Comunicato stampa

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presentano
L’ottava edizione del festival diretto da Roberto Ottaviano ospita alcune produzioni
esclusive con musicisti italiani e internazionali del calibro di Maria João, Mário Laginha,
Louis Sclavis, Paolo Damiani, Nguyen Le, Majid Bekkas e le attese esibizioni di Chick
Corea e del trio formato da Keith Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnette
Dal 3 al 7 luglio all‟interno del Summer Music Village il lungomare di Bari si trasformerà in un
jazz club all‟aperto. Torna, infatti, per la sua ottava edizione Bari In Jazz, festival organizzato da
Abusuan con la direzione artistica del sassofonista Roberto Ottaviano, con Regione Puglia,
Provincia e Comune di Bari, in collaborazione con Puglia Sounds, Aeroporti di Puglia, Fondazione
Lirico Sinfonica Petruzzelli, Msc crociere, Camera di Commercio, Autorità portuale di Bari,
Autoclub e Alliance Française ed il supporto di Birra Peroni, main sponsor.
Il festival, che rientra nella rete Apulia Jazz Network sostenuta dal progetto Puglia Sounds - P.O.
FESR Puglia 2007 - 2013 Asse IV, è una delle manifestazioni di punta dell'estate pugliese. Una
rassegna di musica e incontri, produzioni esclusive e ospiti internazionali. Il festival proporrà,
infatti, tre spettacoli prodotti con il sostegno di Puglia Sounds che vedranno protagonisti i
portoghesi Maria João e Mário Laginha con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari,
l'Ensemble Anninnìa forte di solisti come Lauren Newton, Nguyen Lee e sotto la direzione di
Paolo Damiani, le poesie in musica del progetto Crossing the bordes. Il musicista francese Louis
Sclavis si esibirà con alcuni musicisti Gnawa nel progetto Makenba mentre il Teatro Petruzzelli
accoglierà i concerti “fuori programma” di Chick Corea (8 luglio) e del trio formato da Keith
Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnette (27 luglio).
“Questo atteso appuntamento, questo luogo ideale di convergenze e dinamiche del linguaggio
musicale che per eccellenza ha riunito etnie così diverse, questo laboratorio e vetrina che ha
segnato una nuova ed imprescindibile tappa nell'agenda culturale del nostro territorio, si dirige con
fatica e tenacia al compimento dei suoi due lustri”, sottolinea il direttore artistico Roberto
Ottaviano. “Dalla fatidica prima edizione alle piscine comunali, via via verso soluzioni ambientali
sempre reinventate e rinnovate tra il centro storico del capoluogo ed i grandi teatri, per andare
incontro alle esigenze anche turistiche di un cartellone estivo plasmato sulle effettive disponibilità
logistiche, questo festival può ormai vantare più di un primato. L'avvicendamento di centinaia di
artisti internazionali e diverse prime nazionali ed internazionali; un‟attenta e misurata presenza di
artisti del territorio in ipotesi progettuali appositamente prodotte per questo evento; aperture di
spazi dedicati alle proposte più ricercate, come le antiche Chiese di Bari Vecchia, le grandi piazze
per il coinvolgimento di un pubblico più vasto alle offerte di maggiore richiamo; una sinergia forte
tra Istituzioni ed Impresa con un main sponsor che ha creduto fermamente ed esclusivamente in
questa idea”, precisa il sassofonista. “Non da ultimo, l'elevato profilo artistico che ribadisce la sua
autonomia nel non cedere ai richiami di cartelloni fatti in serie, ed in cui si vuole sottolineare che
per realizzare e rendere ancora sensato lavorare ad un progetto di questo tipo, occorrono
passione, competenza, coraggio e libertà".
Il programma prenderà il via martedì 3 Luglio con una produzione speciale per il festival che
vedrà sullo stesso palco il duo portoghese composto dalla cantante Maria João e dal pianista
Mário Laginha accompagnato per l‟occasione dall‟Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari
diretta da Lorenzo Marini in Symphonic Loves, spettacolo prodotto in Puglia con il sostegno di
Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV. La cantante è conosciuta per la sua
notevole capacità di improvvisazione e l‟attitudine all‟evoluzione, nodo centrale del suo fare
artistico che l‟ha portata a collaborare con artisti del calibro di Aki Takase, Joe Zawinul, Giberto
Gil, David Linkx e dal 1994 con Mário Laginha, uno dei più creativi e apprezzati compositori e
musicisti jazz del Portogallo. Symphonic Loves raccoglie alcune tra le più struggenti canzoni
d‟amore di ogni tempo, da Monteverdi ad oggi. La cantante virtuosa e a proprio agio nei generi più
disparati, interpreterà una accurata selezione di brani, alternandosi con alcuni solisti ospiti
dell‟Orchestra Sinfonica.
