La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 219
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IL NUMERO 219 1-16:IL NUMERO 181 4/9 26/02/10 08:24 Page 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XV - N° 219 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 25 Febbraio 2010 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Azienda, Governo, Enti Locali e Sindacati, hanno sottoscritto un accordo che apre nuove prospettive Alcoa, intesa raggiunta Soluzioni Integrate per il Risparmio Energetico L’Azienda continuerà a produrre per sei mesi, al termine dei quali assumerà le decisioni definitive per il futuro. L a svolta tanto attesa, è arrivata. Alcoa continuerà la produzione per sei mesi, al termine dei quali assumerà le sue decisioni definitive sulla permanenza in Italia. L’intesa è maturata nel corso dell’incontro svoltosi il 25 febbraio a Palazzo Chigi, presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al quale hanno partecipato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, i rappresentanti della Regione Veneto e i sindaci dei comuni interessati. All’incontro hanno partecipato anche il presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica, Alessandro Ortis, l’amministratore delegato di Alcoa Trasformazioni, Giuseppe Toia, i rappresentanti della Confindustria e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Alcoa e, in particolare, Cgil, Fiom-Cgil, Cisl, Fim-Cisl, Uil, Uilm-Uil, Ugl e UglMetalmeccanici. «Il Governo ha comunicato alle parti sociali le conclusioni del serrato confronto condotto con l’Alcoa per il mantenimento degli impianti italiani - si legge in una nota diffusa a tarda sera -. Gli stabilimenti di Portovesme e Fusina rimarranno operativi, anche grazie al decreto legge varato dal Governo e approvato ieri da un ramo del Parlamento.» Continua a pag. 2 Condizionamento Riscaldamento - Idraulica Pompe - Autoclavi Radiatori - Serbatoi Pannelli solari Con Idro Tecno Forniture L’unione di diverse fonti di energia al tuo servizio per un clima ideale Idro Tecno Forniture Agenzia Riello con servizio tecnico di Assistenza Via Lubiana, 231/a - Carbonia Tel. e Fax 0781 62192 e-mail: [email protected] ALL’INTERNO Attivato l’ambulatorio del CTO Dibattito sul tracciato del gasdotto Tutte le dighe del Sulcis sono piene Scambi culturali tra tabarchini Pagina 2 Pagina 3 Pagina 8 Pagina 9 Un Carnevale nel segno della crisi Carbonia potrebbe ospitare il Cagliari Tante “Voci nuove del rock” a Giba Coppa Italia, il Carbonia ko ai rigori Pagina 10 Pagina 12 Pagina 13 Pagina 15 PANETTERIA SALUMERIA FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 CARBONIA ✆ 0781 674337 Nostra produzione Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 Via Santa Caterina Via della Vittoria, 105 Mercato Civico - Box n. 62 www .sardegnavi llette. com SALVATORE GARAU CONCESSIONARIA E SERVICE Impresa Edile Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034 Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Pavimenti per interni ed esterni Rivestimenti per bagni e cucine Sanitari e complementi d’arredo Cucine in muratura ed elettrodomestici DALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA Pagamenti personalizzati e possibilità di finanziamento Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com www.ceramicheorbana.com mail: [email protected] [email protected] Costruzione e vendita villini isolati; villette bifamiliari e a schiera, in località Porto Pino, nel Comune di Sant’Anna Arresi e nei Comuni limitrofi. www.sardegnavillette.com Tel. 0781 959611 - 347 1929196 - Skype: edilgarau E-mail: [email protected] IL NUMERO 219 2-15:IL NUMERO 181 2/11 26/02/10 09:37 Page 1 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Le modifiche apportate dal Governo al decreto legge approvato il mese scorso, sono alla base della svolta della vertenza-Alcoa Alcoa, cresce la fiducia in un sì dell’UE Il 24 febbraio il testo approvato dal Senato è stato assegnato alla X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati. dalla prima pagina «L’Alcoa - si legge ancora nella nota - ha accolto l’invito del Governo di procedere per sei mesi ad assicurare la continuità e la capacità produttiva dei propri impianti in Italia. Entro sei mesi, a seguito delle decisioni che verranno assunte dalla Commissione europea sul decreto e delle valutazioni che l’Azienda ne farà, l’Alcoa farà una verifica che terrà anche conto dell’evoluzione del mercato. Le parti hanno concordato sull’opportunità di definire un nuovo incontro nel mese di aprile per avviare un processo condiviso. Nel frattempo, l’Azienda si è impegnata a garantire il ritiro della domanda di cassa integrazione, la manutenzione, il mantenimento degli impianti e gli approvvigionamenti. I rappresentanti dei lavoratori hanno assicurato l’ordinario svolgimento del lavoro e la consegna dei prodotti.» L’intesa temporanea era nell’aria, perché il percorso legislativo necessita di tempo, soprattutto per il pronuciamento definitivo dell’Unione Europea e l’Azienda ha riconosciuto lo straordinario sforzo compiuto dal Governo per andare incontro alle sue esigenze. La svolta ha riportato un pizzico di fiducia tra le forze politiche e sociali e, soprattutto, tra i lavoratori che hanno vissuto alcuni mesi caratterizzati da una grande paura per il futuro. Il passo compiuto è sicuramente molto importante, perché consente al Governo e alla Regione di lavorare in un clima più sereno ma, a questo punto, non si dovrà perdere neppure uno dei 180 giorni a disposizione, per giungere ad una soluzione per il medio e lungo periodo. Il superamento dell’emer- vivono le conseguenze della grave crisi sviluppatasi negli ultimi dodici mesi: Otefal Sail ed Eurallumina. Le ipotesi di ripresa dell’attività sulle quali si sta la- è stato attivato il 22/02 l’ambulatorio di accoglienza e accettazione del CTO D I lavoratori dell’Alcoa in corteo il giorno dello sciopero generale regionale. I lavoratori dell’Eurallumina. genza Alcoa, pur se temporaneo, costituisce una piccola iniezione di fiducia anche per i lavoratori delle altre aziende della filiera dell’alluminio che vorando, avrebbero maggiori possibilità di andare a buon fine con una piena ripresa produttiva dell’Alcoa. Giampaolo Cirronis al 22 febbraio 2010 è operativo a Iglesias l’Ambulatorio di acMaurizio Calamida. coglienza e accettazione delle patologie urgenti di lieve entità (codici bianchi e verdi) relativo alle branche specialistiche di Ortopedia e Traumatologia, Otorinolaringoiatria e Oculistica. L’attività dell’Ambulatorio, ubicato nei locali dell’ex Pronto Soccorso Ortopedico del Presidio Ospedaliero CTO, sarà garantita dalla presenza di un medico, due infermieri e un operatore socio sanitario. L’Ambulatorio di accoglienza e accettazione rappresenta una esperienza pilota a livello della Regione Sardegna e ha come obiettivo primario quello di decongestionare il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero del Santa Barbara per le patologie di lieve entità di Ortopedia e Traumatologia, Oculistica e Otorinolaringoiatria e, al tempo stesso, attraverso una differenziazione dei percorsi, assicurare l’assistenza diretta e tempestiva per le patologie sopra indicate. Gli ulteriori obiettivi previsti sono costituiti da: • riduzione delle attese particolarmente prolungate; • riduzione della conflittualità tra pazienti ed equipe operanti; • riduzione dell’occupazione delle Sale visite del Pronto Soccorso del P.O. Santa Barbara. L’attribuzione dei codici di gravità, così come i percorsi diagnostico-terapeutici che prevedono l’effettuazione di esami di approfondimento ed il ricorso alla visita specialistica, sono regolamentati da precise linee guida condivise e approvate dal Direttore di Emergenza Urgenza e dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 ed è dotato di sistema multimediale con videocamera cosiddetta intelligente, al fine di consentire un contatto continuo con il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Barbara. Ai pazienti che usufruiranno del servizio dell’Ambulatorio verrà richiesto di compilare un questionario di gradimento al fine di evidenziare il grado di soddi- L’Ambulatorio di accoglienza e accettazione delle patologie urgenti del CTO. Direttore del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Santa Barbara. L’utente potrà presentarsi direttamente all’Ambulatorio del P.O. CTO, nei giorni e orari di apertura, con o senza impegnativa del Medico Curante. Per tutte le altre prestazioni urgenti l’utente dovrà sempre recarsi al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Santa Barbara. L’Ambulatorio è attivo dal sfazione sia per quanto riguarda il tempo di attesa, sia per le prestazioni erogate. Va precisato che le prestazioni erogate nell’Ambulatorio di accoglienza e accettazione sono soggette all’eventuale pagamento di un ticket, secondo quanto previsto dalla normativa regionale sui tickets di Pronto Soccorso. Maurizio Calamida Commissario ASL 7 IL NUMERO 219 3-14:IL NUMERO 181 3/10 25/02/10 08:23 Page 2 Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente La biblioteca di Portoscuso ha ospitato un convegno organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Sardegna libera “Un tracciato con terminale a Portovesme” La proposta di modifica verrà portata all’attenzione del Galsi, il consorzio che realizzerà i lavori per la realizzazione del gasdotto. «S iamo favorevoli alla realizzazione del gasdotto, una straordinaria opportunità di sviluppo per il territorio e l’intera Sardegna, ma chiediamo che venga modificato il progetto del tracciato già definito che prevede l’approdo in Sardegna a Porto Botte, con un tracciato alternativo con terminale a Portovesme». è questa la motivazione che ha animato gli organizzatori dell’incontro svoltosi sabato 20 febbraio nei locali della biblioteca comunale di Portoscuso sul tema: “Gasdotto Algeria - Sardegna: proposta di un tracciato alternativo con terminale a Portovesme”. Il progetto del Galsi, in pubblicazione per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) - secondo l’assessore all’ambiente del comune di Portoscuso Davide Fois, il consigliere comunale Angelo Cremone, il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu e il presidente del Gruppo di Intervento Giuridico Stefano Deliperi - non tiene conto delle criticità esistenti nella nostra Provincia, trascurando la presenza di infrastrutture importanti e/o in corso di realizzazione a Portovesme. La proposta, in alternativa a quella prevista a Porto Botte, illustrata dall’ing. Adriano Aversano, ex sindaco di Calasetta, prevede la parziale modifica del primo tratto del percorso a mare e a terra e tiene anche conto di molteplici aspetti: 1) Infrastrutture e servizi già esistenti (aree, strade, depuratore, energia elettrica, ecc.); 2) Riduzione delle emissioni in atmosfera (l’utilizzo del gas nel polo industriale consentirebbe la riduzione degli elementi inquinanti come CO2 e SO2); 3) Riduzione dei costi energetici con distribuzione immediata del gas per tutte le aziende (Enel, Alcoa, Eurallumina, ex Ila, Portovesme srl, ecc.); 4) Adeguamento escavo del Porto Industriale che, reso più funzionale (profondità 16 metri), consentirebbe anche l’attracco di navi con stazza più elevata; 5) Presenza del canale (Eurallu- mina) di ingresso al Porto Industriale che eviterebbe il disastro delle colonie di poseidonie del Golfo di Palmas; 6) Disponibilità di aree urbanizzate di proprietà pubblica con l’esclusione di espropri e contenziosi con privati; 7) Utilizzo di aree e fabbricati esistenti lungo il percorso a terra (asse attrezzato Carbosulcis, ex FMS, caselli ferroviari, ecc.); 8) Realizzazione rete di distribuzione per il Comune di Portoscuso e la frazione di Paringianu. L’obiettivo è ora quello di ottenere un ioncontro con i responsabili poseidonia che verrebbero distrutte definitivamente lungo il tracciato del gasdotto, sia per spostare il sito di approdo col terminale a terra per rispettare il delicato equilibrio ambientale del golfo di Palmas in quell’area caratterizzata sia per non porre gravi limitazioni alle attività di pesca e alle prospettive di sviluppo turistico per l’area che si affaccia sul golfo di Palmas in un territorio che è condizionato ad est dalla presenza militare e ad ovest dall’area industriale di Portovesme e che, quindi, non può rinunciare alla prospettiva di sviluppo turistico che si fonda necessariamente sul golfo di Palmas; del Galsi, per verificare la fattibilità del progetto proposto e, quindi, la modifica del tracciato. A questo riguardo sarà fondamentale il ruolo della Giunta e del Consiglio regionale, nel quale i consiglieri del gruppo dei Riformatori Sardi hanno presentato una mozione, primo firmatario l’on. Franco Meloni, sulle ricadute ambientali e le limitazioni in ordine alle prospettive di sviluppo turistico dell’area del golfo di Palmas, sito di approdo e del terminale a terra del gasdotto Algeria Sardegna Italia. La mozione, se approvata, impegnerà la Giunta regionale, fra l’altro, «ad assicurare in particolare che il tratto sottomarino costiero di avvicinamento all’approdo nel sud della Sardegna venga modificato sia allo scopo di rispettare le praterie di ad assicurare, quindi, che l’approdo e il terminale siano sistemati in zone già compromesse e/o asservite, non suscettibili di sviluppo turistico; ad assicurare che i lavori di realizzazione del gasdotto possano avviarsi anche celermente ma soltanto dopo e a condizione che ci sia una rivisitazione del tracciato in modo da minimizzare le ricadute ambientali e non condizionare le prospettive di sviluppo dell’area interessata; e, infine, a riferire con urgenza in aula sulle iniziative e le azioni messe in atto per dare le risposte richieste e attese ed assicurare che la Regione Sardegna permetterà l’avvio dei lavori per la realizzazione del gasdotto solo dopo che sarà modificato il tracciato con l’intesa con la stessa Regione e gli Enti Locali.» Giampaolo Cirronis «L’iRS correrà da solo in tutte le Province» L «I manager Eurallumina dicano la verità» Q uanto costerebbe alla società Eurallumina dichiarare che l’impianto è stato fermato per sempre? Le cosiddette “fermate temporanee” delle multinazionali (vedi Alcoa ex Alumix), sono uno stratagemma per svicolare in sordina, ed evitare l’escussione delle “Garanzie Finanziarie” quali produttori di rifiuti e inquinamento? Ricordiamoci che tali garanzie fideiussorie sono di fondamentale importanza per i lavoratori e per il territorio, poiché permetterebbero l’ottenimento dei soldi per le bonifiche sulle aree che la società ha utilizzato. La delibera della Giunta regionale n. 39/23 del 15/07/2008, quale recepimento del D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) e D.Lgs. 36/2003, prevede che per ogni metro cubo di rifiuto stoccato prima di essere lavorato, per ogni metro cubo di rifiuto recuperato e, soprattutto, per ogni metro cubo di rifiuto buttato in discarica, le società industriali debbano, obbligatoriamente, aver stipulato un’apposita polizza a garanzia, in favore della Regione Sardegna, finalizzata al recupero e gestione delle aree degradate, laddove le società industriali non provvedano di tasca loro alle bonifiche dei terreni, delle acque e dei danni ambientali. L’Eurallumina, laddove dichiarasse la chiusura e non iniziasse a disinquinare le aree da lei compromesse, con i suoi 16 milioni di metri cubi di rifiuti speciali su una superficie di 160 ettari (fanghi rossi), vedrebbe escussa immediatamente la garanzia finanziaria, in favore appunto della Regione Sardegna, per un ammontare di circa € 400.000.000 (quattrocento milioni di euro), per far fronte alle fasi di chiusura e postoperativa della sola discarica dei fanghi rossi. Considarata, ora, anche la vicenda Alcoa, che ha dichiarato la “fermata temporanea” degli impianti, dove lo stesso Governo nazionale ha preso l’impegno per garantire la continuità produttiva, finalizzata ad evitare l’ulteriore perdita di posti di lavoro, sarebbe necessario, a questo punto, inserire nella trattativa, la vicenda Eurallumina; in buona sostanza, laddove si prenda coscienza che l’Eurallumina non ha nessuna intenzione di far ripartire gli impianti, e laddove la stessa società non voglia bonificare di tasca propria le aree degradate, occorrerebbe requisire immediatamente gli impianti e ricreare, unitamente all’Alcoa e alla ex Ila, la filiera dell’alluminio, con una gestione razionale e produttiva, capace di rioccupare buona parte dei lavoratori. Non esiste il problema della realizzazione di un nuovo bacino dei fanghi rossi, questi, infatti, sono una risorsa, devono essere asportati e riutilizzati in processi tesi al recupero, liberando così un’area da destinare ad altre attività, garantendo anche la continuità produttiva della stessa Eurallumina. Ciò premesso, doverosamente, nella veste di consigliere comunale, chiedo al sindaco di Portoscuso ed al presidente della Regione Sardegna, di verificare immediatamente la regolarità delle polizze di garanzia finanziaria, in forza della DGR n. 39/23, di tutte le attività produttive presenti nel nostro territorio, e di darne notizia a tutti i cittadini e ai lavoratori. Angelo Cremone Consigliere comunale di Portoscuso L’incontro svoltosi il 20 febbraio nella biblioteca comunale di Portoscuso. L’iRS ha fatto le proprie scelte in vista delle elezioni di maggio ’Esecutivo Nazionale di iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ha deciso che il Movimento si presenterà con i suoi candidati presidenti e sue liste in tutte le Province alle prossime elezioni del maggio 2010. La scelta di declinare qualunque tipo di alleanza è data dalla convinzione di iRS di poter entrare con le proprie gambe e le proprie forze all’interno delle istituzioni sarde, e dalla certez- Lettera ai lavoratori, al presidente della Regione e al sindaco za che questa libertà di progetto e di azione sia la miglior garanzia per tutti coloro che auspicano una politica nuova fatta da una classe dirigente nuova, motivata dal voler fare il bene dei sardi con onestà e competenza. A confermare questa nostra scelta vi è poi, la costante crescita che il movimento sta vivendo dalle ultime elezioni sarde fino ad oggi; l’entusiasmo che le nostre scelte, fatte di coerenza e propositività, hanno suscitato e stanno suscitando in grande parte della società sarda; l’incapacità di governo del centrodestra e l’assenza politica del centrosinistra sardo che stanno aiutando molti sardi a fare quel decisivo passo verso la politica di iRS, una politica per la nazione sarda, fatta di proposte concrete e desiderio di sovranità. iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna Esecutivo Nazionale Il PD si organizza in vista delle elezioni amministrative di maggio Nominata la nuova segreteria provinciale del PD I l segretario del PD Emanuele Cani ha nominato la segreteria provinciale che lo affiancherà nel compito di organizzare e pianificare l’attività del partito anche in vista delle imminenti scadenze elettorali di maggio. Essa è composta da: Luca Mereu (responsabile della comunicazione), Gianluca Locci (coordinatore della segreteria - vicesegretario), Ange- lo Espa (responsabile dipartimento organizzazione), Antonio Fanni (responsabile tesseramento), Marinella Grosso (responsabile dipartimento politiche sociali), Livia Crobu (responsabile dipartimento politiche della scuola), Cinzia Grussu (responsabile dipartimento politiche economiche e del lavoro), Antonio Flore (componente dipartimento politiche economiche e del lavoro), Elisabetta Baroschi (responsabile dipartimento delle politiche ambientali), Emanuele Madeddu (responsabile dipartimento enti locali), Nicoletta Carboni (responsabile dipartimento politiche delle pari opportunità), Antonio Castiglione (tesoriere). è stato eletto inoltre Daniele Reginali come presidente dell’assemblea provinciale. I Riformatori Sardi preparano le prossime scadenze elettorali Un grande progetto politico alternativo alla sinistra «A lternativi alla sinistra»: è uno degli slogan scelto dai Riformatori Sardi per preparare il progetto politico in vista dell’ormai imminente campagna elettorale delle Amministrative del mese di maggio. I massimi dirigenti del partito, guidati dal leader storico Massimo Fantola, hanno partecipato nelle ultime settimane ad una serie di incontri territoriali tematici, organizzati in vari centri della Provincia di Carbonia Iglesias. Prima a Nebida, poi a Gonnesa dove è stato inaugurato