Compact-Disc Disco Musicassetta Mp3 E poi...?
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Compact-Disc Disco Musicassetta Mp3 E poi...?
Disco Musicassetta Dischi di gommalacca, acetato, metallo, vinile... cioccolato! Negli anni cinquanta inizia l'età d'oro del disco grazie a tre innovazioni: il microsolco, l'alta fedeltà e la stereofonia. Il 78 giri in gommalacca è sostituito nel 1947 dal disco microsolco a lunga durata, il 33 giri. Nel 1949 viene lanciato il fratellino 45 giri (single) destinato ai brani di successo dei maggiori gruppi rock e pop della storia. ità tiv tein a l e ins ar ell bert E d a Al ori 1900 1903 i Pr Pr 1914-1918 1919 Il file non dipende più da un supporto sonoro fisso e da una macchina predefinita per l'ascolto, ma diventa vettore del suono e perde di fisicità: può essere registrato ed ascoltato su supporti diversi (hard disk, memorie flash, cd-r, ...). L'esperienza dell'ascolto musicale segue una strada sempre più caratterizzata dal suo essere immateriale, mobile, illimitata e spesso gratuita. 1982 Il compact disc 1998 Il primo lettore MP3 Un piccolo contenitore con due bobine che raccolgono un nastro registrabile: ecco l'idea della Philips che viene presentata all'Esposizione di Berlino del 1963 con il nome di Compact Cassette. Questo supporto segna l'inizio della registrazione di massa e pone il problema dei diritti d'autore. Nel 1979, la Sony mette sul mercato il primo Walkman: un apparecchio per portare la musica con sé, destinato a diventare l’icona di una generazione. . Philips, Sony e Polygram lanciano sul mercato il compact disc (CD-audio), un supporto digitale che per solidità, comodità di impiego e purezza di suono, rimpiazza ben presto i tradizionali supporti sonori analogici. A metà degli anni novanta, appaiono sul mercato i primi CD scrivibili (CD-R e CD-RW): ognuno può masterizzare a casa i propri CD! Il primo lettore MP3 ad entrare in commercio è l'MPMan F10 presentato nel 1998 da Saehan Information Systems . Fa poi parlare di sé il Rio PMP300 per una presunta infrazione del copyright delle canzoni memorizzate nel lettore. La decisione del tribunale a favore di Rio crea le basi per la diffusione dei lettori MP3 nel mercato domestico.Nel 2001 nasce il primo iPod, diventato oggi il lettore MP3 più venduto al mondo, status symbol del nostro tempo. le dia a) n r o M uer a G r er de Gu ran a im (G 1929 co ia eti F) n n o f n) ag AS reo lei o m (B r Ste Blum t as D. on an m l i (A Pr 1931 1935 1936 1939-1945 e ion e ial E poi...? L'era del digitale 1963 La musicassetta . i. dr era lin ato. izz AG i v c s t ei erc ca haf e d sul m afi ellsc di n r io a sa rk og Ges z r c m u bo Yo od fer dis st lla ew pr si af ia kun r e a t l d n s N sa sco du To llo es Il di ro 'in zzeri l C C l e i 1) 2) a d hi sv t i c c as Dis N no pla ight o r re ae elli W n t i lo Fra vo mo Te 1905 Mp3 Il primo compact disc Il primo CD musicale ad essere messo in commercio è The Visitors, inciso nel 1982 dal gruppo svedese degli ABBA, si tratta anche dell'ultimo disco del celebre quartetto. Il tedesco Fritz Pfleumer (1881-1945) mette a punto un supporto più pratico del filo metallico: il Phonoscript (1928), un nastro cartaceo ricoperto di particelle magnetiche. Nel 1935, BASF produce il primo nastro magnetico in materiale plastico. Seguono numerose innovazioni tecnologiche: dalle bobine, molto delicate, difficili da caricare, si è passati alle prime cartucce e poi alle musicassette. Sin dalla fine del XIX secolo una moltitudine di materiali sono stati sperimentati per la costruzione dei dischi: cera, gommalacca, cemento, asfalto, polvere d'osso, legno ricoperto di cera e persino cioccolato! Negli anni quaranta, si afferma l'utilizzo del polivinilcloruro (PVC): inizia l'era del disco di vinile. 