccorso che verrà applicata al gancio della
locomotiva di soccorso, con il necessario corredo di
attrezzi: chiave a brugola ed il martello con scalpello, per
svincolare la maglia di trazione.
Alberto Furregoni
Secondo punto fondamentale, indipendentemente dalla
linea percorsa e dall’orario in cui si verifica l’evento il
macchinista
ha
l’obbligo
trascorsi
15
minuti
dall’accudienza alla locomotiva di formalizzare, per
iscritto, la richiesta della locomotiva di soccorso , con M.
40 trasmesso come dispaccio (per servizi ad agente
unico/solo il macchinista si può avvalere del Capotreno).
Il dispaccio di soccorso deve contenere i dati
fondamentali come: la massa del treno, la tipologia del
guasto, la progressiva kilometrica e la tipologia del
soccorso occorrente. Meglio sottolinearlo, l’emissione del
dispaccio costituisce per il treno fermo in linea, l’obbligo
ed il vincolo a non proseguire, in ambo i sensi di marcia,
d’iniziativa anche se viene meno il guasto. Infatti, tale
vincolo alla ripresa della marcia può essere rimosso solo
in due modi:
Con dispaccio di autorizzazione al proseguimento da
parte del DM/DCO che aveva ricevuto la richiesta di
soccorso, a seguito di disdetta scritta del soccorso da
parte del macchinista;
Con l’arrivo della locomotiva/treno soccorritore (per
facilitare l’orientamento della locomotiva di soccorso
il personale del treno deve esporre in un punto
opportuno un segnale di arresto).
Altra considerazione da focalizzare: è consentito prestare
soccorso ad un treno viaggiatori fermo in linea
utilizzando un treno a seguito, quando:
1) La linea è esercitata
automatico funzionante
con
Blocco
elettrico
2) La pendenza massima della linea non sia >15 per
mille
3) Entrambi i convogli devono essere a materiale
11
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
direzione dell’imprenditore.
Approfondimento
su...
Ed è sempre il codice civile con gli art 2104 e 2105 a
indicare gli obblighi specifici a carico del lavoratore nello
svolgimento della prestazione e a delimitare i casi in cui il
potere disciplinare può essere esercitato.
Quindi in base a tale rapporto, ad una violazione dei
doveri e obblighi del personale corrisponde il potere
disciplinare del datore di lavoro, pur essendo vincolato da
una serie di limiti e garanzie procedimentali stabilite
dall’art. 7 dello Statuto dei lavoratori e art. 2106 del c.c
LE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI IN FS
Parte prima
La tematica delle contestazioni disciplinari del gruppo
FS costituisce tasto dolente e spigoloso che interessa
chiunque abbia un rapporto di lavoro subordinato con
l’azienda e che vede in continuazione un alternarsi di
casi sempre più interessanti da analizzare.
Sulla base di un rapporto di lavoro
subordinato a
prestazioni corrispettive, incombono a carico del
lavoratore obblighi e doveri nello svolgimento dell’attività
lavorativa che vengono disciplinati in generale dal codice
civile dagli art. 2104-2105 e “ riprese” nel nostro caso
specifico dall’art. 51 del nostro contratto collettivo del
2003 e dal famigerato codice etico del gruppo FS.
In questa sede abbiamo il desiderio di trattare in
modo semplice e chiaro un argomento che purtroppo
può coinvolgere ognuno di noi e sul quale dobbiamo
essere ben informati e documentati per poter
prevenire “ spiacevoli inconvenienti” e poterci tutelare
al meglio.
L’art. 2104
obbedienza.
E’ bene cominciare a chiarire cosa debba intendersi
per contestazioni disciplinare, quali sono i presupposti
fondamentali e le fonti , ossia le leggi che le regolano.
sancisce
l’obbligo
della
diligenza
e
La diligenza :” Il prestatore di lavoro deve usare la
diligenza richiesta dalla natura delle prestazioni dovute,
dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della
produzione nazionale…”;
nell’adempimento delle
obbligazioni
inerenti
all’esercizio
di
un’attività
professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo
dell’attività esercitata, tenendo conto della natura della
prestazione, dell’interesse e degli obiettivi organizzativi e
aziendali.
