La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 219

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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 219
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del Sulcis Iglesiente
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Anno XV - N° 219
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25 Febbraio 2010
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Azienda, Governo, Enti Locali e Sindacati, hanno sottoscritto un accordo che apre nuove prospettive
Alcoa, intesa raggiunta
Soluzioni Integrate
per il Risparmio Energetico
L’Azienda continuerà a produrre per sei mesi, al termine dei quali assumerà le decisioni definitive per il futuro.
L
a svolta tanto attesa, è arrivata. Alcoa
continuerà la produzione per sei mesi, al termine dei quali assumerà le sue decisioni definitive sulla permanenza in
Italia. L’intesa è maturata nel
corso dell’incontro svoltosi
il 25 febbraio a Palazzo Chigi, presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio, Gianni Letta, al
quale hanno partecipato il
ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il
ministro del Lavoro e delle
Politiche sociali, Maurizio
Sacconi, il ministro per la
Pubblica amministrazione e
l’Innovazione, Renato Brunetta, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, i rappresentanti
della Regione Veneto e i sindaci dei comuni interessati.
All’incontro hanno partecipato anche il presidente
dell’Autorità per l’Energia
elettrica, Alessandro Ortis,
l’amministratore delegato
di Alcoa Trasformazioni,
Giuseppe Toia, i rappresentanti della Confindustria e
delle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Alcoa e, in particolare, Cgil,
Fiom-Cgil, Cisl, Fim-Cisl,
Uil, Uilm-Uil, Ugl e UglMetalmeccanici.
«Il Governo ha comunicato alle parti sociali le conclusioni del serrato confronto condotto con l’Alcoa
per il mantenimento degli impianti italiani - si legge in
una nota diffusa a tarda sera
-. Gli stabilimenti di Portovesme e Fusina rimarranno
operativi, anche grazie al
decreto legge varato dal Governo e approvato ieri da un
ramo del Parlamento.»
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ALL’INTERNO
Attivato l’ambulatorio del CTO
Dibattito sul tracciato del gasdotto
Tutte le dighe del Sulcis sono piene
Scambi culturali tra tabarchini
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Un Carnevale nel segno della crisi
Carbonia potrebbe ospitare il Cagliari
Tante “Voci nuove del rock” a Giba
Coppa Italia, il Carbonia ko ai rigori
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Le modifiche apportate dal Governo al decreto legge approvato il mese scorso, sono alla base della svolta della vertenza-Alcoa
Alcoa, cresce la fiducia in un sì dell’UE
Il 24 febbraio il testo approvato dal Senato è stato assegnato alla X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
dalla prima pagina
«L’Alcoa - si legge ancora
nella nota - ha accolto l’invito
del Governo di procedere per
sei mesi ad assicurare la continuità e la capacità produttiva
dei propri impianti in Italia.
Entro sei mesi, a seguito delle
decisioni che verranno assunte
dalla Commissione europea sul
decreto e delle valutazioni che
l’Azienda ne farà, l’Alcoa farà
una verifica che terrà anche conto dell’evoluzione del mercato.
Le parti hanno concordato
sull’opportunità di definire un
nuovo incontro nel mese di aprile per avviare un processo condiviso. Nel frattempo, l’Azienda si è impegnata a garantire il
ritiro della domanda di cassa
integrazione, la manutenzione,
il mantenimento degli impianti
e gli approvvigionamenti. I rappresentanti dei lavoratori hanno assicurato l’ordinario svolgimento del lavoro e la consegna dei prodotti.»
L’intesa temporanea era nell’aria, perché il percorso legislativo necessita di tempo, soprattutto per il pronuciamento
definitivo dell’Unione Europea
e l’Azienda ha riconosciuto lo
straordinario sforzo compiuto
dal Governo per andare incontro
alle sue esigenze.
La svolta ha riportato un pizzico di fiducia tra le forze politiche e sociali e, soprattutto, tra
i lavoratori che hanno vissuto
alcuni mesi caratterizzati da una
grande paura per il futuro. Il
passo compiuto è sicuramente
molto importante, perché consente al Governo e alla Regione di lavorare in un clima più
sereno ma, a questo punto, non si
dovrà perdere neppure uno dei
180 giorni a disposizione, per
giungere ad una soluzione per il
medio e lungo periodo.
Il superamento dell’emer-
vivono le conseguenze della grave crisi sviluppatasi negli ultimi
dodici mesi: Otefal Sail ed Eurallumina. Le ipotesi di ripresa
dell’attività sulle quali si sta la-
è stato attivato il 22/02 l’ambulatorio
di accoglienza e accettazione del CTO
D
I lavoratori dell’Alcoa in corteo il giorno dello sciopero generale regionale.
I lavoratori dell’Eurallumina.
genza Alcoa, pur se temporaneo, costituisce una piccola
iniezione di fiducia anche per i
lavoratori delle altre aziende
della filiera dell’alluminio che
vorando, avrebbero maggiori
possibilità di andare a buon fine con una piena ripresa produttiva dell’Alcoa.
Giampaolo Cirronis
al 22
febbraio
2010
è operativo a
Iglesias l’Ambulatorio di acMaurizio Calamida.
coglienza e accettazione delle patologie urgenti
di lieve entità (codici bianchi e
verdi) relativo alle branche specialistiche di Ortopedia e Traumatologia, Otorinolaringoiatria
e Oculistica.
L’attività dell’Ambulatorio,
ubicato nei locali dell’ex Pronto
Soccorso Ortopedico del Presidio Ospedaliero CTO, sarà garantita dalla presenza di un medico, due infermieri e un operatore socio sanitario.
L’Ambulatorio di accoglienza
e accettazione rappresenta una
esperienza pilota a livello della
Regione Sardegna e ha come
obiettivo primario quello di decongestionare il Pronto Soccorso
del Presidio Ospedaliero del Santa Barbara per le patologie di lieve entità di Ortopedia e Traumatologia, Oculistica e Otorinolaringoiatria e, al tempo stesso,
attraverso una differenziazione
dei percorsi, assicurare l’assistenza diretta e tempestiva per le patologie sopra indicate.
Gli ulteriori obiettivi previsti
sono costituiti da:
• riduzione delle attese particolarmente prolungate;
• riduzione della conflittualità tra pazienti ed equipe operanti;
• riduzione dell’occupazione
delle Sale visite del Pronto Soccorso del P.O. Santa Barbara.
L’attribuzione dei codici di gravità, così come i percorsi diagnostico-terapeutici che prevedono
l’effettuazione di esami di approfondimento ed il ricorso alla
visita specialistica, sono regolamentati da precise linee guida
condivise e approvate dal Direttore di Emergenza Urgenza e dal
lunedì al venerdì dalle ore 8.00
alle ore 20.00 ed è dotato di sistema multimediale con videocamera cosiddetta intelligente,
al fine di consentire un contatto
continuo con il Pronto Soccorso
dell’Ospedale Santa Barbara.
Ai pazienti che usufruiranno
del servizio dell’Ambulatorio verrà richiesto di compilare un questionario di gradimento al fine
di evidenziare il grado di soddi-
L’Ambulatorio di accoglienza e accettazione delle patologie urgenti del CTO.
Direttore del Pronto Soccorso
del Presidio Ospedaliero Santa
Barbara.
L’utente potrà presentarsi
direttamente all’Ambulatorio
del P.O. CTO, nei giorni e orari di
apertura, con o senza impegnativa del Medico Curante. Per
tutte le altre prestazioni urgenti
l’utente dovrà sempre recarsi al
Pronto Soccorso del Presidio
Ospedaliero Santa Barbara.
L’Ambulatorio è attivo dal
sfazione sia per quanto riguarda
il tempo di attesa, sia per le prestazioni erogate.
Va precisato che le prestazioni
erogate nell’Ambulatorio di accoglienza e accettazione sono
soggette all’eventuale pagamento di un ticket, secondo
quanto previsto dalla normativa
regionale sui tickets di Pronto
Soccorso.
Maurizio Calamida
Commissario ASL 7
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
La biblioteca di Portoscuso ha ospitato un convegno organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Sardegna libera
“Un tracciato con terminale a Portovesme”
La proposta di modifica verrà portata all’attenzione del Galsi, il consorzio che realizzerà i lavori per la realizzazione del gasdotto.
«S
iamo favorevoli alla
realizzazione del gasdotto, una straordinaria opportunità di
sviluppo per il territorio e l’intera
Sardegna, ma chiediamo che venga
modificato il progetto del tracciato
già definito che prevede l’approdo
in Sardegna a Porto Botte, con un
tracciato alternativo con terminale
a Portovesme».
è questa la motivazione che ha
animato gli organizzatori dell’incontro svoltosi sabato 20 febbraio nei
locali della biblioteca comunale di
Portoscuso sul tema: “Gasdotto Algeria - Sardegna: proposta di un
tracciato alternativo con terminale
a Portovesme”.
Il progetto del Galsi, in pubblicazione per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) - secondo l’assessore all’ambiente del comune di
Portoscuso Davide Fois, il consigliere comunale Angelo Cremone,
il sindaco di Sant’Antioco Mario
Corongiu e il presidente del Gruppo
di Intervento Giuridico Stefano Deliperi - non tiene conto delle criticità
esistenti nella nostra Provincia, trascurando la presenza di infrastrutture importanti e/o in corso di realizzazione a Portovesme.
La proposta, in alternativa a quella prevista a Porto Botte, illustrata
dall’ing. Adriano Aversano, ex sindaco di Calasetta, prevede la parziale modifica del primo tratto del percorso a mare e a terra e tiene anche
conto di molteplici aspetti:
1) Infrastrutture e servizi già esistenti (aree, strade, depuratore, energia
elettrica, ecc.);
2) Riduzione delle emissioni in
atmosfera (l’utilizzo del gas nel polo industriale consentirebbe la riduzione degli elementi inquinanti come CO2 e SO2);
3) Riduzione dei costi energetici
con distribuzione immediata del gas
per tutte le aziende (Enel, Alcoa, Eurallumina, ex Ila, Portovesme srl, ecc.);
4) Adeguamento escavo del Porto Industriale che, reso più funzionale (profondità 16 metri), consentirebbe anche l’attracco di navi con
stazza più elevata;
5) Presenza del canale (Eurallu-
mina) di ingresso al Porto Industriale
che eviterebbe il disastro delle colonie di poseidonie del Golfo di Palmas;
6) Disponibilità di aree urbanizzate di proprietà pubblica con l’esclusione di espropri e contenziosi
con privati;
7) Utilizzo di aree e fabbricati esistenti lungo il percorso a terra (asse
attrezzato Carbosulcis, ex FMS, caselli ferroviari, ecc.);
8) Realizzazione rete di distribuzione per il Comune di Portoscuso e
la frazione di Paringianu.
L’obiettivo è ora quello di ottenere un ioncontro con i responsabili
poseidonia che verrebbero distrutte
definitivamente lungo il tracciato del
gasdotto, sia per spostare il sito di
approdo col terminale a terra per
rispettare il delicato equilibrio ambientale del golfo di Palmas in quell’area caratterizzata sia per non porre gravi limitazioni alle attività di pesca e alle prospettive di sviluppo turistico per l’area che si affaccia sul
golfo di Palmas in un territorio che
è condizionato ad est dalla presenza
militare e ad ovest dall’area industriale di Portovesme e che, quindi,
non può rinunciare alla prospettiva di
sviluppo turistico che si fonda necessariamente sul golfo di Palmas;
del Galsi, per verificare la fattibilità
del progetto proposto e, quindi, la
modifica del tracciato.
A questo riguardo sarà fondamentale il ruolo della Giunta e del
Consiglio regionale, nel quale i consiglieri del gruppo dei Riformatori
Sardi hanno presentato una mozione,
primo firmatario l’on. Franco Meloni, sulle ricadute ambientali e le limitazioni in ordine alle prospettive di
sviluppo turistico dell’area del golfo
di Palmas, sito di approdo e del terminale a terra del gasdotto Algeria
Sardegna Italia.
La mozione, se approvata, impegnerà la Giunta regionale, fra l’altro, «ad assicurare in particolare
che il tratto sottomarino costiero di
avvicinamento all’approdo nel sud
della Sardegna venga modificato sia
allo scopo di rispettare le praterie di
ad assicurare, quindi, che l’approdo
e il terminale siano sistemati in zone già compromesse e/o asservite,
non suscettibili di sviluppo turistico;
ad assicurare che i lavori di realizzazione del gasdotto possano avviarsi anche celermente ma soltanto
dopo e a condizione che ci sia una
rivisitazione del tracciato in modo
da minimizzare le ricadute ambientali e non condizionare le prospettive di sviluppo dell’area interessata;
e, infine, a riferire con urgenza in
aula sulle iniziative e le azioni messe
in atto per dare le risposte richieste
e attese ed assicurare che la Regione Sardegna permetterà l’avvio dei
lavori per la realizzazione del gasdotto solo dopo che sarà modificato
il tracciato con l’intesa con la stessa
Regione e gli Enti Locali.»
Giampaolo Cirronis
«L’iRS correrà da solo in tutte le Province»
L
«I manager Eurallumina dicano la verità»
Q
uanto costerebbe alla società Eurallumina dichiarare che l’impianto è stato fermato per sempre?
Le cosiddette “fermate temporanee”
delle multinazionali (vedi Alcoa ex Alumix), sono uno stratagemma
per svicolare in sordina, ed evitare
l’escussione delle “Garanzie Finanziarie” quali produttori di rifiuti e inquinamento? Ricordiamoci che
tali garanzie fideiussorie sono di
fondamentale importanza per i lavoratori e per il territorio, poiché
permetterebbero l’ottenimento dei
soldi per le bonifiche sulle aree che
la società ha utilizzato.
La delibera della Giunta regionale n. 39/23 del 15/07/2008, quale
recepimento del D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) e D.Lgs. 36/2003,
prevede che per ogni metro cubo di
rifiuto stoccato prima di essere lavorato, per ogni metro cubo di rifiuto recuperato e, soprattutto, per ogni
metro cubo di rifiuto buttato in discarica, le società industriali debbano, obbligatoriamente, aver stipulato
un’apposita polizza a garanzia, in
favore della Regione Sardegna, finalizzata al recupero e gestione delle
aree degradate, laddove le società industriali non provvedano di tasca
loro alle bonifiche dei terreni, delle
acque e dei danni ambientali.
L’Eurallumina, laddove dichiarasse la chiusura e non iniziasse a
disinquinare le aree da lei compromesse, con i suoi 16 milioni di metri cubi di rifiuti speciali su una superficie di 160 ettari (fanghi rossi),
vedrebbe escussa immediatamente
la garanzia finanziaria, in favore appunto della Regione Sardegna, per un
ammontare di circa € 400.000.000
(quattrocento milioni di euro), per
far fronte alle fasi di chiusura e postoperativa della sola discarica dei
fanghi rossi.
Considarata, ora, anche la vicenda Alcoa, che ha dichiarato la
“fermata temporanea” degli impianti, dove lo stesso Governo nazionale ha preso l’impegno per garantire la continuità produttiva, finalizzata ad evitare l’ulteriore perdita di posti di lavoro, sarebbe necessario, a questo punto, inserire
nella trattativa, la vicenda Eurallumina; in buona sostanza, laddove si
prenda coscienza che l’Eurallumina
non ha nessuna intenzione di far
ripartire gli impianti, e laddove la
stessa società non voglia bonificare
di tasca propria le aree degradate, occorrerebbe requisire immediatamente gli impianti e ricreare, unitamente
all’Alcoa e alla ex Ila, la filiera dell’alluminio, con una gestione razionale e produttiva, capace di rioccupare buona parte dei lavoratori.
Non esiste il problema della realizzazione di un nuovo bacino dei
fanghi rossi, questi, infatti, sono una
risorsa, devono essere asportati e
riutilizzati in processi tesi al recupero, liberando così un’area da destinare ad altre attività, garantendo
anche la continuità produttiva della stessa Eurallumina.
Ciò premesso, doverosamente,
nella veste di consigliere comunale,
chiedo al sindaco di Portoscuso ed
al presidente della Regione Sardegna, di verificare immediatamente
la regolarità delle polizze di garanzia finanziaria, in forza della DGR
n. 39/23, di tutte le attività produttive presenti nel nostro territorio, e di
darne notizia a tutti i cittadini e ai
lavoratori.
Angelo Cremone
Consigliere comunale di Portoscuso
L’incontro svoltosi il 20 febbraio nella biblioteca comunale di Portoscuso.
L’iRS ha fatto le proprie scelte in vista delle elezioni di maggio
’Esecutivo Nazionale
di iRS - indipendèntzia
Repùbrica de Sardigna
ha deciso che il Movimento si presenterà con i suoi
candidati presidenti e sue liste
in tutte le Province alle prossime elezioni del maggio 2010.
La scelta di declinare qualunque tipo di alleanza è data
dalla convinzione di iRS di poter
entrare con le proprie gambe e
le proprie forze all’interno delle
istituzioni sarde, e dalla certez-
Lettera ai lavoratori, al presidente della Regione e al sindaco
za che questa libertà di progetto e di azione sia la miglior garanzia per tutti coloro che auspicano una politica nuova fatta
da una classe dirigente nuova,
motivata dal voler fare il bene
dei sardi con onestà e competenza.
A confermare questa nostra
scelta vi è poi, la costante crescita che il movimento sta vivendo dalle ultime elezioni sarde fino ad oggi; l’entusiasmo che
le nostre scelte, fatte di coerenza
e propositività, hanno suscitato
e stanno suscitando in grande
parte della società sarda; l’incapacità di governo del centrodestra e l’assenza politica del centrosinistra sardo che stanno aiutando molti sardi a fare quel decisivo passo verso la politica di
iRS, una politica per la nazione
sarda, fatta di proposte concrete e desiderio di sovranità.
iRS - indipendèntzia
Repùbrica de Sardigna
Esecutivo Nazionale
Il PD si organizza in vista delle elezioni amministrative di maggio
Nominata la nuova segreteria provinciale del PD
I
l segretario del PD Emanuele
Cani ha nominato la segreteria provinciale che lo affiancherà nel compito di organizzare e pianificare l’attività del partito anche in vista delle imminenti
scadenze elettorali di maggio. Essa
è composta da: Luca Mereu (responsabile della comunicazione),
Gianluca Locci (coordinatore della
segreteria - vicesegretario), Ange-
lo Espa (responsabile dipartimento
organizzazione), Antonio Fanni
(responsabile tesseramento), Marinella Grosso (responsabile dipartimento politiche sociali), Livia Crobu (responsabile dipartimento politiche della scuola), Cinzia Grussu
(responsabile dipartimento politiche economiche e del lavoro), Antonio Flore (componente dipartimento politiche economiche e del
lavoro), Elisabetta Baroschi (responsabile dipartimento delle politiche ambientali), Emanuele Madeddu (responsabile dipartimento
enti locali), Nicoletta Carboni (responsabile dipartimento politiche
delle pari opportunità), Antonio Castiglione (tesoriere).
è stato eletto inoltre Daniele Reginali come presidente dell’assemblea provinciale.
I Riformatori Sardi preparano le prossime scadenze elettorali
Un grande progetto politico alternativo alla sinistra
«A
lternativi alla sinistra»: è uno degli slogan scelto dai
Riformatori Sardi
per preparare il progetto politico
in vista dell’ormai imminente
campagna elettorale delle Amministrative del mese di maggio. I
massimi dirigenti del partito, guidati dal leader storico Massimo
Fantola, hanno partecipato nelle
ultime settimane ad una serie di
incontri territoriali tematici, organizzati in vari centri della Provincia di Carbonia Iglesias. Prima a
Nebida, poi a Gonnesa dove è stato
inaugurato il nuovo circolo guidato da Marco Cabiddu, e a Santadi. Il prossimo incontro è stato
convocato per il 27 febbraio a Carbonia, sul tema: “La riforma della
sanità in Sardegna - cosa cambia e
prospettive per il Sulcis Iglesiente”.
Parteciperanno, tra gli altri, Massimo Fantola, i consiglieri regionali Pierpaolo Vargiu, Franco
Meloni e Michele Cossa; il commissario della ASL 7, Maurizio
Calamida; e l’ex consigliere regionale Nazzareno Pacifico.
Pur confermando il loro impe-
convinti che il Sulcis Iglesiente e la
Sardegna intera abbiano bisogno
di un nuovo modello di sviluppo
e si presenteranno alle prossime
elezioni provinciali e comunali
Uno degli incontri territoriali si è svolto nel nuovo circolo di Gonnesa.
gno per il superamento della grave
emergenza presente nel polo industriale di Portovesme, i Riformatori Sardi sono più che mai
con un programma ambizioso, improntato sull’innovazione, in tutti
i settori del tessuto socio-economico.
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Si effettuano consegne a domicilio • Chiuso il mercoledì
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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L’opposizione ha tentato di far sciogliere il Consiglio provinciale con dimissioni di massa ma alla fine è mancato un voto
Si dimettono due assessori ma la Giunta va avanti
Il presidente Gaviano difende i risultati raggiunti e resta convinto di riuscire a concludere regolarmente il proprio mandato.