Mercoledì 4 luglio appuntamento con la seconda produzione speciale per il Festival. Il
violoncellista e compositore Paolo Damiani e la Vanishing Band propongono “Tracce di
Anninnìa”, spettacolo prodotto in Puglia con il sostegno di Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia
2007-2013 Asse IV, una suite basata sull'idea della ninna nanna (Anninnia in sardo) scritta nel
1985 durante il festival Rumori Mediterranei di Roccella Jonica che a distanza di quasi trent‟anni
Damiani ripropone, ripensando il gruppo e la musica, mantenendo tuttavia l'idea fondante: favorire
sparizioni, vie di fuga. La scrittura è fatta di cancellazioni e graffi, doppi sensi: il senso fugge, è
altrove ma lascia inevitabilmente delle tracce. Sul palco Damiani sarà affiancato da Lauren
Newton e Diana Torto (voce), Nguyen Le (chitarra), Glenn Ferris (trombone), Roberto
Ottaviano (sax), Martin France (batteria).
Giovedì 5 Luglio appuntamento con il progetto Makenba guidato da Majid Bekkas, degno
rappresentante della cultura del meticciato tra la cultura arabo-berbera e quella africana. In
Marocco il musicista è soprannominato «il mago degli incontri musicali», come quello del suo
ultimo progetto (terzo album per l‟etichetta Igloo Mondo) nel quale si incontrano ritmi musicali di
diversi paesi. Ancora una volta, Majid è riuscito a riunire musicisti di differenti estrazioni musicali le
quali, però, affondano le proprie radici nel continente africano: la musica gnaoua incontra, ad
esempio, quella del Mali. Il dialogo tra l‟oud arabo e il balafon africano d'Aly Keita crea una perfetta
armonia, insieme anche al ntama (talking drum) di Joseph Bessam Kouassi che trasmette un
tocco vudu, e al bombo, il tamburo argentino di Minino Garay. Quest‟ultimo artista si è ispirato alle
musiche tradizionali argentine, la chacarera, la zamba, e la cueca, che attingono dai ritmi musicali
della cultura berbera e araba, quello che rimane di una colonizzazione millenaria. Con il suo senso
acuto del ritmo, il francese Louis Sclavis, da tempo sulla strada di Majid e vagabondo volontario in
giro per il mondo musicale, suona con swing il sax o il clarinetto.
Ancora in via di definizione il programma del 6 (che ospiterà il progetto “Crossing the Borders" con
l‟Apulian orchestra diretta da Roberto Ottaviano, una produzione che mette in musica alcune delle
più belle poesie della letteratura del sud del mondo, dal mondo latino-americano a quello africano
attraverso il mediterraneo) e 7 luglio.
Dopo la cinque giorni sul lungomare il festival si sposta all‟interno del Teatro Petruzzelli di Bari per
due appuntamenti da non perdere. Domenica 8 luglio (ore 21.00 – ingresso da 20 a 50 euro) il
musicista statunitense Chick Corea, uno dei compositori più prolifici degli ultimi cinquant‟anni,
proporrà il suo concerto in piano solo. Dall‟avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini allo
straight ahead, dalla fusion più vigorosa a esaltanti incursioni nella musica classica, durante la sua
illustre carriera Chick ha toccato un numero incredibile di generi musicali pur mantenendo uno
standard di eccellenza davvero sorprendente.
Venerdì 27 luglio (ore 21.00 – ingresso da 45 a 150 euro) sarà sul palco del Teatro Petruzzelli
uno straordinario trio composto da Keith Jarrett (piano), Gary Peacock (contrabbasso) e Jack
DeJohnette (batteria). I tre musicisti si esibiscono e registrano dischi insieme dalla fine degli anni
„70. Negli ultimi venticinque anni, il trio è stato nominato nei principali premi internazionali (incluse
cinque nomination ai Grammy) e ha maturato un linguaggio nuovo, straordinariamente inventivo
tanto nella reinterpretazione degli standard, quanto nella musica originale frutto delle loro
improvvisazioni. Questi due eventi sono organizzati dall‟Associazione Abusuan in collaborazione
con Bass Culture Srl.
Il festival ospita anche due presentazioni di volumi pubblicati dalla casa editrice Caratteri Mobili.