L’obbedienza
è
il
secondo
requisito
caratteristico della obbligazione di lavoro, fissato nel 2°
comma dell’art 2104 il quale dispone che “ il prestatore
di lavoro deve
inoltre osservare le disposizioni per
l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite
dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali
gerarchicamente dipende”.
La contestazione disciplinare rappresenta quell’atto del
datore di lavoro volto a sanzionare un comportamento
colposo o comunque manchevole del lavoratore e non
collegato a obiettive esigenze organizzative e
produttive dell’azienda.
Prima di addentrarci nell’analisi dell’istituto delle
contestazioni
e
sanzioni
disciplinari,
occorre
analizzarne il presupposto essenziale: un coesistente
rapporto di lavoro subordinato che intercorre tra
datore di lavoro e il lavoratore, e i doveri del personale
FS. Affinché il potere disciplinare del datore di lavoro
possa essere esercitato, occorre che tra le parti vi sia
un preesistente rapporto giuridico a prestazioni
corrispettive, il rapporto di lavoro subordinato, in cui il
lavoratore si impegna a prestare la propria opera
manuale o intellettuale (prestazione lavorativa) in
cambio del versamento di una somma di denaro
(retribuzione). Nell’ambito del rapporto di lavoro
subordinato assume particolare rilievo la tematica
dell’esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro
nei confronti del lavoratore, potere che costituisce uno
dei logici corollari del più ampio potere organizzativo di
cui è titolare la parte datoriale nello svolgimento
dell’attività aziendale.
Il lavoratore è tenuto, come afferma l’articolo 2104 c.c.,
ad usare la diligenza richiesta dalla natura della
prestazione
dovuta
e
dall’interesse
dell’impresa,
osservando,
nel
contempo,
le
disposizioni
per
l’esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dal datore
di lavoro e dai collaboratori di questo dai quali
gerarchicamente dipende; egli è tenuto altresì ad
astenersi dal trattare affari, per conto proprio o di terzi,
in concorrenza con l’imprenditore, o dal divulgare notizie
attinenti all’organizzazione ed ai metodi di produzione
dell’impresa, in sostanza rispettando quello che l’articolo
2105 c.c. chiama “obbligo di fedeltà” e “riservatezza”.
Il civile nell’art.2094 fornisce la definizione del
prestatore di lavoro subordinato, qualificando come
tale colui che si obbliga mediante retribuzione a
collaborare all’impresa prestando il proprio lavoro
manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la
A testimonianza e in applicazione dei principi generali
degli articoli appena citati del codice civile, l’art. 51”
doveri del personale” del nostro contratto collettivo
sancisce testualmente: Il dipendente deve svolgere con
diligenza e con spirito di collaborazione le proprie
mansioni osservando le disposizioni del presente
contratto ed i regolamenti interni dell’azienda.
