Legacoop Informazioni 22 ottobre 2012 - Legacoop
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Legacoop Informazioni 22 ottobre 2012 - Legacoop
Anno XXIII - N. 38 - 19 ottobre 2012 Primo piano Dal ‘buon lavoro’ cooperativo una strada per uscire dalla crisi In Emilia-Romagna è rimasto stabile intorno alle 156mila unità il numero di occupati nelle cooperative I dati e le prospettive presentati nel seminario sul lavoro che si è tenuto il 16 ottobre a Bologna Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio La quinta edizione di Cooperambiente, la fiera leader del mondo cooperativo dedicata alla sostenibilità energetica, all’ambiente e alla green economy, organizzata da Legacoop, in collaborazione con la Fiera di Rimini, si terrà all’interno della sedicesima edizione di Ecomondo, uno dei principali appuntamenti in Europa sui temi dell’energia e dell’ambiente,... “Lo squilibrio di cassa che si andrà a creare con l’entrata in vigore dell’art. 62 del Decreto Liberalizzazioni rappresenta una seria minaccia per il futuro delle cooperative di ristorazione collettiva, in particolar modo per quelle di media e piccola dimensione”. A lanciare l’allarme è Legacoop Servizi, con riferimento alla norma che prevede, dal prossimo 24 ottobre,.. «Un classico esempio di ciò che non ci aiuterà ad uscire dalla crisi, anzi ci spingerà ancora più dentro»: non usa mezzi termini Franco Mognato, direttore di Legacoop Veneto, per definire il ventilato aumento dal 4 al 10% dell’Iva delle prestazioni sociosanitarie per le cooperative sociali, previsto dalla bozza di legge di stabilità 20132015. Un ulteriore... Un pubblico di oltre 1.200 persone ha ascoltato le letture di “Ad alta voce” a Bologna, dedicata quest’anno al poeta Roberto Roversi che ne scrisse il manifesto. Complessivamente, considerando anche la letturaspettacolo finale al Manzoni, si stima che saranno oltre 2.000 a fine giornata gli spettatori della tappa bolognese della manifestazione che... Diminuisce il numero di italiani che si sente al sicuro, aumenta la quota di persone che percepisce un peggioramento rispetto all’anno precedente e cresce sensibilmente la fetta di Paese che vede in netto aumento la quantità di reati commessi. Gli italiani non si sentono al sicuro: a pensarla così poco più di un cittadino su due. La sensazione è assai sgradevole... a pagina 2-3 Cooperambiente2012 Dal 7 al 10 novembre la quinta edizione della fiera Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 18 ottobre 2012 alle ore 13,00 Legacoop Servizi “IlDecretoLiberalizzazioni mette a rischio la ristorazione” Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Veneto Mognato: “Quello che non bisogna fare per uscire dalla crisi” Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Coop Adriatica Oltre2.000personein ascolto delle letture di “Ad alta voce” Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni leggi Osservatorio SWG Sicurezza: il ritorno di un problema mai scomparso Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Dal ‘buon lavoro’ cooperativo una strada per uscire dalla crisi L’occupazione nelle cooperative emiliano-romagnole finora ha tenuto. I dati in un seminario a Bologna “Eravamo 156mila prima della crisi. Siamo più o meno 156mila oggi”. Segno che anche in un momento di crisi così pesante l’occupazione nel mondo cooperativo risulta ancora capace di tenere. Ma in alcuni settori i segnali iniziano a essere molto preoccupanti, tali da far temere non solo un calo dell’occupazione, ma un vero e proprio declino industriale. Un motivo per non dormire sonni tranquilli, ma il principale è un altro: nel contesto di un Paese sempre più alle corde la cooperazione è chiamata, infatti, a giocare un ruolo forte per sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro capaci di dare all’Italia quella marcia in più indispensabile per riprendere un percorso di crescita. Nelle parole del presidente regionale Paolo Cattabiani, nelle elaborazioni dei gruppi di lavoro, come nelle parole degli ospiti – a partire dall’assessore regionale Patrizio Bianchi – questo è il messaggio che è uscito, con forza, dal seminario “Il lavoro in cooperativa” che si è svolto martedì scorso, 16 ottobre, a Bologna, presso l’Auditorium di Unipol Banca. Un appuntamento cui si è arrivati dopo un anno di lavoro, durante il quale tre gruppi si sono confrontati su tre temi fondamentali: mutualità e partecipazione, fasce deboli e nuova occupazione, relazioni industriali. Insieme per individuare una strada per andare “oltre la crisi”, come recitava il titolo della tavola rotonda pomeridiana. “Grazie anche a questa conferenza – ha spiegato Cattabiani – vogliamo delineare insieme un percorso che consenta di creare le condizioni per una crescita sostenibile del territorio attraverso una rinnovata competitività delle imprese cooperative in una logica di reciproco vantaggio per le parti in gioco: un approccio mutualistico in cui ciascuno si riconosca come stakeholder dell’altro nel conseguimento del bene comune”. Un approccio di cui il nostro Paese, e non solo la cooperazione, ha infinitamente bisogno, trovando una via d’uscita agli interessi contrapposti e ad un muro contro muro – ad esempio tra impresa MERCATO DEL LAVORO Per il futuro prevale un moderato pessimismo I dati delle ultime rilevazioni sull’Emilia-Romagna I segnali di sofferenza sono ancora in campo, mentre sempre più difficile diventare la possibilità di inserire nuove professionalità nell’impresa. Non sono buoni i segnali che arrivano dal mercato del lavoro, secondo l’ultima rilevazione – compiuta nel giugno scorso – in una regione determinante come l’Emilia-Romagna da Legacoop. Tant’è che il clima generale è quello di un “equilibrato pessimismo”. Se è vero, infatti, che il 75% delle imprese interpellate sostiene che continuerà a non mettere mano agli ammortizzatori sociali, è anche vero che tra quel 25% che è stata costretta a farlo più della metà (il 14%) all’inizio dell’estate prevedeva di aumentarne l’utilizzo durante i mesi a venire. In particolare a giugno 2012 il ricorso agli ammortizzatori coinvolge oltre 4.000 lavoratori: 15 aziende hanno attivato contratti di solidarietà per 1.398 lavoratori; 12 aziende la cassa integrazione straordinaria per 946 lavoratori e 16 quella ordinaria per 362 lavoratori. A questi si aggiungono gli ammortizzatori attivati a seguito del sisma, in 61 imprese. Cresce, in particolare, la preoccupazione per i settori delle costruzioni e del sociale. Queste ultime cooperative, oltre ad aver subito danni seri dal sisma che ha danneggiato anche asili e residenze, devono fare quotidianamente i conti con pubbliche amministrazioni che rivedono i convenzionamenti in essere abbassando sistematicamente le tariffe. Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano e sindacato – capace unicamente di spalancare le porte ad un declino progressivo che non salva nessuno. Nel quadro generale del Paese la cooperazione non vive una situazione drammatica, tanto meno dal punto di vista occupazionale: “Eravamo 156mila prima della crisi, di cui l’85% con contratti a tempo indeterminato, e siamo 156mila oggi” come ripete il presidente dell’Emilia-Romagna Cattabiani. Secondo una ricerca della Fondazione Barberini nel periodo 2008-2010 il fatturato in un campione di cooperative emiliano-romagnole è diminuito come tra le imprese di capitali, ma il trend occupazionale è risultato in controtendenza. Nessuna illusione, comunque: il perdurare della crisi non consentirà certo di continuare a fare miracoli. Ma la cosa interessante è capire come si sia generato questo risultato. In larga parte, spiega il documento principale presentato al seminario, questo risultato “è stato reso possibile dall’avere attivato forme di ammortizzatori sociali interni, sacrificando margini e attingendo, seppur in parti minime, al patrimonio accumulato negli anni”. Quando alcune cooperative hanno dovuto fare ricorso agli ammortizzatori sociali è prevalso, ad esempio, l’orientamento verso i contratti di solidarietà. Il ‘buon lavoro’ cooperativo tiene di più, davanti alla crisi, insomma. Ora si tratta di vedere come far sì che tutto ciò continui anche a fronte di una congiuntura pessima e, soprattutto, che diventi forza propulsiva e propositiva, anche per le altre forme d’im- Primo piano Legacoop 3 L’INTERVENTO “Occorre andare all’attacco e sperimentare” Il parere dell’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi La sfida è “alzare i diritti” aumentando nel contempo la capacità competitiva delle imprese. Una sfida difficile ma che deve essere giocata, dall’Emilia-Romagna e dalla cooperazione in primis. Perché per uscire dalla crisi in cui ci troviamo ormai da troppo tempo non bastano gli “atti sacrificali” chiesti dal Governo, incapaci di rilanciare la domanda interna e dunque di avviare un circuito virtuoso. Lo ha spiegato l’assessore al lavoro della Regione EmiliaRomagna Patrizio Bianchi, già rettore dell’ateneo ferrarese, intervenendo al seminario di Legacoop. “Per raggiungere questo obiettivo – ha presa, per uscire dalle secche della recessione. Un cardine su cui far leva, da far crescere, è indubbiamente la partecipazione. Dobbiamo “ridare colore alla partecipazione” ha scritto il gruppo di lavoro che si è occupato di mutualità perché “se si escludono alcuni casi della cooperazione di produzione e lavoro e della cooperazione sociale di tipo A la partecipazione viene sempre più spesso praticata ritualmente”. La cooperazione dovrebbe porsi invece come protagonista per la sperimentazione di nuove forme di partecipazione, che ad esempio il famoso ‘modello tedesco’ ha adottato da tempo. Partecipazione ma anche merito, “un termine poco usato nel movimento cooperativo”. Servono invece percorsi di riconoscimento del merito, capaci di collegare ad esso responsabilità e livello retributivo, con procedure “regolamentate e trasparenti, a cui nessuno per principio di uguaglianza deve essere sottratto o sottrarsi”. Altro cardine è la formazione: investire in conoscenza, facendo sì che il mondo delle imprese diventi un partner del pubblico nel predisporre questi percorsi, affinchè siano davvero efficaci. Ancora: la legalità, per la quale la ricostruzione dopo il sisma sarà un Settori Territori proseguito – occorre sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro”. Una sfida non più rinviabile: “Sono dieci trimestri che il PIL del nostro Paese non cresce e sette che cala. Viviamo in una stagnazione nella quale l’Italia risulta sempre più spaccata, anche sotto il profilo delle potenzialità di crescita del tessuto imprenditoriale. E in questa società che rischia di disgregarsi le cooperative non devono limitarsi a difendersi, ma andare all’attacco e giocare un ruolo forte per costruire novità capaci non di ridurre il nostro costo del lavoro, ma di incrementare la produttività”. fondamentale banco di prova, ma per garantire la quale “serve ancora il superamento rapido delle gare al massimo ribasso che rappresentano oggettivamente una fonte di possibili infezioni e inquinamento”. Fondamentale nella costruzione del futuro sarà anche il tema delle relazioni sindacali, un lavoro tra soggetti che riconoscendosi come stakeholder camminano insieme per il bene comune: uno schema di gioco un po’ diverso da quel che si è visto ultimamente nel nostro Paese. “Dall’Emilia-Romagna – scrive il documento presentato al seminario – può e deve arrivare attraverso uno sforzo comune di cooperazione e sindacato un nuovo indirizzo politico sul tema delle relazioni industriali”. L’obiettivo dell’impresa, oggi più che mai, deve essere la competizione. Ma quest’ultima si affronta “innovando insieme a chi lavora e non contro chi lavora”. Per trovare insieme una strada che tenga assieme ‘buon lavoro’ e sviluppo. Ricordando sempre, però, che quando occorre bisogna essere disposti a modificare il modello organizzativo “affinchè la cooperativa possa essere competitiva e continuare così a garantire lavoro stabile e duraturo nel tempo, inclusivo, legale, sicuro. Imprese Sondaggio Legacoop 4 LEGACOOP >> Legacoop >>Cooperambiente 2012 >>Fon.Coop >>TAIIS >>World food day 2012 Sul sito il volumetto dedicato all’accesso al credito “Cooperative ed accesso al credito: una introduzione”. È il titolo del volumetto, curato dall’Area Economico-Finanziaria di Legacoop che contiene una serie di informazioni e di indicazioni utili per le cooperative sulle modalità da seguire e gli strumenti da attivare per un più efficace accesso ai finanziamenti, sull’azione di supporto di Legacoop, sul ruolo dei Cooperfidi. Il volumetto, corredato da alcuni allegati tecnici e da un’appendice dedicata alla rete degli strumenti finanziari, è consultabile sul sito Internet di Legacoop all’indirizzo: http://www.legacoop.coop/multimedia/Fina nziariob.pdf e può essere richiesto alle strutture associative territoriali di Legacoop. Atti del Convegno sulle modalità di gestione delle crisi aziendali Nell’area download del sito internet di Legacoop sono stati pubblicati gli interventi, seppur non rivisti dai relatori, al convegno “Le nuove modalità di gestione delle crisi aziendali per tutelare lavoro e impresa”, organizzato da Legacoop e svoltosi il 27 settembre a Firenze. Gli interventi affrontano il tema del convegno da vari punti di vista, offrendo una panoramica che va dalle modalità di prevenzione delle crisi alle nuove opportunità normative e finanziarie offerte dalla legge fallimentare per il risanamento delle imprese. COOPERAMBIENTE 2012 A Rimini, dal 7 al 10 novembre, la quinta edizione della fiera La quinta edizione di Cooperambiente, la fiera leader del mondo cooperativo dedicata alla sostenibilità energetica, all’ambiente e alla green economy, organizzata da Legacoop, in collaborazione con la Fiera di Rimini, si terrà all’interno della sedicesima edizione di Ecomondo, uno dei principali appuntamenti in Europa sui temi dell’energia e dell’ambiente, dal 7 al 10 novembre, Primo piano Legacoop Settori Territori nel padiglione B5. A CooperAmbiente 2012 saranno presentate tutte le migliori e più innovative tecnologie, dalle case ecosostenibili, ai servizi e alla gestione del ciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata, alla produzione di energie rinnovabili, le politiche per il risparmio energetico della grande distribuzione cooperativa e molto altro ancora. CooperAmbiente 2012 costituisce una tappa determinante per lo sviluppo del mercato delle nuove tecnologie destinate a giocare un ruolo fondamentale nell’ambito di un processo globale di riduzione delle emissioni di gas serra. In un momento in cui la sostenibilità ambientale detta le nuove scelte globali dell’economia, l’investimento nell’innovazione tecnologica diventa lo strumento essenziale per il rilancio dell’impresa. I convegni di Cooperambiente affrontano e approfondiscono, con un ampio programma di seminari e corsi di formazione, i principali temi di attualità posti dall’utilizzo delle nuove tecnologie e normative, per creare una sinergia tra espositore e visitatore. Nelle prime quattro edizioni di CooperAmbiente hanno partecipato circa 300 cooperative che hanno occupato ogni anno oltre 1.000 mq. Nel 2011 si è tenuta la seconda edizione del Forum “I nostri comuni futuri”, promosso da Legacoop, Conai, Fiera di Rimini, Legambiente e Regione Emilia-Romagna e organizzato dallo Studio Ambrosetti. Sul Palco di CooperAmbiente e nelle sale della Fiera si sono tenuti 12 convegni, alla presenza di oltre 1.500 visitatori. Nel 2012 sarà allestita la Smart Community in collaborazione con IBM e Bticino e il progetto Life+ ECO-COURTS. Quest’anno inoltre Legacoop parteciperà agli “Stati generali della Green economy”, l’iniziativa proposta dal Ministero dell’Ambiente, che si svolgerà il 7 e 8 novembre prossimo a Rimini nell’ ambito di Ecomondo/CooperAmbiente. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.cooperambiente.coop . Le cooperative interessate a visitare CooImprese Sondaggio Legacoop perambiente/Ecomondo 2012 possono far richiesta seguendo le seguenti istruzioni! Procedura di accredito on-line per visitare gratuitamente Cooperambiente/Ecomondo 1 Andare su www.cooperambiente.it/webfriend 2 Inserire la password: CPA 3 Completare i passaggi 4 Stampare il biglietto elettronico disponibile al termine della procedura (il bar code su di esso riportato vi garantirà l’accesso in fiera diretto) 5 Portare con se il biglietto elettronico stampato ti garantirà inoltre uno sconto del 30% sull’acquisto del catalogo di manifestazione Ecomondo 6 I biglietti sono a disposizione in numero limitato Validarsi online consentirà di evitare la fila alle casse, registrati su www.cooperambiente.it/webfriend Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa: e-mail: [email protected] Procedura di accredito on-line per partecipare agli Stati Generali della Green Economy Ad Ecomondo quest’anno ci sarà l’appuntamento degli Stati Generali della Green Economy, il 7 e l’8 Novembre, un evento di spessore e fortemente strategico in questa fase economica e sociale del nostro paese; organizzato in collaborazione con Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Di seguito trovate il link attraverso il quale è possibile effettuare la registrazione online per voi e per i vostri contatti (visti i posti limitati non possiamo garantire disponibilità sicure dei posti). Tre semplici passaggi per registrarsi: 1 Registrati al seguente link: http://goo.gl/XqD6p 2 Clicca poi su registrarsi 3 Digita la Password: ECO Attenzione: Dopo la registrazione online attraverso il link e la password che vi abbiamo fornito riceverete un’email con una nuova password personale ed un altro link (login) che vi permetterà di scaricare il biglietto. Primo piano Legacoop 5 Cliccate sul link (login) ed inserire la email e la password personale nella nuova finestra di registrazione. Vi siete registrati, ora dovete solo stampare il biglietto! I convegni di Cooperambiente 201222 Giovedì 8 Novembre 2012 ore 10.3013.00 Sala Cooperambiente/Istituzioni Pad. B5 Le reti di impresa per la ricerca a cura di ICIE (Istituto cooperativo per l’Innovazione) e Consorzio RICOS - Laboratorio Larco Icos della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna Il convegno si propone di fornire una riflessione sullo sviluppo di recenti misure che hanno favorito la nascita di reti per la ricerca, tra cui il bando della Regione Emilia-Romagna Distretti 2, in cui forme associative nuove (imprese in rete) e tematiche di punta costituiscono stimoli per innovare in termini produttivi, organizzativi e di approccio al mercato. Gli interventi sono focalizzati su alcune esperienze significative come lo studio di componenti edilizi multistrato i cui layer sono composti da materiali polimerici di riciclo di produzioni industriali, in particolare gomme de-vulcanizzate in polvere, in corso di sviluppo dalle imprese della rete DESTE, la messa a punto di strumenti per la riqualificazione energetico-ambientale di edifici di civile abitazione e di edifici turistico-ricettivi con prestazioni garantite elevate e costi contenuti avviata dalle imprese di REETI+ ed infine dalle nuove soluzioni di integrazioni edificio-impianti proposte dal laboratorio LABSIII. Programma 10.30-11.00 Registrazione partecipanti 11.00-11.20 Le reti per la ricerca: innovazione nei settori ambientali e dell’edilizia per affrontare la competitività delle imprese, Pietro Andreotti ICIE, Consorzio RI.COS 11.20-11.40 Le reti d’impresa come occasione per sperimentare aggregazioni e sinergie, Regione Emilia-Romagna 11.40-12.00 REETI+, per la riqualificazione energetico-ambientale di edifici, Vela Cooperativa Edile, Cooperativa Edile Viserbese, Società Cooperativa Misanese, Cooperativa Arcobaleno, ICIE - Laboratorio Larco Icos Settori Territori 12.00-12.20 Nuovi componenti di involucro edilizio composti da materiali di recupero di scarti di attività produttive, Alberto Bassi, Rete DESTE – Rete di Imprese Ferrara, Delta Engineering Service, Tubi Costruzioni srl, Echosid Ingegneria e Impianti srl 12.20-12.40 Sviluppo di nuove soluzioni integrate nel Laboratorio Labsiii, UNIECO, CEFLA, ICIE - Laboratorio Larco Icos 12.40-13.00 Discussione con il pubblico e conclusioni, Legacoop Emilia Romagna Venerdì 9 novembre 2012 ore 10.00–13.00 Sala Cooperambiente/Istituzioni Pad. B5 La normativa sui servizi pubblici locali dopo la sentenza della Corte Costituzionale: quale futuro? Situazione e prospettive nella filiera rifiuti A cura di Legacoop Servizi e di Legacoop Servizi Emilia-Romagna La vicenda della legislazione sui servizi pubblici locali sembra ormai configurarsi come un romanzo a puntate, con relativi colpi di scena. Legacoop Servizi, conseguentemente, ha sviluppato costantemente la propria attività di approfondimento e confronto, organizzando sulla tematica due convegni, nel 2010 e nel 2011, sempre a Ecomondo. Dopo i referendum dello scorso anno, presentammo la nostra iniziativa 2011 scrivendo, tra le altre cose, che “…dopo i referendum di giugno e con la normativa sui spl riscritta nella recente manovra di ferragosto (Dl 138/11 convertito nella Legge 148/11), ci si ritrova in una condizione che, per molti versi, ripropone l’impostazione dell’art. 23 bis e lascia immutate le perplessità di varia natura già emerse allora, anzi proponendone di nuove.” Ora, dopo la sentenza n° 199 della Corte Costituzionale del 20 luglio scorso, il nostro paese si ritrova nuovamente con una “smentita” rispetto alle proprie scelte legislative; smentita che, mentre lo scorso anno era arrivata dalla consultazione referendaria, quest’anno arriva dalla Suprema Corte. Alla luce della situazione venutasi a creare, Legacoop Servizi, in collaborazione con l’associazione regionale dell’Emilia Romagna, intende proseguire l’approfondimento sulla tematica, con una particolare attenzione Imprese Sondaggio Legacoop al comparto rifiuti, nel quale sono impegnate diverse cooperative associate, e sviluppando il confronto con alcuni dei principali soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali che operano nel settore. Programma Apertura dei lavori e coordinamento: Alberto Armuzzi Presidente Legacoop Servizi Emilia Romagna Introduzione:Avv. Emilia Giulia Di Fava Esperta in normativa sui servizi pubblici locali Interventi: Fabrizio Bolzoni Responsabile settore igiene – servizi integrati – ecologia di Legacoop Servizi Gianluca Cencia Direttore Federambiente Vito Belladonna Direttore Atersir-Agenzia d’ambito della Regione Emilia Romagna Daniela Sangalli Assoambiente FISEConfindustria Discussione e confronto Chiusura dei lavori: Ferdinando Palanti Presidente Legacoop Servizi Sabato10 Novembre 2012 ore 10.00-12.00 Sala Cooperambiente/Istituzioni Pad. B5 Progetto Life+ ECO Courts. Conferenza nazionale ECO Courts, il progetto europeo dell’abitare sostenibile. Dal web ai condomini: nuove modalità e strumenti per risparmiare insieme 9:45 Accreditamento partecipanti 10:00 Apre i lavori e coordina: Emanuele Burgin, Presidente Coordinamento Agende 21 Locali italiane Il consumo sostenibile: politiche, strategie e iniziative innovative per l’Italia 10:15 La mia vita a impatto zero, Paola Maugeri (in attesa di risposta all’invito), Giornalista e conduttrice radio e tv 10:30 Gli obiettivi di ECO Courts: innovare e risparmiare, Daniela Luise, Coordinatore del progetto ECO Courts – Informambiente, Comune di Padova 10:45 Indagine sulla sostenibilità in casa: la parola ai consumatori, Patrizia Bianconi, Direzione Generale Ambiente Regione Emilia-Romagna 11:00 Un tutorial per risparmiare insieme sul portale ECO Courts, Vanni Rinaldi, Responsabile Ufficio Energia ed Innovazione Primo piano Legacoop 6 Legacoop 11:15 Le comunità dei condomini e l’avvio della sperimentazione, Rossana Zaccaria, European Research Officer Finabita (intervento di un rappresentante di cooperativa) 11:30 200 famiglie attive per il clima: il progetto della città di Friburgo 11:45 L’esperienza di Coop UK (in attesa di risposta) 12:00 Conclusioni zione alle risorse a disposizione, se deliberare finanziamenti aggiuntivi”. TAIIS Ritardi pagamenti PA, imprese di servizi al collasso FON.COOP La formazione per le imprese in crisi, rifinanziato l’Avviso 18 Diventano tre i milioni di euro che il Consiglio di Amministrazione di Fon.Coop ha stanziato per l’Avviso 18, dedicato alla formazione dei lavoratori in ammortizzatori sociali. Nella sola scadenza di settembre infatti le richieste di finanziamento per piani formativi hanno superato la dotazione iniziale e la decisione di stanziare altri due milioni di euro esprime la volontà del Fondo a continuare l’impegno a favore delle cooperative colpite dalla crisi economica. “E’ dal 2009 che abbiamo deciso di promuovere la leva della formazione per qualificare le competenze dei lavoratori e dei soci lavoratori in cassintegrazione e offrire elementi per la competitività delle imprese cooperative in difficoltà. – dichiara Carlo Marignani, membro del CdA del Fondo. “Ma il fatto che riceviamo tante richieste proprio da queste imprese significa come, nonostante sia innegabile che il comparto cooperativo abbia finora tenuto di più nella difficile congiuntura economica, la crisi si fa sentire e si protrae. Anche gli ultimi provvedimenti contenuti nella legge di stabilità, che aumentano l’Iva di 6 punti sulle cooperative sociali, possono costituire un elemento di aggravio per l’occupazione. Noi esprimiamo spirito e valori del movimento cooperativo e ci sentiamo in prima linea per sostenere la crescita – conclude Marignani - soprattutto laddove c’è più bisogno. A novembre valuteremo, anche in considera- Settori Territori “Chiediamo la necessaria attenzione per le imprese di servizi, che costituiscono il principale ‘cliente’ della PA e lamentano ritardi di pagamento medi pari a 220 giorni, un dato ben peggiore