D
opo aver partecipato in
misura determinante alla formazione della seconda Giunta Gaviano
nella Provincia di Carbonia Iglesias, a seguito della crisi sviluppatasi in seno alla coalizione di centrosinistra che aveva vinto le elezioni nella Primavera del 2005, a
poco più di tre mesi dalle nuove
elezioni, il 13 febbraio la federazione del Partito Socialista del Sulcis Iglesiente ha deliberato il ritiro
dei propri consiglieri dalla maggioranza. Qualche giorno prima i
gruppi d’opposizione, tra i quali
sono presenti sia il PD sia il PDL,
avevano cercato di ribaltare i rapporti di forza con dimissioni di massa per giungere allo scioglimento
del Consiglio e, quindi, alla conclusione anticipata della legislatura, ma il loro tentativo è fallito per la
mancanza della tredicesima firma
necessaria (l’assemblea è composta da 24 consiglieri più il presidente).
«Il Partito Socialista ha deciso
di ritirare la delegazione assessoriale dalla Giunta Provinciale con
lo scopo di far nascere un dialogo,
tra le forze politiche della maggioranza, tendente all’approvazione del bilancio - si legge tra l’altro
nel documento della federazione del
partito, firmato dal capogruppo Salvatore Massa - ma il presidente
Gaviano non si è attivato per sbloccare la situazione di stallo in cui si
è venuta a trovare l’Amministrazione provinciale che, di fatto, ha
impedito fino ad oggi l’approvazione del bilancio di previsione».
Alla conseguente uscita dei consiglieri socialisti dalla maggioranza e alle dimissioni degli assessori Erminio Meloni e Guido Vacca,
Pierfranco Gaviano ha risposto senza fare una piega ed ha deciso di
andare avanti senza sostituirli.
Il presidente della Provincia ha
commentato le fibrillazioni politi-
valere l’unità degli intenti nell’interesse collettivo, perché ogni forza converga a favore di obiettivi
condivisi e funzionali allo sviluppo
del Sulcis Iglesiente, anche per non
sprecare quanto già investito».
I movimenti in atto sono influenzati inevitabilmente dal clima preelettorale e, quindi, dalla definizione delle alleanze e dalla scelta dei
candidati alla presidenza. Un ruolo
Il presidente Pierfranco Gaviano.
L’ex assessore Erminio Meloni.
che in atto, sottolineando la gravità
di un’eventuale interruzione anticipata dell’azione amministrativa, con
la quale si fermerebbe «un insieme
di azioni, con 58 milioni di euro già
impegnati nel territorio e 40 milioni
in cassa (nel rispetto del patto di
stabilità) da destinare alle infrastrutture e allo sviluppo del Sulcis
Iglesiente». «Nel frangente di un
drammatico contesto socio-economico - secondo Gaviano - deve pre-
centrale negli sviluppi della situazione lo avrà l’UDC, il partito al
quale ha aderito Pierfranco Gaviano dopo il divorzio traumatico dal
PD, il cui leader, Giorgio Oppi, ha
già annunciato di voler portare al
tavolo delle trattative la ricandidatura del presidente uscente.
L’UDC è corteggiata anche dal
PD che sta cercando di allargare la
coalizione di centrosinistra.
G.P.C.
Investimento della Regione per migliorare il sistema dei trasporti nell’Isola
58 milioni per l’acquisto di 8 treni veloci
L
a Regione acquisterà otto nuovi treni ad assetto
variabile dalla spagnola
Caf (Construcciones y
Auxiliar de Ferrocarriles), uno dei
leader mondiali nella progettazione, fabbricazione, manutenzione e fornitura dei dotazioni e
componentistica per sistemi ferroviari.
La Giunta investirà complessivamente quasi 58 milioni di euro. Alla presentazione del progetto erano presenti, con l’assessore regionale dei Trasporti, Liliana Lorettu, i dirigenti della CAF
di Madrid e della Keller meccanica, subappaltatrice per la costruzione in Sardegna, su concessione, dei vagoni ferroviari. Con
la tecnologia a oscillazione variabile dei nuovi treni, la Regione
conta di abbattere i tempi di percorrenza sulle principali tratte
ferroviarie dell’isola.
«Attraverso azioni come queste, la Regione intende creare le
condizioni per superare il divario
infrastrutturale rispetto alle altre
Regioni, per assicurare maggiore competitività alle imprese,
piena libertà di circolazione ai
Sardi e nuove opportunità di sviluppo per i territori.»
Lo ha sottolineato il presidente
della Regione, Ugo Cappellacci,
in occasione della firma del contratto d’acquisto dei nuovi treni
veloci.
Sulla base delle simulazioni
effettuate, i treni proposti dalla
C.A.F di Madrid (vincitrice della
gara d’appalto), per le caratteri-
Il presidente Ugo Cappellacci.
stiche di potenza e di frenatura e
grazie alle caratteristiche del sistema di oscillazione (sistema
SIBI) in tutti i vagoni, può consentire, ad esempio, di percorrere
la tratta Cagliari-Sassari, con due
fermate (Oristano e Macomer),
in circa 127 minuti, con un risparmio di circa 17 minuti rispetto
all’ipotetico tempo di percorrenza del treno “Minuetto” attualmente in servizio.
La tratta Cagliari-Olbia, con
sei fermate (Oristano, Macomer,
Chilivani, Oschiri, Berchidda e
Monti), può essere percorsa in
circa 141 minuti, con un risparmio di circa 20 minuti rispetto
all’ipotetico tempo di percorrenza del treno “Minuetto”. I tempi
di percorrenza saranno ridotti di
un ulteriore minuto nelle tratte
inverse Sassari-Cagliari e OlbiaCagliari.
I primi due treni saranno pronti
a partire tra diciotto mesi. Il trenta per cento della commessa è stata affidata alla Keller di Villacidro che ha ringraziato la Regione
sarda per la grossa opportunità offerta e per le opportunità di sviluppo della fabbrica.
I nuovi mezzi, come ha spiegato l’amministratore della CAF,
Inaki Mendizabal, hanno sei motori installati a bordo. Raggiungono i 160 chilometri orari e possono trasportare fino a 240 passeggeri, con un elevatissimo livello
di comfort, sicurezza e silenziosità.
Sant’Antioco ha ospitato un incontro tra le cinque cantine del territorio
Il Consorzio Industriale ha chiesto al Comune la restituzione della palestra
C
I
Nel Sulcis camminano “le vie del Carignano”
amminano le vie del Carignano. Nei locali del
Museo di Sant’Antioco
si è svolto un incontro tra
i responsabili delle cinque cantine
che aderiscono all’associazione
“Le vie del Carignano”, ristoratori e operatori del territorio.
Organizzata da Nicoletta Piras,
neo direttore dall’associazione
creata tre anni fa dalla Provincia
di Carbonia Iglesias per la salvaguardia e promozione del Carignano, è servita per far conoscere
ai vari operatori le cantine del Sulcis che fanno parte dell’associazione e degustare i vini prodotti
proprio “dalle cantine della strada”: Sardus Pater di Sant’Antioco,
Calasetta, Santadi, Mesa di San-
t’Anna Arresi e 6 Mura di Giba. La
riunione si è tenuta nella sala dei
leoni, location diventata ormai
punto di riferimento di vari incontri e convegni.
Tito Siddi
Santadi è una delle vie del Carignano.
«La decisione penalizza i cittadini di Portoscuso»
l Consorzio Industriale Provinciale Carbonia Iglesias ha
chiesto al Comune di Portoscuso la restituzione della palestra del complesso ex scuola presso il centro servizi consortili, concessa all’Amministrazione comunale di Portoscuso con contratto di
comodato d’uso e utilizzata per lo
svolgimento di varie attività sportive da diverse centinaia di cittadini. La richiesta è stata motivata
con la necessità di consentire la
realizzazione dei lavori di messa
in sicurezza e riorganizzazione di
tutto il complesso scolastico.
«Si tratta dell’ennesima grave
scorrettezza che la nuova gestione
del Consorzio Industriale sta mettendo in atto contro i cittadini di
Portoscuso e l’Amministrazione
comunale - dichiara Maurizio Cuccu, delegato allo sport dell’Amministrazione comunale di Portoscuso -. È un atto senza precedenti.
La palestra, utilizzata in comodato d’uso con spese a carico dell’Amministrazione comunale, viene utilizzata da diverse società: tiro
con l’arco (80 atleti); scuola calcio (100 bambini); calcio a cinque (30 atleti); l’associazione culturale Auser (500 iscritti). Ospita
inoltre importanti eventi sportivi,
ultimo in ordine di tempo il memorial di tiro con l’arco. In definitiva, rappresenta un’importantissima valvola di sfogo per le esigenze delle società sportive di Portoscuso.»
«Se effettivamente il Consorzio
Industriale deve svolgere i lavori
di messa in sicurezza e riorganizzazione con i quali il suo Direttore Generale motiva la richiesta
di restituzione dei locali - aggiunge Maurizio Cuccu - presenti in
Comune i relativi progetti, cosa che
non ha ancora fatto. Evidentemente
non c’è l’urgenza che viene invocata e riteniamo che certi lavori
possano essere eseguiti nel periodo estivo, senza compromettere l’utilizzo dei locali da parte della comunità di Portoscuso.»
«Come Amministrazione comunale - conclude Maurizio Cuccu non siamo più disposti ad accettare
simili atti che finiscono per danneggiare la nostra collettività.»
Il deputato Antonello Mereu (UDC) ha presentato una proposta di legge che si propone il superamento dei limiti causati dall’insularità
Progetti e risorse per far crescere le isole minori
L
’on. Antonello Mereu (UDC)
ha presentato una proposta
di legge finalizzata a «favorire il miglioramento e la
crescita dei territori delle isole minori e dei relativi arcipelaghi, in funzione di uno sviluppo complessivo
dei comprensori sotto l’aspetto territoriale, economico e sociale.»
«Le isole minori - sottolinea l’on.
Antonello Mereu - rappresentano
una specificità del nostro Paese per
larghissima parte prospiciente al
mare, caratterizzandone fortemente
l’identità ma che ancora, ad oggi,
soffre notevoli difficoltà che ne rallentano il potenziale sviluppo. I temi
delle politiche dei trasporti e dei collegamenti, dell’abbattimento degli
ostacoli dovuti all’insularità, dell’efficientamento dei servizi locali,
della valorizzazione delle bellezze
naturali e paesaggistiche, dell’assistenza di protezione civile e sanitaria, costituiscono priorità fondamentali da considerare, organizzare e
sviluppare per facilitare la crescita
e il completo processo di valorizza-
zione di questi territori, risorse importanti per l’intero territorio nazionale.»
Tra i numerosi interventi previsti
vi sono: la riorganizzazione del si-
di agevolazioni per i trasporti marittimi; il miglioramento della sostenibilità energetica e ambientale attraverso lo sviluppo e l’impiego di tecniche di produzione energetica al-
Sant’Antioco.
stema dei trasporti che preveda il
potenziamento dei servizi di collegamento, l’adeguamento della viabilità interna ed esterna, lo sviluppo
della portualità turistica e un sistema
favoriscano l’approvvigionamento
idrico; l’adozione di programmi di
dotazione infrastrutturale per la sanità pubblica e i servizi assistenziali;
il recupero e il potenziamento del
turale, comprese le lingue e gli idiomi caratterizzanti locali.
La proposta di legge presentata
dall’on. Mereu, alla quale sono particolarmente interessate l’isola di
Carloforte.
ternative, lo smaltimento dei rifiuti e
l’adeguamento degli impianti connessi alla gestione del ciclo integrato di raccolta e smaltimento dei rifiuti e all’introduzione di misure che
patrimonio abitativo in funzione
della tutela del territorio al rischio sismico e idrogeologico; la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e cul-
Sant’Antioco e l’isola di San Pietro,
prevede inoltre l’istituzione di un
Comitato istituzionale delle isole minori, presieduto da un Sottosegretario di Stato, organo paritetico com-
posto dai rappresentanti dei ministeri competenti in materia di isole
minori per un massimo di una unità
per ministero, i rappresentanti delle
regioni che comprendono i territori
isolani, dieci sindaci nominati dall’associazione dei comuni delle isole minori. E ancora un fondo per lo
sviluppo delle isole minori, destinato
al finanziamento degli interventi, con
lo stanziamento di 100 milioni di
euro per gli anni 2010-2012 e di 50
milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.
Alcuni articoli della proposta di
legge prevedono inoltre norme per
il miglioramento dei servizi di protezione civile e sanitari nelle isole e
per l’incremento dell’offerta turistica
con l’istituzione di campi d’ormeggio attrezzati da collocare nelle aree
anche protette; e, infine, la fissazione
di alcune agevolazioni fiscali e i relativi requisiti necessari per accedervi,
per alcune categorie di operatori economici che operano già o intendano in
futuro realizzare insediamenti produttivi nei territori delle isole minori.
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Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
5
La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Erizio Pranteddu
Consiglieri
Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu,
Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau,
Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Attilio Stera, Gianfranco Tolu,
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
L’Università del Sulcis Iglesiente ha avviato il percorso di II livello presso la sede di Palazzo Bellavista a Monteponi
Un Master in metodi e tecnologie per le bonifiche
è rivolto ai giovani laureati in Ingegneria, Geologia e Scienze Ambientali e ai tecnici delle Pubbliche Amministrazioni ed Enti di controllo.
N
el corso dell’Anno accademico 2009/2010, presso la Sede universitaria
di Palazzo Bellavista a
Monteponi, è istituito il Master di
II livello in Metodi e Tecnologie per
le Bonifiche Ambientali.
Il Master è rivolto ai giovani laureati in Ingegneria, Geologia e Scienze Ambientali, ma anche ai tecnici
delle Pubbliche amministrazioni ed
Enti di controllo, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• completare e migliorare la preparazione e le competenze di coloro che intendono inserirsi o stanno
già operando nell’ambito delle iniziative nel campo del recupero ambientale delle aree inquinate, industriali e non;
• completare la preparazione dei
tecnici che operano nelle aziende,
pubbliche o private, presenti nel
campo delle bonifiche ambientali;
• migliorare lo scambio di conoscenze e la collaborazione tra l’Università e le Aziende che producono nuove tecnologie di intervento
per le bonifiche ambientali;
• creare un contatto diretto tra i
giovani laureati, che intendono inserirsi nel campo delle bonifiche
ambientali, ed il mondo del lavoro.
«Il percorso formativo - spiega
il presidente del Consorzio AUSI,
Pierfranco Gaviano - ha un taglio
operativo e progettuale: si intende,
cioè, portare un gruppo di allievi,
ristretto e selezionato, ad acquisire
il bagaglio di conoscenze e i contatti con il mondo del lavoro, necessari alla piena operatività. Ciò
avverrà attraverso l’elaborazione
polo energetico e minero-metallurgico del Sulcis Iglesiente e quelle
collegate alle discariche di rifiuti
solidi urbani. Le attività didattiche
saranno svolte da un gruppo interdisciplinare di docenti appartenenti
all’Ateneo di Cagliari e a quello di
Roma La Sapienza, con l’intendi-
La sede universitaria di Monteponi.
guidata di alcune tipologie di progetti, tenendo conto, soprattutto, della realtà del nostro territorio nel
quale costruire l’atteso sviluppo: in
questo contesto strategico - sottolinea il presidente Gaviano -, si inseriscono le problematiche delle
aree minerarie dismesse, quelle del
mento di aprire a più ampie collaborazioni provenienti dal mondo
aziendale, sia quello dei produttori
di tecnologie, sia quello dei realizzatori delle bonifiche, e di far crescere l’iniziativa sino a portarla a
collaborazioni interateneo ed internazionali.»
Richiesto il supporto di Regione e Fondazione del Banco
Giornata di studio sull’adolescenza
L
’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias sta programmando
una giornata di studio e di
approfondimento sulle tematiche
dell’adolescenza, riunendo esperti di
varia provenienza: politica, università, magistratura, forze dell’ordine,
associazionismo, operatori dell’informazione, pubblicitari, ecc..
L’appuntamento, nella forma di
un convegno, sarà intitolato “Dire,
fare, pensare… L’adolescenza!”.
«La Provincia, tra le proprie
competenze - ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie
e della Famiglia, Emanuela Valdarchi -, si occupa anche di promozione del libero sviluppo della
persona umana e della sua partecipazione sociale e culturale alla
vita della comunità locale, anche al
fine della prevenzione, riduzione
ed eliminazione delle condizioni di
bisogno e disagio individuale e familiare, attraverso attività di sensibilizzazione in ambito sociale.»
Per promuovere e organizzare
l’appuntamento, la Provincia ha
inoltrato richiesta di supporto alla
Regione Sardegna e alla Fondazione Banco di Sardegna, affinché possa darsi spazio ad un’intera giornata
di studio e di approfondimento per
affrontare, sotto diverse prospettive, il tema al centro del convegno.
L’adolescenza è sicuramente una
tappa fondamentale nel processo di
sviluppo e maturazione della persona: oltre ad essere una fase della
vita molto importante per chi la vive,
l’adolescenza mette contemporaneamente a dura prova anche i genitori, l’intero nucleo familiare e la
società in generale.
«Negli ultimi anni - sottolinea
l’assessore Valdarchi - è cresciuta
l’esigenza da parte di insegnanti,
educatori, operatori dei servizi
psicosociali e degli stessi genitori,
di comprendere meglio i ragazzi, i
propri figli, e di discutere l’efficacia delle metodologie di comunicazione e di ascolto. L’iniziativa na-
sce, quindi, come occasione di scambio e di riflessione sulle opportunità di ascolto, prevenzione e intervento a sostegno degli adolescenti,
approfondendo alcuni degli interrogativi che ruotano intorno alla
relazione adolescenti - adulti nei
diversi contesti, e vuole essere uno
strumento di confronto per condividere esperienze e modalità di
azione da parte di insegnanti, educatori, operatori dei servizi psicosociali e degli stessi genitori.»
«Nel confronto fra le varie
esperienze, nell’ottica della costruzione di un lavoro di rete - conclude l’assessore alle Politiche
sociali, sanitarie e della Famiglia,
Emanuela Valdarchi -, intendiamo
fornire strumenti metodologici per
la comprensione delle dinamiche
adolescenziali e delle modalità
operative, per la costruzione di un
nuovo rapporto tra adulto e adolescente e per la prevenzione del disagio e dei gravi atti che possono
derivarne.»
Nuovo intervento per migliorare il servizio scolastico
Progetto per completare l’IPIA di Carbonia
L
a Giunta provinciale ha
approvato il Progetto
definitivo per il completamento dell’istituto
scolastico I.P.I.A. di Carbonia,
con sede in via Dalmazia.
I consistenti lavori riguardano gli impianti antincendio, termico, elettrico, idrico e fognario
e numerose opere esterne, per una
spesa complessiva di 1.800.000
euro.
«Anche quest’opera - ha
spiegato il presidente, Pierfranco Gaviano - testimonia
l’impegno concreto profuso
dalla Provincia per migliorare
il servizio scolastico e l’accoglienza degli studenti, anche in
termini di spazi adeguati e funzionali, e l’attenzione sempre rivolta alle problematiche legate
al mondo della scuola. Fin dall’istituzione del nuovo Ente, -
ha concluso il presidente - un
fronte operativo è stato destinato
ad affrontare le numerose emergenze ereditate dal passato,
mentre l’altro impegno è stato
quello di attuare una complessa programmazione in grado di
gettare le basi per un’adeguata
crescita dell’edilizia scolastica,
a favore dell’utenza dell’intero
Sulcis Iglesiente che oggi ne raccoglie i frutti.»
Tavolo permanente creato per dare risposte
sul fronte dell’accoglienza e dell’immigrazione
L
a Giunta provinciale ha approvato il Piano di intervento territoriale per l’immigrazione, quale strumento destinato a garantire equità di
trattamento ed adeguate condizioni
di vita ai cittadini stranieri presenti
nel Sulcis Iglesiente.
Per le attività da realizzare nel
periodo 2010/2011, l’Amministrazione provinciale, secondo la normativa nazionale, potrà contare su
un trasferimento di 82mila euro da
parte della Regione Sardegna.
Strumento operativo è il Centro
Servizi per l’Immigrazione, a cui il
Piano da continuità e forza, come un
servizio aperto al territorio e finalizzato a favorire il riconoscimento
della centralità della persona umana
e della famiglia, in quanto risorsa e
opportunità di sviluppo per le comunità locali.
«Costituito nel 2007 - afferma il
presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano -, il Centro Servizi
per l’Immigrazione si propone di sostenere e rafforzare l’integrazione
sociale dei cittadini stranieri residenti nella Provincia, di fornire ri-
sposte concrete ed immediate all’utenza straniera e di costituire, a
livello provinciale, uno strumento di
raccordo tecnico fra i soggetti che
agiscono nell’ambito dell’immigrazione, quali Enti locali, Parti sociali, Privato sociale, le Forze dell’ordine, Prefettura, Questura, Scuola,
ASL e Casa Circondariale di Iglesias, al fine di costruire percorsi progettuali interistituzionali nell’ottica di una maggiore tutela ed effettività dei diritti riconosciuti dalla
legge ai cittadini stranieri. Il fine è
quello di garantire un Tavolo Territoriale Permanente, che sia occasione di dialogo e confronto tra le istituzioni e il mondo dell’immigrazione.»