In particolare:
a)in attività che comportino contatto con il pubblico, deve
mantenere un contegno corretto e decoroso al fine di
stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione con la
clientela, con specifico riferimento all'informazione al
pubblico; dovrà inoltreesporre un adeguato contrassegno
identificativo ove previsto;
b) deve avere cura dei locali dell’azienda e degli oggetti,
macchinari, attrezzi, strumenti ed indumenti da lavoro
affidatigli;
c) deve indossare la divisa prevista o gli indumenti
protettivi e i dispositivi di protezione individuale forniti
dall’azienda;
12
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
d) deve osservare tutte le norme di legge sulla
prevenzione infortuni ed i regolamenti interni emanati
dall’azienda in materia di sicurezza del lavoro;
gocce
e) ha l'obbligo di rispettare l'orario di lavoro e di
adempiere, ove previsto, alle formalità per la
rilevazione della presenza. Quando le esigenze di lavoro
lo richiedano è tenuto a prestare servizio anche fuori
sede, nel rispetto delle norme che regolano il rapporto
di lavoro;
ELEZIONI RINNOVO ASSEMBLEA DEI DELEGATI
DEL FONDO PENSIONE EUROFER
Dal 9 al 30 dicembre 2009 si svolgeranno le elezioni
per il rinnovo della Assemblea dei Delegati del Fondo
Pensione Eurofer. Al voto parteciperanno tutti coloro
che alla data del 1 agosto 2009 risultavano iscritti all
Fondo ed erano in regola con i versamenti dei
contributi. Tutti gli interessati riceveranno al domicilio
risultante agli atti del Fondo entro fine di novembre le
informazioni necessarie per esercitare il loro diritto al
voto.
f) in relazione alle esigenze di servizio è soggetto
all'obbligo della reperibilità, ove prevista;
g) il lavoratore ha l’obbligo di non fornire a terzi
informazioni o comunicazioni riservate che possano,
anche indirettamente, essere utilizzate con pregiudizio
degli interessi dell’azienda o contrari a quanto disposto
dalla L. 675/96; non deve esplicare, direttamente o per
interposta persona, anche fuori dell’orario di lavoro,
mansioni ed attività – a titolo gratuito od oneroso – che
siano in contrasto con l’obbligo di fedeltà di cui all’art.
2105 c.c. o comunque in concorrenza o in conflitto
d’interessi con l’azienda;
Il regolamento elettorale per le elezioni della Assemblea
dei Delegati è pubblicato sul sito del Fondo
www.fondoeurofer.it nella sezione “Elezioni Assemblea
delegati”.
h) deve eseguire gli ordini inerenti alla esplicazione
delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti
dai superiori gerarchici e funzionali; se l'ordine è
palesemente contrario ai regolamenti e istruzioni deve
farne rimostranza al superiore che l'ha impartito,
dichiarandone le ragioni; se l'ordine è rinnovato per
iscritto, ha il dovere di darvi esecuzione. Non deve,
comunque, eseguire l'ordine quando la sua esecuzione
possa comportare violazione di norme penalmente
sanzionate;
gocce
ELEZIONI
DLF.
RISULTATI
ECCO
I
Grandi risultati, per la lista collegata alla Filt-Cgil ,
circoscrizione Lombardia nelle elezioni nazionali DLF, di
seguito riportiamo i risultati:
DENOMINAZIONE LISTA
CIRCOSCRIZIONE I
numero voti
i) deve comunicare all’azienda la propria residenza e
dimora, ove non coincidenti, e ogni successivo
mutamento delle stesse;
Futuro, Idee, Tradizione
87
Spazio Vita
38
j) in caso di malattia, che imponga l’assenza dal
servizio, deve darne avviso all’azienda con le modalità
disciplinate all’art. 26 (Malattia e infortunio non sul
lavoro) del presente CCNL;
Il Girasole - Autonomia e
21
DLF Associazione Aperta
159
Il Coraggio della Chiarezza
k) nell’esercizio delle mansioni assegnate e comunque
durante la loro presenza in servizio, i lavoratori
dovranno attenersi a comportamenti improntati al
massimo rispetto della condizione sessuale, della
dignità e dei diritti della persona.
51
La Lista del Cuore ha raggiunto un buon risultato a
livello Nazionale con 19 Consiglieri eletti nelle tre
circoscrizioni. Nella Circoscrizione 1 Nord per la prima
volta sono stati eletti 2 rappresentati: TUSCANO
Giuseppe e FERRARI Virgilio.