Lunedì 2 Luglio spazio, in una sorta di anteprima del festival, a “Una Session tra due bicchieri
di gin”. Il giornalista Nicola Gaeta conduce, attraverso una breve chiacchierata che prende spunto
dal successo editoriale, una Jam session con alcuni tra i migliori musicisti jazz pugliesi. Domenica
8, prima del concerto di Corea, Gianni Cataldi presenta il suo recente volume “Puglia in jazz.
Viaggio nella geografia degli incontri” con la prefazione di Paolo Fresu.
I concerti dal 3 al 7 luglio sono gratuiti. Le prevendite per i concerti dell‟8 e del 27 luglio sono attive
presso il botteghino del Teatro Petruzzelli di Bari e nel circuito Bookingshow
(wwww.bookingshow.com)
Info - Teatro Petruzzelli 080.975.28.10 - www.apuliajazznetwork.com
Associazione Abusuan
Strada Vallisa 67/68 Bari 70122
Tel 0805283361 Fax 0809641932
Mobile 3663397036
www.abusuan.com - [email protected]
Ufficio stampa
Società Cooperativa Coolclub
Piazza Baglivi 10, Lecce
Tel e Fax: 0832303707
Mobile 3394313397
[email protected]
domenica 8 luglio – ore 21.00
Teatro Petruzzelli – Bari
Costo biglietti (+ dp):
50 euro (Poltronissime), 45 (Platea I settore, Platea II settore), 40 (Palco I ordine, Palco II ordine), 35 (Palco
I ordine laterale, Palco II ordine laterale, Gradinata III ordine), 30 (Palco - III ordine, Palco III ordine laterale,
Gradinata - IV ordine, Palco IV ordine laterale), 25 (Gradinata V ordine, Gradinata V ordine laterale), 20
(Loggione)
Info e prevendite - 080 975 2810 - www.apuliajazznetwork.com
CHICK COREA
piano solo
Visto il volume impressionante di dischi realizzati nel corso degli ultimi 40 anni, non è esagerato considerare
Chick Corea (Chelsea, Massachusetts, 12 giugno 1941) uno dei compositori più prolifici della seconda metà
del ventesimo secolo e anche nel ventunesimo tale prolificità non sembra affatto aver subito degli arresti.
Dall‟avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini allo straight ahead, dalla fusion più vigorosa a esaltanti
incursioni nella musica classica, durante la sua illustre carriera Chick ha toccato un numero incredibile di
generi musicali pur mantenendo uno standard di eccellenza davvero sorprendente. Dal suo debutto
discografico come solista avvenuto nel 1968 con l‟album “Tones for Joan‟s Bones”, accolto
entusiasticamente dalla critica specializzata, Chick è stato all‟avanguardia in campo jazzistico sia come
pianista capace di esplorare nuovi territori coi suoi gruppi acustici che come tastierista elettrico in grado di
ampliare e sviluppare le sonorità e il linguaggio della fusion con i suoi pionieristici gruppi Return To Forever
e Elektric Band. La sua carriera è contrassegnata da riconoscimenti, premi e onorificenze. Ben Grammy 50
nomination e 16 Grammy vinti, gli ultimi due nel 2012. Nel 2006 è stato nominato NEA (National Endowment
for the Arts Jazz Master) Jazz Master ottenendo la più alta onorificenza concessa negli U.S.A ai musicisti
jazz. La Vasta discografia di Chick annovera numerosi album essenziali, a cominciare dal suo classico del
1968 “Now He Sings, Now He Sobs” (Blue Note) e continuando con diversi album acclamati dalla critica fino
ai più recentementi, fra cui “The Enchantment” del 2007 in duo con il virtuoso del banjo Béla Fleck banjo, il
brillante “The New Crystal Silence” realizzato nel 2008 in occasione del trentacinquesimo annoversario del
sodalizio discografico col grande vibrafonista Gary Burton e, vincitore di ben due Grammy, il cd del 2012
“Forever” in trio con Stanley Clarke e Lenny White. Dice Chick di sé: “ho deciso quando ero giovane che
avrei mantenuto il mio interesse per la musica sempre al massimo livello. Sono riuscito così a evitare di
cadere nell‟abitudine di fare sempre le stesse cose e tale scelta si è rivelata quella giusta. Non mi lascio
distrarre da altro e mi diverto un sacco a creare. Mi sento onorato e fortunato di poter continuare a farlo e di
essere in grado di guadagnarmi da vivere facendo ciò che prediligo”.