In base agli ultimi dati ISTAT
disponibili, la Provincia di Carbonia Iglesias ha una popolazione
complessiva di 130.555 residenti,
tra cui 1.069 stranieri (631 di sesso
femminile e 228 minori), pari al
3,6% di tutta la popolazione straniera residente in Sardegna; la popolazione straniera residente è
composta per circa il 63% da cittadini extracomunitari (675 persone)
provenienti prevalentemente dal
Marocco e dalla Repubblica Popolare Cinese.
Il Centro Servizi per l’Immigrazione impegna attualmente 5 mediatori culturali (3 di lingua araba,
1 di lingua cinese e 1 di lingua inglese), che operano sia all’interno
sia all’esterno del Centro.
Dal punto di vista operativo, i
servizi offerti riguardano l’accoglienza, l’accompagnamento, l’orientamento e la consulenza legale
di base in materia di ingresso, soggiorno, espulsioni, lavoro, alloggio,
previdenza sociale, assistenza sanitaria, istruzione, cittadinanza, ricongiungimenti familiari, rifugiati
e richiedenti asilo, minori stranieri
non accompagnati.
«Nell’ottica di una collaborazione tra gli Assessorati provinciali, al
fine di un’ottimizzazione delle risorse e di una maggiore tempestività nel
perseguire i risultati - sottolinea il
presidente Gaviano -, gli interventi
riguarderanno le Politiche del lavoro, le Politiche culturali e di integrazione, l’area della collaborazione con il carcere e delle Politiche
sanitarie e di coesione sociale.»
Stanziate nuove risorse per la sicurezza della rete stradale
Una rotatoria all’ingresso di Tratalias
L
a Giunta provinciale ha
dato il via libera al progetto definitivo per la sistemazione di un accesso viario al centro abitato di
Tratalias, in un tratto della strada
provinciale 77.
«La Provincia di Carbonia
Iglesias, nell’esprimere parere
favorevole - ha spiegato il presidente Pierfranco Gaviano -, ha
manifestato condivisione al progetto comunale che prevede la
trasformazione, dell’intersezione,
da semplice innesto a rotatoria
con precedenza interna, quale
efficace strumento per moderare
la velocità, a tutela della sicurezza collettiva.»
Il programma relativo alla sistemazione dell’accesso al centro
abitato del paese trova origine in
un accordo di programma tra la
Amministrazione provinciale di
Carbonia Iglesias e il Comune di
Tratalias, che si sono impegnati
a provvedere, congiuntamente,
alla progettazione e realizzazione dell’intervento di sistemazione della SP 77, in una strategia di
sinergia e di integrazione delle
rispettive risorse organizzative.
Al Comune di Tratalias viene
così trasferita la somma già a
disposizione nel Bilancio provinciale, pari a 250.000 euro, necessari al completamento dell’intero iter amministrativo, compresa
la realizzazione dell’opera stradale.
«Con questa operazione sottolinea il presidente Pierfranco Gaviano - riusciamo ad ottimizzare le risorse disponibili,
rendendo più tempestiva l’esecuzione delle varie procedure che
porteranno a rendere sicuro il
punto di accesso al paese, anche
attraverso un ruolo attivo della
comunità locale direttamente
coinvolta.»
S’è insediata la commissione provinciale di abilitazione venatoria
Caccia: a Iglesias gli esami di abilitazione
S
i è insediata la Commissione
provinciale di abilitazione
venatoria, costituita in base
alla normativa regionale e
avente sede presso la Provincia di
Carbonia Iglesias.
Questa la composizione:
- presidente: ingegner Palmiro
Putzulu;
- componenti:
• esperto in legislazione venatoria: avvocato Marco Aste;
• esperto in zoologia applicata
alla caccia: dottor Alberto Ortu;
• esperto in armi e munizioni da
caccia, loro uso e relativa legislazione: Pietro Paolo Bardi;
• esperto in tutela della natura e
principi di salvaguardia delle colture agricole: dottor Andrea Mereu;
• esperto in norme di pronto soccorso: dottor Pietro Carta.
- segretario: dottor Mirko Garau.
Sono stati, altresì, nominati i seguenti soggetti:
- sostituto del presidente: dottor
Diego Cani;
- componenti supplenti:
• esperto in legislazione venatoria: avvocato Claudio Vivarelli;
• esperto in zoologia applicata alla caccia: dottor Marco Marras;
• esperto in armi e munizioni da
caccia, loro uso e relativa legislazione: Antonio Pinna;
• esperto in tutela della natura e
principi di salvaguardia delle colture
agricole: dottoressa Rosalia Mameli;
• esperto in norme di pronto soccorso: dottor Sergio Gallittu.
- segretario supplente: dottoressa
Lorena Casula.
La Commissione di abilitazione
venatoria si occupa degli esami per
l’abilitazione all’esercizio della
caccia, che ogni aspirante cacciatore
del territorio provinciale deve superare per poter esercitare l’attività
venatoria. La Commissione deve
accertare, mediante una prova teorico-pratica, le competenze dell’aspirante cacciatore in varie materie:
legislazione venatoria; zoologia
applicata alla caccia, con prove pratiche di riconoscimento delle specie
cacciabili e non cacciabili; armi e
munizioni da caccia, loro uso e relativa legislazione; tutela della natura e principi di salvaguardia delle
colture agricole; norme di pronto
soccorso.
La Commissione, inizialmente,
si riunirà nella sede istituzionale di
via Argentaria ad Iglesias, mentre
in seguito è prevista anche una gestione itinerante delle sedi d’esame,
andando incontro, così, alle esigenze dei cacciatori del territorio del
Sulcis Iglesiente.
SEDE di Carbonia - Via Fertilia, 40 • SEDE di Iglesias - Via Argentaria, 14 • Segreteria Generale - Tel. 0781 6695.211 - Fax 0781 670821
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Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Spazio informativo a cura dell’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias
Dopo la Giunta provinciale, anche la Regione ha approvato il Piano della Formazione Professionale, in attuazione della legge n° 6/2006
Nuova vita per i corsi di formazione professionale
La Provincia ha effettuato un’attenta analisi del fabbisogno locale, coinvolgendo tutte le istituzioni e le parti sociali competenti in materia.
L
a Giunta Provinciale ha
approvato il Piano della
Formazione Professionale
della Provincia di Carbonia
Iglesias per l’annualità 2009/2010.
Per l’attuazione e la gestione del
prezioso strumento di sviluppo, la
Provincia ha a disposizione 1.920.489
euro, conferiti dalla Regione sulla
base di una quota fissa, riconosciuta
a ciascuna Provincia, e di una quota variabile, determinata su base
demografica. Alla luce della legge
regionale n. 9/2006 sul “Conferimento di funzioni e compiti agli
Enti Locali”, infatti, spettano alle
Province le funzioni amministrative e gestionali in materia di formazione professionale.
Nel corso dell’ultima riunione,
la Giunta regionale ha approvato
il Piano annuale della formazione
professionale per l’annualità 2009/2010 e la Provincia potrà ora pubblicare i bandi per l’assegnazione
dei 15 corsi previsti.
«La Provincia, ai fini della stesura del Piano - ha spiegato il presidente della Provincia, Pierfranco
Gaviano -, ha effettuato un’atten-
ta analisi del fabbisogno locale,
mediante il coinvolgimento attivo di tutte le istituzioni e le parti
sociali aventi competenze in materia di lavoro, formazione e im-
della bozza di Piano e definendo
così i profili professionali più rispondenti alle reali esigenze del
contesto di riferimento.»
Il Piano, quindi, è emanazione
L’incontro svoltosi nella sala conferenze della Provincia.
presa. Il tutto, mediante incontri
durante i quali sono stati illustrati gli elementi salienti del trasferimento di competenze, con conseguente descrizione sommaria
del territorio e frutto del concorso
di tutti i soggetti coinvolti: «La
formazione professionale - ha sottolineato il presidente Gaviano - è
necessaria per il sostegno dell’in-
La Provincia ha deliberato un intervento straordinario
Borse di studio per i “figli della crisi”
L
a Giunta provinciale ha approvato il conferimento di
borse di studio per studenti
figli di lavoratori espulsi dai
processi produttivi o in cassa integrazione.
«Sulla scia delle competenze provinciali in materia di istruzione e
di supporto a favore di soggetti in
situazioni di svantaggio e nel contesto di una contingente e gravissima crisi economica, che sta investendo il territorio - ha spiegato il
presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano -, si è ritenuto necessario adottare strumenti di sostegno,
nella misura di borse di studio di 500
euro per studenti iscritti ad istituti
scolastici superiori di secondo grado
e di 1.000 euro per studenti frequentanti percorsi universitari.»
Questi i requisiti:
• non essere in ritardo, nella carriera scolastica, per più di due anni
e aver conseguito la promozione o il
diploma, al termine dell’anno scolastico 2009/2010, con votazione non
inferiore a 7/10 per coloro che abbiano frequentato corsi delle scuole medie superiori e a 70/100 per coloro
che abbiano sostenuto l’esame di diploma di scuola media superiore;
• non trovarsi in una condizione
di fuori corso superiore ad un anno
e aver conseguito la media dei 24/30
nel relativo percorso universitario;
• appartenere a famiglie il cui
reddito indicatore assoluto I.S.E.E.
non sia superiore a 12mila euro.
«La Provincia di Carbonia Iglesias, insieme alle forme di salvaguardia dei posti di lavoro - conclude il
presidente Pierfranco Gaviano -,
ha così adottato un provvedimento
che vuole essere un segno tangibile
di vicinanza al territorio e di condivisione rispetto ad una situazione di difficoltà, che ci auguriamo
cessi immediatamente.»
Il bando verrà pubblicato nel
prossimo mese di maggio.
Sono state recepite le direttive della Regione Sardegna
Un’unica autorizzazione per smaltire
i rifiuti e per le emissioni in atmosfera
D
opo la normativa in tema di conferimento di
funzioni e compiti agli
Enti locali, che trasferisce alle Province le funzioni amministrative relative a provvedimenti autorizzativi, di diffida, di
sospensione e di revoca delle autorizzazioni di impianti esistenti e
di nuovi impianti, e quella in tema
di istituzione dello Sportello Unico
per le Attività Produttive (SUAP,
responsabile dei procedimenti
amministrativi relativi alle attività
economiche e produttive di beni e
servizi), la recente legislazione regionale introduce l’autorizzazione
unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, le
autorizzazioni in ipotesi particolari,
nonché l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, con disposizioni
in materia di attività a ridotto inquinamento atmosferico e fissazio-
ne dei valori limite delle emissioni
stesse.
«Al fine, quindi, di uniformare
le procedure autorizzative e di assicurare la necessaria continuità
amministrativa, evitando così disagi agli utenti interessati, la Provincia - spiega il presidente Pierfranco
Gaviano - procede così ad un necessario adeguamento delle procedure e della modulistica in funzione
delle acquisite novità normative.»
La Provincia sostiene il progetto della Società di Medicina Generale
“Mangiar bene per crescere bene”
L
a Provincia di Carbonia Iglesias deciso di
sostenere il progetto
“Mangiar bene per
crescere bene”, predisposto
dalla Società Italiana di Medicina Generale della Sezione del
Sulcis Iglesiente.
L’iniziativa è finalizzata alla
promozione della salute, attraverso un’alimentazione e uno
stile di vita corretti.
Il progetto è correlato ad una
accurata indagine sulle abitudini alimentari di cinquecento
studenti delle prime classi delle
scuole superiori del territorio,
attraverso la partecipazione attiva degli allievi, che sono gli
attori principali del progetto,
coordinati da un team di medici
di famiglia operanti nel Sulcis
Iglesiente e da esperti nella metodologia della formazione (dottoressa Anna Rita Serra, dottor
Marco Martinetti, dottor Luigi
Lisci, dottoressa Maria Rosaria
Montisci, dottor Giuseppe Vincis).
«Considerata la rilevanza e
anche l’originalità del progetto
- ha spiegato il presidente della
Provincia, Pierfranco Gaviano i dati raccolti saranno in una
prima fase elaborati e valutati
dal Laboratorio di Epidemiologia, diretto dal professor Paolo
Contu, del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di
Cagliari, per poi essere pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
Se dalle analisi, dovessero
emergere delle aree di criticità
- ha concluso il presidente della
Provincia -, queste verranno
tempestivamente segnalate ad
educatori e genitori, affinché si
possano predisporre delle adeguate strategie per affrontarle
adeguatamente.»
novazione e dello sviluppo del sistema economico ed ha la capacità di incrementare competenze ed
arricchire conoscenze in vista di
un più facile inserimento occu-
petitività e l’innovazione aziendale.
L’esigenza di una maggiore attenzione verso le risorse umane, spinge alla scelta del potenziamento
della programmazione in materia
Sono numerosi i soggetti interessati al rilancio della formazione professionale.
pazionale, nonché di contribuire
a sostenere le esigenze di innovazione del sistema economico, attraverso la formazione di forza lavoro adatta a potenziare la com-
di formazione, a favore di un’utenza sempre più diversificata». Ecco
perché la programmazione della
formazione professionale a livello
locale consente di poter rispondere,
in maniera puntuale, proprio alle
esigenze peculiari della comunità
del Sulcis Iglesiente, sulla base del
primo Piano Provinciale per i Servizi e le Politiche del Lavoro 2010/2012, «affinché - aggiunge il capo
dell’Esecutivo provinciale - le politiche del lavoro e le politiche formative, insieme, possano dare importanti input di sviluppo al nostro territorio, fortemente colpito
dalla crisi economico-produttiva».
In questa prospettiva, la Provincia di Carbonia Iglesias ha individuato gli obiettivi di fondo del
sistema formativo provinciale: innalzamento della cultura di base,
accesso all’istruzione e alla formazione per tutto l’arco della vita,
aumento e diversificazione della
offerta, coordinamento e integrazione degli interventi formativi da
realizzare attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, delle
imprese e di tutte le istituzioni del
territorio, riduzione dei livelli di
disoccupazione, miglioramento
della competitività e innovazione
del comparto produttivo del territorio, tutela della qualità del lavoro.
La sala conferenze della Provincia ha ospitato un seminario
La qualità dell’integrazione scolastica:
un patto educativo per il territorio
N
ella sala conferenze della
sede provinciale di via
Fertilia ha ospitato lo scorso 15 febbraio un seminario formativo sul tema: “La qualità
dell’integrazione scolastica: patto
educativo tra Ente locale, Famiglia,
Scuola e Servizi del Territorio”.
è stata un’occasione di confronto tra tutti coloro che, nell’ambito
delle proprie competenze, contribuiscono alla crescita didattica e
umana dei ragazzi portatori di handicap, affinché, dal dialogo efficace e dall’informazione corretta, nascano sinergie utili alla realizzazione
di un progetto comune, quello dell’integrazione scolastica di qualità.
L’incontro, rivolto agli enti locali, ai dirigenti scolastici, ai docenti
curriculari e di sostegno degli istituti di ogni ordine e grado, agli opeatori dei servizi, alle famiglie, alle
associazioni e a tutti coloro che operano nel contesto della disabilità, ha
registrato una vasta partecipazione.
Nel corso dei lavori, sono intervenuti alcuni esperti altamente
qualificati.
Dopo l’introduzione della dottoressa Speranza Schirru, dirigente
del Servizio Sviluppo Economico e
Sociale della Provincia, l’avvocato
Salvatore Nocera, vicepresidente
FISH (Federazione Italiana per il
Superamento dell’Handicap), ha
parlato del coordinamento delle
competenze delle singole istituzioni
per la qualità dell’inclusione scolastica. Sono inoltre intervenuti la
dott.ssa Francesca Palmas, responsabile del settore scuola dell’ABC
(Associazione Bambini Cerebrolesi) Sardegna; il dott. Andrea Onnis, coordinatore del servizio di as-
funzionario dell’ufficio politiche
per l’istruzione e i servizi educativi
della Provincia di Carbonia Iglesias.
«Il seminario - ha spiegato il
Presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano - è stata l’occasione
per esaminare i primi risultati deristenza derivanti dall’avvio del servizio di assistenza educativa specia-
L’intervento dell’avvocato Salvatore Nocera.
sistenza educativa specialistica della Provincia; la dott.ssa Valeria Deplano, dirigente medico di neuropsichiatria infantile presso l’unità
operativa di Iglesias; e, infine, la
dott.ssa Anna Maria Sanna, presidente del gruppo di lavoro interistituzionale provinciale.
I lavori sono stati moderati dalla dott.ssa Maria Carla Baghino,
listica, assicurato dalla Provincia agli
alunni disabili degli istituti superiori di secondo grado. Il confronto
aperto e costruttivo tra le numerose forze istituzionali e sociali presenti nel Sulcis Iglesiente, rappresenta lo strumento più immediato per
offrire servizi adeguati all’intero bacino di utenza del territorio, ottimizzando le risorse disponibili.»
Pubblicata la graduatoria del primo bando per l’amianto
Altri 500.000 euro per le bonifiche
L
a Provincia di Carbonia
Iglesias ha pubblicato la
graduatoria del Bando
2009 per le bonifiche dall’amianto: delle 185 domande pervenute, sono risultate idonee e ammesse a contributo n. 174 domande, sospese per richiesta integrazioni n. 3 domande, ammesse con
riserva n. 3, non ammesse n. 5 domande. Il finanziamento consentirà di smaltire quasi 28.000 mq
eternit, 37 serbatoi e oltre 118 metri di canne fumarie, per un totale
di oltre 407.000 kg di amianto.
Della somma complessiva di
353.064 euro, risultano impegnati
circa 204.000 euro. Per la parte
restante di 148.510 euro sono stati
riaperti i termini del bando pubblico (la nuova scadenza è stata fissata al 30 aprile 2010).
La scorsa settimana, intanto,
la Provincia di Carbonia Iglesias
ha indetto, per il secondo anno
consecutivo, un Bando rivolto ai
Comuni per la realizzazione degli
interventi di bonifica degli edifici
pubblici dall’amianto.
Il finanziamento complessivo
disponibile è pari a 486.589,00
euro e prevede un contributo pari
al 100% delle spese di bonifica.
Le domande dovranno essere
presentate entro le ore 12.00 del
17 maggio 2010.
Saranno ammessi a finanziamento, in via prioritaria, gli interventi relativi alle bonifiche degli
immobili di proprietà pubblica
censiti dall’Azienda Asl n. 7 di
Carbonia e gli interventi finanziati parzialmente o non finanziati nel
precedente bando, a causa dell’esaurimento del fondo; in quest’ultimo caso, ciascun Comune dovrà
ripresentare la domanda, ovvero
confermare l’intenzione ad eseguire i lavori.
Il Bando di partecipazione e i
relativi allegati sono scaricabili alla
sezione “Le Aree, Area servizi
ambientali, Amianto, Bando edifici pubblici - 2010”.
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8
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Le abbondantissime piogge cadute negli ultimi mesi hanno riempito tutte le dighe del Sulcis Iglesiente, come non accadeva da anni
Le dighe tracimano, c’è acqua per tre anni
A Tratalias l’acqua scorre verso il mare da circa un mese, a Iglesias il limite della capienza è stato raggiunto la scorsa settimana.
P
iove, piove, piove. Il Sulcis Iglesiente sta vivendo
l’inverno più “bagnato”
degli ultimi anni e, grazie
all’accumulo della preziosa risorsa negli invasi, tutti al limite della capacità, potrà guardare con serenità al futuro dei prossimi tre
anni. In casi come questo, inevitabilmente, affiora il rammarico per
l’ingente quantità d’acqua che
finisce in mare. A Tratalias l’invaso di Monte Pranu (capacità 50
milioni di metri cubi) sta riversando nel golfo di Palmas l’acqua eccedente da oltre un mese;
analoga è la situazione della diga
di Genna Is Abis (25 milioni e
410.000 metri cubi), a Siliqua; di
quella di Medau Zirimilis (17 milioni e 200.000 metri cubi), a UtaVillaspeciosa; Bau Pressiu (8 milioni e mezzo di metri cubi), nel Basso Sulcis; e, infine, Punta Gennarta (12 milioni e 600.000 metri cubi), a Iglesias.
L’abbondanza attuale non deve portare, come talvolta è accaduto in passato, a trascurare l’importanza di una corretta gestione
delle risorse, per tutti gli usi: civile, agricolo e industriale. Come
nessuno avrebbe potuto prevedere l’elevata piovosità degli ultimi
anni, non sono da escludere nuove
stagioni siccitose e, quindi, restrizioni simili a quelle che il territorio
ha vissuto per moltissimi anni. E
bisogna portare avanti con il massimo impegno il progetto di “interconnessione sistemi idrici TirsoFlumendosa-Campidano, 4° lotto -
Genna Is Abis e l’invaso sul rio
Mannu a Monte Pranu (Tratalias), alla quale verranno collegati anche gli invasi di Medau
Zirimilis e di Punta Gennarta,
per complessivi cinquanta chilometri di condotte.