il nuovo circolo guidato da Marco Cabiddu, e a Santadi. Il prossimo incontro è stato convocato per il 27 febbraio a Carbonia, sul tema: “La riforma della sanità in Sardegna - cosa cambia e prospettive per il Sulcis Iglesiente”. Parteciperanno, tra gli altri, Massimo Fantola, i consiglieri regionali Pierpaolo Vargiu, Franco Meloni e Michele Cossa; il commissario della ASL 7, Maurizio Calamida; e l’ex consigliere regionale Nazzareno Pacifico. Pur confermando il loro impe- convinti che il Sulcis Iglesiente e la Sardegna intera abbiano bisogno di un nuovo modello di sviluppo e si presenteranno alle prossime elezioni provinciali e comunali Uno degli incontri territoriali si è svolto nel nuovo circolo di Gonnesa. gno per il superamento della grave emergenza presente nel polo industriale di Portovesme, i Riformatori Sardi sono più che mai con un programma ambizioso, improntato sull’innovazione, in tutti i settori del tessuto socio-economico. La Provincia del Sulcis Iglesiente Si effettuano consegne a domicilio • Chiuso il mercoledì Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Computer, Grafica e Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale Loc. Sa Stoia - Zona Industriale - Iglesias - Tel. 0781 21086 IL NUMERO 219 4-13:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 17:46 Page 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 L’opposizione ha tentato di far sciogliere il Consiglio provinciale con dimissioni di massa ma alla fine è mancato un voto Si dimettono due assessori ma la Giunta va avanti Il presidente Gaviano difende i risultati raggiunti e resta convinto di riuscire a concludere regolarmente il proprio mandato. D opo aver partecipato in misura determinante alla formazione della seconda Giunta Gaviano nella Provincia di Carbonia Iglesias, a seguito della crisi sviluppatasi in seno alla coalizione di centrosinistra che aveva vinto le elezioni nella Primavera del 2005, a poco più di tre mesi dalle nuove elezioni, il 13 febbraio la federazione del Partito Socialista del Sulcis Iglesiente ha deliberato il ritiro dei propri consiglieri dalla maggioranza. Qualche giorno prima i gruppi d’opposizione, tra i quali sono presenti sia il PD sia il PDL, avevano cercato di ribaltare i rapporti di forza con dimissioni di massa per giungere allo scioglimento del Consiglio e, quindi, alla conclusione anticipata della legislatura, ma il loro tentativo è fallito per la mancanza della tredicesima firma necessaria (l’assemblea è composta da 24 consiglieri più il presidente). «Il Partito Socialista ha deciso di ritirare la delegazione assessoriale dalla Giunta Provinciale con lo scopo di far nascere un dialogo, tra le forze politiche della maggioranza, tendente all’approvazione del bilancio - si legge tra l’altro nel documento della federazione del partito, firmato dal capogruppo Salvatore Massa - ma il presidente Gaviano non si è attivato per sbloccare la situazione di stallo in cui si è venuta a trovare l’Amministrazione provinciale che, di fatto, ha impedito fino ad oggi l’approvazione del bilancio di previsione». Alla conseguente uscita dei consiglieri socialisti dalla maggioranza e alle dimissioni degli assessori Erminio Meloni e Guido Vacca, Pierfranco Gaviano ha risposto senza fare una piega ed ha deciso di andare avanti senza sostituirli. Il presidente della Provincia ha commentato le fibrillazioni politi- valere l’unità degli intenti nell’interesse collettivo, perché ogni forza converga a favore di obiettivi condivisi e funzionali allo sviluppo del Sulcis Iglesiente, anche per non sprecare quanto già investito». I movimenti in atto sono influenzati inevitabilmente dal clima preelettorale e, quindi, dalla definizione delle alleanze e dalla scelta dei candidati alla presidenza. Un ruolo Il presidente Pierfranco Gaviano. L’ex assessore Erminio Meloni. che in atto, sottolineando la gravità di un’eventuale interruzione anticipata dell’azione amministrativa, con la quale si fermerebbe «un insieme di azioni, con 58 milioni di euro già impegnati nel territorio e 40 milioni in cassa (nel rispetto del patto di stabilità) da destinare alle infrastrutture e allo sviluppo del Sulcis Iglesiente». «Nel frangente di un drammatico contesto socio-economico - secondo Gaviano - deve pre- centrale negli sviluppi della situazione lo avrà l’UDC, il partito al quale ha aderito Pierfranco Gaviano dopo il divorzio traumatico dal PD, il cui leader, Giorgio Oppi, ha già annunciato di voler portare al tavolo delle trattative la ricandidatura del presidente uscente. L’UDC è corteggiata anche dal PD che sta cercando di allargare la coalizione di centrosinistra. G.P.C. Investimento della Regione per migliorare il sistema dei trasporti nell’Isola 58 milioni per l’acquisto di 8 treni veloci L a Regione acquisterà otto nuovi treni ad assetto variabile dalla spagnola Caf (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles), uno dei leader mondiali nella progettazione, fabbricazione, manutenzione e fornitura dei dotazioni e componentistica per sistemi ferroviari. La Giunta investirà complessivamente quasi 58 milioni di euro. Alla presentazione del progetto erano presenti, con l’assessore regionale dei Trasporti, Liliana Lorettu, i dirigenti della CAF di Madrid e della Keller meccanica, subappaltatrice per la costruzione in Sardegna, su concessione, dei vagoni ferroviari. Con la tecnologia a oscillazione variabile dei nuovi treni, la Regione conta di abbattere i tempi di percorrenza sulle principali tratte ferroviarie dell’isola. «Attraverso azioni come queste, la Regione intende creare le condizioni per superare il divario infrastrutturale rispetto alle altre Regioni, per assicurare maggiore competitività alle imprese, piena libertà di circolazione ai Sardi e nuove opportunità di sviluppo per i territori.» Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in occasione della firma del contratto d’acquisto dei nuovi treni veloci. Sulla base delle simulazioni effettuate, i treni proposti dalla C.A.F di Madrid (vincitrice della gara d’appalto), per le caratteri- Il presidente Ugo Cappellacci. stiche di potenza e di frenatura e grazie alle caratteristiche del sistema di oscillazione (sistema SIBI) in tutti i vagoni, può consentire, ad esempio, di percorrere la tratta Cagliari-Sassari, con due fermate (Oristano e Macomer), in circa 127 minuti, con un risparmio di circa 17 minuti rispetto all’ipotetico tempo di percorrenza del treno “Minuetto” attualmente in servizio. La tratta Cagliari-Olbia, con sei fermate (Oristano, Macomer, Chilivani, Oschiri, Berchidda e Monti), può essere percorsa in circa 141 minuti, con un risparmio di circa 20 minuti rispetto all’ipotetico tempo di percorrenza del treno “Minuetto”. I tempi di percorrenza saranno ridotti di un ulteriore minuto nelle tratte inverse Sassari-Cagliari e OlbiaCagliari. I primi due treni saranno pronti a partire tra diciotto mesi. Il trenta per cento della commessa è stata affidata alla Keller di Villacidro che ha ringraziato la Regione sarda per la grossa opportunità offerta e per le opportunità di sviluppo della fabbrica. I nuovi mezzi, come ha spiegato l’amministratore della CAF, Inaki Mendizabal, hanno sei motori installati a bordo. Raggiungono i 160 chilometri orari e possono trasportare fino a 240 passeggeri, con un elevatissimo livello di comfort, sicurezza e silenziosità. Sant’Antioco ha ospitato un incontro tra le cinque cantine del territorio Il Consorzio Industriale ha chiesto al Comune la restituzione della palestra C I Nel Sulcis camminano “le vie del Carignano” amminano le vie del Carignano. Nei locali del Museo di Sant’Antioco si è svolto un incontro tra i responsabili delle cinque cantine che aderiscono all’associazione “Le vie del Carignano”, ristoratori e operatori del territorio. Organizzata da Nicoletta Piras, neo direttore dall’associazione creata tre anni fa dalla Provincia di Carbonia Iglesias per la salvaguardia e promozione del Carignano, è servita per far conoscere ai vari operatori le cantine del Sulcis che fanno parte dell’associazione e degustare i vini prodotti proprio “dalle cantine della strada”: Sardus Pater di Sant’Antioco, Calasetta, Santadi, Mesa di San- t’Anna Arresi e 6 Mura di Giba. La riunione si è tenuta nella sala dei leoni, location diventata ormai punto di riferimento di vari incontri e convegni. Tito Siddi Santadi è una delle vie del Carignano. «La decisione penalizza i cittadini di Portoscuso» l Consorzio Industriale Provinciale Carbonia Iglesias ha chiesto al Comune di Portoscuso la restituzione della palestra del complesso ex scuola presso il centro servizi consortili, concessa all’Amministrazione comunale di Portoscuso con contratto di comodato d’uso e utilizzata per lo svolgimento di varie attività sportive da diverse centinaia di cittadini. La richiesta è stata motivata con la necessità di consentire la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza e riorganizzazione di tutto il complesso scolastico. «Si tratta dell’ennesima grave scorrettezza che la nuova gestione del Consorzio Industriale sta mettendo in atto contro i cittadini di Portoscuso e l’Amministrazione comunale - dichiara Maurizio Cuccu, delegato allo sport dell’Amministrazione comunale di Portoscuso -. È un atto senza precedenti. La palestra, utilizzata in comodato d’uso con spese a carico dell’Amministrazione comunale, viene utilizzata da diverse società: tiro con l’arco (80 atleti); scuola calcio (100 bambini); calcio a cinque (30 atleti); l’associazione culturale Auser (500 iscritti). Ospita inoltre importanti eventi sportivi, ultimo in ordine di tempo il memorial di tiro con l’arco. In definitiva, rappresenta un’importantissima valvola di sfogo per le esigenze delle società sportive di Portoscuso.» «Se effettivamente il Consorzio Industriale deve svolgere i lavori di messa in sicurezza e riorganizzazione con i quali il suo Direttore Generale motiva la richiesta di restituzione dei locali - aggiunge Maurizio Cuccu - presenti in Comune i relativi progetti, cosa che non ha ancora fatto. Evidentemente non c’è l’urgenza che viene invocata e riteniamo che certi lavori possano essere eseguiti nel periodo estivo, senza compromettere l’utilizzo dei locali da parte della comunità di Portoscuso.» «Come Amministrazione comunale - conclude Maurizio Cuccu non siamo più disposti ad accettare simili atti che finiscono per danneggiare la nostra collettività.» Il deputato Antonello Mereu (UDC) ha presentato una proposta di legge che si propone il superamento dei limiti causati dall’insularità Progetti e risorse per far crescere le isole minori L ’on. Antonello Mereu (UDC) ha presentato una proposta di legge finalizzata a «favorire il miglioramento e la crescita dei territori delle isole minori e dei relativi arcipelaghi, in funzione di uno sviluppo complessivo dei comprensori sotto l’aspetto territoriale, economico e sociale.» «Le isole minori - sottolinea l’on. Antonello Mereu - rappresentano una specificità del nostro Paese per larghissima parte prospiciente al mare, caratterizzandone fortemente l’identità ma che ancora, ad oggi, soffre notevoli difficoltà che ne rallentano il potenziale sviluppo. I temi delle politiche dei trasporti e dei collegamenti, dell’abbattimento degli ostacoli dovuti all’insularità, dell’efficientamento dei servizi locali, della valorizzazione delle bellezze naturali e paesaggistiche, dell’assistenza di protezione civile e sanitaria, costituiscono priorità fondamentali da considerare, organizzare e sviluppare per facilitare la crescita e il completo processo di valorizza- zione di questi territori, risorse importanti per l’intero territorio nazionale.» Tra i numerosi interventi previsti vi sono: la riorganizzazione del si- di agevolazioni per i trasporti marittimi; il miglioramento della sostenibilità energetica e ambientale attraverso lo sviluppo e l’impiego di tecniche di produzione energetica al- Sant’Antioco. stema dei trasporti che preveda il potenziamento dei servizi di collegamento, l’adeguamento della viabilità interna ed esterna, lo sviluppo della portualità turistica e un sistema favoriscano l’approvvigionamento idrico; l’adozione di programmi di dotazione infrastrutturale per la sanità pubblica e i servizi assistenziali; il recupero e il potenziamento del turale, comprese le lingue e gli idiomi caratterizzanti locali. La proposta di legge presentata dall’on. Mereu, alla quale sono particolarmente interessate l’isola di Carloforte. ternative, lo smaltimento dei rifiuti e l’adeguamento degli impianti connessi alla gestione del ciclo integrato di raccolta e smaltimento dei rifiuti e all’introduzione di misure che patrimonio abitativo in funzione della tutela del territorio al rischio sismico e idrogeologico; la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e cul- Sant’Antioco e l’isola di San Pietro, prevede inoltre l’istituzione di un Comitato istituzionale delle isole minori, presieduto da un Sottosegretario di Stato, organo paritetico com- posto dai rappresentanti dei ministeri competenti in materia di isole minori per un massimo di una unità per ministero, i rappresentanti delle regioni che comprendono i territori isolani, dieci sindaci nominati dall’associazione dei comuni delle isole minori. E ancora un fondo per lo sviluppo delle isole minori, destinato al finanziamento degli interventi, con lo stanziamento di 100 milioni di euro per gli anni 2010-2012 e di 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013. Alcuni articoli della proposta di legge prevedono inoltre norme per il miglioramento dei servizi di protezione civile e sanitari nelle isole e per l’incremento dell’offerta turistica con l’istituzione di campi d’ormeggio attrezzati da collocare nelle aree anche protette; e, infine, la fissazione di alcune agevolazioni fiscali e i relativi requisiti necessari per accedervi, per alcune categorie di operatori economici che operano già o intendano in futuro realizzare insediamenti produttivi nei territori delle isole minori. IL NUMERO 219 5-12:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 15:45 Page 2 Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente NOSTRA PRODUZIONE - PUNTI VENDITA CARBONIA Via Sardegna, 7 - ✆ 0781 62848 - Via Santa Caterina, 153 - ✆ 0781 64333 Via della Vittoria, 105 - ✆ 0781 64723 - Mercato Civico - Box n° 62 La fotoepilazione progessivamente definitiva in tempi brevi. Risultati in totale sicurezza. NUOVO PUNTO VENDITA Il fotoringiovanimento Diventa tuo alleato per cancellare i segni del tempo. 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N el corso dell’Anno accademico 2009/2010, presso la Sede universitaria di Palazzo Bellavista a Monteponi, è istituito il Master di II livello in Metodi e Tecnologie per le Bonifiche Ambientali. Il Master è rivolto ai giovani laureati in Ingegneria, Geologia e Scienze Ambientali, ma anche ai tecnici delle Pubbliche amministrazioni ed Enti di controllo, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • completare e migliorare la preparazione e le competenze di coloro che intendono inserirsi o stanno già operando nell’ambito delle iniziative nel campo del recupero ambientale delle aree inquinate, industriali e non; • completare la preparazione dei tecnici che operano nelle aziende, pubbliche o private, presenti nel campo delle bonifiche ambientali; • migliorare lo scambio di conoscenze e la collaborazione tra l’Università e le Aziende che producono nuove tecnologie di intervento per le bonifiche ambientali; • creare un contatto diretto tra i giovani laureati, che intendono inserirsi nel campo delle bonifiche ambientali, ed il mondo del lavoro. «Il percorso formativo - spiega il presidente del Consorzio AUSI, Pierfranco Gaviano - ha un taglio operativo e progettuale: si intende, cioè, portare un gruppo di allievi, ristretto e selezionato, ad acquisire il bagaglio di conoscenze e i contatti con il mondo del lavoro, necessari alla piena operatività. Ciò avverrà attraverso l’elaborazione polo energetico e minero-metallurgico del Sulcis Iglesiente e quelle collegate alle discariche di rifiuti solidi urbani. Le attività didattiche saranno svolte da un gruppo interdisciplinare di docenti appartenenti all’Ateneo di Cagliari e a quello di Roma La Sapienza, con l’intendi- La sede universitaria di Monteponi. guidata di alcune tipologie di progetti, tenendo conto, soprattutto, della realtà del nostro territorio nel quale costruire l’atteso sviluppo: in questo contesto strategico - sottolinea il presidente Gaviano -, si inseriscono le problematiche delle aree minerarie dismesse, quelle del mento di aprire a più ampie collaborazioni provenienti dal mondo aziendale, sia quello dei produttori di tecnologie, sia quello dei realizzatori delle bonifiche, e di far crescere l’iniziativa sino a portarla a collaborazioni interateneo ed internazionali.» Richiesto il supporto di Regione e Fondazione del Banco Giornata di studio sull’adolescenza L ’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias sta programmando una giornata di studio e di approfondimento sulle tematiche dell’adolescenza, riunendo esperti di varia provenienza: politica, università, magistratura, forze dell’ordine, associazionismo, operatori dell’informazione, pubblicitari, ecc.. L’appuntamento, nella forma di un convegno, sarà intitolato “Dire, fare, pensare… L’adolescenza!”. «La Provincia, tra le proprie competenze - ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e della Famiglia, Emanuela Valdarchi -, si occupa anche di promozione del libero sviluppo della persona umana e della sua partecipazione sociale e culturale alla vita della comunità locale, anche al fine della prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, attraverso attività di sensibilizzazione in ambito sociale.» Per promuovere e organizzare l’appuntamento, la Provincia ha inoltrato richiesta di supporto alla Regione Sardegna e alla Fondazione Banco di Sardegna, affinché possa darsi spazio ad un’intera giornata di studio e di approfondimento per affrontare, sotto diverse prospettive, il tema al centro del convegno. L’adolescenza è sicuramente una tappa fondamentale nel processo di sviluppo e maturazione della persona: oltre ad essere una fase della vita molto importante per chi la vive, l’adolescenza mette contemporaneamente a dura prova anche i genitori, l’intero nucleo familiare e la società in generale. «Negli ultimi anni - sottolinea l’assessore Valdarchi - è cresciuta l’esigenza da parte di insegnanti, educatori, operatori dei servizi psicosociali e degli stessi genitori, di comprendere meglio i ragazzi, i propri figli, e di discutere l’efficacia delle metodologie di comunicazione e di ascolto. L’iniziativa na- sce, quindi, come occasione di scambio e di riflessione sulle opportunità di ascolto, prevenzione e intervento a sostegno degli adolescenti, approfondendo alcuni degli interrogativi che ruotano intorno alla relazione adolescenti - adulti nei diversi contesti, e vuole essere uno strumento di confronto per condividere esperienze e modalità di azione da parte di insegnanti, educatori, operatori dei servizi psicosociali e degli stessi genitori.» «Nel confronto fra le varie esperienze, nell’ottica della costruzione di un lavoro di rete - conclude l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e della Famiglia, Emanuela Valdarchi -, intendiamo fornire strumenti metodologici per la comprensione delle dinamiche adolescenziali e delle modalità operative, per la costruzione di un nuovo rapporto tra adulto e adolescente e per la prevenzione del disagio e dei gravi atti che possono derivarne.» Nuovo intervento per migliorare il servizio scolastico Progetto per completare l’IPIA di Carbonia L a Giunta provinciale ha approvato il Progetto definitivo per il completamento dell’istituto scolastico I.P.I.A. di Carbonia, con sede in via Dalmazia. I consistenti lavori riguardano gli impianti antincendio, termico, elettrico, idrico e fognario e numerose opere esterne, per una spesa complessiva di 1.800.000 euro. «Anche quest’opera - ha spiegato il presidente, Pierfranco Gaviano - testimonia l’impegno concreto profuso dalla Provincia per migliorare il servizio scolastico e l’accoglienza degli studenti, anche in termini di spazi adeguati e funzionali, e l’attenzione sempre rivolta alle problematiche legate al mondo della scuola. Fin dall’istituzione del nuovo Ente, - ha concluso il presidente - un fronte operativo è stato destinato ad affrontare le numerose emergenze ereditate dal