dei 186 medi stimati per edilizia e forniture di beni. Lo stock di debito arretrato si aggira oramai attorno ai 90 miliardi, di cui oltre 34 dovuti alle sole imprese di servizi, e sta determinando una crisi irreversibile nel settore, colpito anche dai tagli alla spesa sanitaria, a quella scolastica e dei buoni pasto, e pertanto costretto a ridurre progressivamente l’occupazione. Occorre fare presto recependo quanto prima la Direttiva comunitaria sui ritardati pagamenti e saldando i debiti pregressi: la crisi di liquidità sta soffocando le imprese”. Con queste richieste si è aperto, il 17 ottobre, il Convegno dal titolo “Ritardo di pagamenti e certificazione dei crediti: un decalogo a sostegno delle imprese di servizi”, promosso dal TAIIS, il Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi in cui si coordinano sul tema del ritardo dei pagamenti, 14 Associazioni e Federazioni rappresentative di imprese di servizi per un totale di oltre 18.000 imprese, 50 miliardi di euro di valore della produzione e circa 900.000 lavoratori. Il problema dei ritardati pagamenti e del disconoscimento degli interessi legali e di mora (che non ha eguali nel resto d’Europa), costituisce una delle principali ragioni di indebolimento della capacità competitiva delle imprese di servizi italiane; penalizza quelle serie e corrette, falsa la concorrenza, rende di fatto più costosi i servizi erogati, riduce la qualità e rende più opachi i rapporti con la PA e con le imprese a valle della filiera. Il recepimento della Direttiva comunitaria in materia, sempre annunciato come prossimo (previsto dalla legge n. 180 del 2011) ancora Imprese Sondaggio Legacoop tarda; il TAIIS, per stimolare il Governo e dare un proprio contributo, presenta quindi un Decalogo di Proposte del mondo produttivo dei servizi, che non si limita a individuare principi giuridici di recepimento, ma traccia indirizzi politici ed economici per affrontare la complessa problematica. Tra i 10 punti proposti dal TAIIS, presentati dal Presidente ANSEB Franco Tumino, quello di un potere di intervento, e non solo di segnalazione, dell’AVCP, l’Autorità che vigila sugli appalti pubblici. E’ fondamentale, rilevano al TAIIS, che: in sede di recepimento della Direttiva sui ritardi di pagamento non si dia spazio a meccanismi elusivi e ad artifici contabili, in particolare relativi al patto di stabilità, dando piena e coerente attuazione al dettato comunitario con riferimento paritario sia ai rapporti tra imprese che ai rapporti con la PA; la riforma non deve restare sulla carta come è successo con la precedente Direttiva; si dia soluzione al problema del debito accumulato, non aspettando che si risolva “da solo” col passare del tempo; il sistema della certificazione dei crediti deve essere implementato e reso efficiente; venga superata quella cultura dello stato di emergenza, utilizzata anche per non riconoscere i diritti dei fornitori, che ha portato addirittura a interdire, per legge, le azioni esecutive. In questo contesto, è stato presentato dall’Avv. Riccardo Viriglio, un testo articolato di proposta di Decreto legislativo di recepimento della Direttiva, elaborato dal Centro Einaudi di Torino, con il supporto di alcune Associazioni del TAIIS. Numerose le testimonianze di imprese di servizi che operano in settori strategici per il vivere comune come l’assistenza sociale, le pulizie, la gestione dei rifiuti, la ristorazione e la vigilanza; con i rappresentanti di ABI, CONFINDUSTRIA e CONFAPI, si è esaminato il sistema della certificazione dei crediti, con l’obiettivo di dare un supporto concreto alle imprese, soprattutto PMI, nell’acquisire la necessaria liquidità, esaminando anche le strozzature che ancora impediscono il funzionamento a regime del sistema. “Occorre prestare attenzione alle imprese di servizi, al loro ruolo, alle loro capacità di generare occupazione stabile e di svilupparsi anche in sede internazionale”, afferma il Segretario ANIP - Coordinatore del TAIIS, Giuseppe Gherardelli,“ed è tempo di superare l’idea che i servizi costituiscano solo un costo Primo piano Legacoop 7 da tagliare; è necessaria una riforma culturale, oltre che legislativa, che incida sui comportamenti e sulle responsabilità”. Sintesi conclusioni Ferdinando Palanti, Presidente Legacoop Servizi “Quella di oggi è la quinta iniziativa dal 2007” -ha sottolineato Ferdinando Palanti, Presidente Legacoop Servizi- “e questo denota che nonostante tutte le iniziative assunte dagli ultimi governi la situazione, come emerso con chiarezza oggi non è migliorata, ma peggiorata”. Il punto dirimente per invertire la tendenza, ha spiegato Palanti, è il recepimento della direttiva europea e le modalità, se come norma “spot”, cercando di eluderla, oppure in modo serio e quindi in maniera integrale con tutte le indicazioni proposte nel decalogo illustrato. “La cultura dei pagamenti rapidi e dell’economia dei servizi” -ha ricordato- “sono aspetti di fondo importanti che riguardano il cambiamento culturale. La sottovalutazione del settore dei servizi denota infatti la carenza di cultura economica purtroppo molto presente nel nostro Paese e maggiore rispetto ad altri ed il TAIIS, nasce proprio per dare maggior peso e voce alle imprese dei servizi. Il problema dei mancati pagamenti, ha affermato Palanti è un problema serio che travalica il valore economico ed imprenditoriale ed assume valenza civica e culturale, un sintomo evidente di carenza etica, di senso civico e dello Stato. “Uno stato moderno e democratico” -ha sottolineato- “si regge sul rapporto corretto e trasparente tra istituzioni e cittadini, se viene a mancare tale requisito viene meno l’essenza stessa della democrazia e dello Stato come esemplare rappresentante. Per questo mi sento di affermare -ha proseguito- che questa oltre ad essere una battaglia economica è una battaglia culturale, di civiltà giuridica e per la democrazia che purtroppo richiede più tempo perché non realizzabile solo con l’emanazione di decreti. Ci auguriamo che un primo passo in questa direzione sia rappresentato dal recepimento corretto della direttiva europea -ha concluso Palanti- seguito da una chiara e sollecita procedura di pagamento dello stock del debito accumulato”. Settori Territori WORLD FOOD DAY 2012 Le cooperative agricole nutrono il mondo Il 16 ottobre, presso la FAO, è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. La Giornata viene celebrata tutti gli anni per sottolineare il dramma del problema della fame nel mondo e la necessità del suo sradicamento. A ogni Giornata è attribuito un tema. Quello scelto per la celebrazione di quest’anno “Le cooperative agricole nutrono il mondo” rappresenta un importante riconoscimento delle istituzioni internazionali al nostro mondo per il contributo che le cooperative, in questo caso quelle agricole, forniscono per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni di tutto il mondo. L’evento è stato aperto dall’intervento del Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, che ha sottolineato il ruolo centrale delle cooperative nel contribuire alla riduzione del numero delle persone che non hanno accesso al cibo o ad una alimentazione sicura. Poiché l’obiettivo è, però, “fame zero”, il DG ha richiamato tutti ad un impegno comune. In questo senso va salutata positivamente la nuova collaborazione che si sta mettendo in campo tra le tre agenzie delle Nazioni Unite che hanno sede a Roma (FAO, IFAD e WFP) per debellare la piaga della fame e della malnutrizione. Il Sottosegretario del Ministero degli Esteri italiano, Staffan de Mistura, in rappresentanza dell’Italia, paese ospitante della FAO, ha letto un messaggio di augurio del Presidente della Repubblica Napolitano, e nel suo intervento ha sottolineato la felice scelta della FAO nel dedicare questa Giornata alle cooperative agricole nell’Anno Internazionale delle Cooperative. Il Sottosegretario si è soffermato in particolare sulle cooperative italiane, sulla loro importanza in termini economici e sulla loro funzione sociale che trova un preciso riconoscimento nella Costituzione italiana. Alla celebrazione sono intervenuti anche l’Arcivescovo Luigi Travaglino che ha letto un messaggio di Benedetto XVI sul ruolo delle cooperative e la dottrina sociale della chiesa; il Presidente dell’IFAD, Kanayo Nwanze, che ha affermato che la loro esperienza ha dimostrato più volte che le coo- Imprese Sondaggio Legacoop perative sono strategiche per permettere agli agricoltori di migliorare le loro condizioni di vita ed è la ragione per cui lavorano sempre più di frequente con le cooperative. In chiusura è intervenuta Ertharin Cousin, Direttore Esecutivo del World Food Programme, che ha sottolineato la drammaticità del problema della fame e la necessità di creare reti di sicurezza sociale per i più vulnerabili. MESSAGGIO DEL DIRETTORE GENERALE DELLA FAO, JOSÈ GRAZIANO DA SILVA Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione di quest’anno è “Le cooperative agricole: elemento chiave per nutrire il mondo”. Questo tema è stato scelto per mettere in luce i molteplici modi concreti in cui le cooperative agricole e le organizzazioni dei produttori contribuiscono alla sicurezza alimentare, a generare occupazione e a consentire alle persone di uscire dalla povertà. Per la FAO ed i suoi partner, le cooperative agricole sono alleati naturali nella lotta contro la fame e la povertà estrema. La loro importanza è stata anche riconosciuta dalla Risoluzione delle Nazioni Unite di dedicare il 2012 come Anno Internazionale delle Cooperative. Nel corso degli ultimi 30 anni di declino negli investimenti nazionali in agricoltura e nell’assistenza pubblica allo sviluppo, milioni di piccoli produttori hanno lottato per rispondere ed affrontare la variabilità e le crisi del clima, dei mercati e dei prezzi. Dalla crisi alimentare del 2007-8 molti Paesi hanno rinnovato il loro impegno a sradicare la fame Primo piano Legacoop 8 nel mondo e a migliorare i mezzi di sussistenza . Ma in alcuni casi, agli impegni verbali non stanno seguendo politiche concrete, programmi e sostegno finanziario. L’opportunità che i picchi nel prezzo delle materie alimentari del 2007-2008 avrebbero potuto consentire, offrendo una strada per uscire dalla povertà per i piccoli produttori, non si è realizzata. Ogni giorno, i piccoli produttori del mondo continuano ad affrontare ostacoli che li allontanano dalla possibilità di cogliere i benefici del loro lavoro e del loro contributo alla sicurezza alimentare, non solo per loro stessi ma per tutti, attraverso la partecipazione attiva nei mercati. Tuttavia, scarse infrastrutture ed un limitato accesso ai servizi ed all’informazione, agli assets produttivi e ai mercati, come pure una scarsa rappresentanza nei processi decisionali, significa che questo potenziale non si possa espandere. Casi concreti dimostrano che forti cooperative ed organizzazioni dei produttori sono capaci di superare tali limitazioni e di mitigare gli effetti delle crisi alimentari e di altra natura. Forti organizzazioni di produttori hanno aiutato a riempire questo vuoto. Esse sono riuscite a superare gli ostacoli del mercato e quelli politici offrendo ai loro soci l’accesso ad una gamma di beni e servizi. Per esempio esse possono ridurre i costi degli agricoltori consentendo loro l’acquisto in gruppo e beneficiare di un miglior prezzo al dettaglio degli inputs agricoli. Esse danno voce alle preoccupazioni ed agli interessi dei loro associati e giocano un ruolo importante nei processi decisionali e di scelte politiche. Vi sono molti esempi di organizzazioni forti Settori Territori ed inclusive che promuovono l’azione collettiva tra le persone che dipendono dall’agricoltura, dalla pesca, dal settore forestale e da quello dell’allevamento e la relativa occupazione. Queste organizzazioni operano nella comunità, a livello nazionale ed internazionale, lavorando per coniugare gli obiettivi sociali ed economici dei loro soci. Spesso si è detto che noi abbiamo i mezzi per eliminare la fame e la malnutrizione. Ciò di cui vi è bisogno è di creare un ambiente che consenta ai piccoli produttori di cogliere appieno le opportunità disponibili. Forti cooperative ed organizzazioni dei produttori sono una parte essenziale di un tale ambiente favorevole La FAO sostiene i governi nell’aiutare le cooperative e le organizzazioni dei produttori a prosperare, sviluppando adeguate politiche, un quadro giuridico ed incentivi economici, nonché sedi di dialogo e confronto sulle politiche. Inoltre la FAO produce casi, conoscenza e buone prassi che dimostrano l’emergere di organizzazioni di produttori e cooperative sempre più autosufficienti, inclusive, giuste in termini di parità di genere e orientate ai mercati. La FAO, insieme alle Nazioni Unite e agli altri partners, incluso il COPAC (Comitato per la Promozione delle Cooperative) e le agenzie che hanno sede a Roma, continueranno a rafforzare e sostenere le cooperative come attori centrali, per aprire la porta a nuove opportunità e raggiungere i nostri obiettivi comuni di un mondo più sicuro dal punto di vista alimentare e più sostenibile Imprese Sondaggio Settori >> Legacoop Servizi 9 LEGACOOP SERVIZI >> Legacoopsociali “L’art.62delDecretoLiberalizzazioni mette a rischio la ristorazione” >> COOP “Lo squilibrio di cassa che si andrà a creare con l’entrata in vigore dell’art. 62 del Decreto Liberalizzazioni rappresenta una seria minaccia per il futuro delle cooperative di ristorazione collettiva, in particolar modo per quelle di media e piccola dimensione”. A lanciare l’allarme è Legacoop Servizi, con riferimento alla norma che prevede, dal prossimo 24 ottobre, multe pesantissime per le imprese che non pagheranno entro 30 giorni le forniture di derrate alimentari, non tenendo però conto dell’enorme ritardo, fino a due anni, con cui la Pubblica Amministrazione paga per il servizio di ristorazione ricevuto. “In questa situazione -denuncia l’associazione- il rischio è evidente: l’obbligo di far fronte ai propri fornitori senza ricevere i pagamenti dovuti dai clienti porterà inevitabilmente ad un cash flow negativo, ossia ad uno scompenso nel flusso di cassa, che non può essere in alcun modo compensato dalle cooperative del settore, trattandosi di imprese ad alta intensità di lavoro dove la restante parte dei pagamenti riguarda stipendi e contributi dei lavoratori”. >> Legacoop Agroalimentare >> Turismo LEGACOOPSOCIALI “Cresce il welfare, cresce l’Italia”; appuntamento a Roma il 31 ottobre Appuntamento a Roma mercoledì 31 ottobre: un’intera giornata di mobilitazione, musica e proposte organizzata dalla Rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” che raccoglie l’adesione di 40 organizzazioni sociali e sindacali. In mattinata sono previsti flash mob in vari punti della Capitale e un presidio in piazza Montecitorio. La giornata si concluderà in piazza Farnese dove, nel pomeriggio, si alterneranno sul palco testimonianze dal sociale e musica. L’obiettivo della manifestazione è quello di chiedere al governo una decisa inversione di tendenza nella manovra di bilancio 2013: basta tagli al sociale e rilancio delle politiche di welfare per lo sviluppo dell’Italia. Ossia: mettere in moto una politica di investimenti nel sociale (rifinanziamento dei fondi azzePrimo piano Legacoop Settori Territori rati: FNPS - Fondo per la non autosufficienza - Fondo per l’infanzia) che generi lavoro, solidarietà, coesione, sostegno alle fasce economiche più povere. Il governo Monti - spiegano gli organizzatori - ha iniziato il suo operato comunicando tre parole d’ordine: rigore, crescita, equità. Ad oggi è stato applicato ampiamente soltanto il rigore. Organizzazioni promotrici e aderenti: ADA - Associazione per i Diritti degli Anziani; Altramente; ANPAS - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze; ARCI; Arciragazzi; ASC - Arci Servizio Civile Nazionale; Associazione Antigone; Associazione Nuovo Welfare; Auser; CGIL; Cilap-Eapn Italia; Cittadinanzattiva; CNCA; Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo “Franco Basaglia”; Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali; Coordinamento Nazionale Nuove Droghe; Federconsumatori; FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap; Fondazione Franca e Franco Basaglia; Forum Droghe; Forum Nazionale Salute Mentale; FP-CGIL; Gruppo Abele; Grusol - Gruppo Solidarietà; Handy Cup Onlus; INCA; IRES; Itaca - Associazione Europea degli Operatori Professionali delle Tossicodipendenze; Jesuit Social Network Italia Onlus; La Bottega del Possibile; Legacoopsociali; Mama Africa Onlus; Opera Don Calabria; Psichiatria Democratica; La Rivista delle Politiche Sociali; SOS Sanità; SPICGIL; Stop OPG; Uisp; UNASAM; Università Del Terzo Settore. LEGACOOP AGROALIMENTARE Alleanza Cooperative, mantenere il budget per l’agricoltura “Occorre lottare con tutte le nostre forze per mantenere le risorse finanziarie oggi a disposizione dell’agricoltura. C’è bisogno di uno sforzo comune di tutte le organizzazioni europee per far capire all’opinione pubblica e ai legislatori europei quanto sia utile sostenere l’agricoltura per consegnare alle prossime generazioni un futuro sostenibile”, ha detto Miriano Corsini, in rappresentanza dell’Alleanza della Cooperative agroalimentari, partecipando al Congresso degli agricoltori europei promosso dal Copa-Cogeca che si è concluso ieri. In un comuniImprese Sondaggio Settori cato “la delegazione dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari evidenzia come nella tre giorni siano emersi punti di vista importanti sulla visione del futuro agricolo dell’Unione Europea. “In particolare siamo soddisfatti – ha osservato Corsini – per la presa di posizione sul riequilibrio del valore all’interno della catena alimentare e per la richiesta di una normativa stringente a livello europeo. Tuttavia, anche se l’Europa si impegnasse con una regolamentazione, la miglior ricetta a nostro avviso resta sempre quella della crescita competitiva delle aziende agricole che passa attraverso l’aggregazione in op e cooperative, gli investimenti strutturali e l’internazionalizzazione”. “Molta attenzione è stata posta durante il Congresso – aggiunge il rappresentante dell’Alleanza delle cooperative – anche al tema della ricerca e del ricambio generazionale quali presupposti per la rinascita ed il consolidamento del mondo agricolo”. “La cooperazione agroalimentare europea, con 38.000 cooperative, 668.000 occupati, 360 miliardi di euro di fatturato – ha concluso Corsini – è pronta a fare la sua parte”. Primo piano Legacoop 10 COOP TURISMO Protocollo d’intesa con Amnesty International Italia Maurizio Davolio relatore alla convention CGM Un protocollo d’intesa biennale per realizzare attività comuni finalizzate all’informazione e alla sensibilizzazione, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. E’ l’impegno formalizzato da Amnesty International e ANCC-COOP (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop), organizzazioni ispirate dai principi della solidarietà. Nel protocollo, firmato da Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International, e Claudio Toso, coordinatore del Settore politiche sociali di ANCC-COOP, figurano tra i temi su cui verranno sviluppate azioni congiunte, la lotta contro la discriminazione e la tutela dei diritti dei migranti. Verranno inoltre avviate attività di promozione dei diritti individuali e collettivi nei paesi emergenti e d’integrazione in Italia, finalizzate all’inclusione sociale. Il protocollo prevede il coinvolgimento della rete territoriale e dei soci Coop (oltre 7 milioni e 700.000) in iniziative in favore dei diritti umani. Maurizio Davolio, nella sua qualità di Presidente di AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, ha preso parte come relatore alla convention di CGM, l’11 ottobre a Mantova, dove al turismo è stata dedicata una sessione dei lavori, cui hanno preso parte, fra gli altri, Lanfranco Massari come Presidente di ACI Turismo, Benito Perli, Presidente di FITUS, Maria Antonietta Quadrelli di WWF. Titolo dell’incontro: Four Seasons, le quattro stagioni del turismo: sociale, sostenibile, solidale e di sviluppo. Davolio ha fornito una rappresentazione delle azioni in essere in contesto ACI: BITAC, Itinerario Europeo della Cultura Cooperativa, progetto STEEP Calypso, per poi affrontare il tema della sostenibilità che si coniuga con competitività, la Carta Europea del Turismo Sostenibile e Responsabile, la recente sottoscrizione del Codice Mondiale di Etica, le nuove politiche del Dipartimento Turismo, la nascita e sviluppo del turismo di comunità. Settori Territori Imprese Sondaggio Territori >> Piemonte PIEMONTE >> Veneto >> Veneto >> Veneto >> Lombardia >> Liguria >> Emilia Romagna >> Emilia Romagna >> Toscana >> Toscana >> Toscana >> Lazio >> Basilicata >> Puglia >> Puglia >> Puglia >> Bologna >> Imola >> Imola >> Ravenna >> Modena >> Modena e Reggio Emilia >> Reggio Emilia >> Reggio Emilia >> Forlì-Cesena >> Forlì-Cesena >> Roma >> Cagliari Primo piano 11 Legacoop VENETO Comune di Torino e appalti: “Non fare di ogni erba un fascio” Mognato: “Quello che non bisogna fare per uscire dalla crisi” Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato stampa diffuso il 15 ottobre da Giancarlo Gonella, Presidente Legacoop Piemonte e Aldo Romagnolli, Presidente Confcooperative Torino. «Un classico esempio di ciò che non ci aiuterà ad uscire dalla crisi, anzi ci spingerà ancora più dentro»: non usa mezzi termini Franco Mognato, direttore di Legacoop Veneto, per definire il ventilato aumento dal 4 al 10% dell’Iva delle prestazioni sociosanitarie per le cooperative sociali, previsto dalla bozza di legge di stabilità 2013-2015. Un ulteriore riduzione della disponibilità finanziaria di Comuni ed Asl che potrebbero fornire quindi meno servizi ai cittadini, con conseguenti tagli nell’assistenza agli anziani e ai disabili, nell’assistenza domiciliare, nei servizi scolastici... Si rischia - secondo Legacoop Veneto - l’ulteriore aumento del livello di disagio sociale, già pericolosamente alto, con seri problemi di giustizia e di tutela delle persone, oltre che con un inevitabile costo aggiuntivo per i singoli e la collettività. Ma l’Associazione lancia anche un secondo allarme, mettendo in guardia sul più che probabile ritorno delle “cooperative carovane”, proprio grazie alla spinta verso un’accelerazione dei processi di destrutturazione delle imprese data dal provvedimento. Con il passaggio dell’Iva dal 4 al 10% in un contesto di progressivi tagli alla capacità di spesa degli enti, scegliere il regime di esenzione Iva diverrebbe infatti una specie di must per la partecipazione ai bandi pubblici. Questo però comporterebbe la indetraibilità dell’IVA sugli acquisti e soprattutto sugli investimenti e, quindi, la realizzazione di costi aggiuntivi. «Ecco perché affermiamo che la legge di stabilità sta di fatto aprendo la strada alla costituzione di “cooperative carovane” in regime di esenzione IVA» avverte Mognato, «che non hanno alcun interesse a svilupparsi quali imprese con capacità organizzative e a consolidarsi, ma semplicemente ad operare come meri fornitori di manodopera e ore di lavoro, magari guidate da qualche consulente che niente ha a che fare con lo spirito mutualistico che sta a fondamento dell’impresa cooperativa. Dopo anni di sforzi e di lotta alla cooperazione spuria, il ritorno a questi carrozzoni - protesi di qualche amministrazione pubblica che considera la cooperazione un mero strumento per la riduzione dei costi - è un’ipo- “Negli ultimi giorni si è innescata una campagna d’informazione sui temi della trasparenza nell’ambito delle modalità utilizzate per acquisire servizi da parte della città di Torino. Dobbiamo rilevare come il giusto diritto a fare informazione, si stia scontrando con una complessità della materia che rende assolutamente facile cadere in errori di giudizio e di valutazione. Ci sembra, però che nella foga di “dare la notizia”, non si ponga la dovuta attenzione a fare le giuste distinzioni. Innanzitutto bisogna distinguere fra gli incarichi ad personam e gli affidamenti alle cooperative, e non solo; va aggiunto a ciò, oltretutto, che laddove questi siano rivolti alle cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo, sono regolati da chiare norme che la Città da anni si è data e che richiedono specifici requisiti in mancanza dei quali non si possono effettuare. Purtroppo se non si conosce a fondo questa materia si incorre in semplificazioni che danneggiano il buon nome di chi fornisce servizi importanti e utili per la cittadinanza tutta, e si denigrano i lavoratori in tali servizi impegnati. Le difficoltà a comprendere sono accompagnate dal tenore del dibattito politico attorno a questi temi, a tutti i livelli, dove sembra il più delle volte prevalere la strumentalità sulla verità. Ciò traspare dalle affermazioni che vediamo apparire e dalle conclusioni che vediamo trarre, talvolta con superficialità, dalla politica prima di tutto. In questo modo oltre vent’anni di lavoro al servizio della comunità torinese, che hanno contribuito alla creazione di strumenti trasparenti ed efficaci, rischiano di passare inosservati o peggio ancora di essere svalutati”. Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 12 tesi tutt’altro che lontana dalla realtà, che prelude a un impoverimento del tessuto imprenditoriale, alla vanificazione di tutti gli sforzi compiuti per aumentarne il grado di complessità e meglio rispondere ai bisogni degli utenti, e a un’inesorabile precarizzazione della dimensione lavorativa di soci e dipendenti». renza Stato-Regioni ha chiesto ufficialmente al Governo (incontrando la piena condivisione delle rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori), di ripristinare la competenza delle regioni in materia. «Legacoop sottoscrive l’appello e sarà nostra cura - assicura Comunello - tenere informate le cooperative associate degli sviluppi intorno a questo tema centrale». VENETO Commissione europea Pesca in visita a Venezia e Chioggia Ammortizzatori sociali, con la riforma a rischio le buone prassi «Non è giusto smantellate metodologie e buone prassi di governance come quelle venete, che hanno mostrato negli anni tutta la loro efficacia. L’unico risultato reale di una simile scelta è quello di aggravare la situazione di crisi occupazionale che dal 2008 investe pesantemente la nostra regione e tutto il Paese». Commenta così Nicola Comunello, responsabile Settore servizi e relazioni industriali di Legacoop Veneto, le comunicazioni pervenute alla Regione Veneto da parte del Governo circa la riforma degli ammortizzatori sociali in deroga per gli anni 2013-2016: sono 1000 i milioni di euro stanziati complessivamente per il 2013 a livello nazionale, per la Cig in deroga e per la mobilità in deroga; altrettante le risorse per il 2014, mentre per il 2015 e il 2016 gli ammontari messi a disposizione sono pari rispettivamente a 700 e 400 milioni (con il 2016 anno in cui dovrebbe terminare - il condizionale è d’obbligo - il regime transitorio previsto dalla riforma generale degli ammortizzatori sociali approvata pochi mesi fa dal Parlamento, su proposta del ministro del Lavoro e del welfare Elsa Fornero). La novità più rilevante vede per l’appunto gli ammortizzatori sociali in deroga non più gestiti dalle regioni, ma direttamente dall’Inps, ripristinando così di fatto la situazione normativa antecedente alla legge 2/2009. «Il rischio è che l’operatività di questi strumenti divenga più farraginosa», mette in guardia Nicola Comunello lanciando l’allarme sul futuro degli ombrelli protettivi, grazie ai quali dal 2009 tante persone rimaste senza lavoro o che hanno subito una decurtazione dello stipendio hanno ricevuto un sostegno fondamentale. Per questo, in maniera unanime, la ConfePrimo piano Legacoop Il mare che circonda l’Europa non è tutto uguale: lo hanno visto con i propri occhi i membri della delegazione della Commissione europea della Pesca, in visita a Venezia e Chioggia giovedì 11 ottobre. Una giornata che si è conclusa col riconoscimento - unanime - dell’inadeguatezza della normativa UE di settore, causa i vincoli eccessivi e penalizzanti la specificità dell’Adriatico. Accompagnati dai rappresentanti delle associazioni di categoria - fra cui il presidente di Legacoop Veneto Gianfranco Lucatello e Antonio Gottardo di Legacoop Veneto Pesca -, dalle autorità locali e dai vertici delle forze dell’ordine, gli europarlamentari hanno potuto toccare con mano e ascoltare dalla voce dei pescatori le problematiche legate alle dinamiche comunitarie che ogni giorno il settore si trova ad affrontare. Sono stati proprio i lavoratori del comparto a mostrare alla delegazione - composta da i vicepresidenti Guido Milana (IT) e Struan Stevenson (EN), Marek Józef Gróbarczyk (PL), Dolores Garcia-Hierro Caraballo (ES), Pat the Cope Gallagher (EN) e Ulrike Rodust (DE) -, le reti attualmente utilizzabili, spiegando l’incompatibilità del loro utilizzo nella pesca del latterino (anguela), nel rispetto delle attuali norme CE. Si è quindi fatta largo l’ipotesi della “regionalizzazione”: riconoscimento delle peculiarità di un’area omogenea, ma anche salvaguardia del prodotto ittico e degli stock, e razionalizzazione dello sforzo di pesca a garanzia delle risorse alieutiche marine e lagunari. «La presenza della delegazione sul territorio è stata una grande opportunità - dichiara Gottardo - visto che gli europarlamentari in visita si sono impegnati a dare continuità al percorso a Bruxelles, convocando un’audizione anche in previSettori Territori sione di una rielaborazione dei regolamenti comunitari. Le proposte devono partire dal basso, per questo è importante continuare a dialogare con l’UE attraverso il Distretto della pesca dell’alto Adriatico. Mai come oggi siamo chiamati a raccogliere tutte le forze e le intelligenze in campo per aiutare il settore a predisporre velocemente un piano di gestione locale da presentare in Regione». Legacoop, è tempo di innovare e cercare nuovi mercati È necessario che le cooperative aumentino la loro capacità di innovare e ricercare nuovi mercati di sbocco. Il messaggio, forte è chiaro, è stato lanciato nel corso del seminario “Costruire il futuro innovando: gli strumenti a disposizione della cooperazione veneta” che si è tenuto lunedì 15 ottobre nella sede di Legacoop Veneto di Mestre-Marghera. Introducendo il seminario - organizzato da Legacoop Veneto e Veneto Innovazione Spa (l’agenzia in house della Regione che promuove e sviluppa la ricerca applicata, l’innovazione e l’avanzamento tecnologico specie fra le pmi) -, il presidente di Legacoop Veneto Gianfranco Lucatello ha sottolineato: «La cooperazione porta nel suo DNA l’innovazione, ma la fase attuale richiede uno sforzo ancora maggiore in questa direzione». Un’urgenza, come ha rimarcato il direttore di Legacoop Veneto Franco Mognato, resa ancora più evidente da «una domanda interna che segnala una difficoltà crescente sia nei consumi privati che negli investimenti pubblici. Di qui la necessità per le imprese cooperative venete di guardare a nuove sfide anche oltre confine». Il presidente di Veneto Innovazione Raffaele Zanon ed il direttore Giorgio Simonetto hanno spiegato gli ambiti di azione della società regionale (politiche regionali, politiche europee, trasferimento tecnologico, innovazione) e la strumentazione a disposizione anche per le imprese cooperative. Le piccole e medio-piccole imprese possono utilizzare forme di aggregazione (reti d’impresa, consorzi, ecc.) per meglio affrontare le problematiche (finanziarie ed organizzative) che le sfide dell’innovazione e dell’internazionalizzare presentano. L’iniziativa si è conclusa con la definizione di una procedura che permetterà alle cooperaImprese Sondaggio Territori tive di interloquire direttamente con Veneto Innovazione con riferimento alle aree tematiche nelle quali la società opera. VENETO Cooperazione sociale e Banca Etica, due mondi in avvicinamento Spesso le cooperative sociali venete sono potenziali clienti di Banca Etica, molto orientata al terzo settore. I responsabili finanziari della Banca però hanno espresso la necessità di conoscere meglio le peculiarità della cooperazione sociale, difficoltà comprese. Proprio con l’intento di avvicinare questi due mondi, giovedì 18 ottobre nella sede di Banca Etica di Padova si è tenuto un seminario di approfondimento, nel corso del quale Loris Cervato, responsabile Settore sociale di Legacoop Veneto e Gianfranco Marzocchi, consigliere Banca Etica e presidente Aiccon, hanno ripercorso le tappe principali della storia della cooperazione sociale a partire dalla loro esperienza personale. Nel corso della giornata sono stati approfonditi anche i temi legati al finanziamento e alle prospettive della cooperazione sociale, gli strumenti che l’organizzazione di rappresentanza intenderà adottare per far fronte alla crisi, e le vie da percorrere per trovare nuove modalità relazionali e commerciali fra la cooperazione sociale e Banca Etica. LOMBARDIA Come è cambiata la cooperazione sociale a 20 anni dalla legge 381 Le cooperative sociali in Lombardia sono cresciute da 400 a 1700. Questo il dato significativo presentato da Alessandro Ronchi della Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione della Regione Lombardia nel convegno di oggi a Brescia per fare il punto sullo sviluppo della cooperazione sociale in Lombardia a vent’anni dalla approvazione della legge 381/91 e della legge regionale 16/92 che ha istituito l’Albo Regionale della Cooperazione sociale lombarda. Alessandro Ronchi ha evidenziato le innovazioni portate dalla legge 381/91 ed in particolare la funzione dei soci volontari a Primo piano Legacoop 13 testimonianza del legame con le comunità, il ruolo da svolgere a favore delle persone svantaggiate e i rapporti con gli enti pubblici. Ronchi ha illustrato lo sviluppo esponenziale delle cooperative sociali in Lombardia. Nella nostra regione già prima della legge 381 esistevano quasi 400 cooperative di “solidarietà sociale”, nate nei primi anni ’80 e riconosciute con una legge regionale del 1989. Oggi le cooperative sociali sono diventate 1.700, con uno sviluppo incredibile: 1.500 persone svantaggiate inserite all’inizio degli anni 90 sono diventate più di 5.200; i 19.000 lavoratori del 1998, nel 2010 sono diventati 68.000, con una media addetti per cooperativa che è passata da 25 del ’98 ai 43 di oggi, con un 10% di cooperative con più di 100 occupati e una netta prevalenza dell’occupazione femminile. Questi pochi numeri danno l’idea di uno sviluppo insperato di un soggetto economico che ha saputo introdurre innovazione nel sistema sociale italiano. In questi vent’anni la cooperazione sociale è diventata un attore insostituibile delle politiche sociali, ha infrastrutturato il welfare territoriale del Paese, ha creato diffuse reti consortili, ha dimostrato affidabilità in termini di efficacia nelle risposte ai bisogni ed efficienza gestionale, puntando sull’innovazione sociale. Oggi non può essere ignorato il ruolo che la cooperazione sociale ha assunto nella modernizzazione del welfare; una risorsa che deve essere ulteriormente valorizzata. Massimo Minelli, presidente di Federsolidarietà Confcooperative Lombardia ha evidenziato il ruolo svolto dalla cooperazione sociale in Lombardia, una cooperazione che vive momenti di profonda trasformazione e che in questo momento è toccata da molti elementi di preoccupazione: la tassazione, la riduzione dell’utilizzo delle convenzioni, le nuove norme in materia di accreditamento, i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Minelli ha particolarmente evidenziato la crescita dimensionale della cooperazione sociale in Lombardia, una crescita che non può che continuare per consentire nuove risposte nella attuale fase di complessità. Francesco Bettoni, presidente della Camera di Commercio di Brescia, ha riconosciuto il ruolo delle cooperative sociali a favore delle famiglie e delle persone più toccate dalla crisi. Luca Fazzi, docente di Sociologia Generale Settori Territori dell’Università di Trento si è soffermato in particolare sul cambiamento e l’innovazione della cooperazione sociale, sul tema del ruolo della cooperazione sociale in chiave di realizzazione della giustizia sociale, sulla capacità di rappresentanza politica delle cooperative. Fazzi ha ricordato lo scenario di crisi nel quale ci si muove dall’azzeramento del fondo politiche sociali al tema dell’accreditamento, al mutamento del regime IVA. La cooperazione sociale si trova oggi ad aver la necessità di rispondere a nuove emergenze sociali i giovani disoccupati, l’aumento della povertà e vulnerabilità sociale e il ruolo della cooperazione in futuro si giocherà su questi bisogni. Da questo punto di vista Fazzi ha evidenziato anche quelli che possono essere i nuovi spazi e settori di sviluppo per la cooperazione sociale, a cominciare dall’agricoltura sociale e dal tema delle energie rinnovabili. Interessanti le testimonianze di alcune cooperative nate con la legge 381/91. Cesira Pedrini della Cooperativa Sociale Soggiorni CER nata per sviluppare risposte mutualistiche di welfare aziendale sul tema dei soggiorni estive per i figli dei dipendenti delle imprese. Giovanni Zoccatelli della Cooperativa Sociale di Bessimo, realtà operante nel settore del recupero dalle dipendenze, nata nel ‘76 per rispondere ai problemi dei giovani ed offrire loro risposte nuove a partire dal lavoro e dalla emancipazione che il lavoro é in grado di offrire all’uomo. Infine è stato dato spazio a due nuove cooperative per riflettere sulle motivazione che oggi spingono a creare cooperazione sociale. Anna Paola Cova della Cooperativa Sociale Anni Versati nata nel 2010 per dare risposte occupazionali a persone con disabilità psichica nel comparto della ristorazione, una realtà di piccole dimensioni ma fortemente connessa con una realtà consortile, il consorzio Light di Milano. Matteo Tebaldini della Cooperativa Sociale CREsco una realtà operante nell’area delle energie rinnovabili. A conclusione dei lavori Sabina Bellione Presidente di Legacoop Sociali Lombardia, ha evidenziato la necessità per la cooperazione sociale di porre attenzione maggiore alle politiche comunitarie in chiave di sviluppo, e per contro la necessità per la cooperazione di presidiare con crescente attenzione le istituzioni comunitarie. Imprese Sondaggio Territori LIGURIA Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro Legacoop Liguria ha organizzato un Seminario regionale dal titolo “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro. riflessi sull’impresa cooperativa”, che avrà luogo nella mattinata del 24 ottobre presso il Salone del Circolo Unificato dell’Esercito, Via San Vincenzo, 68 a Genova. Programma 09.30 Finalità ed obiettivi del Seminario Alessandro Frega, VicePresidente Legacoop Liguria 09.50 La Riforma dei Licenziamenti individuali e il Nuovo Articolo 18 Dario Vedani, Vice Presidente NordOvest Servizi srl 10.30 Le Tipologie Contrattuali Riformate dal Nuovo Diritto del Lavoro Daniela Fossat, Nord-Ovest Servizi srl 11.15 Valutazioni generali sulla riforma e prospettive di attuazione – Le novità in tema di ammortizzatori sociali Carlo Marignani, Responsabile Relazioni Industriali e Mercato del Lavoro Legacoop Nazionale 12.00 Domande e risposte 13.00 Fine lavori Al via “Cooperinnovare”, il bando per creare cooperative innovative Per i giovani Legacoop Liguria lancia un apposito bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese cooperative innovative. “Cooperinnovare”, questo il nome del bando, si rivolge ad aspiranti imprenditori di età compresa tra 18 e 35 anni che si impegnino a creare un’impresa cooperativa a forte contenuto innovativo in Liguria. E a neonate im- Primo piano Legacoop 14 prese cooperative a forte contenuto innovativo i cui soci abbiano un’età compresa tra 18 e 35 anni, con sede legale e operativa in Liguria, iscritte al registro delle imprese in data non anteriore al 01.09.2011. Ai tre migliori progetti sarà destinato un contributo di 5.000 euro. Inoltre, per le tre cooperative vincitrici, sono previsti un finanziamento agevolato; il servizio contabilità e paghe a tariffe particolarmente convenienti; servizi gratuiti per l’assistenza alle procedure dell’Atto Costitutivo, la creazione del piano di fattibilità economico – finanziaria, l’assistenza fiscale e tributaria, l’assistenza legale. Il bando rimarrà aperto fino al 15 aprile 2013. “Vogliamo sostenere giovani neo cooperatori che intendano sviluppare progetti relativi all’avvio di attività imprenditoriali in forma cooperativa, in qualsiasi settore economico, aventi un forte contenuto innovativo in termini di prodotto e servizio, di processo o di gestione – spiega Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria -. Di fronte a dati così drammatici sulla disoccupazione, l’impresa cooperativa si conferma per le giovani generazioni uno strumento di riferimento per la realizzazione dei propri progetti.”. Il bando si rivolge a nuove imprese cooperative, o a quelle nate non prima del settembre 2011, che abbiano come attività prioritaria lo sviluppo di prodotti e/o servizi con caratteristiche di novità rispetto al mercato nazionale, specie se incentrati sull’utilizzo di tecnologie d’avanguardia; che siano finalizzate all’implementazione di processi produttivi con caratteristiche innovative rispetto all’esistente; che applichino nuovi modelli di impresa, metodologie di gestione e di controllo fortemente incentrate sull’utilizzo di tecnologie avanzate, e processi gestionali improntati alla qualità; che applichino modelli di produzione e gestionali particolarmente attenti al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti di energia alternative alle fossili; che siano frutto di spin – off sia universitario che aziendale. “E’ un’iniziativa che rappresenta un ulteriore tassello della nostra attenzione verso il mondo giovanile – conclude il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero- . Nelle scorse settimane abbiamo lanciato a livello europeo il progetto “UP – RadicialFuturo” per avviare un network internazionale in grado di attirare i giovani talenti nella nostra regione. Settori Territori Abbiamo realizzato un accordo con l’Università per favorire nuove opportunità imprenditoriali per i giovani grazie ad uno stretto collegamento tra la realtà accademica e quella delle aziende cooperative. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con l’AIESEC, la più grande organizzazione internazionale completamente gestita da studenti universitari. Oggi completiamo questa prima fase con uno strumento in grado di mettere a disposizione finanziamenti, strumenti operativi, assistenza tecnica. Storicamente la cooperazione è strumento di emancipazione degli esclusi e delle fasce più deboli che attraverso l’autorganizzazione e il protagonismo economico trovano risposta ai propri bisogni ed innovano in modo significativo i mercati e le società E se il futuro passa attraverso la creazione di start up, a queste nuove imprese noi vogliamo dare tutti gli strumenti per reggere le sfide del mercato”. Per informazioni sul bando è possibile scrivere a [email protected] Il bando è scaricabile sul sito www.legaliguria.coop EMILIA ROMAGNA Emilia-Romagna: workshop “La gestione della crisi d’impresa” E’ in programma martedì 23 ottobre, dalle 14 alle 17,30 presso la Torre Legacoop in viale Aldo Moro 16 a Bologna, il workshop “La gestione della crisi d’impresa”. La difficile situazione economica del Paese, il crescente aumento del numero delle imprese, anche cooperative, con gravi problemi gestionali e di crisi, e la novità introdotte nel merito dal decreto Sviluppo hanno indotto ad affrontare il tema delle crisi aziendali in due specifici Workshop, organizzati con la collaborazione di Legacoop Emilia Romagna. Il primo, dedicato a “Prevenzione ed emersione della crisi d’impresa: indicatori di bilancio, valutazione del rischio di continuità aziendale, doveri e poteri degli amministratori e sindaci revisori”, ha avuto luogo lo scorso 2 ottobre e ha visto come relatori Diego Bassi, Pierpaolo Sedioli e Isabella Landi, partner de LaBase Revisioni Srl di Forlì. Imprese Sondaggio Territori Il secondo su: “La gestione della crisi d’impresa: nuove opportunità e strumenti previsti dal decreto sviluppo”, si terrà martedì 23 ottobre, dalle 14 alle 17,30 presso la Torre Legacoop in viale Aldo Moro 16 a Bologna. Relatori saranno l’avvocato Pierluigi Morara e il revisore legale e commercialista Adriano Nicola. L’incontro verrà aperto da una introduzione di Igor Skuk della Legacoop Emilia Romagna e sarà concluso da Gianni Bragaglia, Presidente Airces, il quale coordinerà anche i lavori. I programmi dei due Workshop e le modalità di iscrizione, che prevedono la gratuità, potranno essere scaricati dal sito Airces (www.airces.it). EMILIA ROMAGNA Generazioni incontra le “empresas recuperadas” Nei momenti storici di grande difficoltà, in tutto il mondo la cooperazione è stata la risposta, la speranza e il sogno di costruire futuro in un presente oscuro. E’ stato così per le prime aggregazioni cooperative nate per dare risposte al proletariato durante la rivoluzione industriale a Machester, è stato così per le società cooperative di servizio tra gli immigrati della Pampa in Argentina, è stato così per le cooperative nate dalle ceneri del secondo conflitto mondiale in Italia. Ognuna di queste storie, seppure lontane dai giorni nostri, racchiude speranza che aiuta a superare le incertezze odierne, dettate da una congiuntura economica sfavorevole, dalla difficoltà di reperire capitali per rilanciare l’economia, dalla paura di perdere il posto di lavoro. A raccontarci un’esperienza che, invece, è più vicina ai giorni nostri, seppur proveniente dall’altro lato del globo, sono stati José Abelli e Gilson Gonçalves. Venerdì 5 ottobre scorso nella stupenda cornice di Villla Guastavillani, Generazioni Legacoop Emilia-Romagna ha promosso l’incontro dal titolo “Innovazione e ricambio generazionale nelle cooperative: il caso di Unisol Brasile e Indaco Argentina” durante il quale i due ospiti internazionali hanno descritto la particolare esperienza delle “empresas recuperadas” nell’America Latina. Primo piano Legacoop 15 Il seminario, organizzato in partnership con Alma Graduate School, promotrice del Master Emba Coop, è stata l’occasione di rincuorarsi rispetto alle difficili sfide che le cosiddette workers buyout (il termine inglese per empresas recuperadas) in Italia si trovano ad affrontare oggi. Infatti, il fenomeno delle imprese recuperate in forma cooperativa, marginale fino a pochi mesi fa, è oggi di grande attualità poiché, utilizzando le parole di Business People in un articolo sul tema, “rappresenta una soluzione perfetta per un problema che affligge le pmi italiane nel momento del passaggio intergenerazionale” (Business People online, 28/07/12). Molte sono, inoltre, le tesi che sostengono che il workers buyout possa rappresentare anche uno strumento concreto e un‘alternativa per uscire dalla crisi per alcune aziende itliane. Che non sia la panacea, ce lo dice José Abelli, esponente di spicco del movimento delle imprese recuperate argentine (www.indaco.coop), che descrive il passaggio da lavoratore dipendente all’autogestione in forma cooperativa come un sentiero irto di ostacoli. La terribile crisi economica che si è abbattuta sull’Argentina nel 2001 ha dato vita a numerosi casi di “empresas recuperadas”, ma imparare a concepire l’uguaglianza e la collaborazione non è da tutti. Per esempio, il Ristorante Rich di San Juan, autogestito in forma cooperativa da 40 soci lavoratori finì in un “fracaso”, come dice José. Chi, invece, è riuscito a superare la difficoltà culturale del passaggio all’autogestione si trova oggi ad aver creato un patrimonio cooperativo. E’ il caso di Pauny-Zanello, leader nel mercato argentino e grande esportatore di macchinari agricoli e di trasformazione agro-alimentare, o di Mil Hojas e La Cabana che sono riuscite a recuperare la posizione di mercato nel settore alimentare che avevano le aziende private prima di chiudere i battenti. Settori Territori Ma alla domanda dal pubblico se tali esperienze possano verificarsi anche in settori che richiedono grandi investimenti di capitali in asset tecnologici, Gilson risponde descrivendo la storia della azienda che presiede, la UNIPOL (www.unipol.ind.br), cooperativa di lavoro impegnata nel settore dei polimeri. L’azienda brasiliana, nata da un recupero in forma cooperativa, è impegnata in grandi progetti di sviluppo e in prodotti eco-sostenibili che vende in tutto il mondo. Grazie anche al supporto di Indaco, cooperativa pesarese impegnata nella consulenza per l’internazionalizzazione, i prodotti a basso impatto ambientale sotto il marchio ECO-UNI arrivano anche in Italia. “Il successo lo decreta sempre il mercato”, racconta Gilson in brasiliano, “ma se il prodotto è competitivo e i neo-soci riescono a capire il senso di stare in cooperativa, la partecipazione e la collaborazione diventano i migliori strumenti per innovare”. Come ha affermato Aldo Soldi, Direttore Generale di Coopfond, nello stesso articolo sopra citato, le workers buyout “sono imprese con traguardi difficili, tanto più in questa complessa situazione di mercato, ma sempre raggiungibili.” Ancora una volta, dalle Americhe alla penisola, la cooperazione può rappresentare la risposta, la speranza, il sogno. TOSCANA Turismo, la prima volta delle coop al Travel Trade Italia Ci sarà anche la Toscana quest’anno al Travel Trade Italia di Rimini, il workshop organizzato all’interno della TTG Incontri, la più grande “piazza affari” del turismo, in programma dal 18 al 20 ottobre. Lo farà, con 11 cooperative sotto l’egida del Consorzio Toscana Turismo e Cultura e in gran parte aderenti a Legacoop Servizi Toscana, pronte a presentare per la prima volta le loro offerte ai buyer in arrivo da 130 Paesi stranieri. Le buone pratiche della sostenibilità turistica, unite alla forte attenzione alla socialità, alla didattica e alla valorizzazione della cultura, sono le qualità con cui le cooperative del Granducato cercheranno di conquistare la kermesse, un appuntamento che Imprese Sondaggio Territori ogni anno richiama sulla riviera romagnola 50mila partecipanti, 2.400 aziende espositrici e 7mila presenze internazionali. Da Firenze, partiranno alla volta di Rimini la Cooperativa Archeologia, specializzata in restauro, didattica e gestione musei, la cooperativa FloraPromoTuscany, impegnata nell’organizzazione di tour museali e taylor made nel capoluogo toscano e in tutta la regione, e la Walden Viaggi, da anni impegnata nel turismo sostenibile e nell’organizzazione di viaggi a piedi in Italia e nel Mediterraneo. Da Fucecchio, la cooperativa Ponteverde di Ponte a Cappiano, che si occupa di educazione ambientale, e da Firenzuola la coop Ospitale delle Rifiorenze, che gestisce il rifugio alpino Casa al Giogo, nel cuore del Mugello. La Costa risponde con la Co.Pi.sa, cooperativa particolmente attiva nel settore ricettivo (gestisce l’albergo e l’ostello ‘La Sterpaia’ nel Parco di San Rossore) e con la cooperativa Itinera di Livorno, che oltre a gestire servizi museali, organizza tour in battello nei canali della città labronica. Il sud della regione sarà rappresentato dalla cooperativa Nuova Maremma di Gavorrano, il cui ‘piatto forte’ è l’ecoturismo e dalla coop Colline Metallifere di Massa Marittima, specializzata in servizi museali, attività didattiche, itinerari e percorsi. L’Aretino