Dall’analisi dell’articolo 51 del nostro ccnl si evince che
esso opera in piena applicazione dei principi generali
disposti dagli articoli 2104-2105 c.c, entrando nello
specifico del settore del trasporto ferroviario, prestando
attenzione alla natura delle prestazioni lavorative
richieste e l’interesse dell’azienda, e applicabile ai tutti i
dipendenti del gruppo Fs.
gocce
Ad esempio, chiunque sia stato assunto con mansioni
che prevedono il contatto con il pubblico (Vendita e
Assistenza, Personale viaggiante ecc) dovrà attenersi,
secondo quanto dettato dalla lettera c) del presente
articolo, in modo scrupoloso ad indossare la divisa
durante lo svolgimento della
loro prestazione
lavorativa,
in quanto la divisa rappresenterebbe
l’elemento distintivo/identificativo dell’azienda e di
conseguenza anche per i dipendenti che ne fanno parte.
IL CEDOLINO DI NOVEMBRE
Si ricorda a tutto il Personale PDB e PDM che nel mese
di Novembre la busta paga includerà le competenze
accessorie relative ai due mesi precedenti (settembre e
ottobre). Inoltre si ricorda a tutto il personale del
Gruppo che la busta paga da Novembre sarà emessa in
data 27 Novembre 2009
Da questa analisi si evidenzia che il contratto collettivo
delle attività ferroviarie nello stabilire i doveri del
personale opera anche in piena armonia con i principi
fondamentali del Codice etico del gruppo FS.
13
Anno 5 - n. 13 Novembre– 2009
Qua e là accenni ai Depeche Mode, in Unnatural
Selection un bel riffone di chitarra, l'orecchiabile
"Uprising" che fa da apripista ed è forse la più
"Musiana". Buone le intenzione di fornire un'opera
capace di scalare le classifiche con della musica fatta
bene, peccato manchino dei pezzi pesanti in grado di
poterlo fare probabilmente.
MICHAEL JACKSON
I sospetti sulla causa della morte di
Jacko, sono circolati già all’indomani della
notizia. Le teorie, in questi casi, sono sempre le più
disparate (manca il rapimento alieno e le hanno
elencate praticamente tutte). Arrivano però nuovi
dettagli dall’autopsia per chiarire ogni dubbio. O forse
no. Sicuramente di fondo c'è un abuso di medicinali
dietro consiglio medico.
ANNIE
Album : Don't Stop
“Don’t stop” è il titolo del nuovo album di Annie, pop
star di origini norvegese che ha iniziato la carriera di
cantante nel 1999 con il singolo di debutto dal
titolo “The Greatest Hit”.
La cantante ha lanciato
s o la me n te
du e
a lbu m
compreso questo e li ha
lanciati
a
distanza
di
moltissimo
tempo
l’uno
dall’altro; infatti il primo
album dal titolo Anniemal
risale al 2004. Questo nuovo
album uscirà il 17 novembre
e conterrà dodici brani
davvero elettrizzanti!
“This is it”, il film basato sulle
prove dello spettacolo al quale
Jacko ha lavorato fino al giorno
prima del decesso, uscito il 28
ottobre in tutto il mondo in
contemporanea. Realizzato
attingendo alle oltre cento ore di
materiale girato nel backstage
del concerto che era in
preparazione all’Arena O2 di
Londra, tra aprile e giugno
2009, il film porta in sala un
Jackson assolutamente inedito.
Non la ’star’, bensì l’artista a
tutto tondo, il genio musicale, gentile, generoso,
incredibilmente umile e soprattutto in splendida forma.
Michael Jackson era pronto a realizzare ancora una
volta qualcosa di unico. Un concerto grandioso, tra
effetti speciali, fuochi d’artificio, l’uso del 3D, bracci
meccanici, gru, decine di ballerini, coristi, centinaia di
luci, scenografie sontuose ed invenzioni tecnologiche di
altissimo grido. Quel concerto non c’è purtroppo mai
stato.