passato, mentre l’altro impegno è stato quello di attuare una complessa programmazione in grado di gettare le basi per un’adeguata crescita dell’edilizia scolastica, a favore dell’utenza dell’intero Sulcis Iglesiente che oggi ne raccoglie i frutti.» Tavolo permanente creato per dare risposte sul fronte dell’accoglienza e dell’immigrazione L a Giunta provinciale ha approvato il Piano di intervento territoriale per l’immigrazione, quale strumento destinato a garantire equità di trattamento ed adeguate condizioni di vita ai cittadini stranieri presenti nel Sulcis Iglesiente. Per le attività da realizzare nel periodo 2010/2011, l’Amministrazione provinciale, secondo la normativa nazionale, potrà contare su un trasferimento di 82mila euro da parte della Regione Sardegna. Strumento operativo è il Centro Servizi per l’Immigrazione, a cui il Piano da continuità e forza, come un servizio aperto al territorio e finalizzato a favorire il riconoscimento della centralità della persona umana e della famiglia, in quanto risorsa e opportunità di sviluppo per le comunità locali. «Costituito nel 2007 - afferma il presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano -, il Centro Servizi per l’Immigrazione si propone di sostenere e rafforzare l’integrazione sociale dei cittadini stranieri residenti nella Provincia, di fornire ri- sposte concrete ed immediate all’utenza straniera e di costituire, a livello provinciale, uno strumento di raccordo tecnico fra i soggetti che agiscono nell’ambito dell’immigrazione, quali Enti locali, Parti sociali, Privato sociale, le Forze dell’ordine, Prefettura, Questura, Scuola, ASL e Casa Circondariale di Iglesias, al fine di costruire percorsi progettuali interistituzionali nell’ottica di una maggiore tutela ed effettività dei diritti riconosciuti dalla legge ai cittadini stranieri. Il fine è quello di garantire un Tavolo Territoriale Permanente, che sia occasione di dialogo e confronto tra le istituzioni e il mondo dell’immigrazione.» In base agli ultimi dati ISTAT disponibili, la Provincia di Carbonia Iglesias ha una popolazione complessiva di 130.555 residenti, tra cui 1.069 stranieri (631 di sesso femminile e 228 minori), pari al 3,6% di tutta la popolazione straniera residente in Sardegna; la popolazione straniera residente è composta per circa il 63% da cittadini extracomunitari (675 persone) provenienti prevalentemente dal Marocco e dalla Repubblica Popolare Cinese. Il Centro Servizi per l’Immigrazione impegna attualmente 5 mediatori culturali (3 di lingua araba, 1 di lingua cinese e 1 di lingua inglese), che operano sia all’interno sia all’esterno del Centro. Dal punto di vista operativo, i servizi offerti riguardano l’accoglienza, l’accompagnamento, l’orientamento e la consulenza legale di base in materia di ingresso, soggiorno, espulsioni, lavoro, alloggio, previdenza sociale, assistenza sanitaria, istruzione, cittadinanza, ricongiungimenti familiari, rifugiati e richiedenti asilo, minori stranieri non accompagnati. «Nell’ottica di una collaborazione tra gli Assessorati provinciali, al fine di un’ottimizzazione delle risorse e di una maggiore tempestività nel perseguire i risultati - sottolinea il presidente Gaviano -, gli interventi riguarderanno le Politiche del lavoro, le Politiche culturali e di integrazione, l’area della collaborazione con il carcere e delle Politiche sanitarie e di coesione sociale.» Stanziate nuove risorse per la sicurezza della rete stradale Una rotatoria all’ingresso di Tratalias L a Giunta provinciale ha dato il via libera al progetto definitivo per la sistemazione di un accesso viario al centro abitato di Tratalias, in un tratto della strada provinciale 77. «La Provincia di Carbonia Iglesias, nell’esprimere parere favorevole - ha spiegato il presidente Pierfranco Gaviano -, ha manifestato condivisione al progetto comunale che prevede la trasformazione, dell’intersezione, da semplice innesto a rotatoria con precedenza interna, quale efficace strumento per moderare la velocità, a tutela della sicurezza collettiva.» Il programma relativo alla sistemazione dell’accesso al centro abitato del paese trova origine in un accordo di programma tra la Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias e il Comune di Tratalias, che si sono impegnati a provvedere, congiuntamente, alla progettazione e realizzazione dell’intervento di sistemazione della SP 77, in una strategia di sinergia e di integrazione delle rispettive risorse organizzative. Al Comune di Tratalias viene così trasferita la somma già a disposizione nel Bilancio provinciale, pari a 250.000 euro, necessari al completamento dell’intero iter amministrativo, compresa la realizzazione dell’opera stradale. «Con questa operazione sottolinea il presidente Pierfranco Gaviano - riusciamo ad ottimizzare le risorse disponibili, rendendo più tempestiva l’esecuzione delle varie procedure che porteranno a rendere sicuro il punto di accesso al paese, anche attraverso un ruolo attivo della comunità locale direttamente coinvolta.» S’è insediata la commissione provinciale di abilitazione venatoria Caccia: a Iglesias gli esami di abilitazione S i è insediata la Commissione provinciale di abilitazione venatoria, costituita in base alla normativa regionale e avente sede presso la Provincia di Carbonia Iglesias. Questa la composizione: - presidente: ingegner Palmiro Putzulu; - componenti: • esperto in legislazione venatoria: avvocato Marco Aste; • esperto in zoologia applicata alla caccia: dottor Alberto Ortu; • esperto in armi e munizioni da caccia, loro uso e relativa legislazione: Pietro Paolo Bardi; • esperto in tutela della natura e principi di salvaguardia delle colture agricole: dottor Andrea Mereu; • esperto in norme di pronto soccorso: dottor Pietro Carta. - segretario: dottor Mirko Garau. Sono stati, altresì, nominati i seguenti soggetti: - sostituto del presidente: dottor Diego Cani; - componenti supplenti: • esperto in legislazione venatoria: avvocato Claudio Vivarelli; • esperto in zoologia applicata alla caccia: dottor Marco Marras; • esperto in armi e munizioni da caccia, loro uso e relativa legislazione: Antonio Pinna; • esperto in tutela della natura e principi di salvaguardia delle colture agricole: dottoressa Rosalia Mameli; • esperto in norme di pronto soccorso: dottor Sergio Gallittu. - segretario supplente: dottoressa Lorena Casula. La Commissione di abilitazione venatoria si occupa degli esami per l’abilitazione all’esercizio della caccia, che ogni aspirante cacciatore del territorio provinciale deve superare per poter esercitare l’attività venatoria. La Commissione deve accertare, mediante una prova teorico-pratica, le competenze dell’aspirante cacciatore in varie materie: legislazione venatoria; zoologia applicata alla caccia, con prove pratiche di riconoscimento delle specie cacciabili e non cacciabili; armi e munizioni da caccia, loro uso e relativa legislazione; tutela della natura e principi di salvaguardia delle colture agricole; norme di pronto soccorso. La Commissione, inizialmente, si riunirà nella sede istituzionale di via Argentaria ad Iglesias, mentre in seguito è prevista anche una gestione itinerante delle sedi d’esame, andando incontro, così, alle esigenze dei cacciatori del territorio del Sulcis Iglesiente. SEDE di Carbonia - Via Fertilia, 40 • SEDE di Iglesias - Via Argentaria, 14 • Segreteria Generale - Tel. 0781 6695.211 - Fax 0781 670821 IL NUMERO 219 7-10:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 08:20 Page 2 Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Spazio informativo a cura dell’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias Dopo la Giunta provinciale, anche la Regione ha approvato il Piano della Formazione Professionale, in attuazione della legge n° 6/2006 Nuova vita per i corsi di formazione professionale La Provincia ha effettuato un’attenta analisi del fabbisogno locale, coinvolgendo tutte le istituzioni e le parti sociali competenti in materia. L a Giunta Provinciale ha approvato il Piano della Formazione Professionale della Provincia di Carbonia Iglesias per l’annualità 2009/2010. Per l’attuazione e la gestione del prezioso strumento di sviluppo, la Provincia ha a disposizione 1.920.489 euro, conferiti dalla Regione sulla base di una quota fissa, riconosciuta a ciascuna Provincia, e di una quota variabile, determinata su base demografica. Alla luce della legge regionale n. 9/2006 sul “Conferimento di funzioni e compiti agli Enti Locali”, infatti, spettano alle Province le funzioni amministrative e gestionali in materia di formazione professionale. Nel corso dell’ultima riunione, la Giunta regionale ha approvato il Piano annuale della formazione professionale per l’annualità 2009/2010 e la Provincia potrà ora pubblicare i bandi per l’assegnazione dei 15 corsi previsti. «La Provincia, ai fini della stesura del Piano - ha spiegato il presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano -, ha effettuato un’atten- ta analisi del fabbisogno locale, mediante il coinvolgimento attivo di tutte le istituzioni e le parti sociali aventi competenze in materia di lavoro, formazione e im- della bozza di Piano e definendo così i profili professionali più rispondenti alle reali esigenze del contesto di riferimento.» Il Piano, quindi, è emanazione L’incontro svoltosi nella sala conferenze della Provincia. presa. Il tutto, mediante incontri durante i quali sono stati illustrati gli elementi salienti del trasferimento di competenze, con conseguente descrizione sommaria del territorio e frutto del concorso di tutti i soggetti coinvolti: «La formazione professionale - ha sottolineato il presidente Gaviano - è necessaria per il sostegno dell’in- La Provincia ha deliberato un intervento straordinario Borse di studio per i “figli della crisi” L a Giunta provinciale ha approvato il conferimento di borse di studio per studenti figli di lavoratori espulsi dai processi produttivi o in cassa integrazione. «Sulla scia delle competenze provinciali in materia di istruzione e di supporto a favore di soggetti in situazioni di svantaggio e nel contesto di una contingente e gravissima crisi economica, che sta investendo il territorio - ha spiegato il presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano -, si è ritenuto necessario adottare strumenti di sostegno, nella misura di borse di studio di 500 euro per studenti iscritti ad istituti scolastici superiori di secondo grado e di 1.000 euro per studenti frequentanti percorsi universitari.» Questi i requisiti: • non essere in ritardo, nella carriera scolastica, per più di due anni e aver conseguito la promozione o il diploma, al termine dell’anno scolastico 2009/2010, con votazione non inferiore a 7/10 per coloro che abbiano frequentato corsi delle scuole medie superiori e a 70/100 per coloro che abbiano sostenuto l’esame di diploma di scuola media superiore; • non trovarsi in una condizione di fuori corso superiore ad un anno e aver conseguito la media dei 24/30 nel relativo percorso universitario; • appartenere a famiglie il cui reddito indicatore assoluto I.S.E.E. non sia superiore a 12mila euro. «La Provincia di Carbonia Iglesias, insieme alle forme di salvaguardia dei posti di lavoro - conclude il presidente Pierfranco Gaviano -, ha così adottato un provvedimento che vuole essere un segno tangibile di vicinanza al territorio e di condivisione rispetto ad una situazione di difficoltà, che ci auguriamo cessi immediatamente.» Il bando verrà pubblicato nel prossimo mese di maggio. Sono state recepite le direttive della Regione Sardegna Un’unica autorizzazione per smaltire i rifiuti e per le emissioni in atmosfera D opo la normativa in tema di conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali, che trasferisce alle Province le funzioni amministrative relative a provvedimenti autorizzativi, di diffida, di sospensione e di revoca delle autorizzazioni di impianti esistenti e di nuovi impianti, e quella in tema di istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP, responsabile dei procedimenti amministrativi relativi alle attività economiche e produttive di beni e servizi), la recente legislazione regionale introduce l’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, le autorizzazioni in ipotesi particolari, nonché l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, con disposizioni in materia di attività a ridotto inquinamento atmosferico e fissazio- ne dei valori limite delle emissioni stesse. «Al fine, quindi, di uniformare le procedure autorizzative e di assicurare la necessaria continuità amministrativa, evitando così disagi agli utenti interessati, la Provincia - spiega il presidente Pierfranco Gaviano - procede così ad un necessario adeguamento delle procedure e della modulistica in funzione delle acquisite novità normative.» La Provincia sostiene il progetto della Società di Medicina Generale “Mangiar bene per crescere bene” L a Provincia di Carbonia Iglesias deciso di sostenere il progetto “Mangiar bene per crescere bene”, predisposto dalla Società Italiana di Medicina Generale della Sezione del Sulcis Iglesiente. L’iniziativa è finalizzata alla promozione della salute, attraverso un’alimentazione e uno stile di vita corretti. Il progetto è correlato ad una accurata indagine sulle abitudini alimentari di cinquecento studenti delle prime classi delle scuole superiori del territorio, attraverso la partecipazione attiva degli allievi, che sono gli attori principali del progetto, coordinati da un team di medici di famiglia operanti nel Sulcis Iglesiente e da esperti nella metodologia della formazione (dottoressa Anna Rita Serra, dottor Marco Martinetti, dottor Luigi Lisci, dottoressa Maria Rosaria Montisci, dottor Giuseppe Vincis). «Considerata la rilevanza e anche l’originalità del progetto - ha spiegato il presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano i dati raccolti saranno in una prima fase elaborati e valutati dal Laboratorio di Epidemiologia, diretto dal professor Paolo Contu, del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari, per poi essere pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Se dalle analisi, dovessero emergere delle aree di criticità - ha concluso il presidente della Provincia -, queste verranno tempestivamente segnalate ad educatori e genitori, affinché si possano predisporre delle adeguate strategie per affrontarle adeguatamente.» novazione e dello sviluppo del sistema economico ed ha la capacità di incrementare competenze ed arricchire conoscenze in vista di un più facile inserimento occu- petitività e l’innovazione aziendale. L’esigenza di una maggiore attenzione verso le risorse umane, spinge alla scelta del potenziamento della programmazione in materia Sono numerosi i soggetti interessati al rilancio della formazione professionale. pazionale, nonché di contribuire a sostenere le esigenze di innovazione del sistema economico, attraverso la formazione di forza lavoro adatta a potenziare la com- di formazione, a favore di un’utenza sempre più diversificata». Ecco perché la programmazione della formazione professionale a livello locale consente di poter rispondere, in maniera puntuale, proprio alle esigenze peculiari della comunità del Sulcis Iglesiente, sulla base del primo Piano Provinciale per i Servizi e le Politiche del Lavoro 2010/2012, «affinché - aggiunge il capo dell’Esecutivo provinciale - le politiche del lavoro e le politiche formative, insieme, possano dare importanti input di sviluppo al nostro territorio, fortemente colpito dalla crisi economico-produttiva». In questa prospettiva, la Provincia di Carbonia Iglesias ha individuato gli obiettivi di fondo del sistema formativo provinciale: innalzamento della cultura di base, accesso all’istruzione e alla formazione per tutto l’arco della vita, aumento e diversificazione della offerta, coordinamento e integrazione degli interventi formativi da realizzare attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, delle imprese e di tutte le istituzioni del territorio, riduzione dei livelli di disoccupazione, miglioramento della competitività e innovazione del comparto produttivo del territorio, tutela della qualità del lavoro. La sala conferenze della Provincia ha ospitato un seminario La qualità dell’integrazione scolastica: un patto educativo per il territorio N ella sala conferenze della sede provinciale di via Fertilia ha ospitato lo scorso 15 febbraio un seminario formativo sul tema: “La qualità dell’integrazione scolastica: patto educativo tra Ente locale, Famiglia, Scuola e Servizi del Territorio”. è stata un’occasione di confronto tra tutti coloro che, nell’ambito delle proprie competenze, contribuiscono alla crescita didattica e umana dei ragazzi portatori di handicap, affinché, dal dialogo efficace e dall’informazione corretta, nascano sinergie utili alla realizzazione di un progetto comune, quello dell’integrazione scolastica di qualità. L’incontro, rivolto agli enti locali, ai dirigenti scolastici, ai docenti curriculari e di sostegno degli istituti di ogni ordine e grado, agli opeatori dei servizi, alle famiglie, alle associazioni e a tutti coloro che operano nel contesto della disabilità, ha registrato una vasta partecipazione. Nel corso dei lavori, sono intervenuti alcuni esperti altamente qualificati. Dopo l’introduzione della dottoressa Speranza Schirru, dirigente del Servizio Sviluppo Economico e Sociale della Provincia, l’avvocato Salvatore Nocera, vicepresidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha parlato del coordinamento delle competenze delle singole istituzioni per la qualità dell’inclusione scolastica. Sono inoltre intervenuti la dott.ssa Francesca Palmas, responsabile del settore scuola dell’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) Sardegna; il dott. Andrea Onnis, coordinatore del servizio di as- funzionario dell’ufficio politiche per l’istruzione e i servizi educativi della Provincia di Carbonia Iglesias. «Il seminario - ha spiegato il Presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano - è stata l’occasione per esaminare i primi risultati deristenza derivanti dall’avvio del servizio di assistenza educativa specia- L’intervento dell’avvocato Salvatore Nocera. sistenza educativa specialistica della Provincia; la dott.ssa Valeria Deplano, dirigente medico di neuropsichiatria infantile presso l’unità operativa di Iglesias; e, infine, la dott.ssa Anna Maria Sanna, presidente del gruppo di lavoro interistituzionale provinciale. I lavori sono stati moderati dalla dott.ssa Maria Carla Baghino, listica, assicurato dalla Provincia agli alunni disabili degli istituti superiori di secondo grado. Il confronto aperto e costruttivo tra le numerose forze istituzionali e sociali presenti nel Sulcis Iglesiente, rappresenta lo strumento più immediato per offrire servizi adeguati all’intero bacino di utenza del territorio, ottimizzando le risorse disponibili.» Pubblicata la graduatoria del primo bando per l’amianto Altri 500.000 euro per le bonifiche L a Provincia di Carbonia Iglesias ha pubblicato la graduatoria del Bando 2009 per le bonifiche dall’amianto: delle 185 domande pervenute, sono risultate idonee e ammesse a contributo n. 174 domande, sospese per richiesta integrazioni n. 3 domande, ammesse con riserva n. 3, non ammesse n. 5 domande. Il finanziamento consentirà di smaltire quasi 28.000 mq eternit, 37 serbatoi e oltre 118 metri di canne fumarie, per un totale di oltre 407.000 kg di amianto. Della somma complessiva di 353.064 euro, risultano impegnati circa 204.000 euro. Per la parte restante di 148.510 euro sono stati riaperti i termini del bando pubblico (la nuova scadenza è stata fissata al 30 aprile 2010). La scorsa settimana, intanto, la Provincia di Carbonia Iglesias ha indetto, per il secondo anno consecutivo, un Bando rivolto ai Comuni per la realizzazione degli interventi di bonifica degli edifici pubblici dall’amianto. Il finanziamento complessivo disponibile è pari a 486.589,00 euro e prevede un contributo pari al 100% delle spese di bonifica. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 17 maggio 2010. Saranno ammessi a finanziamento, in via prioritaria, gli interventi relativi alle bonifiche degli immobili di proprietà pubblica censiti dall’Azienda Asl n. 7 di Carbonia e gli interventi finanziati parzialmente o non finanziati nel precedente bando, a causa dell’esaurimento del fondo; in quest’ultimo caso, ciascun Comune dovrà ripresentare la domanda, ovvero confermare l’intenzione ad eseguire i lavori. Il Bando di partecipazione e i relativi allegati sono scaricabili alla sezione “Le Aree, Area servizi ambientali, Amianto, Bando edifici pubblici - 2010”. IL NUMERO 219 8-9:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 08:14 Page 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Le abbondantissime piogge cadute negli ultimi mesi hanno riempito tutte le dighe del Sulcis Iglesiente, come non accadeva da anni Le dighe tracimano, c’è acqua per tre anni A Tratalias l’acqua scorre verso il mare da circa un mese, a Iglesias il limite della capienza è stato raggiunto la scorsa settimana. P iove, piove, piove. Il Sulcis Iglesiente sta vivendo l’inverno più “bagnato” degli ultimi anni e, grazie all’accumulo della preziosa risorsa negli invasi, tutti al limite della capacità, potrà guardare con serenità al futuro dei prossimi tre anni. In casi come questo, inevitabilmente, affiora il rammarico per l’ingente quantità d’acqua che finisce in mare. A Tratalias l’invaso di Monte Pranu (capacità 50 milioni di metri cubi) sta riversando nel golfo di Palmas l’acqua eccedente da oltre un mese; analoga è la situazione della diga di Genna Is Abis (25 milioni e 410.000 metri cubi), a Siliqua; di quella di Medau Zirimilis (17 milioni e 200.000 metri cubi), a UtaVillaspeciosa; Bau Pressiu (8 milioni e mezzo di metri cubi), nel Basso Sulcis; e, infine, Punta Gennarta (12 milioni e 600.000 metri cubi), a Iglesias. L’abbondanza attuale non deve portare, come talvolta è accaduto in passato, a trascurare l’importanza di una corretta gestione delle risorse, per tutti gli usi: civile, agricolo e industriale. Come nessuno avrebbe potuto prevedere l’elevata piovosità degli ultimi anni, non sono da escludere nuove stagioni siccitose e, quindi, restrizioni simili a quelle che il territorio ha vissuto per moltissimi anni. E bisogna portare avanti con il massimo impegno il progetto di “interconnessione sistemi idrici TirsoFlumendosa-Campidano, 4° lotto - Genna Is Abis e l’invaso sul rio Mannu a Monte Pranu (Tratalias), alla quale verranno collegati anche gli invasi di Medau Zirimilis e di Punta Gennarta, per complessivi cinquanta chilometri di condotte. La Confartigianato ha rinnovato i suoi organismi dirigenti Luca Murgianu è stato eletto presidente di Confartigianato Imprese Sardegna L L’invaso di Monte Pranu. collegamento con il Sulcis Iglesiente”, fondamentale per garantire regolarità alle forniture idriche alle aziende agricole del territorio. In buona sostanza, si tratta di realizzare una linea di collegamento tra l’invaso del Cixerri a L’opera è prevista nel Piano regionale di Sviluppo e rappresenta anche la prima emergenza compresa nel protocollo d’intesa Stato-Regione siglato il 2 ottobre 2009, con uno stanziamento di 50 milioni di euro. Giampaolo Cirronis uca Murgianu è il nuovo presidente regionale di Confartigianato Imprese. 35 anni, imprenditore cagliaritano nel settore dell’editoria, informatica e formazione, Murgianu è stato eletto durante l’Assemblea regionale della Confederazione, svoltasi a Tramatza. è stato presidente regionale e provinciale dei giovani imprenditori mentre a livello nazionale ha ricoperto la carica di vicepresidente vicario. Rimarrà in carica nel prossimo biennio e sarà coadiuvato dal vicepresidente Eligio Sanna di Oristano. Insieme avranno il compito di guidare le oltre 8.000 imprese associate a Confartigianato Sardegna. Tra le priorità da affrontare, Luca Murgianu ha subito individuato il tema dell’accesso al credito, della riforma sull’apprendi- stato e dell’occupazione. Relativamente a quest’ultima, il neo presidente ha voluto sottolineare Luca Murgianu. come, nonostante la crisi, le imprese artigiane sarde abbiano fino ad ora retto, fungendo da ammo- tizzatori sociali. Il prolungarsi di questa situazione, però, rende necessaria una analisi attenta per intervenire con tempestività e contribuire al rilancio del comparto. Contestualmente al presidente e vicepresidente, l’assemblea ha eletto anche il direttivo regionale che risulta così composto: Cagliari: Giampiero Lecis, Andrea Loddo, Luca Murgianu, Tonino Di Iorio. Oristano: Giuseppe Giarrusso, Eligio Sanna, Sandro Paderi. Olbia: Giacomino Maludrottu, Domenichino Cossu, Marco Piemonte, Giacomo Meloni. Nuoro: Maria Carmela Folchetti, Massimiliano Cadinu, Carmine Arzu. Sassari: Giuseppe Marras, Giuseppino Marras, Antonio Deriu, Pasqualino Carta, Marco Falchi. L’Amministrazione si avvarrà di un finanziamento regionale Presentata a San Giovanni Suergiu l’ultima scoperta archeologica Calasetta: 650.000 euro per realizzare cinque alloggi popolari in via Dante Il museo di Santadi custodisce la statua-menhir di età prenuragica A Calasetta saranno realizzati cinque nuovi alloggi popolari. Saranno costruiti grazie ad un finanziamento di 650mila euro ottenuto dalla Regione per finalità abitative. Gli alloggi popolari saranno realizzati in via Dante, dove il Comune possiede un vecchio stabile, un tempo adibito a magazzino. «Abbiamo preparato un progetto - spiega il sindaco, Antonio Vigo - che è stato finanziato dalla regione e ci darà modo di alleviare almeno in parte la grave carenza abitativa che soffre il paese.» Ma non è tutto. Con gli appar- tamenti ricavati nel vecchio magazzino tra poco si aggiungeranno Il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo. al patrimonio abitativo comunale anche altri due manufatti demaniali. «Si tratta di due cantoniere delle ex Fms di cui il demanio sta ristrutturando il tetto - dice il sindaco - che saranno poi trasferite a pieno titolo al comune.» Da anni a Calasetta non vengono realizzati alloggi popolari. I motivi sembra siano da ricercare nel fatto che il Comune non ha più aree pubbliche da adibire alla loro costruzione. «Questa opportunità, anche se non risolverà il problema abitativo - conclude Antonio Vigo - ci consentirà di dare a Calasetta almeno delle piccole risposte all’emergenza casa.» Tito Siddi Il senatore del PD interviene sulla positiva conclusione dell’iter Sanna: «Milleproroghe: salve le ZFU» «L a normativa sulle Zone Franche urbane resterà invariata: questo significa che 23 comuni italiani - tra cui Napoli, Catania, Crotone, Matera, Taranto, Lecce, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Massa Carrara, Pescara e Ventimiglia - potranno finalmente sperimentare la fiscalità di vantaggio che il Governo Prodi ave- va pensato per l’avvio di iniziative imprenditoriali in queste aree.» Il senatore del PD Francesco Sanna ritiene che «la vittoria politica più importante nella discussione del decreto Milleproroghe, è aver convinto il Governo a desistere nel suo ostinato tentativo di ammazzare sul nascere l’esperimento di una fiscalità di vantaggio in 23 aree urbane disagiate. Siamo riusciti a realizzare una convergenza parlamentare che lascia intatta la misura delle ZFU, voluta dal Governo Prodi e sostenuta dal centrosinistra, che Tremonti voleva sostanzialmente abolire.» «Ora - conclude Sanna - i Comuni, le Regioni e il Governo hanno la possibilità di collegare a questo istituto, approvato dall’UE, nuove fonti di finanziamento, e a renderlo più selettivo e concentrato nei tempi di attuazione.» Una raccolta di firme per salvare la scuola dell’obbligo a Tratalias L a scuola è un’istituzione sociale responsabile dell’istruzione e della formazione dei nostri figli, ma soprattutto, la Repubblica Italiana assicura a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione e stabilisce, all’articolo 34 della Costituzione, l’obbligo scolastico e la sua gratuità. Tale diritto si realizza nelle istituzioni del primo e del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione, costituite dalle istituzioni scolastiche statali. è, pertanto, inaccettabile che, a causa di una riforma ministeriale (riforma Tremonti - Gelmini), che mira a recuperare risorse economiche facendo tagli sui servizi essenziali come la scuola pubblica, a subirne le conseguenze siano i nostri bambini e le famiglie. Non vogliamo che i bambini di Tratalias siano costretti a viaggiare verso altri paesi per poter usufruire di un diritto fondamentale con i notevoli disagi che questo trasferimento comporterebbe per le famiglie ed in modo particolare per i bambini. Vogliamo che sia garantito ai bambini di Tratalias il diritto allo studio con una scuola di qualità a Tratalias. Invitiamo, quindi, i cittadini ad aderire alla raccolta di firme promossa dal comune di Tratalias che sarà inviata all’Ufficio Scolastico provinciale di Cagliari (CSA) e all’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, al fine di mettere al corrente questi enti del nostro disagio con l’auspicio che da ciò sia attuato un provvedimento volto alla risoluzione del problema. Gianluca Locci Vicesindaco del comune di Tratalias I l primo febbraio si è tenuta presso la sala del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu la conferenza stampa di presentazione di una notevole scoperta di carattere archeologico. L’oggetto in questione è una pietra. Ma non è una semplice pietra. Si tratta di una “statua-menhir” di età prenuragica. A dare maggiori ragguagli tecnici, in presenza degli assessori Gianfranco Ghisu, Valentina Cuccu e Claudia Secchi che hanno presieduto la conferenza, è stato il curatore del museo di Santadi, Remo Forresu, museo dove sarà esposto il menhir. Ha preso parte alla stessa presentazione il “proprietario” dell’oggetto, il signor Leonardo Colella: qualche anno fa, infatti, nel suo terreno, in località San Pietro, trovò, dopo averlo arato, la curiosa pietra. Perchè curiosa? Il contadino senza saper nulla del valore di questo ritrovamento, notò subito la caratteristica antropomorfa della pietra e mise la stessa nel suo giardino. Poi si affidò agli studiosi. è alta 65 cm, ricavata da un masso di trachite bruno-verdastra e raffigurante un uomo con un copricapo a calottina, sono in evidenza naso e sopracciglia, nonché le mani all’altezza del ventre. L’idolo in pietra è conservato temporaneamente nel museo di Santadi. Ciò vista la sua unicità e importanza per il territorio, sottolineata nella nota alla Soprintendenza ai beni archeologici di Cagliari e Oristano, dall’archeologo Enrico Atzeni. I pochi esemplari del genere presenti nel territorio, fanno di questa scoperta un caso unico, sul- Leonardo Colella con il menhir. le cui origini esatte il campo è ancora aperto anche se la sua provenienza potrebbe essere riconducibile senza dubbio alle colline circostanti il paese come dallo stesso villaggio neolitico di Tracasi. Enrico Atzeni, ordinario di Paleontologia e antichità sarde presso l’Università di Cagliari, ha presentato il tutto con una dettagliata relazione in un convegno organizzato dall’istituto italiano di preistoria e protostoria, alla presenza di molti studiosi e curiosi. Come precisa il 73enne agricoltore, originario della provincia di Benevento ma trasferitosi fin da ragazzo a San Giovanni Suergiu, la pietra dovrebbe tornare a casa, o per lo meno nel museo di Matzaccara che l’Amminitrazione comunale sta allestendo presso le ex scuole materne. Leonardo Colella, in effetti, parla del ritrovamento come di un qualcosa che gli appartiene e spiega ai giornalisti presenti, sia pure con molta emozione, che per lui questa pietra sembrò quasi una donazione dall’alto. Per dimostrare il suo affetto, scrisse, dedicandola all’oggetto, una semplice ma profonda poesia. Gli amministratori, come da accordi raggiunti col museo, rassicurano che la pietra tornerà presto a San Giovanni Suergiu, una volta terminati i lavori del futuro museo di Matzaccara. Le testimonianze storiche sono da tempo a San Giovanni Suergiu oggetto di studio e intenso lavoro per gli amministratori; il Sulcis, in fondo, è una miniera di elementi della storia antica. Antonio Pistis Carbonia: Equitalia gestirà il servizio revocato alla Tributi Italia S.p.A. L ’Amministrazione comunale di Carbonia ha revocato alla Tributi Italia S.p.A. la concessione del servizio di accertamento, controllo e riscossione dell’imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni, nonché del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche, temporanea e permanente. La gestione dei servizi - come riporta una nota stampa del sindaco, Tore Cherchi - è stata affidata ad Equitalia Sardegna S.p.A. che garantirà la regolare prosecuzione del servizio stesso. «Il servizio riprenderà, al più presto, nei locali di Equitalia Sardegna S.p.A. in via Umbria a Carbonia - si legge nella nota - , con gli stessi operatori che gestivano il servizio in precedenza, al fine di assicurare ai contribuenti la massima competenza e continuità nel settore.» L’Amministrazione comunale s’è impegnata a comunicare tempestivamente la data di inizio della nuova gestione. Verranno predisposti nuovi numeri di conto corrente postale che saranno resi noti con la mas- sima rapidità e capillarità, per i versamenti che i contribuenti dovranno effettuare per poter usufruire del servizio. L’Amministrazione comunale di Carbonia, infine, raccomanda di non effettuare i versamenti a Tributi Italia e sino a comunicazione dei nuovi conto correnti si invita ad effettuare i versamenti sul conto corrente della Tesoreria comunale. Gli interessati, per ogni eventuale informazione, potranno rivolgersi all’Ufficio Tributi, p.zza Roma n. 1, Carbonia. IL NUMERO 219 8-9:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 08:14 Page 2 Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il 12 e 13 febbraio Carloforte ha ospitato un seminario storico linguistico sul tema: “Le colonie liguri del Mediterraneo” Scambi culturali tra tabarchini di Sardegna e Liguria Nel corso dell’incontro è stato suggellato un nuovo gemellaggio storico-culturale tra l’associazione “A Màina” e due consorelle liguri. G rande successo per il week end dedicato al seminario storico linguistico “Le colonie liguri del Mediterraneo”, organizzato dall'associazione “A Màina” e dalla Consulta Ligure, con la collaborazione ed il patrocinio delle Regioni Sardegna e Liguria, dei Comuni di Carloforte e Calasetta e della Pro Loco carolina. L’incontro, ha visto suggellare un nuovo gemellaggio storico-culturale tra “A Màina” e le consorelle liguri “Ardiciocca” di Recco e “A Coalin-a” di Santa Margherita. Nella due giorni, si sono succeduti interventi e relazioni su temi che accomunano culture, lingua, tradizioni e valori delle comunità liguri e tabarchine mediterranee, con un intenso scambio di doni, alla presenza delle autorità comunali e del folk della “Casciandra”, gruppo locale in costume tabarchino. «Quel filo invisibile, che unisce i tabarchini di Sardegna ai liguri d’oltre mare - hanno sostenuto gli organizzatori -, li spinge a sentirsi legati agli archetipi della cultura nativa, a desiderare il recupero delle radici, a rafforzare i concetti di amicizia, scambio, reciprocità e fiducia. La minaccia della dimenticanza di certi valori storici e culturali di appartenenza, deve essere superata da iniziative atte a sviluppare nuove e moderne sensibilità.» L’obiettivo di incontri simili, partendo dalle vicende storiche comuni, mira alla conoscenza ed al recupero di usanze, giochi, cucina, tradizioni e folk delle comunità liguri, altrimenti ad un passo dal dimenticatoio. Tali sono i presupposti condivisi dalla Consulta Ligure, per cui è attiva nel sostenere incontri e dibattiti, come quello carlofortino. «Crediamo che l’incontro di Carloforte, dove ha sede l’associazione più periferica delle 55 iscritte (A Màina) - hanno detto i partecipanti provenienti dalla Liguria -, sia stato un momento unico, di grande interesse culturale, storico ed anche turistico, per il seguito che eventi simili possono generare.» Ospitata nel salone della biblioteca comunale Edmondo De Amicis, la due giorni del seminario si è aperta con gli interventi istituzionali del sindaco di Carloforte Agostino sola tunisina di Tabarka, di Betty Di Bernardo, sulla didattica scolastica legata al tabarchino e di Elmo Bazzano, presidente della Consulta Ligure, sul processo di recupero della cultura locale attraverso le associazioni. Il seminario, dunque, ha trattato un mix di temi qualificanti le radici comuni, con la storica firma del gemellaggio tra le associazioni “Ardiciocca” di Recco, “A Màina” di Carloforte e “A Coalin-a”, di Santa Margherita Ligure. Il presidente della Consulta Ligure Elmo Bazza- Uno degli incontri del seminario svoltosi nella biblioteca comunale di Carloforte. Stefanelli e dell’assessore alla cultura Toni Napoli, dell’assessore alla cultura di Savona Francesco Lirosi e del presidente della Pro Loco carolina Gianni Repetto. Tra le relazioni, quella del sovrintendente culturale della Consulta Franco Gallea, che ha illustrato le modalità del governo genovese sul territorio e sulle colonie, di Luigi Pellerano e Cinzia Sidoti, sull’ambiente ed il territorio dell’isola di San Pietro, di Giorgio Fedozzi, sulle vicende storiche dell’i- no, ha tenuto ad evidenziare il ruolo primario di Carloforte nella conservazione e nel recupero dell’antica cultura tradizionale, ormai quasi estinta in Liguria. La consulenza storica è stata affidata ai professori Giuseppe Aste, Onorato Strina e Salvatore Ventura. Agli ospiti liguri, è stata riservata una visita guidata al centro storico ed al museo civico, con l’arrivederci al prossimo appuntamento della Consulta. Simone Repetto Pubblicato il bando di concorso per la graduatoria generale Iglesias: aperti i termini per partecipare all’assegnazione degli alloggi popolari L ’Amministrazione comunale di Iglesias ha pubblicato il bando di concorso per la formazione della graduatoria generale ai fini dell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. La motivazione del nuovo bando è stata spiegata dal sindaco, Pierluigi Carta, lo scorso 8 febbraio: «La grave crisi economica e la penuria di case pubbliche impongono un frequente aggiornamento delle graduatorie, così da ridurre al massimo l’utilizzo delle assegnazioni d’urgenza (la c.d. riserva di legge). Invitiamo i mezzi di comunicazione e le associazioni impegnate nel sociale a dare massima diffusione al bando tra la popolazione. Gli Uffici competenti sono a disposizione dei cittadini per fornire tutte le informazioni a riguardo». In sintesi, può presentare la domanda chiunque possieda i seguenti requisiti: - cittadinanza italiana o di paese della Comunità Europea, - residenza nel comune di Iglesias - non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, nell’ambito territoriale di assegnazione, - assenza di precedenti assegnazioni in proprietà immediata o futura di alloggio realizzato con contributi pubblici, - reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore ad € 12.943,98 determinato ai sensi dell’art. 21 della legge 5/08/1978, - non aver ceduto l’eventuale precedente alloggio residenziale pubblica già assegnato in locazione semplice. Saranno redatte anche delle apposite sub graduatorie dedicate a particolari categorie di concorrenti: anziani, giovani coppie, invalidi e portatori di handicap. Ad anziani, giovani coppie e persone sole, vengono assegnati prioritariamente gli alloggi di superficie utile non superiore a mq 45; ad invalidi e portatori di handicap. Le domande di partecipazione al concorso e quelle di mantenimento nella graduatoria definitiva del precedente concorso, debbono essere redatte esclusivamente sugli appositi moduli, che saranno resi disponibili presso l’Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica e l’U.R.P. del comune di Iglesias, nella via Isonzo e sul sito http://www.comune.igle sias.ca.it. Le domande dovranno essere indirizzate al sindaco del comune di Iglesias e presentate presso il medesimo comune entro il termine tassativo di 30 giorni dalla pubblicazione del Bando nel B.U.R.A.S. Appello del sindaco Carta al direttore scolastico regionale «Il Liceo Musicale di Iglesias rappresenta una nuova risorsa formativa per i giovani» I ll sindaco di Iglesias, Pierluigi Carta, ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, al presidente della Provincia e al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, per sostenere l’istituzione del Liceo musicale. «Ho voluto - commenta il sindaco Carta - esprimere il mio sostegno all’iniziativa del Dirigente Scolastico del “Baudi di Vesme” prof. Giuseppe Melis per mettere a disposizione dei nostri giovani una nuova risorsa formativa. Il Liceo musicale rappresenta l’anello essen- ziale tra la sperimentazione della scuola media e il percorso universitario del Conservatorio.» Si