ci sarà con la coop ToscanadAppennino di Anghiari, che si occupa della gestione e promozione di musei e aree archeologiche e naturali protette della Val Tiberina, e con la Coop.Beta di Arezzo, impegnata nell’attività ricettiva e di ristorazione e didattica. “Una grande soddisfazione partecipare al TTI di Rimini per le coop toscane, che oggi, riunite nel Consorzio Toscana Turismo e Cultura, hanno creato una rete di servizi di turismo sostenibile che opera per la valorizzazione del territorio”, commenta con soddisfazione Manuela Mascherini di FloraPromoTuscany, cooperativa che ha curato l’organizzazione della “trasferta” romagnola. “Un’occasione importante – aggiunge Fabiana Angiolini, presidente del Consorzio TTC – per presentare la vasta gamma delle offerte delle cooperative toscane, specializzate in settori diversi ma sempre accomunate dal rispetto dei valori della socialità, e per illustrare l’attività del Consorzio, punto di riferimento con i suoi servizi per le cooperative culturali e turistiche”. Primo piano Legacoop 16 TOSCANA Cooperativeeinclusionelavorativa con “Lav…Ora diversamente” Una galleria creativa dedicata al ‘fare impresa facendo inclusione’, all’utilizzo del territorio come risorsa, per creare esempi di crescita sociale. Con queste caratteristiche torna a Firenze “Lav…Ora diversamente”, l’iniziativa, promossa dall’Assessorato al Lavoro della Provincia di Firenze, si svolgerà a Palazzo Medici Riccardi dal 18 al 21 ottobre (inaugurazione giovedì 18 ottobre alle 17.30, in Galleria). “Lav…Ora diversamente” è il titolo della manifestazione che ha l’ambizione di testimoniare alcuni esempi di ‘amore per il lavoro’, mettendo in mostra nuovi modelli di produzione e d’impresa, ma anche valorizzando le diversità, quelle di chi ha un contratto precario, quelle di chi è giovane e cerca un lavoro, quelle del donne e quelle di chi ha abilità ‘altre’. Nasce da questa consapevolezza la rassegna “Lav…Ora diversamente” che torna per il secondo anno – dal 18 al 21 ottobre, a Palazzo Medici Riccardi a Firenze - per parlare di lavoro e nuovi modelli di fare impresa. “In mezzo a una crisi finanziaria epocale che sta cambiando il mondo – dice l’Assessore al Lavoro Elisa Simoni – a cominciare proprio dal mondo del lavoro, la diversità può diventare un’opportunità che aiuta a individuare nuovi modelli economici e d’impresa. E le opportunità ‘diverse’ finiscono inevitabilmente per esaltare il valore dei soggetti considerati più deboli dall’attuale mercato del lavoro: donne, disabili, giovani, persone svantaggiate. Ecco, con questa rassegna noi vogliamo semplicemente ricordare che il capitale umano, nella sua immensa varietà, per una azienda è sempre la migliore risorsa”. Nell’anno internazionale della Cooperazione la Provincia di Firenze vuole offrire uno spaccato di uno dei più importanti settori del territorio fiorentino, attraverso l’allestimento di spazi dedicati alla ristorazione e all’agricoltura sociale, alla crescita sostenibile, al riuso e al turismo sociale. Di questi e di altri argomenti si discuterà anche in una tavola rotonda incentrata sul tema “Impresa e tutela sociale al tempo della crisi” (venerdì 19 ottobre, ore 10.00, Sale Fabiani): un confronto a cui parteciperanno, oltre Settori Territori all’Assessore Elisa Simoni, Stefano Casini Benvenuti, direttore Irpet, Angelo Migliarini (Presidente di Legacoop Servizi Toscana); Paolo Maroso (Presidente di Federsolidarietà - Confcooperative Toscana); Fabrizio Ronchi, (Presidente del Consorzio Evolve); Gabriele Mecheri, (Presidente Cooperativa Beta); Florio Faccendi (Presidente Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo). Le conclusioni saranno tratte da Gianfranco Simoncini,Assessore regionale alle Attività produttive, Lavoro e Formazione. Il tema dei diversi modelli del lavoro viene ripreso idealmente da Nicola e Marco Costantino che presentano il loro libro (venerdì 19 ottobre, ore 17.30, Galleria) che, fin dal titolo E se lavorassimo troppo? vuol ribaltare l’ottica dello sfruttamento lavorativo come motore della crescita. “Il progresso tecnologico e la crescente globalizzazione dei mercati – affermano in sostanza i due autori – hanno provocato enormi aumenti di efficienza produttiva, molto superiori all’incremento demografico, che non sempre hanno determinato un aumento del benessere degli individui. La ‘mano invisibile’ del mercato tende, paradossalmente, a trasformare lo sviluppo tecnologico in incremento dell’offerta da una parte, e di disoccupazione dall’altra, piuttosto che in tempo libero e qualità della vita dei lavoratori”. Tante e diverse le iniziative in programma nell’appuntamento fiorentino dedicato al lavoro. La presentazione del progetto “LEaTher’S WORK” (sabato 20 ottobre, ore 10.00, Galleria) realizzato dalla Cooperativa sociale onlus Imprese Sondaggio Territori Ma.Gi, in collaborazione con l’azienda leader nel settore della pelletteria di alto livello di Montelupo Martini Group e con il sostegno della Provincia di Firenze. ‘Proprio a Firenze prende avvio una nuova visione, più etica e inclusiva, del comparto moda – dice l’Assessore Simoni - grazie ad un accordo pubblicoprivato nasce un laboratorio di formazione, orientamento e avviamento al lavoro pensato per offrire maggiori opportunità a lavoratori e lavoratrici disabili o svantaggiati, che hanno così una occasione in più per imparare una professione legata al mondo della moda, un comparto tuttora in espansione nonostante la crisi economica globale’. Non solo tavole rotonde o dibattiti, ma anche spettacoli: sabato pomeriggio (ore 17.00, Cortile dei Muli) la messa in scena di “Senza padrone, frammenti narrativi sull’impresa a proprietà collettiva”. Una produzione artistica, a metà strada tra concerto, performance e teatro di prosa, sulla storia del mondo cooperativo, scritta e diretta da Giampiero Bigazzi. E domenica pomeriggio 21 ottobre, in Galleria, laboratori e animazioni per bambini. Dati - Secondo dati regionali, l’universo cooperativo toscano nel marzo 2011 contava 4.643 cooperative iscritte all’albo, il 93,7% delle quali a mutualità prevalente ed il 6,1% di altro tipo. Nonostante la fase congiunturale critica, anche nel 2010, secondo i dati del Registro Imprese, è stata rilevata un’espansione del 2,1%, a fronte del +0,3% calcolato sul totale imprese. Nel 2010 si è rilevata anche la crescita (+3,7%) dei lavoratori dipendenti. Info - Tutti i giorni dalle 10 alle 19.30, a ingresso libero, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour 5 o Via de’Ginori 12) una bella mostra/allestimento ad ingresso libero a cura delle cooperative locali per presentare, tramite immagini e parole, i temi del lavoro inclusivo, dell’agricoltura sociale, della ristorazione “etica” e del turismo sociale. Tutti gli eventi di “Lav…ora diversamente” sono a ingresso libero. Info su www.provincia.fi.it. TOSCANA Tavola rotonda “Cooperazione, un modello che fa bene al Paese” Domenica 28 ottobre, dalle 9.30 alle 13.30, nell’ambito della giornata di chiu- Primo piano Legacoop 17 sura del “1° Festival dei trasporti”, ospitato al Teatro Obihall di Firenze dal 26 ottobre, tavola rotonda, sul tema “2012, anno internazionale della cooperazione, un modello che fa bene al Paese”. Partecipano: - Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana - Alessio Gramolati, Cgil Toscana - Turiddo Campaini, Presidente Unicoop Firenze - Leonardo Cianchi, presidente Cft, Cooperativa facchinaggio e trasporto - Fabrizio Frizzi, presidente Cooplat Introduce Alessandro Carmignani, segretario generale Filt Cgil Firenze A seguire, alle 21.30, concerto dei Big One, cover band Pink Floyd. LAZIO SPQL,alvialapromozionedelleproduzioni del Lazio nel circuito Coop Vini DOC e IGT, prodotti da forno, conserve, olio. E ancora formaggi, salumi, ortaggi, dolci tipici. Sono circa un centinaio i prodotti agroalimentari che nel più ampio quadro della campagna promozionale “S.P.Q.L. – Solo Prodotti di Qualità Laziale”, sono stati selezionati grazie ad un protocollo d’intesa siglato tra Unioncamere Lazio e Legacoop Lazio per la valorizzazione dei prodotti regionali nella grande distribuzione. Da giovedì 11 ottobre, per tre settimane di seguito, questi prodotti tipici saranno reperibili in ben 34 punti vendita Coop – Unicoop Tirreno del Lazio (province di Roma, Viterbo, Latina). I produttori sono stati selezionati nell’ambito di un progetto congiunto Unicoop Tirreno- Unioncamere Lazio unitamente alla Camera di Commercio di Roma. “L’iniziativa – spiega Massimo Pelosi dell’ Associazione cooperative Consumatori Distretto Tirrenico - rientra nell’ambito del Protocollo d’Intesa firmato da Unioncamere Lazio e Legacoop Lazio, per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici re- Settori Territori gionali che rispondano ai requisiti di qualità, consumo, territorialità da promuovere al fine di completare e migliorare l’assortimento dei prodotti Lazio di qualità all’ interno dei canali di vendita. Più di 70 aziende romane e laziali hanno manifestato il proprio interesse a partecipare al progetto e le aziende selezionate sono state scelte tenendo conto dei criteri standard di qualità, sicurezza, capacità produttiva e distributiva, oltre alle caratteristiche di tipicità e genuinità delle produzioni. Si tratta di un’opportunità unica per le imprese del territorio e per i loro prodotti di qualità che si ancorano alla tradizione culinaria laziale con elevati contenuti di valore, capaci di rispondere alle richieste di consumo che sempre più si richiamano alla qualità e al territorio di provenienza”. Legacoop Risorse, iniziative d’interesse per le cooperative Vi segnaliamo le seguenti iniziative promosse da Sviluppo Lazio, Agenzia Regionale per gli investimenti e lo sviluppo. Ecco le novità in programma: 1.Tecnopolo Tiburtino Business Matching Day 2012 Tecnopolo e BIC Lazio promuovono la terza edizione di Tecnopolo Tiburtino Business Matching Day nel corso del quale saranno organizzati incontri b2b tra le imprese e gli enti all’interno del Parco Tecnologico. Un evento che si ripete per il terzo anno consecutivo con l’obiettivo di dare alle start up laziali l’opportunità di farsi conoscere, scambiare esperienze, condividere progetti, stringere accordi e concludere collaborazioni. 2. La Regione Lazio lancia i primi bandi rivolti agli enti pubblici e alle Pmi locali per lo sviluppo di progetti e servizi a partire dagli “Open Data”, le informazioni e i dati che possono essere riutilizzati, pubblicati e manipolati liberamente da tutti. Imprese Sondaggio Territori BASILICATA Sviluppo, divari e divisione internazionale del lavoro «La cooperazione è come un fiume carsico: ogni tanto torna in superficie». Mauro Giordani, presidente della Fondazione Ivano Barberini, ha voluto così rispondere all’interrogativo del convegno “Sviluppo, divari e divisione internazionale del lavoro: il compito della cooperazione. Esiste un modello cooperativo nell’era della finanza e dell’economia immateriale?”, organizzato dalla Fondazione Basilicatafuturo a Matera il 12 ottobre, che nell’ambito di una serie di eventi sulla figura di Enrico Berlinguer ha voluto dedicare un’intera giornata alla cooperazione. Non a caso questo fiume riemerge soprattutto nei periodi di crisi, quando il sistema di una finanza selvaggia mostra tutte le sue crepe e occorre spogliarsi da facili illusioni per recuperare quei valori di lavoro e partecipazione che la cooperazione, meglio delle altre forme d’impresa, sa esprimere. È infatti dimostrato, continua Giordani, che «nel medio/lungo periodo l’impresa cooperativa sopravvive all’impresa di profitto», come ricorderà nel suo intervento anche il presidente di Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia, parlando di quegli “anticorpi” che la cooperazione, con i suoi 150 anni di storia, ha saputo sviluppare. «Purché – è ancora Giordani a sottolinearlo – non ceda alla tentazione dell’omologazione, conservi i suoi tratti distintivi e continui a porsi come impresa del territorio vicina ai propri soci». In un periodo in cui i cittadini hanno delegato troppo (oggi più che mai la cronaca ne descrive, impietosa, le conseguenze...), finendo col deresponsabilizzarsi, «la cooperazione può imporsi perché, al contrario, rende protagonisti i soci in nome di un interesse comune da perseguire: li fa riappropriare dei propri interessi e del proprio destino». Superati, con l’Alleanza delle Cooperative Italiane, Primo piano Legacoop 18 gli steccati ideologici, forte del milione e mezzo di occupati che oggi impegna in tutta la Penisola, la cooperazione è un modello laddove riesce ad essere risolutrice di bisogni. Nella dimensione del welfare se ne riscontra un’interpretazione pura ed evidente; ma anche nell’agricoltura e negli altri settori la cooperazione ricopre analoga funzione, assurgendo altresì a modello per i giovani che intendono aggregarsi in start-up di progettazione (di lì a poco il professor Sergio Vellante, ordinario di Ingegneria economico-gestionale alla Seconda università di Napoli, parlerà di cooperazione come condivisione dei saperi nell’epoca dell’economia della conoscenza). La cornice di Palazzo Lanfranchi che ospita il convegno presenta, alle sue pareti, una splendida mostra fotografica che ripercorre la storia umana e politica di Enrico Berlunguer. Mauro Giordani ricorda il concetto “austerità”, mitigandolo in “sobrietà”: una stella polare che le cooperative, per le intrinseche caratteristiche e per essere sempre d’esempio, non devono mai smettere di inseguire. Il consigliere regionale Vincenzo Santochirico recupera i termini “solidarietà” e “internazionalità”, altre parole chiave della visione politica di Berlinguer. «Quando i limiti di un certo tipo di sviluppo sono evidenti – concorda Santochirico – emergono i germi di un nuovo modo di pensare: qui c’è lo spazio per la cooperazione». «Bisogna recuperare la Politica, ritornare a parlare di qualità», ricorda Paolo Laguardia, presidente di Legacoop Basilicata. L’associazione, con una serie di iniziative sul territorio, ha da un lato aperto un canale di confronto diretto con i Comuni, i suoi primi interlocutori che in questa fase hanno bisogno di essere affiancati per riuscire a soddisfare i bisogni della comunità; dall’altro, mediante processi aggregativi con altre organizzazioni imprenditoriali, sta partecipando alle discussioni su questioni importanti (su tutte, lo sfruttamento delle risorse energetiche) e contribuendo a portare nell’agenda politica grandi temi, come quello di nuova riforma agraria regionale. «Occorre creare nuovi linee guida, nuovi parametri di sviluppo»; cambiare la cornice, insomma, per dipingere un nuovo quadro socio-economico in Basilicata come nel resto del Paese. Settori Territori PUGLIA Legacoop, bene sentenza cassazionesufalsecooperativeeditoriali Pubblichiamo una nota del responsabile Ufficio Legislazione e Lavoro di Legacoop Puglia, Massimiliano Maggio, in merito ad una sentenza della Cassazione Penale (II Sezione, n. 35999 del 6.7.2012, depositata lo scorso 20 settembre), sull’erogazione dei contributi pubblici a società cooperative definite “scatole vuote”. Per Legacoop Puglia si tratta di una giusta sentenza in favore della buona cooperazione. Una sentenza molto interessante Rischia di diventare un importante spartiacque in merito all’annoso dibattito sui finanziamenti pubblici alle testate editoriali, l’esemplare sentenza della Cassazione Penale (II Sezione, n. 35999 del 6.7.2012, depositata lo scorso 20 settembre) che ha, di fatto, sancito la natura di reato di “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” ex art. 640 bis c.p., di tutte quelle costituzioni di società cooperative (fittizie o “scatole vuote”, mutuando il termine dei giudici di Piazza Cavour) finalizzate esclusivamente all’ottenimento dei finanziamenti statali previsti dall’art. 3, comma 2 bis della legge n. 250 del 1990. Ricordiamo che la norma in oggetto disciplina la possibilità di ottenere contributi pubblici da parte di imprese editrici di giornali quotidiani, la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro. Nel caso regolato dalla sentenza in commento, la Suprema Corte, dopo aver verificato l’artificiosità della società cooperativa (attraverso una serie di indici presuntivi, tra cui il fatto che i soci non hanno mai rischiato capitale proprio, nonché che gli stessi non avevano competenze in ambito giornalistico-editoriale e che la maggior parte del lavoro editoriale fosse svolto da persone non socie, contrattualizzate di volta in volta), costituita strumentalmente dopo solo due mesi dall’entrata in vigore del comma 2 bis citato (7 marzo 2001), ha condannato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ex art. 640 bis del codice penale (oltre dichiarando l’illecito amministrativo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 della società falsa- Imprese Sondaggio Territori mente controllata dalla cooperativa), diverse persone coinvolte negli artifici contabili e finanziari che hanno dato avvio a questa pratica, purtroppo ancora frequente su tutto il territorio nazionale, volta esclusivamente all’ottenimento dei finanziamenti in questione. Legacoop Puglia si augura che la pronuncia in questione serva a sferrare un duro colpo alla falsa cooperazione in ambito giornalistico, editoriale e non solo. PUGLIA I 20 anni del Gruppo Granlatte Granarolo nella regione Il Gruppo Granlatte Granarolo è, ad oggi, una grande realtà che, in controtendenza con il diffuso processo di delocalizzazione, sceglie di investire in Puglia, sulla manodopera, sul management e sui prodotti pugliesi. Granlatte Granarolo è il maggiore operatore nel settore agroalimentare regionale e ha scelto proprio il comune del suo stabilimento, Gioia del Colle, per festeggiare il suo primo ventennio in Puglia. Nel Palazzo della città gioiese, in piazza Margherita di Savoia, il 16 ottobre 2012, alla presenza del presidente del Gruppo Gianpiero Calzolari, una platea gremita di soci cooperatori, giornalisti, operatori del settore ha partecipato ad un evento importante. Non solo per la città di Gioia di Colle, ma per tutta la Puglia, in cui il settore agroalimentare ha un ruolo di primo piano sullo scenario nazionale. Il Gruppo Granlatte Granarolo vanta numeri importanti: 250 soci allevatori che conferiscono il loro latte nello stabilimento d’avanguardia di Gioia del Colle; 300.000 litri di latte al giorno prodotti a Gioia del Colle a marchio Granarolo e «La Perla»; 82 persone che lavorano tra lo stabilimento e la piattaforma logistica; 200 Primo piano Legacoop 19 persone che costituiscono l’indotto, tra trasportatori di latte dalle stalle allo stabilimento e distributori. Tra gli ospiti relatori, sono intervenuti il vice presidente Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, la vice presidente della regione Puglia, Loredana Capone, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, il presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro e il sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia. Una festa, dunque, ma anche un momento di confronto per parlare di agroalimentare a livello regionale e rispetto alle scelte intraprese in sede europea. La Puglia rappresenta circa il 6,6% del valore aggiunto del comparto agroalimentare italiano e il 20,7% di quello del Mezzogiorno. Ma, considerando la grave crisi economica congiunturale, è emerso il bisogno di una maggiore valorizzazione dei prodotti, della necessità di fare sistema e di favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese per aumentare, altresì, i consumi. “Sono i temi con cui la Regione lancia la sfida – ha sottolineato la Capone – insieme al presidente di una grande realtà punto di riferimento per l’economia pugliese, perché valorizza le tipicità locali e non decide di produrre altrove ove i costi sarebbero inferiori. Con Granarolo vogliamo condividere un metodo e un percorso”. Se per la Capone l’internazionalizzazione è una delle sfide da affrontare, per il vice presidente Legacoop Agroalimentare Petruzzella, tale tema è considerato un vero e proprio problema per le imprese del settore. “Perdiamo sempre più terreno sui mercati internazionali, su quello che è l’unico reale sbocco per le nostre grandi produzioni agricole: ortofrutta, vino, olio, i formaggi, per citare i più significativi. E non c’è «made in italy» che regga, per essere chiari”. Ci sono difficoltà oggettive da parte del sistema agroalimentare italiano. “Come affrontare la sfida internazionale? Sicuramente con strutture produttive più grandi – sottolinea Petruzzella -, che mettano insieme importanti quantità di prodotto, risorse per affrontare una sfida difficilissima”. C’è bisogno, quindi, di aggregazione. Ma, incalza il vice presidente, “abbiamo anche grandi problemi nel mercato interno: si riducono i consumi; la quota della spesa de- Settori Territori stinata ai prodotti agroalimentari è sempre più piccola; il margine tra prezzi al consumo (sempre più bassi per una concorrenza spietata e per precisi orientamenti del consumatore) e i costi di produzione (quelli che sostengono le aziende agricole ) si fa sempre più piccolo”. E’ necessario, aggiunge, intervenire sui prezzi al consumo e sui costi di produzione, con lo strumento “indispensabile dell’aggregazione”. “Noi centrali cooperative, Legacoop, Confcooperative, Agci, abbiamo avviato un processo di unificazione per sostenere e dare più forza a questo processo di innovazione e rilancio del sistema cooperativo. Per far nascere grandi campioni nazionali, creando aggregazioni funzionali delle tante realtà produttive sparse sul nostro territorio, da nord a sud, che da sole non ce la fanno e non ce la potranno mai fare”. La storia di Granarolo è un valido esempio di aggregazione leader nel suo settore, che può fare da catalizzatore per altre aggregazioni nazionali. Per Legacoop Agroalimentare, come per l’Aci, c’è bisogno di avanzare, ma serve l’azione politica regionale come quella comunitaria. Di qui la domanda rivolta al presidente De Castro: “Se l’aggregazione è uno degli strumenti principali per la nostra sfida, come può la nuova Politica Agricola Comune (Pac) agevolare questo processo?” Per De Castro “c’è attenzione verso il settore dell’agroalimentare e il potenziale protagonismo pugliese per accrescere il mercato internazionale. La politica europea rappresenta un importante sostegno allo sviluppo e alla crescita delle nostre imprese. Al di là di vincoli imposti esiste, comunque, un dato importante: nel settore agricolo l’Europa ogni anno dà all’Italia circa 6 miliardi di euro di sostegno, fra aiuti diretti e aiuti per lo sviluppo rurale, che si traducono, a livello regionale, in Piano di sviluppo rurale (Psr)”. Nel suo intervento Angelo Petruzzella cita le Organizzazioni di Produttori (OP), strumento che “la Comunità Europea ha messo in campo e sostiene e incentiva da oltre trent’anni”. Ma che “in Italia non si è riuscito ad utilizzare a pieno. Proprio in un Paese che ne ha più bisogno”. Le OP si sono trasformate “da strumento di aggregazione in carrozzoni burocratici e non di prodotto”. Di qui la richiesta al Parlamento europeo perché si facciano “scelte Imprese Sondaggio Territori chiare su questo strumento, che non lascino dubbi ad interpretazioni, dicendo chiaramente che le OP sono solo quelle che organizzano il prodotto, con precisi vincoli di conferimento da parte delle aziende associate”. Ma serve l’impegno di tutti, ha concluso Petruzzella, “perché le OP diventino strumento privilegiato della politica agricola nazionale e regionale”. Con un prossimo PSR che diventi “una svolta per tutti”. PUGLIA La Provincia di Taranto “C.O.N.C.I.L.I.A.” In tema di conciliazione lavoro e vita privata per le donne, la Puglia è in fermento. Come anche la provincia di Taranto che sta facendo molto per tutelare le fasce più deboli. Il seminario sul progetto «C.O.N.C.I.L.I.A.», organizzato nella città tarantina l’8 ottobre, è stato un’utile occasione per parlare dell’impegno di tre cooperative sociali aderenti a Legacoop Puglia che, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere della Legacoop Regionale, hanno dato vita ad un “Patto Sociale di Genere” (finanziato dalla Regione Puglia) . Obiettivo del progetto: monitorare , informare e formare per eliminare, nel mondo lavorativo, qualsiasi barriera, rendendo democratico l’accesso al mondo del lavoro senza discriminazioni di genere. Il fine ultimo riguarda la costituzione di un “Tavolo Permanente di Partenariato sulle Politiche di Genere della provincia di Taranto”. A Bari, invece, è Legacoop Puglia, con la sua commissione Pari Opportunità, ad essere capofila del progetto sul “Patto sociale di genere” cittadino Il “Patto sociale di genere della Provincia di Taranto” è promosso dalle cooperative pugliesi «Il Girasole» ed « Eureka», che si occupano dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, e «Spazi Nuovi», specializzata nella fornitura di servizi per la riabilitazione psichiatrica. “Si tratta di tre realtà – ha spiegato la direttora della cooperativa «Spazi Nuovi», Antonella Caldarulo, in- Primo piano Legacoop 20 tervenuta per spiegare il progetto – che provano ad attivare meccanismi di collaborazione con consulenti e sindacati per monitorare e focalizzare richieste mirate delle donne lavoratrici e capire i punti di criticità che riguardano la conciliazione. Con l’obiettivo finale di trovare soluzioni di flessibilità che tengano conto delle loro richieste”. Insieme alla direttora Caldarulo, sono intervenute alla giornata seminariale, come relatrici, la presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere di Legacoop Puglia, Flora Colamussi, che ha spiegato il lavoro svolto sino ad oggi a Bari e in Puglia, in materia di politiche di genere, e la consigliera per le Pari opportunità della provincia