CARMEN CONSOLI
Album: Elettra
Dopo tre anni di assenza e di digiuno dal mondo della
musica, fa ritorno Carmen Consoli con un album di
brani inediti dal titolo Elettra. Ha avuto una mutazione
anche nello stile musicale in quanto è passata dal
genere rock che abbiamo ascoltato fino a tre anni fa, ad
un genere musicale che va dal jazz alla musica poetica.
Questo nuovo album è uscito lo
scorso 30 ottobre ed è stato
anticipato dal singolo “Non
molto lontano da qui” e c’è da
dire che, le canzoni contenute in
questo nuovo album, affrontano
vari argomenti; parla della sua
Sicilia, quella bella e quella
brutta, delle sue sofferenze
personali,
“Mandaci
una
cartolina” è il ricordo del padre
venuto a mancare, un omaggio al papà che soleva dirle
che se fosse morto le avrebbe mandato una cartolina,
non le piace autocommiserarsi ma, mettendo in musica
il dolore, ha voluto trasformarlo in creatività, quasi una
gioia.
ROBBIE WILLIAMS
Album : Reality killed the video star
“Non chiamatelo un ritorno”, ripete Robbie. E’ sempre
stato molto bravo, Robbie Williams, a giocare sul labile
confine tra realtà e finzione, anzi tra realtà e video.
Così questo nuovo album non fa eccezione: “Reality
killed the video star” è un ritorno, perché “Rudebox”, la
sua precedente opera, è di 3 anni fa. La superstar
britannica che ha cavalcato da protagonista l’onda
lunga delle boybands anni ‘90 e che all’apice se n’è
affrancato, per trovare la sua vera anima e costruirsi
una credibilità. L’artista che ha sfornato alcune delle
canzoni-manifesto del pop contemporaneo, che quasi è
riuscito a distruggersi vita e carriera con eccessi degni
di una rockstar maledetta; colui che, oramai
consacrato, ha osato troppo… e ha floppato, dovendo
ingoiare un boccone amaro e ridimensionare le proprie
velleità.
Ad aiutarlo nella risalita c’è Trevor Horn,
mente dei Buggles, ed il suo tocco è riconoscibilissimo
in alcune delle 13 tracce.
OTTO OHM
Album : Combo
Bove ancora una volta riesce a sorprenderci con le sue
poesie, perchè di questo si tratta. Se avete un amore
non potete che cantarlo con le sue canzoni. Punto di
forza del gruppo è il potere emotivo e la bellezza
narrativa-fotografica dei testi, tutto frutto di esperienze
vissute,genuine,vere. Primo singolo “Come parlo di te”
di cui ne riporto alcune strofe : “Chiedimi, come parlo di
te / quando non ci sei / quando senza pensarci
nemmeno... dico solo LEI / Piegami / tra i tuoi gatti
pesanti, / tra i maglioni invernali / che non hanno
ancora un posto dentro gli armadi... Giura che / non
vorresti vedere mai / il nostro amore dato in pasto
all'abitudine....”
MUSE
Album : The Resistance
Al loro 5° album, i Muse tentano l'azzardo. Animati
sempre dalla voglia di sorprendere e di rinnovarsi, a
cominciare dal fatto che abbian registrato l'album in
Italia, provano a mescolare l'uso di sintetizzatori con la
musica classica, registrando addirittura una mini
sinfonia "Exogenesis: Symphony", i 10 min conclusivi
dell'album, con l'orchestra della Scala di Milano.
In "United of Eurasia", si potrebbe parlare addirittura
del plagio di “Bohemian Rapsody" , con tanto di
divagazione strumentale di oltre un minuto su un tema
di Chopin.
14
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
THE TEMPER TRAP
Album : Conditions
Sono australiani, sono al loro debutto, ma con un'opera
prima tutta da tenere d'occhio. Pop, certo, ma raffinato,
suonato bene. E colpisce pure il falsetto del cantante
Mandagi. Melanconici, intensi, mai banali. 10 pezzi in cui
evidenti sono le contaminazioni estetiche del rock più
recente. Ogni singola traccia sembra frutto di un lavoro
alchemico eccellente. Tutto misurato in maniera
corretta, elettronica quanto basta, tempi giusti così da
non esser ripetitivi e una voce con sfumature potenti alla
Thom Yorke.