1947-49 Il disco microsolco, 33 e 45 giri Compact-Disc 1928 Dal filo metallico al nastro magnetico Il mondo dei suoni registrati pare allontanarsi sempre più dai suoi contenitori tradizionali. Il supporto sonoro sembra trasformarsi in circolazione sonora, flusso di suoni digitali. Anche il modo dell'ascolto cambia: dal padiglione del grammofono alle cuffiette esso si individualizza. Ma se prima di accendere il computer per ascoltare un po' di musica, sbirciamo al suo interno, tra schede e fili, vedremo la sagoma rassicurante di un hard disk, ovvero un disco! no rli e iB me u a oG 1947 i gir 1949 le) ng ski is 33 i nd v s o l o e ( l isc iri ude uder Te aM g r D K r 5 St ue o 4 tefan illi G c s a Di di S di W nd co a I 26 Se gr o T a N on no etof o f n to g ne Ma ag M de Vi 1958 od 'Ip ple l l de Ap sso ella e d cc d ro de 1963 1969 1976 r oa . ute p m a h o n P om o u lu tte lC im sulla a se r s a on lp tc ers è i iede P ac g p p n r m tro tte Co ms me r il A Ne s ilip 1982 1983 isc Ca 1987 1989 il m 1991 1998 2008 2010 o nin a ) el ww sc era t D lefo w a c ( a N izz b Te mp Sv We e Co e l id na W zio ld a r aN Wo tec o n Fo Su 2001 or o im Pr t let p3 em af si isc D D V ray D-D u Bl ' H Il sull ma fer La Fonoteca Nazionale è l'archivio sonoro della Svizzera. Si occupa della salvaguardia del patrimonio sonoro del nostro Paese. Fondata nel 1987 la Fonoteca Nazionale colleziona e cataloga documenti sonori che hanno una relazione con la storia e la cultura della Svizzera, a livello musicale e parlato. Ad esempio: registrazioni di musica classica, rock, jazz e popolare, libri narrati, racconti, pièces teatrali, interviste, documenti di ricerca (registrazioni effettuate sul campo) e collezioni private. La memoria del suono Fonoautografo Storia dei supporti sonori, tra registrazione e riproduzione Fonografo 1856, La traccia delle vibrazioni della voce Telegrafono 1888, Berliner inventa il grammofono Il poeta francese Charles Cros (1842-1888) e l'inventore americano Thomas-Alva Edison (1847-1931) presentano, ognuno per proprio conto, l'idea del fonografo. Sin dall'aprile del 1877, Cros è pronto a realizzare il suo “paléophone” ma nessuno è disposto a realizzare la sua idea. Nel dicembre dello stesso anno, Edison deposita una domanda di brevetto per il suo fonografo che verrà costruito dall'orologiaio di origini svizzere, John Kruesi. Il francese Edouard-Léon Scott de Martinville (1817-1879) studia la voce umana alla ricerca di un modo per “vedere” le vibrazioni sonore. Utilizza una sottile membrana collegata a una punta appoggiata su di un rullo. La voce fa vibrare la membrana a cui è collegata la punta, che disegna un tracciato sul rullo annerito con la fuliggine. Scott de Martinville registra la traccia del suono ma non può ancora riascoltarla. Introduzione Da quanto tempo l'uomo registra, conserva e riproduce i suoni del mondo? Oggi, nell'era della comunicazione di massa, l'ascolto dei suoni appare come un gesto acquisito, scontato. In realtà non è da più di centocinquant'anni che l'uomo ha imparato l'arte della registrazione e della riproduzione dei suoni. Ma dal fonografo di Edison al lettore MP3 le innovazioni si sono susseguite senza sosta, tra esperimenti, evoluzioni e perfezionamenti. Questo piccolo pieghevole cerca di seguire lungo la linea del tempo, la storia dei supporti sonori, intrecciandola con la storia delle altre invenzioni e con i principali avvenimenti del XX secolo. Grammofono 1877 Il poeta e l'inventore Emile Berliner (1851-1929), nordamericano di origini tedesche, inventa il grammofono, destinato ad affermarsi progressivamente sul modello di Edison. Al cilindro egli sostituisce un disco piano, costituito da una lastra metallica su cui era spalmato uno strato di cera: la puntina, fatta vibrare dalla membrana, produceva solchi su questo strato. 