tarantina, Barbara Gambillara, promotrice del progetto «C.O.N.C.I.L.I.A.». “Il nostro impegno – ha sottolineato la Colamussi – è stato ed è quello di promuovere politiche di parità in Puglia e nella cooperazione pugliese”. La Commissione, insieme a Legacoop Puglia, è al lavoro per implementare i percorsi di abbattimento degli ostacoli alla segregazione verticale per esempio attraverso l’impegno a promuovere l’acquisizione delle quote rosa nei c.d.a delle cooperative, trasferendo, di fatto, a queste ultime, quanto decretato dal Congresso regionale del febbraio 2011: l’inammissibilità di una quota di genere inferiore al 30% negli organi dirigenti della Associazione Regionale. La Commissione, inoltre, ha promosso la sottoscrizione della Carta per le Pari Opportunità e sostenuto la raccolta firma per la modifica della Legge Elettorale Regionale in favore dell’introduzione della “Doppia preferenza” nella elezione del consiglio regionale. A Taranto, come nel resto della Puglia, “c’è tutto l’impegno per migliorare i servizi a favore delle donne lavoratrici. Dal seminario è emerso, infatti, la necessità di tutelare e il lavoro femminile, non solo per motivi etici ma perché requisito imprescindibile di una società vivibile. “Ogni 100 posti creati per le donne – ha specificato Flora Colamussi – si crea uno sviluppo economico anche attraverso la conseguente creazione di 15 nuovi posti di lavoro. Si crea economia sostenibile perché molta parte di quel 15% di indotto creato dall’incremento occupazionale di genere, si sviluppa in servizi non delocalizzabili, ad elevato impiego di manodopera e a basso tasso di mobilità territoriale che consente il bilanciamento vita Settori Territori lavoro delle donne e degli uomini. ”. Dunque lavoro femminile come sinonimo di crescita economica, solidale e sostenibile. I patti sociali di genere in Puglia costituiscono azioni concrete per promuovere il lavoro femminile e l’accesso democratico occupazionale. Anche l’impegno per modificare le condizioni contrattuali e definire una contrattazione di II livello è un’altra dimostrazione reale perché sia realizzato un contratto con modifiche precise determinate dalle esigenze di conciliazione e finalizzato alla creazione di benessere sociale. BOLOGNA Nasce l’Alleanza delle Cooperative Italiane, prima realtà territoriale Nasce l’Alleanza delle Cooperative Italiane a Bologna, strumento di rappresentanza delle cooperative bolognesi con circa 600 imprese associate, oltre un milione e 400 mila soci cooperatori, per una valore della produzione al 2011 di 16 miliardi di euro e circa 70.000 occupati complessivi. Con la firma del documento istitutivo, in sintonia con il percorso iniziato più di un anno e mezzo fa a livello nazionale, Agci Bologna, Confcooperative Bologna e Legacoop Bologna danno vita ad un coordinamento provinciale. Bologna, uno dei territori dove la cooperazione è maggiormente radicata, è la prima realtà locale a dare vita all’Alleanza delle Cooperative che ha, tra i suoi obiettivi, quello di semplificare e rinnovare la rappresentanza del mondo cooperativo, dando il giusto rilievo al peso ed al ruolo delle imprese cooperative a livello cittadino e nazionale. Attraverso l’Alleanza delle Cooperative Italiane, le tre centrali cooperative coordineranno la loro azione nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali e sindacali del territorio metropolitano bolognese e speri- Imprese Sondaggio Territori menteranno forme di integrazione sia nell’assistenza sindacale sia nell’erogazione di servizi alle cooperative associate. “Dando merito al coraggio e alla generosità dei nostri vertici nazionali, facciamo oggi a Bologna un passo avanti importante verso l’unità del movimento cooperativo - dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Legacoop Bologna - per offrire alle nostre imprese una rappresentanza forte, efficace e sempre più adeguata ai tempi. Veniamo da storie diverse - prosegue Calzolari - ma quella separazione che appartiene alla nostra gloriosa storia del ‘900, oggi non ha riscontro in una realtà dove le imprese cooperative collaborano ormai da anni in tutti i settori indipendentemente dalla centrale di appartenenza, e vivono le medesime difficoltà di fronte alla crisi. Con questo passaggio, noi oggi scegliamo i valori universali della cooperazione e la necessità di tutelare al meglio gli interessi delle cooperative, che hanno sempre più bisogno di servizi efficienti per continuare a crescere, creare lavoro e ricchezza sul territorio”. L’Alleanza delle cooperative bolognesi nasce come coordinamento stabile a composizione paritetica fra le tre centrali senza strutture permanenti e costi fissi. Il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Bolognesi, nominato tra i presidenti delle tre Associazioni, durerà in carica un anno e potrà essere riconfermato e sarà affiancato, come copresidenti, dai due presidenti delle altre Associazioni. Il Comitato esecutivo sarà formato, oltre che dal presidente e dai copresidenti, da 39 membri (13 per ciascuna Associazione) e avrà il compito di fissare gli orientamenti e le strategie generali dell’Alleanza. L’Ufficio di presidenza sarà composto, invece oltre che dal Presidente e dai copresidenti, da due membri designati dalle rispettive Associazioni e avrà il compito di aggiornare l’agenda dei temi e delle iniziative comuni e definirne le priorità. In sede di primo insediamento l’incarico di Presidente è stato assegnato a Gianpiero Calzolari, mentre Luigi Marino e Massimo Mota saranno copresidenti. “Il fatto che la prima Alleanza territoriale nasca a Bologna, dove la cooperazione è storicamente forte e radicata - afferma Luigi Marino Presidente di Confcooperative e Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane - è un segnale del fatto che le cooperative fanno sul serio, credono nel percorso verso l’unificazione iniziato a livello nazionale nel gennaio 2011. Da Bologna oggi parte un messaggio Primo piano Legacoop 21 innovatore di portata ampia, rivolto ai settori e ai territori dove il percorso è in procinto di avviarsi”. “Il coordinamento del mondo cooperativo precisa Massimo Mota, Presidente di AGCI provinciale - è un messaggio importante al Paese e alla città di Bologna; di fronte ad una crisi tanto drammatica anche la rappresentanza deve fare sistema e ricercare le maggiori sinergie possibili”. IMOLA Sergio Prati presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sulla base della nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e in coerenza e all’interno del percorso individuato a livello nazionale e regionale, le Associazioni Cooperative Agci Bologna, Confcooperative Bologna – Circondario Imolese e Legacoop Imola, hanno avviato un confronto e il 12 ottobre hanno costituito l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola. Questo è stato possibile partendo dai positivi e consolidati rapporti in essere da quasi venti anni a livello del territorio fra Confcooperative Bologna – Circondario Imolese e Legacoop Imola, ulteriormente accentuati nel corso di questo anno con la nascita del Coordinamento delle Cooperative Imolesi, la promozione degli eventi legati al 2012 Anno Internazionale delle Cooperative, con particolare riferimento a “Tempo di Cooperazione – 7 settimane per 7 principi” e dalla disponibilità a procedere anche di Agci Bologna. Il percorso individuato e condiviso dalle tre Associazioni ha portato: alla approvazione da parte dei rispettivi Organi di un documento istitutivo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola; alla nomina dei componenti il Comitato Direttivo e l’Ufficio di Presidenza (organi della Alleanza); Settori Territori alla istituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola ed all’avvio della propria attività, attraverso gli organi previsti dal documento istitutivo; alla riunione del Comitato Direttivo, che in data 05.10 u.s. ha deliberato su quanto di sua competenza ed in particolare ha nominato il Presidente. Si è trattato di un percorso, in questa ultima fase, abbastanza ravvicinato nei tempi, ma che si é riusciti a condividerlo, definirlo e realizzarlo in tutti i suoi aspetti. Questo ulteriore passaggio, segna di fatto la conclusione della breve ma intensa fase che ha visto la nascita e la operatività del Coordinamento delle Cooperative Imolesi, per arrivare alla istituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola. Naturalmente si continuerà a seguire, sostenere e favorire, in accordo con i rispettivi livelli Associativi Nazionali e Regionali, il percorso individuato a livello dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Pertanto l’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola si ritiene che dovrà rappresentare una fase certamente importante, concreta e funzionale alle esigenze delle nostre aderenti, ma ancora intermedia, rispetto all’obiettivo finale, da perseguire in tempi ravvicinati, che dovrà essere la nascita dell’unica associazione di rappresentanza di tutta la cooperazione. (Un richiamo al percorso definito a livello nazionale: 2011 nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane con la nomina del Portavoce; 2012 ulteriore passaggio in avanti e nomina del Presidente dell’Alleanza; 2012 nascita dei coordinamenti settoriali; 2013 nascita dei coordinamenti territoriali; fine 2012 inizio 2013 costituzione della Federazione fra le tre Associazioni Nazionali; 201… nascita dell’unica associazione di rappresentanza). Comitato Direttivo: Baroncini Rino, Benni Raffaele, Bettini Giovanni, Bolognesi Stefano, Dal Pozzo Luca, Donati Maria, Gollini Carlo Alberto, Mazzanti Raffaele, Mota Massimo, Olivieri Domenico, Prati Sergio, Tattini Roberta, Tubertini Giuseppe Ufficio di Presidenza: Bettini Giovanni, Linzarini Rita, Manzoni Matteo, Mota Massimo, Olivieri Domenico, Prati Sergio, Tubertini Giuseppe. Presidente Prati Sergio Copresidenti Bettini Giovanni e Mota Massimo Imprese Sondaggio Territori IMOLA Il 23 ottobre “Giornata della Promozione Cooperativa” La “Giornata della Promozione Cooperativa” promossa da Legacoop, si svolgerà il 23 ottobre, dalle ore 10.00 alle 12.30, presso la Sala Assemblee Cooperativa Sacmi di Imola (Via Provinciale Selice, 17/A – Imola). Nel 2012 Anno Internazionale delle Cooperative un’occasione per promuovere il valore sociale dei principi cooperativi, per far conoscere agli studenti alcune interessanti esperienze di cooperazione, per valorizzare talenti e le idee di tanti giovani studenti possibili futuri cooperatori, per presentare alle scuole del Circondario Imolese la XII Edizione del Concorso “Experiment inventa una cooperativa” Programma 10.00 Inizio lavori Saluto Daniele Manca, Sindaco di Imola e Presidente Nuovo Circondario Introduce: Rita Linzarini, Funzionario Legacoop Imola – Responsabile progetto Proiezione video ICA – International Cooperative Alliance – International Year of Cooperatives – Video Clip 2012 Experiment inventa una cooperativa Le ragazze ed i ragazzi premiati nella XI edizione di “Experiment” presentano i loro progetti Interviene Stefania Marcone, Responsabile Ufficio relazioni Internazionali Legacoop Lancio della XII edizione “Experiment” Patrizia Andreani, Consulente in creazioni d’impresa e business plan Conclusioni Domenico Olivieri, Presidente Cooperativa Sacmi e Vice Presidente Legacoop Imola Conduce Andrea Barbi. Il 26 ottobre presentazione del DVD “Diventare grandi” Venerdì 26 ottobre, alle ore 16.30, presso la camera di Commercio di Imola (Viale Rivalta, 6), sarà presentato e proiettato il DVD “Diventare grandi. Scegliere la scuola – Pensare al futuro” progetto sperimentale di orientamento scolastico nella scuola secondaria di primo grado. Interverranno: Primo piano Legacoop 22 Marco Gasparri, Presidente Unindustria Bologna Delegazione Imolese Sergio Prati, Presidente Legacoop Imola Daniele Manca, Sindaco di Imola e Presidente del Nuovo Circondario Imolese Vanna Verzelli, Vice Presidente del Nuovo Circondario Imolese con deleghe ai servizi educativi ed istruzione. RAVENNA Lamanifestazionedisabato13“èdiretta verso un obiettivo sbagliato” Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato diffuso da Legacoop Ravenna in vista della manifestazione indetta il 13 ottobre dal movimento “No Tav” per protestare contro la partecipazione di CMC ai lavori per l’alta velocità. “Legacoop RAVENNA ritiene che la manifestazione del movimento ‘No Tav’ che si terrà sabato 13 ottobre per protestare contro la partecipazione della Cmc alla realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione sia diretta verso un obiettivo sbagliato. Le ragioni sono molte. La prima, che va chiarita, è che Cmc è in regola con la legge, essendosi aggiudicata una gara di appalto a cui ha partecipato in competizione con altre imprese del settore. Inoltre l’appalto in questione è uno dei tanti per la realizzazione di una grande opera infrastrutturale, indispensabile per modernizzare la rete della mobilità europea, la cui realizzazione è stata discussa, ponderata, analizzata e quindi approvata dal Governo e in seguito dalla maggioranza dei comuni piemontesi. La Cmc, come ogni altra impresa – ancora di più in questo momento di grave crisi – ha come priorità la ricerca di lavori per assicurare ai propri soci, ai propri dipendenti Settori Territori lavoro e reddito. È una grande responsabilità che Cmc da sempre interpreta con trasparenza e spirito cooperativo. Quello stesso spirito cooperativo che mette al centro dell’attività di una cooperativa, e Cmc è coerente a questo principio da 110 anni, la democrazia aziendale, la partecipazione dei soci e dei lavoratori alle decisioni. Sono alcuni tra i valori di Legacoop e del movimento cooperativo, insieme alla solidarietà e alla mutualità: per i cooperatori le scelte economiche non sono mai disgiunte da quelle etiche. Il presidente di Legacoop, Elio Gasperoni, commentando la manifestazione di sabato, tra i motivi di preoccupazione sottolinea «la nascita e la crescita nel Paese di un clima ostile nei confronti delle imprese. Un clima che le difficoltà provocate dalla crisi economica rendono ancora più preoccupante. Anzi, proprio in quest’ottica, diventa ancora più importante che le nostre imprese sane, e Cmc è una di queste, possano lavorare, produrre occupazione e, quindi, ricchezza e benessere». Legacoop ritiene che il diritto al dissenso sia una delle basi della democrazia: ma è altrettanto importante rispettare le decisioni prese dalle comunità locali e dalle istituzioni in modo democratico. Inoltre, il diritto a dissentire non si può trasformare in un attacco diretto a un’azienda moderna, innovativa, che sa fare bene il proprio lavoro, come dimostrano gli appalti a cui partecipa in tutto il mondo. Un’azienda che merita rispetto non fosse altro perché è un grande patrimonio di e per Ravenna, dove da più di cento anni opera come indiscussa protagonista dell’economia e della società”. MODENA Sabato 20 ottobre evento conclusivo di Bellacoopia L’evento conclusivo di Bellacoopia, concorso per la diffusione dell’impresa cooperativa nelle scuole 6a edizione, si svolgerà sabato 20 ottobre ore 10.15, presso il Museo Casa Enzo Ferrari (Via Paolo Ferrari, 85 – Modena) Unire esperienza e spirito innovativo questa è la vocazione di Bellacoopia, concorso giunto alla sesta edizione e promosso da Legacoop Modena per diffondere nelle scuole Imprese Sondaggio Territori e tra i giovani i valori della cooperazione. Democrazia, uguaglianza e solidarietà, correttezza, responsabilità e trasparenza sono i principi fondanti che il mondo cooperativo vuole trasmettere alle nuove generazioni: per guidarne la creatività imprenditoriale e innovativa, per lavorare insieme costruendo forme comuni di crescita economica, sociale e di tutela dei diritti. I protagonisti 3aE Istituto Vallauri di Carpi con il tutor Daniele Grenzi della Coop.va Lunenuove 4aA Istituto Cattaneo di Modena con il tutor Fabrizio guerriero di Coop Cartai 4aA Istituto Dante Alighieri di Modena con il tutor Eros Valenti di Happyflor 4aA Istituto J. Barozzi di Modena con il tutor Alessandra Lotti del Consorzio Solidarietà Sociale 4aF dell’IPSIA Don Magnani di Sassuolo con il tutor Paolo Barbieri di CPL Concordia 5aA,B,D,E Istituto Luosi di Mirandola con il tutor Mirko Dondi di Coop Estense 5aE, F dell’IPSIA Corni di Modena con il tutor Giovanni Stigliano di Mediagroup98 Triennio dell’Istituto Levi di Vignola con il tutor carmelo Belardo della Cooperativa Gli Ulivi Programma: 10.15 Arrivo dei partecipanti 10.30 Benvenuto agli ospiti Lauro Lugli, Presidente Legacoop Modena 10.45 BC Factor - Presentazione dei progetti in gara a cura delle classi La giuria di BC Factor è composta da: Igor Skuk, Direttore Legacoop Emilia Romagna Francesca Malagoli, Responsabile Vendite Cesvip Impresa Catia Toffanello, Responsabile Settore Coop sociali Legacoop Modena 12.15 Premiazione dei progetti vincitori Partecipano: Elena Malaguti, Assessore all’Istruzione, Politiche Giovanili e Cukltura Provincia di Modena Maurizio Torreggiani, Presidente CCIAA di Modena Catia Allegretti, Presidente Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile Silvia Menabue, Dirigente Ufficio Scolastico provinciale di Modena Mauro Giordani, Presidente Fondazione Ivano Barberini Roberta Trovarelli, Legacoop Emilia Primo piano Legacoop 23 Romagna Responsabile Rete Regionale Bellacoopia Gianluca Verasani, Direttore Legacoop Modena Sarà presente alla manifestazione La Strana Coppia Per il tutoraggio ai progetti imprenditoriali hanno aderito: Consorzio Solidarietà Sociale, Coop Cartai Modenese, Coop Estense, Cooperativa Sociale Lunenuove, CPL Concordia, Gli Ulivi, Happyflor, Mediagroup98. MODENA E REGGIO EMILIA Iniziato il ciclo di tre incontri sulla Legge Fornero Ha preso il via il 5 ottobre il ciclo di tre incontri sulla Legge Fornero organizzata dai Servizi Legislazione del Lavoro di Legacoop Modena e di Legacoop Reggio Emilia, con lo scopo di fornire un quadro d’insieme sulle novità di maggiore interesse della cosiddetta “Legge Fornero”, suddividendo il materiale oggetto della riforma in tre aree tematiche. Il primo seminario si è svolto il 5 ottobre nella Sala “Corghi” del Rita “Midì” di Cir food a Reggio Emilia sul tema “La flessibilità in entrata: le novità relative ai contratti di lavoro”. L’incontro, presieduto da Chiara Migliorin del Servizio Legislazione del Lavoro di Legacoop Reggio Emilia, è stato aperto dall’intervento della presidente di Legacoop Simona Caselli, che ha ricordato innanzitutto l’importanza del lavoro e delle sue regole per Legacoop, un sistema di imprese che alla legalità -anche nel lavoro- ci tiene. “La legalità nel lavoro - ha detto Simona Caselli - è oggi una emergenza, in quanto si assiste ad una illegalità diffusa”. I temi del dumping contrattuale e della concorrenza sleale, a partire dalle regole del lavoro, sono purtroppo di attualità. La presidente di Legacoop ha ricordato il parere positivo, ma senza entusiasmi, della organizzazione sulla Legge Fornero, sottolineando anche che l’attuale apparato contrattuale è forse superato e va comunque aggiornato. Dopo i saluti della presidente di Legacoop sono seguiti gli interventi di Patrizia Tullini, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Bologna, e di Eufranio Massi, direttore della Direzione territoriale del lavoro di Modena. In particolare sono state affrontate alcune delle Settori Territori modifiche che interessano più da vicino le imprese e che, già a decorrere dal mese di agosto, sono state apportate alla Legge Fornero con il Decreto Sviluppo. Gli interventi qualificatissimi dei relatori hanno fornito ai numerosi presenti in sala gli strumenti per interpretare il testo di una legge oggetto di diverse sovrapposizioni giuridiche e che pertanto in alcuni punti risulta di difficile lettura. L’intervento normativo realizzato dalla Riforma Fornero, infatti, risulta essere particolarmente complesso da un punto di vista normativo, andando ad incidere su molteplici fonti legislative, rispetto a temi oggetto di continue rivisitazioni nell’ultimo decennio. Gli interventi di Patrizia Tullini e Eufranio Massi, che hanno affrontato, tra gli altri, le norme in materia di contratti a termine, contratti a progetto, prestazioni di lavoro autonomo con partita Iva, lavoro intermittente, ed altri, si sono rivelati precisi e decisamente idonei a fornire risposte e chiarezza in un quadro in parte ancora fumoso, all’interno del quale alcune risposte potranno essere fornite solo dalla giurisprudenza che si formerà nel merito nei prossimi anni. REGGIO EMILIA Decreto Sviluppo, convegno Confcooperative e Legacoop Successo del convegno del 5 ottobre sul “Decreto sviluppo e le novità in tema di risoluzione della crisi”, organizzato da Confcooperative e Legacoop Reggio Emilia. Per i presidenti Alai e Caselli la prima misura per la ripresa è che lo Stato paghi i suoi debiti alle imprese. “Se non si ripristina un virtuoso circuito sul credito, la via della ripresa e dello sviluppo appare sostanzialmente preclusa”. E’ una sollecitazione fortissima, ma anche un grido d’allarme, quello che i presidenti di Confcooperative e Legacoop, Giuseppe Alai e Simona Caselli, hanno lanciato nell’ambito del convegno unitario di approfondi- Imprese Sondaggio Territori mento dei provvedimenti varati dal Governo in materia di lavoro e sviluppo del Paese. “La modesta capacità di investimento delle imprese in una lunga e pesante stagione di crisi – hanno detto Alai e Simona Caselli – è ulteriormente aggravata da mancati pagamenti da parte di enti pubblici, oggi indebitati nei confronti del sistema imprenditoriale per una cifra che si attesta attorno agli 80 miliardi. Questo significa che lo Stato, e in generale il pubblico, ha in mano crediti delle imprese per 5 punti di Pil, unitamente a somme ingenti riguardanti imposte (Iva, in prevalenza) non ancora rimborsate”. “La possibilità di certificare i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione – hanno incalzato i presidenti delle centrali cooperative – non ha sortito, sino ad oggi, effetti significativi, ed in ogni caso rischia di produrre un ulteriore carico di oneri finanziari del tutto insopportabili. La prima misura anticrisi – secondo i presidenti di Confcooperative e Legacoop – è allora il saldo di questi debiti da parte di Stato ed enti pubblici e un intervento sul credito, perché il paradosso è che anche le imprese che vantano alti livelli di patrimonializzazione e buone commesse di lavoro rischiano di saltare in assenza di liquidità. Le difficoltà del Paese – hanno aggiunto Giuseppe Alai e Simona Caselli – non hanno risparmiato la cooperazione reggiana, che ha tenuto sul fronte del lavoro ma ha indubbiamente ridotto anche la sua capacità di investimento e, con essa, la possibilità di accompagnare la nascita di nuove imprese e quella di sostenere la trasformazione e il rilancio di altre aziende in difficoltà, coinvolgendo anche i lavoratori in nuovi percorsi di auto imprenditorialità: proprio per questo chiediamo al Governo di spingere sul credito, di snellire quei meccanismi della Giustizia che allungano all’infinito i tempi di riscossione dei crediti e, prima ancora, di far sì che siano saldati i debiti pubblici nei confronti delle imprese per far sì che la via della ripresa si possa davvero imboccare”. Del “Decreto sviluppo e le novità in tema di risoluzione della crisi” hanno poi parlato Ettore Rocchi, professore di Diritto commerciale all’Università di Modena e Reggio Emilia e Nino Giordano Ruffini, avvocato cassazionista del Foro di Reggio, che hanno approfondito, in particolare, gli strumenti tecnici (piani di risanamento, accordi di ristruttura- Primo piano Legacoop 24 zione, concordato preventivo) finalizzati alla continuità aziendale in situazioni di crisi. REGGIO EMILIA Legacoop, le premiazioni di Bellacoopia Ricerca Sono state presentate ieri nella Sala Magnani di Legacoop le ricerche realizzate dagli studenti delle scuole medie reggiane per il progetto Bellacoopia Ricerca promosso da Legacoop Reggio Emilia. Gli studenti, nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, hanno elaborato progetti di ricerca di carattere storico sul pensiero e sulle pratiche relative alla solidarietà cooperativa nel territorio oppure su temi di carattere sociale. Le Scuole medie che hanno partecipato a Bellacoopia sono “Il Tricolore” di Carpineti, la “Fontanesi” di Reggio Emilia, la Scuola di Busana, la “Ludovico Ariosto” di Albinea, la “Bentivoglio” di Gualtieri, la “De Sanctis” di Poviglio, e la Scuola di Castelnovo Sotto. Alle presentazioni è poi seguita la premiazione dei progetti ritenuti più interessanti e accurati. Sono risultati vincitori a pari merito i progetti della classe II B della Scuola media di Carpineti e della III B Scuola media di Poviglio, che hanno vinto un premio di 500 euro ciascuna. La prima ricerca, “Quando a Carpineti il lambrusco era di-vino”, ha studiato la realtà della viticoltura nel territorio carpinetano, un tempo molto fiorente, tanto che nel 1936 venne realizzata una cantina sociale, il cui edificio è ancora esistente. Gli studenti hanno avuto come insegnanti di riferimento Simona Frigieri e Ermanio Beretti. La seconda, “Progetto sulla solidarietà”, ha indagato il concetto di solidarietà e cooperazione e il ruolo del volontariato nella Croce Azzurra e nell’Avis di Poviglio. La classe è stata seguita dagli insegnati Ines Bertolini e Monica Sardano. “I lavori presentati - è stato il giudizio della Settori Territori giuria - hanno ottenuto tutti una valutazione molto positiva. I temi della storia della cooperazione sono stati arricchiti e integrati con ricerche nel campo sociale sulle pratiche della solidarietà, ampliando in questo modo il campo di osservazione e di studio. La richiesta del bando relativa all’impegno di