Sicuramente non saranno solo una meteora!
neo-soul, melanconico e sensuale al tempo stesso,
Tracce ben costruite, dalle liriche agli arrangiamenti.
Classifica singoli – NOVEMBRE
N
Titolo
Autore
1
I gotta feeling
Black Eyed Peas
2
Bodies
Robbie Williams
3
Ti vorrei
sollevare
Elisa/Giuliano
Sangiorgi
4
She wolf
Shakira
5
L'amore si odia
Noemi / Fiorella
Mannoia
PROSSIMI EVENTI MUSICALI
Ci scusiamo ma il nostro sito
www.filt.lombardia.it
15 novembre – Skunk Anansie all'Alcatraz di Milano
È in fase di restyling!!!
23 novembre – Gossip al Palasharp di Milano
Torneremo presto con importanti
novità e contenuti!! Chi volesse
23 novembre – Isis al MusicDrome di Milano
26 novembre – Paolo Nutini all'Alcatraz di Milano
comunque rimanere informato consulti
il sito Filt nazionale
CONSIGLIO DEL MESE : OTTO OHM—Combo
www.filtcgil.it
A cura di Stefano Salvatore Raimondo
Aggiornato con informazioni in tempo reale su accordi e novità
sindacali!!
La vignetta di B3
15
Anno 5 - n. 13 – Novembre 2009
IN QUESTO NUMERO VI PRESENTIAMO:
IL SEGNO DELLA
VERGINE
(DAL 21 LUGLIO AL 21 AGOSTO)
Al Sole ancora caldo dei pomeriggi di settembre, risponde la pesante rugiada che fa piegare l’erba.
Scivolando dal Leone Alla Vergine l’anno si inebria e rabbrividisce.
Nell’atmosfera che si va rinfrescando ,un velo impalpabile, si tesse tra l’uomo che passeggia immergendosi nella natura e la natura stessa: i
fili della Vergine lo sfiorano come trattenerlo; la sua anima non e’ piu’ afferrata, senza riserve, dalla bellezza universale. Essa ritorna in lui,
pensosa, appesantita dai ricordi, aspirando a meditare nella sua interiorita’ gli splendori contemplati e gustati. Lo spirito che vive
nell’universo, si raccoglie nello spirito dell’uomo e tenta di riflettersi in lui.
L’anima cosi’, sotto il segno della Vergine, riprende coscienza di se stessa ;la potenza creatrice di vita e’ conservata, per diventare forza
interiore di conoscenza. La Vergine e’ un segno di terra che raccoglie le forze esaltate e le sementi.
Un grande cambiamento si opera nei rapporti fra gli uomini e l’universo zodiacale. Questo incita le persone appartenenti al segno della
Vergine, a cercare la pienezza non piu’ al di fuori, ma dentro, all’interno dell’anima.
A partire dalla Vergine, e fino al ritorno del Sole nell’Ariete, dove nuovamente i giorni trionferanno sulle notti, non e’ piu’ la vita sensibile che
sara’ evocata, ma il destino dell’uomo sulla terra.
Le energie del segno, si esprimono a livello della natura umana con un impulso che inclina l’uomo a rimettere in questione le sue acquisizioni
personali, per metterle a disposizione della collettivita’. Cosi’ il segno inclina a fare dei bilanci, a creare delle sintesi .
Gli appartenenti al segno della vergine possiedono in genere una mente lucida, una grande capacita’ di discernimento,
di analisi, di precisione, di ordine che a volte rasenta la follia. Si puo’ perdere la Vergine in questo intrigo mentale, di
pensiero, di ossessione, di incubo, al punto di diventare esasperanti, critici in modo esagerato e negativo .