La Confartigianato ha rinnovato i suoi organismi dirigenti
Luca Murgianu è stato eletto presidente
di Confartigianato Imprese Sardegna
L
L’invaso di Monte Pranu.
collegamento con il Sulcis Iglesiente”, fondamentale per garantire regolarità alle forniture
idriche alle aziende agricole del
territorio.
In buona sostanza, si tratta di
realizzare una linea di collegamento tra l’invaso del Cixerri a
L’opera è prevista nel Piano
regionale di Sviluppo e rappresenta anche la prima emergenza
compresa nel protocollo d’intesa
Stato-Regione siglato il 2 ottobre 2009, con uno stanziamento
di 50 milioni di euro.
Giampaolo Cirronis
uca Murgianu è il nuovo
presidente regionale di
Confartigianato Imprese.
35 anni, imprenditore cagliaritano nel settore dell’editoria,
informatica e formazione, Murgianu è stato eletto durante l’Assemblea regionale della Confederazione, svoltasi a Tramatza.
è stato presidente regionale e
provinciale dei giovani imprenditori mentre a livello nazionale
ha ricoperto la carica di vicepresidente vicario. Rimarrà in carica
nel prossimo biennio e sarà coadiuvato dal vicepresidente Eligio Sanna di Oristano. Insieme
avranno il compito di guidare le
oltre 8.000 imprese associate a
Confartigianato Sardegna.
Tra le priorità da affrontare,
Luca Murgianu ha subito individuato il tema dell’accesso al credito, della riforma sull’apprendi-
stato e dell’occupazione. Relativamente a quest’ultima, il neo
presidente ha voluto sottolineare
Luca Murgianu.
come, nonostante la crisi, le imprese artigiane sarde abbiano fino
ad ora retto, fungendo da ammo-
tizzatori sociali.
Il prolungarsi di questa situazione, però, rende necessaria una
analisi attenta per intervenire con
tempestività e contribuire al rilancio del comparto.
Contestualmente al presidente
e vicepresidente, l’assemblea ha
eletto anche il direttivo regionale
che risulta così composto:
Cagliari: Giampiero Lecis,
Andrea Loddo, Luca Murgianu,
Tonino Di Iorio.
Oristano: Giuseppe Giarrusso,
Eligio Sanna, Sandro Paderi.
Olbia: Giacomino Maludrottu,
Domenichino Cossu, Marco Piemonte, Giacomo Meloni.
Nuoro: Maria Carmela Folchetti, Massimiliano Cadinu,
Carmine Arzu.
Sassari: Giuseppe Marras,
Giuseppino Marras, Antonio Deriu, Pasqualino Carta, Marco
Falchi.
L’Amministrazione si avvarrà di un finanziamento regionale
Presentata a San Giovanni Suergiu l’ultima scoperta archeologica
Calasetta: 650.000 euro per realizzare
cinque alloggi popolari in via Dante
Il museo di Santadi custodisce
la statua-menhir di età prenuragica
A
Calasetta saranno realizzati cinque nuovi alloggi popolari. Saranno costruiti grazie ad un
finanziamento di 650mila euro ottenuto dalla Regione per finalità
abitative. Gli alloggi popolari saranno realizzati in via Dante, dove il Comune possiede un vecchio stabile, un tempo adibito a
magazzino.
«Abbiamo preparato un progetto - spiega il sindaco, Antonio
Vigo - che è stato finanziato dalla
regione e ci darà modo di alleviare almeno in parte la grave carenza abitativa che soffre il paese.»
Ma non è tutto. Con gli appar-
tamenti ricavati nel vecchio magazzino tra poco si aggiungeranno
Il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo.
al patrimonio abitativo comunale anche altri due manufatti demaniali.
«Si tratta di due cantoniere delle ex Fms di cui il demanio sta
ristrutturando il tetto - dice il sindaco - che saranno poi trasferite
a pieno titolo al comune.»
Da anni a Calasetta non vengono realizzati alloggi popolari. I motivi sembra siano da ricercare nel
fatto che il Comune non ha più
aree pubbliche da adibire alla loro
costruzione.
«Questa opportunità, anche se
non risolverà il problema abitativo - conclude Antonio Vigo - ci
consentirà di dare a Calasetta almeno delle piccole risposte all’emergenza casa.»
Tito Siddi
Il senatore del PD interviene sulla positiva conclusione dell’iter
Sanna: «Milleproroghe: salve le ZFU»
«L
a normativa sulle Zone Franche urbane resterà invariata: questo significa che 23 comuni italiani - tra cui Napoli, Catania, Crotone, Matera, Taranto, Lecce, Campobasso, Cagliari, Iglesias,
Quartu Sant’Elena, Massa Carrara,
Pescara e Ventimiglia - potranno finalmente sperimentare la fiscalità di
vantaggio che il Governo Prodi ave-
va pensato per l’avvio di iniziative
imprenditoriali in queste aree.»
Il senatore del PD Francesco Sanna ritiene che «la vittoria politica
più importante nella discussione del
decreto Milleproroghe, è aver convinto il Governo a desistere nel suo
ostinato tentativo di ammazzare sul
nascere l’esperimento di una fiscalità
di vantaggio in 23 aree urbane disagiate. Siamo riusciti a realizzare una
convergenza parlamentare che lascia intatta la misura delle ZFU, voluta dal Governo Prodi e sostenuta
dal centrosinistra, che Tremonti voleva sostanzialmente abolire.» «Ora
- conclude Sanna - i Comuni, le Regioni e il Governo hanno la possibilità
di collegare a questo istituto, approvato dall’UE, nuove fonti di finanziamento, e a renderlo più selettivo e
concentrato nei tempi di attuazione.»
Una raccolta di firme per salvare
la scuola dell’obbligo a Tratalias
L
a scuola è un’istituzione
sociale responsabile dell’istruzione e della formazione dei nostri figli, ma
soprattutto, la Repubblica Italiana assicura a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione e stabilisce, all’articolo 34 della Costituzione, l’obbligo scolastico e la sua
gratuità. Tale diritto si realizza nelle istituzioni del primo e del secondo ciclo del sistema educativo
di istruzione e di formazione, costituite dalle istituzioni scolastiche statali.
è, pertanto, inaccettabile che, a
causa di una riforma ministeriale
(riforma Tremonti - Gelmini), che
mira a recuperare risorse economiche facendo tagli sui servizi essenziali come la scuola pubblica,
a subirne le conseguenze siano i
nostri bambini e le famiglie.
Non vogliamo che i bambini di
Tratalias siano costretti a viaggiare verso altri paesi per poter usufruire di un diritto fondamentale
con i notevoli disagi che questo
trasferimento comporterebbe per
le famiglie ed in modo particolare
per i bambini.
Vogliamo che sia garantito ai
bambini di Tratalias il diritto allo
studio con una scuola di qualità a
Tratalias. Invitiamo, quindi, i cittadini ad aderire alla raccolta di firme promossa dal comune di Tratalias che sarà inviata all’Ufficio
Scolastico provinciale di Cagliari
(CSA) e all’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, al fine di
mettere al corrente questi enti del
nostro disagio con l’auspicio che da
ciò sia attuato un provvedimento
volto alla risoluzione del problema.
Gianluca Locci
Vicesindaco del comune di Tratalias
I
l primo febbraio si è tenuta
presso la sala del Consiglio
comunale di San Giovanni
Suergiu la conferenza stampa
di presentazione di una notevole
scoperta di carattere archeologico.
L’oggetto in questione è una pietra.
Ma non è una semplice pietra. Si
tratta di una “statua-menhir” di età
prenuragica.
A dare maggiori ragguagli tecnici, in presenza degli assessori Gianfranco Ghisu, Valentina Cuccu e
Claudia Secchi che hanno presieduto la conferenza, è stato il curatore
del museo di Santadi, Remo Forresu, museo dove sarà esposto il menhir. Ha preso parte alla stessa presentazione il “proprietario” dell’oggetto, il signor Leonardo Colella:
qualche anno fa, infatti, nel suo terreno, in località San Pietro, trovò,
dopo averlo arato, la curiosa pietra.
Perchè curiosa? Il contadino senza
saper nulla del valore di questo ritrovamento, notò subito la caratteristica antropomorfa della pietra e
mise la stessa nel suo giardino. Poi
si affidò agli studiosi. è alta 65 cm,
ricavata da un masso di trachite bruno-verdastra e raffigurante un uomo con un copricapo a calottina,
sono in evidenza naso e sopracciglia, nonché le mani all’altezza del
ventre. L’idolo in pietra è conservato temporaneamente nel museo
di Santadi. Ciò vista la sua unicità e
importanza per il territorio, sottolineata nella nota alla Soprintendenza ai beni archeologici di Cagliari
e Oristano, dall’archeologo Enrico
Atzeni. I pochi esemplari del genere presenti nel territorio, fanno di
questa scoperta un caso unico, sul-
Leonardo Colella con il menhir.
le cui origini esatte il campo è ancora aperto anche se la sua provenienza potrebbe essere riconducibile senza dubbio alle colline circostanti il paese come dallo stesso
villaggio neolitico di Tracasi.
Enrico Atzeni, ordinario di Paleontologia e antichità sarde presso
l’Università di Cagliari, ha presentato il tutto con una dettagliata relazione in un convegno organizzato dall’istituto italiano di preistoria
e protostoria, alla presenza di molti
studiosi e curiosi.
Come precisa il 73enne agricoltore, originario della provincia di
Benevento ma trasferitosi fin da ragazzo a San Giovanni Suergiu, la
pietra dovrebbe tornare a casa, o per
lo meno nel museo di Matzaccara
che l’Amminitrazione comunale sta
allestendo presso le ex scuole materne. Leonardo Colella, in effetti,
parla del ritrovamento come di un
qualcosa che gli appartiene e spiega ai giornalisti presenti, sia pure
con molta emozione, che per lui
questa pietra sembrò quasi una donazione dall’alto. Per dimostrare il
suo affetto, scrisse, dedicandola all’oggetto, una semplice ma profonda poesia. Gli amministratori, come
da accordi raggiunti col museo, rassicurano che la pietra tornerà presto
a San Giovanni Suergiu, una volta
terminati i lavori del futuro museo
di Matzaccara.
Le testimonianze storiche sono
da tempo a San Giovanni Suergiu
oggetto di studio e intenso lavoro
per gli amministratori; il Sulcis, in
fondo, è una miniera di elementi
della storia antica.
Antonio Pistis
Carbonia: Equitalia gestirà il servizio
revocato alla Tributi Italia S.p.A.
L
’Amministrazione comunale di Carbonia ha revocato alla Tributi Italia
S.p.A. la concessione del
servizio di accertamento, controllo e riscossione dell’imposta sulla
pubblicità e pubbliche affissioni,
nonché del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche, temporanea e permanente.
La gestione dei servizi - come
riporta una nota stampa del sindaco, Tore Cherchi - è stata affidata
ad Equitalia Sardegna S.p.A. che
garantirà la regolare prosecuzione del servizio stesso.
«Il servizio riprenderà, al più
presto, nei locali di Equitalia Sardegna S.p.A. in via Umbria a Carbonia - si legge nella nota - , con
gli stessi operatori che gestivano il
servizio in precedenza, al fine di
assicurare ai contribuenti la massima competenza e continuità nel
settore.»
L’Amministrazione comunale
s’è impegnata a comunicare tempestivamente la data di inizio della
nuova gestione.
Verranno predisposti nuovi
numeri di conto corrente postale
che saranno resi noti con la mas-
sima rapidità e capillarità, per i
versamenti che i contribuenti dovranno effettuare per poter usufruire del servizio.
L’Amministrazione comunale di Carbonia, infine, raccomanda di non effettuare i versamenti
a Tributi Italia e sino a comunicazione dei nuovi conto correnti si
invita ad effettuare i versamenti
sul conto corrente della Tesoreria
comunale.
Gli interessati, per ogni eventuale informazione, potranno rivolgersi all’Ufficio Tributi, p.zza
Roma n. 1, Carbonia.
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Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Il 12 e 13 febbraio Carloforte ha ospitato un seminario storico linguistico sul tema: “Le colonie liguri del Mediterraneo”
Scambi culturali tra tabarchini di Sardegna e Liguria
Nel corso dell’incontro è stato suggellato un nuovo gemellaggio storico-culturale tra l’associazione “A Màina” e due consorelle liguri.
G
rande successo per il week
end dedicato al seminario
storico linguistico “Le colonie liguri del Mediterraneo”, organizzato dall'associazione “A Màina” e dalla Consulta Ligure, con la collaborazione ed il patrocinio delle Regioni Sardegna e
Liguria, dei Comuni di Carloforte e
Calasetta e della Pro Loco carolina.
L’incontro, ha visto suggellare un
nuovo gemellaggio storico-culturale
tra “A Màina” e le consorelle liguri
“Ardiciocca” di Recco e “A Coalin-a” di Santa Margherita.
Nella due giorni, si sono succeduti interventi e relazioni su temi che
accomunano culture, lingua, tradizioni e valori delle comunità liguri e
tabarchine mediterranee, con un intenso scambio di doni, alla presenza
delle autorità comunali e del folk della “Casciandra”, gruppo locale in
costume tabarchino.
«Quel filo invisibile, che unisce i
tabarchini di Sardegna ai liguri d’oltre mare - hanno sostenuto gli organizzatori -, li spinge a sentirsi legati agli archetipi della cultura nativa,
a desiderare il recupero delle radici,
a rafforzare i concetti di amicizia,
scambio, reciprocità e fiducia. La
minaccia della dimenticanza di certi valori storici e culturali di appartenenza, deve essere superata da iniziative atte a sviluppare nuove e moderne sensibilità.»
L’obiettivo di incontri simili, partendo dalle vicende storiche comuni, mira alla conoscenza ed al recupero di usanze, giochi, cucina, tradizioni e folk delle comunità liguri,
altrimenti ad un passo dal dimenticatoio. Tali sono i presupposti condivisi dalla Consulta Ligure, per cui
è attiva nel sostenere incontri e dibattiti, come quello carlofortino.
«Crediamo che l’incontro di Carloforte, dove ha sede l’associazione
più periferica delle 55 iscritte (A
Màina) - hanno detto i partecipanti
provenienti dalla Liguria -, sia stato
un momento unico, di grande interesse culturale, storico ed anche turistico, per il seguito che eventi simili possono generare.»
Ospitata nel salone della biblioteca comunale Edmondo De Amicis, la due giorni del seminario si è
aperta con gli interventi istituzionali del sindaco di Carloforte Agostino
sola tunisina di Tabarka, di Betty Di
Bernardo, sulla didattica scolastica
legata al tabarchino e di Elmo Bazzano, presidente della Consulta Ligure, sul processo di recupero della
cultura locale attraverso le associazioni. Il seminario, dunque, ha trattato un mix di temi qualificanti le
radici comuni, con la storica firma
del gemellaggio tra le associazioni
“Ardiciocca” di Recco, “A Màina”
di Carloforte e “A Coalin-a”, di Santa Margherita Ligure. Il presidente
della Consulta Ligure Elmo Bazza-
Uno degli incontri del seminario svoltosi nella biblioteca comunale di Carloforte.
Stefanelli e dell’assessore alla cultura Toni Napoli, dell’assessore alla
cultura di Savona Francesco Lirosi
e del presidente della Pro Loco carolina Gianni Repetto. Tra le relazioni,
quella del sovrintendente culturale
della Consulta Franco Gallea, che ha
illustrato le modalità del governo genovese sul territorio e sulle colonie,
di Luigi Pellerano e Cinzia Sidoti,
sull’ambiente ed il territorio dell’isola di San Pietro, di Giorgio Fedozzi, sulle vicende storiche dell’i-
no, ha tenuto ad evidenziare il ruolo
primario di Carloforte nella conservazione e nel recupero dell’antica
cultura tradizionale, ormai quasi
estinta in Liguria.
La consulenza storica è stata affidata ai professori Giuseppe Aste, Onorato Strina e Salvatore Ventura. Agli
ospiti liguri, è stata riservata una visita guidata al centro storico ed al museo civico, con l’arrivederci al prossimo appuntamento della Consulta.
Simone Repetto
Pubblicato il bando di concorso per la graduatoria generale
Iglesias: aperti i termini per partecipare
all’assegnazione degli alloggi popolari
L
’Amministrazione comunale di Iglesias ha pubblicato il bando di concorso
per la formazione della
graduatoria generale ai fini dell’assegnazione degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica. La motivazione del nuovo bando è stata spiegata dal sindaco, Pierluigi Carta, lo
scorso 8 febbraio: «La grave crisi
economica e la penuria di case pubbliche impongono un frequente aggiornamento delle graduatorie,
così da ridurre al massimo l’utilizzo delle assegnazioni d’urgenza (la
c.d. riserva di legge). Invitiamo i
mezzi di comunicazione e le associazioni impegnate nel sociale a
dare massima diffusione al bando
tra la popolazione. Gli Uffici competenti sono a disposizione dei cittadini per fornire tutte le informazioni a riguardo».
In sintesi, può presentare la domanda chiunque possieda i seguenti
requisiti: - cittadinanza italiana o
di paese della Comunità Europea,
- residenza nel comune di Iglesias
- non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del
nucleo familiare, nell’ambito territoriale di assegnazione, - assenza
di precedenti assegnazioni in proprietà immediata o futura di alloggio realizzato con contributi pubblici, - reddito annuo complessivo
del nucleo familiare non superiore
ad € 12.943,98 determinato ai sensi
dell’art. 21 della legge 5/08/1978,
- non aver ceduto l’eventuale precedente alloggio residenziale pubblica già assegnato in locazione semplice. Saranno redatte anche delle
apposite sub graduatorie dedicate a
particolari categorie di concorrenti:
anziani, giovani coppie, invalidi e
portatori di handicap. Ad anziani,
giovani coppie e persone sole, vengono assegnati prioritariamente gli
alloggi di superficie utile non superiore a mq 45; ad invalidi e portatori di handicap.
Le domande di partecipazione
al concorso e quelle di mantenimento nella graduatoria definitiva del
precedente concorso, debbono essere redatte esclusivamente sugli appositi moduli, che saranno resi disponibili presso l’Ufficio Edilizia
Residenziale Pubblica e l’U.R.P. del
comune di Iglesias, nella via Isonzo
e sul sito http://www.comune.igle
sias.ca.it. Le domande dovranno essere indirizzate al sindaco del comune di Iglesias e presentate presso il
medesimo comune entro il termine
tassativo di 30 giorni dalla pubblicazione del Bando nel B.U.R.A.S.
Appello del sindaco Carta al direttore scolastico regionale
«Il Liceo Musicale di Iglesias rappresenta
una nuova risorsa formativa per i giovani»
I
ll sindaco di Iglesias, Pierluigi
Carta, ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, al presidente della Provincia e al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, per sostenere l’istituzione del Liceo musicale.
«Ho voluto - commenta il sindaco Carta - esprimere il mio sostegno all’iniziativa del Dirigente Scolastico del “Baudi di Vesme” prof.
Giuseppe Melis per mettere a disposizione dei nostri giovani una nuova risorsa formativa. Il Liceo musicale rappresenta l’anello essen-
ziale tra la sperimentazione della
scuola media e il percorso universitario del Conservatorio.»
Si tratta di evitare che si vanifichi il patrimonio di aspettative e
competenze acquisito dai ragazzi
che frequentano i corsi ad indirizzo musicali delle scuole medie di
Iglesias, di Portoscuso e dell’istituendo corso di Domusnovas. Solo
a Iglesias nello scorso anno scolastico oltre 80 alunni hanno chiesto
di iscriversi al corso ad indirizzo musicale della scuola media cittadina.
Segno inequivocabile della costante e
crescente domanda in questo settore.
«Iglesias - continua il sindaco
Carta - ha una lunga e consolidata
tradizione di cultura musicale che
si è espressa con il maestro Lao Silesu e le sue composizioni al più alto grado. Sono numerose e di qualità le proposte musicali di associazioni ed Enti cittadini.»
L’istituzione del Liceo Musicale
è in linea con il regolamento della
scuola secondaria superiore approvato l’8 febbraio dal Consiglio dei
Ministri e completerebbe l’offerta
formativa del territorio.
Lettera aperta al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi
La tassazione sui rifiuti va rivista
alla luce della loro reale produzione
I
l 10 febbraio di due anni fa le
inviai una lettera con la quale
motivavo la mia richiesta di
riduzione della tassa sul ritiro
e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sono un cittadino di Carbonia dall’ormai lontano 1945 che il
1° febbraio 2008, ha realizzato nell’abitazione in cui vive dal 1981,
una sorta di compostiera nel giardino (ormai tutti la chiamano “composter”), su due distinti anelli in
calcestruzzo prefabbricato della
capacità cpmplessiva di 500 litri,
per il riciclaggio di alcuni rifiuti
biodegradabili - soprattutto scarti
di frutta, ortaggi, verdure, ceneri
di carbone di legna, erba dal giardino - seguendo i consigli in materia riportati in “internet”. Tenuto conto del mio ridotto carico familiare (tre sole persone) e del fatto
che parte dei biodegradabili li riciclo alla fonte, le chiesi di ridurre
la tassa sui rifiuti che per il 2008
mi venne addebitata in 546 euro.