presentazione dei lavori nel territorio è stata rispettata con esiti molto positivi e una bella partecipazione. Le due scuole proclamate vincitrici hanno interpretato al meglio le indicazioni del bando, con originalità e completezza”. La giuria era presieduta da Maria Teresa Rabitti, docente di Didattica della Storia all’Università di Bolzano. Hanno partecipato alla premiazione Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, Ildo Cigarini presidente di Boorea, Daniela Cervi, responsabile del progetto Bellacoopia, il presidente della Fondazione Coopsette Donato Fontanesi, l’assessore alla Scuola della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi, l’assessore alla Scuola del Comune di Reggio Emilia Iuna Sassi, il sindaco di Castelnovo Sotto Simone Montermini, il vice sindaco di Carpineti Stefano Baldelli, l’assessore del Comune di Gualtieri Amadio Mori, il presidente della Fondazione Coopsette Donato Fontanesi e il presidente del Distretto sociale di Coop Consumatori Nordest di Castelnovo ne’ Monti Irmo Bertani. E’ poi seguita una lezione di Maria Teresa Rabitti su “Il patrimonio culturale e la formazione storica scolastica“. E’ stato anche proiettato il film “Bellacoopia......” sulle sette ricerche curato da Telereggio. Il film, di Silvia Degani, è stato realizzato da TRVideo grazie al contributo della cooperativa Boorea e sarà inserito nella collana “I Quaderni di Boorea”. Telereggio canale 14 lo trasmetterà il 21 ottobre alle 21:30, con replica il 24 ottobre alle 22:35,Telereggio+Uno, canale 171, il 21 ottobre alle 22:30 e il 24 ottobre alle 23:35. Andrà anche in onda su Recs-canale 645. FORLÌ - CESENA Corso “Manager dell’innovazione nell’impresa cooperativa” Hanno preso il via le lezioni del corso di formazione permanente “Manager dell’Innovazione nell’Impresa Cooperativa”, promosso congiuntamente da Università di Bologna e Imprese Sondaggio Territori Legacoop Forlì-Cesena, in collaborazione con AICCON e SERINAR. I primi docenti sono stati Daniele Malaguti, con il modulo sulle dinamiche di gruppo, e il direttore del corso Giulio Ecchia, con quello sull’economia dell’innovazione. Il prossimo appuntamento, sabato 20 ottobre, sarà con Mario Mazzoleni, che parlerà di management dell’impresa cooperativa. Per i prossimi sei mesi i quindici partecipanti - età media 33 anni - studieranno economia, finanza e gestione delle risorse umane con l’obiettivo di formarsi per diventare i quadri e i dirigenti delle cooperative di domani. Gli studenti provengono da tutto il territorio di Forlì-Cesena e sono impegnati in cooperative di tutti i settori: servizi, agricoltura, produzione lavoro, consorzi e sociali, sia di tipo A che di tipo B. FORLÌ - CESENA Ventiduemila presenze per la Settimana del Buon Vivere Ventiduemila presenze, 130 eventi, circa duemila studenti coinvolti, quasi cinquantamila pagine visualizzate nel sito web. Si chiude con numeri in forte crescita (nel 2011 le presenze erano state 17mila) la terza edizione della Settimana del Buon Vivere, manifestazione nazionale sul Benessere equo e sostenibile svolta dal 24 al 30 settembre a Forlì-Cesena. Più di 350 i relatori, coordinatori e ospiti degli eventi, che hanno avuto luogo a Forlì, Cesena e dintorni attorno al tema comune “Fragile: trasportiamo futuro”. Cifre che sono state presentate ai partner e ai volontari della Settimana in un incontro a cui ha preso parte anche Serena Dandini. La popolare presentatrice e scrittrice – da sempre una delle amiche più care della manifestazione e “madrina” ideale di tutta l’iniziativa – sarà certa- Primo piano Legacoop 25 mente una delle protagoniste dell’edizione 2013. «Siamo molto soddisfatti di questo successo – ha spiegato l’ideatrice della Settimana del Buon Vivere, Monica Fantini – e stiamo già lavorando per il prossimo anno. Le parole d’ordine per noi saranno qualità e continuità, e in questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che, tra le oltre 140 imprese ed istituzioni coinvolte ci hanno regalato l’entusiasmo, la passione e la forza per andare avanti, anche quando non sembrava possibile». Tra questi una menzione speciale va al Prefetto Angelo Trovato, il cui mandato si conclude proprio in questi giorni «e che ci ha fatto sentire sempre la propria vicinanza e il proprio sostegno, partecipando in prima persona a gran parte degli eventi sin dalla prima edizione», ha detto Monica Fantini. Un applauso convinto anche per i tantissimi giovani volontari, quasi cento, che hanno donato il proprio tempo e le proprie energie per la buona riuscita della manifestazione, animando con creatività tutte le iniziative e il BV OFF, il quartier generale di piazzetta dell’Antica Pescheria.Al suo interno è stato ospitato un calendario parallelo di eventi eterogenei ed autogestiti a cui hanno preso parte più di mille persone, entusiaste di riscoprire uno spazio del centro storico di Forlì da tempo non più agibile. «La nostra forza sono i giovani, per cui vogliamo dare continuità a questa esperienza – ha spiegato Monica Fantini, che ha aggiunto: «Stiamo cercando locali del centro in cui stabilirci in maniera permanente con un nostro spazio». Tra gli eventi più seguiti dal pubblico il talk show inaugurale con Daria Bignardi, la conferenza scenica di Mario Tozzi, l’incontro con gli studenti del chimico Vincenzo Balzani, l’intervista a Concita De Gregorio, la riflessione sulla cultura con Gabriele Lavia ai musei San Domenico. Hanno riscosso grande interesse le esperienze innovative di partecipazione dei cittadini come il Campus Cloud di Phil Taylor, quest’anno in versione “Yourope” per i cittadini europei, il World Cafè sulla cultura con Wu Ming 2, l’evento finale di Bellacoopia regionale e il convegno sulla sicurezza stradale nel weekend condotto da Mauro Tedeschini e Giordano Biserni. Applausi a scena aperta per i mattatori come Dario Vergassola e le emozioni di un immenso musicista come Marco Sabiu, ma anche per gli scienziati e i medici come Mauro Ferrari, in Settori Territori collegamento in diretta da Houston, Dino Amadori e Sara Farnetti. Fra i tanti prestigiosi patrocini anche quest’anno spicca quello del Pontificio Consiglio della Cultura, con cui è stato organizzato – in un Teatro Fabbri strapieno in ogni ordine di posti - il dialogo interculturale moderato da Giuliano Giubilei fra l’artista ebreo Moni Ovadia, il priore di Bose Enzo Bianchi, il marabutto della confraternita senegalese dei Mourid Serigne Mame Mor Mbackè, Padre Theodore Mascarenhas e l’Imam di Milano Yahya Sergio Yahe Pallavicini. La Settimana e gli eventi partner hanno ricevuto una grande eco sui media locali e nazionali, con servizi e collegamenti in diretta tutti i giorni su Radio Due Decanter e riscontri sulle principali testate, dal Corriere della Sera a Repubblica, fino al TG5 e a Radio 24 Il Sole 24 Ore. Una promozione forte per la comunità di Forlì-Cesena è venuta anche dai social network e dai new media. Solo per il challenge “#buonvivere è...” dedicato a Instagram, Twitter e Facebook sono arrivate più di 800 fotografie da appassionati di tutta Italia. La vincitrice, per la cronaca, è stata Helene Lagorio, di Reggio Emilia. ROMA Protocollo per la tutela delle condizioni di lavoro nelle cooperative Lo scorso 3 Ottobre è stato siglato presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Roma,un Protocollo tra i componenti dell’Osservatorio Provinciale della Cooperazione, al fine di garantire una maggiore tutela delle condizioni di lavoro nelle imprese cooperative della Provincia di Roma. Tra i firmatari erano presenti i rappresentanti della Confcooperative Roma e Lazio, Legacoop Lazio, Agci Lazio, CGIL, CISL UIL Roma e Lazio, mentre per la parte pubblica erano presenti oltre a INPS ed INAIL, il Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Roma , nel ruolo di Presidente. Un importante accordo, generato soprattutto dalla determinazione delle Associazioni del Movimento Cooperativo e delle Organizzazioni Sindacali unite insieme su un percorso condiviso, che intende dare nuovo Imprese Sondaggio Territori impulso e maggiore efficacia ai compiti e agli obiettivi propri dell’Osservatorio Provinciale della Cooperazione, operativo già dal 2011. In questa nuova ottica, l’Osservatorio provinciale si proporrà di analizzare la situazione complessiva del lavoro nel settore della cooperazione, per orientare l’attività ispettiva della Direzione Territoriale del Lavoro di Roma, INPS e INAIL, in modo più efficace nei confronti di quei fenomeni di cooperazione spuria caratterizzati da maggiori illegalità; come pure di monitorare ed indirizzare il settore degli appalti pubblici e quello delle commesse private, al fine del rispetto dei costi del lavoro previsti dai CCNL sottoscritti da Confcooperative, Legacoop, Agci e Cisl, Cgil, Uil, nonché delle relative tabelle ministeriali che li recepiscono, ma anche e soprattutto per una maggiore attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Attraverso l’osservatorio, la Direzione Territoriale del Lavoro, INPS e INAIL, al fine di prevenire quei fenomeni patologici più frequenti ed insidiosi, opereranno in stretta collaborazione con le Associazioni cooperative e le Organizzazioni sindacali, le quali potranno segnalare ogni situazione di gravi illegalità e di dumping contrattuale da parte di cooperative spurie operanti sul territorio di Roma e Provincia. Il Direttore della DTL di Roma, dott. Marco Esposito, nella sua vesta di Presidente dell’Osservatorio, ha sottolineato come la prevenzione sia lo strumento più efficace per contrastare situazioni di illegalità e che tale operazione sarà tanto più penetrante quanto più le parti a ciò deputate sapranno collaborare tra loro. L’Osservatorio sarà anche uno strumento di controllo e di monitoraggio sulle stesse stazioni appaltanti, enti pubblici e privati, di cui Primo piano Legacoop 26 potranno essere esaminati bandi di gara, capitolati e contratti di appalto, per ravvisare a monte, l’eventuale mancato rispetto dei costi del lavoro previsti dai CCNL sottoscritti e riconosciuti da una recente circolare del Ministero del Lavoro. In questo periodo di forte crisi economica che investe il territorio di Roma e Provincia, assicurare l’applicazione delle garanzie previste dai CCNL associato e il controllo tempestivo su fenomeni di illegalità da parte di cooperative spurie, rappresenta sicuramente un efficace strumento per prevenire, o, quanto meno arginare fenomeni che mettono a rischio i salari dei lavoratori e l’assistenza stessa delle imprese sane ed oneste. CAGLIARI A nove mesi dalla firma il Comune recepisce protocollo sugli appalti Il Comune di Cagliari, a nove mesi dalla firma, ha recepito il protocollo in tema di appalti pubblici stipulato tra Osservatorio permanente della cooperazione di Cagliari, Ministero del Lavoro, INPS, Provincia , ANCI, Legacoop, Confcooperative, CGIL e CISL. Il recepimento del protocollo avviene dopo quasi due mesi dalla presa di posizione di Legacoop dello scorso 2 agosto nei confronti della procedura di appalto aperta per l’affidamento del servizio di assistenza specialistica scolastica in favore di soggetti diversamente abili o in situazione di disagio psicosociale, di cui contestava l’incongruità della base d’asta. L’effetto di tale incongruità era un sottoinquadramento contrattuale del personale di assistenza educativa, il mancato riconoscimento dei costi per la sicurezza, con la con- Settori Territori testuale pretesa che a carico dell’azienda aggiudicataria fosse posta la formazione degli operatori, il sistema di qualità, la supervisione del personale, l’avanzamento di ulteriori proposte migliorative e innovative per il servizio nonché l’offerta di un congruo ribasso economico sull’importo a base d’asta. La delibera appena adottata non vincola l’Amministrazione al ritiro della gara in questione. Pur realizzandosi l’importante effetto di introdurre positivi elementi di orientamento nella predisposizione dei futuri appalti, non appare ininfluente evidenziare il rilievo rivestito dal Servizio di assistenza specialistica scolastica per i disabili nella città capoluogo della Sardegna. Ciò alla luce delle dimensioni economiche dell’appalto e, soprattutto, dell’interesse della cittadinanza, delle famiglie e della scuola a poter contare su un servizio di qualità, che assicuri un qualificato sostegno all’inserimento scolastico degli alunni disabili e svantaggiati. Un quadro scandalosamente connotato in tutto il nostro Paese, come denunciato dalle Associazioni della disabilità, dal più ampio disimpegno delle istituzioni sul terreno del finanziamento delle politiche e dei servizi per i disabili. Per tale ragione, le decisioni nel merito della gara, che saranno assunte dall’Amministrazione, costituiranno l’effettivo discrimine per un giudizio sulla credibilità, in questo ambito, della Giunta presieduta dal Sindaco Massimo Zedda. Gianni Locci, Presidente di Legacoop Cagliari, ha apprezzato “l’impegno assunto dall’Amministrazione, auspicando che il settore degli appalti pubblici, per sua natura connotato da elementi di criticità, possa nell’interesse di tutte le parti coinvolte, orientarsi a buone prassi”. Imprese Sondaggio Imprese >> Coop Adriatica 27 COOP ADRIATICA >> Coop Adriatica Oltre2.000personeinascoltodelle letture di “Ad alta voce” >> CIA-Conad Un pubblico di oltre 1.200 persone ha ascoltato le letture di “Ad alta voce” a Bologna, dedicata quest’anno al poeta Roberto Roversi che ne scrisse il manifesto. Complessivamente, considerando anche la lettura-spettacolo finale al Manzoni, si stima che saranno oltre 2.000 a fine giornata gli spettatori della tappa bolognese della manifestazione che con brani sul tema “cooperare” ha toccato nove diversi luoghi. Incluse le date di Cesena e Venezia i partecipanti superano i 4.000. Tra gli appuntamenti più seguiti la lettura davanti al cantiere del Mercato di mezzo, dove Eugenio Riccomini, dal balcone di fronte all’entrata di Via Clavature, ha raccontato la storia dell’antico spazio nel cuore della città davanti a centinaia di persone. La porta d’ingresso dell’edifico è stata aperta per l’occasione, e grazie all’illuminazione predisposta per l’occasione, molte persone hanno potuto affacciarsi e vedere l’interno, dove sono in corso i lavori di riqualificazione che restituiranno ai bolognesi la struttura completamente rinnovata. La giornata di “Ad alta voce” si è aperta con la lettura “privata” di due fiabe dei fratelli Grimm, (“Il vecchio nonno e il nipotino”, e “Il buontempone”) da parte dello scrittore Marcello Fois, a casa di un’utente di Ausilio per la cultura: un’anziana signora che può leggere grazie al prestito a domicilio dei libri da parte dei volontari. Alle 10.30 sono iniziati gli appuntamenti aperti al pubblico, con la lettura all’archivio storico della Cgil in via Marconi, dove Tullia Moretto, direttrice dell’Archivio storico della Cgil, ha presentato la struttura alle circa 70 persone presenti, e introdotto gli ospiti: Ferruccio Brugnaro, che ha letto una sua poesia “Ai miei compagni sulle torri”, e una di Roberto Roversi, “L’Italia sepolta sotto la neve”; il giornalista Walter Passerini con le pagine di “La chiave a stella” di Primo Levi e “La dismissione” di Ermanno Rea, l’attore Salvatore Striano con l’inedito “Diario di bordo” di Carla Vezzoso Taviani, che racconta il set del film “Cesare deve morire”, girato in carcere, e lo scrittore Vitaliano Trevisan che ha dato >> Apofruit Italia >> Coop Reno >> Unieco Laterizi & Co >> Altromercato >> CDIE >> Briganti di Cerreto >> Uniabita >> Oleificio Cooperativo Montalbano >> Coopselios >> Coopselios >> Sacmi >> Archeosistemi >> Archeosistemi >> Gruppo Cantine Riunite&Civ >> Re.search >> Coop Itaca >> Il Sestante >> Cooperativa 8 marzo >> Vetimec Primo piano Legacoop Settori Territori voce alle pagine di Thomas Bernard, “La cantina” e il suo “Un mondo meraviglioso”. Alle 11.30 al Cartiglio, il segretario della Cna di Bologna, Massimo Ferrante ha sottolineato l’importanza delle imprese come questa legatoria, nella quale due giovani imprenditrici preservano un antico mestiere artigianale; ha quindi presentato le letture sul tema “manovalenze” seguite da un 150 persone sotto al portico di Via San Carlo: Marcello Fois con “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante, Paolo Nori con le pagine di Alfredo Gianolio da “Vite sbobinate”, Giampiero Rigosi con un brano da “La chiave a stella” di Primo Levi, e il musicista Massimo Zamboni con alcune poesie da “Foglie d’erba” di Walt Whitman. Le letture sono state accompagnate dalle note della fisarmonica di Simone Zanchini. L’ultimo appuntamento della mattina è stato alla Voli Group, in via Mura di Porta Galliera, dove il presidente Roberto Lippi ha parlato alle 80 persone presenti del lavoro della cooperativa attiva nel campo della cultura e del multimediale, e introdotto le letture sul tema “Televalori” dedicate al sapere innovativo che si diffonde attraverso la rete. La Voli edita la testata Radio Città del Capo che oggi festeggia 25 anni di attività e ha trasmesso in diretta radio e streaming le letture di Mauro Covacich (brano “Vanadio” dal libro “Il sistema periodico” di Primo Levi), Luisa Lama (lettera del 23 marzo 1927 da “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci), Niva Lorenzini (da “Fu Marghera”, una poesia di Andrea Zanzotto su Alan Greenspan e da “Indignarsi non basta” di Pietro Ingrao) e Stefania Scateni (“I fratelli Tanner” di Robert Walser). Nel pomeriggio gli appuntamenti di “Ad alta voce” sono ripresi alle 14 alla libreria.coop Ambasciatori, dove 200 ascoltatori hanno seguito le letture dei vincitori di “Coop for words”, il concorso dedicato ai giovani scrittori, poeti e fumettisti, introdotte da Valerio Grutt. Con loro anche Michele Cogo e Giampiero Rigosi della Bottega Finzioni. Alle Imprese Sondaggio Imprese 15.30, performance di Tiziano Scarpa con il pianista Federico Costanza. Sempre alle 15.30, all’argenteria Corradini di via Rialto, Alessandro Corradini ha raccontato la storia del laboratorio e negozio di famiglia aperto nel 1920. Seguiti da circa 70 persone, hanno letto Ferruccio Brugnaro (che ha riproposto alcune sue poesie e alcune tratte da “L’Italia sepolta sotto la neve” di Roberto Roversi), Matteo Belli (“La nascita del villano” di Matazzone da Caligano, brano medievale tratto da un suo spettacolo “Genti, intendete questo sermone”) e Pino Corrias (da “La vendetta” di Agota Kristof, il racconto “Penso”), accompagnati dal pianoforte di Simone Zanchini. Alle 16.00 la lettura dal balcone di fronte al Mercato di mezzo in via Clavature con un pubblico di 500 persone. Dopo l’introduzione di Eugenio Riccomini, Massimo Rocco ha letto un articolo del filosofo Errico Malatesta dal titolo “Anarchia e violenza” tratto dalla rivista “Pensiero e volontà” del 1924, Andrea Segré ha scelto “La vita agra” di Luciano Bianciardi e filastrocche di Rodari. Infine Dario Vassallo ha proposto, dal suo libro “Il sindaco pescatore”, dedicato alla memoria di suo fratello Angelo, la lettera “Dio Achille” che un anziano pescatore, oggi 92enne, aveva scritto al sindaco di Pollica alcuni anni fa. Gli studi di design Vicolopagliacorta e di architettura Miroarchitetti, hanno ospitato negli spazi loro assegnati tramite il bando Incredibol del Comune di Bologna le letture sul tema “Televalori” dedicate all’innovazione creativa. Dopo l’introduzione di Giampaolo Colletti, una trentina di persone hanno seguito le letture di Francuccio Gesualdi che ha proposto un brano dal suo “I fuori lega del Nord Est”, Alberto Piccinini (“Furore” di John Steinbeck), Rosanna Sferrazza dal suo libro “Maddio”, Vitaliano Trevisan , che ha riproposto il brano di Bernhard “La cantina” e Massimo Vitali con due filastrocche di Rodari e un brano dal suo “L’amore non si dice”. Ad alta voce 2012 si è concluso alle 18.00 al Teatro Manzoni di via de’ Monari. L’appuntamento è stato condotto da Debora Mancini e vedrà la partecipazione della cantante Patrizia Laquidara, una delle voci jazz italiane più interessanti del momento. Dopo la proiezione del testo scritto da Roberto Roversi per l’edizione 2009 Primo piano Legacoop 28 della manifestazione, Lello Voce si è esibito nella performance “La rivoluzione fragile”, accompagnato dalla tromba di Frank Nemola. A seguire i saluti del presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini e del presidente del comitato promotore dell’iniziativa Roberto Grandi. Poi è stata la volta di Guglielmo Epifani con le pagine di “Crisi, rinascita e ricostruzione. Giuseppe Di Vittorio e il piano del lavoro 1949/50”, volume a cura di Silvia Berti. Il giornalista Attilio Bolzoni ha letto alcune pagine dal suo libro “Uomini soli. Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, e Ritanna Armeni con alcuni brani da “Il profeta” di Khalil Gibran. Debora Mancini ha chiamato sul palco il volontario d’Ausilio per la cultura Claudio Merighi che ha letto “Il gioco rubato” di Michela Turra. A seguire l’ex deputata e giornalista Luciana Castellina con le pagine di “Lettera al fratello” di Giaime Pintor e l’attore comico Leonardo Manera che leggerà alcune pagine da “Tre uomini in barca” di J. K. Jerome e “La malora” di Beppe Fenoglio. Agnese Moro ha portato il testo “Non odierò” di Izzeldin Abuelaish e Domenico Starnone alcune pagine di “Anzelinu” di Angelo Carta. Ha concluso la dodicesima edizione di “Ad alta voce” un intervento di Don Luigi Ciotti. COOP ADRIATICA A Venezia apre la prima parafarmacia in un supermercato Il Coop Salute sbarca in Laguna: da 18 ottobre il supermercato Coop di piazzale Roma è il primo della rete di Coop Adriatica a ospitare uno spazio interamente dedicato alla vendita di farmaci da banco e parafarmaci. Tre farmacisti si alternernano nell’assistenza ai clienti, che in trenta metri quadri troveranno un assortimento di circa 330 medicinali senza obbligo di ricetta, 150 rimedi omeopatici, 80 prodotti veterinari, oltre a 1.300 parafarmaci. La parafarmacia Coop di Venezia, che si aggiunge alle altre 18 in altrettanti ipercoop della Cooperativa, è allestita vicino all’ingresso principale, prima delle casse del punto vendita: dunque, sarà possibile fare acquisti anche senza entrare nel supermercato. Il Coop Salute offre un servizio utile e Settori Territori comodo ai soci, che in città sono 43 mila, e alle oltre diecimila persone, tra pendolari e turisti, che ogni giorno arrivano nella Serenissima dalla Stazione Santa Lucia e dal vicino parcheggio. Inoltre, la parafarmacia contribuirà a calmierare i prezzi dei farmaci in città. Nel 2011, con i prodotti farmaceutici a marchio Coop – come il paracetamolo e l’acido acetilsalicilico – e grazie alla riduzione dei listini dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici in vendita, i clienti hanno risparmiato quasi 300 mila euro nei Coop Salute degli ipercoop di San Donà di Piave, Conegliano, Schio e Vigonza. La parafarmacia osserverà gli stessi orari del supermercato: dalle 8.30 alle 20.00, dal lunedì alla domenica. APOFRUIT Protagonista nel progetto europeo “Frutta nelle scuole” Per il quarto anno consecutivo la cooperativa ortofrutticola Apofruit Italia (sede centrale a Cesena, 3.800 soci, 12 stabilimenti ubicati in varie regioni italiane, una produzione annua di 195.000 tonnellate e un fatturato consolidato di 223 milioni di euro) è protagonista nella realizzazione del progetto europeo “Frutta nelle Scuole”, che solo in Italia coinvolge oltre 1 milione di ragazzi. Si tratta, com’è noto, del più ampio ed organico progetto di educazione alimentare rivolto ai bambini delle scuole primarie di tutta Europa perché imparino ad inserire nella propria dieta quotidiana un maggiore consumo di frutta e verdura, portatrici di importanti valori salutistici. Quest’anno Apofruit Italia si è aggiudicata uno degli otto lotti attraverso il quale il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha selezionato le aziende produttrici che avranno il compito di distribuire frutta, verdura e spremute agli alunni coinvolti nel progetto. Imprese Sondaggio Imprese Il lotto di competenza di Apofruit Italia, le cui distribuzioni nelle scuole partono lunedì 15 ottobre e si protrarranno fino al termine dell’anno scolastico, riguarderà 146.366 alunni delle regioni Marche, Lazio, Sardegna. Il progetto ha confermato tutti i principi educativi che lo hanno contraddistinto in questi anni, portando nel contempo un elemento di grande rilevanza in più: i ragazzi coinvolti potranno usufruire di 42 somministrazione (oltre 8 chilogrammi a testa per 6 milioni e 147 mila confezioni in totale) nel corso dell’anno scolastico coprendo in tal modo tutte le stagionalità della frutta e della verdura, prodotte nel nostro Paese con metodi rispettosi dell’ambiente e della salute, e nel rispetto delle vocazioni territoriali e della stagionalità. Il lotto ha una dotazione di 4 milioni e 640 mila euro. Per le tre Regioni del bando di Apofruit ciò significa un totale di 1.206.000 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli distribuiti ai ragazzi sia in confezioni monodose che pluridose. Si tratta di mele, albicocche, arance, clementine, fragole, cachi rosso brillante, mandarini, uva da tavola, susine, pere e pesche, nettarine, carote, pomodorini. Verranno consegnate in contenitori biodegradabili e compostabili. Per rendere più efficace l’azione educativa sono stati predisposti anche specifici materiali formativi-informativi-educativi di accompagnamento messi a punto e gestiti da Alimos Soc. Coop., organismo che già da anni tiene le fila di un intenso programma, condotto nelle scuole italiane, di promozione di un maggior consumo di frutta e verdura tra i ragazzi. Tra le misure di accompagnamento previste ci sono giornate a tema, visite in fattorie didattiche e creazione di laboratori e orti nelle scuole e distribuzione