tratta di evitare che si vanifichi il patrimonio di aspettative e competenze acquisito dai ragazzi che frequentano i corsi ad indirizzo musicali delle scuole medie di Iglesias, di Portoscuso e dell’istituendo corso di Domusnovas. Solo a Iglesias nello scorso anno scolastico oltre 80 alunni hanno chiesto di iscriversi al corso ad indirizzo musicale della scuola media cittadina. Segno inequivocabile della costante e crescente domanda in questo settore. «Iglesias - continua il sindaco Carta - ha una lunga e consolidata tradizione di cultura musicale che si è espressa con il maestro Lao Silesu e le sue composizioni al più alto grado. Sono numerose e di qualità le proposte musicali di associazioni ed Enti cittadini.» L’istituzione del Liceo Musicale è in linea con il regolamento della scuola secondaria superiore approvato l’8 febbraio dal Consiglio dei Ministri e completerebbe l’offerta formativa del territorio. Lettera aperta al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi La tassazione sui rifiuti va rivista alla luce della loro reale produzione I l 10 febbraio di due anni fa le inviai una lettera con la quale motivavo la mia richiesta di riduzione della tassa sul ritiro e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sono un cittadino di Carbonia dall’ormai lontano 1945 che il 1° febbraio 2008, ha realizzato nell’abitazione in cui vive dal 1981, una sorta di compostiera nel giardino (ormai tutti la chiamano “composter”), su due distinti anelli in calcestruzzo prefabbricato della capacità cpmplessiva di 500 litri, per il riciclaggio di alcuni rifiuti biodegradabili - soprattutto scarti di frutta, ortaggi, verdure, ceneri di carbone di legna, erba dal giardino - seguendo i consigli in materia riportati in “internet”. Tenuto conto del mio ridotto carico familiare (tre sole persone) e del fatto che parte dei biodegradabili li riciclo alla fonte, le chiesi di ridurre la tassa sui rifiuti che per il 2008 mi venne addebitata in 546 euro. A distanza di due anni, il 10 febbraio scorso, non avendo ricevuto alcuna risposta, le ho fatto recapitare un’altra lettera, con la quale le ho comunicato di aver discus- so del problema sia con l’assessore, sia con il tecnico comunale competenti in materia, al fine di ottenere, in alternativa, un’adeguata compostiera di circa 500 metri cubi, a titolo gratuito, per poter riciclare tutto l’umido prodotto dal mio giardino e buona parte di quello “casalingo”, cosa che già avviene regolarmente in tante città italiane. Le ho segnalato anche la spiegazione fornitami, ovvero l’impossibilità di soddisfare la mia richiesta, a causa di “contratti o impegni” con la Regione che impongono il conferimento a discarica di una percentuale minima (20%) di umido sul totale, pena multe salate in caso d’inadempienza. Da semplice cittadino quale sono, non riesco a capire perché in due anni nulla sia cambiato al fine di migliorare il servizio di riciclaggio, al quale non possa contribuire anche il privato; e perché una città come Carbonia, che si pone all’avanguardia in Sardegna per la “soluzione rifiuti”, non possa ancora prendere provvedimenti atti allo scopo, nonostante, come lei mi ha spiegato, l’Amministrazione co- munale disponga oggi di ben 500 compostiere per altrettanti cittadini. Nella mia seconda lettera le ho fatto notare, inoltre, che il mio disagio è comune a quello di tantissimi cittadini di Carbonia che possiedono un giardino o un cortile dal quale ricavare concime organico a costo zero, se muniti di compostiera. Nonostante i ritardi accumulati, resto fiducioso in una prossima soluzione del problema e, per quanto attiene la tassa sui rifiuti, nella speranza che venga ridotta sia al sottoscritto sia a tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni (casa grande con piccolo carico familiare), ritengo utile suggerire il seguente metro di valutazione: rapportare in qualche modo il carico dei rifiuti (pressoché non misurabile) a quello del consumo idrico (perfettamente misurabile). In altre parole, è da presumere che, chi non eccede nel consumo dell’acqua, non produca rifiuti in quantità eccessiva. La ringrazio per quanto vorrà fare. Mario Bazzoni L’associazione Pozzo Sella ha organizzato un un convegno “Bonifiche: un ponte per lo sviluppo, occorre passare dalle parole ai fatti” L ’associazione ONLUS POZZO SELLA, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e dell’IGEA SpA, ha organizzato il convegno sul tema “BONIFICHE: Un ponte per lo sviluppo - dalle parole ai fatti” che si terrà a Iglesias, presso l’Aula Magna dell’Istituto Minerario, sabato 27 febbraio, con inizio alle ore 16.00. Il convegno, presieduto e coordinato dal prof. Pasquale Mistretta, sarà aperto da una serie di relazioni degli organizzatori, degli operatori interessati e dell’Università che verranno arricchite dalle comunicazioni di ospiti esterni alla Sardegna che illustreranno alcuni esempi virtuosi di bonifiche e riuso di aree minerarie dismesse. Seguiranno una serie di interventi di rappresentanti delle organizzazioni sindacali, degli enti locali, delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, dei consiglieri regionali e dei parlamentari. è prevista la partecipazione dell’assessore regionale dell’ambiente Giuliano Uras e le conclusioni verranno affidate al presidente della Regione Sardegna e Commissario delegato per l’emergenza ambien- L’Aula Magna dell’Istituto Minerario. tale delle aree del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, Ugo Cappellacci. Con l’organizzazione del convegno, i promotori intendono rilanciare il tema delle bonifiche come fattore strategico decisivo per la rinascita dei territori interessati. L’attuazione di un intervento straordinario per la bonifica e la messa in sicurezza delle aree minerarie dismesse è, infatti, la condizione di base per poter prevedere il loro riutilizzo in funzione della riconversione economica e sociale del territorio. è perciò necessario dare un nuovo impulso alle opere di bonifica, in quanto esse, oltre a costituire il presupposto e il ponte per lo sviluppo, rappresentano anche un volano per l’occupazione. Il convegno è un’occasione importante per esaminare responsabilmente le criticità finora registrate con l’obiettivo di individuare e perseguire soluzioni appropriate e condivise, sia sotto l’aspetto operativo-gestionale e normativo, sia in riferimento al reperimento delle ingenti risorse finanziarie necessarie per l’attuazione del Piano di intervento programmato. 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S ono iniziati i lavori di demolizione delle strutture murarie di “Sa fabrica”, il caseggiato dell’ex società Monteponi ubicato lungo la via Giulio Cesare, angolo via De Gasperi, che ha ospitato un’attività manifatturiera nei primi quattro anni del secolo scorso e, successivamente, è stato utilizzato prima come alloggi dei lavoratori, poi come case popolari, prima di essere definitivamente abbandondato a metà degli anni ‘80. Nel corso degli anni, le varie amministrazioni che si sono succedute hanno ipotizzato una ristrutturazione dell’immobile ma gli elevati costi hanno sempre frenato la realizzazione del progetto. «L’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire per porre rimedio ad una situazione di estremo degrado - spiega Giorgio Alimonda, assessore dei lavori pubblici - e, considerato che il caseggiato non ha nulla in comune con l’architettura e le tipologie del centro storico, ha chiesto alla Sovrintendenza dei Beni Culturali se lo stesso potesse avere un qualche interesse culturale. Ci è stato risposto di no e questo pronunciamento ci ha sgravato da qualsiasi vincolo per gli interventi da attuare per la messa in sicurezza dell’area.» Constatate le condizioni in cui si trova, con la presenza di topi e immondizie di ogni genere e i ripetuti crolli di intonaci e calcinacci verificatisi anche recentemente, con ostacoli alla viabilità in una zona particolarmente trafficata, il sindaco, Adriano Puddu, ha firma- già pensando a come intervenire per assicurare alla comunità di Portoscuso la miglior fruizione dell’area. «Considerato che l’area si trova attualmente nel centro matrice - conclude Giorgio Alimonda - la ricostruzione andrà concordata Il caseggiato “Sa fabrica” al centro di Portoscuso. to l’ordinanza di demolizione e la Amministrazione comunale ha affidato i lavori, iniziati alcune settimane fa. Questo primo intervento non prevede lavori di ricostruzione, ma l’Amministrazione comunale sta nel rispetto delle norme previste dal Piano Paesaggistico. è assai probabile che, una volta reperite le risorse necessarie, si possa attivare un concorso di idee per la individuazione delle soluzioni migliori.» signorile tramite lo IACP. Oggi sarebbe più utile al paese realizzare in esso minialloggi per coppie di anziani che così vivrebbero in centro e vicino al Comune e al lungomare.» «Ma se un tale edificio alto con integra struttura è necessario abbatterlo, benché facente parte dell’archeologia industriale e della storia di Portoscuso, per poter costruire una struttura migliore - aggiunge Minasso - ciò ancor di più vale per i vari edifici, meno alti nel centro matrice, dei cittadini per i quali i progetti sono sospesi in Comune. Tra di essi vi è il mio che come altri ha i muri portanti dove la mal- ta è ormai sabbia senza legante per le pietre irregolari, con i ferri dei solai, corrosi in vista e pendenti. I muri portanti nel cortile corrosi e fatiscenti, di pietra irregolare e spugnosa per l’umidità. Muri pericolosi da conservare senza interventi costosi e senza reali garanzie nel tempo. Ciò che vale per il Comune vale anche per i cittadini o no?» «Ebbene - conclude Aldo Minasso - anche la mia pratica per la ristrutturazione giace inaccudita dal Comune dal 2007. Tra l’altro, il mio edificio è solo in parte nel centro matrice mentre il complesso di primo insediamento di cui faceva parte, ne è escluso.» Nella cittadina lagunare si è insediato il Consiglio dei ragazzi Sono stati eletti i consiglieri comunali del Consiglio dei ragazzi di Sant’Antioco S ono stati eletti due settimane fa dopo lo spoglio dei voti nei seggi aperti in quattro scuole cittadine, i venti consiglieri del Consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Antioco. Le elezioni, organizzate dall’assessorato cittadino alle politiche sociali, si sono svolte dopo un partecipata campagna elettorale. Vi hanno partecipato i ragazzi di età compresa tra i 9 e i 15 anni che frequentano dalla quarta elementare alla terza media. «La prima riunione è servita ai ragazzi per conoscersi - spiega l’assessore ai servizi sociali Mariella Piredda - è stata una specie di convalida degli eletti come avviene nel Consiglio comunale dei grandi.» La riunione ufficiale, nel corso della quale verranno nominati il sindaco, il presidente del Consiglio e sette assessori, si svolgerà a breve scadenza. I consiglieri eletti sono venti. Nel seggio delle elevia XXIV Maggio sono stati eletti Simone Pintus, Davide Cauli e Alice Cutino; nel seggio delle elementari di via Bologna: Davide Lancillotti, Margherita Bachis, Q uattro consiglieri provinciali, Ivonne Fraternale, Roberto Olla, Titti Podda e Salvatore Massa, hanno chiesto al presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano, e alla Giunta, di convocare in una unica assemblea i 23 Comuni del territorio, per organizzare delle forme di mobilitazione collettiva ed approvare un documento, da pre- sentare al presidente della Regione, Giunta regionale ed assessore della sanità, sui problemi legati all’attuazione della legge n° 162. Nello specifico, vengono richiesti i seguenti interventi: - il reintegro dei fondi tagliati ai piani di assistenza; - il reperimento di nuove risorse aggiuntive o alternative che permettano il finanziamento dei piani presentati al 30 novembre; - l’avvio del monitoraggio dei piani personalizzati di assistenza, in collaborazione e alla presenza dei delegati delle associazioni che rappresentano direttamente gli interessati, al fine di garantire, grazie anche alla loro esperienza sul campo, una visione esaustiva della situazione dell’assistito e del suo diritto all’assistenza. “Disabili visivi verso l’autonomia” «Perché la demolizione di “Sa fabrica”?» L «Nuove risorse per la legge 162/98» Carbonia ha ospitato un seminario organizzato dall’UICI onlus Un cittadino non condivide il progetto del comune di Portoscuso a decisione dell’Amministrazione comunale di demolire l’edificio di via Giulio Cesare, non è condivisa da un cittadino di Portoscuso, Aldo Minasso, che ha inviato una nota all’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali e tutela del paesaggio, nella quale motiva le sue osservazioni. «L’edificio non è affatto da abbattere ma solo da risistemare - scrive Aldo Minasso - i soffitti sottotetto sono integri e belli bianci, stabili i muri esterni che sembrano ben integri. Inoltre l’attuale sindaco ne aveva previsto già l’abbattimento nel 2004 per realizzare un edificio Iniziativa di quattro consiglieri provinciali sui problemi dell’assistenza Laura Ennas e Gianluca Bullegas; nel seggio delle elementari di via Virgilio Virginia Mancosu, Stafania Cella, Luca Cirillo e Saul Formentin; nel seggio delle medie, infine, Antonio Mannai: Guedalinda Pillisio, Lorenza Mariani, Elia è intenzionata a dargli maggiore impulso. «L’assemblea ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei ragazzi alla vita democratica della città in quanto cittadini d’oggi dice l’assessore - e gli eletti lavore- Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Antioco. Balia e Giuseppe Cabras. Nel seggio della scuola Media Fermi, infine: Andrea Congiu, Giacomo Bardi, Paolo Corongiu e Mattia Atzori. Il Consiglio comunale dei ragazzi è stato eletto in città già altre volte ma questa amministrazione ranno in stretto contatto con il Consiglio comunale dei grandi.» Per regolamento, gli eletti rimarranno in carica due anni e si riuniranno due volte al mese nell’aula consiliare. Tito Siddi I l 6 e 7 febbraio Carbonia ha ospitato il seminario “disabili visivi verso l’autonomia”, terzo e conclusivo modulo del corso socioformativo integrato per i non vedenti, ipovedenti, familiari e volontari, promosso dall’UICI onlus, rappresentanza territoriale di Carbonia, patrocinato dal comune di Carbonia. Le attività frontali e di laboratorio proposte durante gli incontri con i familiari, gli operatori e i volontari, hanno permesso di fornire un qua- dro generale di modalità relazionali e concrete, capaci di favorire e consolidare le autonomie dei disabili della vista. Il laboratorio percettivo sensoriale con simulazione della disabilità visiva - cecità e ipovisione - ha consentito ai partecipanti di conoscere le difficoltà nella gestione dello spazio durante la deambulazione in ambienti chiusi e aperti. Particolare attenzione è stata rivolta alle attività collettive e individuali con le persone non vedenti e gli ipovedenti. Con tali proposte sono state introdotte e sperimentate le tecniche di accompagnamento per incrementare la mobilità attiva con accompagnatore, le tecniche di protezione del corpo per la mobilità senza ausili. Il seminario ha avuto la durata di 14 ore ed ha visto la presenza di 2 tecnici dell’educazione e della riabilitazione e la partecipazione di 10 tra operatori, volontari e familiari e 15 disabili visivi. Interrogazione del deputato Antonello Mereu al ministro Matteoli I disservizi ferroviari non finiscono mai I l deputato dell’UDC Antonello Mereu ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, sui disservizi del sistema ferroviario sardo. «Da alcune settimane - scrive Antonello Mereu - sono sempre più numerose le notizie riprese dalla stampa, di disservizi che si registrano sulle linee di trasporto ferroviario regionale sardo, in particolar modo nel tratto che collega Carbonia con Cagliari; nel mese di gennaio appena trascorso, ad esempio, si sono accumulati un’infinità di soppressioni, ritardi ingiustificati ed una continua mancanza d’informazione ai pendolari e utenti del trasporto ferroviario; i pendolari e i passeggeri del treno partito da Carbonia verso Cagliari si sono trovati più di una volta senza coincidenze nello snodo ferroviario di Villamassargia, per un cambio di orari di cui non era stata data alcuna comunicazione e, di fronte ad un ritardo evidente del treno che poi sarebbe stato soppresso, non hanno trovato né adeguate indicazioni, né alcun tipo di sostituzione; inoltre, alla richiesta di maggiori informazioni rivolte al personale di Trenitalia, hanno ricevuto ragguagli inesatti e fuorvianti.» «A pagare le conseguenze di un tale disservizio - aggiunge Mereu - sono soprattutto i lavoratori e gli studenti pendolari che ogni giorno assistono impotenti all’inadeguatezza che ormai caratterizza il nostro trasporto ferroviario. Considerato che, di fronte ad una necessità sempre più urgente di potenziare il trasporto ferroviario per i tragitti quotidiani di studenti e lavoratori, riconosciuta anche dal Governo, si configura una incongruenza stridente con la situazione sopradescritta, quali urgenti iniziative intende adottare il ministro Matteoli per risolvere gli ormai insostenibili disagi che ricadono regolarmente sui cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario sulla linea Carbonia-Cagliari?» Il Carnevale 2010 s’è sviluppato nel segno della crisi economica C om’era prevedibile, in un territorio travolto dalla crisi economica, quello appena andato in archivio è stato un Carnevale sottotono in tutti i centri della Provincia di Carbonia Iglesias. Amministrazioni comunali e associazioni non hanno voluto saltare l’appuntamento con l’attesa festa di inizio anno (eccezion fatta per Calasetta, dove è stata decisa una pausa di lutto dopo la tragica scomparsa della piccola Anna Leone), ma il numero di carri, gruppi e maschere partecipanti è stato molto inferiore rispetto alle ultime edizioni. I temi legati alla crisi socio-economica del territorio sono emersi chiaramente anche nei due centri capoluogo, Carbonia e Iglesias, nell’allestimento dei carri. A Carbonia, la sfilata del 14 febbraio, organizzata dalla Pro Loco e dall’Amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di dodici carri e otto gruppi e il premio per il miglior carro è stato assegnato all’associazione “Sturmtruppen”, con “è ora di svegliarsi”, una sorta di invito a reagire alla crisi del sistema industriale con un ritorno alla terra. Gli altri premi sono andati ai carri “Il far west” di Perdaxius e “Il mondo dei pagliacci” di Perdaxius e, per i gruppi, alle maschere di “Un pizzico di Venezia”. Il Carnevale di Iglesias, come vuole la tradizione, si è concluso sabato 20 febbraio (con un ritardo di quat- risultate poi fatali per la sua condanna a morte sul rogo allestito in Piazza Sella, c’è la drammatica crisi socio-economica del territorio del Sulcis Iglesiente. In una fase così preoccupante Il gruppo Sturmtruppen ha conquistato il primo premio a Carbonia. tro giorni rispetto al programma iniziale, causato dal maltempo), con il rogo di Norfieddu, la maschera tradizionale alla quale vengono attribuiti i mali degli iglesienti. Tra le accuse rivolte a Norfieddu, che nel breve e medio periodo non promette niente di buono, il Carnevale ha regalato qualche ora si spensieratezza, com’era nei propositi degli organizzatori. M.P. IL NUMERO 219 6-11:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 08:16 Page 2 11 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Il maestro Chiara Vigo ha esposto i suoi gioielli nella manifestazione internazionale “Natur”, svoltasi dall’11 al 14 febbraio Il bisso marino di S. Antioco in mostra a Basilea Il sindaco Mario Corongiu e l’assessore alla cultura Daniela Ibba hanno partecipato a tutte le iniziative della rassegna elvetica. I l Basilisco, il magico animale alato che prende le sembianze del serpente e del leone, simbolo della città di Basilea è stato rappresentato in bisso ed oro dal maestro antiochense Chiara Vigo. Il filato degli antichi re e sacerdoti è stato ospite d’onore nella manifestazione internazionale “Natur” svoltasi a Basilea, in Svizzera, da giovedì 11 a domenica 14 febbraio. A presentare i lavori unici e irripetibili realizzati col bisso marino, reso elastico dal limone, che grazie ai raggi del sole prende il colore dell’oro, è stato il maestro Chiara Vigo. Unica depositaria in Europa ed una delle poche al mondo che ancora tesse la cosiddetta “seta di mare”. A Basilea insieme al sindaco Mario Corongiu e all’assessore