A distanza di due anni, il 10
febbraio scorso, non avendo ricevuto alcuna risposta, le ho fatto recapitare un’altra lettera, con la quale le ho comunicato di aver discus-
so del problema sia con l’assessore,
sia con il tecnico comunale competenti in materia, al fine di ottenere, in alternativa, un’adeguata
compostiera di circa 500 metri cubi, a titolo gratuito, per poter riciclare tutto l’umido prodotto dal mio
giardino e buona parte di quello
“casalingo”, cosa che già avviene regolarmente in tante città italiane. Le ho segnalato anche la spiegazione fornitami, ovvero l’impossibilità di soddisfare la mia richiesta, a causa di “contratti o impegni”
con la Regione che impongono il
conferimento a discarica di una
percentuale minima (20%) di umido sul totale, pena multe salate in
caso d’inadempienza.
Da semplice cittadino quale sono, non riesco a capire perché in
due anni nulla sia cambiato al fine
di migliorare il servizio di riciclaggio, al quale non possa contribuire anche il privato; e perché una
città come Carbonia, che si pone
all’avanguardia in Sardegna per la
“soluzione rifiuti”, non possa ancora prendere provvedimenti atti
allo scopo, nonostante, come lei mi
ha spiegato, l’Amministrazione co-
munale disponga oggi di ben 500
compostiere per altrettanti cittadini.
Nella mia seconda lettera le ho
fatto notare, inoltre, che il mio disagio è comune a quello di tantissimi cittadini di Carbonia che possiedono un giardino o un cortile
dal quale ricavare concime organico a costo zero, se muniti di compostiera.
Nonostante i ritardi accumulati, resto fiducioso in una prossima
soluzione del problema e, per
quanto attiene la tassa sui rifiuti,
nella speranza che venga ridotta
sia al sottoscritto sia a tutti coloro
che si trovano nelle stesse condizioni (casa grande con piccolo carico familiare), ritengo utile suggerire il seguente metro di valutazione: rapportare in qualche modo il carico dei rifiuti (pressoché
non misurabile) a quello del consumo idrico (perfettamente misurabile). In altre parole, è da presumere che, chi non eccede nel consumo dell’acqua, non produca rifiuti in quantità eccessiva.
La ringrazio per quanto vorrà
fare.
Mario Bazzoni
L’associazione Pozzo Sella ha organizzato un un convegno
“Bonifiche: un ponte per lo sviluppo,
occorre passare dalle parole ai fatti”
L
’associazione ONLUS
POZZO SELLA, con il
patrocinio della Regione
Autonoma della Sardegna
e dell’IGEA SpA, ha organizzato il
convegno sul tema “BONIFICHE:
Un ponte per lo sviluppo - dalle parole ai fatti” che si terrà a Iglesias,
presso l’Aula Magna dell’Istituto
Minerario, sabato 27 febbraio, con
inizio alle ore 16.00.
Il convegno, presieduto e coordinato dal prof. Pasquale Mistretta, sarà aperto da una serie di relazioni degli organizzatori, degli operatori interessati e dell’Università
che verranno arricchite dalle comunicazioni di ospiti esterni alla Sardegna che illustreranno alcuni
esempi virtuosi di bonifiche e riuso di aree minerarie dismesse.
Seguiranno una serie di interventi di rappresentanti delle organizzazioni sindacali, degli enti locali,
delle associazioni, dei movimenti,
dei partiti, dei consiglieri regionali
e dei parlamentari.
è prevista la partecipazione dell’assessore regionale dell’ambiente Giuliano Uras e le conclusioni
verranno affidate al presidente della
Regione Sardegna e Commissario
delegato per l’emergenza ambien-
L’Aula Magna dell’Istituto Minerario.
tale delle aree del Sulcis Iglesiente
e del Guspinese, Ugo Cappellacci.
Con l’organizzazione del convegno, i promotori intendono rilanciare il tema delle bonifiche come
fattore strategico decisivo per la rinascita dei territori interessati.
L’attuazione di un intervento
straordinario per la bonifica e la
messa in sicurezza delle aree minerarie dismesse è, infatti, la condizione di base per poter prevedere il loro riutilizzo in funzione della riconversione economica e sociale del territorio.
è perciò necessario dare un nuovo impulso alle opere di bonifica,
in quanto esse, oltre a costituire il
presupposto e il ponte per lo sviluppo, rappresentano anche un volano per l’occupazione.
Il convegno è un’occasione importante per esaminare responsabilmente le criticità finora registrate
con l’obiettivo di individuare e perseguire soluzioni appropriate e
condivise, sia sotto l’aspetto operativo-gestionale e normativo, sia
in riferimento al reperimento delle
ingenti risorse finanziarie necessarie per l’attuazione del Piano di intervento programmato.
Studio Medico Associato Floris
Agostino Floris
Giovanni Matteo Floris
Dottore in Medicina e Chirurgia
Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Specialista in Dermatologia
Master di II livello in Endodonzia Clinica
Specialista in Radiologia e Scienze delle Immagini
Ecografie Multidisciplinari
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Sono iniziati i lavori di demolizione delle strutture murarie del caseggiato dell’ex società Monteponi ubicato in via Giulio Cesare
Nuovi progetti per “Sa fabrica” di Portoscuso
Ottenuto il via libera alla demolizione da parte della Sovrintendenza, l’Amministrazione comunale sta già pensando al riutilizzo dell’area.
S
ono iniziati i lavori di demolizione delle strutture
murarie di “Sa fabrica”,
il caseggiato dell’ex società Monteponi ubicato lungo la
via Giulio Cesare, angolo via De
Gasperi, che ha ospitato un’attività manifatturiera nei primi quattro
anni del secolo scorso e, successivamente, è stato utilizzato prima
come alloggi dei lavoratori, poi
come case popolari, prima di essere definitivamente abbandondato a metà degli anni ‘80.
Nel corso degli anni, le varie amministrazioni che si sono succedute hanno ipotizzato una ristrutturazione dell’immobile ma gli elevati costi hanno sempre frenato la
realizzazione del progetto.
«L’Amministrazione comunale
ha deciso di intervenire per porre
rimedio ad una situazione di estremo degrado - spiega Giorgio Alimonda, assessore dei lavori pubblici - e, considerato che il caseggiato non ha nulla in comune con
l’architettura e le tipologie del centro storico, ha chiesto alla Sovrintendenza dei Beni Culturali se lo
stesso potesse avere un qualche
interesse culturale. Ci è stato risposto di no e questo pronunciamento ci ha sgravato da qualsiasi
vincolo per gli interventi da attuare per la messa in sicurezza dell’area.»
Constatate le condizioni in cui
si trova, con la presenza di topi e
immondizie di ogni genere e i ripetuti crolli di intonaci e calcinacci verificatisi anche recentemente,
con ostacoli alla viabilità in una
zona particolarmente trafficata, il
sindaco, Adriano Puddu, ha firma-
già pensando a come intervenire
per assicurare alla comunità di Portoscuso la miglior fruizione dell’area.
«Considerato che l’area si trova attualmente nel centro matrice
- conclude Giorgio Alimonda - la
ricostruzione andrà concordata
Il caseggiato “Sa fabrica” al centro di Portoscuso.
to l’ordinanza di demolizione e la
Amministrazione comunale ha
affidato i lavori, iniziati alcune settimane fa.
Questo primo intervento non
prevede lavori di ricostruzione, ma
l’Amministrazione comunale sta
nel rispetto delle norme previste
dal Piano Paesaggistico. è assai
probabile che, una volta reperite
le risorse necessarie, si possa attivare un concorso di idee per la
individuazione delle soluzioni migliori.»
signorile tramite lo IACP. Oggi sarebbe più utile al paese realizzare
in esso minialloggi per coppie di
anziani che così vivrebbero in centro e vicino al Comune e al lungomare.»
«Ma se un tale edificio alto con
integra struttura è necessario abbatterlo, benché facente parte dell’archeologia industriale e della storia di Portoscuso, per poter costruire una struttura migliore - aggiunge
Minasso - ciò ancor di più vale per i
vari edifici, meno alti nel centro matrice, dei cittadini per i quali i progetti sono sospesi in Comune.
Tra di essi vi è il mio che come
altri ha i muri portanti dove la mal-
ta è ormai sabbia senza legante per
le pietre irregolari, con i ferri dei solai, corrosi in vista e pendenti. I muri
portanti nel cortile corrosi e fatiscenti, di pietra irregolare e spugnosa
per l’umidità. Muri pericolosi da
conservare senza interventi costosi e
senza reali garanzie nel tempo. Ciò
che vale per il Comune vale anche
per i cittadini o no?»
«Ebbene - conclude Aldo Minasso - anche la mia pratica per la ristrutturazione giace inaccudita dal
Comune dal 2007. Tra l’altro, il mio
edificio è solo in parte nel centro
matrice mentre il complesso di primo insediamento di cui faceva parte, ne è escluso.»
Nella cittadina lagunare si è insediato il Consiglio dei ragazzi
Sono stati eletti i consiglieri comunali
del Consiglio dei ragazzi di Sant’Antioco
S
ono stati eletti due settimane fa dopo lo spoglio
dei voti nei seggi aperti in
quattro scuole cittadine, i
venti consiglieri del Consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Antioco.
Le elezioni, organizzate dall’assessorato cittadino alle politiche sociali, si sono svolte dopo un
partecipata campagna elettorale.
Vi hanno partecipato i ragazzi di
età compresa tra i 9 e i 15 anni che
frequentano dalla quarta elementare alla terza media.
«La prima riunione è servita
ai ragazzi per conoscersi - spiega
l’assessore ai servizi sociali Mariella Piredda - è stata una specie di
convalida degli eletti come avviene
nel Consiglio comunale dei grandi.»
La riunione ufficiale, nel corso
della quale verranno nominati il
sindaco, il presidente del Consiglio e sette assessori, si svolgerà a
breve scadenza. I consiglieri eletti sono venti. Nel seggio delle elevia XXIV Maggio sono stati eletti Simone Pintus, Davide Cauli e
Alice Cutino; nel seggio delle elementari di via Bologna: Davide
Lancillotti, Margherita Bachis,
Q
uattro consiglieri provinciali, Ivonne Fraternale, Roberto Olla, Titti Podda e Salvatore Massa, hanno chiesto al presidente della Provincia, Pierfranco Gaviano,
e alla Giunta, di convocare in una
unica assemblea i 23 Comuni del
territorio, per organizzare delle forme di mobilitazione collettiva ed
approvare un documento, da pre-
sentare al presidente della Regione, Giunta regionale ed assessore
della sanità, sui problemi legati all’attuazione della legge n° 162.
Nello specifico, vengono richiesti i seguenti interventi:
- il reintegro dei fondi tagliati
ai piani di assistenza;
- il reperimento di nuove risorse aggiuntive o alternative che
permettano il finanziamento dei
piani presentati al 30 novembre;
- l’avvio del monitoraggio dei
piani personalizzati di assistenza,
in collaborazione e alla presenza
dei delegati delle associazioni che
rappresentano direttamente gli interessati, al fine di garantire, grazie anche alla loro esperienza sul
campo, una visione esaustiva della situazione dell’assistito e del suo
diritto all’assistenza.
“Disabili visivi verso l’autonomia”
«Perché la demolizione di “Sa fabrica”?»
L
«Nuove risorse per la legge 162/98»
Carbonia ha ospitato un seminario organizzato dall’UICI onlus
Un cittadino non condivide il progetto del comune di Portoscuso
a decisione dell’Amministrazione comunale di demolire l’edificio di via Giulio Cesare, non è condivisa
da un cittadino di Portoscuso, Aldo
Minasso, che ha inviato una nota
all’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali e tutela del paesaggio, nella quale motiva le sue osservazioni.
«L’edificio non è affatto da abbattere ma solo da risistemare - scrive
Aldo Minasso - i soffitti sottotetto
sono integri e belli bianci, stabili i
muri esterni che sembrano ben integri. Inoltre l’attuale sindaco ne
aveva previsto già l’abbattimento
nel 2004 per realizzare un edificio
Iniziativa di quattro consiglieri provinciali sui problemi dell’assistenza
Laura Ennas e Gianluca Bullegas;
nel seggio delle elementari di via
Virgilio Virginia Mancosu, Stafania Cella, Luca Cirillo e Saul Formentin; nel seggio delle medie, infine, Antonio Mannai: Guedalinda Pillisio, Lorenza Mariani, Elia
è intenzionata a dargli maggiore
impulso.
«L’assemblea ha l’obiettivo di
promuovere la partecipazione dei
ragazzi alla vita democratica della città in quanto cittadini d’oggi dice l’assessore - e gli eletti lavore-
Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Antioco.
Balia e Giuseppe Cabras. Nel seggio della scuola Media Fermi, infine: Andrea Congiu, Giacomo Bardi, Paolo Corongiu e Mattia Atzori.
Il Consiglio comunale dei ragazzi è stato eletto in città già altre
volte ma questa amministrazione
ranno in stretto contatto con il Consiglio comunale dei grandi.»
Per regolamento, gli eletti rimarranno in carica due anni e si
riuniranno due volte al mese nell’aula consiliare.
Tito Siddi
I
l 6 e 7 febbraio Carbonia ha ospitato il seminario “disabili visivi
verso l’autonomia”, terzo e conclusivo modulo del corso socioformativo integrato per i non vedenti, ipovedenti, familiari e volontari,
promosso dall’UICI onlus, rappresentanza territoriale di Carbonia, patrocinato dal comune di Carbonia.
Le attività frontali e di laboratorio
proposte durante gli incontri con i
familiari, gli operatori e i volontari,
hanno permesso di fornire un qua-
dro generale di modalità relazionali e concrete, capaci di favorire e
consolidare le autonomie dei disabili della vista.
Il laboratorio percettivo sensoriale con simulazione della disabilità visiva - cecità e ipovisione - ha
consentito ai partecipanti di conoscere le difficoltà nella gestione dello spazio durante la deambulazione
in ambienti chiusi e aperti. Particolare attenzione è stata rivolta alle attività collettive e individuali con le
persone non vedenti e gli ipovedenti. Con tali proposte sono state introdotte e sperimentate le tecniche di
accompagnamento per incrementare la mobilità attiva con accompagnatore, le tecniche di protezione del
corpo per la mobilità senza ausili.
Il seminario ha avuto la durata
di 14 ore ed ha visto la presenza di 2
tecnici dell’educazione e della riabilitazione e la partecipazione di 10
tra operatori, volontari e familiari e
15 disabili visivi.
Interrogazione del deputato Antonello Mereu al ministro Matteoli
I disservizi ferroviari non finiscono mai
I
l deputato dell’UDC Antonello
Mereu ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, sui disservizi del sistema ferroviario sardo.
«Da alcune settimane - scrive
Antonello Mereu - sono sempre più
numerose le notizie riprese dalla stampa, di disservizi che si registrano sulle linee di trasporto ferroviario regionale sardo, in particolar modo
nel tratto che collega Carbonia con
Cagliari; nel mese di gennaio appena trascorso, ad esempio, si sono
accumulati un’infinità di soppressioni, ritardi ingiustificati ed una
continua mancanza d’informazione
ai pendolari e utenti del trasporto
ferroviario; i pendolari e i passeggeri del treno partito da Carbonia
verso Cagliari si sono trovati più di
una volta senza coincidenze nello
snodo ferroviario di Villamassargia,
per un cambio di orari di cui non
era stata data alcuna comunicazione
e, di fronte ad un ritardo evidente
del treno che poi sarebbe stato soppresso, non hanno trovato né adeguate indicazioni, né alcun tipo di
sostituzione; inoltre, alla richiesta
di maggiori informazioni rivolte al
personale di Trenitalia, hanno ricevuto ragguagli inesatti e fuorvianti.»
«A pagare le conseguenze di un
tale disservizio - aggiunge Mereu -
sono soprattutto i lavoratori e gli studenti pendolari che ogni giorno assistono impotenti all’inadeguatezza
che ormai caratterizza il nostro trasporto ferroviario. Considerato che,
di fronte ad una necessità sempre più
urgente di potenziare il trasporto
ferroviario per i tragitti quotidiani di
studenti e lavoratori, riconosciuta
anche dal Governo, si configura una
incongruenza stridente con la situazione sopradescritta, quali urgenti
iniziative intende adottare il ministro
Matteoli per risolvere gli ormai insostenibili disagi che ricadono regolarmente sui cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario sulla
linea Carbonia-Cagliari?»
Il Carnevale 2010 s’è sviluppato
nel segno della crisi economica
C
om’era prevedibile, in un
territorio travolto dalla
crisi economica, quello
appena andato in archivio
è stato un Carnevale sottotono in
tutti i centri della Provincia di Carbonia Iglesias. Amministrazioni comunali e associazioni non hanno
voluto saltare l’appuntamento con
l’attesa festa di inizio anno (eccezion fatta per Calasetta, dove è stata
decisa una pausa di lutto dopo la
tragica scomparsa della piccola Anna Leone), ma il numero di carri,
gruppi e maschere partecipanti è
stato molto inferiore rispetto alle ultime edizioni.
I temi legati alla crisi socio-economica del territorio sono emersi
chiaramente anche nei due centri
capoluogo, Carbonia e Iglesias, nell’allestimento dei carri.
A Carbonia, la sfilata del 14 febbraio, organizzata dalla Pro Loco e
dall’Amministrazione comunale,
ha visto la partecipazione di dodici
carri e otto gruppi e il premio per il
miglior carro è stato assegnato all’associazione “Sturmtruppen”, con
“è ora di svegliarsi”, una sorta di
invito a reagire alla crisi del sistema
industriale con un ritorno alla terra.
Gli altri premi sono andati ai carri “Il far west” di Perdaxius e “Il
mondo dei pagliacci” di Perdaxius
e, per i gruppi, alle maschere di “Un
pizzico di Venezia”.
Il Carnevale di Iglesias, come vuole la tradizione, si è concluso sabato
20 febbraio (con un ritardo di quat-
risultate poi fatali per la sua condanna a morte sul rogo allestito in
Piazza Sella, c’è la drammatica crisi socio-economica del territorio del
Sulcis Iglesiente.
In una fase così preoccupante
Il gruppo Sturmtruppen ha conquistato il primo premio a Carbonia.
tro giorni rispetto al programma iniziale, causato dal maltempo), con il
rogo di Norfieddu, la maschera tradizionale alla quale vengono attribuiti i mali degli iglesienti.
Tra le accuse rivolte a Norfieddu,
che nel breve e medio periodo non
promette niente di buono, il Carnevale ha regalato qualche ora si spensieratezza, com’era nei propositi degli organizzatori.
M.P.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Il maestro Chiara Vigo ha esposto i suoi gioielli nella manifestazione internazionale “Natur”, svoltasi dall’11 al 14 febbraio
Il bisso marino di S. Antioco in mostra a Basilea
Il sindaco Mario Corongiu e l’assessore alla cultura Daniela Ibba hanno partecipato a tutte le iniziative della rassegna elvetica.
I
l Basilisco, il magico animale alato che prende le sembianze del serpente e del
leone, simbolo della città di
Basilea è stato rappresentato in
bisso ed oro dal maestro antiochense Chiara Vigo. Il filato degli antichi re e sacerdoti è stato
ospite d’onore nella manifestazione internazionale “Natur”
svoltasi a Basilea, in Svizzera, da
giovedì 11 a domenica 14 febbraio.
A presentare i lavori unici e
irripetibili realizzati col bisso marino, reso elastico dal limone, che
grazie ai raggi del sole prende il
colore dell’oro, è stato il maestro
Chiara Vigo. Unica depositaria in
Europa ed una delle poche al
mondo che ancora tesse la cosiddetta “seta di mare”. A Basilea
insieme al sindaco Mario Corongiu e all’assessore comunale alla
cultura Daniela Ibba, è stata l’unico rappresentate italiano della
manifestazione svizzera, giunta
alla quinta edizione ed affermata
come evento di portata europea.
Durante la fiera, nell’ambito di
Natur, Chiara Vigo ha dato dimostrazione della cardatura, filatura
e tessitura del bisso eseguiti con
metodi naturali. Nei giorni della
fiera si sono tenuti diversi convegni con centinaia di relatori che
hanno parlato dell’ambiente e di
come l’uomo si rapporta al suo
habitat. Una fiera dove è stata presentata una gigantesca Arca della biodiversità.
In occasione della cena di gala,
Chiara Vigo, ultima testimone di
uno dei più antichi saperi dell’isola di Sant’Antioco della Sardegna e del Mediterraneo, ha consegnato al sindaco di Basilea un’opera unica di inestimabile valore.