di gadget. Come per gli anni passati l’intero progetto “Frutta nelle Scuole” sarà anche un’opportunità dal punto di vista occupazionale e per far conoscere i marchi aziendali. CIA-CONAD Inaugurato il nuovo Conad di Modigliana, investiti due milioni di euro Giovedì 18 ottobre è stato inaugurato il nuovo supermercato Conad di Modigliana. Alle 9 del mattino è stato il Sindaco della città, Claudio Samorì, a tagliare il nastro Primo piano Legacoop 29 della struttura - costata circa due milioni di euro - insieme all’Amministratore delegato di CIA-Conad, Luca Panzavolta. Il nuovo supermercato si trova a pochissima distanza dal centro della cittadina. Diciassette le nuove assunzioni che sono state effettuate e che portano a poco meno di una trentina i lavoratori della “SuperConad Arena”, la società che gestisce il punto vendita ed è già titolare a Modigliana del Conad City e dello storico Conad Arena di Faenza. All’inaugurazione hanno partecipato anche il presidente, Davide Pelliconi, e il responsabile della società, Paolo Tabanelli. Il caponegozio è il socio Daniele Laghi di Faenza. Completano la compagine sociale Achille Cavina, Iride Samorè, Alfredo Gardelli, Daniele Cantoni, Sergio Gondoni ed Enzo Turci. Il nuovo edificio, progettato dall’architetto Stefano Liverani, è stato realizzato a tempo di record (i lavori sono iniziati a febbraio) ed ha alcune caratteristiche che lo rendono interessante dal punto di vista dell’impatto ambientale e del risparmio energetico. In particolare il tetto “verde”, realizzato con la tecnica dei giardini pensili, lo integra perfettamente nel panorama collinare che lo circonda. Su di esse è in fase di completamento anche un impianto fotovoltaico. Il punto vendita offre 800 metri quadri di area servita e un vasto assortimento che include anche la pescheria e il banco macelleria tradizionale. Più di cinquanta i parcheggi a disposizione dei clienti. Il negozio osserverà i seguenti orari: tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8,00 alle 20,00. Il giorno dell’inaugurazione è stato offerto un buffet ai clienti, mentre a disposizione dei bambini c’era un’area gioco con gonfiabili e animatrici. All’evento ha preso parte anche l’attore Eraldo Tura, già membro dei “Gemelli Ruggeri” e oggi volto nazionale delle campagne di comunicazione Conad. «In questi momenti in cui il costo del carburante incide in modo importante sulla spesa delle famiglie –hanno spiegato Pelliconi e Tabanelli - ci aspettiamo che un servizio di prossimità come questo abbia successo, perché in un centro come Modigliana offre l’assortimento e i servizi che è possibile trovare in città, con in più la cortesia e la qualità che caratterizzano da sempre la nostra insegna». «Vorremmo ringraziare la Cooperativa e tutte le autorità civili che hanno reso possibile la realizzaSettori Territori zione del nostro progetto -hanno aggiunto e sottolineare che ci siamo impegnati a mantenere aperto anche il Conad City per dare un servizio in più al paese e a tutti i clienti che hanno difficoltà a raggiungere il nuovo supermercato». COOP RENO Contributo di 15mila euro ad AssiSLA,perl’assistenzadeimalatidisla Un assegno da 15.000 euro per l’assistenza ai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica dell’Emilia-Romagna. Lo ha consegnato il Presidente del Consiglio di Gestione di Coop Reno Mario Cifiello a Filippo Martone, Presidente di AssiSLA Onlus, nel corso di una cerimonia che si è tenuta l’11 ottobre, alla quale hanno partecipato l’Assessore provinciale alla Sanità Giuliano Barigazzi e la Responsabile dell’Area Welfare di Legacoop Bologna Doriana Ballotti. L’iniziativa di Coop Reno nasce dalla decisione di non disperdere i punti del collezionamento non utilizzati dai soci, trasformandoli in somme di denaro da destinare a progetti di solidarietà. Già in passato, per evitare la dispersione dei punti non utilizzati, Coop Reno ha promosso numerose iniziative per il benessere delle comunità. Negli anni scorsi il recupero dei punti si è trasformato in acquisto di defibrillatori donati alle istituzioni locali e ad associazioni di volontariato oppure di pc portatili destinati ad alcune scuole delle provincie di Bologna, Ferrara e Rovigo. Grazie all’impegno solidale della cooperativa di consumatori a favore di istituzioni sanitarie e organizzazioni di volontariato che operano nei territori dove Coop Reno è presente, nel 2009 è stato possibile dare sostegno ad alcuni progetti dell’Ausl di Bologna e dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara. L’anno successivo i contributi sono stati erogati all’Ant, all’Istituto Ramazzini e all’A.D.O. Nel 2011, Coop Reno ha deciso di sostenere le sezioni dell’Ail di Bologna, Ferrara e Rovigo. “Questo è un piccolo esempio del modo in cui la cooperativa con continuità è impegnata socialmente nei territori in cui è presente – ha commentato il presidente Mario Cifiello consegnando l’assegno al presidente di AssiSLA Onlus – Ogni anno sosteniamo progetti e attività di carattere sociale nei comuni Imprese Sondaggio Imprese dove operiamo restituendo al territorio una parte dell’utile della cooperativa”. “L’azione di Coop Reno – ha aggiunto Doriana Ballotti Responsabile Area Welfare di Legacoop Bologna – testimonia il modo originale della cooperazione di consumo di rispondere ai bisogni di welfare dei cittadini utilizzando in chiave solidaristica e sussidiaria la leva mutualistica fondamentale rappresentata dal rapporto con i soci”. L’anno prossimo beneficeranno del contributo di Coop Reno Ageop Bologna, Vola nel Cuore di Ferrara e l’Aism di Rovigo. Coop Reno. La cooperativa ha iniziato l’attività nel 1989 gestendo i primi 6 punti vendita della ex Coop Emilia Veneto. Nel giro di pochi anni, attraverso fusioni, acquisizioni e aperture di nuovi negozi, Coop Reno ha avuto una forte crescita che l’ha portata alla dimensione attuale: oltre 74.000 soci, circa 800 dipendenti e 37 supermercati. Nel 2011 la cooperativa ha avuto ricavi per oltre 156 milioni di euro. Nella provincia di Bologna Coop Reno gestisce 25 punti vendita. AssiSLA Onlus. L’associazione nasce nel 2005 in memoria di Raffaella Alberici, una ragazza poco più che trentenne deceduta dopo due anni di sofferenza a causa della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Fondata dal medico Filippo Martone, che ha vissuto da vicino il dramma di Raffaella, e da alcuni suoi amici, AssiSLA ha scelto la parola “affiancare” come sua linea d’azione. Affiancare le famiglie: nella sopportazione, nell’informazione, nella soluzione dei problemi contingenti. Affiancare i medici: stimolando la ricerca e affiancandoli con progetti d’integrazione nel campo dell’assistenza domiciliare. Affiancare per rendere malati, famiglie e medici, meno soli mettendosi a loro disposizione. Info: www.assisla.it UNIECO LATERIZI & CO È nata Terremilia: presentati i progetti in fase di sviluppo 30 ma altre iniziative sono allo studio e in fase di sviluppo - annuncia Umberto Magnani, Direttore della Divisione Laterizi & Co di Unieco - e nei prossimi mesi saremo pronti per dare risposte in linea con le mutate esigenze del mondo delle costruzioni. Terraemilia nasce con la forza di una rete vendita leader nel Nord Italia con quote di mercato intorno al 45% nell’estruso e del 20% medio nella pasta molle e con una forte presenza su tutto il territorio nazionale”. I progetti che Terremilia Srl svilupperà sono stati annunciati nel corso della prima convention agenti che si è svolta a Reggio. Sono tutti orientati al futuro: saranno progettati e realizzati nuovi involucri che esalteranno il pregio estetico del faccia vista (facciate ventilate e cappotti rivestiti con listelli faccia vista e mattoni ad alte prestazioni termiche). Con Airbeton saranno studiati rivestimenti con listelli adeguati alle realizzazioni in calcestruzzo cellulare autoclavato, con Gral il focus della ricerca sarà sulle caratteristiche antisismiche dei prodotti con blocchi da abbinare ai mattoni facciavista speciali ad alta resistenza anche superando l’applicazione di isolanti. La direzione generale di Terremilia è affidata a Ettore Sassi. La capacità produttiva di Terraemilia è 150.000 ton. l’anno. La rete vendita sui marchi Terrecotte Emiliane e Fornace di Fosdondo è di circa 70 unità. Di fatto un raddoppio rispetto alla forza vendita precedente alla creazione di Terremilia. Il primo appuntamento ufficiale con Terremilia e con i marchi Fornace di Fosdondo e Terrecotte Emiliane sarà a Bologna Fiere al SAIE “Ricostruiamo l’Italia” (dal 18 al 21 ottobre) nella Piazza del Laterizio che caratterizzerà l’edizione 2012 all’interno di LaterSAIE (padiglione 22). Un’area di oltre 1.000 metri quadrati, all’interno della quale verranno trattati i temi di grande attualità del costruire moderno come sostenibilità, risparmio energetico, comfort ed economia gestionale e, soprattutto, in linea con gli indirizzi fieristici, prevenzione e sicurezza degli edifici in zona sismica. Il gruppo Unieco di Reggio Emilia ha deciso di investire per guardare oltre la crisi del settore laterizi per rimanere tra i protagonisti del Made in Italy e ha creato Terremilia. La divisione Laterizi & Co di Unieco e la Fornace di Fosdondo hanno unito le forze per dare vita a Terremilia Srl. “La società è controllata al 100% da Unieco, Primo piano Legacoop Settori Territori Il nuovo brand “Terrecotte Emiliane” entra nel panorama nazionale unendo ad una capillare e motivata rete vendita attiva sul mercato da molti anni la qualità e particolarità dei prodotti, il servizio alla clientela e soluzioni di involucro moderne grazie al supporto di un qualificato settore engineering. La rete vendita potrà contare su una gamma di soluzioni ampia ed innovativa. Il lancio delle nuove linee si inserisce in un piano di sviluppo lanciato da Unieco per fare fronte alla crisi strutturale che il settore laterizi sta vivendo investendo per valorizzare risorse produttive, tecnologie e professionalità costruite in oltre sessant’anni di attività che è partito in giugno con la sigla dell’accordo commerciale sottoscritto da Unieco di Reggio Emilia (attivo nel settore dei materiali per costruire con la divisione Laterizi & Co) e da SanMarco-Terreal Italia (azienda del gruppo multinazionale Terreal specializzata nella produzione di materiali e sistemi in laterizio per l’architettura). L’accordo commerciale prevede anche lo sfruttamento più razionale degli impianti produttivi, che sono localizzati a Fosdondo ed Alfonsine (RA) (per Unieco) e a Valenza, Noale e Castiglion Fiorentino (per SanMarco-Terreal Italia). ALTROMERCATO Partner della prima edizione di “Fa’ la cosa giusta Sicilia” Un weekend a Palermo per parlare di consumo critico e stili di vita socialemente e ambientalmente sostenibili: questo è l’obiettivo di Fa’ la cosa giusta Sicilia, fiera e mostra-mercato, che si svolgerà dal 19 al 21 ottobre presso i Cantieri culturali alla Zisa. Il sostegno e la partecipazione di Altromercato a questa manifestazione testimonia l’impegno del Consorzio, non solo a favore delle organizzazioni del sud del mondo, ma anche la sua attenzione al nostro sud, capace di portare nel movimento uno contributo ricco e prezioso, grazie a esperienze peculiari. Questo è il caso di uno socio storico di Altromercato, la cooperativa Quetzal di Modica, presente alla fiera di Palermo, che oltre a gestire una Bottega, ha creato un laboratorio artigianale di cioccolata modicana, realizzata con cacao e zucchero del comImprese Sondaggio Imprese mercio equo e solidale. La cooperativa Francisca Martin di Siracusa partecipa a Fa’ la cosa giusta Sicilia con le banane e i prodotti freschi di CTM-Agrofair, mentre la cooperativa Enghera di Catania propone un’ampia selezione di bomboniere del commercio equo, confezionate all’interno del proprio laboratorio. A queste realtà storiche del movimento fair trade siciliano, si aggiunge nello stand di Altromercato, la cooperativa Kambibi che da qualche mese sta promuovendo la nascita di una nuova bottega proprio su Palermo. Nel quadro di Fa’ la cosa giusta Sicilia, Altromercato presenta “Sosteniamo Manduvirà”, una campagna di raccolta fondi a sostegno di uno storico partner del Paraguay, impegnato nella costruzione di uno zuccherificio in grado di cambiare per sempre la vita di migliaia di piccoli coltivatori di canna da zucchero. Per sostenere la campagna si potrà acquistare il calendario da parete 2013 “Coltiviamo un’altra economia” (€5). Per maggior informazioni www.altromercato.it/manduvira Fa’ la cosa giusta Sicilia e Altromercato, dal 19 al 21 ottobre presso i Cantieri culturali alla Zisa. CDIE Corso su Europrogettazione e funzionamentodeifinanziamentiUe Visto il successo delle edizioni precedenti, il C.d.I.E. (Centro di Iniziativa Europea) terrà presso la sua sede di Milano un nuovo corso di progettazione comunitaria che fornirà un quadro completo sul funzionamento dei finanziamenti pubblici offerti dall’Unione Europea con particolare approfondimento sulla prossima programmazione 20142020. Il corso si sviluppa in 3 giornate di cui due di acquisizione di nozioni di base ed una giornata di approfondimento sulla redazione del budget. Ciascuna giornata prevede una parte teorica ed un’esercitazione pratica. Il programma Lunedì 22 ottobre –h.9.30-18.00 I progetti europei e i finanziamenti Le risorse e le opportunità della programmazione comunitaria 2007-2013 Primo piano Legacoop 31 I nuovi programmi della programmazione comunitaria 2014-2020 Come si presenta un progetto e il suo ciclo di vita Esercitazione: come cercare un bando e monitorare le fonti di informazione Martedì 23 ottobre – h.9.30-18.00 Come leggere un bando: analisi di una call for proposal I contenuti di una proposta vincente La redazione del formulario La ricerca dei partner Esercitazione guidata su progetti reali: come sviluppare la propria idea progettuale Venerdì 26 ottobre (facoltativa) – h.9.30-18.00 La definizione del piano economico I costi ammissibili (costi diretti e costi indiretti) Il cofinanziamento L’elaborazione del BUDGET La gestione amministrativa del progetto Esercitazione guidata su progetti reali: come si redige un budget di successo. BRIGANTI DI CERRETO La cooperativa è un modello per lo sviluppo di un nuovo turismo “Quella di Cerreto Alpi è una esperienza che rappresenta un modello e può essere utile per lo sviluppo turistico, e non solo, di altri territori”. E’ quanto hanno affermato i partecipanti all’incontro con la cooperativa I Briganti di Cerreto che si è svolto ieri. Un incontro ad alto livello: l’esperienza di turismo di comunità è stata presentata ad un gruppo di qualificati interlocutori come Giovanni Cocco, direttore dell’Isnart, l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche del sistema camerale, Antonio Raschi, Direttore dell’Ibimet, istituto del Cnr, Sonia Trampetti, funzionaria dell’Ibimet, Maurizio Davolio, responsabile nazionale di Legacoop Turismo e Bruno Busacca, responsabile nazionale Relazioni istituzionali di Legacoop e coordinatore del progetto “Cooperative di Comunità”. All’incontro erano presenti anche il presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Enrico Bini, il diSettori Territori rettore di Confcooperative Giovanni Teneggi, il Sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi e per Legacoop Reggio Emilia il responsabile comunicazione Carlo Possa e il coordinatore della zona montana Matteo Pellegrini. L’incontro è servito per approfondire i progetti sviluppati dai Briganti di Cerreto, una “cooperativa paese” la cui esperienza è ormai un punto di riferimento in Italia e non solo. A Cerreto Alpi si è infatti sviluppata una particolare forma di turismo, che si rivolge ai turisti attratti dall’autenticità dei luoghi, dalla genuinità dei rapporti umani, dalla specificità della cultura e delle tradizioni locali, che ricercano un rapporto più stretto con il territorio che desiderano visitare, e con le persone che vi abitano. Il direttore dell’Isnart Cocco si è dimostrato particolarmente colpito dai risultati della cooperativa, con lo sviluppo di un modello che è in piena sintonia con le tendenze di un turismo sempre più attento alle peculiarità dei territori. Maurizio Davolio, che è presente anche in diversi organismi internazionali che si occupano di turismo, ha ricordato come l’esperienza di comunità sviluppata a Cerreto Alpi sia un caso di studio anche all’estero. Bruno Busacca, spiegando le finalità del progetto “Cooperative di Comunità”, ha sottolineato come l’esperienza dei Briganti di Cerreto si inserisca pienamente nello spirito di una cooperazione in grado di mantenere vive e di valorizzare le comunità locali. Giovanni Teneggi ha poi parlato di un progetto - supportato dalla Camera di Commercio e dal Parco Nazionale - che vuole mettere in rete sul nostro Appennino esperienze come quella di Cerreto Alpi. Gli ospiti hanno quindi visitato l’antico Mulino di Cerreto Alpi, trasformato in alloggio rurale gestito dalla cooperativa, e il metato del paese, già in fun UNIABITA Il Consorzio Il Sole promuove una giornata dedicata alla prevenzione Il Poliambulatorio del Consorzio il Sole, che opera dal 1990 in molteplici settori altamente specialistici, con la collaborazione di medici qualificati e l’utilizzo di strumentazione diagnostica all’avanguardia, è oggi un Imprese Sondaggio Imprese punto di riferimento sia per i soci delle cooperative, sia per i cittadini di Cinisello Balsamo e paesi limitrofi. Sabato 10 novembre la struttura, convenzionata con la Scuola di specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, promuove una giornata di screening gratuito per la diagnosi e la terapia delle malattie parodontali, che sarà eseguita dall’équipe di Paradontologi e Igienisti dell’Università degli Studi Milano Bicocca diretta dal professor Marco Baldoni. L’iniziativa, promossa con la collaborazione di Coop Lombardia, UniAbita e le società Abitare, Armando Diaz e La Nostra Casa, ha come finalità quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione per garantire una buona salute ed una migliore qualità di vita delle persone e promuovere un’adeguata informazione sulle cause e sulle possibilità di trattare con successo la malattia parodontale nella fascia di età adulta . Le prenotazioni per le visite potranno essere effettuate entro il 3 novembre 2012, dal lunedì al sabato, contattando i numeri 026184019 - 02 66041157 - 02 66013511. UniAbita è una delle più grandi Cooperative di Abitanti a livello nazionale. Nata dall’unione di due storiche Cooperative edilizie,Auprema di Cinisello Balsamo e Camagni Olmini di Sesto San Giovanni, conta su oltre 18 mila soci. UniAbita ha un attivo di 2.760 alloggi a proprietà indivisa (forma di locazione), la realizzazione di circa 1.000 alloggi a proprietà divisa (ceduti in proprietà) e oltre 1.000 abitazioni, in programmazione, da assegnare in proprietà ed in locazione (assegnazione in godimento) ai propri Soci. La Cooperativa si fonda sui valori della cooperazione, solidarietà e mutualità. Ha l’obiettivo di fornire una risposta abitativa di qualità alle migliori condizioni possibili e di favorire l’integrazione sociale attraverso strutture e servizi. OLEIFICIO COOPERATIVO MONTALBANO IlpiùgrandefrantoiodellaToscana, un investimento da 5,3 milioni Nasce a Vinci, in provincia di Firenze, ad opera dell’Oleificio Cooperativo Montalbano, il più grande frantoio della Toscana, dove Primo piano Legacoop 32 sarà possibile lavorare e frangere 100 quintali di olive ogni ora. In questo modo sarà possibile migliorare la qualità del prodotto, frangendo olive fresche e riducendo i tempi di attesa. La capacità produttiva del frantoio è stata raddoppiata, aggiungendo 2 linee di lavorazione alle due già esistenti. Il nuovo frantoio ha richiesto un investimento di 5.3 milioni di euro, ripartito in 3,4 milioni per le strutture, 1,2 milioni per gli impianti e 0,7 milioni per i macchinari di frangitura. Inoltre è stata realizzata anche una nuova struttura metallica (costo 0,8 milioni di euro) per ampliare gli spazi di stoccaggio dei materiali di confezionamento e del prodotto finito, in modo da migliorare ulteriormente gli standard qualitativi richiesti dalla grande distribuzione. Ulteriori 2 milioni di euro sono stati investiti per l’acquisto di nuovi macchinari per il confezionamento. Attraverso il Progetto Integrato di Filiera, di cui la cooperativa è capofila, è stato possibile usufruire di un contributo regionale di circa 1,3 milioni di euro. L’Oleificio ha varato un aumento di capitale sociale di 500 mila euro per contribuire all’acquisto dei macchinari, e la restante somma (4,3 milioni) è stata finanziata con un mutuo (3 milioni) e con autofinanziamento (1,3 milioni). L’intervento è stato presentato il 12 ottobre nella sede dell’Associazione Regionale delle Cooperative di Consumo da Franco Neri, presidente Oleifico Montalbano, da Raffaello Lippi, presidente Agricola Montalbano, da Dragoni Marcello, direttore commerciale Agricola Montalbano, da Giancarlo Faenzi, vicepresidente Agricola Montalbano, da Stefano Bassi, presidente Legacoop Toscana, e da Roberto Negrini, Presidente Legacoop Agroalimentare “È nostra ferma intenzione – ha dichiarato Franco Neri, presidente dell’Oleifico Montalbano - far sostare le olive nei magazzini dei soci il minor tempo possibile per contrastare il fenomeno di decomposizione dell’oliva, che provoca difetti all’olio prodotto, quali ad esempio muffa e irrancidimento, caratteristiche queste considerate difetti, che pregiudicano la qualità dell’olio e quindi ne diminuiscono il valore. La qualità dell’olio prodotto è un obiettivo da perseguire anche grazie ai disciplinare di produzione IGP ed Agriqualità che la cooperativa da anni persegue”. La società Oleificio Cooperativo Montalbano è stata costituita nel 1953 da un gruppo di Settori Territori mezzadri che si sono associati in cooperativa per slegarsi dai vincoli imposti loro dai proprietari terrieri della zona di Lamporecchio e Larciano. L’obiettivo era anche creare risparmi sui costi di frangitura sostenuti e per vendere l’olio direttamente, in prima persona. Dopo due anni dalla costituzione della cooperativa, gli associati divennero oltre 200 e ad oggi essa conta circa 2300 soci iscritti, di cui oltre 1400 attivi nella molitura delle olive e 700 nel conferimento dell’olio. Gli addetti sono 65 unità (nel 2000 era meno della metà). Poiché l’attività dell’Oleificio è stagionale, nei mesi della campagna si riescono ad occupare mediamente altre 40 persone, con contratti a tempo determinato della durata di 60/90 giorni. COOPSELIOS Una serata per parlare diResponsabilitàsocialed’impresa Un nuovo appuntamento ha visto uniti i soci di Coopselios e non solo, per fare il punto, in un momento di difficoltà dei sistemi di Welfare e delle aziende in generale, sulle buone prassi di Responsabilità Sociale d’Impresa che la cooperazione è comunque chiamata a sostenere. Erano oltre 250 i presenti, provenienti dalle 7 Regioni in cui è presente la cooperativa, che hanno assistito nella serata del 5 ottobre alla presentazione del Bilancio Sociale 2011. Si tratta di un documento importante sul quale Coopselios continua ad investire in quanto strumento di restituzione ai soci, agli stakeholder, alla comunità del lavoro di assistenza, cura, educazione, ma anche dei percorsi di solidarietà e non da ultimo di promozione di una cultura dei diritti e della persona. Si tratta di “temi che potrebbero sembrare fuori tempo e fuori contesto - ha detto Guido Saccardi, presidente di Coopselios - se consideriamo le situazioni di difficoltà in cui versano le cooperative sociali e le imprese più in generale, difficoltà che hanno ripercussioni molto pesanti sulle lavoratrici, Imprese Sondaggio Imprese sui lavoratori e sulle loro famiglie. Come cooperatori sociali, come soci di Coopselios, pensiamo invece che occorra continuare a praticare azioni socialmente responsabili nei riguardi della società e dei territori: azioni che si arricchiscono di “senso politico” se consideriamo il contesto di una economia sempre più caratterizzata da pulsioni liberiste, governata da logiche speculative e finanziarie”. Ospite della serata una delegazione dell’Associazione Nondasola che gestisce la Casa delle donne di Reggio Emilia. Sono stati presentati i progetti di Nondasola che Coopselios ha sostenuto: in particolare gli inserimenti lavorativi e l’accudimento di cui hanno usufruito 6 donne in difficoltà e 7 bambini di cui 1 affetto da una grave patologia congenita. La serata - ricca di eventi - ha visto anche il lancio di un’altra importante iniziativa legata alla promozione culturale, al territorio e alla nostra storia. Si tratta di un inedito Concorso letterario promosso da Coopselios in collaborazione con la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. È un concorso dedicato a una socia e consigliera di amministrazione della cooperativa, Maria Maddalena Iovene - prematuramente scomparsa. Il concorso, a richiamo del profilo culturale e politico di Maddalena, ha come tema “Le nuove Resistenze Femminili” e sarà aperto alla partecipazione, sul territorio nazionale, di cittadine italiane e non, di età compresa tra i 18 e i 40 anni (a giorni verrà pubblicato il bando sul sito della Biblioteca Panizzi e di Coopselios). COOPSELIOS Quando è la natura a fare scuola, progetti e iniziative Ci sono spazi di gioco ed esperienze che fino a pochi anni fa erano accessibili ai bambini in natura in modo scontato: parliamo di boschetti, campi incolti, piante su cui arrampicarsi, canali, fossi, frutteti attraversabili, aree pedonali non attrezzate ma fruibili all’esplorazione e al gioco di gruppo. Molti di questi luoghi oggi non sono più praticabili per i bambini, perché reputati pericolosi, perché esiste sempre un’alternativa più comoda o perché quegli