1898, La prima registrazione magnetica L'inventore danese ventenne, Valdemar Poulsen (1869-1942), costruisce il primo registratore a nastro, che chiama “telegrafono”. Funziona trasformando le onde sonore in tracciati memorizzabili su di un filo metallico magnetizzato. Quando il filo scorre sul magnete, il tracciato si trasforma nuovamente in suono. Preistoria... 1532-1564 Rabelais scrive "Gargantua et Pantagruel". Nel quarto libro si racconta di suoni e rumori rinchiusi nei ghiacci che è possibile riascoltare al momento del disgelo. 1623-1627 Francesco Bacone scrive "La nuova Atlantide", dove si parla di strumenti musicali utopistici e di macchine straordinarie che trasportano i suoni lungo insolite linee e distanze. 1675 Viene pubblicato postumo il "Voyage dans la lune & Histoire comique des Etats et Empires du Soleil" di Savinien de Cyrano de Bergerac, un racconto di fantascienza che narra di un libro parlante, una macchina che riproduce i suoni. “Sarebbe certamente un'invenzione notevole quella di una macchina capace di riprodurre le nostre parole, con i loro suoni e le loro articolazioni. Credo che la cosa non sia impossibile”. 1860-2008 La prima registrazione sonora Ma che cos'è? Un cilindro coperto da una lamina di stagno che veniva incisa da una puntina d'acciaio. La puntina è collegata ad una membrana elastica, posta a sua volta in fondo a una specie di imbuto, la tromba acustica: ecco il fonografo, il primo apparecchio per registrare e riprodurre i suoni. Il fonografo è l'antenato del giradischi ma l'incisione del suono avviene su di un cilindro e non sulla superficie piana di un disco. Nel 2008, i ricercatori Patrick Feaster e David Giovannoni, trovano a Parigi i “fonoautogrammi” di alcune registrazioni di Scott de Martinville. Grazie ad una tecnologia basata sull'immagine digitale, 148 anni dopo la sua registrazione, un suono è potuto risorgere e giungere alle nostre orecchie. Si tratta di una voce che intona "Au clair de la lune", una canzone del XVIII secolo. 1898 L'inizio della produzione industriale 1900, Il telegrafono e l'imperatore Nel 1898, la Deutsche Grammophon inizia la produzione e in pochi anni i dischi e i cilindri invadono il mercato. I due sistemi coesistono per diversi decenni sebbene piuttosto separati nei campi di impiego: i dischi per la riproduzione musicale, mentre i cilindri soprattutto come supporto per dittafoni. L'apparecchio viene presentato con buon successo all'Esposizione universale di Parigi del 1900, in questa occasione l'imperatore d’Austria Francesco Giuseppe registra le sue congratulazioni. Quarant'anni dopo, il filo verrà sostituito da un nastro di plastica. Leonhard Euler, matematico svizzero, 1761 1856 1867 1870-1871 1877 1878 1888 1889 1891 1894 1895 1897 1898 1899 1850 Dettaglio della "Casa di Salomone". Francesco Bacone, "La nuova Atlantide", 1627. n Fo o o raf o g o vat . ut oa ritro 008 n Fo ma nel 2 ram igi tog a Par u a 1900 te na mi el) sia s a u n -pr Di Nob co d n e a r r lf af (A err u G le afo od o. gr fo. o o D at n ra ee gistr vy). Fo nog k e n re fo Ya cale les L er p i u us ta J ro ind o m ettis l i n C bra corn ( mo i r p o ra to lla ri: ni) ze os le de el fon to co re) nd ne z i r g o e i l a f a a i v n è m nu . n i if S o a c pho x) o M mi azi r E ° d zio ra am ive ria ale ro cho Croi lm li Lu l 1 a na vizze n e Gr er d licita ugur Tou e I i o z l tel s l'E ntezi iz ug est pp b Ina sv i Na Ni pub (G a (fra of o t Sa f a e a o a di ra an n ec di em t g a lam d o lI c ico o r c R Cin ro bli on illa Bi Pa èp of n m i o Pr ais (M a rim v) afo p r la chi leg na mar Te n ie m a V ogra e sc on Na (Ph ca ote n o f a el sc ora a N on s na oli no rt ca
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contano gli apparecchi in miniatura immessi sul mercato. La palma del più piccolo
spetta probabilmente al famoso Mikiphone, prodotto nel 1924 da una ditta svizzera:
chiuso stava in una scatola cili...