Ricamata in bisso e oro, sarà lo
stemma della città svizzera rappresentato dal basilisco: animale
magico, uccello con la coda di
pwr farci rendere conto di che
cosa sono il nostro presente e il
futuro, specialmente quello di coloro che oggi sono giovani.»
è molto soddisfatta, ovviamente, l’Amministrazione comunale,
che è stata invitata ufficialmente
per partecipare all’evento.
«Siamo orgogliosi di essere
stati presenti ad un appuntamento così importante - spiegano il
Il bisso utilizzato da Chiara Vigo per le sue opere.
serpente, le unghie da falco e la
posizione di un leone. Il dono verrà conservato nel Museo etnografico svizzero, con un alto significato simbolico.
«Il suo valore non è monetario:
è un invito ad essere cittadini del
mondo - spiega Chiara Vigo - un
uccello con le ali grandi che ci porta da un capo all’altro del mondo,
sindaco Mario Corongiu e l’assessore alla cultura Daniela Ibba
- che ci ha consentito di riflettere
sul futuro del pianeta e di rappresentare l’Italia in questo contesto. Il bisso è il filo attraverso il
quale l’isola di Sant’Antioco viene conosciuta nel mondo.»
Tito Siddi
www.tentazionidellapenna.it
La Libreria Lilith di Carbonia festeggia
il 25° anniversario della sua attività
I
l 4 dicembre scorso la Libreria
Lilith ha contato il suo 25° anno di attività. Abbiamo costituito la cooperativa Lilith nel
1984, sull’onda del femminismo che
usciva dalle piazze e dalla provocazione ed entrava nella riflessione,
fondando momenti di separazione
del pensiero, nelle Università e nei
luoghi della cultura e della diffusione della cultura, alla ricerca di nuove
categorie interpretative, create dallo
sguardo di chi vive l’esperienza di
essere donna in un mondo che non
ne aveva mai tenuto conto, se non
nell’ottica della differenza inferiorizzante. Sono studi che hanno cambiato l’ordine di tutte le discipline,
della storia, della psicologia, della
filosofia, dell’antropologia… come
lo storico Convegno di Modena del
1985 segnò in modo indelebile chiudendo la fine di un’epoca ed aprendone un’altra segnata dalla soggettività femminile, che ha rilevato ed
evidenziato il valore e la ricchezza
dei punti di vista delle donne e la
stessa differenza sessuale, la prima
fra tutte le differenze, insieme al diritto alle pari opportunità fra i sessi
nell’ambito politico e sociale.
Nel dicembre del 1984 abbiamo
aperto la nostra Libreria con lo scopo immediato di studiare e favorire
la diffusione della cultura e del pensiero delle donne, della lettura e dei
libri. Un quarto di secolo di relazioni
e di collaborazione con altri centri
culturali di donne o misti, di lavoro
volontario sui libri, di mediazioni e
di scelte, per offrire un servizio specializzato a chi entra in libreria o si
rivolge a noi per consulenze bibliografiche: più che venditrici di libri,
siamo consulenti di lettura, come è
logico e necessario che sia, considerata la varietà della produzione libraria.
Un quarto di secolo di collabo-
razione con le scuole e con le insegnanti per corsi di aggiornamento
sul pensiero femminile e sulla educazione nella differenza, sulle relazioni dispari fra insegnanti e alunni/e e madri e figli/e, sulla produzione editoriale per ragazzi e ragazze.
Un quarto di secolo di libreria
indipendente, ormai storica, che non
sta solo fra gli scaffali e i tavoli
espositivi e che ha un’identità ben
definita, derivante dalla nostra storia e dall’esperienza accumulata.
Abbiamo assicurato e assicuriamo
un servizio di diffusione capillare di
libri altrimenti irraggiungibili in una
zona periferica come la nostra, che
conta decine di punti vendita che offrono sconti, ma che limitano la possibilità e, quindi, la libertà di scelta. è
la nostra resistenza contro l’omologazione della globalizzazione che offre
gli stessi cento titoli nei punti di vendita di tutti i nord ed i sud del mondo,
la nostra resistenza contro l’impoverimento culturale generato dalla concentrazione del mercato librario.
Intendiamo, in occasione di questo
nostro 25° anniversario, promuovere
una riflessione, con le donne e con
i gruppi con cui abbiamo lavorato,
ma anche una riflessione diffusa con
chiunque sia interessata, con chiunque voglia partecipare, attraverso la
promozione di un Convegno e di un
Concorso letterario che mettano insieme sia la parola scritta che diffondiamo che i temi che sono stati
fondanti e che continuano ad esserlo nella nostra esistenza di libreria
delle donne: “Libertà femminile fra
tradizione e cambiamenti” racconti autobiografici e non, riflessioni di
adolescenti, di uomini e di donne,
per il concorso; relazioni, interventi e dibattito per il convegno.
Il Concorso sarà così organizzato: 4 sezioni, due maschili e due fem-
minili, dai 15 ai 24 anni e dai 25 anni in su. Per quanto riguarda gli elaborati delle sezioni dai 15 ai 24 anni, il lavoro della Giuria si svolgerà
in due fasi: la prima fase sarà per la
scelta dei primi 6 racconti per ogni
sezione e opererà una giuria nominata dalla Libreria di cui faranno parte socie e collaboratrici, la seconda
fase sarà per la scelta dei primi 3
elaborati per ogni sezione e la giuria sarà formata da due classi di maturità presso le scuole medie superiori di Carbonia. Per l’altra sezione
opererà solo la giuria nominata dalla libreria.
Il Convegno si svolgerà il 27 ed
il 28 febbraio nei locali della biblioteca comunale di Carbonia.
Sabato 27 febbraio le relazioni
sul tema proposto: Anna Lai per la
libreria, Maria Giovanna Piano per
l’Ifold, Annalisa Diaz per il Centro
documentazione e studi delle donne
di Cagliari, e per concludere, un dialogo fra Alice Cardia, Erica Floris,
Elena Meloni e Laura Pilloni con
Marirì Martinengo e Renata Dionigi, della Libreria delle Donne di Milano. Seguirà il dibattito e poi l’interruzione per uno spuntino freddo.
Si riprenderà alle 15,30 con una
serie di interventi, cui seguirà il dibattito. Coordinerà Mariolina Fusco,
direttrice regionale dell’Ifold.
Domenica 28 febbraio ore 17,00:
intervento del Sistema Bibliotecario
interurbano del Sulcis, seguirà la
proiezione del documentario “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo e
Marco Malfi Ghindemi, quindi il
dibattito sul documentario.
Alle 18,30 il concerto del coro
polifonico “Collegium Musicum”
della Maestra Angela Figus: musica
e parole di donne.
Anna Lai
Libreria Lilith
I percorsi dello spirito
L
’Antico Popolo sardo è stato dotato da Madre Natura di un istintivo senso di
spiritualità e amore per
l’armonia, per il bello, per la poesia e la musica. Ogni luogo dove ha
eretto monumenti, dal tremila a.C.
al mille a.C. rispecchia la sensibilità paesaggistica di un popolo privilegiato, di un’intelligenza superiore.
Per i proto-Sardi il contatto con il
soprannaturale era istintivo, estetico e di fiduciosa amicizia con Dio,
l’Amico per eccellenza, col quale
condividere le gioie della vita: la
contemplazione del moto delle nubi,
il suono della pioggia, il canto degli uccelli, gli affetti famigliari. Il
proto-Sardo è stato il primo popolo monoteista dell’umanità, fin da
epoche neolitiche. Forse lo era già
nel paleolitico, sul finire dell’ultima
glaciazione, diecimila anni da oggi.
Con questo si afferma che il Popolo sardo è depositario dei riti agrari
(derivati dal crescere delle graminacee) prima di qualunque altro popolo mediterraneo. Pragmatico e tecnologico, oltre l’agricoltura, conosceva la siderurgia e l’arte edificatoria, era sapiente sul moto delle
stelle, aveva il sapere dei solstizi e
degli equinozi. è stato tra i primi a
praticare il culto dei morti eroi e il
primo a credere nella cura del sonno per sopperire a disfunzioni psichiche. Ancora: è stato il primo a
custodire acqua piovana o sorgiva,
nei pozzi sacri, sedi del culto dell’acqua (prima dell’istituzione medio-orientale del battesimo).
Senza conoscere, scientificamente, il potere del magnetismo terrestre,
sapeva che l’esposizione breve a tale fonte d’energia naturale, poteva
dare sollievo ad alcuni mali. Subire,
al contrario, per lungo tempo la fonte energetica, poteva essere causa di
peggioramento del male stesso.
Pertanto, l’uomo di allora, adottò
tre sistemi in uno per evidenziare
altrettante particolarità del territorio. Con un unico monumento, in
altre parole con le “tombe dei giganti”, segnalò ai propri simili tre
aspetti fondamentali:
A) segnalazione della zona, sede perenne dell’energia magnetica;
B) orientamento del monumento verso una situazione astrale, riconducibile, prevalentemente, all’equinozio di primavera oppure a
certe fasi lunari;
C) rievocazione degli eroi, morti
in battaglia a difesa del proprio popolo o capi villaggio amati e venerati.
Il senso dell’armonia e del bello, ha un ruolo fondamentale nella
costruzione delle stele svettanti, sim-
boli architettonici unici che contraddistinguono le tombe dei giganti del Nord Sardegna. Nel Sud
Sardegna il senso estetico è un altro: l’armonia è nella possanza stessa del monumento. Concetti diversi che rivelano una sorpresa: erano
due le etnie edificatorie della Sardegna del terzo millennio avanti Cristo, a dimostrazione che i protoSardi conoscevano la forza sociale
delle corporazioni, depositarie del
sapere edificatorio improntato al
mistico, alla ritualità liturgica.
Due tecniche edificatorie, che
rispecchiano identica sintesi. Viste
dall’alto, sia le tombe del Nord, sia
quelle del Sud, sono a forma di
protome taurina (testa di toro). Il
centro dell’esedra, determinata dal
cerchio delle corna, è il punto ove
i pazienti del neolitico, con l’aiuto
della pozione soporifera chiesta al-
nizò e Lagosu.
Laconi: Museo dei menhirs.
Gesturi: l’altopiano della Giara.
Serri: complesso nuragico di
Santa Vittoria.
Goni: i menhirs di Pranu Mutteddu esprimono la conoscenza dei
moti stellari.
Quartucciu: tomba dei giganti
(direzionata a Nord-Est).
Settimo San Pietro: pozzo sacro “Cuccuru Nuraxi”.
Dolianova - Serdiana: chiesa
campestre Santa Maria di Sibiola.
Villacidro: eremo campestre e
uliveto millenario di San Sisinnio.
Siliqua: parco panoramico castello d’Acquafredda.
Villamassargia: uliveto millenario di S’Ortu Mannu.
Iglesias: Grotta di Santa Barbara nella miniera metallifera di San
Giovanni e Porto Flavia di Masua.
L’uliveto millenario di S’Ortu Mannu.
lo sciamano o sacerdote, si distendevano per dormire, sognando l’eroe evocato. Nel sonno gli confidavano dei propri incubi, per svegliarsi leniti e rassicurati. Identico
rito a Mont’Essu di Villaperuccio,
che racchiude nella sua valle principale, a ferro di cavallo, le tombe
degli eroi d’ogni parte del Mediterraneo (rito dell’incubazione ancora in essere sulle coste atlantiche
africane).
Il Consorzio Turistico “L’Altra
Sardegna” propone i luoghi più
spirituali e magici dell’Isola - Continente.
LE TAPPE DEI PERCORSI
DELLO SPIRITO (VERSIONE
MINIMA)
Palau: tomba dei Giganti di Limizzani (direzionata a Est) e Roccia dell’Orso.
Arzachena: tombe dei giganti
Coddu Vecchiu e Li Lolghi (direzionate a Est).
Dorgali: tomba dei giganti S’Ena ‘E Thomes (direzionata a Est) e
dolmen Motorra.
Belvì: domus de janas di Anto-
Fluminimaggiore: tempio punico-romano di Antas.
Carbonia: Monte Sirai (il fenicio
balcone del Sulcis) e Grande miniera carbonifera di Serbariu.
Sant’Antioco: laghetto nuragico
di Grutti Acquae.
Tratalias: chiesa romanica di
Santa Maria e borgo medioevale.
Nuxis: chiesa bizantina di Sant’Elia.
Villaperuccio: necropoli neolitica di Mont’Essu (direzionata a
Sud-Ovest).
Santadi: tomba dei giganti di Barancu Mannu (direzionata ad Ovest).
Punta Sebera: visione del gran
complesso boscato mediterraneo
(Teulada-Pula-Domus de Maria)
I ventotto luoghi donano ai visitatori benessere spirituale, senso
dell’armonia, gioia di vivere. Una
ventina di minuti nella vicinanza
d’ogni tomba dei giganti apporta
benessere fisico. Prolungare la può
essere nocivo. Mont’Essu è adatto
per meditare sulle finalità della propria esistenza.
Caterno Cesare Bettini
Altri 19 ex L.S.U. sono stati assunti nella società in house
Cresce l’organico di “Iglesias Servizi”
A
ltri 19 ex L.S.U. sono stati assunti nella società in
house “Iglesias Servizi”
a tempo indeterminato.
Con i 38 assunti il 31 dicembre 2009,
i dipendenti sono ora 57.
Scopo della società, totalmente
controllata dal Comune di Iglesias,
è garantire servizi più efficienti ai
cittadini e, contestualmente, stabilizzare il maggior numero possibile
di lavoratori precari.
Nei primi mesi di attività sono
stati garantiti la funzionalità della
Casa Serena, dei servizi di viabilità, delle manutenzioni e di parte
SANT’ANTIOCO
SPORT
del verde pubblico. Nelle prossime
fasi, con la naturale scadenza degli
appalti in corso, è previsto il completamento dell’organico dei giardinieri, poi quello degli addetti alla
portineria notturna di Casa Serena
e, infine, quello degli autisti per gli
autobus comunali.
Altri due L.S.U. verranno assunti nell’organico comunale per rispettare la percentuale di legge riservata alle categorie protette, e quattro dovranno essere selezionati, come da bando comunale, dalle società che hanno vinto l’appalto per la
gestione dei parcheggi a pagamento
e dell’Ostello della Gioventù.
Ulteriori 12 lavoratori hanno richiesto di poter usufruire delle agevolazioni previste dalla legge per
l’auto-impiego.
Al termine di questo processo,
che terminerà entro la primavera del
2011, tutti i lavoratori socialmente
utili verranno stabilizzati e verranno reimpiegati nella società “Iglesias Servizi” anche quei lavoratori
ex LSU che sono stati oggetto, da
parte delle precedenti amministrazioni, di iniziative di stabilizzazione che non si sono dimostrate sostenibili.
REGIONE SULCIS IGLESIENTE
CULTURA
SPETTACOLO
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Due consiglieri comunali hanno presentato un’interpellanza urgente al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi
«Carbonia si candidi ad ospitare le partite del Cagliari»
Alberto Floris e Gianluca Arru chiedono al sindaco di presentare una proposta in tal senso e di caldeggiarla con forza.
«C
onsiderato che
quando inizieranno i lavori di
rifacimento dello
stadio Sant’Elia, il Cagliari dovrà
giocare in un’altra sede le partite
casalinghe del proprio campionato e che non è stata ancora scelta
alcuna sede alternativa, Carbonia
presenti la sua candidatura.»
I consiglieri comunali Alberto
Floris e Gianluca Arru hanno presentato un’interpellanza urgente, in
tal senso, al sindaco di Carbonia,
Salvatore Cherchi.
«Lo stadio comunale di Carbonia, previa la realizzazione dei
lavori necessari e l’installazione
delle tribune con tubi Innocenti sostengono i due consiglieri potrebbe ospitare le partite del
massimo campionato di serie A.
L’ubicazione all’ingresso della
città e la presenza di un adeguato
numero di posti auto, unitamente
alla vicinanza della stazione ferroviaria, costituiscono requisiti
difficilmente riscontrabili in ipotesi alternative.
Tenuto conto che il notevole ritorno d’immagine in un momento
poco felice per l’economia della
nostra città e dell’intero territorio
sarebbe di sicuro beneficio anche
economico, il sindaco di Carbo-
consiglieri è basata su un progetto
realizzabile? E quali potrebbero
essere le città concorrenti?
La capienza minima di uno stadio di serie A è di 25.000 spettatori.
Lo stadio comunale di Carbonia
sedere sono superiori) e, di conseguenza, questo numero dovrebbe
crescere di 20.000 unità. Gli spazi
all’interno dello stadio non mancano, sia per ampliare la tribuna e
la gradinata attuali, sia per siste-
attualmente può ospitare circa 5.000
spettatori (in occasione del derby
con la Torres del 17 maggio 1987,
conclusosi sullo 0 a 0, si registrarono 6.000 presenze ma oggi gli
spazi richiesti per ciascun posto a
mare le tribune con tubi Innocenti,
sulla falsariga di quanto fatto allo
stadio Sant’Elia, alle spalle delle
due porte. L’investimento non sarebbe di poco conto ma, evidentemente, come si suol dire, “il gioco
Lo stadio Sant’Elia di Cagliari.
nia intervenga presso la dirigenza
del Cagliari Calcio per presentare
una proposta in tal senso e per
caldeggiarla con forza in ogni sede
opportuna.»
La proposta avanzata dai due
varrebbe la candela”, in quanto
l’esilio forzato del Cagliari dal
Sant’Elia, per consentire l’abbattimento e la sua ricostruzione, durerà almeno due anni e il ritorno
che la città di Carbonia e l’intera
Lo stadio comunale di Carbonia.
Provincia ne avrebbero in termini
di immagine e, quindi, di sviluppo
turistico, sarebbe enorme.
Ad oggi c’è già una città che,
attraverso la sua Amministrazione,
si è candidata ad ospitare il Cagliari
Calcio: Quartu Sant’Elena. A breve potrebbe arrivare anche la candidatura di Tempio Pausania che ha
ospitato il Cagliari ai tempi della
serie B e, quindi, ha già lo stadio
omologato per disputare le partite
del campionato di serie A.
Rendere lo stadio omologabile
e tutta la situazione logistica idonea (è assai probabile che al momento in cui verranno avviati i
lavori di demolizione dello stadio
Sant’Elia, non prima del 2012, siano stati già ultimati i lavori del centro intermodale della città mineraria che diverrebbe raggiungibile
ancor più agevolmente dal capoluogo regionale e da tutte le altre
aree della Sardegna) rappresenta
la condizione necessaria ma non
sufficiente per arrivare all’obiettivo, perché, a quel punto, sarebbe
fondamentale la disponibilità dela società rossoblù guidata dal
presidente Massimo Cellino.
L’idea è assai interessante, l’obiettivo finale ancora un sogno,
lontano ma non impossibile.
Giampaolo Cirronis
è iniziata il 30 gennaio al centro culturale S’Olivariu di Gonnesa, la manifestazione organizzata da tre associazioni culturali
“Aspettando la Fiera”, quattro appuntamenti culturali in preparazione della “Fiera del Libro”
è
stata inaugurata a fine gennaio, “Aspettando la Fiera”, manifestazione culturale organizzata presso il
centro culturale s’Olivariu a Gonnesa, dalle associazioni Suergiu Uniti nella Cultura, le Acli e le Città Invisibili in collaborazione con il Comune ospitante e la Provincia di
Carbonia Iglesias. La manifestazione, articolata in quattro appuntamenti, è propedeutica alla seconda
edizione della “Fiera del Libro”,
in programma dal 27 al 30 maggio.
Si è iniziato sabato 30 gennaio
con la presentazione del libro “Centellino Amore”, prima raccolta di
poesie di Ennio Meloni e prodotto
letterario della maturità del poeta
cagliaritano, introdotta da Rita Pacilio e Claudio Moica.
Si cambia completamente genere
il 27 febbraio sempre alle 17.45 con
la presentazione di “Sole Oscuro 2012: buio oltre il crepuscolo”,
scritto a quattro mani da Giovanni
L.F. Fiabane e Alessandro Castangia
(quest’ultimo noto perché fa parte
del collettivo di scrittori Mama Sabot che ha collaborato alla stesura
di Perdas de Fogu); il romanzo racchiude in sé le note estreme del pulp
e della fantascienza con richiami non
sempre velati alle tematiche di attualità. L’introduzione è affidata a
Paolo Serra. Si ritornerà alla poesia
il 20 marzo, alle 17.45, con la presentazione di Francesco Artuso, che
affida alle “Orme sparse di poesia”
la sua prima raccolta poetica edita;
ad argomentare il microcosmo emotivo del giovane poeta con relativi
spunti di riflessione sarà Bibi Orsi.
Aspettando la Fiera si concluderà sabato 24 aprile, alle 18.30, con
la presentazione del romanzo di Marcello Murru “Buthan - Particolari
allucinanti paralleli”; il giornalista
Carlo Floris illustrerà questo racconto dalla prosa aggressiva che
prende la forma di una fuga verso un
eden irraggiungibile, dove misticismo e spiritualità viaggiano a ritmo
di musica.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
A sette anni dalla prima edizione, per la prima volta l’associazione Janas ha organizzato anche un’edizione invernale della rassegna
Tante “Voci nuove del rock” nel festival di Giba
Nei due giorni della rassegna, sul palco allestito nella sala consiliare, si sono esibiti quattro gruppi (tre sardi, uno friulano) e due soliste.