spazi sono sempre più lontani o assenti dalle nostre aree residenziali e dalle nostre abitudini di Primo piano Legacoop 33 vita. Eppure, eliminare il rapporto con la natura dalla quotidianità, circoscriverne l’esperienza nel recinto di una gita domenicale, significa precludere al bambino un’importante forma di conoscenza del mondo e di se stesso, un’esperienza in cui le regole, per una volta, non sono quelle rigide delle istituzioni, dell’economia, dei mass media. Il Brave Garden - Nido/Scuola della Diesel, gestito da Progettare ZeroSei di Reggio Emilia, propone da diversi mesi all’interno dei propri spazi, percorsi di avvicinamento del bambini alla natura, attraverso percorsi educativi, esplorativi, espressivi che vanno dalle installazioni vegetali agli atelier, fino alla coltivazione dell’orto della scuola, o, ancora, attraverso il coinvolgimento dei bambini, delle famiglie e di associazioni locali in progetti di sensibilizzazione ecologica. Fra questi l’evento che si svolgerà il 18 ottobre, alle ore 16.30 in collaborazione con Slow Food di Bassano del Grappa, per proporre un momento di incontro dedicato a famiglie e a operatori di altre Scuole e Nidi, dal significativo titolo “Earth Democracy. Talking about Natural Experiences”. L’incontro si aprirà con la visita dialogata all’orto nel parco del Nido Scuola Brave Garden. A seguire interverranno, Roberta Prandi, pedagogista e responsabile di Progettare ZeroSei che, insieme alle insegnanti, illustrerà il progetto educativo 2012, e Letizia Bonimago, responsabile Slow Food Bassano del Grappa, che presenterà la collaborazione con slow food e il progetto “orto in condotta”. Per l’occasione verrà presentata la pubblicazione “Esperienze naturali di gioco. Ascolti e ricerche in giardino” a cura di Sabrina Bonaccini (pedagogista Progettare ZeroSei e Coopselios). “La pubblicazione ci spiega la curatrice - rappresenta una sintesi dei nostri ultimi progetti, ma vuole porsi anche come una sorta di manifesto volto a rivendicare i diritti naturali dei bambini (compreso il cosiddetto diritto alla wilderness) troppo spesso ignorati o calpestati. Questo progetto ha una valenza politica forte, non trascurabile in questo momento: quello che vorremmo promuovere è una corretta “convivenza” fra bambino e natura, una sorta di democrazia della terra, appunto, in cui si preserva e si favorisce lo sviluppo di nuove strategie politiche, economiche, culturali a sostegno dell’am- Settori Territori biente e della vita”. SACMI Con Osterwalder una nuova partnership industriale Sacmi ed Osterwalder annunciano una nuova partnership industriale Tecnologia all’avanguardia nelle presse per polveri metalliche Osterwalder AG, Lyss, Svizzera, e Sacmi Imola S.C., Imola, Italia, uniscono le forze nel campo delle presse di elevato tonnellaggio per polveri metalliche. Sacmi ed Osterwalder combineranno i rispettivi punti di forza e patrimoni tecnologici al fine di ottenere una maggiore efficienza nella produzione di presse di tonnellaggio superiore a 2000 kN senza per questo snaturare i tratti caratteristici e le peculiarità dei propri brand. Le due aziende, infatti, continueranno a sviluppare e proporre le rispettive gamme in maniera indipendente: Osterwalder le note serie UPP e KPP, Sacmi la nuova gamma di presse MPH. In questo contesto Sacmi, apprezzato produttore internazionale di presse con forze fino a 250 MN, si occuperà della manifattura delle grandi presse per Iron Powder, permettendo ad Osterwalder di concentrarsi sullo sviluppo, la vendita ed il service delle serie UPP e KPP attraverso la propria rete. Questa collaborazione consentirà a Sacmi di massimizzare l’efficienza della propria ricca dotazione produttiva e ad Osterwalder di dedicare lo stabilimento di Lyss in Svizzera alla produzione della gamma di presse elettriche per hard metal, delle macchine per applicazioni speciali e delle presse per polveri metalliche di tonnellaggio inferiore ai 2000 kN. ARCHEOSISTEMI Al via il progetto allo Spazio 0-6 della Biblioteca di Vezzano Il 6 ottobre presso la Biblioteca “P. Neruda” di Vezzano sul Crostolo è stato inaugurato lo Spazio 0-6 (Ludoteca), che vede impegnata nella gestione la cooperativa Archeosistemi. “L’aumento dell’u-tenza e l’apprezzamento crescente dimostrato dai vezzanesi, e non solo, nei confronti del servizio bibliotecario e delle iniziative proposte – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Vezzano Ilenia Rocchi - hanno spinto l’Amministrazione co- Imprese Sondaggio Imprese munale a promuovere e sostenere ulteriormente la valorizzazione della biblioteca con la realizzazione dello Spazio 0–6, cioè di uno spazio appositamente arredato e attrezzato per accogliere quotidianamente i più piccoli, al fine di qualificare ulteriormente questo importante luogo d’incontro tra i cittadini, come luogo piacevole in cui potere studiare, leggere e informarsi grazie alla presenza di un patrimonio librario ricco, aggiornato, diversificato e pensato per tutti i cittadini”. Sono intervenuti all’inaugurazione il sindaco di Vezzano Mauro Bigi, l’assessore provinciale alla Scuola Ilenia Malavasi e Nicoletta Lusuardi di Archeosistemi, che ha fatto presente come sia il numero delle presenze degli utenti, che il numero dei prestiti siano aumentati negli ultimi anni. E’ seguita “A B C... Bimbo!” una lettura a cura di Alice Franchi e organizzata da Archeosistemi, una lettura di libri che cercano di raccontare i bambini dalla A alla Z, parlando delle paure, dei desideri, dei bisogni e anche dell’infinita creatività che contraddistingue il mondo dell’infanzia. ARCHEOSISTEMI Eventi, spettacoli e letture. Tante iniziative per i BiblioDays Tra le numerose offerte ed eventi che il programma dei BiblioDays del 7 ottobre, la giornata delle biblioteche reggiane, diversi sono stati gli eventi curati dalla cooperativa Archeosistemi, nell’ambito dell’iniziativa Biblio&Co, realizzata in occasione dell’Anno internazionale delle cooperative: un ciclo di incontri e di spettacoli rivolto agli adulti e ai bambini. L’iniziativa, che ha visto il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito di “Reggiani per esempio”, è stata organizzata Primo piano Legacoop 34 in collaborazione con Legacoop Reggio Emilia e Boorea. L’iniziativa ha come partner l’Associazione culturale Up4Fun, il Teatro dell’Orsa, Phaville Sas, Le vie del Cioccolato, l’Associazione culturale Panda Project. Il 7 ottobre alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia è andata in scena per i bambini “Il lupo Bile Bile” spettacolo di Panda Project con Beatrice Cevolani, Hendry Proni, Delia Trice e Gabriele Malavasi. A conclusione del percorso le letture animate “Storie che cuciono”. Sempre alla Biblioteca Panizzi è stato presentato “Motus Terrae ovvero il tempo che passa e quello che resta” spettacolo di e con Sivia Frasson, musiche in scena di Stefania Nanni. “Terra come posto prezioso - spiegano gli autori - che tutto nasconde e tutto ricorda. Terra che mantiene segreti, terra che conserva. E’ il racconto della burla più grossa della storia dell’archeologia, l’uomo di Piltdown. E’ una trasmissione televisiva, una specie di S.O.S. che cerca di combattere l’estinzione di specie umane che ormai non servono più e occupano un posto marginale nella società. E’ il racconto della mia prima volta in un cantiere. E’ una grande, urgente, necessaria domanda. Di noi, cosa resta?”. Sempre il 7 ottobre alla Biblioteca di Campagnola Emilia è stato presentato il libro “Borgo Popizio” di Loredana Limone alla presenza dell’autrice. GRUPPO CANTINE RIUNITE&CIV Lo stabilimento Cavicchioli brinda alla riapertura post-terremoto Lo stabilimento di San Prospero della Cavicchioli (Gruppo Cantine Riunite&Civ) era stato fortemente danneggiato dal terremoto di maggio. Ora è di nuovo in funzione, dopo i lavori di ripristino realizzati a tempo record. Grazie ai duri e rapidi lavori di ripristino i soci della cooperativa possono vedere il proprio prodotto di nuovo riprendere la via dei mercato ed i dipendenti rientrare al lavoro. Il 5 ottobre la riapertura dello stabilimento di San Prospero (MO) è stata salutata da un brindisi alla presenza delle autorità e dei dirigenti del gruppo. Sono intervenuti con il presidente di Cantine Riunite&Civ Corrado Casoli, l’assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli, il sindaco di San Prospero Mario Ferrari, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini Settori Territori e il presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi. RE.SEARCH La cooperativa reggiana per i bambini di Rolo colpiti dal terremoto Re.search è una piccola cooperativa sociale reggiana che si occupa di servizi creativi per la prima infanzia, e non solo. Re.search e l’azienda Serigrafia 76 di Montecchio hanno dato vita il 29 settembre a una grande giornata di atelier per i bambini e le famiglie della Scuola dell’Infanzia parrocchiale Don Umberto Borghi di Rolo, un comune tra quelli colpiti dal terremoto di maggio. I genitori dei bambini hanno voluto testimoniare il loro ringraziamento alla cooperativa e a Serigrafia 76. “Il terremoto di maggio ha arrecato notevoli danni anche alla nostra piccola comunità di Rolo, in particolare sono stati danneggiati gli edifici più antichi, tra i quali c’è la scuola parrocchiale dell’infanzia. I nostri bambini, rimasti senza la loro scuola, hanno trascorso l’estate, per fortuna calda e soleggiata, al campo giochi parrocchiale all’aperto ed hanno iniziato il nuovo anno scolastico all’interno di una tensostruttura. Il loro “piccolo mondo” – spiegano i genitori – è stato turbato e sono state stravolte tutte le loro abitudini. I bambini hanno un grande spirito d’adattamento e stanno affrontando egregiamente tutti i disagi che questa sistemazione provvisoria, al di fuori di edifici in muratura, sta arrecando loro, sicuramente grazie anche al clima giocoso e sereno, che le maestre hanno saputo creare. La mattinata organizzata da Re.search in collaborazione con Serigrafia 76 ci ha permesso di trascorrere alcune ore insieme ai nostri figli, facendo attività divertenti, ed al tempo stesso educative in un clima di allegria e di festa. E’ bello vedere che ci sono persone che, pur non avendo alcun tipo di legame con noi, si interessano dei nostri bambini e si preoccupano di alleviare la situazione che stanno vivendo, lasciando sia il ricordo di una bella mattinata trascorsa insieme, che tanto materiale, che potrà essere utilizzato per le attività didattiche che faranno quando saranno nella nuova scuola. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa”. Imprese Sondaggio Imprese COOP ITACA Partita l’avventura di FAB; al via l’Academy per i 7 progetti L’avventura di FAB è partita, avviata la prima fase dell’incubatore d’impresa della Cooperativa Itaca con l’apertura dell’Academy. L’ingresso delle 7 “fabbers” negli spazi dell’incubatore in via San Francesco a Pordenone è stata celebrata lunedì con un pranzo realizzato grazie alla collaborazione di tutti i progettisti. Prima dell’aspetto culinario e conviviale, il saluto del presidente di Itaca, Leo Tomarchio, del direttore Orietta Antonini e del coordinatore di FAB, Christian Gretter. Sono intervenuti anche Massimo Tuzzato e Paola Ricchiuti, dell’ufficio Ricerca e sviluppo di Itaca, che hanno seguito molto da vicino il Faber Academy Box, e Giovanna Tinunin per Dof Consulting, partner del progetto. Successivamente la presentazione reciproca delle fabbers che, in questi 3 mesi di Village Academy, andranno a sviluppare e concretizzare i progetti selezionati. Consegnato anche il book tracking con il quale dare dinamicità allo sviluppo delle progettazioni. Le fabbers nel frattempo sono già impegnate in alcuni colloqui propedeutici con alcune importanti realtà regionali facenti parte del Progetto Imprenderò, con le quali saggiare i primi spunti di progettazione imprenditoriale dei loro sogni ed idee. Primo appuntamento con l’Academy oggi (mercoledì 17 ottobre) nella sede di via San Francesco a Pordenone dove si sta svolgendo la prima tappa del percorso formativo, docente per Dof Consulting Manolo Battistutta su “Sviluppo personale e relazioni efficaci”. Come in un progetto d’empowerment e di rete le azioni si susseguono con un buon ritmo che si arricchisce degli incontri e relazioni che si stabiliscono quotidianamente. Primo piano Legacoop 35 Queste le 7 fabbers da oggi attive nell’incubatore d’impresa FAB: Elisa Delli Zotti “EdQ Platform & App Smartphone”, Federica Morsanuto “Centro Servizi On Line Competenze Territoriali”, Federica Vaglio “Bacheca Cittadina”, Ingrid Prestopino “Reciclab”, Julia Mamolo “L’idea Crea”, Gianna Vigorito “Microfinanza Imprese Migranti”, Tiziana Perin “aPMaPN”. Si avvicina nel frattempo il prossimo evento pubblico previsto l’8-9 novembre alla Fiera di Pordenone in occasione di “Punto d’incontro”, un’occasione per orientarsi nel mercato del lavoro e nelle opportunità che può offrire. Il punto di partenza proposto da FAB era quello di presentare delle idee progettuali basate su 5 criteri: 1- Idee progettuali che possono trasformarsi in impresa e costruire una reale occupazione nel tempo; 2- Dare risposte efficaci e sostenibili a bisogni critici emergenti che non sono soddisfatti dalla collettività; 3- Idee capaci di promuovere e riattivare beni comuni e generare risorse aggiuntive. 4- Incentivare e sviluppare l’utilizzo di nuove tecnologie. 5- Produrre un impatto significativo rispetto alla comunità in termini dimensionali e di interlocutori coinvolti. Oltre a Itaca e Dof consulting, la selezione che ha portato alla scelta dei 7 progetti si è svolta con l’utilizzo di specifici “indicatori” ed ha visto il coinvolgimento diretto in commissione dell’Università di Trento nella persona del prof. Luca Fazzi e dell’Università di Bologna con l’apporto del dott. Paolo Venturi. IL SESTANTE La marca trevigiana capitale del lavoro giovanile e start up Giovani, occupabilità, impresa, innovazione: sono questi i concetti chiave di No Future?, meeting organizzato da Il Sestante Cooperativa Sociale Onlus sabato 20 ottobre dalle 9:00 alle 17:00, nella storica Villa Onigo di Trevignano. Il meeting è l’evento culminante di un progetto – promosso dalla cooperativa Il Sestante e finanziato dall’Unione Europea – che si sviluppa in una tre giorni di lavoro in cui giovani di varie regioni italiane, soggetti socio- Settori Territori economici e professionisti del territorio si confrontano sui temi della crisi del lavoro e della disoccupazione. Grazie al progetto la Marca Trevigiana emerge come capitale del lavoro giovanile e l’Area Montebellunese – costituita da Montebelluna, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Maser, Pederobba e dal Comune di Trevignano, che organizza ed ospita l’evento – diventa protagonista del dibattito regionale e nazionale con strategie orientate a invertire i drammatici trend di crescita del tasso di disoccupazione giovanile che attualmente si attesta al 33,9%. Il meeting apre le porte all’innovazione, cercando di far ripartire i giovani dall’impresa e dalle start up, passando per il ricambio generazionale, i nuovi modelli organizzativi (tra cui spicca il coworking) e la flessibilità. La ricerca attiva del lavoro, l’imprenditoria giovanile e la mobilità nazionale e internazionale sono gli argomenti principali della giornata. Per ampliare l’esperienza dei partecipanti, poi, No Future? offre, con l’ausilio di operatori del settore, stand informativi e spazi dedicati alla ricerca di risposte concrete e istruzioni per muoversi con cognizione nel mercato del lavoro: - incrocio tra domanda e offerta; - simulazione di colloqui di lavoro; - scrittura di un curriculum efficace; - opportunità di lavoro e studio all’estero; - coworking; - hub e incubatore d’impresa. No Future?: Un’esperienza nazionale No Future? si presenta come un progetto completo che ha risonanza nazionale. Oltre a coinvolgere il trevigiano come centro del dibattito, all’evento prendono parte attiva anche cooperative provenienti da diverse zone d’Italia, con il fine di poter strutturare un dialogo il più ampio, realistico e approfondito possibile. Il meeting dunque sarà preceduto da un workshop formativo, che si terrà nelle giornate di giovedì 18 e venerdì 19 ottobre, a cui parteciperanno 40 giovani provenienti dai territori partner e scelti direttamente dalle cooperative coinvolte nel progetto: Cooperativa Orso di Torino, Cooperativa Vedogiovane di Borgo- Imprese Sondaggio Imprese 36 manero (Novara), Cooperativa Aracon di Udine, Cantiere Giovani di Frattamaggiore (Napoli),Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo. Durante il workshop i 40 giovani si confronteranno su diversi gruppi tematici e prepareranno contenuti e strumenti utili al meeting, in cui assumeranno il ruolo attivo di animatori. portunità e mezzi per il cambiamento della società. Attraverso risorse regionali, ministeriali ed europee, l’obiettivo è di contrastare il disagio giovanile, far emergere le eccellenze nel territorio. Il Centro “il Cantiere” è stato riconosciuto dal Consiglio d’Europa uno tra i migliori interventi per il protagonismo e la cittadinanza attiva dei giovani. No Future?: I Partner Cooperativa Aracon di Udine Aracon Cooperativa Sociale Onlus viene fondata nel 1997 e opera con i suoi 140 soci nell’ambito della provincia di Udine nell’area del lavoro sociale, in particolare con minori e giovani.Arancon é impegnata sia nell’ambito strettamente educativo sia in quello dell’animazione sociale. Oltre ad offrire interventi specifici in situazioni di disagio interviene per attivare all’interno dei territori situazioni di partecipazione dei cittadini con l’obiettivo di promuovere una cultura della legalità, della solidarietà e della cittadinanza attiva. Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo L’Associazione per la Mobilitazione Sociale è una organizzazione senza scopo di lucro con sede a Palermo. Sviluppo di comunità e empowerment sociale e individuale dei giovani costituiscono i cardini dell’attività dell’Associazione. L’organizzazione indirizza particolare attenzione alla dispersione scolastica, soprattutto in contesti socio-culturali a rischio, utilizzando strategie di intervento attive e partecipative e di promozione della salute proponendo interventi di potenziamento delle life skills degli adolescenti. Cooperativa Vedogiovane di Borgomanero, Novara Vedogiovane nasce ufficialmente nel 1988. Agisce come cooperativa sociale tramite la gestione di servizi e progetti di animazione socio-culturale e la realizzazione di attività di consulenza, formazione e informazione su tutto il territorio nazionale e internazionale. Organizzazione promotrice – responsabile progetto Il Sestante Cooperativa Sociale Onlus di Treviso La cooperativa sociale il Sestante Onlus, dal 1989, progetta e gestisce interventi nell’ambito delle politiche giovanili, familiari, di comunità e a favore dei minori, prevalentemente nella provincia di Treviso con incarichi nelle altre province del Triveneto. Attualmente la Cooperativa si avvale di 75 professionisti, prevalentemente educatori e psicologi che collaborano con altre figure professionali su progetti specifici (counselor, psicomotricisti, ricercazionisti, psicoterapeuti). Il Sestante gestisce, in partnership con il privato sociale (altre cooperative, associazioni) e con enti locali (principalmente comuni) numerosi progetti, la maggioranza dei quali riguarda politiche giovanili e di comunità. La cooperativa ha maturato inoltre esperienze a livello nazionale ed europeo, partecipando a numerosi progetti pilota nell’ambito delle politiche giovanili. Il Sestante è la prima cooperativa del trevigiano ad avere attivato una sperimentazione nell’ambito dell’accesso dei giovani alla casa, al lavoro e al credito con un finanziamento del Ministero della Gioventù. Dal 2008 la Cooperativa, in sinergia con numerosi enti locali della provincia di Treviso, ha iniziato a sperimentare l’approccio di comunità e di partecipazione al tema delle politi- Cooperativa Orso di Torino La Cooperativa Orso viene costituita nel 1987 dall’attività di Gioventù Operaia Cristiana ed opera nelle province di Torino, Asti e Cuneo, realizzando progetti sul territorio nazionale. Agisce principalmente nei settori delle politiche attive del lavoro e delle politiche giovanili. Orso gestisce interventi e servizi con l’obiettivo di favorire la parità di accesso delle fasce deboli al mercato del lavoro e la piena cittadinanza delle persone nella società: giovani, adulti disoccupati, soggetti diversamente abili, cittadini stranieri. La cooperativa offre inoltre formazione e consulenza per enti pubblici e imprese private. Cantiere Giovani di Frattamaggiore, Napoli Cantiere Giovani è un’organizzazione laica non governativa nata nel 2001 a Frattamaggiore, con lo scopo di creare occasioni di sviluppo socio-culturale, educativo e di impegno civile, affinché i giovani abbiano maggiori op- Primo piano Legacoop Settori Territori che attive del lavoro, nell’ambito delle politiche giovanili. Contemporaneamente, ha attivato partnership a livello nazionale e comunitario sul tema, aprendo a confronti sul quadro teorico di riferimento, soprattutto sui temi della disoccupazione giovanile, dell’imprenditorialità giovanile e dell’active welfare. COOPERATIVA 8 MARZO L’aiuto ai ragazzi dell’associazione “Matti per la vela” L’Associazione “Matti per la vela onlus”, che agisce a Genova e Livorno assieme allo Yacht Club Italiano per il recupero di ragazzi con disagio sociale e psichico anche attraverso giornate passate in barca a vela facendogli fare i marinai, ha chiesto e ricevuto un importante contributo dalla Cooperativa 8 Marzo e dalle sue controllate per organizzare la mini uscita di tre giorni a Livorno dal 5 all’8 ottobre. La cooperativa ha provveduto a rifornire di viveri e bevande l’imbarcazione per consentire a tutti i partecipanti di potersi rifocillare senza alcuna spesa. VETIMEC Festeggiamenti per i 50 anni di attività Vetimec, la cooperativa bolognese, che sviluppa, industrializza e produce stampi per pressofusione, conchiglie per colata a gravità e bassa pressione, casse d’anima, utensili speciali, festeggia i 50 anni di attività. “Con onesta, ingegno e passione ...siamo ancora qua!” questo lo slogan dell’evento che si terrà il 28 ottobre presso la Sala Consiliare del Comune di Calderara di Reno, (Piazza Marconi, 7). Interverranno: Irene Priolo, Sindaco di Calderara di Reno Graziano Prantoni, Assessore alle attività produttive Provincia di Bologna Gianpiero Calzolari, Presidente Legacoop Bologna Anna Maria Finguerra, Presidente CDA Vetimec. Imprese Sondaggio Sondaggio 37 OSSERVATORIO SWG Sicurezza: il ritorno di un problema mai scomparso Nota informativa: L’indagine quantitativa è stata condotta mediante una rilevazione con tecnica mista, ovvero interviste telefoniche con metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview), all’interno di un campione di 1.500 soggetti maggiorenni residenti in Italia. Le interviste sono state somministrate nel periodo che va dal 8 al 10 ottobre 2012. I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è dl 2,5% a un intervallo di confidenza del 95%. Primo piano Legacoop Diminuisce il numero di italiani che si sente al sicuro, aumenta la quota di persone che percepisce un peggioramento rispetto all’anno precedente e cresce sensibilmente la fetta di Paese che vede in netto aumento la quantità di reati commessi Gli italiani non si sentono al sicuro: a pensarla così poco più di un cittadino su due. La sensazione è assai sgradevole se rapportata al luogo in cui si vive, si trascorrono le giornate o si crescono i propri figli. E la preoccupazione sta crescendo. Rispetto a quasi un anno e mezzo fa, scende di 5 punti percentuali la quota di italiani che, a livello di sicurezza, si sente tranquillo. Non solo: il Paese percepisce un incremento netto del numero di reati che incide pesantemente sul livello di sicurezza. Questo il quadro non molto confortante che emerge dall’Osservatorio SWG che indaga gli umori e le sensazioni dei cittadini. Telecamere amiche, forze dell’ordine, controlli di varia natura: le misure messe in atto nelle città non sembrano essere sufficienti. E la cittadinanza si lamenta. Oggi solo poco più della metà del Paese può vantare una certa tranquillità pensando al posto in cui vive. Una percentuale troppo bassa se si pensa anche agli altri problemi, primo fra Settori Territori tutti la pesante crisi economica, che già gravano sulle famiglie e che condizionano inevitabilmente la loro vita. Nel luglio del 2011, quindi quasi un anno e mezzo fa, la situazione era leggermente migliore (56%), anche se ben lontano dal poter essere ritenuta una condizione ideale. Il problema è che questa sensazione di insicurezza sta generando un trend a crescere: questa la pesante considerazione che emerge dall’Osservatorio. La quota di cittadini che ritiene di vivere in un luogo che meno sicuro rispetto all’anno precedente è aumentata marcatamente. Se nel luglio del 2011 tale percentuale arrivava al 32%, ora è salita di ben 10 punti percentuali arrivando al 42%. Le famiglie, i cittadini, esprimono un chiaro malessere in termini di sicurezza. Vogliono poter stare bene a ‘casa’ loro e vivere in tranquillità mentre crescono i loro figli in un luogo che non può essere fonte di preoccupazione. E ad aggravare questi malumori, la netta sensazione che sia cresciuto – e stia crescendo – il numero di reati. Un fatto che naturalmente entra direttamente in relazione con la sensazione di insicurezza dei cittadini. Quasi la metà del Paese (47%), pensando all’ultimo anno, ritiene che sia aumentato il numero di reati commessi nel territorio. Una quota consistente che non permette alle persone di vivere serenamente la propria casa. Imprese Sondaggio