Se bene utilizzate le forze e le energie del segno donano il gusto del dettaglio, dell’esattezza; il rigore, l’obiettivita’ e
l’umilta’, qualita’ molto rara da riconoscere negli esseri umani tutti invece presi dal proprio ego.
La vergine rigetta i valori superficiali, esteriori e valorizza l’essenza stessa dell’esperienza, riorganizzando la propria
personalita’. Ben assimilate queste disposizioni, sviluppano una vera saggezza ed un ardente desiderio di
perfezionamento attraverso una rettifica interiore. Estremamente coscienziosi, seri ,servizievoli e pronti a “servire”. Si
dice infatti che la Vergine sia il segno del “ servizio”.In positivo, la critica che il segno smuove in continuazione alle situazioni e agli altri, non
avviene per motivi distruttivi, ma e’ motivata dal nobile desiderio di aiutare le persone o le circostanze, a realizzare la perfezione.
Coloro che vengono criticati, dovrebbero utilizzare in modo costruttivo, quanto gli viene addotto.
Purtroppo in genere questo non accade, perche’ gli esseri umani non amano mettersi in discussione a causa sempre della presunzione di cui il
nostro io umano riempie le anime, impedendo di vedere noi stessi, e gli altri.Allora gli appartenenti al segno vengono giudicati come critici,
pesanti, noiosi, a volte anche insopportabili per questa lucidita’ mentale che li porta a vedere la realta’ per quello che e’. Spesso la Vergine si
perde troppo nel mentale e fa fatica a fare il salto nella spiritualita’, compito al quale invece il segno e’ chiamato: superare il mentale.
E’ il segno della purezza, del candore, della riservatezza, del pudore e del servizio.
Magnifica ed esemplare individualita’, che ha incarnato pienamente il compito di questo segno e’ stata Madre Teresa di Calcutta. Anche Maria
la Madre di Gesu’ appartiene a questo segno. Si festeggia infatti la sua Nativita’ il giorno 8 settembre.
Il simbolo del segno della Vergine e’ rappresentato da una fanciulla (la purezza) con spighe di grano in mano simbolo del raccolto e del
pane, alimento che ha una grandissima valenza spirituale.
Mitologicamente la Vergine e’ rappresentata dalla dea Persefone o Kore, figlia della dea Demetra o Cerere, dea delle messi e dei raccolti della
terra. Persefone e’ la dea triste, vestita di nero e coperta in volto da un velo , anch’esso nero .Rapita da Ade , Dio dell’oltretomba , ne e’
diventata moglie e quindi vive tristemente negli inferi insieme a lui. La madre Cerere la vuole con se’; allora gli dei stabiliscono un patto:
Persefone stara’ per sei mesi all’anno sulla terra con la madre e gli altri sei mesi dell’anno stara’ accanto ad Ade negli inferi. La dea e’
riservata, mesta, triste, parla poco, la sua anima e’ posseduta dal senso di morte. Bella, misteriosa, fredda, affascinante, come il segno che
rappresenta. La Vergine e’ chiamata ad un intenso lavoro di rettificazione interiore, se questo non avviene, il segno e’ soggetto, piu’ di altri,
alla malattia psicosomatica. La malattia rivela una profondissima verita’: e’ la conseguenza della violazione a una regola igienica, ma che ha
origine da un’attitudine contraria alla legge divina.
Il gusto della perfezione inerente a questo segno e’ dovuto a un desiderio profondo di agire in armonia con le leggi cosmiche.
Male integrata questa sete di giustizia puo’effettivamente condurre l’uomo a farsi schiacciare da un intrigo di principi e regole che non
lasciano piu’ spazio all’improvvisazione e all’audacia, portando gli appartenenti al segno anche alla depressione e a un malessere interiore .
Claudia Mineri
Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia.
Supplemento al n. 64 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi .
Hanno collaborato: Giancarlo Barbarossa, Marco Bartocci, Riccardo Betti, Pamela Borgia, Giacinto
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