A
nche quest’anno l’Associazione Janas ha chiuso la
rassegna “Voci nuove del
rock”, che porta avanti dal
2003, con un bilancio ampiamente
positivo. L’evento musicale, reso possibile dal contributo concesso dalla
Regione Autonoma della Sardegna,
Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, informazione,
Spettacolo e Sport, ha registrato la
grande partecipazione di un pubblico che ha tributato meritati applausi
ai gruppi e ai solisti alternatisi nell’arco delle due giornate di sabato
13 e domenica 14 febbraio sul palco
allestito nella sala consiliare del Municipio.
Il 13 c’è stata l’esibizione dei gruppi e dei solisti locali con la presenza
del gruppo proveniente dal Friuli,
“I Gatti di legno”, di sei componenti (Sofia Andreutti e Teresa Fuga alle voci; Giovanni Fuga alla batteria,
Cristian Talotti al basso, Denis Floreano alla chitarra e, infine, Anna Fuga alle tastiere), apprezzato da tutti i
presenti in sala. Gli altri gruppi protagonisti della serata sono stati tre:
The Elements di Sant’Anna Arresi
(Andrea Gallus alla batteria, Federico Milia alla chitarra e Federico Caredda al basso); The Nameless di
Perdaxius e Narcao (Stefania Pudda
e Cristina Tuveri alle voci, Ivan Pirosu alle tastiere, Gianluca Ibba alla
batteria, Andrea Tuveri al basso e
voce, Viviana Sais e Graziano Bachis alla chitarra; e, infine, i Ninety
Seven di San Giovanni Suergiu (Federico Cocco al basso e voce, Giorgia Balia alla voce, Alessandro Scarteddu alle tastiere, Enea Cocco alla
batteria, Elisabetta Medda e Nicola
Locci alla chitarra.
Si sono esibite anche due soliste,
Michela e Federica Dessì.
Domenica 14 gli ospiti, attesissimi da un grande pubblico, sono stati
i Cordas et Cannas che hanno suonato e fatto ballare i presenti per circa
due ore.
«Vista la riuscita edizione - ha
detto Sandro Tronci, presidente del-
formazione in una sala prove, finalizzando lo stesso alla registrazione
di un CD Demo Audio, sotto la Direzione di Tiziano Dessì e Mauro
Mameli. L’associazione Janas conclude Sandro Tronci - dà l’appuntamento a tutti gli amanti della
Il gruppo dei “Cordas et Cannas”.
L’esibizione di Tiziano Dessì con la figlia Michela.
l’associazione Janas - abbiamo assunto una decisione molto importante per coloro che hanno partecipato e dato vita a questi due giorni di
musica, concedendo loro l’opportunità di proseguire un percorso di
musica alla prossima edizione che,
quasi sicuramente, si svolgerà nel
periodo estivo all’aperto, nella grande piazza del paese.»
Giampaolo Cirronis
[email protected]
Un nuovo automezzo per l’Auser di Portoscuso
D
saluto ai volontari dell’Auser e ai
cittadini di Portoscuso».
Il dott. Andrea Savona ha illustrato l’attività svolta in tanti anni di
presenza in tutta Italia di Enel Cuore e che oggi, con questo atto di
sensibilità e di autentica generosità
del vice sindaco Giorgio Alimonda,
dell’assessore ai servizi sociali Selena Galizia, dell’assessore alla cultura e sanità Alessio Santus e, infine, del delegato allo sport Maurizio
Cuccu.
Il presidente ha ringraziato, an-
La cerimonia svoltasi mella sede dell’Auser di Portoscuso.
verso la nostra comunità, ha rafforzato il legame speciale che l’Enel
ha con il territorio da oltre 50 anni.
Un sentito ringraziamento e una
grande soddisfazione è stata manifestata anche dall’Amministrazione comunale con gli interventi
che a nome di tutta la popolazione
di Portoscuso, l’Enel Cuore per la
sensibilità e la disponibilità verso i
problemi sociali.
La serata si è conclusa con un
rinfresco e uno speciale intrattenimento.
Iniziativa della Asl 7 per gli invalidi civili
L
a direzione della ASL 7 di
Carbonia, alla luce della necessità di rendere più rapida ed efficace la risposta ai
cittadini che richiedono il riconoscimento delle invalidità civili, ha avviato un programma straordinario
per l’evasione delle pratiche.
In particolare, è stata potenziata
l’attività delle Commissioni che
operano nei due Distretti di Carbonia e Iglesias, e sono stati attivati gli
Uffici per la spedizione agli utenti
di Tiziana Frongia
Tiziana Frongia.
L’inaugurazione si è svolta il 24/1 alla presenza delle autorità cittadine
a alcune settimane un modernissimo automezzo è
in dotazione all’Auser
di Portoscuso: il veicolo
ha consentito di potenziare il progetto anziani a sostegno di coloro
che vivono in condizioni svantaggiate. Un importante passo in avanti
a favore della comunità locale, reso possibile grazie al sostegno di
Enel Cuore. Il mezzo è stato inaugurato domenica 24 gennaio, nel
corso di una cerimonia tenutasi
nella sede di via Giulio Cesare.
Il Presidente dell’Auser di Portoscuso, Ernesto Valdes, prendendo per primo la parola, ha detto di
sentirsi commosso per la grande e
calorosa partecipazione all’evento
a cui hanno preso parte le autorità
civili e religiose, i soci, la cittadinanza e le Auser territoriali.
Il presidente regionale, Giuseppe
Sassu, nel comunicare l’indisponibilità a partecipare all’ iniziativa,
ha inviato un sentito ringraziamento all’Enel Cuore «per l’atto di generosità e solidarietà capace di assicurare alla parte più debole della comunità un grande aiuto». Ha
espresso inoltre «un particolare
Riflessioni amiche
delle pratiche già definite.
L’obiettivo che viene perseguito
è di abbreviare, entro i prossimi due
mesi, i tempi di chiamata a visita,
assicurando i benefici agli aventi diritto senza le attese attualmente spesso fonte di disagi e proteste da parte
dei pazienti e dei loro familiari.
Nel frattempo, in applicazione delle norme di legge nazionali, viene
avviata la nuova modalità di presentazione delle domande di invalidità che dovranno essere inoltrate agli
uffici INPS di Carbonia e Iglesias, a
breve anche per via telematica, tramite i medici abilitati e i patronati.
A parte i casi classificabili come
urgenti, per i quali si procederà alle
visite con la dovuta tempestività, il
nuovo sistema in fase di avvio comporterà l’obbligatoria definizione
delle nuove pratiche entro 120 giorni
dalla presentazione delle domande.
Gli sportelli INPS, i patronati e i
competenti uffici della ASL, sono disponibili per ogni infornazione.
Mai così in basso… ancora sesso e potere… ancora assenza di regole e norme di legalità! La politica vive nel caos del fare e della sua
comunicazione oscurata. Notizie
contorte e distorte, celate e trasformate... per l’uso ed il consumo. Il
dissenso è terrorismo, ogni individuo è diventato un delinquente ed
ogni giorno nascono decreti mirati
e pensati per logiche di emarginazione e di salva poltrona. Comportamenti razziali che fanno rabbrividire ed offendono la vita. Si montano delle scene teatrali per poter
giustificare azioni di reazione vendute per liberatorie. Siamo diventati i mandanti delle morti di quelli che prima riuscivano a lasciare il
loro paese ed imbarcarsi verso la
libertà e con orgoglio mostriamo la
capacità di arginare un fenomeno
che andava solo interpretato come
atto di tolleranza e misericordia.
Negazioni anche dell’evidenza.
Negare sempre e mistificare gli altri come gli organizzatori di trappole mediatiche. Se un magistrato
indaga, sono tutti furfanti perché indagano degli innocenti. Parole che
si vuole rinnegare con disprezzo e
modulare una comunicazione condizionante.
Il comunismo, dice l’enciclopedia, è un insieme di idee economiche, sociali e politiche, accomunate dalla prospettiva di una stratificazione sociale egualitaria, che
presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l’organizzazione collettiva del lavoro. Il comunismo è la dottrina delle condizioni
della liberazione del proletariato,
cioè di quella classe della società
che trae il suo sostentamento soltanto ed unicamente dalla vendita
del proprio lavoro e non dal profitto di un capitale. Che poi il comunismo abbia fallito perché gestito e
reinterpretato da uomini politici fallimentari, questo non significa che
la privatizzazione e la globalizzazione fondata sul profitto a tutti i
costi sia l’emblema del perfetto volto della società che vorremmo. Ma
il dissenso non giustifica l’offesa a
chi ha creduto in una parola e nel
suo significato.
La storia non si calpesta ma diventa lo strumento per evolversi at-
traverso l’osservazione retrospettiva. La storia non dimentica il valore delle persone che hanno fondato la Repubblica e scritto la Costituzione legittimando la sovranità
popolare. Oggi, il governo della cosa pubblica, viene paralizzato dalle
figure politiche verso le quali si accentra esageratamente il potere e si
paralizzano gli strumenti popolari
di scelta politica come il parlamento
o i consigli regionali. Finisce così
la fierezza, finisce la forza di far
star bene tutti o quasi tutti, troppo
occupati a far crescere pochi e far
star male molti, troppo occupati a
dissipare le energie di un paese
agonizzante sino ad ieri fiero ed orgoglioso del sole e del buon stile ma
diventato oggi, odoroso di immondizia e falsi d’autore.
Un paese che non riproduce più
i Leonardo ed i Michelangelo ma
costruisce i rischi di palazzi di
coccio elevati con i soldi macchiati di sangue e nelle impervietà della terra proibita, pronti a crollare
al botto di un tappo che festeggia
i morti. Non ci sono intelligenze
nel politico che si macchia, c’è la
stupidità di chi non vede oltre e vive la giornata della sua grandezza
effimera e caduca, illudendosi di
lavare la bruttezza nascosta di un
percorso di vita inutile e sprezzante.
Considerazioni su recupero della memoria storica e identità culturale
L’associazione sulcitana d’arte contemporanea
S
i apprezza la città in cui si
vive se la si conosce e conoscerla significa anche
tentare di recuperare nella
memoria locale ciò che è andato
eventualmente perduto, per offrirlo
come patrimonio a chi non c’era.
Tutto ciò trova un senso in una presa d’atto che ciò che oggi noi siamo
ha radici nel passato, e che dimenticare queste radici può condurre ad
un modo di vivere e di pensare privo
di riferimenti nel quale le relazioni
tra persone sono determinate solamente da necessità o da convenienza. Il non far memoria di questa
identità culturale può portare all’individualismo ed alla fuga dalle aggregazioni e di conseguenza alla dequalificazione della vita.
Ho voluto fare queste riflessioni come protagonista e testimone
dell’operato dell’Associazione
Sulcitana d’Arte Contemporanea
(ASAC), le cui ricerche e le cui elaborazioni chiedono oggi adeguati
spazi culturali d’integrazione e di
cittadinanza. Ritengo che la conservazione e la tutela delle opere e del
contributo di idee di questa Associazione, attiva dal 1960 al 1985,
sia compito istituzionale e prioritario del Comune, anche perché pur
essa, unitamente ad altre valenze di
tipo archeologico o minerario, concorre nel suo piccolo alla individuazione e alla valorizzazione dell’identità stessa della città. E questo
perché la conservazione della memoria storica non sia più solo un dovere civile e neppure un semplice,
sia pur legittimo, bisogno collettivo, ma diventi una vera e propria risorsa comune, che va doverosamente conosciuta per essere giustamente riconosciuta e apprezzata.
In tal senso mi auguro che questo
scritto possa rappresentare il primo
passo conoscitivo e d’approccio verso espressioni culturali certo non
meno importanti e valide di quelle
di oggi solo per il fatto di essersi
sviluppate oltre vent’anni fa ed essere poi cadute, o essere state lasciate cadere, in una sorta di malinconico silenzio.
Quella dell’ASAC è stata un’esperienza ancora oggi validissima,
sempre in grado di fornire ai giovani l’esempio di come pur nel pieno
rispetto della specificità dei singoli
sia possibile mettere insieme le risorse di ciascuno per dare vita ad
una unità ideale e d’intenti capace
d’incidere sulla crescita della comunità alla quale ciascuno deve portare la testimonianza del contributo
delle proprie capacità, della propria
intelligenza e del proprio mondo di
moralità e di valori.
L’esperienza c’insegna che il
mondo giovanile è a disagio per una
crisi profonda d’identità e di radici.
Si ha fame di memoria storica, non
per una sterile nostalgia del passato,
ma perché essa orienta una visione
positiva della vita e dei rapporti
umani, educa alla convivenza pacifica e ad avere dei punti di riferimento dai quali partire per continuare a costruire dove altri hanno
già terminato il loro lavoro.
Memoria e identità sono due termini che affondano le proprie radici nel territorio che sta intorno a
noi e con il quale noi interagiamo,
ma costituiscono anche il consolidamento di un circolo di legami e
di relazioni affettive che quotidianamente viviamo sulla nostra pelle e
che ci sono state trasmesse attraverso le esperienze maturate da chi è
vissuto prima di noi. Memoria e
identità rappresentano, quindi, anche
un bagaglio di esperienza e di cultura che ereditiamo da un passato
che non abbiamo vissuto direttamente, ma che tuttavia ci pervade
e ci condiziona più di quanto non
sia credibile e immaginabile. Ecco
perché è di fondamentale importanza andare alla riscoperta, alla
valorizzazione e alla conservazione
dei segni del passato. E nel campo
delle arti, sia che si tratti di una pennellata di colore o di materia viva
plasmata dalle mani dell’artista,
sia che si tratti di un fotogramma o
anche di una semplice parola, ogni
segno racchiude infatti, nel suo linguaggio specifico, un significato e
un messaggio altrettanto specifici
e particolari e ogni segno rappresenta uno strumento ineguagliabile
per dilatare il codice di comunicazione della sensibilità che ogni operatore artistico possiede e che vuole
riuscire a trasmettere in chi, nell’oggi o nel domani, osservi e cerchi
di comprendere le sue creazioni.
Nei racconti “graffiati” con arte su tele, cartoncini, lastre, bronzi,
marmi ed alabastri e cartoline ingiallite dal tempo, modernissimi
“file” o vecchi quaderni sgualciti,
vetuste pellicole o sofisticati supporti digitali, in ciascuno di essi si
fondono invariabilmente i tratti di
un “vissuto” esistenziale che parla
ancora un linguaggio a noi familiare,in ciascuno di essi traspare e si
esalta l’infinito che ogni artista si
porta dentro, in ciascuno di essi si
fissano i punti di sofferti monologhi
interiori, si denunciano le contraddizioni della realtà, le emozioni si trasformano in colore, in luci e in suoni, i sentimenti si fanno segni e forme. Accingiamoci, quindi, a scrivere di questo ritorno al passato, di
questo ripensare e rimeditare il passato, ma non prima di chiederci cosa
voglia dire “ricordare”. E io penso
che ricordare il passato non significhi tanto il ritornare a riviverne notarilmente ogni attimo, quanto
piuttosto selezionarne, attraverso
degli abili stralci, i momenti più
importanti e più significativi. Se
mi si passa la battuta, ricordare tutto oltre che inutile, sarebbe anche
patologico.
C’è un racconto di Borges molto bello che si chiama “Fugnès el
memorioso”. “Fugnès el memorioso” è un uomo che non può
dimenticare nulla e poiché non può
dimenticare non ha ricordi, ma ha
una folla sterminata di cose che gli
uccidono la mente e gli uccidono il
cervello. Quindi, se non c’è dimenticanza, non c’è neppure memoria,
c’è soltanto questa specie di cosa
spaventosa che sarebbe il ricordare tutto. Ma non è certo il nostro
caso, perché noi ai nostri ricordi
non vorremmo rinunciare mai.
Continua - Nino Dejosso
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Il 30 gennaio al Teatro Centrale di Carbonia è andato in scena l’ultimo lavoro dei Kataklò Atletic Dance Theatre
“Play” immortala le discipline sportive con grande poesia e forza
Il gesto atletico più appassionante si unisce all’armoniosa forza della danza ed all’espressività del teatro mimico.
I
Kataklò
Atletic
D a n c e
Theatre,
hanno rielaborato in modo
coinvolgente
uno dei loro laCinzia Crobu.
vori degli esordi, “Play”, arricchendolo di nuove evoluzioni ginniche ed acrobatiche. La compagnia, capace di
mescolare con nuovo vigore atletica e teatro, di svilupparne i linguaggi, oggi svetta tra le più affermate realtà internazionali.
Questo spettacolo era stato ideato per rappresentare l’Italia alle
Olimpiadi della Cultura di Pechino, una tra le tante manifestazioni nel mondo cui hanno partecipato i Kataklò, fortemente voluti anche per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino e scelti per esibirsi
in piazza San Pietro, alla presenza di Giovanni Paolo II, per la
Giornata Mondiale della Gioventù.
Giulia Staccioli, campionessa
di ginnastica ritmica che ha fatto
parte dei Momix, nonché ideatrice e coreografa del gruppo, in
questi anni ha perfezionato i suoi
studi di ricerca teatrale e coreografica, portando in scena uno
spettacolo “a quadri” che è riuscito a trasmettere grande simpatia oltre che indubbia preparazione accademica.
Sette bravissimi protagonisti si
sono alternati sul palcoscenico, in
numerose scene (circa una ventina), in cui la danza, la ginnastica
e l’approccio teatrale si sono messi al servizio dello sport, protagonista indiscusso della serata!
Svariate discipline sportive sono
state liberate dalla sfida agonistica e sono state disegnate con poesia ed ironia; i danzatori si sono
mossi in perfetto equilibrio attraverso movimenti ora sinuosi, ora
folli. I loro corpi, stupendoci ed
emozionandoci, hanno creato l’arte, coinvolgendo grandi e piccini
attraverso la riflessione ed il sorriso. Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo Fumarola,
Serena Rampon, Marco Ticli sono i bravissimi atleti ballerini,
corpi capaci di giocare e creare,
sperimentando.
Un plauso oltre alla Staccioli,
va anche all’assistente alle coreografie danzanti, la brava Jessica Gandini, alla costumista Sara Costantini, che ha vestito i protagonisti, in modo curatissimo e
consono al tema di ogni quadro
ed al musicista e compositore
Ajad la cui raffinata colonna sonora, scritta appositamente, ha
creato un tema musicale imprescindibile dallo sviluppo dello
spettacolo.
nosi, mossi sapientemente nel
buio, da corpi avvolti in tute nere.
Il risultato è un quadro in continuo mutamento, ora bocche, ora
note, ora visi d’uomo, che rapisce il pubblico. Si passa per l’automobilismo, per il Go-Kart, per
degli anelli quasi circensi, attraverso il simpaticissimo lancio del
peso (consistente in un peso umano un po’ indisciplinato e reticente al lancio!), fino ad arrivare
al tennis ed al rugby. I rugbisti
inscenano la famosissima “Haka’’,
la danza tipica del popolo Maori:
vediamo muoversi contemporaneamente le mani, i piedi, le
Un’immagine da “Play”: rappresentazione del nuoto sincronizzato.
I quadri, tutti fortemente evocativi, si sono succeduti con leggerezza: memorabile la scena in
cui le danzatrici donne, immerse
in un’atmosfera quasi lunare, giocano con movimenti plastici e
volutamente lenti, con una palla
di carta di riso gonfiata ad elio.
è come essere muse padrone di
un pianeta, ma contemporaneamente adolescenti che si misurano col gioco, componente fondamentale per la nascita della performance. Altro punto focale è la
rappresentazione del nuoto sincronizzato. Le “sincronette’’, immerse in un mare di luci e suoni,
sfoggiano la loro grazia in un’esatta coordinazione di tempi ed
energie.
è poi il momento di fili lumi-
gambe, la voce, le lingue e gli
occhi nel rappresentare l’esultanza o il disprezzo, la disciplina o
l’emozione in un momento catartico.
Il pubblico del Teatro Centrale ha premiato i Kataklò con applausi scroscianti e meritatissimi,
per essere saputi arrivare a ciascuno spettatore con semplicità,
vera bravura e naturalezza!
Ultimo appuntamento in calendario per la VI stagione del
circuito regionale della danza in
Sardegna, il 13 marzo con la più
classica delle storie d’amore,
l’intenso Giulietta e Romeo di
Fabrizio Monteverde e del Balletto di Roma.
Cinzia Crobu
[email protected]
Ha preso il via il 4 febbraio a Bacu Abis la seconda edizione
Un ponte sulla scena, la rassegna teatrale
organizzata dall’associazione Albeschida
H
a preso il via lo scorso 4
febbraio la II edizione di
UN PONTE SULLA
SCENA, rassegna teatrale organizzata dalla compagnia Albeschida con la Direzione Artistica di Corrado Licheri, la collaborazione organizzativa de La Cernita Teatro e il patrocinio del Comune di Carbonia e della Provincia di
Carbonia Iglesias.