Venerdì 27 luglio – ore 21.00 (accesso al Teatro sino alle 20.30)
Teatro Petruzzelli – Bari
Costo biglietti (+DP):
150 euro (Poltronissime), 130 (Platea I settore), 120,00 (Platea II settore), 125 (Palco I ordine, Palco II
ordine), 100 (Palco I ordine laterale, Palco II ordine laterale), 80 (Gradinata III ordine), 70 (Gradinata III
ordine, Palco III ordine laterale, Galleria - IV ordine, Palco IV ordine laterale), 60 (Gradinata V ordine,
Gradinata V ordine laterale), 45 (Loggione)
Info e prevendite 080 975 2810 - www.apuliajazznetwork.com
KEITH JARRETT GARY PEACOCK JACK DEJOHNETTE
Insieme da oltre trent‟anni, con una ventina di dischi all‟attivo, tutte le volte che i tre straordinari musicisti
statunitensi salgono sul palco ripropongono grandi standard e musica originale frutto delle loro
improvvisazioni. Keith Jarrett e Jack DeJohnette suonano insieme per la prima volta nel 1966/1968 come
membri del Charles Loyd Quartet e nel 1970 con il grande Miles Davis. Nel 1977 i tre si incontrano per la
prima volta in sala d‟incisione quando Jarrett e DeJohnette vengono chiamati a suonare nel disco di Gary
Peacock's “Tales of Another”. Suonano insieme in maniera stabile dal gennaio 1983 quando Jarrett invita gli
altri due musicisti a registrare con lui a New York in una sessione di incisioni dedicate agli standard, un ricco
corpo di popolari canzoni americane degli anni 30, 40 e 50. Dal 1983, quando hanno registrato a New York
“Standards Vol 1”, e subito dopo “Vol 2” e “Changes”, prime incisioni per l‟ECM di Manfred Eicher che
avrebbe poi firmato tutti i dischi del trio e tutti quelli da solista di Keith Jarrett, i tre hanno sempre affiancato
l‟attività live (testimoniata da almeno quindici dischi come “Still Live – Monaco 1986”, “Standard Live – Parigi
1985”, “Standards in Norway - Oslo 1989”, “The Cure - New York 1990”, “Tokyo ‟96”, “Whisper Not - Paris,
1999”, “My Foolish Heart: Live In Montreux - 2001, Switzerland”) a quella in studio, raggiungendo e
maturando un linguaggio nuovo tanto nella reinterpretazione degli standard, quanto nella musica originale
frutto delle loro improvvisazioni. Nell‟ottobre 1991, esattamente due settimane dopo la morte di Miles Davis,
il trio registra “Bye Bye Blackbird”, un personale tributo al maestro. Negli ultimi venticinque anni, il trio è stato
nominato nei principali premi internazionali (incluse cinque nomination ai Grammy). Nell‟ultimo disco
“Yesterday” (del 2009), Jarrett, Peacock e DeJohnette rileggono classici intramontabili come Stella By
Starlight, You‟ve Change, Smoke Gets in Your Eyes, confermandosi ancora una volta come il più importante
standard trio del mondo.
In una Puglia che, in controtendenza nazionale, sta assistendo ad una progressiva crescita dei flussi turistici
insieme a nuove politiche di sostegno regionale all'industria musicale, nasce nell'estate 2011 l'Apulia Jazz
Network.
La passione dei pugliesi per il jazz non è una novità, questa terra è sempre stata prodiga di talenti e ricca di
appuntamenti musicali, così come i quattro festival riuniti in questo network non sono nati ieri. Oggi hanno
deciso di unirsi e fare rete, non solo perchè la Regione Puglia premia chi fa rete, ma anche perché essere
un network significa evitare sovrapposizioni, ottimizzare risorse, e comunicare meglio.
Quanti vantaggi potrà averne la qualità musicale e tecnica lo valuterà il pubblico, giudicando i cartelloni in
programma, ma sopratutto ascoltando la musica in location ideali, perfette per coniugare vacanza e cultura e
con il giusto mood di cui la buona musica necessita.
La Valle d'Itria, il Salento, la città di Bari, rappresentano un'ottima road map per una vacanza itinerante nel
variegato territorio pugliese, nei suoi sapori e colori, nel suo mare come nella sua campagna e nei suoi
caratteristici centri storici.
Il Locus, l'Experimenta, il Bari in Jazz, il Talos, il Barletta jazz Festival ed il Locomotive insieme veicolano
uno straordinario patrimonio di grande musica, esperienza professionale e passione artistica. I più grandi
nomi della musica nazionale ed internazionale sono passati da questi palchi, ed illustri musicisti locali hanno
fatto gli onori di casa. Dopo il positivo esordio in rete nell'estate 2011, questi quattro festival sono pronti ad
accogliere altri soggetti in quella che si candida ad essere la nuova grande casa comune del jazz pugliese.
www.apuliajazznetwork.com