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28 Venerdì 27 marzo 2009 L’intervista. Il cantautore di Sassuolo il 31 al Creberg con il nuovo tour Nek: «Oggi non sono più quello di Laura non c’è» BERGAMO - "Ho voglia di ricominciare, lasciare tutto e andare/cambiare giro e poi trovare un'altra direzione". Inizia così il nuovo album di Nek, "Un’altra direzione", uscito due anni dopo "La stanza 26" e anticipato dal singolo La voglia che non vorrei. Per presentare la sua ultima fatica il cantante di Sassuolo ha appena intrapreso un tour, che toccherà nei prossimi due mesi i teatri di sedici città italiane. Nell’attesa di vederlo esibirsi al Creberg il prossimo 31 marzo, abbiamo parlato con lui del disco, uscito a fine gennaio. Un cd presentato al pubblico in due diverse versioni: un formato standard contenente dodici brani inediti e Walking Away, in duetto con Craig David, e un formato speciale "low cost" con sei brani al prezzo speciale di 9,90 euro. Ma da dove nasce questa idea? «Di fronte alla crisi del mercato editoriale, e più in generale alla crisi economica generale, è necessario dare un messaggio forte. La versione ridotta dell’album nasce per andare incontro alle esigenze del pubblico. Anche se molti hanno scelto comunque il cd completo». Sei considerato un artista in continua evoluzione e il titolo di questo disco sembra confermarlo. Ma quale direzione sta prendendo il tuo stile? «Credo che la musica sia un viaggio ed io voglio continuare a muovermi, ma senza smettere di riflettere su quale direzione prendere. I miei fan non si devono preoccupare: intendo affrontare i cambiamenti dolcemente, evolvendomi nel migliore dei modi. Questo disco non è una rivoluzione, è la fusione armoniosa di più generi e stili. Non volevo fare un album completamente rock o jazz o inserire dei pezzi estranei a me, tradendo le aspettative del pubblico. Ma non sono più il ragazzo di Laura non c’è. In dodici anni ho acquisito esperienza e controllo, ma non ho perso l’entusiasmo. Quello, se mai, è aumentato». Anche il tuo rapporto con i fan è cambiato? «Se è cambiato, è cambiato in meglio. La condivisione di emozioni e opinioni, anche attraverso il forum del mio sito internet, è molto stimolante. Per fare bene il mio mestiere non si può essere distaccati dalla realtà, il pubblico deve potersi riconoscere nelle mie canzoni». Quindi l’ispirazione per i tuoi testi nasce dalla tua esperienza personale? «Mi definisco un osservatore informato della realtà. La mia musica nasce da incontri magici, eventi straordinari che hanno lasciato un segno nella mia vita. Quante cose sei per esempio esprime il mio ringraziamento per mia moglie Patrizia». Il disco comprende anche il singolo Walking Away, com’è stato duettare con Craig David? «È stato tutto molto semplice, mi ha fatto piacere collaborare con un artista come lui. Abbiamo unito le nostre esperienze e armonizzato voci e stili diversi, il mio pop e il suo r’n’b, per creare qualcosa di nuovo». «I talent show? Offrono una grande occasione ai giovani. Yuri di X-Factor è il mio preferito» Il cd "Un’altra direzione" è anche in formato economico a 9,90 euro Parlando di esperienza, tu che hai alle spalle una carriera di quasi vent’anni nell’industria discografica, cosa ne pensi del fenomeno talent show? «Offrono una grande occasione ai giovani cantanti, che però devono lavorare molto per non sparire in una stagione. Yuri di X-Factor è il mio preferito, ma anche ad Amici ho sentito voci bellissime». Qualche anticipazione riguardante il concerto di Bergamo? «Mi piace sorprendere il pubblico, spero di stupire anche i bergamaschi». Valentina Ravizza Tempo di Miss A Dalmine Rose Rosse & Bobadilla per una «Notte di Magia» DALMINE - Lo scorso 20 marzo, in collaborazione con Rose Rosse Single Club, Bobadilla è stato teatro per una serata l'insegna di grandi numeri e notevoli iniziative. Il feeling club di Dalmine, ha piacevolmente ospitato il party "Notte di Magia" firmato Rose Rosse, festa dedicata a tutte le anime single (e non solo), che desiderano vivere piacevoli momenti di spensieratezza con la garanzia di proposte di qualità. Durante l'intera serata, trasmessa in diretta su Radio Viva Fm, s'è respirata la voglia d'estate e la calda atmosfera vacanziera grazie all'esposizione di un "Bolide acquatico" targato Alfred Merelli e alle bellezze, più che pronte alla fatidica "prova costume", che hanno sfilato in occasione delle selezioni provinciali per Miss "La più bella del Mondo" organizzata dall'agenzia Model Fashion di MariaRosa Licini. Ma non è tutto: giochi a tema, cartomanti e astrologhi, hanno restituito un pizzico di magia in più ad un rendez vous già di suo decisamente "stellare". Ecco i nomi delle 5 vincitrici, nella foto a partire da sinistra: 2˚ classificata Alexia Cividini; 3˚ classificata Giorgia Frigo; 1˚ classificata Anamaria Erimia; 4˚ classificata Carolina Zecchinel; 5˚ classificata Francesca Aceti. Costume. Un libro racconta come Marinetti & C. influenzarono anche il modo di vestire La moda ai tempi del futurismo Lo spazio espositivo Krizia ospiterà "Il futurismo e la moda" MILANO - Cento anni fa nasceva il futurismo e già tutti lo sanno. Quello che però in pochi sanno è che tempo dopo fu promulgato addirittura il "Manifesto della moda femminile futurista" (1920). Alcuni dogmi? "Bisogna colorare il mondo, anche se non si hanno soldi, anche semplicemente indossando qualcosa di economico, purché sia colorato", oppure "Aboliamo la simmetria. Faremo décolletés a zig-zag e maniche diverse l’una dall’altra". Il tutto per superare il perbenismo passatista e le soffocanti "tradizioni borghesi". Anche a colpi di forbi- ci, aghi, fili e stoffe. Perché se è vero che la moda dimostra da sempre che l’abito fa il monaco, la ricostruzione del mondo passava anche attraverso la rivoluzione degli abiti. E Krizia - al secolo Mariuccia Mandelli, tra le regine della moda e bergamasca doc - che da sempre si avvale per la sua collezione di linee decise, persino a zig-zag, ha deciso di ospitare nel vivace spazio espositivo che porta il suo nome (in via Manin, 21 a Milano) la presentazione del libro "Il Futurismo e la moda", Excelsior 1881 editore. L’appuntamento è per il 6 aprile alle 19 e all’incontro prenderanno parte anche Giuseppe Scaraffia e la leggendaria Benedetta Barzini, musa ispiratrice di Andy Warhol e Gianpaolo Barbieri in gioventù. Figlia di Luigi Barzini junior, celebre inviato del Corriere della Sera, e di Giannalisa Feltrinelli, la Barzini - classe 1943 - è stata la prima vera top model italiana. Scoperta nel 1963 venne subito richiesta negli Stati Uniti, dove divenne una delle cover girl preferite da Vogue. Oggi è giornalista e cura un corso di Storia dell'abito presso la Scuola progettisti di moda della Facoltà di Lettere dell'Università di Urbino.
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