La compagnia Albeschida è nata nel 2000 all’interno del Centro
Diurno del CSM di Carbonia (ASL
7). Dal 2006 la compagnia lavora
sotto la guida del regista Corrado
Licheri (fondatore delle compagnie
cagliaritane il Teatro del Sale e il
Teatro dell’Elefante).
La rassegna, dal 4 febbraio al
16 aprile 2010, è articolata in spettacoli, corsi di formazione destinati alle scuole del secondo ciclo di
Istruzione del Sulcis Iglesiente e
una mostra fotografica allestita nel
foyer del Nuovo Cine Teatro di Bacu Abis, che illustra il percorso artistico e formativo del Gruppo Teatro Albeschida.
Quattro gli spettacoli della rassegna in programma al Cineteatro
di Bacu Abis.
Il 4 febbraio è andato in scena
“Quarant’anni o poco meno”, regia di Corrado Licheri, in scena:
Corrado Licheri, Cristina Fonnesu
(Teatro dell’Elefante); il 19 febbraio 2010 è stato rappresentato lo
spettacolo “Anche le mele hanno il
bruco”, regia di Nicoletta Pusceddu.
Il programma prevede ancora il
12 marzo “Sogno di una notte di
mezza estate”, da W. Shakespeare,
adattamento e regia di Giampietro
zione Teatro Alkestis.
«Ogni spettacolo - spiega il Direttore Artistico, Corrado Licheri sarà accompagnato da stage teatrali e performance condotti dagli
stessi registi coinvolti nella rassegna e ai quali parteciperanno gli
studenti e gli attori della Compagnia Albeschida sul concetto del
Il teatro di Bacu Abis.
Orrù, in scena: ragazzi del laboratorio Dream Art 2009 (Fueddu e
Gestu); il 16 aprile, infine, “Rovesci d’amore”, liberamente ispirato
al mito di Teseo e Arianna, testo e
regia di Andrea Meloni. Andranno
in scena Andrea Meloni, Sabrina
Mascia, Elisabetta Piras, produ-
“prendersi cura”.»
Le scuole coinvolte sono: Ipia di
Carbonia e Iglesias, Liceo Scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco - Area Sociopsicopedagogica e
Scienze Sociali, Istituto “C. Baudi di
Vesme” Liceo Piscopedagogico e
delle Scienze Sociali di Iglesias.
Il 9/1 secondo appuntamento con la prosa del circuito Cedac
Sam Capuozzo: noir, commedia napoletana
ed un amore tristemente fatale!
U
na tenda di fili di ciniglia,
dei mobili fucsia ed una
melodia datata anni ’70
ci hanno scaraventati nello studio e nella vita di Samantha
Capuozzo, nota a tutti come Sam!
Detective maledettamente testarda, egocentrica ed a tratti violenta,
Marina Confalone, interpreta con
maestria un personaggio da lei creato (in collaborazione con Luciano
Saltarelli e Roberto Azzurro) e fortemente voluto. Gli ingredienti per
il successo sono stati ben amalgamati: la commistione di generi, per
esempio, è segno di grande coraggio e di maturità, che non tutte le
compagnie possono permettersi di
affrontare con bravura. Giallo, commedia napoletana, comicità, musical… addirittura i burattini di Brunetto Leone e poi gli attori che scendono fra le fila degli spettatori, a
porgere zucchero filato e palloncini,
trasformando per qualche minuto
il Teatro Centrale in un Luna Park,
rumoroso e profumato, luogo cruciale per il finale! Adriano Pantaleo,
che il pubblico riesce a scorgere anche sotto una parrucca, è cresciuto
anagraficamente e come attore. Da
bimbo prodigio del cinema e della
fiction, approda al teatro interpretando con sicurezza e cura dei particolari uno studente di psicologia,
inizialmente demotivato, desideroso di riscattarsi attraverso il lavoro.
Rispondendo ad un annuncio trovato sul “cerca lavoro’’ incontra
Sam e, per una serie di circostanze
fortuite, diviene il suo assistente in
un caso che cambierà, fatalmente, la
vita di entrambi. Vincenzino, apprendista detective e narratore della
vicenda è un’ottima spalla. Tanto
Sam è insolente, distesa e arrogante, tanto il ragazzo è cortese, teso, e
preciso nello svolgere il lavoro. La
loro complementarietà risulta anche
nell’osservarli muoversi in scena,
soprattutto durante i momenti musicali: lei si muove lentamente,
disinvolta e svogliata, lui è nervoso,
preciso e si muove a scatti.
I due vengono assunti da una ricca signora per lavorare sotto falso
nome in una villa e sorvegliare l’infedele padrone di casa, il bel Paul,
interpretato da un brillante e capace Massimo De Matteo. Il consumato play boy farà perdere la testa
a Sam, per la quale, sarà l’inizio
della fine. Dopo anni di vita sfrenata e di libertinaggio, l’incontro con
l’amore la rende sempre meno seducente, aggressiva ed antiborghese, ma non ne diminuisce la sua
fatica, di colore, che istigato da Sam
intraprende una rivoluzione personale per accrescere i suoi diritti!
è inevitabile lasciarsi trasportare dalle musiche di scena appositamente create de Elio e le storie Tese per la loro amica Marina Confalone. Curate, pertinenti e descrittive,
ci guidano in un’escalation emotiva, fino al finale molto malinconico, come la stessa canzone di chiusura finisce per riconoscere, quasi
scusandosi. Belli e coloratissimi i
costumi di Daniela Ciancio e ottime le scenografie di Roberto Crea,
Marina Confalone e Adriano Pantaleo, in scena nei panni di due investigatori.
bravura. Tutto il cast è all’altezza
della situazione ed i lunghi applausi per gli attori Luigi De Falco, Vincenzo De Falco, Sergio Di Paola,
Giuseppe Gavazzi, Yacoubou Ibrahim, Ivana Maione, e Loredana Simioli, dimostrano quanto il pubblico abbia gradito questo spettacolo,
in cui i delitti si succedono quanto
l’alternarsi dei sentimenti. Villa Fravulella, a Posillipo, fa da cornice a
tante vite. Veniamo introdotti dalla
governante, l’ottima Tina Femiano,
attrice sfaccettata e di talento, per
poi renderci conto di trovarci all’interno di un microcosmo di amori, tradimenti, interessi personali e
personalità contrastanti. Esilaranti
i due gemelli in divisa e l’uomo di
create su un sipario mobile, che mutano in modo gradevole e senza distogliere l’attenzione dallo spettacolo. Gentilissimi e disponibili, a fine
spettacolo, alcuni membri della
compagnia si sono intrattenuti con
tanti giovanissimi spettatori, sottoponendosi, a domande e intavolando un’esaustiva discussione, su
tempi e modi di realizzazione della
messa in scena, poi conclusasi, in
modo informale, davanti ad una tavola imbandita! Un modo insolito
e piacevole per permettere ai giovani (erano anni che non se ne vedevano così tanti, come questa stagione, al Teatro Centrale), di rapportarsi costruttivamente al Teatro.
C.C.
La rassegna “Un ponte sulla scena” ha profondi significati
«Attraverso il teatro i sofferenti psichici
diventano protagonisti insieme a noi»
S
e si vuole dare una definizione di disturbo mentale si
può dire che esso è uno stato in cui la persona è persa
in un grave e spesso invincibile isolamento; isolamento da se stessa e
dalla comunità con contemporaneo
tentativo di uscita da tale stato attraverso pensieri e comportamenti
“folli” e che gli psichiatri chiamano “psicosi”.
Nel nostro momento-periodo storico si parla a più riprese della cura
di tale malessere e si danno risposte
diverse a seconda dell’impostazione
personale-culturale dello psichiatra,
della scuola psiachiatrica e del contesto culturale e sociale di riferimento.
Quando si parla di come curare
la persona con disturbo mentale, la
parola cura assume valenze diverse,
ma sostanzialmente la si omologa
alla parola terapia. Come se cura e
terapia fossero la stessa cosa.
Nascono allora una serie di fraintendimenti ed equivoci, come se la
cura (o terapia) fossero un’esclusiva
di gruppi “scientifici”, di specialisti
che posseggono lo strumento finale
per vincere tale stato. Si crea così
uno stato di delega alla cura, con
conseguente espropriazione di livelli propri della persona e al contesto sociale che, attraverso il buon
senso comune, possiede anch’esso
importanti risorse di cura.
In realtà la parola cura ha significati molto più articolati e complessi, che abbracciano diverse modalità di essere e di cui la terapia è solo una parte della cura stessa.
Quando si parla di cura possiamo dire che “ci si prende cura” di
una persona attraverso modalità diverse e che nessuna delle modalità
della cura è mai superiore a un’altra.
Ci può essere una prevalenza nei
diversi momenti del “prendersi cura”, ma la totalità della cura non
deve mai sfuggire.
Ci si prende cura di una persona
attraverso una relazione di simpatia
ma, contemporaneamente, anche attraverso un insegnamento morale
graduato e, se del caso, con una terapia farmacologica opportuna.
Mettere sempre in evidenza, o
tenere a mente, i diversi significati
e contesti in cui si esplicita la cura,
è molto importante se non si vogliono dare risposte parziali, riduttive e
anche dannose alle problematiche
che pone il disturbo mentale.
La scelta fatta dal nostro gruppo,
di riflettere su questi argomenti e di
chiamare i conseguenti interventi di
cura come “prendersi cura”, ha il
significato di coinvolgere in questa
cura, oltre le persone con problematiche mentali, anche tutte quelle
componenti sociali che ne sono vicine.
Si tenta così di “creare” un livello di contesto sociale in cui la
persona - quella specifica persona
- trova la possibilità di esprimersi e
relazionarsi con più facilità, anche,
da parte del sistema sociale di riferimento, assorbendo modalità “psicotiche”, naturalmente sin dove questo è possibile, che altrimenti sarebbero incompatibili con il resto
della società.
La seconda edizione di “Un Ponte sulla scena” ha proprio questo
significato.
Attraverso il teatro è possibile
veicolare parte di questi contenuti
e creare contesti sociali in cui un
gruppo di sofferenti psichici sono
protagonisti insieme ad altre persone
che lavorano paritariamente con loro;
contemporaneamente è possibile stimolare e rendere partecipi altre componenti della società, scuole con
docenti e studenti, gruppi teatrali vicini e sensibili alle problematiche
esposte, familiari e operatori sanitari, che in questo confronto formino un ponte che a partire dalla scena sia di un collegamento reale con
tutte le componenti personali e sociali chiamate, ognuna secondo specifiche responsabilità, alla cura della persona sofferente.
Antonio Cesare Gerini
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
Sulcis
TV
Via Donizetti, 19 D - Sant’Antioco
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Il sogno del Carbonia di vincere la Coppa Italia si è infranto alla ruolette dei rigori, dopo 120 minuti di durissima battaglia
Porto Torres ai rigori su un grande Carbonia
La squadra di Mannu, in goal al 1’ e dominato il primo tempo, ha subito la reazione del Porto Torres, arrendendosi solo ai rigori.
C
arbonia, che peccato! La
ruolette dei calci di rigore,
dopo 120 minuti di durissima battaglia in un pomeriggio freddo e piovoso sul bel manto erboso dello stadio Quadrivio di
Nuoro, ha regalato la Coppa Italia al
Porto Torres, capolista e dominatore indiscusso del campionato di Eccellenza regionale, ma la squadra di
Graziano Mannu ha lasciato il campo
a testa alta, anzi altissima.
A distanza di soli tre giorni dalla
partita di campionato disputata a
Porto Torres, conclusa sull’1 a 1, il
Carbonia ha affrontato il grande appuntamento con una straordinaria
concentrazione e per quasi 80 minuti ha avuto la partita in pugno, grazie al goal-lampo messo a segno da
Alessandro Basciu e nell’ultima mezz’ora ha goduto perfino della superiorità numerica per l’espulsione del
giocatore turritano Spanu, ammonito due volte dal direttore di gara.
Nel finale, purtroppo, quando mancavano solo 9 minuti al triplice fischio dell’arbitro, una distrazione difensiva ha consentito alla squadra di
Rosario Affuso di pareggiare con il
suo giocatore più rappresentativo,
Alessandro Frau, ed il risultato da lì
in avanti non è più cambiato, fino alla
lotteria dei rigori, raggiunta dopo la
dubbia espulsione di Federico Trogu, il capitano biancoblù protagonista di una prima parte della partita
semplicemente fantastica, maturata
all’inizio dei tempi supplementari.
Nei primi 45 minuti di gioco c’è
stata una sola squadra in campo, il
Carbonia. Segnato il goal del vantaggio, la squadra biancoblù ha gio-
Bove. E così si è andati al riposo con
un Carbonia bello, bellissimo, persino troppo bello, forse, per essere
vero. Il grande rammarico che resta è
non aver chiuso la partita con il secondo e magari anche il terzo goal.
Nella ripresa, attesa, è arrivata la
reazione del Porto Torres che ha iniziato a creare occasioni da goal ed il
entrati (Cossu per Sanna, Michel Milia per Mura e Lebiu per Basciu), a
freddo, non è stato pari alle attese e la
squadra ha continuato a subire, consentendo al Porto Torres di pareggiare e, quindi, di riaprire la partita.
I tempi supplementari sono stati
molto sofferti ma il Carbonia è riuscito a mantenere il risultato in equi-
Come 32 anni fa, quando il Quadrivio ospitò lo spareggio per la promozione in serie D tra le due squadre, con l’identico punteggio di 1 a 1,
vantaggio del Carbonia e rimonta del
Porto Torres, la partita non si è decisa
neppure nei tempi supplementari ma
contrariamente ad allora, quando il
regolamento prevedeva il sorteggio
Il Carbonia protagonista della finale della Coppa Italia a Nuoro.
La gioia dei giocatori dopo il goal-lampo messo a segno da Alessandro Basciu.
cato benissimo, producendo occasioni da goal in serie, non sfruttate per un
pizzico di imprecisione nelle conclusioni e per le prodezze del portiere
del Porto Torres. La capolista del
campionato non ha mai creato problemi al portiere minerario Daniele
librio nonostante l’arbitro avesse ristabilito la parità numerica al 3° minuto del primo tempo supplementare,
espellendo Federico Trogu, ritenuto
responsabile di una gomitata nei confronti di un avversario, fallo quantomeno dubbio.
Carbonia è apparso intimorito. In
qualche modo è riuscito però a conservare il vantaggio con grande caparbietà e determinazione, fino a quando il Porto Torres è rimasto in dieci.
Graziano Mannu ha effettuato alcuni cambi ma il rendimento dei nuovi
Cantina Santadi
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che premiò il Carbonia, questa volta
a decidere sono stati i calci di rigore
e a prevalere, di stretta misura, è
stato il Porto Torres.
Il rammarico del Carbonia cresce,
perché le due parate compiute da
Daniele Bove, una sul temutissimo
Mario Fadda, hanno creato i presupposti per la vittoria, ma gli errori di Giandon, Lebiu e Noli che ha
colpito la traversa al quinto rigore,
hanno fatto gioire i turritani (3 a 2 ai
rigori, 4 a 3 complessivo).
Al Carbonia, insieme al rammarico, restano la soddisfazione e la
consapevolezza di aver fatto fino in
fondo il proprio dovere e di aver regalato grandi emozioni alle centinaia di tifosi che l’hanno seguito in
una grigia e fredda serata invernale,
in una trasferta di oltre 420 chilometri tra andata e ritorno.
Il sogno della conquista della Coppa Italia è svanito sul filo di lana ma
un grande risultato questo Carbonia
l’ha raggiunto, riuscendo a riportare
entusiamo e voglia di calcio nella
sua tifoseria dopo oltre vent’anni. E,
considerata l’età media relativamente
contenuta della rosa, se ci si crede,
ci sono le condizioni per crescere
ancora e per ritornare a sognare la
promozione in serie D.
Archiviata la Coppa Italia, la
squadra si è rituffata nel campionato, confermando tutti i propri pregi al
pari dei difetti: altri due pareggi, poi
la goleada di Calangianus che ne ha
ribadito una potenzialità straordinaria, ancora tutta esplorare.
Giampaolo Cirronis
L’atleta sulcitano continua a mietere successi a tutti i livelli
Stefano Espa ha vinto il titolo tricolore
S
tefano Espa (Esperia CA) è
il nuovo campione italiano
allievi dei 60 metri ad ostacoli indoor. Ha conquistato
il titolo tricolore di categoria ai campionati italiani svoltisi ad Ancona. Il
16enne allievo di Amedeo Avanzato,
s’è imposto al fotofinish sul goriziano
Alessandro Iurig, con il tempo di
8”04 (contro l’8”06 del friuliano).
Il risultato rappresenta un chiaro
segnale della continua crescita di una
delle più brillanti promesse dell’a-
Stefano Espa con Locci e Avanzato.
tletica sarda, dopo i successi ottenuti ai campionati nazionali studenteschi di Lignano Sabbiadoro, nella
gara dei 110 ad ostacoli (14”28) e la
medaglia di bronzo dei campionati
italiani all’aperto svoltisi a Grosseto.
L’8”04 di Ancona colloca Stefano Espa al terzo posto nelle liste all-time di categoria.
In campo femminile, nella categoria promesse, nei 60 hs s’è imposta una giovane atleta sarda, Francesca Albiani (Amsicora), in 8”43.
Dopo una partenza stentata la squadra lagunare è cresciuta
La VBA/Olimpia è tornata protagonista
L
LATINIA
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
a prevedibile sconfitta di
Monza (0 a 3 sul campo della capolista) non intacca il
periodo positivo della VBA/Olimpia nel girone A del campionato di B1 maschile di volley.
La squadra di Giuseppe Lai ha
cominciato il girone di ritorno alla
grande. Prima ha battuto al palasport
il fortissimo Cantù, terzo in classifica; poi s’è imposta a Biella in uno
scontro diretto per la salvezza. Dopo le amarezze subite nel girone di
andata con sconfitte causate da tanti fattori, squalifiche, infortuni e tanta sfortuna, gli antiochensi confidano di raggiungere nel girone di ritorno un posto in classifica più consono al loro reale valore.
Sabato 27 febbraio arriva a Sant’Antioco l’Augusta Cagliari (7ª in
classifica con 42 punti e in piena
corsa per i play-off), per il derby più
atteso della stagione.
A questo punto l’obiettivo è la salvezza, con l’ambizione di ottenere
qualcosa in più. Riportare al Palagiacomo Cabras gli entusiasmi degli anni della A1, non sarà certamente facile ma i tifosi, con l’allontanamento dalle sabbie mobili della retrocessione, possono iniziare a sperare in un futuro più ambizioso.
Facendo le debite proporzioni, le
schiacciate di Frangioni ricordano
quelle del più grande giocatore che
abbia mai vestito la maglia dell’Olimpia: Rafael Pascual.
Tito Siddi
A U TO S C U O L A A M I C A di O scar Lai
Per chi non si accontenta di un semplice documento
per guidare e crede che la sicurezza sia un bene al
quale non si può rinunciare.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010
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AVVISO DI GARA PER PUBBLICO INCANTO
La IGEA SpA
rende noto
che in data 16 marzo 2010 alle ore 09,30 negli uffici Amministrativi di Iglesias, località Campo Pisano, è indetto
pubblico incanto per l’appalto relativo al servizio “Raccolta, carico, trasporto e conferimento in discarica autorizzata dei rifiuti e delle celle presenti nell’area del fabbricato ex Impianto elettrolitico di Monteponi” nel Comune di
Iglesias (Provincia CI)”.
Saranno ammessi alla gara tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/06 e che siano iscritti
nell’Albo nazionale delle imprese per la gestione dei rifiuti per la categoria 5, classe “f” e categoria 10 A, classe “e”
in corso di validità.
L’importo a base d’asta è di € 686.800,00 (seicentottantaseimilaottocento/00) oltre agli oneri per la sicurezza di €
50.200,00 (cinquantamiladuecento/00) non soggetti a ribasso.
Il termine di esecuzione del servizio è di 180 (centottanta) giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna.
La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire entro le ore 15,00 del 15.03.2010 presso la Segreteria dell’IGEA negli uffici di Campo Pisano - Iglesias (CI).
La documentazione relativa alla gara è visibile presso la segreteria dell’IGEA ed è anche disponibile sul sito internet
www.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile sul sito www.regione.sardegna.it della Regione Autonoma
della Sardegna e sul sito www.serviziocontrattipubblici.it del Ministero delle Infrastrutture
Responsabile del Procedimento: Ing. Gianfranco Consoni, tel. 0781/491410.
Visite Guidate ai siti minerari
Porto Flavia - Masua
Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni
Galleria Villamarina - Monteponi
Museo delle macchine - Masua
Galleria Henry - Buggerru
Galleria Anglosarda - Montevecchio
Data di trasmissione e ricevimento dal bando alla GUCE: 19.01.2010.
Il Presidente
F.to Giovanni Battista Zurru
Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni
I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:
0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax
al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected].
Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.