comunale alla cultura Daniela Ibba, è stata l’unico rappresentate italiano della manifestazione svizzera, giunta alla quinta edizione ed affermata come evento di portata europea. Durante la fiera, nell’ambito di Natur, Chiara Vigo ha dato dimostrazione della cardatura, filatura e tessitura del bisso eseguiti con metodi naturali. Nei giorni della fiera si sono tenuti diversi convegni con centinaia di relatori che hanno parlato dell’ambiente e di come l’uomo si rapporta al suo habitat. Una fiera dove è stata presentata una gigantesca Arca della biodiversità. In occasione della cena di gala, Chiara Vigo, ultima testimone di uno dei più antichi saperi dell’isola di Sant’Antioco della Sardegna e del Mediterraneo, ha consegnato al sindaco di Basilea un’opera unica di inestimabile valore. Ricamata in bisso e oro, sarà lo stemma della città svizzera rappresentato dal basilisco: animale magico, uccello con la coda di pwr farci rendere conto di che cosa sono il nostro presente e il futuro, specialmente quello di coloro che oggi sono giovani.» è molto soddisfatta, ovviamente, l’Amministrazione comunale, che è stata invitata ufficialmente per partecipare all’evento. «Siamo orgogliosi di essere stati presenti ad un appuntamento così importante - spiegano il Il bisso utilizzato da Chiara Vigo per le sue opere. serpente, le unghie da falco e la posizione di un leone. Il dono verrà conservato nel Museo etnografico svizzero, con un alto significato simbolico. «Il suo valore non è monetario: è un invito ad essere cittadini del mondo - spiega Chiara Vigo - un uccello con le ali grandi che ci porta da un capo all’altro del mondo, sindaco Mario Corongiu e l’assessore alla cultura Daniela Ibba - che ci ha consentito di riflettere sul futuro del pianeta e di rappresentare l’Italia in questo contesto. Il bisso è il filo attraverso il quale l’isola di Sant’Antioco viene conosciuta nel mondo.» Tito Siddi www.tentazionidellapenna.it La Libreria Lilith di Carbonia festeggia il 25° anniversario della sua attività I l 4 dicembre scorso la Libreria Lilith ha contato il suo 25° anno di attività. Abbiamo costituito la cooperativa Lilith nel 1984, sull’onda del femminismo che usciva dalle piazze e dalla provocazione ed entrava nella riflessione, fondando momenti di separazione del pensiero, nelle Università e nei luoghi della cultura e della diffusione della cultura, alla ricerca di nuove categorie interpretative, create dallo sguardo di chi vive l’esperienza di essere donna in un mondo che non ne aveva mai tenuto conto, se non nell’ottica della differenza inferiorizzante. Sono studi che hanno cambiato l’ordine di tutte le discipline, della storia, della psicologia, della filosofia, dell’antropologia… come lo storico Convegno di Modena del 1985 segnò in modo indelebile chiudendo la fine di un’epoca ed aprendone un’altra segnata dalla soggettività femminile, che ha rilevato ed evidenziato il valore e la ricchezza dei punti di vista delle donne e la stessa differenza sessuale, la prima fra tutte le differenze, insieme al diritto alle pari opportunità fra i sessi nell’ambito politico e sociale. Nel dicembre del 1984 abbiamo aperto la nostra Libreria con lo scopo immediato di studiare e favorire la diffusione della cultura e del pensiero delle donne, della lettura e dei libri. Un quarto di secolo di relazioni e di collaborazione con altri centri culturali di donne o misti, di lavoro volontario sui libri, di mediazioni e di scelte, per offrire un servizio specializzato a chi entra in libreria o si rivolge a noi per consulenze bibliografiche: più che venditrici di libri, siamo consulenti di lettura, come è logico e necessario che sia, considerata la varietà della produzione libraria. Un quarto di secolo di collabo- razione con le scuole e con le insegnanti per corsi di aggiornamento sul pensiero femminile e sulla educazione nella differenza, sulle relazioni dispari fra insegnanti e alunni/e e madri e figli/e, sulla produzione editoriale per ragazzi e ragazze. Un quarto di secolo di libreria indipendente, ormai storica, che non sta solo fra gli scaffali e i tavoli espositivi e che ha un’identità ben definita, derivante dalla nostra storia e dall’esperienza accumulata. Abbiamo assicurato e assicuriamo un servizio di diffusione capillare di libri altrimenti irraggiungibili in una zona periferica come la nostra, che conta decine di punti vendita che offrono sconti, ma che limitano la possibilità e, quindi, la libertà di scelta. è la nostra resistenza contro l’omologazione della globalizzazione che offre gli stessi cento titoli nei punti di vendita di tutti i nord ed i sud del mondo, la nostra resistenza contro l’impoverimento culturale generato dalla concentrazione del mercato librario. Intendiamo, in occasione di questo nostro 25° anniversario, promuovere una riflessione, con le donne e con i gruppi con cui abbiamo lavorato, ma anche una riflessione diffusa con chiunque sia interessata, con chiunque voglia partecipare, attraverso la promozione di un Convegno e di un Concorso letterario che mettano insieme sia la parola scritta che diffondiamo che i temi che sono stati fondanti e che continuano ad esserlo nella nostra esistenza di libreria delle donne: “Libertà femminile fra tradizione e cambiamenti” racconti autobiografici e non, riflessioni di adolescenti, di uomini e di donne, per il concorso; relazioni, interventi e dibattito per il convegno. Il Concorso sarà così organizzato: 4 sezioni, due maschili e due fem- minili, dai 15 ai 24 anni e dai 25 anni in su. Per quanto riguarda gli elaborati delle sezioni dai 15 ai 24 anni, il lavoro della Giuria si svolgerà in due fasi: la prima fase sarà per la scelta dei primi 6 racconti per ogni sezione e opererà una giuria nominata dalla Libreria di cui faranno parte socie e collaboratrici, la seconda fase sarà per la scelta dei primi 3 elaborati per ogni sezione e la giuria sarà formata da due classi di maturità presso le scuole medie superiori di Carbonia. Per l’altra sezione opererà solo la giuria nominata dalla libreria. Il Convegno si svolgerà il 27 ed il 28 febbraio nei locali della biblioteca comunale di Carbonia. Sabato 27 febbraio le relazioni sul tema proposto: Anna Lai per la libreria, Maria Giovanna Piano per l’Ifold, Annalisa Diaz per il Centro documentazione e studi delle donne di Cagliari, e per concludere, un dialogo fra Alice Cardia, Erica Floris, Elena Meloni e Laura Pilloni con Marirì Martinengo e Renata Dionigi, della Libreria delle Donne di Milano. Seguirà il dibattito e poi l’interruzione per uno spuntino freddo. Si riprenderà alle 15,30 con una serie di interventi, cui seguirà il dibattito. Coordinerà Mariolina Fusco, direttrice regionale dell’Ifold. Domenica 28 febbraio ore 17,00: intervento del Sistema Bibliotecario interurbano del Sulcis, seguirà la proiezione del documentario “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo e Marco Malfi Ghindemi, quindi il dibattito sul documentario. Alle 18,30 il concerto del coro polifonico “Collegium Musicum” della Maestra Angela Figus: musica e parole di donne. Anna Lai Libreria Lilith I percorsi dello spirito L ’Antico Popolo sardo è stato dotato da Madre Natura di un istintivo senso di spiritualità e amore per l’armonia, per il bello, per la poesia e la musica. Ogni luogo dove ha eretto monumenti, dal tremila a.C. al mille a.C. rispecchia la sensibilità paesaggistica di un popolo privilegiato, di un’intelligenza superiore. Per i proto-Sardi il contatto con il soprannaturale era istintivo, estetico e di fiduciosa amicizia con Dio, l’Amico per eccellenza, col quale condividere le gioie della vita: la contemplazione del moto delle nubi, il suono della pioggia, il canto degli uccelli, gli affetti famigliari. Il proto-Sardo è stato il primo popolo monoteista dell’umanità, fin da epoche neolitiche. Forse lo era già nel paleolitico, sul finire dell’ultima glaciazione, diecimila anni da oggi. Con questo si afferma che il Popolo sardo è depositario dei riti agrari (derivati dal crescere delle graminacee) prima di qualunque altro popolo mediterraneo. Pragmatico e tecnologico, oltre l’agricoltura, conosceva la siderurgia e l’arte edificatoria, era sapiente sul moto delle stelle, aveva il sapere dei solstizi e degli equinozi. è stato tra i primi a praticare il culto dei morti eroi e il primo a credere nella cura del sonno per sopperire a disfunzioni psichiche. Ancora: è stato il primo a custodire acqua piovana o sorgiva, nei pozzi sacri, sedi del culto dell’acqua (prima dell’istituzione medio-orientale del battesimo). Senza conoscere, scientificamente, il potere del magnetismo terrestre, sapeva che l’esposizione breve a tale fonte d’energia naturale, poteva dare sollievo ad alcuni mali. Subire, al contrario, per lungo tempo la fonte energetica, poteva essere causa di peggioramento del male stesso. Pertanto, l’uomo di allora, adottò tre sistemi in uno per evidenziare altrettante particolarità del territorio. Con un unico monumento, in altre parole con le “tombe dei giganti”, segnalò ai propri simili tre aspetti fondamentali: A) segnalazione della zona, sede perenne dell’energia magnetica; B) orientamento del monumento verso una situazione astrale, riconducibile, prevalentemente, all’equinozio di primavera oppure a certe fasi lunari; C) rievocazione degli eroi, morti in battaglia a difesa del proprio popolo o capi villaggio amati e venerati. Il senso dell’armonia e del bello, ha un ruolo fondamentale nella costruzione delle stele svettanti, sim- boli architettonici unici che contraddistinguono le tombe dei giganti del Nord Sardegna. Nel Sud Sardegna il senso estetico è un altro: l’armonia è nella possanza stessa del monumento. Concetti diversi che rivelano una sorpresa: erano due le etnie edificatorie della Sardegna del terzo millennio avanti Cristo, a dimostrazione che i protoSardi conoscevano la forza sociale delle corporazioni, depositarie del sapere edificatorio improntato al mistico, alla ritualità liturgica. Due tecniche edificatorie, che rispecchiano identica sintesi. Viste dall’alto, sia le tombe del Nord, sia quelle del Sud, sono a forma di protome taurina (testa di toro). Il centro dell’esedra, determinata dal cerchio delle corna, è il punto ove i pazienti del neolitico, con l’aiuto della pozione soporifera chiesta al- nizò e Lagosu. Laconi: Museo dei menhirs. Gesturi: l’altopiano della Giara. Serri: complesso nuragico di Santa Vittoria. Goni: i menhirs di Pranu Mutteddu esprimono la conoscenza dei moti stellari. Quartucciu: tomba dei giganti (direzionata a Nord-Est). Settimo San Pietro: pozzo sacro “Cuccuru Nuraxi”. Dolianova - Serdiana: chiesa campestre Santa Maria di Sibiola. Villacidro: eremo campestre e uliveto millenario di San Sisinnio. Siliqua: parco panoramico castello d’Acquafredda. Villamassargia: uliveto millenario di S’Ortu Mannu. Iglesias: Grotta di Santa Barbara nella miniera metallifera di San Giovanni e Porto Flavia di Masua. L’uliveto millenario di S’Ortu Mannu. lo sciamano o sacerdote, si distendevano per dormire, sognando l’eroe evocato. Nel sonno gli confidavano dei propri incubi, per svegliarsi leniti e rassicurati. Identico rito a Mont’Essu di Villaperuccio, che racchiude nella sua valle principale, a ferro di cavallo, le tombe degli eroi d’ogni parte del Mediterraneo (rito dell’incubazione ancora in essere sulle coste atlantiche africane). Il Consorzio Turistico “L’Altra Sardegna” propone i luoghi più spirituali e magici dell’Isola - Continente. LE TAPPE DEI PERCORSI DELLO SPIRITO (VERSIONE MINIMA) Palau: tomba dei Giganti di Limizzani (direzionata a Est) e Roccia dell’Orso. Arzachena: tombe dei giganti Coddu Vecchiu e Li Lolghi (direzionate a Est). Dorgali: tomba dei giganti S’Ena ‘E Thomes (direzionata a Est) e dolmen Motorra. Belvì: domus de janas di Anto- Fluminimaggiore: tempio punico-romano di Antas. Carbonia: Monte Sirai (il fenicio balcone del Sulcis) e Grande miniera carbonifera di Serbariu. Sant’Antioco: laghetto nuragico di Grutti Acquae. Tratalias: chiesa romanica di Santa Maria e borgo medioevale. Nuxis: chiesa bizantina di Sant’Elia. Villaperuccio: necropoli neolitica di Mont’Essu (direzionata a Sud-Ovest). Santadi: tomba dei giganti di Barancu Mannu (direzionata ad Ovest). Punta Sebera: visione del gran complesso boscato mediterraneo (Teulada-Pula-Domus de Maria) I ventotto luoghi donano ai visitatori benessere spirituale, senso dell’armonia, gioia di vivere. Una ventina di minuti nella vicinanza d’ogni tomba dei giganti apporta benessere fisico. Prolungare la può essere nocivo. Mont’Essu è adatto per meditare sulle finalità della propria esistenza. Caterno Cesare Bettini Altri 19 ex L.S.U. sono stati assunti nella società in house Cresce l’organico di “Iglesias Servizi” A ltri 19 ex L.S.U. sono stati assunti nella società in house “Iglesias Servizi” a tempo indeterminato. Con i 38 assunti il 31 dicembre 2009, i dipendenti sono ora 57. Scopo della società, totalmente controllata dal Comune di Iglesias, è garantire servizi più efficienti ai cittadini e, contestualmente, stabilizzare il maggior numero possibile di lavoratori precari. Nei primi mesi di attività sono stati garantiti la funzionalità della Casa Serena, dei servizi di viabilità, delle manutenzioni e di parte SANT’ANTIOCO SPORT del verde pubblico. Nelle prossime fasi, con la naturale scadenza degli appalti in corso, è previsto il completamento dell’organico dei giardinieri, poi quello degli addetti alla portineria notturna di Casa Serena e, infine, quello degli autisti per gli autobus comunali. Altri due L.S.U. verranno assunti nell’organico comunale per rispettare la percentuale di legge riservata alle categorie protette, e quattro dovranno essere selezionati, come da bando comunale, dalle società che hanno vinto l’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento e dell’Ostello della Gioventù. Ulteriori 12 lavoratori hanno richiesto di poter usufruire delle agevolazioni previste dalla legge per l’auto-impiego. Al termine di questo processo, che terminerà entro la primavera del 2011, tutti i lavoratori socialmente utili verranno stabilizzati e verranno reimpiegati nella società “Iglesias Servizi” anche quei lavoratori ex LSU che sono stati oggetto, da parte delle precedenti amministrazioni, di iniziative di stabilizzazione che non si sono dimostrate sostenibili. REGIONE SULCIS IGLESIENTE CULTURA SPETTACOLO IL NUMERO 219 5-12:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 15:44 Page 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Due consiglieri comunali hanno presentato un’interpellanza urgente al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi «Carbonia si candidi ad ospitare le partite del Cagliari» Alberto Floris e Gianluca Arru chiedono al sindaco di presentare una proposta in tal senso e di caldeggiarla con forza. «C onsiderato che quando inizieranno i lavori di rifacimento dello stadio Sant’Elia, il Cagliari dovrà giocare in un’altra sede le partite casalinghe del proprio campionato e che non è stata ancora scelta alcuna sede alternativa, Carbonia presenti la sua candidatura.» I consiglieri comunali Alberto Floris e Gianluca Arru hanno presentato un’interpellanza urgente, in tal senso, al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi. «Lo stadio comunale di Carbonia, previa la realizzazione dei lavori necessari e l’installazione delle tribune con tubi Innocenti sostengono i due consiglieri potrebbe ospitare le partite del massimo campionato di serie A. L’ubicazione all’ingresso della città e la presenza di un adeguato numero di posti auto, unitamente alla vicinanza della stazione ferroviaria, costituiscono requisiti difficilmente riscontrabili in ipotesi alternative. Tenuto conto che il notevole ritorno d’immagine in un momento poco felice per l’economia della nostra città e dell’intero territorio sarebbe di sicuro beneficio anche economico, il sindaco di Carbo- consiglieri è basata su un progetto realizzabile? E quali potrebbero essere le città concorrenti? La capienza minima di uno stadio di serie A è di 25.000 spettatori. Lo stadio comunale di Carbonia sedere sono superiori) e, di conseguenza, questo numero dovrebbe crescere di 20.000 unità. Gli spazi all’interno dello stadio non mancano, sia per ampliare la tribuna e la gradinata attuali, sia per siste- attualmente può ospitare circa 5.000 spettatori (in occasione del derby con la Torres del 17 maggio 1987, conclusosi sullo 0 a 0, si registrarono 6.000 presenze ma oggi gli spazi richiesti per ciascun posto a mare le tribune con tubi Innocenti, sulla falsariga di quanto fatto allo stadio Sant’Elia, alle spalle delle due porte. L’investimento non sarebbe di poco conto ma, evidentemente, come si suol dire, “il gioco Lo stadio Sant’Elia di Cagliari. nia intervenga presso la dirigenza del Cagliari Calcio per presentare una proposta in tal senso e per caldeggiarla con forza in ogni sede opportuna.» La proposta avanzata dai due varrebbe la candela”, in quanto l’esilio forzato del Cagliari dal Sant’Elia, per consentire l’abbattimento e la sua ricostruzione, durerà almeno due anni e il ritorno che la città di Carbonia e l’intera Lo stadio comunale di Carbonia. Provincia ne avrebbero in termini di immagine e, quindi, di sviluppo turistico, sarebbe enorme. Ad oggi c’è già una città che, attraverso la sua Amministrazione, si è candidata ad ospitare il Cagliari Calcio: Quartu Sant’Elena. A breve potrebbe arrivare anche la candidatura di Tempio Pausania che ha ospitato il Cagliari ai tempi della serie B e, quindi, ha già lo stadio omologato per disputare le partite del campionato di serie A. Rendere lo stadio omologabile e tutta la situazione logistica idonea (è assai probabile che al momento in cui verranno avviati i lavori di demolizione dello stadio Sant’Elia, non prima del 2012, siano stati già ultimati i lavori del centro intermodale della città mineraria che diverrebbe raggiungibile ancor più agevolmente dal capoluogo regionale e da tutte le altre aree della Sardegna) rappresenta la condizione necessaria ma non sufficiente per arrivare all’obiettivo, perché, a quel punto, sarebbe fondamentale la disponibilità dela società rossoblù guidata dal presidente Massimo Cellino. L’idea è assai interessante, l’obiettivo finale ancora un sogno, lontano ma non impossibile. Giampaolo Cirronis è iniziata il 30 gennaio al centro culturale S’Olivariu di Gonnesa, la manifestazione organizzata da tre associazioni culturali “Aspettando la Fiera”, quattro appuntamenti culturali in preparazione della “Fiera del Libro” è stata inaugurata a fine gennaio, “Aspettando la Fiera”, manifestazione culturale organizzata presso il centro culturale s’Olivariu a Gonnesa, dalle associazioni Suergiu Uniti nella Cultura, le Acli e le Città Invisibili in collaborazione con il Comune ospitante e la Provincia di Carbonia Iglesias. La manifestazione, articolata in quattro appuntamenti, è propedeutica alla seconda edizione della “Fiera del Libro”, in programma dal 27 al 30 maggio. Si è iniziato sabato 30 gennaio con la presentazione del libro “Centellino Amore”, prima raccolta di poesie di Ennio Meloni e prodotto letterario della maturità del poeta cagliaritano, introdotta da Rita Pacilio e Claudio Moica. Si cambia completamente genere il 27 febbraio sempre alle 17.45 con la presentazione di “Sole Oscuro 2012: buio oltre il crepuscolo”, scritto a quattro mani da Giovanni L.F. Fiabane e Alessandro Castangia (quest’ultimo noto perché fa parte del collettivo di scrittori Mama Sabot che ha collaborato alla stesura di Perdas de Fogu); il romanzo racchiude in sé le note estreme del pulp e della fantascienza con richiami non sempre velati alle tematiche di attualità. L’introduzione è affidata a Paolo Serra. Si ritornerà alla poesia il 20 marzo, alle 17.45, con la presentazione di Francesco Artuso, che affida alle “Orme sparse di poesia” la sua prima raccolta poetica edita; ad argomentare il microcosmo emotivo del giovane poeta con relativi spunti di riflessione sarà Bibi Orsi. Aspettando la Fiera si concluderà sabato 24 aprile, alle 18.30, con la presentazione del romanzo di Marcello Murru “Buthan - Particolari allucinanti paralleli”; il giornalista Carlo Floris illustrerà questo racconto dalla prosa aggressiva che prende la forma di una fuga verso un eden irraggiungibile, dove misticismo e spiritualità viaggiano a ritmo di musica. IL NUMERO 219 4-13:IL NUMERO 181 4/9 25/02/10 17:46 Page 2 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 A sette anni dalla prima edizione, per la prima volta l’associazione Janas ha organizzato anche un’edizione invernale della rassegna Tante “Voci nuove del rock” nel festival di Giba Nei due giorni della rassegna, sul palco allestito nella sala consiliare, si sono esibiti quattro gruppi (tre sardi, uno friulano) e due soliste. A nche quest’anno l’Associazione Janas ha chiuso la rassegna “Voci nuove del rock”, che porta avanti dal 2003, con un bilancio ampiamente positivo. L’evento musicale, reso possibile dal contributo concesso dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, informazione, Spettacolo e Sport, ha registrato la grande partecipazione di un pubblico che ha tributato meritati applausi ai gruppi e ai solisti alternatisi nell’arco delle due giornate di sabato 13 e domenica 14 febbraio sul palco allestito nella sala consiliare del Municipio. Il 13 c’è stata l’esibizione dei gruppi e dei solisti locali con la presenza del gruppo proveniente dal Friuli, “I Gatti di legno”, di sei componenti (Sofia Andreutti e Teresa Fuga alle voci; Giovanni Fuga alla batteria, Cristian Talotti al basso, Denis Floreano alla chitarra e, infine, Anna Fuga alle tastiere), apprezzato da tutti i presenti in sala. Gli altri gruppi protagonisti della serata sono stati tre: The Elements di Sant’Anna Arresi (Andrea Gallus alla batteria, Federico Milia alla chitarra e Federico Caredda al basso); The Nameless di Perdaxius e Narcao (Stefania Pudda e Cristina Tuveri alle voci, Ivan Pirosu alle tastiere, Gianluca Ibba alla batteria, Andrea Tuveri al basso e voce, Viviana Sais e Graziano Bachis alla chitarra; e, infine, i Ninety Seven di San Giovanni Suergiu (Federico Cocco al basso e voce, Giorgia Balia alla voce, Alessandro Scarteddu alle tastiere, Enea Cocco alla batteria, Elisabetta Medda e Nicola Locci alla chitarra. Si sono esibite anche due soliste, Michela e Federica Dessì. Domenica 14 gli ospiti, attesissimi da un grande pubblico, sono stati i Cordas et Cannas che hanno suonato e fatto ballare i presenti per circa due ore. «Vista la riuscita edizione - ha detto Sandro Tronci, presidente del- formazione in una sala prove, finalizzando lo stesso alla registrazione di un CD Demo Audio, sotto la Direzione di Tiziano Dessì e Mauro Mameli. L’associazione Janas conclude Sandro Tronci - dà l’appuntamento a tutti gli amanti della Il gruppo dei “Cordas et Cannas”. L’esibizione di Tiziano Dessì con la figlia Michela. l’associazione Janas - abbiamo assunto una decisione molto importante per coloro che hanno partecipato e dato vita a questi due giorni di musica, concedendo loro l’opportunità di proseguire un percorso di musica alla prossima edizione che, quasi sicuramente, si svolgerà nel periodo estivo all’aperto, nella grande piazza del paese.» Giampaolo Cirronis [email protected] Un nuovo automezzo per l’Auser di Portoscuso D saluto ai volontari dell’Auser e ai cittadini di Portoscuso». Il dott. Andrea Savona ha illustrato l’attività svolta in tanti anni di presenza in tutta Italia di Enel Cuore e che oggi, con questo atto di sensibilità e di autentica generosità del vice sindaco Giorgio Alimonda, dell’assessore ai servizi sociali Selena Galizia, dell’assessore alla cultura e sanità Alessio Santus e, infine, del delegato allo sport Maurizio Cuccu. Il presidente ha ringraziato, an- La cerimonia svoltasi mella sede dell’Auser di Portoscuso. verso la nostra comunità, ha rafforzato il legame speciale che l’Enel ha con il territorio da oltre 50 anni. Un sentito ringraziamento e una grande soddisfazione è stata manifestata anche dall’Amministrazione comunale con gli interventi che a nome di tutta la popolazione di Portoscuso, l’Enel Cuore per la sensibilità e la disponibilità verso i problemi sociali. La serata si è conclusa con un rinfresco e uno speciale intrattenimento. Iniziativa della Asl 7 per gli invalidi civili L a direzione della ASL 7 di Carbonia, alla luce della necessità di rendere più rapida ed efficace la risposta ai cittadini che richiedono il riconoscimento delle invalidità civili, ha avviato un programma straordinario per l’evasione delle pratiche. In particolare, è stata potenziata l’attività delle Commissioni che operano nei due Distretti di Carbonia e Iglesias, e sono stati attivati gli Uffici per la spedizione agli utenti di Tiziana Frongia Tiziana Frongia. L’inaugurazione si è svolta il 24/1 alla presenza delle autorità cittadine a alcune settimane un modernissimo automezzo è in dotazione all’Auser di Portoscuso: il veicolo ha consentito di potenziare il progetto anziani a sostegno di coloro che vivono in condizioni svantaggiate. Un importante passo in avanti a favore della comunità locale, reso possibile grazie al sostegno di Enel Cuore. Il mezzo è stato inaugurato domenica 24 gennaio, nel corso di una cerimonia tenutasi nella sede di via Giulio Cesare. Il Presidente dell’Auser di Portoscuso, Ernesto Valdes, prendendo per primo la parola, ha detto di sentirsi commosso per la grande e calorosa partecipazione all’evento a cui hanno preso parte le autorità civili e religiose, i soci, la cittadinanza e le Auser territoriali. Il presidente regionale, Giuseppe Sassu, nel comunicare l’indisponibilità a partecipare all’ iniziativa, ha inviato un sentito ringraziamento all’Enel Cuore «per l’atto di generosità e solidarietà capace di assicurare alla parte più debole della comunità un grande aiuto». Ha espresso inoltre «un particolare Riflessioni amiche delle pratiche già definite. L’obiettivo che viene perseguito è di abbreviare, entro i prossimi due mesi, i tempi di chiamata a visita, assicurando i benefici agli aventi diritto senza le attese attualmente spesso fonte di disagi e proteste da parte dei pazienti e dei loro familiari. Nel frattempo, in applicazione delle norme di legge nazionali, viene avviata la nuova modalità di presentazione delle domande di invalidità che dovranno essere inoltrate agli uffici INPS di Carbonia e Iglesias, a breve anche per via telematica, tramite i medici abilitati e i patronati. A parte i casi classificabili come urgenti, per i quali si procederà alle visite con la dovuta tempestività, il nuovo sistema in fase di avvio comporterà l’obbligatoria definizione delle nuove pratiche entro 120 giorni dalla presentazione delle domande. Gli sportelli INPS, i patronati e i competenti uffici della ASL, sono disponibili per ogni infornazione. Mai così in basso… ancora sesso e potere… ancora assenza di regole e norme di legalità! La politica vive nel caos del fare e della sua comunicazione oscurata. Notizie contorte e distorte, celate e trasformate... per l’uso ed il consumo. Il dissenso è terrorismo, ogni individuo è diventato un delinquente ed ogni giorno nascono decreti mirati e pensati per logiche di emarginazione e di salva poltrona. Comportamenti razziali che fanno rabbrividire ed offendono la vita. Si montano delle scene teatrali per poter giustificare azioni di reazione vendute per liberatorie. Siamo diventati i mandanti delle morti di quelli che prima riuscivano a lasciare il loro paese ed imbarcarsi verso la libertà e con orgoglio mostriamo la capacità di arginare un fenomeno che andava solo interpretato come atto di tolleranza e misericordia. Negazioni anche dell’evidenza. Negare sempre e mistificare gli altri come gli organizzatori di trappole mediatiche. Se un magistrato indaga, sono tutti furfanti perché indagano degli innocenti. Parole che si vuole rinnegare con disprezzo e modulare una comunicazione condizionante. Il comunismo, dice l’enciclopedia, è un insieme di idee economiche, sociali e politiche, accomunate dalla prospettiva di una stratificazione sociale egualitaria, che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l’organizzazione collettiva del lavoro. Il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato, cioè di quella classe della società che trae il suo sostentamento soltanto ed unicamente dalla vendita del proprio lavoro e non dal profitto di un capitale. Che poi il comunismo abbia fallito perché gestito e reinterpretato da uomini politici fallimentari, questo non significa che la privatizzazione e la globalizzazione fondata sul profitto a tutti i costi sia l’emblema del perfetto volto della società che vorremmo. Ma il dissenso non giustifica l’offesa a chi ha creduto in una parola e nel suo significato. La storia non si calpesta ma diventa lo strumento per evolversi at- traverso l’osservazione retrospettiva. La storia non dimentica il valore delle persone che hanno fondato la Repubblica e scritto la Costituzione legittimando la sovranità popolare. Oggi, il governo della cosa pubblica, viene paralizzato dalle figure politiche verso le quali si accentra esageratamente il potere e si paralizzano gli strumenti popolari di scelta politica come il parlamento o i consigli regionali. Finisce così la fierezza, finisce la forza di far star bene tutti o quasi tutti, troppo occupati a far crescere pochi e far star male molti, troppo occupati a dissipare le energie di un paese agonizzante sino ad ieri fiero ed orgoglioso del sole e del buon stile ma diventato oggi, odoroso di immondizia e falsi d’autore. Un paese che non riproduce più i Leonardo ed i Michelangelo ma costruisce i rischi di palazzi di coccio elevati con i soldi macchiati di sangue e nelle impervietà della terra proibita, pronti a crollare al botto di un tappo che festeggia i morti. Non ci sono intelligenze nel politico che si macchia, c’è la stupidità di chi non vede oltre e vive la giornata della sua grandezza effimera e caduca, illudendosi di lavare la bruttezza nascosta di un percorso di vita inutile e sprezzante. Considerazioni su recupero della memoria storica e identità culturale L’associazione sulcitana d’arte contemporanea S i apprezza la città in cui si vive se la si conosce e conoscerla significa anche tentare di recuperare nella memoria locale ciò che è andato eventualmente perduto, per offrirlo come patrimonio a chi non c’era. Tutto ciò trova un senso in una presa d’atto che ciò che oggi noi siamo ha radici nel passato, e che dimenticare queste radici può condurre ad un modo di vivere e di pensare privo di riferimenti nel quale le relazioni tra persone sono determinate solamente da necessità o da convenienza. Il non far memoria di questa identità culturale può portare all’individualismo ed alla fuga dalle aggregazioni e di conseguenza alla dequalificazione della vita. Ho voluto fare queste riflessioni come protagonista e testimone dell’operato dell’Associazione Sulcitana d’Arte Contemporanea (ASAC), le cui ricerche e le cui elaborazioni chiedono oggi adeguati spazi culturali d’integrazione e di cittadinanza. Ritengo che la conservazione e la tutela delle opere e del contributo di idee di questa Associazione, attiva dal 1960 al 1985, sia compito istituzionale e prioritario del Comune, anche perché pur essa, unitamente ad altre valenze di tipo archeologico o minerario, concorre nel suo piccolo alla individuazione e alla valorizzazione dell’identità stessa della città. E questo perché la conservazione della memoria storica non sia più solo un dovere civile e neppure un semplice, sia pur legittimo, bisogno collettivo, ma diventi una vera e propria risorsa comune, che va doverosamente conosciuta per essere giustamente riconosciuta e apprezzata. In tal senso mi auguro che questo scritto possa rappresentare il primo passo conoscitivo e d’approccio verso espressioni culturali certo non meno importanti e valide di quelle di oggi solo per il fatto di essersi sviluppate oltre vent’anni fa ed essere poi cadute, o essere state lasciate cadere, in una sorta di malinconico silenzio. Quella dell’ASAC è stata un’esperienza ancora oggi validissima, sempre in grado di fornire ai giovani l’esempio di come pur nel pieno rispetto della specificità dei singoli sia possibile mettere insieme le risorse di ciascuno per dare vita ad una unità ideale e d’intenti capace d’incidere sulla crescita della comunità alla quale ciascuno deve portare la testimonianza del contributo delle proprie capacità, della propria intelligenza e del proprio mondo di moralità e di valori. L’esperienza c’insegna che il mondo giovanile è a disagio per una crisi profonda d’identità e di radici. Si ha fame di memoria storica, non per una sterile nostalgia del passato, ma perché essa orienta una visione positiva della vita e dei rapporti umani, educa alla convivenza pacifica e ad avere dei punti di riferimento dai quali partire per continuare a costruire dove altri hanno già terminato il loro lavoro. Memoria e identità sono due termini che affondano le proprie radici nel territorio che sta intorno a noi e con il quale noi interagiamo, ma costituiscono anche il consolidamento di un circolo di legami e di relazioni affettive che quotidianamente viviamo sulla nostra pelle e che ci sono state trasmesse attraverso le esperienze maturate da chi è vissuto prima di noi. Memoria e identità rappresentano, quindi, anche un bagaglio di esperienza e di cultura che ereditiamo da un passato che non abbiamo vissuto direttamente, ma che tuttavia ci pervade e ci condiziona più di quanto non sia credibile e immaginabile. Ecco perché è di fondamentale importanza andare alla riscoperta, alla valorizzazione e alla conservazione dei segni del passato. E nel campo delle arti, sia che si tratti di una pennellata di colore o di materia viva plasmata dalle mani dell’artista, sia che si tratti di un fotogramma o anche di una semplice parola, ogni segno racchiude infatti, nel suo linguaggio specifico, un significato e un messaggio altrettanto specifici e particolari e ogni segno rappresenta uno strumento ineguagliabile per dilatare il codice di comunicazione della sensibilità che ogni operatore artistico possiede e che vuole riuscire a trasmettere in chi, nell’oggi o nel domani, osservi e cerchi di comprendere le sue creazioni. Nei racconti “graffiati” con arte su tele, cartoncini, lastre, bronzi, marmi ed alabastri e cartoline ingiallite dal tempo, modernissimi “file” o vecchi quaderni sgualciti, vetuste pellicole o sofisticati supporti digitali, in ciascuno di essi si fondono invariabilmente i tratti di un “vissuto” esistenziale che parla ancora un linguaggio a noi familiare,in ciascuno di essi traspare e si esalta l’infinito che ogni artista si porta dentro, in ciascuno di essi si fissano i punti di sofferti monologhi interiori, si denunciano le contraddizioni della realtà, le emozioni si trasformano in colore, in luci e in suoni, i sentimenti si fanno segni e forme. Accingiamoci, quindi, a scrivere di questo ritorno al passato, di questo ripensare e rimeditare il passato, ma non prima di chiederci cosa voglia dire “ricordare”. E io penso che ricordare il passato non significhi tanto il ritornare a riviverne notarilmente ogni attimo, quanto piuttosto selezionarne, attraverso degli abili stralci, i momenti più importanti e più significativi. Se mi si passa la battuta, ricordare tutto oltre che inutile, sarebbe anche patologico. C’è un racconto di Borges molto bello che si chiama “Fugnès el memorioso”. “Fugnès el memorioso” è un uomo che non può dimenticare nulla e poiché non può dimenticare non ha ricordi, ma ha una folla sterminata di cose che gli uccidono la mente e gli uccidono il cervello. Quindi, se non c’è dimenticanza, non c’è neppure memoria, c’è soltanto questa specie di cosa spaventosa che sarebbe il ricordare tutto. Ma non è certo il nostro caso, perché noi ai nostri ricordi non vorremmo rinunciare mai. Continua - Nino Dejosso IL NUMERO 219 3-14:IL NUMERO 181 3/10 25/02/10 08:23 Page 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Il 30 gennaio al Teatro Centrale di Carbonia è andato in scena l’ultimo lavoro dei Kataklò Atletic Dance Theatre “Play” immortala le discipline sportive con grande poesia e forza Il gesto atletico più appassionante si unisce all’armoniosa forza della danza ed all’espressività del teatro mimico. I Kataklò Atletic D a n c e Theatre, hanno rielaborato in modo coinvolgente uno dei loro laCinzia Crobu. vori degli esordi, “Play”, arricchendolo di nuove evoluzioni ginniche ed acrobatiche. La compagnia, capace di mescolare con nuovo vigore atletica e teatro, di svilupparne i linguaggi, oggi svetta tra le più affermate realtà internazionali. Questo spettacolo era stato ideato per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi della Cultura di Pechino, una tra le tante manifestazioni nel mondo cui hanno partecipato i Kataklò, fortemente voluti anche per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino e scelti per esibirsi in piazza San Pietro, alla presenza di Giovanni Paolo II, per la Giornata Mondiale della Gioventù. Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica che ha fatto parte dei Momix, nonché ideatrice e coreografa del gruppo, in questi anni ha perfezionato i suoi studi di ricerca teatrale e coreografica, portando in scena uno spettacolo “a quadri” che è riuscito a trasmettere grande simpatia oltre che indubbia preparazione accademica. Sette bravissimi protagonisti si sono alternati sul palcoscenico, in numerose scene (circa una ventina), in cui la danza, la ginnastica e l’approccio teatrale si sono messi al servizio dello sport, protagonista indiscusso della serata! Svariate discipline sportive sono state liberate dalla sfida agonistica e sono state disegnate con poesia ed ironia; i danzatori si sono mossi in perfetto equilibrio attraverso movimenti ora sinuosi, ora folli. I loro corpi, stupendoci ed emozionandoci, hanno creato l’arte, coinvolgendo grandi e piccini attraverso la riflessione ed il sorriso. Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo Fumarola, Serena Rampon, Marco Ticli sono i bravissimi atleti ballerini, corpi capaci di giocare e creare, sperimentando. Un plauso oltre alla Staccioli, va anche all’assistente alle coreografie danzanti, la brava Jessica Gandini, alla costumista Sara Costantini, che ha vestito i protagonisti, in modo curatissimo e consono al tema di ogni quadro ed al musicista e compositore Ajad la cui raffinata colonna sonora, scritta appositamente, ha creato un tema musicale imprescindibile dallo sviluppo dello spettacolo. nosi, mossi sapientemente nel buio, da corpi avvolti in tute nere. Il risultato è un quadro in continuo mutamento, ora bocche, ora note, ora visi d’uomo, che rapisce il pubblico. Si passa per l’automobilismo, per il Go-Kart, per degli anelli quasi circensi, attraverso il simpaticissimo lancio del peso (consistente in un peso umano un po’ indisciplinato e reticente al lancio!), fino ad arrivare al tennis ed al rugby. I rugbisti inscenano la famosissima “Haka’’, la danza tipica del popolo Maori: vediamo muoversi contemporaneamente le mani, i piedi, le Un’immagine da “Play”: rappresentazione del nuoto sincronizzato. I quadri, tutti fortemente evocativi, si sono succeduti con leggerezza: memorabile la scena in cui le danzatrici donne, immerse in un’atmosfera quasi lunare, giocano con movimenti plastici e volutamente lenti, con una palla di carta di riso gonfiata ad elio. è come essere muse padrone di un pianeta, ma contemporaneamente adolescenti che si misurano col gioco, componente fondamentale per la nascita della performance. Altro punto focale è la rappresentazione del nuoto sincronizzato. Le “sincronette’’, immerse in un mare di luci e suoni, sfoggiano la loro grazia in un’esatta coordinazione di tempi ed energie. è poi il momento di fili lumi- gambe, la voce, le lingue e gli occhi nel rappresentare l’esultanza o il disprezzo, la disciplina o l’emozione in un momento catartico. Il pubblico del Teatro Centrale ha premiato i Kataklò con applausi scroscianti e meritatissimi, per essere saputi arrivare a ciascuno spettatore con semplicità, vera bravura e naturalezza! Ultimo appuntamento in calendario per la VI stagione del circuito regionale della danza in Sardegna, il 13 marzo con la più classica delle storie d’amore, l’intenso Giulietta e Romeo di Fabrizio Monteverde e del Balletto di Roma. Cinzia Crobu [email protected] Ha preso il via il 4 febbraio a Bacu Abis la seconda edizione Un ponte sulla scena, la rassegna teatrale organizzata dall’associazione Albeschida H a preso il via lo scorso 4 febbraio la II edizione di UN PONTE SULLA SCENA, rassegna teatrale organizzata dalla compagnia Albeschida con la Direzione Artistica di Corrado Licheri, la collaborazione organizzativa de La Cernita Teatro e il patrocinio del Comune di Carbonia e della Provincia di Carbonia Iglesias. La compagnia Albeschida è nata nel 2000 all’interno del Centro Diurno del CSM di Carbonia (ASL 7). Dal 2006 la compagnia lavora sotto la guida del regista Corrado Licheri (fondatore delle compagnie cagliaritane il Teatro del Sale e il Teatro dell’Elefante). La rassegna, dal 4 febbraio al 16 aprile 2010, è articolata in spettacoli, corsi di formazione destinati alle scuole del secondo ciclo di Istruzione del Sulcis Iglesiente e una mostra fotografica allestita nel foyer del Nuovo Cine Teatro di Bacu Abis, che illustra il percorso artistico e formativo del Gruppo Teatro Albeschida. Quattro gli spettacoli della rassegna in programma al Cineteatro di Bacu Abis. Il 4 febbraio è andato in scena “Quarant’anni o poco meno”, regia di Corrado Licheri, in scena: Corrado Licheri, Cristina Fonnesu (Teatro dell’Elefante); il 19 febbraio 2010 è stato rappresentato lo spettacolo “Anche le mele hanno il bruco”, regia di Nicoletta Pusceddu. Il programma prevede ancora il 12 marzo “Sogno di una notte di mezza estate”, da W. Shakespeare, adattamento e regia di Giampietro zione Teatro Alkestis. «Ogni spettacolo - spiega il Direttore Artistico, Corrado Licheri sarà accompagnato da stage teatrali e performance condotti dagli stessi registi coinvolti nella rassegna e ai quali parteciperanno gli studenti e gli attori della Compagnia Albeschida sul concetto del Il teatro di Bacu Abis. Orrù, in scena: ragazzi del laboratorio Dream Art 2009 (Fueddu e Gestu); il 16 aprile, infine, “Rovesci d’amore”, liberamente ispirato al mito di Teseo e Arianna, testo e regia di Andrea Meloni. Andranno in scena Andrea Meloni, Sabrina Mascia, Elisabetta Piras, produ- “prendersi cura”.» Le scuole coinvolte sono: Ipia di Carbonia e Iglesias, Liceo Scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco - Area Sociopsicopedagogica e Scienze Sociali, Istituto “C. Baudi di Vesme” Liceo Piscopedagogico e delle Scienze Sociali di Iglesias. Il 9/1 secondo appuntamento con la prosa del circuito Cedac Sam Capuozzo: noir, commedia napoletana ed un amore tristemente fatale! U na tenda di fili di ciniglia, dei mobili fucsia ed una melodia datata anni ’70 ci hanno scaraventati nello studio e nella vita di Samantha Capuozzo, nota a tutti come Sam! Detective maledettamente testarda, egocentrica ed a tratti violenta, Marina Confalone, interpreta con maestria un personaggio da lei creato (in collaborazione con Luciano Saltarelli e Roberto Azzurro) e fortemente voluto. Gli ingredienti per il successo sono stati ben amalgamati: la commistione di generi, per esempio, è segno di grande coraggio e di maturità, che non tutte le compagnie possono permettersi di affrontare con bravura. Giallo, commedia napoletana, comicità, musical… addirittura i burattini di Brunetto Leone e poi gli attori che scendono fra le fila degli spettatori, a porgere zucchero filato e palloncini, trasformando per qualche minuto il Teatro Centrale in un Luna Park, rumoroso e profumato, luogo cruciale per il finale! Adriano Pantaleo, che il pubblico riesce a scorgere anche sotto una parrucca, è cresciuto anagraficamente e come attore. Da bimbo prodigio del cinema e della fiction, approda al teatro interpretando con sicurezza e cura dei particolari uno studente di psicologia, inizialmente demotivato, desideroso di riscattarsi attraverso il lavoro. Rispondendo ad un annuncio trovato sul “cerca lavoro’’ incontra Sam e, per una serie di circostanze fortuite, diviene il suo assistente in un caso che cambierà, fatalmente, la vita di entrambi. Vincenzino, apprendista detective e narratore della vicenda è un’ottima spalla. Tanto Sam è insolente, distesa e arrogante, tanto il ragazzo è cortese, teso, e preciso nello svolgere il lavoro. La loro complementarietà risulta anche nell’osservarli muoversi in scena, soprattutto durante i momenti musicali: lei si muove lentamente, disinvolta e svogliata, lui è nervoso, preciso e si muove a scatti. I due vengono assunti da una ricca signora per lavorare sotto falso nome in una villa e sorvegliare l’infedele padrone di casa, il bel Paul, interpretato da un brillante e capace Massimo De Matteo. Il consumato play boy farà perdere la testa a Sam, per la quale, sarà l’inizio della fine. Dopo anni di vita sfrenata e di libertinaggio, l’incontro con l’amore la rende sempre meno seducente, aggressiva ed antiborghese, ma non ne diminuisce la sua fatica, di colore, che istigato da Sam intraprende una rivoluzione personale per accrescere i suoi diritti! è inevitabile lasciarsi trasportare dalle musiche di scena appositamente create de Elio e le storie Tese per la loro amica Marina Confalone. Curate, pertinenti e descrittive, ci guidano in un’escalation emotiva, fino al finale molto malinconico, come la stessa canzone di chiusura finisce per riconoscere, quasi scusandosi. Belli e coloratissimi i costumi di Daniela Ciancio e ottime le scenografie di Roberto Crea, Marina Confalone e Adriano Pantaleo, in scena nei panni di due investigatori. bravura. Tutto il cast è all’altezza della situazione ed i lunghi applausi per gli attori Luigi De Falco, Vincenzo De Falco, Sergio Di Paola, Giuseppe Gavazzi, Yacoubou Ibrahim, Ivana Maione, e Loredana Simioli, dimostrano quanto il pubblico abbia gradito questo spettacolo, in cui i delitti si succedono quanto l’alternarsi dei sentimenti. Villa Fravulella, a Posillipo, fa da cornice a tante vite. Veniamo introdotti dalla governante, l’ottima Tina Femiano, attrice sfaccettata e di talento, per poi renderci conto di trovarci all’interno di un microcosmo di amori, tradimenti, interessi personali e personalità contrastanti. Esilaranti i due gemelli in divisa e l’uomo di create su un sipario mobile, che mutano in modo gradevole e senza distogliere l’attenzione dallo spettacolo. Gentilissimi e disponibili, a fine spettacolo, alcuni membri della compagnia si sono intrattenuti con tanti giovanissimi spettatori, sottoponendosi, a domande e intavolando un’esaustiva discussione, su tempi e modi di realizzazione della messa in scena, poi conclusasi, in modo informale, davanti ad una tavola imbandita! Un modo insolito e piacevole per permettere ai giovani (erano anni che non se ne vedevano così tanti, come questa stagione, al Teatro Centrale), di rapportarsi costruttivamente al Teatro. C.C. La rassegna “Un ponte sulla scena” ha profondi significati «Attraverso il teatro i sofferenti psichici diventano protagonisti insieme a noi» S e si vuole dare una definizione di disturbo mentale si può dire che esso è uno stato in cui la persona è persa in un grave e spesso invincibile isolamento; isolamento da se stessa e dalla comunità con contemporaneo tentativo di uscita da tale stato attraverso pensieri e comportamenti “folli” e che gli psichiatri chiamano “psicosi”. Nel nostro momento-periodo storico si parla a più riprese della cura di tale malessere e si danno risposte diverse a seconda dell’impostazione personale-culturale dello psichiatra, della scuola psiachiatrica e del contesto culturale e sociale di riferimento. Quando si parla di come curare la persona con disturbo mentale, la parola cura assume valenze diverse, ma sostanzialmente la si omologa alla parola terapia. Come se cura e terapia fossero la stessa cosa. Nascono allora una serie di fraintendimenti ed equivoci, come se la cura (o terapia) fossero un’esclusiva di gruppi “scientifici”, di specialisti che posseggono lo strumento finale per vincere tale stato. Si crea così uno stato di delega alla cura, con conseguente espropriazione di livelli propri della persona e al contesto sociale che, attraverso il buon senso comune, possiede anch’esso importanti risorse di cura. In realtà la parola cura ha significati molto più articolati e complessi, che abbracciano diverse modalità di essere e di cui la terapia è solo una parte della cura stessa. Quando si parla di cura possiamo dire che “ci si prende cura” di una persona attraverso modalità diverse e che nessuna delle modalità della cura è mai superiore a un’altra. Ci può essere una prevalenza nei diversi momenti del “prendersi cura”, ma la totalità della cura non deve mai sfuggire. Ci si prende cura di una persona attraverso una relazione di simpatia ma, contemporaneamente, anche attraverso un insegnamento morale graduato e, se del caso, con una terapia farmacologica opportuna. Mettere sempre in evidenza, o tenere a mente, i diversi significati e contesti in cui si esplicita la cura, è molto importante se non si vogliono dare risposte parziali, riduttive e anche dannose alle problematiche che pone il disturbo mentale. La scelta fatta dal nostro gruppo, di riflettere su questi argomenti e di chiamare i conseguenti interventi di cura come “prendersi cura”, ha il significato di coinvolgere in questa cura, oltre le persone con problematiche mentali, anche tutte quelle componenti sociali che ne sono vicine. Si tenta così di “creare” un livello di contesto sociale in cui la persona - quella specifica persona - trova la possibilità di esprimersi e relazionarsi con più facilità, anche, da parte del sistema sociale di riferimento, assorbendo modalità “psicotiche”, naturalmente sin dove questo è possibile, che altrimenti sarebbero incompatibili con il resto della società. La seconda edizione di “Un Ponte sulla scena” ha proprio questo significato. Attraverso il teatro è possibile veicolare parte di questi contenuti e creare contesti sociali in cui un gruppo di sofferenti psichici sono protagonisti insieme ad altre persone che lavorano paritariamente con loro; contemporaneamente è possibile stimolare e rendere partecipi altre componenti della società, scuole con docenti e studenti, gruppi teatrali vicini e sensibili alle problematiche esposte, familiari e operatori sanitari, che in questo confronto formino un ponte che a partire dalla scena sia di un collegamento reale con tutte le componenti personali e sociali chiamate, ognuna secondo specifiche responsabilità, alla cura della persona sofferente. Antonio Cesare Gerini IL NUMERO 219 2-15:IL NUMERO 181 2/11 26/02/10 09:37 Page 2 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Sulcis TV Via Donizetti, 19 D - Sant’Antioco Tel. 0781/1982169 - Fax 1782704211 Il sogno del Carbonia di vincere la Coppa Italia si è infranto alla ruolette dei rigori, dopo 120 minuti di durissima battaglia Porto Torres ai rigori su un grande Carbonia La squadra di Mannu, in goal al 1’ e dominato il primo tempo, ha subito la reazione del Porto Torres, arrendendosi solo ai rigori. C arbonia, che peccato! La ruolette dei calci di rigore, dopo 120 minuti di durissima battaglia in un pomeriggio freddo e piovoso sul bel manto erboso dello stadio Quadrivio di Nuoro, ha regalato la Coppa Italia al Porto Torres, capolista e dominatore indiscusso del campionato di Eccellenza regionale, ma la squadra di Graziano Mannu ha lasciato il campo a testa alta, anzi altissima. A distanza di soli tre giorni dalla partita di campionato disputata a Porto Torres, conclusa sull’1 a 1, il Carbonia ha affrontato il grande appuntamento con una straordinaria concentrazione e per quasi 80 minuti ha avuto la partita in pugno, grazie al goal-lampo messo a segno da Alessandro Basciu e nell’ultima mezz’ora ha goduto perfino della superiorità numerica per l’espulsione del giocatore turritano Spanu, ammonito due volte dal direttore di gara. Nel finale, purtroppo, quando mancavano solo 9 minuti al triplice fischio dell’arbitro, una distrazione difensiva ha consentito alla squadra di Rosario Affuso di pareggiare con il suo giocatore più rappresentativo, Alessandro Frau, ed il risultato da lì in avanti non è più cambiato, fino alla lotteria dei rigori, raggiunta dopo la dubbia espulsione di Federico Trogu, il capitano biancoblù protagonista di una prima parte della partita semplicemente fantastica, maturata all’inizio dei tempi supplementari. Nei primi 45 minuti di gioco c’è stata una sola squadra in campo, il Carbonia. Segnato il goal del vantaggio, la squadra biancoblù ha gio- Bove. E così si è andati al riposo con un Carbonia bello, bellissimo, persino troppo bello, forse, per essere vero. Il grande rammarico che resta è non aver chiuso la partita con il secondo e magari anche il terzo goal. Nella ripresa, attesa, è arrivata la reazione del Porto Torres che ha iniziato a creare occasioni da goal ed il entrati (Cossu per Sanna, Michel Milia per Mura e Lebiu per Basciu), a freddo, non è stato pari alle attese e la squadra ha continuato a subire, consentendo al Porto Torres di pareggiare e, quindi, di riaprire la partita. I tempi supplementari sono stati molto sofferti ma il Carbonia è riuscito a mantenere il risultato in equi- Come 32 anni fa, quando il Quadrivio ospitò lo spareggio per la promozione in serie D tra le due squadre, con l’identico punteggio di 1 a 1, vantaggio del Carbonia e rimonta del Porto Torres, la partita non si è decisa neppure nei tempi supplementari ma contrariamente ad allora, quando il regolamento prevedeva il sorteggio Il Carbonia protagonista della finale della Coppa Italia a Nuoro. La gioia dei giocatori dopo il goal-lampo messo a segno da Alessandro Basciu. cato benissimo, producendo occasioni da goal in serie, non sfruttate per un pizzico di imprecisione nelle conclusioni e per le prodezze del portiere del Porto Torres. La capolista del campionato non ha mai creato problemi al portiere minerario Daniele librio nonostante l’arbitro avesse ristabilito la parità numerica al 3° minuto del primo tempo supplementare, espellendo Federico Trogu, ritenuto responsabile di una gomitata nei confronti di un avversario, fallo quantomeno dubbio. Carbonia è apparso intimorito. In qualche modo è riuscito però a conservare il vantaggio con grande caparbietà e determinazione, fino a quando il Porto Torres è rimasto in dieci. Graziano Mannu ha effettuato alcuni cambi ma il rendimento dei nuovi Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012 che premiò il Carbonia, questa volta a decidere sono stati i calci di rigore e a prevalere, di stretta misura, è stato il Porto Torres. Il rammarico del Carbonia cresce, perché le due parate compiute da Daniele Bove, una sul temutissimo Mario Fadda, hanno creato i presupposti per la vittoria, ma gli errori di Giandon, Lebiu e Noli che ha colpito la traversa al quinto rigore, hanno fatto gioire i turritani (3 a 2 ai rigori, 4 a 3 complessivo). Al Carbonia, insieme al rammarico, restano la soddisfazione e la consapevolezza di aver fatto fino in fondo il proprio dovere e di aver regalato grandi emozioni alle centinaia di tifosi che l’hanno seguito in una grigia e fredda serata invernale, in una trasferta di oltre 420 chilometri tra andata e ritorno. Il sogno della conquista della Coppa Italia è svanito sul filo di lana ma un grande risultato questo Carbonia l’ha raggiunto, riuscendo a riportare entusiamo e voglia di calcio nella sua tifoseria dopo oltre vent’anni. E, considerata l’età media relativamente contenuta della rosa, se ci si crede, ci sono le condizioni per crescere ancora e per ritornare a sognare la promozione in serie D. Archiviata la Coppa Italia, la squadra si è rituffata nel campionato, confermando tutti i propri pregi al pari dei difetti: altri due pareggi, poi la goleada di Calangianus che ne ha ribadito una potenzialità straordinaria, ancora tutta esplorare. Giampaolo Cirronis L’atleta sulcitano continua a mietere successi a tutti i livelli Stefano Espa ha vinto il titolo tricolore S tefano Espa (Esperia CA) è il nuovo campione italiano allievi dei 60 metri ad ostacoli indoor. Ha conquistato il titolo tricolore di categoria ai campionati italiani svoltisi ad Ancona. Il 16enne allievo di Amedeo Avanzato, s’è imposto al fotofinish sul goriziano Alessandro Iurig, con il tempo di 8”04 (contro l’8”06 del friuliano). Il risultato rappresenta un chiaro segnale della continua crescita di una delle più brillanti promesse dell’a- Stefano Espa con Locci e Avanzato. tletica sarda, dopo i successi ottenuti ai campionati nazionali studenteschi di Lignano Sabbiadoro, nella gara dei 110 ad ostacoli (14”28) e la medaglia di bronzo dei campionati italiani all’aperto svoltisi a Grosseto. L’8”04 di Ancona colloca Stefano Espa al terzo posto nelle liste all-time di categoria. In campo femminile, nella categoria promesse, nei 60 hs s’è imposta una giovane atleta sarda, Francesca Albiani (Amsicora), in 8”43. Dopo una partenza stentata la squadra lagunare è cresciuta La VBA/Olimpia è tornata protagonista L LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. a prevedibile sconfitta di Monza (0 a 3 sul campo della capolista) non intacca il periodo positivo della VBA/Olimpia nel girone A del campionato di B1 maschile di volley. La squadra di Giuseppe Lai ha cominciato il girone di ritorno alla grande. Prima ha battuto al palasport il fortissimo Cantù, terzo in classifica; poi s’è imposta a Biella in uno scontro diretto per la salvezza. Dopo le amarezze subite nel girone di andata con sconfitte causate da tanti fattori, squalifiche, infortuni e tanta sfortuna, gli antiochensi confidano di raggiungere nel girone di ritorno un posto in classifica più consono al loro reale valore. Sabato 27 febbraio arriva a Sant’Antioco l’Augusta Cagliari (7ª in classifica con 42 punti e in piena corsa per i play-off), per il derby più atteso della stagione. A questo punto l’obiettivo è la salvezza, con l’ambizione di ottenere qualcosa in più. Riportare al Palagiacomo Cabras gli entusiasmi degli anni della A1, non sarà certamente facile ma i tifosi, con l’allontanamento dalle sabbie mobili della retrocessione, possono iniziare a sperare in un futuro più ambizioso. Facendo le debite proporzioni, le schiacciate di Frangioni ricordano quelle del più grande giocatore che abbia mai vestito la maglia dell’Olimpia: Rafael Pascual. Tito Siddi A U TO S C U O L A A M I C A di O scar Lai Per chi non si accontenta di un semplice documento per guidare e crede che la sicurezza sia un bene al quale non si può rinunciare. Rivolta a chi chiede un servizio serio, professionale e corretto, garantito da una comprovata esperienza. In una NUOVA AUTOSCUOLA, il nostro proposito è quello di lavorare per dare la massima assistenza durante la fase di preparazione degli esami. Autoscuola Amica di Oscar Lai - Via Trieste, 71 - Carbonia - Tel. 0781 660565 IL NUMERO 219 1-16:IL NUMERO 181 4/9 26/02/10 08:24 Page 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010 Oreficeria, Orologeria, Argenteria - OTTICA PAOLO PALA P.zza Ciusa, 19 - CARBONIA - Tel. 0781 62207 P.zza Umberto, 8 - Sant’Antioco - Tel. 0781 83651 www.otticapaolopala.com AVVISO DI GARA PER PUBBLICO INCANTO La IGEA SpA rende noto che in data 16 marzo 2010 alle ore 09,30 negli uffici Amministrativi di Iglesias, località Campo Pisano, è indetto pubblico incanto per l’appalto relativo al servizio “Raccolta, carico, trasporto e conferimento in discarica autorizzata dei rifiuti e delle celle presenti nell’area del fabbricato ex Impianto elettrolitico di Monteponi” nel Comune di Iglesias (Provincia CI)”. Saranno ammessi alla gara tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/06 e che siano iscritti nell’Albo nazionale delle imprese per la gestione dei rifiuti per la categoria 5, classe “f” e categoria 10 A, classe “e” in corso di validità. L’importo a base d’asta è di € 686.800,00 (seicentottantaseimilaottocento/00) oltre agli oneri per la sicurezza di € 50.200,00 (cinquantamiladuecento/00) non soggetti a ribasso. Il termine di esecuzione del servizio è di 180 (centottanta) giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna. La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire entro le ore 15,00 del 15.03.2010 presso la Segreteria dell’IGEA negli uffici di Campo Pisano - Iglesias (CI). La documentazione relativa alla gara è visibile presso la segreteria dell’IGEA ed è anche disponibile sul sito internet www.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile sul sito www.regione.sardegna.it della Regione Autonoma della Sardegna e sul sito www.serviziocontrattipubblici.it del Ministero delle Infrastrutture Responsabile del Procedimento: Ing. Gianfranco Consoni, tel. 0781/491410. Visite Guidate ai siti minerari Porto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni Galleria Villamarina - Monteponi Museo delle macchine - Masua Galleria Henry - Buggerru Galleria Anglosarda - Montevecchio Data di trasmissione e ricevimento dal bando alla GUCE: 19.01.2010. Il Presidente F.to Giovanni Battista Zurru Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri: 0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected]. Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.